6 LUGLIO  2009

IL SECOLO XIX

6 LUGLIO 2009

 

E' morto Silvano, il cane randagio e anarchico simbolo di Lerici

Era stato adottato dagli abitanti

Per aver strappato a morsi
i pantaloni del sindaco venne messo in canile, ma una petizione con 850 firme gli restituì la libertà

 

Sondra Coggio

 

LERICI (SP) -  ha perduto il suo cane di quartiere, il famoso Silvano. E alla bella età di 22 anni, se n'è andata anche Guendalina, la gatta, una "signora randagia". «Silvano non era bellissimo  racconta Federica Paita, che se n'era occupata fin dal suo arrivo  era però maestoso e soprattutto dotato di un'intelligenza straordinaria». Era un randagio. Sedici anni fa era arrivato a Lerici da chissà dove, e s'era accasato per un po' alla Pubblica Assistenza. Poi, aveva scelto come casa il cortile del magazzino degli operai del Comune. E lì era rimasto: «Gironzolava dietro di loro, seguendoli per Lerici - ricorda Federica - per tutti, era diventato solo "Silvano". Ben nutrito, vaccinato e coccolato. La sua casa era tutta Lerici». Tipetto testardo, Silvano: «Beh, sia con i cani che con gli umani, aveva simpatie e antipatie», ammette la Paita, ridendo su come spesso ci azzeccasse. Sì: Silvano si cacciava anche nei guai. Detestava alcuni cani, e i loro padroni. Ma in fondo, tutti gli volevano bene: e nel 2002, con delibera dell'allora sindaco Giorgio Tedoldi, era diventato cane di quartiere. Uno status ufficiale, con tanto di polizza assicurativa, e la sterilizzazione di legge. Si pensava di renderlo più malleabile, ma Silvano era Silvano. E il nuovo sindaco Emanuele Fresco, meno animalista di Tedoldi, al primo nuovo caso di "strappo dei calzoni", lo aveva spedito in canile. «Apriti cielo! - ricorda Federica - raccogliemmo 850 firme. E gli assessori Verusckha Fedi e Mario Peoni ci diedero una mano, per convincere il sindaco a concedere a Silvano gli arresti domiciliari: un recinto con i confort, accanto al Comune. Una rete di volontari lo portava a spasso al guinzaglio più volte al giorno. Una famiglia lo portava a casa sua ogni notte. Un'organizzazione perfetta». Silvano, dal suo recinto, ha continuato a scodinzolare a chi gli piaceva, abbaiando a chi non digeriva: fino alla vecchiaia, onorata. Sempre indomito e fiero. «Due ictus e un infarto non l'hanno ucciso - si commuove Federica - quasi infermo, è stato ancora curato, fino a quando, troppo sofferente, ci ha lasciato attraverso l'eutanasia, che l'ha sottratto al dolore, ormai insostenibile».


CITY

6 LUGLIO 2009

 

Cani salvano bimbo e due donne in mare

 

Marina di Vecchiano (PI) - Un terranova e un labrador, con tre volontari, hanno salvato due donne albanesi e il figlio di una di loro, di 11 mesi. Rischiavano di annegare perché finite in un mulinello durante un bagno. È successo ieri a Marina di Vecchiano (Pisa), posto noto per le forti correnti.


ADIGE TV

6 LUGLIO 2009

 

Verona. Allevavano cani fra zecche ed escrementi: patteggiano 4 mesi

 

Verona - Il loro allevamento era stato sequestrato l'anno scorso dalla Forestale dopo una denuncia della Lav (Lega anti vivisezione): i cani erano cresciuti ammassati, ricoperti di zecche e mosche, in recinti mai puliti, costretti a dormire sulle proprie feci e malnutriti. La coppia di allevatori di Pellegrina di Isola della Scala, marito e moglie accusati di maltrattamenti, oggi ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione, sospesa.
La pena è stata sospesa, ha reso noto la legale della Lav, avv. Emanuela Pasetto, ma ai due, marito e moglie, accusati di maltrattamento di animali, sono stati confiscati i 60 cani che si trovavano nella struttura al momento dell'intervento della Forestale. Gli animali, aveva denunciato l'associazione protezionistica, vivevano in un capannone fatiscente, ammassati in pochi metri quadrati, coperti di zecche e mosche, costretti a mangiare e dormire su un pavimento nauseabondo coperto di urina e feci, sulle quali veniva gettata come cibo solo pasta scotta.
Ora, riferisce la Lav, cui sono stati affidati definitivamente, hanno trovato una famiglia che li ha adottati e che si adopera «nel migliore dei modi per far loro dimenticare l'incubo in cui vivevano».


IL SECOLO XIX

6 LUGLIO 2009

 

In valle stura un gufo imperiale impallinato da bracconieri: salvato

L'intervento

 

Provincia di Genova - È stato recuperato, in un boschetto della Valle Strura; un gufo reale, ma solo di nome, viste le condizioni in cui si trovava: debole, magro, spennacchiato, forse vittima di un bracconiere, come dimostrerebbero alcuni segni di pallini (probabilmente colpito di striscio). Per oltre un mese questo esemplare di gufo reale è rimasto in terapia. I veterinari di Animal Assistance, il laboratorio dell'Enpa lo hanno sottoposto a una cura draconiana ma inevitabile: al gufo sono state tolte tutte le penne remiganti, perchè in cattivissimo stato. Una per una. L'operazione è perfettamente riuscita e tra qualche giorno potrà essere trasferito in una grande voliera. Al gufo tornato reale anche di fatto, è venuto anche appetito; mostra tutta la sua superba prestanza soffiando,e conviene non farlo indispettire, visto che è uno dei rapaci più grandi d'Europa, ha un'altezza di 70 centimetri e un'apertura alare (tra poco) che arriva a poco meno di due metri. Quella del gufo reale non è l'unica vicenda di volatili degli ultimi giorni.
Ci sono altre due storie, fortunatamente a lieto fine, che riguardano una piccola civetta e un allocco. In entrambi i casi, gli animali, recuperati in condizioni critiche, anche se per ragioni diverse, sono stati curati e salvati. Il caso della civetta è l'ultimo in ordine di tempo. Protagonista una donna di novant'anni che qualche giorno fa si è trovata un pulcino sul terrazzo di casa. Con grande sorpresa di tutti si è scoperto che quel batuffolo di pelo con due occhioni, è un neonato di civetta, specie protetta e comunque presente sul territorio. Struggente la storia dell'allocco ferito da qualche cacciatore di frodo (la stagione venatoria è chiusa e l'allocco è una specie protetta). La bestiola non potrà più volare ma pare essersi adattata a stare nella voliera.E. M.


BIG HUNTER

6 LUGLIO 2009

 

Legambiente: “Il ddl Orsi legalizza stragi di animali selvatici”

 

Il ministro all'Agricoltura Luca Zaia durante l'audizione dello scorso venerdì in Senato ha auspicato una rapida approvazione delle nuove norme sulla caccia, riferendosi al ddl Orsi come un'ottima base di partenza.

Questa posizione non è piaciuta al responsabile nazionale di Legambiente Antonino Morabito che ha commentato con questi toni allarmistici le parole del Ministro ''Sostenere la validita' del ddl Orsi, contro cui si e' ampiamente scagliata tutta l'opinione pubblica, vuol dire consentire una lunga lista di orrori. Il governo dica subito agli italiani se dovranno ricordare l'estate 2009 per la legalizzazione della peggior strage di animali selvatici che si ricordi'' ''Il ministro ha per altro definito la 157/92 'una buona legge' - aggiunge Morabito -. Perche' scadere allora nella caccia selvaggia? Autorizzare la caccia nel mese di agosto tra ignari turisti o armare ragazzi di sedici anni? O ancora autorizzare i cacciatori a legare le civette vive per attrarre altri piccoli uccelli a cui sparare? Sarebbe un danno gravissimo per la natura, la sicurezza dei cittadini e il settore del turismo''. Inutile ogni commento sulla credibilità di posizioni così oltranziste e poco costruttive. Legambiente altro non fa che gettare benzina sul fuoco per impressionare l'opinione pubblica attraverso concetti volutamente gonfiati atti alla delegittimazione della caccia.


IL SECOLO XIX

6 LUGLIO 2009

 

Caccia ai cinghiali «Decisi a fermarele prossime battute»

Proteste
Residenti e ambientalisti, accuse contro le guardie provinciali. Ma l'intervento di stamattina è in forse

 

 

Giuliano Gnecco

 

Genova - LA MOBILITAZIONE è iniziata: le guardie provinciali che stamani torneranno in via Napoli per una nuova battuta di caccia selettiva al cinghiale, troveranno residenti e animalisti sul piede di guerra, decisi a mandare a monte l'operazione, o comunque ad ostacolarla. Anche non è ancora sicuro che ci sia un nuovo intervent. «Dopo l'operazione di giovedì - spiega l'assessore provinciale Giuseppe Piero Fossati - sul terreno è rimasto sangue; i cinghiali sono animali molto intelligenti, e finché sentono l'odore non si avvicinano alle gabbie neppure se si mettono le esche migliori. Per tornare lì servirebbe un bel temporale a pulire tutto».
Eppure, i residenti sono convinti che la battuta ci sarà: «Quelli della provinciale sono venuti a ripulire per bene il terreno, e le gabbie ci sono ancora», assicurano. Promettendo di dare battaglia, perché l'operazione di giovedì non è stata affatto gradita. Intanto perché la gente si è svegliata di soprassalto, prima dell'alba, al rumore degli spari. «Vicino alle case, nel terreno incolto compreso fra la scuola Mario Mazza, l'asilo don Acciai e l'ex caserma Gavoglio», insistono gli abitanti. Poi perché alcuni testimoni oculari hanno raccontato di aver assistito ad atti di barbarie nei confronti degli animali, soprattutto dei cuccioli, e i racconti hanno scatenato la Lega Antivivisezione, oltre al popolo di Internet e ai promotori della campagna per salvare il cinghiale Piero in via Carso. «Comprendiamo che il problema dei cinghiali va risolto - ammettono i residenti - Ma la barbarie non è tollerabile». Sottolinea Milena Pizzolo, assessore del Municipio Centro Est: «Le istituzioni non erano state informate dell'intervento di giovedì; non lo sapevano neppure gli agenti della locale sezione di polizia municipale. Queste battute di caccia non servono a nulla se non a mostrare i muscoli per far vedere che si fa qualcosa». Puntualizza Fossati: «Si è trattato di un intervento concordato fra le forze dell'ordine e la Prefettura».
Il boicottaggio alla battuta di caccia ha però motivazioni anche più ampie rispetto a quelle degli animalisti: nella zona ha colpito la storia raccontata dagli abitanti del civico 46 di via Napoli. «Mercoledì sera - assicura Micaela Grasso, che si trovava sul posto in visita ai genitori - tre persone si sono introdotte in un giardino privato. Siamo andati a chiedere chi fossero: due indossavano la divisa della provinciale, un terzo era in borghese». Era il personale che preparava la battuta di giovedì mattina. «Per il solo fatto di aver chiesto spiegazioni - assicura Grasso - quello in borghese, che non si è mai qualificato, si è rivolto a noi in modo intimidatorio: sembrava volesse provocare per ottenere una nostra reazione. Ha preso i documenti a mio padre. Non si discute l'operato, ma il modo».
Presunte sevizie agli animali, racconti di abusi di potere: così i residenti hanno deciso di reagire boicottando la battuta di caccia che aspettano per stamani. Ma la loro attesa potrebbe essere vana.


CITY

6 LUGLIO 2009

 

Pamplona nudi per salvare i tori

 

Seminudi, coperti di sangue e “banderillas”. Così un gruppo di attivisti per i diritti degli animali ha protestato ieri a Pamplona, nel Nord della Spagna, contro l’”encierro”: la tradizionale corsa dei tori per le vie cittadine. Le bestie terrorizzate, indebolite da tranquillanti e con gli occhi coperti da creme alla glicerina, sono lanciate all’inseguimento dei “corredores”. L’obiettivo: arrivare nell’arena prima degli animali, evitando di essere incornati.


IL SUSSIDIARIO

6 LUGLIO 2009

 

SPAGNA/ Al via a Pamplona la festa di San Firmino

 

È iniziata oggi a mezzogiorno la festa di San Firmino, grande classico dell'estate spagnola che per nove giorni travolgerà il centro di Pamplona, dove da domani inizieranno anche i famosi encierros, le corse dei giovani tori sciolti per le strade della città.A dare il via alla festa popolare è' stato il tradizionale chupinazo, il razzo lanciato dal balcone del comune della cittadina basca. Appena sentito il segnale decine di migliaia di persone radunate nella piazza sottostante sono scoppiate in applausi e canti e si sono legati il famoso fazzoletto rosso al collo dando così il via alla fiesta.Le corse con i tori per le piccole strade del centro continueranno fino a martedì 14 luglio. Oltre a queste il comune ha previsto altre 592 feste per la città nei prossimi 8 giorni.


GAZZETTA DELLO SPORT

6 LUGLIO 2009

 

Strage simulata contro la corrida

 

Domani a Pamplona cominceranno Los Sanfermines, la festa che per nove giorni celebrerà San Firmino di Amiens. Una delle attività più famose del Sanfermines è l'Encierro, la famosa corsa dei tori, lasciati liberi di correre tra la folla; la corsa ha termine nell'arena delle corride. Per protestare contro le corride centinaia di animalisti si sono radunati a Pamplona, cosparsi di colorante rosso. Sangue, turtura e morte si legge sul cartello di questa ragazza. Reuters

 

FOTO

http://www.gazzetta.it/gallery/Sport_Vari/07-2009/pamplona/strage-simulata-50685941834.shtml


CRM MEDIA

6 LUGLIO 2009

 

SAN FIRMIN, TORI A TUTTA BIRRA

 

Al via oggi la fiera de San Firmin, la più famosa di Spagna e una delle più famose in tutto il mondo per la sua corsa dei tori. Un rito che anche quest’anno è stato contestato dagli animalisti. In città sono attesi decine di migliaia di turisti e come ogni anno si farà il conto dei feriti e dei morti: umani, in questo caso. Dal 1911 a oggi, undici morti e centomila feriti. Si distinguono nel farsi male americani e australiani.  


CIAO PEAPLE

6 LUGLIO 2009

 

Michael Jackson, funerale show in una bara d’oro da 25mila dollari

Michael Jackson avrà tutto ciò che desiderava per il suo funerale show, compreso uno spettacolo circense e un'enorme bara in oro 14 carati dal costo di 25mila dollari

 

Eleonora D’Amore

 

Michael Jackson aveva lasciato le ultime volontà sul suo funerale nel lontano 2002, quando dichiarò di volere “il più grande spettacolo mai visto sulla Terra. Questo è quello che voglio. Fuochi d’artificio e tutto. Un funerale epocale” e adesso tutto è pronto per l’evento.Partiamo con i numeri esorbitanti di questa imminente cerimonia: 17.500 i biglietti d’ingresso per lo Staples Centre di Los Angeles, dei quali solo 4 andranno a due fortunati fans, previa registrazione al sito ufficiale www.staplescenter.com. Il sito ha registrato oltre 500 milioni di connessioni in poche ore, nonostante solo 8.750 utenti andranno al sorteggio finale.Tutti gli altri dovranno accontentarsi della visione sui maxischermi nel Nokia Theatre, l’ampia struttura adiacente allo Staples che consentirà la partecipazione ai meno fortunati.Non mancheranno le attrazioni nella giornata di domani: una parata circense con tutti gli animali, anche leoni ed elefanti, accompagnata dalle coreografie del corpo di ballo del tour This is it, e per finire una bara in oro 14 carati, specchiata e dagli interni blu scuro in velluto, dal prezzo shock di 25mila dollari!L’estremo saluto al Re del Pop non poteva essere altro che un meraviglioso spettacolo fatto di luci, musica e natura, così come è stata tutta la sua vita.


IRPINIA NEWS
6 LUGLIO 2009
 
Ospedaletto (AV) - Colpi di fucile contro un cane: si cerca responsabile
 
Ospedaletto (AV) - E' successo nelle prime ore del mattino ad Ospedaletto d'Alpinolo. Erano circa le 6.30 quando un cane è stato attinto da un colpo d'arma da fuoco, sparato verosimilmente con un fucile da caccia, alla spalla anteriore destra. Il cane, che è rimasto solo ferito, è di proprietà di un uomo di 45 anni che vive ad Ospedaletto, poco lontano dal centro del paese. Ad accorgersi dell'accaduto è stata la madre dell'uomo che ha visto il cane rientrare dalla campagna tutto sanguinante. Il meticcio, portato di corsa dal veterinario, è stato trovato con ben 30 pallini addosso, il che lascia supporre che l'esplosione del colpo d'arma da fuoco sia avvenuto da una distanza di circa 30 metri. Sull'episodio che alla luce delle nuove norme degli animali costituisce comunque una violazione di legge, seppur non sanzionabile gravemente, stanno indagando anche i carabinieri della locale Stazione. A prima vista, comunque, la vicenda sembra connotarsi più come un problema di vicinato e di sconfinamento del cane che, forse, suscitava le ire del proprietario di qualche fondo vicino.

IL SECOLO XIX

6 LUGLIO 2009

 

Caccia al gallo nel centro di "santa"

 

SANTA MARGHERITA (GE). Hanno tentato per venti minuti di acciuffarlo a mani nude, ma è stato tutto inutile. Alla fine è toccato affidarsi a un retino da spiaggia. Così si è conclusa la fuga di un galletto per le vie di Santa Margherita. Una "scappatella" che ha tenuto impegnati a lungo gli agenti della polizia locale, costretti a correre dietro al pennuto nel pieno centro cittadino. L'esemplare di galletto americano è stato avvistato in piazza del Sole. Alcuni passanti e turisti lo hanno visto aggirarsi come se nulla fosse. Qualcuno ha pure provato ad avvicinarlo, ma l'animale ogni volta si è allontanato senza però dileguarsi. A quel punto è stato richiesto l'intervento della Municipale. Gli agenti sono accorsi sul posto, in due, Nicola Iarlori e Angelo Schiaffino. Sulle prime, i vigili hanno provato a bloccare il gallo, ma sulla piazza del Sole si è così inscenato un balletto divertente, con il personale della polizia locale che correva dietro il pennuto e il volatile che ogni volta si allontanava di un paio di metri. Tutt'attorno schiere di curiosi e turisti armati di videocamere e videofonini hanno ripreso la scena e c'è da giurare che presto qualche buontempone diffonderà il video su Internet. Alla fine, comunque, ci ha pensato l'agente Schiaffino ad armarsi di retino e a catturare il galletto americano. Il pennuto, che viene usato anche per combattimenti, è stato affidato al collega Iarlori e il proprietario può ora rivolgersi al comando della polizia locale sammargheritese per riprendersi l'animale.


IL SECOLO XIX

6 LUGLIO 2009

 

Trova una vipera davanti al portone: intervengono i vigili del fuoco

 

Pegli (GE) - È uscito di casa e si è trovato molto vicino a una vipera: il serpente aveva scelto come "tana" il portone di un palazzo in via Salgari, a Pegli. L'uomo non si è fatto prendere dal panico e ha chiamato subito i vigili del fuoco. È successo ieri pomeriggio, poco prima delle 14, davanti al portone del palazzo al civico 371. Per fortuna, l'animale, sceso con tutta probabilità dalla zona boschiva adiacente alla strada, è stato scoperto in tempo, prima che potesse morsicare qualcuno. Il serpente non è stato ucciso: passanti e vigili del fuoco lo hanno allontanato nei boschi, in una zona in cui non può nuocere a nessuno.
Gli avvistamenti di serpenti non sono rari in questo periodo dell'anno, soprattutto nelle zone della città che confinano con aree boschive. Ma sono per lo più le comuni bisce a comparire sui marciapiedi, sulle strade o nei giardini delle case. Le vipere escono allo scoperto meno frequentemente.


LA ZAMPA.IT

6 LUGLIO 2009

In vacanza-lavoro con gli squali

Turismo solidale, si paga per operare nei luoghi più suggestivi

 

ELENA LISA

 

Bahamas, Sud Africa e isole Fiji, solo per fare degli esempi. Mete da sogno a prezzi stracciati. Ma voli e alberghi low cost non c’entrano nulla: qui si parla del volontariato, ecologico e solidale, di giovani tra i 20 e i 35 anni. Sono le «working holiday», le vacanze lavoro del 2009, evoluzione di quelle in voga fino a una decina d’anni fa quando, per arrotondare e «maturare» con un’esperienza fuori casa, ci s’improvvisava camerieri, non più in là di Londra o raccoglitori di mele, in Alto Adige.
Oggi i volontari che partono per una vacanza-utile, certo non gratuita, ma al minimo delle spese, vanno dall’altra parte del pianeta, sono neolaureati in attesa di trovare un'occupazione e giovani professionisti che hanno perso il posto. Sul curriculum vogliono aggiungere una voce che racconti il loro saper fare, la capacità di adattarsi e di lavorare in gruppo. Un business in ascesa, il «turismo impegnato», che soddisfa più esigenze: viaggiare, fare del bene a sé, agli altri e alla ricerca scientifica. E quest’anno, alle tradizionali proposte di volontariato di Legambiente, Wwf e Greenpeace, si sono aggiunte quelle di agenzie private di intermediazione come Realgape, Projects abroad, Meaningful travel, Oikos e Wep Italia.
Gli squali bianchi vi sono simpatici e il vostro sogno è darvi da fare per la loro conservazione? La vacanza ideale è in Mozambico dove, a stretto contatto con ricercatori impegnati nella protezione della biodiversità marina, vi calerete negli abissi per osservare il comportamento dei predatori dei mari: 2.319 euro al mese, escluso il viaggio, ma compreso il brevetto da sub. La destinazione giusta è invece il Guatemala se amate animali meno temibili: un mese a 749 euro per lavorare al programma di tutela delle tartarughe marine. All’acqua preferite la terra? Allora ci sono le Hawaii, per stanare i parassiti che danneggiano le foreste: 574 euro un mese, 1.129 per tre. Il Sudafrica è il posto giusto per aiutare i ranger, i guardiaparchi che, a bordo di jeep, tengono sotto controllo gli animali del Kruger. Nello sconfinato parco nazionale, casa dei «big five» - leoni, rinoceronti, elefanti, bufali e leopardi - si vivrà nei lodge, grandi bungalow in mezzo alla savana - un mese costa meno di 1500 euro.
Si tratta del volontariato ecologico più esotico, ma anche più dispendioso, quello proposto da Realgate e da Earthwatching che, comunque non lesina fatica: alzatacce e ore di lavoro per pulire attrezzature e compilare tabelle, spazzare gabbie e preparare cibo agli animali.
«La partecipazione alle nostre proposte, negli ultimi anni è cresciuta vertiginosamente - dice Margherita Demaestri, portavoce di Wep - Dal 2006 al 2007 le iscrizioni sono raddoppiate. Nel 2008 abbiamo avuto una crescita del 30%, mentre quest’anno, nello stesso periodo, siamo a più 60 per cento». Vanno alla grande i soggiorni in fattoria: nella campagna in Norvegia, nella Pampa argentina a coltivare soia, sulle praterie canadesi. In alcuni casi è possibile anche guadagnare. In Norvegia, ad esempio, la vita in una «farm» in cambio di vitto e alloggio, dove si svolgono le tipiche mansioni tra cui pulire il bestiame per non meno di 35 ore a settimana, è prevista una paga minima di 890 nok, poco più di 110 euro per sette giorni. Per la vita in campagna è sufficiente.Per chi c’è la fa c’è il volontariato sociale, più duro da un punto di vista emotivo. Ci sono bambini che vivono negli orfanotrofi in Perù, in Cambogia, in India o Vietnam, da aiutare: devono imparare l’inglese, saper leggere e scrivere. In Tanzania bisogna insegnare ai ragazzini, attraverso lo sport, il senso delle regole, il rispetto dell’avversario, il gioco pulito. Certo, bisogna crederci.Non tutti, però, riescono a partire: i potenziali volontari, in Italia, devono prima superare un test per valutare cosa li spinga a volere vivere un’esperienza simile e se abbiano la forza indispensabile ad affrontare le inevitabili difficoltà che incontreranno. Spiega Caterina Cognini, referente in Italia di Ecosafaris: «I nostri ragazzi lavorano nelle comunità rurali in Uganda, uno dei posti più poveri al mondo. Certo è dura in Africa, ma è proprio tornando a casa, in mezzo alle mille comodità a cui sono abituati, che sentono la ricchezza inimmaginabile che quella povertà ha lasciare dentro di loro».


LA ZAMPA.IT

6 LUGLIO 2009

 

Multe se i cani sporcano, prova Dna per risalire al proprietario

Nuove norme stabilite da una commissione consiglio regionale della Toscana

 

Assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti alle fasce deboli, divieto di utilizzo di animali «con ruoli attivi nella pratica dell’accattonaggio», innalzamento della sanzione da 80 a 480 euro per il proprietario che non raccoglie gli escrementi dell’animale e l’eventuale prova del Dna (se richiesta) con onere a carico del proprietario. Sono alcune delle nuove «Norme per la tutela degli animali», approvate dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana. La proposta di legge è stata licenziata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione tecnica di Fi-Pdl e An-Pdl. Nella nuova legge si mantengono l’anagrafe canina e le regole sul randagismo, già presenti nella legge regionale 43 del 1995 ma si definiscono procedure e competenze in modo più adeguato e preciso. La pdl interviene su alcuni aspetti regolamentati da norme comunali come l’accesso dei cani nei locali pubblici, in ambienti aperti al pubblico, parchi e spiaggia, con uso obbligatorio di guinzaglio e della museruola qualora previsto dalle norme nazionali. Novità anche nel recepimento delle norme nazionali riguardo al benessere degli animali utilizzati nel commercio e in manifestazioni storico culturali. È istituito l’elenco regionale delle manifestazioni nelle quali è previsto l’impiego di animali, di diritto sono iscritte quelle in corso da almeno 10 anni.


Animalieanimali

6 LUGLIO 2009

 

SOLE, ANCHE FIDO E MICIO POSSONO SCOTTARSI
Non un vezzo, assicurano gli esperti, ma "prodotti che rappresentano una necessità reale" in quanto gli amici a quattro zampe soffrono delle stesse patologie dell'uomo dovute all'esposizione prolungata, come arrossamenti, lesioni e nei casi peggiori virus e neoplasie alla cute.

 

Arrossamenti ed eritemi, dermatiti e tumori. Al sole si scotta anche Fido, che in estate segue il padrone al mare e sui monti. E i raggi non risparmiano neppure Micio, specie se ha manto raso e bianco. Ma per i 'quattrozampe' in vacanza arriva una linea ad hoc: una crema-scudo per la cute e una lozione spray salva-pelo. Già disponibili nei negozi specializzati e nelle farmacie fornite di prodotti ad uso veterinario, sono state presentate oggi a Milano durante un incontro promosso da Bayer, sezione Animal Health. Dopo collari gioiello, cappottini glamour, cucce 'a 5 stelle', balocchi e profumi, per i pet del Duemila ci sono dunque anche le creme solari. Non un vezzo per cuccioli viziati, ma una necessità reale, assicurano gli esperti. "L'eccessiva esposizione ai raggi solari, soprattutto alle radiazioni ultraviolette (Uva e Uvb) - sottolinea la veterinaria Luisa Cornegliani, diplomata Ecvd (European College of Veterinary Dermatology) - può provocare negli animali domestici, in particolare in quelli a pelo corto e cute chiara, arrossamenti e lesioni cutanee del tutto simili a quelle umane". Muso, orecchie e palpebre le zone più delicate; Dalmata e Bull Terrier fra le razze più a rischio. Non solo. Sotto il sole possono peggiorare anche molte malattie autoimmuni, come lupus cutaneo e dermatomiosite, avverte la specialista. Gli animali in terapia con certi antibiotici, poi, devono evitare i raggi Uv che potrebbe scatenare violente reazioni da foto-tossicità. Infine, troppi 'bagni di sole' possono indebolire il sistema immunitario favorendo l'attacco dei virus e le neoplasie alla cute.
Da qui, insomma, il consiglio di inserire nel 'beautycase' del migliore amico dell'uomo schermi solari pensati appositamente per lui. Ma attenzione: "L'utilizzo di questi prodotti non deve comunque incoraggiare la prolungata permanenza al sole - spiega in una nota Cristina Gallo, product manager del settore Animali da compagnia di Bayer Animal Health - che dovrebbe sempre avvenire nelle ore meno calde della giornata", precisa.
L'offerta, sostengono gli esperti, nasce dalla domanda. "Abbiamo infatti riscontrato una richiesta, da parte dei veterinari - riporta Angelo Sagrada, responsabile del settore 'animali da compagnia' di Bayer Animal Health - di prevenire quelle patologie, causate da eccessiva esposizione solare, che possono interessare il mantello e la cute degli animali. Il maggior coinvolgimento degli animali domestici nella nostra vita li porta a frequentare luoghi e vivere situazioni che normalmente non vivrebbero - aggiunge - esponendoli anche ai nostri stessi rischi, come l'eccessiva esposizione ai raggi solari".
Ma prestare a Fido un po' della nostra crema non si può. "Il Ph del cane (circa 7,5) è diverso da quello dell'uomo (5,5) e la sua cute è più sottile", insegna Sagrada. Ecco perché "da qualche anno ci siamo attivati per mettere a punto una linea di prodotti che risponda a queste esigenze, prevenendo l'insorgenza di danni più o meno gravi alla salute dei nostri animali", continua.
"Si tratta - dice Gallo - di due formulazioni appositamente studiate e testate per gli animali: la lozione spray ha un effetto barriera sui raggi solari, perché contiene filtri Uvb, ma ha anche un effetto idratante, in particolare sul mantello, riducendo così la disidratazione e la fragilità del pelo". Quanto alla crema dermatologica, "contiene biossido di titanio, ha un effetto barriera più intenso sulla cute contro le radiazioni aggressive (Uva e Uvb) ed è particolarmente indicata per gli animali che hanno zone senza o con poco pelo, più soggetti alle scottature".


BIG HUNTER

6 LUGLIO 2009 

 

Toscana, nuove norme in arrivo su gestione cani e benessere animale: test Dna per risalire ai proprietari

 

La Regione Toscana in questi giorni ha approvato in sede di Commissione Sanità una serie di novità legislative in fatto di gestione di animali domestici.

La legge “Nuove norme per la tutela degli animali” definisce ad esempio misure di assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti a fasce più deboli, oppure il divieto di utilizzo di animali nella pratica dell'accattonaggio ed un innalzamento delle sanzioni (da 80 a 480 euro) per i proprietari che non raccolgono gli escrementi dei propri cani. Riguardo a questo ultimo punto è stata introdotta la prova del Dna per risalire al proprietario del cane, ovviamente le spese delle costose analisi ricadranno sul colpevole della mancata raccolta delle feci. La nuova legge interviene nello specifico su altri aspetti come l'accesso dei cani nei locali pubblici, parchi e spiagge (uso di museruola o guinzaglio obbligatorio) o l'utilizzo di animali nel commercio e in manifestazioni storico colturali, disposizioni recepite secondo le nuove norme nazionali in tema. 


E-GAZETTE

6 LUGLIO 2009

 

Contraddizioni - L’Arci Caccia sostiene le cartucce non inquinanti per accoppare gli animali

 

“Bisogna intraprendere tutte le iniziative necessarie per promuovere, anche nel nostro paese, l’utilizzo di munizioni non inquinanti per l’attività venatoria”. Questa, in sintesi, la richiesta contenuta nella lettera inviata da Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arci caccia, a Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico. Una proposta raccolta dal deputato del Pd, Ermete Realacci, che ha presentato un’interrogazione parlamentare su questa tematica.
La missiva dell’Arci caccia ricorda che la legislazione italiana vieta già l’utilizzo di pallini di piombo nelle zone classificate “umide”. E sottolinea come di recente, “grazie a innovazioni tecnologiche”, siano entrate in produzione cartucce non inquinanti che potrebbero, se perfezionate, essere utilizzate per tutti i tipi di caccia, indipendentemente dalle caratteristiche dell’acciaio dei fucili sportivi. Da qui l’esigenza, segnalata da Osvaldo Veneziano al ministro Scajola, di adeguare il paese alle normative vigenti in altre nazioni sostenendo - “anche con incentivi fiscali” - quelle industrie italiane di armi e munizioni “che si impegnassero in modo concreto a qualificare la loro produzione verso una conversione ecologica”.


TISCALI ANIMALI

6 LUGLIO 2009

 

Il tuo cane sporca? C'è la prova del Dna

 

Il padrone che porta a spasso il proprio cane e poi non raccoglie le eventuali deiezioni rischia una multa di 480 euro e l'eventuale prova del dna (se richiesta). Ovviamente le spese delle costose analisi ricadranno sul proprietario, colpevole della mancata raccolta delle feci.
E' una delle norme della nuova proposta di legge sulla tutela degli animali, licenziata dalla commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana. La proposta aveva suscitato curiosità perché faceva tra l'altro intravedere la possibilità di poter portare cani ai musei o allo stadio.
In realtà, come spiega il presidente della commissione Fabio Roggiolani (Verdi) promotore della pdl, "l'accesso dei cani è sì consentito in luoghi pubblici e aperti al pubblico come parchi e spiagge, ma solo dove non espressamente vietato e dove il titolare o clienti non lo vietino". Inoltre, si precisa nella proposta, "sono obbligatori guinzaglio e museruola qualora previsto dalle norme nazionali".
La legge "Nuove norme per la tutela degli animali" definisce anche delle misure di assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti a fasce più deboli, oppure il divieto di utilizzo di bestiole nella pratica dell'accattonaggio.


IL TIRRENO

6 LUGLIO 2009

 

La Cia avverte: troppi danni dai cinghiali

 

CECINA (LI). Crescono i danni che gli animali selvatici provocano all’agricoltura. Il presidente provinciale della Cia, Stefano Poleschi, conferma che servono misure urgenti per tutelare i produttori dai problemi provocati dai cinghiali. Nella capitale, la Confederazione italiana agricoltori ha chiesto un intervento per ritrovare equilibri ormai persi.  «Il territorio è sempre più urbanizzato - dice Poleschi - mentre il suolo agricolo e l’ambiente naturale sono ridotti, con l’agricoltura intensiva ormai cresciuta. La presenza, nella nostra zona come in Liguria e Umbria, di migliaia di ungulati ha prodotto l’emergenza visibile a tutti. Perciò, a conclusione dell’indagine parlamentare, chiederemo una proposta di legge che preveda la riforma di un sistema veloce di risarcimento dei danni, oltre ad attività preventive per conservare l’ambiente e ad interventi per ridurre le specie dannose».  Fondamentale sarà semplificare le procedure e istituire un fondo per risarcire le imprese agricole magari attraverso l’introduzione di una tassa governativa.


GIORNALE NISSENO

6 LUGLIO 2009

 

La LAV salva un falco ferito a San Cataldo

 

San Cataldo (CL) - Un esemplare di Gheppio (Falco tinnunculus) ferito all’ala destra, probabilmente a seguito di un impatto, è stato trovato nei giorni scorsi a San Cataldo da una cittadina sensibile che l’ha raccolto. Subito si è messa in contatto con Raffaele Caputo, medico veterinario a S. Cataldo, che gli ha prestato le prime cure e lo ha alimentato; successivamente è stato consegnato alla locale sede dell’Associazione animalista LAV (Lega Anti Vivisezione). Si è formata una vera e propria “catena di solidarietà” tra i volontari sancataldesi della LAV ed i colleghi della sede LAV di Piazza Armerina, che hanno quindi trasportato l’animale presso il Centro Recupero Fauna Selvatica di Enna, gestito dalla Lipu, dove sarà sottoposto agli esami veterinari ed alle necessarie cure. Tra i rapaci italiani, il gheppio, è il falco più comune ed uno dei più piccoli, appena 35 cm di lunghezza per 70- 90 cm di apertura alare. Le ali appuntite e la coda stretta lo fanno riconoscere come vero falco.


LA ZAMPA.IT

6 LUGLIO 2009

 

Cane maldestro fa allagare abitazione

Un rottweiler assetato avrebbe aperto il rubinetto per abbeverarsi

 

TORINO  - Potrebbe essere stato il cane, un rottweiler, lasciato solo in casa, ad aprire, assetato, il rubinetto che ha allagato un’abitazione nel centro di Rivoli. È una delle ipotesi, almeno all’apparenza surreale, dei vigili del fuoco, intervenuti per quella che inizialmente sembrava una banale perdita. Il fatto è accaduto in piazza Principe Eugenio 14, nel centro di Rivoli. Sul posto anche gli uomini del commissariato di Rivoli, che stanno cercando di rintracciare i proprietari dell’abitazione e del cane.


LA STAMPA

6 LUGLIO 2009

 

Il cancro è "servito"… alla griglia

La cottura alla griglia di carne e pesce attiva agenti cancerogeni. Lo studio

 

L'allarme giunge dai dietologi dell'Anderson Cancer Center di Houston, in Texas. La carne e il pesce alla griglia possono essere cancerogeni.
La dietista, dr.ssa Vicki Piper dell'Università del Texas, è stata chiara: dove c'è fumo, c'è rischio di cancro. E la carne che sgocciola bruciacchiando sulla brace o sulla griglia produce fumo. E, continua la dietista, questo avviene con qualsiasi tipo di carne, anche di pollo o pesce. In più, marinare la carne prima di grigliarla contribuisce a creare precursori chimici di agenti cancerogeni. 
L'ideale, suggerisce Piper, sarebbe fare una pre-cottura in casa in modo da togliere già un po' del grasso che oltre a fare meglio per la dieta, evita di provocare fiamme e fumo estremamente dannosi. In più, la carne è già stata sottoposta a un'alta temperatura e sopporta meglio quella altissima della griglia dato che, sottolinea la dr.ssa Piper, maggiore è la temperatura di cottura, più agenti cancerogeni sviluppa. 
Altri suggerimenti: per il barbecue è meglio utilizzare legno che brucia a minori temperature come i trucioli di pino; oliare la griglia aiuta a far attaccare ad essa il materiale carbonizzato anziché alla carne e poi l'olio aiuta a mantenere interi pollo e pesce; pulire accuratamente la griglia dopo l'uso evita che successivamente gli agenti cancerogeni attaccati siano trasferiti al nuovo cibo.


ANSA AMBIENTE

6 LUGLIO 2009

 

CARETTA CARETTA DEPONE UOVA IN SPIAGGIA LAMPEDUSA

 

LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 6 LUG - Una tartaruga Caretta Caretta ha deposto ieri notte le uova nella spiaggia dei Conigli a Lampedusa. Si tratta dello stesso esemplare che aveva gia' deposto il primo nido circa due settimane fa e che aveva gia' scelto la spiaggia come sito di ovodeposizione nel 2006. Ad accorgersene gli operatori del gruppo di monitoraggio notturno che ieri hanno avvistato e riconosciuto la tartaruga identificata tre anni fa. La deposizione e' stata seguita nelle sue fasi, in modo da poter raccogliere alcuni dati morfometrici sulla tartaruga e localizzare il punto preciso in cui le uova sono state deposte. Il nido sara' protetto dagli operatori della Riserva naturale, coadiuvati dai volontari di Legambiente.


ASCA

6 LUGLIO 2009

 

ANIMALI: SOTT. MARTINI, PRESTO DDL PER GARANTIRE LORO BENESSERE

 

Roma, 6 lug - ''Verra' presentato, entro breve tempo, al Parlamento italiano un disegno di legge contenente le previsioni precedenti ed ulteriori previsioni per garantire il benessere animale. In particolare saranno stabilite disposizioni relativamente ai requisiti strutturali e gestionali dei rifugi, addestramenti, allevamento, commercio, attivita' di toelettatura, all'impiego di animali nello spettacolo, agli interventi sanitari di pronto soccorso, ai cimiteri per animali nonche' agevolazioni fiscali per chi adotta un cane''. Lo ha annunciato oggi, il Sottosegretario al Welfare Francesca Martini intervenuta a Londra in rappresentanza del Governo Italiano alla prestigiosa manifestazione internazionale ''International Symposium on the dog'', raccogliendo l'invito del Kennel Club il piu' antico circolo cinofilo britannico.
Nel corso del suo intervento il Sottosegretario ha evidenziato i passi in avanti compiuti dal Governo Italiano volti ad affermare i diritti e il benessere degli animali, sottolineando le nuove disposizioni legislative a tutela dell'incolumita' pubblica intraprese sotto la sua azione di Governo.
''La nostra societa' - ha detto - e' sempre piu' attenta e sensibile alle tematiche del benessere degli animali, tanto piu' quando si tratta di animali da compagnia, riconosciuti oramai, almeno nel mondo occidentale, come portatori di diritti in quanto 'esseri senzienti'.Siamo oramai consapevoli che per noi esiste l'obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi e, tale obbligo, e' ancora piu' accentuato nei confronti degli animali da compagnia, in virtu' dei legami affettivi che abbiamo con loro. Non possiamo, infatti, dimenticare l'importanza che essi hanno in ragione del loro contributo alla qualita' della vita umana e pertanto il loro insostituibile valore all'interno della societa'.
Tuttavia - ha avvertito - la tutela del benessere degli animali puo' essere realmente raggiunta solo attraverso il corretto rapporto uomo - animali, per il cui fine e' di fondamentale importanza la 'responsabilizzazione dei proprietari'.Sulla base di tali presupposti di civilta', con orgoglio posso affermare che tra gli obiettivi prioritari del programma di Governo italiano un posto di rilievo e' attribuito al benessere degli animali, con particolare attenzione per gli animali da compagnia.Nel 1991 in Italia e' stata emanata una Legge quadro in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo che ha determinato una svolta importante dal punto di vista culturale, infatti ha sancito il divieto di soppressione degli animali vaganti catturati (tranne nel caso in cui siano gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosita').
La legge stabiliva inoltre l'obbligo di identificazione dei cani mediante tatuaggio e l'iscrizione degli stessi in anagrafi territoriali, nonche' il controllo delle nascite.
Dal 1* gennaio 2005 il microchip e' stato individuato come unico sistema ufficiale di identificazione dei cani ed e' stata istituita l'anagrafe canina nazionale, cui confluiscono le anagrafi regionali informatizzate.
Credo sia importante sottolineare che in Italia il maltrattamento, l'abbandono di un animale da compagnia e la sua uccisione senza motivo sono considerati reati penali''.

 

 

            6 LUGLIO  2009
VIVISEZIONE - SPERIMENTAZIONE

 

LA STAMPA

6 LUGLIO 2009

 

Il caffè efficace contro la perdita di memoria causata dall'Alzheimer

La caffeina potrebbe invertire il processo di perdita di memoria

 

Secondo quanto suggerito da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Università della Florida del Sud (Usa) assumere circa 500 mg di caffeina al giorno (l'equivalente di 5 tazze di caffè all'americana: quello lungo...) potrebbe invertire il processo di perdita di memoria dovuta a malattie degenerative come l'Alzheimer.
Lo studio, ha testato l'effetto della caffeina
su 55 topi geneticamente modificati in modo che sviluppassero i sintomi della malattia. A questi topi sono stati somministrati circa 500 mg di caffeina al giorno. Dall'osservazione di esami comportamentali del un primo gruppo di topi a cui è stata data la caffeina, rispetto a un secondo gruppo a cui è stata somministrata unicamente dell'acqua, si è constatato che dopo 2 mesi di studio gli animali a cui è stata data la caffeina hanno mostrato di eseguire decisamente meglio i test per misurare la loro capacità di memoria e riflessione.
In particolare, i topi del gruppo a cui è stata data la caffeina hanno non solo ottenuto migliori risultati ai test, ma hanno clinicamente mostrato una limitata produzione degli enzimi che contribuiscono alla produzione della proteina amiloide, la quale è stata trovata ridotta di circa il 50%. La proteina beta amiloide è nota per essere la responsabile della crescita di grumi proteici che distruggono i neuroni.Come sempre avviene in questi casi, ora si dovrà valutare se l'effetto ottenuto su modelli animali possa essere applicato all'uomo che, in questo caso, si rivelerebbe molto utile per la produzione di farmaci per la cura di questa invalidante malattia.


MARKET PRESS

6 LUGLIO 2009

 

RATTO ROBOT CON I BAFFI DÀ NUOVO IMPULSO ALLA PERCEZIONE TATTILE

 

Bruxelles - I baffi sono una parte integrante della vita dei ratti. Senza di essi, i ratti avrebbero difficoltà a muoversi nel mondo, ad orientarsi e a mantenere l´equilibrio. Gli scienziati del Bristol Robotics Laboratory (Brl) - un partenariato tra l´università del West of England Bristol (Uwe Bristol) e l´università di Bristol (Uob) - nel Regno Unito hanno sviluppato l´innovativo ratto robot "Sratchbot" che è in grado di ricercare ed identificare oggetti usando i propri baffi. Lo Scratchbot è parte del progetto, finanziato dall´Ue, Icea ("Integrare cognizione, emozione e autonomia"), che è compreso nell´Area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6° Pq). Il supporto finanziario al progetto ammonta a 5,8 milioni di euro. L´icea, che si concluderà a dicembre 2009, ha come obiettivo lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale ispirati alla biologia. "Il nostro progetto ha raggiunto un traguardo significativo nello sviluppo di sensori simili a baffi e controllati attivamente per macchine intelligenti," ha spiegato il professor Prescott del Dipartimento di psicologia presso l´Università di Sheffield. Il professor Prescott collabora con il Brl per progettare tecnologie tattili artificiali per robot che ci aiuteranno a capire come il cervello umano controlla i movimenti dei sistemi sensoriali. "Sebbene i sensori del tatto siano già usati nei robot, l´uso del tatto come una modalità principale è stata fino a questo momento tralasciata," ha sottolineato. "Sviluppando questi robot biometrici [che imitano cioè la natura], non stiamo semplicemente progettando nuovi dispositivi sensibili al tatto, stiamo anche contribuendo in modo reale a capire la biologia del senso del tatto. " Gli scienziati sono stati incoraggiati a sviluppare questa innovativa tecnologia osservando come gli animali usano il tatto nel loro ambiente. Le creature notturne (animali che diventano attivi durante la notte) beneficiano immensamente di questo senso fisico in quanto la loro vista è limitata al buio e in zone scarsamente illuminate. I ratti sono notturni di natura; usano efficacemente i baffi per esplorare ciò che li circonda. Usando precisi movimenti di strusciamento ritmici dei loro baffi, riescono a determinare con precisione la forma, la posizione e la struttura degli oggetti, secondo gli scienziati. Una volta fatto ciò, possono usare le informazioni raccolte per sviluppare delle mappe dell´ambiente. Da un punto di vista convenzionale, la vista è una componente chiave per i robot quando hanno bisogno di identificare gli oggetti. Questa nuova tecnologia è unica nel senso che dipende esclusivamente da sofisticate tecnologie del tatto. Il robot è in grado di agire in spazi dove l´uso della vista non è possibile, come stanze piene di fumo. "Per molto tempo, la vista è stata la modalità sensoriale biologica maggiormente studiata dagli scienziati. Ma il tatto attivo è fondamentale per coloro che osservano sistemi biologici che hanno implicazioni per la ricerca robotica," ha detto il dott. Tony Pipe del dipartimento di ingegneria elettrica ed informatica presso la Uwe Bristol e il Brl. "I sistemi sensoriali come i baffi dei ratti hanno alcuni vantaggi particolari in questo campo. Negli umani, per esempio, nei quali i sensori sono i polpastrelli, essi sono più vulnerabili ai danni e alle ferite rispetto ai baffi," ha aggiunto. "I ratti hanno la capacità di operare anche con baffi danneggiati e, in teoria, i baffi rotti nei robot potrebbero essere facilmente sostituiti senza compromettere tutto il robot e la sua costosa ingegneria. " Il futuro sembra positivo. Gli scienziati hanno sottolineato come la nuova tecnologia ha le potenzialità per diverse altre applicazioni dove la vista è fortemente limitata. "Le ulteriori applicazioni per questa tecnologia potrebbero comprendere l´uso dei robot sottoterra, sott´acqua o in condizioni estreme di polvere, dove la modalità sensoriale della vista è spesso seriamente compromessa", ha precisato il Dott. Pipe. "Questa ricerca si basa su un lavoro precedente che abbiamo fatto sulla percezione dei baffi. " Lo Scratchbot sarà presentato ad un laboratorio mondiale che studia come i robot possono aiutare gli umani a capire i meccanismi del cervello. Per maggiori informazioni, visitare: University of the West of England Bristol: http://www. Uwe. Ac. Uk/ Bristol Robotics Laboratory: http://www. Brl. Ac. Uk/index. Html Icea: http://www. Iceaproject. Eu/ .


AGI

6 LUGLIO 2009

 

A LONDRA BEBE' SALVATO...DA UNA MUCCA

 

Londra - Salvato da una mucca: un bambino nato con malformazioni cardiache e' sopravvissuto grazie a un trapianto di tessuto di mucca. Il bambino, di nome Jamie Goodlier, e' nato con una malformazione normalmente fatale, aveva soltanto due delle quattro valvole cardiache. Soffriva di attacchi di cuore all'eta' di soli tre mesi, ed e' stato costretto a sottoporsi a un triplo by-pass. I medici dell'ospedale pediatrico di Alder Hey, Liverpool (Gran Bretagna) hanno pero' utilizzato del tessuto proveniente dal cuore di una mucca per ricostruire le parti mancanti del cuore del bambino e per dividere le due valvole nelle quattro necessarie alla sopravvivenza. Il bambino, che ora ha 21 mesi, sta bene. "Sono rimasta scioccata quando i chirurghi mi hanno detto che cosa avrebbero provato a fare - ha detto la madre del bambino, Rebecca Goodier -. Ho accettato, qualsiasi cosa che poteva aiutare Jamie a sopravvivere andava bene, anche se era un cuore di mucca". La dottoressa Hilary Jones, consulente clinico, ha sottolineato che "alcuni tessuti animali sono molto simili a quelli umani. Per prevenire il rigetto, prima del trapianto si ricoprono di cellule o di sostanze chimiche provenienti dal paziente. In questo caso, un trapianto del genere ha salvato la vita di un bambino".


LE SCIENZE

6 LUGLIO 2009

 

Uno studio sui topi

Un buon caffè contro l'Alzheimer

Nei roditori, la somministrazione regolare di caffeina ha portato alla riduzione dei livelli ematici e cerebrali della proteina beta amiloide

 

La caffeina è in grado di ridurre in modo significativo i livelli ematici e cerebrali di una proteina, la beta amiloide, notoriamente molto elevati nella malattia di Alzheimer. Questo effetto, e un parallelo miglioramento dei sintomi, è stato dimostrato nei topi da un gruppo di ricercatori della University of South Florida che illustra la propria ricerca in due articoli pubblicati sul "Journal of Alzheimer's Disease".
I ricercatori, diretti in entrambi gli studi da Huntington Potter, avevano iniziato a interessarsi ai possibili effetti benefici della caffeina dopo che, alcuni anni fa, uno studio portoghese aveva riportato che i pazienti affetti da Alzheimer in genere avevano consumato meno caffeina nel corso dei due decenni precedenti rispetto ai soggetti che non soffrivano della malattia neurodegenerativa. Da allora diversi studi non controllati avevano suggerito che un moderato consumo di caffeina potesse  rallentare il declino della memoria durante l'invecchiamento.
In questo nuovo studio controllato, basato sull'uso di topi geneticamente modificati in modo da sviluppare deficit mnemonici simili a quelli che si riscontrano nell'Alzheimer, è stato invece possibile isolare gli effetti della caffeina sulla memoria, distinguendoli da quelli legati ad altri stili di vita come la dieta e l'attività fisica.
I test avevano mostrato che all'età di 18-19 mesi - corrispondenti a circa 70 anni nell'essere umano - questi topi mostravano segni di deficit di memoria. A metà di essi i ricercatori hanno così iniziato a somministrare caffeina a un dosaggio di 500 mg al giorno (una tazzina di caffè ne contiene 100-120 mg e una tazza di tè 70-90 mg).
Dopo due mesi i topi a cui era stata somministrata caffeina eseguivano molto meglio i test per la valutazione della memoria e il pensiero associativo: di fatto le prestazioni mnemoniche non si discostavano significativamente da quelle dei topi normali di pari età. I topi trattati con placebo continuavano a mostrare invece prestazioni scarse.
Il cervello dei topi trattati mostrava inoltre una riduzione del 50 per cento nei livelli di proteina beta amiloide. Secondo i ricercatori, la caffeina contrasterebbe i processi infiammatori che nel cervello portano a una sovrapproduzione di proteina beta amiloide.
"Queste nuove scoperte forniscono prove che la caffeina potrebbe rappresentare un 'trattamento' per la malattia di Alzheimer e non solo una strategia preventiva", ha detto Gary Arendash, primo firmatario di uno dei due articoli, spiegando che al momento non è dato sapere se dosaggi inferiori ai 500 mg al giorno siano in grado di esercitare un effetto analogo o meno. 
Questo, osservano i ricercatori, apre la possibilità di studi in questa direzione anche sull'uomo, considerato che, a esclusione di particolari categorie di persone, come ipertesi e donne in gestazione, un'assunzione moderata di caffeina di questo tipo non dovrebbe comportare effetti negativi secondo il National Research Council della National Academy of Sciences.


ASCA

6 LUGLIO 2009

 

CLIMA: COLDIRETTI, CALDO SOFFOCA MUCCHE E MAIALI. A RISCHIO TIPICITA'

 

Roma - I cambiamenti climatici, con il surriscaldamento del pianeta, favoriscono la desertificazione con la sottrazione alla coltivazione dei terreni piu' fertili alla coltivazione, ma provocano anche la modificazione delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamento dei formaggi o l'invecchiamento dei vini, mettendo a rischio il patrimonio di prodotti tipici nazionali che vale oltre 20 miliardi di euro. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il progetto di ricerca ''Climanimal'' portato avanti dal ministero delle Politiche agricole per individuare quali sono le condizioni termo-igrometriche (rapporto tra temperatura e umidita') rischiose per gli animali, soprattutto per le vacche, durante la stagione estiva e al rischio a causa dei fattori climatici.
Secondo gli studiosi, il contenuto proteico del latte cambia se la mucca e' stressata per un periodo abbastanza lungo di caldo che riduce fino al 20 per cento la produzione di latte, ma puo' arrivare anche alla meta'. Anche i maiali danno insaccati e prosciutti meno gustosi ed in generale, tutti gli animali da allevamento soffrono le ondate di calore.
Una situazione che di fatto - conclude la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche ''essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani''.

 


 

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