Brenda, povera gatta bruciata viva per noia e per gioco

Da "La Nuova Sardegna"   OLBIA CRONACA
28/04/2002

Spaventoso gesto di crudeltà in via Roma. L'animale è ricoverato in fin di vita in una clinica veterinaria
Brenda, povera gatta bruciata viva per noia e per gioco


OLBIA. Brenda è attaccata a una flebo di morfina, con la pelle rosa spalmata di creme antibiotiche. Brenda ha solo quattro anni, è una femmina, buonissima. Brenda è una gatta e forse non ce la farà. Brenda è stata bruciata viva, non per un incidente ma per uno spaventoso, stupido, gratuito atto di crudeltà.
Anche i vigili del fuoco, che pure ne vedono tante, non volevano credere ai loro occhi. L'hanno tirata fuori loro dal vano motore dell'auto nella quale si è rifugiata e dove sarebbe sicuramente morta, vicino alle case Iacp di via Roma, zona campo sportivo. Il bel pelo grigio striato della coda, delle gambe posteriori, dell'addome era carbonizzato. Brenda è stata portata alla clinica veterinaria "San Francesco", in via Redipuglia. Anche lì se ne vedono tante, animali malati, feriti, investiti, «ma mai niente come questo», dicono tenendo a freno le lacrime.
Brenda è stata bruciata viva per gioco, per noia, alle nove di sera. Abita in un giardino di via Manzoni. «Non si muove mai», dice il proprietario, sicuro che siano andati a prenderla a casa. L'hanno cosparsa di benzina e le hanno dato fuoco. Forse hanno riso, insensibili alle sofferenze della povera gatta. Qualcuno l'ha sentita urlare ed è corso a spegnerne il pelo in fiamme. Si è nascosta, poi sono arrivati i vigili.
Brenda è in una celletta della clinica veterinaria, è adagiata su un fianco, non può muoversi, miagola con un filo di voce. A vederla, rasata per metà, con la pelle rosa coperta di ustioni e vesciche, è impossibile non provare pena e tristezza. E rabbia, tanta. «Se fossi stato lì, in quel momento, non so che cosa avrei potuto fare a chi le ha inflitto questo... è disumano», dice il proprietario. È sconvolto, sono sconvolti tutti i famigliari, gli amici, chi ha visto Brenda. Quelli che le hanno dato fuoco non erano ragazzini, si è saputo. Ci sarà una denuncia, sperando che serva a evitare altre crudeltà. Povera Brenda
 

 

Da "La Nuova Sardegna"   OLBIA CRONACA
04/05/2002

E' morta la gattina bruciata
Brenda non ce l'ha fatta. Denunciati i tre responsabili
ANIMALI MALTRATTATI


s.p.


OLBIA. Brenda è morta. La gattina bruciata per divertimento non ce l'ha fatta. Le ustioni riportate erano gravissime e a nulla, purtroppo, sono servite le cure della veterinaria Daniela Messina. Brenda è morta il primo maggio scorso, di pomeriggio, dopo un'agonia durata sei giorni.
Ma questa terribile storia, che ha sconvolto tanta gente e che ha mobilitato vigili del fuoco, cittadini, animalisti, non è ancora finita. «Nessuno potrà certo cancellare quanto è accaduto e nessuno mi potrà restituire Brenda. Però gli autori di questo gesto crudele dovranno pagare per quanto hanno fatto». Le parole sono di Piero Eretta, proprietario di Brenda, che non può certo nascondere rabbia e indignazione. «Siamo riusciti subito a individuare i responsabili - dice -: tre ragazzi dai 17 ai 20 anni, tra i quali anche un mio parente. Che, ovviamente, deve pagare come gli altri. No, non possono passarla liscia ed è per questo che abbiamo presentato denuncia ai carabinieri».
Una denuncia che racconta quanto è successo lo scorso 26 aprile. «Brenda è stata presa dal cortile della mia abitazione - attacca Piero Eretta - e portata nella zona delle case Iacp, vicino a via Roma. Qui è cominciato il crudele "gioco": uno dei giovani ha tenuto Brenda, un secondo ha cosparso il suo pelo di benzina e l'altro ha acceso il fiammifero». E' stata una ragazza in auto a notare questa palla di fuoco - sue testuali parole - che rotolava nella strada. Non aveva capito, in lontananza, di che cosa si trattava. Ma quando si è resa conto della drammatica realtà, ha bloccato l'auto e cercato di spegnere le fiamme che continuavano ad avvolgere la gatta. Ma Brenda era troppo spaventata e, anche se priva di forze, è andata a rifugiarsi nel motore della macchina. A quel punto era diventata tanta la gente che cercava di fare qualcosa. Poi sono arrivati i vigili del fuoco (hanno dovuto faticare non poco per estrarre Brenda) e la veterinaria Daniela Messina. «E' stata straordinaria con la mia Brenda - ha detto Piero Eretta -: l'ha curata, l'ha coccolata, ha fatto di tutto perchè potesse vincere questa lotta per la vita. Ma è stato impossibile salvarla. Non sarà impossibile, invece, la mia battaglia legale - conclude Piero Eretta -: giustizia dovrà essere fatta. Uno dei responsabili aveva addirittura presentato domanda per entrare nel corpo dei vigili del fuoco. Credo che dovrà cambiare programmi per il suo futuro».
Oltre alle persone che hanno voluto bene a Brenda, c'è un fedelissimo e inseparabile amico che ora è molto triste. E' Navo, il cane di Piero Eretta: ha capito che è successo qualcosa. Ma continua a cercare la sua gattina, quell'unica gattina alla quale (come si può vedere dalla foto) permetteva di tutto.
 

L'agonia di Brenda

Brenda.jpg (10098 byte)

 

Vi riportiamo due messaggi tipo da personalizzare e da inviare elaborati da:
Enrica Boiocchi di Cremona - Gruppo Bairo - 
Patrizia Restelli di Milano - Gruppo Bairo -
 

da inviare a:

Dott. Giovanni Achenza
Segretario Generale e Direttore Generale del Comune di Olbia    [email protected] 
Fax del Municipio 
0931/501563

lettere al direttore        [email protected]
redazione cronaca    [email protected]

e per conoscenza agli indirizzi sotto elencati:
 

Striscia la Notizia" [email protected]
Le Iene [email protected]
I fatti vostri [email protected]
La vita in diretta [email protected]
[email protected] 
Mi manda Rai3 [email protected]


"Il Giornale" [email protected]
"Gazzetta del sud" i[email protected]
Redazione "Libero"[email protected]
Corriere della Sera [email protected]
La Repubblica [email protected]
La Repubblica - Redazione [email protected]

 



MESSAGGIO TIPO DA PERSONALIZZARE

Gent. sig. Achenza.

La morte spaventosa della piccola Brenda ha suscitato in noi tutti una grande rabbia. La povera gatta è stata cosparsa di benzina e le è stato dato fuoco, fra le risate divertite di un branco di umani scellerati.
Sono stati dei minorenni ad usare una così inaudita violenza su un essere piccolo e indifeso: solo un gioco per questi giovani, ma hanno giocato con un essere vivente, non con un video game. Questo è un delitto fra i più efferati: i colpevoli non hanno ancora diciotto anni, ma per compiere un simile gesto non hanno avuto bisogno certo della maggiore età, quindi nemmeno per pagare  gli anni contano . 
Non vogliamo credere che la regione della Sardegna sia una zona lontana dalla civilizzazione, dalla morale comune, dalle leggi in materia di protezione degli animali, dove esseri immorali, feccia della società, siano  liberi di torturare a loro piacimento una creatura che, in quanto a dignità, è superiore a loro. Eppure sono molti ultimamente i fatti di cronaca che arrivano da questa regione riguardo i maltrattamenti agli animali e troppo spesso questi fatti  vengono totalmente ignorati dalle autorità.
Ci sono persone a cui stanno a cuore gli animali ed il loro benessere, che attraverso Internet comunicano, si organizzano e grideranno al mondo questa vergogna se chi di dovere non darà a questi teppisti una punizione esemplare.
Nome.......... cognome.............Città
Gruppo Bairo Onlus
bairo.info


MESSAGGIO TIPO DA PERSONALIZZARE

Gent. sig. Achenza

ho letto su "La nuova Sardegna", un articolo che mi ha fatto venire i brividi, Brenda una povera gattina è stata bruciata viva per gioco? Non faceva del male a nessuno era buona e tranquilla, il suo unico errore è stato di trovarsi sulla strada di questi perversi maniaci, forse anche un bimbo incustodito avrebbe potuto fare la stessa fine brutale se si fosse trovato nei paraggi! Quello che voglio dire è che è pericolosissimo che certi individui possano agire indisturbati ed è ancora più pericoloso che possano circolare  tranquilli  senza dar loro una giusta e severissima condanna!Credo sia importante insegnare ai nostri figli il rispetto per ogni forma di vita, di modo che possano crescere bene e con sani principi e non trasformarsi in orribili mostri! Chiedo giustizia per Brenda!
Distinti saluti
Nome...cognome.........città
Gruppo Bairo Onlus
bairo.info


P.S. Allego l'articolo del giornale a cui mi riferisco e la foto della povera Brenda che nel frattempo è morta a causa delle ferite riportate

 

 

Da "La Nuova Sardegna"   OLBIA CRONACA
08/05/2002

Decine di e-mail per Brenda
da tutte le regioni d'Italia

Maria La Torre Forlì


Il caso della gatta "Brenda" ha fatto molto parlare di sè. Alcuni ragazzi il 26 aprile l'avevano cosparsa di benzina e le avevano dato fuoco. La gatta era sopravvissuta qualche giorno, dopodichè le ustioni erano talmente gravi che le cure prestate dai veterinari si sono rivelate inutili. Brenda alla fine è morta. Alla nostra redazione sono arrivate una valanga di e-mail, non solo da parte di lettori olbiesi e sardi, ma anche da moltissime persone che dal continente seguono il nostro quotidiano sul sito on-line. Abbiamo deciso di riportarne qui di seguito una parte.

Con indescrivibile tristezza, delusione e sconforto, ritengo sia corretto ed umano informarVi di un ennesimo atto di crudeltà umana nei confronti dei più deboli: vittima di tale episodio è una gattina di nome Brenda che, il 26 Aprile scorso ad Olbia, è stata bruciata, per puro gioco e divertimento, da un gruppo di ragazzi, la cui età oscilla dai 17 ai 20 anni. A Brenda è stato cosparso il corpo di benzina e poi, brutalmente e freddamente, come se fosse stato un corpo inanimato, le hanno dato fuoco con l'accendino: un gesto questo, causato da individui psicolabili che, a parer nostro, sono un enorme rischio per la sicurezza della società. Brenda è stata curata, ma non ce l'ha fatta ed accanto alla sua morte innocente, rimangono la disperazione, il tormento, il vuoto incolmabile, l'angoscia del suo padrone ed un terribile senso di impotenza e di sgomento di tutti noi. Siamo sconvolti dal comportamento disumano e violento tenuto dai ragazzi coinvolti nell'atto in questione, e pertanto chiediamo, in nome della civiltà umana (se ne è rimasta ancora...) che si lotti per ottenere giustizia, che si proceda con la punizione dei colpevoli del reato in base all'articolo 727 del Codice Penale e che non si archivi il caso in questione, per rispetto al signor Piero Eretta, il proprietario della gatta. Desideriamo ringraziare la dottoressa Daniela Messina per aver dato a Brenda un'ultima speranza di vita, ma soprattutto, ci teniamo a dare il nostro più sentito appoggio morale al Sig. Eretta per aver subito questa terribile perdita affettiva, per la quale adesso, non c'è consolazione.
Paola Pardo Monia Marzabotta - Fermo (Ap) Annalisa Zabonati - Mestre (Ve) Silvia Francioni - Tavarnuzze (Fi) Paola Coppi - Pisa Massimo - Torino Ingrid Feltrin - Ciano del Montello (Tv) Giancarlo Tranfo - Albano Laziale Gabriella Spezzano - Campomarino (CB) Andrea Paolinelli - Ancona Michele Mottini - Berbenno (SO) Valeria Benzi - Genova Manuel Tamburini - Ravenna Giordano Rodda - Genova
LA morte spaventosa della piccola Brenda ha suscitato in noi tutti una grande rabbia. La povera gatta è stata cosparsa di benzina e le è stato dato fuoco, fra le risate divertite di un branco di umani scellerati. Sono stati dei minorenni ad usare una così inaudita violenza su un essere piccolo e indifeso: solo un gioco per questi giovani, ma hanno giocato con un essere vivente, non con un video game.
Non vogliamo credere che la regione della Sardegna sia una zona lontana dalla civilizzazione, dalla morale comune, dalle leggi in materia di protezione degli animali, dove esseri immorali, feccia della società, siano liberi di torturare a loro piacimento una creatura che, in quanto a dignità, sia superiore a loro. Eppure sono molti ultimamente i fatti di cronaca che arrivano da questa regione riguardo i maltrattamenti agli animali e troppo spesso questi fatti vengono totalmente ignorati dalle autorità. Ci sono persone a cui stanno a cuore gli animali ed il loro benessere, che attraverso Internet comunicano, si organizzano e grideranno al mondo questa vergogna se chi di dovere non darà a questi teppisti una punizione esemplare.
Laura Zamarra - Roma Anna Poretti - Milano Chiara Piatti - Como Eva De Michelis - Nizza Monferrato Monica Menin - Treviso
BISOGNA rispettare gli animali per cultura (non solo per amore). Abbiamo saputo della gattina di nome Brenda che, il 26 Aprile scorso, a Olbia, è stata bruciata, per gioco e divertimento(!?!), da un gruppo di ragazzi di 17-20 anni. La gattina è stata cosparsa di benzina e poi le è stato dato fuoco. Soccorsa da testimoni, dai vigili del fuoco e da una veterinaria, è tuttavia morta dopo sei giorni di tremenda agonia. Siamo addolorati e inorriditi per la sofferanza e la morte di quella bestiola e inorriditi e più che mai indignati nei confronti dei responsabili, che, tanto più vista l'età, meritano una punizione esemplare. Chiediamo dunque giustizia e civiltà: chiediamo che non venga sminuita la gravità del fatto e che questo caso non venga archiviato, chiediamo che gli autori del reato vengano puniti ai sensi dell'art.727 del Codice Penale. Ne va di mezzo la civiltà e la cultura di un paese intero: il vostro, il nostro. Con tutta la nostra solidarietà al signor Eretta, proprietario della gatta.
Federica Nin e altre 36 firme di Milano e dintorni
L'ATROCE sofferenza e la morte spaventosa della piccola Brenda ricordano fin troppo la fine del povero cagnolino Aronne, anche se questa volta è stata usata la benzina e non l'acqua bollente. E' ancor più terribile in questo caso sapere che a far questo sono stati dei ragazzi, figli di una società che tutti pensiamo ad alti livelli di civiltà, ma questi orrendi modi di divertirsi ci fanno capire che ne siamo ancora lontani. Come attivista di una associazione animalista ricevo tanti messaggi sui quotidiani maltrattamenti agli animali, da tutta Italia, ma ultimamente dalla Sardegna ne arrivano veramente tanti.
Le chiedo di prendere posizione contro questa orrenda piaga e Le faccio questo appello: di trovare un accordo con tutte le strutture pubbliche e soprattutto scolastiche affinchè si trovi il modo e lo spazio per inculcare nei giovani anche il rispetto per gli animali, in quanto esseri viventi e capaci di soffrire quanto noi umani. Onorevoli studiosi hanno trovato rapporti stretti tra la devianza giovanile e il maltrattamento verso gli animali. Come disse Schopenauer «chi è crudele con gli animali non può essere buono con gli uomini".
 

 

I messaggi della Mailing list di Bairo


29/04/2002  da Elena da Cremona:

A volte ingenuamente mi chiedo perchè la specie umana si deve macchiare di questi orribili e vergognosi atti, quello che è successo alla povera Brenda è da pura follia che va al di là di ogni immaginazione, mi torna alla mente il piccolo Aronne. Posso solo pensare che siano malati di mente perchè quello che hanno commesso non trova giustificazione neanche nella più grave delle alienazioni.
Gli umani? Mi fanno solo schifo!
Elena da Cremona

30/04/2002  da Elvio da Milano:

.....e il settimo giorno Dio si riposò.
e il Demonio, invidioso di tutte quelle meraviglie che Dio aveva creato dal nulla, decise di creare qualcosa anche lui........e creò l' Uomo.
Quanto accaduto ad Olbia è veramente incredibile e non riesco nemmeno a commentarlo.....

30/04/2002  da Tamara da San Donato M.se (MI)

E poi c'è ancora chi sostiene che la nostra è la
specie più intelligente del creato, che siamo gli
unici dotati di una morale.... ma quale altro essere
si sognerebbe mai di fare una cosa del genere? E per
giunta per gioco o per noia... lo schifo non ha più
limiti... e neanche la rabbia....
Tamara
SDM

02/05/2002  sa Ursula da Grosseto:

ciao a tutti, sono tristissima perchè ancora una volta un povero essere dolce e indifeso è stato atrocemente torturato e ucciso!!! dobbiamo scrivere ai giornali, alle Iene, facciamo qualcosa perchè questa notizia  non rimanga solo nei nostri cuori addolorati, ma venga all'orecchio anche degli altri, quelli che non fanno più caso a questi episodi  orrendi, e continuano a vivere indisturbati, che venga all'orecchio dei "legiferanti" che stanno al governo, che si prendano le loro responsabilità e facciano una una volta per tutte una legge civile che punisca pesantemente i criminali, anzi meglio, assassini, che compiono questi innobinabili atti. La denuncia la dobbiamo fare anche noi gridando con rabbia di rivendicare  Brenda, avanti diamoci da fare.  ciao ho solo voglia di piangere Ursula da Grosseto

30/04/2002  da Cosetta da Olbia:

Carissimi della ML Vi prego aiutiamo Brenda facciamo una lettera tipo da inviare alla Nuova lottiamo per questo caso mostruoso come quello del povero Aronne. Non ho scritto prima ma perchè volevo e sto andando in fondo alla storia . Sono andata a trovare Brenda con il Suo padrone , che tristezza è una cosa che ti spezza il cuore. I fatti sono avvenuti cosi' 3 mostri diciasettenne hanno preso questa creaturina uno la teneva uno le ha cosparso il corpicino di benzina e il terzo mostro quello che meglio di tutii conosceva la gattina ha acceso l' accendino , e poi risate a nastro, passa Barbara una vicina di casa di Piero il padrone di Brenda e vede questa palla di
fuoco , si ferma e la creaturina s'infila nel motore della macchina, vengoo chiamati i vigili per estrarla e il resto lo sapete. Brenda lotta disperatamente per la Sua salvezza anche se oggi ha rifiutato il cibo , ma al Suo adorato
padrone le anche fatto un miagolio. Vi prego facciamo qualcosa. Con il padrone abbiamo fatto le foto di Brenda e vedremo di svilluparle cosi' le inviero' anche alla Rai e a Canale 5 , ma Vi prego lottiamo.
PS è stata fatta la denuncia con i nomi dei mostri i quali hanno anche amesso la loro braveria. Pensate la mamma di un mostro ha detto :poverino ma sono ragazzate. Questa è l' uomo che alleva un figlio a Sua immagine e somiglianza.
Vi prego aiutatemi anche nella parte legale. un abbraccio sempre piu' angosciante
da Cosetta da Olbia

02/05/2002   da Cosetta da Olbia:

Aiutatemi BRENDA è morta fate che il SUO sacrificio salvi altri animali!
facciamo qualcosa!
Cosetta da Olbia

 


Sapete come è andata a finire questa storia?????????
Il padrone di Brenda,  Piero Eretta
pur conoscendo i suoi assassini non ha voluto denunciare per paura.
Brenda non è così stata vendicata
 

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