IL GAZZETTINO
31 AGOSTO 2009
Cane eroe d'Abruzzo, morte sospetta:
«Nice lasciato nell'auto sotto il sole»
Venezia, esposto alla Procura della zoofila Romieri: «Ferite
alle zampe nel disperato tentativo di uscire, c'è un testimone» ![]()
VENEZIA (31 agosto) - Con un esposto in Procura chiede chiarezza sulla morte di Nice, il cane eroe protagonista del miracoloso recupero di Eleonora, la ragazza di 22 anni rimasta sepolta per 42 ore sotto i resti della propria casa distrutta dal terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo.
Cristina Romieri, delegata per Venezia e provincia dell’Associazione vegetariani Italiana e zoofila, depositerà l’atto in tribunale questa mattina. E spiega perché ha deciso di procedere in tale direzione dopo aver appreso dalla stampa del decesso del labrador di due anni e mezzo appartenente all’unità cinofila dei Vigili del fuoco di Mestre. «Il suo conduttore, Giorgio Panciera, ha dichiarato di averlo lasciato giovedì 27 agosto per pochi minuti chiuso in macchina e di averlo trovato - al suo ritorno - morto, stroncato da un infarto. La giovane età del cane mi aveva fatto sorgere dubbi sull’effettivo tempo che il cane sarebbe stato chiuso in macchina. Dubbi che sono stati suffragati da una testimonianza che reputo attendibile di una persona - che preferisce rimane anonima e di cui io stessa non conosco il nome - che mi ha raccontato una verità diversa. Il cane è stato lasciato per diverso tempo in macchina con una temperatura elevatissima. Si è anche ferito alle zampe nel disperato tentativo di uscire. Gli è stata data veloce sepoltura in caserma, cosa che non sarebbe a norma di legge, anche se comprensibile». «Il mio obiettivo - continua - è quello di chiedere alla Procura che accerti l’effettivo svolgersi dei fatti, eventualmente anche attraverso la riesumazione del cadavere dell’animale e attraverso l’ispezione della vettura in cui Nice ha trovato la morte, con espressa richiesta di procedere nei confronti dei responsabili qualora detti fatti configurino ipotesi di reato». «Voglio precisare infine - conclude Romieri - che così agendo non intendo dubitare della professionalità e della serietà dei Vigili del Fuoco, che oltretutto si prodigano per salvare i vari animali in difficoltà, ma sento l’esigenza che si faccia chiarezza per dissipare qualsiasi ombra di dubbio sulla vicenda». LIBERO 31 AGOSTO 2009
La morte del cane eroe Nice finisce in mano ai magistrati
Venezia - Con un esposto in Procura chiede chiarezza sulla morte di Nice, il cane eroe protagonista del miracoloso recupero di Eleonora, la ragazza di 22 anni rimasta sepolta per 42 ore sotto i resti della propria casa distrutta dal terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo. Cristina Romieri, delegata per Venezia e provincia dell’Associazione vegetariani Italiana e zoofila, depositerà l’atto in tribunale questa mattina. E spiega perché ha deciso di procedere in tale direzione dopo aver appreso dalla stampa del decesso del labrador di due anni e mezzo appartenente all’unità cinofila dei Vigili del fuoco di Mestre. “Il suo conduttore, Giorgio Panciera, ha dichiarato di averlo lasciato giovedì 27 agosto per pochi minuti chiuso in macchina e di averlo trovato - al suo ritorno - morto, stroncato da un infarto. La giovane età del cane mi aveva fatto sorgere dubbi sull’effettivo tempo che il cane sarebbe stato chiuso in macchina. Dubbi che sono stati suffragati da una testimonianza che reputo attendibile di una persona - che preferisce rimane anonima e di cui io stessa non conosco il nome - che mi ha raccontato una verità diversa. Il cane è stato lasciato per diverso tempo in macchina con una temperatura elevatissima. Si è anche ferito alle zampe nel disperato tentativo di uscire. Gli è stata data veloce sepoltura in caserma, cosa che non sarebbe a norma di legge, anche se comprensibile”. Il salvataggio - Ormai ogni speranza era svanita. La possibilità di recuperarla viva quasi nulla. È stato anche grazie al fiuto di Nice che sotto quell’ammasso di pietre e polvere è stata trovata Eleonora, provata, ma viva. Nice era uno splendido Labrador nero di due anni mezzo. Lui, assieme a Kira, Tobia, Biagio e Gas, sono stati i primi ad annusare che sotto le macerie di quella casa c’era ancora una vita. Cani super addestrati in grado di percepire odore umano o di sangue. E quando capiscono che c’è qualcosa iniziano ad agitarsi, annaspano, scavano. Avvisano gli uomini che è opportuno andare in profondità. Come hanno fatto con Eleonora. LA STAMPA 31 AGOSTO 2009
Rissa per un gatto torturato a morte I padroni vanno a chiedere spiegazioni a casa del ragazzino responsabile ed uno di loro finisce all'ospedale con contusioni ed una ferita da taglio
Torino - Calci, pugni e altri colpi proibiti, tra cui una coltellata, ieri sera a Torino, per la morte di un gatto. Un randagio adottato da una ragazza e morto, secondo la ricostruzione della polizia, dopo essere stato torturato da un ragazzino. IL GAZZETTINO 31 AGOSTO 2009
Affiora la carcassa di un cane, risolto il "giallo" L’allarme tre giorni fa da due pescatori che avevano udito uno sparo e un tonfo in acqua vicino al ponte sul Brenta
Vigonovo (VE) - (gdc) - Sembra giunto a una svolta il "giallo di Vigonovo". Ieri, mattina, alcuni residenti nella zona in prossimità del Parco Sarmazza, poco distante dal vecchio ponte sul Brenta, dove due pescatori avrebbero udito uno sparo e un tonfo in acqua, hanno visto la carcassa di un cane. Fatta la scoperta, i residenti hanno chiamato subito i carabinieri. Una pattuglia si è diretta sul posto e i militari hanno constatato che in prossimità della riva c’era il corpo senza vita di un pastore tedesco. Il povero animale, però, aveva legato attorno al collo una corda con agganciato un pesante masso. Ciò farebbe presupporre che il tonfo sentito dai due pescatori, sarebbe stato provocato dall’impatto del cane con l’acqua. I militari hanno chiesto anche l’intervento di un veterinario dell’Asl 13, che avrebbe certificato come la morte dell’animale possa essere avvenuta tre giorni fa. Esattamente la notte dello sparo e del tonfo. Dei dubbi avvolgono ancora quello che i due pescatori, unici testimoni diretti della vicenda e i primi a dare l’allarme, hanno detto essere stato un colpo d’arma da fuoco. I due uomini, al momento del fatto, stavano pescando e la zona, specie la sera, è particolarmente buia. Da una prima e sommaria ispezione sul corpo dell’animale, infatti, non ci sarebbe traccia di fori d’entrata o d’uscita. Oggi, però, sulla salma del pastore tedesco sarà effettuato un approfondito esame autoptico, proprio alla ricerca di eventuali ferite d’arma da fuoco e per stabilire esattamente la cause della morte. L’identificazione del cane e del possibile proprietario, però, risulta ancora complessa. L’animale, infatti, non ha né il microchip identificativo, obbligatorio per legge, né alcuna medaglietta che possa far risalire al legittimo proprietario. Gli investigatori, però, proseguiranno ugualmente con le indagini ed invitano quanti possano avere informazioni utili a contattare la stazione. Infatti, il responsabile di un gesto tanto incivile quanto disumano è perseguibile penalmente ai sensi della normativa che tutela gli animali da ogni possibile violenza. Dopo tre giorni di enigma, quindi il "giallo di Vigonovo", che ha tenuto col fiato sospeso i residenti e impegnato anche il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, pare essersi risolto. ANSA AMBIENTE 31 AGOSTO 2009
CICOGNE UCCISE A COLPI LUPARA NEL TRAPANESE
MARSALA (TRAPANI) - Due cicogne uccise a colpi di lupara sono state trovate da alcuni naturalisti delle associazioni Acli Anni Verdi ed Ekoclu durante un'escursione ai confini tra i comuni di Marsala, Salemi e Mazara del Vallo. Gli autori della macabra scoperta hanno bollato il fatto come ''un puro atto di microcriminalita', non ricollegabile alla caccia, in quanto questa e' ancora chiusa''. Si teme che le cicogne uccise possano essere molte di piu'. Qualche tempo fa, infatti, dicono gli ambientalisti, era stato avvistato un gruppo di 36 cicogne, mentre adesso gli esemplari di questo volatile si sono ridotti a 25. CORRIERE DI SIENA 31 AGOSTO 2009
D’estate il boom degli abbandoni La testimonianza di una delle addette ai lavori del centro grossetano. Guida: “La perfidia della gente non risparmia i più piccoli”.
GROSSETO - L’abbandono degli animali è uno dei temi tristemente noti dell’estate, un fenomeno di sottocultura con implicazioni nel sociale e per la sicurezza. Carla Guida, volontaria Enpa, racconta come il gattile, di cui ha la responsabilità dal 2000, fornisca in questo ambito un importante servizio “in quanto l’abbandono dei gatti se pure meno appariscente, è problematico come l’abbandono dei cani, anche se i felini sono più autonomi e meno dipendenti dall’uomo. Ma il fenomeno più emblematico e vergognoso è quello dell’abbandono dei cuccioli ed è in questo frangente che la cattiveria e la perfidia dell’uomo raggiunge livelli altissimi. Dalla primavera in poi quando le gatte figliano, perchè non sono state sterilizzate, i gattini, alcuni di pochi giorni e con gli occhi chiusi, vengono presi e disseminati come tanti rifiuti, accanto ai cassonetti, nei fossi, o nel primo giardino che capita. Questo significa condannarli a morte certa e nella migliore delle ipotesi quando cioè vengono soccorsi solo uno su tre riesce a sopravvivere. Gli interventi a posteriori se pure auspicabili e lodevoli sono inefficaci e non risolvono il problema occorre invece una campagna di sensibilizazzione preventiva con il coinvolgimento delle scuole e delle Istituzioni. Educare al rispetto della vita sotto qualunque forma è l’unico modo per combattere l’imbarbarimento verso cui sta andando questa nostra società che pare abbia dimenticato la solidarietà e persegue solo fini egoistici“. COMUNICATO ENPA 31 AGOSTO 2009
ANIMALI. GRAVI ILLECITI AMMINISTRATIVI: ZOO SEQUESTRATO DA VIGILI URBANI DI LATINA
Nuovo sequestro di uno zoo. Questa volta è toccato a una piccola struttura di Latina che probabilmente detiene in cattività anche animali provenienti da circhi. Secondo quanto appurato dalla Polizia Municipale, la piccola struttura sarebbe priva del necessario nulla osta del Settore Attività Produttive del Comune di Latina. Come più volte denunciato da Enpa, il recepimento nel nostro ordinamento (risalente al 2005) della direttiva europea sugli zoo ha determinato una grave carenza legislativa. La normativa, infatti, prevede non soltanto che il mantenimento degli animali sia disciplinato da un numero fin troppo esiguo di regole, peraltro facilmente aggirabili, ma anche una vera e propria “sanatoria a vita”. Buona parte delle strutture già operative prima del recepimento della Direttiva Comunitaria sono state escluse dal suo campo di applicazione, mentre gli zoo di più recente costituzione, quelli che hanno iniziato l’attività dopo l’entrata in vigore del nuovo provvedimento, possono addirittura aprire i battenti senza la necessaria licenza di giardino zoologico. Come dimostra il caso della struttura di Latina, priva perfino di un basilare nulla osta comunale, la normativa ha favorito il fiorire di grandi e piccoli zoo, destinati alla detenzione di animali, soprattutto acquatici ma anche terrestri. CORRIERE FIORENTINO 31 AGOSTO 2009
Animali Blitz giudiziario a Roma
Margherita d’Amico
ROMA — Se non fosse stato per la tenacia di un intero condominio e per l’intervento, in extremis, delle guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali, le normali vie avrebbero condotto al più sinistro degli epiloghi un abbandono quasi invisibile. LEGGO 31 AGOSTO 2009
La Lega antivivisezione (Lav) di Firenze e l’Enpa hanno presentato un ricorso al Tar...
La Lega antivivisezione (Lav) di Firenze e l’Enpa hanno presentato un ricorso al Tar della Toscana contro la delibera della giunta regionale relativa a “Misure urgenti per il contenimento degli ungulati e del piccione di città”. IL GAZZETTINO 31 AGOSTO 2009
Misure ancora più rigorose per la tutela dei cavalli in corsa
Montagnana (PD) - L'associazione Palio dei 10 Comuni, sempre in prima fila per la tutela degli animali, rende noto quali sono le regole di tutela per gli animali. Sabato dalle 18 alle 20 i cavalli sosterranno le prove obbligatorie durante le quali un veterinario accerterà il "passaporto" dell’animale e le sue condizioni. Va detto poi che i fantini correranno a pelo, senza speroni, senza frustino o qualsiasi altro arnese atto a colpire il cavallo. Naturalmente ai cavalli è vietato somministrare sostanze che possono alterare le forze, non devono essere feriti e non possono essere maltrattati. I cavalli una volta arrivati nel recinto prima delle gare, saranno nuovamente visitati dai veterinari per accertare che il cavallo corrisponda a quello delle prove obbligatorie. Nel recinto dei cavalli potranno accedere solo i veterinari, i fantini e una persona per ogni fantino per acudire il cavallo. A tutto ciò va aggiunto tutte le sicurezze che il campo di gara di Montagnana ha sempre avuto di massima sicurezza e a prova di qualsiasi commissione tecnica. E-GAZETTE 31 AGOSTO 2009
Il ragù di ghiro: nella Locride sequestrati 200 roditori destinati ai ristoranti
Reggio Calabria, 31 agosto – Il bracconaggio non si ferma davanti a nulla, nemmeno alle specie a rischio di estinzione: in Calabria, nella Locride, il Corpo forestale dello Stato ha trovato duecento ghiri catturati in modo illegale e ha denunciato due uomini, i bracconieri, padre e figlio. Alcuni di questi animali erano stati congelati ed erano destinati a uso alimentare. Il ritrovamento è avvenuto a cavallo tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria nell’ambito dei servizi di controllo predisposti dal comando provinciale della Forestale sulla montagna di Stilo, in particolare nei boschi di Leccio. Effettuata anche la perquisizione delle abitazioni dei bracconieri, i militari hanno rinvenuto le trappole utilizzate per la cattura dei mammiferi. Animalieanimali 31 AGOSTO 2009
CALABRIA; MAREA NERA, TRE TARTARUGHE SOFFOCATE DAL CATRAME A LOCRI
Tre tartarughe, spiaggiate sul litorale ionico calabrese, tra Roccella Ionica e Locri, sono morte soffocate dal catrame rilasciato, secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, da una nave cisterna. Lo hanno reso noto gli operatori del Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone (Reggio Calabria) che sono intervenuti con la Capitaneria di Porto di Roccella Ionica, i veterinari dell'Azienda sanitaria di Locri e alcuni volontari. ASCA 31 AGOSTO 2009
SPAGNA: TORERO INGLESE DI 67 ANNI TORNA IN ARENA
Banalmadena, - Frank Evans, un torero inglese di 67 anni, ha fatto il suo ritorno davanti alle arene spagnole ieri sera, sfidando non solo la sua eta', ma anche i suoi problemi al cuore e al ginocchio che lo avevano costretto a cessare l'attivita' di matador 4 anni fa.L'uomo, soprannominato ''l'inglese'' ha ucciso due tori di 500 chili davanti alla piccola piazza di Benalmadena, nei pressi di Malaga, in Andalusia.Erano piu' di trecento gli spettatori giunti per l'occasione ad applaudire Evans. Fra questi anche alcuni britannici che alla fine lo hanno portato sulle spalle. SAVONA NEWS 31 AGOSTO 2009
Albisola (SV): decine di cicogne bianche riposano in città
Albisola (SV) - Nei giorni scorsi, ad Albisola Superiore, decine di cicogne bianche, fuori della consueta rotta migratoria, si sono fermate nel storico per riposare e riprendere il volo il giorno seguente. CITY 31 AGOSTO 2009
Prati più verdi grazie alle mucche al parco del meisino
Provincia di Torino - Un assaggio di campagna arriva in città. E lo fa con una mandria di mucche e vitelli. Niente di preoccupante: si tratta di un’iniziativa del Comune che già da qualche anno coinvolge il parco del Meisino. Da ieri, una settantina di mucche e vitelli stanno pascolando nei terreni davanti al Galoppatoio Militare e lungo le sponde del Po, al confine tra Torino e San Mauro. L’obiettivo? Mantenere la cura dell’area verde e delle superfici del prato in modo naturale e abbattendo i costi. Nelle prime esperienze, dal 2000 al 2006, erano stati utilizzati sette pecore e un agnellino. Negli ultimi due anni il numero degli animali coinvolti è significativamente cresciuto e agli ovini si sono aggiunti i bovini. La presenza degli animali in un’area recintata (e visitabile dai curiosi) durerà tutto il mese di settembre. City LEGGO 31 AGOSTO 2009
Milano - È tornato a casa, ha messo a letto i suoi due bambini e poi è andato in cucina per bere..
È tornato a casa, ha messo a letto i suoi due bambini e poi è andato in cucina per bere un bicchiere d’acqua, e lì ha trovato un pitone albino che strisciava sul pavimento. Verso le 23,30 di ieri, Giulio L., 30 anni, era appena rientrato nella sua abitazione al quinto piano di piazza Perego, dopo essere stato a cena fuori con i suoi due bambini. Il papà ha dato la buonanotte ai piccoli ed è entrato in cucina. Là ad attenderlo c’era un pitone albino, che appena l’ha visto si è infilato sotto la lavatrice. L’animale probabilmente è uscito dall’appartamento di un inquilino dei piani superiori. È intervenuta la polizia insieme ai vigili del fuoco che hanno preso il serpente e l’hanno affidato a una clinica veterinaria, in attesa di capire chi sia il proprietario. LA ZAMPA.IT 31 AGOSTO 2009
Parco d'Abruzzo, in coda nel bosco per vedere l'orso marsicano È il fenomeno dell'estate nell'area abruzzese. Decimati dai bracconieri, ne rimangono 50 esemplari
CARLO GRANDE
PESCASSEROLI (L’Aquila) - Non è propriamente un vis à vis con Yoghi – l’orso marsicano è più piccolo di quelli americani, il grizzly e l’orso bruno, e grazie a dio è di gran lunga meno pericoloso - ma insomma, vista la frequenza con cui avvengono gli avvistamenti e l’estasi stampata sul viso di chi scende dopo aver vissuto l’esperienza, si può ben parlare del Parco nazionale d’Abruzzo come della nuova Yellowstone italiana. LA ZAMPA.IT 31 AGOSTO 2009
Pratesi: "Per il turismo l'orso vale quanto un'opera d'arte" Parla il presidente onorario del Wwf
GABRIELE SALARI
Se è vero che alcune persone hanno un animale totem, per Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf ed ex presidente del parco nazionale d’Abruzzo, questo è senz’altro l’orso. La sua conversione da cacciatore ad ecologista avvenne tanti anni fa in Turchia, proprio quando si trovò di fronte mamma orsa con tre cuccioli. Fu lì che abbandonò il fucile. E non sarà un caso se la rivista di natura per ragazzi che fondò 30 anni fa prese il nome di «L’Orsa». Regione Toscana LA NAZIONE 31 AGOSTO 2009
Lotta ai cinghiali, tutti contro la Regione Gli animalisti al Tar: è una strage ingiustificata. Rivolta nei campi: misure fallite
La guerra di Bambi. Potremmo definirla così, l’offensiva scatenata da Lega Antivivisezione e Ente protezione animali, alla vigilia della nuova legge regionale sulla caccia, il cui varo è annunciato dal governatore della Toscana Claudio Martini per domani. Nel mirino, la delibera del maggio scorso con cui la Regione ha stabilito le misure per contenere le specie dannose. Vale a dire gli ungulati: i caprioli, ma soprattutto i cinghiali, e poi cervi, daini, mufloni. E, incubo delle città, i piccioni torraioli. Ma la partita è più complessa. Perché in mezzo ci sono gli agricoltori, che da anni lamentano le devastazioni dei campi. E sono le vigne, il più prezioso patrimonio della Toscana agricola, le più esposte: il cinghiale distrugge le piante, il capriolo e il daino sono ghiotti di germogli e uva. E in queste settimane, vigilia di vendemmia dei pregiati grappoli di Sangiovese nel Chianti, a Montepulciano e a Montalcino (oltre l’80 per cento della viticoltura toscana), il pericolo si fa sentire.L’accusa degli animalisti è durissima. La delibera, scrivono, non offre «nessuna motivazione meramente scientifica che possa giustificare e avvalorare una decisione così tremendamente pesante che consentirà di fare strage di migliaia di animali selvatici». Già, perché il dispositivo della delibera, alla voce “cinghiale”, parla di una popolazione attuale di 150mila capi, e di una teoricamente sostenibile ridotta a 50mila. LA ZAMPA.IT 31 AGOSTO 2009
Caccia, frenata sulla nuova legge I promotori della riforma dopo le polemiche: «Troppi emendamenti, ma si può trattare»
ANTONELLA MARIOTTI
AGI 31 AGOSTO 2009
CACCIA: PERUGIA,OLTRE 35 MILA CACCIATORI PRONTI PER PREAPERTURA
Perugia - Saranno 28.569 i cacciatori che si muoveranno nella provincia di Perugia nei giorni della preapertura della caccia previsti per mercoledi' 2 e domenica 6 settembre. A questi si aggiungeranno inoltre 4.347 cacciatori di ulteriore ambito e 2.348 di fuori regione. Ad annunciarlo stamani, in conferenza stampa, il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che ha sottolineato come ''la Provincia avra' un ruolo nuovo su questo fronte, non piu' di mediazione, ma forte e attivo, con un coordinamento sempre piu' stringente legato alla programmazione''.''Un approccio nuovo - ha detto Guasticchi - con un cambio di marcia. La Polizia Provinciale, che verso ottobre vantera' una nuova organizzazione, avra' il suo giusto ruolo nell'ambito del controllo venatorio e del controllo del territorio, accanto alle Guardie Volontarie''. ''I dati sensibili di questa preapertura (l'apertura e' prevista il 20 settembre) - ha annunciato il Presidente - riguardano 1359 appostamenti. Gli appostamenti possono essere attuati per le seguenti specie: tortora (massimo 10 capi al giorno), colombaccio (5 capi), cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, merlo, germano reale (10 capi), marzaiola (10 capi), alzavola (10 capi). E' consentito abbattere giornalmente al massimo 20 capi di selvaggina migratoria''. In merito ai ripopolamenti per l'Atc 1 si parla di 1227 lepri, 4985 fagiani riproduttori, 840 fagiani giovani, 1266 starne, 800 starne giovani, 660 esemplari di pernice rossa. Per l'Atc 2 si parla di 1133 lepri, 3516 fagiani riproduttori, 3540 fagiani giovani, 700 starne, 4340 starne giovani e 400 esemplari pernice rossa. Dei ripopolamenti dei due Atc, molti esemplari provengono da catture all'interno delle zone di ripopolamento e cattura. A questi si aggiungono i capi prodotti presso il centro di produzione fauna selvatica di Torre Certalta di Umbertide, finalizzato alla ricostituzione di popolazioni autoriproducenti di 400 esemplari di lepre e 3300 di starna. Animalieanimali 31 AGOSTO 2009
PER PATRONE, CAPO CFS, LUPO E' PATRIMONIO BIODIVERSITA' ITALIANA
"Il lupo in Italia è una specie particolarmente protetta ai sensi della legge 157 del '92 ed e' considerato specie prioritaria ai sensi della normativa europea: chiunque si renda responsabile dell'abbattimento di uno dei suoi esemplari può essere punito con l'arresto da 2 a 8 mesi e con l'ammenda da 800 a 2000 euro". Lo ricorda il Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone secondo il quale: "Il lupo rappresenta un patrimonio inestimabile della biodiversità europea e un simbolo della fauna selvatica nazionale, proprio per questo sottoposto, sin dagli anni '70, a una rigorosa normativa di salvaguardia. Il modo migliore per risolvere le problematiche legate alla sicurezza del bestiame nei territori montani - aggiunge Patrone - e' sicuramente una più efficace gestione delle mandrie attraverso un capillare sistema di controllo e un adeguato addestramento dei cani pastore, senza dimenticare le esperienze positive dei ricoveri anitlupo". La Forestale - sottolinea il Comandante del Corpo - continuerà a vigilare sull'applicazione delle normative per la salvaguardia di questa specie particolarmente protetta. E' importante - precisa Patrone - distinguere tra lupi e cani inselvatichiti, questi ultimi sì, spesso responsabili di episodi di aggressione ai danni della fauna domestica, selvatica e dell'uomo, come purtroppo registrano recenti casi di cronaca. Un fenomeno in costante crescita, in molte aree soprattutto dell'Appennino Centrale, che si deve combattere contrastando una troppo sbrigativa cultura dell'abbandono dei cani che alimenta così il randagismo. IL CENTRO 31 AGOSTO 2009
Lupi a Cerqueto, passeggiata davanti al bar
Catia Di Luigi
FANO ADRIANO (TE). Anche se il territorio si trova in pieno Parco certamente avvistare un lupo non è cosa di tutti i giorni. Lo sanno bene gli abitanti della zona. E ancor più vederlo passeggiare indisturbato tra le vie del centro storico. E’ quanto accaduto qualche giorno fa a Cerqueto, il paese del tradizionale presepe vivente, dove in una tranquilla serata d’estate tra le viuzze del paese una ventina di persone che si trovavano davanti al circolo hanno avvistato un lupo. L’animale, indisturbato, è passato attorno alle 22 dinnanzi agli occhi increduli dei presenti attraversando in largo il piccolo centro montano e facendosi addirittura fotografare con un cellulare. A raccontarlo è proprio uno dei protagonisti, Angelo Mastrodascio , che è ancora incredulo. «Lo abbiamo visto tutti i presenti», ha raccontato Mastrodascio, «e siamo sicuri che era il lupo». Ma il lupo, presenza furtiva e discreta dei boschi del Parco, si è spinto anche un po’ più a valle nei giorni passati precisamente a Montorio. Qui in due contrade, Costa della Luna e Santa Luca, si è avvicinato alle case facendo razzia di pecore. In contrada Costa della Luna è entrato in un ovile dove ha ucciso quattro pecore. Il padrone lo ha trovato ancora in azione quando di buon mattino si è recato nella stalla per dar da mangiare agli animali. La stessa cosa è accaduta in contrada Santa Lucia, dove però il lupo forse non ha avuto il tempo materiale di uccidere più di una pecora perché spaventato dalla presenza umana. TISCALI ANIMALI 31 AGOSTO 2009
La fama di pesci killer dei piranha è del tutto immeritata
OSCAR GRAZIOLI
31 agosto 2009. Come quasi tutti avrete letto sulla stampa nazionale, e sui media in generale, a Guastalla, paesone vicino a Gualtieri più famoso perché vi ha trascorso la sua vita Ligabue (il pittore non il rocker) un pescatore, abituale frequentatore del Po, ha pescato un piranha. In realtà, visto che Guastalla è in provincia di Reggio Emilia (la mia città) ho potuto seguire approfonditamente la notizia sulla stampa locale e quel Piranha non era il vero Serrasalmo, ma un Caracide famiglia cui appartiene il celeberrimo pesce killer. Ma fa niente.
A proposito di pesci killer va detto che i piranha, abitanti dei fiumi caldi dell’America meridionale, hanno una fama del tutto immeritata e molte sono le consuete leggende metropolitane che li hanno accompagnati nel tempo. Mai questi pesci, che notoriamente vivono e predano in branchi, hanno attaccato uomini o animali sani. In realtà sono degli efficienti divoratori di carcasse e son attirati dal sangue di animali feriti: solo allora scatenano la loro dentatura possente riducendo a scheletri in breve tempo bestie di vari quintali di peso. C’è una popolazione indigena di origini indiane dell’Orinoco che ha, per costume, di seppellire i morti solo se sono scheletri.
Essi immergono dunque i defunti nelle acque del fiume assieme a del sangue e dopo, pochi minuti, ne ritirano un corpo perfettamente ridotto a scheletro dalle bocche fameliche di tali pesci. Ora, da dove veniva questo singolare pesce catturato nelle placide acque del Po? Certamente sfuggito o fatto fuggire dall’acquario di qualche appassionato. E qui si pone, ancora una volta, il problema dell’introduzione dolosa o voluta di specie non autoctone del nostro paese o di regioni in cui certi animali non hanno mai vissuto se non millenni fa. Ormai, con le stagioni mediamente caldissime, rispetto a solo 30 anni fa, sopravvivono dove un tempo sarebbero morte le specie più inusuali.
Dagli enormi pesci Siluri balcanici che razziano i pesci nostri indigeni, all’introduzione da parte dei cacciatori della mnilepre in Piemonte (che fece ingenti danni al patrimonio arboricolo), dalle scriteriate introduzioni di orsi sul confine di nazioni che li vedono tanto di buon occhio da impallinarli appena individuati, dagli scoiattoli grigi che stanno decimando la popolazione dei rossi “nostrani”, alle cozze gigantesche che si vedono nei fossi, alle nutrie che bucano le ripe dei fiumi con conseguenze disastrose, il nostro paese è ormai in balia di “immigrati” senza permesso di soggiorno di cui tutti se ne fregano.
Nella mia città nidificano in pieno centro storico pappagalli africani sfuggiti a un allevatore di animali esotici che abita in periferia. Sono peggio dei corvidi nel distruggere nidi e nidiacei di passeri (non se ne vede più uno!), cardellini, pettirossi ecc. sarebbe ora di prendere seriamente in mano una situazione che sta sbilanciando tutto il regno animale italiano. Ci penseremo a babbo morto, more solito.
BIG HUNTER
31 AGOSTO 2009
Salvare i pointer Del Vento per salvare il futuro della cinofilia italiana
E' di nuovo polemica sulla sorte dei pointer “Del Vento”, sequestrati all'allevatore Guberti, medico veterinario che venne accusato di maltrattamenti per poi essere assolto con formula piena. Questa volta ad alzare il polverone è l'associazione Federfauna che mette l'accento sulla necessità di riportare un pezzo importante della cinofilia italiana al suo posto prima che sia troppo tardi.
La faccenda non è nuova, già il Pointer Club insieme al suo presidente Pino Della Torre (poi sospeso dall'Enci) dopo il sequestro si indignarono per per come stava avvenendo la gestione della custodia degli animali subito passati di mano, con il rischio di disperdere un patrimonio di razza del quale evidentemente nessuno aveva pensato di tenere conto.
Oggi, annuncia Federfauna, si scopre che molti di quei cani finiti in mano a sedicenti associazioni animaliste, sono morti, hanno perso le caratteristiche fondamentali per il loro lavoro (sono grassi e non allenati) e su alcuni addirittura non si sa più nulla. "Salvare quei cani ed il patrimonio zootecnico che rappresentano, significa salvare il futuro dell'allevamento cinofilo in Italia" ha ribadito Federfauna.
LA NUOVA VENEZIA 31 AGOSTO 2009
Caorle vieta la «pre-stagione» venatoria ma anche di sparare vicino alle abitazioni
CAORLE (VE). Norme più severe e restrittive per la caccia. Due ordinanze limitano le aree e restringono anche il periodo di pre-apertura della stagione. E’ stata vietata tutto l’anno la caccia nell’area compresa tra lo stadio comunale e il cimitero. In passato infatti la vicinanza delle case alla zona venatoria aveva spaventato i cittadini che sentivano gli spari vicinissimi. Per evitare ogni pericolo anche in vista della realizzazione del parco del pescatore, molto frequentato da anziani e pedoni, il sindaco Marco Sarto ha firmato un’ordinanza che esclude tutta l’area dalle battute di caccia. Altra novità poco amata dai buongustai di selvaggina è l’annullamento del periodo di pre-apertura. Il comune in questo, si schiera con a favore della difesa degli animali e al pensiero più volte sostenuto da associazioni ambientaliste locali e nazionali come la Lipu. Gli ambientalisti infatti, sostengono che le due settimane circa di anticipo dell’apertura, (prevista per i primi di settembre) costituiscono un gravissimo danno agli uccelli selvatici che in quel periodo stanno effettuando, il tragitto migratorio verso le regioni africane. Purtroppo l’abitudine, delle Regioni, di anticipare la data fissata dalla legge nazionale è in forte aumento. LA GAZZETTA DI REGGIO 31 AGOSTO 2009
La caccia è aperta, spari dentro una casa
VEZZANO (PR). Stava puntando un capriolo e ha centrato una casa. Per il proprietario dell’abitazone oltre il danno - e la paura -, la beffa: anche lui è stato per anni un cacciatore selettore. Il cacciatore che ha sparato per fortuna non ha ferito nessuno. Compito dei carabinieri identificarlo. L’incidente di caccia è avvenuto sabato sera alle 20.30 in via Matildica, a Pecorile. La casa centrata dalla doppietta impazzita è quella al civico 6/2, dove vive la famiglia di Nello Castellani, pensionato, che per anni e fino a poco tempo fa è stato cacciatore selettore al capriolo. E proprio a un capriolo - la caccia a questi animali è aperta già da un paio di settimane - sembra puntasse il cacciatore, per il momento, anonimo che, invece, ha centrato la casa. L’abitazione di Castellani infatti si trova subito sopra il torrente Campola e davanti a una zona di caccia. In particolare il proiettile ha colpito la tapparella del bagno dell’appartamento al primo piano. Il colpo ha buttato giù l’intera zanzariera e il proiettile è caduto infine, vicino ai sanitari, senza per fortuna colpire nessuno. Al loro arrivo i carabinieri di San Polo hanno potuto riscontrare che il tipo di ogiva a palla unica è di quelle utilizzate proprio dai cacciatori selettori.
TRENTINO
31 AGOSTO 2009
Cacciatori pronti ad abbattere 50 ungulati
PERGINE (TN). Sono 50 i capi ungulati a disposizione dei cacciatori della riserva di Pergine che ieri hanno deciso le modalità di abbattimento di 22 caprioli maschi, 24 femmine, due cervi e due camosci. Ma, per i caprioli, 2 maschi e 4 femmine sono di riserva per evitare penalizzanti sforamenti rispetto al piano. Sotto la presidenza del neo rettore Giuseppe Morelli, è stato approvato il regolamento, un po’ complesso, per la verità, ma necessario, come ha sottolineato Morelli visto il numero dei cacciatori rispetto ai capi. La caccia apre domenica 6 settembre e tutti possono partecipare liberamente. E con il giorno successivo che inizia la limitazione e si parla di caprioli. Saranno in campo (per i giorni consentiti) i cacciatori a squadre (di 7 elementi); ciascuna ha a disposizione un maschio e una femmina (o piccolo), e naturalmente ciascun componente potrà sparare. Questa regola vale anche per i due cervi. Al termine della stagione, per eventuali capi non abbattuti saranno estratte nuove squadre. «Perché - ha detto Morelli - occorre che i capi previsti dal piano siano tutti abbattuti. Variazioni in più e o in meno comportano penalizzazioni». Come successe nel 2008. In precedenza, Morelli aveva parlato della gara dei cani da traccia a Susà ai primi d’agosto e organizzata dalla sottosezione (di Susà) guidata da Gianni Toldo, e della gara per uccelli canori svoltasi sabato scorso ai «Tre Castagni» e riuscita grazie all’équipe guidata da Gilberto Conci. Anche la caccia ai fagiani è stata oggetto di esame. Dopo non poche discussioni è stato deciso di favorire la sopravvivenza (per l’anno successivo) di un certo numero di femmine innanellate. Saranno lanciati 1350 fagiani. Si è anche fatto appello all’etica venatoria affinché ciò possa avvenire. ANSA AMBIENTE 31 SETTEMBRE 2009
USA;TORNA CACCIA A LUPO GRIGIO,VIETATA PER ANNI/ANSA
WASHINGTON - Dopo piu' di trent'anni di divieto, da domani nell'Idaho si torna a cacciare il lupo grigio, simbolo vivente del vecchio West e protagonista negli Stati Uniti di storiche battaglie tra animalisti e cacciatori. Le autorita' hanno fissato l'apertura della caccia al primo settembre, ma gli oppositori sperano ancora in un ultimo colpo di scena e hanno fatto ricorso a un giudice della Federal District Court, Donald W. Molloy, che dovra' decidere se accogliere o meno gli appelli delle associazioni animaliste. I lupi grigi hanno perso il loro posto nella lista degli animali protetti cinque mesi fa, quando l'amministrazione Obama annuncio' che l'animale non necessitava piu' di una tutela speciale che ne garantisse la protezione. Gia' nel 2008 l'ex presidente George W. Bush aveva preso una decisione analoga, ma poi lo stesso giudice Molloy aveva bloccato il procedimento, reinserendo i lupi grigi tra le specie 'intoccabili'. Da domani fino alla fine dell'anno, in Idaho saranno circa 6.000 i cacciatori che imbracceranno i fucili in cerca di lupi. In tutto, potranno essere uccisi 220 capi; qualora il numero venisse raggiunto prima del 31 dicembre, le autorita' chiuderanno la caccia in anticipo. Secondo il New York Times, non si tratta dell'unico Stato ad aver riaperto la caccia al lupo. Il prossimo sara' il Montana, dove la battuta avra' inizio il 15 settembre per un totale di 75 esemplari al massimo. La decisione di legalizzare nuovamente la caccia-simbolo del Far West va incontro alle richieste di cacciatori, allevatori e rangers delle Montagne Rocciose, che lamentano una crescita eccessiva nella popolazione dei lupi. Secondo il Fish and Wildlife Service, le misure di protezione degli ultimi decenni sarebbero state fin troppo efficaci, tanto da mettere a repentaglio la vita di bestiame, cervi, alci e altra selvaggina della zona. Di tutt'altro avviso sono gli animalisti di Sierra Club e Defenders of Wildlife, i due gruppi piu' attivi nella difesa del lupo grigio. Dal loro punto di vista, la caccia rischia di avere effetti disastrosi sulla diversita' genetica della specie: ''ricominciare a dare la caccia a questi animali - sostengono - vorrebbe dire condannarli un'altra volta al rischio estinzione'' ANSA AMBIENTE 31 AGOSTO 2009
CILE; LEONI MARINI MORTI SALITI A 1000,VIA TASK-FORCE
SANTIAGO DEL CILE - Gli esemplari di cucciolo di leone marino ritrovati morti dieci giorni fa sulle coste a nord del Cile sono saliti a ''circa un migliaio'', secondo le autorita' ambientali di Santiago. La causa piu' probabile della moria sarebbe la mancanza di cibo, fenomeno che per il momento gli scienziati attribuiscono alla corrente 'El Nino'. Le autorita' hanno precisato di aver trovato finora 497 leoni marini - tutti con meno di sei mesi - 'spiaggiati' nella localita' di Tarapaca', 1860 km a nord della capitale, oltre ad altri 560 esemplari in una spiaggia poco piu' a sud. I dati sono stati diffusi dal Servizio Nazionale di Pesca (Sernapesca). Marcelo Oliva, biologo marino dell'universita' di Antofagasta, ha affermato che ''la carenza di grasso sottocutaneo significa che c'e' stata mancanza di cibo'', probabilmente dovuta al fenomeno meterologico chiamato 'El Nino', che obbliga i leoni a nuotare oltre 100 miglia a largo della costa per trovare il nutrimento quotidiano. La morte dei piccoli, proseguono gli esperti del Sernapesca, sarebbe quindi dovuta all'assenza delle madri che si allontanano in cerca di cibo. Le autorita' cilene hanno convocato una task force che si riunira', a partire da oggi, per cercare di dare una spiegazione scientifica all'accaduto.
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CORRIERE DELLA SERA 31 AGOSTO 2009
L'Intesa è stata presentata oggi a Roma. «Usarli sempre meno nella ricerca» Cosmetici, sempre più test senza animali Commissione Ue e industrie del settore: 50 milioni per mettere a punto test che evitino il ricorso a cavie
MILANO - La Commissione europea e l'industria dei cosmetici nell'Ue sono unite nel sostenere le ricerche per ridurre il ricorso alla sperimentazione animale. L'impegno - che permetterà di mobilitare globalmente 50 milioni di euro - è stato presentato oggi a Roma, al settimo Congresso mondiale sulle alternative all'impiego degli animali nelle scienze della vita. Ciò significa che Bruxelles metterà a disposizione 25 milioni di euro e altrettanto farà l'Associazione europea dei cosmetici (Colipa) per progetti «in grado di costruire le basi scientifiche delle prove di innocuità future che saranno più rapide e meno costose dei test sugli animali». SICUREZZA SENZA ANIMALI - Soddisfatti di questo nuovo tipo di cooperazione il commissario per la Scienza e la Ricerca, Janez Potocnik, e il vicepresidente Gunter Verheugen, secondo cui «questo dimostra la determinazione ad evitare l'impiego degli animali nella ricerca rafforzando nel contempo la sicurezza dei prodotti di consumo». La messa in comune di risorse con dei partner privati - hanno aggiunto i responsabili europei - è indispensabile per finanziare la ricerca di punta a lungo termine che consente di affrontare queste sfide». «PRONTI ALLA RIDUZIONE» - Il direttore generale della Colipa, Bertil Heerink, ha tenuto a sottolineare che «da oltre 20 anni l'industria dei cosmetici è impegnata nella riduzione dell'impiego degli animali nelle prove di innocuità. La nostra industria - ha proseguito - accoglie con favore l'opportunità di contribuire al finanziamento di questa iniziativa». Il 30 luglio scorso è scattato l'invito, pubblicato dalla Commissione europea, a presentare proposte che si dovranno concentrare sulla »tossicità sistemica a dosi ripetute«. I progetti selezionati saranno finanziati fino al 100% dei costi.
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