LA ZAMPA.IT
01/04/08
Gatti svizzeri trasformati in cappelli e cappotti
Un articolo del New York Times ripropone il problema del commercio di pelli feline ancora legale nel Paese elvetico
LUCERNA (SVIZZERA)
"Quando lo scorso ottobre uno dei suoi gatti è sparito, Isabelle Nydegger ha semplicemente supposto che si fosse perso nel boschetto vicino casa o che al massimo fosse stato attaccato da un cane o da un altro animale. Ma prima è successo al piccolo Zeus, qualche giorno dopo a Zorra, una gatta soriana, e infine al siberiano Merlin. Sparirono tutti nelle prime settimani autunnali."
Inizia così la storia riportata oggi sull'edizione online del New York Times. Il giornale americano, infatti, nelle pagine dedicate all'Europa riprende un fenomeno che sembra essere più diffuso in Svizzera: il paese elvetico, infatti, sembra essere un punto di riferimento per il commercio delle pelli feline.
La signora Nydegger e altri amici - si legge nell'articolo - sono convinti che i gatti siano stati catturati e venduti per le loro pelli, per farne vestiti e coperte per l'Europa occidentale dove questa attività è ancora legale.
Il primo paese europeo a dichiarare illegale questo tipo di attività e commercio è stata l'Italia. Ma alla decisione si è comunque arrivati soltanto sei anni fa; questo fa riflettere sulla lunga e radicata tradizione europea nell'usare pelli di gatto. E' invece legale, in Svizzera, sparare a gatti selvaggi e anche a quelli domestici se si trovano a più di 180 metri dalla loro casa, per procurarsi le pelli. Il paradosso vuole, infatti, che una modifica sulla legge per la protezione degli animali proibisca l'importazione delle pelli feline, ma non la produzione e nè l'esportazione.
Alcune reti TV provenienti da Svizzera e Francia, equipaggiate con telecamere nascoste, hanno condotto delle indagini, cogliendo sul fatto i conciatori mentre catturavano i gatti. In più di un caso i conciatori hanno ammesso di utilizzarne anche la carne.
La "Soon SOS Chat" aveva raccolto più di 123.000 firme esortando il governo a vietare la pratica. Brigitte Bardot e Michael Schumacher, il popolare driver di Formula Uno, hanno firmato la petizione, così come hanno fatto i leader di gruppi per i diritti degli animali, in tutto il mondo.
L'Unione europea ha richiesto agli Stati membri di vietare l'importazione e l'esportazione di pellicce di gatto, entro la fine del 2008. La Svizzera non è membro dell'Unione, ma le si chiede comunque di aderire all'iniziativa.
Tomi Tomek, sostenitrice del gruppo "Soon SOS Chat", ha detto che la sua organizzazione aveva trascorso un decennio cercando di portare l'attenzione sull'uso delle pellicce di gatto e il furto di gatti domestici. Ha spiegato che uno dei più grandi problemi è stato convincere la gente che vi è davvero un commercio di pellicce di gatto.
Gli svizzeri sono un popolo amante degli animali, oltre il 60 per cento di loro possiede un cane o un gatto; sono infatti spesso visti seduti con i proprietari nei ristoranti e sui mezzi pubblici. Queste persone sono stufe di vivere in un paese che permette atrocità come il commercio di pelli.