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Sent: Wednesday, May 25, 2005 10:47 AM
Subject: sacralità francescana

 

Gentile Vice Presidente del Gruppo BAIRO,

sono il responsabile dell'Ufficio Ambiente del Comune di San Casciano, comune chiamato in causa dalla Sua mail riguardo all'ordinanza adottata dal Sindaco per la corretta gestione dei cimiteri comunali.

Registriamo senza dubbio positivamente l'interesse che caratterizza la Vostra associazione nella difesa dei diritti degli animali. Difesa che ha visto e che vede questo Comune, nella limitatezza delle proprie forze e delle proprie risorse, parte attiva e diligente nel promuovere e sviluppare tale importantissimo tema.

Siamo stati infatti uno dei primi comuni che ha adottato un'ordinanza contro il maltrattamento degli animali, imponendo precise norme comportamentali a tutela di cani, gatti ed altri animali. Abbiamo adottato forme di incentivazione monetaria per l'adozione dei cani accalappiati sul nostro territorio al fine di garantire loro migliori condizioni di vita. Abbiamo curato e vigilato sulle condizioni di benessere dei cani accalappiati sul nostro territorio, arrivando a rescindere una precedente convenzione che non ritenevamo adeguata. Collaboriamo costantemente con la ASL di zona per il censimento delle colonie feline e gli interventi di sterilizzazione gratuita. Da ultimo abbiamo partecipato, con altri comuni della zona, ad una iniziativa di sensibilizzazione sui bocconi avvelenati, fenomeno purtroppo presente anche sul nostro territorio.

Detto questo, credo che le conclusioni cui siete giunti siano derivate da una lettura forse frettolosa di un articolo apparso su "La Nazione" di qualche giorno fa, tenuto conto che non sempre le sintesi giornalistiche riescono a sintetizzare e riportare correttamente il contenuto dei provvedimenti.

L'ordinanza in questione infatti è tesa a disciplinare il comportamento che deve essere tenuto all'interno dei cimiteri e nelle loro immediate vicinanze nel nostro comune; sottolineo, all'interno dei cimiteri e nelle loro immediate vicinanze. Il provvedimento si è reso necessario per il verificarsi di comportamenti che hanno destato le giuste proteste di alcuni familiari, come ad esempio vedere la tomba del proprio caro disseminata di mangime, di stoviglie o di escrementi.

L'ordinanza pertanto non vieta e non proibisce in maniera indiscriminata di accudire gli animali, ma solo all'interno dei cimiteri e nelle loro immediate vicinanze. Il tutto nel tentativo di conciliare i diritti degli animali con i diritti degli altri animali umani che in alcune circostanze, e questa mi pare una di quelle, possono essere stati lesi (certo non per colpa degli animali, quanto di altri umani). Credo che questo sia un metodo efficace per assicurare il rispetto e la difesa degli animali, obbligando i cittadini (proprietari o meno) ad adottare condotte adeguate. E lo dice un vegetariano da più di quindici anni, nonché un iscritto ad associazioni di difesa degli animali ed un convinto assertore dei diritti degli animali non umani. Per questo le parole scritte nella sua mail mi sono parse ancora più ingiuste e mal indirizzate.

Resto comunque a sua disposizione, se vorrà, per approfondire il problema e confrontare i nostri punti di vista, nella speranza di migliorare il nostro impegno nella difesa dei diritti degli animali. Nel frattempo Le chiederei di portare a conoscenza di questa mia risposta i numerosi firmatari della Sua mail.

Un cordiale saluto, Leonardo Baldini.

 

 

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Sent: Friday, June 10, 2005 7:03 PM
Subject: Re: sacralità francescana

 

Gentile responsabile dell'Ufficio ambiente del comune di San Casciano

In primo luogo la ringraziamo per averci risposto e per la pacatezza e il garbo con cui lo ha fatto. Riconosciamo in ciò un sempre gradito segno di civiltà. 
Prendendo nota di quanto lei espone circa le attività a favore degli animali che il suo comune mette in atto e ribadendo comunque che sono attività imposte dalla legge (anche se la maggior parte dei comuni le ignora) vogliamo nuovamente precisare che le nostre osservazioni riguardavano quanto letto su La Nazione che non era certo rassicurante.
Disciplinare il comportamento dei cittadini può essere corretto se si tratta di disciplinare il comportamento globale dei cittadini  e non soltanto quello che riguarda la loro relazione con gli animali.
Se così  non fosse, se si dovesse diciplinare il cittadino soltanto in relazione agli animali se ne ricaverebbe un'idea di persecuzione degli animali, di propaganda occulta negativa, di informazione parziale e deviata.
Il trattamento che riserviamo agli animali è l' indicatore della nostra moralità e legalità.
Concludiamo dicendo che i gatti sono come i fiori, adornano e non deturpano. Perchè non guardarli con occhio francescano?

 

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