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L'ADIGE
11 GIUGNO 2010
La denuncia: traffico di cani da vivisezionare
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ROVERETO (TN) - Da anni si parla della tratta dei cani destinati alla vivisezione e, soprattutto, di un fitto commercio di poveri randagi tra l'Italia e il mondo tedesco. Le bestiole, stipate su camion, vengono trasferite in Germania e in Austria facendo sosta, pare, in Vallagarina. A riaprire il caso di questi presunti viaggi della morte sono stati l'europarlamentare del Pdl Sergio Berlato e l'avvocato della Federfauna Massimiliano Bacillieri che hanno presentato due esposti alle procure di Bologna e di Rovereto.
Secondo loro sarebbe in atto una tratta clandestina e illecita di cani randagi verso l'estero gestita anche da associazioni animaliste che su questo farebbero affari. «Con minacce e intimidazioni a chi tenta di smascherare un'attività che ha un giro d'affari di circa 40 milioni di euro all'anno». Sotto accusa sarebbe l'associazione «Canili Lazio» che, non a caso, da tempo organizza compravendite, per altro assolutamente legali, con la Germania. Il gancio lagarino, invece, lo si deve ad una stalla privata a Nord di Rovereto che, in alcune notti, si trasformerebbe in ostello di fortuna per i cani diretti in Europa, in altre parole una sorta di centro di stoccaggio.
(Articolo completo sull'Adige cartaceo)N.G.
La tratta dei cuccioli
1 - Rieti
I cani custoditi in un canile pubblico erano oggetto di "adozioni a distanza" con persone che pagavano per il loro sostentamento. Ma in alcuni casi le persone non li trovavano quando si recavano in visita la canile
2 - Lazio
Secondo l'accusa i cani venivano raccolti e trasportati verso società di ricerca medica, destinati alla vivisezione ed ai laboratori di ricerca con un traffico del valore stimato di oltre 40 milioni di euro all'anno
3 - Rovereto
Secondo l'accusa l'organizzazione aveva una base a nord di Rovereto, in una vecchia stalla, dove i cani destinati alla Germania venivano raccolti e smistati. Il sospetto è che quelli in cattive condizioni o morti durante il trasporto venissero seppelliti
4 - Germania
Qui i cani provenienti dai canili venivano rivenduti alle società di ricerca medica: un bastardino in buone condizioni su questo mercato, vale tra i 30 ed i 40 euro. La denuncia parla di infiltrazioni mafiose nella tratta dei cagnolini.
FEDERFAUNA
11 GIUGNO 2010
Traffici di animali. Italia più brava? Se se ne occupano gli animalisti!?!......
Il comunicato stampa dal titolo: “Tratta di cani all’estero: costante impegno del Ministero a tutela degli animali da affezione e nel contrasto di movimentazioni illecite di animali da compagnia”, emanato dal Ministero della Salute il 9/06/10” è secondo FederFauna molto interessante. È uscito subito dopo che è giunta notizia di un esposto, depositato in più Procure dall’europarlamentare Sergio Berlato, che denuncia traffici di animali da parte di “associazioni di protezione animale”. Il Ministero ha ribadito che: “Al fine di regolamentare le adozioni internazionali di cani presenti nei canili italiani sono stati organizzati Tavoli tecnici con tutte le associazioni di protezione animale e con i rappresentanti delle Regioni.” Come? Per trovare soluzione ad un problema di traffici illeciti che coinvolgono associazioni animaliste, sono proprio associazioni animaliste ad essere interpellate? Ma il Ministero ha ribadito anche che: “…è stato definito un Protocollo di Intesa che è stato proposto formalmente alle autorità competenti dei Paesi in cui più frequentemente avvengono le adozioni, al fine di fornire ulteriori garanzie di tracciabilità degli animali. Esso prevede, infatti, l’obbligo di controllo da parte dei servizi veterinari del Paese di destinazione dei cani e dei loro passaporti, nonché scambi di informazioni tra i servizi veterinari ufficiali.” È quantomeno lecito avere dubbi sulla fattibilità di tale progetto, visto che nemmeno l’intera popolazione canina italiana è completamente censita dall’anagrafe canina. Visto che sembrerebbe non esserci nemmeno l’anagrafe canina in diversi dei Paesi destinatari. Visto che gli stessi dati sul fenomeno del randagismo, che proprio le associazioni animaliste ci propinano in mille occasioni, sono spesso tra loro contrastanti (generalmente in calo se usati per far vedere quanto sono bravi e in crescita se c’è da chiedere dei soldi). Per quanto riguarda gli scambi di informazioni tra i servizi veterinari ufficiali, facendo un parallelo tra il traffico di randagi, che fino ad oggi non sembra trovare una gran sensibilità da parte di molti media e nella propaganda delle maggiori associazioni animaliste, e il ben più pubblicizzato traffico di cuccioli dall’Est, i rappresentanti di FederFauna ricordano quando si rivolsero alle autorità Ungheresi. Quando chiesero aiuto per trovare soluzioni al problema, oltre che delle introduzioni illecite, anche dei numerosi carichi di cuccioli partiti all’origine con tutte le certificazioni previste dalle norme comunitarie e comunque sequestrati una volta entrati in Italia, magari con la scusa della presunta difformità tra l’età dichiarata dal primo veterinario che aveva visto i cani e quella “riscontrata” dal “collega” italiano, la risposta degli Ungheresi fu che esistono norme dell’Unione Europea le quali già di per sé dovrebbero essere accettate ed applicate nello stesso modo da tutti gli Stati membri. Che loro tentavano di rispettarle e farle rispettare nel loro Paese, ma che nulla potevano fare una volta che i cani avevano varcato il confine… Ma forse l’Italia è più brava!... Noi abbiamo gli animalisti che collaborano con il nostro Ministero!... Forse un domani arriveranno a dirci che se un cane si trova in vendita in Germania o in Austria su un sito animalista e animalista è stata tutta la filiera che lì l’ha portato, si tratterà di “commercio etico”!...
EDO DI SICILIA
11 GIUGNO 2010
San Cataldo (Cl): pensionato uccide il suo cane a bastionate
San Cataldo (CL) - Ha preso a colpi di spranga il suo cane, uccidendolo. É successo a San Cataldo dove un pensionato è stato denunciato alla procura dalle guardie eco zoofile della Lida, lega italiana per i diritti dell'animale e dal Wwf. L'anziano si è giustificato dicendo che l'animale era diventato improvvisamente aggressivo e che l'avrebbe ucciso per legittima difesa. La procura ha aperto un'indagine nei confronti del pensionato di San Cataldo e di u naltro uomo di Caltanissetta. Quest'ultimo è stato denunciato per detenzione di animali in condizioni incompatibili ed abbandono di animali e anche maltrattamento. L'accusa è stata mossa dopo le indagini e le ispezioni delle guardie zoofile che hanno accertato la detenzione di un cagnolino in un balcone di un appartamento ormai disabitato, privo di acqua e di cibo e abbandonato a se stesso tra feci ed urine.
IL TEMPO
11 GIUGNO 2010
Due colpi di fucile per uccidere il cane di Maughelli
APRILIA (LT) «Marley era cane, un bastardino incrociato con un dalmata, e come tanti cani che non servono più è stato abbandonato.
Aprilia (LT) - Martina lo aveva trovato che girovagava, affamato e ammalato, così lo aveva raccolto accudito e curato, martedì aveva l'appuntamento per fargli mettere il microcip. Ieri sera, alle 20 circa un bastardo lo ha ucciso con due colpi di fucile da caccia da una distanza non più lontana di 15 metri ma sul terreno di fronte casa di Martina in via Morganti 9 ad Aprilia zona Isole». Inizia così la lettera di Daniele Maughelli, radicale, papà di Martina che ieri sera ha trovato il suo cane trovatello, barbaramente ucciso da due colpi di fucile. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. 4 i cani uccisi in questo modo nella zona, di cui due volte è capitato alla stessa Martina. A Fossignano invece, sono 8 i cani abbandonati che in pochi giorni sono stati avvelenati. Il bilancio è drammatico. «Siamo preoccupati – spiega Maughelli - chi spara ad un cane, può farlo in futuro ad una persona». Martina ha sporto denuncia ai Carabinieri e ha chiesto l'apertura di un'indagine da parte degli inquirenti. Eliminare i cani barbaramente sta diventando l'unico mezzo per risolvere il problema del randagismo.
AGRIGENTO NOTIZIE
11 GIUGNO 2010
Carabinieri fermano corsa clandestina di cavalli
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Provincia di Palermo - Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando provinciale di Palermo, i carabinieri della Stazione di Piana degli Albanesi, hanno deferito alla autorità giudiziaria con l’accusa di maltrattamento di animali, tre disoccupati di Belmonte Mezzagno, sorpresi a seguito di una corsa clandestina di cavalli.
I militari sono intervenuti nella mattinata di ieri, intorno alle 12.30, in località Rebuttone, agro del comune di Altofonte, attirati da un lungo cordone di centauri vocianti. Gli spettatori urlavano, probabilmente in merito all’andamento della gara che aveva da poco avuto termine. Alla vista dei carabinieri, la folla si è dispersa in varie direzioni riuscendo in molti a fare perdere le proprie tracce. L’intervento tempestivo dei militari ha permesso comunque di identificare undici persone tra cui, G.G. di 33 anni, trovato a spugnare un purosangue di razza Baio, che si presentava in evidente stato di affaticamento e con forte sudorazione, e C.G. di anni 23, che in sella di un altro cavallo purosangue, sempre di razza Baio, cercava di nascondersi tra i rovi della fitta vegetazione. I due animali, visitati dal personale del servizio veterinario dell’Ausl di Palermo intervenuto su richiesta dei militari dell’Arma, venivano sottoposti a sequestro preventivo ed affidati in custodia agli stessi proprietari. I carabinieri hanno accertato che, un cavallo utilizzato nella corsa clandestina era di proprietà di M.G., 49enne. Tutti e tre sono stati denunciati in stato di libertà per maltrattamenti di animali. Non è che l’ultimo intervento di una lunga serie, effettuato dai militari impegnati in città e provincia, da un lato al contrasto alle corse clandestine e dall’altro alla tutela degli animali. Le ipotesi di reato vanno dal maltrattamento di animali alle scommesse clandestine, alla violenza privata. A seguito delle perquisizioni i carabinieri hanno scoperto che gli animali vengono allevati e rinchiusi in stalle non sempre adeguate alle esigenze, allenati in maneggi abusivi, così come sono stati rinvenuti farmaci dopanti e non, somministrati senza alcun tipo di autorizzazioni medico sanitarie, quando ormai non sono più in grado di gareggiare vengono avviati alla macellazione clandestina.
GIORNALE DI SICILIA
11 GIUGNO 2010
Corsa clandestina di cavalli ad Altofonte
Denunciati per maltrattamento di animali tre disoccupati di Belmonte Mezzagno. Sono stati sorpresi ieri ad Altofonte: identificate altre undici persone
PALERMO. Tre disoccupati di Belmonte Mezzagno (Pa) sono stati denunciati dai carabinieri di Piana degli Albanesi con l'accusa di maltrattamento di animali: sono stati sorpresi ieri, intorno alle 12.30, in località Rebuttone, nel comune di Altofonte, a una corsa di cavalli clandestina. Altre 11 persone sono state identificate. Due cavalli, sequestrati, sono stati visitati dal personale della Usl e affidati in custodia agli stessi proprietari.
CORRIERE DELLA SERA
11 GIUGNO 2010
nell'avellinese
Cinque cuccioli nel cassonetto: salvati
A Serino provvidenziale intervento dei carabinieri che hanno sentito i latrati dei cani abbandonati
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AVELLINO - Una mano scellerata li aveva abbandonati a un triste destino, ma l'intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. La notte scorsa i militari della compagnia di Avellino, nel corso di un normale servizio di pattugliamento, hanno sentito il latrato dei cinque cuccioli di cane che qualcuno aveva gettato in un cassonetto della spazzatura in una strada centrale di Serino. Subito hanno soccorso gli animali, nati da alcuni giorni, che sono stati recuperati e ospitati in caserma dove sono stati rifocillati. Stamattina i cinque cuccioli sono stati visitati dal veterinario della Asl a cui sono stati affidati in consegna temporanea, in attesa di un auspicabile affidamento. Nel frattempo, vista la configurabilità di più d’un reato contro gli animali, i militari si stanno pure adoperando per riuscire a capire chi potrebbe essere il responsabile di questo gesto spietato. (Ansa)
RADIO ERRE
11 GIUGNO 2010
Nuovo cambio di guardia al canile di Montefiore.
la gestione all'Amuba
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Recanati (MC) - Nuovo cambio di guardia a fine mese nella gestione del canile comunale. All’ANTA, l’associazione animalista subentrata all’inizio dell’anno alla cooperativa sociale “Koinonia” a seguito di avviso pubblico, si sostituirà una nuova associazione animalista, la A.M.U.B.A. ( Associazione per il miglioramento degli uomini con il benessere animale) che ha sede ad Ancona ed è stata inscritta all’Albo regionale delle Associazioni protezionistiche, naturalistiche e di volontariato, che svolgono attività dirette alla prevenzione del randagismo e al benessere animale, lo scorso fine maggio. Come si ricorderà dopo quattro mesi di trattative la convenzione con gli animalisti dell’Anta non è andata in porto probabilmente per motivi economici tanto che il Comune fu costretto a fine aprile a pubblicare un nuovo bando di selezione. A suo tempo la vicenda dell’appalto aveva scatenato forti polemiche per la scelta dell’amministrazione di riservare la gara alle sole associazioni animaliste escludendo la possibilità di partecipare alle cooperative sociali, quali la Koinonia, che si occupano del reinserimento lavorativi di giovani svantaggiati. Nel nuovo bando si è puntato principalmente sull’offerta economica rispetto alle proposte di ampliamento e miglioramento della struttura. Si è partiti da una base d’asta di 2,50 euro al giorno per cane e l’AMUBA sembra aver presentato il maggior sconto.
VIRGILIO NOTIZIE
11 GIUGNO 2010
Iraq, battute di caccia per abbattere i cani randagi: uccisi già 42mila animali
L'obiettivo finale della campagna è eliminare almeno un milione di randagi per impedire la diffusione di malattie - E' aperta la caccia ai cani randagi di Baghdad. Le autorità irachene hanno predisposto una campagna per risolvere il problema dei branchi di cani senza un padrone che vagano per la città, diffondendo numerose malattie. Già 42mila cani sono stati abbattuti grazie all'utilizzo di fucili da caccia e carne avvelenata. Dalla caduta del regime di Saddam Hussein, la presenza dei cani randagi è sfuggita al controllo del governo tanto da costituire un serio rischio per la sicurezza pubblica. "Si tratta della più importante campagna contro il randagismo mai messa in campo dalle autorità irachene", ha riferito uno dei partecipanti, il veterinario Muhammad al-Hali. Al termine dell'operazione, dovrebbero essere eliminati circa un milione di cani.
CREMA ONLINE
11 GIUGNO 2010
Nuovo Piano di controllo della nutria: a breve in azione i 'trappers', i catturatori professionisti. Si cerca la collaborazione con le associazioni
Cremona - La Commissione provinciale Agricoltura e Ambiente si prepara a discutere il nuovo Piano di controllo della nutria. Attualmente le uniche operazioni consentite sul territorio della provincia sono sintetizzate nel decreto dirigenziale n. 77 del 22 marzo 2010, che proroga le autorizzazioni degli operatori - cacciatori in ambito comunale, agricoltori e GVV (Guide Venatorie Volontarie) - inerenti l'abbattimento della specie nutria. La proroga ha valenza dal 31 marzo 2010 fino all'approvazione del nuovo Piano Provinciale di Controllo della Nutria. Tranne per le Guardie Venatorie Volontarie tutti gli altri operatori potranno, in questo periodo di proroga, operare con l'uso esclusivo della gabbia.
Arrivano i trappers Il vecchio piano - scaduto a marzo di quest’anno - prevedeva due tipi di intervento per il controllo numerico diretto: da un lato interventi di abbattimento diretto con fucile, dall’altro trappolaggio e soppressione con cloroformio. Per fronteggiare l’aumento costante della nutria in alcune zone, l’amministrazione provinciale sta valutando la possibilità di adottare sistemi di controllo sempre più innovativi, come l’introduzione dei trappers. Sono così definiti i catturatori professionisti, che dovrebbero dotarsi di gabbie e fucili per colpire gli attuali focolai di nutrie, con il supporto dei cacciatori abilitati da corsi di preparazione alla gestione faunistica. Caccia collaborativa L’introduzione dei trappers è una novità per la provincia e un’esclusiva a livello nazionale. Per questo il presidente della Commissione Agricoltura ed Ambiente Piergiacomo Bonaventi ha ritenuto opportuno illustrarne i dettagli nella prossima seduta della stessa commissione provinciale. Oltre all’introduzione dei trappers, nel nuovo Piano di Controllo verranno tenuti in considerazione i suggerimenti dei rappresentanti delle associazioni agricole, di caccia e dei consorzi di bonifica circa le zone maggiormente colpite, i periodi di abbattimento con fucile e l’orario di intervento.
ASCA
11 GIUGNO 2010
ZOOMAFIA: MARTINI, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI SI UNISCANO PER DEBELLARLA
Roma - Serve maggiore sinergia tra Istituzioni e Associazioni per debellare la zoo mafia. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini intervenuta oggi al Convegno ''Tutela giuridica degli animali e legge 189 del 2004'' con cui si e' aperto il Congresso della Lega Anti Vivisezione in svolgimento a Roma nell'Auditorium di Via Rieti. Il Sottosegretario Martini ha sottolineato il ruolo importante svolto dalle Associazioni di protezione animale per l'affermazione dei diritti degli animali e per il loro benessere, al fine di arrivare ad una societa' piu' etica e civile.
''Traguardi importanti - ha detto il Sottosegretario Martini - sono stati raggiunti per il riconoscimento dei diritti degli animali grazie anche all'impegno delle Associazioni ma c'e' ancora tanto lavoro da fare. Questa materia e' oggetto di attenzione costante da parte del Ministero che rappresento e credo di aver dimostrato, in questi due anni di mandato istituzionale di Sottosegretario di Stato, il costante impegno profuso per la tutela degli animali e per il loro benessere. E' necessario stimolare la coscienza e la conoscenza da parte delle Istituzioni e dei cittadini, soprattutto dei giovani- ha aggiunto - ecco perche' ho promosso numerose iniziative per la tutela degli animali, con particolare riferimento a quelli d'affezione, tra cui le prime campagne effettuate dal Ministero per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il fenomeno dell'abbandono e del randagismo e per affermare il principio del possesso consapevole. Anche le Ordinanze ministeriali, che ho emanato in questi anni, sono concepite nell'ottica di strutturare in maniera corretta la relazione uomo-animale ed il mio obiettivo finale e' quello di ottenere un quadro normativo completo e stabile''.
LA REPUBBLICA
11 GIUGNO 2010
Alla stazione di servizio, kit gratis per cani e gatti in viaggio
valeria aloisio
È conto alla rovescia per le prime partenze estive. E gli spostamenti, impegnativi
o brevi che siano, quest'anno portano con sé una piacevole novità. Le trasferte 2010 potranno contare infatti su speciali soste pet-friendly. A partire dal 15 giugno saranno infatti in distribuzione gratuita in circa quattrocento stazioni di servizio di tutta Italia i Bau e Miao kit, che contengono prodotti per la cura del proprio animale e alimenti. L'iniziativa è stata pensata e realizzata da Purina e Total: l'obiettivo, spiegano le aziende promotrici, è quello di "favorire un momento di pausa e ristoro a chi viaggia con il proprio pet". L'elenco delle stazioni di servizio e dei distributori cittadini che aderiscono all'iniziativa è disponibile sul sito www.totalitalia.it. Nella lotta agli abbandoni estivi, possono essere utili anche operazioni di questo tipo. La speranza è che si confermino almeno le cifre del 2009, che ha registrato un calo del fenomeno del trenta per cento.
MESSAGGERO VENETO
11 GIUGNO 2010
Tempo d estate e di vacanze Ecco la guida turistica per Fido
Elisa Michellut
Tempo d’estate per tutti quei fortunati quattro zampe che potranno partire per le vacanze assieme alla loro famiglia. Proprio per combattere l’abbandono estivo e favorire i proprietari di animali che intendono condividere le ferie con i beniamini di casa, è nata la guida Amici in vacanza 2010, promossa da Amici, un’associazione onlus per la difesa dei diritti degli animali, in collaborazione con Royal Canin. All’interno della guida, in oltre 350 pagine, vengono segnalate 1.300 strutture in Italia, divise per regione (hotel, campeggi, agriturismi, bed & breakfast, villaggi ma anche spiagge e strutture di agility dog), dove è possibile andare in vacanza assieme al proprio animale domestico. Stampata in oltre 20 mila copie, Amici in Vacanza 2010 sarà distribuita gratuitamente nei principali pet shop di Milano e Roma ma la novità è che sarà possibile consultarla anche direttamente dal sito internet www.amici.it. Oltre alle strutture ricettive che accettano animali, una parte della brochure è stata dedicata agli adempimenti burocratici e alle norme che regolano il trasporto e la detenzione dei pets. Tutte le strutture presenti nella guida, inoltre, saranno dotate anche di un adesivo con la scritta “Welcome” per rendere immediatamente evidente la disponibilità ad accogliere i quattro zampe. E sono sempre di più i siti dedicati a chi va in vacanza con Fido e Micio. Tra i più gettonati c’è anche Turisti a 4 zampe, il sito del Ministero del Turismo, che fornisce tutte le informazioni necessarie per organizzare le vacanze in compagnia di cani, gatti ma non solo. Per quanto riguarda la nostra regione è on line (www.educane.com) la guida cinofila della provincia di Pordenone. Il progetto è stato promosso e curato da Livia Conterno, responsabile del centro cinofilo Spilimbau di Usago di Travesio, in provincia di Pordenone, e da Michele Nardi, appassionato cinofilo. La guida si propone non solo di far riflettere sulle responsabilità e sull’impegno che comporta la gestione di un quattro zampe, ma anche di fornire indicazioni sulla scelta del cucciolo, sulla salute e l’igiene dei nostri migliori amici. Non potevano mancare i nominativi dei veterinari della provincia di Pordenone e l'elenco delle strutture che accolgono animali. Tante preziose informazioni si possono trovare anche nel portale “Sportello a 4 zampe”, promosso dall’amministrazione provinciale di Gorizia, da sempre attenta ai problemi legati al mondo animale. Anche in questo caso una parte del sito è stata riservata alle strutture ricettive regionali che accolgono i pets, comprese le spiagge, i camping e le pensioni.
IL TIRRENO
11 GIUGNO 2010
Con il cane al mare, a Rosignano non si può
Alessandra Bernardeschi
ROSIGNANO (LI). Spiagge pubbliche interdette ai cani fino al 15 settembre nel Comune di Rosignano. A stabilirlo l’ordinanza numero 323 del 4 giugno firmata dal sindaco Alessandro Franchi che bypassa la normativa regionale del 20 ottobre 2009. Quest’ultima consentirebbe ai cani - accompagnati al guinzaglio dai proprietari - l’accesso negli alberghi, ristoranti, negozi e in tutte le aree pubbliche e di uso pubblico comprese le spiagge. Sta eventualmente ai proprietari degli esercizi fare domanda al sindaco per vietare l’accesso agli animali nelle proprie strutture. Una normativa voluta dalla Regione, tra l’altro, per contrastare il fenomeno dell’abbandono il cui picco viene raggiunto proprio durante il periodo estivo. La motivazione che ha portato il sindaco ad emanare l’ordinanza è quella di limitare i possibili disagi di ordine igienico sanitario, nonché per evitare problemi di sicurezza pubblica. Ma nell’ordinanza il sindaco fa esplicito riferimento alla bandiera blu, anche quest’anno attribuita dalla Fee a Castiglioncello e Vada. E tra i criteri stabiliti da Fee - così viene riportato nell’ordinanza - è previsto appunto il divieto di accesso alla spiaggia di cani e animali domestici. «Si tratta di un provvedimento discusso anche con altri Comuni durante una riunione dell’Anci - dice Margherita Pia assessore al demanio del Comune di Rosignano - inoltre c’è stata richiesta dai proprietari degli stabilimenti balneari. Siamo tranquilli perché sul territorio comunale esiste comunque una spiaggia per cani chiamata Bau Beach», una spiaggia che si trova a nord della foce del fiume Fine, non facile da raggiungere soprattutto per gli anziani. L’iniziativa che ha aperto un acceso dibattito sulla pagina Facebook del Tirreno, continua a dividere. Da un lato coloro che in nome di igiene e sicurezza vogliono che i cani stiano lontani dalle aree pubbliche, dall’altro chi pensa che anche gli amici a 4 zampe facciano parte del nucleo familiare, ovviamente rispettando le norme di sicurezza e pulizia. «L’ordinanza - spiega Sergio Signorini della Sib Confcommercio di Rosignano - fa riferimento alla legge regionale e, quindi, starà ai privati, decidere o meno se far entrare i cani nelle strutture. D’altra parte a Solvay c’è una Bau beach». Stessa posizione quella di Ilaria Musto presidente Fiba Confesercenti di Rosignano. «Non ho nulla contro i cani - dice - ma in estate le spiagge sono affollate e piene di bambini. Quindi possono sorgere problemi di sicurezza, igienici e di gestione, difficili poi da controllare soprattutto con i cani di grossa taglia». Attenzione, le multe sono salate: da 516 a 3mila euro.
IL TEMPO
11 GIUGNO 2010
La campagna contro l'abbandono promossa dal ministro Brambilla. Spot, sito Internet e guida ai luoghi amici degli animali
Turisti a 4 zampe, finita l'epoca dei cartelli «io non posso entrare»
Lui è felice, perché sa che non sarà mai abbandonato.
Perché ha vinto la sua sfida d'amore verso l'uomo: gli ha insegnato cosa voglia dire parlare scodinzolando e sorridere con l'affanno tipico di chi vive l'ansia del trasporto, nell'arte del saper dare, nel comunicare senza parlare. Perché spesso è più bello ascoltare e sapere che in casa c'è chi ti aspetta davvero tutto il giorno ed essere felice per il solo fatto di vederti. E se il cane non parla possono parlare per lui le immagini: come quella, splendida, che vede Michela Vittoria Brambilla vicino a un raggiante quattrozampe. Quasi un testimonial senza contratto (se non quello dell'amore) della campagna ideata dal ministro del Turismo: «Turisti a 4 zampe», ovvero viaggiatori con animali al seguito. Un progetto da apprezzare, uno spot di comunicazione istituzionale contro l'abbandono estivo degli animali domestici e un sito internet con abbinata una guida cartacea che riunisce migliaia di indirizzi di alberghi, ristoranti, agriturismo, campeggi e spiagge italiane dove gli animali sono i benvenuti. Della serie «Io non resto fuori». Questa mattina, alle 11, «Turisti a 4 zampe 2010» sarà presentato alla stampa, presso la Casa del Jazz in viale di Porta Ardeatina 55 alla presenza del ministro. Tra l'altro, la Brambilla segnalerà le imprese turistiche che hanno predisposto servizi per l'accoglienza degli animali domestici. Inoltre, per contrastare il fenomeno dell'abbandono degli animali nel periodo estivo, sarà illustrato lo spot istituzionale realizzato dal Ministero del Turismo per sensibilizzare l'opinione pubblica e creare una nuova cultura di rispetto nei confronti degli animali, capace di contribuire anche al miglioramento dell'appeal turistico nazionale. Al fianco di Michela Vittoria Brambilla, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Paolo Bonaiuti, il sottosegretario alla Salute on. Francesca Martini, i parlamentari che sostengono le iniziative in favore degli animali e le associazioni animaliste che quotidianamente si battono per il rispetto dei loro diritti. Infine, sarà presentata la guida cartacea «Turisti a 4 zampe», di imminente diffusione nelle librerie italiane, patrocinata dal Ministero del Turismo.
LA REPUBBLICA
11 GIUGNO 2010
Viaggi in allegria. Anche per il pet
Dal ministero del Turismo, un sito e presto una guida in libreria. Alberghi, ristoranti, campeggi e spiagge dove gli animali sono benvenuti
Carmine Saviano
Uno spot. Una guida turistica. E un sito internet. Per un'Italia a misura d'animale. E per diffondere un messaggio: "Quest'estate non abbandonate i vostri animali domestici". Si chiama "Turisti a 4 zampe", ed è la campagna di sensibilizzazione presentata dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. Obiettivo: valorizzare le strutture turistiche che accolgono gli animali e porre le basi per una nuova "cultura di amore e rispetto" nei loro confronti. Un impegno che dura da più di un anno. E che "ha visto crescere notevolmente le strutture turistiche che aderiscono al progetto", ha dichiarato il ministro.
La guida. Alberghi. Ristoranti. Agriturismi. Campeggi e spiagge. Tutte strutture legate da un unico comune denominatore: poter ospitare animali. Un censimento compiuto dal ministero del Turismo. Che ha riunito tutti gli indirizzi nella guida "Turisti a 4 zampe". Non si tratta, però, di una semplice schedatura. Il ministero "valorizzerà" queste imprese turistiche. La guida è disponibile sul sito e presto sarà diffusa nelle librerie italiane. Una sorta di Guida Michelin per gli animali. Sul web. Il sito Turisti a 4 zampe è già attivo. E online è possibile sia ricercare una struttura turistica animal-friendly, sia iscrivere la propria attività nell'elenco ministeriale. A disposizione un avvocato e un veterinario virtuale, ponti a risolvere qualsiasi tipo di problema. Inoltre è consultabile un vademecum che raccoglie consigli utili per poter viaggiare con il proprio animale: una raccolta completa di indicazioni valide sia per l'Italia che per i Paesi esteri. Infine un premio, "Accoglienza Bestiale", con cui vengono premiati i responsabili delle strutture turistiche più attrezzate. Lo spot. Sarà trasmesso durante tutto il periodo estivo, in concomitanza "con il picco di abbandoni", dichiara la Brambilla. Protagonisti del breve cartone animato sono Birba e Birillo, un cane e un gatto che viaggiano in lungo e in largo per l'Italia con i loro padroni. Ancora il ministro: "L'elevato numero di animali lasciati al proprio destino non è proprio di un Paese civile". Una battaglia che ha anche ricadute economiche: "valorizzare queste strutture significa rendere ancora più appetibile l'offerta turistica del nostro Paese". Per la Brambilla, anche l'immagine del Paese viene mortificata dagli abbandoni di animali: "sulla rete gira una mail di due turiste straniere. Raccontano che, giunte in un'isola italiana, dopo aver visto vagare randagi magrissimi, hanno deciso di ripartire senza soggiornare. E parlano degli italiani come di un popolo di incivili". La coscienza degli animali. Il mese scorso il ministro Brambilla, con Umberto Veronesi, aveva presentato a Milano il manifesto "La coscienza degli animali". Tra le proposte: abolizione della caccia, divieto d'importazione degli animali esotici, regolamentare il trasporto degli animali da macello e vietare la vivisezione. Molti gli esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo che si sono fatti garanti del manifesto: Vittorio Feltri, Susanna Tamaro, Dacia Maraini e Franco Zeffirelli.
EXCITE
11 GIUGNO 2010
Marea nera, le vere vittime sono gli animali
Le vere vittime della marea nera, che si è riversata a lungo nel golfo del Messico dopo l'esplosione della petroliera bp, sono stati gli animali. L'oro nero andato perso ha creato un danno ambientale senza precedenti. Secondo le autorità federali oltre 800 tra uccelli, tartarughe, delfini e pesci sono morti sulle coste della Luisiana. Ecco le raccapriccianti immagini degli animali indifesi e del loro calvario (foto: nationalgeographic.it)
Fotografia di Win McNamee/ Getty Images
FOTO
http://viaggi.excite.it/foto/46388/Marea-nera-le-vere-vittime-sono-gli-animali/0/mareanera-animali-009?refresh_ce=
IL CENTRO
11 GIUGNO 2010
L'appello della Forestale per il cucciolo di capriolo
Sandro Petrongolo
TOSSICIA (TE). Una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato di Tossicia interviene nel recupero di un cucciolo di capriolo e lancia un preciso avvertimento per porre un freno a comportamenti che possano compromettere la vita di questi animali. Nel pomeriggio di martedi gli agenti della Forestale sono stati avvertiti da un cittadino di Castel Castagna riguardo il ritrovamento e prelevamento di un cerbiatto perchè ritenuto abbandonato e in difficoltà: un episodio che, seppur ritenuto altruistico e comprensibile, è sbagliato da un punto di vista etologico e giuridico (sanzionabile con un’ammenda ai sensi della legge 157/92), in quanto l’apparente salvataggio, in questi casi, comporta una condanna per il cucciolo che, una volta allontanato dal suo habitat, non potrà più essere inserito nel suo contesto naturale e sarà costretto a vivere il resto della sua vita in un’area faunistica. «E’ importantissimo sapere che l’apparente abbandono della prole, comportamento caratteristico nella famiglia dei Caprioli e dei Cervi», precisano i responsabili del Corpo Forestale, «non è altro che un distacco momentaneo per procurarsi il cibo e per difendere i loro cuccioli in caso di pericoli e dall’attacco dei predatori. La madre resta sempre nelle vicinanze e ritorna dai cuccioli non appena è possibile». Gli agenti ribadiscono come sia pericoloso interferire nell’habitat di queste creature ed hanno sottolineato come sia «fondamentale adottare un comportamento corretto quando ci si imbatte in cuccioli di queste specie: un approccio sbagliato rischia seriamente di compromettere la loro sopravvivenza». Nel caso in cui ci si dovesse imbattere in un cucciolo di capriolo, quindi, è importante non toccarlo, ma osservarlo tenendo una debita distanza dall’animale e chiamare il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato, che fornirà le informazioni necessarie e, all’occorrenza farà intervenire sul posto una pattuglia. «Se c’è una situazione di pericolo imminente», concludono gli agenti, «si può cercare di spostare l’animale in luogo più sicuro ma con le dovute accortezze: ausilio di guanti o abbondante erba interposta tra le mani dell’operatore e il cucciolo, posizionandosi in modo tale che la via di fuga sia la zona più sicura e non quella di maggior pericolo, altrimenti i piccoli vanno lasciati nelle condizioni di massima tranquillità allontanandosi immediatamente se necessario».
LA TRIBUNA DI TREVISO
11 GIUGNO 2010
Pecore sgozzate, una testimone dai carabinieri: «Sono stati due cani»
Salima Barzanti
CONEGLIANO (TV). Potrebbero essere alcuni cani di grossa taglia scappati ai proprietari gli assassini di 17 pecore e agnelli allevati all’istituto Cerletti di Conegliano. Una signora ha infatti telefonato all’Ulss 7 per segnalare la presenza di due grossi cani vicino alla scuola enologica proprio nei giorni scorsi ed è stata invitata a recarsi dai carabinieri per denunciare l’accaduto. Ad accorgersi della mattanza, mercoledì mattina, sono stati i professori che gestiscono il miniallevamento per scopi didattici. Pecore alpagote e agnelli mutilati, alcuni dei quali ancora agonizzanti. Alla fine (tra quelli già trovati morti e quelli ai quali è stato necessario somministrare l’eutanasia) i capi senza vita sono stati 17 su una trentina in totale. E’ stato fatto intervenire immediatamente il personale del servizio veterinario dell’Usl 7, che ha provveduto a procedere con lo smaltimento e per i capi di età superiore ai 18 mesi agli esami per la scrapia (simile alla Bse delle mucche). «Ci sono pochi dubbi - afferma Antonio Brino, responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Usl 7 - le pecore sono state sbranate, probabilmente da alcuni cani di grossa taglia fuggiti dalle abitazioni, non si tratta di randagi. Non è comunque strano che degli animali come i cani possano compiere questi atti, anche perché alla vista del sangue solitamente si eccitano e proseguono nella loro azione. Ad ogni modo non c’è nessuna valenza di salute pubblica. Gli animali agonizzanti sono stati sottoposti a eutanasia in quanto in fin di vita». I cani potrebbero aver trovato un varco in un piccolo foro della recinzione o addirittura saltare i cancelli. Da una decina d’anni il gregge era diventato la mascotte della scuola, era amato da tutti e con passione era stato allevato da tecnici e insegnanti. Per questo l’amarezza di professori e alunni per questa mattanza è stata grossa. Al posto degli ovini uccisi verranno probabilmente accolti altri esemplari.
LA REPUBBLICA
11 GIUGNO 2010
Lo Zimbabwe ha fatto un'Arca di Noè che invece di proteggere, uccide
Cecilia Scaldaferri
Si pensava che fosse un "regalo" per il leader della Corea del Nord, Kim Jong-il. Un dono folle, visionario e crudele. Una vera e propria Arca di Noè organizzata in quattro e quattr'otto, attraverso battute di caccia tra gli animali liberi e selvaggi dello Zimbabwe. Poi però si è scoperto che non era neppure un regalo, ma il presidente africano Robert Mugabe aveva radunato antilopi, zebre, scimmie e uccelli per venderli a pochi spiccioli, 900 dollari per le giraffe, 600 per le zebre, diecimila per i due elefantini di diciotto mesi, e appena dieci dollari per il bel pellicano bianco.
Cifre che la dicono lunga sul valore che Robert Mugabe attribuisce agli animali. Soprattutto perché gli abitanti dell'Arca sono destinati a morte quasi certa, non essendo in grado di superare il lungo viaggio e poi la cattività nel duro giardino zoologico di Pyongyang a cui sono destinati. La notizia dell'incredibile tratta ha scatenato feroci proteste degli ambientalisti e la condanna della comunità internazionale. Alcuni di questi animali, infatti, appartengono a specie ormai rarissime; altri, come gli elefantini, sono stati separati con la violenza dalla madre. Le organizzazioni ambientaliste, mobilitate per fermare il trasferimento, che dovrebbe avvenire a breve, ricordano la tragica vicenda dei due rinoceronti, Zimbo e Zimba, donati da Mugabe alla Corea del Nord nel 1980, che sopravvissero soltanto pochi mesi dopo l'arrivo. "Al di là della fama di cui gode la Corea del Nord sui diritti degli animali" dice Johnny Rodrigues della Zimbabwe Conservation Task Force " il problema è che questi esemplari non possono proprio essere spostati dal loro ambiente naturale". Ma le autorità fanno orecchie da mercante: "È solo un accordo economico, manipolato a scopi politici", dichiara il funzionario dello Zimbabwe, Vitalis Chadenga.
MESSAGGERO VENETO
11 GIUGNO 2010
Bat box contro gli insetti molesti
Guglielmo Zisa
SPILIMBERGO (PN). Spilimbergo dichiara guerra alle zanzare. E lo fa nella maniera più ecologica possibile: “adottando” pipistrelli. L’estate è ormai alla porte. Inevitabile l’arrivo delle zanzare. Negli anni scorsi si era verificata in città una vera e propria invasione dei fastidiosi insetti tanto che il capogruppo del Pd, Armando Zecchinon, aveva presentato un’interpellanza “spingendo” l’amministrazione comunale ad attivarsi «per un trattamento di contenimento», avviando in particolare «una campagna di informazione e di protezione di animali a rischio estinzione e antagonisti degli insetti molesti». L’ipotesi avanzata e condivisa da tutto il consiglio copmunale è stata quella di provvedere al posizionamento di apposite “bat box” (nella foto) , ovvero speciali nidi per pipistrelli. Una soluzione, già adottata in ambito provinciale a Casarsa, e che il Comune di Spilimbergo ha fatto sua. La sperimentazione. «L’originale soluzione anti-zanzare sarà sperimentata in estate – spiega l’assessore all’ambiente, Luchino Laurora – Sono trenta le “bat box” arrivate in municipio, pronte all’uso (per una spesa complessiva di nemmeno mille euro). I nostri operai provvederanno ad installarle in città e nelle frazioni, in siti che ci sono stati segnalati da tecnici della Lipu di Padova». I luoghi scelti sono principalmente le scuole, il municipio, le aree cimiteriali, tutti punti critici ove le zanzare possono rappresentare un potenziale pericolo. Gli esperti. «Principale artefice del progetto è il consigliere comunale Bruno Cinque – sottolinea Laurora – cui va il plauso dell’amministrazione, e della comunità, per essersi speso in prima persona». Cinque ha contattato i tecnici Giulio Piras e Carlotta Fassina del gruppo di recupero del Girc (Gruppo italiano ricerche sui chirotteri) e rappresentanti della sezione padovana della Lipu, nonché i produttori dei nidi. Piras e Fassina ricordano che quella padovana «è stata la prima sezione della Lipu ad occuparsi dell’accudimento dei pipistrelli in difficoltà». «Da diversi anni – raccontano – seguiamo con interesse l’ambito chirotterologico. Sempre più gente vede i pipistrelli come presenze utili per il controllo degli insetti». «É bene ricordare però – precisano i tecnici Lipu – che le “bat box” sono potenziali casette che i pipistrelli decidono di colonizzare autonomamente, mentre non si può obbligare i pipistrelli ad occuparle e nemmeno, cosa che purtroppo ci viene richiesta spesso, acquistare dei pipistrelli per disfarsi delle zanzare. I pipistrelli sono animali protetti, la cui detenzione è vietata a ogni livello». L’azione di profilassi. Animali un tempo temuti per via di sciocche credenze popolari vengono ora in aiuto ai cittadini, ferma restando, evidenzia l’assessore Laurora «l’importanza di un’accurata opera di disinfezione chimica e di un’adeguata campagna di informazione, in modo che anche i cittadini siano messi nelle condizioni di intervenire, in una costante azione profilattica, nei luoghi di proliferazione delle zanzare».
LA GAZZETTA DI MODENA
11 GIUGNO 2010
Strada invasa da 400 rospi
Modena - Invasione di rospi smeraldini in una strada di Modena, via Borghi. Dopo un temporale nei giorni scorsi (lo ha reso noto la Provincia) centinaia di rospetti hanno abbandonato una zona umida creatasi spontaneamente all’interno di un cantiere dismesso della zona, invadendo la strada. Allertati da alcuni cittadini e dall’ Ufficio diritti animali del Comune, i volontari del centro fauna selvatica “Il pettirosso” sono intervenuti immediatamente riuscendo a raccogliere e a salvare dalle auto in transito oltre 400 animaletti, che saranno liberati nelle campagne intorno al Centro, lungo via Nonantolana. I rospi smeraldini (nella fotografia) sono una specie protetta a livello europeo molto utile all’ambiente; si cibano, infatti, anche di larve di insetti, comprese quelle della zanzara tigre.
BIG HUNTER
11 GIUGNO 2010
Caccia selettiva nel Parco Adelasia: incontro tra Regione e Provincia
Savona. Sono in corso riunioni e incontri tecnici per definire l'attività venatoria nei confronti del cinghiale, nel parco dell’Adelasia a Cairo Montenotte.
L'assessore regionale Renata Briano nei prossimi giorni, dovrebbe tenere un incontro con l'assessore provinciale Livio Bracco con l’obiettivo di tirare le fila sulla regolamentazione da attuare per la caccia selettiva al cinghiale nella riserva naturalistica.
“Stiamo valutando tutte le soluzioni possibili sentendo le associazioni venatorie e quelle ambientaliste. Come Provincia stiamo aspettando il piano della Regione per vedere se ci saranno modifiche alla normativa esistente che regola il controllo degli ungulati all’interno delle riserve. La concentrazione di cinghiali esiste e per questo vanno definite nuove disposizione adeguate alle esigenze di tutela naturalistica dell’Adelasia”.(www.ivg.it)
NOTIZIARIO ITALIANO
11 GIUGNO 2010
Arcipelago eoliano invaso da delfini, tartarughe marine e capodogli
ISOLE EOLIE (ME) - Secondo il centro eolico del delfino Delphis, le acque dell'arcipelago delle Eolie sta attraversando una vera e propria invasione di delfini, tartaruge marine e capodogli.
Il Centro, invita coloro che navigano all'interno dell'arcipelago, a partecipare al monitoraggio. La società, inoltre spiega che nella zona eoliana sta procedendo un ispezione a lungo termine durante tutto l'anno, con campionamenti di 15-20 giorni al mese. I dati, hanno dimostrato che nell'area sono presenti circa 60 tursiopi, 850 stenelle, una quindicina di capodogli ed un enorme numero di tartarughe marine della specie Caretta caretta. |
ASCA
11 GIUGNO 2010
SALUTE: NOCI PECAN PREVENGONO SLA, DA STUDIO USA CONFERMA SU TOPI
Roma - Una noce dall'alto potere nutrizionale e una malattia imbattibile e insidiosa, la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). I frutti dell'alberto Pecan, una varieta' che da' noci piu' morbide e allungate, avrebbero dimostrato di essere efficaci nella prevenzione della patologia del sistema nervoso conosciuta anche come ''malatia dei calciatori'', a causa l'alto numero di sportivi colpiti. Uno studio sui topi condotto da Thomas B. Shea del Centro per la Neurobiologia Cellulare dell'Universita' del Massachussets Lowell, ha infatti monitorato animali nutriti con le super-noci scoprendo che un consumo regolare di questa frutta a guscio e' associata ad una minor perdita di motoneuroni, unita' cellulari legate all'avanzare del Sla. Il Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, le annovera tra i primi 15 frutti al mondo per capacita' antiossidante. Secondo lo studio, pubblicato su ?Current Topics in Nutraceutical Research, sarebbe proprio l'alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi delle noci Pecan a contrastare l'azione dei radicali liberi sulle cellule.
LA STAMPA
11 GIUGNO 2010
La vitamina E per potenziare le difese immunitarie
Miglioramenti nelle funzioni delle cellule T
La vitamina E potenzia le difese immunitarie? Si, ma solo se si tratta di Tocotrienolo, una forma di vitamina E particolarmente attiva che sembra essere in grado di migliorare la funzione delle cellule immunitarie. Questo è quanto suggerito da una ricerca della Tufts University di Medford (Usa) e pubblicata sul “Journal of nutrition”. Questo tipo di vitamina E è molto importante per i soggetti anziani; infatti, con l’avanzare dell’età il sistema immunitario - e in particolare la funzione delle cellule T - si riduce naturalmente.
Secondo una recente ricerca, guidata da Wu Dayong della Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center Aging (Tufts University), una miscela di quattro tipi di tocotrienoli portano miglioramenti evidenti nella funzione delle cellule T dei topi anziani. «Questo è il primo studio - secondo le nostre conoscenze - che mostra come il tocotienolo migliori la funzione delle cellule T» affermano i ricercatori, che aggiungono: «Il tocotrienolo è considerata una forma “minore” di vitamina E» perché: a) Le fonti naturali sono molto limitate e non è semplice riuscire a integrarle attraverso l’assunzione di cibi integrali; b) Non è stata ancora compresa appieno la sua metabolizzazione; c) Gli effetti biologici sembrano essere inferiori rispetto al suo “parente” tocoferolo. «Tuttavia», continuano i ricercatori, «La ricerca dimostra che l’aumento di tocotrienolo ha delle peculiarità ben distinte che il tocoferolo non possiede». Per eseguire l’esperimento Wu e collaboratori hanno suddiviso topi giovani e vecchi in due gruppi. Entrambi hanno ricevuto sia una dieta normale che integrazioni con una miscela a base di tocotrienolo. All’interno dei due gruppi però solo la metà riceveva l’integrazione di vitamina E. Per lo studio è stato adoperato un prodotto della Carotech (Un’azienda della Malaysia) a base di tocotrienoli e tocoferoli in un concentrato di olio vergine crudo di Palma e altri ingredienti di minor importanza come fitosteroli, coenzima Q10, carotenoidi eccetera. Durante i test iniziali si è potuto notare che la proliferazione di linfociti era inferiore nei topi anziani. Tuttavia, dopo sei settimane la produzione di linfociti è notevolmente aumentata nei topi anziani che hanno ricevuto la dieta a base di tocotrienoli, rispetto a quelli che stavano seguendo una dieta normale. Mentre nei topi giovani non ci sono state differenze evidenti. È bene precisare anche che, a differenza dei risultati degli esperimenti eseguiti con i tocoferoli, i tocotrienoli non hanno pregiudicato i livelli di interleuchina-2 (IL-2) o di prostaglandina E2 (PGE2). Questo dato «suggerisce che le 2 famiglie di vitamina E non hanno lo stesso effetto su tutte le funzioni delle cellule immunitarie». «Anche se sono necessari ulteriori studi per determinare il meccanismo del tocotrienolo e della sua relativa efficacia rispetto ai tocoferoli e le sue implicazioni cliniche, i risultati mostrano per la prima volta che i tocotrienoli migliorano le funzioni delle cellule T, in particolare nei topi anziani» ha concluso il dottor Wu.
LA STAMPA
11 GIUGNO 2010
Insalata di patate per ridurre il rischio di cancro
Una protezione dal rischio correlato al consumo di carne
Numerosi studi hanno messo in guardia dal consumo eccessivo di carne, in particolare quella rossa. Si ritiene infatti che un simile tipo di dieta possa aumentare significativamente il rischio di cancro. E dopo la cattiva notizia, ecco quella buona: un’insalata di patate protegge dal rischio connesso al consumo di carne rossa. È quanto affermato da un team di scienziati australiani della Flinders University, secondo il cui studio l’amido contenuto nelle patate fredde cotte al vapore o lessate avrebbe proprietà protettive e benefiche nei confronti del cancro.
Questo tipo di amido, fanno notare i ricercatori, tuttavia lo ritroviamo anche in altri cibi come i fagioli, il riso, la pasta, le banane verdi. E la dose contenuta sia nella pasta che nelle patate può essere aumentata se queste vengono riscaldate e poi fatte freddare nuovamente. La riduzione del rischio è stata significativa, ha sottolineato Jean Winter co-autore dello studio. «Se avete intenzione di mangiare [carne] dal vostro barbecue assicuratevi di avere un po' di insalata di patate a parte», ha aggiunto Winter. L’amido, difatti, resiste al processo di digestione e raggiunge l’intestino dove viene “mangiato” dai batteri: questo processo fa sì che siano rilasciate molecole benefiche, i cosiddetti acidi grassi a catena corta. Per questo studio condotto su modello animale sono stati utilizzati due gruppi di topi. Entrambi i gruppi sono stati nutriti con una dieta a base di carne rossa. Tuttavia ai topi del primo gruppo è stato dato in più dell’amido gastro-resistente. Dopo quattro settimane i topi di entrambi i gruppi sono stati esaminati per scoprire la presenza di eventuali segni di danno al Dna, un precursore del cancro. Le analisi hanno evidenziato che l’amido potrebbe ridurre significativamente la formazione dei marker (marcatori) dei danni al Dna, riducendo quindi la possibilità che si sviluppi il cancro, fanno sapere i ricercatori. In più, l’amido «abbassa la fermentazione delle carni rosse nel colon [...] che può produrre metaboliti tossici che possono anche essere cancerogeni», hanno concluso i ricercatori. |