Sent: Friday, February 06, 2004 10:02 AM
Subject: Re: Mostra della sofferenza

 
Gentili Signori,
tengo a precisare che il Comune di Crema non ha mai dato nessun patrocinio o qualsiasi forma di sponsorizzazione a questa cosidetta Mostra del Cucciolo.
Si tratta di una iniziativa commerciale privata, svolta su terreno privato, e come Ente Pubblico non possiamo impedire una iniziativa simile, se non per problemi di sicurezza o di ordine pubblico (che vanno ovviamente dimostrati).    Possiamo invece provvedere a un severo controllo da parte della Polizia Municipale, che vi posso fin d'ora garantire.
Distinti saluti
Claudio Ceravolo
Sindaco di Crema

 

 

LA CRONACA EDIZIONE DI CREMA - 7 FEBBRAIO 2004

 

L’associazione Bairo accusa: “E’ una cosa vergognosa”. Gli organizzatori rispondono

 

Cuccioli in mostra fra polemiche

 

Bairo: “No alla mostra della vergogna”

 

Crema (CR): “No alla mostra della vergogna”. E’ questo l’appello lanciato dall’associazione animalista Bairo Onlus, attraverso una lettera inviata al sindaco Claudio Ceravolo nella quale si denuncia l’orrore dell’esibizione di cuccioli ospitata oggi e domani nel podere di Ombrianello. Una mostra gestita da privati, spiega il sindaco sulla quale il Comune non ha alcuna giurisdizione. Ma promette: - Provvederemo a un controllo severo da parte della polizia.- Dura la risposta degli organizzatori: “Nessun maltrattamento, gli animalisti vengano a controllare prima di lanciare accuse.”

 

 
Ha inizio oggi l’esibizione di cuccioli a Ombrianello, ma piovono proteste dagli animalisti Bairo: «No alla mostra della vergogna» Il Comune non può intervenire. Gli organizzatori: «Accuse generiche e infondate»
  Di JONATHAN RUSSO Ha suscitato sdegno e orrore la mostra di cuccioli di cane che prende il via quest’oggi al podere di Ombrianello, per concludersi domani. In una lettera firmata da oltre trecento persone, tra cui numerosi cremaschi e cremonesi, l’associazione animalista Bairo Onlus chiede al Sindaco Claudio Ceravolo che Crema non sia mai più sede di manifestazioni di questo tipo, «umilianti e incivili». Trattare degli esseri viventi alla stregua di oggetti da mettere in mostra, spiega la vice presidente di Bairo Enrica Boiocchi, è un comportamento vergognoso, tanto più che spesso in queste occasioni gli a n i m a l i v e n g o n o sottoposti a dubbi trattamenti farmacologici per permettere loro di sopportare lo stress delle lunghe ore di viaggio ed esposizione. Possibile, chiedono gli animalisti, che Crema dia il suo benestare a un simile scempio? La risposta del Sindaco è immediata: la mostra non gode di alcun patrocinio né sponsorizzazione comunale, è gestita da privati e si svolge su suolo privato. Non può esserci, insomma, alcuna ingerenza dell’Ente Pubblico. Ma una cosa è certa: «Provvederemo a un severo controllo da parte della polizia municipale». Se proprio non si può impedire l’esposizione degli animali, quanto meno ci si assicurerà che venga fatta nel pieno rispetto delle norme a tutela dell’igiene e della sanità. E su questo punto anche gli organizzatori della mostra, il gruppo Euro Cucciolo, hanno dire la loro: «Gli animali che esponiamo provengono da allevamenti, e non sono oggetto di alcun maltrattamento. Forse i signori animalisti non sanno che nel corso della mostra i cuccioli vengono esaminati da e s p e r t i dell’Asl: se ci fossero violazioni delle norme sanitarie, o peggio ancora se gli animali risultassero drogati, ovviamente scatterebbe una denuncia». La reazione si fa via via più dura: «Quelle della Bairo sono accuse gravissime, soprattutto perchè fatte in generale e senza tener conto del caso specifico. Come possono accusarci di maltrattamenti prima ancora che la mostra abbia avuto inizio? Vengano domani (oggi, ndr) a vedere e poi, casomai, diano il loro giudizio». Nello scambio di accuse interviene a distanza anche Tiziana Stella, assessore all’ecologia e all’ambiente, sottolineando a sua volta l’estraneità del Comune alla mostra dei cuccioli. «E’ comprensibile» aggiunge tuttavia «la reazione di disgusto dei soci della Bairo: posso assicurare che finchè ci sarò io, il Comune non patrocinerà mai eventi di questo tipo. Chiederò anzi che la situazione venga discussa nella prossima riunione di giunta ». Non manca però la cautela diplomatica: «Se è vero che le mostre di animali sono eventi deprecabili in sé, è anche vero che vanno esaminate caso per caso». Non generalizzare, insomma. Un calo di spirito animalista? Nient’affatto. Lo rivela l’appello che fa indirettamente ai cittadini: «Il Comune non può intervenire, ma un freno a queste mostre lo possono dare i singoli individui, rifiutando di partecipare e non contribuendo così alla loro diffusione».
LA LETTERA DI BAIRO
  Egregi signori, da un nord che si ritiene evoluto, orgoglioso e civile non ci aspettavamo certo una mostra del cucciolo, manifestazione umiliante e incivile. Il comune di Crema, ospitando una simile mostra non mostra rispetto per le vite né tantomeno compassione verso animali indifesi e sfruttati come strumento di lucro. Sappiamo tutti che in queste mostre i cuccioli subiscono sofferenze fisiche e psichiche inimmaginabili, costrizioni imposte da giornate intere trascorse in gabbia, lunghi spostamenti, cuccioli provenienti dai paesi dell’Est, imbottiti di farmaci per resistere allo stress. Visitare queste esposizioni o peggio ancora acquistare queste povere bestiole non fa che incrementare la loro sofferenza. Mostrare gli animali come semplici oggetti è fortemente diseducativo, soprattutto nei confronti dei bambini obbligati a conoscere in diretta l’umiliazione nella detenzione. I canili sono pieni di animali abbandonati e compito primario delle amministrazioni è quello di incentivare le adozioni e non le mostre. Chiediamo, dal momento che ormai questa ignobile mostra è già avviata, che i poveri animali siano seguiti per tutto il tempo da veterinari al fine di evitare inutili sofferenze e maltrattamenti. Ci auguriamo che anche Crema sia sensibile al nostr oappello e che segua, in futuro, l’esempio di altre città illuminate che hanno ripudiato mostre e tristi spettacoli che si basano sulla sofferenza e lo sfruttamento degli animali. Enrica Boiocchi, Vice presidente Gruppo Bairo Onlus seguono oltre trecento firme
LA RISPOSTA DEL SINDACO
  Gentili Signori, tengo a precisare che il Comune di Crema non ha mai dato nessun patrocinio o qualsiasi forma di sponsorizzazione a questa cosiddetta Mostra del Cucciolo. Si tratta di una iniziativa commerciale privata, svolta su terreno privato, e come Ente Pubblico non possiamo impedire una iniziativa simile, se non per problemi di sicurezza o di ordine pubblico (che vanno ovviamente dimostrati). Possiamo invece provvedere a un severo controllo da parte della Polizia Municipale, che vi posso fin d’ora garantire. Distinti saluti, Claudio Ceravolo Sindaco di Crema
 
 
LA CRONACA DI CREMA - 8 FEBBRAIO 2004
 
Mostra canina, continua la polemica
 
Rispettate le condizioni sanitarie. La Lav: il Comune doveva vietare.
 
Crema: Si conclude oggi la mostra di cuccioli oggetto di numerose polemiche da parte del fronte animalista e in particolare dall'associazione Bairo. All'inaugurazione di ieri l'esibizione ha riscontrato un grande successo, con buona pace di chi si appellava alla coscienza dei cittadini per non dare adito ad un evento che trasforma esseri viventi in oggetti da ammirare. Sono stati naturalmente effettuati tutti i controlli sanitari da parte dell'Asl: i cani sono risultati in buona salute e oggetti di cure adeguate. - Visto?- chiedono con soddisfazione gli organizzatori, già ieri indignati per le accuse generiche di maltrattamenti a loro rivolte..- Altro che droghe. I cani stanno bene, l'Asl e anche i vigili lo confermano. Le gabbie vengono pulite le ciotole sono sempre piene: stanno come in albergo.- Sembra difficile in effetti pensare che gli animali della mostra, pur essendo ingabbiati, siano maltrattati: le normali condizioni igieniche sono ampiamente rispettate. Certo è impossibile stabilire "a occhio" se i cuccioli siano stati sottoposti a trattamenti farmacologici, ma a questo proposito il veterinario provinciale dell'Asl Gian Carlo Belluzzi tiene a precisare una cosa: - Che gli animali vengono in qualche modo dopati durante le mostre è una leggenda metropolitana. I farmaci vengono purtroppo somministrati di frequente nelle gare, quando è richiesta una prestazione fisica eccezionale. Ma in una mostra dove la bestiola deve starsene tranquilla nella gabbia, a cosa servirebbe l'uso di droghe?.- Basta tutto questo a spegnere il focolaio della polemica? Non proprio. A rinvigorirlo ci pensa prima di tutto la Lav, Lega Anti Vivisezione, Con una lettera al calor bianco. In secondo luogo interviene nuovamente Enrica Boiocchi, vicepresidente di Bairo, che raccoglierà l'invito degli organizzatori della mostra e andrà a verificare di suo occhio le condizioni degli animali. - Cosa che faccio sempre.- tiene a precisare. E sottolinea:- La questione delle sostanze chimiche si pone soprattutto per gli animali in arrivo dall'est. Ma anche senza pensare alle droghe, basta guardare i cani, addormentati durante le mostre per capire che sono sotto forte stress. Un cucciolo sano, in presenza di gente, non dorme: gioca si diverte. Se dorme qualcosa non va, è esausto.- Colpa delle lunghe ore di viaggio e della continua attenzione dei visitatori. - Resta poi aperta la questione principale: a prescindere dalle condizioni igieniche, non è forse deprecabile in sì l'atto di esposizione di un essere vivente?-
 
 
 
LA PROVINCIA DI CREMONA - 8 FEBBRAIO 2004 - CREMA
 
«Boicottate la mostra di cuccioli: é crudele»
Animali e affari. Appello della Lav. Gli organizzatori: «Non vengono nemmeno a vedere»
 

 

«I cittadini si tengano alla larga da queste mostre se non vogliono rendersi complici, pagando l’ingresso, della prigionia perpetua degli animali esposti». E’ l’appello lanciato dalla Lav (Lega anti vivisezione) ai cremaschi perché boicottino la mostra di cuccioli di cane aperta fino a questa sera nel podere Ombrianello e allestita sotto una tensostruttura. La denuncia della Lav arriva dopo quella dell’associazione Bairo Onlus. In entrambi i casi viene chiesto al sindaco Claudio Ceravolo di intervenire perché anche in futuro «simili iniziative vengano vietate sul suolo del Comune di Crema». Scrive la Lav: «Le mostre dei cuccioli sono manifestazioni crudeli: a centinaia sono costretti a stabulare in piccoli recinti all’interno di tendoni da circo o in palazzetti dello sport e ad essere sballottati su un camion da una città all’altra fino all’esaurimento delle forze, al solo scopo di appagare gli interessi commerciali degli organizzatori». Dal canto loro proprio gli organizzatori sembrano abituati a ricevere simili denunce: «Non vengono nemmeno a vedere come sono tenuti i cuccioli — ci dice Armando Rossi, uno degli organizzatori — e ancora prima che la mostra apra fanno pubblica denuncia. Succede così ogni volta. Invito voi giornalisti ad andare a verificare di persona».
 

 

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