LA NUOVA VENEZIA 30 LUGLIO 2009
Veleno ai cani, salvi due meticci
Filippo De Gaspari
SPINEA (VE). «Purtroppo qualche persona che non ci vuole bene ha tentato di avvelenarci, ma i nostri padroni ci hanno salvato». Firmato Spino e Sissi. Lui 6 anni, lei due e mezzo. Sono due bastardini che vivono in via Matteotti, in centro a Spinea, nella casa di Daniele Milan e della sua famiglia. Sono stati recuperati qualche anno fa, uno da un canile, l’altra dalla strada. Nei giorni scorsi hanno rischiato di morire. Qualcuno ha tentato di avvelenarli, mentre giocavano nel giardino di casa, dando loro da mangiare bocconcini killer. L’episodio si è verificato due volte, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. I sospetti dei padroni e l’intervento dei veterinari li ha strappati in tempo ad una morte certa. A inizio mese i padroni vedono Spino insolitamente stanco, lui che invece è sempre pieno di vita, corre per casa e scodinzola come un cucciolo. Sopraggiungono chiari sintomi di avvelenamento, con sforzi di vomito sempre più frequenti. Preoccupati i padroni lo portano dal veterinario, che lo salva in extremis. Pochi giorni dopo accade di nuovo, alla più piccola e vulnerabile Sissi. E’ domenica, il veterinario stavolta è chiuso, ma i padroni non si perdono d’anino e tentano la corsa verso uno specialista di turno. Lo trovano giusto in tempo per intervenire. Sissi è in preda a un’emorragia interna, il veterinario gli preleva del sangue per delle analisi e scopre che ha una soglia di veleno 12 volte superiore al limite. Ora sta bene, ma è ancora sotto terapia. «Hanno rischiato di morire entrambi - spiega Daniele - per fortuna siamo riusciti ad accorgerci in tempo di cosa stava accadendo. Ora però per precauzione li teniamo in casa, escono solo quando possiamo tenerli d’occhio. Abbiamo paura che accada di nuovo». I padroni hanno sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri e l’hanno fatto per ben due volte, dopo ogni episodio, consapevoli che oggi la legge punisce in modo più duro chi maltratta o tenta di uccidere animali. «Abbiamo anche segnalato la cosa al Comune - spiega il padrone - perché vigili e faccia in modo che non si verifichino altri casi simili». Ma i Milan hanno anche deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto, affiggendo fuori casa un avviso in cui sono proprio Spino e Sissi a descrivere l’accaduto e dove invitano i proprietari di altri cani a tenere gli occhi ben aperti: «Chiunque abbia dei cagnolini - è scritto - vigili affinché non accada anche a loro la stessa cosa». MATTINO DI PADOVA 30 LUGLIO 2009
Sgozzamenti in giardino, arriva la polizia
Sergio Campofiorito
MANDRIA (PD). Sgozzano animali in giardino, secondo il rito di macellazione islamica, e quando arriva la polizia - allertata dai vicini che non gradiscono il rito truculento - due di loro risultano affetti dalla scabbia. Sono giovani tunisini irregolari, con vistosi problemi di alcolismo. Succede in via Romana Aponense. I nordafricani colpiti dalla dermatite altamente contagiosa (la trasmissione avviene tramite semplice contatto diretto), sono stati identificati dagli agenti martedì sera, durante un controllo al civico 71; altri due tunisini erano invece “sani”, ma visibilmente ubriachi. Nell’abitazione risiede Youssef Kole, tunisino senza lavoro da diversi anni a Padova; condivide l’appartamento con un connazionale ed entrambi risultano in regola. Lo stesso non si può dire dei quattro “ospiti”. Dagli esami compiuti, oltre alla sbornia colossale, è emersa appunto la scabbia. L’intervento della polizia è avvenuto in seguito ai continui esposti da parte dei vicini che denunciavano scene stile film horror. Stando ai loro racconti, davanti in quella casa, già da alcune settimane, venivano sgozzati capretti e pollame e le carcasse, una volta consumato il pasto, venivano sepolte nel giardino retrostante. Un continuo via vai notturno e la puzza nauseante che arrivava dall’appartamento, hanno indotto i residenti a sporgere la denuncia. Youssef Kole, tuttavia, respinge l’addebito: «Sì, è arrivata la polizia e ha controllato tutta la casa ma non ha riscontrato niente di anomalo, tanto che se n’é andata quasi subito. Vivo in Italia da tempo, sono disoccupato ma non faccio niente di male». Ma i suoi amici affetti da scabbia e gli sgozzamenti non consentiti? A queste domande, Kole allarga le braccia, fa segno di non capire e si chiude nel silenzio.
CORRIERE DELLA SERA
30 LUGLIO 2009
I proprietari non vedono l'ora di abbracciarla Ritrovato un cane scappato nove anni fa Australia, Muffy ha vissuto abbandonata in un cortile negli ultimi due anni a circa 2mila chilometri da casa
Muffy, il cane ritrovato dopo nove anni (internet)
MELBOURNE (Australia)- Un lieto fine da cartone animato. Perché anche se le speranze non muoiono mai, la famiglia Rushby di Brisbane in Australia, non credeva di ritrovare il suo cane, sparito da casa nove anni fa. E quando l'altro giorno è squillato il telefono, mai si sarebbero immaginati che era proprio per lei: Muffy è stata ritrovata a Brisbane, a quasi 2 mila chilometri di distanza. Urla di gioia e commozione. E adesso non vedono l'ora di riabbracciarla. IL CASO - Muffy ha vissuto negli ultimi due anni abbandonata in un cortile di una casa a Melbourne. Come sia arrivata lì è un mistero. A ritrovarla sono stati i veterinari del Rspca (l'ente protezione animali australiana) che dopo una chiamata anonima, stavano indagando su un caso di maltrattamenti di animali. Il cane non è in buone condizioni: magro e con malattie della pelle dovute alle punture di insetti. La fortuna ha voluto che la famiglia Rushby aveva inserito un microchip anche se, ai tempi non era ancora obbligatorio. Solo così è stato possibile rintracciare i precedenti proprietari. «È una storia sorprendente», spiega Tim Pilgrim portavoce della Rspca. E proprio per avere un lieto fine come questo che «consigliamo alla gente di far inserire sempre un microchip nei loro animali domestici». Muffy verrà portata a casa, a Brisbane, la prossima settimana. LA REPUBBLICA 30 LUGLIO 2009
MUFFY, LA CAGNETTA TORNA A CASA DOPO 9 ANNI
FOTO http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/cane-ritrovato/1.html LA ZAMPA.IT 30 LUGLIO 2009
Muffy, la cagnetta ritrovata dopo nove anni Ha percorso oltre 3mila chilometri. E' stata riconosciuta grazie al microchip
MELBOURNE - La storia della cagnolina Muffy è di quelle per cui i produttori di Hollywood sborserebbero cifre esorbitanti. È una vicenda australiana che inizia nel 2000, quando la piccola Chloe Rushby riceve un cucciolo come regalo per il suo ottavo compleanno, e che avrà il suo lieto fine la prossima settimana, quando il cagnolino perduto e la padroncina ormai diciassettenne si ritroveranno tra le lacrime e le scodinzolate. REUTERS 30 LUGLIO 2009
Australia, cane scomparso trovato dopo 9 anni grazie a microchip
SYDNEY - Nove anni dopo essere scomparso, un cane sta per essere riabbracciato dai suoi proprietari che vivono a 1.700 chilometri da lui.La cagnolina, che si chiama Muffy, è stata trovata mentre dormiva su un pezzo di cartone in un cortile di Melbourne, con malattie della cute e con il pelo tutto arruffato, dal Rspca dopo una chiamata anonima."La cosa sorprendente è che i suoi primi proprietari le avevano inserito un microchip già nove anni fa quando questa pratica non era molto diffusa ed è altrettanto incredibile che sia stata trovata a 2.000 chilometri da casa", ha spiegato a Reuters il portavoce di Rspca -- l'ente di protezione degli animali -- di Victoria, Tim Pilgrim."Consigliamo dunque alla gente di fare inserire un microchip nei loro animali domestici in modo da poter avere altre storie a lieto fine come questa".Pilgrim ha detto anche di ritenere che Muffy sia rimasta in quella abitazione a Melbourne per circa un anno ma nessuno sa dove sia stata nei precedenti otto anni.Muffy verrà portata a casa, a Brisbane, la prossima settimana. SAVONA NEWS 30 LUGLIO 2009
Savona: dopo le fucilate anche i calci a un colombo
SAVONA - Un colombo è stato preso a calci da un uomo in piazza della Campanassa a Savona; al fatto ha assistito una bambina che, piangente, ha raccolto il volatile terrorizzato e sanguinante e lo ha consegnato ai Volontari della Protezione Animali (nella foto); la scorsa settimana due uccelli erano stati uccisi a fucilate nella vicina Untoria. ADN KRONOS 30 LUGLIO 2009
Genova, 2 cuccioli cinghiale uccisi a badilate: indagato sacerdote Della vicenda si è occupata la Polizia provinciale
Genova - Un sacerdote del Levante genovese, e' stato iscritto, con altre quattro persone, nel registro degli indagati per uccisione di animali con crudelta' e furto venatorio. Secondo alcuni testimoni, il sacerdote e gli altri quattro indagati, la sera del 20 luglio scorso, durante una cena organizzata nel campetto di calcio vicino alla chiesa di San Bartolomeo di Sori, avrebbero spinto in un recinto e ucciso a badilate due cuccioli di cinghiali che si erano avvicinati alla tavola.Il sacerdote non avrebbe colpito gli animali ma avrebbe contribuito a spingerli nel recinto. Della vicenda si e' occupata la polizia provinciale. CITTA' DI GENOVA 30 LUGLIO 2009
Parroco nei guai: ha ucciso due cinghiali a badilate
Provincia di Genova - Problemi per il parroco di Sori, nel levante genovese. Il suo nome insieme a quello di quattro commensali è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di uccisione di animali con crudeltà e furto venatorio. Il "corpo" del reato, le carcasse di due cuccioli di cinghiale, è stato trovato nel congelatore della chiesa e posto sotto sequestro. La vicenda risale al 20 luglio, durante una cena organizzata nel campetto di calcio vicino alla chiesa di San Bartolomeo di Sori. Sembra che il parroco e altri commensali abbiano alzato un po' il gomito. Poi quando i due cuccioli si sono avvicinati al tavolo, il parrocoe i 4 parrocchiani li avrebbero spinti verso un recinto, chiusi dentro e poi uccisi a colpi di bastone e badile. La denuncia è partita da alcuni vicini che hanno assistito alla scena. PRIMO CANALE 30 LUGLIO 2009
Uccide cinghiali a badilate, indagato parroco
SORI (GE) - E' stato iscritto nel registro degli indagati il parroco di Sori don Marco Fazio dopo la denuncia fatta alla guardia zoofila ambientale genovese da alcuni cittadini che hanno assistito alla scena del religioso che uccideva a badilate alcuni cuccioli di cinghiale. La vicenda, secondo le ricostruzioni, risalirebbe allo scorso 20 luglio quando, durante una festa paesana, il reverendo, che insieme ad alcuni compaesani aveva alzato un pò il gomito, avrebbe ucciso due piccoli ungulati attirandoli all'interno di un recinto per poi finirli a colpi di bastone e badile. La scena, risultata crudele e insopportabile a quanti vi hanno assistito, è stata prontamente riportata alle autorità che hanno provveduto ad effettuare un sopralluogo all'interno della canonica dove vive il religioso. Nel congelatore gli inquirenti hanno ritrovato le carcasse delle due povere bestiole. Il parroco è stato così iscritto nel registro degli indagati con altre quattro persone: tutti dovranno rispondere dell'accusa di uccisione di animali con crudeltà e furto venatorio. IL TIRRENO 30 LUGLIO 2009
SOS ANIMALI
Cecina (LI): In zona “Le Morelline” smarrito cane Setter irlandese, ha due anni, il suo nome è Apo. Ricompensa per chi lo ritrova. Telefonare al numero 0586/760389; 339/6717957. http://persietrovati.blogspot.com/2009/07/cecina-li-smarrito-cane-setter.html LA NUOVA FERRARA 30 LUGLIO 2009
Chi li abbandona merita code, zanzare e maltempo
Gentile Direttore, chiedo gentilmente spazio nel suo giornale per poter esprimere il mio disappunto e più che altro sfogare con una semplice lettera la mia rabbia. Più o meno tutti i giorni o quasi aiuto attraverso il mio pc, volontari, semplici persone, clienti del mio negozio, nell’inviare a voi, quotidiano della nostra città, mail con sos, adozioni, animali abbandonati. Venendo al punto mi sono chiesta, ma è possibile che in una città (è inutile allargarci ad altri territori...) la gente, gli umani, per tamponare nascite indesiderate, ferie, ecc. debbano abbandonare, uccidere, ferire, maltrattare esseri viventi che non ci hanno chiesto di esser addotati ne di esser amati e accuditi? Queste indegne persone lo sanno che esiste la sterilizzazione come forma contraccettiva e non è una forma quella della morte in un cassonetto o in un canale? Ma con che faccia guardano i loro figli e pretendono educazione, rispetto quando loro non sanno neppure che cosa vuol dire questa parola! A loro e tutte le indegne persone che maltrattano, abbandonano, avvelenano e uccidono creature viventi, auguro pessime vacanze ricche di code, zanzare, salassi, maltempo...e sfighe di ogni genere! Non voglio esser volgare ne maleducata ma, mi creda, ho usato un vocabolario molto “riduttivo”, altrimenti, giustamente, non me lo avrebbe pubblicato. La ringrazio per la disponibilità che mi concede e perdoni l’amaro sfogo ma è pane, più o meno, quotidiano. Giovanna Guaraldi Cara signora, la sua lettera è il manifesto che tutti dovrebbero guardare prima dell’inizio dell’estate. E’ vero: gli animali sono i migliori amici dell’uomo, ma non vale affatto il contrario. Temo che questa gente educhi i figli allo stesso modo: magari non li lasciano in un cassonetto, ma ci sono molti modi, purtroppo, per abbandonare, per abbandonarli. Speriamo che le sue parole aiutino a riflettere. MESSAGGERO VENETO UDINE 30 LUGLIO 2009
Miracoli in pediatria con l'aiuto dei cani
di CRISTIAN RIGO
Udine - Anche loro indossano il camice, ma non prescrivono medicine nè fanno visite. Nella maggior parte dei casi si limitano a tenenere compagnia e a farsi coccolare. Eppure il loro contributo è prezioso, tanto che ci sono bambini usciti dal coma che si sono “risvegliati” solo dopo averli incontrati. Ecco perché Ginevra e Giulio, due cagnolini bianchi di razza maltese, vengono ormai considerati a tutti gli effetti componenti dello staff della clinica pediatra dell’ospedale di Udine. Hanno una stanza tutta per loro e ogni settimana incontrano i bambini ricoverati per fargli trascorrere qualche ora di svago. L’ospedale di Udine è infatti tra le prime strutture in Italia ad avere avviato un progetto di zooterapia, meglio conosciuta come Pet therapy, una terapia dolce basata sull’interazione fra uomo e animale. E a breve partirà anche un progetto pilota per assistere, sempre con l’aiuto dei cani, i bambini affetti da anemia falciforme. «Ormai sono 4 anni che ci avvaliamo della collaborazione dei cani per rendere più agevole ai bambini la permanenza in ospedale – racconta il dottor Giovanni Crichiutti, referente del progetto per la Clinica pediatrica – e devo dire che i risultati in alcuni casi sono stati sorprendenti. Ricordo una bambina che aveva un grossissimo problema a livello del midollo, aveva forti dolori, non parlava ed era difficile da coinvolgere nella fisioterapia. Con i cani invece ha subito instaurato un rapporto particolare e in poco tempo ha ripreso a parlare. Altre volte ci è capitato di avere bambini già usciti dal coma che si sono sbloccati definitivamente solo dopo l’incontro con i cani. In generale comunque – aggiunge Crichiutti – abbiamo notato che la presenza del cagnolino migliora di molto la risposta dei bambini alle terapie, molti piccoli pazienti con patologie croniche vengono volentieri in ospedale anche se si tratta di cure dolorose solo per vedere i cani che ovviamente sono sempre affiancati da pedagogisti e psicologi». Ad addestrare i cani e a effettuare la Pet therapy è la dottoressa Francesca Ballali, direttore del Polo zooantropologico del Fvg, “Oltre la città”. «I servizi che garantiamo all’ospedale sono principalmente due – spiega –: quelli assistenziali per i bambini che sono costretti a letto e quelli didattici che si basano sul gioco e la relazione: i bambini vengono in una stanza piena di giochi e interagiscono con Levana che è un bracco tedesco di due anni». Le applicazioni della Pet therapy però non si fermano a quelle con l’ospedale. «Abbiamo lavorato con le scuole – racconta la Ballali –, a Tavagnacco in particolare abbiamo portato avanti un progetto contro il bullismo e, a breve inizieremo anche a collaborare con una casa di cura per anziani». Al polo zooantropologico del Fvg di via Dal Melon è stato allestito anche un agriasilo che consente ai bambini di vivere a contatto con gli animali (oltre ai 3 cani ci sono 2 gatti, pappagalli, gerbilli, oche, cricetti, un coniglietto e persino un’iguana) curando anche l’orto. «E’ un altro progetto sperimentale per il quale abbiamo ricevuto anceh un encomio dal ministro Luca Zaia – spiega la Ballali – i bambini, con problemi di salute e non, vengono qua per ritrovare il contatto con la natura». BIG HUNTER 30 LUGLIO 2009
Sardegna: anche gli incendi colpa dei cacciatori?
Le indagini sugli incendi in Sardegna hanno portato all'arresto di una persona, accusata di aver provocato un grosso incendio che ha coinvolto 25 mila ettari di vegetazione causando danni per 80 milioni di euro. Si tratta di un operaio rumeno, dipendente di un'azienda agri -faunistica venatoria colpevole, secondo le indagini, di aver provocato l'innesco a Berchiddeddu (OT) mentre guidava il trattore dell'impresa agricola ma soprattutto di non aver dato l'allarme in tempo, forse per paura o per negligenza.
Ancora non si spiegano invece le accuse avanzate dal Tg2 lo scorso lunedì 27, quando data la notizia dell'incendio, veniva avanzata l'ipotesi di un “possibile coinvolgimento di cacciatori”, tesi assurda se relazionata alle intenzioni dell'azienda, la cui attività, basata sostanzialemente sulla caccia, è praticamente morta visto che il suo territorio è stato per intero percorso dal fuoco.
Forse i giornalisti di questo telegiornale, che già in passato ha alzato il dito contro la caccia in tema di randagi e abbandono estivo dei cani, hanno pensato di poter distorcere nuovamente un'informazione, viste le successive mosse ambientaliste (richiesta alla Regione di rinviare l'apertura della stagione venatoria in Sardegna e di sospendere la caccia alla fauna stanziale). Non lo sappiamo ma possiamo farci un'idea e augurarci che tali strumentalizzazioni contro la caccia abbiano presto fine.
Animalieanimali 30 LUGLIO 2009
CANILE ABUSIVO, ISTANZE E DENUNCE, 60 CANI RISCHIANO LA FAME
Rocca di Papa (Roma) - Sessantaquattro cani, costretti al digiuno a causa di un braccio di ferro fra un animalista e il comune di Rocca di Papa. Antonio Vasselli, responsabile dell’associazione Snoopy e titolare di un canile, appena dissequestrato applica una singolare protesta «per richiamare il comune alle proprie responsabilità». IL RESTO DEL CARLINO 30 LUGLIO 2009
Ora c’è il passaporto anche per gli animali ECCO gli adempimenti necessari per andare all’estero con il cane. A partire dal luglio 2004 è entrata in vigore una nuova normativa europea: prevede che cani, gatti e furetti in viaggio con...
Ecco gli adempimenti necessari per andare all’estero con il cane. A partire dal luglio 2004 è entrata in vigore una nuova normativa europea: prevede che cani, gatti e furetti in viaggio con il proprietario nei paesi della Comunità siano muniti del passaporto per animali da compagnia. IL RESTO DEL CARLINO 30 LUGLIO 2009
Tutte le regole per portare i nostri cani in vacanza Fido in ferie con noi? Certo, a patto che...
Il cane è il miglior amico dell’uomo, un motto popolare che ha ragione d’essere anche nel nostro territorio. «Il successo del cane come animale da compagnia è sicuramente attribuibile all’enorme capacità comunicativa che questa specie possiede e che gli deriva dall’essere predisposto alla socialità della vita in branco», spiega Gabriella Martini, direttore dell’Igiene veterinaria del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl. Animalieanimali 30 LUGLIO 2009
GETTA DUE PICCIONI, PENSIONATO CONDANNATO
«Una mattina - ha spiegato Giarrattia, difeso dall'avvocato Fabio Disansebastiano - apro la finestra del bagno, cosa che non accade spesso perché ho il vetro basculante e vedo che in un vaso sul davanzale c'erano alcune uova di piccione e due animali che sembravano appena nati e morti». Animalieanimali 30 LUGLIO 2009
DOPO 100 ANNI TORNA IL FISTIONE TURCO
Una coppia di rarissimi Fistioni Turchi ha nidificato nella riserva naturale dello Stato 'Le Cesine'-Oasi Wwf e ha messo al mondo quattro pulcini. Il Fistione turco è una grossa anatra, il maschio presenta una colorazione molto vivace, con capo castano rossiccio, collo e parti inferiori nere e fianchi bianchi. La femmina come in tutte le altre specie di anatre è bruno-grigiastra. IL VELINO 30 LUGLIO 2009
Provincia Roma, con i cani da salvataggio mare è più sicuro
Roma - I cani, si sa, sono i migliori amici dell’uomo e anche in un periodo dell’anno come questo, in cui afa e caldo ci debilitano, l’aiuto di questi animali risulta essere prezioso, anche quando andiamo al mare. Con il progetto “Mare sicuro”, presentato questa mattina a Palazzo Valentini, quaranta unità cinofile saranno dislocate lungo le coste della Provincia di Roma per soccorrere chi si trova in difficoltà. L’idea nasce dalla collaborazione dell’assessorato al Turismo con la Scuola Cani di salvataggio Tirreno ed è stata presentata dall’assessore Patrizia Prestipino e dal presidente della scuola Roberto Gasbarri. Ogni unità cinofila è composta da un cane addestrato al salvataggio e da un operatore. La coppia svolgerà l’attività di sorveglianza e salvataggio in collaborazione con la Guardia costiera, da oggi fino al 30 agosto, lungo le spiagge di Nettuno, Civitavecchia e Sant’Agostino, soprattutto dove non ci sono stabilimenti. Le unità cinofile pattuglieranno le zone sia via terra, sia via mare e sono in grado di trainare a riva fino a tre persone contemporaneamente. “Ogni week end le nostre spiagge sono funestate da lutti, da annegamenti, da ansie molto forti – dice Prestipino - che rendono le nostre vacanze meno serene. Da qui nasce questo progetto, con cui verranno pattugliate soprattutto le spiagge libere intorno ad Anzio, Nettuno e Civitavecchia che sono le più affollate. L’assessorato al Turismo ha voluto avviare questo progetto per far godere il mare in maggiore sicurezza e serenità. È un progetto pilota – conclude - e se andrà bene lo potenzieremo il prossimo anno”. I cani che verranno utilizzati saranno quelli di razza labrador, terranova e golden retriever.“Si tratta di razze adatte al lavoro in acqua, tanto che centinaia di anni fa – spiega Gasbarri – erano usati sui velieri che partivano per l’America. Proprio in questi giorni stiamo vedendo che c’è assoluto bisogno di maggior sicurezza nelle spiagge. Insegniamo al cane e al suo conduttore, che sarà sempre lo stesso per tutta la vita, a salvare la gente in difficoltà in acqua, e a trainarla a riva. Il cane potrà aiutare sia l’operatore durante le operazioni di traino della persona, ma potrà anche andare spontaneamente da chi chiede aiuto portando un salvagente. Il cane da salvataggio – assicura – svolge anche un compito di prevenzione perché attrae soprattutto l’attenzione dei bambini, e quindi ha più visibilità”. LA REPUBBLICA ROMA 30 LUGLIO 2009
PROVINCIA, PROGETTO "MARE SICURO" CON POSTAZIONI CANI SALVATAGGIO
Saranno 40 le unità cinofile che presidieranno da oggi fino al 30 agosto le spiagge del litorale romano. "Mare sicuro" è il nome del progetto presentato oggi a palazzo Valentini dall'assessore al Turismo Patrizia Prestipino per "rendere più serene e sicure le nostre vacanze, pattugliando soprattutto le spiagge libere". "Un progetto pilota - ha aggiunto - che se dovesse andare bene, come credo, verrà replicato e rafforzato". Realizzata in collaborazione con la scuola cani di salvataggio "Tirreno" e con l'ausilio della capitaneria di porto di Civitavecchia, l'iniziativa prevede "il dislocamento delle unità cinofile lungo le spiagge con tre postazioni fisse a Nettuno, Civitavecchia e la località Sant'Agostino. Inoltre a bordo di gommoni della guardia costiera", ha detto il presidente della scuola salvataggio "Tirreno" Roberto Gasbarri. Due settimane fa l'ultimo salvataggio sulla spiaggia di Sant'Agostino con uno de cani impiegato nel soccorso di u 45enne a 100 metri dalla riva. Presenti alla conferenza stampa Eva e Sonny, due esemplari di Golden Retriever, razza che insieme ai terranova e ai labrador presenta una spiccata attitudine al nuoto. CORRIERE DI SIENA 30 LUGLIO 2009
“Animali ben tenuti nella fattoria dell’Orto de’ Pecci”. E il ciuchino non è affatto triste. Le critiche sono ingiuste” così replicano i gestori.
SIENA - Leggiamo con sconcerto nell'edizione del suo giornale del 26 luglio (con ripresa nell'edizione del successivo 28) una lettera riguardante lo stato degli animali ospitati nella Fattoria Didattica dell'Orto de' Pecci, e firmato da un sedicente Gruppo di anziani ultrasettantenni (ma i signori in questione non hanno nomi e cognomi? In un paese civile, chi sporge una denuncia ha la dignità o almeno la decenza di assumersene la responsabilità). Nella lettera si parla di "recinti fatiscenti", spazi "senza un filo d'erba", animali "trascurati" e, infine, di un ciuchino "con un viso (!) triste" e con una "espressione dimessa". Il nostro legale sta procedendo per tutelare la nostra immagine e valutare il danno che tale notizia ci ha comportato, ma in questa sede desideriamo chiederle, a norma delle vigenti leggi sulla stampa, di ospitare la nostra risposta con la quale precisiamo che gli animali della Fattoria Didattica (tutti regolarmente denunciati alla Usl e vaccinati) sono stati visitati, anche in tempi recenti, dai veterinari della Usl stessa che si sono complimentati per il loro stato di salute e di stallaggio; che, gli stessi sono stati oggetto di visite di associazioni animaliste (l'ultima non molti giorni fa) che hanno esternato altrettanta soddisfazione per il modo in cui la Cooperativa (che da 25 anni gestisce l'Orto de' Pecci in affitto dalla società di Esecutori di Pie Disposizioni) ospita gli animali. Teniamo a precisare che gli stabuli nei quali gli animali sono stati fotografati (e che non sono assolutamente recinti fatiscenti, ma costruiti in assoluta sicurezza e a norma) sono quelli in cui gli animali vengono ospitati la notte e quando l'Orto de' Pecci è frequentato dai visitatori, dato che nelle ore del mattino, prima che l'Orto stesso (proprietà privata, ma, per nostra scelta aperto alla cittadinanza) accolga bambini e adulti, gli animali hanno a disposizione l'intera valle per pascolare. Per inciso: le caprette, ma anche le galline, le anatre, i tacchini… - che non danno problema alcuno - girano in libertà anche quando ci sono i visitatori. Non c'è, infine nessun "cagnolino chiuso in uno sgabuzzino": non sappiamo che cosa abbiano visto i nostri solerti critici, ma l'unico cane presente è un incrocio di pastore maremmano (altro che "cagnolino") che ha a sua disposizione (quando ci sono i visitatori) un recinto decisamente ampio. Infine, ci sia lecito esprimere la nostra ammirazione per chi - ultrasettantenni e redattore delle didascalie alle foto - è in grado con tanto acume di riconoscere dall'espressione del muso di un ciuchino se questi è allegro o triste. Il consiglio di amministrazione della Cooperativa sociale "La Proposta" Onlus CORRIRE DELL'UMBRIA 30 LUGLIO 2009
Il cane aggressivo: meglio operarlo. L’animale avrebbe dato anche in passato segni di una particolare animosità contro i suoi simili. La Asl consiglia di castrare il rottweiler che ha sbranato un cucciolo.
PERUGIA - Il giorno dopo l'uccisione di un cane di piccola taglia ad opera di un rottweiler - che per arrivare alla 'preda' non ha esitato a buttare per terra le tre persone che cercavano di difendere la povera bestia - la reazione è di incredulità. Secondo le testimonianze di alcune persone che hanno assistito al fatto "si tratta di un cane buonissimo con le persone ed assolutamente non aggressivo. Spesso girava all'interno della struttura (un centro ippico situato tra Ospedalicchio e Sant'Egidio) ma era tutto sommato tranquillo e non si è mai rivoltato contro le persone". Dopo l’aggressione intanto, il rottweiler è stato visitato dal veterinario dirigente del servizio veterinario di Bastia Umbra, la dottoressa Tiziana Pagliacci, che oltre a contestare ai proprietari del cane l'omessa custodia dello stesso, ha effettuato i test di routine previsti in casi del genere (tra cui quello per la rabbia), oltre a consigliare la castrazione del rottweiler (che senza impulsi di natura sessuale dovrebbe diventare più mansueto e controllabile) e la frequentazione di un "corso rieducativo" come previsto dalle nuove direttive emanate nelle scorse settimane dall'attuale sottosegretario al Welfare Francesca Martini. Per il futuro, dunque, il rottweiler dovrà (tra le altre cose) rimanere legato all'interno del giardino della sua abitazione, o chiuso all'interno del suo box: queste limitazioni faranno sì che non si ripeta il terribile incidente di martedì pomeriggio, quando il rottweiler, avvistato un Jack Russel di piccola taglia, gli si è avventato contro. Inutili i tentativi di tre donne, di 24, 30 e 50 anni, di sottrarre la povera bestia (di proprietà della più giovane delle tre ferite) alla furia del grosso cane, che è stata praticamente sventrata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Petrignano e Bastia Umbra, ai quali le tre donne (medicate all'ospedale di Assisi per le escoriazioni riportate nella caduta seguita al tentativo di difendere il piccolo Jack Russell) hanno presentato denuncia per lesioni colpose contro i proprietari del rottweiler; sul posto anche l'ufficio veterinario della Asl numero 2 di Bastia, che ha svolto gli accertamenti del caso, rilevando la mancata custodia del cane e stilando apposito verbale. Secondo il racconto (non confermato) fatto da una dei parenti delle vittime, non era la prima volta che il cane - che pare girasse in prevalenza sciolto e senza museruola - attaccava un suo simile con conseguenze tragiche. "Il veterinario che viene a conoscenza di un attacco ad opera di un cane - spiega la dottoressa Stefania Mancini, responsabile del settore igiene urbana e prevenzione randagismo dell'Asl 2 di Perugia - deve subito darne comunicazione al servizio veterinario di competenza. Il cane viene messo sotto osservazione per escludere il pericolo di rabbia, poi si verifica la corretta tenuta del cane da parte dei suoi proprietari, per poi farlo 'rieducare' da un esperto comportamentale". Secondo l'ordinanza Martini entrata in vigore qualche mese fa, il rottweiler è un 'cane impegnativo': i padroni di tale categoria di animali sono obbligati dunque a stipulare una polizza assicurativa e seguire appositi corsi che si concluderanno con l'attestazione (il patentino) che vincolano il titolare ad adottare precauzioni, non ultima quella di applicare la museruola, mentre il guinzaglio, non più lungo di un metro e mezzo, è obbligatorio per tutti, anche per i cani di piccola taglia MERATE ONLINE 30 LUGLIO 2009
Lecco: da ottobre ok alla caccia al cervo Signorelli: ``Contrastiamo il bracconaggio`` Wwf: ``Decisione priva di buon senso``
LECCO - Per l`assessore Carlo Signorelli si tratta di un evento straordinario, accaduto per la prima volta in provincia di Lecco, e che servirà a portare maggiore rigore e controllo nei boschi dell`alta Valsassina scoraggiando fenomeni quali il bracconaggio. Per il wwf, invece, è una scelta priva di buon senso, senza alcuna giustificazione di tipo scientifico e che va a soddisfare solamente le richieste del mondo venatorio. L`annuncio della Provincia di Lecco di anticipare l`apertura della stagione della caccia per il capriolo e, più ancora, di concedere per la prima volta l`abbattimento del cervo non sta mancando di suscitare polemiche nelle associazioni ambientaliste per la difesa degli animali. Primo fra tutti il wwf.Il piano di abbattimento o prelievo viene stabilito ogni anno in base ai dati raccolti dal censimento sulla fauna presente nel territorio. Viene data comunicazione così del numero di capi che è possibile cacciare e che, esauriti, chiudono automaticamente la stagione. In base alla legge ogni provincia può diversificare le date di apertura e così ha fatto Lecco.“Abbiamo deciso di anticipare di qualche settimana” ha commentato Carlo Signorelli “il piano venatorio ha stabilito quanti saranno i capi da abbattere e quelli resteranno indipendentemente dal giorno di apertura. Al massimo la stagione, esaurito il numero, si chiuderà prima”. Di parere decisamente contrario e critico Stefano Riva, rappresentante del WWF “Le ultime ricerche hanno messo in evidenza che la popolazione di capriolo sulle nostre montagne è in crisi. Il buon senso avrebbe chiesto una regolamentazione più stretta”. Una novità, invece, è rappresentata dall`apertura della caccia al cervo, che potrebbe avvenire a partire dal mese di ottobre e per il quale non è ancora stato stilato il piano di abbattimento. “Per la prima volta in provincia di Lecco la densità del cervo rilevata dall`istituto nazionale che raccoglie di dati” ha proseguito Signorelli “è stata tale da concedere il permesso per la caccia. Pur salvaguardando l`ecosistema, la nostra intenzione è quella di permetterne l`abbattimento. Ci sono purtroppo diverse situazioni di bracconaggio che vanno anche ad alterare i numeri reali della presenza di questi animali sul territorio. Preferiamo aprire la caccia al cervo, pur con le limitazioni numeriche previste dal piano, e dare una stretta cercando di combattere questi fenomeni di caccia illegale”. Secca la risposta del WWF. “E` assolutamente prematuro e inaccettabile aprire la caccia al cervo. La sua è una distribuzione localizzata, che non fa danni all`agricoltura e alle coltivazioni. Riteniamo che, proprio pere via di questa presenza lacunosa nella nostra provincia, non ci siano giustificazioni sul piano tecnico e scientifico, per permettere il prelievo. E` una decisione che manca di buon senso”. ANSA AMBIENTE 30 LUGLIO 2009
NATE IN CALABRIA PRIME TARTARUGHINE CARETTA CARETTA
ROMA - Nate in Calabria le prime 70 tartarughine marine italiane, si sono schiuse il 25 Luglio a Capo Bruzzano le prime uova della specie 'Caretta caretta'. La costa ionica, rende noto il Wwf in comunicato stampa, e' diventata la principale area di nidificazione nazionale della tartaruga marina Caretta caretta ospitando in media oltre il 70% dei nidi registrati annualmente nel nostro paese. La nidificazione, che ha portato alla nascita di queste tartarughine, e' stata il risultato positivo del progetto di ricerca ''Tartacare Calabria'', giunto ormai al decimo anno attraverso la coordinazione del Dipartimento di ecologia dell'Universita' della Calabria e sostenuto dal ministero dell'Ambiente e dall'assessorato alle politiche dell'Ambiente della Regione Calabria con la collaborazione, per le azioni di tutela dei nidi e di sensibilizzazione pubblica, del WWF Italia e del Fondo ambiente italiano (FAI). La Caretta caretta e' una specie fortemente minacciata, per questo e' stata inclusa nella lista rossa dell'Unione mondiale per la conservazione della natura (IUCN) dal 1975, ''per questo occorre - rende noto il responsabile del progetto Tartarughe marine del Wwf Italia, Paolo Casale - lavorare, promuovere e sostenere progetti di ricerca e conservazione. Ma soprattutto serve informare e sensibilizzare cittadini e pescatori''. IL RESTO DEL CARLINO 30 LUGLIO 2009
LA CURIOSITA' / ANCHE FIDO VA IN ANALISI Professione: psicologa per cani "Ma bisogna educare prima i padroni" A tu per tu con Isabella Bertoldi, l'operatrice del canile dell’Enpa che studia il comportamento degli amici a quattro zampe, per poterne curare gli aspetti psicologici che a volte degenerano in aggressività
Reggio Emilia - COSA NON SI FA per amore degli animali. L’operatrice del canile dell’Enpa Isabella Bertoldi ha frequentato la scuola cognitiva zoo-antropologica, che studia il comportamento caratteriale del cane, per poterne curare gli aspetti psicologici che a volte degenerano in aggressività. ISABELLA BERTOLDI trascorre quasi tutta la sua giornata al canile di via Felesino a Cella, attualmente lei e altri collaboratori ne accudiscono circa 200. Vivere con questi animali meno fortunati degli altri, ma che danno sempre tanto affetto, l’ha convinta a voler fare ancora di più per loro, non soltanto dal punto di fisico, come dar loro da mangiare, bere e tenerli nel pulito, ma anche sotto l’aspetto psicologico. L’UTILIZZO della “psicologia” a volte le capita di farlo anche al canile per aiutare qualche cane, magari troppo traumatizzato. «Questo però lo facciamo il meno possibile, anche perché se vogliamo fare adottare i nostri animali, è bene che in canile non si affezionino troppo a una persona, altrimenti quando andranno in un’altra famiglia, per loro sarà un nuovo trauma». Si capisce che Isabella ama il suo lavoro, ma soprattutto ama gli animali e i “suoi” cani: per loro si è inventata, in un certo senso, anche “psicologa”. Dopo diversi mesi di scuola affrontata a proprie spese, ora Isabella è in grado a sua volta di rendere partecipe questa sua esperienza anche agli altri. Da come parla, da come si esprime, si capisce quanto ben vuole a queste bestiole. PER OGNI CANE che trova famiglia è una gioia, ecco perché fa davvero di tutto per accompagnarli nel modo migliore fino all’adozione. È anche educatrice di pet-therapy. «Spesso — spiega ancora — c’è chi si improvvisa in questo campo, ma poi si rischia di fare più danno che utile, tutto questo è una cosa seria».
BIG HUNTER
30 LUGLIO 2009
Il caldo ha dato alla testa a Della Seta: il Pd chiede l'inserimento di quasi tutta l'avifauna tra le specie particolarmente protette
Da autorevoli fonti del Senato apprendiamo che il Senatore Della Seta insieme ad altri senatori del Partito Democratico ha presentato un numero consistente di emendamenti (si parla di oltre 1400) alla proposta di Modifica alla 157, tra questi una serie di alcune decine mira ad inserire nell'elenco delle specie particolarmente protette (articolo 2 della L. 157/1992) quasi tutta l'avifauna italiana, fra cui specie importanti attualmente oggetto di caccia. Gli emendamenti, a firma di Della Seta e altri, (ossia Bruno, De Luca, Molinari, Ranucci, Chiaromonte, Mazzucconi, Soliani) in questione inserirebbero tra le specie particolarmente protette moretta, moriglione, porciglione, pittima reale, fagiano di monte, pernice bianca, cedrone, starna, combattente, allodola, calandro, alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, colombaccio, codone, corvo, coturnice, fischione, fringuello, gallinella d'acqua, germano reale, ghiandaia, marzaiola, merlo, mestolone, pernice rossa, peppola, pavoncella, quaglia, tordo bottaccio, taccola, tordo sassello, tortora.Data l'enorme quantità degli emendamenti e la clamorosità dei contenuti, le ipotesi, salvo smentite, sono almeno un paio. La prima è che il senatore Della Seta e gli altri abbiano improvvisamente perso la testa, l'altra più plausibile, è che in questo modo vogliano attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto, operare un ingiustificato ostruzionismo alla discussione e all'approvazione in Commissione delle proposte di modifica alla 157. Entro settembre sapremo come andrà a finire.
GENOVA PRESS
30 LUGLIO 2009
MODIFICA LEGGE SULLA CACCIA: I VERDI CONTRARI ALLA SANATORIA ESTIVA
Oggi i consiglieri regionali dei Verdi hanno votato contro il disegno di legge sulla caccia presentato dalla giunta nella seduta del Consiglio regionale ed approvato anche con i voti della minoranza di centro-destra. Le modifiche incidono nuovamente in modo negativo rispetto alla tutela della fauna selvatica, il solito provvedimento estivo per accontentare i cacciatori che tra poco si apprestano a sparare alla martoriata fauna selvatica della nostra regione.“Si tratta, nella prima parte della legge, - intervengono Cristina Morelli e Carlo Vasconi - di una sanatoria mascherata per gli appostamenti di caccia, denominati “palchi”, attualmente non a norma e di una liberalizzazione per quelli di prossima costruzione.Escogitando un privilegio per i cacciatori vengono escluse queste strutture, a volte alte anche fino a 10 metri, dagli obblighi della comunicazione o dichiarazione di inizio attività (D.I.A.) che sono in capo a tutti gli altri comuni cittadini che effettuano piccoli interventi edilizi.Nello stesso articolo si inserisce anche il via libera all’installazione, sempre senza obbligo di comunicazione alcuna ai comuni né di permessi, a “strutture per attività ludiche agro-silvo-pastorali”, rientrano in questa definizione anche le baracche comunemente usate dai cacciatori.Unica nota positiva, ottenuta in questo caso dai Verdi, l’aggravio delle sanzioni in caso di violazioni materia di caccia agli ungulati, fino a 12.000 euro e la sospensione del tesserino anche in caso di pagamento della sanzione in misura ridotta.”In merito agli allarmismi sulla presenza dei cinghiali si sta creando una vera e propria psicosi che dà il via libera ad ogni nefandezza, interviene così Cristina Morelli Presidente del gruppo Verdi in regione – “In questo senso va letta anche il recente episodio della mattanza di due piccoli esemplari di pochi mesi uccisi crudelmente a bastonate domenica scorsa a San Bartolomeo, vicino a Sori, da alcuni cacciatori e addirittura da un prete, il parroco della locale chiesa.
LA ZAMPA.IT
30 LUGLIO 2009
Il piccolo canguro albino
Un cucciolo di canguro albino nato allo zoo Ayios Georgios di Cipro. L'animale ha due mesi, ma è uscito dal marsupio della madre solo da poco
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19624&tipo=FOTOGALLERY
TISCALI ANIMALI
30 LUGLIO 2009
"Turisti a 4 zampe": per le vacanze anche Fido si sceglie l'albergo
Quest'estate Fido potrà entrare più facilmente in albergo. Anzi potrà anche sceglierselo. Si chiama Turisti a 4 zampe il progetto realizzato dal ministero del Turismo con il sostegno del ministero del Welfare. Così, grazie all'iniziativa, gli 8 milioni di proprietari i potranno portare il proprio cane in vacanza.
Vetrofania ad hoc - Un sito permettere di trovare tutte le informazioni utili sulle strutture ricettive e sui servizi offerti, oltre alle spiagge per i nostri amici. Per distinguere gli alberghi è stata preparata "una vetrofania ad hoc". Un vero e proprio asse contro l'abbandono e il randagismo, quello formato dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e dal sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, che di animali se ne sta occupando da tempo.
Lo spot - I contenuti dell'iniziativa vanno dal proposito di valorizzare le strutture che accolgono animali alla volontà di combattere "il deplorevole fenomeno dell'abbandono che ogni anno causa 750 mila vittime", passando per lo spot istituzionale, di cui è protagonista un meticcio di taglia medio-grande ". Il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, vorrebbe che "tutte le strutture ricettive accogliessero i cani", cosa che, oltre a essere un servizio, è anche "un'ottima opportunità".
Premio per l'accoglienza bestiale - Ci sarà anche un premio per le strutture che avranno accolto meglio i nostri animali. Vincerà chi riceverà più voti sul sito, nelle tre categorie a seconda che si possa dormire, mangiare o andare in spiaggia. Il ministero penserà a fornire le cinque stelle alla struttura per i 4 zampe.
La guida - E' stata predisposta una guida con consigli utili per la gestione quotidiana del nostro animale. "Il ministero - spiega Martini - ha anche preparato una campagna educativa che sarà diffusa in televisione. Il ministro del Turismo, ha molto "a cuore la lotta al randagismo e contro l'abbandono anche per ridare "un immagine più attrattiva al Paese".
ASCA
30 LUGLIO 2009
ANIMALI: MARTINI, BENE ATTIVITA' CARABINIERI A CAVALLO PER TUTELA EQUIDI
Roma, 30 lug - Il sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini ha visitato nel tardo pomeriggio di ieri il Reggimento Carabinieri a Cavallo presso la Caserma Salvo D'Acquisto in Roma. Lo riferisce una nota del ministero della Salute.Nel corso della visita il sottosegretario ha avuto modo di prendere visione delle scuderie e di tutte le strutture destinate all'attivita' medico-veterinaria per la cura dei cavalli. Hanno accolto il sottosegretario il Generale Marco Borghini Comandante delle Unita' Mobili e Specializzate e il Colonnello Francesco Ferace Comandante del 4* Reggimento.
Il sottosegretario ha espresso apprezzamento per le attivita' svolte e per l'attenzione alla tutela del benessere degli equidi presenti in oltre trecento unita', definendoli ''un patrimonio culturale e tecnico insostituibile del nostro Paese''.Il Reggimento, oltre a svolgere i compiti istituzionali attinenti all'ordine pubblico e alla sicurezza del territorio, esegue il Carosello storico dell'Arma dei Carabinieri.
IL GAZZETTINO DI VENEZIA
30 LUGLIO 2009
Tartarughe marine e anche un delfino trovate spiaggiate a Pellestrina
Provincia di Venezia - (A.B.) Sono state ritrovate in questi giorni nell’arenile di Pellestrina, due tartarughe spiaggiate e un delfino. Le due tartarughe, della specie Carretta-Carretta, avevano dimensioni medie, e pesavano all’incirca 50-60 chili. A dare l’allarme, gli operatori della cooperativa Il Cerchio, occupati con la pulizia dell’arenile. Immediatamente è stata avvisata la Protezione Civile dell’isola e il referente dell’oasi Wwf Dune degli Alberoni, che per conto del progetto “Campagna a tutela delle tartarughe marine e per i diritti al mare e del mare”, hanno fatto tutti i rilievi del caso. Tutti e tre gli animali erano in avanzato stato di decomposizione, e sono stati asportati da Arti. Un’altra piccola tartaruga, della stessa specie, è stata rinvenuta ieri nella spiaggia degli Alberoni, tra il San Camillo e il Carlo Steeb. Anche per questa analogo procedimento delle precedenti.
ANMVI OGGI
30 LUGLIO 200
UN OSPEDALE VETERINARIO SOLO PER RANDAGI
Una struttura veterinaria dedicata soprattutto ai cani randagi. Questo il progetto di alcuni veterinari di Ancona che vorrebbero realizzare un' ospedale veterinario rivolto principalmente all'assistenza degli animali randagi, senza padrone, rimasti feriti o momentaneamente accuditi da un'associazione o magari da un privato.Il progetto si rivolge in particolare a tutte le associazioni animaliste che cercano un riferimento veterinario per tutti gli animali da loro gestiti.Le prestazioni sarebbero garantite a titolo gratuito. L'ospedale dovrebbe offrire un servizio 24 ore su 24 ed i veterinari interverranno anche in caso di emergenza, di notte e nei giorni festivi.La struttura sarà dotata di una sala visita, sala chirurgica, di un laboratorio di analisi etc.
I servizi gratuiti saranno offerti solo agli animali randagi, mentre per quelli di proprietà sarà prevista la possibilità, in cambio di una donazione di 35 euro, di avere garantita una visita di controllo gratuita e un programma vaccinale di base.Come sarà sostenuto il progetto? Secondo i veterinari che lo hanno proposto, l'aspetto economico dovrebbe essere risolto attraverso la raccolta di fondi, anche se per ora i risultati dell'iniziativa sono abbastanza deludenti. La raccolta si è fermata a circa 1.000 euro.Carlo Scotti, Presidente Senior dell'ANMVI, ha espresso preoccupazione su quest'iniziativa dai contorni poco chiari e che ricorda altri progetti contro i quali gli ordini e la FNOVI sono già intervenuti per contestare la mancanza di rispetto del codice deontologico e delle normative della pubblicità in campo sanitario. "Abbiamo sempre grosse perplessità, ha dichiarato Scotti, di fronte ad iniziative nel settore veterinario che non esprimono chiarezza nello svolgimento della professione. Anche in questo caso non sono molto esplicite le finalità del progetto. La commistione, tra un servizio veterinario di "pubblica utilità" rivolto agli animali randagi, in sovrapposizione al ruolo dell'ASL o in alternativa a progetti (Leavet) che l'ANMVI ha proposto da tempo con il coinvolgimento di tutte le strutture private, e un'attività professionale puramente privatistica, rischiano di creare sempre situazioni di incompatibilità o di concorrenza "sleale" nei confronti dei colleghi del territorio. Siamo comunque certi che l'Ordine di Ancona e la FNOVI seguiranno con attenzione questa iniziativa per tutti gli aspetti che li riguardano". IL CENTRO 30 LUGLIO 2009
Oasi faunistica per i cervi Oggi arrivano due coppie
Erica Del Vecchio
SCANNO (AQ). Un’oasi faunistica dedicata al cervo. A mezzogiorno il servizio veterinario del Parco nazionale porterà a Colle Rotondo 4 cervi e potrà entrare finalmente in funzione, dopo 9 anni dalla sua realizzazione, la prima area faunistica dedicata al cervo. L’oasi sarà la nuova attrattiva estiva dei centri dell’area protetta. Il cervo sarà immesso allo stato libero, nel suo habitat naturale, in una zona recintata ai limiti tra bosco e radura da dove sarà possibile l’osservazione da parte di visitatori. Tutta l’area per ora è grande quanto un campo da calcio, si trova a 1.700 metri e a 30 metri da un laghetto artificiale. L’oasi di Scanno è stata istituita nel 2000 con i fondi del Parco nazionale, ma non è mai partita ufficialmente, anzi eraridotta a un campo di erbacce. «Siamo riusciti a centrare l’obiettivo grazie alla disponibilità e alla collaborazione con questa amministrazione comunale che ha sistemato l’area» spiega il direttore del Parco Vittorio Ducoli «duplice l’obiettivo della nostra intesa legata in primo luogo al benessere degli animali. Questi cervi avevano manifestato qualche problema di salute ed alcuni sono stati portati al centro di Pescasseroli da persone amorevoli. Sono stati curati e ora si trovavano in un’area di Pescasseroli molto più ristretta. A breve verrà realizzato anche un percorso visita, sentieri natura e forse un’area didattica destinata ad adulti e ragazzi». A poca distanza dall’oasi è in fase di realizzazione un’impianto di innevamento programmato, il primo di Scanno. In riempimento anche il laghetto artificiale di Colle Rotondo che alimenterà i cannoni sparaneve delle piste. IL TIRRENO 30 LUGLIO 2009
Non abbandoniamo i gatti delle fabbriche
Francesca Lenzi
PIOMBINO (LI). Un’e-mail arrivata all’ufficio per i diritti degli animali del Comune di Piombino ha riportato all’attenzione una situazione simile a quella che si presentò nel dicembre scorso, che riguarda le condizioni dei gatti ospiti delle fabbriche della città. In quel caso, la forte crisi siderurgica comportò la chiusura transitoria di Lucchini, Magona e Dalmine, provocando preoccupazione circa la sorte dei piccoli felini, abitualmente nutriti da dipendenti all’interno delle aziende. La vicenda incontrò l’interesse dei piombinesi e non solo. In molti intervennero, anche attraverso aiuti economici. Inoltre, soprattutto Magona e Lucchini, fornirono rassicurazioni riguardo una persistente assistenza agli animali. L’e-mail giunta a Palazzo Appiani, ha posto la riflessione sul fermo (dal 25 luglio) dell’altoforno Lucchini: «Con il blocco dello stabilimento - sostiene Maria Cristina Biagini, presidente Enpa Piombino - molti operai resteranno a casa e tanti gatti non verranno più accuditi. Rinnoviamo l’appello, già lanciato nel passato periodo natalizio, affinché i lavoratori rimasti in servizio si adoperino nel sostentamento dei randagi. Per quanto ci riguarda non ci è permesso di entrare nella fabbrica, e in ogni caso, non avremmo comunque le possibilità logistiche e di personale per sostenere la situazione». L’Enpa si farà carico di procurare cibo secco, in un’occasione di emergenza. In questo senso va la preghiera dei volontari di un contributo da parte della stessa Lucchini, quale dimostrazione di sensibilità e impegno verso gli amici felini. «Inoltre - prosegue Biagini - sarebbe utile conoscere le effettive conseguenze di tali contesti. Da dicembre non abbiamo più avuto notizie circa lo stato dei gatti: eventuali denutrizione, decessi, allontanamenti, ecc.». Dalla Lucchini intanto arrivano risposte confortanti: «Prima di tutto, il fermo, di tre settimane prevede solo una riduzione del personale, non la chiusura completa dell’impianto - afferma Pier Francesco Pepi, responsabile relazioni esterne - In ogni caso, ci stiamo già occupando, tramite indagine interna, di capire se e quali reparti resteranno scoperti, in modo da attivare i nostri volontari in maniera capillare. Oltre a questo, ci stiamo anche rifornendo, come azienda, del cibo necessario». LA PROVINCIA PAVESE 30 LUGLIO 2009
Più consumi se si sa la carne da dove viene
PAVIA. Rendere obbligatoria la tracciabilità della carne suina anche per garantire la ripresa dei consumi, per cui serve più chiarezza sulla materia prima. Lo chiede l’Unione agricoltori per bocca del presidente Walter Cibrario. «Ribadiamo la necessità di avviare le opportune iniziative, a livello europeo, per rendere obbligatoria la tracciabilità della carne e consentire al consumatore di fare le proprie scelte - commenta -. Allo stesso tempo si dovrà procedere con tempestività a una revisione delle indicazioni produttive previste dal decreto “salumi”, per evitare che una preparazione da qualunque materia prima possa essere commercializzata come italiana di qualità». I provvedimenti dovrebbero servire anche a contrastare l’andamento negativo del mercato dei suini, più volte evidenziato nelle ultime settimane dall’organizzazione agricola di corso Mazzini, che riguarda sia gli animali vivi sia il prodotto macellato. «Questo nonostante la stagione tradizionalmente favorevole alla ripresa dei consumi e delle quotazioni - aggiunge Cibrario -. La pesantezza della situazione è chiaramente evidenziata dai capi da macello, che su tutte le principali piazze fanno registrare un calo delle quotazioni per la terza settimana consecutiva e un ulteriore “non quotato” sul mercato di Mantova». (u.d.a.) ANSA AMBIENTE 30 LUGLIO 2009
LEGAMBIENTE, INTERROGAZIONE BIPARTISAN SU MORIA API
ROMA - Moria delle api, mais e neonicotinoidi, questi i punti dell'interrogazione parlamentare bipartisan, presentata al Senato, da Legambiente, dall'Unione nazionale associazioni apicoltori italiani (Unaapi), l'associazione no profit Slow Food, dal Consorzio di apicoltori e produttori biologici italiani (Conapi) e l'Associazione italiana per l'agricoltura biologica (Aiab). I ministri delle Politiche agricole e alimentari e forestali, del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali dovranno rispondere alle associazioni sulle modalita' con cui il governo ''continuera' a contrastare la moria delle api e l'esito della sospensione d'uso dei neurotossici per la concia del mais- proseguono le associazioni in un comunicato stampa - Una sospensione, dal 17 settembre 2008 al 20 settembre 2009, varata in seguito alla pesante moria che ha colpito le api in maniera crescente dalla fine degli anni 90 e, in particolare, tra il 2006 e il 2008'' EMILIA NET 30 LUGLIO 2009
Sequestrate 4,5 tonnellate di carne e pesce e 16mila litri di acqua avariati Maxioperazione per la sicurezza alimentare dei Nas di Bologna, Firenze e Pescara. Sequestri anche a Villanova di Castenaso
BOLOGNA - Tre persone sono state denunciate a seguito dei maxisequestri effettuati dai Carabinieri per la tutela della salute di Roma nell'ambito dell'operazione "Cibo sicuro estate 2009".Sono 4,5 tonnellate di carne e pesce e 16mila litri di acqua minerale gli alimenti non idonei al consumo umano rinvenuti durante i controlli dei Nuclei Anti Sofisticazione (NAS) di Bologna, Firenze e Pescara. Coinvolti nei sequestri alcuni esercizi commerciali di Villanova di Castenaso, alle porte di Bologna, Prato e Bolognano, nel Pescarese.
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ASCA
30 LUGLIO 2009
SALUTE: CREATE CELLULE DI GRASSO BRUNO ''INGEGNERIZZATE''
Roma - I ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute di Boston (Massachusetts, Stati Uniti) guidati da Bruce Spiegelman hanno creato, attraverso tecniche di ingegneria, cellule di grasso bruno - quello ''buono'', la naturale fonte di energia per animali e per gli uomini nei primi mesi di vita - in grado di bruciare il grasso bianco, quello responsabile degli accumuli e che caratterizza l'obesita'. Lo studio e' stato pubblicato su Nature il 29 luglio. L'esperimento e' stato condotto sui topi, ma gli scienziati assicurano che sono gia' al lavoro per capire se la stessa tecnica potra' essere utilizzata sulle persone: potrebbe costituire infatti un nuovo approccio per il trattamento di obesita' e diabete.
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