CASERTA NEWS 29 OTTOBRE 2009
Strage di cani a Mondragone con le polpette avvelenate
Mondragone (CE) - "Il giorno 26 Ottobre 2009 verso le ore 17.00 nella via Sancello di Mondragone Caserta in un terreno abbandonato venivano sparse delle polpette avvelenate proprio dove io e il mio fidanzato da più di un anno ci prendiamo cura di dieci cani "randagi",gli portavamo da mangiare e trascorrevamo del tempo con loro il nostro era un rapporto particolare a loro bastava sentire il rumore della macchina che arrivava per correrci incontro e le persone della zona erano tutti meravigliati dal particolare feeling che ci legava,eravamo una famiglia e io li amavo più della mia stessa vita.Abbiamo ricevuto tante minaccie ma non abbiamo mai mollato.Tutti i giorni Napoli-Mondragone, Mondragone-Napoli dal lunedì alla Domenica sempre con loro e non mancavano mai all'appuntamento.Tanti sacrifici, alcuni di loro erano molto piccoli tanto che avevo paura per i mille pericoli che si incontrano per strada per me erano come figli.L'ultimo cagnolino l'abbiamo trovato proprio in questo terreno abbandonato chiuso in un cassetto,aveva un paio di mesi.Lo abbiamo salvato.L'ho visto crescere,molti di loro ho visto crescere,ci sono stata al suo primo abbaio,quando ha cambiato i dentini io c'ero era tutta la mia vita,Cipo. A qualcuno forse davano fastidio o davamo fastidio noi è ha deciso di sterminarli,ha fatto una strage e questa strage ha sconvolto letteralmente la mia vita, ha trafitto il mio cuore, ha cancellato tutte le mie ragioni di vita e tutti i miei sogni.Cipo,Cipa,Bamba,nanà,wisky,cane(bobby),bianca,scamby,scambina,indy questi sono i nomi dei miei dieci piccoletti di queste vite distrutte da un misto di veleni potenti che facevano da copertura a della carne macinata un vero e proprio tranello un inganno per delle povere vite innocenti,uno strazio la succesiva morte la loro sofferenza immeritata per delle creature di una bontà e un intelligenza inimmaginabile. TRENTINO 29 OTTOBRE 2009
Cane denutrito: multato il padrone
ROVERETO (TN). Nel maggio dello scorso anno Carlo Pasquali aveva ricevuto la visita dei carabinieri, i quali gli avevano sequestrato gli animali che teneva in casa in via Campolongo a Noriglio: una cavalla, due mucche, due capre e un cane, in cattivo stato di nutrizione. L’accusa di maltrattamento di animali in seguito è stata rubricata in inadatta custodia. Pasquali è stato condannato a una multa di 900 euro per il cane denutrito. CRONACA QUI 29 OTTOBRE 2009
Picchiano senza motivo il cucciolo di una 15enne fino a farlo morire Gb, prendono a calci un cucciolo Ricercati per averlo ucciso
ASSASSINI - La polizia inglese è alla ricerca di tre giovani che hanno preso a calci, sino ad ucciderlo, un cucciolo di cane. Una ragazza di 15 anni era andata al parco con il suo nuovo compagno di giochi. Lo ha liberato dalle costrizioni del collare per farlo giocare un po’ nel verde, ma è bastato solo un attimo di distrazione che tre ragazzini hanno circondato l’animale e lo hanno preso a calci in testa. La 15enne si è subito fiondata tentando di rianimare l’animale, ma non c’è stato nulla da fare. "Sono distrutta, è stato uno shock" ha detto la ragazza sconvolta al Daily Mail. L'aggressione è avvenuta in un parco vicino a casa sua: la madre Loretta, 45 anni, ha sentito la ragazza urlare e piangere vicino al marciapiede, ed è corsa a vedere cosa era successo. "E' incredibile, come si può fare una cosa del genere?", ha detto la donna, arrabbiatissima. I tre 'aggressori' sono ricercati dalla polizia, che sta cercando qualsiasi tipo di informazione utile ad identificare i ragazzi. SESTO POTERE 29 OTTOBRE 2009
Cavalla uccisa a fucilate a Genova. Appello Enpa: "Chi sa qualcosa collabori con noi"
Genova - Dopo il ritrovamento, alcuni giorni fa, del cadavere di una cavalla, uccisa dal fucile di un cacciatore, l’Enpa di Genova rivolge un accorato appello ai cittadini. “Chiunque abbia informazioni utili a individuare i responsabili di un gesto così inqualificabile – questo l’invito dei volontari della Protezione Animali – collabori con noi, con le forze dell’ordine o l’autorità giudiziaria per assicurare alla giustizia i bracconieri. Abbiamo già provveduto a inoltrare denuncia alla Procura”. Secondo la ricostruzione dell’Enpa, l’animale si trovava in stato di libertà e stava brucando l’erba di un campo non molto distante dalla città di Genova, quando è stata freddata dai pallettoni impiegati per la caccia al cinghiale. Tra le iniziative allo studio dei volontari genovesi per agevolare l’individuazione dei bracconieri anche l’ipotesi di una ricompensa in denaro a quanti forniranno indicazioni utili. IL TIRRENO 29 OTTOBRE 2009
Con l'auto travolge e uccide un gatto
Tiziana Gori
PISTOIA. «Stia attento, ci sono i gattini!». La donna ha avvertito il conducente dell’auto, un pistoiese di 73 anni, di fare attenzione e scansare i due mici piccoli che si trovavano nel centro della strada. Incurante, l’uomo avrebbe risposto: «I gatti non devono stare per strada». Ed è partito. La sua mini auto (quelle per cui non è richiesta la patente) ha ingranato la prima e ha lasciato via Vecchia Montalese. Uno dei gattini ha capito fulmineamente che l’auto stava per passargli sopra ed è scappato correndo. L’altro non è stato altrettanto fortunato. L’uomo e la donna che in quel momento si trovavano fuori in strada hanno assistito impotenti alla scena. Grande lo stupore nel vedere che il conducente della mini auto aveva scelto di non scansarsi, nonostante l’avvertimento. I due hanno deciso di non lasciar correre il fatto e si sono recati in questura per sporgere denuncia. Rintracciato, l’uomo ha negato di aver visto i mici. Ma i due testimoni hanno riportato una versione diversa dei fatti, citando anche la frase che sarebbe stata pronunciata dal pensionato. Martedì in via Vecchia Montalese, strada interna di Santomato, l’episodio era al centro delle conversazioni. L’episodio è avvenuto poco dopo le dodici. L’investitore dei gatti adesso deve rispondere di una denuncia penale, formulata dalla polizia in base a quanto previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale sull’uccisione di animali per “volontà e senza giustificazione”. L’informativa è stata trasmessa al magistrato di turno. Secondo le normative vigenti il pensionato rischia da 3 a 18 mesi di reclusione.
OK NOVARA
29 OTTOBRE 2009
OLEGGIO (NO): SEQUESTRATO UN ALLEVAMENTO ABUSIVO CON 109 CANI IMPORTATI DALLA POLONIA
OLEGGIO (NO) – I forestali di Oleggio hanno messo sotto sequestro un allevamento abusivo, con 109 cani cuccioli e adulti, importati dalla Polonia. La struttura, situata ai margini del comune dell’Ovest Ticino, era totalmente priva di autorizzazione sanitaria e si avvaleva della complicità di un veterinario di Varallo Pombia, che si occupava di registrare gli animali all’anagrafe canina, anche emettendo fatture per l’inserimento dei microchip; operazione che, di fatto, veniva eseguita dai due titolari dell’allevamento. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica. “Anche i box, i recinti e le strutture entro le quali i cani venivano allevati sono risultati del tutto abusivi, privi cioè di qualsiasi autorizzazione edilizia e di permesso di costruire. Durante le indagini è stato inoltre accertato che i cani venivano venduti senza che venisse rilasciata alcuna fattura o ricevuta, con conseguente evasione degli oneri fiscali, per un importo verificato in parecchie migliaia di euro”.
La pubblicità dell’allevamento avveniva principalmente attraverso INTERNET, grazie alla pubblicazione di decine di annunci su portali web specializzati, facenti capo a numerose utenze di telefonia mobile, tutte riconducibili ai due “titolari” dell’ allevamento: gli acquirenti arrivavano numerosi, soprattutto dalla vicina Lombardia, attratti dai prezzi estremamente convenienti. Nell’allevamento sono stati trovati ben 109 cani di varie razze (west highland white terrier, maltesi, san bernardo, labrador, pinscher, barboncini, sharp pei), messi sotto sequestro e “valutate le buone condizioni degli animali – spigano i forestali - affidati agli stessi allevatori i quali tuttavia non potranno venderli, né potranno allevarne altri”. “Le indagini puntano ora – dicono al Comando Provinciale della Forestale di Novara – ad accertare la provenienza dei cani. E’ infatti risaputo che esiste da anni un fiorente commercio di cuccioli importati illegalmente dai Paesi dell’ Est Europa; i cagnolini vengono sottratti alle madri, utilizzate come vere e proprie macchine riproduttrici, ad una età tenerissima, molto inferiore a quella minima prevista dalla legge. Di conseguenza, vengono trasportati senza le prescritte vaccinazioni e in uno stato di salute precario, spesso in condizioni pessime, all’interno di casse o sottofondi. Molti di essi muoiono durante il viaggio o appena giunti in Italia, e molti altri – anche per essere stati privati delle difese immunitarie trasmesse dalla madre – soccombono dopo poche settimane. Tutto questo ovviamente viene fatto per denaro: i cuccioli vengono venduti in Italia al corrente prezzo di mercato, da alcune centinaia di euro in su, secondo la razza, ma in realtà vengono acquistati all’estero per pochi euro, conseguendo profitti altissimi.” Il business risulta fiorente e gli stessi agenti della Forestale di Oleggio avevano, pochi giorni fa, denunciato alla Procura della Repubblica di Milano il titolare di un negozio di animali, responsabile di aver importato dall’Ungheria dei cuccioli di cane, prima che compissero l’ età minima prevista dalle vigenti normative (3 mesi e mezzo), falsificandone la data sui “passaporti” dei cani.
SAVONA NEWS
29 OTTOBRE 2009
Loano (SV): un gabbiano pescato e poi soccorso dall'Enpa
Loano (SV) - Ennesima vittima della maleducazione dei pescatori cosiddetti sportivi; un giovane gabbiano reale è stato soccorso sulla spiaggia di Loano della Capitaneria di Porto e consegnato ai Volontari della Protezione Animali savonese; i Ve-terinari dell'associazione hanno dovuto operarlo per estrargli ben sei ami da pesca che si erano conficcati nel becco e nelle ali; sono quasi seicento gli animali selvatici (merli, passeri, rondoni, rapaci, gabbiani, colombi, tortore, gazze, etc.) curati quest'anno dall'ENPA; tra essi almeno una trentina di gabbiani e colombi, crudelmente feriti da ami e lenze, soprattutto a Spotorno e Varazze che, se non recuperati, sono condannati ad una morte lenta e dolorosa.
La pesca dalla spiaggia è vietata soltanto durante le giornate estive; è purtroppo consentita nelle altre stagioni, quando molti pescatori non esitano ad abbandonare lenze ed ami, che potrebbero arrecare grave danno anche alle persone, soprattutto bambini; assieme ai pescatori subacquei ed ai "raccoglitori" razziano ogni tipo di animali marini che vivono lungo la costa e che sono il sostentamento dei gabbiani che, per sopravvivere, sono quindi costretti a cercare il cibo in città, dove poi si insediano.
LA REPUBBLICA Milano, era morta da una settimana il cane l'ha vegliata fino alla scoperta La donna, 53enne e separata, viveva in precarie condizione igieniche nella sua lavanderia, che aveva trasformato in abitazione. Un vicino ha dato l'allarme IL GIORNALE 29 OTTOBRE 2009
MILANO VIA CAPECELATRO, TITOLARE LAVANDERIA TROVATA MORTA IN NEGOZIO
MILANO - Una lavandaia italiana di 53 anni e' stata trovata morta nel suo negozio da più di una settimana. All'interno della lavanderia di via Capecelatro 23, accanto al cadavere, e' stato trovato un cane legato a un mobile con il guinzaglio. La polizia e' intervenuta ieri alle 15 su segnalazione del marocchino titolare del bar a fianco della lavanderia. L'uomo ha chiamato i soccorsi dopo aver sentito cattivo odore provenire dal locale vicino. DNEWS 29/10/2009 Milano – TROVATA MORTA IN LAVANDERIA Milano – Viveva nel retro della sua lavanderia in via Capecelatro e lì l’hanno ritrovata morta da almeno una settimana. A vegliare Angela P., 53 anni, solo il suo cane di razza meticcia. FEDER FAUNA 29 OTTOBRE 2009
Il potere degli animalisti
Fin dall’antica Grecia, la persuasione è servita ad esercitare il potere di pochi sui molti e oggi, spesso, gli animali vengono usati come mezzo di persuasione da persone che ben sanno che “il sembrare vero conta più dell’essere vero.” Ormai le abbiamo sentite tutte: il conduttore televisivo o la show girl che ci propinano le loro posizioni, oggi contro la caccia o contro la pelliccia, domani contro il circo o contro il palio; qualche politico che ci propina le sue contro il commercio di animali; qualche altro le sue contro la bistecca.
VARESE NEWS
29 OTTOBRE 2009
Cagnolino incastrato in un cancello, lo salvano i vigili del fuoco
Il bastardino è stato soccorso dai volontri inverunesi, "assistiti" da Lilla, il cagnolino mascotte del distaccamento
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INVERUNO (MI) - I cittadini d'Inveruno sono ormai assuefatti dall'ululare di quella potente sirena che, dal campanile della chiesa parrocchiale, rimbomba in tutto il paese; il fischio che allerta i pompieri volontari. Quando ieri alle 17 è scattato l'allarme, in molti avranno pensato ad un incendio o una persona da soccorrere. In realtà ad aver bisogno d'aiuto era una cagnolina, così decisa a voler uscire di casa che ha dapprima strappato una rete di protezione per poi infilarsi tra due sbarre d'un cancello, in un'apertura d'appena 10 centimetri. Il meticcio di taglia media col pallino dell'evasione è riuscito ad attraversare con quasi tutto il corpo la cancellata, ma è rimasto intrappolato con le zampe posteriori, ferendosi. Il fatto è successo in Via Toscana, ad un centinaio di metri dalla caserma dei vigili del fuoco volontari, così vicino che Lilla , il cane mascotte dei pompieri, ha deciso di recarsi in luogo (nella foto a destra) per supervisionare le operazioni dei suoi ragazzi. I volontari hanno, in un primo momento, immobilizzato l'animale da soccorrere con un "guinzaglio inglese" poi hanno delicatamente divaricato ed infine tagliato le sbarre del cancello con utensili idraulici (gli stessi che si utilizzano negli incidenti stradali per liberare i feriti incastrati tra le lamiere). La malcapitata ha quindi ripreso a scodinzolare ma le è toccato sorbirsi la ramanzina della pari taglia Lilla, certe cose non si fanno!
LA REPUBBLICA 29 OTTOBRE 2009
AMICIZIA A 4 ZAMPE: IL CANE TAN ADOTTA LA SCIMMIETTA
FOTO http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/cane-adottato/1.html BIG HUNTER 29 OTTOBRE 2009
Emilia Romagna: interrogazione alla giunta per nuove deroghe su caccia allo storno
Il consigliere regionale Luca Bartolini (An – Pdl) tramite un'interrogazione alla Giunta firmata anche dal consigliere Alberto Vecchi, ha sollecitato la regione ad emanare una nuova legge regionale per consentire la caccia in deroga allo storno evidenziando che “una eventuale sanzione della Comunità europea sarà sempre comunque inferiore ai danni che gli storni procurano agli agricoltori e ai cacciatori (mezzo milione di euro all'anno), per l'ennesima volta presi in giro dalla Regione Emilia-Romagna”.“La Regione aveva promesso che la propria delibera sarebbe stata inattaccabile”, dichiara Bartolini riferendosi al provvedimento per la caccia in deroga a storno e tortora dal collare sospeso dal Consiglio di Stato in vista della discussione in Camera di Consiglio fissata per il prossimo 3 novembre. Per il consigliere del Pdl la penalizzazione subita dai cacciatori è enorme. “Questo tira e molla annunciato tra Tar e Consiglio di Stato favorisce soltanto gli anticaccia - spiega Bartolini - dato che, l'auspicata ripresa della caccia allo storno, eventualmente riprenderà, come lo scorso anno, soltanto quando gli storni avranno già procurato danni per centinaia di migliaia di euro”. L'esponente del pdl quindi chiede all'esecutivo regionale di applicare correttamente la direttiva CEE 409/79, che permette l'applicazione del regime di deroga per i danni all'agricoltura e per mantenere una caccia tradizionale, particolarmente esercitata in Romagna. Infine, Bartolini invita la Giunta a decidere una volta per tutte se stare dalla parte degli agricoltori e dei cacciatori o, invece, come appare evidente, dalla parte di una minoranza come quella degli animal/ambientalisti, che addirittura arrivano a negare il fatto che gli storni procurino dei danni. Animalieanimali 29 OTTOBRE 2009
FORESTALE TROVA IGUANA GIGANTE IN GIARDINO
Un'iguana lunga un metro e 10 centimetri: l'hanno recuperata gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dopo la segnalazione di un cittadino, in un giardino in pieno centro a Ravenna. IL GIORNALE 29 OTTOBRE 2009
PROGETTO "BOTTICELLE ELETTRICHE" LE PRIME DIECI IN STRADA LA PROSSIMA ESTATE Cirinnà (Pd): «Accolgo con favore la proposta della Giunta Comunale, ritengo però necessario che questi primi mezzi sostituiscano immediatamente dieci botticelle a trazione animale».
Jacopo Granzotto
Roma - Fosse la volta buona. La notizia è lieta ma va presa con le molle: la giunta comunale ha affidato al X Dipartimento la funzione di promuovere un progetto di «botticelle elettriche» omologate e funzionanti su strada. Sarebbe il primo passo verso l'auspicata abolizione delle carrozzelle. Una prima «flotta» di dieci mezzi dovrebbe essere messa in strada entro sei mesi dalla richiesta del Comune. Dovrebbe. La giunta capitolina approva dunque una memoria dell'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo. Che, però, tiene a precisare che le botticelle elettriche «saranno affiancate a quelle classiche». «Ci sarà un periodo di sperimentazione per verificare - spiega - il loro effettivo utilizzo, prevalentemente turistico, il loro gradimento e il loro potenziale impiego alternativo a quelle trainate da cavalli. LA ZAMPA.IT 29 OTTOBRE 2009
Torino, arriva la mutua dei cani: visite gratis contro la crisi Assistenza nel canile di strada Cuorgnè
ALESSANDRO MONDO
TORINO - Esami medici di base per i nostri amici a quattro zampe, cani o gatti. Quando occorre, analisi e interventi di routine a prezzi scontati. VARESE NEWS 29 OTTOBRE 2009
“Non sono i due mesi di caccia che possono far strage di anatre” Il consigliere comunale Danilo D’Arcangelo difende la categoria dei cacciatori dopo le accuse di Legambiente su quanto sta avvenendo in Valle Olona
In risposta all’articolo apparso oggi in merito alla “strage di anatre in Valle Olona”, mi permetto di evidenziare come cittadino e cacciatore, che anche noi cacciatori abbiamo giustamente, come riporta Lega Ambiente, sensibilità nel difendere la natura, ma chi accusa deve dimostrare altrettanta serietà e rispetto verso chi ha la passione venatoria (caccia) e vi spiego perché. Oggi come oggi un cacciatore per prendere la licenza deve sostenere un esame molto impegnativo, che è rilasciato dopo mesi e mesi di studio, sacrificio e scuola. Per cui anche il cacciatore conosce le regole da rispettare e se non le rispetta ne paga direttamente le debite conseguenze. L’articolo che leggiamo su Varese News sulla strage di anatre appare pertanto falso perché non sono i due mesi di caccia che possono far strage di anatre. Ogni cacciatore, per singola uscita, può comunque abbattere un solo capo migratorio, e con il forte calo di cacciatori, non vedo proprio il pericolo di stragi, ma vedo sempre più ogni giorno, e qui mi trovo ancora d’accordo con Lega Ambiente, che il territorio viene depredato da case, strade, e infine anche da inquinamento riportato da concimanti e diserbanti su quello che ormai resta dei pochi habitat per animali selvatici. D’altronde anche Lega Ambiente deve riconoscere, come lei stessa scrive, che il fiume della Valle Olona è stato uno dei fiumi più inquinati, ma ancora adesso sappiamo che il livello di inquinamento è sempre alto. Per cui credo che ci debba essere più collaborazione tra cacciatori e LegaAmbiente e che non è l’appartenenza ad un simbolo che ci crea ambientalisti, ma sono il rispetto e il buon senso che ci fanno sentire responsabili della nostra terra e degli animali che vi appartengono. Tengo inoltre a precisare che le specie migratorie sopra citate nidificano a marzo e ricordo che i luoghi riservati all’attività venatoria sono sempre di meno, e le uscite settimanali non sono più di tre. Ma va bene così! BIG HUNTER 29 OTTOBRE 2009
Valle Olona, D'Arcangelo: “due mesi di caccia non possono fare strage di anatre"
Pochi giorni fa la sezione comunale di Legambiente di Tradate denunciava con toni allarmisti una “strage di anatre in Valle Olona” ad opera dei cacciatori e chiedeva ai sindaci della valle di emettere un provvedimento urgente "che arresti tale strage in nome del ripristino ambientale dell’Olona. Mentre ai cacciatori (che, si dice nel testo “hanno mostrato a volte sensibilità ambientale per difendere il verde dal dilagare del cemento e dall'inquinamento”) veniva intimato di smettere di cacciare germani e anatre indipendentemente dai provvedimenti istituzionali in virtù anche del fatto che il fiume è ancora molto inquinato e perciò anche i germani che in esso trovano nutrimento. In risposta all'articolo pubblicato da Varese News è intervenuto ieri il consigliere comunale Danilo D'Arcangelo difendendo la categoria dei cacciatori e smontando le tesi portate da Legambiente “non sono i due mesi di caccia che possono fare strage di anatre – scrive D'Arcangelo- . Ogni cacciatore, per singola uscita, può comunque abbattere un solo capo migratorio, e con il forte calo di cacciatori, non vedo proprio il pericolo di stragi, ma vedo sempre più ogni giorno, e qui mi trovo ancora d’accordo con Lega Ambiente, che il territorio viene depredato da case, strade, e infine anche da inquinamento riportato da concimanti e diserbanti su quello che ormai resta dei pochi habitat per animali selvatici”. Il consigliere ha poi precisato che le specie migratorie sopra citate nidificano a marzo e che "i luoghi riservati all’attività venatoria sono sempre di meno, e le uscite settimanali non sono più di tre”.D'Arcangelo chiede semmai più collaborazione da Legambiente “non è l’appartenenza ad un simbolo che ci crea ambientalisti, ma sono il rispetto e il buon senso che ci fanno sentire responsabili della nostra terra e degli animali che vi appartengono”. IL MESSAGGERO 29 OTTOBRE 2009
Problema piccioni, tutti concordi sulla necessità di diminuirne il numero
MICHELA SBAFFO
OSIMO (AN) - Problema piccioni, tutti concordi sulla necessità di diminuirne il numero, ma differenti sono i punti di vista circa i mezzi da utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Questo è quanto emerso dal summit che ha visto riuniti i soggetti istituzionali o corporativi interessati: Direzione Medica dell’Ospedale, Servizio Veterinario Asur, Soprintendenza per i Beni Archeologici, Associazione Amici Animali, Coldiretti, Polizia Provinciale, Astea, consiglio di quartiere Osimo Centro. Serve una strategia, «non si può ragionare per interventi sporadici - spiega l’assessore alla sanità Gilberta Giacchetti -: ormai il numero dei piccioni è ampiamente oltre la media consentita per legge». Il sindaco Stefano Simoncini è per una soluzione rapida e definitiva: «Metteremo in campo simultaneamente tutti gli interventi atti a ridurre il numero dei piccioni, senza escluderne nessuno di quelli già usati o nuove proposte. E non ho la minima intenzione di sospendere l’ordinanza che consente l’abbattimento dei piccioni sul territorio comunale da parte dei cacciatori autorizzati». Cesarina Sabbatini (Amici Animali) non è d’accordo: «I piccioni sono troppi e causano problemi, ma non esistono soluzioni rapide. Meglio i rimedi naturali: chiudere feritoie e finestre di case abbandonate, creare apposite “piccionaie” dove possano fare i loro nidi, dar loro da mangiare dei composti sterilizzanti. Già in passato ci siamo battuti contro ogni soluzione cruenta e continueremo a batterci in questa direzione». IL PICCOLO TRIESTE 29 OTTOBRE 2009
Cavallo vincente ma dopato: allenatore a giudizio
di CLAUDIO ERNÈ
Trieste - È stato rinviato a giudizio per frode sportiva e sarà processato nell’aula del Tribunale all’inizio di gennaio Nicola Esposito, 65 anni, storico allenatore della scuderia ”Delle Ginestre” con sede in via Brunner 8. Secondo l’inchiesta dei carabinieri del Nas l’allenatore ha somministrato al trottatore Eternity Vol un farmaco che conteneva eptaminolo. È una sostanza proibita per i suoi effetti stimolanti che alterano le prestazioni degli atleti: non importa se sono cavalli o uomini, perché le analisi hanno rivelato che ne hanno fatto uso anche ciclisti e atleti impegnati nella gare triathlon. Eternity Vol il 14 gennaio 2006 aveva sbaragliato il campo del Gran Premio Oceania, disputato sulla pista di Montebello. Secondo era arrivato Zglak Spin, terzo Carso du Kras. Poco dopo aver tagliato il traguardo i commissari dell’Unire avevano sottoposto a controllo il cavallo, come accade in tutte le gare, e dalle successive analisi di laboratorio era emersa la presenza del farmaco proibito nelle sue urine. Erano entrati allora in scena i carabinieri che avevano perquisito la scuderia, trovando alcune confezioni di specialità medicinali fornite in esclusiva agli ospedali e di cui è vietata la vendita al pubblico. Erano stati controllati anche i registri su cui obbligatoriamente devono essere annotati tutti i farmaci somministrati ai cavalli nella settimana che precede la corsa. In effetti al trottatore trovato positivo ai controlli antidoping - ma che oggi non corre più per aver raggiunto i limiti di età - era stato iniettato del Myostrofil, un preparato a base di eptaminolo per evitare i crampi che in quel periodo l’affliggevano. In sintesi non si sarebbe trattato di un atto fraudolento, compiuto con dolo e determinazione per procurarsi un ingiusto vantaggio, ma solo di una ”dimenticanza” nata dalla fretta di curare il cavallo. Oltre alla frode sportiva, all’allenatore di Eternity Vol il pm Federico Frezza ha contestato una seconda ipotesi di reato: il maltrattamento di animali. Secondo la legge 189 del 20 luglio 2004, «chiunque somministra agli animali sostanze vietate o stupefacenti, ovvero lo sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3000 a 15 mila ero». La vicenda, che a breve scadenza approderà all’aula del Tribunale, ha se non altro il merito di richiamare per analogia l’attenzione sul doping cui spesso vengono sottoposti trottatori e galoppatori. Come si legge nel rapporto sulle Ecomafie stilato da Legambiente, «il maltrattamento dei cavalli da corsa si è affermato non solo nel mondo della competizioni clandestine, ma anche nelle gare ufficiali. È un lucroso business che passa per studi veterinari, medici compiacenti, allenatori, fantini e arriva agli stakanovisti della scommessa». Nel rapporto redatto in base alle informazioni attinte da numerose inchieste dei Carabinieri del Nas emerge l’uso di cocaina, di micidiali cocktail di anabolizzanti, antipiretici, antinfiammatori, diuretici e steroidi. Persino il Viagra viene adoperato ma solo - e in dosi massicce - sulle cavalle per migliorarne le prestazioni in gara. Le sostanze dopanti agiscono sul sistema nervoso ed eliminano la sensazione del dolore. Conclusa la gara e archiviati i festeggiamenti, le conseguenze per i cavalli sono devastanti. Muscoli e tendini subiscono danni molto gravi e talvota irreparabili. Il sistema nervoso viene ”bruciato” dalla cocaina. IL CITTADINO 29 OTTOBRE 2009
L’esperimento promosso dal Lions club prevede che alla fine del percorso i cani vengano addestrati e diventino guide per i ciechi I labrador trovano la famiglia in carcere Due i cuccioli che verranno “adottati” dagli ospiti di via Cagnola
Matteo Brunello
Lodi - Ancora piccoli e bisognosi di tante cure. Sono due teneri cuccioli di labrador che presto verranno accolti in una famiglia molto speciale. Per loro si apriranno i cancelli del carcere di Lodi. E i loro padroni saranno i detenuti della casa circondariale. Il progetto è inserito in un’iniziativa lanciata dal servizio cani guida per ciechi dei Lions, con sede a Limbiate (provincia di Milano). E consiste nell’assegnare dei “Fido” per un periodo di tempo a volontari, in attesa dell’addestramento per sostenere i non vedenti. Gli animali sono nati a metà del mese scorso, e sono stati chiamati uno Custer e l’altra Cleo. Uno è un maschio di pelo chiaro, l’altra femmina con il musetto scuro. Per i due ospiti si annuncia un’esperienza davvero particolare, con uno spazio in via di allestimento e in arrivo tante coccole.L’idea di adottare dei cani è stata annunciata dalla direttrice della casa circondariale di Lodi, Stefania Mussio. «Indicativamente il progetto dovrebbe concretizzarsi entro la fine di novembre. L’attività del prendersi cura verrà svolta concretamente da alcuni detenuti. E devo dire che quando è stata comunicata la volontà si è diffuso un grande entusiasmo», ha spiegato. Anzitutto il programma è nato dopo un incontro organizzato dal Club Lions Torrione, grazie anche all’interessamento di Luisa Zanelli. La signora ha proposto al servizio nazionale Lions cani guida per ciechi di considerare il carcere come una famiglia in grado di adottare cuccioli, nell’ambito di un piano di solidarietà ai fini di addestramento di animali per non vedenti. Nello specifico è poi economicamente a carico dell’associazione, mentre la direzione della Casa circondariale fornisce lo spazio, affida ai detenuti la cura e l’accompagnamento interno dei cuccioli (in ogni vano dell’istituto, con esclusione ovviamente di zone di sicurezza e di quelle che per ragioni di igiene non permettono la presenza dei cani).Inoltre Custer e Cleo verranno portati all’esterno a cura di volontari dell’associazione per tre ore al giorno, in attesa di verificare che tale servizio possa essere svolto anche da un detenuto nelle condizioni di poter uscire. Sempre a cura dell’associazione anche l’apprendimento per i detenuti: non solo l’insegnamento di vocaboli e comandi utili con i cuccioli, ma anche le nozioni per conoscere tecniche di gestione del piccolo animale. «È un progetto unico in Italia e assolutamente esportabile in ogni contesto (si pensi che il carcere di Lodi non ha un’area verde, ma solo un piccolissimo fazzoletto di terra, ndr) - riprende la direttrice Mussio - negli intenti è stato anche molto apprezzato dal provveditore regionale. Infine abbiamo cercato di coglierne l’alto valore educativo e formativo: si matura un forte senso di responsabilità, è favorita una relazione di benessere, si percepisce l’impegno concreto di sentirsi utili». TISCALI NOTIZIE 29 OTTOBRE 2009
Cani antidroga sballati, addestratori hanno dimenticato accanto a loro della cocaina
Due poliziotti della narcotici di Naples, in Florida, hanno scordato un pacchetto di cocaina accanto ai cani che avrebbero dovuto addestrare e questi, curiosi come faine, hanno fatto quello che avrebbe fatto un qualsiasi quattro zampe che si rispetti: hanno distrutto l’involucro e hanno ficcato il naso proprio dove non dovevano. Il risultato? Quando gli agenti sono tornati hanno trovato i poveri animali iper eccitati. Dimenticano la droga accanto ai cani - Stando a quanto riportato dai quotidiani locali i due poliziotti avrebbero perso l’involucro degli stupefacenti, una bustina con pochi grammi di cocaina, mentre si trovavano in missione. Dopo aver ricevuto una chiamata d’emergenza hanno lasciato i colleghi a 4 zampe in una stanza d’albergo e si sono recati sul luogo dell’appuntamento. I due quattro zampe erano sballati e "felici" - Quando son tornati hanno notato gli animali insolitamente “pieni d’energia”, e la camera completamente distrutta. Gli investigatori non verranno comunque puniti per ciò che i loro supervisori hanno definito un “onesto errore”. I cani stanno bene e dopo qualche giorno di riposo sono stati riammessi al servizio. MYTERMOLI.IT 29 OTTOBRE 2009
BATTUTA DI CACCIA AL CINGHIALE DI CACCIATORI SFOCIA IN DENUNCIA DI CORPO FORESTALE DELLO STATO
BUSSO (CB) - Proseguono i servizi di controllo finalizzati all’antibracconaggio da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Particolarmente presenziate, nella notte trascorsa, le aree nei dintorni del massiccio del Matese e del Molise centrale. In agro del Comune di Busso, nel tardo pomeriggio di ieri gli uomini del Comando Forestale di Campobasso hanno individuato e controllato un gruppo di persone che praticavano l’attività venatoria e che si sono in seguito rilevate essere organizzate per una battuta di caccia al cinghiale. Da detto controllo è scaturita la denuncia all’ A.G. di un cacciatore, R. M. le sue iniziali, reo di praticare l’esercizio venatorio con l’utilizzo di un fucile semiautomatico, privo di riduttore, il cui serbatoio conteneva più dei due colpi consentiti. L’arma unitamente alle munizioni è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. IL TIRRENO 29 OTTOBRE 2009
Trappole box anti cinghiali in aiuto alle aziende agricole
Fabrizio Pelagi
PONTREMOLI (MS). Trappole box per arginare la piaga dei cinghiali che, in particolari periodi dell’anno, diventano un autentico flagellosi per le aziende agricole e anche per i semplici coltivatori, oltrechè rappresentare pur sempre un pericolo per l’incolumità fisica. Che fare dunque per combattere l’emergenza?. Ci ha pensato la Provincia che, di fatto, ha acquistato cinque trappole-box per far fronte al problema dei danni alla colture da parte dei cinghiali: le ha comprate, in via sperimentale, l’assessorato alla caccia e pesca della Provincia di Massa-Carrara per metterle a disposizione delle aziende agricole che ne faranno richiesta a fronte di consistenti danni causati subiti. Gli interessati potranno presentare domanda, in carta semplice, alla Provincia di Massa-Carrara (settore agricoltura e foreste - servizio caccia e pesca) entro il prossimo 15 novembre. La Provincia, una volta controllate le attestazioni dei danni subiti, provvederà all’assegnazione delle trappole che saranno gestite dalle aziende in accordo con l’ufficio caccia e pesca. Di certo una soluzione inedita per la nostra zona, ma usata in altri territori dove l’emergenza cinghiali è assai più rilevante. In effetti la proliferazione dei cinghiali sta diventando un fenomeno da prendere in seria considerazione per un comprensorio che, come quello lunigianese, è caratterizzato da moltissime aziende agricole e terreni coltivati da privati. Inoltre il fattore sicurezza, dato che, specialmente in inverno, tali animali lasciano i boschi per spingersi, alla ricerca di cibo, fino negli orti e campi attigui alle abitazioni, con tutte le conseguenze del caso. Ecco quindi l’idea della Provincia che, per andare incontro alle aziende agricole disseminate sul comprensorio, gran parte delle quali su quello lunigianese, ha acquistato cinque trappole-box che, ben sistemate nelle zone più frequentate dai cinghiali che hanno “sconfinato”, permetteranno sicure catture. Si tratterà quindi di decidere a chi assegnare i cinque congegni anti cinghiali acquistati dalla Provincia. La palla passa dunque ai diretti interessati, ossia i titolari delel aziende agricole invase dai cinghiali. IL MESSAGGERO 29 OTTOBRE 2009
Telma e Cara, due begli esemplari di cani..
LUIGI FOGLIETTI
Marasciano (PG) - Telma e Cara, due begli esemplari di cani, entrambe femmine, sono entrate a far parte della valida squadra della protezione civile di Marsciano, il cui coordinatore è Enzo Falchi. IL TIRRENO 29 OTTOBRE 2009
Bracconieri fanno strage
ROCCALBEGNA (GR). Bracconieri in azione nella notte nella riserva agricola di Montebello, nella frazione di Santa Caterina, a Roccalbegna. Cinque cinghiali sono stati colpiti con proiettili di piccolo calibro e lasciati in fin di vita. Sono stati trovati ieri mattina da un gruppo di cacciatori che si stava addentrando nella macchia. Gli animali, dopo un primo tentativo di salvarli, sono stati abbattuti dai cacciatori. «Troppo gravi le ferite - hanno spiegato i responsabili - per cercare di salvarli». A denunciare il blitz dei bracconieri, ieri mattina, è stato il presidente dell’azienda agricola che si è presentato dai carabinieri. L’accusa presentata contro ignoti è quella di uccisione e danneggiamento di animali altrui. Secondo quello che ha raccontato il presidente, l’intrusione risalirebbe all’ultima notte, tra martedì e mercoledì. I cacciatori di frodo sarebbero entrati nella riserva e si sarebbero messi a sparare agli animali armati di fucili di piccolo calibro con i quali è impossibile uccidere. Ecco spiegato il motivo per cui gli animali, invece di essere uccisi, sono stati feriti gravemente. Ma allora perché sparare? Qual era l’obiettivo dei bracconieri che sono entrati nella riserva se non quello di portarsi via un trofeo dalla riserva? Due le ipotesi che i carabinieri della Compagnia di Arcidosso stanno prendendo in considerazione: una bravata di chi non aveva di meglio da fare, oppure un messaggio nei confronti della proprietà. L’azienda agricola si estende per oltre 250 ettari. All’interno di questi spazi, oltre ad accogliere turisti, organizza anche battute di caccia a fagiani, starne, pernici, e lepri. Mentre la caccia al cinghiale è praticata nel recinto di 40 ettari ed è consentita - si legge nel sito - «dal primo novembre al 15 marzo anche con terreno coperto da neve». Le regole in materia sono semplici: l’appassionato chiama e può scegliere le varie offerte, prendendo a noleggio anche il cane oppure il fucile. L’altra notte, comunque, qualcuno si è addentrato nell’azienda e ha sparato senza permessi e senza logica, almeno per adesso, uccidendo cinque cinghiali, un danno - secondo una prima valutazione della proprietà - quantificabile in migliaia di euro. LA CITTA' DI SALERNO 29 OTTOBRE 2009
Laviano (SA), cacciatori nei guai
Laviano (SA). Nove persone denunciate e altrettanti fucili modificati sequestrati dai carabinieri di Montella, guidati dal capitano Luigi Saccone, insieme alle guardie del Wwf di Salerno e Avellino, coordinate da Fabrizio Lullo. Continua l’attivitá di contrasto al fenomeno del bracconaggio e all’uso non consentito di richiami per gli animali. Grazie ad una importante e capillare attivitá di prevenzione effettuata negli ultimi giorni nell’Alta Valle del Sele, nei pressi dell’uscita di Laviano sulla Fondo Valle Sele, sono stati individuati e denunciati nove cacciatori provenienti dall’Agro Nocerino Sarnese e un gruppo proveniente da Montecorvino Rovella, in quanto avevano alterato i fucili usati per la caccia. Una operazione di prevenzione firmata dai carabinieri della compagnia di Montella, in collaborazione con le stazione di Calabritto e Senerchia, che ha permesso di evitare l’abbattimento di fauna protetta. Si è trattato anche di una risposta ad alcune intimidazioni giunte a seguito delle ultime operazioni effettuate sul territorio. Complessivamente sono stati sequestrati nove fucili, diversi richiami illegali e munizionamento di vario genere, tutto materiale sottoposto a tutela giudiziaria. I nove cacciatori, dopo gli accertamenti di rito, sono stati denunciati alle autoritá competenti e a tutti sono stati contestati i reati di alterazione d’arma (canne accorciate) e detenzione di munizioni a palla non dichiarate. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, così come disposto dalle forze dell’ordine che hanno anche potenziato i pattugliamenti nelle zone a rischio TISCALI ANIMALI 29 OTTOBRE 2009
Si chiama Otto Jones, ha 20 anni e otto mesi ed è il cane più vecchio del mondo, con tanto di certificato del Guinnes dei primati.
Otto è un bassotto non purosangue che vive nello Shropshire con i suoi due padroni, Lynn e Peter Jones. E' un po' sordo, ma oltre a questo e a una leggera artrite, Otto pare essere in perfetta salute, anche grazie alla dieta di verdure e pranzi della domenica a cui è abituato."E' un birbante adorabile e affettuoso", hanno detto i coniugi, ancora abituati a vederlo giocare a palla con i figli dei vicini. Adesso il cane più vecchio del mondo si appresta a debuttare sul piccolo schermo: Otto sarà infatti ospite del Paul O'Grady Show, programma che va in onda sul canale britannico Channel 4.Il primato del cane inglese potrebbe però essere insidiato da quello di un altro cane, il milanese Dik. Il quotidiano gratuito City aveva infatti riportato la storia del piccolo meticcio che ha compiuto ben 23 anni lo scorso 25 aprile.Lo prova il certificato medico del dottor Roberto Germani, veterinario dell'ambulatorio Mecenate. I padroni Giuseppina e Celeste Suardi, due coniugi milanesi, hanno avvertito la redazione di City dopo aver letto, a settembre, della morte di Chanel, la cagnetta newyorchese che aveva precedentemente conquistato il titolo di cane più vecchio del mondo.Si chiama Otto Jones, ha 20 anni e otto mesi ed è il cane più vecchio del mondo, con tanto di certificato del Guinnes dei primati.Otto è un bassotto non purosangue che vive nello Shropshire con i suoi due padroni, Lynn e Peter Jones. E' un po' sordo, ma oltre a questo e a una leggera artrite, Otto pare essere in perfetta salute, anche grazie alla dieta di verdure e pranzi della domenica a cui è abituato. "E' un birbante adorabile e affettuoso", hanno detto i coniugi, ancora abituati a vederlo giocare a palla con i figli dei vicini. Adesso il cane più vecchio del mondo si appresta a debuttare sul piccolo schermo: Otto sarà infatti ospite del Paul O'Grady Show, programma che va in onda sul canale britannico Channel 4. Il primato del cane inglese potrebbe però essere insidiato da quello di un altro cane, il milanese Dik. Il quotidiano gratuito City aveva infatti riportato la storia del piccolo meticcio che ha compiuto ben 23 anni lo scorso 25 aprile.Lo prova il certificato medico del dottor Roberto Germani, veterinario dell'ambulatorio Mecenate. I padroni Giuseppina e Celeste Suardi, due coniugi milanesi, hanno avvertito la redazione di City dopo aver letto, a settembre, della morte di Chanel, la cagnetta newyorchese che aveva precedentemente conquistato il titolo di cane più vecchio del mondo. LA NUOVA SARDEGNA 29 OTTOBRE 2009
E anche Fido ora va al cimitero
Antonello Palmas
SASSARI. «Se avessimo proposto 15-20 anni fa il progetto di un cimitero per piccoli animali ci avrebbero riso in faccia, oggi invece la nostra idea è diventata realtà». A parlare sono Manuela Sanna e Andrea Lai, marito e moglie. La scommessa si è realizzata e «La Cuccia» non appare più un’idea bizzarra, roba per gente un po’ toccata: domani sarà il sindaco a tagliare il nastro della prima struttura del genere in Sardegna. Sorge su un terreno al termine di una strada accidentata, via Pala di San Francesco, Monte Rosello alto. Già 7-8 ospiti riposano davanti allo splendido panorama della vallata del Logulentu: una lapide, in alcuni casi la foto, per i cagnetti Romeo, Tiska, Paluska, Alice; i gatti Nocciola e Minou; il coniglietto Conny. Per arrivarci un sentiero circondato da fiori e lampade che i padroni percorrono con emozione. «Chi si rivolge a noi non vuole un luogo austero come un cimitero per umani, ma che ispiri serenità - dice Manuela - e trasformeremo «La Cuccia» in un giardino con panchine da cui godere il panorama degli oliveti». «E’ cambiato il sentire comune - spiega Tonino Fadda, responsabile dei servizi veterinari dell’Asl - e, che piaccia o no, questi esseri sono entrati a far parte delle nostre famiglie e sono spesso considerati come persone. Gettarli in un inceneritore o in un cassonetto non è bello e fa piacere che ci siano persone che intraprendono un’attività originale che viene incontro a un’esigenza molto sentita». E’ stata la morte del loro alano Cesare, nel’95, e la voglia di non trattarlo come un rifiuto qualsiasi a far scattare la molla di Manuela e Andrea. «Quando ci venne l’idea, nel 2001, spiegano -: pensavamo: che ci vorrà mai? Ci abbiamo impiegato 8 anni per la burocrazia da non credere, permessi di ogni genere oltre ai normali controlli idrogeologici sul terreno. Altri ci hanno provato ma si sono scoraggiati, noi abbiamo avuto il merito di non demordere e abbiamo avuto gran collaborazione dall’Asl. Ora riceviamo anche chiamate da Cagliari». «Bella idea, i problemi nasceranno - prevede il presidente dell’ordine dei veterinari, Andrea Sarria - per maialini e caprette nani, per i quali esiste una specifica legislazione». I costi? in media 250 euro per la cassa, il prelievo e la tumulazione, poi 90 euro annui per una concessione minima di 5 anni. Per prendere contatti c’è un sito (www.cimiterolacuccia.it) dotato di un cimitero virtuale, gratuito. NUOVO MOLISE 29 OTTOBRE 2009
Si rivedono i lupi grigi Ed è strage di pecore Lo denuncia Vito D’Andrea della Federazione pastori «Sono molto feroci, temiamo per la nostra incolumità»
Roccamandolfi (IS) - Lupi feroci, lupi assassini. Si muovono in branco sulle montagne che separano le due province molisane con un unico obiettivo: sgozzare, succhiare il sangue di agnelli e pecore per poi divorarne le interiora. Una strage. L’ennesima. E’ quella verificatasi a Roccamandolfi, dove lunedì pomeriggio in località «Vallone Grande» sono state uccisi dieci pecore tra cui un ariete «suffolk». A nulla è valso il tentativo di un pastore abruzzese di salvare il suo gregge, il cane è stato ridotto in fin di vita. IL GIORNALE 29 OTTOBRE 2009
LA CITTA' INVASA DAI GABBIANI ECCO UNA NUOVA EMERGENZA I volatili marini hanno ormai colonizzato il centro contribuendo a limitare la riproduzione di piccioni, ma pure loro sono dannosi
Gian Piero Milanetti
Roma - Emergenza gabbiani a Roma. Sono ormai centinaia. I più grandi uccelli della capitale. Aggressivi durante la stagione degli amori e della cova. Imbrattano di guano palazzi e monumenti e intasano con escrementi e penne i condotti di scarico dei terrazzi. Rappresentano, secondo alcuni, una minaccia per la salute. Come affrontarli? Con «superfalchi» da combattimento o meccanici e telecomandati. Con mangimi anticoncezionali. Oppure bucandone le uova nei nidi. IL CACCIATORE 29 OTTOBRE 2009
L’impiego del cane da sport ENCI – COMUNICATO STAMPA DEL 29 OTTOBRE 2009 n.2
“L’impiego del cane da sport non è incompatibile con la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della fauna nelle zone controllate”. Lo sostiene –in un articolo su “I Nostri Cani” intitolato : I parchi e la cinofilia – il dott. Giancarlo Bosio, membro del consiglio nazionale ENCI. Nel testo, Bosio fa un’ampia disamina dell’impiego del cane in prove in Italia ed afferma –tra l’altro che “l’esercizio dell’attività cinofila in campagna è riconducibile a tutti gli effetti ad attività sportive zootecniche”. BIG HUNTER 29 OTTOBRE 2009
Piemonte: approvata nuova legge per la tutela del rapporto uomo - cane
La regione Piemonte in questi giorni ha approvato una legge che ricalca, modificandola in alcune le disposizioni del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini (che probabilmente diverranno legge già a dicembre) sul divieto delle operazioni chirurgiche estetiche (taglio di orecchie e coda) e sulle responsabilità dei proprietari in caso di cani aggressivi.Secondo quanto riferisce un comunicato del gruppo consiliare Ecologisti Uniti a sinistra, proponendo di responsabilizzare i conduttori degli animali affinchè imparino a prevenire lo svilupparsi di un'aggressività incontrollata, si cercano di prevenire così gli atti di aggressione dei cani verso le persone. La legge Introduce il divieto di attuare interventi di chirurgia estetica, prevede corsi di formazione per i possessori di cani che hanno dimostrato tendenze comportamentali aggressive ed il sequestro degli animali di quei responsabili che dimostrano di non voler o saper correggere i problemi comportamentali eventualmente rilevati. Secondo il consigliere Gian Luca Vignale (An – Pdl) che si è opposto al provvedimento in aula insieme a gran parte del centro - destra, la legge avvantaggerebbe le associazioni animaliste che speculano sulla gestione dei canili.“Mi auguro che questa legge contribuisca concretamente ad aumentare il senso civico dei proprietari e a migliorare le dinamiche relazionali dei cittadini con i loro cani – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Davide Gariglio -. Ritengo che opportuni percorsi formativi possano contribuire ad evitare episodi tragici, ferimenti anche accidentali e maltrattamenti agli animali”. IL SOLE 24 ORE 29 OTTOBRE 2009
Greg, l'americano degli e-elefanti
Gigi Donelli
Chitengo - Gli elefanti hanno la memoria lunga. E quella dei pachidermi del parco mozambicano del Gorongosa è ancora più lunga perché carica di pessimi ricordi. Appena prima di lasciare il piccolo campo di Chitengo per addentrarci nel parco, i ranger ci hanno avvisati esplicitamente: "non scherzate con gli elefanti, non scendete mai dai fuoristrada, non restate indifferenti ai loro messaggi e non permettetevi incontri ravvicinati in stile parco sudafricano", qui il passato è ancora troppo recente. La guerra nel parco Pace e abbandono Mr Carr I suppose VIRGILIO NOTIZIE 29 OTTOBRE 2009
Canada/ Cantante folk uccisa da due coyotes in un parco Taylor Mitchell assalita mentre faceva jogging
Una giovane cantante folk canadese è morta ieri dopo essere stata assalita da due coyotes in un parco nazionale della Nuova Scozia, in Canada. Taylor Mitchell, 19 anni, faceva jogging da sola nel Parco nazionale delle Alte Terre del Capo Breton martedì pomeriggio, quando è stata assalita dai coyotes. Le urla della giovane hanno attirato l'attenzione di altri escursionisti che hanno avvertito i servizi di soccorso. La ragazza è però deceduta una volta arrivata in ospedale. I poliziotti hanno sparato contro i due animali ferendone uno, ma entrambi i coyotes sono riusciti a fuggire. IL GAZZETTINO BELLUNO 29 OTTOBRE 2009
La provincia è invasa dalla coccinelle cannibali
Provincia di Belluno - Le coccinelle che infestano la provincia sono un gran brutto cliente. Arrivano dall'Estremo Oriente e sono delle accanite divoratrici delle specie di coccinelle nostrane. Cannibali, insomma, e delle peggiori.«Direi che non vi sono molti dubbi: dovrebbe trattarsi proprio di Harmonia axyridis. La specie ha un pattern cromatico molto variabile, per cui si trovano assieme esemplari che sembrano appartenere a specie diverse. Varia ad esempio il numero dei punti neri o il colore di fondo delle elitre. Ma in realtà sono tutti Harmonia axyiridis. Aiutano nella determinazioni la macchia a forma di M al centro del pronoto e le dimensioni dell'esemplare che sono maggiori rispetto alle normali nostre coccinelle».A spiegarlo è Enzo Gatti, entomologo che lavora nella Forestale a Belluno contattato da Cesare Lasen, ex presidente del Parco, che aveva riscontrato il fenomeno direttamente. Anche Michele Cassol, frattanto, ha chiesto lumi sul fenomeno ad un entomologo dell'università di Padova ed è in attesa di risposta. L'ESPRESSO 29 OTTOBRE 2009
I piaceri della carne I newyorkesi ritrovano i piaceri della carne, frattaglie incluse: la Grande Mela scopre la pur antica professione del macellaio, tra corsi di macellazione e impegno nell'allevamento sostenibile. E in Europa? Finito l'incubo di Mucca Pazza, la carne è di nuovo nella lista dei buoni, insieme a una nuova generazione di allevatori consapevoli e cuochi rispettosi dell'animale sacrificato
Passi il corso per cucinare la carne, il corso di barbecue, quello per imparare a legare gli arrosti: ma il fatto che a Brooklyn ci siano liste d'attesa di 60 persone per partecipare alla lezione di "macellazione del maiale" tenuta settimanalmente da Tom Mylan, macellaio, blogger e guru dei nuovi carnivori all'insegna del motto «Non c'è mica solo la bistecca» (tomthebutcher.blogspot.com), segna un cambiamento epocale per una città e una nazione i cui abitanti sono tradizionalmente refrattari a considerare i tagli di carne acquistati al supermercato come parti di un animale intero. IL PICCOLO 29 OTTOBRE 2009
Dai norcini salumi doc di Cormons
Piercarlo Donda
CORMONS (GO) - Oltre 230 macellazioni dall’inizio della sua attività per il macello cormonese gestito dalla cooperativa Norcini del Collio e dell’Isonzo. Risultati importanti ma l’obiettivo è quello di arrivare a 500 capi entro l’anno. Lo afferma il consigliere comunale Renato Toros, apprezzato norcino e componente della cooperativa che gestisce la struttura cormonese. «Dal 13 gennaio – afferma Toros – abbiamo già effettuato ben 238 macellazioni con animali provenienti sia dalla provincia di Trieste, da quella di Udine oltre che da tutto l’Isontino con una media di circa 20 animali al giorno. È un risultato finora molto soddisfacente». Aggiunge: «In questi giorni partirà l’alta stagione del nostro settore ed il lavoro si intensificherà anche di molto. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello dei 500 capi macellati». In questi mesi l’attività è proseguita costanti e senza particolari problemi per la cooperativa dei Norcini del Collio e dell’Isonzo con la stretta collaborazione dei veterinari dell’Ass Isontina che verificano la corretta esecuzione delle operazioni dal punto di vista sanitario. Il costo della macellazione è stato fissato in 60 euro, Iva compresa, a cui vanno poi aggiunte le spese di trasporto dalle diverse località degli animali per chi fosse sprovvisto di un mezzo proprio. Nei mesi precedenti l’apertura della struttura sono stati diversi gli intoppi che i norcini della cooperativa hanno dovuto affrontare, primo fra tutti l’adeguamento della struttura alla ultime normative in continuo aggiornamento, oltre a problematiche relative a lavori che dovevano essere portati a termine già nelle precedente progettazione ma che in pratica non erano mai stati eseguiti se non solo sulla carta. Diversi inoltre sono stati i test effettuati sempre sotto l’occhio vigile dei medici dell’Aziensa sanitaria per verificare la corretta esecuzione della macellazione suina. La cooperativa Norcini del Collio e dell’Isonzo è composta da 7 norcini che hanno l’abilitazione sanitaria per poter esercitare la professione. Tra questi figura anche il consigliere comunale Renato Toros, anima della riapertura della struttura che da diversi anni era chiusa. Grazie agli ultimi interventi di adeguamento la struttura ha una capacità, grazie alle nuove stalle,di quasi una quindicina di capi per volta. Nei programmi della cooperativa e dell’amministrazione comunale per il prossimo anno c’è la realizzazione di una nuova sala per la trasformazione, ovvero la struttura cormonese produrrà dei salumi che saranno immessi sul mercato con un marchio creato ad hoc per promuovere la cittadina collinare al di fuori dei suoi confini, ma al momento non ci sono ancora delle novità a riguardo, anche se continuano i contatti con i vari enti per il reperimento dei contributi necessari alla sua realizzazione.
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