05 GIUGNO 2010
STABIA CHANNEL
5 GIUGNO 2010
 
Torre del Greco - Taglia di 1.000 euro dei Verdi per scoprire il "massacratore di gatti randagi"
 
 
 
Provincia di Napoli - "Nelle ultime tre settimane - denuncia il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli - nei comuni di Torre del Greco, Torre Annunziata ed Ercolano sono stati massacrati più di 20 gatti randagi. Alcuni di loro sono stati bruciati vivi, altri torturati brutalmente e sfigurati, altri ancora avvelenati o investiti di proposito. Ad alcuni sono stati cavati addirittura gli occhi. Siamo di fronte ad un'azione criminale secondo noi messa in atto da una baby gang".
"La provincia d Napoli - conclue Borrelli - è uno dei territori in Italia dove avvengono il maggior numero di uccisioni e violenze nei confronti di cani e gatti. Visto che nessuno riesce a fornirci  dati utili abbiamo deciso di fare una colletta per offrire una taglia di 1.000 euro a chi ci aiuterà ad individuare e denunciare i responsabili di questa carneficina. Basta inviare una mail a [email protected]  oppure chiamare lo 081 411828".

ANSA
5 GIUGNO 2010
 
Animali: Verdi, nel Napoletano taglia su chi uccide randagi
Promessi 1.000 euro a chi aiutera' a individuare i responsabili
 
NAPOLI - ''Nelle ultime tre settimane tra Torre del Greco, Torre Annunziata ed Ercolano sono stati massacrati piu' di 20 gatti randagi''. Lo denuncia il commissario regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli.''Visto che nessuno riesce a fornirci dati utili abbiamo deciso di fare una colletta per offrire una taglia di 1.000 euro a chi ci aiutera' ad individuare e denunciare i responsabili di questa carneficina. Basta inviare una mail a [email protected]  oppure chiamare lo 081 411828''.

LEGGO ONLINE
5 GIUGNO 2010
 
CAGNOLINI CHIUSI IN SCATOLA DENUNCIATO UNO SLOVACCO
 
 
Trieste - Nove cuccioli di cane di razza chihuahua, tutti di età inferiore ai tre mesi e in precarie condizioni igienico-sanitarie, sono stati scoperti dalla Polizia di Frontiera nascosti a bordo di un'autovettura Skoda Fabia, intercettata la scorsa notte a Fernetti, alla periferia di Trieste. Gli animali - a quanto si è saputo - viaggiavano all'interno di uno scatolone di cartone riposto nel bagagliaio posteriore dell'automobile, senza coibentazione e apparati di ventilazione. I cuccioli, che sono stati sottoposti a controlli da parte dell'Azienda sanitaria Triestina, erano sprovvisti di microchip, di documentazione sanitaria di accompagnamento, di passaporto e di relativa certificazione antirabbica. Il cittadino slovacco V.K., di 33 anni, è stato denunciato per il reato di maltrattamento degli animali, mentre i cuccioli sono stati sottoposti a sequestro sanitario. Nell'ultimo anno sono stati complessivamente intercettati, in entrata Stato, 95 cuccioli di cane di varie razze provenienti dall'Ungheria e dalla Slovacchia. In tutti i casi gli animali erano privi dei requisiti idonei per il trasporto e la vendita in Italia, nonchè il più delle volte trasportati in condizioni di sofferenza. In tale occasione le autorità comunali hanno apprezzato l'impegno profuso dagli agenti della Polizia di Frontiera, assegnando loro il premio «I buoni della strada».

BORA.LA
5 GIUGNO 2010
 
Traffico di cuccioli: 9 chihuahua nel bagagliaio di un’auto a Fernetti
 
Trieste - Alle 3.30 di questa mattina, durante un controllo della Polizia di Frontiera, è stata intercettata a Fernetti una Skoda Fabia con a bordo 9 cuccioli di chihuahua, trasportati in uno scatolone di cartone riposto nel bagagliaio posteriore.
Il veicolo – fa sapere la Polizia di frontiera di Trieste – non era coibentato e non era dotato del previsto apparato di ventilazione. I cuccioli viaggiavano in condizioni precarie all’interno di uno scatolone non idoneo in relazione al numero degli animali.Il personale veterinario dell’Ass Triestina ha accertato le precarie condizioni igienico-sanitarie e l’effettivo stato di sofferenza dei cuccioli sottoposti ad un lungo viaggio in condizioni di particolare disagio, tenuto anche conto che gli stessi avevano tutti un’età inferiore ai tre mesi previsti per il trasporto.
I cuccioli erano sprovvisti di microchip, di documentazione sanitaria di accompagnamento, di passaporto e di relativa certificazione antirabbica.Il cittadino slovacco V.K. di anni 33, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di maltrattamento agli animali, così come previsto dall’articolo 544 ter del codice penale, mentre i 9 cuccioli trasportati sono stati sottoposti a sequestro sanitario. Non sono state quindi fornite informazioni circa la possibile, futura adozione dei cagnolini.Nell’ultimo anno sono stati complessivamente intercettati, in entrata Stato, 95 cuccioli di cane di varie razze provenienti dall’Ungheria e dalla Slovacchia. In tutti i casi gli animali erano privi dei requisiti idonei (vaccinazioni, età minima, microchip) per il trasporto e la vendita in Italia, nonché il più delle volte trasportati in condizioni di sofferenza. In tale occasione le autorità comunali hanno apprezzato molto l’impegno profuso dal personale della Polizia di Frontiera, assegnando loro il premio “I buoni della strada”.

AGI
5 GIUGNO 2010
 
ANIMALI: TRIESTE, POLIZIA FRONTIERA SEQUESTRA 9 CUCCIOLI DI CANE
 
Trieste - La Polizia di frontiera ha intercettato all'ex valico italo-sloveno di Fernetti (Trieste) nel corso di un controllo notturno un'autovettura Skoda Fabia condotta da un cittadino slovacco con a bordo 9 cuccioli di cane di razza Chihuahua trasportati all'interno di uno scatolone di cartone riposto nel bagagliaio posteriore, non idoneo in relazione al numero degli animali. Il personale veterinario dell'azienda sanitaria di Trieste ha accertato le precarie condizioni igienico-sanitarie e lo stato di sofferenza dei cuccioli sottoposti ad un lungo viaggio in condizioni di disagio, tenuto anche conto che avevano tutti un'età inferiore ai tre mesi previsti per il trasporto. I cuccioli erano anche sprovvisti di microchip, di documentazione sanitaria di accompagnamento, di passaporto e di relativa certificazione antirabbica. Il cittadino slovacco e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria per maltrattamento agli animali, mentre i 9 cuccioli sono stati sottoposti a sequestro sanitario. Nell'ultimo anno sono stati complessivamente intercettati, in entrata in Italia, 95 cuccioli di cane di varie razze provenienti dall'Ungheria e dalla Slovacchia. In tutti i casi gli animali erano privi dei requisiti idonei (vaccinazioni, eta' minima, microchip) per il trasporto e la vendita in Italia, nonche' il piu' delle volte trasportati in condizioni di sofferenza. In un'occasione le autorita' comunali hanno apprezzato a tal punto l'impegno profuso dal personale della Polizia di frontiera, tanto da assegnargli il premio "I buoni della strada".

IL GAZZETTINO
5 GIUGNO 2010
 
Il cane del vicino abbaiava troppo e disturbava il suo riposo
 
FOSSALTA DI PORT.(VE) - Il cane del vicino abbaiava troppo e disturbava il suo riposo. Una situazione diventata con il passare del tempo sempre più insopportabile. Fino a quando, un operaio di Fossalta di Portogruaro ha perso il controllo: ha imbracciato il suo fucile ad aria compressa e ha fatto fuoco contro l’animale, uno springer spaniel, ferendolo a pallini in due diverse occasioni. Il proprietario del cane ha presentato denuncia e così, a distanza di cinque anni dai fatti, F.P., 50 anni, è stato chiamato in Tribunale a rispondere di maltrattamento di animale e detenzione di arma da guerra: nel corso di una perquisizione eseguita nella sua abitazione, infatti, le forze dell’ordine hanno rinvenuto parti di un vecchio moschetto e altre armi antiche.Ieri l’udienza preliminare davanti al giudice Roberta Marchiori: il difensore dell’imputato, l’avvocato Giorgio Borolotto, ha concordato con il pubblico ministero Giovanni Zorzi il patteggiamento della pena, quantificata in sei mesi di reclusione. Pena che il giudice gli ha applicato con la sospensione condizionale.La vicenda approdata in aula risale all’estate del 2005. Stando alla denuncia presentata dal proprietario del cane, una prima scarica di pallini era stata sparata il 13 luglio, seguita da una second apochi giorni più tardi, il 18 luglio. In entrambe le occasioni il cane era rimasto ferito.

LA NUOVA VENEZIA
5 GIUGNO 2010
 
Spara al cane del vicino, sei mesi
 
VENEZIA. Sei mesi di reclusione per aver sparato al cane del vicino e per tenere in casa armi non denunciate e materiale esplosivo. Il primo reato si è trascinato dietro l’altro, facendo finire nei guai un cinquantenne di Fossalta di Portogruaro, F.P., che ieri in Tribunale a Venezia ha patteggiato la pena davanti al giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori.  I fatti risalgono al 2005 e hanno per protagonista - suo malgrado - uno Springel spaniel molto bello e molto vivace. Forse troppo, almeno secondo il vicino di casa che mal sopporta l’abbaiare del cane dietro il recinto di divisione dei due giardini confinanti. Così, un giorno si apposta, prende la mira, intercetta il quattrozampe e gli spara.  Lo Springel spaniel finisce dal veterinario con un proiettile ad arma compressa conficcato nella coscia. Operato, fa ritorno zoppicante dal suo padrone ma nel giro di pochi giorni si riprende. E scatta la prima denuncia nei confronti dell’uomo.  Dopo qualche settimana, il bis. Evidentemente dotato di poca pazienza ed esasperato dall’esuberanza del cane, il vicino perde nuovamente le staffe, aspetta che il cane si trovi da solo in giardino, sceglie il momento giusto e gli spara di nuovo, colpendolo questa volta al torace.  Secondo intervento dal veterinario, seconda denuncia. Per l’uomo, però, questa volta le cose si complicano ulteriormente. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, infatti, i carabinieri trovano un piccolo arsenale. Alcune armi sono regolarmente denunciate e altre detenute illegalmente, tra cui un moschetto, alcune armi antiche e del materiale esplosivo.  Oltre alla denuncia per maltrattamento di animale, il cinquantenne di Fossalta di Portogruaro finisce nei guai anche per detenzione illegale di armi. Ieri mattina in Tribunale a Venezia davanti al gip l’epilogo della vicenda con il patteggiamento a sei mesi di reclusione, pena sospesa.

GIORNALE DI VICENZA
5 GIUGNO 2010
 
«Canile abusivo» Opere irregolari per Legambiente
MONTE DI MALO. La struttura si trova tra contrada Marchiori e Cherle
Gli ambientalisti presentano un esposto a Prefetto e Tribunale su presunte anomalie riguardo un centro per animali da soccorso e pet therapy
 
L'ingresso del nuovo canile preso di mira da Legambiente. FOTO D.C.
 
Dario Cariolato
 
MOnte di Malo (VI) - Dopo le proteste contro la centrale elettrica di contrà Gamba, un altro caso mobilita Legambiente a Monte di Malo. Nel mirino è stavolta la costruzione di un canile privato tra le contrade Marchiori e Cherle, nelle vicinanze del Buso della Rana.
Tutto inizia a fine 2009. Fulvia Zaltron, infermiera professionale e presidente del Centro sportivo educativo nazionale nel settore cinofilia, intende realizzare degli spiazzi con canile nelle sue proprietà a Monte di Malo. Le strutture sono necessarie all'addestramento di cani Labrador e Parson Terrier per la pratica della pet therapy, l'agility dog e la ricerca di persone e cose. A dicembre i progetti vengono giudicati conformi e approvati, e le opere iniziano il mese successivo realizzando uno spiazzo recintato nel sito che oggi dispone già di alcune strutture per l'addestramento.
La cosa però non sfugge a Legambiente Alto Vicentino e in particolare al coordinatore Gianfranco Sperotto che nei giorni scorsi ha presentato un esposto al Tribunale di Vicenza e al Prefetto. Nel documento viene criticato il taglio della vegetazione autoctona, la realizzazione di sbancamenti, la posa di recinzioni dannose per la fauna selvatica e l'intubazione del Vallona, affluente del torrente Rana. Il tutto in una zona che sarebbe sottoposta, a detta dell'associazione, a vincoli ambientali di non edificabilità, contrariamente da quanto dichiarato nella relazione tecnica. «Si stanno facendo lavori illegali per favorire l'insediamento di un allevamento privato spacciato come attività indispensabile alla comunità -dichiara Sperotto-, invece, si tratta del nuovo business milionario regionale della pet therapy. Il Comune è responsabile di aver permesso tutto ciò e aver chiuso gli occhi sull'entità dei lavori».[FIRMA]

LECCE PRIMA
5 GIUGNO 2010
 
SCOMPARSI UN CANE E DUE GATTE: "AIUTATECI A TROVARLI"
Accogliamo due accorati appelli di persone che hanno smarrito i propri animali domestici. Il primo, riguarda un chiwawa, in zona Salesiano, l'altro due gattine, nel rione Casermette
 
 
 
Lecce - Accogliamo due accorati appelli di persone che hanno smarrito i propri animali domestici, in entrambi i casi in quartieri diversi del capoluogo. Il primo, riguarda un cagnonolino. “Si è smarrito la sera del 3 giugno a Lecce, in zona Salesiani, un chiwawa di 1 anno; chiunque avesse notizie può contattarmi al seguente numero: 3407847843, chiedendo del signor Garofalo. Si offre ricompensa”.
Il secondo riguarda un paio di gattine. “Sono scomparsi il 2 giugno nei pressi di via Degli Olita a Lecce rione Casermette due gattine di un mese e mezzo circa. Una di colore bianca e nera e l’altra bianca e beige, con occhi azzurri. Chi le avesse viste o prese con sé, prego
contattare il 3391593615”.
 
http://persietrovati.blogspot.com/2010/06/lecce-smarrito-cane-chihuahua-maschio.html
 
http://persietrovati.blogspot.com/2010/06/lecce-smarriti-due-gatti-femmina.html

LA PROVINCIA DI COMO
5 GIUGNO 2010
 
Abbandonati in un bidone Mici salvati da una suora
È una cucciolata di quattro fratellini di poco più di un mese di vita
 
ORIGGIO (VA) -  Si chiamano Luna, Priscilla, Iris e Felix e sono i 4 gattini salvati dai volontari dell'Enpa e dallo spirito d'osservazione di una religiosa. Salvati da una morte atroce in un cassonetto dei rifiuti. Nati nel mese di aprile, i gattini, metà neri e metà tigrati sui toni del grigio, hanno tutti grandi occhi azzurri. Sono affettuosi e vivaci ma per qualcuno erano solo un problema di difficile gestione da risolvere disfandosene il più velocemente possibile.
La loro storia poteva finire qualche settimana fa quando sono stati abbandonati in un bidone della spazzatura vicino all'oratorio di San Giuseppe. Avevano poco più di un mese di vita e, nonostante la stagione non fosse fredda, non sarebbero riusciti a resistere a lungo da soli nel cassonetto. Il caldo e la sete li avrebbero uccisi in poche ore. Il loro miagolio disperato, però, ha attirato l'attenzione di una suora che stava uscendo dall'oratorio. La religiosa ha subito chiesto l'aiuto dei volontari della sezione di Saronno dell'Enpa che si sono mobilitati. Grazie al tempestivo intervento i gattini, un po' spaventati e provati dalle ore passate nel cassonetto, non sono mai stati in pericolo di vita. Ben diversa la storia della madre ritrovata a pochi metri di distanza: il corpo molto rigido, la bocca aperta e la lunga lingua blu a penzoloni lasciano pochi dubbi sul fatto che sia stata avvelenata.
Fortunatamente però i suoi piccoli hanno avuto un destino completamente diverso: affidati a una volontaria Enpa i 4 trovatelli si sono ripresi e nel giro di qualche settimana si sono lasciati alle spalle questa brutta disavventura. «Il loro abbandono e l'avvelenamento della madre è stato un atto di crudeltà inaudita ? spiega Evi Mipelli portavoce della sezione saronnese dell'Enpa ? Attualmente i cuccioli vivono con una nostra volontaria. Grazie alle sue amorevoli cure, i gattini, continuano a crescere giorno dopo giorno».
Ora Luna, Priscilla, Iris e Felix sono pronti per trovarsi una nuova famiglia: uno di loro ce l'ha già fatta mentre gli altri sono ancora a caccia di un padrone. Purtroppo la loro storia è solo la punta dell'iceberg: «Anche questa primavera il numero il fenomeno dell'abbonando dei gattini è in aumento: da aprile a fine maggio ne abbiamo recuperati oltre una trentina».
Nelle ultime settimane il telefono dell'associazione ha continuato a squillare: «C'è chi ha trovato gattini abbandonati e chi non ha pensato per tempo a sterilizzare il proprio animale: spesso si tratta di persone irresponsabili che pretendendo che si ritiri la cucciolata senza neanche ringraziare». [...]

SAVONA NEWS
5 GIUGNO 2010
 
Alassio: Enpa, salvataggio eccezionale di un falco pellegrino
 
 
Alassio (SV) - Un eccezionale soccorso è stato compiuto ieri dai volontari della Protezione Animali savonese sulla spiaggia di Alassio (SV); un maestoso falco pellegrino, probabilmente urtato da un’auto, è precipitato a terra inanimato; Soccorso e visitato dai veterinari dell’ENPA si è poi miracolosamente ripreso ed ora è in
convalescenza nel centro di ricovero dell’associazione a Savona.Il falco pellegrino (nella foto) è uno dei più rari e grandi uccelli rapaci italiani e per questo è superprotetto dalle leggi; ciononostante i volontari lo stanno curando con lo stesso amore con cui accudiscono centinaia di altri animali selvatici meno “blasonati" (merli, gabbiani, passeri, colombi, tortore, pipistrelli, etc.).
Intanto Provincia, Ambiti Territoriali di caccia ed ENPA rinnovano l’appello a turisti e cittadini affinché “non soccorrano” cuccioli di capriolo apparentemente abbandonati. La madre si trova nelle vicinanze al pascolo e al suo ritorno, se è stato toccato, non ne riconoscerà più l’odore, abbandonandolo davvero. Se si raccoglie e si porta ad una struttura di soccorso sarà condannato ad una vita, spesso breve, di prigionia perché, senza l’insegnamento materno, non è più in grado di essere autosufficiente. Ciò vale anche per piccoli di lepre, cornacchia, merlo e di gabbiano sulla spiaggia.

LA NUOVA SARDEGNA
5 GIUGNO 2010
 
Trovata e salvata a Ossi una tartaruga ferita
 
Pietro Simula
 
OSSI (SS). Un esemplare di testudo greca nabeulensis di notevoli dimensioni (circa 30 centimetri per 20) è stato ritrovato gravemente ferito lungo una strada di campagna. Consegnata alla Compagnia barracellare la tartaruga è stata quindi affidata alla Guardia forestale di Ittiri che ha provveduto a portarla al Centro Bonassai per essere sottoposta alle cure necessarie. Probabile causa della ferita che ha trapassato la pur dura corazza dell’animale qualche macchina che l’ha investita inavvertitamente. La presenza di questa specie protetta nelle campagne di Ossi non è rara. Si vedono spuntare molto spesso dai cespugli e muoversi a proprio agio nei pascoli e nei terreni coltivati da dove spesso debordano verso i sentieri e le strade vicinali, correndo seri rischi. Non è la prima volta che la Compagnia barracellare di Ossi ha avuto modo di occuparsi della salvaguardia di vari esemplari della fauna del territorio. «A suo tempo - afferma il capitano Giovanni Demontis -, sono stati consegnati al Centro di Bonassai, tra gli altri, un occhione, un barbagianni e un falco gheppio, anche loro feriti. Recentemente è stata catturata anche una volpe».

IL TIRRENO
5 GIUGNO 2010
 
Ora basta con i piccioni
 
PIETRASANTA (LU). «I piccioni nel centro storico? Non ne possiamo in più».  A scriverlo, in una lettera indirizzata al sindaco Domenico Lombardi, e già protocollata, alcuni cittadini che hanno casa all’interno delle mura.  «Una situazione insalubre e pericolosa, quella della sovrappopolazione di piccioni in zona. Non è a un medico - si legge nella lettera arrivata in Comune - che dobbiamo spiegare i rischi di trasmissione di malattie infettive, di cui sono portatori questi volatili, particolarmente numerosi e sporchi e che avvelenano la vita dei cittadini, soprattutto di coloro che abitano negli ultimi piani alle case, all’altezza dei tetti».  «La preghiamo - si legge sempre nella lettera indirizzata a Lombardi - di risolvere al più presto questo problema igienico-sanitario, con un intervento efficace per l’allontanamento, o l’eliminazione di questi animali, ricorrendo a tecniche già utilizzate nel resto dell’Europa: sterilizzazione, falchi, ultrasuoni e via dicendo. Qualcosa va fatto in tempi, possibilmente, rapidi».  Come si ricorderà, in più occasioni, l’amministrazione Mallegni, per la verità con scarsi risultati, aveva adottato procedure per diminuire la colonia dei piccioni in centro.  Ultimo correttivo quello del ricorso ad un falconiere - spesa presunta sui 4mila euro. Un progetto che, in realtà, non venne mai concretizzato ed è rimasto in qualche cassetto.  Vedremo se, alla luce delle nuove proteste, sarà riproposto dalla nuova maggioranza.

IL CENTRO
5 GIUGNO 2010
 
Area camoscio, tre nati
 
LAMA DEI PELIGNI
 
Senza allontanarsi troppo dalla madre, tre piccoli camosci appena nati già sgambettano; non sanno che su loro sono riposte le speranze per ripopolare i parchi di fuori Regione.  L’area faunistica di Lama dei Peligni si conferma la più prolifica d’Italia tanto da essere “serbatoio” per quasi tutti gli esemplari utilizzati nell’attività di salvaguardia della specie.  Nell’area ci sono 8 adulti in cattività dai quali, a maggio, nascono da 2 a 4 cuccioli. Nell’intero Parco della Maiella, invece, sono circa 500 i camosci che vivono liberi. «Gli adulti controllati da noi», spiega il veterinario, Simone Angelucci , «sono una garanzia per la conservazione e la tutela del patrimonio genetico che, a causa della forte riduzione degli animali nel secondo dopoguerra, rischiava la consanguineità spinta».  A luglio inizierà il censimento nel Parco. «L’intera popolazione sta bene e in continua crescita», sostiene il biologo Antonio Antonucci , «nel 2008 abbiamo avuto 120 nascite e lo scorso anno 150».  Soddisfatto il sindaco, Antonio Amorosi , che ricorda: «L’area faunistica, nata 20 anni fa per volere dell’amministrazione comunale e del Wwf, è stata anticipatrice del Parco nazionale della Maiella». I tre nuovi nati, una volta adulti, andranno a ripopolare il Parco nazionale dei Monti Sibillini mentre per i prossimi anni, da Lama, partiranno camosci per il Parco regionale Sirente Velino.  «L’augurio», afferma Gianfranco Giuliante , commissario straordinario del Parco della Maiella, «è che anche l’area faunistica del camoscio appenninico di Pacentro, recentemente inaugurata, possa in breve raggiungere i livelli raggiunti dall’area di Lama».

TRENTINO
5 GIUGNO 2010
 
Orsi, quattro cucciolate
 
TRENTO. Sono almeno quattro le cucciolate di orsi di quest’anno. La prima è stata notata più di un mese fa sulla Paganella ed era veramente speciale visto che con mamma orsa c’erano ben quattro cuccioli, un evento straordinario per i plantigradi. La seconda nuova famiglia è stata immortalata in una fotografia scattata (da Cavallaro) mercoledì in valle dei Laghi. Altre due cucciolate sono state avvistate in val di Sole e in val di Non. Con la bella stagione sono anche ricominciate le incursioni degli orsi ai danni delle arnie. Danneggiamenti sono stati registrati soprattutto nelle zone della val Rendena, Giudicarie e val di Non, ma anche in val Daone, val di Sole e nel Trentino centro-meridionale sia in destra Adige (Nomi, Pomarolo) che in sinistra (Ala, Vallarsa). Anche alcuni capi di bestiame sono stati predati nel corso del mese appena terminato.  Intanto, informa la Provincia, il 21 di maggio sono stati trovati i resti di un cucciolo dell’anno, nella zona di malga Arza, sulle Dolomiti di Brenta, ucciso forse a seguito di una predazione da parte di un altro animale. Sono in corso delle analisi per cercare di conoscere le cause del decesso.

LA PROVINCIA DI COMO
5 GIUGNO 2010
 
Un misterioso inquilino nella palestra delle medie
Dalle analisi sui resti lasciati ogni notte si tratterebbe di un pipistrello, ma nessuno lo ha mai visto
 
Fortunato Raschellà
 
UGGIATE TREVANO (CO) -  Un misterioso inquilino ormai da settimane causa disagi agli alunni delle scuole primarie e secondarie quando al mattino si recano in palestra per fare attività ginnica con i propri insegnanti. Spesso e volentieri il pavimento della palestra si presenta sporco costringendo insegnanti e alunni a estemporanee gimcane per raggiungere le loro postazione: inevitabili a conclusione dell'ora di ginnastica, i reclami indirizzati ai responsabili della pulizia. «Lamentele che sono arrivate all'amministrazione comunale - racconta il vicesindaco Mirko Baruffini - senza però capire in primis il senso del reclamo sapendo per certo che i collaboratori scolastici tutti i giorni provvedevano a fare le pulizie».
Una situazione che è andata avanti per diversi giorni dando adito a continue lamentele. «Di fronte a questo stato di cose - racconta ancora Baruffini - ce la siamo presa per impegno andando a vedere di che tipo di sporco si trattasse. Con nostra sorpresa abbiamo notato sul pavimento degli escrementi mai visti prima. Da qui più accurate ricerche per appurare il responsabile. Alla fine abbiamo scoperto che era un pipistrello».
Per un giallo risolto, un altro tutto ancora da chiarire
«Ancora adesso - continua Baruffini - non ci sappiamo spiegare come riesca a entrare in palestra, fatto sta che non riusciamo a mandarlo via visto che continua ancora a sporcare la palestra».
L'unica soluzione è di aspettare che si decida da solo ad abbandonare la palestra come suo rifugio giornaliero. È bene ricordare che i pipistrelli in Italia figurano animali protetti già dal 1939 come regolatori naturali delle pericolose popolazioni di zanzare che una volta erano portatrici della malaria. Una protezione ufficialmente riconosciuta da oltre sessant'anni. Ma oltre alla loro protezione figura protetto anche l'habitat in cui vivono. I paesi della Comunità Europea hanno messo a punto un programma di protezione per promuovere una corretta gestione della specie e degli habitat minacciati. E come se ciò non bastasse la direttiva ?habitat CEE del 1992 dedica particolare protezione a tutte le specie italiane considerate ?specie animali d'interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa?. Direttiva recepita anche dal Governo italiano e attivata con il Decreto del Presidente della Repubblica del 1997.

LA VOCE DI MANDURA
5 GIUGNO 2010
 
Il gattino stacca la spina del videogame e lui lo uccide
 
Usa – Lo ha ucciso sbattendolo contro il muro di casa e solo perchè il gatto ha inavvertitamente staccato una spina, spegnendo il suo videogame. E’ successo a Staunton, in Virginia.Bruce Jamar Waltson, 21, si trovava a casa della sua compagna ed era impegnato in una partita di un video gioco. Il gattino della sua fidanzata ha staccato la corrente, interrompendo la partita e così Bruce, in un raptus di rabbia, lo ha scagliato contro la parete di casa, causandone la morte istantanea. La scena, tra l’altro, è avvenuta davanti agli occhi sgomenti dei figli della compagna.Waltson è stato subito arrestato e portato nel carcere di Verona, con l’accusa di maltrattamento e crudeltà nei confronti di animali. La Peta, l’associazione che difende i diritti degli animali, ha chiesto al giudice una pena esemplare perchè spesso “come dimostrano diversi studi, gli autori di maltrattamenti nei confronti degli animali poi riversano la loro violenza anche contro gli esseri umani”. Infatti Watson era stato denunciato nei mesi scorsi per aver aggredito due persone nel condominio in cui viveva.

LA ZAMPA.IT
5 GIUGNO 2010
 
Golfo del Messico, animali straziati dalla marea nera
 
FOTO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=59&IDalbum=27061&tipo=FOTOGALLERY

CORRIERE DELLA SERA
6 GIUGNO 2010
 
Il salvataggio degli animali
 
Molti animali, soprattutto pesci e volatili, sono stati contaminati dalla marea nera che si è diffusa nel Golfo del Messico dopo l'apertura della falla nel pozzo della Deepwater Horizon. Molti volontari e addetti della protezione animali dedicano le loro giornate al loro recupero. Gli animali vengono ripuliti accuratamente dal greggio e poi nuovamente liberati (Ap)
 
FOTO
http://www.corriere.it/gallery/esteri/04-2010/petrolio/5/salvataggio-animali_54de107e-715a-11df-82e2-00144f02aabe.shtml#1

LA STAMPA
5 GIUGNO 2010
 
Ambiente. Il biberon a un alce non evita le critiche a Putin
Uno studente contesta il lassismo del governo
 
 
Mosca - Il biberon offerto ad un alce non ha impedito a uno studente di chieder conto al premier russo Vladimir Putin del lassismo del suo governo nelle politiche ambientali. L'uomo forte della Russia, noto per la sua passione per gli animali selvaggi, ha visitato oggi la riserva naturale Lossiny Ostrov, popolata di alci, dove ha piantato un albero insieme agli studenti e ha dato il biberon a un piccolo di alce, stando alle immagini trasmesse dalla televisione russa. "Penso che il governo debba essere più severo contro quanti violano la legge sulla protezione dell'ambiente", ha detto un ragazzo al primo ministro, proponendo quindi pesanti multe per chi getta rifiuti lungo la strada e per chi abbatte alberi. "Sono perfettamente d'accordo - ha risposto Putin - la natura russa è un regalo ricevuto da Dio. E' una meraviglia che bisogna proteggere". Il premier ha quindi promesso di portare le proposte dello studente all'attenzione del governo. "Le esamineremo, a livello del ministero delle risorse naturali o a un livello più alto", ha aggiunto. Putin ama presentarsi come difensore della natura e ha più volte espresso la sua passione per gli animali selvaggi. Si è presentato spesso davanti alle telecamere per difendere foche, orsi polari o leopardi.

L'ARENA
5 GIUGNO 2010
 
Abbattimenti annullati prima ancora di iniziare
 
Provincia di Verona - La Provincia ha sospeso tutte le ordinanze emesse dai sindaci finalizzate all’abbattimento delle nutrie e quindi è stata bloccata anche quella emessa dal sindaco Mirko Corrà che intendeva avvalersi della collaborazione dell’ambito di caccia 5 per eliminare gli animali, particolarmente diffusi in queste campagne. Le nutrie potranno essere abbattute, perciò, solo dalle Guardie provinciali. La decisione pesa sugli agricoltori che lamentano una presenza sempre più diffusa di nutrie. Qualche tempo fa ne è stata trovata una, morta, davanti al castello scaligero, una vicenda che ha preoccupato tutti. Ma i roditori non danno tregua soprattutto alle campagne e ai corsi d’acqua locali e specialmente al Tregnon, fosso Donna Vecchia, scolo Dugal. «La presenza è forte, i danni gravi», dice Marco Marconcini, assessore all’Agricoltura, «alcuni abbattimenti sono stati compiuti nei mesi scorsi, una trentina di esemplari. Lo scorso anno, nessuno, nel 2008, 200».
Ma la nutria non è l'unico animale che assilla il paese, perché anche i piccioni che trovano rifugio, numerosissimi, sulla torre del castello medioevale e ad oggi rappresentano un problema, anche igienico e sanitario. Nonostante l'ultimo intervento di bonifica, effettuato circa un anno e mezzo fa in coincidenza con il restauro della torre occidentale, i piccioni ancora oggi dimorano tranquilli imbrattando le mura della fortezza e la zona centrale.
Per questo è già stato definito un secondo intervento sui piccioni regolamentato dalla Provincia e coordinato dall’ambito di caccia numero 5.

VIRGILIO NOTIZIE
5 GIUGNO 2010
 
Ambiente/ Onu: Per salvare il pianeta niente più latte e carne
Studio: allevare mucche inquina come bruciare benzina
 
Roma (Apcom-Nuova Energia) - Serve un cambiamento della dieta globale per salvare il mondo dalla fame, dalla penuria di combustibili e dalle conseguenze più gravi del riscaldamento climatico. Lo afferma un rapporto dell'Unep, il Programma ambientale dell'Onu, lanciato in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente di oggi, secondo il quale, con una popolazione mondiale di 9,1 miliardi di persone attesa nel 2050, la predilezione occidentale per bistecche e formaggi diventerà insostenibile. "Gli impatti dell'agricoltura dovrebbero aumentare in misura sostanziale, perchè la crescita della popolazione aumenterà i consumi di prodotti animali. A differenza dei combustibili fossili, è difficile trovare alternative: la gente deve mangiare - si legge nel rapporto -. Una riduzione degli impatti sarà possibile solo con una sostanziale cambiamento della dieta mondiale, che faccia a meno di prodotti animali". Il professor Edgar Hertwich, che ha coordinato il rapporto, dice al quotidiano britannico The Guardian : "I prodotti di origine animale causano più danni all'ambiente che la produzione di minerali per costruzione, come la sabbia o il cemento, la plastica o i metalli. Le biomasse e le colture per mangimi animali sono dannose come bruciare combustibili fossili". Gli esperti dell'Unep hanno classificato vari prodotti, risorse, attività economiche e trasporti a seconda dei loro impatti ambientali. L'agricoltura si è classificata allo stesso posto del consumo di combustibili fossili perchè entrambi aumentano in fretta con l'accelerazione della crescita economica, spiegano. Il copresidente del gruppo, l'esperto ambientale Ernst von Weizsaecker, spiega "il crescente benessere provoca un cambiamento della dieta in favore di carne e latticini. L'allevamento di animali consuma gran parte dei raccolti mondiali, e di conseguenza moltissima acqua, fertilizzanti e pesticidi". Sia l'energia che l'agricoltura vanno "staccate" dalla crescita economica perchè gli impatti ambientali, secondo il rapporto, aumentano dell'80% con un raddoppio del reddito disponibile. Achim Steiner, vice segretario generale dell'Onu e direttore esecutivo dell'Unep afferma che "il decoupling della crescita dal degrado dell'ambiente è la sfida principale per i governi in un mondo con popolazione crescente, redditi crescenti, consumi crescenti e la sfida permanente della riduzione della povertà". Ecco la lista delle priorità ambientali per i governi di tutto il mondo individuate dal rapporto: cambiamento climatico, cambiamento dell'habitat, eccessivo utilizzo di azoto e fosforo nei fertilizzanti, sfruttamento eccessivo della pesca, delle foreste e di altre risorse, specie invasive, acqua potabile e fognature non sicure. Esposizione al piombo, inquinamento atmosferico urbano ed esposizione lavorativa ai particolati. L'agricoltura, in particolare per la produzione di carne e latticini, conta per il 70% dei consumi idrici mondiali, per il 38% dell'utilizzo del terreno e per il 19% delle emissioni di gas serra. Lo scorso anno la Fao ha diffuso una stima secondo la quale la produzione di cibo dovrà aumentare del 70% a livello globale entro il 2050 per alimentare la popolazione: secondo l'organizzazione alimentare dell'Onu i progressi tecnologici non basteranno a controbilanciare l'aumento demografico.

VIRGILIO NOTIZIE
5 GIUGNO 2010
 
Animali: le farfalle dell'Himalaya sono a rischio
Lo rivela studio in occasione giornata mondiale ambiente
 
NEW DELHI - Meta' delle specie di farfalle che vivono nella regione dell'Himalaya rischiano l'estinzione per inquinamento e turismo selvaggio. A rivelarlo e' l'agenzia Ians che cita uno studio scientifico reso noto in occasione della giornata mondiale dell'ambiente. ''Il 50% della popolazione di 288 varieta' registrate negli stati dell'Himachal Pradesh e nella regione del Ladakh, si e' oltre che dimezzato negli ultimi dieci anni'' ha detto Avtar Kaur Sidhu, un'esperta di fauna alpina.

LA NUOVA VENEZIA
5 GIUGNO 2010
 
La cuccia sotto l'ombrellone
 
Giovanni Cagnassi
 
JESOLO (VE). La cuccia sotto l’ombrellone. Entro fine mese il primo stabilimento balneare aperto anche agli amici a quattro zampe che potranno così godere della spiaggia di Jesolo. Lo ha annunciato il consorzio Manzoni, impresa che ha inaugurato il nuovo stabilimento balneare «intelligente» con ombrelloni controllati elettricamente con telecomando e servizi di alta qualità in spiaggia.  Il presidente, Amorino De Zotti, ha ora illustrato l’ultima sfida verso un turismo moderno e sensibile anche alle nuove richieste degli ospiti. Una parte dello stabilimento sarà infatti aperta anche ai cani, e, ovviamente, ai loro padroni. In tutto 300 metri quadri in cui saranno sistemate le cucce vicino agli ombrelloni e altri servizi specifici e mirati. «Attendiamo solo il via libera dall’Asl 10 - spiega De Zotti - e poi partiremo con il primo stabilimento balneare aperto anche ai cani. E’ una sfida importante, solo Bibione ci risulta ne abbia uno, a Jesolo sarà il primo. Nasce dall’esigenza di ospitare tranquillamente i cani in spiaggia - aggiunge il presidente del consorzio - dopo tanti problemi sulla convivenza con gli animali. Oggi il turismo richiede anche questi servizi per stare al passo con i tempi. Ci saranno, oltre alle cucce vicino agli ombrelloni, della vasche apposite per i cani, perché possano rinfrescarsi, quindi servizi igienici speciali e tutto quanto serve per godersi la spiaggia con il proprio cane senza paura di sanzioni. Resta invece per i cani il divieto di fare il bagno in mare».

IL TIRRENO
5 GIUGNO 2010
 
Cani al mare: oltre 400 sì in 30 minuti
 
FOLLONICA (LI). Più di 400 firme in mezz’ora: Follonica scende in piazza contro il divieto di portare i cani in spiaggia.  Un gazebo, con tanto di computer e telecamera, dove Vincenzo Rotella, creatore del gruppo su Facebook, con i suoi amici, raccoglieva ieri nel tardo pomeriggio in Piazza a Mare le sottoscrizioni per protestare contro l’ordinanza comunale con la quale si vieta l’accesso in spiaggia agli amici a quattro zampe. Rotella era molto soddisfatto.  «In poco tempo abbiamo già raccolto più di 400 firme - dice -, anche molti turisti hanno firmato la nostra petizione. Adesso il Comune dovrà prendere in considerazione le nostre richieste».  Una beach dog, ecco cosa chiedono, una spiaggia attrezzata dove portare i cani d’estate, anche per chi arriva da fuori città. Dopo la manifestazione di ieri pare che sia sfumata l’idea di ricorrere al Tar: la legge regionale prevede infatti che nei luoghi dove si impone il divieto di accesso agli animali ci sia delle zone dove “parcheggiarli” per modo di dire: l’affluenza di persone fa pensare agli organizzatori che l’amministrazione accetterà le loro richieste, non rimane che attendere la risposta dal Palazzo. Anche se. fin dall’inizio, il sindaco Eleonara Baldi, non pareva molto aperto all’ipotesi di un cambiamento nella decisione che aveva preso.
 

 

            05 GIUGNO 2010
VIVISEZIONE - SPERIMENTAZIONE


 
L'UNITA'
5 GIUGNO 2010
 
L'agopuntura sui topi
 
L’agopuntura, in alcuni casi, funziona. E ora sappiamo anche perché. Questo è, almeno, quanto sostiene un gruppo di neuroscienziati della University of Rochester di New York dopo aver visto scomparire il dolore e aumentare la concentrazione di adenosina nel loro topolini di laboratorio. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nei giorni scorsi su Nature Neuroscience.Durerà 520 giorni, quasi un anno e mezzo, il viaggio virtuale verso Marte che è cominciato pochi giorni fa per 6 astronauti, tra cui anche l’italo-colombiano Diego Urbina. In realtà sono chiusi in un microlaboratorio a Mosca e sperimenteranno gli effetti sulla mente di un periodo cos lungo di isolamento. Un gruppo di ricercatori sta conducendo in laboratorio una serie di test con un agente chimico natura le che, lavorando sul cervello, riesce a contenere la paura e l'ansia. Per ora sui topolini. Uno degli obiettivi del Millennium Development Goal era quello di eliminare nel mondo la disparità tra maschi e femmine nell’istruzione primaria e secondaria entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015. Un editoriale di Lancet ci racconta quanto siamo distanti da questo obiettivo.
Sulla pagina della scienza che esce lunedì sul giornale cartaceo invece parleremo di biodiversità: dal rapporto dell’Unep in occasione della giornata mondiale dell’ambiente alle nuove scoperte scientifiche su quanto anche la diversità tra popolazioni della stessa specie sia importante per sopravvivere ai cambiamenti dell’ambiente. E ricorderemo Arturo Falaschi, uno dei pionieri della genetica e della biologia molecolare italiana, scomparso recentemente.
 
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