28 OTTOBRE  2009

IL TEMPO

28 OTTOBRE 2009

 

XV Municipio

Scoperto canile-lager in via Newton

Sessanta cani, tutti di piccola taglia tenuti in un canile-lager privato abusivo.

 

Roma - Malati, sporchi, affamati e disposti a mangiare topi e gatti pur si sfamarsi. Lo hanno scoperto nel pomeriggio di ieri in via Newton, XV Municipio. Sul posto gli agenti della polizia municipale e l'ufficio tutela animali del Campidoglio, l'ufficio Nucleo assistenza emarginati e il consigliere del municipio Augusto Santori. «Abbiamo motivo di ritenere - spiega Santori - che la situazione fosse già a conoscenza della Asl RmD che ha competenza sulla salubrità igienico-sanitaria del territorio, con particolare riferimento alla salute degli animali. La Asl dovrà programmare un intervento».


IL CITTADINO

28 OTTOBRE 2009

 

Caselle Lurani (LO) Era impegnato nell’uccisione di un animale che avrebbe avuto un movimento improvviso causando il danno 

Rischia di amputarsi la mano al macello 

Grave incidente sul lavoro in una cascina, ferito operaio romeno 

 

Davide Cagnola

 

Caselle Lurani (LO) -  Grave incidente sul lavoro in una cascina di Caselle Lurani, nell’azienda agricola in cui vengono macellati gli ovini con il rito musulmano. Un romeno di 30 anni, infatti, si è ferito con il coltellaccio utilizzato per sgozzare gli animali e si è quasi amputato una mano. Soccorso dall’ambulanza del “118”, l’uomo è stato portato d’urgenza all’ospedale di Lodi e subito dopo ricoverato in chirurgia vascolare. Ieri mattina ha subito un intervento chirurgico: il referto parla di cinquanta giorni di prognosi, salvo complicazioni, per riprendersi completamente.Sull’incidente stanno indagando gli ispettori dell’Asl responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ora sono in attesa di poter interrogare il ferito per sapere da lui cosa sia effettivamente successo. Sembra che l’uomo non parli una parola di italiano, così avranno bisogno di un traduttore.L’allarme è scattato lunedì pomeriggio da Caselle Lurani, anche se l’episodio è venuto alla luce solo ieri. Sembra che l’uomo fosse andato a prendere un ovino e lo abbia portato fino al luogo della macellazione, dove lo aspettava un collega con il coltello. Lui doveva tenere ferma la testa dell’animale, che sarebbe stato sgozzato, ma questo avrebbe avuto un movimento improvviso, come di ribellione davanti alla morte imminente, e questo avrebbe fatto deviare la lama del coltello, che anziché affondare nel collo della bestia ha colpito il braccio e la mano del romeno, procurando una ferita molto profonda. Si tratta comunque di una versione ancora tutta da verificare: finora sono state ascoltate solo le persone che si trovavano con lui, non il diretto interessato.Gli ispettori dell’Asl stanno indagando sull’incidente con l’aiuto dei veterinari della stessa Azienda sanitaria, che dovranno chiarire se siano state rispettate tutte le procedure previste per questo genere di operazione. Il romeno invece, D.M.I. le iniziali e residente proprio a Caselle Lurani, sembra che lavorasse in quella azienda agricola da circa due mesi.La macellazione che stavano effettuando agli ovini è quella prevista dalla tradizione musulmana: gli animali vengono prima sgozzati e dissanguati, e solo dopo questi passaggi vengono lavorati. La carne così preparata viene poi venduta alle macellerie islamiche che si trovano in provincia.


IL CENTRO

28 OTTOBRE 2009

 

Denuncia per il mancato soccorso a un cane

 

LANCIANO (CH). Un esposto in Procura per un cane rimasto ferito in strada. Il mancato intervento da parte dei vigli urbani, del 113 e del servizio veterinario della Asl per recuperare, nei giorni scorsi, un cucciolo di pastore tedesco ferito in via Per Fossacesia, ha portato la signora Katia De Ritis , di Lanciano, a rivolgersi ai magistrati. «Ci sono gli estremi per l’omissione di atti di ufficio per 113 e vigili urbani perché, dopo la segnalazione di pericolo, non sono intervenuti né per dirigere il traffico né per salvare la bestiola», afferma la De Ritis, «e, al servizio veterinario della Asl, per l’omissione di soccorso dell’animale salvato dagli automobilisti. Una vicenda indecente».  «Non sono arrivate richieste di intervento», replica Nicola Travaglini , del servizio veterinario Asl. «Se il cane è ferito, l’intervento è immediato, altrimenti prima bisogna attendere che il sindaco emetta l’ordinanza di accalappiamento».


LA TRIBUNA DI TREVISO

28 OTTOBRE 2009

 

Tasso schiacciato da un auto a Monastier

 

Alvise Tommaseo

 

MONASTIER (TV). Un bellissimo esemplare maschile di tasso è morto schiacciato da una macchina nella notte tra domenica e lunedì nel tratto di strada che da Monastier porta a Fagarè. Il meraviglioso mustelide, del peso di circa 20 chili, è stato visto e fotografato lunedì mattina da Renzo Bergamo, cacciatore di Roncade, che si stava recando al lavoro a Salgareda. Il tasso, che appartiene a una specie protetta, si trovava riverso sul ciglio della strada e presentava profonde ferite da imputare all’investimento di un’autovettura. Renzo Bergamo, prima di allontanarsi, avvertiva Marco Lovisetto, presidente dell’ambito territoriale di caccia 13, che ha competenza nella zona. All’arrivo del presidente l’animale era, però, scomparso; rimosso, molto probabilmente, da qualcuno che voleva farlo imbalsamare, o che voleva cucinarlo, in quanto sembra che le sue carni siamo molto gustose. I tassi sono animali notturni, che si cibano di lombrichi, larve, rospi, coleotteri, lumache, oltre ad alcuni vegetali e frutti rossi. Si tratta di una specie sedentaria, che vive in piccole comunità all’interno di territori ben definiti. I cacciatori di Monastier ben sapevano della presenza di almeno una coppia di tassi nella zona e ne avevano anche individuato una tana. Naturalmente avevano sempre rispettato questi bellissimi mustelidi, che non recano danni ad alcuno e che, anzi, valorizzano da un punto di vista naturalistico il territorio. Purtroppo l’esemplare ha finito i suoi giorni sotto le ruote di una auto.


LA NUOVA FERRARA

28 OTTOBRE 2009

 

Cane affamato, tante cure in via Mazzini

 

Ferrara - La triste storia di Gedeone, un vecchio cane di 16 anni è iniziata alcuni anni orsono quando si è gravemente ammalato; ma le cure amorevoli del suo legittimo padrone hanno fatto si che vivesse ancora per molto tempo.  Ma quando ieri mattina una socia della Lega del cane lo ha visto legato alla rastrelliera del supermercato Meta di via Mazzini, magrissimo e che a mala pena si reggeva sulle zampe posteriori, non ha resistito. Si è fermata, ha atteso pazientemente che uscisse il “proprietario” e lo ha interrogato a lungo per conoscere la situazione di Gedeone. Purtroppo il ragazzo non parlava la nostra lingua ed il colloquio è risultato infruttuoso. Intanto si formava un capannello di gente che si impietosiva di fronte all’animale e qualcuno è persino entrato nel supermercato per acquistare del cibo. La bestiola si è messa a divorarlo avidamente, dando così l’impressione ancor di più di essere affamato e quindi maltrattato. La signora della Lega non si è fermata qui; ha telefonato ai vigili urbani, al Canile municipale e poi il caso ha voluto che passasse una volante della Polizia che si è fermata per valutare la situazione. Nel frattempo sono arrivati sia la veterinaria del canile che ha confermato il grave stato di salute dell’animale, sia una conoscente del vero proprietario, impegnato nella sua attività a Firenze, che ha però affidato fino a sabato la bestiola al ragazzo perché lo accudisca. Tutto quindi si è risolto: Gedeone non è maltrattato, ma solo ammalato. “Purtroppo i suoi problemi sono irreversibili - ha dichiarato la presidente Avedev, Paola Cardinali - ed essere arrivato a 16 anni significa che le cure non gli sono mancate”.


LA PROVINCIA PAVESE

28 OTTOBRE 2009

 

Il gatto finisce dentro la canna fumaria

 

BRONI (PV). Un gattino prigioniero, dentro un muro, con gli abitanti della zona che si sono mobilitati per salvarlo. Alla fine sono intervenuti i vigili del fuoco di Broni, che hanno abbattuto la parete e liberato il povero animale. E’ accaduto l’altra sera, in una casa di cortile al civico 25 di via Giordano Bruno, a Broni. I pompieri sono stati impegnati dalle 19.40 alle 22.30. Ora il micio, di appena 5 mesi, sta bene ed è stato riconsegnato al proprietario.  Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, quando gli abitanti delle case che si affacciano sul cortile hanno sentito un miagolio insistente. Sulle prime non ci hanno fatto caso; poi, visto che i miagolii non smettevano e anzi si facevano sempre più disperati, hanno deciso di cercare il punto da cui provenivano. Dopo un po’ di ricerche, gli abitanti del civico 25 hanno scoperto con grande sorpresa che i miagolii provenivano dall’interno di un muro: eppure non c’era nulla.  Tra coloro che partecipavano alle ricerche c’era anche un abitante della zona, che non vedeva più il suo gatto da diverse ore. Dopo un po’ di interrogativi su come quella bestiola potesse essersi infilata nel muro, qualcuno si è ricordato che in quel punto c’era una canna fumaria, chiusa ormai da più di 50 anni.  Un controllo al tetto dello stabile ha permesso di stabilire che il camino c’era ancora: evidentemente il gatto era caduto nel comignolo ed era rimasto incastrato dopo un volo di una decina di metri.  I vicini di casa hanno cercato di aprire un varco nel muro con martello e scalpello. Poi, visto che le cose andavano per le lunghe (si trattava di un muro antico, con le pietre al posto dei mattoni), hanno deciso di chiamare i vigili del fuoco di Broni. I pompieri hanno dovuto lavorare per oltre due ore, demolendo buona parte della parete fino a che è stato trovato il condotto.  Il gatto era su un cumulo di macerie, a tre metri di altezza, e stava abbastanza bene. Il soriano è stato riconsegnato al proprietario. Ora bisogna vedere chi ripagherà i danni in casa di M.L., il padrone del muro.


IL TIRRENO

28 OTTOBRE 2009

 

Sos animali

 

Si è allontanato dalla propria abitazione tra via De Amicis e via Torquato Tasso a Piombino (LU), un gatto nero di 6 anni (nero con la pancia bianca), taglia piccola. Chi lo avesse visto o trovato contatti il 348/4737701.

 

http://persietrovati.blogspot.com/2009/10/piombino-lu-smarrito-gatto-maschio.html


LA ZAMPA.IT
28 OTTOBRE 2009
 
Taka premiato: salvò il proprietario con un "massaggio cardiaco"
Saltando su e giù riattivò il cuore al suo "amico-uomo"
 
 
SYDNEY - Cane eroe in Australia. Quando ha visto il suo padrone Jim accasciarsi per un infarto, Taka, una femmina di razza cattle dog, non ha perso tempo: ha iniziato a saltellargli su e giù sul torace, rianimandolo fino a permettergli di chiamare i soccorsi. Un singolare massaggio cardiaco salvavita che, a due anni di distanza, ha fruttato al cane-dottore un premio della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Rspca).
Taka ha ricevuto la sua meritata "medaglia" durante una cerimonia a Maryborough, nel Queensland, e ora concorrerà per guadagnarsi anche la ’Purple Cross’, premio nazionale assegnato agli animali che si sono distinti per il loro servizio all’uomo. «Il mio cuore si era fermato », racconta Jim Touzeau, 71 anni, soffiatore di vetro. «Non so se è stata realmente Taka a farlo ripartire», ma secondo i medici è stato proprio il cane a ’risvegliarè Jim dandogli la forza di telefonare al pronto intervento. «Ha iniziato a battermi la cassa toracica con le zampe anteriori», continua l’anziano. «Deve avere pensato ’meglio che lo svegli altrimenti salto la cenà», sorride il proprietario. Taka, 3 anni, non si è limitata alla ’defibrillazionè a quattro zampe: è corsa in strada e ha richiamato l’attenzione dei passanti. Jim è vedovo e Taka è per lui un’inseparabile e «meravigliosa» compagna di vita. «Non mi lascia mai - dice - io conto su di lei e lei su di me».

Animalieanimali

28 OTTOBRE 2009

 

MORTO DIABOLIK, IL BALENOTTERO DI ISCHIA
Da mesi veniva studiato dagli scienziati della Delphis.

 

Diabolik, un balenottero pieno di risorse, l’aveva fatta franca per mesi sfuggendo alle «attenzioni» dei ricercatori del progetto Delphis che da anni sono impegnati, bel mare di Ischia e della costa flegrea, nella conservazione dei cetacei del Mediterraneo, ma è stato ferito a morte dall’impatto con una imbarcazione veloce. La storia della sua odissea merita di essere raccontata. Il primo allarme scatta la mattina del 20 ottobre quando la carcassa di un balenottero lungo circa undici metri venne avvistata nel canale di Procida da un pescatore, Gioacchino Esposito, che allertò la Guardia costiera. La notizia arrivò in un baleno alla Delphis che partecipò ai soccorsi a bordo di un gommone guidato da un componente dell’organizzazione, Angelo Miragliuolo, il quale constatò che si trattava di un esemplare maschio e che il corpo non era stato bruciato dal sole e, quindi, poteva essere utilizzato per scopi scientifici, anche se presentava tagli profondi nella parte posteriore, conseguenti probabilmente allo scontro con un’imbarcazione. Osservando attentamente il cetaceo, inoltre, Miragliuolo credette di riconoscere Diabolik, l’inafferabile e sbarazzino balenottero che da mesi frequentava il mare d’Ischia avendo l’ardire di navigare sotto costa, in mezzo al traffico di natanti, e di sfuggire non appena si profilava un pericolo. Gli esperti della Delphis ci hanno provato in tutti i modi, ma si sono dovuti arrendere perchè Diabolik aveva una caratteristica che lo rendeva praticamente imprendibile: assommava in superficie per un tempo brevissimo e si reimmergeva dopo meno di trenta secondi. Appariva e scompariva, insomma, a differenza degli altri esemplari che restavano molto di più in emersione. Il soprannome di Diabolik era, quindi, molto calzante e il balenottero lo ha onorato sfuggendo tantissime volte alla cattura. La sua morte violenta, però, non è solo un ennesimo episodio di pirateria marina, ma è una storia triste per le vicissitudini seguite alla scoperta della carcassa. La Delphis avrebbe voluto recuperarla per risalire alle cause della morte e per conservare lo scheletro, ma ha dovuto desistere a causa di una legge regionale che vieta il recupero di carcasse o di parti del corpo di animali. Anche se si tratta di cetacei che, a differenza di cani, gatti, pappagalli ed altre specie non possono essere oggetto di illecito commercio post mortem. Barbara Mussi, responsabile scientifica del progetto Delphis, vuole che l’opinione pubblica sappia queste cose. «Applicare la legge alle carcasse dei cetacei è, dunque, profondamente ingiusto. Tra l’altro mentre tentavamo di capire se fosse possibile recuperare lo scheletro, abbiamo appreso che non esistono fondi oper recuperare e conservare lo scheletro di una balena, ma si possono ottenere ottomila euro per affondarne la carcassa. Un paradosso». Un ultimo flash: le ricerche di Diabolik si sono fermate. Il suo corpo possente è stato avvistato nelle acque di Pozzuoli, ma non se n’è saputo più niente. Un mistero nel mistero.


IL GIORNALE

28 OTTOBRE 2009

 

Londra:  Critico gastronomico uccide babbuino, proteste

 

Proteste degli animalisti britannici contro quella che hanno definito «la crudele e ingiusta uccisione di un babbuino, da parte di un uomo che non sembra provare rimorso». AA Gill, un critico gastronomico, ha ucciso la scimmia in questione durante un safari in Tanzania per «vedere che cosa si prova a sparare a qualcuno». Nel suo articolo sul Sunday Times, Gill ha raccontato nei dettagli come ha colpito il primate da oltre 200 metri, perforandogli il polmone sinistro. «Di solito i babbuini sono difficili da colpire» spiega Gill nel suo articolo. «Scappano, corrono e si arrampicano sugli alberi. Ma non questo. Questo è morto lentamente». Steve Taylor, portavoce della lega britannica contro gli sport crudeli, ha replicato disgustato: «Questo comportamento è moralmente inaccettabile. Se vuole sapere cosa si prova a sparare ad un umano, dovrebbe sparare alla sua stessa gamba».


L'ARENA GIORNALE DI VERONA

28 OTTOBRE 2009

 

L’APPUNTAMENTO. Da stasera all’8 novembre alla "Grande mela"
Acrobati, ballerine giocolieri e clown: è l’ora del circo
La scuola circense di Mosca e quella italiana a confronto in uno spettacolo ricco di numeri, che si tiene due volte al giorno

 

Quinta tournée italiana per il famoso Circo di Mosca che approda in Italia per un tour di tre mesi e che fa tappa da stasera (alle 21.15) all’8 novembre al centro commerciale "La grande mela" che ospiterà un grande spettacolo all’interno di una struttura giallo-blu che ricostruisce la piazza Rossa di Mosca dove ogni anno si svolge il Festival mondiale del Circo al quale partecipano i maggiori artisti del mondo. La regia dello show è curata da David Roscoe che ha voluto realizzare una fusione tra circo e arte spettacolo rielaborandola in chiave moderna e dandole il titolo di Fantastico!
In pista si vedranno dunque i migliori numeri della scuola di circo russa e di quella italiana; il tutto sarà presentato da Larry Rossante, ed accompagnato dalla musica live di un’orchestra di 7 elementi, diretta dal maestro Mikeshenko. Per la prima volta scenderà in pista in Italia il temerario funambolo al cavo teso Alexandrov. Direttamente da Mosca arriverà poi la troupe di saltatori Nicolae, abili nei salti mortali con atterraggio in quinta colonna fino a raggiungere la cima di una piramide umana formata da quattro persone. Si preannuncia d’effetto anche il numero delle piramidi equestri proposto dalla troupe Alex al gran completo. Stupirà anche la velocità e il dinamismo del duo moscovita Derek & Perla: i giovani artisti proporranno un numero di sostenuto aereo. Sempre dalla Russia arriverà il giocoliere Steev Andryuw mentre gli Ikarov presenteranno la loro creazione: un vero e proprio balletto ottenuto sorreggendosi soltanto sul alcune fasce rosse.
Tra gli altri artisti presenti, ci sarà anche il verticalista Carlos (vincitore di vari premi ai Festival Under 21 come quello di Budapest, Latina e Mosca) che metterà a dura prova i muscoli sorreggendosi su un solo braccio e su una barra di acciaio. In un circo che si rispetti non possono mancare i numeri che vedono protagonisti gli animali. Ecco allora Mario Bellucci che, sfoderando una delle sue "trovate", sarà circondato dai suoi elefanti indiani che gli hanno fatto guadagnare un riconoscimento al Festival del circo di Monte Carlo. Per l’occasione, saranno affiancati da ballerine di samba. Assieme a lui, il piccolo Alessandro di soli 10 anni che mostrerà il suo coraggio. Quanto a Yvette De Rochi Bellucci proporrà con maestria un piacevole numero di cavalli arabi in libertà, che si muoveranno al ritmo della musica dance. Per la prima volta, poi, verrà proposto in Italia, un numero che ha spopolato al festival mondiale del circo di Montecarlo e che è stato premiato dalla principessa Stephanie di Monaco come numero rivelazione: si tratta dei pappagalli di Alessio Fochesato. A tenere allegria con le loro mille trovate in pista saranno i clown Filippo e Igor oltre anche la macchina comica di Mariolino.
Lo spettacolo del Circo di Mosca si preannuncia, dunque, di primissimo ordine e si svolgerà in una struttura formata da due tendoni, una tenda d’ingresso e un foyer. Nel tendone dove si svolge lo show tutto è studiato per la comodità del pubblico; la platea è formata da comode poltrone che permettono visibilità da ogni ordine di posti. Gli spettacoli si tengono due volte al giorno (alle 17 e alle 21.15; la domenica alle 10.30 e alle 17), tutti i giorni, eccetto il mercoledì.


BORSA ITALIANA
28 OTTOBRE 2009

 

Morta da giorni trovata con cane

A Milano, per polizia decesso donna avvenuto per cause naturali

 

MILANO - Una donna 53enne e' stata trovata morta, a Milano, dopo giorni dal decesso, all'interno del suo esercizio, una lavanderia in via Capecelatro. La polizia ritiene che si tratti di morte naturale. Accanto a lei, legato a una catenella, un bastardino stremato, perche' rimasto intrappolato nel negozio per diversi giorni. Il corpo della donna, Angela Pucci, era in avanzato stato di decomposizione. A dare l'allarme il titolare di un bar attiguo che ha sentito un forte odore provenire dal locale. 


LA CITTA' DI SALERNO

28 OTTOBRE 2009

 

Blitz al porto

 

Salerno - Tartarughe in via di estinzione e pappagalli tropicali sono tra gli animali esotici che continuano a fare gola ai tanti "collezionisti" di specie rare e protette che, incuranti dei divieti imposti dalla normativa che regola il settore, ne commissionano a intermediari senza scrupolo l’acquisto. Sono tantissimi gli animali strappati al proprio habitat naturale per finire - dopo viaggi della speranza in condizioni assurde che ne causano spesso la morte - in qualche giardino o salotto. L’ennesimo traffico è stato stoppato nella giornata di lunedì dal 2º nucleo operativo del gruppo della Guardia di Finanza, dall’Agenzia delle Dogane e dal nucleo operativo Cites del Corpo Forestale dello Stato. Durante i consueti controlli al porto commerciale, i finanzieri hanno scoperto che nella macchina di un trentenne, erano stivati, in pessime condizioni igienico-sanitarie ventuno tartarughe della specie "testudo graeco" ed un pappagallo della specie "psittacus erithacus erithacus". Si tratta di animali protetti dalla convenzione di Washington concernente il commercio internazionale delle specie in via di estinzione. La vettura stava scendendo da una delle tante motonavi provenienti da paesi extracomunitari. Gli animali erano occultati nel portabagagli, chiusi in diverse scatole sigillate, nascoste da valigie di grosse dimensioni. L’uomo è stato denunciato per aver contravvenuto alla convenzione di Washington, che sanziona penalmente chiunque importa senza i prescritti certificati e licenze specie animali in via d’estinzione. L’ipotesi delle Fiamme Gialle è che il trentenne volesse venderli a qualche facoltoso acquirente o a negozi di animali coinvolti nel traffico illecito che continua ad essere alimentato da decine di richieste provenienti da tutta Italia. Stando agli esperti avrebbe ricavato oltre ottomila euro solo dalla vendita delle tartarughe, che sono state provvisoriamente trasferite all’acquario di Napoli.


LEGGO

28 OTTOBRE 2009

 

Felici di volare e di tornare nel proprio habitat

 

Fasano (BR) - Felici di volare e di tornare nel proprio habitat: il cielo. Finalmente alcuni rari esemplari di volatili ritrovati feriti nei mesi scorsi e successivamente riabilitati, saranno liberati domani all’interno dello Zoosafari di Fasano. Appuntamento alle 10.30 per una mattinata dedicata alla fauna selvatica da molti ignorata, con uno sfondo davvero speciale: la macchia mediterranea della Murgia orientale. Si tratta di animali sconosciuti ma che rappresentano una meravigliosa parte della natura e degli esseri viventi, tenuti sino ad oggi sotto controllo dall’Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto in collaborazione con il Dipartimento di Produzione Animale dell’Università degli Studi di Bari. Sono sei in totale: una Poiana, un Nibbio bruno, due Gheppi, di cui uno munito di anello applicato in Israele nell’Università di Tel Aviv e soccorso in giugno nella Selva. Si proseguirà con due rapaci notturni: un Assiolo, ossia un mini gufo, e una civetta, questi ultimi sono noti per la loro dieta basata prevalentemente sugli insetti.


CORRIERE ADRIATICO
28 OTTOBRE 2009
 
Si terrà stamattina in Municipio un incontro fra tutti gli enti interessati alla vicenda del controllo numerico dei piccioni torraioli..
 
Osimo (AN) - Si terrà stamattina in Municipio un incontro fra tutti gli enti interessati alla vicenda del controllo numerico dei piccioni torraioli. Oltre al sindaco, all’ing. Armando Monti del Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune di Osimo e del comandante della Pmi, sono stati invitati rappresentanti della direzione medica del Ss. Benvenuto e Rocco, dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale, del Servizio veterinario Asur, della Soprintendenza per i Beni Archeologici, dell’associazione Amici Animali, della Coldiretti, della Polizia Provinciale, dell’Astea e del CdQ Osimo Centro.

La Repubblica -Roma -
28 ottobre 2009

Il prototipo della botticella elettrica

 
La giunta comunale ha affidato al X Dipartimento la funzione di promuovere un progetto con il quale verrà realizzata una prima flotta di 10 'botticelle elettriche omologate e funzionanti su strada. E' quanto è stato deciso nella riunione che si è svolta in Campidoglio. In pratica la giunta capitolina ha approvato una memoria dell'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo. Le botticelle elettriche saranno su strada entro sei mesi dalla data di commessa per affiancarle alle botticelle classiche. Ci sarà un periodo di sperimentazione per verificare il loro effettivo utilizzo, prevalentemente turistico, il loro gradimento e il loro potenziale impiego alternativo a quelle trainate da cavalli.
La decisione dell'amministrazione comunale di realizzare una prima flotta di botticelle elettriche  nasce dalla volontà di promuovere attività che possano migliorare, attraverso le tecnologie disponibili, la qualità dell'aria ed anche per realizzare azioni che siano di supporto nella tutela degli animali. La decisione nasce da un lavoro di oltre un anno da parte di esperti che hanno suggerito gli indirizzi per tutelare maggiormente i cavalli utilizzati per il traino delle botticelle romane. All'amministrazione capitolina sono arrivate, a quanto si apprende, alcune proposte da parte di soggetti privati e pubblici in cui "si ipotizzano soluzioni innovative, tra le più interessanti rientra una tipologia a trazione integralmente elettrica". Le botticelle elettriche potrebbe essere utilizzate come "sperimentazione per un sistema parallelo di trasporto pubblico non di linea all'interno delle zone di maggiore interesse turistico". Nel bilancio del Dipartimento X sono disponibili attualmente 547.500 euro proprio per l'adozione di nuovi modelli di botticelle.

LA ZAMPA.IT

28 OTTOBRE 2009

 

La crisi economica rende i proprietari "cane-dipendenti"

Il veterinario: «Si crea una sorta di "transfer" fra la persona e il quadrupede, con un rapporto distorto, molte volte causato dall'insicurezza della vita in questo periodo di difficoltà economica».

 

ROMA - Per fortuna non tutti i proprietari di animali cercano di disfarsene per la crisi economica del momento. Anzi, sembrerebbero manifestarti diversi casi di proprietari "cane-dipendenti". «Osserviamo sempre più persone che vengono da noi con mille ansie riguardo al loro animale: faticano a lasciarlo anche solo per il tempo necessario alle visite o agli esami di controllo, si attaccano psicologicamente a lui e gli parlano come fosse il loro unico confidente e amico. Insomma, si crea una sorta di ’transfer’ fra la persona e il quadrupede, con un rapporto distorto, molte volte causato dall’insicurezza della vita in questo periodo di difficoltà economica». A parlarne è Daniele Corlazzoli, veterinario della Clinica Roma Sud, struttura alle porte della Capitale che cura ogni giorno circa 100 ’pazientì e i loro spesso problematici proprietari.
«Il senso di isolamento che caratterizza la vita di molte persone, acuito dai problemi economici - dice l’esperto all’Adnkronos Salute - porta i padroni dei cani a rivolgere ancora più attenzioni del normale al loro animale, con atteggiamenti di forte e spesso immotivata preoccupazione. In molti casi, inoltre, questo non viene compreso dai parenti e dagli amici, che spingono la persona a chiudersi ancora di più nel piccolo mondo che si è creata con l’amico a quattro zampe», aggiunge.
«Noi veterinari diventiamo così dei "confessori" - sottolinea - trovandoci di fronte a clienti sconvolti per il malessere del cane. Ed è ancora peggio quando si devono prendere decisioni importanti. Abbiamo visto famiglie che si spaccano di fronte alla scelta di far operare o meno un animale. E molti ci dicono che sarebbe meglio decidere sulla loro pelle, sul loro destino - conclude Corlazzoli - piuttosto che su quelli del cane».


RIVIERA 24

28 OTTOBRE 2009

 

L'INCIDENTE DI CACCIA ALLE 7

Litigano i cani e parte un colpo di fucile: cacciatore ferito alla testa a Poggio di Sanremo

 

Sanremo (IM) - Stando a una prima ricostruzione sembra che il cacciatore dal quale e’ partito il colpo, fosse chinato con l’arma caricata sulla schiena, quando ha toccato il terreno con il ‘calcio’ ed e’ partito il colpo.Un cacciatore, Enzo Giansante, di 42 anni, e’ rimasto gravemente ferito alla testa con un fucilata esplosa accidentalmente dal suo compagno di caccia, mentre stavano dividendo i cani che litigavano, durante la ‘posta’ in collina. e' accaduto, intorno alle 7, in localita' Vasche, a Poggio, di Sanremo. Sul posto sono intervenuti i medici di Alfa 2 del 118, i Carabinieri e la Croce Rossa. L’uomo e’ stato stabilizzato e portato all’ospedale, dove i medici stanno valutando le sue condizioni e potrebbero decidere di trasferirlo di struttura.Stando a una prima ricostruzione sembra che il cacciatore che ha esploso il colpo, fosse chinato con l’arma caricata sulla schiena, quando il 'calcio' di quest'ultima ha toccato il terreno ed e’ partito il colpo. I militari della locale compagnia hanno sequestrato l’arma e la cartuccia, che era caricata a pallini. Hanno anche ascoltato il cacciatore che ha esploso il colpo e altri compagni di caccia del ferito. Chi ha sparato rischia ora una denuncia per lesioni: gravi o gravissime anche a seconda della prognosi dell’altro cacciatore.


SANREMO NEWS

28 OTTOBRE 2009

 

Sanremo (IM): disgrazia, cacciatore potrebbe perdere la vista

 

Stefano Michero

 

Sanremo (IM) - Destano preoccupazione le condizioni del cacciatore che questa mattina è rimasto ferita sulle alture matuziane tra Poggio e Ceriana. L'uomo un Enzo G., 70enne sembra che fosse intento, insieme ad un compagno di caccia, a dividere i cani dopo che questi avevano iniziato ad azzuffarsi. Proprio mentre separava i segugi un colpo è partito inavvertitamente dal fucile. I pallini nel proiettile lo hanno preso di striscio all'orecchio, ma vicino agli occhi tanto che per i medici la vista dell'uomo potrebbe essere compromessa. Sul posto si sono precipitati i medici del 118 ed una squadra della Croce Rossa di Sanremo. I medici dopo aver fatto il possibile per stabilizzare l'uomo hanno disposto l'immediato trasferimento del ferito al Pronto Soccorso dell'Ospedale Borea per accertamenti e cure. A Poggio sono intervenuti anche i Carabinieri per appurare quanto fosse accaduto. Hanno ascoltato entrambi i cacciatori e d appurato i fatti. Fortunatamente i pallini erano dimensionati per la caccia ai volatili. Si fosse trattato di pallini per la caccia al cinghiale, sarebbe stato diverso. L'uomo, fortunatamente, non è in pericolo di vita.


Animalieanimali

28 OTTOBRE 2009

 

PIU' CACCIA? LAC RICORRE AL TAR CONTRO LA REGIONE VENETO
Richiami vivi vietati dalla legge, caccia con i cani anche nei terreni ghiacciati, immissioni di specie “aliene” e caccia ad uccelli in via di estinzione sono i quattro motivi di ricorso.

 

Oggi 28 ottobre 2009 la seconda sezione del TAR del Veneto esaminerà il ricorso della LAC - Lega Abolizione Caccia, rappresentata dall’avvocato Massimo Rizzato del foro di Vicenza, contro il calendario venatorio della regione Veneto 2009/2010.
I motivi del ricorso riguardano l’uso del piccione domestico quale richiamo vivo per la caccia ai Colombacci che per legge è vietato; la deturpante caccia vagante con i cani anche a dicembre e gennaio quando i terreni sono ghiacciati e gli uccelli selvatici sono allo stremo con picchi di mortalità che fanno rabbrividire; la possibilità di immissione della Pernice Rossa specie alloctona ed estranea alla fauna locale che potrebbe anche ibridarsi a specie autoctone con un conseguente inquinamento genetico; caccia a specie sempre più rare come il Combattente, un uccello molto appariscente che vive nelle lagune e la Moretta, una piccolissima e bellissima anatra selvatica.
L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Ricerca e Difesa Ambientale, nel dare il parere al calendario venatorio del Veneto aveva dato parere negativo alla caccia vagante in inverno, alla caccia a Combattente e Moretta e alla liberazione di soggetti di Pernice Rossa.
“Speriamo che i giudici del TAR – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – accolgano il nostro ricorso in modo da preservare una parte molto importante di fauna selvatica, patrimonio naturale di noi tutti cittadini, oggi considerata troppo spesso oggetto di campagna elettorale dai soliti noti. Il nostro ricorso di basa su fondamenta scientifiche solide ed inconfutabili dato che anche l’autorevole istituto statale al ISPRA ha dato parere negativo a queste attività di caccia. Ora non ci resta che attendere il responso che dovremmo conoscere già da giovedì o venerdì prossimo.”


CORRIERE DEL TICINO

27 OTTOBRE 2009

 

Lavoro extra per i cacciatori

Grigioni: dovranno abbattere altri 619 cervi

 

COIRA (Svizzera) - I cacciatori grigionesi hanno ucciso 2'659 cervi durante la caccia alta lo scorso mese, meno di quanti previsti nel piano d'abbattimento. Quindi nella cosiddetta caccia autunnale dovranno essere presi altri 619 esemplari, ha comunicato oggi l'ufficio cantonale di caccia e pesca.
Durante la caccia alta - cui hanno partecipato 5'419 persone, tra cui 133 donne - sono inoltre stati uccisi 1'700 caprioli, 3'086 camosci, 6'333 marmotte e undici cinghiali.


LA GAZZETTA DI MANTOVA

28 OTTOBRE 2009

 

Un cervo in fuga sulla tangenziale Ricerche a vuoto

 

Provincia di Mantova - Il tempo di allertare il Comune, per le competenze sugli animali selvatici, ché quello era già fuggito per il cancello principale della cittadella della salute; uno scatto tra le auto ed un balzo oltre la recinzione che chiude i campi. Non sono bastati una mattina e un pomeriggio di ricerche serrate a rintracciare il grosso animale; neppure a riconoscerlo con esattezza. Un cervo? Un camoscio?  La segnalazione che ha impegnato polizia, vigili e uomini del servizio veterinario dell’Asl è partita ieri di prima mattina. E’ partita dalla stessa Asl, che si è ritrovata in casa, nei campi tra le palazzine dell’ex manicomio, quello che sulle prime è stato definito ‘cervo’. «L’abbiamo segnalato al Comune, perché in questi casi l’autorità è del sindaco, ma nel frattempo è riuscito a scappare e a far perdere le sue tracce». Ha puntato dritto verso la campagna sull’altro lato di via dei Toscani, saltando con estrema agilità una recinzione altra più di un metro. Un cervo? Uno degli esperti che è riuscito ad avvistarlo con il binocolo prima che sparisse definitivamente, scuote la testa. Non lo convincono la struttura, a suo giudizio troppo grossa, e le corna non ramificate. Un camoscio? Forse. Ma non è stato esclusa neppure la possibilità che possa trattarsi di un individuo di una specie esotica, come una qualche razza di antilope. Che sia un animale delle Alpi o di un altro continente, in ogni caso, dev’essere fuggito da un giardino della zona.  La battuta per rintracciare l’animale, evitando che la sua fuga spaventata potesse essere un pericolo per sé e per gli automobilisti, si sono mossi anche gli agenti della polizia stradale, sollecitati da un paio di segnalazione al centralino, e la polizia locale.  In mattinata ci sono stati alcuni avvistamenti, in una vasta area tra il centro commerciale Quattroventi e San Silvestro, lungo la direttrice dell’Asse Sud. Dal comando di viale Fiume sono partite anche una segnalazione alla caserma Quarto Missili che si trova nei paraggi, e alla Provincia perché facesse mettere segnali di pericolo sulla tangenziale. Tutti mobilitati. Ma l’animale è stato bravo a nascondersi. O a fuggire molto lontano.


LA REPUBBLICA FIRENZE

28 OTTOBRE 2009

 

Erano entrati nella sua proprietà e sparavano vicino alle case

Picchiato e rapinato dai cacciatori

Aggressione nella zona di Bagno a Ripoli, la vittima è un avvocato fiorentino

 

Laura Montanari

 

Bagno a Ripoli (FI) - Sente degli spari molto vicino a casa, vede delle auto parcheggiate sulla sua proprietà da cinque o sei cacciatori ed esce per protestare: viene aggredito, picchiato con pugni e calci e derubato delle chiavi. E´ successo sabato scorso intorno a mezzogiorno sulle colline nel verde di Bagno a Ripoli. La vittima, un avvocato fiorentino, ha presentato una denuncia ai carabinieri. Racconta di essere uscito di casa avendo sentito degli spari molto ravvicinati (in un campo stavano raccogliendo le olive e si sono visti piovere sulla testa i pallini delle cartucce). Ha fatto notare ai cacciatori di essere troppo a ridosso della strada e vicini a una zona abitata. La reazione ostile di questi lo convince a chiedere col cellulare l´intervento dei vigili urbani, ma uno dei cinque si avvicina e gli sputa in faccia. Lui chiude svelto la comunicazione e scatta con l´aiuto del telefonino le foto alle macchine parcheggiate sulla sua proprietà.
A quel punto un altro dei cacciatori (tutti armati di fucile) gli si avvicina prova a strappargli il cellulare, lui reagisce lo recupera: a quel punto - racconta ai carabinieri - in gruppo lo circondano e lo prendono a pugni e a calci. Lui cade sul ciglio della strada, uno lo afferra alla gola e gli ordina di non muoversi. In due lo trattengono viso a terra e intanto i cacciatori mettono in moto le auto ordinandogli di stare in quella posizione finché loro non se ne saranno andati. Quando si rialza l´uomo, si rende conto di non avere più né un mazzo di chiavi, né il telecomando del cancello. Il gruppo si è allontanato con le macchine giù per una strada a curve ad elevata velocità tanto che un abitante della zona riesce a fermare una delle vetture per protestare proprio per la guida pericolosa. Intanto l´avvocato è costretto ad andare al pronto soccorso dell´ospedale di Careggi per farsi medicare per le ferite al collo e le ecchimosi. Sulla vicenda stanno ora facendo accertamenti gli investigatori dell´Arma del comando provinciale di Firenze. Per identificare i cacciatori potrebbero essere utili le immagini registrate dalle telecamere di case private che si trovano lungo la strada.


IL TIRRENO

28 OTTOBRE 2009

 

Troppi furbi, vietata la pesca

 

ORBETELLO (GR). Troppe “furbate” nella laguna. E così «per motivi tecnici viene sospesa la pesca sportiva nella laguna di Orbetello. Si potrà pescare di nuovo dall’aprile 2010», spiega Lindo Bondoni, dirigente di Orbetello Pesca, che ha in gestione la laguna. I motivi tecnici sono da cercarsi nel fatto che di recente si sono moltiplicati coloro che pescavano quantità superiori a quelle autorizzate, facendo pescare anche familiari senza permesso. E c’è chi ha preso animali troppo piccoli.


IL TIRRENO

28 OTTOBRE 2009

 

Via libera alla pesca con la bilancia

 

MARINA (LU). Il tempo della messa al bando è finito: sbarca dunque, sul pontile di Tonfano, la pesca con la bilancia. «Sarà consentita dal 1º ottobre al 30 aprile, per un massimo di 12 bilance contemporaneamente», certificano dal palazzo.  La novità è contenuta nella ordinanza sulle disposizioni di utilizzo del pontile, firmata dopo il confronto, svoltosi nei giorni scorsi fra amministrazione comunale e la neonata associazione degli “Amici del pontile” che conta 140 iscritti, in prevalenza pescatori.  All’incontro erano presenti il sindaco Massimo Mallegni, il vicesindaco Alberto Giovannetti, l’assessore Alfredo Benedetti, il presidente del consiglio comunale Gabriele Marchetti e il presidente dell’associazione Valerio Bonfigli.  «Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto - spiega Bonfigli - dato che è stata confermata la possibilità di praticare pesca dilettantistica con un massimo di 2 canne a persona ed è stata concessa anche la pesca con non più di 12 bilance di lato non superiore a 3,50 metri. Dal canto nostro, come associazione, ci siamo impegnati a provvedere al controllo e alla pulizia del pontile, cercando di tutelarlo da vandali per quanto possibile. Inoltre, intendiamo, in collaborazione con l’amministrazione e le altre realtà presenti sul territorio, ufficializzare presto un calendario di eventi e gare sportive, che possano creare intrattenimento tutto l’anno, diversificando così l’offerta del pontile».  Facciamo un po’ d’ordine, quindi, sulle prescrizioni previste ad oggi sul pontile: è vietato transitare o sostare con ogni tipo di veicolo, comprese biciclette condotte a mano, skate, pattini e similari con esonero dal divieto per i portatori di patologie relative alla deambulazione, così come sono vietati i tuffi, il commercio e portare animali senza guinzaglio. E’ invece consentita «la pesca dilettantistica con canna da pesca - recita l’ordinanza - con non più di 2 canne a persona. E’, inoltre, vietato lasciare permanentemente gli attrezzi da pesca sulle strutture del pontile e, comunque, lasciarli anche momentaneamente incustoditi».


IL GIORNALE

28 OTTOBRE 2009

 

Ravenna Trovata iguana gigante in giardino pubblico

 

Ravenna - Un’iguana lunga un metro e dieci centimetri: l’hanno recuperata ieri in mattinata gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dopo la segnalazione di un cittadino, in un giardino in pieno centro a Ravenna. Il lucertolone, una specie originaria del Sud America e del valore commerciale di diverse centinaia di euro, è stato catturato facilmente, visto che a causa del freddo si muoveva lentamente tra le frasche. È stato subito trasferito in un’idonea struttura. Forse l’animale è stato abbandonato volontariamente dal proprietario a causa del le dimensioni raggiunte. Quest’ipotesi, se verificata - ha fatto subito sapere la Forestale - comporterebbe una denuncia a piede libero per abbandono di animali. Se invece qualcuno avesse smarrito l’animale senza accorgersene, per riaverlo dovrà rivolgersi alle autorità. Non è la prima volta che grandi rettili sono abbandonati nel pieno centro della città dai legittimi proprietari.


ROMAGNA OGGI

28 OTTOBRE 2009

 

Ravenna: la Forestale 'salva' un iguana in pieno centro

 

RAVENNA - Al centralino del Corpo Forestale dello Stato arrivano a volte le segnalazioni più strane. Martedì mattina è giunta,da parte di un privato cittadino, al Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ravenna notizia di un grosso lucertolone che si aggirava all'interno di un giardino semi abbandonato nel pieno centro di Ravenna.  Una pattuglia del Comando Stazione di Ravenna è stata prontamente inviata sul luogo ed è intervenuta individuando il rettile: una iguana di notevoli dimensioni, lunga circa 1 metro e 10 centimetri.

L'animale procedeva fra la vegetazione lentamente  a causa della temperatura, per lei già molto rigida, nonostante la bella giornata di sole.L'iguana, animale originario del Centro-Sud America, si presenta in buone condizioni di salute e ben nutrita, è stata catturata dai Forestali e posizionata in un contenitore adeguato alle dimensioni per essere successivamente trasferita presso una struttura idonea che provvederà a fornire le cure necessarie per il suo sostentamento.Il sauro, del valore al commercio di svariate centinaia di euro, potrebbe essere stato abbandonato volontariamente dal proprietario presumibilmente proprio a causa delle sue notevoli dimensioni: in questo caso scatterebbe una denuncia per il reato di abbandono volontario di animali. Il personale del Corpo Forestale dello Stata ha iniziato prontamente al riguardo le previste attività di accertamento ed indagine. Un'altra ipotesi, anche se si ritiene meno probabile, potrebbe essere quella che l'animale sia sfuggito inavvertitamente al proprietario: se qualcuno pertanto ne rivendicasse il possesso, si dovrà rivolgere al Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato.Nel mentre l'iguana ha già trovato una nuova collocazione che le permetterà di affrontare in maniera adeguata le imminenti giornate autunnali, con le temperature in previsione di ribasso e pertanto con conseguenti notevoli difficoltà di sopravvivenza per l'animale.


IL SECOLO XIX

28 OTTOBRE 2009

 

A Oregina (GE) una femmina cade nel cortile di un condominio

l'animale è stato salvato

 

Provincia di Genova - Ennesimo rodeo di cinghiali in piena città. E' accaduto ad Oregina, dove la polizia provinciale è intervenuta, pochi giorni fa, per sedare, con un apposito fucile lancia-siringhe, una femmina di cinghiale di circa 80 chili che era precipitata da un muro alto 6 metri. L'animale, che a quanto pare si trovava in un giardino pubblico soprastante, è volato nel cortile condominiale, tra i panni stesi, di un palazzone di via Cella.
Prima dell'arrivo delle guardie provinciali, l'animale si è dibattuto, terrorizzato, alla ricerca di una via di fuga. Gli agenti hanno recuperato e immobilizzato il cinghiale, per poi trasportarlo e liberarlo in una zona fuori città. L'episodio ripropone la questione del rapporto con questi ungulati instaurato da alcuni abitanti del quartiere, che la sera alimentano questi suini selvatici con abbondanti razioni di pane secco. Una forma di addomesticamento che l'Enpa, ente protezione animali sconsiglia.


L'ECO DEL CHISONE

28 OTTOBRE 2009

 

Il galletto non lascia dormire Padreterno: interviene il Comune 

 

PORTE (TO) - Ogni mattina alle 4,30 il suo chicchirichì sveglia il Padreterno. E anche chi in località Padreterno ci abita.
È la storia di un galletto, scambiato per gallina durante la selezione dei pulcini. Lui è l'unico gallo del pollaio, che da una ventina di giorni a questa parte (da quando è diventato adulto) canta a gran voce alle 4,30 precise.
A Porte il Padreterno è la zona in via Bessone dove un tempo c'era una cappelletta, oggi divenuta fontana con panchina. Proprio lì, il galletto dà la sveglia a diverse persone. «Io ho il sonno pesante e non lo sento, ma mia moglie ad esempio sì», racconta il vice-sindaco Sergio Gaido, che ha ricevuto l'informale delega al galletto.
Le segnalazioni infatti del chicchirichì sono arrivate anche in municipio: c'è anche chi ha perso il sonno per il galluccio mattutino. Anche perché questa è già la seconda volta che dalla selezione "scappa" il gallo.Ora gli amministratori comunali dovranno attendere il ritorno del proprietario e poi «trovare una soluzione che non penalizzi né il galletto né il sonno dei portesi. Anche perché Porte è uno dei pochi paesi cha ha un regolamento comunale per il benessere degli animali», dichiara il sindaco Laura Zoggia, che di delega informale ha ricevuto quella agli asini, coadiuvata dal consigliere Gigi Giai.Sì, perché già quest'estate il concentrico di Porte ha subito "molesti" rumori animaleschi. Dodici bellissimi asinelli hanno passato il mese di agosto nei prati sopra alla chiesa. Ragliavano e ragliavano, specialmente di notte. Anche qua, segnalazioni in municipio e la sindaca che si prende carico degli asinelli, insieme al consigliere Giai, appunto. Il primo pensiero fu la mancanza di cibo e acqua. Ma poi proprio il consigliere capì che i versi notturni erano dovuti alle notti "brave" del gruppo: tra di loro c'erano cinque belle asinelle in calore.


IL GAZZETTINO

28 OTTOBRE 2009

 

Epidemia di mixomatosi fa strage di conigli al Parco

 

SAN DONÀ DI PIAVE (VE) – I conigli del parco fluviale sono ammalati. Il Comune in collaborazione con i servizi veterinari dell’Ulss 10, ha predisposto un piano di intervento dopo che è stata segnalata la presenza di molti conigli morti. Lo ha segnalato l’assessore alle Politiche sanitarie, Leo Oliviero. «La colonia di conigli – ha detto – si è ammalata di Mixomatosi, una malattia causata da un virus che interessa soprattutto la pelle e che impedisce loro di vedere, annusare e nutrirsi, causando una mortalità quasi totale». L’area interessata è stata interdetta al passaggio anche se Oliviero ha precisato che la mixomatosi colpisce esclusivamente i conigli e non altri animali.


IL TIRRENO

28 OTTOBRE 2009

 

Gli animali sotto tutela

 

CAPANNORI (LU). Il comune realizzerà un regolamento per la corretta convivenza tra uomo e animali recependo la nuova legge regionale approvata la scorsa settimana. Punto di partenza - spiega l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci - sarà una bozza stilata in seguito a incontri con alcuni soggetti tra cui l’azienda Usl 2 e associazioni animaliste. Il documento verrà poi presentato ai cittadini nel corso di un’assemblea pubblica.  Il regolamento promuoverà e disciplinerà la tutela e il rispetto degli animali, condannerà l’abbandono e gli atti di crudeltà e favorirà interventi volti a contrastare il randagismo. In particolare, al suo interno saranno disciplinati gli obblighi dei proprietari, il trasporto degli animali, il controllo della riproduzione, le amputazioni, la soppressione e la sperimentazione.  Alcune parti saranno dedicate alle varie specie, regolamentando la detenzione, la dimensione dei recinti e delle gabbie e la detenzione nelle abitazioni di cani, gatti, cavali, volatili, animali esotici ed acquatici. Saranno regolate le attività con impiego di animali quali l’addestramento e l’educazione, l’esposizione e la vendita, i canili privati e le pensioni per animali, le mostre e gli spettacoli, le manifestazioni storiche e culturali, le attività e le terapie assistite da animali. Nel regolamento verranno introdotti inoltre degli articoli sulla prevenzione e il controllo degli allevamenti, sull’assistenza veterinaria e sui canili municipali.


IL MATTINO

28 OTTOBRE 2009

 
Prevenire i tumori e le varie patologie all’apparato genitale dei migliori amici dell’uomo
 
Prevenire i tumori e le varie patologie all’apparato genitale dei migliori amici dell’uomo è l’obiettivo della campagna di sterilizzazione dei cani padronali che ha preso il via a Napoli con i fondi della Regione Campania. A partire da oggi i proprietari potranno rivolgersi direttamente ai medici veterinari che hanno aderito all’iniziativa, 17 in tutto, per far sterilizzare il proprio animale. Il progetto, realizzato dal «Servizio tutela diritti e salute degli animali» del Comune, diretto da Clara Degni e sostenuto dall’assessore all’Ambiente Rino Nasti, è stato presentato lunedì a Palazzo San Giacomo. Sono intervenuti Vincenzo Caputo, coordinatore dei servizi veterinari dell’Asl Na1; Luigi Zicarelli, preside della Facoltà di Veterinaria alla Federico II; Corrado Pacelli e Guido Rosato, rispettivamente presidente e consigliere dell’Ordine dei Medici Veterinari. I tumori. «La sanità veterinaria privata - ha detto Caputo - è uno strumento strategico per approfondire le indagini epidemiologiche di gravi patologie che colpiscono le popolazioni canine e feline, quali i tumori e le malattie infettive». Malattie il cui studio apre nuovi importanti orizzonti anche per l’uomo e per l’ambiente. Pensiamo all’inquinamento e agli elevati tassi di neoplasie registrate nei territori a rischio, sia tra gli animali che tra gli uomini. «I randagi, se attentamente studiati - ha spiegato Zicarelli -, rappresentano delle formidabili sentinelle ambientali che possono indirizzare l’opera di prevenzione e profilassi di numerose malattie che colpiscono l’essere umano». Ricordiamo che il tumore è tra le cause principali di mortalità negli animali domestici. Il risparmio. Il costo dell’intervento chirurgico a carico del proprietario, grazie al contributo regionale, è di 100 euro, Iva e Enpav inclusi. I fondi erogati consentono, per ora, di sterilizzare 200 cani: per questo sarà determinante l’ordine cronologico delle richieste da parte dei proprietari interessati a far operare il proprio animale. I requisiti. «All’iniziativa - precisa Clara Degni - sono ammessi solo i cittadini residenti nel Comune di Napoli il cui animale è regolarmente iscritto all’anagrafe canina. Per accedere alla prestazione è quindi necessario il certificato di iscrizione anagrafica del cane e un documento di riconoscimento del proprietario. Qualora il cane non abbia ancora il microchip questo può essere applicato dallo stesso veterinario prima dell’intervento». L’elenco. Ecco i nomi dei veterinari ai quali rivogersi: Raffaele Amalfitano, Francesco Alberto Assenza, Brigida Buzio, Antonietta Cerqua, Valeria Craus, Marianna D’Amato, Giorgio De Marco, Mario Fraticelli, Riccardo Jori, Nicole Kujawski, Ubaldo Luciano, Vincenzo Minuto, Immacolata Paone, Sergio Passannanti-Raffaele Esposito, Barbara Priore, Natalia Sanna, Laura Zonno. Per maggiori informazioni tel. 081-7955061.

VARESE NEWS

28 OTTOBRE 2009

 

Come salvare un asino in montagna

La società di protezione animali ha acquistato nuove attrezzature per i soccorsi di animali di grande mole anche in condizioni ambientali difficili

 

La Spab (società protezione animali di Bellinzona) ha acquistato nuove attrezzature per i salvataggi più complicati degli animali in difficoltà. I nuovi mezzi di soccorso permetteranno di effettuare trasporti di specie di grande mole come mucche e cavalli. Gli elicotteri che spesso affiancano l'organizzazione durante le operazioni di recupero sono solitamente già dotati di queste attrezzature ma in presenza di alcune condizioni climatiche come nebbia, vento, oscurità o altri motivi, che rendono impossibile l'intervento aereo occorre trovare nuovi mezzi di soccorso. La Protezione animali di Bellinzona ha deciso di procedere all’acquisto di attrezzature proprie e, per sopperire alla mancanza eventuale dell’elicottero, ha stipulato un accordo con la ditta Wolfisberg di Airolo, attrezzata con potenti autogru nel recupero di grandi mezzi sulle strade e autostrade del Ticino, attiva con una squadra di 24 ore su 24 per tutto l’arco dell’anno.Tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto finanziario della signora Carla Colombi-Tallone che da parecchi anni aiuta la Spab nell’acquisizione di mezzi di soccorso all’avanguardia, il che fa dell’Associazione bellinzonese l’unica in Svizzera in grado di intervenire in ogni situazione per il bene degli animali sull’intero territorio del Ticino e del Grigioni italiano.La collaborazione fattiva istauratasi negli anni fra la Spa di Bellinzona, le Polizie cantonali e comunali; gli Uffici del veterinario cantonale e caccia e pesca ; i pompieri di Bellinzona e Lugano; le colonne di soccorso di UTOE e CAS; la Protezione civile in caso di catastrofi naturali e tutti gli Enti ufficiali che si trovano ad affrontare problemi legati al mondo animale, permette di offrire un aiuto concreto a questi esseri viventi, così definiti dalla Legge.

 

FOTO

http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=154719


TISCALI ANIMALI
28 OTTOBRE 2009
 
Salvata dall'estinzione in Spagna, la lince iberica emigra in Portogallo
 
Dopo aver recuperato la razza a rischio di estinzione della lince iberica, la Spagna la esporterà in Portogallo. La femmina di lince iberica Azahar, nata in cattività nel 2004 nello zoo-botanico di Jerez de la Frontera (Cadice), sarà trasferita al nuovo centro di allevamento di Silves, in Portogallo, nell'ambito del Piano di azione per l'allevamento del felino nella penisola iberica.
Fonti del ministero per l'ambiente, hanno spiegato che Azahar è stata trasportata in una gabbia, scortata da ricercatori partecipanti al programma, nel centro di Silves, dove il 30 ottobre saranno trasferiti altri quattro esemplari di lince provenienti dal Centro di La Olivilla di Jaen, in Andalusia.
Complessivamente, il programma prevede il trasferimento in Portogallo di 16 esemplari del felino, che costituiranno la nuova colonia portoghese, in base all'accordo di collaborazione firmato dai due governi. Grazie all'iniziativa, la partenza delle linci alla volta del vicino lusitano libererà nel centro di allevamento dell'Andalusia lo spazio necessario ad accogliere altri cuccioli. 
Da parte sua, il ministero per l'ambiente portoghese si è impegnato a intraprendere e realizzare entro i prossimi tre anni il programma di reinserimento della lince iberica, con l'individuazione di almeno un'area di protezione e la realizzazione di un rapporto annuale sullo stato di salute dei felini e di uno studio sul loro comportamento.

REUTERS

28 OTTOBRE 2009

 

Francia, orso a rischio estinzione: servono femmine, dice studio

 

LONDRA (Reuters) - La popolazione degli orsi bruni in Francia è così scarsa che in un futuro prossimo l'animale rischia l'estinzione. Lo dice uno studio, secondo il quale si potrebbe invertire il trend importando nella regione esemplari di sesso femminile.La ricerca, pubblicata sul giornale online Plos One, spiega che il problema di fondo è che nella popolazione di orsi ci sono troppi maschi e che quindi l'inserimento di femmine non potrebbe certo far impennare il numero di esemplari ma ne ridurrebbe una delle cause del progressivo declino."I nostri risultati suggeriscono che per avere una buona popolazione in Francia bisogna eseguire ulteriori redistribuzioni di esemplari. In particolare, i maschi di orso hanno bisogno di più femmine", ha spiegato Guillaume Chapron dell'Università svedese di Scienze Agrarie.L'orso bruno è quasi sparito in Francia a partire dalla metà del secolo scorso e adesso ne sopravvivono solo due diversi gruppi sulla catena dei Pirenei.


ALTO ADIGE

28 OTTOBRE 2009

 

Orso sloveno davanti al museo

 

MARETA (BZ). Un orso bruno proveniente dalla Slovenia campeggia da lunedì all’ingresso del Museo provinciale della Caccia e della Pesca presso Castel Wolfsthurn a Mareta. Il giovane esemplare di orso imbalsamato è stato consegnato al presidente dell’ente Musei provinciali, Bruno Hosp, dall’attuale presidente della Comunità di lavoro delle associazioni cacciatori dell’Arco alpino sud-orientale, Franc Golija. Giunto in Alto Adige quale regalo all’associazione dei cacciatori altoatesini, è stato destinato al Museo della caccia e della pesca su desiderio del presidente e del direttore dell’associazione cacciatori altoatesini, Klaus Stocker e Heintich Aukenthaler.  L’orso di circa un anno di età era stato vittima di un incidente ferroviario in Slovenia. L’animale è ora in mostra all’ingresso di Castel Wolfsthurn a Mareta che resterà aperto al pubblico fino al 15 novembre prossimo prima della chiusura invernale. Fino a tale data è possibile visitare anche la mostra temporanea «Tirolesi! Avanti!». Il museo è aperto da martedì a sabato, dalle 9.30 alle 17.30 e di domenica e nei giorni festivi dalle 13.00 alle 17. Lunedì 1º novembre il museo resta chiuso al pubblico.


CORRIERE DELLE ALPI

28 OTTOBRE 2009

 

Il satellite controlla l orso Dino

 

Roberto Curto

 

FELTRE (BL). Ha scorrazzato in lungo e in largo nel Feltrino facendosi vedere di quando in quando e danneggiando pollai e recinti alla ricerca di cibo. Dalla prima apparizione di aprile nel comune di Sospirolo fino a luglio ha scelto i boschi di Sovramonte, Lamon e della Valle di Seren come territori di residenza per poi fare una puntata anche in Valle di Canzoi nel comune di Cesiomaggiore dopo avere probabilmente attraversato il Passo Finestra. Ma nei giorni scorsi Dino è stato catturato a ridosso del confine con la provincia di Trento, nel territorio di Tonadico e munito di radiocollare per seguirne d’ora in avanti gli spostamenti. L’operazione è stata resa possibile grazie al personale della Provincia autonoma che segue il «Progetto orso».  Non ci sono dubbi che si tratti di Dino, l’esemplare a cui l’Ispra ha assegnato il codice M5. La cattura dell’animale allo scopo di applicare un radiocollare è stata autorizzata dal Ministero dell’Ambiente. Lo scopo è naturalmente quello di seguirne gli spostamenti futuri e di scongiurare, se possibile, i danni arrecati ad allevamenti di conigli, pecore e galline, nonché degli alveari. L’orso maschio è migrato spontaneamente dalla Slovenia ed ha scelto l’area a cavallo delle province di Belluno e Trento, che infatti hanno collaborato nella gestione del monitoraggio e degli avvistamenti del plantigrado.  L’età stimata di Dino è tra i tre e i cinque anni, pesa 178 chili ed è in fase pre-letargica. Il trasmettitore installato funziona sia con la modalità del Gps satellitare sia con il segnale in onde Vhf e consta di un radiocollare e due due auricolari. La cattura è stata ritenuta utile anche per scoraggiare l’orso ad avvicinarsi senza remore all’uomo, condizione che nei mesi scorsi lo aveva portato ad avvicinarsi anche a qualche periferia dei centri abitati. L’operazione è avvenuta nei pressi del maso di Luciano Gadenz dove l’orso è stato catturato verso le due di notte e rimesso in libertà alle otto del mattino.  Non manca chi non vede di buon occhio l’iniziativa e teme che in futuro, seguendo il protocollo nella gestione delle emergenze orso della Provincia di Trento si arrivi addirittura alla rimozione dell’animale e alla sua riduzione in cattività se i danni provocati ad allevatori e aopicoltori dovessero superare il livello di guardia. Gli allevatori, e non solo, infatti, non hanno preso bene la liberazione di Dino che per nutrirsi ha ucciso parecchi animali.  Per adesso non resta che attendere che Dino vada in letargo. Magari la prossima primavera regalerà altre emozioni come quelle vissute da chi l’ha visto. Oltre ai due operai di Veneto Strade che per primi lo videro in conume di Sospirolo, c’è stato il lamonese Lino Da Rugna che l’ha incontrato a Le Ej lungo la strada che porta al Monte Coppolo, fino alle evidenti tracce lasciate in Valle di Canzoi ai primi di luglio. I suoi spostamenti hanno suscitato la curiosità dei residenti dei vari luoghi e qualche preoccupazione per chi alleva animali.


CORRIERE DELLA SERA

28 OTTOBRE 2009

 

Diramato l'allarme tra bagnanti e surfisti: «Per un po' meglio non entrare in acqua»

Australia, è allarme per il super-squalo

Sarebbe lungo più di 7 metri e non ha avuto problemi ad azzannare un altro esemplare della sua stessa specie

 

MILANO – «E' stato uno squalo enorme, davvero enorme». Questo il racconto dell'orrore delle autorità australiane. La vittima, per una volta, non è un turista o un surfista: un grosso squalo bianco, di ben sette metri, ha azzannato con esito fatale un altro squalo, di tre. Staccandolo a morsi per metà. A documentare l'incredibile attacco ai danni del predatore più piccolo uno scatto davvero impressionante.

SETTE METRI - Uno «squalo gigante» si aggira indisturbato lungo le coste del Queensland. E sta seminando il panico tra i bagnanti. «Stando alla grandezza dei morsi possiamo dedurre si tratti di uno squalo di almeno sette metri», ricostruiscono gli esperti. «Mi ha aperto gli occhi», ha detto Jeff Krause del consorzio pesca del Queensland all'australiano Daily Telegraph. «Voglio dire, lo squalo che abbiamo catturato era già un animale di notevole grandezza. Quanto grande sarà quindi l'aggressore?». La scorsa settimana dei pescatori hanno estratto l'animale ancora in vita ma gravemente ferito dall'acqua: si era incagliato in una rete da pesca davanti alla spiaggia di Deadman's Beach.

«MEGLIO NON NUOTARE QUI» - Con la memoria si corre invano alla ricerca di attacchi simili in passato: «E' una sorta di cannibalismo; gli squali bianchi mangerebbero di tutto, inclusi gli animali della loro specie», ha spiegato l'esperto Hugh Edwards. «Sarebbbe ragionevole non nuotare in quest'area per un po' di tempo», ha aggiunto. I cittadini, i turisti, ma soprattutto gli amanti del surf sono stati ufficialmente messi in guardia dalle autorità: non entrare in acqua, o, se proprio necessario, essere estremamente attenti. Le autorità sospettano, infatti, che il grosso squalo si trovi ancora sulla costa orientale. Ma se lo squalo-mostro dell'Australia - che richiama alla mente il famoso protagonista del film di Steven Spielberg - , fa paura, gli attacchi ad esseri umani sono in calo; stando alle statistiche dell'International Shark Attack File tra il 2007 e il 2008 sono passati da 71 a 59.

 

 

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