IL GIORNALE
10 AGOSTO 2009
FIDO NON VA IN FERIE: GIA' 148 CANI ABBANDONATI
TUTTO ESAURITO I canili sono strapieni. Ritrovati in strada anche gatti, tre conigli domestici e animali esotici
Milano - È emergenza abbandoni in città: i canili sono strapieni e i volontari sono costretti agli straordinari per gestire le centinaia di animali lasciati soli.
I numeri parlano chiaro: tra giugno e luglio il canile sanitario di Milano ha contato 148 nuovi ingressi. Anche se non tutti possono essere collegati a fenomeni di abbandono attivo, il dato rimane alto e al di sopra della media dei mesi precedenti. Al canile della Lega nazionale per la difesa del cane ai primi del mese erano già al completo, con 30 cani alloggiati in una pensione privata. Tra gli ospiti, anche 3 conigli nani trovati in un parcheggio di Segrate, tanti gatti e un pappagallino. Situazione analoga anche al canile di Monza: cinquanta abbandoni nel mese di luglio e tredici solamente nei primi due giorni di agosto. «Il mese - dicono gli operatori della struttura - è iniziato malissimo». Una situazione difficile, aggravata ulteriormente, sottolineano alla Lega nazionale per la difesa del cane, dal crollo degli affidi che normalmente si verifica nel mese di agosto, sempre a causa delle vacanze estive. I dati non si discostano più di tanto dallo scorso anno: quelle che sembrano essere cambiate, almeno in parte, sono invece le modalità di abbandono. Complice l’obbligatorietà dell’iscrizione dei cani all’anagrafe canina con l’identificazione tramite microchip, molti padroni, per paura delle sanzioni, invece che lasciare i propri animali per strada, si rivolgono sempre più spesso ad associazioni e strutture competenti. «La gente pensa: “Va be’, invece che abbandonare il cane per strada lo portiamo al canile”. Ma si tratta sempre di un abbandono. Rimane comunque un gesto criminale», spiegano alla Lega nazionale per la difesa del cane. Una posizione condivisa dalla Lega antivivisezione. «Anche se gli animali vengono abbandonati nei canili o dati alle associazioni, è sempre una forma di abbandono dovuta alla deresponsabilizzazione dei proprietari», dicono i volontari della Lav.
BASILICATA NET
10 AGOSTO 2009
NAPOLI (LD): SEMPRE PIU’ GRAVE PROBLEMA RANDAGISMO A POTENZA
Potenza - (ACR) - Il consigliere regionale e comunale de “La Destra”, Michele Napoli, intervento sul fenomeno del randagismo a Potenza, ha sottolineato che: “l’errore che si fa è quello di parlare del problema del randagismo soltanto in seguito a gravi episodi di cronaca, ma quello dei cani abbandonati è un problema presente in città, non ancora risolto e il più delle volte subito con conseguenze gravi dai cittadini”.
“La nostra città – continua Napoli - che non è stata in grado di avviare azioni di prevenzione per arginare il fenomeno dell’abbandono dei cani, non è dotata neppure di strutture adeguate al loro ricovero ed al mantenimento, nel rispetto delle leggi di tutela degli animali, ‘stipati’ nelle carenti strutture attualmente al servizio della città. Strutture adeguate risponderebbero ad una duplice esigenza: tutelare i cittadini dal pericolo dei cani abbandonati e promuovere, in città, una cultura rivolta al rispetto degli animali, segno di una coscienza civica già presente in altre realtà d’Italia. La prevenzione, oltre che con campagne di sterilizzazione, si attua anche con le politiche mirate alla promozione di azioni di sensibilizzazione al problema del randagismo, facilitando anche l’adozione dei cuccioli per tutti quei cittadini che lo desiderano. La mancanza di programmazione da parte degli esponenti di governo della città – conclude Napoli - fa sì che il randagismo sia ancora e più che mai all’ordine del giorno e, dobbiamo purtroppo prendere atto che il capoluogo di regione è assolutamente carente di politiche sociali ed è del tutto impreparata ad affrontare problemi che meriterebbero una attenzione particolare”.
VAOL.IT
10 AGOSTO 2009
Prata Camportaccio (SO): salvati due cuccioli gettati nella spazzatura
Prata Camportaccio (SO) - Sono stati salvati i due cuccioli di cane abbandonati in un sacco di plastica a Prata Camportaccio, vicino ad una cassonetto dell'immondizia. Un passante ha sentito i lamenti dei due cagnolini mentre stavano liberandosi dal sacchetto nero nei quali erano stati rinchiusi. Di razza meticcia e di colore nero, i fratelli sono stati consegnati al comando della polizia locale di Chiavenna che con il comune di Prata Camportaccio hanno operato per trovare loro un alloggio.Uno di loro è stato adottato da un chiavennasco, mentre il secondo è stato affidato al canile di Busteggia [...]
IL TIRRENO
10 AGOSTO 2009
Victor, animali maltrattati durante il sequestro
MONTECATINI (PT). Protestava durante il sequestro dei volatili dal circo Victor e al culmine della contestazione per il modo in cui venivano portati via gli animali è finito in manette. È accaduto al veterinario Leonardo Brunetti, di Pistoia, chiamato dal proprietario del circo Victor per verificare la correttezza delle procedure nel trasferimento di un’ottantina di animali, quasi tutti volatili, disposto dalla magistratura ed eseguito dalla Guardia Forestale. La maggioranza dei rettili, invece, 17 esemplari, sono stati restituiti al circo. Brunetti, che nella colluttazione per l’ammanettamento ha riportato traumi refertati al pronto soccorso con 7 giorni di prognosi, si riserva di agire legalmente contro la Forestale per il modo in cui è stato trattato. «Stavano eseguendo un sequestro di animali con l’accusa di maltrattamenti, ma per come li stavano portando via erano loro a maltrattarli - rincara il veterinario -. Non è mia competenza diretta giudicare l’opportunità o meno del sequestro, ma mi sento in diritto di contestarne i modi per l’incapacità di manipolare gli animali». Il dottor Brunetti condivide con il proprietario del circo, Vittorio Calvaruso, anche un altro motivo di risentimento verso le forze dell’ordine. «A tutt’oggi - dice - non sappiamo dove sono stati portati. Ce ne erano alcuni in cura con i farmaci. Il sequestro è stato uno choc per questi animali. Ho fatto presente che non andava bene la maniera in cui li stavano trasferendo. Ho visto uno che prendeva un gufo reale per la coda. Addirittura mi ero offerto di aiutarli dicendo alla forestale che li stavano maltrattando. E come risposta mi hanno ammanettato. La storia non finisce qui. Denuncerò chi mi ha trattato da delinquente».
RIVIERA 24
10 AGOSTO 2009
Smarrito in via D'Annunzio 109 a Sanremo un gatto maschio di nome "Romeo"
Sanremo (IM) - L'animale è di colore rosso e pancia bianca, di 2 anni, sterilizzato, collare con barilotto identificativo, collare antipulci e microchip
E' stato smarrito lo scorso 7 agosto in via G. D' Annunzio 109 a Sanremo un gatto maschio, di nome " Romeo ", di colore rosso e pancia bianca, di 2 anni, sterilizzato, collare con barilotto identificativo, collare antipulci e microchip.Chiunque abbia notizie può chiamare Tel. 339 8345123 oppure il Tel. 348 8245969, o inviare un'email a [email protected]
Grazie, saluti - Paolo Bottero.
http://persietrovati.blogspot.com/2009/08/sanremo-im-smarrito-gatto-maschio.html
LA ZAMPA.IT
10 AGOSTO 2009
Portici, il sindaco salva un gattino prigioniero
Il micio era rimasto intrappolato in un balcone
PORTICI (NAPOLI) - Ha miagolato per due giorni consecutivi, forse per fame e per sete, fermo sul pianerottolo di un balcone al secondo piano di uno stabile ma alla fine è stato salvato dall’intervento del sindaco facente funzione. L’episodio è accaduto a Portici (Napoli) in un condominio in via Diaz 3, zona centrale della città. Alcuni residenti preoccupati dal continuo miagolio del gattino, uno dei tanti presenti nel parco circostante, hanno dato l’allarme. Sul posto, insieme agli uomini della Protezione Civile, si è recato anche il sindaco facente funzione, Salvatore Duraccio: salito su una scala in ferro è balzato sul balcone dell’appartamento, chiuso poichè i proprietari sono in ferie, e ha salvato il gattino nascosto tra un mobiletto e la ringhiera. «Gli abbiamo dato del latte e lo abbiamo lasciato nel parco vicino agli altri gattini», ha commentato Duraccio dopo il "salvataggio".
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19810&tipo=FOTOGALLERY
IL MATTINO
10 AGOSTO 2009
Miagolava e miagolava da due giorni, senza mangiare né bere
Portici (NA) - Miagolava e miagolava da due giorni, senza mangiare né bere. Così, in quelle condizioni, non avrebbe resistito a lungo, intrappolato com’era su un balcone alto otto metri che chissà come aveva fatto a raggiungere. Ma da lì - punto dolens di tutti i gatti - non sapeva più scendere. Per di più i proprietari dell’appartamento erano in ferie. Ieri mattina a Portici, sotto il sole cocente, il salvataggio. Ma ad arrampicarsi su una scala per salire sul balcone del secondo piano di un condominio di via Diaz e salvare il gattino non è stato un cittadino qualunque, ma il sindaco facente funzioni Salvatore Duraccio. Cinquantacinque anni, assessore alla sicurezza, alla viabilità e alla Protezione civile. Un gatto in difficoltà non poteva sperare di meglio. «Quando alcuni vicini di casa hanno dato l’allarme non ci ho pensato due volte - racconta Duraccio - soltanto che prendere il gattino, a quell’altezza e su una scala di ferro non è stato proprio facile. Più difficile è stato convincerlo, ma con un po’ di cibo e qualche carezza sono riuscito a riportarlo a terra». Un salvataggio concluso tra gli applausi di un gruppo di residenti, mentre il micio scorazzava di nuovo libero nel parco.
IL GAZZETTINO
10 AGOSTO 2009
In attesa delle analisi di laboratorio c’è chi punta il dito sull’incuria ed il degrado dell’oasi Crosara a Nove. Da ieri ingresso a pagamento per i non residenti. I ticket investiti nella manutenzione e pulizia dell’area sul fiume Brenta
Morìa di anatre, sotto accusa i rifiuti abbandonati
Gianni Trentin
Nove (VI) - In attesa delle analisi da parte dell’Ulss 3, la morìa di circa una settantina di anatre selvatiche all’Oasi naturalistica di Crosara di Nove, ricavata sull’alveo destro del Brenta, ha già un imputato eccellente: il degrado del laghetto e l’incuria delle persone che lo affollano abbandonando addirittura nello specchio d’acqua i rifiuti del pic-nic.Luigi Ceccon, bassanese, volontario dell’Anpana, l’Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente, è più che mai convinto di questo e chiede all’Amministrazione comunale di prestare una grande attenzione all’oasi naturale, sempre frequentata da tantissima gente. «Siamo in presenza di un fenomeno di inquimento vero e proprio - spiega Ceccon - creato dagli stessi usufruitori di questa zona attrezzata e che magari si definiscono anche ambientalisti. Secondo la mia esperienza la anatre sono morte a causa di una sostanza nociva liquida, il percolato, formata dalla decomposizione dei rifiuti. Il ristagno dell’acqua soprattutto nella vicinanza delle sponde ha contribuito alla moria degli animali acquatici che si cibano di zanzare e altri invertebrati in superficie. Il fatto che ad esempio nessuna oca sia deceduta è sintomo che l’inquinamento è solo superficiale, in quanto si ciba sotto acqua».Per tutta la giornata di ieri Ceccon ha dato avvio ad una prima ripulitura dell’oasi. Dall’acqua ha anche recuperato una grossa nutria morta e sul posto sono intervenute anche le guardie provinciali. In questi giorni il volontario dell’Anpana vuole anche incontrare il sindaco Manuele Bozzetto.«Al primo cittadino - anticipa Ceccon - darò alcuni consigli da mettere in pratica da subito per evitare altre morie: pulire a fondo il laghetto, alimentato da torrente del Brenta, e alzare il livello dell’acqua. Così si ristabilirà anche l’ecosistema indispensabile per la vita dell’oasi. In secondo luogo sono necessari continui controlli sulle persone che entrano affinchè si comportino in maniera civile».Antonio Primon, uno dei volontari del Comitato dell’Oasi, allarga le braccia di fronte a quello che è capitato: «Ora c’è l’interesse del Comune e di altre associazioni del paese per salvare questo piccolo paradiso ambientale. Speriamo che facciano davvero qualcosa. In tutti questi anni siamo stati solo in quattro o cinque a gestire il parco. E il lunedì era la giornata dedicata alla raccolta rifiuti, disseminati dappertutto».Da parte del Comune la volontà sembra esserci. E diversi sodalizi, con in prima fila l’associazione Bosco Magico presieduta da Roberto Costa, hanno già dato la loro disponibilità ad "adottare" l’area. Intanto da ieri un’ordinanza della Polizia locale dell’Unione dei Comuni del Marosticense, impone il pagamento per i non residenti alla domenica: 10 euro per il transito o sosta di autovettura, 3 euro per il tavolo piccolo e 5 per il tavolo entrambi in dotazione al parco. Un modo anche per controllare le persone che entrano ed escono dall’oasi. «Nella prima giornata del ticket - spiega Costa - l’afflusso è stato buono, considerato che tanti sono in vacanza. E chi è entrato ha sicuramente compreso le ragioni della decisione, senza contare che gli introiti del biglietto d’ingresso saranno interamente destinanti alla manutenzione e valorizzazione dell’area».
LIBERO
10 AGOSTO 2009
VENETO: TAR ANNULLA ORDINANZA 'ANTI-FIDO' EMESSA DA SINDACO TREVISO NEL 2004
Treviso - E' stata annullata dal Tar del Veneto l'ordinanza anti-fido emessa nel 2004 dal sindaco di Treviso, Giampaolo Gobbo, che prevedeva il divieto per proprietari e detentori di cani di condurre gli animali nel centro storico di Treviso. L'ordinanza provoco' la reazione dei cittadini che tramite manifestazioni e petizioni con 4000 firme, richiesero l'annullamento. "Dopo sei anni di battaglie legali - commenta Andrea Zanoni, presidente della Lac del Veneto - si e' finalmente conclusa la vicenda dell'ordinanza antifido". Infatti, la proposta di ricorso contro l'ordinanza e' stata avanzata da alcuni esponenti Lav, Ghedin Bruna, Tramontini Margherita, Vetere Luisa, Lotto Desia e Lucchese Roberta, rappresentati dagli avvocati Fabio Capraro, Albino Lacava, Roberto Pomella, Gabriele Traina, Giorgio Canal, Maria Laura Dalla Giustina e Renato Speranzoni.La sentenza 2280/2009 del 4/08/2009 emessa dalla Terza Sezione del Tar veneto, composta dai giudici Angelo De Zotti, presidente, Marco Buricelli, consigliere e Stefano Mielli estensore, stabilisce l'illegittimita' dell'ordinanza. "Il comune di Treviso - prosegue Zanoni - per difendere la propria ordinanza ha sborsato negli anni la bellezza di 61.224 euro in spese legali a fronte di un incasso di 116 euro di un'unica contravvenzione, elevata a carico di uno dei ricorrenti per aver portato i propri cani nell'area interdetta". "Purtroppo a pagare per quella scelta irresponsabile di vietare l'accesso dei cani in centro storico non saranno gli amministratori bensi' i cittadini dato che i 61.000 euro di spese legali verranno pagati con le tasse di tutti. Il sindaco Gianpaolo Gobbo tra l'altro era stato avvisato, ricordo ancora l'incontro durante il quale gli consegnammo le 4000 firme per il ritiro dell'ordinanza quando gli dissi che l'ostinazione di difendere a tutti i costi quello che consideravo un clamoroso errore sarebbe potuto costare molto caro a tutti noi contribuenti Sui 61.000 euro la Lac valutera' l'invio di un esposto alla corte dei conti", conclude.
BIG HUNTER
10 AGOSTO 2009
Provincia di Pistoia: si parte a settembre con la caccia di selezione
Partiranno a settembre le battute di caccia di selezione per cervi e cinghiali in soprannumero nella Provincia di Pistoia. L'amministrazione ha deciso per un intervento massiccio al fine di tentare di risolvere il difficile problema dei danni che questi animali causano alle imprese agricole. I 150 cacciatori che hanno partecipato al corso di formazione organizzato dall'amministrazione provinciale saranno abilitati alla selezione dopo le prove di tiro che si svolgeranno dall'11 al 13 agosto a Lagoni (PT). Un prelievo così consistente (diverse centinaia di capi) non ha precedenti nella Provincia di Pistoia. Lo ha spiegato nell'ambito di una conferenza stampa l'assessore provinciale all'agricoltura Rino Fragai, che ha illustrato i dettagli insieme al questore vicario Mauro Ciavardini, dal comandante della polizia provinciale, Franco Monfardini e da Moreno Mencarelli, presidente dell’Atc 16.
IL CENTRO
10 AGOSTO 2009
Lotta ai cinghiali in tre Comuni
RAIANO (AQ). Una quindicina di cinghiali abbattuti in tre giorni. È questo il primo bilancio della campagna di abbattimento selettivo degli ungulati portata avanti da 50 selecontrollori organizzati dalla Provincia. Teatro delle «operazioni» i Comuni di Raiano, Pratola Peligna, Corfinio e Vittorito, È in questo triangolo, infatti, che sono concentrati i campi di mais ormai maturi, principale obiettivo delle scorribande notturne dei cinghiali. «Credo» spiega Carmine Presutti , della Polizia provinciale, «che potremo fare un buon lavoro, anche per bloccare i danni alle vigne, ma vanno risolti due probemi. Abbiamo bisogno di una cella frigorifera nella quale stoccare le carcasse dei cinghiali in attesa degli interventi di controllo della Asl. Per questo» continua «intendiamo chiedere un incontro agli assessori Fina e Angelini per fare il punto della situazione. C’è poi il problema della Riserva naturale delle Gole di San Venanzio dove di giorno, si rifugiano gli animali dopo le scorribande notturne. Fino ad ora la caccia nel perimetro della Riserva è ancora proibita, nonostante le assicurazioni date in passato dal Comune di Raiano. Speriamo» conclude Presutti «che il il primo cittadino Mastrangioli possa fare chiarezza su questo punto entro breve tempo, provvedendo agli adempimenti del caso».
ITG
10 AGOSTO 2009
Nasce a Roma Villabau, stabilimento balneare per cani
Roma - Sull'onda dell'iniziativa del ministro Brambilla per le vacanze con gli animali, nasce a Roma Villabauvillage, la prima spiaggia attrezzata per lo svago dei cani e dei loro padroni all'interno di una capitale. Sulle sponde del Tevere, a Ponte Milvio, è nato infatti un angolo dedicato agli amici a 4 zampe, una vera e propria spiaggia interamente dedicata a loro e alle loro necessità, per combattere il caldo della stagione estiva. L'ingresso allo stabilimento balneare da 15mila metri quadri prevede il pagamento per il cane, mentre i padroni hanno l'accesso gratuito.
BLOGOSFERE
10 AGOSTO 2009
Uomo incolpa il proprio gatto per il download di immagini pedo-pornografiche
Chi l'avrebbe mai detto che un gatto potesse essere accusato di pedopornografia? Eppure in Florida un uomo ha avuto il coraggio di scaricare tutta la colpa del download di circa 1000 immagini di bambini seminudi e nudi sul proprio gattone.Secondo Keith Griffin il micio avrebbe camminato sulla tastiera e a sua insaputa - sia del gatto che del padrone - avrebbe scaricato tutte quelle fotografie. Che i gatti siano soliti passeggiare sui tasti del computer non è una novità, ma onestamente è difficile pensare che questo sia riuscito per mille volte a scaricare dei file. Gatto indemoniato?In ogni caso il padrone ha puntato il dito contro l'amico felino, ma i poliziotti non sembrano troppo convinti della versione data e lo hanno multato con una cauzione di 250.000 dollari.E del gatto cosa ne sarà? Al momento è accudito dai parenti di Griffin, e chissà se si è già collegato a YouPorn...
LA ZAMPA.IT
10 AGOSTO 2009
Colombia, la corrida si fa con l'ombrello
A Sabaneta, nei pressi della capitale della Colombia Medellin, si è svolta la consueta "Corraleja", una festività popolare, che si ripete (purtroppo) da 150 anni. Più tori sono coinvolti contemporaneamente, loro malgrado, in una corrida. Nell'arena non combattono toreri professionisti, ma persone comuni, alcune delle quali in evidente stato d'ebbrezza.
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19818&tipo=FOTOGALLERY
CORRIERE DI SIENA
10 AGOSTO 2009
Lascia libero il suo cane L’animale insegue una donna e l’aggredisce.
Il proprietario è stato rintracciato dalla polizia e sottoposto a multa
SIENA - Chi porta a passeggio il proprio cane deve stare attento e rispettare le regole. Infatti è stato sanzionato dalla polizia per omessa custodia di animali il proprietario del cane che inseguì una donna e il suo "fedele amico" mentre passeggiavano in piazza del Campo. E' stato rintracciato nella giornata di sabato dagli agenti delle volanti della Questura di Siena, intervenuti presso un esercizio commerciale in seguito ad una segnalazione di una lite, il cagliaritano di 28 anni, senese di adozione, che all'alba di una mattina del mese di luglio aveva lasciato libero il proprio cane per Piazza del Campo, omettendo di tenerlo al guinzaglio. L'animale alla vista di una donna che stava passeggiando con il proprio amico a quattro zampe, l'aveva inseguita e, a suo dire, le si era avventato contro, tanto da costringerla a trovare rifugio presso un altro negozio. In seguito a quell'episodio, "denunciato" dalla vittima alle forze dell'ordine, i poliziotti dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno svolto i necessari accertamenti verificando, tramite gli esperti del Servizio Veterinario della Asl senese, che il cane, di razza "meticcia", era stato regolarmente registrato e munito di microchip da parte del proprietario, circostanza che, tuttavia, non lo esonerava da responsabilità per l'omessa custodia. A conclusione dei riscontri effettuati, l'uomo è stato pertanto sanzionato, come previsto dalla legge, per non aver tenuto al guinzaglio il cane, creando una situazione di potenziale pericolo per i passanti. E per questa omissione dovrà pagare 50 euro. Non è una gran cifra, ma speriamo che serva da deterrente per chi si mostra troppo spavaldo.
LA REPUBBLICA
10 AGOSTO 2009
Botticelle, volontarie della Lav aggredite da vetturini
Roma - La Lav "ha denunciato per minacce, ingiurie e violenza privata, i vetturini che il 1° agosto scorso a piazza di Spagna hanno aggredito alcune volontarie dell'associazione". "Le volontarie - si legge nella nota dell'associazione animalista - stavano distribuendo del materiale informativo sulle botticelle, recentemente realizzato in collaborazione con l'Enpa (ed ideato dall'Istituto Quasar di Roma), che invita i turisti a non utilizzare le 'tradizionali' carrozzelle romane trainate da cavalli, per salvaguardare la salute e il benessere dei cavalli, troppo spesso ignorato. I vetturini in sosta nella piazza si sono quindi scagliati contro le volontarie, inveendo e minacciando le donne, persino di morte, strattonandole e sottraendo e buttando a terra i volantini. La scena si è svolta davanti agli occhi di diversi agenti della polizia municipale, che hanno ignorato persino alcune botticelle con i cavalli lanciati al trotto, pratica vietata dal regolamento comunale sulla tutela degli animali".
"Ci chiediamo da quale parte stiano le istituzioni, se chi aggredisce donne in pieno giorno e infrange ripetutamente la normativa vigente in materia di tutela del benessere degli animali non deve temere nulla, mentre chi manifesta pacificamente il proprio dissenso nei confronti di un'attività, superata e fonte di sofferenza per i cavalli, viene duramente punito e represso", dichiara la Lav di Roma. "Le volontarie della Lav, infatti, sono state bloccate per ore sotto il sole, e infine sanzionate dagli agenti della polizia Municipale di 412 euro per la distribuzione del materiale informativo, che è stato interamente sequestrato, nonostante la distribuzione fosse stata autorizzata verbalmente sia dall'ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Roma, sia dalla Questura - prosegue la nota - La Lav sottolinea che il 20 luglio scorso il consiglio comunale ha votato un'importante delibera relativa alla regolamentazione del servizio delle 'botticelle' e, con una convergenza trasversale, sono state approvate diverse norme (presentate dalla LAV) che, nonostante non modifichino sostanzialmente l'anacronistica 'tradizione', hanno apportato sensibili miglioramenti al servizio di trazione con cavalli, rispetto ad una maggiore tutela degli animali". La Lav "chiede, infine, al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al delegato del sindaco per la Sicurezza, agli assessori all'Ambiente e alla Mobilità e, infine, al comandante del I Gruppo della polizia municipale, di fare chiarezza sull'episodio, condannandolo duramente, affinché in futuro non possono ripetersi azioni simili".
SESTO POTERE
10 AGOSTO 2009
La curiosità, intervento vigili del fuoco per salvare falco in città
Milano - I vigili del fuoco del Comando di Milano, con una autoscala ed un Carro polisoccorso, sono intervenuti nel Comune di San Donato Milanese per eseguire il salvataggio di un falco rimasto legato accidentalmente sulla cima di un pino, a circa 20 metri di altezza. L'animale era molto agitato e spaventato ma, quasi intuendo le buone intenzioni dei soccorritori, si è calmato e si è fatto catturare senza opporre resistenza. Recuperato e messo in sicurezza è stato poi trasportato alla sede LIPU (Lega Italiana protezione uccelli) di Magenta dalla polizia Locale della Provincia di Milano. L'intervento è durato pochi minuti sotto lo sguardo di parecchi cittadini presenti sul posto.
IL TEMPO ABRUZZO
10 AGOSTO 2009
Santa Maria Maddalena
L'orso avvistato nel paesino
ORTONA DEI MARSI (AQ) «Serenate dell'orso» sono quelle che, intorno alla mezzanotte, avvengono nella bella ed amena frazioncina di Santa Maria Maddalena. «Non passa una sera - racconta Amatuccio, un anziano del posto - che l'orso non si faccia sentire proprio sotto le nostre case. Ed al suo rugliare si associa, inevitabilmente, l'abbaiare dei nostri cani. Insomma, diventa un vero concerto a più voci». Sorride l'anziano, per nulla infastidito dal chiasso degli animali, mentre racconta, seduto davanti alla porta della sua abitazione. Perché nell'agglomerato di case, abitato da circa una ventina di persone, anche la presenza costante dell'orso rompe la monotonia. «Lo scorso anno non c'erano cani in questo paese - dice ancora Amatuccio - e quando l'orso si avvicinava ai nostri pollai per assaltarli, o negli orti, quasi sempre ci accorgevamo della sua presenza solo all'indomani, scoprendo i danni che aveva arrecato. Ma da quando abbiamo tre cani, che fanno la guardia per le stradine del nostro borgo, ci accorgiamo subito della presenza dell'orso. E la "musica” va avanti per diverse ore della notte». A Santa Maria Maddalena l'orso è stato avvistato in paese già diverse volte. L'ultima, in ordine di tempo, tre notti fa, proprio all'ingresso dell'abitato. Un giovane romano, all'abbaiare dei cani, ha acceso un faro per illuminare la strada, quando all'improvviso si è visto apparire l'orso.
Animalieanimali
10 AGOSTO 2009
L'ORSO KNUT E' ORMAI ADULTO. AVRA' UNA FIDANZATA DI PISTOIA
Il popolare plantigrado berlinese avrà al suo fianco una femmina in arrivo dalla Toscana.
Vi ricordate Knut, l'orso bianco che la mamma non voleva, salito alla ribalta delle cronache quando era cucciolo nel 2007, allevato con il biberon nello zoo di Berlino e diventato una vera mascotte in Germania? Bene, l'orso polare, che oggi è alto due metri e pesa 210 chili, non soffrirà più di solitudine e avrà la sua fidanzata (toscana). Knut sarà raggiunto da un'orsa italiana, Gianna, chiamata così in onore della cantante Gianna Nannini e nata nel novembre del 2006 a Pistoia, che verrà trasferita a Berlino dallo zoo di Hellabrunn a Monaco a metà settembre.
La notizia viene riportata dal quotidiano tedesco Tagesspiegel, il quale racconta che i due verranno tenuti per un po' separati da uno steccato attraverso il quale potranno comunque prendere confidenza l'uno con l'altra. Ma per eventuali cuccioli bisognerà attendere altri due anni: gli orsi polari infatti raggiungono la maturità sessuale a quattro anni. Nato in cattività alla fine del 2006 e rifiutato dalla madre, Knut è stato allevato dai guardiani dello zoo ed è stato il primo fra gli orsi polari nati lì a sopravvivere all'infanzia. Oggetto di una campagna mediatica notevole, il suo nome ha fatto il giro del mondo. A Knut sono stati dedicati giocattoli, libri e DVD, mentre lo zoo di Berlino nel 2007 ha visto aumentare i suoi profitti per quasi 5 milioni di euro, con un aumento delle visite del 30%.
IL GIORNALE
10 AGOSTO 2009
CANI INTELLIGENTI COME BAMBINI: RICONOSCONO LE PAROLE E I NUMERI
Ci sono razze in grado di imbrogliare i padroni esattamente come fanno i figli piccoli con i genitori
Nino Materi
Scoperto il segreto di Lassie. Il collie del film più strappalacrime nella storia cine-cinofila riusciva sempre a tornare dal lontano padroncino Joe per una semplice ragione: Lassie è più reattivo del Tom Tom, il navigatore satellitare. La sua razza è capace infatti di riconoscere oltre 250 parole (indicazioni stradali incluse) e fare calcoli aritmetici (utile per calcolare le distanze chilometriche).
Ma, esattamente come tra gli umani, anche nel mondo canino ci sono i soggetti più svegli e quelli più imbranati. Per non correre rischi, prima di scegliere un amico a 4 zampe, è meglio allora consultare il manuale-baubau (da non confondersi con quello miciomicio) del professor Stanley Coren della University of British Columbia, autore di vari libri sull’intelligenza di Fido e soci. L’ultima sua ricerca è giunta a una conclusione ben nota a chi possiede un cuccia in giardino: i cani riescono a «imbrogliare» i padroni proprio come i bambini piccoli riescono a ottenere dai genitori ciò che vogliono, facendo loro gli occhi dolci e le faccette simpatiche. Coren è riuscito perfino a quantificare il QI dei colleghi del commissario Rex: «I cani sono intelligenti come noi umani, hanno capacità mentali che equivalgono a quelle di un bambino di 2-2,5 anni». Lo studio, presentato nel corso della Convention Annuale dell’American Psychological Association a Toronto, ha incoronato il border collie come quello più dotato sul fronte dell’apprendimento. Secondo posto per il barboncino, terzo il pastore tedesco, quarto il golden retriever; seguono quel simpaticone del dobermann, il cane pastore delle Shetland e il labrador. Chiudono la classifica il basset hound (quello con le orecchie flosce da cocker), il beagle (sempre preoccupato di essere «adottato» come cavia da qualche laboratorio scientifico), il pechinese (che sembra appena uscito da un frontale con una padellata sul muso) e il chow chow (che saluta sempre, ma poi è sempre lì). Spiega il dottor Coren: «Ci sono vari tipi di intelligenza. Quella istintiva che il cane ha di suo dalla nascita, quella adattiva che equivale a quanto è bravo un cane ad imparare dall’ambiente intorno a lui per risolvere problemi, infine quella funzionale e di ubbidienza (l’equivalente dell’apprendimento scolastico)». «Tutti siamo curiosi di sapere cosa pensa il nostro amico peloso - dichiara l’esperta -; capire perché a volte hanno dei comportamenti stupidi e irrazionali, mentre in altre occasioni mostrano dei momenti di sbalorditiva vivacità di ingegno e creatività. Non saranno Einstein, ma sono di sicuro molto più del previsto simili a noi». Gli esperimenti di Caren hanno dimostrato che i cani possono imparare qualcosa come 165 parole (i più svegli anche 250), sanno contare fino a 4-5 e conoscono le regole base dell’aritmetica. Inoltre gli animali hanno una formidabile intelligenza spaziale, sanno localizzare oggetti di interesse, evitare luoghi pericolosi e trovare la via più breve per tornare a casa. Lassie docet.
TISALI ANIMALI
10 AGOSTO 2009
Cani vietati ai minori: la regola senza senso del sindaco di Pordenone
OSCAR GRAZIOLI
In sindaco di Pordenone è un buontempone (rima cercata). Qualche settimana fa è salito alla ribalta dei media per avere emesso un’ordinanza secondo la quale era vietato in città l’assembramento di oltre due persone. In altri termini, se due persone si fermavano a far due chiacchiere in piazza erano in odore di sedizione come qualche secolo fa. Non contento della prodezza il primo cittadino, al secolo Sergio Bolzonello, ha firmato un’altra ordinanza a tutela della popolazione contro le aggressioni dei cani randagi e di proprietà.
Non vi sarebbe nulla di male, visto che il problema spesso compare sui media in modo drammatico e talvolta con esiti fatali, specie per bambini e anziani, ma un vecchio adagio dice che “il troppo stroppia”. Passi che sia fatto divieto di addestrare i cani per stimolarne l’aggressività, evenienza già contemplata nella vecchia ordinanza Sirchia e reiterata in quella nuova della Martini, passi che sia fatto divieto di somministrare ai cani sostanze dopanti, norma del tutto inutile, in quanto solo il medico veterinario, e per ovvie ragioni di cura, può somministrare o prescrivere farmaci stupefacenti, anabolizzanti o antinfiammatori. Chiunque altri lo faccia compie una mezza dozzina di reati penali.
Ma dove l’ordinanza del sindaco friulano brilla per originalità sta nel fatto che chi ha la fedina penale sporca, per reati che contemplano oltre due anni di condanna, non può più detenere cani o gatti o altri animali per tutta la vita. Ora, garantisco che il sottoscritto non brilla per buonismo, però se uno ha fatto una rapina in banca, è stato condannato e ha saldato il suo conto con la giustizia, qualcuno mi spiega perché non possa mai più godere dell’affetto di un cane o di un gatto? Finché si parla di pene relative al maltrattamento sugli animali, al combattimento tra cani, alle scommesse clandestine, allora sono perfettamente d’accordo. Chi si è macchiato di tali reati venga inibito dal possedere un qualunque animale vita natural durante, ma che c’azzecca, direbbe qualcuno, chi ha falsificato il bilancio di un’azienda con il fatto di non poter mai più possedere un gatto?
Ma la perla del provvedimento sindacale deve ancora arrivare. Vietato il possesso di cani ai minori di 18 anni e ai disabili mentali. E perché mai a un ragazzo o ragazza di 16 anni dovrebbe essere impedito di tenersi il suo volpino o il suo bastardino? E perché mai una persona con seri problemi psichici (ovviamente ben seguito da famiglia e assistenti sociali) dovrebbe negarsi l’affetto di un cane che potrebbe riempire quei vuoti che un destino sfortunato gli ha riservato? Se mi trova d’accordo il fatto che determinate razze di cani possano essere interdette ai minori, ai criminali o a chi non ha conseguito un apposito patentino per allevarli, è completamente irragionevole negare a un ragazzino o a un minorato mentale la gioia di privarsi dell’affetto e della compagnia, spesso migliore di un farmaco, di cani che nulla avranno mai a che fare con aggressioni mortali a bambini o anziani. Al massimo daranno loro una leccatina.
BIG HUNTER
10 AGOSTO 2009
A Festambiente crociata contro il Ddl Orsi. Legambiente “mercificazione della fauna e della caccia”
In Italia le 138 specie a rischio di estinzione, di cui il 92 per cento appartenenti al regno animale, sono ora messe in serio pericolo dal Ddl Orsi. Questa la conclusione tratta da Legambiente e resa pubblica in occasione di Festambiente, lo scorso sabato a Rispescia (GR). Secondo l'associazione in un quadro normativo già debole, la revisione della legge sulla caccia peggiorerebbe lo stato di conservazione della fauna. Lo si evince in particolar modo dalle parole di Angelo Gentili, segretario nazionale di Legambiente tra gli organizzatori dell'evento - 'Il testo del provvedimento Orsi - ha dichiarato- ha contenuti che stravolgerebbero l'unica norma oggi in vigore, procurando un aumento significativo alle difficolta' che gia' ora si incontrano nella conservazione della natura, nella difesa dell'attivita' agricola e agrituristica, finanche a diventare, contrariamente a quanto ritiene lo stesso promotore, un danno per la stessa attivita' di caccia''. ''In particolare - precisa Gentili - il ddl non rafforza e non valorizza i principi di tutela e corretta gestione del patrimonio naturale, degli animali selvatici, di produttivita' delle imprese agricole e di preziosita' di quelle agrituristiche emergenti, di prospettiva di una caccia sostenibile e rivolta alla gestione sociale, bensi' orienta e piega tutto alla mercificazione della fauna e quindi alla caccia a pagamento''. Mercificazione di un bene essenziale rispetto al quale - secondo Legambiente - e' necessaria una maggiore informazione e sensibilizzazione.
IL RESTO DEL CARLINO
10 AGOSTO 2009
Più di 1500 cacciatori andranno a 'scuola' per imparare a sparare in sicurezza
Questura e Polizia Provinciale condurranno incontri e assemblee sui calendari della stagione venatoria, ma anche sulle regole per la custodia e il trasporto delle armi
Ferrara - Per il terzo anno, Questura e Polizia provinciale di Ferrara presentano insieme le principali norme previste dai calendari regionali e provinciali della prossima stagione venatoria, ma anche le regole per la custodia e il trasporto delle armi.
"E’ una collaborazione unica a livello nazionale - dicono le dirigenti Emanuela Napoli ed Enrica Bonini della Questura di Ferrara - per dare le giuste e necessarie informazioni, affinché l’attività venatoria si svolga nel pieno rispetto delle regole e in condizioni di sicurezza, sia per i cacciatori che per i cittadini”.
L’attività di informazione si svolgerà secondo un programma gia’ concordato di 11 assemblee che interesseranno tutti i nove ambiti territoriali di caccia provinciali (Atc) e che si terranno a partire da domani e fino all’8 settembre, data dell’ultimo incontro in calendario. “Una collaborazione vera- ha sottolineato il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli- che consentira’ di incontrare ed informare circa 1.600 cacciatori, che rappresentano oltre un terzo dell’intero mondo venatorio”.
Sono infatti 4.300 le doppiette in provincia di Ferrara che praticano la loro attività su un totale di 174.000 ettari. Di queste, 2.600 sono ferraresi, 250 cacciano solo in una delle tre zone pre-Parco, 990 provengono da altre province dell’Emilia-Romagna ed altri 460 dalle regioni limitrofe, prevalentemente Veneto e Toscana.
“Grazie a questa positiva collaborazione ed attivita’ di informazione- continua Castagnoli- abbiamo riscontrato in questi anni un drastico calo delle sanzioni, ad esempio, per quanto riguarda le violazioni delle distanze dalle case e dalle strade, con un conseguente innalzamento dei livelli di sicurezza”.
Ognuna delle 4.300 doppiette che esercitano la caccia nel Ferrarese, ha ricevuto direttamente a casa una cartina delle zone di protezione speciale (Zps) ed il calendario venatorio provinciale, mentre quello regionale viene consegnato dai Comuni al ritiro del Tesserino di caccia controllata.
“Gli incontri - ricorda in una nota la dirigente della divisione amministrativa della Questura di Ferrara, Bonini- saranno anche l’occasione per precisare che la ‘buona diligenza’ del cacciatore non si limita al solo periodo di caccia, ma si estende durante tutto l’arco dell’anno”.
E’ stato spiegato, infatti, che il ritiro della patente di guida per stato di ebbrezza costituisce motivo anche per la revoca della licenza di caccia e comporta, secondo le norme vigenti, un periodo di almeno 10 anni prima di poter esercitare nuovamente l’attività venatoria.
ANSA AMBIENTE
10 AGOSTO 2009
WWF;SU HIMALAYA 350 NUOVE SPECIE, CLIMA LE MINACCIA
ROMA - Sono piu' di 350 le nuove specie scoperte nelle regioni dell'Himalaya orientale. Un tesoro di diversita' biologica, ora seriamente minacciato dai cambiamenti del clima, che comprende il piu' piccolo cervo del mondo, una nuova specie di ''rana volante'' e una specie di geco che si ritiene presente sulla Terra da almeno 100 milioni di anni. E' quanto emerge dal dossier del Wwf ''The Eastern Himalayas - Where Worlds Collide'' che riassume le scoperte effettuate dal 1998 al 2008 da una serie di scienziati appartenenti a diverse organizzazioni in un territorio che va dal Buthan e dall'India nord-orientale all'estremo nord del Myanmar, al Nepal e alle regioni meridionali della Regione autonoma del Tibet (Cina). Le ricerche, durate per un decennio in remote regioni montuose che soffrono particolarmente l'innalzamento delle temperature globali, hanno portato alla scoperta davvero spettacolare di una rana color verde brillante (Rhacophorus suffry) che utilizza i lunghi piedi rossi palmati per librarsi nell'aria, del cervo foglia (Muntiacus putaoensis), il piu' piccolo e antico 'Bambi' del mondo dal manto bruno chiaro e occhi neri da cerbiatto innocente e di una specie di geco, presente sulla terra da 100 milioni di anni, scoperto in una miniera di ambra della Hukawang Valley, nelle regioni himalayane dell'estremo nord del Myanmar. ''Siamo di fronte a un patrimonio di diversita' culturale e biologica che e' pero' estremamente vulnerabile e fragile - avverte Gianfranco Bologna Direttore scientifico del WWF Italia - e che rischiamo di perdere per sempre, a meno di non agire da subito contro i cambiamenti del clima''.
LA NUOVA SARDEGNA
10 AGOSTO 2009
Porto Pino, cavalli in fuga travolgono una famiglia
SANT’ANNA ARRESI (CI). Si è rischiata la tragedia nella spiaggia di Porto Pino, ieri mattina, quando due cavalli, dopo aver disarcionato un’amazzone, hanno cominciato una sfrenata fuga al galoppo travolgendo una famiglia che stava rientrando a casa. Un brutto incidente che si è concluso con quattro feriti tutti ricoverati all’ospedale Sirai di Carbonia con prognosi che vanno dai 10 ai 20 giorni di cura. Il fatto è avvenuto intorno alle 11 quando una famiglia composta da una madre con tre bambini stava rientrando a casa dopo aver trascorso una giornata al mare. All’improvviso dalla pineta sono comparsi due destrieri: uno era scosso mentre il secondo aveva ancora in sella, terrorizzata, una vigilantes della società che effettua i controlli nella zona boschiva. Uno dei due animali, dopo aver schivato un’auto che parcheggiava nel piazzale antistante l’arenile, ha travolto due dei bimbi mentre il terzo, di pochi mesi, è rimasto illeso perché la madre con un gesto disperato ha sollevato di peso la carrozzina evitando il dramma. Le due amazzoni sono state sbalzate a terra rimanendo in stato di semincoscienza. Sono stati momenti di panico. Sul posto sono accorse prontamente due ambulanze e i medici del 118 hanno prestato le prime cure a un bimbo di 4 anni e al fratello di 9 che nel travolgente passaggio delle due bestie sono rimasti feriti alla testa e agli arti. Ferite anche le due vigilantes, Daniela Contu (35 anni) e Monica Massa (27). Il più grave è apparso subito il piccolo di 4 anni che ha riportato un trauma cranico e una ferita alla fronte che i medici hanno suturato con otto punti, il fratello maggiore, invece, ha riportato una forte contusione al polpaccio destro e sospetta frattura del femore mentre le due amazzoni, ricoverate sotto choc, sono sotto osservazione per contusioni in varie parti del corpo. Per i feriti si attende l’esito della Tac. Le due donne in sella percorrevano il tratto di strada sterrata che va dalle dune al campeggio. Sarebbe stato un aquilone lanciato da un bagnante spaventare un cavallo che nella reazione avrebbe disarcionato la vigilantes, cominciando la corsa seguito a breve distanza dall’altro cavallo. Il sindaco Paolo Dessi, preoccupato, ha annunciato l’avvio di un’inchiesta. Tensione al pronto soccorso per l’arrivo del padre dei due bambini feriti, che ha parlato di leggerezza nell’affidamento di un servizio a cavallo nelle spiagge.
LA NUOVA VENEZIA
10 AGOSTO 2009
Cane morde cane rissa fra i padroni
SPINEA (VE). Diventa un ring l’area cani del parco Nuove Gemme. Due cuccioli si azzuffano per gioco, il più piccolo guaisce, forse morso dall’altro più grande e tra i padroni nasce una banale discussione che sfocia in scontro fisico. L’episodio è accaduto sabato sera, intorno alle 19. A liberare i cani dentro il recinto riservato agli amici a quattro zampe, un giovanotto, col suo piccolo Labrador e un signore, con al seguito una bambina e un cane di piccola taglia. Sembra un normale pomeriggio d’estate, col parco invaso dai soliti cittadini in cerca di un pò d’ombra, molti col cane al seguito. Gli animali giocano tra loro, sotto l’occhio vigile dei padroni, poi ad un certo punto il più piccolo guaisce dopo una piccola zuffa col Labrador. Intervengono i proprietari. Tra i due parte un diverbio, poi iniziano a volare parole grosse. In un attimo i due padroni passano alle mani. Alla scena assistono attoniti gli altri frequentatori del parco. Qualcuno, vedendo la mal parata, decide di chiamare i carabinieri. Arriva anche un’ambulanza per prestare le prime cure al giovane, che tra i due sembra aver avuto la peggio. Per fortuna però niente di grave. Ora uno dei due contendenti potrebbe decidere si sporgere denuncia. Sulla vicenda interviene però anche il consigliere del Pdl Mauro Armelao, che afferma: «Non è la prima volta che in quella zona si verificano aggressioni tra animali o come in questo caso tra i proprietari. Si prevedano due zone, una per quelli di grossa taglia e un’altra per quelli più piccoli e si provveda ad istituire l’obbligo di far indossare la museruola all’interno del recinto. A questo Comune serve comunque un regolamento per la tutela degli animali». O per il buon comportamento dei padroni?
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AGI
10 AGOSTO 2009
Gli effetti si "riattiverebbero" a distanza di tempo
CANNABIS: DIETA E STRESS POSSONO FALSARE I TEST
Londra, 10 ago. - Gli effetti della cannabis possono "riattivarsi" a distanza di tempo in base alla dieta e allo stress, e rendere positivi al test anche se non si e' fumata marijuana per mesi. Lo rivela uno studio dell'Universita' di Sydney, Australia, pubblicato sul British Journal of Pharmacology. Il principio attivo della cannabis, il Thc (Tetraidrocannabinolo), viene infatti rapidamente assorbito dalle cellule del grasso una volta nel corpo, per poi essere liberato in seguito a stress o perdite di peso. "Pensavamo gia' che il Thc fosse accumulato nel grasso, ma potesse liberarsi in seguito nelle situazioni in cui esso si scioglie in fretta", ha detto Jonathon Arnold, ricercatore a capo dello studio. "Nel caso di rapide perdite di peso o di stress, il Thc potrebbe diffondersi di nuovo nel sangue, scatenando nuovamente gli effetti dell'intossicazione". Per verificare gli effetti a distanza del Thc, i ricercatori hanno iniettato nei topi di laboratorio Thc e, in seguito, l'ormone dello stress Atch, ottenendo una riattivazione della sostanza. Anche tenere i topi a digiuno ha gli stessi effetti. "Questo spiegherebbe i molti casi di persone trovate positive ai test o di atleti accusati di doping, anche se non avevano fumato da mesi", ha detto Arnold.
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