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ANSA
24 MAGGIO 2010
Non saranno piu' trasferiti da Potenza in Calabria 367 cani.
Sono stati posti sotto sequestro nel capoluogo e a Paterno
POTENZA - E' stato bloccato il trasferimento a Cassano allo Jonio (Cosenza), di 367 cani ospitati in canili di Potenza e di Paterno (Potenza).
La Polizia provinciale di Potenza ha posto sotto sequestro gli animali nei due canili che li ospitano, uno a Potenza e l'altro a Paterno (Potenza): la vicenda e' cominciata oltre un anno fa ed e' stata oggetto anche di interrogazioni parlamentari. Il Consorzio canili Basilicata e l'associazione Diritti natura animali si erano opposti alla ''deportazione'' dei cani, sostenendo che il trasferimento avrebbe causato agli animali ''una inutile sofferenza psico-fisica''.
TELLUS FOLIO
24 MAGGIO 2010
Cani Randagi Basilicata. Bene stop a trasferimenti in Calabria
Apprendo con soddisfazione del sequestro, da parte della Polizia Provinciale, dei cani lucani destinati alla deportazione in Calabria: si tratta di un provvedimento importante, necessario per tutelare la salute ed il benessere degli animali, fondamentale per garantire il rispetto della legge. Una vicenda che da oltre un anno è divenuta di rilevanza nazionale, un simbolo della mancata applicazione della normativa a tutela degli animali da affezione e di prevenzione del randagismo.
Adesso è necessario applicare in tutti i comuni del Nord e del Sud Italia la legge 281, sulla prevenzione del randagismo, affinché situazioni di questo tipo non debbano più capitare.
Qui il testo dell'interrogazione che presentai su questo stesso caso.
Sen. Donatella Poretti - parlamentare Radicali/Pd
IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA
24 MAGGIO 2010
Animali, stop a trasferimento cani dalla Basilicata alla Calabria
La polizia provinciale di Potenza ha sequestrato 367 cani, che non saranno trasferiti a Cassano allo Jonio
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La Polizia provinciale di Potenza ha bloccato il trasferimento di 367 cani da due canili, uno di Potenza e l’altro di Paterno (Pz), in una struttura di Cassano allo Jonio (Cs), al termine di una vicenda iniziata oltre un anno fa e che è stata oggetto anche di interrogazioni parlamentari.
Lo hanno annunciato il Consorzio canili Basilicata e l'associazione Diritti natura animali, che fin dall’inizio si erano opposti alla «deportazione» dei cani, sostenendo che il trasferimento avrebbe causato agli animali «una inutile sofferenza psico-fisica». Il sequestro dei cani (prima che fosse notificato, 27 erano già stati trasferiti in Calabria) è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta nella quela si ipotizza il reato di maltrattamento di animali di affezione.
TG COM
24 MAGGIO 2010
Carne avvelenata, strage di animali
Bergamo, trovate polpette con pesticida
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Filago (BG) - Strage di animali domestici a Filago, nella Bergamasca. Una decina di gatti e cani sono morti dopo aver mangiato carne avvelenata. I bocconi sono stati conficcati su alcuni paletti. Una delle famiglie prorietarie degli animali uccisi ha trovato una polpetta di carne e l'ha consegnata alle guardie ecologiche. Le analisi dell'Asl hanno rivelato che conteneva metaldeide, composto chimico usato come pesticida contro le lumache e letale se ingerito. Altre esche avvelenate sono state trovate nelle zone intorno al fiume Brembo tra Filago, Brembate, Bonate Sotto e Madone e lungo il canale Masnada.
L'allarme non riguarda soltanto gli animali domestici: le guardie ecologiche hanno rinvenuto anche le carcasse di una poiana e di una volpe, morte senza segni di violenza o di malattia. Per questo le autorità invitano i proprietari dei cani a tenere gli animali al guinzaglio e hanno avvisato la popolazione a non toccare (se non con i guanti) le polpette che possono trovare nei campi. AGI 24 MAGGIO 2010
POLPETTE AVVELENATE FANNO STRAGE ANIMALI NEL BERGAMASCO
Bergamo - Cani e gatti uccisi da bocconcini avvelanati. Allarme a Filago, dove una decina di animali domestici sono morti per avere ingerito carne avvelenata lasciata in giro conficcata su paletti. Una delle famiglie prorietarie degli animali morti ha trovato una polpetta di carne e l'ha consegnata alle guardie ecologiche. Le analisi dell'Asl hanno rivelato che la carne conteneva metaldeide, composto chimico usato come pesticida contro le lumache e letale se ingerito. Altre esche avvelenate sono state trovate nelle zone intorno al fiume Brembo tra Filago, Brembate, Bonate Sotto e Madone e lungo il canale Masnada. Gli animali trovati morti sono oltre una decina. Non solo domestici: le guardie ecologiche hanno rinvenuto anche le carcasse di una poiana e di una volpe, morte senza segni di violenza o di malattia. Per questo le autorita' invitano i proprietari dei cani a tenere gli animali al guinzaglio e hanno avvisato la popolazione a non toccare (se non con i guanti) le polpette che possono trovare nei campi. L'ECO DI BERGAMO 24 MAGGIO 2010
Cani uccisi da bocconi al veleno
Filago (BG) - Esche avvelenate stanno mietendo vittime tra gli animali domestici di Filago. I casi denunciati sono una decina e il sindaco Massimo Zonca ha allertato la cittadinanza con un avviso pubblico, segnalando il fenomeno anche ai colleghi di Madone e Bonate Sotto, invitandoli a non sottovalutare la questione per ragioni di tutela della salute pubblica. «Si informa la cittadinanza che sono state rinvenute sul territorio comunale esche avvelenate deposte da malintenzionati con l'intento di avvelenare animali domestici – cani e gatti – o selvatici – scrive Zonca –. Alla vista di materiale sospetto, pezzi di carne conficcati nel terreno o altro, è opportuno attivarsi tempestivamente segnalandone subito la presenza agli organi di vigilanza (Forestale, polizia municipale, polizia veterinaria, carabinieri, guardie ecologiche e uffici comunali). Si salverà la vita agli animali e si tutelerà la salute pubblica». BERGAMO NEWS 24 MAGGIO 2010
FILAGO (BG) - Sono ormai una decina i casi denunciati e il sindaco con un avviso pubblico invita gli abitanti a prestare attenzione: il veleno è letale anche per l'uomo. Bocconi avvelenati per cani, è allarme
Filago (BG) - E' allarme a Filago per i bocconi avvelenati che stanno uccidendo molti cani. I casi denunciati sono ormai una decina e il sindaco Massimo Zonca ha invitato gli abitanti a prestare molta attenzione: le polpette, lasciate per strada, contengono metaldeide, un composto chimico usato come pesticida contro le lumache e letale anche per l'uomo se viene ingerito. LA NUOVA SARDEGNA 24 MAGGIO 2010
Siniscola, tutti uniti contro i killer dei cani e dei gatti
Salvatore Martini
SINISCOLA (NU). La ricetta è poco laboriosa. Consiste in bocconcini di carne farciti di microscopici frammenti di vetro, disseminati all’aperto per essere mangiati dagli animali errabondi. Una pratica aberrante e peraltro punibile persino con il carcere, questa, che nel rione Duai ha fatto fuori diversi randagi ma anche animali con tanto di collare e microchip trovati agonizzanti dai rispettivi padroni. A denunciare l’accaduto è una donna residente in via Kolbe, che nel giro di pochi giorni ha visto morire tra atroci sofferenze i suoi quattro gatti. Non sarebbe tuttavia la prima volta che si verificano episodi del genere. «Qualche mese fa a me hanno avvelenato il cane - racconta Paola Satta - che era scappato dal cortile. Era un pastore tedesco di pochi anni, che avevo acquistato in un negozio di Milano. Dopo due giorni dalla sua scomparsa l’ho ritrovato morto in una cunetta, con i segni dell’avvelenamento». A Siniscola sono tantissimi gli amici degli animali. Tutti condannano questi episodi e c’è chi si sta attivando affinché non ripetano. «Non facciamo di tutta l’erba un fascio - sottolinea Roberta Contini, animalista - poiché i siniscolesi sono grandi appassionati dei quattrozampe. Purtroppo ci sono alcune persone senza scrupoli. Gente che è difficile stanare». Nel secondo centro della Provincia si sta costituendo anche un comitato che intende affiliarsi alla protezione animali. Il progetto è ancora in fase embrionale, e avrà bisogno del riconoscimento da parte delle associazioni preposte. Per la difesa degli animali inizia però a muoversi qualcosa, sperando che gli episodi di maltrattamento non si ripetano più. SICILIA NEWS 24 24 MAGGIO 2010
Ragusa: cinque cuccioli salvati da pattuglia guardia di finanza
RAGUSA - Una pattuglia della Guardia di Finanza ha salvato da morte certa cinque cuccioli di cane, che erano stati abbandonati lungo la SP25, che collega Ragusa a Marina di Ragusa. Due riportavano ferite probabilmente causate dalle auto in transito. Gli animali sono stati affidati alle cure veterinarie. CLUB RADIO 24 MAGGIO 2010
Cuccioli maltratti da Ungheria in Italia, sequestri polizia
TRIESTE - In condizioni incredibili, senza cibo e acqua, alcuni ‘incastrati’ in minuscole gabbiette: 25 cuccioli privi di documentazione sanitaria e del passaporto di viaggio, sono stati scoperti e sottoposti a sequestro sanitario dalla Polizia di Frontiera e dal Corpo forestale regionale a Trieste, al confine fra Italia e Slovenia. I cuccioli, molti al di sotto dell’eta’ per il trasporto e in cattive condizioni igieniche e sanitarie, erano a bordo di un furgone e di un’auto fermati al valico confinario di Fernetti. I cagnolini – chihuahua, maltese, labrador, yorkshire, akita, bovaro bernese, bulldog e cavalier king charles – provenivano dall’Ungheria ed erano destinati – secondo gli investigatori – al mercato clandestino italiano. Sei persone, tutti cittadini ungheresi, che erano a bordo del furgone e dell’auto, sono state segnalate alla magistratura in stato di liberta’ per maltrattamento di animali.
IL GAZZETTINO
24 MAGGIO 2010
Trieste. Maxisequestro di cuccioli maltrattati alla frontiera con la Slovenia
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TRIESTE (24 maggio) - In condizioni incredibili, senza cibo e acqua, alcuni incastrati in minuscole gabbiette: 25 cuccioli privi di documentazione sanitaria e del passaporto di viaggio, sono stati scoperti e sottoposti a sequestro sanitario dalla Polizia di Frontiera e dal Corpo forestale regionale a Trieste, al confine fra Italia e Slovenia.
I cuccioli, molti al di sotto dell'età per il trasporto e in cattive condizioni igieniche e sanitarie, erano a bordo di un furgone e di un'auto fermati al valico confinario di Fernetti. I cagnolini (chihuahua, maltese, labrador, yorkshire, akita, bovaro bernese, bulldog e cavalier king charles) provenivano dall'Ungheria ed erano destinati, secondo gli investigatori, al mercato clandestino italiano. Sei persone, tutti cittadini ungheresi, che erano a bordo del furgone e dell'auto, sono state segnalate alla magistratura in stato di libertà per maltrattamento di animali.
BORA.LA
24 MAGGIO 2010
Contrabbando di cuccioli: fermato a Fernetti furgone con 25 tra chihuahua, maltesi, labrador, yorkshire, akita
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Fernetti (TS) - Alle prime luci dell’alba, durante un controllo congiunto della Polizia di Frontiera di Trieste e del Corpo forestale regionale, venivano intercettati a Fernetti un furgone e un’autovettura con a bordo 25 cuccioli di cane di diverse razze. Entrambi i veicoli non erano adeguatamente coibentati e non dotati del previsto apparato di ventilazione.I cuccioli viaggiavano in condizioni precarie senza cibo e acqua, all’interno di gabbie di misura non idonea in relazione al numero e alla grandezza degli animali, fra bagagli e taniche di carburante.
Alcuni di essi erano addirittura impossibilitati ad effettuare qualsiasi movimento, risultando di fatto “incastrati” nel trasportino.Nell’immediatezza gli uomini della Polizia di Frontiera constatavano che diversi cuccioli erano privi di microchip e che tutti erano privi di documentazione sanitaria idonea. Interveniva sul posto il veterinario della locale Azienda sanitaria che accertava le precarie condizioni igienico-sanitarie e l’effettivo stato di sofferenza dei cuccioli sottoposti ad un lungo viaggio in condizioni di particolare disagio. Rilevava, inoltre, che molti cuccioli erano al di sotto dell’età idonea per il trasporto; molti non erano stati sottoposti alla prescritta vaccinazione antirabbica e, infine, quasi tutti erano privi del passaporto di viaggio.I cuccioli di varie razze, fra le quali chihuahua, maltese, labrador, yorkshire, akita, bovaro bernese, bulldog e cavalier king charles, sono stati sottoposti a sequestro sanitario per le verifiche e le cure che si renderanno necessarie. Sei cittadini ungheresi, di cui due donne, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento agli animali, così come previsto dall’articolo 544 ter del codice penale.Già l’anno scorso erano stati complessivamente intercettati, in entrata Stato, 70 cuccioli di cane di varie razze provenienti dall’Ungheria e dalla Slovacchia. In tutti i casi gli animali erano privi dei requisiti idonei (vaccinazioni, età minima, microchip) per il trasporto e la vendita in Italia, nonché il più delle volte trasportati in condizioni di sofferenza. In tale occasione le autorità comunali hanno apprezzato molto l’impegno profuso dal personale della Polizia di Frontiera, assegnando loro il premio “I buoni della strada”. IL GAZZETTINO 24 MAGGIO 2010
Tartarughe abbandonate ai Giardini, Castello si mobilita Un cartello avverte che chi lascia gli animali rischia il carcere. La leggenda metropolitana dei ristoranti cinesi
Venezia - Chi abbandona una tartaruga rischia la galera. È quanto previsto dalla legge contro l'abbandono degli animali esotici, un reato punito con pesanti ammende e con la reclusione fino a 12 mesi. Ed è quanto notificato sui quattro manifesti attaccati alla fontana dei Giardini di Castello. Una iniziativa promossa dalla associazione italiana no profit "Tarta Club Italia" per ricordare la giornata mondiale della tartaruga che si è celebrata ieri. L'associazione ha così voluto denunciare un malcostume che ha reso di fatto la fontana la discarica abusiva degli esemplari di questa specie, che vengono abbandonati alla mercé della fauna locale di cani e gatti della zona. Una specie che a Castello est sembra non trovare pace, oggetto anni fa di uno scandalo a sfondo “culinario” quando, a seguito di una improvvisa “morìa” delle numerose tartarughe della fontana, si era sospettato di un traffico illecito di anonimi che le avrebbero pescate e poi rivendute ad alcuni ristoranti cinesi del quartiere. Al momento sembra che l'iniziativa di Tarta Club Italia sia servita da deterrente contro questa pratica illecita. IL TIRRENO 24 MAGGIO 2010
Tartaruga ferita e salvata
MARINA (MS). Tartaruga ferita recuperata ieri mattina dal personale della Capitaneria di porto a circa mezzo miglio dalla costa di Marina di Pietrasanta. A dare l’allarme è stato un diportista che ha soccorso l’animale e l’ha portato a terra per consegnarlo alla guardia costiera, ufficio locale marittimo di Forte dei Marmi, già allertato. Dopo i primi rilievi del caso, la tartaruga è stata affidata alle mani esperte dei volontari del Wwf. La speranza è che, debitamente curata, possa presto riprendere la via del mare nelle acque del Santuario dei cetacei. SANREMO NEWS 24 MAGGIO 2010
Imperia: cane soccorso ieri in mare dalla SS Trinità
CARLO ALESSI
Imperia - La squadra nautica della Protezione Civile SS Trinità di Imperia è intervenuta, sabato e ieri, in assistenza alle imbarcazioni impegnate nella regata in onore di ‘Gianni Cozzi’. Si è trattato della prima uscita ufficiale della nuova imbarcazione veloce da soccorso che porta il nome dello stesso Gianni Cozzi: una Stem Jet 7.30 con motore da 250 cavalli idrogetto, attrezzata per il trasporto di feriti barellati e interventi antincendio, che prossimamente sarà inaugurata ufficialmente. CORRIERE DELL'UMBRIA 24 MAGGIO 2010
Palombella senza le solite proteste Orvieto La festa della domenica di Pentecoste è tornata a riempire piazza Duomo. Quest’anno gli animalisti si sono limitati a inviare una lettera al sindaco
Davide Pompei
Orvieto - Palombella con il sole e senza animalisti. Dopo l’insolita edizione bagnata dello scorso anno, la festa orvietana della domenica di Pentecoste è tornata a riempire piazza Duomo. Tanti gli orvietani e i turisti che ieri non hanno rinunciato a partecipare a un manifestazione che dal 1404 unisce folklore e fede e mobilita le associazioni in difesa degli animali. Come da tradizione, a mezzogiorno in punto il vescovo della diocesi di Orvieto Todi, monsignor Giovanni Scanavino ha sventolato il fazzoletto bianco dal balcone del Palazzo dell'Opera del Duomo. Il capomastro della Fabbrica del Duomo ha dunque ordinato con un cenno la discesa della raggiera dalla chiesa di San Francesco fino al cenacolo posto sul sagrato della cattedrale. E, tra gli applausi generali, finalmente ha fatto il suo arrivo l'indiscussa protagonista, facendo accendere le fiammelle poste sulle sagome raffiguranti gli apostoli all'interno del baldacchino. Per venire incontro alle richieste animaliste, le ali aperte legate con nastri di raso rosso alla raggiera già da diversi anni sono state chiuse per non simulare la crocifissione tanto criticata. I fragorosi scoppi di mortaretti che, si dice, nocevano al piccolo cuore del volatile sono stati drasticamente ridotti e la colomba, inserita dentro un tubo di plexiglass trasparente e forato cosicché potesse ben respirare. Come da tradizione, la Palombella dopo essere stata mostrata alla folla dai valletti dell'Opera del Duomo, è stata poi regalata a una giovane coppia di sposi, che quest'anno sono Leonardo Martinelli e Martina Bonuso, marito e moglie dal 2 maggio scorso. Onorati di essere i destinatari del prezioso dono, hanno assicurato di prendersi cura dell'animale che, una volta visitato, è risultato godere di ottima salute. Alla coppia è stato anche regalato dagli antiquari, presenti in piazza Duomo per la fiera dell'arte e dell'antiquariato, un piatto in ceramica. Se in piazza non sono mancati tamburini e trombettieri del corteo storico, accanto a popolani in costume medievale, sul balcone del Palazzo dell'Opera erano presenti tra gli altri il presidente Francesco Venturi, il sindaco Antonio Concina e alcuni rappresentanti politici tra cui il consigliere regionale Fausto Galanello, l'onorevole Carlo Emanuele Trappolino e il presidente del consiglio comunale Marco Frizza. La protesta degli animalisti, già ridimensionata, quest'anno si è manifestata soltanto in una lettera aperta al primo cittadino in cui si chiedeva di sostituire la colomba con una sua raffigurazione che avrebbe avuto il medesimo valore simbolico, "risparmiando le atroci sofferenze facilmente immaginabili per l'animale". Spettacolo, che a detta di Walter Caporale, presidente dell'associazione animalisti italiani "offende la sensibilità della gente e la città di Orvieto che merita di concedersi l'elevazione civile e spirituale di non infierire sugli animali con crudeltà gratuita". Critiche a parte, l'identità culturale, messa in discussione, ne è uscita forse più forte e gli orvietani, nuovamente ancorati alle proprie radici. YAHOO NOTIZIE 24 MAGGIO 2010
Animali: ippopotami e canguri in menu ristorante zoo Pechino
Chi visita lo zoo di Pechino, oltre ad ammirare ippopotami, coccodrilli e scorpioni nelle gabbie puo' anche mangiarli al ristorante del parco. La notizia viene dal quotidiano cinese Legal Daily, secondo cui le organizzazioni ambientaliste si stanno mobilitando contro questa pratica. Nel menu figurano dita di ippopotamo, coda di canguro, zuppa di scorpioni e altre 'prelibatezze' fatte con animali presenti nel parco, anche se per i gestori gli ingredienti vengono da animali cacciati lontano. MESSAGGERO VENETO 24 MAGGIO 2010
Presidio animalista, scintille al circo
di ENRI LISETTO CORDENONS.
Cordenons (PN) - Animato scambio di battute, ieri pomeriggio, tra esponenti di Oipa e Lav da una parte e operatori del mondo circense dall’altra, prima dello spettacolo del circo Amedeo Orfei a Cordenons. I primi, infatti, hanno inscenato un presidio (una ventina i manifestanti) contro l’utilizzo degli animali nei circhi, i secondi si sono difesi dalle contestazioni, avvenute proprio davanti alle biglietterie del circo, davanti a famiglie intere che si apprestavano ad assistere allo spettacolo. Gli animi sono stati placati dagli agenti della Digos e dai carabinieri della locale stazione. Il presidio degli animalisti era annunciato da diversi giorni. Gli operatori del circo non hanno gradito che la manifestazione si sia svolta proprio davanti alle biglietterie, prima e durante lo spettacolo – tenutosi regolarmente – al quale hanno assistito decine di persone. Accusa e difesa a confronto, scambio di battute ad alta voce, cartelloni e volantini contro l’impiego di animali. «E’ stata una testimonianza – spiega Daniela Galeota, esponente del mondo animalista – e un invito a incentivare l’ospitalità di circhi che non sfruttano gli animali». Le associazioni a difesa degli animali nei giorni scorsi avevano inviato una lettera aperta al sindaco di Cordenons, Carlo Mucignat, per protestare contro la presenza del circo Amedeo Orfei, da venerdì scorso a domenica prossima a Cordenons: «Il Comune – scrivevano – ospita con una certa regolarità circhi con animali. Con la stessa regolarità ci sentiamo di invitarvi a riflettere sulla sofferenza che si cela dietro a questi spettacoli, nella speranza che in un futuro non troppo lontano» vengano riconsiderate le autorizzazioni. «Non contestiamo lo spettacolo circense in sé, bensì l’uso di animali, che sono costretti ad una vita davvero intollerabile, forzati in condizioni completamente diverse da quelle che hanno in natura». I manifestanti hanno richiamato quanto accade a Pordenone dove un regolamento vieta lo svolgimento di spettacoli circensi che utilizzano gli animali. Dal canto loro gli operatori circensi hanno spiegato che gli animali vengono tenuti in condizioni normali, come nel loro habitat naturale, che non vengono né sfruttati né maltrattati. IL TIRRENO 24 MAGGIO 2010
Due cavalli danno forfait
Luciano Gianfranceschi
FUCECCHIO (FI). Il cavallo di San Pierino che ha vinto il 30º palio delle contrade - Melantò de Aighenta, montato da Virgilio Zedde - aveva le zampe anteriori fasciate. Per questo, credendolo semi infortunato, non l’hanno tenuto in considerazione? «Abbiamo vinto perché è un cavallo competitivo, e allora ho scelto una monta importante - risponde Giuseppe Radice, presidente della contrada d’oltrarno - ero sicuro che dopo il primo giro non avrebbe retto nessuno al suo passo di carica. E così è stato». Intanto Valentina Cardini coccolava il cavallo, e i contradaioli il cencio. In precedenza un “giallo” ha appiedato due contrade, Samo e Ferruzza, che non hanno potuto correre la kermesse, volendo evitare di danneggiare i cavalli ed esporre la kermesse a critiche degli animalisti. «Se a Siena fanno visite accurate, e che non durano soltanto un giorno, per ammettere i cavalli alla Tratta, è per evitare situazioni come questa: che due contrade arrivino al giorno del palio e non siano in grado di far vivere la corsa ai nostri contradaioli - dichiara Edoardo Masini, il tesoriere bianconero -. Magari gli danno un antinfiammatorio che il primo giorno non vedi nulla, e poi invece... si resta a piedi». Sta discutendo con il veterinario Jacopo Sorge, che replica. «Non potete venire a dire che vi ho dato un cavallo tarato, un cavallo zoppo o che stava male. L’animale adesso è zoppo 4 gradi e non può correre, ma non era così quando vi è stato consegnato. Sarebbe stato ipotizzabile in caso di altre indagini che però il protocollo fucecchiese non prevede». La presidente di Samo, Monica Cespoli è scura in volto. «Lo farò presente anche ai vertici dell’organizzazione Palio, non si devono pagare i cavallai e le scuderie che portano animali non validi». Un contradaiolo rossoblù aggiunge che «sarebbe il caso di chiedere loro i danni. Perché la contrada vive tutto l’anno, con cene e manifestazioni varie, in funzione del giorno del Palio. E c’erano in tanti a cena, sabato notte, anche sapendo che difficilmente avremmo corso». Il mossiere Daniele Masala, all’esordio, s’è comportato con autorità.
LIBERO
24 MAGGIO 2010
Fido fa pipi' su ruote auto, a Trieste 300 euro di multa
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TRIESTE - Tempi duri per i padroni di cani a Trieste: il nuovo regolamento per la pulizia del territorio prevede per loro multe da 50 a 300 euro se 'fido' viene sorpreso a fare la pipì sulle ruote delle auto o dei motocicli. Stesse sanzioni - anticipa oggi Il Piccolo - se la pipì viene fatta sugli stipiti di portoni, porte, vetrine dei negozi, panchine, fioriere e altri elementi dell'arredo urbano. Il regolamento - che è già stato illustrato nelle circoscrizioni e dovrà passare ora all'esame del Consiglio comunale - prevede anche l'obbligo per i proprietari di cani (oltre 12.000 a Trieste) di girare muniti di paletta, sacchetto e altri strumenti per raccogliere le deieizioni del proprio 'fido'; per chi né sprovvisto è prevista una multa da 100 a 600 euro, mentre per coloro che non le raccolgono la sanzione andrà da 250 a 1.500 euro. La campagna antipipì è stata avviata dall'assessore comunale allo sviluppo economico Paolo Rovis, dopo le proteste di decine di commercianti triestini stanchi di pulire ogni mattina le entrate nei propri negozi sporcate dai cani.
LIBERO NEWS
24 MAGGIO 2010
Anche Fido va in vacanza
Sono più di mille le strutture in tutta Italia dove stare in compagnia del proprio amico "peloso". Tra queste non mancano le spiagge. Tutti gli inidirizzi nella guida 2010 "Amici in Vacanza"
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È già tempo di programmare le vacanze estive. Un'impresa spesso non facile per chi vuole partire in compagnia del proprio amico "peloso". In Italia almeno il 40 per cento delle famiglie vive con un cane e durante i mesi estivi, soprattuto, si trova a dover cercare una soluzione per organizzare le ferie. Spesso con scarsi risultati. Non tutti gli alberghi accettano infatti volentieri chi viaggia con un animale, anzi. La maggioranza degli italiani che desiderano andare in vacanza con la propria bestiola si scontra con la cronica mancanza di strutture ricettive pet friendly e di servizi dedicati. A dare una mano a tutti coloro che decidono di portare in villeggiatura con sé il proprio 4 zampe, ci pensa la guida 2010 Amici in Vacanza , promossa da Amici, Associazione onlus per la difesa dei diritti degli animali, in collaborazione con Royal Canin, azienda specializzata nella produzione di alimenti secchi e umidi di alta gamma per cani e gatti, che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Milano e l'apprezzamento da parte del Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in quanto strumento utile a contrastare la piaga dell'abbandono estivo degli animali domestici.
Ben 1.300 le strutture turistiche presenti in Italia segnalate nelle oltre 350 pagine della Guida, in cui è possibile soggiornare insieme al proprio animale domestico. Giunta alla sua seconda edizione, sarà distribuita gratuitamente nei principali negozi specializzati in animali di Milano e Roma, dal 22 giugno. Sarà inoltre disponibile su cd-rom presso un numero selezionato di studi veterinari delle stesse città. Oltre a essere consultabile online direttamente sul sito Amici.it, la guida può essere anche scaricata per il navigatore. Saranno così necessari pochi click per essere guidati alla destinazione scelta per trascorrere un week-end o le ferie estive col proprio animale. Per gli amanti del mare, lungo la nostra penisola non mancano strutture balneari in grado di regalare svago e relax sia ai cani che ai loro padroni. Ad Albisola Mare, in provincia di Savona, lo stabilimento Bau Bau Village offre molti servizi per i nostri amici 4 zampe: un'ampia spiaggia con capanne di paglia, comodi letitni relax, una piscina, docce calde e fredde e un corner dove acquistare prodotti alimentari per animali. E ancora: campo agility, piattaforma galleggiante per tuffi e, novità 2010, un presidio veterinario permanente come punto di primo soccorso. A Bibione, in provincia di Venezia, il luogo dove ritemprarsi col proprio animale è la Spiaggia di Pluto. Attrezzata con 190 ombrelloni, sdraio per i padroni e lettini per i cani, mette a disposizione degli ospiti docce per animali, ciotole d'acqua,sacchetti per la raccolta delle deiezioni e alimenti specifici per ogni tipo di cane. Ogni giovedì, a partire dai primi di giugno, viene organizzata una sessione gratuita di agility e di educazione cinofila. Aperta dal 2009, il Villa Bau Village è la prima spiaggia per cani all'interno di Roma. Che vanta un'area attrezzata di 15mila mq con una piscina di 50 mt di lunghezza per i tuffi. CORRIERE ADRIATICO 24 MAGGIO 2010
Servizio aggiuntivo per arricchire l’offerta turistica. L’assessore Marconi: “Lavori completati entro la metà di giugno” Un tratto di spiaggia sarà riservato ai più fedeli amici dell’uomo
Grottammare (AP) - Anche Grottammare avrà la sua spiaggia riservata ai cani. A darne conferma proprio l’assessore all’ambiente Giuseppe Marconi. IL SECOLO XIX 24 MAGGIO 2010
Falchetto cade in maree rischia di annegare
Provincia di La Spezia - Non sa davvero nuotare, e chissà come è finito in mare, a Bocca di Magra: ed ha iniziato ad annaspare. Fortunatamente il cucciolo di rapace - probabilmente un falco - è stato salvato da un diportista, che l'ha preso a bordo, sul suo tre alberi a vela, e l'ha portato fino al porticciolo. Era stordito, e fradicio. Antonietta Zarrelli, responsabile dell'ufficio tutela animali, è andata a prenderlo: sarà curato e rimesso in natura. La Capitaneria di Porto ha offerto supporto logistico. Il cucciolo, passato lo spavento, s'è ripreso: e sembra stare bene. L'ufficio ringrazia il turista e la Capitaneria: mentre il volatile annaspava in mare, in tanti sono rimasti ad osservarlo, senza intervenire. «Se non fosse stato tirato a bordo, sarebbe annegato - osserva la Zarrelli - il turista ha raccontato che vedendo la schiuma e tutta quella gente attorno, pensava si trattasse di un giocattolo telecomandato. Solo avvicinandosi, ha incrociato lo sguardo spaventato del piccolo, e ha deciso di intervenire». LA ZAMPA.IT 24 MAGGIO 2010
Cani sulla cresta dell'onda, la gara in California
Ecco le divertenti e simpatiche immagini della "Loews Surf Dog Competition", una gara di surf tra cani che si tiene in California. All'edizione di quest'anno hanno partecipato circa 60 animali con i rispettivi padroni.
FOTO http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=26816&tipo=FOTOGALLERY LA ZAMPA.IT 24 MAGGIO 2010
Peta, la donna con 14 figli nuova testimonial per la castrazione
WASHINGTON - Nadia Suleman, la donna famosa negli Stati Uniti per avere messo al mondo otto bimbi in un parto plurimo, è diventata testimonial di una campagna per la castrazione di cani o gatti da compagnia. ANSA AMBIENTE 24 MAGGIO 2010
ANIMALI:CORTE GIUSTIZIA UE GIOCA BRUTTO TIRO A LINCE IBERICA
ROMA - Brutto tiro della Corte di Giustizia europea nei confronti della lince iberica, nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione dell'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). L'animale dovra' infatti imparare ad attraversare la strada nel Parco naturale di Donana, in Andalusia, che ha diviso l'habitat di questo animale, di cui restano circa 200 esemplari, prevalentemente nella Spagna meridionale. All'inizio del XX secolo in Spagna e Portogallo invece ce n'erano almeno ventimila esemplari. Poi l' urbanizzazione, la caccia e soprattutto una malattia che colpisce i conigli, la principale preda dei felini, hanno causato un drastico calo di questi animali. L'intervento della Corte di giustizia europea e' stato richiesto dalla Commissione Ue, secondo la quale una certa strada frammenta di fatto l'habitat della lince iberica e metterebbe in pericolo di morte i giovani felini di questa specie in via di estinzione, a causa della collisione possibile con gli autoveicoli. La Corte europea ha stabilito che non ci sono prove che questa via di comunicazione rischia di causa la scomparsa della lince iberica. Tra il 2000 e l'ottobre 2004, due linci sono state ufficialmente dichiarate morte su questa strada. Ma secondo il Wwf, non meno di venti esemplari sono stati uccisi, che le organizzazioni ambientaliste ritengono illegale e taglia il territorio di riproduzione dell'animale. La Corte di Giustizia europea ha fatto quindi notare che i passaggi per la fauna sono stati costruiti, anche se ''alcuni elementi del dossier sembrano indicare che la situazione nell'insieme del sito di Donana potrebbe non essere soddisfacente rispetto alle esigenze di conservazione della lince iberica''. L'ARENA 24 MAGGIO 2010
LA SAGA DELL’ORSO VAGABONDO. Un sindaco vicentino lancia la provocazione. Il Wwf: «Nessuna base scientifica»
Provincia di Verona - Vogliono mandarlo dallo psicologo. Povero «M5». Sembra un incubo, ma è vero. «Per l’orso Dino propongo un trattamento sanitario obbligatorio: se talvolta serve per una persona, perchè non farlo per un animale particolarmente aggressivo?». È la proposta, si spera solo provocatoria, di Pino Rossi, sindaco di Gallio (Vicenza). IL GIORNALE DI VICENZA 24 MAGGIO 2010
«Dino ha problemi psicologici» GALLIO/2. Ad alimentare l'orsomania ci mancava solo la proposta del sindaco Rossi che chiede un "ricovero coatto2
Provincia di Vicenza - L'orso Dino non scatena soltanto la fantasia dei navigatori di internet, ma sta dando occasione anche ai politici per guadagnarsi un titolo sul giornale. «Per l'orso Dino propongo di eseguire un trattamento sanitario obbligatorio: se certe volte serve per una persona, perchè non farlo per un animale particolarmente aggressivo?». LA TRIBUNA DI TREVISO 24 MAGGIO 2010
Per l'esperto Wwf «L'orso Dino non è aggressivo»
VICENZA. Il comportamento dell’orso Dino non è affatto aggressivo, quindi la proposta del sindaco di Gallio di un “trattamento psicologico” non ha fondamento scientifico. Ne è convinto Mauro Belardi, esperto del Wwf: «Capisco che possa sembrare strano o violento il suo comportamento, ma non lo è affatto, l’orso si comporta normalmente, aggredisce gli animali perchè li trova già raggruppati nei recinti, non sorvegliati. Comunque, «La regola principale è non avvicinarlo per fotografarlo o dargli da mangiare, l’orso per sua natura è schivo e ha paura degli uomini, può diventare pericoloso proprio quando diventa confidente».
ANSA
24 MAGGIO 2010
Ambiente: anche il pesce dracula tra le dieci specie piu' strane
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ROMA - Ci sono anche un pesce 'dracula' con dei canini inconfondibili e un verme in grado di 'sganciare bombe' quando si trova in pericolo fra le 10 specie più bizzarre del 2010, scelte da un'apposita giuria di esperti coordinati dall'International Institute for Species Exploration.I vincitori come ogni anno sono stati resi noti in coincidenza con la nascita di Charles Linneus, il primo a proporre un sistema di classificazione di animali e piante, e sono stati scelti sulla base delle 18225 nuove specie registrate nel 2008, l'ultimo anno di cui si hanno a disposizione i dati.La lista contiene piante e animali dai quattro angoli del mondo, dal Madagascar agli Usa. Oltre al 'verme bombardiere' (Swima bombiviridis) e al pesce dracula (Danionella dracula) sono stati premiati il Nephila komaci, il più grande ragno tessitore del mondo, una spugna carnivora, una pianta commestibile simile alla patata, una enorme pianta carnivora, un mollusco che mangia insetti anziché alghe, un pesce dalla colorazione 'psichedelica', un altro pesce in grado di infliggere scariche elettriche e una nuova specie di fungo."Questa lista serve a porre l'attenzione sulla biodiversità - spiega Quentin Wheeler, direttore dell'istituto - è nel nostro interesse catalogarla e preservarla in un mondo che cambia così velocemente".
YAHOO NOTIZIE 24 MAGGIO 2010
ONTARIO/ Video: il mistero del mostro dalla faccia umana e la coda da topo scoperto dagli indiani Un mostro dal pelo bruno, la coda da topo e la faccia umana scoperto dagli indiani sulle rive del Big Trout Lake, in Ontario.
Gli aborigeni del Canada, i quali sostengono che la creatura misteriosa si nutre divorando i castori, ne hanno pubblicato le foto sul loro sito Internet, guardando le quali viene da pensare che si tratti di un essere per nulla simile alle specie animali attualmente conosciute dai biologi.E le immagini hanno fatto presto il giro del web, scatenando un furioso dibattito sulla vera natura della creatura acquatica. Le foto mostrano un bruno animale peloso, con un muso pelato e bianco, e larghi denti ricurvi. Lungo circa 30 centimetri, ha una coda da topo e "un volto quasi umano". Come rivela il quotidiano canadese 'The Globe and Mail', la sgradevole creatura è stata individuata sulle rive del Big Trout Lake canadese da due infermiere, mentre ai primi di maggio passeggiavano con il loro cane. Le due infermiere, dopo averlo rinvenuto, lo avevano abbandonato sul litorale roccioso.Siccome nessuna delle due era originaria del luogo, lo avevano preso per un animale comune per la zona e non avevano mostrato a nessuno le foto per alcuni giorni. Non appena le infermiere si sono rese conto di avere scoperto una creatura decisamente anormale, sono ritornate sul posto ma si sono rese conto che era scomparsa. A quel punto hanno provato a parlare con gli indiani, per chiedere se ne sapessero qualcosa, e hanno consegnato loro le foto della creatura misteriosa. E gli aborigeni, o Prima Nazione, come si definiscono con orgoglio gli indiani canadesi, hanno pubblicato le immagini sul loro sito web.
VIDEO E FOTO http://www.ilsussidiario.net/News/Curiosita/2010/5/24/ONTARIO-Video-il-mistero-del-mostro-dalla-faccia-umana-e-la-coda-da-topo-scoperto-dagli-indiani/4/88259/
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ADN KRONOS
24 MAGGIO 2010
Dottoranda in Endocrinologia e medicina molecolare 'For women in science', premio a Lavinia Nardinocchi la biotecnologa anti-cancro Milano - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Punta a domare il tumore al cervello con un mix di zinco e chemio o radioterapia
Milano - Ha 28 anni, una laurea in Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari, un dottorato in corso in Endocrinologia e medicina molecolare e un'attivita' di ricerca ben avviata all'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma. Lavinia Nardinocchi, una delle 5 scienziate under 35 premiate oggi a Milano con le borse di studio L'Oreal-Unesco 'Per le donne e la scienza', sogna di domare un cancro che colpisce il cervello (il glioblastoma), con un mix di zinco e chemio o radioterapia. Il suo progetto sara' finanziato con l'assegno da 15 mila euro appena guadagnato.La biotecnologa studiera' gli effetti della combinazione chemio-zinco e radio-zinco sulla crescita del glioblastoma, che rappresenta il 50% di tutti i tumori del cervello diagnosticati ogni anno, e anche il piu' aggressivo e difficile da trattare. Le cure standard prevedono essenzialmente l'asportazione chirurgica seguita da radio o chemioterapia, ma questi tumori tendono a essere resistenti alle cure e a riformarsi. La sopravvivenza media e' inferiore a 15 mesi dalla data della diagnosi.Alcuni studi, condotti proprio nel laboratorio romano in cui lavora Nardinocchi, hanno dimostrato che lo zinco e' una molecola efficace per riattivare la sensibilita' di alcuni tipi di tumori solidi (come il tumore al colon o al seno) ai farmaci antitumorali. Sebbene l'utilizzo dello zinco in combinazione con farmaci anti-tumorali o con radioterapia non sia stato ancora esplorato sistematicamente, questa molecola ha un vantaggio: e' naturale e non tossica. L'idea, spiega la giovane ricercatrice, e' quella di usarla per contrastare la proliferazione del glioblastoma, ripristinandone la sensibilita' ai farmaci. La ricerca prevede una prima parte di esperimenti sulle cellule in vitro e, in seguito, la conferma dei risultati in vivo su modelli animali.
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