dalla Mailing list di Bairo 11/07/07
 

da Laura Rossi presidente della Lega Difesa del Cane:


 
egr. sig. Sindaco Franco Riva,
in allegato voglia trovare una mia interrogazione in merito alla decisione assunta da codesta Amministrazione.
La ringrazio per la cortesia con cui vorrà leggerci ed in attesa di un riscontro, porgo distinti saluti
Laura Rossi
Presidente Nazionale della Lega per la Difesa del Cane
Ufficio via Catalani, 73
tel. 02.26116502
Milano

 

dalla Mailing list di Bairo 11/07/07
 

da Enrica da Cremona:

Vi giriamo l'articolo apparso oggi su un giornale locale riguardante la faccenda dei cani trasferiti dal canile Fusi di Lissone Milano a quello di Guappi in provincia di Parma.

Trapela subito "la sensibilità" del sindaco di Giussano che dei cani non gli interessa assolutamente nulla. Che vadano a Parma, a Roma o a Palermo, che importanza può esserci? Ciò che conta è risparmiare, poi se qualcuno perde un cane a Giussano o zone limitrofe, si arrangi. Ci sono cose più "serie" al mondo che occuparsi di animali giusto?
La legge regionale Lombardia predispone che i comuni si affidino a strutture di ricovero dei randagi, sul proprio territorio o nelle province vicine e Parma è in Emilia Romagna, non proprio così vicina a Giussano........
E' urgente protestare per questa presa di posizione davvero molto superficiale. In un periodo in cui si parla di tutela e benessere degli animali d'affezione, certe affermazioni provenienti da un primo cittadino, lasciano molto pensare...

 

Comunicato stampa Lega del Cane
21/07/07
 
 
In merito al bando di gara per l’appalto del servizio di mantenimento e custodia dei cani randagi ritrovati nel Comune di Giussano – afferma Laura Rossi Presidente della Lega Nazionale della Difesa del Cane – ho dato mandato al nostro Ufficio Legale di inviare un esposto alla Regione Lombardia per valutare la regolarità dell’atto amministrativo. Il bando di gara infatti – continua Laura Rossi – non pare rispettare quel logico criterio territoriale che privilegiando l’ambito provinciale permette di predisporre strutture di ricovero in altra provincia solo se più vicina. E’ paradossale che un cittadino di Giussano, che abbia smarrito il proprio animale, debba sobbarcarsi un viaggio di 500 km per riportarlo a casa. Inoltre, di fatto, si vanifica ogni possibilità per un abitante della zona di poter adottare un randagio del proprio territorio impedendo quei comportamenti virtuosi che sono il vero rimedio contro l’abbandono. I cani sono esseri senzienti, tutelati dalla legge civile ed in maniera molto rigorosa dalla legge penale e non possono essere trattati secondo i criteri di mera economicità. In punto l’Avv. Gian Luca Scagliotti -consigliere Lega Nazionale per la Difesa del Cane- rileva che il Ministro Veronesi, nella Circolare 14 maggio 2001, n. 5 (in attuazione legge 281/1991) aveva chiaramente indicato che nella scelta della concessione della gestione dei canili da parte dei comuni, “l'economicità deve essere riferita non solamente a chi garantisce i minori costi di gestione dei canili ma soprattutto a chi garantisce anche il benessere degli animali. Il benessere animale dei cani randagi riguarda sia le loro condizioni di vita nelle strutture che li ospitano che le attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo” Inoltre – continua il legale- la circolare ribadisce che le “convenzioni per la gestione dei canili e dei rifugi devono essere concesse prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali.”
 
Conclude Laura Rossi auspicando un ripensamento da parte del Comune di Giussano sulla scorta degli esempi di corretta gestione del randagismo mirati a risolvere e non a rimuovere il problema. L’argomento non può infatti essere considerato secondario in una nazione ove una parte rilevantissima della popolazione convive con un animale e dove la Corte di Cassazione in una recente sentenza, riferita al trasporto in automobile, ha stabilito che il proprietario di un cane “deve usare la stessa attenzione e diligenza che normalmente si usa verso un minore”. Se ciò vale per un privato cittadino, a maggior ragione deve valere per un’istituzione che deve essere di esempio.
 
n.b. in allegato foto di tre cani di Giussano, ricoverati ora presso il Rifugio della Lega del Cane di Segrate (Via Redecesio 5/A 02.2137864).
 
in ordine di allegato
BIMBA: incrocio pinscher, femmina che sarà sterilizzata nei prossimi giorni.
PANCHO: incrocio buffo tra labrador e... bassotto (?) Buonissimo!
CIRCE: molto impaurita e provata, dovrà riacquistare fiducia e lo farà sicuramente con il supporto dei volontari della Lega e dei suoi comportamentalisti.

     


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risposta di Francarita da Cremona pubblicata in mailing list:
 

Sono lieta che abbiano deciso la via legale dato che i Comuni non possono fare sempre tutto ignorando le leggi esistenti. In questo caso, e mi ripeto, la Legge 16 del 20 luglio 2006 promulgata dalla Regione Lombardia è molto chiara e mi auguro che l'avvocato ne citi anche l'articolo 6 comma a), oltre alla validissima  circolare Veronesi.
Il Comune di Giussano ha agito sicuramente oltre quanto disposto dalla legge regionale e dalla circolare ministeriale e va fermato per il presente e per il futuro.
Francarita da Cremona
 

 

COMUNICATO STAMPA  (Lega difesa del cane)
 
Luglio 2007 - Il Comune di Giussano (MI) stabilisce di spostare i 15 cani di sua proprietà ospitati sino ad ora da un canile di Lissone a un canile di Parma, quindi addirittura fuori regione! Il tutto per risparmiare ben 10 centesimi a cane. E poco importa il benessere degli animali o, per esempio, la possibilità che, rimanendo nella zona, più facilmente verrebbero ritrovati da chi li avesse persi. In fondo, come sostiene il Sindaco di Giussano - Franco Riva - "Non mi sembra che Giussano sia piena di cartelli di gente che cerca il proprio cane o vi siano inserzioni sui giornali". Ecco, il signor Sindaco dimostra di aver compreso appieno il nocciolo della questione.

Ma facciamo finta di pensare esclusivamente al lato economico e quindi al lucro che DOVREBBE sussistere dietro a questa operazione. Un privato si muove nel momento in cui si prospetta un guadagno. Soffermiamoci sul caso in questione: calcolando le spese di segreteria (si possono avvicinare tranquillamente anche ai 1.000 euro) per la sottoscrizione della convenzione; calcolando 1,70 euro al giorno per cane; calcolando che per ogni cane accalappiato bisogna fare un viaggio da Parma a Milano (Lissone) per ritirarlo… qualcuno può spiegarci dove sta il guadagno?!! E allora perché ritirare quei cani?!

Le proteste non possono non levarsi sia dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane che da altre Associazioni animaliste.
In allegato riportiamo quanto scritto dalla Sezione di Milano della nostra Associazione e quanto risposto alla stampa dal Sindaco di Giussano.

Per favore, aiutateci scrivendo anche Voi al Sindaco di Giussano per manifestare le vostre idee.
[email protected]
[email protected]
 

 

21 LUGLIO 2007
 
"In merito al bando di gara per l’appalto del servizio di mantenimento e custodia dei cani randagi ritrovati nel Comune di Giussano – afferma Laura Rossi Presidente della Lega Nazionale della Difesa del Cane – ho dato mandato al nostro Ufficio Legale di inviare un esposto alla Regione Lombardia per valutare la regolarità dell’atto amministrativo. Il bando di gara infatti – continua Laura Rossi – non pare rispettare quel logico criterio territoriale che privilegiando l’ambito provinciale permette di predisporre strutture di ricovero in altra provincia solo se più vicina. E’ paradossale che un cittadino di Giussano, che abbia smarrito il proprio animale, debba sobbarcarsi un viaggio di 500 km per riportarlo a casa. Inoltre, di fatto, si vanifica ogni possibilità per un abitante della zona di poter adottare un randagio del proprio territorio impedendo quei comportamenti virtuosi che sono il vero rimedio contro l’abbandono. I cani sono esseri senzienti, tutelati dalla legge civile ed in maniera molto rigorosa dalla legge penale e non possono essere trattati secondo i criteri di mera economicità. In punto l’Avv. Gian Luca Scagliotti -consigliere Lega Nazionale per la Difesa del Cane- rileva che il Ministro Veronesi, nella Circolare 14 maggio 2001, n. 5 (in attuazione legge 281/1991) aveva chiaramente indicato che nella scelta della concessione della gestione dei canili da parte dei comuni, “l'economicità deve essere riferita non solamente a chi garantisce i minori costi di gestione dei canili ma soprattutto a chi garantisce anche il benessere degli animali. Il benessere animale dei cani randagi riguarda sia le loro condizioni di vita nelle strutture che li ospitano che le attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo” Inoltre – continua il legale- la circolare ribadisce che le “convenzioni per la gestione dei canili e dei rifugi devono essere concesse prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali.”
 
Conclude Laura Rossi auspicando un ripensamento da parte del Comune di Giussano sulla scorta degli esempi di corretta gestione del randagismo mirati a risolvere e non a rimuovere il problema. L’argomento non può infatti essere considerato secondario in una nazione ove una parte rilevantissima della popolazione convive con un animale e dove la Corte di Cassazione in una recente sentenza, riferita al trasporto in automobile, ha stabilito che il proprietario di un cane “deve usare la stessa attenzione e diligenza che normalmente si usa verso un minore”. Se ciò vale per un privato cittadino, a maggior ragione deve valere per un’istituzione che deve essere di esempio.
 
 
dott.ssa Daniela Bellon
Responsabile Ufficio Stampa Nazionale
335/6981807
Lega Nazionale per la Difesa  del Cane -Presidenza Nazionale
Via Catalani, 73 - 20131 Milano
tel.02/26116502
web: www.legadelcane.org

 

23/07/07 comunicazione del sindaco di Giussano (MI) in risposta alle proteste inviategli
 
 

 
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