RISPOSTA
Bolzano, 17 novembre 2003 Prot. Nr. /ac
Gent.mo Vice Presidente Gruppo BAIRO Onlus
Oggetto: Alcuni cittadini sono più uguali di altri
ricevo il Suo cortese scritto dell’11 c.m., ma mi pare che vengano attribuiti all’ordinanza recentemente adottata connotati del tutto impropri.
Quella bolzanina non è affatto una comunità intollerante e non si è mai distinta per atteggiamenti discriminatori, né nei confronti delle persone, né degli animali.
La nostra Città è dotata di zone verdi riservate appositamente ai cani, nei quali possono liberamente muoversi anche quelle poche razze canine (e gli incroci tra di esse) che sono potenzialmente predisposte all’aggressività, come individuate nell’art. 6, comma 1 bis, della Legge Provinciale 15.5.2000, nr. 9 (“Interventi per la protezione degli animali e prevenzione del randagismo”).
Si è da più tempo in attesa che la Provincia Autonoma emani norme regolamentari per accertare l’idoneità delle persone che detengono e conducono i predetti cani, in modo che non si prospettino pericoli di sorta.
Attualmente non è infrequente nella nostra città vedere cani, anche di grossa taglia, ed anche appartenenti alle predette razze, che vagano liberamente, soprattutto in parchi e giardini, ma anche lungo le pubbliche vie, ingenerando apprensione e disagio ai passanti.
Mi auguro che a livello normativo, sia in ambito provinciale che nazionale, anche la Sua Associazione possa contribuire ad introdurre criteri tali da contemperare le opposte esigenze.
Spero comunque che il cane, se è amico dell’uomo, lo sia anche di un sindaco, nonostante i loro padroni lo descrivono a tinte fosche come un antagonista!
Voglia gradire i migliori saluti
- Avv. Giovanni Salghetti Drioli - Il Sindaco di Bolzano |