IL GOLFO
quotidiano di Ischia e Procida
03/03/06

Bloccati sul porto prima della partenza
Sequestrati trenta gatti e cani del canile di Panza diretti in Germania

Le bestiole viaggiavano nelle gabbie dentro un furgone in condizioni proibitive. L'intervento della Polizia e gli accertamenti del Servizio veterinario dell'Asl. La conducente del mezzo denunciata per maltrattamenti


 

Isabella Marino | Dalla Redazione
 
Erano le sei e trenta del mattino. Cominciava appena ad albeggiare, ieri, quando la Polizia di Stato ha fermato un furgone Hyundai che si apprestava a lasciare l'isola per affrontare un lunghissimo viaggio. A bordo, una trentina di cani e gatti provenienti dal canile di Panza e diretti in Germania. Stipati in condizioni tali che, dopo attente verifiche, si è proceduto al sequestro degli animali e alla denuncia per maltrattamenti della cittadina tedesca che conduceva il veicolo. Le bestiole sono poi state consegnate in custodia al responsabile del canile, in attesa delle decisioni del magistrato che si sta occupando della vicenda. Gli agenti del Commissariato di Ischia guidato dal vice questore Antonio Vinciguerra sono intervenuti alle prime luci dell'alba, dopo aver ricevuto una segnalazione circa l'imminente partenza di un carico di animali domestici dall'isola. In effetti, il furgone guidato dalla signora tedesca, bloccato sul porto poco prima dell'imbarco, trasportava proprio cani e gatti affidati al canile "Monte di Panza", che erano in procinto di essere trasferiti al di fuori dell'isola, com'era già accaduto a diverse centinaia di loro simili nel corso degli ultimi anni. Dentro il vano posteriore del veicolo, ermeticamente chiuso durante il viaggio, si trovavano ventisei bestiole, esattamente dodici gatti e quattordici cani, questi ultimi tutti di piccola o media taglia, eccezion fatta per un pastore tedesco. Gli animali viaggiavano dentro gabbie, sistemate l'una sull'altra fin sotto il tettuccio, per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, considerato l'alto numero dei "passeggeri". I controlli degli agenti hanno evidenziato che il furgone su cui erano state caricate le bestiole, di proprietà della fondazione "Annemarie Ernst" che è anche proprietaria del canile, è dotato di un regolare permesso per il trasporto di animali rilasciato dal Comune di Forio e dall'Asl. Quanto alle verifiche sugli animali, sono state effettuate per tutta la mattinata dal Servizio veterinario del Distretto 57 di Ischia. E' stato accertato che quasi tutti i "quattrozampe" erano dotati del microchip obbligatorio e che erano destinati ad essere adottati all'estero, specificamente in Germania. La documentazione relativa all'adozione dei singoli esemplari da parte di cittadini tedeschi aveva già ottenuto il nulla osta dell'Asl, per cui non sarebbero state individuate difformità rispetto alla normativa vigente. Ma se le "cartuscelle" erano a posto, non altrettanto lo erano le povere bestiole. O, quanto meno, avrebbero smesso di esserlo di lì a poco, considerate le condizioni in cui stavano per affrontare il viaggio prima per mare, poi lungo tutta la Penisola e, superate le Alpi, fino alle destinazioni estere a cui erano diretti, a qualche migliaio di chilometri di distanza da Ischia. Una trasferta lunghissima, quantunque interrotta probabilmente da qualche tappa intermedia, che cani e gatti avrebbero dovuto sopportare nelle gabbie, accatastate in un mezzo decisamente troppo angusto per accoglierle tutte in modo da evitarne la sovrapposizione su vari livelli e da consentire, al contempo, di provvedere a fornire agli ospiti acqua, cibo, luce e aria sufficienti durante il lunghissimo tragitto. Tra l'altro, a bordo del mezzo non sono state trovate neppure scorte di acqua e cibo da somministrare durante il percorso. Conclusi i primi accertamenti da parte della Polizia e del Servizio veterinario, che ha verificato anche lo stato di salute degli animali, si è proceduto al sequestro di quel particolarissimo carico (un termine appropriato dal punto di vista linguistico, ma duro da usare per chi sia animato da un minimo di considerazione verso gli altri esseri viventi del Creato) di cani uggiolanti e mici miagolanti. Che sono stati affidati al responsabile del canile di Panza, Cacciapuoti, e dunque riportati nel rifugio da cui erano partiti a prima mattina, quando era ancora buio. Considerate le condizioni proibitive in cui cani e gatti sarebbero stati fatti viaggiare, è stato ipotizzato il reato di maltrattamenti per la conducente del furgone, che è stata denunciata all'autorità giudiziaria. Sarà ora la giustizia a dover far piena luce sulla vicenda, individuando eventuali responsabilità e decidendo cosa ne sarà di quel "carico" vivo destinato in Germania.

 

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