Dalla rivista U.N.A. INFORMA
Pubblicazione semestrale del Movimento UNA
N. 3 dicembre 2005
E l'esportazione di randagi viaggia a gonfie vele via internet
di Francarita Catelani
Gli esportatori di cani (e gatti) prelevati non solo da ogni luogo italiano con la compiacente collaborazione di gestori di rifugi vari, ma anche da tutti i Paesi circonvicini (Spagna, Grecia, Polonia, Ungheria, Turchia, ecc) non conoscono più barriere e, grazie al computer, partono all'attacco non solo dei rifugi, ma anche dei Governi stranieri che hanno avuto il coraggio di fermare questa stranissima ed irrazionale deportazione massiccia.
Nel mirino ora c'è il Governo della Grecia che nel marzo aveva fermato un traffico diretto verso la Germania ed è stato talmente attaccato che l'Ambasciatore della Grecia-Ufficio stampa e comunicazioni del Cancelliere Christos Failadias nel luglio 2005 scrive, fra l'altro - Gli animali avevano passaporti tedeschi firmati da un veterinario greco e con microchip tedesco FATTO CHE RENDE IMPOSSIBILE L'IDENTIFICAZIONE,- La gestione di animali randagi da parte dell'associazione Arck of Noe nel nostro Paese (accalappiamento, registrazione, documenti) così come il trasporto dalla Grecia in Germania (e Olanda come destinazione finale alcuni) è stato effettuato violando la legge greca...- e gli esportatori, attraverso siti internet e con e-mail inviano messaggi mondiali descrivendo la situazione orrenda e, a loro dire, mortale degli animali in Grecia.
L'Italia, paese da cui partono continuamente e da moltissimi anni furgoni, aerei e navi carichi di cani e gatti, tace, ma è attaccata ugualmente da stranieri che descrivono la situazione animale italiana come un autentico inferno, forse nella convinzione di crearsi così una valida copertura per continuare a giustificare il loro lavoro di deportazione e non si esimono neppure nell'offendere pesantemente Regioni intere (Toscana), le Asl in generale ("sterilizzazioni fatte da veterinari ignoranti con strumenti non puliti e materiali insufficienti per cui gli animali muoiono"), la Asl di Taranto, associazioni italiane (Enpa di Roma) e minacciano il boicottaggio (niente ferie in Italia) con preghiera di scrivere al Ministro dell'Ambiente Matteoli....e-mail del giugno 2005 di 17 pagine partita dall'Olanda che sta facendo il giro dell'Europa e lascia credere che la risoluzione finale di ogni problema di randagismo si possa trovare attraverso l'esportazione.
La cosa più incredibile è che anche nel Nord d'Europa esiste il randagismo e l'abbandono tanto che l'associazione di cacciatori tedeschi, ad esempio, lamenta l'abbandono di oltre 500.000 animali ogni anno, animali che, se non muoiono di fame o investiti, diventano selvatici e arrecano molti danni alla natura (Bonn 20 giugno 2005).
L'ufficio veterinario pubblico di Darmstad-Dieburg l'11 maggio 2005 ha scoperto un traffico illegale - pare fatto in modo professionale - di cani randagi provenienti dall'Ungheria ed ha fermato due furgoni contenenti rispettivamente 24 e 11 cani (altri 10 erano già stati scaricati) ORDINATI via internet da una organizzazione inglese destinati in Germania ed in Olanda: solo 16 animali avevano i certificati di vaccinazione, tre erano falsi, nessuno aveva chip o tatuaggio....il "rifugio della protezione animale non ha alcuna autorizzazione.
L'Ufficio veterinario circoscrizione di Viersen ha liberato 73 cani provenienti da Instambul ritrovati in condizioni pietose (alcuni cuccioli morti) in una fattoria di Grefrath. Il dottor Thiessen dice: - non è amore verso gli animali....supponiamo anche che i cuccioli vengano allevati appositamente per il commercio...- e-mail del 9 giugno 2005.
A monaco il rifugio è pieno fino al collo. Dove normalmente ci sono dai 600 a i 650 animali attualmente se ne contano dai 750 agli 800 conferma Angelica Kretshmer della direzione del rifugio: gli animali abbandonati non hanno quasi mai il tatuaggio o microchip. Notizia presa da www.tz.online.dr il 13 agosto 2005.
Dopo questi piccoli esempi fra i tanti che ci pervengono crediamo fermamente che sia giunto il momento di dire basta: basta continuare a nascondere la verità, basta continuare ad accettare di essere considerati incivili per come non sappiamo risolvere i nostri problemi interni, basta subire l'inefficienza degli organismi preposti all'applicazione delle leggi vigenti, basta votare gente che non ha mai fatto nulla per ottenere l'applicazione della L. 281/91 imponendo le dovute sterilizzazioni, i dovuti controlli sui canili rifugio, sugli affidi, sulle vendite; scriviamo noi ai nostri Ministri ed al nostro Capo del Governo, per denunciare la carenza applicativa di leggi esistenti.
Non possiamo continuare ad accettare che la gente possa liberamente comperare un cucciolo nelle varie mostre mercato di animali (che non dimentichiamolo, vengono importati dai Paesi dell'Est in età troppo precoce tanto che la metà muore durante il trasporto) e poi possa disfarsene allegramente o possa lasciarlo partorire per tenersi un cucciolo e gettare via la madre e gli altri cuccioli.
Per chi veramente si interessa della vita e del destino dei nostri fratelli non umani è arrivato il momento di uscire allo scoperto e di dire quello che sa, se lo sa, sull'esportazione, sulle sue reali ragioni forse inconfessabili, sul destino finale effettivo di tutte le migliaia e migliaia di cani e gatti che negli ultimi anni hanno varcato le frontiere dei loro Paesi d'origine.
Non è infatti credibile che tutti siano andati in ottime famiglie straniere che morivano dalla voglia di avere proprio un cane italiano o greco, magari vecchio e molto malconcio, bisognoso di cure costose perchè affetto da diverse patologie dovute alla vita in strada (leismhaniosi ad esempio, malattia tipica dei paesi mediterranei, causata dal morso di specifici pappataci), non è credibile che tutti i passaggi di proprietà di cani ospitati in canili ufficiali (che quindi, almeno loro, dovrebbero essere registrati all'anagrafe canina e muniti di identificazione) siano debitamente registrati alle rispettive Anagrafe Canine presso i Comuni e le Asl, non è credibile che nei Paesi del Nord d'Europa le persone debbano volere in massa cani e gatti randagi stranieri quando nei loro paesi esistono canili e gattili pieni di animali che attendono una famiglia.
Facciamo appello a tutte le persone intelligenti, oneste, non insensibili al dubbio angosciante che accompagna il viaggio di questi animali affinchè si prodighino al fine di dare tracce e lumi e, soprattutto, affinchè non si rendano corree di questa pratica e trovino il coraggio di rivolgersi alle autorità per chiedere chiarezza nei comportamenti di tutti coloro che sono preposti al benessere degli animali.
Se tutti insieme diciamo BASTA, forse, le cose potranno migliorare e garantire ai nostri amici non umani una vita migliore e garantire ai nostri amici non umani una vita dignitosa anche se costretti a vivere in rifugi che potrebbero anche essere oasi di pace se gestiti da persone realmente amanti degli animali e non solo attratta dall'eventuale guadagno economico garantito da convenzioni varie.
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