SAN MARINO OGGI - 28 MAGGIO 2004
L'intervento
Anche la Cinofilia contro l'Apas
Repubblica di San Marino
Per prendere una posizione ed esprimere delle opinioni di fronte all'opinione pubblica, giudicando l'azione e il lavoro di altre persone direttamente coinvolte e impegnate nei fatti, forse è troppo facile e si rischia di cadere in facili sentenze. Arrivando poi a scrivere a fatto accaduto è ancora più semplice, ma onestamente credo che tra la popolazione di questo paese in pochi avrebbero mai ipotizzato che l'unica soluzione a 12 cani infetti da leishmaniosi fosse il loro abbattimento.
Sommando la palese incompetenza manifestata dai servizi dello stato nell'informare e nel trattare la problematica, l'informazione contorta offerta dagli organi di comunicazione, l'incoerenza mostrata dall'Associazione protezione animali, ci sarebbero tutti gli elementi per innescare facili polemiche, ma non è questo lo scopo di tale articolo, anche perché lo si farebbe sulla testa di 12 cani innocenti soppressi. Come responsabile dell'Associazione Sportiva Cinofila Sanmarinese, affiliata alla Federazione della Caccia, Potrei tranquillamente affermare che spesso siamo stati incriminati per fatti meno gravi di questo, ma ripeto, mi limiterò solo a trattare dei fatti accaduti. Ritengo innanzi tutto che, nei giorni antecedenti alla soppressione dei cani si sono sentite e sono state scritte cose veramente incredibili alle volte alle volte anche contrastanti tra loro, creando un allarmismo forse eccessivo nell'opinione pubblica. Non si vogliono ora riscrivere testi di veterinaria, anche perché non è certo di mia competenza, ma vorrei soltanto citare alcuni punti per meglio capire il problema e lasciare a chi lo vorrà il giudizio se l'abbattere i 12 cani è stato più o meno opportuno.
La leishmaniosi è un'infezione che si trasmette solo atraverso insetti (flebotomi), che vivono in particolar modo nel bacino del mediterraneo e nei luoghi caldi. Attraverso indagini svolte in Italia si sono localizzati alcuni focolai al centro sud, viene dunque da chiedersi se sono stati fatti i controlli del caso per appurare la presenza di insetti al canile o in territorio sanmarinese; è infatti accertato che solo attraverso questi vettori la malattia può espandersi ad altri animali e all'uomo. Sappiamo tutti benissimo che i cani del canile sono trovatelli che possono provenire oltre che dal nostro paese, dalle zone più disparate dell'Italia e anche dell'Europa, quindi tale infezione potrebbe essere stata contratta nel luogo di provenienza e non al canile o in altra zona di San Marino. Premesso questo, andrebbe anche chiarito se i 12 cani erano solo infetti o se presentavano conclamati segni della malattia tipo: ulcere nei polpastrelli, dermatiti, emorragie, danni renali, ecc; in presenza di questi sintomi i cani sono comunque curabili con trattamenti farmaceutici antimoniali, che non risolveranno l'infezione, ma possono curare con alta probabilità di riuscita e far sopravvivere i cani fino magari a morte naturale. Tornando al discorso dei cani solo infetti, va chiarito, che questi, in assenza di insetti vettori, possono sopravvivere tranquillamente con l'infezione e non espanderla ad altri soggetti sia animali che umani. Quindi solo una presenza di insetti vettori in territorio sanmarinese potrebbe destare preoccupazione e non solo per gli animali del canile ma anche in privati allevatori e per le persone, ma questo elemento non ci è stato fornito e comunque abbattere i 12 cani infetti non risolve nulla se non si elimina la causa dell'infezione. Ribadire da parte del servizio veterinario che "gli animali sieropositivi all'infezione se non soppressi possono trasformare il canile in un focolaio" è solo un nascondersi dietro il problema. Dopo queste modeste considerazioni e anche in virtù delle leggi del 1991 e del 2003 in materia di "Tutela dei diritti degli animali", che il nostro Stato si è voluto dotare è quindi evidente che si è proceduto in maniera troppo affrettata e senza considerare tutte le possibilità, mostrando anche una certa incoerenza e superficialità nel trattare il problema. Invito dunque gli enti competenti a fare accertamenti sul territorio per verificare la presenza di insetti vettori, a verificare sia al canile che in privati allevatori la presenza di altri cani infetti da leishmaniosi, forse si troveranno tanti altri cani portatori che mai manifesteranno la malattia, semplicemente perché, questo piccolo insetto vettore chiamato flebotomo o pappataci che sia, a San Marino potrebbe non esistere.
Moreno Benedettini
Presidente Associazione Sportiva Cinofila Sanmarinese
A Rimini in convegno si parlerà anche del triste "caso San Marino
L'Apas non siete voi.
L'Apas non siete voi!
Non siete voi a rappresentare gli associati di una associazione che si fregia il nobile titolo di rappresentanti degli animalisti. E non sono tutti coloro che hanno preso di "comune accordo" con il servizio veterinario la insensata decisione di uccidere i 12 cani affetti da leishmaniosi. Pertanto invito tutti, soci e non soci della protezione animali, a chiedere di non essere più rappresentati da quanti hanno condiviso la mattanza e di restituire la tessera dell'associazione fino a quando la stessa "governata" dall'attuale direttivo, presidente compreso.
C.F.
Intanto anche la "World Society for the Protection of Animals" è stata informata su quanto accaduto a San Marino.
Oggi sarà a Rimini per il convegno Scivac, la professoressa Maria Grazia Pennisi, docente e ricercatrice di veterinaria all'università di Messina. Venuta a conoscenza dell'accaduto non trascurerà di illustrare e, di certo, stigmatizzare quanto accaduto a San Marino.
Domande che avremmo voluto fare
Cani uccisi "Basta no comment"
Sull'argomento "cani soppressi" non si parla più. Avremmo voluto rivolgere alcune domande al dott. Maurizio Berardi, ma la sua risposta è stata: - Basta, no comment. Non commento più nulla.-
Gli volevamo porre queste domande, anche sulla base di altre interviste apparse su altri giornali: 1 - Abbattimento dei cani, avete sostenuto di avere preso provvedimenti di comune accordo con l'Apas, ma l'Apas non sembra così d'accordo dato che ha detto di aver subito la decisione del servizio veterinario..
2 - Con quale motivazione ufficiale sono stati soppressi i dodici cani?
3 - Con che realtà esterne vi siete confrontati sulla malattia?
4 - Se ci sono stati parei esterni, chi vi ha consigliato la soluzione drastica?
5 - Se ci saranno altri casi, verranno soppressi anche quelli?
Domande che non hanno trovato risposta.
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