IL TEMPO 22 LUGLIO 2009
Giovani, teppisti e con pericolose inclinazioni. Sono quelli che l'altroieri all'uscita della multisala Stardust a Decima hanno ferito a morte alcune anatre del laghetto artificiale.
Roma - Ad avere la peggio sono stati i paperotti ai quali sono state spezzate le zampe. I pennuti sono stati soccorsi dai volontari della Protezione Civile di via di Decima. Sul posto anche i vigili urbani ma degli autori neanche l'ombra. Si spera, tuttavia, che chi ha assistito all'orribile scempio si faccia avanti per segnalare i responsabili. Sulla vicenda è intervenuto l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo che ha parlato di «azione deprecabile come qualsiasi atto di violenza commesso nei confronti degli animali». I baby pennuti ora sono ricoverati al centro Lipu del Bioparco, ma la responsabile Francesca Manzia dispera di poterli salvare tutti. «Con entrambe le zampe rotte - spiega - questi animali non sopravvivono». I piccoli teppisti, che crescono cattivi e ignoranti, non immaginano che proprio osservando dei pennuti un certo Konrad Lorenz, vinse il Nobel per gli studi sull'evoluzione e sull'imprinting, dimostrando che le papere sono intelligenti. Certamente più dei loro aguzzini. LA NUOVA FERRARA 22 LUGLIO 2009
Lamette nella carne per uccidere i gatti
LIDO ESTENSI (FE). Un episodio sconcertante, giunto al culmine di una diatriba che non ha alcun senso. A scoprirlo, lunedì, i volontari dell’associazione Onlus “A...mici del Delta”: «Abbiamo trovato una ciotola contenente della carne macinata fresca “condita” con decine di piccoli pezzetti di rasoio. Una trappola escogitata al fine di provocare una morte lenta e dolorosa per i gatti (tra cui molti cuccioli)». Una morte che, con le schegge di lametta da barba, arriva fra atroci sofferenze: «Per non parlare di cani e gatti di proprietà del vicinato, i cui padroni sono ora terrorizzati. Al cibo “assassino” - aggiunge Emanuela Venturini, segretaria dell’associazione animalista - poteva aver accesso chiunque, umano o animale». Tutto è stato documentato fotograficamente e ieri la stessa Venturini si è recata alla caserma dei carabinieri di Lido Estensi per sporgere denuncia contro ignoti, sebbene i sospetti su un paio di persone non manchino. Già, perchè la brutale iniziativa è stata presa nella zona fra viale Renata di Francia e via Cervia, tutt’altro che sconosciuta all’associazione, che ha precisi sospetti su chi «si è macchiato di questo atto infame, ma non vi sono testimoni che possano affermare di aver visto sistemare il cibo a disposizione dei mici randagi. Dopo gli insulti e le minacce ricevute da noi volontari, infine l’epilogo è stato dei peggiori», afferma ancora la Veturini , che lancia un appello «per portare a conoscenza di tutti questa raccapricciante situazione d’intolleranza». Come si è ben capito, la situazione è degenerata, ma non è nuova. L’associazione opera il collaborazione con Comune di Comacchio, Ausl e polizia municipale da oltre 7 anni per tenere sotto controllo la gravissima situazione del randagismo felino sul territorio di Comacchio e dei 7 Lidi. Soci e volontari spendono di propria tasca e impegnano il loro tempo libero al servizio della comunità, sia per il decoro del territorio, sia per il benessere di residenti e turisti, sia soprattutto per il benessere degli animali. E fra questi interventi si annovera quello sulla colonia felina in viale Renata di Francia: gatti abbandonati, tra cui tre femmine non sterilizzate, che hanno prolificato. «Su segnalazione dei residenti al Comune, la nostra associazione si è subito impegnata, intervenendo sia per catturare le femmine, sterilizzarle e riportarle in sede (come previsto dalle norme vigenti), sia per catturare e portare presso altra sede i cuccioli, destinandoli all’adozione. Purtroppo - spiega ancora la Venturini - non sempre i gatti abbandonati sono avvicinabili, perché spaventati o selvatici, e nel caso specifico si è reso necessario l’uso delle gabbie autocatturanti. Si tratta di una procedura che spesso adottiamo, specie quando serve un intervento di sterilizzazione urgente per evitare che le gatte possano essere nuovamente ingravidate. La cattura non è quindi immediata, ma si richiede qualche giorno di tentativi e in genere il tutto si risolve abbastanza velocemente, specie se coloro che risiedono in zona (di solito coloro che hanno denunciato al Comune la presenza di gatti randagi), collaborano con i volontari per la cattura. Non si chiede loro altro che fornirci un luogo ove piazzare le autocatturanti ed avvisarci subito quando il meccanismo scatta e uno o più mici restano all’interno; un volontario si reca immediatamente in loco e preleva la gabbia. In viale Renata di Francia i residenti e i turisti che abitano nei pressi della piccola colonia non solo hanno rifiutato in maniera intransigente ogni collaborazione (non tutti, in verità, ndr), ma hanno anche mancato di rispetto ai volontari, che ogni giorno si recano a controllare la colonia per assicurarsi che tutti i gatti restino in zona per poterli catturare più facilmente. In questo specifico caso si può affermare senza ombra di dubbio che la cattura non è ancora avvenuta in quanto nessuno dei residenti e dei turisti ha dimostrato la benché minima collaborazione nel piazzare all’interno dei cortili le gabbie autocatturanti e attualmente alcuni cuccioli sono già in gravi condizioni di salute e probabilmente le tre femmine già incinte. Oltre al danno - conclude la Venturini - anche la beffa: quotidianamente i volontari, infatti, vengono apostrofati da urli e insulti da cortili e balconi». Intanto, parte della carne con le lamette è stata mangiata e ieri nessun gatto della colonia è stato avvistato. Animalieanimali 22 LUGLIO 2009
DA BUENOS AIRES A MILANO, ODISSEA PER UN DOBERMAN SU VOLO IBERIA
buongiorno, vorrei riportare quanto accaduto in occasione del mio trasferimento da buenos aires a milano. il mio cane, un doberman di 14 mesi, ha volato con mia cugina sul volo iberia 6842 e3650 in data 16 e 17 giugno 2009. quando e stato effettuato lo scalo a madrid con il conseguente cambio di aeromobile il personale di bordo ha assicurato che il cane era stato imbarcato. arrivata a malpensa mia cugina scopre che il cane e stato lasciato a madrid, allora si rivolge al banco iberia dove le dicono che sara messo sul prox volo disponibile. quando mia cugina protesta l impiegato iberia risponde con testuali parole " signora e inutile che alzi la voce, d altronde un cane e un bagaglio come un altro". Ha poi dovuto compilare una deuncia di smarrimento bagaglio ed il cane e poi arrivato col volo successivo. nessuno si e preoccupato di dare cibo o almeno acqua al povero cane, ne tantomeno di tirarlo fuori dalla gabbia per una pipi...20 ore nel kennel!!!. So che succedono cose ben peggiori sulle airlines , e che il mio cane alla fine sta bene, ma proprio per evitare tragedie vorrei che l incivilta di iberia e del suo personale venissero punite in qualche modo. Quante volte sentiamo di animali che muoiono per l incompetenza del personale di volo e di terra e dopo questo episodio ho proprio capito perche!!
LA ZAMPA.IT
22 LUGLIO 2009
Un dolce abbraccio di cento chili
Lei lo ha salvato dai maltrattamenti e dalla malnutrizione e lui la ricambia con un abbraccio da 100 chili. Non è una storia d'amicizia normale quella che arriva dalla Colombia. protagonista questa donna, ana Julia Torres, e Jupiter, questo leone di 10 anni. Il loro incontro 8 anni fa, quando Ana riuscì a strapparlo da un circo che lo usava per alcuni spettacoli, facendolo vivere in condizioni terribili e lo ha portato a Cali, dove ha fondato Villa Lorena, un centro che si occupa proprio di animali maltrattati. Qui Jupiter festeggia il suo decimo compleanno con un pranzo speciale e un abbraccio alla donna che lo ha salvato.
VIDEO http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19448&tipo=VIDEO IL CITTADINO 22 LUGLIO 2009
Somaglia (LO) Coinvolte una ditta specializzata e un’associazione animalista ma l’Enpa protesta: «Se li abbattono è illegittimo» Gabbie nell’oasi per catturare i cani randagi Il branco gira ancora indisturbato per le Monticchie, il comune corre ai ripari
Luisa Luccini
SOMAGLIA (LO) - Due gabbie per la cattura dei cani randagi che si muovono attorno a Monticchie. La prima gabbia è arrivata ieri in comune, acquistata dall’ente municipale da una ditta specializzata in attrezzature di cattura animali del Bergamasco. La seconda gabbia, invece, sarà messa a disposizione del comune dalla sezione di Cremona dell’associazione ambientalista nazionale Anpana, la stessa che nei giorni scorsi aveva preso contatto con il municipio di Somaglia. Contatti di forte impronta operativa: assieme al sindaco Pier Giuseppe Medaglia e ad alcuni volontari territoriali, gli operatori dell’associazione sabato hanno effettuato un sopralluogo direttamente in riserva per tentare un primo approccio di cattura degli animali (non andato poi a buon fine) e per monitorare i siti ideali al posizionamento delle gabbie. «Posizioneremo le gabbie di cattura in settimana - ha commentato ieri Medaglia -, utilizzando quegli espedienti di attrattiva, come i bocconi di cibo, per far avvicinare i cani». Nel frattempo, sulla vicenda interviene il presidente nazionale dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) Carla Rocchi, pronta a puntare il dito contro il comune di Somaglia il cui «sindaco avrebbe annunciato una delibera con la quale si dispone l’abbattimento dei randagi, una vera e propria esecuzione a sangue freddo. Questo progetto - continua la Rocchi- non è solo eticamente inaccettabile ma, soprattutto, è criminogeno poiché viola le disposizioni normative nazionali e regionali, visto che l’uccisione di animali costituisce un reato sanzionato dall’articolo 544 bis del codice penale. Per questi motivi- conclude la Rocchi- ho firmato una diffida al sindaco invitandolo a desistere da un provvedimento al contempo crudele e illegale». Medaglia però non ci sta: «Qui si dicono cose senza neppure sapere di che cosa si parla - così il sindaco -. Non esiste alcun provvedimento, alcuna delibera. Dal canto nostro, continuiamo a trattare con quelle associazioni animaliste che, al contrario di Enpa, hanno dimostrato un atteggiamento propositivo, volto non ai proclami ma alla risoluzione del problema». Animalieanimali 22 LUGLIO 2009
"UN ALTRO CARICO DI SOFFERENZA E' PARTITO DAL CANILE DI DONNICI!"
6 cani, per la maggior parte cuccioli con “indice di affidabilità” altissimo, sono stati “deportati” in una struttura convenzionata al solo scopo di disporre nuove catture. Incredibile constatare che i responsabili della gestione del randagismo in città pensino ancora che la soluzione del fenomeno passi soltanto attraverso la rimozione dei soggetti vaganti e la loro reclusione in canili dai quali non usciranno più. LA STAMPA 22 LUGLIO 2009
Pastore tedesco salva la padrona da violenza sessuale E' entrato in casa sua a Venaria,
Torino - L’aggressore, un romeno di 33 anni, è entrato nella sua abitazione, l’ha immobilizzata e ha iniziato a palpeggiarla. Una, due, tre volte, fino a quando gli è piombato addosso il cane della donna, che lo ha messo in fuga. L’animale, un pastore tedesco, è riuscito ad aprire la porta della stanza in cui era chiuso e a salvare la sua padrona. L’uomo, che era fuggito, è stato arrestato in strada dai carabinieri. È accaduto ieri sera a Venaria, comune di 34 mila abitanti al confine con Torino.
VIDEO Così il cane mi ha salvata dalla violenza http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=14&IDalbum=19449
Tentata violenza la ricostruzione dei carabinieri
Un pastore tedesco ha salvato la sua padrona da una violenza sessuale. E' successo ieri a Venaria. I carabinieri hanno arrestato il colpevole, un operaio romeno. Paolo Lauri intervista il capitano Roberto Capriolo (in foto), comandante della compagnia di Venaria
VIDEO AUDIO http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=14&IDalbum=19451 VIRGILIO NOTIZIE
22 LUGLIO 2009
Toscana/ Cresce business ecomafia, Legambiente: Numeri da brividi
In 2008 più illeciti in rifiuti, cemento, animali. Meno incendi
Aumentano le rotte dei traffici internazionali dei rifiuti e il 'cemento illegale', crescono le aggressioni al patrimonio culturale, il racket degli animali e le agromafie, ma anche la capacità di contrasto delle Forze dell'ordine all'illegalità ambientale. In Toscana, come in tutta Italia, il business dell'ecomafia è in crescita. Nel 2008 la regione ha mantenuto il settimo posto tra i 'cattivi', preceduta da Campania, Calabria, Sicilia Puglia, Lazio, e Sardegna: 1.462 le infrazioni accertate (5,7% del totale italiano), 1.391 le persone denunciate e 388 i sequestri effettuati. I dati sono stati presentati oggi dal comitato regionale toscano di Legambiente. Secondo Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, "c'è un'economia che non sembra subire i contraccolpi della crisi. Anzi, al contrario i fatturati aumentano ed il business dell'ecomafia riporta numeri davvero inquietante. Le stime sono da brividi. Il 2008 è stata un'ottima annata per l'ecomafia Spa, con la gestione 'parallela' del ciclo dei rifiuti, quella del ciclo del cemento e il racket degli animali a cui si aggiungono quelli relativi alla cosiddetta archeomafia e zoomafia". Per quato riguarda il traffico illecito dei rifiuti, la Toscana al settimo posto in Italia con 237 infrazioni totali accertate (6,1%), 324 persone denunciate e 102 sequestri effettuati. Nel business del 'cemento mafioso' la regione è stabile e solida al sesto posto, con 498 infrazioni accertate (6,6%), 714 denunce, 91 sequestri effettuati: il cemento è il luogo ideale per riciclare i proventi dalle attività criminose e l'abusivismo non risparmia neppure le località di pregio. Capitolo zoomafie e racket degli animali: diminuiscono i combattimenti tra cani, mentre restano stabili le corse clandestine di cavalli, cresce il traffico di cuccioli di cani e la macellazione clandestina, le scommesse e il giro di sostanze dopanti, i bocconi avvelenati, il bracconaggio e la caccia di frodo. La Toscana, che si posiziona nella classifica nazionale all'ottavo posto, anche in questo caso presenta numeri inquietanti: 174 infrazioni accertate con una percentuale sul totale del 5,4%, 151 denunce e arresti e 125 sequestri effettuati. Nelle archeomafie, i reati commessi ai danni del patrimonio storico-culturale, la Toscana è al terzo posto con 127 furti (12,3%): crescono i furti nei musei, gli scavi clandestini e le persone denunciate, mentre i furti di beni culturali rimangono a danno dei privati seguiti dalle chiese. Infine gli incendi: la Toscana è all'ottavo posto della classifica nazionale con 430 infrazioni accertate (5,9%), 57 persone denunciate, 16 sequestri effettuati. Nel 2008 ci sono stati molti meno incendi rispetto all'anno precedente: "e questa è una bella notizia", conclude Legambiente.
Animalieanimali 22 LUGLIO 2009
INCENDIO IN PARCO DEI GORILLA DI MONTAGNA
Il Parco nazionale dei Vulcani che nel nord del Ruanda ospita la specie protetta dei gorilla di montagna, è da sabato scorso in preda a un vasto incendio che tuttavia non sembra ancora minacciare i primati. IL SECOLO XIX
22 LUGLIO 2009
Spacciatore a spasso con il cane l'eroina era nascosta nel collare
Tunisino arrestato dai carabinieri
Provincia di Imperia - Ormai la guerra tra carabinieri e spacciatori sembra diventata una questione di inventiva: da una parte i pusher cercano in tutti i modi di sfuggire all'arresto, arrivando a nascondere la droga un po' ovunque, dall'altra i militari, per mettere le manette a chi vende gli stupefacenti, sono arrivati perfino a travestirsi da netturbini o a fingersi tossicodipendenti.
Ieri mattina, l'ennesimo tentativo di evitare il carcere non è riuscito a Mohamed Lofti, da anni stabilmente trasferitosi a Sanremo, già"cliente" delle celle di Valle Armea: nel 2006 era stato sorpreso mentre confezionava dosi di eroina su una panchina dei giardini pubblici. Lofti, tunisino di 32 anni, regolarmente residente in Italia - è sposato con una sanremese - è stato visto da una pattuglia mentre portava a spasso il cane, un meticcio di taglia media. I carabinieri si sono avvicinati per controllare l'uomo, che ha manifestato grande tranquillità, sapendo di non aver stupefacente addosso. I militari non si sono fatti ingannare, però. hanno deciso di "perquisire" anche il cane. Lofti ha provato a dissuaderli: «E' meglio se non lo toccate, morde», ha detto loro, ma i carabinieri hanno dubitato fortemente che l'animale fosse feroce. E infatti, quando gli si sono avvicinati, il meticcio si è messo a fare le feste, scodinzolando allegramente. La perquisizione ha dato ragione alla pattuglia: sotto il collare erano state nascoste dieci dosi di eroina. Per Mohamed Lofti sono scattate le temute manette, mentre il cane, diventato suo malgrado complice dello spacciatore, è stato affidato alla moglie del tunisino. IL SECOLO XIX 22 LUGLIO 2009
Il canile di Monte Contessa è già al completo Nella nuova struttura comunale sulle alture di Sestri non c'è più posto. Sopralluogo dell'assessore Montanari
Edoardo Meoli
Provincia di Genova - VENTIDUE abbandoni nell'ultima settimana e i posti a disposizione del canile comunale di Monte Contessa, inaugurato la scorsa primavera, sono già finiti. Da qualche giorno, i cani portati nella struttura sulle alture di Sestri sono stati sistemati anche nelle gabbie (fortunatamente vuote) che avrebbero dovuto essere dedicate ai gatti. Il problema non nasce solo dal sovraffollamento e dall'eccesso di abbandoni, ma anche dal numero evidentemente limitato di gabbie e di posti a disposizione. ANMVI OGGI
22 LUGLIO 2009
MODIFICATO L’OBBLIGO DI SOCCORSO ANIMALE
La Commissione Trasporti della Camera ha approvato ieri, in sede legislativa, il testo unificato della proposta di legge "Disposizioni in materia di sicurezza stradale". Il provvedimento, che ora passa al Senato è la sintesi di numerose proposte parlamentari e altrettanti interventi emendativi.All'articolo 21 viene inserito un Art. 21-bis. (Modifiche agli articoli 177 e 189 del decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danni ad animali) riformulato rispetto alla prima proposta testuale.
Ecco come recita il testo che passa ora a Palazzo Madama:
1. Al comma 1 dell'articolo 177 del decreto legislativo n. 285 del 1992, dopo le parole: «a quelli delle autoambulanze e veicoli assimilati adibiti al trasporto di plasma ed organi,» sono inserite le seguenti: «nonché a quelli delle autoambulanze e dei mezzi di soccorso per animali o di vigilanza zoofila,». 2. All'articolo 189 del decreto legislativo n. 285 del 1992 è aggiunto, in fine, il seguente: «9-bis. L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311». La nuova formulazione - firmata dai parlamentari Giammanco, Antonino Foti, Sarubbi, Garofalo, Cazzola, Mancuso, Ceccacci Rubino, Repetti, Tortoli, Nizzi, Lorenzin - differisce dalla precedente che esplicitava: "intervento di un medico veterinario". IL SECOLO XIX 22 LUGLIO 2009
Spari da una finestra è caccia al cecchino di via Untoria Denuncia dell'enpa e indagine della polizia
Gianluigi Cancelli
Savona. Per i responsabili provinciali dell'Enpa è il killer di un gran numero di volatili, soprattutto colombi e tortore. Per gli abitanti del centro storico cittadino, che si sono rivolti anche alla polizia, una persona pericolosa, che nelle ore notturne si diverte ad esplodere colpi di fucile flobert mettendo a rischio l'incolumità della gente. Animalieanimali 22 LUGLIO 2009
PICCIONI, LAV DIFFIDA SINDACO DI SIGNA, RITIRI ORDINANZA
La LAV ha chiesto al Sindaco del Comune di Signa (Firenze), Alberto Cristianini, di disporre l’immediata sospensione e il conseguente ritiro dell’Ordinanza Comunale “Interventi di contenimento dei piccioni torraioli a tutela degli edifici e salvaguardia delle produzioni agricole”, vista l’illegittimità del provvedimento ai sensi della normativa vigente in materia di tutela della fauna selvatica, cui appartiene il colombo o piccione torraiolo in quanto vive “in stato di libertà naturale sul territorio nazionale”.L’Ordinanza del Sindaco Cristianini ordina “la rimozione delle uova delle spoglie e delle deiezioni dei piccioni torraioli nei punti di maggior accumulo” e “la cattura o l’abbattimento dei piccioni in modo tale da contenerne efficacemente la popolazione al fine di ridurre i rischi per la salute pubblica e per la salvaguardia delle produzioni agricole”. L’Ordinanza, inoltre, autorizza “i conduttori di fondi destinati ad attività agricole, situati nel territorio del Comune di Signa ad effettuare fino al 31 dicembre 2010 le operazioni di contenimento della popolazione di piccioni torraioli, per le motivazioni riportate in narrativa, mediante cattura o abbattimento”.“Appartenendo alla fauna selvatica, invece, gli eventuali prelievi e abbattimenti di piccioni terraioli devono essere disciplinati dalla legge 157 del 1992 – commenta l’Ufficio Legale della LAV – e quindi con metodi ecologici, quale non può dirsi il ricorso alla caccia o alla cattura con gabbie ad hoc operato, peraltro, al di fuori dei suoi ordinari limiti normativi in quanto in assenza del preventivo e necessario parere dell’Infs (Istituto nazionale fauna selvatica) oggi Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)”.La LAV, inoltre, invita il Prefetto di Firenze a voler intervenire in caso di inadempienza del Sindaco e si riserva ogni ulteriore azione legale che riterrà opportuna a tutela dei piccioni, qualora ne ricorrano i presupposti. IL TIRRENO 22 LUGLIO 2009
Compra un Chihuahua su internet ma il cane rimane virtuale
LIVORNO. Ancora una donna livornese vittima di una truffa via internet con un cagnolino come esca. Dopo il caso della signora cui è stato venduto un cucciolo che poi è risultato gravemente malato, stavolta è toccato ad un’appassionata di animali cui sono stati presi i soldi, ma il cane non è nemmeno mai stato consegnato. Protagonista dell’episodio che si è svolto in varie riprese nei giorni scorsi e che è stato denunciato alla Polizia Postale, una signora di 54 anni che risiede a Collesalvetti. Secondo quanto ha riferito la vittima del raggiro nella sua denuncia, la signora è andata su “Kijiji”, uno dei più noti siti di annunci, e ha visto la foto di «un cucciolo di chihuahua cui era stato fatto indossare un vestitino rossa» e che sarebbe stato dato in adozione. Così la signora ha preso contatto con l’indirizzo e-mail indicato. La mail di risposta le ha chiesto di inviare del denaro ad una persona in Cameroun dove si trovava il cucciolo, 155 euro per il viaggio e 15 di commissione, e attendere l’arrivo del suo cagnolino. Ma dopo qualche giorno, invece del cane, è arrivata un’altra mail: «Bisogna pagare 650 euro per l’assicurazione: li anticipi lei, poi glieli rendiamo». La signora ha pagato anche questi, ma a quel punto è arrivata la terza mail: «Il cane è fermo all’aeroporto di Orly, in Francia: bisogna anticipare altri 1.300 euro». A quel punto anche la iper fiduciosa signora ha avuto il sospetto di essere stata leggermente truffata e ha denunciato tutto alla polizia postale che ha iniziato le indagini: si conta di risalire almeno alla parte italiana dei malandrini. LA NUOVA SARDEGNA 22 LUGLIO 2009
La guerra delle aragoste: nuovo sequestro da parte del Corpo forestale
PORTO TORRES (SS). Nuovo sequestro di aragoste sottomisura da parte degli uomini della base nautica di Porto Torres del Corpo forestale regionale e di vigilanza ambientale. Stavolta nelle maglie degli investigatori sono incappati un pescatore e un ristoratore di Castelsardo, trovati in posssesso di una quindicina di crostacei di dimensioni inferiori al limite minimo consentito dalla normativa. L’ultimo sequestro è stato effettuato avantieri nei confronti di un pescatore che aveva appena attraccato al porto di Castelsardo. Gli uomini della forestale si sono presentati in borghese davanti alla barca e dopo aver mostrato il tesserino, hanno effettuato un controllo sulle dieci aragoste che il pescatore aveva catturato. Di queste, ben otto erano al di sotto della misura minima prevista dalla norma (nove centimetri dal becco anteriore alla base del carapace), infrazione chre ha fatto scattare il sequestro di tutte le aragoste. Una volta informato il magistrato e ottenuta l’autorizzazione, gli animali che erano ancora vivi, sono stati ributatti in mare. Il pescatore, invece, è stato denunciato alla Procura della repubblica. Analoga sorte è toccata a risotoratore di sempre di Castelsardo, in seguito a un controllo effettuato qualche fa. Nella vasca delle aragoste, cinque erano sottomisura. Anche in questo caso i crostacei sono stati ributtati in mare e il ristoratore dovrà affrontare un processo penale. In queste settimane, sottolineano gli uomini della base di Porto Torres, il Corpo forestale regionale e di vigilanza ambientale ha intensificato in controlli lungo tutta la costa, a bordo delle barche della pesca tradzionale, nei porti, nei ristoranti, nelle rivendite e nei supermercati. Anche gli ultimi due sequestri sono stati il frutto in un controllo che ha interessato numerose barche e diversi ristoratori, operazioni tese a reprimere il fenomeno della pesca del novellame che non riguarda solo le aragoste. Il Corpo forestale ricorda che la cattura di pescato sottomisura non comporta solo un’ ammenda ma che si tratta di un reato vero e proprio e che il “detentore” del novellame dovrà affrontare un vero e proprio processo penale.
INTERNATIONALIA
22 LUGLIO 2009
Tanzania: in carcere sei imprenditori per traffico d’avorio
Sono stati arrestati con l’accusa di aver cacciato ed esportato illegalmente specie animali protette e zanne di elefanti e rinoceronti i sei uomini d’affari tanzaniani fermati ieri dalla polizia a Dar-es-Salaam.Lo riferisce il quotidiano nazionale ‘Guardian’, secondo il quale i sei sono implicati in un commercio clandestino di avorio verso Filippine e Vietnam.Gli accusati, che gestiscono società di importazione ed esportazione, avrebbero portato illegalmente fuori dalla Tanzania 11 tonnellate d’avorio per un valore complessivo stimato di 450.000 euro.Secondo il ‘Guardian’, che cita un magistrato di Dar-es-Salaam, l’avorio sarebbe stato inviato via mare al porto filippino di Manila e a quello vietnamita di Hai Phong in sei differenti spedizioni, certificate dalla dogana tanzaniana con documenti rivelatisi falsi.La notizia dell’arresto dei sei uomini d’affari giunge dopo il sequestro, avvenuto la settimana scorsa all’aeroporto internazionale di Nairobi in Kenya, di 300 chilogrammi di avorio provenienti, secondo la polizia, proprio dalla Tanzania.Secondo le più recenti stime, riportate sul numero di luglio della rivista Scientific American, sono circa 38.000 gli elefanti uccisi ogni anno dal bracconaggio in Africa, soprattutto per soddisfare la richiesta da parte dei paesi dell’Asia orientale. NOTIZIARIO ITALIANO 22 LUGLIO 2009
Tartaruga le cade in testa: amnesia
CINA - Bruttissima, e incredibile, avventura per una ragazzina cinese che, mentre stava passeggiando in compagnia della zia per le vie di Chongqing, è stata investita da una grossa tartaruga incinta, caduta, probabilmente, dal balcone di un palazzo. La 12enne non ricorda nulla dell'episodio e accusa un'amnesia totale, che i sanitari ritengono essere temporanea. La polizia sta cercando di identificare i proprietari dell'animale. E' stata la zia di Cheng Cheng, secondo quanto riporta il sito metro.co.uk, ad udire per prima l'urlo della nipotina. Giratasi, ha visto la ragazzina a terra in un lago di sangue, al suo fianco la grossa tartaruga. La donna ha chiamato subito i soccorsi. La giovane è stata condotta in ospedale dove i medici le hanno diagnosticato una commozione cerebrale. "Non ha ricordi di quanto è accaduto - ha detto il dottor Zhuo Xuan del locale ospedale pediatrico - al momento ha dimenticato ogni cosa, ma riteniamo che l'amnesia sia soltanto temporanea". Agghiacciante il racconto di un negoziante, che ha assistito all'episodio. L'uomo, proprietario di una drogheria, ha riportato di aver visto un grosso "oggetto nero" cadere dall'alto e colpire la ragazzina alla testa. Avvicinatosi, si è reso conto che l'"oggetto" non era altro che una tartaruga. L'animale è sopravvissuto per qualche ora, quindi, dopo aver deposto numerose uova, è morto per le ferite riportate. Ora la polizia sta cercando di capire da che altezza possa essere precipitata la tartaruga per identificare i proprietari dell'esemplare. IL PICCOLO GORIZIA 22 LUGLIO 2009
Non toccate i baby-caprioli
Provincia di Gorizia - Li vedono accucciati in mezzo al bosco, tante volte ai margini della strada. Sembrano abbandonati, sperduti, alla ricerca di cure, tenerezze e soprattutto di cibo. Li raccolgono con tanto amore e non sanno che, invece, che con questo atto li stanno condannando a morte. Sono i cuccioli di capriolo, sempre più numerosi sul nostro Carso, che, i casi ormai non si contano, vengono raccolti dagli escursionisti o dagli automobilisti e portati a casa. Nulla di più errato. Nella maggior parte dei casi, infatti, le loro madri li hanno nascosti in mezzo all'erba e li tengono d'occhio. Anche solo prendendoli in braccio o accarezzandoli si coglie il rischio che la madre, sentendo l'odore umano che maschera quello dei piccoli, non li riconosca più e li abbandoni per sempre. Ancora più sbagliato, poi, è portarli a casa e alimentarli con latte di mucca. Certo, gli animaletti lo bevono, ma il loro organismo non lo tollera e rischiano di morire tra dolori atroci. In queste ultime settimane ne sono già stati recuperati quattro e condotti al centro di recupero per la fauna selvatica in difficoltà della Provincia di Gorizia che è nato il primo gennaio del 2000 nell'azienda Baradel a Terranova. La maggior parte ce l'ha fatta, ma non tutti, purtroppo. «So che la gente lo fa per amore degli animali - afferma il comandante della stazione forestale di Gradisca, Vanni Aizza - ma se si viene a contatto con un cucciolo di capriolo o con qualsiasi animale in difficoltà, sarebbe meglio avvertire la forestale o i guardiacaccia. La popolazione dei caprioli è in aumento, i parti si sono dilazionati nell’arco dell’intero anno. LA NUOVA SARDEGNA 22 LUGLIO 2009
Inutili i soccorsi, è morta la stenella trovata a Cala Reale
PORTO TORRES (SS). È stata curata e assistita per tutta la notte, ma nonostante gli sforzi del personale del Centro recupero animali marini dell’Asinara (Crama), una stenella che si era spiaggiata nei pressi di Cala Reale è morta. I soccorsi erano scattati avantieri quando alcuni collaboratori del Parco nazionale dell’Asinara avevano notato l’animale in difficoltà sulla spiaggia dell’Ossario. Subito sono interventi gli specialisti del Crama Daniele Denurra, Laura Pireddu e Giuliano Fara che hanno riscontrato nella stenella un disturbo di origine neurologico, e lievi lesioni cutanee al fianco destro causate quasi certamente dallo sfregamento sugli scogli. MESSAGGERO VENETO 22 LUGLIO 2009
Mai lasciati soli in un incubo a lieto fine
Siamo il figlio e la nuora della signora che si è smarrita e che poi è stata ritrovata nei giorni scorsi. Vogliamo approfittare del Messaggero Veneto per raccontare la nostra brutta esperienza a lieto fine. Ci siamo trovati a vivere in un film fatto di ansie, paure e speranze, durato tre giorni e due notti insonni. Già da domenica pomeriggio le nostre ricerche, vane, erano cominciate con il supporto dei Carabinieri del 112, che ringraziamo; verso le 21 abbiamo provato con il 118 per sapere se avessero avuto delle chiamate, e le operatrici, gentilissime, ci hanno supportato anche durante la prima, lunga, notte di paura. Dalle prime luci del lunedì abbiamo ripreso le ricerche, chiamando l’assistente sociale del Comune di Povoletto e i vigili urbani che devo dire, meravigliosamente, si sono prodigati per aiutarci. Chiedevamo l’aiuto di un elicottero in quanto le ore passavano e si avvicinava la seconda notte, ma purtroppo per questioni logistiche di orario, non poteva essere fatto decollare. Chiedevamo l’aiuto di un’unità cinofila non sapendo dove reperirla, anche perché per fortuna non ci eravamo mai trovati in una situazione simile. Poi, grazie al vigile del Comune, abbiamo allertato la sede centrale della Protezione civile di Palmanova, la Guardia forestale e l’unità cinofila soccorso alpino della Guardia di finanza che dalle prime ore di martedì si sono messe alla ricerca. Un doveroso grazie lo dobbiamo anche al sindaco Cecutti, che è stato presente con noi fino al ritrovamento. Quando, verso le 10 il cane dell’unità cinofila ha fatto il ritrovamento ci è sembrato di uscire da un incubo, in cui, comunque, non siamo mai stati lasciati soli. Questo racconto serve prima di tutto a ringraziare quanti hanno fatto il possibile per aiutarci, ma anche perché la gente che, sfortunatamente, si dovesse trovare nella nostra situazione sappia come muoversi nell’incubo di non trovare una persona amata. Infine, vorremmo ricordare alle persone che stanno meditando di liberarsi dei loro animali domestici che la nostra brutta avventura è finita grazie a un cane e che è stato un cane bassotto di 14 anni, quasi cieco e sordo, a fare compagnia per tre giorni e due notti alla mamma! Grazie. Tristano e Michela Savorgnano del Torre IL CENTRO 22 LUGLIO 2009
Branco di lupi sbrana pecore sul Sirente
Mario Lucci
CELANO (AQ). Sette pecore sono state sbranate dai lupi sul Sirente. Si tratta dell’ennesimo episodio che si verifica sui monti a nord della Piana del Fucino. Nei giorni scorsi nell’Aquila, e precisamente a Barete, un branco di lupi aveva sbranato 12 pecore, ferendone altrettante. Gli allevatori sono molto preoccupati per la sorte degli animali al pascolo, e sperano di essere risarciti al più presto per il danno subìto. L’ultimo episodio si è verificato in località Cappone. Quando Carmine Contestabile , un allevatore di Celano, si è recato ad accudire le bestie, si è reso conto dell’accaduto. All’allevatore non è restato altro da fare che segnalare l’accaduto alla Forestale. Non è la prima volta che i lupi sbranano gli ovini al pascolo. I danni causati sono, sinora, notevoli. La zona in cui sono state sbranate le pecore fa parte del Parco Velino-Sirente, dove anche l’anno scorso si sono verificati simili episodi. «Speriamo», afferma Carmine Contestabile «che quanto prima arrivino i contributi per il risarcimento. Gli allevatori sono molto preoccupati per la sorte delle proprie bestie». I lupi portano a termine la loro azione di notte. Le bestie lasciate sui monti sono un facile bersaglio; soprattutto puledri e vitelli di pochi giorni soccombono all’azione dei famelici lupi». Sui monti a nord della piana del Fucino viene condotto il bestiame da parte di allevatori soprattutto di Celano, Aielli e Ovindoli. Si tratta di circa mille e duecento capi tra vitelli e puledri; una ventina sono le greggi. Le bestie rimangano sui monti fino all’inizio di novembre. ANSA 22 LUGLIO 2009
Animali: moria pesci a foce fiume Entella A denunciarlo e' l'associazione Anyusya
CHIAVARI (GENOVA) - L'associazione Anyusya a difesa degli animali ha denunciato una preoccupante moria di pesci alla foce del fiume Entella. La moria e' segnalata tra il ponte della Maddalena in comune di Lavagna fino al mare. ''Si tratta di inquinamenti di scarichi urbani abusivi - sostengono gli ecologisti - i due Comuni dovrebbero prestare maggiore attenzione alle condizioni ambientali ed igieniche degli ultimi cinque chilometri del fiume Entella''. IL SECOLO XIX 22 LUGLIO 2009
A tu per tu con lupi, gipeti e aquile Il lupo è tornato risalendo l'Appennino e proprio in valle Gesso, verso il Parco francese del Mercantour, i segni sono numerosi
Il parco delle Alpi Marittime è ricco di fauna, in particolare camosci, stambecchi, mufloni e caprioli, che gli escursionisti possono facilmente incontrare anche a distanza ravvicinata. L'ARENA GIORNALE DI VERONA 22 LUGLIO 2009
LAVAGNO (VR). Ad aggirarsi tra i frutteti per due giorni quasi con certezza un giovane esemplare Rimane senza nome l’orso di San Briccio Le analisi eseguite all’Ispra confermano che si tratta di un plantigrado ma non determinano il Dna
Lavagno (VR) - Di orso si è trattato certamente, ma di che sesso fosse, di che età e da dove provenisse non è stato possibile accertarlo, perché gli elementi raccolti non sono stati sufficienti a determinare il Dna del plantigrado che ha frequentato per alcuni giorni i frutteti al limitare del bosco della Fratta, sul colle di San Briccio. CORRIERE DI MAREMMA 22/07/09 In Maremma un cane ogni tre abitanti. I meticci sono 30mila, mentre spiccano le razze legate alla tradizione venatoria. Censiti oltre 82mila esemplari, particolare affollamento a Semproniano.
Giacomo D’Onofrio
GROSSETO - Collo taurino, incrocio fra alano, dogue de Bordeaux, levriero irlandese, cane da montagna dei Pirenei e pointer, il Dogo argentino detiene in Maremma un particolare “record”: ce ne sono solo 29 esemplari. Una rarità, nell’arcipelago degli 82.298 amici a quattro zampe censiti in provincia di Grosseto. Tanti sono, infatti, gli esemplari iscritti all’anagrafe canina, ovvero il registro dei cani identificati con microchip o tatuaggio. Un cane ogni tre abitanti In pratica, in Maremma c’è un Fido ogni tre abitanti. Una media certamente inusuale in altre zone d’Italia, che si spiega soprattutto con la doppia vocazione agricolo-venatoria, che caratterizza da sempre questo territorio. Una media che fa immaginare anche un rapporto del tutto speciale fra questi animali e l’uomo, dettato proprio dalla speciale attinenza con alcune delle attività e delle passioni che coinvolgono un alto numero di maremmani. E se il dogo argentino, riconosciuto come razza negli anni ’70, in provincia di Grosseto per ora resta una rarità, scorrendo l’elenco delle principali razze, il colpo d’occhio cade sulla concentrazione di animali solitamente dedicati alla caccia. Le razze più rappresentate Seppure la parte da leone la fanno i meticci (all’anagrafe sono iscritti 30mila esemplari), non passano inosservati neppure gli oltre 12mila setter inglesi. Questa razza particolarmente pregiata, nata in Inghilterra ai primi dell’800 ad opera di sir Edward Laverack, è animale da compagnia, ma adattissimo per l’attività venatoria, sia da riporto che da punta (il nome setter deriva proprio dal verbo inglese puntare). Dopo di lui arrivano i segugi: quelli italiani sono 7mila 169 e continuano ancora oggi a rappresentare gli esemplari migliori per la caccia da seguita (si dice addirittura che siano stati i Fenici i primi a sperimentarli in questa attività); quelli maremmani sono 4123. Sono una razza autoctona e attendono ancora il riconoscimento ufficiale, pur rappresentando anche nell’immaginario collettivo l’esemplare tipico della caccia, sopratutto al cinghiale.Nutritissima (oltre 5500) anche la rappresentenza del breton, mentre i cocker sono 947. Quasi 7mila i pastori tedeschi, seguiti a ruota da quelli maremmani. Contenuta, invece, la presenza degli esemplari da tutti considerati più pericolosi: dobermann (341), pit bull (117) rottweilwer, così come non mancano le razze più amate dai bambini: i bassotti (536), i barboni nani (817), i chihuhaua (215). Sintomatica del legame prevalente con l’attività venatoria, è anche la distribuzione geografica degli oltre 82mila cani in Maremma. Basti dire che nella sola Montieri si conta, di media, un esemplare ogni sette abitanti. Il “caso” di Semproniano Nel capoluogo vivono, censiti, 19mila 82 esemplari, a Follonica oltre 5mila, mentre Manciano batte sia Roccastrada che Orbetello contando 4425 cani a fronte di 4411 della seconda e di 4140 della città della laguna. Anche Cinigiano conta un rapporto molto alto rispetto alla popolazione: 1988. Ma il dato più clamoroso è quello di Semproniano, dove risiedono poco più di 1300 persone e vi vivono 928 cani. Non pochi infine - rimanendo in tema di statistiche - i morsi di cane sulle persone riscontrati negli ultimi 5 anni: ben 808. Restano i più frequenti rispetto ai morsi tra cani e nella maggior parte dei casi ad essere azzannati sono figli, amici o conoscenti dei padroni, che magari si sono avvicinati al cane per una carezza o per giocare vicino alla ciotola del cibo. Ma ci sono anche le reazioni ad un pestotto alla coda. A differenza del recente passato, un’ordinanza del Ministero del Welfare ha abolito la “lista nera” delle razze pericolose, che non aveva sortito effetti particolarmente positivi rispetto al calo di aggressioni. Oggi la logica che vige è quella della gestione razionale. Il che significa evitare, ad esempio, di viziare il proprio cane, sin da cucciolo, cosicchè non abbia la chiara percezione della scala gerarchica che lo sovrasta. Quando ciò avviene, l’animale può anche vedere i familiari del padrone come possibili concorrenti e assume la logica del branco, per cui aggredisce quasi a voler difendere il proprio territorio. La Maremma si conferma, comunque, terra “fertile” e accogliente per gli amici a quattro zampe, che in molte famiglie rappresentano un’istituzione. CORRIERE DI MAREMMA 22 LUGLIO 2009
41 strutture accessibili a Fido Le segnalazioni nel portale del Ministero del Turismo.
GROSSETO - Più turisti in Maremma può anche voler dire più animali. Sono sempre di più, infatti, le persone che scelgono la meta delle loro vacanze estive anche in base ad una variabile non secondaria: la possibilità di portarsi dietro il proprio cane, gatto, furetto, coniglio, piuttosto che la tartaruga. Per contrastare il triste e criminale fenomeno dell’abbandono estivo degli animali e per migliorare la stessa competitività turistica dell’Italia, pochi giorni fa il Ministero del Turismo ha lanciato il portale www.turistia4zampe.it, che raccoglie la lista di migliaia di bar, ristoranti, alberghi, campeggi, residence, agriturismi, villaggi e spiagge accessibili anche agli animali. Si tratta di un sito in continuo aggiornamento, perchè le strutture interessate a far sapere che sono aperte anche per gli animali da affezione possono compilare on line una scheda di adesione, che dà diritto ad essere immesse nel circuito delle vacanze con gli amici a quattro zampe. Nel sito anche consigli utili sugli oggetti da mettere in valigia per il proprio animale, sulle norme che regolano il trasporto in treno, aereo, nave e bus. Infine anche il premio “accoglienza bestiale”. In provincia di Grosseto in questi primi giorni di lancio del portale, sono 41 le strutture che hanno già aderito: dall’Amiata alla costa, passando per le colline non mancano esercizi pubblici e strutture ricettive disponibili ad accogliere gli animali e in molti casi ad offrire anche particolari servizi. I più accessibili risultano essere i ristoranti: sono 16 quelli aperti anche per cani, gatti e altro ancora. Nove gli alberghi, alcuni dei quali offrono anche la possibilità di far dormire il proprio animale in stanza e gratuitamente. Soltanto quattro, invece, gli agriturismi, i bar e i campeggi che si sono segnalati sul portale del Ministero del Turismo e, addirittura, un solo stabilimento balneare, a Marina di Grosseto. Quasi tutte le strutture elencate danno ospitalità a cani (anche di grossa taglia), gatti, conigli, furetti, criceti e gerbilli (detti anche ratti della sabbia). Numerose anche le strutture che, accanto all’ospitalità, offrono alcuni servizi come la ciotola per l’acqua o per il cibo, spazi verdi per il passeggio (al guinzaglio) e, talvolta, perfino il tappetino. E’ anche questo un modo per fare accoglienza e venire incontro alle aspetttaive di chi sceglie la Maremma per le vacanze. Fra l’altro, in Toscana la provincia di Grosseto risulta essere tra le realtà che hanno aderito con maggior entusiasmo al portale del Ministero del Turismo, realizzato in collaborazione col Ministero del Welfare, Assoturismo, Confturismo e Federturismo. Scorrendo il sito, infatti, le strutture segnalate nella provincia di Arezzo sono 39, quelle di Livorno 45, 48 del Senese, 21 di Pisa, 15 di Pistoia e 10 di Prato. Fanno meglio solo il territorio fiorentino, con 85 strutture ricettive indicate e la provincia di Lucca (69), dove a farla da padrone è la Versilia. Anche Rimini, sull’altra sponda del Mediterraneo, dimostra di tenere a questo tipo di iniziativa, con 58 strutture segnalate. Il dato, forse, su cui riflettere è che nella riviera romagnola iscritti al portale ci sono sopratutto stabilimenti balneari e alberghi. Lo stesso dovrà accadere anche per la provincia di Grosseto, perchè altrimenti diventi inutile poter entrare col proprio animale in un ristorante, ma avere gli stabilimenti, i campeggi o gli agriturismi off limits LA ZAMPA.IT 22 LUGLIO 2009
I bebè riescono a capire le emozioni dei cani Bambini di soli 6 mesi sono capaci di distiguere i versi aggressivi e affettuosi che fanno i cani e associarli al linguaggio corporeo di questi animali.
WASHINGTON - I bambini riescono a capire i cani e a comprendere il significato dei vari modi di abbaiare anche se non hanno mai passato del tempo accanto a questi animali. Una ricerca della Brigham Young University, pubblicara sulla rivista Developmental Psychology, mostra che i bambini di soli 6 mesi sono capaci di distiguere i versi aggressivi e affettuosi che fanno i cani e associarli al linguaggio corporeo di questi animali.«Abbiamo mostrato a dei bambini delle foto dello stesso cane in atteggiamento aggressivo o amichevole, e poi abbiamo fatto ascoltare dei suoni diversi, come ad esempio un ringhio basso e minaccioso ed un abbaiare allegro e festoso», ha spiegato Ross Flom, psicologo a capo dello studio. «I bambini di sei mesi osservavano più a lungo la figura corrispondente al verso giusto, mentre i più grandi associavano suono e figura instantaneamente», ha proseguito. Da questo strano esperimento, i ricercatori sperano di ricavare maggiori informazioni su come i bambini imparano così rapidamente e come si sviluppa in loro la socialità.«Anche se può sembrare bizzarro, esperimenti simili ci aiutano a comprendere lo sviluppo della mente infantile e la comunicazione. Abbiamo scelto i cani perchè sono animali comunicativi sia per la loro postura fisica che per i loro versi», ha concluso Flom.
VIRGILIO NOTIZIE
22 LUGLIO 2009
Animali/ Giro di vite su regole a tutela dei cavalli per i palii
Ogni comitato organizzatore dovrà disporre di un tecnico
Stretta sulle regole per palii e manifestazioni sportive equine. I comitati organizzatori dovranno assumere dei tecnici specializzati in grado di valutare il tracciato e il fondo per ridurre al minimo i rischi di ferimento per i cavalli, per i fantini e quelli per gli spettatori ai bordi del percorso. La novità è contenuta in una ordinanza del ministero del Welfare presentata oggi dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. "Questa ordinanza - ha spiegato Martini - colma un vuoto normativo che ha prodotto morti, feriti e la soppressione di cavalli, intervenendo con un forte valore etico. Quello che cambia - ha proseguito - è che chi vuole continuare a fare manifestazioni popolari che coinvolgono i cavalli, dovrà avere all'interno del comitato organizzatore un tecnico, in grado di valutare il tracciato, il fondo e il percorso, guardando anche alla messa in sicurezza per il pubblico nel caso di scivolamenti". "Ho voluto - ha precisato il sottosegretario - una normativa leggera, perché deve essere adattata a contesti molto diversi, ma allo stesso tempo sono determinata a imporre il rispetto del valore della vita in tutte le situazioni". Alla presentazione erano presenti anche le rappresentanze dei Comuni di Siena, sede del più celebre palio d'Italia, e di Sedilo, in provincia di Oristano, dove il 6 luglio scorso un fantino di 44 anni ha perso la vita in seguito a un incidente durante una gara equestre. Siena, ha spiegato un portavoce del sindaco, da tempo si è già mossa nella direzione indicata dall'ordinanza. Sedilo invece lamenta la mancanza di risorse per fare altrettanto. "Anche per le realtà locali che hanno già iniziato un percorso importante, come Siena - ha puntualizzato Martini - questa ordinanza è uno stimolo a fare sempre meglio". L'ordinanza entrerà in vigore tra un mese e durerà due anni. Entro sei mesi il ministero emanerà le linee guida per l'applicazione specifica delle nuove regole. Ma l'intenzione, ha annunciato Martini, è quella di "riversare il contenuto del provvedimento in un disegno di legge che sarà presentato al più presto". Nell'occasione il sottosegretario ha presentato anche una 'Carta etica per la tutela del cavallo'. Si tratta di un documento che impegna i fantini a rispettare i "principi etici e morali di tutela e di rispetto del benessere del cavallo", procedendo al suo addestramento "nel rispetto delle sue caratteristiche etologiche, evitando l'utilizzo di mezzi e strumenti coercitivi e l'uso della forza". Con il testo i fantini si impegnano anche a "provvedere alle cure e alle terapie necessarie" all'animale, evitando il doping e la macellazione del cavallo a fine carriera. Primo firmatario è stato Gianluca Laliscia, campione nella specialità dell'endurance, e ambasciatore italiano di questa specialità nel mondo.
CORRIERE DELL'UMBRIA
22 LUGLIO 2009
Passa a maggioranza il piano faunistico venatorio
Per caccia e territorio sono quattro i grandi obiettivi su cui puntare
PERUGIA - Con 16 voti favorevoli e 8 astensioni, l'aula di Palazzo Cesaroni ha approvato il Piano faunistico venatorio, la cui discussione era stata avviata nella seduta del 14 luglio scorso.Il Piano faunistico venatorio regionale umbro svolge le funzioni di un vero e proprio 'piano regolatore' delle attività legate alla caccia e alla gestione del territorio con il fine ultimo di migliorare la qualità e la riproduzione della selvaggina in Umbria. Calcola in modo più preciso, sulla base di accertamenti scientifici - ortofotocarta di VoloItalia del 2001 e digitalizzazione a schermo, in scala 1:5.000 - la superficie agro-silvo-pastorale sulla quale viene effettivamente esercitata la caccia, fissandola al momento in 612.986 ettari. Fissa altresì in 198.473 ettari la superficie di territorio protetto, complessivamente inteso. Indica quattro grandi obiettivi da conseguire: un ruolo più definito ed effettivo delle due Province (Perugia e Terni) in tema di pianificazione degli ambiti territoriali protetti (istituzione, distribuzione e dimensioni) da tenere costantemente aggiornati; una più puntuale classificazione degli allevamenti da utilizzare a scopo di ripopolamento, prevedendo requisiti minimi e parametri che garantiscano la qualità, anche certificata, della selvaggina immessa nei territori a fini riproduttivi; la gestione responsabile della specie cinghiale che arreca i danni maggiori alle produzioni agricole e che richiede l'approntamento di interventi selettivi per il controllo della specie sulla base di una conoscenza aggiornata della presenza degli stessi animali nei vari territori; la tutela e la gestione della fauna selvatica, sia di interesse venatorio che naturalistico con relativi elenchi delle specie prese in considerazione e che non esclude il ripristino di particolari tipi di vegetazioni, ad esempio le vecchie siepi di confine che garantivano riparo e habitat riproduttivo. Pur facendo riferimento alle linee guida definite dal Consiglio regionale nel 1983 ed al precedente Piano del 1996, il Piano faunistico nasce su basi conoscitive, di tipo scientifico, aggiornate da una costante acquisizione di dati e di osservazioni prodotte in gran parte dall'Osservatorio faunistico regionale. Il Piano che al termine di un ampio percorso partecipato "ha raccolto consensi sia da parte del mondo venatorio che da quello ambientalista", fissa anche principi e criteri per la costituzione e gestione degli Ambiti territoriali, per l'allevamento della selvaggina destinata a scopi di ripopolamento e alimentari; per il miglioramento ambientale indicando le specie arboree tradizionali da reimpiantare; per prevenire e controllare i danni provocati dalla fauna selvatica all'agricoltura; per il recepimento delle Direttive Cee 92/43, 'Habitat', e 'Rete natura 2000'
IL SECOLO XIX
22 LUGLIO 2009
Cigno salvato dalla furia di altri... Cigni
Ventimiglia (IM). Per due settimane, è rimasto desolatamente fermo e malinconico in un angolo della spiaggia di Nervia. Sino a che, in una novella favola dei giorni nostri, i vigili urbani e la protezione civile di Camporosso sono finalmente accorsi a salvarlo.
Protagonista di questa bella storia a lieto fine è un cigno, giunto chissà come e da dove, alla Foce del Nervia. Qui, ogni suo tentativo di inserimento è risultato vano. In quanto la coppia stabile dei cigni dell'Oasi, intenta a proteggere la cucciolata, lo ha respinto ed attaccato in ogni modo. Per settimane, nonostante le pressioni della Lega del cane, nessun ente si è mosso. Sino a che, ieri mattina, in soccorso dell'animale sono intervenuti i vigili urbani del Comune di Camporosso, i quali attraverso Giovanni Folco Piombo e Claudio Piccone, della squadra di protezione civile, hanno recuperato il cigno ormai stremato portandolo nelle acque del torrente Bevera. Sottolineano alla Lega per la difesa del cane: «Rinnoviamo alla prefettura di Imperia l'invito a risolvere al più presto la controversia esistente tra la Provincia, il corpo forestale e l'Asl sugli interventi dei volatili quando necessitano di assistenza».
SAVONA NEWS
22 LUGLIO 2009
Quiliano (SV): civetta salvata dal corpo forestale
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Quiliano (SV) - Questa mattina, gli uomini del comando della stazione forestale di Vado Ligure, avvertiti dai lavoratori del mercato ortofrutticolo di Quiliano, hanno liberato una piccola civetta rimasta ferita ad una zampa.
I forestali hanno prestato le prime cure ed hanno provveduto a trasportare l'animale in un centro specializzato per un suo successivo reinserimento in natura. In questo caso correttamente è stato chiamato il numero 1515 del corpo forestale, purtroppo capita spesso che le persone portino gli animali selvatici feriti presso la propria abitazione per poi detenerli come un qualsiasi animale d'affezione.Proprio per la detenzione di una civetta, in questi giorni, la guardia forestale ha segnalato all'autorità giudiziaria una persona sprovvista della necessaria autorizzazione prevista dalla convenzione di Washington che tutela i rapaci notturni.
ASCA
22 LUGLIO 2009
CANI: MOIGE, SERVONO PADRONI ADEGUATI E BAMBINI INFORMATI
Roma - ''La tragedia di Acireale riporta alla luce la necessita' di affrontare a 360 gradi la questione del rapporto uomo-cane in un'ottica di rispetto, conoscenza e sicurezza''. Lo afferma Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del MOIGE.
'Senza scendere nei particolari di questa terribile vicenda, che ci vede vicini nel dolore ai genitori del bambino - precisa- vogliamo ribadire due priorita' che da tempo indichiamo: innanzitutto che i proprietari di cani considerabili come potenzialmente pericolosi, per stazza e indole, siano sottoposti ad adeguati corsi di formazione e siano chiamati a conoscere e rispettare alcune norme di buon senso, per la tutela dell'incolumita' degli altri, e di addestramento del proprio cane. E' inaccettabile che chiunque possa tenere razze come doberman, pitbull e rottweiler, che necessitano come minimo di avere un padrone equilibrato, attento a porre in essere tutte le azioni necessarie affinche' l'animale non possa recare danno agli altri''. ''In secondo luogo - prosegue - sottolineiamo la necessita' di diffondere una adeguata informazione sulle accortezze da seguire per la garanzia della propria incolumita'. Sarebbe bene infatti che anche nelle scuole italiane venissero previsti momenti di approfondimento e di educazione, per i bambini in primis ma anche per i genitori, affinche' vengano dotati di quel bagaglio di informazioni necessario per rapportarsi ai cani in maniera consapevole e il piu' possibile sicura''.
ANMVI OGGI
22 LUGLIO 2009
TURISTI A 4 ZAMPE: DAL VETERINARIO PRIMA DI PARTIRE
Veterinari pronti e preparati a rispondere all'iniziativa del Ministero del Turismo e del Ministero Settore Salute: la campagna "Turisti a 4 Zampe", per viaggiare informati con i propri animali al seguito raccomanda una visita veterinaria fra le prime precauzioni da prendere in vista delle vacanze. L'iniziativa del Ministro del Turismo Michela Brambilla, in collaborazione con il Sottosegretario Francesca Martini vuole incoraggiare i proprietari a conoscere le leggi e le raccomandazioni di salute e benessere degli animali da compagnia in vacanza e favorire l'accoglienza dei 4 zampe nelle sedi turistiche, dagli alberghi alle spiagge.La campagna è stata realizzata dal Dipartimento del turismo, in collaborazione con il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per contrastare il fenomeno dell'abbandono, anche attraverso la valorizzazione delle imprese turistiche che accolgono gli animali. Nell'ambito del progetto è stato inoltre presentato il video educativo realizzato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con l'intento di formare una nuova coscienza animalista ed ancora di contrastare il fenomeno dell'abbandono. Il video avrà la sua diffusione attraverso le diverse strutture pubbliche e private su tutto il territorio nazionale.
ANMVI OGGI
22 LUGLIO 2009
BOTTICELLE: PRONTO SOCCORSO E VISITE VETERINARIE
ROMA - Con 33 voti a favore, un astenuto e il voto contrario del consigliere comunale dell'Udc, Alessandro Onorato, il consiglio comunale di Roma ha approvato il 20 luglio la modifica del regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea, categoria nella quale rientrano le botticelle, le tradizionali carrozzelle turistiche trainate da cavalli. Nella delibera approvata senza i voti del Pd viene prevista tra l'altro l'istituzione di un punto di primo soccorso veterinario per i cavalli, la presenza di un agente della polizia municipale all'interno dell'Ufficio della tutela animali e la dotazione, ai vigili urbani, di un lettore per i micro-chip di ogni singolo animale. Inoltre, nel documento, si prevede l'obbligo di un certificato annuo di idoneita' e di tre visite veterinarie, l'inibizione di alcuni percorsi che verranno stabiliti entro 90 giorni, una targa per ogni carrozzella e norme piu' severe di sospensione e revoca della licenza. I vetturini potranno modificare la loro licenza per una idonea alla guida dei taxi entro 180 giorni; per quelli che decideranno di continuare a guidare le botticelle sara' obbligato un corso di educazione stradale, di cura dell'animale e un esame abilitativo. In uno dei sette ordini del giorno previsti si conferma la realizzazione di nuove stalle, entro la fine del 2010, all'ex galoppatoio di Villa Borghese. L'assessore comunale all'Ambiente Fabio De Lillo si e' detto favorevole ''al superamento della trazione animale. Entro l'estate saremo pronti a mettere in campo le carrozze elettriche d'epoca e, entro un anno, i vetturini potranno scegliere di ottenere la doppia licenza: botticelle nelle ville storiche e macchine elettriche per le vie del centro''. (ANSA).
LA ZAMPA.IT
22 LUGLIO 2009
Gb, babbuini assaltano l'auto di un turista
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19442&tipo=VIDEO
BLOGOSFERE
22 LUGLIO 2009
VW Golf VI: spot intelligente come l'auto
La VW Golf VI consente a un animale che non può più correre di sentire di nuovo il vento in faccia. È lo spot di sessanta secondi di VW, che fa vedere la nuova Golf V soltanto negli ultimi istanti del montaggio. Prima, protegonista unico è un ghepardo, vittima di una trappola dei bracconieri: è senza una zampa. Poi, un'automobilista speciale lo carica in auto con sé e via... a sentire ancora l'emozione della velocità. È uno spot bello e intelligente come la Golf: l'auto ha uno stile preciso e razionale, con mascherina importante. Proprio fatta bene. VIDEO http://autonovita.blogosfere.it/2009/07/vw-golf-vi-spot-intelligente-come-lauto.html
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