FEDERFAUNA
9 NOVEMBRE 2009
L'AACI CHIEDE CONTROLLI "BIPARTISAN" SUI CANILI DEGLI ANIMALISTI!! ...
La denuncia di Alma Galli e la storia del meticcio Poeta, azzerano la fiducia sulla gestione del randagismo in Italia. Il sistema economico e di potere, generato dalla legge 281/91, già tacciato di Inefficienza e costi smisurati, è oggi ulteriormente minato da montanti polemiche sui contributi richiesti per le adozioni di randagi inesistenti, ceduti più volte o deceduti. Sono sotto accusa diverse sigle animaliste per fatti di cronaca e inchieste relative a: -l'export-business truffaldino di randagi verso Svizzera e Germania -l'import-business di cani malati di leishmania dall Spagna -trasparenza dei contributi ricevuti per cessioni di cani a più persone -identificazione di animali con microchip sconosciuti all'anagrafe nazionale -trasporti di cani (staffette) illegali e disumani, denunciati in Italia e all'estero La storia di Alama Galli getta un'ulteriore ombra sull'Associazione Canili Lazio, per un cane ceduto più volte, da lei pagato 1000 euro a trimestre (rid bancario) , identificato con un microchip inesistente. L'ACL(Associazione Canili Lazio), insieme all'Anta Onlus, è una delle associazioni di riferimento del NIRDA, ed è quella che gestisce a Roma, il cosiddetto,"canile della forestale". L'AACI chiede al Sottosegretario Francesca Martini, ai responsabili del CFS e alle associazioni animaliste che gestiscono rifugi, la possibilità di un reciproco scambio di visite a beneficio della trasparenza. Chi non ha nulla da nascondere ha sempre le porte aperte!!! SEGUE PER I LETTORI LA STORIA DI ALMA GALLI E DEL CANE POETA. AACI Alberto Veronesi http://www.federfauna.org/News/news.php?id=2066 AGRIGENTO NOTIZIE 9 NOVEMBRE 2009
Getta il suo cane dal balcone di casa, denunciata quarantenne
Sciacca (AG) - Una donna di Sciacca, A.A., 40 anni, residente in via delle Mimose, nel quartiere Perriera, è stata denunciata per maltrattamento di animali. La signora, infatti, in un momento d'ira, ha preso il suo barboncino e lo ha gettato dal balcone della sua abitazione, al terzo piano di uno stabile. L'animale è stato affidato al veterinario Paolo Ciaccio che lo ha sottoposto a radiografie, riscontrando la frattura degli arti anteriori; inoltre esiste il dubbio sull'esistenza di una lesione alla spina dorsale.Il veterinario ha detto che, riguardo alle fratture, il cane guarirà entro venti giorni, mentre si dovrà aspettare per la possibile lesione. In casa della donna si è recato un assistente sociale del Comune e gli agenti della sezione Ecologia ed ambiente della polizia municipale. AGRIGENTO WEB 9 NOVEMBRE 2009
Sciacca (AG), lancia il cane dal balcone: denunciata
Sciacca (AG) - Una donna di 40 anni, A. A. , è stata denunciata per maltrattamenti di animali. La donna, in un momento di ira, ha gettato dal balcone della sua casa, al terzo piano di un immobile di contrada Perriera a Sciacca, il suo barboncino. L’animale è stato salvato dai vigili urbani, che hanno proceduto alla denuncia, e affidato ad un veterinario che ha diagnosticato la frattura degli arti inferiori e una probabile lesione alla spina dorsale.
IL GIORNALE DI GELA
9 NOVEMBRE 2009
DUE CANI AVVELENATI IN VIA CALCARE. INDAGINE DEL COMANDO DEI CARABINIERI
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Rossella Petta
Caltanissetta- Due nuovi casi di cani avvelenati sono stati registrati in via delle Calcare a Caltanissetta. Nei giorni scorsi, due quattro zampe regolarmente iscritti all’anagrafe canina accuditi dai residenti del quartiere sono stati presi di mira da ignoti. Gli animalisti, dell'associazione Lida, dopo essersi recati sul posto hanno trovato del cibo che conteneva del veleno. “Spesso abbiamo ritrovato -si legge nella nota delle animaliste - la cuccia che abbiamo sistemato per fornire ai cani un riparo per l’inverno, completamente allagata. Abbiamo cercato di posizionarla in modo da arrecare agli altri condomini il minor fastidio possibile. Nonostante tali accortezze purtroppo continuiamo a trovare nelle ciotole cibo pericoloso per la sua salute come lo sono le ossa di pollo per esempio.”
La scorse settimana alcuni residenti hanno allertato i condomini dell’intero stabile per il ritrovamento di numerosissime esche presumibilmente avvelenate dalla forma di piccoli cilindretti di colore rosa. Grazie all’intervento di una passante i quattro zampe li hanno soltanto annusati. I due animali adesso si trovano ricoverati in un ambulatorio cittadino. Si attendono adesso le analisi di laboratorio sui campioni raccolti dai testimoni e consegnati alla locale questura di Caltanissetta ed al Comando dei Carabinieri dove i reati sono stati denunciati.Al fine di assicurare alla giustizia gli autori dei suscritti reati la L.I.D.A. si impegna ad offrire una ricompensa di 500 euro a chiunque fornisca informazioni utili alle indagini. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9 SETTEMBRE 2009
Un cane gli ammazza le galline e lui lo uccide: denunciato tarantino
STATTE (TARANTO) - Un cane randagio si introduce nel suo pollaio e uccide alcune galline e lui lo ammazza colpendolo ripetutamente con un bastone: per questo è stato denunciato un uomo di 68 anni di Statte (Taranto), accusato di uccisione di animali. BISCEGLIE LIVE 9 NOVEMBRE 2009
Tiene in casa legata al collo una tartaruga "caretta caretta". Denunciato pescatore L'animale è stato soccorso e affidato al centro WWF di Molfetta, specializzato in recupero di tartarughe marine.
Bisceglie (BT) - Una tartaruga “caretta-caretta” in evidente stato di disidratazione è stata rinvenuta all’interno dell’abitazione di un pescatore 65enne di Bisceglie, che è stato denunciato per maltrattamento di animali e violazione delle direttive internazionali verso le specie protette.
VIRGILIO NOTIZIE
9 NOVEMBRE 2009
Puglia/ Bisceglie, caretta-caretta 'al guinzaglio': denunciato Tartaruga trovata in disidratazione a casa di un pescatore 65enne
Una tartaruga di specie caretta-caretta in evidente stato di disidratazione è stata trovata all'interno dell'abitazione di un pescatore 65enne di Bisceglie, nel barese, che è stato denunciato per maltrattamento di animali e violazione delle direttive internazionali verso le specie protette. La scoperta è dei carabinieri, su segnalazione di un centro Wwf. L'animale era sul pavimento, con una corda legata al collo. L'esemplare, di sesso femminile e di circa 25 chilogrammi, è stato verosimilmente catturato da un peschereccio al largo delle coste biscegliesi. La tartaruga, visibilmente disidratata e in pessime condizioni di salute, è stata immediatamente soccorsa, con un 'bagno' in una vasca e poi affidata al centro Wwf di Molfetta, specializzato in recupero di tartarughe marine. CORRIERE DELLE ALPI 9 NOVEMBRE 2009
Cani di detenuti Chi paga la retta se restano al canile?
BELLUNO. Difficile recuperare la retta dei cani lasciati al canile da chi, per guai con la giustizia, si trova rinchiuso in carcere. Sono anche questi i problemi con cui il canile comunale dell’Usl di Belluno deve fare i conti. Certo non sono molti quelli che finiscono in carcere e hanno un cane, ma le cifre che mancano all’appello sono molto più corpose. «I casi annui di questo tipo si contano sulle dita di una mano», dice il responsabile del servizio veterinario e del canile, Pierluigi Zanola. «Il problema è che gli animali che prima stavano con queste persone vengono affidati al canile dell’Usl, visto che in carcere non possono stare e così noi ci troviamo a dover gestire un certo numero di animali per i quali, secondo quanto stabilito dalla normativa regionale, dovrebbe essere pagata una retta di 4 euro al giorno. Cifra che nessuno ci paga». Come dice Zanola «più volte abbiamo chiesto alla casa circondariale che faccia firmare al carcerato una specie di liberatoria con cui possiamo dare in affidamento, fino a quando non finisce la pena, il cane o a qualche parente del proprietario o a qualche famiglia di volontari, ma non abbiamo avuto riscontri, se non dopo un anno almeno. E così intanto il tempo passa e nessuno può pagare la retta. Come si capisce è un problema che va a scapito dell’Usl e della Regione Veneto». Il problema non si pone per chi muore o per chi li abbandona. «Per questi provvediamo a trovare dei nuovi proprietari che li prendano con loro e li curino». IL TIRRENO 9 NOVEMBRE 2009
Cerca il suo cane e ne trova un altro
PISA. Scomparso sabato mattina a San Martino Ulmiano un golden retriver color beige chiaro che risponde al nome di Artù. Nel cercarlo a Cascina, è stato ritrovato un cane presumibilmente golden retriver o labrador dal color chiaro. Per informazioni rivolgersi al numero 335 1979913. Smarrito cane. Un canino nero piccolo, età un anno e mezzo, con microchip, si è perso in zona Carrefour. Telefonare al 3405921449.
NOTIZIARIO ITALIANO
9 NOVEMBRE 2009
Cacciatori illegali nel mirino
Sequestrati seimila volatili
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VICENZA - Gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato in collaborazione con la polizia Provinciale di Vicenza più di seimila uccelli e tutti quelli da richiamo sono vivi. I volatili erano tenuti in gabbie in varie aziende e depositi dell'alto vicentino. Sono in corso le indagini per vedere che provenienza abbiano questi animaletti e quali siano le vie del commercio illegale di cacciagione.
Tra uccelli da tavola e da richiamo sono state complessivamente sequestrate 3000 beccacce, 2000 allodole, 117 storni, 123 merli, 150 tordi bottacci e sasselli, 250 fringuelli, 33 peppole e 58 cesarie che erano conservate in celle frigorifere pronte per essere vendute. Si tratta in parte di specie che possono essere cacciate ma che non possono essere commerciate. Tra gli animali scoperto anche 139 fra pettirossi, cince fringuelli, lui, fenelli strillacci e passere scopaiole da usare come richiami. Uccelli peraltro sottoposti a sevizie. Secondo le prime indagini la cacciagione non sarebbe stata abbattuta in Veneto ma probabilmente in Slovenia o in altri paesi dell'est europeo dove la caccia non è regolamentata con le normative vigenti nella maggior parte dell'Eurpoa. LA CITTA' DI SALERNO 9 NOVEMBRE 2009
Utilizzati per fare da richiamo
Mercato san Severino (SA). Decine di uccelli tenuti in gabbia come richiamo, alcuni con le ali e gli arti legati e un esemplare di cardellino accecato e mutilato alle zampe, perché cantasse più forte e attirasse in trappola i suoi simili. E’ quanto hanno scoperto in localitá Ciorani le guardie del Wwf di Salerno e i carabinieri della tenenza di Mercato San Severino, durante un’operazione contro la caccia illegale delle specie protette che ha portato alla denuncia di due persone per caccia illegale con mezzi non consentite e maltrattamento ad animali. • Giunti ai piedi di un versante montuoso, carabinieri e gli uomini del Wwf hanno avvertito il suono di un richiamo acustico riproducente il verso del cardellino. Poco dopo sono state sorprese le due persone mentre sistemavano reti da cattura molto estese. I due avevano con loro uccelli seviziati perché cantassero e utilizzavano anche un richiamo acustico a funzionamento elettromeccanico, per potenziare l’effetto attrattivo. Durante le perquisizioni domiciliari, nelle loro abitazioni di Bracigliano, sono stati inoltre rinvenuti fucili, cartucce e polvere da sparo illegalmente detenuti, oltre ad altre reti per uccellagione.Il presidente del Wwv, Mario Minoliti, ha auspicato un tavolo di confronto tra istituzioni, associazioni ambientaliste e venatorie, per far cessare il fenomeno del bracconaggio. GAZZETTA DI MODENA 9 NOVEMBRE 2009
Ucciso un tasso bianco
PRIGNANO (MO) - Ucciso un tasso bianco Un bellissimo tasso bianco è stato trovato morto sul ciglio della provinciale per Monchio, a meno di un chilometro da Saltino. Si è cercato di curarlo ma tutto è stato inutile. Il soprannumero degli animali in montagna è noto, tanto che gli incidenti fra questi mammiferi e le automobili sono sempre più frequenti, anche con danni ingenti. (l.c.) ZOCCA Sport e manutenzione Alcuni appassionati sportivi di Zocca si lamentano per la manutenzione degli impianti del paese e la cattiva gestione. E’ il caso di chi frequentava fino a qualche tempo fa i campi da tennis, dove - stando alla loro segnalazione - in alcuni punti ci sono erbacce alte. Il problema perà riguarda anche gli spogliatoi e i muri esterni della costruzione - denunciano gli sportivi - che avrebbero bisogno di una migliore manutenzione. SICILIA TODAY 9 NOVEMBRE 2009
Siracusa, denunciato per ricettazione di un cane
Siracusa - Il cane è stato visto dal proprietario, che ne aveva subito il furto. Il cucciolo si trovava all'interno di una ricenzione presso un distributore di benzina a Floridia. SICILIA ONLINE 9 NOVEMBRE 2009
SIRACUSA: POLIZIA DENUNCIA UN UOMO PER RICETTAZIONE DI UN CANE
SIRACUSA (ITALPRESS) - Una persona di 60 anni, di Siracusa, e' stata denunciata per ricettazione di un cucciolo di Labrador. Il proprietario aveva denunciato il furto dell'animale nei giorni scorsi. E' stato proprio l'uomo ha segnalare alla polizia la presenza del cane all'interno della recinzione di un distributore di benzina, a Floridia. Gli agenti con la collaborazione dei vigili del fuoco hanno liberato il cucciolo e lo hanno identificato grazie al microchip. SIRACUSA NEWS 9 NOVEMBRE 2009
Siracusa: Denunciato Per Aver Ricettato Un Labrador Di 3 Mesi
Ieri gli Agenti delle Volanti hanno denunciato G.B., 63 anni, residente a Siracusa, per il reato di ricettazione di un cane di razza Labrador.In particolare, il legittimo proprietario il quale pochi giorni prima ne aveva denunciato il furto lo riconosceva all’interno della recinzione di un distributore di benzina a Floridia. Avvisata la Sala Operativa della Questura gli Agenti intervenivano sul posto, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, liberavano il cucciolo di tre mesi e, dopo aver rilevato il numero del microchip, lo riconsegnavano al legittimo proprietario. MESSAGGERO VENETO 9 NOVEMBRE 2009
San Quirino, cerva nel canale tratta in salvo dai vigili del fuoco
SAN QUIRINO (PN). Si è mossa anche la squadra Saf (speleo, alpino, fluviale) dei vigili del fuoco di Pordenone, ieri mattina a San Quirino, per portare in salvo una cerva caduta nel canale irriguo a lato della strada per Vivaro. Come già successo più volte, in questo come in altri canali, l’animale è scivolato in acqua e non è più riuscito a risalire, in quanto le sponde sono di cemento e non offrono alcuna presa. Imbragata a dovere non senza sforzi, alla fine la cerva ha potuto riguadagnare la riva. L’animale non è stato però rimesso in libertà, bensì affidato alla Forestale: nei ripetuti e disperati tentativi di mettersi in salvo, si è infatti procurata escoriazioni e traumi alle zampe che necessitano di cure. BRESCIA OGGI 9 NOVEMBRE 2009
Vigili del fuoco a Flero per due pecore in acqua
Flero (BS) - Nella giornata convulsa di ieri, con le forze dell'ordine e i soccorritori impegnati a garantire la sicurezza durante la visita del Papa, c'è comunque stato tempo anche per dare aiuto ad alcuni animali finiti nei guai.
ANSA
9 NOVEMBRE 2009
Il baby torero incornato a Lima
Brutta avventura per il giovanissimo torero Michelito alla Corrida della Fiera di Nostra Signora dei Miracoli a Lima, in Peru'
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LIMA (PERU) - Brutta avventura per il giovanissimo torero Michelito alla Corrida della Fiera di Nostra Signora dei Miracoli a Lima, in Peru'. Il ragazzino, appena 11 anni, e' stato incornato da un toro. Il piccolo è figlio del famoso matador Michel Lagravere, e ha iniziato a gareggiare nelle arene a 5 anni, entrando lo scorso gennaio nel Guinness dei primati per aver combattuto con sei tori nello stesso giorno.
Animalieanimali 9 NOVEMBRE 2009
ABBASSO IL CIRCO DEI RINGLING BROS, PETA CONTRO UN GIOCO WII
Dopo l'attacco sferrato a quella sterminatrice di animali di Cooking Mama, l'organizzazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), che si batte per i diritti degli animali, si lancia contro ad un altro titolo, ancora per piattaforma Nintendo ma questa volta è il turno di Wii.Nella fattispecie, si tratta di Ringling Bros., un gioco pubblicato da 2K riguardante il mondo del circo. La protesta, di fatto, non va contro ai contenuti stessi del gioco, ma al fatto che si tratti del gioco ufficiale del circo Ringling Bros., considerato dagli animalisti come un circo in cui gli animali vengono regolarmente maltrattati. "Fate sapere che preferiremmo giocare ad un gioco su un circo che non fa del male agli animali per l'intrattenimento", c'è scritto nella petizione pubblicata sul sito della PETA.Il circo in questione sarebbe infatti "conosciuto per la sua lunga storia di abusi sugli animali", in particolar modo gli elefanti e si tratta di uno dei circhi più famosi in America dagli anni 20 a questa parte. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9 NOVEMBRE 2009
Manfredonia: e le capre si presentano in Pretura
MICHELE APOLLONIO
MANFREDONIA (FG)- Spettacolo fuori dell’ordinario dinanzi al Palazzo di Giustizia prospiciente alla scogliera Acqua di Cristo, in fondo a Viale Miramare. Un nutrito gregge di capre ha invaso Piazza Alessandro Galli girovagando indisturbato per i viali e fra le automobili parcheggiate e prendendo d’assalto le palme che ornano la piazza brucando germogli e quant’altro di erbaceo hanno trovato intorno. Un pasto alquanto stuzzicante e indubbiamente inusitato stante l’impegno col quale quei mammiferi ruminanti lo hanno gustato. L’esibizione del tutto straordinaria ha naturalmente incuriosito i passanti specie i bambini increduli e sorpresi molti dei quali non avevano probabilmente visto prima, quanto meno dal vivo, quegli animali. Non capita infatti spesso di trovarsi a tu per tu con animali sia pure mansueti nelle vie cittadine.Non si è saputo da dove venissero quelle capre. Non c’era nessun pastore che le governasse. Di solito gli animali di allevamento “sanno” cosa fare autonomamente. Probabilmente quelle capre erano state condotte nei prati verdi per le abbondanti piogge della vicina periferia e poi da lì, approfittando magari di una distrazione del guardiano, hanno pensato bene di fare una capatina in città, costeggiando la scogliera vicina.
WEBMASTER POINT
9 NOVEMBRE 2009
Dvd Copiati illegali e pirata: i cani saranno in grado di scoprirli annusandoli
Per gentile concessione di Altrenotizie.org
Alessandro Iacuelli
Tutti quanti siamo a conoscenza del fatto che i cani vengono utilizzati dalle forze di polizia per scoprire tracce di sostanze illegali, nascoste alla vista.Non tutti sanno invece, che sempre i cani vengono utilizzati anche per fiutare CD e DVD contraffatti! Cani che non sono stati addestrati per fiutare e scoprire droga o esplosivo, ma policarbonato, e sostanze plastiche di cui sono composti i dischi. Tutti i dischi, non solo quelli falsi.Questo almeno è quello che sostengono gli addestratori. Al momento gli animali sono usati in Portogallo, Malesia, Messico e Stati Uniti, e si stanno già diffondendo per il mondo; hanno imparato a "girare per mercati e vie sospette e a scovare pile di materiale contraffatto". Anche se, come al solito, non sarà certo il cane a stabilire quali vie sono sospette e quali no, all'interno di una città.I primi labrador a imparare questo nuovo "mestiere", il fiutare CD e DVD, non sono stati addestrati da qualche corpo di polizia. In questo le polizie c'entrano ben poco. L'idea, infatti, è venuta a Dan Glickman, presidente dell’Associazione dell’Industria cinematografica statunitense (MPAA). Erano due cani abbandonati in un canile del nord Irlanda e avevano due anni di età. Dunque, un'iniziativa privata da parte di un'associazione confederale di industriali. Con una forte contraddizione che emerge facilmente.Il loro addestratore, Michael Buchan, vicedirettore dell’intelligence della Mpaa - già, perché l'associazione confederale degli industriali della musica ha un proprio servizio d’intelligence - inizialmente non era molto convinto dell'affidabilità del metodo, poi successivamente si è dichiarato sorpreso dal risultato: "Ovviamente", viene riportato sulle pagine del Corriere, "gli animali non riescono a distinguere dischi originali da dischi falsi, ma laddove c’é il sospetto di contraffazione danno una grossa mano per scovare enormi quantità di materiale nascosto".Per diffondere questa metodologia, la MPAA ha patrocinato una tournée dei due cani in Usa e in Europa per "sensibilizzare il mondo al problema della contraffazione di opere intellettuali". Questa "sensibilizzazione" si basa, secondo le dichiarazioni della MPAA, sul fatto che la contraffazione di CD e DVD ha messo in ginocchio l’industria mondiale discografica e cinematografica, solo in Italia si calcola un giro d’affari di 2 miliardi e mezzo di euro.Ma le contraddizioni emergono lo stesso. Ci si chiede ad esempio come mai a costruire le attrezzature per la riproduzione di quelle "opere intellettuali", come masterizzatori e batterie di masterizzatori, CD e DVD scrivibili, siano le stesse industrie aderenti alla MPAA, le stesse che poi vogliono combattere la copiatura massiccia, permessa dalle loro stesse apparecchiature.C'è poi un'altra contraddizione, ed è quella che riguarda i soldi. Molte volte è stato chiesto alle industrie discografiche come mai sia sorta un’industria parallela della contraffazione. Le risposte sono sempre state vaghe, e mai riassunte nell'unica frase sensata che si potesse dire: i CD costano troppo.Certo, in alcuni casi è stato fatto notare alle case discografiche questo costo oggettivamente elevato dei CD, e la risposta dei discografici è sempre stata la stessa: "Il costo è elevato perché comprende non solo la registrazione e la produzione, ma anche le campagne pubblicitarie che sono oggettivamente costose, poiché realizzare un videoclip musicale ha dei costi elevati, e tutto il battage pubblicitario costa moltissimo".Ci troviamo quindi davanti ad una strategia di marketing palesemente sbagliata! Una strategia di marketing, quella basata sui videoclip e tutto il resto, che costa più del prodotto stesso e che fa lievitare i costi dei CD così tanto da riuscire a far addirittura diminuire le vendite ed orientare una parte consistente di potenziali clienti verso il mercato della contraffazione. Il compito di ogni strategia di marketing dovrebbe semmai essere quello di far aumentare le vendite, ma l'industria discografica insiste su questa via, preferendo poi combattere la contraffazione sul piano della repressione.In realtà, la contraffazione di massa, come tutte le attività criminali organizzate, possono essere combattute solo con la convenienza: quando i CD e i DVD avranno costi non triplicati rispetto al loro reale valore, e soprattutto costi concorrenziali a quelli del mercato della contraffazione; acquistare un CD non originale non sarà più conveniente, più semplice e lineare di così... TISCALI 9 NOVEMBRE 2009
Dagli orsi della luna alla capra nera: mobilitazioni e raccolte di firme per salvare gli animali
Gli italiani, brava gente, quando si prendono a cuore una causa non si fermano di fronte a nulla. Partono con le raccolte di firme e di fondi, organizzano concerti benefici o marce della pace. In periodo di crisi le occasioni non mancano e, a giudicare dal boom di iniziative, a farla da padrone sono gli animali: dalla capra nera al suino nero pure lui, dai pipistrelli alle galline padovane, per non parlare di api, boschi e fiumi. Ovini in pericolo - La capra nera di Verzasca ha ispirato una grande mobilitazione in Lombardia. Si tratta di una razza caprina indispensabile per la sopravvivenza di molte aziende tra Italia e Svizzera ed è stato necessario correre ai ripari in un momento in cui gli allevatori varesini si trovano ad affrontare una situazione di grande difficoltà, alle prese con finanziamenti sempre più scarsi e con il crollo nella produzione del latte. E così la comunità Montana Valli del Luinese e Canton Ticino si sono dati da fare con raccolte di firme e di fondi per salvare e valorizzare gli allevamenti. Il maiale nero - Anche il suino casertano, più noto nella zona come “suino nero” destra preoccupazione e rischia di perdere il suo legame con il territorio d'origine. Allevato tra la Campania, il Molise e le province di Latina e Frosinone, questo maiale è da anni oggetto di attenzione da parte dei consumatori e delle istituzioni pubbliche della provincia di Caserta a causa di un sistema allevatoriale fragile nella struttura e debole negli investimenti. Il risultato è un numero di capi non costante nel tempo che impedisce di porre in essere interventi di miglioramento genetico della razza e progetti industriali volti a valorizzarne le carni. Le bat-box - Grido d’allarme anche dai pipistrelli. Per contribuire alla conservazione di questo straordinario animale, gli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze hanno lanciato la campagna “un pipistrello per amico” con la diffusione delle “bat-box”, piccole casette di legno da utilizzare per offrire nuovi rifugi a questi efficienti predatori di zanzare. Le bat-box sono state progettate per essere appese agli alberi del proprio giardino o alla parete esterna della casa, meglio se al riparo sotto la grondaia del tetto. Ci si guadagna un amico e ci si perde in zanzare. Api da salvare - Una delle iniziative che ha dato maggiori frutti è stata quella per le api, che negli anni scorsi hanno rischiato l’estinzione. “Senza api il mondo è più grigio” è stato lo slogan lanciato da Apitalia dopo la perdita di circa 200.000 alveari, la maggior parte dei quali solo al Nord. L’appello è stato accolto e gli italiani si sono subito mobilitati fino ad ottenere la messa al bandi dei pesticidi che minacciavano la sopravvivenza delle api. Boschi e fiumi - Grande solidarietà anche per l’iniziativa “salviamo il bosco di Gioia”: una superficie di più di 10.000 mq con 200 piante d’alto fusto (magnolia, faggio, platano, leccio, tiglio, carpino, olmo, abete, quercia rossa, cedro…) fra cui esemplari di 50, 60 e 70 anni. Si trova nel centro di Milano e la mobilitazione è scattata per impedire che venga raso al suolo per fare posto agli edifici nel nuovo polo regionale. A Palermo invece si sono raccolte centomila firme e centinaia di palloncini colorati per salvare il fiume Oreto. Salva il Dugongo - Ma gli italiani non guardano solo ai guai di casa propria: a Genova è stato organizzato un concerto benefico e una raccolta di firme per salvare gli orsi della luna. I fondi sono stati destinati all'attività di liberazione e riscatto degli orsi della luna detenuti nelle fattorie della bile, in Cina, Vietnam e Corea e barbaramente torturati per tutta la loro vita. E c’è anche il Dugongo da salvare: sono state raccolte trentamila firme per salvare questo animale, simile a una mucca marina e minacciato dalla costruzione di una base per gli elicotteri della Marina Usa al largo della costa giapponese.
ANMVI OGGI
9 NOVEMBRE 2009
APPROVATO EMENDAMENTO SU TAGLIO DI CODA E ORECCHIE
Le Commissioni Giustizia e Affari esteri hanno concluso l'esame del Ddl del Governo per la ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987. E' stato conferito il mandato ai relatori di riferire favorevolmente in Assemblea. Nelle Commissioni sono passati alcuni emendamenti al testo presentato dal Governo fra cui l' emendamento 3.4 dell'On Contento (PDL) che recita: Al comma 1, lettera b), capoverso «Art. 544-ter», sostituire il quarto comma con il seguente: LA NUOVA SARDEGNA 9 NOVEMBRE 2009
È sarda e fa furore a Verona la carrozza «con il trucco»: va a motore e il cavallo riposa
Daniela Scano
SASSARI. La “carrozza con il trucco” mette d’accordo gli animalisti e i cocchieri del terzo millennio. I cavalli non dovranno più faticare per portare i turisti a spasso per la città. Merito di un sardo che ha inventato e brevettato la carrozza elettrica. È sarda la novità della FieraCavalli, rassegna internazionale di Verona. Tra gli stand più visitati c’era quello che presentava la carrozza brevettata da Stefano Carboni, nipote d’arte: il nonno Orazio Carboni fu un celebre costruttore di carrozze. Stefano, che di professione fa l’avvocato, ha messo ha frutto la sua passione per i cavalli e le carrozze (ha acquistato la prima nel 1994) nella società Pegasus amministrata da sua madre Nadina Bertoli. Il segreto è un piccolo motore elettrico che fa procedere la carrozza carica di passeggeri. Il cavallo c’è, ma solo per fare scena, però non è funzionale allo scopo. Ad Alghero, la prima città italiana dove la carrozza elettrica è in funzione da qualche mese, è possibile vedere vagoni con venti turisti trainati da un pony. Gli effetti immediati del brevetto sono stati salutari sia per i quadrupedi sia per la Pegasus. Nel corso degli ultimi sei mesi, i turisti che hanno fatto un giro in carrozza nel centro storico di Alghero sono più che raddoppiati, passando dai dodicimila del 2008 agli oltre venticinquemila del 2009. A Fieracavalli Pegasus faceva parte del gruppo di imprenditori arrivati nella città veneta dalla Sardegna con la società «Obbiettivo Impresa» di Giuseppe Campus. Moltissimi i curiosi, numerosi gli imprenditori interessati ad acquistare un modello. L’ultimo acquirente della nuova carrozza elettrica è stato, ieri mattina, un greco. Le carrozze vengono prodotte in Polonia mentre la componentistica elettrica viene fatta dalla Pegasus. L’inventore della carrozza è soddisfatto per diverse ragioni. «La prima - dice Stefano Carboni - è di essere stato in grado di trasformare in realtà una fantasia. Poi c’è il piacere di essere stati in grado di esportare nella penisola e all’estero una idea nata e realizzata in Sardegna. Infine, per me che amo i cavalli, c’è anche la gioia di avere alleviato la loro fatica». Ma se è stata la novità assoluta dell’ultima edizione di Fieracavalli, la carrozza elettrica non è stata l’unica sorpresa sarda alla manifestazione internazionale. La società di Giuseppe Campus, infatti, è riuscita a portare alla rassegna un mix fatto di amore per i cavalli, tradizione, enogastronomia e arte. Oltre al menù composto da pane frattau (tipico primo piatto della cucina barbaricina), porcetto arrosto, sebadas e mirto, lo stand sardo ha offerto ai visitatori di Fieracavalli spettacoli e un suggestivo «fotoracconto» realizzato da Stefano Grasso tra i cavalli selvatici sardi. Si tratta dei cavalli che vivono a 1.400 metri di quota sul Gennargentu e dei cavallini della Giara. Animali che «Obbiettivo Impresa» vuole salvaguardare con un progetto dedicato alle biodiversità sarde. Animalieanimali 9 NOVEMBRE 2009
TONNO ROSSO, UE VUOLE RIDUZIONE CATTURE Via ai lavori della Conferenza Iccat
L'Unione europea vuole ridurre le possibilità di pesca di tonno rosso a livello mondiale per assicurare la ricostituzione dello stock: questa la posizione annunciata oggi alla vigilia della riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (Iccat),a Recife, in Brasile.
ANMVI OGGI
9 NOVEMBRE 2009
TUTELA EQUIDI, MINISTERO LAVORA A LEGGE QUADRO
Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini è intervenuta ieri contro il Comune di Ne (Genova) che per risolvere il problema dei cavalli che vivono allo stato brado in Alta Val Gravena ha predisposto una ordinanza di cattura. Nei giorni della presentazione del Codice per la tutela e la gestione del cavallo, il sottosegretario ha attivato la Direzione generale competente del ministero che è intervenuta sentendo il servizio veterinario della ASL e contattando le autorità comunali, proponendo soluzioni alternative, per esempio una eventuale adozione degli animali, organizzare percorsi rieducativi per quei cavalli non più abituati all'uomo oppure la realizzazione di apposite aree recintate già impiegate in un caso analogo in Piemonte.Il Codice per la tutela e la gestione degli equidi, presentato a Verona, è il primo passo di "un cammino che porterà alla elaborazione di una norma compiuta" e "pone le basi per una corretta gestione degli animali improntata sul rispetto delle esigenze etologiche e fisiologiche dell'animale - ha spiegato il Sottosegretario, che ha aggiunto: "con il Codice iniziamo un cammino che porterà alla elaborazione di una norma compiuta per la tutela degli equidi che disciplinerà ogni aspetto del rapporto uomo-animale, responsabilizzando gli operatori e chiunque a qualsiasi titolo se ne occupa".Le linee guida che il Ministero seguirà nella elaborazione di una legge in tema di tutela degli equidi coinvolgono "la repressione delle attività dolose compiute ai danni degli animali" e contemporaneamente mettono in campo azioni per "una rapida crescita culturale di tutto il comparto, basata soprattutto sulla diffusione di buone prassi di rispetto per il benessere animale". Il codice sarà uno degli allegati alla legge quadro. «È un settore in espansione. I cavalli devono avere la cittadinanza ed essere trattati con dignità. In Italia siamo molto indietro. Sono in contatto con la Federazione sport equestri perché si impegnino a non macellarli una volta conclusa la carriera», dice la Martini. Il Codice per gli equini che si ispira a quello inglese. «Esistono i livelli essenziali di assistenza per l'uomo, cioè l'elenco delle cure di base che devono essere assicurate ai cittadini. Ebbene vogliamo che anche i cavalli abbiano i loro Lea», ne spiega le finalità la Martini. Un decalogo di raccomandazioni per garantire il benessere e prevenire il maltrattamento. Ad esempio, scodella dell'acqua sempre piena e pulita, cibo di buona qualità, non ammuffito, box con pavimento antisdrucciolo e scolo dell'acqua, convogli per il trasferimento dotati di certi servizi e non inferiori a determinate misure, addestramento secondo orari «sindacali», spazi per l'attività fisica, standard sui finimenti.Gli obiettivi generali da perseguire sono "la promozione delle attivita' equestri, la tutela della salute e corretta gestione del cavallo, la ricerca in campo medico-veterinario, la relazione uomo-animale come motore di benessere". Secondo Martini, "gli eventi equestri di particolare rilievo devono costituire anche occasioni importanti per la diffusione e la crescita di una corretta cultura equestre e di sviluppo di questo settore della medicina veterinaria nel nostro Paese, oltre che di un'etica che va posta alla base di tutte le molteplici attivita' che coinvolgono il cavallo e gli animali in senso lato".
BIG HUNTER
9 NOVEMBRE 2009
Veneto: Tar e Regione sospendono le deroghe. Enalcaccia: basta con le appartenenze politiche
La sospensione delle deroghe da parte della giunta Galan per il raggiungimento dei limiti massimi di prelievo delle specie consentite, è arrivata in concomitanza al provvedimento del Tar del Veneto che avrebbe ugualmente sospeso in via cautelare anche questa seconda delibera regionale, replicando lo stop deciso per la prima delibera soltanto una settimana fa. “Nel rispetto della normativa e degli impegni assunti in sede europea relativamente ai controlli, abbiamo predisposto il decreto a firma del presidente, che sospende per la stagione venatoria 2009-10 la caccia alle specie in deroga – ha commentato l'assessore alla Caccia Elena Donazzan - In questo modo - ha aggiunto - accogliamo anche le preoccupazioni recentemente espresse dal Tar”. Annata da dimenticare per le cacce in deroga secondo Enalcaccia Veneto che contesta la sospensione della giunta per il presunto raggiungimento dei prelievi consentiti. “Ma allora perchè sospenderle se non si hanno dati certi ma solo presunti?” incalza l'associazione venatoria interrogandosi poi sulle priorità del Tar “non hanno altro da fare di più importante e urgente?” oppure “dobbiamo pensare i ricorsi per le cacce i deroga proposti dagli anticaccia hanno la più assoluta priorità per i Giudici?”.
Per Enalcaccia Veneto è giunto il momento per le associazioni venatorie di lasciare in disparte le beghe interne causate dalle appartenenze politiche, che fanno solo male al mondo venatorio “No alle associazioni venatorie organismi di partito – sintetizza l'associazione -, si all’autonomia da tutte le sirene partitiche, per avere le mani libere di parlare e trattare con tutte le forze politiche di governo e di opposizione, perchè la caccia è di tutti di destra, di sinistra e di centro. La politica al servizio della caccia e non con la schiena piegata, ne va della nostra dignità”. Enalcaccia auspica “la costituzione del Coordinamento delle Associazioni Venatorie del Veneto come sede del confronto per “essere dei veri rappresentanti dei cacciatori”.Per Leonardo Martinello, responsabile nazionale del settore caccia dell'Udc, lo stop imprevisto è un tragico epilogo della questione deroghe nel Veneto e la responsabilità è del Consiglio Regionale che non ha voluto fare l'unico atto legittimo, non impugnabile anche al Tar, che era una Legge Regionale.
Cosa che non sarebbe stata possibile, spiega l'esponente dell'Udc “perchè la lotta politica tra Lega Nord e Pdl , forse per attribuirsi i meriti , ha fatto mancare ripetutamente il numero legale nelle sedute del consiglio Regionale Veneto”. “Anche se con amarezza – conclude Martinello-, diamoci appuntamento all'anno prossimo ma facciamo tutti squadra , politici, associazioni, agricoltori per fare una Nuova Legge Nazionale che eviti simili figure nei confronti dei cacciatori”.
MESSAGGERO VENETO 9 NOVEMBRE 2009
All'azienda Marianis 700 capi: centro di studio e promozione
UDINE. L’azienda Marianis di Ersagricola ospita oltre 700 capi di Pezzata rossa, un allevamento di notevoli dimensioni, che ne fa una delle più grosse aziende da latte a livello europeo. Su questi animali si eseguono prove genetiche per rafforzare le caratteristiche della razza e da qui partono le iniziative che puntano a promuovere sul mercato i prodotti della Pezzata rossa friulana, come spiega il direttore generale dell’Ersa Mirko Enzo Bellini. Così si è fatto in occasione di Friuli Doc, quando nel padiglione dell’Ersa si sono potuti degustare 635 chili di carne di Pezzata rossa, l’equivalente di 4 tori macellati per l’occasione: un’iniziativa che ha riscosso un aspettato successo, facendo sensibilmente aumentare le richieste di acquisto di carne di Pezzata rossa anche da fuori regione. È poi allo studio l’incentivo del consumo di carne di Pezzata rossa nella ristorazione, idea nata nel 2009 e che finora, con 2 ristoranti e 22 tori macellati, ha riscontrato un incoraggiante gradimento. È stato siglato inoltre un accordo con le associazioni dei gelatai, per introdurre in gelateria un nuovissimo gusto di gelato, battezzato provvisoriamente “Fior-fior di latte”, fatto con il latte della Pezzata rossa e che diventerà un cibo per bambini sano e nutriente. «Occorre punteggiare il Friuli con dei punti vendita, che attualmente mancano» ricorda Bellini, che anticipa: «L’azienda Marianis sta effettuando anche dei test di miglioramento della qualità alimentare seguite dall’Università di Udine, somministrando ai bovini l’olio di lino, con la finalità di arricchirne le carni di Omega 3: a conclusione dell’esperimento, i primi 8 tori saranno macellati questa settimana e le loro carni saranno proposte in assaggio ai visitatori del prossimo Agriest». MESSAGGERO VENETO 9 NOVEMBRE 2009
Campioni per latte e carne: i prodotti sono di eccellenza
UDINE. «Dopo il prosciutto di San Daniele e il vino Tocai/Friulano, adesso è il momento di promuovere la Pezzata rossa friulana - afferma l’assessore regionale Claudio Violino -: abbiamo saputo migliorare geneticamente questo animale ereditato dai nostri avi ed è giusto valorizzarne la qualità e salvaguardarne il nome». Note per la loro triplice attitudine di bovini da latte, da carne e da lavoro, le Pezzate rosse vantano carni molto pregiate e un latte che consente di produrre formaggi eccellenti. Inoltre, allevate al pascolo, sono in grado di mantenere pulito il territorio, cibandosi di erbe e arbusti. Assieme al Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana dove sono più diffuse, ma queste mucche alpine si sono adeguate benissimo al clima mediterraneo, diventando numerose anche in Sicilia. Per la loro rusticità infatti si adattano a ogni condizione ambientale, tanto da essere presenti sull’intero territorio nazionale e nel mondo: di allevamenti ne esistono perfino in Namibia, nell’Africa del Sud. Come si diceva, attualmente, gran parte dei 15.000 animali iscritti in Fvg finiscono fuori regione. L’obiettivo però è quello di invertire la tendenza, spiega Simonetta Dovier, del servizio ricerca e sperimentazione dell’Ersa: «In questo percorso sarà fondamentale la divulgazione, così che al supermercato il consumatore possa riconoscere i prodotti della Pezzata rossa e sappia come mai costano di più: infatti, il latte e la carne di gran qualità che siamo in grado di mettere sul mercato grazie a questo bovino vanno apprezzati come prodotti di eccellenza». Si tratta di un grande cambiamento, evidenzia l’assessore Violino: «Se dagli anni Sessanta l’agricoltura ha lavorato sulla quantità e la grande produzione, poi trasformata in eccedenza, adesso l’Unione europea ha deciso di ridurre e di evitare la globalizzazione, anche il Friuli deve puntare esclusivamente sulla qualità». CDT WEB 9 NOVEMBRE 2009
Una messa per cani a Los Angeles Inni e biscotti nella funzione per i quattrozampe
LOS ANGELES - Stanco di vedere banchi vuoti o occupati solo da ultrasessantenni nella sua chiesa, il reverendo Eggebeen, pastore presbiteriano di Los Angeles ha avuto un'idea: aprire le porte della chiesa non solo ai fedeli ma anche ai loro migliori amici, i cani. Dalla scorsa domenica ha quindi deciso proporre una "messa canina" di 30 minuti, con preghiere destinate esclusivamente ai quattrozampe più...osservanti.La giustificazione? "Gli animali domestici ormai fanno parte delle famiglie" afferma Eggebeen "e l'amore che le persone provano per loro non è inferiore a quello nei confronti di un parente stretto. Dio è amore, quindi dove c'è amore c'è anche Dio" ha concluso il reverendo, molto soddisfatto al termine della prima funzione.I "fedeli" presenti domenica si sono innanzio tutto accalcati, abbaiando e mugolando, per una "preghiera" nella cappella, dove erano state preparate delle cucce e delle ciotole riempite di biscotti, dimostrando ben poco rispetto per la sacralità del luogo in cui si trovavano. Ma quando il reverendo ha intonato l'inno "God and Dog", i cani si sono calmati e hanno ascoltato con attenzione, secondo quanto hanno riferito i loro entusiasti padroni.
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LA STAMPA
9 NOVEMBRE 2009
Traumi e stress modificano i geni e causano danni alla memoria
Traumi e stress nei primi anni di vita modificano i geni e possono avere come conseguenza problemi comportamentali e di memoria. Gli scienziati che hanno pubblicato alcuni risultati di una ricerca sulla rivista Nature Neuroscience hanno studiato gli effetti a lungo termine dello stress sui topi appena nati. I topi stressati, hanno osservato i ricercatori, producevano degli ormoni che “modificavano” i loro geni e influivano poi sul comportamento negli anni successivi. Si tratta di uno studio che getta luce su come lo stress e i traumi nelle prime fasi della vita, anche dell’uomo, possono condurre a problemi nell’età giovane e adulta.Lo studio è stato coordinato da Christopher Murgatroyd del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco, Germania, che spiega come la sua equipe sia entrata nel “dettaglio molecolare”, mostrando come le esperienze che producono stress nei primi anni di vita possono “programmare” il comportamento degli individui nel lungo termine. Per provarlo, i ricercatori hanno causato stress nei topi appena nati (separandoli per alcune ore ogni giorno per dieci giorni dalle loro madri) e studiato le conseguenze di tale trauma sulle loro vite. «Si tratta di uno stress lieve, che non ha impedito agli animali di nutrirsi, ma ha provocato in loro la sensazione di essere abbandonati», afferma il Dr. Murgatroyd. L’equipe ha scoperto che i topi che erano stati “abbandonati” in questa primissima fase della loro vita erano poi meno in grado di affrontare situazioni stressanti negli anni successivi. Avevano anche una memoria meno sviluppata. Il Dr. Murgatroyd spiega che questi effetti sono stati causati da “cambiamenti epigenetici”, ovvero le esperienze stressanti dopo la nascita hanno cambiato il Dna di alcuni geni degli animali. Quando i topolini erano stressati, producevano alti livelli di ormoni dello stress. Questi ormoni provocano dei cambiamenti nel Dna di un gene che codifica uno specifico ormone dello stress, la vasopressina. «Questa situazione lascia un segno permanente sul gene della vasopressina», secondo il Dr. Murgatroyd. «Il gene rimane programmato in modo da produrre alti livelli di questo ormone per tutta la vita».Gli alti livelli di vasopressina, hanno dimostrato i ricercatori, erano la causa dei problemi di comportamento e di memoria dei topi negli anni successivi. Lo studio è stato condotto sui topi, ma gli scienziati stanno applicando la loro linea di ricerca anche sull’uomo, per capire come i traumi infantili possono portare a problemi psichiatrici, per esempio la depressione. Si tratta di una ricerca importante che sottolinea il ruolo dei meccanismi epigenetici nei disordini legati allo stress e che corrobora precedenti risultati che indicavano come i bambini trascurati, abbandonati o vittima di abusi hanno più probabilità di sviluppare malattie psichiatriche nel corso della vita.
AGI
9 NOVEMBRE 2009
SALUTE: RICOSTRUITO TESSUTO ERETTILE MASCHILE
EMBARGO ALLE ORE 22.00 (AGI) - Boston, 9 nov. - Ricercatori americani sono riusciti a rigenerare il tessuto erettile di un pene animale. E’ la prima volta in assoluto. A riuscire a portare a termine l’esperimento sono stati i ricercatori della Wake Forest University Baptist Medical Center per la Medicina Rigenerativa che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Sono gli stessi ricercatori che alcuni anni fa sono riusciti a ricreare in laboratorio, attranerso tecniche di ingegneria cellulare alcune vesciche umane che sono poi state trapiantate in giovani pazienti. Per ora la ricostruzione dei tessuti erettili del pene e’ stata condotta solo su cavie animali, conigli, ma al termine dell’operazione le cavie avevano ristabilito la loro capacita’ riproduttiva ed erano riusciti ad avere dei figli. ‘Ulteriori studi sono necessari, ovviamente, ma i nostri risultati sono incoraggianti e suggeriscono che la tecnologia ha un potenziale notevole per i pazienti che hanno bisogno di ricostruzione del pene’, ha detto Anthony Atala,direttore dell’Istituto. ‘La nostra speranza e’ che i pazienti con anomalie congenite, il cancro del pene, le lesioni traumatiche e alcuni casi di disfunzione erettile potranno beneficiare di questa tecnologia in futuro’. Fino ad oggi ricostruire i tessuti erettili del pene danneggiati o malati e’ sempre stata una sfida a causa della struttura unica del tessuto e della sua funzione complessa. Non esiste alcuna possibilita’ di sostituzione di questo tessuto che permette la normale funzione sessuale. Diversi interventi sono stati tentati, tra cui anche l’inserimento di protesi di silicone, ma nessuno e’ riuscito a ripristinare la naturale funzione erettile di questi tessuti. Gli scienziati hanno prima raccolto delle cellule muscolari lisce e cellule endoteliali, lo stesso tipo di cellule che compongono i vasi sanguigni, dal tessuto erettile degli animali ‘. Queste cellule sono state fatte moltiplicare in laboratorio. Utilizzando un processo in due fasi, le cellule sono state iniettate in un supporto tridimensionale. Dopo appena un mese dall’inserimento del supporto nel pene dell’animale sono cominciate a svilupparsi sia la muscolatura che i vasi sanguigni. ‘Questi risultati sono incoraggianti’, ha detto Atala. ‘Indicano la possibilita’ di utilizzare queste stesse tecniche anche negli uomini che richiedono procedure ricostruttive e epr i quali attualmente non ci sono prospettive terapeutiche valide’.
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