SAN MARINO OGGI – 26 MAGGIO 2004

 

Altro che protezione animali!

 

Altro che protezione animali! Si devono dimenticare la Presidente dell’Apas e tutti coloro che con lei, nell’associazione, hanno consentito senza muovere un dito, la soppressione dei dodici cani. Senza che vi fosse un valido motivo. Complice il servizio veterinario che dovrebbe dimettersi a sua volta. Ieri mattina un blitz fatto prima che il canile aprisse, i dodici cani sono stati soppressi. Questo dopo che ieri, per evitare di avere problemi si sorta, erano state sparse, ad arte della stessa presidente dell’Apas. Emanuela Stolfi, notizie secondo le quali la mattanza – perché di questo si tratta – era stata rimandata e anzi, se ne sarebbe parlato in Consiglio. A nulla sono valsi gli appelli innumerevoli arrivati dall’Italia, anche da fonti autorevoli o da personaggi come Lino Banfi, che hanno compiuto battaglie per la tutela degli animali. A nulla sono valse le informazioni tutte univoche sulla non necessità di abbattere i cani, raccolte da esperti di tutta Italia. A nulla è valso l’appello dei consiglieri della Repubblica, visto che in mattinata, aperto il Consiglio, i cani erano già stati uccisi. E di fronte a questo la Presidente dell’Apas, che dovrebbe proteggere gli animali, cosa fa? Alle sette di mattina, dà ordine all’addetto di andare ad aprire al canile perché i veterinari del servizio, su ordine del responsabile Berardi, devono sopprimere i cani con un’iniezione letale. Condannati a morte senza nessuna colpa. Il tutto favorito dalla Presidente della protezione animali che non ha mosso un dito preoccupandosi solo di dire:- siamo dispiaciuti ma il servizio sanitario ha deciso così,- dandosi un contegno da animalista. Appelli da tutta Italia, chiamate al rifugio Apas e di fronte a questo la Presidente cosa ha fatto? Anziché alzare la cornetta per dare una risposta credibile che però, non ci sarebbe stata, ha fatto staccare i telefoni del rifugio. La Presidente dell’Apas non ha fatto barricate davanti al rifugio di Faetano per salvare i cani……anzi ha fornito la chiave per entrare. A questo punto per il bene della protezione animali, farebbe davvero bene a dimettersi dato che, alla luce dei fatti, non è certo la persona più adatta a rappresentare questa associazione.

Carlo Filippini

 

 

SAN MARINO OGGI – 26 MAGGIO 2004

 

Blitz mattutino dei veterinari che hanno soppresso con iniezione letale i dodici animali con la leishmaniosi

 

Li hanno uccisi come cani

 

Pioggia di proteste e-mail. Non si escludono denunce dagli animalisti d’oltre confine.

 

“Se succede una cosa del genere, come Lino Banfi, come attore, come ambasciatore Unicef, farò un appello a tutti gli italiani, che abbiano un cagnolino o no, perché non passino più da San Marino”-

Così ieri aveva detto – e oggi ribadisce – al nostro giornale l’attore pugliese che in passato ha interpretato una battaglia furibonda per riportare in Italia un farmaco per curare la leishmaniosi  che era stato tolto dal mercato della penisola. Ieri però, con un blitz mattiniero, i dodici cani affetti da leishmaniosi che risiedevano al canile sono stati uccisi. Così nonostante da tutta Italia siano ginti appelli a non procedere alla soppressione dei cani. Pratica che non viene più applicata oltre confine come testimoniato da veterinari. Anche una decina di parlamentari, ieri mattina, aveva fatto un appello al Segretario alla sanità nel quale si chiedeva di rivalutare la questione alla luce del fatto che non si sono prese misure analoghe in nessuna altra struttura italiana.

- Tale soppressione non sarebbe comunque risolutiva – si legge nell’appello dei consiglieri – in quanto non sono i cani, ma i flebotomi i veicoli dell’infezione.- Poi la richiesta dei consiglieri trasversali appartenenti di tutti i partiti politici di attivarsi per evitare l’ingiustificata uccisione. Troppo tardi. La mattina presto la soppressione era già cosa fatta.- Pioggia di proteste via e-mail da tutta Italia e non finisce qui. Nell’aria ci sono denunce da parte delle associazioni animaliste d’oltre confine che non sembrano intenzionate a lasciar passare un comportamento ritenuto senza mezzi termine “Incivile”

 

 

Ecco alcuni messaggi ricevuti via email

 “Non avete nessun diritto, possono vivere benissimo e palle che la malattia del cane si trasmette all’uomo. La trasmette la puntura del pappatacio e non la vicinanza del cane. Sono tutte balle le vostre e non capisco l’interesse o forse sì, altro che allarmare, è spingere le persone ad abbandonare i loro animali. I VERI BASTARDI SIETE VOI!!”

Lucilla Mattei – Milano

 

“Sia legalizzata che illegale, la crudeltà si contraddistingue allontanando nella realtà quotidiana ciò che l’immaginazione pretende di chiamare civiltà. Anche la repubblica di San Marino non ne è esente…..La leishmania è una malattia curabile che non giustifica la strage da voi proposta. In Italia i cane affetti sono migliaia e vivono anche in famiglia a contatto con il proprio compagno umano.”

Mariangela Corrieri, Leandro Bianchi, Roberta Bianchi - Firenze

 

“Oltretutto non chiedo se fin’ora quei cani hanno avuto la dovuta assistenza medico veterinaria…. Spero di essere ancora in tempo e vi chiedo se non l’avete ancora fatto, di tornare indietro su questa decisione tanto drastica quanto inumana!”

Andrea Tuccia

 

“Chiedo che le autorità competenti mostrino più audacia e professionalità nel curare lo stato di salute dei cani affetti da leishmaniosi. La cura non è la soppressione”

Raffaella Acquati

 

E’ troppo comodo uccidere pur di evitare i problemi, tanto più che i poveri cani, già provati dalla malattia non hanno voce per ribellarsi e allora chi ha cuore gli animali come esseri viventi e senzienti e meritevoli di vivere la propria vita senza le vergognose mancanze degli umani (o meglio disumani), deve far sentire la propria voce, urlare il proprio disappunto per far sentire questi “signori” che non vogliono compiere il proprio dovere degli esseri spregevoli e senza dignità.

Gianluca Picciafuoco - Ancona

 

 

 

Corriere Romagna
mercoledì 26 maggio 2004 Edizione di: RIMINI

Soppressi i dodici cani malati

SAN MARINO – L’accorato tam tam mediatico, cui ieri si è aggiunta anche la richiesta ufficiale di una dozzina di consiglieri che hanno scritto al segretario alla Sanità e al Congresso di Stato, non è bastato a salvare la vita dei 12 cani colpiti da leishmaniosi.Gli animali sono infatti stati soppressi ieri mattina al rifugio gestito dall’Apas, prima dell’orario di apertura, così come qualche giorno fa aveva annunciato il dirigente del servizio veterinario Maurizio Berardi, che aveva parlato di decisione “dolorosa, ma inevitabile”. Una “dolce morte”, se così si può chiamare, somministrata per endovena ai 12 cani, che dunque non hanno sofferto.Il popolo di Internet si era ribellato a questa decisione, e le decine e decine di mail arrivate in questi giorni da tutta Italia lo testimoniano. Avrebbero voluto una soluzione diversa, soprattutto cure poiché, per la maggior parte di loro, la malattia era curabile.“La leishmaniosi si può curare – si legge in una delle tante mail – e non giustifica assolutamente la strage proposta. In Italia i cani affetti da questa malattia sono migliaia e molti di loro vivono decorosamente in famiglia. La scelta è certo la meno impegnativa, ma non sempre risolve il problema. Cosa farete quando si presenteranno casi simili? Continuerete questo assurdo massacro? San Marino non è un paese del terzo mondo, siete un Paese che si ritiene culturalmente e civilmente avanzato”.“E’ troppo comodo uccidere pur di evitare i problemi – scrive un altro lettore – tanto più che i poveri cani, già provati dalla malattia, non hanno voce per ribellarsi e allora chi ha a cuore gli animali deve urlare il proprio disappunto, tanto più che la malattia è curabile e non contagia gli esseri umani”.“E’ inaccettabile che un Paese evoluto come San Marino prenda simili provvedimenti”, si legge in un altro messaggio, e ancora: “I cani devono essere curati come è loro diritto. Com’è possibile che nel 2004 si pensi ancora alla soppressione come unico rimedio?”.

Francesca Biliotti

 


 

da Tiziana da Collegno (TO):
 

Sent: Wednesday, May 26, 2004 10:17 AM

Subject: R: San Marino: ammazzati 12 cani affetti da lesmania
 
 
Non pensavo a così tanta vigliaccheria e bastarda presunzione.
Non si può fare un linciaggio mediatico contro questi....... peccato nel mio vocabolario non riesco a trovare 
un sostantivo abbastanza forte per definirli. E' vero l'uomo ha paura di ciò che non conosce ma la lesmania
è una malattia molto seria ma curabile e non certo sconosciuta e Black ne è la dimostrazione vivente. Penso che a nessuno verrebbe in mente di sopprimere con la stessa solerzia chi è affetto da AIDS una malattia grave,
incurabile e contagiosa per l'uomo....o no?
Bastardi, presuntuosi e vigliacchi fino in fondo al diavolo loro e la loro  "repubblica" 
Tiziana da Collegno (TO)
 

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