SAN MARINO - 29 MAGGIO 2004
 
I dodici cani uccisi finiscono al SCIVAC
 
Mi pare di poter dire che la sfortuna principale di quei 12 cani è stata quella di essersi trovati nelle mani del servizio veterinario di San Marino.-
Lapidario il commento della professoressa Maria Grazia Pennisi, titolare della cattedra di veterinaria presso l'Università di Messina, ricercatrice ed esperta indiscussa in merito alla leismaniosi, la malattia per la quale sono stati uccisi - martedì mattina con un blitz del servizio veterinario - i dodici cani ospiti del canile  gestito dall'Associazione Protezione Animali Sanmarinese. La stessa Apas che avrebbe dovuto, secondo il principio che l'ha generata, proteggere fino in fondo la vita dei cani evitando la soppressione. E in questi giorni si sono alzate, da più parte della penisola, parole di sdegno e rammarico per quanto accaduto. Perfino l'attore ambasciatore Unicef, Lino Banfi, si è scomodato lanciando un appello affinché non si optasse per la sciagurata idea. Persone che chiedono a squarciagola che l'errore fatto in questa occasione non si debba ripetere in futuro. Intanto oggi la professoressa Pennisi sarà relatore al 48° congresso della Società Culturale Italiana dei Veterinari per animali da compagnia a Rimini e non dimenticherà di sollevare, davanti alla assise che raduna molti professionisti del settore, il vergognoso episodio di San Marino

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