LIBERO
15 LUGLIO 2009
Canile sequestrato, via alle autopsie
CREMONA - L’inchiesta era stata avviata perché nel canile veniva usato in dosi massicce il Tanax, farmaco per l’eutanasia. Il gip Forleo vuol fare luce sulla morte degli animali per questo ha richiesto al perito «se le carcasse siano riconducibili a corpi di cani e gatti ricoverati al canile. In caso affermativo dica quali siano le cause di morte», ma soprattutto il giudice chiede se l’utilizzo dei farmaci mortali «sia da collegarsi a gravi patologie». Solo tra 90 giorni, tempo richiesto dal perito, si potrà delineare un quadro più preciso su quanto successe nel canile.
IL SECOLO XIX
15 LUGLIO 2009
Trovato cane morto nel mare di Vallecrosia (IM)
Vallecrosia (IM) - L'hanno trovato in mare ormai cadavere. Un cane meticcio di colore scuro, dal pelo lungo, femmina, è stato infatti recuperato ieri in tarda mattinata su segnalazione dei vigili urbani nello specchio acqueo antistante la spiaggia per cani voluta dall'amministrazione comunale.
Il povero animale forse ha tentato di fare un bagno in mare ma la corrente lo ha trascinato via e lui non è più riuscito a tornare a riva. I vigili urbani comunque hanno effettuato insieme ai tecnici dell'Asl un rapido esame sulla salma del cane scoprendo che l'animale, di media taglia, aveva il suo tatuaggio le cui cifre sono ancora leggibili. I vigili sperano in questo modo di risalire al proprietario.
LA ZAMPA.IT
15 LUGLIO 2009
Cane vivo con un forchettone nel cervello
Smokey cagnolino miracolato. Il piccolo cane chihuahua Smokey vittima di un incidente e rimasto per tre giorni con un grosso forchettone da barbecue conficcato nel cervello. Dopo l'incidente l'animale spaventato e scappato per i boschi ma i padroni dopo due giorni sono riusciti a ritrovarlo miracolosamente vivo e cosciente e l'hanno portato dal veterinario che è riuscito a salvarlo.
Di seguito la foto della radiografia e la foto del piccolo Smokey con il forchettone
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&IDmsezione=59&IDalbum=19296&tipo=FOTOGALLERY#mpos
TRENTINO
15 LUGLIO 2009
Cani abbandonati in aumento
TRENTO. Sono una quindicina i cani che da giugno a oggi hanno trovato ospitalità al canile di Trento. Numeri in aumento che dimostrano come la piaga dei cani abbandonati sia ancora una realtà: oltre agli abbandoni c’è anche chi porta al canile il proprio amico a quattro zampe perché non vuole più occuparsene, una scelta che viene fatta sempre più alla leggera. «Quest’estate il lavoro in canile è aumentato, ci sono state molte entrate e molte cessioni». Con queste parole Monika Mann, vicepresidente del canile, tira le somme di questo inizio estate. Ne fanno le spese cani medio giovani, con una media di 3-4 cessioni settimanali; altrettanti gli abbandoni. Non mancano i cani trovati senza microchip: in questo caso le possibilità che un eventuale padrone vada al canile per riprendere il suo cane si assottigliano. «A preoccuparci è l’aumento delle cessioni da parte dei privati - spiega Mann - per noi fino a poco tempo fa era un fenomeno quasi sconosciuto. In alcuni casi si tratta di una fortuna: se in passato dovevano affrontare abbandoni veri e propri, cani lasciati legati in autostrada o nei boschi, queste cessioni evitano all’animale una brutta fine, una morte a causa di un investimento o per stenti». Cambia però il motivo di base di queste cessioni: se una volta era l’anziano che non riusciva più ad occuparsi del cane o la morte di una persona a portare a questa soluzione, oggi la scelta si fa un po’ troppo alla leggera. «C’è chi decide di cedere il cane perché diventa troppo grande, per un viaggio o la nascita di un bimbo. Ci si libera del cane con leggerezza e questo, purtroppo, è un trend che sta crescendo in maniera esponenziale. Per fortuna finora non sono arrivate cagne gravide: avere in canile una cagna che aspetta dei cuccioli è un problema non tanto per i piccoli che in qualche modo riescono ad adattarsi, ma per il distacco dalla madre nel momento in cui partono le adozioni». Non mancano però episodi di solidarietà: «Mi sento di ringraziare comunque i trentini per la loro sensibilità nei confronti dei cani abbandonati - chiude Mann - recentemente una signora ha portato in una scatola di cartone all’interno della quale c’erano dei cuccioli; c’è stato anche un signore che pochi giorni fa ha portato un cucciolo che aveva trovato vicino a casa, senza abbandonarlo a sé stesso».
IL TIRRENO
15 LUGLIO 2009
Gattini abbandonati nei cassonetti
PRATO (PO). Ormai li abbandonano dappertutto, nei cassonetti, nei bidoni, persino nei giardini delle scuole. L’ultimo è stato trovato sabato scorso da una signora a Vergaio, avvolto in un sacchetto della spazzatura. Il gattino non ce l’ha fatta: come lui tanti altri micetti rischiano di fare una brutta fine. Nel periodo delle cucciolate (da primavera fino a settembre), in tanti decidono infatti di sbarazzarsi dei felini appena nati, abbandonandoli dove capita. Di qui l’appello delle associazioni animaliste, in testa gli “Amici della Bogaia” che gestiscono il gattile comunale, cui si aggiungono l’associazione Una (uomo-natura-animale), associazione felina pratese, associazione “Artigli e fusa” e la Lega per la difesa del cane. «Invitiamo i pratesi a non abbandonare questi cuccioli - chiede Anna Maria Marchettini, responsabile dell’oasi felina -. Si mettano piuttosto in contatto con le associazioni animaliste che vedranno di trovare una sistemazione per l’animale. Chi pensa che la sterilizzazione delle gatte femmine sia contro natura, deve assumersi ogni responsabilità e occuparsi dei nuovi nati». Con le vacanze che bussano alle porte, per i volontari del gattile comunale si preannuncia un periodo molto faticoso. Altro che vacanze, insomma. «Ci telefonano a tutte le ore - fanno sapere - per avvertirci di cuccioli ritrovati. Siamo tutti volontari con un lavoro a cui pensare».
IL CENTRO
15 LUGLIO 009
Sorpresi a macellare un cinghiale Cinque denunciati
ATRI (TE). Gli uomini del corpo forestale del comando stazione di Atri hanno denunciato cinque persone per macellazione non autorizzata di un esemplare adulto di cinghiale maschio di provenienza incerta. Al momento del controllo la Forestale ha accertato la presenza della carcassa dell’animale già scuoiato, eviscerato e diviso. Il veterinario Asl intervenuto sul posto ha poi accertato l’assenza della documentazione idonea per la regolare procedura di macellazione, pertanto le carni non possono essere destinate al consumo umano. Nell’ambito dell’operazione sono state contestate oltre alle violazioni delle leggi in materia di sicurezza alimentare anche l’inosservanza delle norma a tutela della fauna selvatica e inottemperanze delle disposizioni impartite dalla pubblica amministrazione previsti dal codice penale. «Un altro intervento compiuto dagli uomini della Forestale per il contrasto dei reati in materia ambientale, che spaziano dalla tutela della fauna selvatica della tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare», si legge in una nota della Forestale.
TRENTINO
15 LUGLIO 2009
Una poiana ferita sopra castel Dante
ROVERETO (TN). Quando è stata avvistata da alcuni passanti, verso mezzogiorno, stava zampettando qua e là lungo la strada degli Artiglieri, a poca distanza da Castel Dante. La poiana, un rapace di almeno un metro e mezzo di apertura alare e svariati chili di peso, si era spezzata un’ala e non riusciva più a spiccare il volo. L’ipotesi più verosiomile è che il rapace si sia scontrato in volo con un cavo, forse dell’alta tensione, danneggiando l’ala destra. I passanti hanno dunque chiamato im pompieri, che sono intervenuti con le reti immobilizzando l’animale, il quale ha tentato di sfuggire alla cattura fingendosi morto, immobile con gli occhi sbarrati, salvo poi saltellare all’improvviso in cerca di un a possibile via di fuga. Il rapace, una volta catturato, è stato avvolto in un lenzuolo e trasportato in caserma, dove è stato abbeverato (l’animale era piuttosti disidratato) e collocato in una gabbia in attesa gli lo staff del servizio faunistico della Provincia, per mano dei vigili del fuoco permanenti di Trento, arrivasse a prenderlo per portarlo al Centro Rapaci delle Viote, sul monte Bondone, dove lo attende la convalescenza.
ANSA AMBIENTE
15 LUGLIO 2009
STOP NEI CIRCHI, IN BOLIVIA VIA 1/A LEGGE AL MONDO
ROMA - E' stata firmata da Evo Morales, il presidente della Bolivia, la prima legge al mondo che proibisce l'uso di animali sia selvaggi che domestici nei circhi itineranti. La legge, secondo quanto riportato sul sito Environmental News Service, sarebbe stata firmata agli inizi di luglio. La legge boliviana e' arrivata dopo le denunce di un'associazione animalista, la Animal Defenders International (Adi). Secondo i video prodotti dall'Adi, nel circo si vedono leoni tenuti in gabbie strette e maltrattati con i bastoni. Due leonesse in attesa dei cuccioli sarebbero state costrette ad esibirsi negli spettacoli. Inoltre, tre orsi bruni sarebbero stati tenuti in gabbie di appena 2,5 metri per tre e gli unici momenti in cui potevano camminare erano per raggiungere il tendone nel momento di esibirsi. Finora solo Croazia, Singapore, Austria, Israele e Costa Rica avevano bandito gli animali selvaggi, ma non quelli domestici, dal circo. In Bolivia, i circhi avranno un anno di tempo per adeguare i loro spettacoli all'uso solo degli uomini, nel frattempo il governo decidera' quali sanzioni applicare a chi non si sara' adeguato.
CORRIERE DELLE ALPI
15 LUGLIO
Palio, gara dei cavalli a rischio
FELTRE (BL). A poco più di due settimane dalla sua disputa la corsa dei cavalli del Palio di Feltre rischia di essere cancellata. C’è voluta la morte di un fantino, ma stavolta il governo sembra proprio intenzionato a mostrare il pollice verso nei confronti di tutte le manifestazioni che implicano l’utilizzo di cavalli. In ballo c’è l’ordinanza che sarà presentata questa mattina alle 11 a Roma dal sottosegretario alla salute, Francesca Martini. Il testo dell’ordinanza è chiaro e non sembra concedere grossi margini: «Divieto di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi al di fuori degli ippodromi ufficialmente autorizzati». Un virgolettato che fa venire i brividi lungo la schiena dei dirigenti dell’ente Palio, dei quattro quartieri, di tutti i contradaioli e del numeroso pubblico che ormai si è appassionato alla manifestazione che ha trent’anni di vita alle spalle. Da quello che si può intuire il rischio che la gara dei cavalli del Palio non si possa correre è molto concreta. Tutto è legato all’incidente mortale occorso a Roberto Pisanu, un fantino deceduto durante la gara equestre dell’Ardia di Sedilo, in provincia di Oristano. Pisanu, 44 anni, è morto il giorno dopo nell’ospedale San Francesco di Nuoro nonostante un disperato intervento chirurgico alla testa per salvargli la vita. Durante la partenza del palio che si corre ogni anno in onore di San Costantino, l’uomo aveva violentemente battuto la testa riportando più fratture. Malgrado il gravissimo infortunio, poi sfociato nella morte del cavaliere, la manifestazione era proseguita e durante le corse del mattino un altro fantino era rimasto ferito, questa volta in modo non grave. La morte del fantino ha smosso le acque fino a Roma. Già nei giorni scorsi si respirava un clima di stretta decisa alle manifestazioni che non si svolgono all’interno degli ippodromi omologati. Dalle parole il governo sembra intenzionato a passare ai fatti. Alla conferenza di questa mattina partecipa anche il campione del mondo della disciplina equestre «Endurance» Gianluca Laliscia, che siglerà un manifesto etico in cui si impegna, insieme al suo staff, ad adottare tutte le azioni e le misure necessarie per salvaguardare la salute e il benessere del cavallo anche nell’attività agonistica e a diffondere i principi fondamentali che sono alla base del rapporto tra cavaliere e animale. Dal lontano 1979 in cui il Palio vide la sua nascita di strada ne ha fatta tanta e quando a fine anni 80 alle varie prove del tiro con l’arco, alla staffetta e al tiro alla fune si è aggiunta la gara dei cavalli nell’anello naturale di Pra’ del Moro il Palio ha assunto un’importanza che ha permesso alla manifestazione di valicare i confini regionali. Difficile pensare che il Palio possa fare marcia indietro, ma se il ministero non concederà speciali deroghe non si capisce come Pra’ del Moro - che ippodromo non è - possa essere ammesso ad ospitare la corsa. Tra l’altro, rispetto ad altri eventi simili, Feltre si trova anche cronologicamente a ridosso del provvedimento che verrà annunciata e forse già adottata, in data odierna. Il programma è stato ormai definito nei dettagli, l’associazione Ente Palio ed i quartieri lavorano da mesi ad una manifestazione centrata sulla corsa finale. Difficile pensare che senza cavalli si possa ripetere l’affluenza record delle ultime edizioni. Anche la morte dei due cavalli avvenuta nell’edizione del 2006 sembrava essere stata alla fine superata grazie ad una maggiore severità nel regolamento, a manutenzioni puntuali della pista e al controllo dei cavalli affidati ad una commissione veterinaria. Ma quella di oggi sembra la giornata più dura per il futuro del Palio.
IL CENTRO
15 LUGLIO 2009
Orso morto, avviate le indagini
PESCASSEROLI (AQ). All’Istituto zooprofilattico di Teramo sono iniziati gli esami per stabilire che cosa abbia provocato la morte dell’orso di 18 mesi. Dai pochi resti scampati all’assalto dei predatori - parte della testa e della pelliccia - forse si potrà soltanto capire se il plantigrado sia stato avvelenato. «Visto il materiale a disposizione», evidenzia Giuseppe Rossi , presidente del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, «sarà quasi impossibile accertare che cosa è successo all’orso». Il plantigrado di circa 18 mesi di età è stato trovato morto in località Cerasuolo del comune di Filignano, nel versante molisano del Parco. Gli uomini del servizio di sorveglianza dell’Ente e i ricercatori del Dipartimento di biologia umana e animale della Sapienza di Roma, che fanno parte della squadra messa in piedi dopo la strage di orsi avvenuta nell’autunno 2007, hanno individuato i resti grazie al radiocollare portato dall’animale. Il segnale si era perso un mese fa - probabilmente la morte risale allo stesso periodo - e il trasmettitore era entrato nella modalità che indica l’assenza di movimento. Da qui le ricerche e la scoperta della morte. E’ il secondo orso bruno marsicano morto quest’anno. Sempre per cause che restano avvolte nel mistero. A Filignano, tempo fa, i carabinieri avevano segnalato incursioni di orsi e spavento fra la popolazione. «C’erano state segnalazioni di danni per la presenza di un orso», spiega il presidente Rossi, «ma le persone erano tranquilli e non credo a gesti vendicativi. Teniamo sotto controllo le situazioni un po’ particolari, grazie agli interventi dei guardiaparco e dei forestali. A San Vincenzo, per esempio, sempre nel versante laziale del Parco nazionale un orso confidente è stato catturato e dotato di radiocollare per seguirne gli spostamenti. Problemi in Abruzzo? Qualche incursione è stata segnalata nella Valle del Giovenco. Forse si tratta dell’orsa Gemma o di un suo cucciolo. Niente di particolarmente preoccupante». Per segnalare le presenze di orsi in prossimità dei centri abitati, dall’anno scorso il Servizio sorveglianza del Parco nazionale, che ha sede a Pescasseroli, ha attivato un numero verde (800 010 905). Le chiamate dei cittadini, secondo gli esperti, contribuiscono a rendere più efficaci le azioni messe in campo dall’Ente Parco e dal Corpo forestale dello Stato per il controllo degli orsi e delle loro interferenze con le attività umane.
LA TRIBUNA DI TREVISO
15 LUGLIO 2009
Nessun maltrattamento agli animali
Ero già stata sfrattata dalla casa
Salima Barzanti
COLLE UMBERTO (TV). Dopo la denuncia di Enpa e Lav, intervengono Usl e la proprietaria degli animali vittime di un caso di maltrattamenti e per questo sequestrati. «Due mesi fa insieme ai Nas ci eravamo recati nella casa dove viveva la donna - spiega Antonio Brino, responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Usl 7 - da quel verbale risulta che non si poteva parlare di maltrattamenti, in quanto gli animali erano alimentati e curati. I Nas hanno fatto una multa, una sanzione amministrativa alla donna, perché ha detto che vendeva qualche cucciolo. Poi un mese fa la donna è stata sfrattata, gli animali sono passati inizialmente in custodia al proprietario della casa. In seguito la situazione è degenerata». Tanto che è stato fatto un decreto ingiuntivo e la detenzione degli animali è passata dal proprietario della casa allo stesso dottor Brino, che aveva poi la facoltà di affido ai volontari dell’Enpa. «Quando mi sono recato per firmare il decreto ingiuntivo, l’affido all’Enpa era già avvenuto», sottolinea Brino». L’inquilina, che, nel frattempo era stata sfrattata per morosità, era in attesa di trovare una sistemazione per i suoi animali. «Poi il 9 giugno si è verificata una emergenza sanitaria - dice la donna - avrei dovuto essere avvisata. In seguito ho presentato i documenti per trasferire gli animali, ma il 2 luglio la polizia locale li aveva già sequestrati. Dai verbali ci sono discrepanze nell’elenco, nel senso che non risultano più diversi animali». L’inquilina segnala che quando aveva «lasciato i gattini, questi avevano gli occhi chiusi» e che dal 28 maggio non ha più avuto accesso alla casa. «Le mammelle della cagnetta erano già così prima che la prendessi, tre anni fa. Da me non ha mai partorito», conclude la donna.
LA PROVINCIA PAVESE
15 LUGLIO 2009
Sannazzaro, in tv lezione di pesca con la mosca del «maestro» Corbella
Paolo Calvi
SANNAZZARO (PV). A pesca con le mosche artificiali: uno sport che si avvale di tecnica, esperienza, mestiere ma anche dell’arte della preparazione dell’esca. Lo ha raccontato a «Linea Verde», la trasmissione domenicale di Rai1, Giorgio Corbella, pescatore di Sannazzaro, vicepresidente nazionale della Scuola Italiana Pesca alla Mosca (Sim) e istruttore della Federpesca. «Parlare di pesca è una cosa - conferma Corbella - gestire la fase preparatoria della pesca con la mosca è altro. A Linea Verde abbiamo registrato in Trentino dove si trova la pregiata trota mormorata, molto difficile da catturare. Ho soprattutto dimostrato come si costruiscono le esche artificiali per la trota e il temolo. Bisogna conoscere due cose soprattutto: le abitudini alimentare del pesce a cui si intende dare la caccia e l’habitat in cui vive. In poche parole, non potrei imitare un’esca che assomiglia a un insetto che in Trentino non esiste». E come si costruisce l’esca-ideale? Corbella rivela: «Ci vuole manualità, ricerca, attenzione nella costruzione e qualche segreto. Certo è che per costruire le mie mosche particolari, uso piume di uccelli, peli di animali, ricercati sono i baffi dispersi dei gatti. Poi conta la tecnica: lancio, movimento poiché occorre imitare l’insetto-esca anche nel volo, nel suo atterraggio, nella sua immersione».
IL PICCOLO
15 LUGLIO 2009
Colombo salvato
Trieste - Venerdì 3 luglio cade davanti al nostro negozio un piccolo di colombo. Zampetta, non può volare se finisce in via Carducci lo investono di sicuro. Lo raccogliamo e telefoniamo per il soccorso. Ci passano la Provincia e con nostra sorpresa una sbrigativa signora ci dice che non interviene nessuno, che l’ufficio tutela fauna non si occupa di colombi e che se vogliamo possiamo occuparcene noi o telefonare all’Enpa dopo le 14. Per combinazione ci è noto un volontario dell’Enpa, gli telefoniamo e dopo un po’ di passaggi finalmente il colombo viene salvato da qualcuno che lo nutrirà e curerà sino a quando potrà volare. Ci viene anche spiegato che l’Enpa interviene solo dopo le 14 e che al mattino ci dovrebbero essere guardacaccia provinciali per i salvataggi degli animali. Rispondiamo che non è così, lo abbiamo provato personalmente. Dunque il servizio pubblico, come sempre, funziona male o non funziona. Signora presidente Bassa Poropat, ma perché non fa fare questo lavoro ai volontari dell’Enpa, risparmiando brutte figure alla Provincia e salvando sul serio gli animali? Gli operatori del negozio Penelope
LA NUOVA SARDEGNA
15 LUGLIO 2009
Attenzione a Fufi e Fido anche gli animali soffrono
ROMA. Anche gli animali domestici soffrono il caldo. Un breve vademecum di suggerimenti per salvaguardarli è stata emanato dall’Ente nazionale protezione animali. Innanzi tutto non lasciare mai un animale incustodito in auto. Se lo si trova rinchiuso in auto da solo prestare attenzione ai sintomi di un eventuale un colpo di calore, se il proprietario non è rintracciabile chiamare le forze di polizia e in attesa del loro arrivo cercare di fare ombra sull’auto con giornali e altri parasole. Assicurarsi che gli animali abbiano accesso o stiano in un luogo ombreggiato e abbondante acqua fresca da bere. Non costringere cani a sforzi eccessivi, come per esempio fare passeggiate nelle ore più calde della giornata. Controllare, infine, la presenza di parassiti esterni, come pulci, zecche e acari, che con il caldo arrivano a colpire più facilmente.
LA NUOVA SARDEGNA
15 LUGLIO 2009
Siniscola, spiaggia per i cani
di Salvatore Martini
SINISCOLA (NU) - I cartelli che vietano l’ingresso ai cani in spiaggia sembra siano in pochi a vederli. I proprietari fanno finta di niente, lungo il litorale di Siniscola, portandosi dietro Fido di ogni razza e stazza anche per fare il bagno, andando contro un regolamento che sono più che altro i vicini di ombrellone a fare presente. I dibattiti tra chi i cani li fa sdraiare persino nel bagnasciuga e chi non trova giusto trovarseli in spiaggia, a pochi metri dall’asciugamano, sono sempre più frequenti. In molti chiedono controlli serrati e sanzioni. Di fronte a questo clima arroventato, il Comune promette nuovi controlli e lavora per trovare una soluzione alternativa: si ipotizza un tratto di litorale dedicato interamente agli animali domestici e ai loro padroni. Un’oasi a misura di Fido, infatti, manca del tutto nelle coste di Siniscola. La località prescelta potrebbe essere un lembo della spiaggia della Caletta, dove è alta la concentrazione di turisti e di cani che razzolano sulla sabbia. L’area sarebbe ovviamente dotata di tutti gli accorgimenti del caso, affinché i pelosi ospiti possano trascorrere in libertà le ore di relax sotto il solleone senza ovviamente causare problemi all’arenile. La possibilità di realizzare la prima area attrezzata per quattrozampe rimane ancora sulla carta, anche se nel palazzo municipale se ne discute. Nel frattempo le spiagge del territorio di Siniscola continuano a essere off limits per cani, gatti e company. Ad ammonire i villeggianti sono tanti pannelli collocati all’ingresso delle pinete e delle spiagge stesse. In tutto il litorale di Siniscola, portare animali negli arenili e nelle scogliere comporta un illecito amministrativo, che come tale è passibile di sanzione amministrativa. Sono però moltissimi i bagnanti che, pur di non staccarsi dal loro amato compagno con la coda, preferiscono affrontare di buon grado lo spettro della multa. Alimentando le diatribe sotto l’ombrellone.
IL TIRRENO
15 LUGLIO 2009
Capriolo ucciso, basta accusare i cacciatori
TRENTO. «Prima si punta il dito sui cacciatori, poi si scopre che il colpevole è un cane fuori controllo, come accade troppo spesso». Sandro Flaim, presidente dei cacciatori trentini interviene a muso duro sul caso del capriolo morto trovato appeso alla staccionata delle funivie sul Bondone. Il presidente della circoscrizione: «Chi trova animali morti, li segnali alle forze dell’ordine». «Un capriolo morto, agganciato a una ringhiera, in Bondone, fa notizia. Fa notizia l’immagine, truculenta, della spoglia appesa in quel luogo. E forse fa notizia anche la scelta, strampalata e deplorevole, di chi ha trovato l’animale e, invece di avvertire il personale addetto alla vigilanza venatoria come prevede la norma, ne ha fatto un’esibizione», avverte Flaim. «Secondo i primi accertamenti, la morte del capriolo è dovuta quasi certamente all’aggressione di un cane. Sarebbe bello facesse notizia anche questo: l’effetto devastante che i cani, simpatici e affettuosi compagni, possono avere sulla fauna selvatica se non debitamente gestiti dai proprietari. Molte persone, magari convinte di “amare la natura” e in piena buona fede, spesso assumono dei comportamenti potenzialmente pericolosi o concretamente dannosi per gli animali selvatici. Per scarsa o nulla conoscenza dei problemi reali, delle abitudini della fauna e delle dinamiche del mondo naturale». «Peraltro - prosegue il presidente dei cacciatori - dispiace notare che la prima segnalazione del ritrovamento data dalla stampa abbia offerto spazio a considerazioni, del tutto gratuite, che alludevano a eventuali responsabilità dei cacciatori, per di più (cosa offensiva e intollerabile) accomunati ai bracconieri. In realtà, passando dai pregiudizi alla realtà, la fine del capriolo va addebitata all’ignoto proprietario di un cane. In Bondone quest’anno è già accaduto più volte. E in questo periodo, con i piccoli di capriolo nati da poco, i rischi sono ancora più elevati. Per il bene della fauna e dell’ambiente, serve prima di tutto questo: competenza. Serve molto più di frusti slogan e di posizioni ideologiche preconfezionate. Serve un approccio serio e razionale alla conservazione della fauna selvatica che però deve passare anche attraverso un’informazione corretta e responsabile». E dopo la notizia che ad appendere il capriolo morto è stato un pensionato, anche il presidente della circoscrizione del Bondone Sergio Cappelletti esprime «profondo sconcerto»: «Se qualcuno dovesse trovare animali morti nel bosco - dice - lo segnali alle forze dell’ordine o ai vigili del fuoco, nessuno lo accuserà».
CORRIERE DELLA SERA
15 LUGLIO 2009
Invece che nelle stive dei jet per «umani» trasferimenti a misura di animali
Una compagnia aerea davvero «bestiale»
Una coppia americana lancia Pet Airways: voli dedicati a cani e gatti che viaggeranno con ogni comfort
Addio stive calde e maleodoranti. Gli animali domestici americani possono tirare un sospiro di sollievo. Martedì scorso è decollato dal Republic Airport di Farmingdale, nello stato di New York, il primo volo della Pet Airways, la compagnia aerea creata esclusivamente per gli amici a quattro zampe. Nelle cabine degli aerei, che nei prossimi giorni decolleranno anche da altre quattro città americane (Los Angeles, Denver, Chicago e Washington) potranno viaggiare solo cani e gatti, mentre le uniche persone a bordo saranno i piloti dei velivoli e le hostess che si prenderanno cura dei simpatici passeggeri.
PREZZI E VOLI -I prezzi dei biglietti variano a secondo della lunghezza del viaggio e della stazza dell'animale. Secondo il sito web della società aerea per un animale con un peso standard la tratta New York-Chicago costerà 199 dollari, mentre se ha qualche chilo di troppo o una taglia grande, il prezzo del biglietto aumenterà proporzionalmente. Ogni volo potrà ospitare circa 50 animali che saranno accompagnati sul velivolo dalle assistenti di volo. Successivamente saranno sistemati in apposite cabine «illuminate e pressurizzate» e ogni 15 minuti gli assistenti controlleranno le loro condizioni. Per i viaggi più lunghi, sono previste soste e momenti di «ricreazione» per gli animali. Ad esempio il viaggio New York-Los Angeles durerà ben 24 ore e prevede una sosta a Chicago: qui gli amici a quattro zampe saranno nutriti, lavati e poi passeranno un po’ di tempo liberi in un parco giochi per animali dove potranno rilassarsi e giocare. Infine saranno sistemati in cuccette, dove potranno comodamente dormire. Una volta atterrati, gli animali saranno ospitati in una sala d'aspetto, dove attenderanno l'arrivo dei loro premurosi padroni.
SICUREZZA E COMFORT -Ma come faranno i padroni più ansiosi a resistere tante ore senza i loro cuccioli? Nessuna paura, la compagnia ha pensato anche a questo, creando sul sitoweb la funzione Track Your Pet che permetterà di controllare l'andamento del volo e sapere se vi sono eventuali ritardi. I primi risultati economici sembrano incoraggianti per la compagnia: tutti i voli dei prossimi due mesi sono già stati prenotati e dall'anno prossimo altri scali aerei sono pronti a ospitare i voli della società aerea. Alysa e Dan Wiesel, la coppia che quattro anni fa ebbe l'idea di creare la prima compagnia aerea per animali domestici, adesso si dichiara soddisfatto dei risultati. Nel 2005 il loro amato Jack Russell terrier restò chiuso per molte ore in una stiva buia e molto calda durante un viaggio aereo dalla California alla Florida. Dopo il lungo tragitto il cane appariva molto stressato e affaticato e la coppia decise d'investire i propri soldi in una società aerea dedicata esclusivamente agli amici a quattro zampe. «Proprio perché siamo anche noi proprietari di animali domestici, conosciamo bene le esigenze di chi ha un cane o un gatto» dichiara la signora Wiesel al Daily Mail. «La sicurezza e il comfort sono le due principali preoccupazioni di qualsiasi padrone». I clienti sembrano essere completamente d'accordo: «Per pochi soldi in più, posso essere in pace con la mia coscienza» dichiara Amanda Hickey, una delle prime clienti della compagnia.
L'ECO DEL CHISONE
15 LUGLIO 2009
Vigone, ha aggredito un cane
Un pit bull pericoloso Multati i proprietari - I precedenti
VIGONE (TO) - Un pit bull è scappato di casa e ha sbranato un cagnolino a spasso con i suoi padroni. È successo giovedì sera, nella frazione S. Maria.
La coppia era a passeggio con la bestiola al guinzaglio. Il pitbull, solo a casa, è fuggito dalla sua abitazione e si è avventato sul piccolo cane azzannandolo. A nulla è valso il tentativo di fermarlo. Ora i proprietari del pit bull sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per malgoverno di animale. Inoltre dovranno pagare 50 euro di multa perché il loro animale non è assicurato. E non figura nemmeno nel registro dei cani "pericolosi" che è tenuto dalla Polizia municipale.«Non è la prima volta che abbiamo problemi con i cani - sottolinea Marco Peiretti, responsabile dei Vigili vigonesi -. Un giovedì mattina ci siamo trovati due rottweiler che giravano indisturbati per il mercato».E la settimana scorsa poteva andare ben peggio, se al posto di un cagnolino ci fosse stato un bimbo. «Invito i padroni dei cani più grossi a fare attenzione - continua Peiretti -. E chi fosse a conoscenza di situazioni potenzialmente pericolose, venga pure a segnalarcelo in Comune. Con la collaborazione possiamo evitare che si ripetano episodi del genere o peggiori».
LA ZAMPA.IT
15 LUGLIO 2009
Colori sgargianti e smalto alle unghie "perFido"
L'ultima moda per la toelettatura dei nostri amici a quattro zampe arriva da Wuhan (Cina), dove si è svolto uno dei più importanti saloni di «bellezza». Tintura del pelo con colori sgargianti, laccatura delle unghie, ma anche meches multicolore e stiratura della coda. E i protagonisti? L'occhio languido tradisce il desiderio di essere altrove.
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19293&tipo=FOTOGALLERY
MONDO ECOBLOG
15 LUGLIO 2009
A FIRENZE ARRIVA LA MUTA PER ANIMALI; MENO SPES PER CURARE I PET
Da più parti, in forma bipartisan, sono stati presentati progetti di legge per la costituzione di un servizio di mutua per gli animali.
E se a prima vista potrebbe sembrare una bizzarria, bisogna considerare che la salute degli animali che vivono con noi ha una valenza sociale assai più rilevante di quanto si possa immaginare.
GLI ANZIANI E GLI ANIMALI
Per molti anziani infatti gli animali rappresentano un importante sostegno affettivo, tramite i quali possono spesso socializzare più facilmente, motivarsi nella vita di ogni giorno, uscendo di casa ed accudendo il loro “amico di famiglia”. I costi veterinari rappresentano però un ostacolo non indifferente per le fasce di popolazione più svantaggiate, anche perché gravati fra l’ altro da un’ aliquota Iva non agevolata.
I BENEFICI PSICOLOGICI DI UN ANIMALE
Eppure i vantaggi anche economici che derivano per la società dalla convivenza con un animale non sono indifferenti, in quanto i benefici psicologici di questa convivenza si riflettono anche sullo stato di salute fisica, riducendo quindi costi sanitari generali. Si tratta in altre parole di una pet - therapy “personalizzata”.
LA CEDA DI FIRENZE
L’ associazione ‘Ceda’, aderente alla ‘Consulta provinciale tutela animali’ di Firenze Gilberta Bonaccorsi, ha voluto quindi lanciare un progetto pilota, che è stato accolto e finanziato dalla Provincia di Firenze. Il progetto si rivolge ai soggetti che già beneficiano dell’ esenzione del ticket sanitario, cui verranno forniti due prestazioni: la visita e la vaccinazione ed eventualmente - se ne fossero sprovvisti - la microchippatura.
APPUNTAMENTO IL 25 E IL 26 LUGLIO
Per promuovere il progetto il Ceda onlus - Comitato Europeo Difesa Animali, ha organizzato in piazza della Repubblica, nei giorni sabato 11 e domenica 12 luglio e organizzerà successivamente sabato 25 e domenica 26 luglio, un banco informativo presso il quale verranno raccolti i nominativi delle persone che hanno titolo per usufruire dell’ intervento, in quanto già beneficiari dell’ esenzione del ticket sanitario e proprietari di un animale da compagnia (un cane o un gatto), che verranno successivamente contattati per potersi recare all’ ambulatorio veterinario convenzionato.
IL MICROCHIP GRATUITO PER CANI
Verranno garantite circa 100 visite e vaccinazioni gratuite. Oltre a questo intervento, con una parte dei fondi, si provvederà a fornire gratuitamente di microchip circa 100 cani anche appartenenti a persone non disagiate, nell’ ottica di prevenire il randagismo, essendo la microchippatura il metodo più sicuro per evitare lo smarrimento dei cani. Si ricorda comunque che la microchippatura è un obbligo di legge, la cui mancata osservanza comporta una sanzione.
LIBERO
15 LUGLIO 2009
Kenya, sequestrate un milione di euro di zanne
Un gigantesco sequestro di zanne d'elefante e corni di rinoceronte, valore di mercato di circa un milione di dollari, è stato effettuato ieri in Kenya, in un container scovato da cani specialmente addestrati nell'aeroporto internazionale di Naibibi Jomo Kenyatta. Lo hanno reso noto nella tarda serata di ieri le autorità dell'organizzazione keniana per la difesa della natura, e ne riferisce oggi radio Nairobi. Il container proveniva dal Moozambico, ed era diretto ai mercati asiatici, da cui proviene un'enorme domanda per le zanne (per trofei, ma anche ricercatissime in Giappone per i sigilli che quasi tutte le famiglie vogliono siano in avorio), e corni, molto usati nella medicina tradizionale cinese e - più i generale - ritenuti utili al rinvigorimento sessuale. Un giorno molto triste, ha sottolineato il portavoce dell'organizzazione annunciando il sequestro, poiché dimostra che il bracconaggio contro elefanti e rinoceronti continua senza sosta, e la richiesta aumenta. Gli animali - ha spiegato - devono essere stati uccisi tra Tanzania, Zimbabwe e Sudafrica, non essendoci in Mozambico rinoceronti, così come molto poco numerosi sono gli elefanti. Secondo l'agenzia, solo lo scorso anno sono stati uccisi 162 rinoceronti in Sudafrica, e 100 in Zimbabwe. Il valore medio di mercato (peraltro proibito) del corno di rinoceronte è di circa 5.000 dollari al chilo; 3.000 per le zanne d'elefante.
APCOM
15 LUGLIO 2009
Kenya/ Sequestrato avorio nascosto in bare su un volo per l'Asia
Trovate anche 16 zanne di elefante e 2 corni di rinoceronte nero
Nairobi - Le autorità keniane hanno sequestrato più di 300 chilogrammi di avorio nascosto in alcune bare imbarcate su un aereo diretto in Asia. Il carico comprendeva anche 16 zanne di elefante, ancora insanguinate, e due corni di rinoceronte nero. La presenza del sangue, ha sottolineato Patrick Omondi del Servizio keniano per la tutela della biodiversità, sta a indicare che gli animali sono stati uccisi di recente. Il volo era partito dal Mozambico e ha fatto scalo a Nairobi prima di proseguire per la Thailandia, diretto in Laos. Non è chiara la provenienza del carico, ma Omondi ha ipotizzato che possa essere stato contrabbandato in Mozambico dalla Tanzania o dal Sudafrica. La caccia agli elefanti e ai rinoceronti neri è illegale. La Convenzione per il commercio internazionale delle specie a rischio ha messo al bando il commercio dell'avorio nel 1989, dopo i massacri degli elefanti africani avvenuti negli anni '70 e '80. Il rinoceronte nero è presente solo nell'Africa orientale e meridionale. La caccia ne ha decimato la popolazione, che negli anni '70 contava 65.000 esemplari in tutti il continente. Oggi, nell'Africa meridionale sono presenti solo 3.600 rinoceronti neri.
ANSA AMBIENTE
15 LUGLIO 2009
ANIMALI: KENYA; SEQUESTRO ZANNE ELEFANTE E CORNI RINOCERONTI
NAIROBI, - Un gigantesco sequestro di zanne d'elefante e corni di rinoceronte, valore di mercato di circa un milione di dollari, e' stato effettuato ieri in Kenya, in un container scovato da cani specialmente addestrati nell'aeroporto internazionale di Naibibi Jomo Kenyatta. Lo hanno reso noto nella tarda serata di ieri le autorita' dell'organizzazione keniana per la difesa della natura, e ne riferisce oggi radio Nairobi. Il conteiner proveniva dal Moozambico, ed era diretto ai mercati asiatici, da cui proviene un'enorme domanda per le zanne (per trofei, ma anche ricercatissime in Giappone per i sigilli che quasi tutte le famiglie vogliono siano in avorio), e corni, molto usati nella medicina tradizionale cinese e - piu' i generale - ritenuti utili al rinvigorimento sessuale. Un giorno molto triste, ha sottilineato annunciando il sequestro, il portavoce dell'organizzazione, poiche' dimostra che il bracconaggio contro elefanti e rinoceronti continua senza sosta, e la richiesta aumenta. Gli animali - ha spiegato - devono essere stati uccisi tra Tanzania, Zimbabwe e Sudafrica, non essendoci in Mozambico rinoceronti, cosi' come molto poco numerosi sono gli elefanti. Secondo l'agenzia, solo lo scorso anno sono stati uccisi 162 rinoceronti in Sudafrica, e 100 in Zimbabwe. Il valore medio di mercato (peraltro proibito) del corno di rinoceronte e' di circa 5.000 dollari al chilo; 3.000 per le zanne d'elefante.
IL GIORNALE
15 LUGLIO 2009
LA RIVINCITA DELL'ASINO: IL SUO LATTE CURA LE INTOLLERANZE E TOGLIE LE RUGHE
Non solo calci e ragli, il somaro sta vivendo un momento di grande spolvero. Dalla cure delle allergie all'effetto lifting del latte spalmato sulla pelle
Massimiliano Scafi
Si fa presto a dire asino: il somaro un po' stupido e testardo, il ciuccio che non studia e tira calci, e via così banalizzando. Ma adesso anche il parente povero del cavallo sta vivendo il suo momento di celebrità. Prima, la settimana scorsa a Roma, la giornata nazionale degli asini promossa dalla Coldiretti, che è diventata una festa in piazza, l'occasione per scoprire prodotti alimentari - come il gelato - fatti con il latte del laborioso e coriaceo quattrozampe. Poi, la riscoperta delle proprietà cosmetiche e terapeutiche del liquido bianco delle somarelle: ottimo per chi è intollerante al latte vaccino, miracoloso per chi vuole spianarsi le rughe senza passare dal chirurgo plastico.
La rivinciata dell'asino passa dunque anche per l'aumento delle allergie nei bambini e per le intrinseche proprietà naturali che, sfruttate in ambito cosmetico e farmacologico, hanno offerto all'animale un futuro più radioso. Snobbati per decenni, maltrattati per secoli, usati per i lavori più faticosi, legati alle macine e costretti a camminare in tondo per giornate intere. Ma adesso c'è chi li adotta e chi li ha trasformati in animali domestici. Michela Vittoria Brambilla, minitro del Tusrismo, ne ha due, Ugo e Fabio. In Italia nascono ogni anno circa 15.000 bambini con allergie gastrointestinali dovute a intolleranza al normale latte di mucca. Per loro e per quelli che non possono essere allattati al seno, spegano gli esperti, il latte d'asina garantisce caratteristiche simili a quello materno e rappresenta quindi una valida alternativa per non far mancare un nutrimento essenziale alla crescita. Il latte d'asina risolve i problemi delle intolleranze al vaccino nell'età neonatale. L'elevato contenuto di calcio lo rende estremamente utile tanto per gli anziani affetti da osteoporosi che per le donne in menopausa. Che dire poi dell'effetto-lifting? Per le positive proprietà distensive della pelle (dovute anche all'alto contenuto di lisozima), conosciute ed esaltate nel corso dei millenni, il latte d'asina è richiesto anche in cosmetica sotto forma di crema da giorno e da notte, per il corpo e nei massaggi, come shampoo che rende i capelli luminosi e più robusti e voluminosi, ma anche come sapone detergente. Inoltre si possono realizzare ottimi yogurt e dolci: dai budini alle fette biscottate, dai biscotti ai panettoni. Non solo calci e ragli. «Un animale che sembrava solo pochi anni fa spacciato ha trovato una ragione d'essere nel combattere le nuove patologie dei tempi moderni - afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini - un destino che lo accomuna a buona parte dell'agricoltura italiana che riscopre una sua centralità nel garantire sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini nell' economia post industriale». La domanda crescente del mercato e le caratteristiche proprie del simpatico animale hanno stimolato l'interesse di un numero crescente di aziende, presenti sopratutto nelle aree interne del Paese che hanno riscoperto questa forma di allevamento importante per l'ambiente e la biodiversità. L'asino ha una vita media di 40 anni, ma può raggiungere i 45, con una durata della gravidanza di 12 mesi e 21 giorni ed una produzione media giornaliera di latte di 3, 4 litri al giorno per animale, il 10 per cento appena di una mucca. E' un animale frugale, mangia di tutto, anche cardi e rovi, e per questo è particolarmente idoneo alla pulizia dei sottoboschi. Vive in branco (checchè se ne pensi è un animale socievole) con uno stallone sino a 25-30 femmine ed ha una indole docile, disponibile e affettuosa. Viva il ciuccio.
LA REPUBBLICA
15 LUGLIO 2009
Il guinzaglio in valigia, in Europa regole severe: ecco il vademecum
Prima di partire è sempre necessario interpellare un veterinario di fiducia
Le vacanze di Fido passaporto e microchip
CRISTINA NADOTTI
PRIMA di partire è bene controllare il passaporto. Non solo il proprio, anche quello dell'animale domestico che si porta con sé. A fronte di un numero sempre maggiore di cani, gatti e furetti compagni di vita di tanti italiani - nove milioni i nostri animali domestici secondo l'Istat - sono pochi quelli che possono vantarsi di essere promossi compagni di vacanze e considerati perciò membri della famiglia a tutti gli effetti anche in estate. Se il cane resta a casa, però, non è solo colpa dei pochi alberghi che accettano animali, della scarsità di spiagge con spazi a loro riservati o dell'inadeguatezza di locali adatti per il loro viaggio. Spesso si sceglie di lasciare a casa gli animali perché ci si perde nelle regole per le loro vaccinazioni o i requisiti per trasportarli in modo sicuro per loro e per noi. Non a caso è nato il movimento del turismo delle "Famiglie con animali", promosso dall'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che chiede proprio trasporti pubblici più adatti per gli animali. E non a caso è bastata la notizia che per Gran Bretagna, Irlanda, Finlandia, Svezia ci saranno fino al 2010 regole più severe, rispetto al resto dell'Ue, per l'ingresso di cani e gatti, per scatenare il panico sui forum dei possessori di animali, che già li vedono costretti, in caso di viaggio a Londra o Stoccolma, alla quarantena. In effetti ci sono alcune novità, ma preparandosi per tempo il viaggio non è un'odissea. Per legge, quando sono in viaggio, sia in Italia, sia all'estero - all'interno della Ue - cani, gatti e furetti devono essere facilmente identificati e abbinati a un proprietario. Per questo devono avere un tatuaggio con il codice di riconoscimento e, appunto, il passaporto europeo, che viene rilasciato dai servizi veterinari delle Asl. Il "Pet passport" e il tatuaggio non sono sufficienti per entrare nei paesi Ue citati prima, che richiedono per l'identificazione il "transponder", cioè un microchip grande quanto un chicco di riso impiantato da un veterinario. È difficile valutare il dolore di un animale, ma i veterinari assicurano che mettere un transponder è più fastidioso di una puntura. Sono poi necessari certificati che attestino la vaccinazione antirabbica, quelle contro la tenia e le zecche, fatte da un laboratorio di analisi approvato dall'Unione Europea. Più complesse le regole per il viaggio in sé. Quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali, che possono viaggiare in cabina dentro il trasportino se, compresa la gabbietta, non superano i sei chili di peso. Altrimenti viaggiano in un locale pressurizzato apposito nella stiva, sempre all'interno di un trasportino che può essere fornito anche dalla compagnia. Alcuni traghetti consentono di portare gli animali in cabina, ma bisogna specificarlo al momento della prenotazione perché le compagnie che forniscono il servizio ne riservano alcune soltanto a passeggeri con animali al seguito. In treno valgono in genere le regole dell'aereo, ma per i cani di grossa taglia (che pagano metà biglietto) sono obbligatori museruola e guinzaglio. È consigliabile parlare direttamente con la compagnia aerea o marittima, o nel caso di viaggi all'estero, con l'azienda ferroviaria locale, per avere informazioni sia sulla disponibilità di posti (in aereo accettano un solo animale a bordo per volta) sia su eventuali requisiti particolari per il trasportino. Qualunque sia il mezzo di trasporto scelto, la prima persona da interpellare è il veterinario, che può dare consigli su come rendere meno stressante il viaggio per l'animale. E bisogna anche essere pronti a mettere mano al portafoglio: basta pensare che, se si è disposti a pagare per l'intero scompartimento e per la disinfestazione, Trenitalia vi consente di tenervi anche il cane in wagon lits.
LEGGO
15 LUGLIO 2009
Ladro ma con la passione per l’allevamento e gli animali da cortile..
Milano - Ladro ma con la passione per l’allevamento e gli animali da cortile, un romeno aveva trasformato il suo deposito di materiale rubato vicino alla fermata del metro di Cascina Gobba in una stalla con 80 polli, ma anche oche, anatre, faraone, capre, un pony e poi canarini e pappagalli. Ieri sera, in viale Palmanova i carabinieri hanno arrestato l’uomo, ricercato per furto e ricettazione. L’hanno sorpreso proprio mentre si trovava nel suo magazzino-stalla, abbandonato da tempo e occupato abusivamente da lui e da due amici. Nel deposito i carabinieri hanno trovato una quarantina di abiti, materiali edili e attrezzature rubate per un valore di 10 mila euro. E in più c’erano gli 80 polli, una faraona, 10 anatre, 10 oche, 2 capre, 1 pony e due voliere con 14 pappagalli, 10 diamantini e 2 canarini.
LIBERO
15 LUGLIO 2009
CALDO: STAFF BIOPARCO, ANIMALI A DIETA CON FRUTTA VERDURA E CARNE BIANCA
Roma - Per dare un supporto agli animali del Bioparco di Roma, a seguito dell'ondata di caldo che ha investito la Capitale, lo staff zoologico e veterinario prescrive diete 'leggere' a base di frutta e verdura per gli erbivori e carne bianca per i carnivori. Le due elefantesse asiatiche, Nelly e Sophia, e l'ippopotamo anfibio Mimi' mangiano frutta di stagione, erba freschissima e tanto fieno, alternando il pasto con docce rinfrescanti.Per i lemuri del Madagascar e gli scimpanze' il pasto consiste in verdura e frutta mista di stagione, carote o patate lesse e canne di bambu' piene di yogurt o frutta congelata. Agli orsi, che amano moltissimo l'acqua, pesce e frutta fresca, soprattutto meloni e cocomeri, congelati in grandi secchi e lanciati nella loro piscina dove nuotano a lungo. Anche i macachi del Giappone amano tuffarsi nella piscina quando fa caldo e per loro il pasto consiste in ghiaccioloni con frutta fresca (come susine, banane e kiwi) e ghiaccioli a base di yogurth.
LIBERO
15 LUGLIO 2009
Le formiche ci insegnano come eliminare il traffico
Dalle formiche la soluzione del traffico. Dietro l’infinito brulicare dei formicai infatti c’è un’organizzazione millimetrica della vita comune. Flussi ininterrotti di migliaia di animali senza l’equivalente di quelli che per noi sarebbero gli incidenti o gli ingorghi. Dunque potremo imparare da loro, almeno secondo biologo Ajiay Narendra dell'università nazionale in Canberra, che ha dedicato gli ultimi 10 anni a studiare come le formiche 'leggonò il loro mondo in maniera così accurata ed efficiente. Le formiche, spiega lo studioso di comportamento degli insetti, con i loro occhi e sistemi di navigazione semplici ma efficaci, trovano la strada per le loro destinazioni e organizzano il flusso di traffico in maniera molto migliore di noi umani, e avrebbero molto da insegnarci. Nonostante le piccole dimensioni cerebrali sanno navigare innumerevoli volte dal nido alle fonti di cibo e ritorno, usando una bussola celeste, misurando le distanze e affidandosi a punti di riferimento. Marciano in file ordinate usando segnali olfattivi o tattili per mantenere flussi di traffico ininterrotti. Narendra e la sua equipe hanno studiato come quattro specie di formiche bulldog della boscaglia australiana, che nidificano nella stessa area, si dividono la giornata in turni, permettendo a ciascuna specie un'equa proporzione del cibo disponibile.
LA ZAMPA.IT
15 LUGLIO 2009
"Speculazione dell'energia eolica fa strage di aquile"
La denuncia emerge da un incontro promosso dalla Coldiretti
Le centrali eoliche fanno strage di aquile: un gran numero di uccelli, infatti, entrano in collisione con le pale. È questo il grido d'allarme che emerge dall’incontro promosso, oggi a Roma, dalla Coldiretti, dal Comitato del Paesaggio, dagli Amici della Terra e da una vasta rete di associazioni ambientaliste. «La speculazione dell’eolico», denunciano le associazioni, procede a un ritmo incessante» con il rischio di assistere «nel giro di pochi anni alla scomparsa pressochè totale, dall’intero Appennino e dalla Sicilia, dell’aquila reale, dell’aquila del Bonelli, del grifone, del nibbio reale e di molte altre». Anche dall’Abruzzo, in particolare dalle montagne della provincia dell’Aquila, le centrali eoliche realizzate e progettate minacciano di provocare «nel giro di pochissimo tempo la scomparsa dalle zone sia del grifone che dell’aquila reale, con la perdita di un altro pezzo dell’identità territoriale». Si parla, inoltre, di scomparsa dell’aquila reale anche per la Toscana, l’Emilia Romagna le Marche e la Sicilia. Le previsioni affermano che si estinguerà prima in queste regioni per poi scomparire dal resto dell’Italia peninsulare.«Siamo ormai arrivati al punto» osserva Coldiretti durante il convegno "La speculazione dell'eolico -Palazzinari dell'energia", «che non esiste, praticamente, zona montana o collinare appenninica che non sia interessata da qualche progetto di costruzione di centrali eoliche di tipo industriale con aerogeneratori alti 100-150 metri e più e pale rotanti lunghe diverse decine di metri, secondo ALTURA l’associazione per la tutela degli uccelli rapaci e del loro ambiente».
«Si vogliono» continua l'associazione «ad esempio, realizzare grandi centrali eoliche nelle zone montane e collinari più belle ed importanti sul piano naturalistico della Toscana, dell’Emilia Romagna, delle Marche, dell’Abruzzo, del Molise, della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Sicilia, ma anche nelle altre regioni la minaccia è grave ed incombente. Nella maggior parte dei casi si prevede di ubicare le centrali in zone non solo di particolare bellezza ma - sottolinea la Coldiretti - di grande valore sul piano ambientale, ultime isole di natura del nostro Paese».
TISCALI ANIMALI
15 LUGLIO 2009
Emergenza afa: i dieci consigli utili dell'Enpa
Breve vademecum di suggerimenti per salvaguardare dal caldo torrido gli animali domestici. E' stata emanata dall'Ente nazionale protezione animali, una lista di dieci consigli volti a difendere gli animali dall'ondata di caldo che in questi mesi estivinfluenzerà tutta l'Italia:
1- Non lasciare mai un animale incustodito in auto.
2- Se si trova un animale rinchiuso in auto da solo prestare attenzione ai sintomi di un eventuale un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). Se il proprietario non è rintracciabile chiamare le forze di polizia e in attesa del loro arrivo cercare di fare ombra sull'auto con giornali e altri parasole e cercare di dissetare l'animale da un'eventuale fessura del finestrino. 3- Assicurarsi che gli animali abbiano sempre l'accesso ad un luogo ombreggiato e abbondante acqua fresca da bere. 4- Non costringere cani a sforzi eccessivi, come per esempio fare passeggiate nelle ore più calde della giornata. 5- Prevenire le scottature delle parti bianche (soprattutto della punta delle orecchie) con una crema ad alta protezione. 6- Tenere l'acquario fuori dal sole diretto. 7- Ricordarsi di mantenere il canarino sempre in un luogo fresco ed ombreggiato. 8- Verificare la presenza di parassiti esterni, come pulci, zecche e acari, che con il caldo arrivano a colpire più facilmente. 9- Controllare sempre la presenza di uova di mosche che possono depositarsi sul pelo di conigli, cavie e cani. 10- Prima di effettuare lavori in giardino, con tosaerba e pesticidi, pensare alla salvaguardia della fauna selvatica che ci vive come lucertole, ricci e rane.
NEWS FOOD
15 LUGLIO 2009
La Dichiarazione Universale dei diritti dell'animale
Ogni animale ha diritto all'esistenza, al rispetto ed alla protezione
La Guida per la tutela dei diritti del tuo animale domestico
I diritti degli animali sono sanciti nella "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale" (proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'UNESCO a Parigi), già dell'ormai lontano 1978. Per quella circostanza da tutto il mondo c'era sta una levata di scudi a difesa degli animali e così fu deciso di mettere su un pezzo di carta le norme di un'etica che focalizzavano i rapporti futuri tra la specie umana e le altre specie. Il suo testo è stato redatto, nel corso di riunioni internazionali, da personalità appartenenti al mondo scientifico, giuridico e filosofico e alle principali associazioni mondiali di protezione animale. La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, redatta dalla Lega internazionale dei diritti dell'animale, è stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi presso la sede dell'UNESCO, il 15 ottobre 1978, presenti Remy Chauvin, etologo e scrittore, Alfred Kastler, premio Nobel per la fisica, S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell' Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi, il prof. Georges Heuse.
I principi dettati dalla carta sono:
a) Egualitarismo
"Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza" non esprime un'eguaglianza di fatto tra le specie, ma un'eguaglianza di diritti, non nega cioè le evidenti differenze di forme e di capacità esistenti tra gli animali, ma afferma il diritto alla vita di tutte le specie nel quadro dell'equilibrio naturale.
L'uomo, nel corso del tempo, ha stabilito un codice di diritti relativi alla propria specie; ma, nei confronti dell'universo, non dispone di alcun particolare diritto.
L'uomo è, in effetti, una delle specie animali terrestri, e una delle più recenti comparse sulla terra.
La Vita non appartiene alla specie umana, l'uomo non è nè il creatore nè il detentore; la vita appartiene tanto all'insetto che al pesce, tanto al mammifero che all'uccello.
L' uomo ha invece creato nel mondo vivente una gerarchia arbitraria che non esiste in natura, tenendo conto solamente della propria utilità.
b) Rispetto per la vita
I principi della "Dichiarazione" aiutano l'umanità a ritrovarsi in armonia con l'universo. Non hanno certamente lo scopo di far regredire l'uomo alla vita primitiva, ma tendono a indurlo al rispetto per la vita , perchè l' uomo ha il dovere, per il bene di tutta la comunità biologica alla quale appartiene e dalla quale dipende, di rispettare la vita in tutte le sue forme.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Animale. proponeva nel 1978 regole di comportamento umano nei vari settori in cui l'uomo si incontra e/o si scontra con la natura e gli animali:
rispetto per gli habitat e per gli animali selvatici (quindi rinuncia o riduzione di caccia e pesca);
rinuncia all'uso di animali per divertimento o pseudocultura (zoo e circhi);
rinuncia all'addomesticamento autoritario di alcune specie:
a) per fini alimentari (allevamenti intensivi, trasporti, macellazioni)
b) per fini commerciali e sportivi (cani, gatti, cavalli e altri animali) c) per l'abbigliamento (animali da pelliccia);
rinuncia all'uso di animali per la ricerca biomedica, industriale, cosmetica, didattica,ecc.;
rinuncia ai maltrattamenti, alle crudeltà, agli abbandoni di animali domestici;
rinuncia all'uso, alla tortura, all'uccisione di animali a scopi di divertimento (corride, combattimenti di cani, rodei, corse, feste sadiche, ippica)
c) Morale
L'etica biologica della "Dichiarazione" non ha certo lo scopo di far dimenticare la lotta contro la miseria dell'uomo, contro la fame, la guerra, la tortura, l'egoismo, ma induce l'umanità a ritrovare il suo posto tra le specie viventi e ad integrarsi in un nuovo equilibrio naturale,condizione fondamentale per la propria sopravvivenza .
Ciò significa che la specie umana deve modificare il suo modo di pensare per rinunciare progressivamente alla sua attitudine antropocentrica, come ad ogni comportamento zoolatrico, per adottare un comportamento fondato sulla tutela della Vita. In questo senso la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale è una tappa importante della cultura umana.
d) Rispetto dell'equilibrio naturale
La "Dichiarazione" afferma il diritto all'esistenza di tutte le specie, nel quadro dell'equilibrio naturale.
Ne deriva per l'uomo il dovere di rispettare la vita in tutte le sue forme nel rispetto dell'unità e, al tempo stesso, della diversità degli esseri viventi; ne deriva ancora l'impegno ad una lotta pacifica ma ferma per ridurre ed eliminare la sofferenza, la tortura, la distruzione nell'ambito della comunità biologica a cui l'uomo appartiene e dalla quale dipende.
Ogni specie, ogni individuo contribuisce, con la sua originalità, ad assicurare la stabilità dinamica della biosfera e dunque la sopravvivenza di tutti i suoi componenti.
e) Diritti naturali di ogni specie
La "Dichiarazione" afferma il diritto di ogni specie, di ogni individuo: la specie umana ha invece iniziato un'autoritaria gestione dell'economia biologica, gestione che è assicurata da una continua gerarchizzazione delle specie e degli individui, riferita esclusivamente alle possibilità di un gruppo culturale usato come unità di misura. L'addomesticazione totalitaria della Natura da parte dell'uomo è avvenuta a prezzo di sofferenze, distruzioni e uccisioni di specie ed individui fino a minacciare l'estinzione dell'Evoluzione e l'esistenza di tutta la biosfera. Poiché l'uomo ha superato il limite oltre il quale l'equilibrio naturale può essere definitivamente sconvolto, con danno irreversibile anche per la specie umana, è necessario limitare quei diritti sul mondo che l'uomo si è sconsideratamente arrogato. f) Tutela dei diritti dell'animale La "Dichiarazione" afferma il principio per il riconoscimento e la tutela dei diritti dell'animale considerato non in relazione al possesso, all'affetto o all'utile ecologico dell' uomo, ma come soggetto, individuo, portatore di interessi vitali. |
IL MESSAGGERO
15 LUGLIO 2009
Biologia, scoperto nei pipistrelli l'elisir di lunga vita
ROMA (15 luglio) - Dracula nel mito si trasformava in un pipistrello. A quanto pare l'associazione tra i due non si limita solo all'alone di mistero e alle tenebre, ma alla caratteristica di lunga vita che l'animale alato possiede. Nei pipistrelli, infatti, sarebbe custodito l'elisir di lunga vita. Contrastare l'alterazione della struttura delle proteine causata dall'ossidazione: sarebbe questo il meccanismo che rende i pipistrelli più longevi di altri mammiferi, come i topi. La scoperta è stata fatta negli Usa da ricercatori dell'università del Texas, coordinati da Adam Salmon e Asish Chaudhuri. I risultati sono stati pubblicati sul Faseb Journal.
«Stiamo studiando cosa rende longevi dei mammiferi come i pipistrelli - ha spiegato Chaudhuri - nella speranza di sviluppare terapie che consentano all'uomo di invecchiare più lentamente». Per lo studio, i ricercatori americani hanno estratto delle proteine dal fegato di esemplari di due specie diverse di pipistrelli particolarmente longeve, Tadarida brasiliensis e Myotis velifer, e dal fegato di giovani topi. Dopo aver esposto i campioni ad agenti chimici in grado di alterare la struttura delle proteine, i ricercatori hanno visto che le proteine dei pipistrelli avevano meno danni rispetto a quelle estratte dai topi, indicando che i pipistrelli hanno probabilmente un meccanismo per il mantenimento della struttura anche in condizione di stress.
LA STAMPA
15 LUGLIO 2009
Pompelmo contro obesità, insulino-resistenza e colesterolo
Una sostanza contenuta nel pompelmo combatte grassi e colesterolo
Buone notizie sul fronte della lotta all'obesità e al sovrappeso. Uno studio condotto su modelli animali dall'università canadese University of Western Ontario, ha mostrato come una sostanza contenuta nei pompelmi e negli agrumi combatta i grassi e riduca il peso corporeo.
La sostanza in questione sarebbe la "naringenina", un flavonoide presente in grandi quantità proprio nel pompelmo a cui dona il caratteristico aroma e sapore. Anche se questa sostanza è stata accusata di provocare pericolose interazioni con diversi tipi di farmaci - per cui in certi casi si sconsiglia di bere succo di pompelmo – nel caso specifico pare avere un ruolo nell'inibizione delle condizioni poi associate al diabete di tipo 2 e alle malattie cardiovascolari.Nello studio, condotto dal dr. Murray Huff del UWO's Robarts Research Institute, sono stati utilizzati dei topi. Questi sono stati suddivisi in due gruppi: ad entrambi i gruppi è stata fatta seguire una dieta ricca di grassi in modo da provocare la sindrome metabolica. Ai topi appartenenti al secondo gruppo però è stata anche somministrata la naringenina. I risultati ottenuti dopo il periodo di trattamento hanno evidenziato come la naringenina abbia corretto i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL e abbia impedito lo sviluppo di un insulino-resistenza e normalizzato il metabolismo del glucosio. Altre evidenze sono state l'attività sul fegato che ne ha fatto bruciare i grassi in eccesso e l'aver impedito lo sviluppo dell'obesità. Il fatto sorprendente, fanno notare i ricercatori, è che tutti questi effetti si sono avuti unicamente somministrando questa sostanza nel secondo gruppo di topi i quali seguivano esattamente la stessa dieta ricca di grassi e nelle stesse quantità del primo gruppo. Non si tratta quindi di una riduzione di peso o di un'azione contro i grassi a seguito di una modifica della dieta o di una diminuzione della quantità di cibo ingerito, ma solamente grazie all'intervento della naringenina. Questo fa ben sperare di poter sperimentare e validarne l'efficacia sull'uomo per poter produrre nuovi interventi e terapie per combattere il sovrappeso, l'obesità e le malattie collegate come il diabete e le patologie cardiovascolari. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla versione online della rivista "Diabetes".
ADUC SALUTE
15 LUGLIO 2009
U.E. - FRANCIA
Studio: la cannabis inibisce la dipendenza da oppiacei
Secondo test preclinici, la somministrazione di THC (cannabis) per via orale nei topi elimina la dipendenza agli oppiacei.La ricerca e' stata pubblicata nell'edizione del 24 giugno del Neuropsychopharmacology.
Il gruppo di ricercatori canadesi e francesi hanno studiato gli effetti del THC (dronabinol) nelle cavie appena nate e gia' in astinenza.
"Il dronabinol nelle cavie gravide normalizza il consumo di morfine ed elimina la predisposizione al consumo", si legge nella ricerca.Nel numero di luglio/agosto dell'American Journal on Addictions, i risultati clinici di un'altra ricerca rivelano che sia piu' probabile che i consumatori di cannabis siano piu' predisposti a seguire queste cure contro la dipendenza da oppiacei. Paul Armentano, del NORML, ha cosi' commentato: "Queste ricerche minano la convinzione che la marijuana sia la droga che conduce a droghe piu' pesanti. Invece indicano che la sostanza sia un deterrente per iniziare o continuare a consumare altre droghe". |