9 LUGLIO 2009
ANIMALI, CUCCIOLO AL SOLE PER CHIEDERE ELEMOSINA: DENUNCIATA DONNA
ROMA - Una donna rumena di 32 anni è stata denunciata dai Carabinieri della Stazione Vittorio Veneto per maltrattamento di animali. I militari stavano transitando in Piazza San Bernardo, lungo via XX Settembre, quando hanno visto la donna che stava chiedendo l'elemosina, in compagnia di un cagnolino in evidente stato di sofferenza per via della lunga esposizione al sole.
C6 TV
9 LUGLIO 2009
Cuccioli di cane abbandonati sotto il sole a Ficarazzi - Una denuncia dei carabinieri
Ficarazzi (PA) -I carabinieri di Ficarazzi, piccolo Comune alle porte di Palermo, hanno denunciato il titolare di un negozio di animali, per avere lasciato quattro cuccioli di cane e sei conigli di pochi mesi all'interno di due gabbie, senz'acqua, sotto il sole cocente dell'ora di punta. Ad accorgersi della situazione sono stati i militari di una pattuglia a piedi, che transitavano per il corso principale del paese. Gli animali sono stati rifocillati ed assistiti dai veterinari dell'Asl 6 di Bagheria e riaffidati all'uomo.
http://www.c6.tv/archivio?id=5068&task=view
IL TIRRENO
9 LUGLIO 2009
Cane denutrito e abbandonato Donna denunciata dai vigili
LIDO (LU). Una donna di 55 anni B.S. è stata denunciata dalla polizia municipale di Camaiore per abbandono e maltrattamenti di animali. Ha infatti lasciato da solo un cane di razza pastore maremmano nel proprio giardino da un po’ di tempo senza che fosse nè, nutrito, nè assistito. L’animale è stato notato dai volontari dell’Asa (Associazione salvezza animali) che hanno provveduto per un certo periodo ad accudirlo, ma viste le condizioni fisiche precarie e con un occhio ammalato, perchè colpito da congiuntivite hanno ritenuto necessario di informare i vigili urbani. Una volta giunti sul posto e resosi conto delle reali condizioni del cane è stato autorizzato il trasferimento presso il canile per provvedere alle cure necessarie. Il cane è apparso in condizioni precarie a causa della mancaza di pasti regolari e cure necessarie, così è scattata la denuncia nei confronti della proprietaria. Dai volontari dell’Asa un invito ai proprietari degli animali di non abbandonarli, specialmente in questi periodi di vacanze, ma di rivolgersi alle associazioni di volontariato per ricevere un aiuto. R.L.
IL CENTRO
9 LUGLIO 2009
Strage di cani da guardia con il veleno
Pierpaolo Di Simone
CITTÀ SANT’ANGELO (PE). C’è preoccupazione nella zona compresa tra Marina di Città Sant’Angelo e Silvi Marina per una serie di avvelenamenti ai cani. I proprietari degli animali uccisi vivono in abitazioni isolate e villette. Il loro timore è che si tratti di un’operazione «a tappeto» da parte di ladri: «Un cane di grossa taglia è morto avvelenato davanti ai nostri occhi», racconta un cittadino. «Viveva presso un’abitazione isolata a Marina». Anche lui è proprietario di un cane che è stato avvelenato: appena intuito il malessere dell’animale l’ha portato dal veterinario, dove stanno cercando di salvarlo. Sembra improbabile, in realtà, che gli avvelenamenti di queste bestiole siano frutto di malitenzionati, almeno secondo quanto spiegano dallo studio del veterinario Franco Ruggieri di Marina di Città Sant’Angelo: «Solitamente i ladri d’appartamento danno dei sonniferi agli animali a guardia delle case, oppure dei veleni a effetto rapido che attaccano il sistema nervoso. Da noi, invece, è stato portato solo un cane di Silvi Marina a cui era stato sommistrato del veleno con un effetto molto lento, che uccide anche dopo una decina di giorni». Allo studio confermano che il proprietario del cane avvelenato ma ancora in vita ha raccontato di altri casi di avvelenamento agli animali dei vicini, ma i carabinieri di Silvi non hanno ancora ricevuto segnalazioni. Anche Carmelita Bellini , presidente della sezione provinciale dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, invita alla cautela: «Non abbiamo avuto segnalazioni in quell’area», dice, «e bisogna stare attenti a non generalizzare in presenza di un singolo caso. Quando si avvelena un cane c’è sempre un motivo».
MESSAGGERO VENETO
9 LUGLIO 2009
I satanisti cercano proseliti sul web e a cascarci ci sono pure ragazzi
Chiara Benotti
Satana nel computer: il diavolo lancia l’esca nei siti web e ci sono pordenonesi che si affiliano ai gruppi dedicati, on-line. «Un collega di lavoro va ai raduni in Slovenia o a Milano e il culto di Satana corre sul web: a 28 anni non ce la fa a tirarsi fuori». L’sos è di un professionista pordenonese, devoto dichiarato di Padre Pio. La mappa dei devoti al principe delle tenebre, invece, è sfilacciata e nascosta. Ci sono indizi, raccolti nel medio periodo: croci rovesciate sono state trovate vicino al santuario di Madonna del Monte, ad Aviano. A Pordenone, in via delle Crete, nella cappella nobiliare di una villa abbandonata, sono comparsi scritte e simboli del male, tre anni fa. Altri segni dalle parti dell’ex cotonifico Makò, a Cordenons. Una studentessa liceale della Bassa ha squarciato la coltre di silenzio un paio di anni fa. «A Tamai un gruppo di giovani è stato allontanato da una chiesetta chiusa – aveva raccontato L.B. – che aveva imbrattato con scritte e simboli demoniaci. Partecipava alla messa domenicale, prendeva la particola della comunione e la nascondeva. La chiesetta è stata murata». Qualche studente ci è cascato. «Un ragazzo mi ha chiesto informazioni – ha segnalato l’ultimo episodio in aula Enrico Moro, docente di religione cattolica a Pordenone –. Si è avvicinato a una setta e forse l’ho fermato in tempo». «Croci rovesciate, animali sventrati, scritte sataniche vicino a luoghi sacri o cappelle abbandonate – ha indicato un sacerdote pordenonese che lotta contro l’angelo caduto –. L’interesse al demoniaco denuncia un calo nella fede autentica». La docente Aurelia Pichilli ha ricordato il caso di uno studente. «Molto silenzioso – è la testimonianza –. Sul diario all’incontrario frasi di questo tipo: “Deve venire Satana”». Nel Triveneto ci sono stati una cinquantina di casi di indemoniati in trattamento, cioè il 5 per mille tra tanti “disturbati”, negli ultimi 20 anni. «Il rito dell’esorcismo era spesso praticato nella cripta di un santuario provinciale – ha ricordato il docente di religione –. Alla presenza di psicoterapeuti».
IL TIRRENO
9 LUGLIO 2009
È scomparso il cane Frillo
Michela Giannarelli
SCARLINO (GR). Se fosse un film potrebbe intitolarsi “Torna a casa Frillo”; parliamo del cane “mascotte” di Cala Violina, dove Frillo vive da 10 anni. Trovato quando era ancora un cucciolo, il cagnolino è riuscito a scampare a molteplici tentativi di cattura da parte del personale del canile, tanto che alla fine il Comune ha desistito, e l’ha lasciato libero. In seguto si è saputo che il cucciolo era stato abbandonato da un cacciatore che non aveva avuto il fegato di sparargli. La cuccia del temerario Frillo si trova nella macchia, dove vive da tempo tra cinghiali e serpenti. È per questo che i volontari dell’Associazione amici del cane e del gatto, appresa la notizia della sua scomparsa hanno faticato a credere che possa essere dovuta ad un incontro poco pacifico con un cinghiale o a un morso di serpente. Albano Lessi, titolare dell’Associazione, si è mobilitato cercando di coinvolgere più persone possibile nelle ricerche, (l’ennesima domenica prossima) ma anche se la speranza è l’ultima a morire, dubita di poterlo trovare ancora in vita. A Cala Violina la mancanza di Frillo si fa sentire; si parla di lui come di un cane buono ed affettuoso, e si ricorda la sua abitudine di accompagnare i turisti sulla spiaggia.
ASCA
9 LUGLIO 2009
VIAREGGIO: ANCORA IN CORSO RICERCHE DISPERSO, TROVATO UN CANE
Firenze - Continuano le ricerche di Andrea Falorni, 50 anni, l'unico disperso del disastro ferroviario di Viareggio. Nei giorni scorsi erano stati trovati resti umani, non sufficienti pero', spiega la Asl di Viareggio, a fare un accertamento con il test del Dna.
Dunque le ricerche proseguono. Questa mattina sono stati ritrovati resti di un cane e secondo l'ipotesi piu' accreditata, al momento dello scoppio, Falorni sarebbe stato fuori casa proprio con il cane per la passeggiata notturna. I Vigili del Fuoco, dunque, stanno verificando se, nella zona in cui e' stato trovato il corpo dell'animale, ci siano altri resti. Inoltre prosegue un controllo sulle macerie raccolte in via Ponchielli alla ricerca di tessuti organici su cui effettuare il Dna per un riconoscimento.
LA ZAMPA.IT
9 LUGLIO 2009
Elefante come pubblicità: multa al circo
Un elefante su un rimorchio per pubblicizzare l'arrivo del Circo in citta' e' costato sanzioni amministrative per circa cinquemila euro ai titolari del Circo Togni che in questi giorni sono a Crotone.L'elefante era stato sistemato su di un rimorchio da cui riusciva a far passare anche la sua proboscide lunga due metri creando, non solo disagi ad automobilisti e centauri, ma diventando anche un motivo di pericolo per la circolazione stradale. Inoltre, gli agenti della Polstrada hanno verificato che il trasporto dell'elefante e' avvenuto in difformita' a quanto previsto dalla normativa, anche in considerazione del fatto che si trattata di un animale potenzialmente pericoloso.
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=19063&tipo=FOTOGALLERY
LA NAZIONE
9 LUGLIO 2009
Da randagio a cane antidroga La storia dell'agente Kristal
Era stato abbandonato su una strada con i suoi fratellini. Poi grazie a un addestratore e alla guardai di finanza è diventato un cane 'antidroga'. Kristal ora ha nove anni e una lunga esperienza alle spalle: è uno dei pochi esempi di cani meticci esperti in questo 'settore'
Grosseto - Il suo destino, di cane abbandonato su una strada di Torino insieme ai suoi 9 fratellini, e poi portato in un canile comunale è cambiato grazie all’abilità di un addestratore e all’incontro con la Guardia di finanza. Kristal, che ora ha nove anni e una lunga esperienza alle spalle come cane antidroga, da ieri è in al «servizio» della Maremma. Uno dei pochi esempi di cani meticci che si sono dimostrati anche esperti animali antidroga. Con il finanziere Simone Colella è la prima unità cinofila assegnata al Comando provinciale di Grosseto.
Lo ha annunciato con soddisfazione il comandante della Compagnia di Grosseto, il capitano Alessandro De Meo. «Fino ad oggi — ha spiegato — ci siamo avvalsi delle unità di Piombino o Livorno. Da ora in poi ne abbiamo una nostra, al servizio anche delle altre forze di polizia». Kristal, che proviene da Livorno, sarà ospite del Centro militare veterinario al cui comandante Giovanni Battista Graglia vanno i ringraziamenti dei finanzieri. All’inizio di agosto arriverà la seconda unità cinofila. Kristal ha al suo attivo 200 chili di hashish e 10 di cocaina scoperti. E di recente ha partecipato ad una importante operazione a Catanzaro, che ha portato alla scoperta di 800 chili di hashish.
MESSAGGERO VENETO
9 LUGLIO 2009
Animali selvatici cacciati con l'arco
Provincia di Pordenone - Un milione e mezzo di euro: è il danno economico che, secondo la Provincia, è stato provocato nel Pordenonese all’agricoltura e alle automobili dagli animali selvatici negli ultimi cinque anni. Ecco perché l’Accademia faunistica dell’ente (con sede centrale a San Floriano) forma cacciatori con il compito di gestire il patrimonio naturalistico. «Caccia è gestione faunistica responsabile, anche nell’ottica di una razionalizzazione delle popolazioni di fauna selvatica che, proliferando in eccesso, creano scompensi all’ecosistema e ingenti danni economici», sottolinea Stefano Zannier, assessore provinciale alla caccia e pesca e presidente dell’Accademia. Con questi obiettivi, la scuola provinciale ha recentemente organizzato un corso introduttivo di due giornate di caccia con l’arco, cui hanno partecipato 25 corsisti provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia e anche da fuori regione. «Il corso si è articolato in una parte teorica e una pratica – fanno sapere i funzionari del settore caccia e pesca della Provincia –. La parte pratica si è svolta in piena sicurezza e gli allievi, guidati da istruttori altamente preparati, si sono esercitati su sagome zoomorfe». «Visto il successo del corso base, contiamo prossimamente di organizzarne uno avanzato», ha fatto sapere Zannier. Il quale ha precisato anche che «le attività formative dell’Accademia sono aperte a tutte le forme di caccia; quella con l’arco, in ogni caso, non è sostituiva, ma complementare rispetto a quella “classica”. Corsi ed esami tradizionali di abilitazione venatoria continueranno a svolgersi regolarmente nell’Accademia, il cui scopo resta quello di formare cacciatori, ma anche non cacciatori, in materia di ambiente, attività venatoria e gestione del territorio».
SESTO POTERE
9 LUGLIO 2009
Animali feriti in incidenti stradali, un emendamento per introdurre obbligo del soccorso
Roma - La Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento alla proposta di legge di modifica del codice della strada presentato dall’onorevole Gabriella Giammanco con cui viene stabilito l’obbligo di soccorrere gli animali, domestici, da lavoro o protetti, coinvolti in incidenti stradali. 'Si tratta di una grande conquista – ha spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore. Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro. In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza'. 'Il rispetto nei confronti degli animali – ha consluso Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite. La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso'.
BIG HUNTER
9 LUGLIO 2009
Attacco alla caccia della Lav: i cacciatori abbandonano i cani dopo averli “testati”
Era prevedibile, quanto si comincia a riparlare della modifica alla 157 eccoli di nuovo. Pubblicato da un sito di informazione locale (Sanremonews) troviamo l'ennesimo vergognoso attacco alla caccia da parte della Lav. L'articolo, a firma di Stefano Michero intitolato “La Lav e la Lega del cane insieme contro l'abbandono estivo” introduce il fenomeno dell'abbandono estivo dei cani affidando l'esposizione del problema ad ipotetici dati forniti dalla Lega Anti Vivisezione, che incolpano i cacciatori di essere responsabili addirittura del 30 per cento degli abbandoni di cani prima della stagione della caccia. “Secondo le stime della LAV – si legge infatti nel testo - sarebbero circa 150.000 gli animali, tra cani e gatti, abbandonati ogni anno in Italia. Gli abbandoni si verificano durante tutto l'anno, il 25% in estate ed oltre il 30% nel periodo di apertura della stagione venatoria, per opera dei cacciatori che "provano" i cani e si disfano di quelli che non "funzionano". Una dichiarazione shock su cui non si può sorvolare, che dimostra ancora una volta l'opposizione più oltranzista alla caccia, attraverso informazioni del tutto false. Ci piacerebbe che questi signori avessero il coraggio di intervenire in questo spazio per informarci sulla fonte di tali dati.
IL PICCOLO
9 LUGLIO 2009
Omesso soccorso agli animali domestici: multe fino a 1500 euro
ROMA - Quaranta articoli che riscrivono in gran parte il Codice della strada: il testo unificato sulla sicurezza stradale sta per incassare il via libera della Camera e punta a essere legge prima del grande esodo estivo. «Chi beve non guida e chi guida non beve»: questo il motto del pacchetto di norme, che prevede anche narco-test eseguiti direttamente dalle pattuglie della Polstrada, un certificato per i guidatori professionisti, l'esame di guida per i quattordicenni che vogliono prendere il motorino. Sulla strada per l'approvazione resta solo un ostacolo: la Lega è tornata a chiedere che il termine per la vendita di alcol nei locali non sia tassativamente fissato alle 2 di notte. Una misura che però è stata già una volta bocciata dal Senato e dunque per evitare che il provvedimento si incagli a Palazzo Madama (dove invece sarebbe destinato a un iter ultraveloce) occorre trovare un compromesso. A incaricarsi della mediazione è il presidente della commissione Trasporti della Camera Mario Valducci, che ha rinviato il via libera alla prossima settimana e che comunque si dice molto «fiero» del lavoro bipartisan fatto fin qui. Ecco alcune delle misure principali. Arriva tasso alcol zero. I più giovani e tutti i neopatentati non potranno bere neanche un sorso di birra prima di mettersi alla guida. I nuovi paletti riguardano i conducenti che hanno meno di 21 anni, chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D e E. Carcere fino a 15 anni . È questa la pena massima che si rischia se si è al volante ed è in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e si è responsabili di un incidente mortale che coinvolge più persone. Certezza della pena, stop al congelamento delle sanzioni. Chi incappa in una sanzione e fa ricorso al giudice di pace non potrà più sfruttare la cosiddetta sospensione della sanzione stessa. Si dimezzano invece i tempi per la comunicazione dell'infrazione: si passa dagli attuali 150 giorni a 90 giorni. Narco-test anche da polizia stradale. Non dovranno più accompagnare il guidatore presso una Asl, ma potranno fare l'esame direttamente on the road, che però «non dovrà essere invasivo». Certificato antidroga per i guidatori di camion. Chi è in possesso di una patente per veicoli pesanti (anche pullman) dovrà esibire una prova che attesti il non uso di alcol e droghe. Esercizi di guida da 17 anni . Il minore deve essere titolare di patente A e deve essere accompagnato da un conducente titolare di patente B da almeno dieci anni. Targa personale. La targa dunque non seguirà più le vicende giuridiche del veicolo. Arriva il medico spia . Il medico che venga a conoscenza di una patologia di un suo assistito, che determina una diminuzione della idoneità alla guida, deve darne comunicazione scritta e riservata al ministero delle Infrastrutture. Multe più salate, ma c’è lo sconto punti. Chi pigia sull'acceleratore e supera i limiti di velocità tra i 40 e i 60 km/h pagherà tra 500 e 2mila euro ma vedrà i punti ridursi di sei unità e non più di dieci, mentre chi supera di 60 km/h il tetto pagherà tra gli 800 e i 3200 euro. Giro di vite per chi non rispetta i pedoni . Chi non fa spazio a polizia e ambulanze vedrà i propri punti decurtati di 5 unità e sale la sanzione per chi non rispetta i pedoni (8 punti contro i 5 precedenti). Se le strisce non ci sono, la sanzione è più bassa ma comunque raddoppia. Scatola nera. Arriva la scatola nera anche per le auto e il casco elettronico. Lezioni in autostrada. Lezioni anche in autostrada e di notte: chi vuole prendere la patente dovrà cimentarsi anche con condizioni di guida più difficili di quelle in città. Educazione stradale. Dall'anno scolastico 2010-2011 i corsi sull'educazione stradale a scuola diventano obbligatori. Addio alla patente di carta . Anche chi rinnova il permesso di guida, avrà la credit card al posto del vecchio permesso cartaceo. Multe anche per chi non soccorre animali. Da 389 a 1559 euro di multa per chi in caso di «incidente con danno a uno o più animali domestici, da lavoro o protetti, non ottempera all'obbligo di fermarsi».
IL GAZZETTINO
9 LUGLIO 2009
Azione di sensibilizzazione contro l’abbandono di cani e gatti
Raffaele Ridolfi
Provincia di Rovigo - L'estate è il periodo maggiormente scelto per le vacanze di breve o lunga durata e molti sono quelli che, a differenza dei decenni scorsi, ne approfittano per lasciare il paese verso amene località. Proprio per tale motivo i comuni di Melara e Bergantino congiuntamente hanno intensificato la sensibilizzazione verso l'abbandono degli animali domestici. Due diversi tipi di volantini, a stampa, invitano i possessori di gatti o cani a non abbandonarli ed a favore di una loro possibile sterilizzazione.Nel volantino distribuito in questi giorni si suggerisce anche di poterli affidare a dei vicini di casa, amici o parenti, ma anche addirittura presso canili o gattili predisposti ad alloggiarli. Oltre che gesti biasimevoli la legge tutela questi animali e ne punisce il loro maltrattamento, l'uccisione od il semplice e più crudele abbandono. A Melara è fra l'altro presente un gattile in golena al fiume, che da diversi anni ospita dei mici di tutte le età ed è seguito costantemente dalla veterinaria Federica Garutti, quanto mai disponibile a verificare eventuali abbandoni fatti nella zona. Abbandonare questi teneri ed affettuosi animali domestici, oltre che indice di crudeltà è sinonimo di vera inciviltà.
AFFARI ITALIANI
9 LUGLIO 2009
Perugia/ Animali senza acqua e tra il degrado. Zoo Città della domenica Allo zoo città della domenica: l'allarme della Lav. Il video
Perugia - Degrado e condizioni igienico sanitarie intollerabili, con animali senza neppure acqua da bere. E'questa la condizione in cui versa lo zoo Città della Domenica di Perugia, in località Monte Pulito. Un parco visitato da grandi e piccini ora in balia del degrado e della sporcizia. E' quanto avrebbe documentato in un video su Youtube che ha messo in luce l’incredibile scandalo.
I CONTROLLI- La LAV, che aveva già ricevuto segnalazioni in tal senso, stava predisponendo controlli alla struttura sulla conformità al DLgs 73/2005, che detta precise disposizioni in merito al mantenimento degli animali nei giardini zoologici.“Quandoci hanno contattato per chiederci aiuto, non avremmo mai immaginato una situazione di tale gravità: animali privati persino dell’acqua, assetati al punto di bere direttamente dalla bottiglia o, come nel caso degli acquatici, con pozze putride e maleodoranti che attirano stormi di insetti che poi circondano gli stessi animali – commenta Nadia Masutti, responsabile LAV settore Zoo – I recinti appaiono colmi di escrementi e cibo avariato, addirittura pezzi di carne putrefatta in quelli dei felini, in un tale stato di mancanza di igiene e di abbandono viene da chiedersi per quale miracolo non sia ancora scoppiata un’epidemia”.“Abbiamo chiesto l’immediato intervento delle autorità preposte per dare conforto agli animali detenuti e prendere i provvedimenti del caso, segnalando contestualmente la situazione al Ministero dell’Ambiente – Direzione Generale per la Conservazione della Natura, per le opportune valutazioni – prosegue Nadia Masutti – Non è assolutamente accettabile vedere animali tenuti in simili condizioni, rinchiusi e privati anche del minimo indispensabile per sopravvivere”. “Ci chiediamo come mai finora, in particolare l’Asl locale, non si sia resa conto dello stato in cui erano detenuti gli animali dello zoo nel corso dei previsti controlli e perché non siano state imposte delle indispensabili prescrizioni”.
I REQUISITI- “Città della Domenica”, e l’attiguo rettilario “Zooproject”, hanno fatto istanza per ottenere la licenza Ministeriale di Giardino Zoologico ai sensi del DLgs 73/2005. Per ottenerla una struttura deve dimostrare di rispettare una serie di requisiti che comprendono il benessere degli animali ospitati e accurati programmi di igiene e pulizia. “In questo caso non vi è alcun rispetto della norma, e la testimonianza resa dalle immagini è di gravità tale che l’Ufficio legale della LAV sta valutando le azioni da intraprendere a tutela degli animali”, conclude Nadia Masutti.
VIDEO
http://www.affaritaliani.it/cronache/perugia_animali_senza_acqua_tra_degrado_zoo090709.html
IL GAZZETTINO
9 LUGLIO 2009
Avevano cercato riparo in un recinto. L’allevatore: «Un esemplare apparteneva a una razza in via di estinzione»
Fulmine uccide due cavalle
Gli animali stroncati durante un temporale martedì pomeriggio a Villaorba
Daniele Paroni
Villaorba (UD) - Un fulmine ha ucciso due cavalle stroncandole all'istante. È successo martedì pomeriggio in via Vieris di Villaorba di Basiliano, in un allevamento di cavalli composto da 17 capi e gestito da Federico Osellame, 25 anni. Sono morte due fattrici di razza norica con un pedigree molto pregiato. «Una delle due cavalle morte era la sorella di Graphit Vulcan - spiega la madre di Osellame, Bianca francescani - lo stallone riproduttore del centro fecondazione di Moruzzo, l'altro era invece un cavallo della Foresta Nera, una specie in via di estinzione». I due animali si trovavano in un recinto, un ettaro di superficie. Quando il maltempo è cominciato le due cavalle hanno raggiunto una piccola capanna realizzata con quattro pali e la copertura in plasticato. Il destino ha voluto, anche se nell'area c'era un capannone in ferro, tralicci dell'energia elettrica e alberi, che quella scarica colpisse uno dei pali vicini alle due cavalle.In poche ore a Villaorba sono caduti 85 millimetri di pioggia. Quando il maltempo si è attenuato Osellame, assieme ai suoi famigliari, ha fatto una verifica, trovando i due animali a terra, morti. Si trattava di due esemplari fecondati da un mese, le cui carcasse questa mattina sono state caricate dagli addetti della Coge di Pordenone per essere portate all'inceneritore. «Per noi è una tragedia - spiega la Francesconi - esistono le assicurazioni per furto o incidente, ma quanto accaduto da noi non era prevedibile e le polizze per coprire questo evento sono troppo costose. Mai nessuno andava a pensare una cosa del genere. Un tempo le mucche erano collegate ai carri e quindi erano a rischio in caso di maltempo». La famiglia Osellame si dimostra provata non tanto per il danno economico. «È una bella botta per mio figlio che aveva iniziato da poco, le persone danno molto meno di queste bestie, cavalli con un carattere favoloso, questo episodio ci ha fatto male, come se ad andarsene fossero state delle persone».Nell'allevamento la morte delle due cavalle non ha lasciato indifferenti gli altri animali. «Oggi (ieri, ndr) hanno mangiato la metà, purtroppo hanno visto quanto accaduto - racconta ancora Francesconi - sono molto legati tra loro, il vuoto c'è e si sente». Le conseguenze potevano essere molto peggiori, visto che questa tipologia di cavalli si muove in branco. Una casualità ha voluto che vicino a quel palo ci fossero solo due esemplari.
ANSA AMBIENTE
9 LUGLIO 2009
AIDAA, CRESCE ABBANDONO PESCI ESOTICI E TARTARUGHE
ROMA - Non solo cani e gatti: il problema degli abbandoni di animali, soprattutto in estate, colpisce anche pesci esotici e tartarughe d'acqua. Soltanto lo scorso anno sono state abbandonate in fiumi, torrenti e laghi oltre 16.000 tartarughe e 15.000 pesci tropicali, le stime di quest' anno parlano di un numero che sara' sensibilmente piu' alto. Lo afferma il presidente nazionale dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) Lorenzo Croce. Si calcola che complessivamente siano ormai oltre 240 le specie di pesci 'stranieri' presenti nel bacino del Po, mentre sono 140 le specie alloctone (o aliene) di pesci presenti nel sistema dei navigli milanesi. Le tartarughe preferiscono i laghetti dei parchi come la villa Reale di Monza, diversi parchi cittadini di Milano e Roma, ma quest'anno molte tartarughe d'acqua sono state abbandonate anche nella darsena a Como. ''E' il quinto anno - osserva Croce - che denunciamo il fenomeno'' che crea ''enormi problemi all'ecosistema dei corsi d'acqua ma anche dei laghetti dei parchi pubblici''. E anche quest'anno, Aidaa lancia la campagna contro gli abbandoni dei pesci e delle tartarughe, mettendo a disposizione un telefono amico.
ANMVI OGGI
9 LUGLIO 2009
IPPODROMI NON AUTORIZZATI, ORDINANZA URGENTE
In seguito al tragico episodio accaduto lunedì scorso in provincia di Oristano, nel quale un fantino ha perso la vita ed un altro è rimasto gravemente ferito durante lo svolgimento di una tradizionale corsa di cavalli, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha predisposto una Ordinanza che disciplina le manifestazioni pubbliche o private nelle quali vengono utilizzati equidi, che si svolgono al di fuori degli ippodromi ufficialmente autorizzati. Il provvedimento è volto a tutelare la salute e la sicurezza di persone ed animali attraverso l'assunzione di misure di prevenzione che evitino il ripetersi di eventi come quello accaduto in provincia di Oristano.L'Ordinanza sarà presentata alla stampa mercoledì 15 luglio alle ore 11.30 presso l'Auditorium di Lungotevere Ripa 1 a Roma. Il 7 luglio, durante la gara equestre dell'Ardia di Sedilo (Oristano) il fantino Roberto Pisanu, 44 anni, è caduto da cavallo battendo violentemente la testa e riportando più fratture. Il fantino è morto nell'ospedale San Francesco di Nuoro nonostante un disperato tentativo chirurgico alla testa. La manifestazione si è comunque svolta e durante le corse del mattino e' rimasto ferito un altro cavaliere. Le sue condizioni non sono pero' gravi.
NOTIZIARIO ITALIANO
9 LUGLIO 2009
La scimmia di Michael Jackson riceve 2 milioni
Micheal Jackson è stato un grande amante degli animali e lo dimostra anche il suo zoo privato al Neverland Ranch. Chi non ricorda le immagini di Micheal Jackson e lo scimpanzé Bubbles ? Per un lungo periodo la scimmia accompagnava il re del pop a molti concerti, dormiva in un lettino nella camera da letto di Jacko, mangiava al tavolo e guardava con il suo padrone i film nel cinema di casa.
Ebbene oggi quella scimmia avrebbe ricevuto in dono dal cantante la bella cifra di 2 milioni di dollari. Questo è quello che il Re del Pop ha disposto in suo favore nel testamento personale. Con una simile somma il primate, potrà vivere al meglio il resto dei suoi giorni. Gli avvocati del celebre divo hanno contattato i nuovi proprietari per avvisarli del lascito. Ora potrà godersi altri comfort degni del suo conto in banca.
MA CHE FINE HA FATTO BUBBLES?
Nel 1985, il cantante lo aveva salvato da una clinica medica per animali e portato al Neverland Ranch. Poi nel 2003 Jackson, preoccupato che la scimmia potesse attaccare suo figlio Prince Michael II,la allontanò dal ranch. Bubbles ascolta la musica del flauto. L'ex compagno di vita di Michael Jackson vive oggi in una casa di riposo per scimpanzé. Bubbles ha ormai 26 anni, pesa circa 70 chili e ha raggiunto quasi 1,70 metri di altezza. Da piccola scimmietta è diventato ora un adulto maschio di scimpanzé. Come dice Patti Ragan, direttrice della casa di riposo, Bubbles passa la maggior parte del tempo inattivo nella sua amaca, ascolta musica di flauto o gioca con il suo amico Sam. E’ considerato tranquillo e gentile.
L'amicizia tra la pop star e la scimmia ispirò l’artista Jeff Koons che nel 1988 creò una statua dei due in porcellana, a grandezza naturale. Nel 1991 quest’opera d'arte, lavorata a foglia d'oro, ha raggiunto un record d'asta a Sotheby's di 5,6 milioni di dollari. Jackson è rimasto a lungo in contatto con Bubbles, tramite lettere e foto, alle quali la scimmia reagiva vistosamente emozionata, sebbene gradualmente abbia perso interesse nei confronti del suo amico umano.
Brian Oxman, l'avvocato del cantante sa che Michael si è sempre pentito del suo gesto e recentemente aveva annunciato una visita nella casa di riposo di Bubbles. Chi ha cura di Bubbles racconta che quando è veramente di buonumore, balla ancora oggi il famoso Moonwalk.
NOTIZIARIO ITALIANO
9 LUGLIO 2009
Aeroporto JFK chiuso per tartarughe
In genere gli scali aerei hanno problemi con uccelli, nebbia o maltempo, che possono causare la chiusura delle strutture. Ma i turisti del Kennedy non potevano credere alle loro orecchie quando un ALTOPARLANTE ha annunciato la chiusura delle piste per i simpatici e lenti animaletti.
La pista dell'aeroporto JFK di New York è stata chiusa, infatti, a causa di 78 tartarughe, provenienti dalla vicina baia, che si sono incamminate verso la via di decollo degli aerei. Gli addetti della struttura sono dovuti entrare in azione per catturare gli animali e riportarli in acqua. La singolare invasione ha provocato ritardi fino a un'ora e mezza sui voli. I viaggiatori hanno atteso con pazienza che l'invasione finisse..
IL GIORNALE
9 LUGLIO 2009
DOGS SITTER PER L'ESTATE? BOON DI RICHIESTE E LE CASE APRONO AI CANI
C’è chi mette a disposizione l’alloggio al mare Chi è disposto a curare gli animali in trasferta
Marisa De Moliner
I milanesi trasformano le vacanze in un business. Un affare con uno scopo nobile: accudire durante le ferie i cani e i gatti che non possono seguire i padroni in villeggiatura. Destinati però a non dover rimanere in città, molti nostri concittadini a luglio e ad agosto si trasformano in dog e cat sitter non solo all'ombra della Madonnina ma anche nelle loro case di vacanze. A scoprire quest'ultimo escamotage anti-crisi è il sito on line di annunci gratuiti Kijiji che ha visto crescere soltanto negli ultimi due mesi ben del 7% le offerte di badanti per cani, gatti ed altre bestiole di diversa taglia e provenienza. Un aumento cui si accompagna, tra l'altro, la forte passione degli abitanti del capoluogo lombardo per gli animali. Vanta, infatti, con quota 7.000, il primato degli annunci riguardanti gli amici a quattro zampe, a due ali e a due pinne, distaccando di 2.500 i 4.500 di Roma. Nell'elenco seguono le 2.600 inserzioni di Bologna, le 2.500 di Torino, le 2.083 di Firenze, le 1.468 di Genova, le 1.279 di Napoli e le 850 di Palermo. Gli annunci milanesi non sono solo i più numerosi ma anche i più curiosi, c'è davvero di tutto. Chi si propone come normale dog sitter magari solo nel fine settimana, chi, come Laura, una studentessa universitaria, trasforma la casa di vacanza in una pensioncina per animali e chi è pronto a ospitare anche il padrone del cucciolo per condividere con lui tutti gli oneri dell'assistenza del cagnolino. Sì perché le cure ai cucciolotti, occupando molte ore al giorno, guasterebbero le vacanze ai padroncini. È il caso di Giorgio che offre un posto letto della sua casa in Salento a chiunque voglia dargli una mano ad accudire il tenero e vivacissimo amico a quattro zampe. Per chi vuole optare per una scelta più tranquilla ci si può sbizzarrire tra le offerte di dog sitter anche a domicilio. Le inserzioni sono dettagliate c'è chi si presenta come amante degli animali al punto di essere vegetariana. «Se non sapete a chi affidare i vostri amici durante le vacanze - scrive - sono la persona ce fa per voi. Animalista, vegetariana, ho sempre avuto animali, sono volontaria in canili e gattili. Seria, affidabile, posso recarmi al vostro domicilio o portarli al mio». C'è poi chi mette in guardia dal portare la bestiola nelle pensioni standard dove vengono messe in gabbia. Una situazione che crea stress, problema che, invece, garantisce non incontreranno i suoi pochi ospiti a quattro zampe. Alessandro, che abita a Paderno Dugnano in un appartamento con due giardini privati, specifica anche il costo giornaliero di ospitalità: 7,50 euro compreso il cibo e 5 se gli alimenti vengono forniti dal cliente. Milano, si scopre, assomiglia sempre più a un’arca di Noè, se si guarda a chi condivide i nostri spazi, furetti, iguane, conigli nani, uccelli, pesci e criceti.
MARKET PRESS
9 LUGLIO 2009
GILLI PRESENTA UNA NUOVA BORSA DEDICATA AI NOSTRI MIGLIORI AMICI
Il rispetto per la natura e gli animali, forieri di pace per l’umanità, sono valori in cui Gilli crede e che si ritrovano nelle sue creazioni. Oltre ai temi dedicati alla pace e alla giustizia, Gilli, nella sua ultima collezione, rivolge l’attenzione all’amore per gli animali. Gilli lancia il suo monito contro l’abbandono dei cani, deprecabile fenomeno che imperversa soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate e, quest’anno, li “accoglie” nelle sue borse e nei suoi spazi. La morbida e capiente Dogs Bag con impunturate sagome eleganti di razze canine. Una borsa raffinata e ricercata che esprime amore, tenerezza, attenzione per i cani insieme ad eleganza e stile. La Dogs Bag è un vero e proprio omaggio all’amico fedele dell’uomo in un momento dell’anno per lui particolarmente difficile Il tema dell’abbandono si ritrova in Esodog la prossima istallazione dell’artista milanese Bixio che verrà ospitata dalla vetrina Gilli in via della Spiga: una casa grande e una casetta più piccola con la ciotola e l’osso ad indicare il viaggio insieme. Una vetrina che vuole essere allo stesso tempo denuncia del triste fenomeno dell’abbandono e augurio a tutti i cani e ai loro padroni di poter stare sempre insieme, anche in vacanza. .
SAVONA NEWS
9 LUGLIO 2009
Savona: gatta intrappolata sul tetto salvata dai VVFF
Savona - Una giovane gattina incastrata nelle travi di un tetto di un'abitazione in via Garroni a Savona, la scorsa settimana è stata soccorsa dai vigili del fuoco.L'animale era intrappolato da alcuni giorni nel tetto quando alcuni residenti udendo il miagolio hanno avvertito i volontari dell'Enpa.Disidratata ed affamata, è ora in cura presso la sede dell’ENPA [...]
CORRIERE FIORENTINO
9 LUGLIO 2009
Animali in vacanza Quasi pronto l’opuscolo con consigli e indirizzi. Il no del Moige: prima i bambini, poi i quattrozampe
Più spiagge per i cani, arriva la guida
L’appello del sottosegretario Martini: così si frena l’abbandono
ROMA — «Più spiagge e più aree verdi nelle città per i cani e i loro padroni», chiede il sottosegretario al Welfare Francesca Martini. E in questo ha trovato un’ottima alleata, il ministro per il Turismo Michela Brambilla, anche lei animalista storica. L’estate e le vacanze, dicono, non sono un’esclusiva del genere umano, anche agli amici a quattro zampe piacerebbe correre, giocare, tuffarsi in mare e perché no, rotolarsi sulla sabbia. Il più delle volte, invece, sono rifiutati e così qualcuno finisce per abbandonarli.
Sono poche, anzi pochissime, le spiagge dove i cani possono accedere, stanno soprattutto al Nord con qualche sporadica apparizione in Puglia, in Sardegna, nel Lazio. Michela Brambilla e Francesca Martini stanno preparando una guida per aiutare le famiglie a vivere bene l’estate con i propri cani. Consigli, regole e luoghi dove portarli. Sarà pronta tra una decina di giorni. Può essere un freno al fenomeno dell’abbandono. «Abbandonare un animale è un reato punibile con l'arresto da 3 mesi ad un anno», ha detto la Martini. Se però volete cominciare a prenotare da qualche parte le prossime vacanze con il vostro cane, qualcosa già si trova. Da 14 anni Patrizia Daffinà a Maccarese (Fiumicino) gestisce un lido per soli cani (e relativi padroni), il Babbucce. Nel Lazio è una realtà più unica che rara. «Ho dovuto però affrontare diverse battaglie, spesso la concessione mi è stata ritirata, anche quest’anno sono in attesa di riottenerla. Prima la regolamentazione delle spiagge era di competenza della Capitaneria di porto, adesso è dei Comuni e la situazione è diventata difficilissima. Le spiagge sono poche ma lo sono anche perché sono tutte date in concessione agli stabilimenti balneari, le spiagge libere sono un miraggio, e trovare gestori di stabilimenti balneari disposti ad accettare i cani è davvero un’impresa». L’Emilia-Romagna e la Liguria sono le prime della classe, con diversi stabilimenti in concessione che non disdegnano affatto gli animali oppure tratti di spiagge libere ma attrezzate dai comuni. Va meno bene al Centro. «I cani hanno bisogno di fontanelle per l’acqua e di ombra — continua Daffinà —, la loro temperatura corporea facilmente raggiunge i 40 gradi al sole». Male al Sud anche se pure lì c’è qualche new entry , cani di piccole taglie sono accolti in diverse spiagge di Gela (Caltanissetta), in Puglia c’è Vieste. «Siamo in mano ai sindaci — dice Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, l’ente protezione animali —. La cosa più difficile è trovare assessori e sindaci sensibili a questo tema. Abbiamo fatto due petizioni al sottosegretario Martini sia per le aree verdi sia per le spiagge perché spinga i sindaci a decidere quali spazi dedicare ai cani. A fare l’ordinanza, insomma». Senza ordinanza, sulle spiagge vige il divieto totale. «La normativa è degli anni Trenta, è vecchissima, le disposizioni del comune sono necessarie, altrimenti resta il divieto. Punto e basta». C’è però a chi sta bene così. Al Moige, il movimento genitori, già preoccupati per la cancellazione della black-list sui cani pericolosi. «Prima i bambini, poi i cani — dice il direttore generale Antonio Affinita —. Vanno bene solo spazi circoscritti, ben delimitati e controllati, sia al mare sia in città. Sono i nostri bambini ad avere il diritto di giocare e muoversi liberamente senza essere aggrediti da un cane. E poi c’è una questione di igiene oltre che di sicurezza». Mariolina Iossa Il film Con il cane sulla spiaggia: è una scena di «Io & Marley» con Jennifer Aniston e Owen Wilson del 2008 500 Sono stati oltre 500 gli abbandoni di cani nel ponte del 2 giugno scorso stando all’associazione Difesa animali e ambiente 1.000 L’articolo 1, comma 3, della legge 189/2004 sancisce multe da 1.000 a 10.000 euro per chi abbandona animali domest
Servono più spiagge e più aree verdi per i cani, solo così potremo ridurre il fenomeno dell’abbandono estivo. Non dimentichiamo che abbandonare un animale è un reato punibile con l’arresto da tre mesi a un anno Francesca Martini
ANSA AMBIENTE
9 LUGLIO 2009
CADONO IN CANALE, 10 CINGHIALI SALVATI DA VIGILI
CASTELLANETA MARINA (TARANTO) - Al salvataggio dei cinghiali finiti nel canale di irrigazione hanno partecipato anche uomini del Corpo forestale dello Stato del comando provinciale di Taranto. Il branco - e' detto in una nota - e' finito nel corso d'acqua ''presumibilmente inseguito da bracconieri''. I forestali di Taranto hanno predisposto ''un incremento dei servizi mirati al contrasto del fenomeno del bracconaggio intensificando il pattugliamento delle zone habitat di questa specie di animali''.
GOSSIP
9 LUGLIO 2009
Il cane geloso di Jennifer
Jennifer Aniston avrà anche una vita sentimentale tormentata ma un fedele compagno che la affianca ovunque lei vada esiste, è il suo cagnolino Norman. A quanto pare però la tenera bestiola è anche piuttosto gelosa e non ama molto i nuovi amici di Jen. Nonostante ciò, la star hollywoodiana non se ne separa mai e l'ha portato anche sul set del film "Io & Marley". Nella pellicola la Aniston e Owen Wilson interpretano una coppia di coniugi alle prese con un labrador un po' troppo vivace...
Durante le riprese, il piccolo Norman è stato allontanato dal set perché geloso degli altri cani che, per motivi di lavoro, stavano a stretto contatto con la sua padroncina: "Cerchiamo sempre - ha spiegato Mark Forbes, l'addestratore del film, a BANG Showbiz - di non mescolare troppo i cani. L'ultima cosa che volevamo era che litigassero tra di loro e si distraessero da quello che dovevano fare. Norman alla fine era abbastanza rilassato ma è stato tutto il tempo al guinzaglio con Jennifer". E per il povero cagnolino, diffidente con gli altri cani, non deve essere stato facile vedere la Aniston mentre recitava con i labrador che hanno rivestito il ruolo di Marley, in quanto l'attrice non si è affatto risparmiata scambiandosi baci e tenerezze con i suoi colleghi a quattro zampe. Sempre Forbes ha raccontato: "Ci sono stati dei momenti imbarazzanti dove si scambiavano dei baci. Clyde è stato il cane più attivo di tutti quelli che abbiamo utilizzato per 'Io & Marley' e saltava sempre addosso a Jennifer e a Owen riempiendoli di baci. Loro sono stati davvero bravi con lui". Per la 'gioia' del dolce Norman...
BIG HUNTER
9 LUGLIO 2009
Branco di cani inselvatichiti attacca gregge di pecore
A San Mauro, paese rurale in provincia di Forlì e Cesena, un gruppo di quattro cani randagi inselvatichiti ha aggredito un gregge di pecore, ferendo gravemente 7 capi. La ferocia dei cani ha indotto l'allevatore a chiedere l'intervento degli agenti della Polizia Municipale e dei veterinari dell'Ausl che nonostante le difficoltà sono riusciti a catturare gli animali.
I successivi accertamenti hanno constatato che i due cani più grandi (due pastori tedeschi) sono fratelli e appartengono a due persone residenti a Rimini, che verranno ora denunciate. Si dovrà accertare per esempio se sono stati lasciati liberi o se sono riusciti a fuggire dall'abitazione. A quanto pare questi cani apparterrebbero ad un branco più grande più volte segnalato alle autorità.
LA ZAMPA.IT
9 LUGLIO 2009
Disgelo Usa-Russia contagia anche i cani
Nasce una passione fra cane antidroga sovietivo e cocker statunitense
MOSCA
L’atmosfera di disgelo tra Washington e Mosca sembra farsi sentire anche nel mondo a quattro zampe, come confermerebbe l’attrazione fatale emersa oggi tra un cane russo e uno americano poco prima dell’arrivo del presidente Usa Barack Obama a due passi dalla Piazza Rossa, per un intervento davanti ad una platea di studenti. I servizi segreti russi avevano portato con sè un cane antidroga e antiesplosivo, ma quelli americani hanno pensato che forse non era sufficiente e ne hanno portato un altro, un cocker. Al loro incontro i due cani hanno cominciato subito a fraternizzare, annusando forse l’aria di ’reset’. La reciproca e calda curiosità è stata tale da distoglierli dal loro dovere, tanto che i servizi di sicurezza sono stati costretti ad interrompere temporaneamente il passaggio dei giornalisti. Poi i due cani sono stati richiamati all’ordine, e invitati a «cooperare» unendo i loro sforzi contro il «nemico comune».
LA ZAMPA.IT
9 LUGLIO 2009
Incidenti stradali: multa sino a 1559 euro se non si aiuta animali
Quadruplicata la sanzione per chi non ottempera l'obbligo di fermarsi
Da 389 a 1559 euro di multa per chi in caso di «incidente con danno a uno o più animali domestici, da lavoro o protetti, non ottempera all’obbligo di fermarsi»: è quanto prevede un emendamento approvato in commissione Trasporti alla Camera nel corso dell’esame in sede legislativa.
«Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali domestici da lavoro o protetti - si legge ancora nel testo - devono porre in atto ogni misura idonea a assicurare l’immediato intervento di un medico veterinario. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311».
ANSA
9 LUGLIO 2009
Cavallo caduto in un fosso, salvato da vigili del fuoco
Difficile il recupero, ma l'animale e' in discrete condizioni
ROMA - Da ieri un cavallo era caduto in un fosso in una zona di Formello, Praticello Alto, e sembrava non dare piu' segni di vita. Ma il paziente lavoro dei vigili del fuoco ha permesso di recuperare un cavallo: l'animale e' stato tirato fuori lentamente e l'operazione di recupero e' stata particolarmente difficile. L'animale e' stato rimesso in piedi e le sue condizioni sono discrete.
ANMVI OGGI
9 LUGLIO 2009
MELAMINA, DIUSA PET: AVVISO DI NON CONFORMITA’
I lotti di produzione 2008, numero 267 e 317, del prodotto Alleva Fish&Rice sono risultati non conformi per il contenuto di melamina. Ne dà comunicazione la ditta DiusaPet ai medici veterinari con una nota recapitata all'Anmvi. La ditta informa anche in merito al ritiro dei prodotti: "detti lotti sono già stati oggetto nei mesi scorsi di ritiro volontario da parte della nostra Azienda in tutta la rete commerciale".Con riguardo alle non conformità per contenuto di melamina, lo stabilimento di Marzano (PV) comunica tempestivamente gli eventuali aggiornamenti ai medici veterinari e agli allevatori, sulla base di apposite disposizioni ministeriali. Gli avvisi vengono inviati ad Anmvi Fnovi ed Enci per raggiungere medici veterinari e allevatori che eventualmente detenessero lotti di prodotti per i quali è stata dichiarata la non conformità e dei quali sia stato disposto il ritiro dal mercato.
http://www.anmvioggi.it/files/INFORMATIVA%20DELLA%20DITTA%20DIUSAPET.PDF
IL GIORNALE
9 LUGLIO 2009
PAMPLONA, NEL GIORNO DI HEMINGWAY UN EROE NELLA CORSA DEI TORI
Nel 50° anniversario dell'ultima visita dello scrittore che rese famosa la festa di San Fermin l'encierro è stato velocissimo ed emozionante ma senza incornati: protagonista un uomo che ha corso accanto ai tori all'esterno della curva più pericolosa. Ma c'è chi reclama «più rischio»
Marco Zucchetti
VELOCITÀ ED EMOZIONI. Il terzo encierro dei Sanfermines 2009 fa discutere Pamplona e gli appassionati. In quella che è stata la corsa più veloce delle tre finora tenutesi nelle vie della capitale di Navarra, i tori dell'allevamento toledano del Ventorrillo hanno sicuramente dato vita a un encierro emozionante e ricco di spunti; nonostante l'iniezione di adrenalina, però, tra gli «aficionados» non manca chi punta il dito contro corse «poco rischiose» (!) e tanto affollate da risultare scontate.
ORDINE E DISORDINE. I sei tori del Ventorrillo sono stati protagonisti di un'ottima partenza e di un lungo tratto assolutamente perfetto. Velocissimi per tutta la Cuesta di Santo Domingo, sono arrivati all'Ayuntamiento compatti e in una formazione quasi a testuggine: tre manzi a tirare e i sei tori a seguire, in fila per coppie. Uno spettacolo non consueto. Il pericolo è però arrivato lungo calle Estafeta, dove una caduta di un toro castano ha provocato tensione e impatti anche violenti - seppure fortunatamente incruenti. Ma lo spirito gregario della mandria ha avuto la meglio e gli animali hanno ricominciato compatti la loro corsa, entrando nella Plaza de Toros quasi in formazione completa, con un capofila e gli altri cinque tori a seguire. «EL TIO DE MERCADERES». Oggi più degli altri giorni il replay ha mostrato piccoli squarci di pericolo, eroismo ed incoscienza. Non è il caso di quello che è stato ribattezzato sui siti «el valiente de Mercaderes», il «coraggioso» la cui impresa è sembrata subito straordinaria e folle senza ausilio della moviola. Con la mandria velocissima e compatta nel tratto seguente a Plaza Consistorial, un uomo si è affiancato alla sinistra dei tori, correndo al loro fianco sull'esterno della curva Mercaderes, il tratto dal quale ogni corridore si tiene debitamente alla larga. Qui la velocità e la forza centrifuga porta i tori ad allargare la traiettoria, travolgendo ogni cosa posta sul lato sinistro di calle Estafeta. Per fortuna (o forse per rischio calcolato), il tizio ha trovato la via libera, correndo per oltre 50 metri tra muro e tori in quella che sui siti è stata definita «la corsa più eroica da anni a questa parte» e anche «un colpo di fortuna di un incosciente». Stessa fortuna toccata a un altro partecipante che aveva pensato di aspettare immobile i tori proprio su quella curva: un corno di un toro gli ha sfiorato il viso e di sicuro il ragazzo (uno straniero) non ripeterà la sciocchezza di mettersi a fare lo spettatore in quel punto. Oltre al coraggioso di cui sopra, la moviola ha mostrato anche la dinamica della caduta di due tori nell'Estafeta: nel tentativo di colpire un toro, un ragazzo perde l'equilibrio e provoca la caduta di un animale. Nello scontro cade anche un uomo, che trovandosi davanti al toro caduto, si rialza immediatamente. Mossa istintiva, ma sbagliata: un toro nero arriva si slancio, supera il «collega» per terra e centra in pieno l'uomo. Fortunatamente con una testata e senza affondare le corna. Altri tre i momenti di tensione: quando due ragazzi corrono tenendo un toro per il corno sinistro (pericolosissimo, perché si corre il rischio di distrarlo); quando nella curva Telefonica una caduta multipla dà luogo a un montòn (un'ammucchiata di corridori) sul quale irrompe con tutto il suo peso un manzo; e quando nel Callejon un altro ottimo ragazzo con indosso la maglia della Real Sociedad (la squadra di calcio di San Sebastian), si distingue per una corsa davanti a un toro compiuta con in mano il giornale, a segnare la distanza dall'animale: praticamente uno spot di come si dovrebbe correre l'encierro secondo tradizione, contrapposto alla maniera troppo chiassosa, irrispettosa e sciocca di troppi novelli corridori. LA POLEMICA. Ed è proprio questo tema uno degli argomenti di discussione sui forum dopo la terza corsa, che comincia a dare un quadro parziale degli encierros dell'anno. Sono in molti che condannano l'ansia di protagonismo dei novellini, degli stranieri, di chi pensa di essere su un palco. Protagonisti sono i tori, non i corridori. Loro si devono limitare a dimostrare il loro coraggio correndo davanti alla mandria, cosa sempre più difficile per l'affollamento e soprattutto perché - come accaduto stamattina - sempre più spesso la mandria è «tirata» dai manzi e i tori seguono a ruota. «Con tori così privi di personalità si snatura l'encierro», si legge sul forum del Diario de Navarra. Sotto accusa anche l'anti-slittante sparso sulle strade: «Sto guardando su YouTube encierros degli anni 80 e 90 - scrive Pamplonica -: non c'è paragone. Qui i tori non scivolano più, corrono su binari, sono ipnotizzati. L'unica maniera di rendere le corse emozionanti come prima è eliminare i manzi e togliere l'anti-scivolo dal selciato». Insomma, poche cadute, pochi gesti eclatanti di eroismo e nessun episodio in cui i tori perdono contatto con la mandria e cominciano a caricare la folla. C'è chi lo ritiene un «ammorbidimento» inammissibile della pericolosità dell'evento e chi invece - dopo aver corso - invita chi vuole «sangue e spettacolo» a correre, invece di pontificare sui forum. IL BILANCIO SANITARIO. Emozione, pericolo, eroismo, ma nessun incornato, come nell'encierro del 7 luglio. Nonostante le prime fonti parlassero di una ferita «por asta» e 5 ricoverati, in realtà il bilancio conclusivo è di 7 ricoverati per traumi. Uno per trauma cranico nell'Ayuntamiento, due in Mercaderes (trauma lombare e trauma costale), due nell'Estafeta (uno per contusioni e uno per la rottura del naso), e due nella Telefonica (ferita al ginocchio e rottura di una mano). LE STATISTICHE. L'encierro di oggi, corso in 2'20", è uno dei più veloci degli ultimi anni (il più rapido dal 2006): il 15° più veloce di sempre e il 6° più veloce mai corso di giovedì. I tori del Ventorrillo, alla loro seconda apparizione dopo il debutto (con un incornato) dell'anno scorso, erano in media più leggeri rispetto al 2008, con due tori castani inferiori ai 500 kg (Garrochisto e Bajezo) ma con un «peso massimo» come Ali-Roto (645 kg). Paradossalmente, questo colosso è stato il primo ad entrare nell'arena. «FIESTA». Oggi 9 luglio è anche il giorno del 50° anniversario dall'ultima visita di Ernest Hemingway ai Sanfermines che ispirarono il suo romanzo «Fiesta» del 1927. Per celebrare lo scrittore che rese la tradizione dell'encierro un affascinante caso letterario, la città di Pamplona ha deciso di dedicargli una giornata intera. Presente il nipote del Premio Nobel, John Patrick Hemingway, si è tenuto il concorso di sosia dell'autore morto suicida nel 1961, vinto dallo statunitense Tom Grizzard. E sempre alla presenza dell'erede di Hemingway la sindaco di Pamplona - Yolanda Barcina - ha inaugurato una statua di bronzo dello scrittore, alla quale ha personalmente legato al collo il tradizionale pañuelo rosso, il fazzoletto simbolo dei Sanfermines. IL PROGRAMMA. Nel pomeriggio la terza corrida della Feria del Toro, con El Cid, Sebastian Castella e José Maria Manzanares, mentre domani sarà la volta dei tori dell'allevamento di Jandilla
CORIERE DI RIETI
9 LUGLIO 2009
Fiamignano (RI) - Pecore uccise a Rocca Odorisio.
I pastori lamentano ritardi nell’erogazione degli indennizzi. Due gli esemplari trovati morti. Si indaga sui predatori.
Fiamignano (RI) -Trovate morte due pecore in località Rocca Odorisio,vicino alle piste di sci da fondo. La prima, appartenente al gregge di V.A., pastore del posto, è stata uccisa sabato, l'altra, appartenente al gregge di M.D., il lunedì successivo. Le pecore avevano ferite profonde all'addome. Lupi, cinghiali, cani inselvatichiti? Anche se spesso i pastori vedono il lupo scappare dopo le aggressioni, fa fede il rapporto del veterinario, perché il risarcimento è previsto solo se vengono riscontrati i segni tipici di aggressione da lupi (animale sgozzato e i buchi dei canini). I pastori obiettano che la pecora può anche essere aggredita inizialmente da un lupo, magari poco esperto ed essere successivamente "pasto" di cinghiali e altri predatori, cosa che rende difficile risalire alle cause del decesso. A volte i pastori non riescono a ritrovare le pecore "mancanti all'appello" e in questo caso la perdita è secca. Una volta riconosciuto il diritto al risarcimento, i tempi per la riscossione sono lunghi e lo smaltimento non è più a carico dello Stato. Se il veterinario rilascia l'autorizzazione, l'animale può essere interrato, ma se sono più esemplari è necessario lo "smaltimento", a spese del pastore. La perdita per un pastore ogni anno è mediamente del 5%, il valore di una pecora varia da 50 a 250 euro, a seconda se l'animale è giovane, in buona salute o gravido. Un litro di latte viene pagato dagli 80 agli 85 centesimi (prezzo regionale), una pecora viene venduta a 50 centesimi al kg, se considerata "di scarto", ossia azzoppata, o non più in grado di produrre latte; per una stagione i pastori pagano per il pascolo al Comune 1 euro per le prime 300 pecore e 3 euro oltre le 300. A fine mese si svolgerà la consueta rassegna ovina ai piani di Rascino e anche quest'anno, insieme alle loro belle razze sopravvissane, merinizzate, sarde, comisane, i pastori porteranno i problemi di sempre, sperando in notizie positive, come quella di essere risarciti "a prescindere" da quale animale abbia aggredito il gregge, meno burocrazia, rimborsi rapidi, più fontanili. Non c'è da stupirsi se i giovani non vogliono proseguire il mestiere dei padri, se i pastori sono albanesi, croati, moldavi e soprattutto se le aziende sono in calo. Nel 1942 erano presenti nel comune 11 mila 196 ovini, con 379 aziende. Nel 2004 9 mila 304 ovini e solo 36 aziende dedite alla pastorizia. Nel 1942 il totale aziende zootecniche era di 795, nel 2004 solo 64 (fonte "Habitat e Zootecnia", studio a cura della Regione Lazio e Comune di Fiamignano)
IL TIRRENO
9 LUGLIO 2009
Gli asini spazzini al lavoro Dal 20 il servizio di raccolta
S. MARIA A MONTE (PI). In alto le carote e sacchetti bene in vista. Dopo aver dominato la decima edizione del Palio de’ Ciui e alimentando voci e chiacchiere in tutto il paese, ecco che il progetto degli asini trasformati in spazzini prende finalmente il via. Dal prossimo 20 luglio, infatti, inizia la fase sperimentale della raccolta porta a porta. Quattro splendidi asinelli amiatini, che sono già diventati l’attrazione principale del “Club ippico Santa Maria a Monte”, saranno impegnati tutte le mattine in due percorsi in giro per il centro. Inizialmente affiancati dai mezzi meccanici della Geofor, presto saranno in grado, testardaggine asinina permettendo, di completare i percorsi con la sola compagnia dei volontari del Club. Il tutto per la gioia di coloro che non vorranno risparmiargli carote e complimenti lungo il tragitto. Proprio in queste ultime settimane sono stati numerosi i bambini che hanno voluto visitare il Club per vederli. I dettagli su orari e percorsi saranno dati durante l’assemblea di presentazione del progetto, prevista per mercoledì 15 al teatro comunale. Un’idea (prima in Toscana, seconda a livello nazionale) che si presterà a numerose altre iniziative, in primis la collaborazione con la Facoltà di veterinaria dell’università di Pisa per l’uso del latte d’asina, usato in pediatria. Proprio in questi giorni c’è stata la prima richiesta dall’ospedale di Pisa. Ed è di queste ultime ore la notizia che la famiglia già si sta allargando. Una delle quattro asine acquistate per il progetto, già in “dolce attesa”, ha dato alla luce un puledrino, 2 giorni fa. Piccolissimo e un po’ spaurito, fa già bella mostra di sé accanto alla madre. «Questa iniziativa si pone molteplici obiettivi - dice il sindaco David Turini - lanciare un messaggio ecologista e ambientalista molto forte e poi generare un risparmio economico per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta intensificandolo. Non ultimo il valore educativo e le possibili ricadute turistiche per il territorio. Altri aspetti importanti sono quello dello sfruttamento del latte d’asina, richiesto per i bambini con particolari allergie e patologie, e quello della pet terapy. Qualcuno è preoccupato perché gli animali potrebbero sporcare: dico fin d’ora che i volontari che accompagneranno gli asini avranno cura di tenere pulito il centro storico e si metteranno a disposizione dei cittadini».
DIRE
9 LUGLIO 2009
Allarme Coldiretti: animali 'immigrati' invadono i campi
"Le specie aliene aumentano troppo, 30 nuove all'anno"
BOLOGNA - Si va dal Gambero della Louisiana al Siluro del Volga, dalla Vespa cinese (terrore dei castagni) alla sudafricana Bega (bestia nera del geranio). Sono solo alcuni nomi, tutti veri, delle pericolose specie animali "immigrate" che invadono anche l'Emilia-Romagna. Tanto che Claudio Governi, responsabile della Coldiretti di Bologna, lancia l'allarme: "La novità non è tanto nell’arrivo di parassiti ed insetti dall’estero- scrive in un comunicato il rappresentante degli agricoltori- ma nel numero e nella quantità delle razze importate. Se prima il ritmo era di 1-2 all’anno, oggi siamo ad oltre 30 specie tutti gli anni".
Gli animali "alieni", così li ribattezza la Coldiretti, arrivano da ogni parte del pianeta: già da tempo c'è in giro la Nutria, una specie di "grande topo di fogna", importata dall'America per far pellicce, liberata o scappata dopo il fallimento del settore: ora infesta le campagne e provoca incidenti stradali. Ma il suo è un caso noto. Forse meno persone sanno invece che a sconvolgere l'equilibrio delle acque della Pianura Padana, c'è un pesce velocissimo e gigante chiamato, non a caso, Siluro del Volga. Insieme a lui il Gambero d'acqua dolce della Louisiana. Importato in Toscana per tentare un business alimentare, ha poi valicato l'Appennino. E' chiamato anche "gambero killer" perché fa strage di rane, girini, pesci, riducendo le sponde a un groviera e causandone infine il crollo. "L’intero ecosistema bolognese è a rischio di grossi stravolgimenti- spiega Governi- basta vedere i danni causati da alcuni insetti comparsi di recente nelle nostre campagne".Sull'Appennino, ad esempio, l'invasione 'aliena' degli insetti è tutta al femminile ed è "capeggiata" della Vespa cinese del Castagno che, secondo Coldiretti, "mette a rischio anche i pregiati marroni Igp di Castel Del Rio". Il problema è che questo insetto si riproduce per partenogenesi, visto che la specie è composta da sole femmine, ed è dunque inutile tentare di impedirne l'accoppiamento.
Queste specie animali "sono giunte clandestinamente sui voli intercontinentali atterrati ogni giorno nei nostri aeroporti o attraverso derrate di legname provenienti da tutti i continenti- spiega nella nota Claudio Governi- o importati dall’uomo sull’onda di mode effimere che promettevano investimenti minimi e grossi guadagni". E ora dalla Lombardia si teme la "calata" del Tarlo asiatico. A rischio sarebbero le piante dei viali, secondo Coldiretti, a causa di questo "grosso coleottero che attacca tutte le piante latifoglie infilandosi nei tronchi, mangiandoli da dentro e provocando facilmente il loro crollo". Ma i pericoli per la flora locale non vengono solo da nord. Dal sud-Italia sta infatti arrivando la Tignola della patata, un insetto capace di mettere a rischio le preziose coltivazioni di patate di Budrio e Molinella. In pericolo anche le piante ornamentali in città. A insidiarle c'è il fascino "fatale" della Bega del geranio, una bellissima farfalla sudafricana che depone le sue larve sul fiore e lo uccide in pochi giorni.
SESTO POTERE
9 LUGLIO 2009
Estate, raddoppiano gli abbandoni di pesci esotici e tartarughe
Milano - Estate, tempo di abbandono di animali, ma non sono solo micio e fido ad essere colpiti da questo fenomeno,ma anche pesci esotici e tartarughe d'acqua che vanno a popolare fiumi, torrenti e laghi. I numeri di questi abbandoni sono in proporzione enormi rispetto al numero di cani e gatti che ogni anno vengono abbandonati dai loro padroni. Lo scorso anno complessivamente sono stati oltre 16.000 le tartarughe d'acqua abbandonate nei torrenti e nei laghetti dei parchi pubblici italiani, quest'anno secondo le prime stime il numero delle tartarughe d'acqua che lasceranno i terrari domestici per finire nei corsi d'acqua e nei parchi pubblici sarà sensibilmente alto. Stesso problema per quanto riguarda i pesci tropicali, ogni anno sono almeno15.000 gli acquari che vengono versati nei mesi estivi nei corsi d'acqua e nei laghi italiani, si calcola complessivamente che siano oramai oltre 240 le specie di pesci alloctoni presenti nel bacino del Po, sono almeno 140 le specie alloctone di pesci presenti invece nel sistema dei Navigli Milanesi, mentre per le tartarughe vengono preferiti i laghetti dei parchi come la villa Reale di Monza, diversi parchi cittadini di Milano e Roma, ma quest'anno si registra un forte incremento di presenza di tartarughe d'acqua abbandonate anche nella darsena a Como. "E' il quinto anno-sottolinea Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- che denunciamoil fenomeno delle tartarughe abbandonate nei laghetti o nei corsi d'acqua da parte di coloro che in vista delle vacanze non vedono meglio che disfarsi di questi animali creando enormi problemi all´eco sistema dei corsi d´acqua ma anche dei laghetti dei parchi pubblici essendo le tartarughe animali estremamente aggressivi nei confronti delle altre specie ittiche spesso arrivano a provocarne la scomparsa". Le tartarughe quando vengono acquistate sono estremamente piccole e di colore verde, ma pochi sanno che con il passare dei mesi le stesse crescono notevolmente e spesso la loro gestione diventa difficile per
questo motivo sono tantissimi coloro che se ne disfano liberandole nei posti più impensati comprese le fontane pubbliche. Un altro grave problema che si ripresenta puntuale anche questa estate è quello dello svuotamento di decine e decine di acquari nei torrenti e nei canali, lo scorso anno da una stima in difetto si presume che siano stati almeno 60.000 i pesci tropicali e di acquario finiti nei corsi d´acqua e nei torrenti con il rischio anche in questo caso di creare notevoli difficoltà all'ecosistema dei nostri corsi d´acqua."Aidaa anche quest´anno lancia la campagna contro gli abbandoni di pesci e tartarughe, mettendo a disposizione in proprio telefono amico - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa - a cui rivolgersi per ottenere informazioni, chiediamo ai giornali di farsi promotori di questa campagna di sensibilizzazione perchè il grave fenomeno degli abbandoni non interessa solo i cani ed i gatti e i roditori ma anche decine di migliaia di pesci di varie dimensioni e di tartarughe d´acqua" "Noi - conclude Croce - da sempre chiediamo che i venditori di questi animali informino gli acquirenti prima di vendere tartarughe o pesci, in quanto sono ad altissimo rischio di abbandono dopo solo pochi mesi".
ANSA
9 LUGLIO 2009
UCCISI 3 RINOCERONTI AL MESE, IN AUMENTO IL BRACCONAGGIO
ROMA - Vengono privati delle corna dai bracconieri e lasciati morire dissanguati: così muoiono circa 12 rinoceronti al mese solo in Sud Africa e Zimbawe. A denunciarlo sono stati il Wwf, l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) e la rete di controllo del commercio illegale di animali 'Traffic' durante il 58/o incontro sulla convenzione del commercio internazionale che si è tenuto a Ginevra. L'aumento del bracconaggio sarebbe legato alla crescente domanda di corna di rinoceronte che, secondo la medicina tradizionale di alcuni Paesi, avrebbero effetti benefici. In Africa si stima che fra il 2000 ed il 2005 siano stati cacciati illegalmente circa tre rinoceronti al mese, su una popolazione che conta 18mila esemplari. In Asia la situazione non è migliore. Da gennaio sono stati ritrovati morti circa dieci rinoceronti in India e sette in Nepal, su una popolazione di 2.400 rinoceronti a rischio. Secondo quanto emerso dall'incontro di Ginevra, "il commercio illegale di corna di rinoceronte è diretto dall'Africa verso l'Asia, in particolare Vietnam, Cina e Thailandia".
IL TIRRENO
9 LUGLIO 2009
Allarme truffa per i falsi volontari
MONTECATINI (PT). L’allarme è scattato da parte dell’associazione Amici degli animali. E riguarda i falsi responsabili del canile. Truffatori che chiedono soldi spacciandosi per collaboratori. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni circa ragazzini - spiegano i volontari - e persone di una certa età, distinte, che richiedono contributi per il nostro canile Hermada, per cani o gatti. Alcuni dicono di essere collaboratori esterni o volontari o di appartenere ad associazioni parallele. Attenzione a non cascarci». Inoltre molti salvadanai con loghi riconoscibili dell’associazione, distribuiti in varie attività commerciali, sono stati rubati. «Abbiamo dovuto applicare anche catenelle metalliche per salvaguardarli. La nostra associazione non fa richiesta di denaro per strada o porta a porta, può succedere in alcune manifestazioni con banchetti organizzati per la raccolta di cibo e adozione, ma avviene sempre tramite personale volontario riconosciuto, dotato di tesserini con foto, e soprattutto con il rilascio immediato di ricevuta con tanto di dati fiscali».
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AP COM
9 LUGLIO 2009
La dieta allunga la vita, lo dimostra studio su macachi
Condotto per 20 anni e pubblicato su Science
Roma - Non solo 'magro è bello', ma fare la dieta allunga la vita. Lo dimostra uno studio ventennale condotto sui macachi che sarà pubblicato domani su Science e che afferma che la riduzione calorica rallenta il processo d'invecchiamento e allunga la vita, almeno nei primati, ma date le molte somiglianze fisiologiche tra questi animali e l'uomo, sottolinea Ricki Colman dello William S. Middleton Memorial Veterans Hospital, non si può escludere che una riduzione del 30% dell'apporto calorico gioverebbe anche agli esseri umani. Lo studio, iniziato nel 1989 al Wisconsin National Primate Research Center, conferma ciò che si era già scoperto in ricerche precedenti fatte sui moscerini, lieviti e roditori, che avevano dimostrato che una dieta basata su una restrizione calorica importante, che non deve, però, rasentare la malnutrizione, porta in alcuni mammiferi benefici per la salute. Colman e colleghi hanno condotto il loro studio su scimmie adulte di età compresa tra i sette e i quattordici anni, divise in due gruppi uno di controllo e uno sottoposto a restrizione calorica (CR). La sperimentazione prevedeva per le scimmie del gruppo CR una riduzione graduale dell'apporto calorico del 10% per tre mesi, fino ad arrivare alla percentuale desiderata del 30%. Alla fine della sperimentazione i ricercatori hanno potuto constatare che il 37% dei macachi del gruppo di controllo era morto, mentre nel gruppo CR era deceduto solo il 13%. Un risultato che rivela, spiegano gli scienziati, che i primati del gruppo di controllo sono morti per vecchiaia e per le malattie ad essa correlate, come il diabete, il cancro, le malattie cardiovascolari e l'atrofia cerebrale, in percentuale tre volte superiore rispetto ai primati sottoposti a restrizione calorica. Per distinguere e verificare le cause di morte associate al processo di invecchiamento, da quelle dovute ad altre condizioni patologiche, ogni primate morto è stato sottoposto ad autopsia eseguita da un patologo certificato. Lo studio, dicono Colman e colleghi, mostra chiaramente che negli adulti una dieta controllata potrebbe, come è stato visto nei macachi rhesus, allontanare la vecchiaia e le malattie che spesso l'accompagnano. Len/Apa
CRONACA QUI
9 LUGLIO 2009
E' la prima volta che simili esperimenti vengono fatti su animali così vicini all'uomo
Mangiare meno allunga la vita. Test su scimmie lo confermano
SALUTE - È proprio vero che mangiando poco si vive più a lungo. Anche le scimmie che sono animali così simili a noi, seguendo una dieta ipocalorica, diventano più longevi: è la prima volta che l'effetto della dieta sulla longevità viene dimostrato su un animale così vicino all'uomo, cosa che fa ben sperare anche per chi di noi voglia 'barattare' una lunga vita con una tavola un pò meno ricca. Ad affermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science, dall'equipe di Richy Colman della University of Wisconsin-Madison. Dopo 20 anni di studio su un campione di scimmie è risultato che una dieta ipocalorica ma nutriente assicura la longevità e ritarda l'insorgenza di malattie tipiche della terza età come cancro, diabete, patologie cardiovascolari. Alimentazione e longevità sono state associate da tanto tempo e sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano su svariate specie animali che mangiare meno allunga la vita. Si parla di restrizione calorica, ossia di seguire una dieta ipocalorica ma comunque nutriente, sana. Ma è chiaro che se un vermetto o un topolino vivono di più quando 'tenuti a stecchetto', ciò non è motivo sufficiente per dire che anche gli uomini diventano più longevi se sottoposti a restrizione calorica. Un uomo è ben diverso da un topo e da un verme, ma è molto simile alle scimmie e ai macachi, nostri vicini 'parenti'. Gli esperti quindi hanno studiato scimmie Reshus dividendole in due gruppi, uno che ha mangiato a piacimento, l'altro che mangiava il 30% (gli esperti hanno quantificato l'apporto calorico giornaliero di quelle lasciate libere di mangiare e sulla base di esso hanno messo a punto la dieta ipocalorica delle altre). In venti anni di osservazione la metà delle scimmie che mangiano liberamente è morta, l'80% di quelle a dieta è ancora viva. È difficile condurre uno studio simile su esseri umani, ma di fatto la scimmia è un ottimo modello sperimentale per dimostrare che mangiare un pò meno (in termini di calorie ma in modo equilibrato) rende longevi.
LA REPUBBLICA
9 LUGLIO 2009
Traumi del midollo limitare il danno
È possibile migliorare i meccanismi riparativi delle lesioni spinali. Una ricerca italiana
Cecilia Ranza
C'è un interruttore, piccolo ma molto ben distribuito e potente, che scatta quando c'è un danno e cerca di ripararlo. Si chiama GPR17, è presente in tutti i tessuti, ma soprattutto nel sistema nervoso centrale, nel cuore e nei reni, e viene attivato non appena un trauma, o una situazione di scarsa ossigenazione e ridotto flusso di sangue (ipossia e ischemia) mandano in tilt un'area. Ma non è solo un sensore della lesione, perché si sta sempre più dimostrando l'innesco indispensabile alla sua riparazione.
Di GPR17 e delle sue potenzialità si occupa da otto anni un network silenzioso ed efficientissimo di ricerca. I risultati più recenti sono firmati da Milano (dipartimento di Scienze farmacologiche dell'Università Statale) e da Messina (Centro Neurolesi, diretto da Placido Bramanti). Sono stati pubblicati il 15 giugno sulla rivista internazionale Brain e aprono uno scenario chiaro sulle possibilità sia di contenere i danni nelle lesioni del midollo spinale, sia soprattutto di sostenere una riparazione efficiente. "Già in un modello animale di ictus, abbiamo dimostrato che GPR17 è attivissimo nelle due fasi cruciali", spiega Maria Pia Abbracchio, coordinatrice della ricerca. "Nella prima, subito dopo il danno, GPR17 richiama cellule spazzine, per ripulire la zona colpita. Nella seconda, e questa è l'osservazione più entusiasmante, GPR17 fa da interruttore per la riparazione, risvegliando alcune cellule simil-staminali, presenti ma dormienti nel sistema nervoso centrale adulto, che si mettono in moto per tappare le falle". Imparare a modulare in modo opportuno entrambe queste fasi è il passo successivo: "In tutti i piccoli traumi inconsapevoli ai quali siamo esposti nella vita, GPR17 probabilmente funziona bene, ripulendo senza eccessi e riparando correttamente", prosegue Abbracchio, "ma qui si tratta di pensare in grande, cioè a intervenire in caso di insulti massicci e prolungati". È il caso dei traumi del midollo spinale. "Nei modelli sperimentali, inibire GPR17 prima di provocare il trauma ne limita le conseguenze", afferma Stefania Ceruti, prima firma dell'articolo su Brain. "GPR17, però, è presente anche sulle cellule ependimali, che foderano il canale centrale del midollo spinale. Oggi sappiamo che queste cellule si sanno comportare da staminali adulte, in grado di dare origine a neuroni e oligodendroglìa nuovi di zecca". GPR17 è un recettore di membrana, quindi è un target abbastanza semplice per disegnare farmaci ad azione selettiva solo e soltanto su di lui. "La vera svolta sarà riuscire a trovare molecole che hanno la capacità di limitare solo al necessario il lavoro di GPR17 nella fase di pulizia, ma lo esaltino quando funziona da motore per la riparazione, affiancandole ad altri farmaci biotech, che sorveglino la crescita delle cellule giuste", confermano a una voce Abbracchio e Ceruti. "È una prima meta e non è così lontana. Ma soltanto dopo, e con tutte le garanzie indispensabili, si potrà iniziare l'applicazione sui pazienti".
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