12 GENNAIO 2010
Carnivori o vegetariani? Riflessione sull'etica del mangiare carne
DIANLUCA D'AMELIO
Michael Pollan, in un brillante saggio che consiglio a tutti di leggere, l'ha definito Il dilemma dell'onnivoro (Adelphi ed., 2006): il trovarsi al vertice della catena alimentare e poter mangiare tutto, impone all'homo sapiens delle scelte non sempre facili da compiere, e quella di mangiare o meno la carne è una di queste. Quasi tutte le persone dotate di buon senso infatti, almeno una volta nella vita, si sono certamente domandate se è giusto o meno uccidere degli animali e cibarsi delle loro carni, quando questo non è strettamente necessario. E tutti più o meno si sono dati delle risposte coerenti con il proprio comportamento: i carnivori avranno trovato delle giustificazioni che legittimano la scelta di consumarla, mentre i vegetariani, in maniera altrettanto convinta, hanno invece formulato teorie etiche contro l'assunzione di quel tipo di cibo. Ma cerchiamo di approfondire meglio la questione e cerchiamo di capire quanta ragione hanno gli uni e quanta ne hanno gli altri. http://www.lavinium.com/gianluca_damelio/damelio_carnivori_vegetariani_2010.shtml IL PICCOLO 12 GENNAIO 2010
Superstrada invasa da un cagnolino
Trieste - Ha seminato il panico per una buona mezz’ora muovendosi su e giù in superstrada. Protagonista dell’episodio non è stato però un automobilista indisciplinato, bensì un cane bianco di piccola taglia. L’animale, arrivato non si sa come in Grande viabilità, è stato avvistato poco prima delle 9 di ieri all’altezza di Valmaura da alcuni passanti che hanno subito allertato la centrale operativa della Polizia stradale. L’intervento della Polstrada tuttavia non si è reso necessario: attorno alle 9.30 il cagnolino si è infatti allontanato da solo dalla superstrada, uscendo in via Svevo.
ASYLUM
12 GENNAIO 2010
CANE LECCA TRITA-CARTA MA LINGUA GLI RESTA INCASTRATA DENTRO
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Un cane ha rischiato di pagare con la vita la propria naturale curiosità: dopo aver infilato la lingua in un trita-carta, questa gli è rimasta incastrata dentro. Pat Taylor, che si stava prendendo cura del cane della figlia, è riuscita a bloccare la macchina prima che questa tritasse via tutta la lingua.L'incidente è avvenuto nell'americana Park Forest, proprio durante le festività di Capodanno. Pat stava occupandosi di Caine, il cane della figlia, e mai avrebbe immaginato di trovarsi a vivere un'esperienza da incubo. "E' stata una scena raccapricciante - racconta la donna - Sembrava di essere sulla scena di un crimine. C'erano schizzi di sangue ovunque, e i miei cani abbaiavano dalla paura". Il cane si è salvato mordendosi la lingua, e staccandosi così dalla macchina, mentre la donna staccava la presa.Una volta portato in clinica, il responso del veterinario: "questo cane deve essere soppresso". Una decisione non condivisa dalla padrona, la 25enne Ashley Taylor, che ha deciso di portarlo da uno specialista. Il medico gli ha inserito un catetere per nutrirlo. Da allora, le sue condizioni stanno lentamente migliorando, anche se la vita che lo aspetta sarà dura: "Il cane dovrà imparare a mangiare e bere in un modo del tutto nuovo". Su un blog vengono documentati i suoi progressi, e viene anche data la possibilità alla gente di fare una donazione per aiutare la famiglia a sostenere le spese mediche.
L'ARENA GIORNALE DI VERONA 12 GENNAIO 2010
IL PROGETTO RIEDUCATIVO. Quando handicap e detenzione diventano una risorsa reciproca E il detenuto addestra cani per disabili Nell’iniziativa «H-Argo» viene trasmessa l'importanza delle regole e del rispetto delle relazioni
Provincia di Verona - «H-Argo, diversamente abili e detenuti: insieme per una cultura d'integrazione attraverso la cinofilia», è uno dei vari progetti che vengono svolti nella casa circondariale di Montorio con lo scopo di favorire la riabilitazione del recluso, in conformità al dettato costituzionale secondo il quale le pene «devono tendere alla rieducazione del condannato». Carcere ed handicap sono due realtà che, per motivi diversi, soffrono spesso l'emarginazione sociale. A Montorio diventano una risorsa reciproca con «H-Argo», il programma di addestramento cinofilo in carcere, dove sono i detenuti ad allenare i cani per il sostegno a persone disabili. Un esempio di come il tempo della detenzione possa essere utilmente impiegato e messo a servizio del mondo dell'handicap. La preziosa esperienza in atto nel carcere veronese è finanziata dal Coge (Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato) veneto ed è realizzata grazie alla disponibilità dell'amministrazione penitenziaria. Capofila del progetto è l'associazione La Libellula di Villafranca, presieduta da Giuseppe «Pino» Amenduni, che opera in sinergia con l'associazione Picot. Aderiscono anche i servizi sociali e l'area handicap dell'Ulss 20, i Ceod (centri educativi occupazionali diurni) Il Sao, La Quercia, Il Glicine, Ca' Vignal, il giornale del carcere MicroCosmo, la rivista Ristretti Orizzonti e il Ctp (Centro territoriale permanente) Carducci. IL TIRRENO 12 GENNAIO 2010
Investigatori a quattro zampe
ROSIGNANO (LI). Vivono e si allenano a Rosignano e sono i due pezzi da novanta del Hbdd (Human blood detection dogs), la squadra di punta dell’unità cinofila. Fiutano il sangue e scovano tracce ematiche, spesso sono più preziosi del luminol. Coi carabinieri del Ris hanno già collaborato ad alcuni casi scottanti di cronaca nera: la mattanza di Gradoli, nel Viterbese. In quel caso madre e figlia furono trovate massacrate in casa, omicidio per cui è in carcere il compagno di Tatiana. Ma hanno fiutato indizi anche nella villetta della Mazzanta dove fu trovata morta Felicia Wentel, prostituta rumena, caso ancora irrisolto. Loro sono Emma e Bo, due cani-investigatori del Gruppo Cinofilo Livornese e del Centro di addestramento di Rosignano. Emma è un meticcio di spinone di Hannover, Bo è un segugio di razza Drahtaar. Hanno tre anni e mezzo e insieme agli istruttori Vincenzo Scavongelli, 29 anni e Giacomo Micheli (31) costituiscono una sorta di «squadra omicidi» a quattro zampe. Un progetto nato quasi per caso sette anni fa quando Micheli, che è addestratore nel cento di Rosignano (dove si allenano anche i cani da macerie, utilissimi dopo i terremoti), conosce Vincenzo e la sua cagnolina Emma. Entrambi ci sanno fare con gli animali e questi due segugi dimostrano di avere un fiuto davvero speciale. Riconoscono il sangue umano e sanno individuarlo anche se contaminato da altre tracce organiche e non. Fanno pratica in campi aperti e ristretti: fienili, casolari, auto, ma mettono il loro naso anche in borse ed oggetti più piccoli. Gli istruttori li testano con sangue contaminato, sangue e saliva, sangue lavato e tracce ematiche anche datate nel tempo. La risposta è stupefacente. I due animali sono a disposizione per l’attività investigativa degli inquirenti e delle procure della Repubblica. Nasce così Hbdd, il progetto dei cinofili livornesi e degli addestratori di Rosignano cui collaborano l’Università di Pisa, il Ris, il Centro cinofilo dell’Esercito e l’Istituto di medicina legale di Pisa. LA PROVINCIA DI COMO 12 GENNAIO 2010
Ho visto un cane in un film: vorrei averlo, ma è proprio così?
Ho visto recentemente al cinema un film in cui il protagonista era un cane di razza Akita inu e vorrei acquistarlo per far felici i miei bambini. Lei cosa ne pensa?
IL GAZZETTINO DI TREVISO
12 GENNAIO 2010
Inizio d’anno con incidenti provocati da cani in fuga
CASTELFRANCO (TV) - Attenti ai cani: provocati tre incidenti dall’inizio dell’anno. A dare l’allarme e chiedere attenzione e prudenza, l’Ispettore capo della Polstrada di Castelfranco Fabio Viale memore anche del fatto che proprio qualche anno fa due agenti castellani sono morti per un incidente stradale dopo che un cane aveva loro attraversato la strada. E questa particolare dinamica pare che sia quasi una costante di questo inizio d’anno visto gli incidenti che si sono susseguiti, fortunatamente senza gravi conseguenze per i conducenti. L’ultimo in ordine di tempo è quello successo la notte scorsa a Bidasio, alle porte di Nervesa della Battaglia. Un cane pastore tedesco ha tagliato la strada ad una Lancia Y10 condotta da una ventinovenne di Conegliano. L’auto è finita fuori strada e la conducente ha riportato solo qualche botte e graffio tutto guaribile in pochi giorni. Ma il giorno prima era successo un altro incidente analogo lungo la SR 248 nel montebellunese. Un trentenne del posto stava percorrendo la strada poco prima delle 22 al volante della sua Ford Fiesta quando un cane “rottweiller” gli ha tagliato la strada. Il cane è morto sul colpo mentre l’auto è finita fuori strada con il conducente ferito lievemente. Sempre un cane “rottweiler” la causa di un altro incidente successo ad Istrana qualche giorno fa che ha tagliato la strada ad un quarantunenne lungo la strada regionale 68. In tutti i casi sono stati rintracciati i proprietari del cani e sono stati multati con 100 euro. LA TRIBUNA DI TREVISO 12 GENNAIO 2010
Tre incidenti causati dai cani
CASTELFRANCO (TV). Tre incidenti provocati da cani non custoditi di notte. La polizia stradale castellana, in questi primi giorni dell’anno, è intervenuta per rilevare tre uscite di strada causate dall’attraversamento della strada da parte di cani di grossa taglia. Per fortuna senza ferite per i conducenti. La memoria porta al terribile novembre 1998, quando proprio per un cane si schiantarono contro un platano a morirono sul colpo Adriano Vanzella e Marco Cescato due poliziotti della Stradale di Treviso. Il monito del comandante Fabio Viale: «Tenete custoditi i vostri animali: possono provocare gravi incidenti». Il primo dei tre incidenti è accaduto la notte tra domemica e lunedì alle 3.30 a Bidasio di Nervesa lungo la strada regionale 13. Una coneglianese di 29 anni a bordo di un’Y10 ha investito un pastore tedesco che le aveva traversato la strada, poi morto. Domenica alle 21.20 a Montebelluna sulla 248 un trentenne di Villorba ha investito mortalmente un rotweiller con la Ford Fiesta. Qualche giorno fa a Trevignano altro incidente, in questo caso il rotweiller si è solamente ferito. Multati i padroni dei tre cani. IL MATTINO DI PADOVA 12 GENNAIO 2010
Il sindaco sapeva e ha taciuto
Cristina Salvato
VIGONZA (PD). Le cavalle maltrattate e sequestrate a Pionca finiranno in consiglio comunale. Ci penserà l’interrogazione presentata dal consigliere Andrea Levorato (PD) al sindaco Nunzio Tacchetto. Al primo cittadino, Levorato chiede in primis se intende davvero provvedere ora al mantenimento di 2 degli animali, magari trasferendole nel giardino del castello di Peraga. «Mi chiedo innanzitutto se la proprietaria delle cavalle sia Angela Callegari, moglie di Gianni Raccagni - chiede Levorato - e inoltre se l’amministrazione fosse da mesi informata delle precarie condizioni in cui versavano le cavalle e avesse promesso a Raccagni, con il quale vi erano intensi rapporti, di fornire aiuti agli animali». Risalirebbe al febbraio 2009 (quasi un anno prima del salvataggio da parte delle guardie della Lac), l’ordinanza del sindaco che imponeva il ricovero delle cavalle in una struttura adeguata. Fosse tutto vero, Levorato domanda quali siano stati i motivi «del gravissimo ritardo con cui l’amministrazione è intervenuta» in questa vicenda: nel giro di 3 mesi, 2 cavalle sono morte di stenti e altre 4 erano ridotte ormai pelle e ossa. Le cavalle erano state sistemate dai proprietari in un terreno agricolo in via Madonna Pellegrina, a Pionca. Erano poi stati sfrattati e, durante una complicata e lunga vicenda giudiziaria, le cavalle alla fine erano state lasciate nel terreno, ma affidate dall’ufficiale giudiziario a un custode, che avrebbe dovuto provvedere al loro mantenimento. Con il passare del tempo, però, le condizioni di vita degli animali erano divenute talmente gravi, che due di loro erano morte, mentre le sopravvissute, oltre alla fame, dovevano sopportare anche le numerose ferite che si procuravano contro lo steccato, quando tentavano di mangiare l’erba esterna al recinto. «Mi domando infine se l’amministrazione abbia intenzione di acquistare gli animali - conclude Levorato - e se sì, da quale capitolo del bilancio saranno attinte le risorse economiche necessarie al loro mantenimento». ASCA 12 GENNAIO 2010
ANIMALI: MARTINI, SEQUESTRATO DA NAS IPPODROMO ABUSIVO A SIRACUSA
Roma - ''Ancora una volta la filiera della legalita' ha smantellato l'ennesimo disegno criminale che speculava sugli animali'': lo ha dichiarato il Sottosegretario al Ministero della Salute, Francesca Martini.L'ultima operazione dei Nas nelle province di Siracusa e Ragusa, supportati da un elicottero del 12* elinucleo di Catania, ha infatti smantellato un vero e proprio giro d'affari malavitoso di un ippodromo abusivo. ''E' con massima soddisfazione - ha aggiunto Martini- che sottolineo l'ennesimo efficace intervento risolutivo da parte dei Carabinieri dei Nas, che operano in diretto coordinamento con il Ministero della Salute'', permettendo ''di avviare un nuovo percorso, legislativo e ispettivo, legato alla tutela degli equidi, che sta incidendo sulla piaga di frodi, doping e corse di cavalli clandestine''. Animalieanimali 12 GENNAIO 2010
CARABINIERI BLOCCANO IPPODROMO ABUSIVO
Una corsa clandestina di cavalli, in una sorta di ippodromo abusivo, e' stata bloccata dai carabinieri a Pachino, nel Siracusano.
ASCA
12 GENNAIO 2010
ANIMALI: ENPA A DEPUTATI UE, SALVARE I CAVALLI DAI VIAGGI DELLA MORTE
Roma - Firmare entro il 21 gennaio 2010 la Dichiarazione Scritta 54/2009 che impegna la Commissione Europea a rivedere la normativa sul trasporto degli equidi e a fermare i ''viaggi della morte'', cui i cavalli sono costretti per molti giorni durante il trasferimento verso i mattatoi.E' quanto chiede il presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, con una lettera inviata ai rappresentanti italiani presso il Parlamento Europeo.''Da anni l'Enpa si batte per il riconoscimento agli equidi dello status di animali d'affezione, e di conseguenza per il divieto di macellazione - spiega Carla Rocchi -. In attesa di raggiungere il traguardo da noi auspicato, e' comunque necessario intervenire secondo una logica di riduzione del danno, sollecitando le istituzioni europee a porre fine, una volta per tutte, alla pratica barbara e incivile dei viaggi della morte''.Secondo l'Ente Nazionale Protezione Animali e altre associazioni animaliste internazionali - tra cui Animal's Angels e Save the Dogs - l'attuale normativa comunitaria sul trasporto di animali (Regolamento CE n. 1/2005 del Consiglio) non solo presenta numerose carenze ma e' anche disattesa da alcuni Stati membri.E a farne le spese sono solo i cavalli. Ogni anno, infatti, per soddisfare il palato di pochi ''raffinati'' gourmand, oltre 100mila equidi sono obbligati a patire sofferenze infernali. Il loro trasferimento al mattatoio puo' durare anche numerosi giorni, durante i quali - estate o inverno - sono privati del riposo, del cibo e dell'acqua.Molti di questi animali - sopraffatti dalle sofferenze, dagli stenti e dallo stress - perdono la vita durante il tragitto senza mai arrivare a destinazione. Macellare i cavalli in mattatoi vicini agli allevamenti - l'associazione internazionale World Horse Welfare ha individuato in Europa 180 siti autorizzati - non salverebbe loro la vita ma eviterebbe almeno di aggravarne le sofferenze con inutili torture.Le richieste dell'Ente Nazionale Protezione Animali sono contenute in una petizione internazionale promossa da Save The Dogs e che l'Enpa appoggia, e sono condivise da migliaia di cittadini europei che, proprio in queste ore, stanno sollecitando il presidente Barroso e le istituzioni comunitarie alla revisione del regolamento sul trasporto di cavalli. CORRIERE DELLA SERA 12 GENNAIO 2010
Viveva in un parco privato in Montenegro, sarà ricatturata a inondazione passata Zoo inondato dalle forti piogge, ippopotamo nuota oltre le sbarre e fugge Nickica galleggia nell'acqua alta poi nuota oltre il recinto e se ne va a spasso. Panico tra gli abitanti del paese
Non ha fatto proprio come Gloria, l'ippopotamo che per andare a riscoprire il vento della libertà nella natia Africa al fianco del leone Alex, della zebra Marty e della giraffa Melmam è fuggita dallo zoo di New York utilizzando metropolitana e nave cargo. Nikica, che come la sua omologa del cartoon è un ippopotamo femmina, ha usato soltanto la forza delle proprie zampe per lasciarsi alle spalle il suo recinto. Ma a differenza della protagonista del cartoon, si è goduta solo poche ore alla larga dalle sbarre. E altro che continente nero: non è riuscita ad andare troppo più in là del quartiere che ospita il giardino zoologico. L'INONDAZIONE E LA FUGA - La location di questa avventura non è Central Park, ma un piccolo villaggio del Montenegro, Plavnica, dove a causa delle forti piogge che hanno provocato inondazioni in diversi angoli del Paese l'animale è riuscito a «evadere» nuotando oltre la barriera di protezione dello zoo privato di cui è ospite. L'acqua alta e una certa abilità di galleggiamento hanno permesso a Nikica di passare oltre le sbarre e di ritrovarsi libera al di là del recinto. Nikica, che ha 11 anni, è arrivata dunque nel cuore di Plavnica, dove verso mezzogiorno è stata vista passeggiare. PANICO TRA I RESIDENTI - Inevitabili panico e grande sorpresa tra i residenti: «Quando sono uscito di casa per dare da mangiare alla mia mucca, ho visto un ippopotamo davanti alla stalla. Pensavo di essere impazzito», ha raccontato uno degli abitanti, Nikola Radovic. Tuttavia, prima di ricatturare l’ippopotamo, ha spiegato il proprietario dello zoo, bisogna aspettare che il livello delle acque cali. Sebbene in Africa gli ippopotami siano noti per i loro comportamenti imprevedibili, Pejovic ha garantito che «non c’è motivo di avere paura». IL TIRRENO PIOMBINO 12 GENNAIO 2010
Smarrita gatta
Si allontanata dalla Colonia felina del Castello una gatta tigrata marrone, ferita sotto il collo. La gatta si trovava lì per fare delle cure a seguito della ferita. Chiunque la vedesse è pregato di mettersi in contatto con l’Enpa 334 6643138 e l’ufficio diritti animali. http://persietrovati.blogspot.com/2010/01/piombino-li-smarrito-gatto-femmina.html
LA ZAMPA.IT
12 GENNAIO 2010
Torino, tutela degli animali: giro di vite al circo e multe anti botti Sarà vietato l'uso di esemplari esotici
ALESSANDRO MONDO
TORINO - La notizia che farà più discutere è la stretta sull’uso degli animali esotici nei circhi: norme più severe rispetto a quelle nazionali o addirittura divieto di impiegarli in mostre, fiere e, per l’appunto, circhi. Il che escluderebbe Torino dal circuito degli spettacoli itineranti. Raddoppiate le sanzioni per chi sgarra.E’ uno degli ultimi punti in discussione del regolamento comunale per la tutela degli animali, versione rinnovata del testo approvato ad aprile 2006: oggi l’ultimo incontro tra i funzionari dell’assessorato all’Ambiente e la Consulta animalista, che collabora all’aggiornamento del testo. Entro quindici giorni l’assessore Roberto Tricarico porterà in giunta il documento riveduto e corretto, prima tappa di un iter che approderà in Sala Rossa. IL CENTRO 12 GENNAIO 2010
Cervo ucciso Primi risultati dagli esami
CASTEL DI SANGRO (AQ). Proseguono le indagini della Forestale, coordinate dal comando stazione di Alfedena, per risalire ai responsabili della morte del cervo. Al momento, dagli indizi raccolti, i sospetti ruotano intorno a persone del posto. I bracconieri hanno abbandonato l’animale lungo il Sangro, forse disturbati dal movimento in corso per l’esondazione del fiume. Dall’Istituto zooprofilattico di Isernia è arrivata la conferma che l’animale è morto per un colpo di carabina. LA REPUBBLICA 12 GENNAIO 2010
Taglia, colore e pelo dal Dna il cane su misura In due università americane è stato sequenziato il genoma di dieci razze con il pedigree. Per "costruire" l'animale da compagnia più adatto alle proprie esigenze
ELENA DUSI
Se ottenere un bambino a' la carte ci sembra troppo ardito, ci si può esercitare intanto sugli animali da compagnia. Combinando i frammenti di Dna come in un puzzle, si potranno mettere insieme taglia, colore, lunghezza e morbidezza del pelo. Il primo passo è scoprire quale frammento del genoma è associato alle varie caratteristiche fisiche. E i ricercatori delle università di Washington e della California con una pazienza da certosini hanno così completato la lettura del genoma di 275 cani, divisi in dieci razze purissime, proprio con l'obiettivo di mettere insieme i dettagli fisici degli animali e le istruzioni del Dna corrispondenti. Il loro studio viene pubblicato oggi sulla rivista Proceedings of the national academy of sciences e promette di aiutare gli allevatori a scegliere i genitori giusti per ottenere cuccioli su misura. LA REPUBBLICA 12 GENNAIO 2010
In due università americane è stato sequenziato il genoma di dieci razze con il pedigree. Per "costruire" l'animale da compagnia più adatto alle proprie esigenze
ELENA DUSI
Studi simili di genetica vengono applicati anche agli animali da allevamento come cavalli e mucche. Nel puzzle del genoma dei cani, l'ultimo tassello individuato dai ricercatori statunitensi riguarda la pelle della razza Shar-Pei, che ha dimensioni extralarge ed è ripiegata molte volte su se stessa. Responsabile di questa caratteristica unica è un gruppo di tre geni che sovrintendono alla produzione di acido ialuronico sulla pelle. Nell'anno appena trascorso ricerche simili a quella odierna di Pnas avevano individuato il gene dei bassotti, che agisce frenando il processo di allungamento delle ossa, e i tre geni che nelle più diverse combinazioni danno vita a tutte le varianti di colore del pelo.
VARESE NEWS
12 GENNAIO 2010
"Panico" in negozio: gatto cade dal soffitto E' successo lunedì sera al Blockbuster di piazza Manzoni: la bestiola si era "persa" nell'intercapedine dell'impianto di condizionamento, facendo crollare un pannello con il suo peso. "Catturato" dai pompieri il micio è stato affidato
BUSTO ARSIZIO (VA) - Un gatto troppo curioso si infila dove non dovrebbe e mobilita i pompieri per il salvataggio. E' successo lunedì sera intorno alle 22 al Blockbuster di piazza Manzoni a Busto Arsizio. La bestiola, di considerevole taglia, si era intrufolata nell'impianto di condizionamento dell'aria dell'esercizio commerciale. Naturalmente, è rimasto poi bloccato sopra il controsoffitto del locale. Dai e ridai, girando in cerca di un'uscita, con i suoi pochi chili di peso ha fatto crollare un pannello dell'intercapedine, piombando in mezzo al negozio fra la generale sorpresa. Ovviamente è atterrato a zampe in giù, con la tipica abilità dei gatti di "girarsi" in volo per un... atterraggio morbido.Nonostante il gran volo fatto, il gatto era in formissima: abbastanza da correre in giro per il negozio come un lampo, piuttosto spaventato. Si è rifugiato in un rispostiglio, ma i presenti erano troppo inquietati dalla scena del crollo per indagare sulla natura dell'animale - talmente rapido nel muoversi che non si era riusciti nemmeno a identificarlo subito come un felino. Alla fine sono stati i pompieri della caserma del Sempione a identificare "l'animale ignoto": che, con tipico lieto fine, è stato affidato ad una delle commesse, felice di portarselo a casa... come un dono caduto dal cielo. LA ZAMPA.IT 12 GENNAIO 2010
Gli animali che non vedremo più Sushi e avorio minacciano il mondo: a Doha il vertice sugli animali vicini all'estinzione
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES IL TIRRENO 12 GENNAIO 2010
Sequestrati caviale e oggetti d'avorio
PISA. Caviale e avorio sequestrati in distinte operazioni del Nucleo operativo Cites di Pisa, struttura del Corpo forestale dello Stato che normalmente opera nelle dogane di Pisa e Livorno. Obiettivo principale delle verifiche la vendita di prodotti realizzati con specie animali e vegetali in via di estinzione e per questo tutelati dalla convenzione di Washington. Nel comune di Pisa è stato sequestrato del caviale messo in vendita, pur non avendo le caratteristiche di legittimità richieste. In uno stand di oggettistica etnica africana durante una fiera, invece, erano messi in vendita ben sette oggetti fatti d’avorio di elefante. Anche questo animale è in via d’estinzione e quindi tutelato dalla stessa normativa. In questo caso come nel precedente si è proceduto al sequestro degli oggetti e alla denuncia dei commercianti. Il Nucleo operativo Cites di Pisa ricorda a tutti i cittadini che si recano in vacanza in Paesi esotici o extraeuropei di porre attenzione all’acquisto di materiali e oggetti realizzati con parti di piante e animali (anche alcune conchiglie o il corallo possono essere tra questi), che sono in bella mostra nei mercatini etnici delle località turistiche. Al rientro in Italia o transitando in un’altra dogana estera questi oggetti potrebbero essere sequestrati ed essere causa di una sanzione di svariate migliaia di euro. ROMAGNA OGGI 12 GENNAIO 2010
Rimini: sequestrato un chilo di caviale di dubbia provenienza
RIMINI - Gli agenti del Corpo Forestale di Rimini, in collaborazione con il personale del Cites di Forlì, hanno sequestrato una partita di caviale di dubbia importazione in un ristorante di Riccione, in zona mare. Il prodotto, circa un chilo, era riposto in contenitori che non avrebbero permesso la rintracciabilità dell'alimento. Il proprietario è stato denunciata per detenzione di parte di animale protetto. Sono tuttora in coro indagini per risalire agli importatori della merce.Si tratta di accertamenti finalizzati a contrastare il commercio illegale. Un chilo di caviale acquistato sul mercato nero può costare poco più di un migliaio di euro; mentre 25 grammi di uova di storione possono essere messe in commercio con cifre che superano i 200 euro. ANSA 12 GENNAIO 2010
Due balene spiaggiate in Russia Un esemplare era ancora vivo all'arrivo dei soccorritori
MOSCA - Due balene si sono arenate sulla costa pacifica russa durante le festivita' natalizie. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. Un esemplare, di 5 tonnellate, e' stato trovato sull'isola di Sakhalin, nell'Estremo oriente russo; l'altro, un cucciolo, e' stato scoperto alle isole Commander: era ancora vivo all'arrivo dei soccorritori ma non e' sopravvissuto. Il fenomeno e' abbastanza regolare sulla cosa pacifica russa e le balene vengono generalmente sepolte sulla riva. BIG HUNTER 12 GENNAIO 2010
BigHunter Giovani: Luca Ruotolo: “la mia vita nella caccia”
“La caccia è tutto per me, è la mia vita”. Così esordisce Luca Ruotolo, classe 1986, toscano, di Agliana (comune della provincia di Pistoia), raccontandoci la sua passione. Luca è diplomato come perito elettrotecnico e geometra e lavora come impiegato tecnico. Alla caccia è arrivato, come spesso succede, grazie al nonno e al padre da cui ha appreso gli orientamenti iniziali e i più importanti. I beccaccini sono il suo tiro preferito “quest'anno sono già a 28 raccolti – ci scriveva poche settimane fa–” ma si diletta anche nella caccia da appostamento agli acquatici (germani) in un lago artificiale vicino a casa. “Ho un appostamento alla migratoria minuta – aggiunge – dove si caccia prevalentemente lo storno”. Pratica poco la caccia col cane anche se ha uno splendido kurzhaar che ama, ci dice “quanto la mia donna”. La sua passione del resto è condivisa dalla fidanzata che a volte lo accompagna a caccia o lo va a trovare al capanno. “Mi dice che quando ne parlo mi brillano gli occhi e a lei piace vedermi così...felice!!!!”. Luca parla anche di un malessere diffuso tra i giovani cacciatori come lui che non si sentono adeguatamente supportati dalle associazioni venatorie “nessuno ci difende come si deve” ci scrive, affermando di essere pronto ad impegnarsi per l'interesse della caccia attraverso gli organi di gestione del territorio. Secondo Luca Ruotolo la caccia contribuisce alla tutela dell'ambiente; “siamo rimasti gli unici a salvaguardarlo”, spiega. Per esempio “con le colture ed il mantenimento delle zone umide”. TG COM 12 GENNAIO 2010
Clima, McDonald's contro gas mucche Studio per ridurre pericolose emissioni
McDonald's vuole ridurre l'impatto delle flatulenze delle 350mila mucche che ogni anno usa nei suoi ristoranti. Queste ultime sono letali emissioni di metano, un gas serra 23 volte più dannoso per l'ambiente dell'anidride carbonica. La filiale britannica del gigante del fast fodd ha avviato uno studio in 350 allevamenti. Studi Usa mostrano che per produrre un solo hamburger vengono generati 3,1 kg di anidride carbonica. Si calcola che le flatulenze dei bovini rappresentino il 4% delle emissioni nocive della Gran Bretagna. L'annuncio di McDonald's giunge dopo che il ministro all'Ambiente, Hilary Benn, ha chiesto all'industria alimentare di fare ricerca su come limitare le emissioni, un tassello della strategia dell'intero comparto alimentare da qui al 2030. "Questo progetto-leader contribuirà a ridurre emissioni nella nostra catena di approvvigionamento di carne", ha detto Steve Eastbrook, direttore di McDonald's Uk. "Al tempo stesso dovrebbe portare benefici economici per gli allevatori", ha aggiunto. Se avranno successo, le tecniche di limitazione delle emissioni (per esempio utilizzare più parti del bovino di quanto avvenga ora, riducendo il numero di capi da macellare) verranno applicate in tutta Europa. NON SOLO CINEMA 11 GENNAIO 2010
"Del mangiare carne" di Plutarco Cattive abitudini
ELISA DE MARCHI
Mangiare carne non è la condizione naturale dell’uomo, ma una tradizione brutale, nata per necessità, affermatasi per egoismo. Con questo testo Plutarco mette in discussione l’antropocentrismo che governa la concezione greca dell’universo, così come il pensiero moderno. Un dio imperfetto ha creato un mondo ingiusto, in cui l’animale non può dare voce alle sue emozioni e dimostrare la sua intelligenza; l’impossibilità di comunicare con le altre specie ha convinto l’uomo della sua superiorità, del suo diritto a dominare sugli altri esseri viventi. Tale convinzione è giustificata sia dalla cultura laica (in primis dalla Politica di Aristotele), sia da quella cristiana; nella Genesi, infatti, si afferma: “Paura e terrore di voi siano in tutte le creature del mondo: gli uccelli che volano nel cielo, e le bestie che vanno sulla terra, e i pesci del mare. Essi sono ora in vostro potere. Ogni animale che si muove e ha vita sarà il vostro cibo”.Plutarco adotta invece una posizione controcorrente, attraverso una profonda riflessione sugli animali, sulla loro dignità ed intelligenza. L’insulto dell’uomo che mangia l’animale è, secondo l’autore, doppiamente grave: perché uccide un essere vivente, degno per natura di rispetto e considerazione; a ciò si aggiunge un’offesa di tipo estetico, poiché la bellezza e la forza dell’animale viene sostituita con brandelli di carne sulla via della putrefazione. Mangiare carne non è nella natura dell’uomo: quest’uso nacque per necessità, ma continua oggi per smodato egocentrismo e pigra abitudine. A dimostrarlo è, in primo luogo, la struttura fisica dell’uomo, che non possiede né artigli né zanne, e mai sarebbe in grado di uccidere autonomamente l’animale che desidera mangiare. Inoltre l’uomo non ama naturalmente il sapore del sangue: la carne viene avvolta in aromi e spezie, come avveniva con i corpi dei defunti durante i riti funebri.Oggi non è più necessario nutrirsi di carne: l’agricoltura può soddisfare tutti i nostri bisogni. Ma l’incomunicabilità tra uomo e animale resta la base, il pretesto, su cui fondare il nostro antropocentrismo e il nostro bisogno di lusso. Plutarco non è così ingenuo da illudersi che l’uomo rinunci alla carne, ma chiede che almeno si risparmino all’animale torture inutili, e che si provi pena per lui: se bisogna ucciderlo, che lo si faccia con rispetto e dolore. Non lo crede possibile, ma immagina un mondo ideale in cui ogni specie goda di rispetto e giustizia; sogna che l’uomo, sceso finalmente dal suo piedistallo di dio incarnato, si renda conto di essere soltanto un essere vivente tra gli altri, tutti egualmente importanti e degni di esistere. TG COM 12 GENNAIO 2010
Fido e Micio a "impatto zero"? Anche gli animali... inquinano
Non bastavano auto, camion e ciminiere fumanti. Adesso, ad inquinare l'ambiente, ci si mettono anche i cani e i gatti. Almeno, la pensano così Robert e Brenda Vale, i due eco-autori neozelandesi del libro "Time to Eat the Dog: La vera e propria guida alla vita sostenibile", che con la loro pubblicazione hanno scatenato un putiferio tra i proprietari di animali domestici. Secondo i due autori, infatti, un cane inquina più di un potente Suv o di un camion. Ovvero, avrebbe un impatto ambientale maggiore. Ma perché, povero Fido, dovrebbe essere tacciato di questa infamia? I due autori, nonché esperti di tematiche ambientali e ricercatori della Victoria University di Wellington, hanno analizzato le più diffuse marche di alimenti per animali domestici e calcolato che un cane di media taglia circa 160 kg di carne e 95 kg di cereali all'anno. E questo che c'entra con l'impatto sull'ambiente? Secondo i ricercatori, i consumi di alimenti legati a un cane medio hanno un impatto in termini di emissioni di anidride carbonica su 0,84 ettari di terreno l'anno, contro la metà circa (0,41 ettari) che sarebbero interessati negativamente da 10.000 km percorsi con un fuoristrada. In seguito alle proteste dei possessori di cani e gatti – questi ultimi avrebbero un impatto su circa 0,15 ettari – la rivista New Scientist ha chiesto a John Barrett dell'Environment Institute di Stoccolma di York (GB) di calcolare l'eco-impronta sulla base dei propri dati. I risultati sono stati sostanzialmente gli stessi."Possedere un cane è davvero un lusso, soprattutto a causa delle emissioni di anidride carbonica collegate alla carne", ha dichiarato Barrett e "gli altri animali non sono molto migliori per l'ambiente" aggiungono gli autori del libro.Se il gatto "brucia" un'energia pari a quella che si ottiene guidando una Volkswagen Golf per un anno, due criceti equivalgono a un televisore al plasma e due pesci rossi a due telefoni cellulari.Insomma, chi possiede un animale domestico rischia di essere additato come il peggior losco inquinatore. Dimenticando che spesso le "vere" fonti di inquinamento e impatto ambientale negativo sono altre di cui, magari, neanche si tiene conto. E poi, come ricordano alcuni arrabbiati "padroni" di Fido e Micio, chi è vegetariano già abbassa il suo impatto, così come chi decide di non usare o utilizzare poco l'auto… quindi perché privarsi della gioia di avere con sé un animale domestico come compagnia e come conforto? Alle domande dei proprietari di animali domestici in rivolta, ognuno può rispondere secondo coscienza. Luigi Mondo & Stefania Del Principe LA ZAMPA.IT 12 GENNAIO 2010
Dal bisonte al panda, quelli che sono risorti
CARLO GRANDE
Rischio in agguato CORRIERE CANADESE 12 GENNAIO 2010
«In Ontario manca una legge sugli animali esotici» Wspa: l’Ontario l’unica Provincia in cui non serve una licenza
SIMONA GIACOBBI
I vicini da tempo protestavano. Da tempo volevano impedire a Norman Buwalda di tenere animali esotici e pericolosi nella sua proprietà. Molto tempo prima che l’uomo venisse aggredito a morte dalla tigre che lui stesso allevava. Una tragedia che si poteva evitare secondo Alda Loughlin, manager della Animal Clinic di Mutual Street, di Toronto. Anche secondo la World Society for the Protection of Animals ciò che è successo dovrebbe essere un campanello d’allarme. LA ZAMPA.IT 12 GENNAIO 2010
Israele, scoperta una nuova specie di ragno
Un team di scienziati del Dipartimento di Biologia dell'Università di Haifa (Israele) ha scoperto una nuova specie di ragno che vive nell'area sabbiosa a sud della regione di Arava. A questa nuova specie è stato dato il nome di Cerbalus Aravensis, dal nome dell'area in cui è avvenuta la scoperta. Le sue zampe possono raggiungere una lunghezza di 14 centimetri, caratteristica che lo rende il più grande ragno di questo tipo del Medioriente. E' un ragno notturno, attivo per lo più nei mesi caldi dell'anno. Vive in tane sotterranee che vengono chiuse con una "porta scorrevole" fatta di piccoli cumuli di sabbia utilizzati per camuffare il nascondiglio. FOTO http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&pm=1&IDmsezione=59&IDalbum=23386&tipo=FOTOGALLERY#mpos LIBERO 12 GENNAIO 2010
ISRAELE LIBRO SHOCK SULLA CARNE DI MAIALE TESTO DI CUCINA ABBATTE IL TABU',POLEMICHE IN MEDIO ORIENTE
Un libro su come cucinare al meglio la carne suina? Niente di strano, se non fosse che è in uscita in Israele , dove è già polemica. Già perché il maiale sarebbe un animale immondo per antonomasia nella cultura rabbina. Il libro è in ebraico ed è scritto da un israeliano, il cardiologo Eli Landau, che ha spiegato di aver assimilato negli anni di studi medici a Modena tecniche culinarie con cui esaltare il sapore della carne suina. Ma proprio su maiale è polemica. Il consumo di alcuni animali è vietato dalla ortodossia ebraica, ma il suino in particolare viene visto con astio anche da molti israeliani laici. La vendita della sua carne, molto richiesta dagli immigrati dalla Russia, avviene in genere in zone appartate, per non offendere la sensibilità dei passanti. Lo stesso termine “Hazir”, in italiano maiale, infastidisce in Israele molte orecchie. Gli appassionati della sua carne usano quindi termini enigmatici ed allusivi fra cui “mucca bassa”, “l'altra cosa” e “carne bianca”. Quanto l'argomento della carne suina resti scottante lo ha constatato lo stesso Landau che afferma di essere stato costretto a pubblicare il testo in proprio, non essendo riuscito a trovare una casa editrice interessata. Anche le reti normali di distribuzione dei libri non hanno accettato la sua opera, che sarà dunque venduta nelle macellerie suine ad un prezzo equivalente a venti euro. Su internet il libro desta già espressioni di indignazione. ANSA 12 GENNAIO 2010
Israele: vacilla tabu', esce libro di ricette sul maiale L'autore ha appreso tecniche durante suoi studi a Modena
TEL AVIV - Un tabu' ebraico sta per essere messo in discussione in Israele con la pubblicazione di un libro su come meglio cucinare la carne di maiale.E' l'animale immondo per antonomasia nella cultura rabbinica. Il libro e' in ebraico ed e' stato scritto da un israeliano, il cardiologo Eli Landau. Al quotidiano Yediot Ahronot, Landau ha spiegato di aver assimilato negli anni di studi medici a Modena tecniche culinarie con cui esaltare il sapore della carne suina.Il libro sara' venduto nelle macellerie suine ad un prezzo equivalente a venti euro. L'UNIONE SARDA 12 GENNAIO 2010
Ogliastra, indagato cacciatore per la tragica battuta di Bingionniga C'è un indagato per la morte di Gianfranco Deiana. L'operaio forestale fulminato da una fucilata durante una battuta di caccia al cinghiale nelle campagne di Bingionniga.
NINO MELIS
Ogliastra - Si chiama Giovanni Mura, 42 anni, di Jerzu, amico e collega del giovane ucciso. Entrambi lavorano nel cantiere del demanio forestale di Bingionniga, a poca distanza dal luogo dell'incidente, distante circa due chilometri dalla vecchia Orientale Sarda tra Jerzu e Tertenia.L'operaio forestale si sarebbe reso conto da subito del fatale errore ed avrebbe ammesso le proprie responsabilità anche davanti ai carabinieri di Jerzu che lo hanno sentito a lungo. L'inchiesta coordinata dal pm Daniele Rosa ha poi prodotto conseguenze che sono inevitabili, in questi casi. L'ipotesi di reato nei confronti di Mura è quella di omicidio colposo, l'iscrizione nel registro degli indagati un atto dovuto. Secondo il racconto fatto dagli amici più intimi, molti dei quali in comune con il collega ucciso, Gianni Mura sarebbe piombato in uno stato di forte shock. Non sa darsi pace per essere stato la causa, seppure involontaria, della tragica fine dell'amico. Entrambi frequentavano lo stesso bar alla sera, appena terminato il turno di lavoro nel cantiere forestale di Bingionniga. Entrambi conoscevano alla perfezione quei luoghi e questo può aver indotto qualcuno a trascurare alcune delle regole ferree che governano la caccia grossa: quelle pubblicate sul regolamento venatorio regionale e quelle, non scritte, dettate dal capocaccia in riferimento ad una tradizione quasi centenaria.I carabinieri della Compagnia di Jerzu, al comando del capitano Luigi Nocerino, hanno effettuato un'accurata ricognizione sul luogo dell'incidente insieme agli agenti del Corpo Forestale. La fucilata mortale sarebbe stata esplosa da una distanza di circa sessanta metri, probabilmente dal bordo della strada di penetrazione agraria che fronteggia il costone boscato dove era in corso la battuta di caccia al cinghiale. L'autopsia eseguita nella tarda serata di ieri a Lanusei dovrebbe confermare che Gianfranco Deiana è stato raggiunto dalla rosa dei pallettoni al torace e al collo recidendo la giugulare. Il che avrebbe provocato l'emorragia interna causa del decesso.Nel suo ruolo di battitore, Deiana stava per uscire da un folto macchione quando è stato raggiunto dalla fucilata .Probabilmente il movimento del cespuglio al passaggio dell'uomo e il suo vestito scuro hanno convinto il cacciatore in posta di trovarsi di fronte ad un cinghiale inducendolo ad esplodere il colpo mortale.L'incidente ha gettato nello sconforto i cacciatori della valle del Pardu. In molti sono convinti che solo l'applicazione severa delle regole esistenti e qualche precauzione dettata dal buon senso avrebberoro potuto evitare il peggio. Sul banco degli imputati sono saliti in ordine di responsabilità: lo sparo anticipato rispetto alla completa visione del bersaglio; l'uso di munizionamento a pallettoni invece che a palla (l'unico consentito per la caccia al cinghiale); l'abbigliamento scuro indossato dal battore invece di una casacca dai colori sgargianti. Una riflessione sulla morte del forestale di Jerzu potrebbe portare in futuro ad evitare errori analoghi e a salvare molte vite umane. IL PICCOLO 12 GENNAIO 2010
Bucarest, vip a caccia: è strage di cinghiali
BUCAREST Strage di cinghiali lo scorso fine settimana durante una battuta di caccia esclusiva per miliardari, ospitati a Balc, in provincia di Bihor (ovest della Romania), dall'ex tennista e imprenditore romeno Ion Tiriac: 170 animali sarebbero stati abbattuti dai vip, secondo quanto riferisce il quotidiano Evenimentul Zilei. Tra gli invitati c'erano grandi imprenditori internazionali come Wolfgang Porsche, l'ex ad di Unicredit Bank Austria, Erich Hampel, ma anche il sindaco monegasco Georges Marsan. «Come ai tempi di Ceausescu, cento battitori hanno liberato le prede per il divertimento dei cacciatori a spese dei cinghiali di Balc», scrive il giornale. La tenuta era tra le preferite dell'ex dittatore comunista, «il sommo cacciatore del Paese», come si usava ironizzare allora. BIG HUNTER 12 GENNAIO 2010
BigHunter Giovani: uno sguardo sulla caccia di domani
E' uno dei crucci della caccia moderna: i giovani cacciatori sono pochi, meno di un tempo. Colpa delle profonde trasformazioni della società, che da rurale è diventata prevalentemente metropolitana, e che anche per questo ha imposto modelli lontani da una cultura ricca di tradizioni,legate a uno scorre dell'esistenza più naturale, più genuino. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Noi crediamo di no e pensiamo comunque che, pochi o tanti, costituiscano una parte molto importante, fondamentale, per la caccia di oggi, perchè come sempre i giovani sono più capaci di interpretare il presente e anticipare il futuro. Per questo BigHunter ha deciso di dedicare uno spazio a loro, alle loro proposte, alle loro speranze per la caccia di domani. BigHunter Giovani nasce sulla falsariga dell'iniziativa Amiche di BigHunter, che crediamo sia riuscita finora ad evidenziare i tratti migliori delle ambizioni che muovono la componente femminile. Con un unico obiettivo: quello di costituire un punto di incontro e di confronto tra le diverse sensibilità e le varie e a volte contrapposte generazioni.E' un progetto ambizioso: quello di portare a galla nuove energie, coinvolgere la parte più dinamica della società e tracciare un disegno chiaro e definito dei valori che saranno parte fondante della caccia di domani, sicuramente attenta all'ambiente e al concetto di sostenibilità ma anche più aperta e pragmatica di quella odierna. Il nostro auspicio è che Anche BigHunter Giovani, insieme alle altre proposte informative e culturali di questo portale, possa promuovere una forte aggregazione di entusiasti e innescare un movimento a cascata fra i giovani (e le giovani) che riesca a incuriosire e interessare anche coloro che cacciatori ancora non sono. A mettere insomma un po' di pepe nel nostro mondo, anche con l'intento di favorire il ricambio generazionale e preparare la caccia prossima ventura. BIG HUNTER 12 GENNAIO 2010
Cinghiali, Lac: “esempio eclatante della pessima gestione venatoria in Italia”
Ancora un attacco dalla Lega per l'abolizione della Caccia (Lac). Dalle pagine web del quotidiano locale Vivere Civitanova un lungo articolo di Danilo Baldini, delegato responsabile della Lac Marche spiega così l'emergenza cinghiali: “è solo colpa dei cacciatori – scrive - se questa specie oggi causa enormi danni all’agricoltura e determina gravissimi incidenti stradali”. Secondo la Lac la situazione del cinghiale rappresenta “l'esempio più eclatante della pessima gestione venatoria in Italia”. Quella di oggi, spiega ancora la nota, non è la specie autoctona che popolava i nostri boschi, visto che le immissioni del cinghiale dall'est europeo nel giro di pochi anni avrebbero completamente soppiantato quella nostrana. Si tratta di un animale più prolifero e meno adatto al nostro territorio. Ma gli errori non appartengono solo al passato, secondo Baldini questa situazione farebbe comodo ancora oggi alla stragrande maggioranza dei cacciatori italiani. L'esponente della Lac spiega anche che qualche anno fa in un convegno sul tema propose provocatoriamente di sterminare tutta la popolazione di cinghiali e sottolinea come quella estrema soluzione non suscitò alcuna reazione da parte degli animalisti presenti, mentre ci fu invece una corale levata di scudi da parte delle associazioni venatorie. Il fatto a noi appare piuttosto curioso. Animalisti che non protestano all'idea di sterminio di una specie? Come dimenticare le proteste animaliste in difesa del cinghiale Piero? O le campagne pro nutria (con tanto di invito ad accarezzarla) sbandierate proprio sul sito nazionale della Lac? Sebbene questo tipo di discussioni anche nel merito sia importante per rimettere al centro l'idea di una corretta gestione faunistico venatoria, prioritaria soprattutto per arrestare in maniera decisa la perdita di biodiversità, non ci può sfuggire come questo ennesimo attacco frontale al mondo venatorio, rientri in una logica prevaricatrice che mira soltanto alla delegittimazione e alla colpevolizzazione di una categoria di persone. Siamo lontani anni luce dalla ricerca di un modello condivisibile. Chissà poi, viene da chiedersi, a chi si sarebbero rivolti gli animalisti per mettere in atto lo sterminio dei cinghiali cattivi. E delle nutrie? Delle nutrie la LAC non dice niente? E fra qualche tempo, cosa dirà dei lupi? E delle volpi? E delle cornacchie e dei corvidi? E dei cani inselvatichiti che ogni tanto uccidono persone?..... BIG HUNTER 12 GENNAIO 2010
Terni: migliora la qualità ambientale e la gestione del cinghiale
Più di 600 cinghiali abbattuti, 763 controlli e 5.204 autorizzazioni per interventi di selezione. Questi solo alcuni dei numeri resi noti dalla Polizia Provinciale di Terni sulla gestione del cinghiale nell'anno appena trascorso. Il Nos (Nucleo Operativo Speciale) ha effettuato verifiche e sopralluoghi su 92 appostamenti di caccia e avviato un progetto specifico per la prevenzione degli incidenti stradali causati da fauna selvatica. Controllati anche i servizi di volontariato svolti dalle associazioni venatorie, in tutto 500 i sopralluoghi effettuati.Soddisfazione e apprezzamento sono stati espressi dagli assessori provinciali, Filippo Becco, e all’Ambiente Fabrizio Bellini rispetto alla gestione ambientale del corpo di Polizia“I dati – dicono – confermano il livello qualitativo delle attività del corpo di polizia, evidenziando una sensibile crescita rispetto all’anno precedente. “Molto importante – sottolinea Beco - sarà poi l’incremento delle funzioni in materia di sicurezza svolte in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine e con l’autorità giudiziaria”. Bellini focalizza l’attenzione sui positivi risultati in materia di controlli ambientali, “soprattutto – precisa – sul versante dei rifiuti, delle discariche abusive e della tutela del territorio”.
IL GAZZETTINO
12 GENNAIO 2010
Vaccinazioni antirabbia un solo veterinario non basta
ODERZO (TV) - Una migliore organizzazione della vaccinazione obbligatoria antirabbica dei cani. All'indomani di tre giorni costellati da problemi, vissuti lo scorso fine settimana al foro boario, con un solo veterinario per centinaia di bestiole ed una ridotta disponibilità di microchip, il popolo dei cinofili chiede che le cose vengano migliorate. Considerato che il calendario vaccinale è ben lungi dall'essersi esaurito. Il 14, 15 e 16 è il turno di Fontanelle, dove possono recarsi anche i residenti ad Ormelle; il 15 ed il 16 è il turno di Chiarano (anche per Cessalto), il 21 e 23 di Mansuè (anche Portobuffolè);i infine il 28 e 30 di Cimadolmo (anche San Polo di Piave). «Volendo fare le cose per bene - suggerisce più di un proprietario - bisognerebbe in questi ambulatori provvisori eseguire appunto solo la vaccinazione dei cani che già hanno il microchip. Gli altri, per il quale comunque il microchip è un obbligo, dovrebbero seguire un altro percorso. Durante quelle stesse giornate ci dovrebbe essere un secondo veterinario che si occupa solo dell'applicazione del microchip, eseguendo poi anche la relativa vaccinazione Inoltre questi veterinari dovrebbero essere dotati di un buon numero di microchip. A Oderzo ve n'erano disponibili solo 25 a giornata. Un numero assolutamente insufficiente vista la popolazione canina che ancora non è censita. Meglio ancora sarebbe stato se l'Usl avesse stipulato una convenzione con i veterinari, stabilendo un prezzo per tutti, in modo che una persona si poteva rivolgere al proprio medico senza tante perdite di tempo».
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