STABIA CHANNEL
12 MAGGIO 2011
Castellammare (NA) - Continuano le deportazioni di animali randagi
Da tempo vengono rinvenuti nella zona della provincia di Bologna, ed in particolare a Sasso Marconi, cani provenienti dal Sud Italia. Tant'è vero che il canile di questo comune -Sasso Marconi, appunto- è ormai al collasso, come testimoniato dal messaggio inviato su FB dal canile stesso.Diversi cani vengono ritrovati con una cicatrice da taglio sulla spalla, che testimonia l'avvenuta rimozione del micro-chip, come confermato da animalisti della zona che si occupano di questo gravissimo problema.Ad evidente conferma di quanto affermato, va segnalata la recentissima storia di una cagnolina proveniente da Napoli, prelevata e sterilizzata in data 04-04-2011, reimmessa sul territorio il 07-04-2011 e rinvenuta dagli accalappia-cani di Bologna nella zona di loro competenza in data 09-04-2011, cioè due giorni dopo la reimmissione. Questa cagnolina &e grave; rientrata a Napoli soltanto il 09-05-2011, grazie al fatto che è stata adottata da una persona residente a Napoli, che ha dovuto recarsi personalmente a Bologna per riprenderla.Questo fatto inqualificabile rappresenta soltanto la prova incontrovertibile, nonché uno dei tanti esempi, di quanto avviene ormai da anni sul territorio nazionale, come l'ADDA ha denunciato pubblicamente in tantissime occasioni. Già quattro anni fa, infatti, furono ritrovati ad Arezzo due cagnoline, provenienti dai Boschi di Quisisana, sterilizzate il 17.01.2007 dall'allora ASL NA3 e rinvenute qualche giorno dopo nella provincia toscana.Un anno e mezzo fa, poi, l'ADDA ritrovò a Castellammare un cane degli Scavi di Pompei che (ufficialmente) risultava adottato in Lombardia; perciò, l'Associazione ne richiese la sottoposizione a sequestro, perché venissero effettuate le indagini del caso.L'Associazione intende allertare, a nome di chi non ha vo ce per farlo, tutti i cittadini che, convinti per lo più in buona fede di affidare cani sfortunati a persone che si propagandano - o semplicemente si prestano temporaneamente - per cosiddette adozioni, a diffidare da messaggi propagandistici di ogni tipo, a procedere personalmente all'affido, senza ricorrere ad alcun intermediario e ad effettuare successivi controlli, puntuali e ripetuti nel tempo, dello stato della bestiola affidata.
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dalla mailing list del Gruppo Bairo:
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
E qualcuno ha ancora il coraggio di dire che gli animali vengono spostati dal luogo di origine per toglierli a gestori poco raccomandabili o dai pericoli della strada per affidarli a famiglie sicure. Certamente tra le file di questi individui vi sarà senz'altro chi si preoccupa in tutta sincerità di locareal meglio a centro Nord i randagi del Sud ma tutti gli altri?. Quelli che tolgono addirittura i chip inseriti possiamo ancora chiamarli animalisti o definirli rispettosi nei confronti degli animali? Il randagismo è stato sempre considerato una piaga di popoli incivili ma arrivare con la menzogna a far credere di trovare felici adozioni per quelle povere creature e al contrario liberarle in zone estranee o consegnarle in mani delinquenziali rasenta una forma di vera e propria inciviltà e meschinità morale. Per non parlare poi di tutti gli appelli contenenti numeri di post pay da rimpinzare per favorire quelle illusorie e irreali adozioni al nord. i numeri sono visibili a tutti, che si muova quel corpo definito Guardia di Finanza per appurare le mille contraddizioni che si nascondono dietro la falsa parvenza di rispettabilità che si addossano falsamente persone degne di essere chiamate solo con il loro vero nome: approfittatori e mascalzoni. giorgia, Civitanova M.
da Claudia da Roma:
A dimostrazione del business della deportazione dei cani nel nostro paese e all'estero....
Complimenti a tutte le pie donne staffettare/stallare/scriviappellistrappalacrime/postepaynumero....
A rimetterci sono sempre e solo loro: gli animali, chi ci guadagna sempre i soliti carnefici travestiti da crocerossine...
Claudia
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