2 LUGLIO  2009

ASYLUM
2 LUGLIO 2009
 
MAIALE SMARRITO? ORA E' SALVO, PER LUI NIENTE MACELLO
 
Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato la notizia di un camion che portava novanta maiali che si è ribaltato sull'interstatale in Arkansas causando la chiusura della strada per tutta la mattina.Dopo l'incidente solo cinquanta suini sono stati rintracciati e noi siamo stati con il fiato sospeso per tutto questo tempo pensando a in chissà quali guai si sono cacciati gli altri quaranta.Ebbene, pare che almeno uno dei fuggitivi sia stato catturato. E il povero accaldato maiale ha forse pensato di trovare un po' di riparo dal torrido caldo nella piscina di una coppia del posto.
Il maiale di 800 libbre era già stato indirizzato al macello prima dell'incidente, ma siccome nessuno sa come si sia nutrito durante la sua scappatella, vivrà per sempre libero per il resto della sua vita naturale in una fattoria. Di sicuro riflettendo sul suo glorioso barlume di libertà.

SICILIA TODAY
2 LUGLIO 2009

 

Palermo, carabinieri mettono in salvo cuccioli denutriti

 

 

 

Ficarazzi (PA) - A Ficarazzi, piccolo comune alle porte di Palermo, erano da poco passate le 12.00 quando i militari della della stazione dei carabinieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria di Palermo un commerciante con l’accusa di "maltrattamento ed abbandono di animali": A.a., classe 1972, residente in Ficarazzi, titolare di un negozio per la rivendita di animali.
L’uomo, titolare di un noto esercizio commerciale per la vendita di animali, sito sul corso principale del paese, esponeva al pubblico, in due gabbie in acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente, quattro cuccioli di cane, di cui 2 di razza "pastore tedesco" e 2 di razza "setter inglese", tutti di 40 giorni circa, e 6 conigli di circa 2 mesi, in evidente stato di abbandono ed incuria, privi di acqua da bere, visibilmente prostrati.
Sono stati due Carabinieri, impegnati in una pattuglia a piedi, ad accorgersi della grave situazione, che aveva luogo tra l’indifferenza generale dei passanti.
Sul posto, a seguito di richiesta dei militari, è intervenuto personale del servizio veterinario dell’A.U.S.L. nr. 6 di Bagheria che verificava le condizioni degli animali, alcuni dei quali venivano rifocillati ed assistiti in caserma: tutti venivano affidati all’esercente che provvedeva, immediatamente a trasferirli in un luogo idoneo.
Bisogna tenere ben presente che è questo il periodo dell’anno in cui il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici diventa una vera e propria emergenza.
La partenza per le vacanze è frequentemente un banco di prova della convivenza con i nostri animali domestici, dopo gli entusiasmi del primo momento, diventa un oggetto e i numeri parlano di centinaia di migliaia di animali abbandonati ogni anno.
Spesso chi decide di tenere un animale in casa non si rende conto di assumere una grande responsabilità, al momento dell’acquisto di un qualunque animale bisognerebbe avere una buona consapevolezza e un giusto senso di responsabilità.


SICILIA INFORMAZIONE
2 LUGLIO 2009

 

Teneva i cani senza acqua e sotto il sole
Denunciato rivenditore di animali nel Palermitano

 

Ficarazzi (PA) - Teneva i cuccioli di cane al sole e senza acqua, per questo motivo un rivenditore di animali di Ficarazzi (Palermo) e' stato denunciato. Il commerciante, A.A., 37 anni, e' stato deferito all'autorita' giudiziaria per maltrattamento e abbandono di animali. L'uomo esponeva al pubblico, in due gabbie di acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente quattro cuccioli di cane, due di razza pastore tedesco e due setter inglesi e sei conigli. Erano tutti stremati. Gli animali, dopo l'intervento del servizio veterinario Asl di Bagheria sono stati trasferiti in un altro posto.


HERCOLE.IT

2 LUGLIO 2009

 

Maltrattamento di animali, rivenditore denunciato

 

Ficarazzi (PA) - Animali in vendita rinchiusi in due gabbie in acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente, in evidente stato di abbandono ed incuria, privi di acqua da bere, visibilmente prostrati. Così un rivenditore di Bagheria teneva quattro cuccioli di cani e sei conigli. Per questo è stato denunciato di maltrattamento verso animali.Sono stati due carabinieri del comando di Ficarazzi, impegnati in una pattuglia a piedi, ad accorgersi della grave situazione, che aveva luogo tra l’indifferenza generale dei passanti.
Quaranta giorni è l'età dei cuccioli di cane esposti, di cui due di razza "pastore tedesco" e due di razza "setter inglese". Mentre i sei conigli hanno circa due mesi.
L'episodio è avvenuto ieri intorno alle 12. Il  commerciante è stato accusato di  "maltrattamento ed abbandono di animali". Si tratta di A.A., classe 1972, residente a Ficarazzi. Sul posto, a seguito di richiesta dei militari, è intervenuto il personale del servizio veterinario dell’Asl 6 di Bagheria che ha verificato le condizioni degli animali. Questi ultimi sono stati rifocillati ed assistiti in caserma.


LA REPUBBLICA ROMA

2 LUGLIO 2009

 

Ruba un cane fuori da supermercato, denunciata

 

Roma - Ha rubato il cagnolino che la padrona aveva lasciato, legato con il guinzaglio negli appositi spazi per i cani, fuori da un supermercato a Roma. Una nomade di 16 anni del campo di via Pontina già nota alle forze dell'ordine, è stata denunciata dai carabinieri della stazione di Roma San Paolo per furto.
La minorenne ieri sera ha notato una signora romana mentre legava fuori da un supermercato, il suo cane, un jack Russel Terrier, per andare a fare la spesa. La 16enne con la complicità di una coetanea, approfittando della situazione si è avvicinata, ha slegato il guinzaglio e ha rubato il cane.Quando è uscita dal supermercato la donna, non trovando più il cagnolino, ha chiamato i carabinieri che nel giro di poco tempo, grazie alle testimonianze di alcuni passanti, sono riusciti a bloccare in zona la ragazza che passeggiava con il cagnolino al guinzaglio.
Portata in caserma la minorenne è stata denunciata e affidata ai genitori, mentre il cucciolo è stato restituito alla padrona. La complice è riuscita a darsi alla fuga.


TG COM
2 LUGLIO 2009
 
Gb, cani poliziotto morti per caldo
Erano stati lasciati in auto sotto sole
 
Due cani poliziotto sono stati lasciati a lungo in un'auto e sono morti a causa del gran caldo. Ora la polizia inglese è sotto accusa. L'agente che aveva gli animali in consegna li aveva lasciati nella sua auto in un parcheggio, sotto il sole cocente (in questi giorni in Gran Bretagna si registrano temperature record). I due pastori tedeschi sono stati trovati poco dopo senza vita, probabilmente per l'eccessiva disidratazione.Il poliziotto non è stato sospeso, ma è adesso a casa per un periodo di aspettativa.
"E' un tragico incidente - ha commentato il vice capo della polizia Peter Davies - diamo molto valore all'importante compito che i nostri cani poliziotto svolgono quotidianamente".

Animaleanimali
2 LUGLIO 2009
 
 
INTERROGAZIONE AL GOVERNO SULLE DEPORTAZIONE DI CANI ALL'ESTERO
Sulla base della petizione formulata dall'Enpa
 
L'On. Gianni Mancuso appreso della petizione presentata dall'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) relativa al problema delle esportazioni (anzi deportazioni) di animali (cani e gatti specialmente) verso il Nord Europa attraverso un raggiro della Legge ha proposto al Governo un atto ispettivo per dare un segnale forte all'esecutivo nazionale.
Questo commercio illecito, nascosto sotto la falsa facciata delle adozioni di animali all'estero, nasconde in realtà una speculazione sulla pelle dei poveri animali che passano di mano in mano sino in alcuni casi a diventare cavie per i laboratori del Nord Europa in quei Paesi dove la legislazione non è così restrittiva come la nostra.
"Un grazie sentito all'ENPA che ha riproposto all'attenzione nazionale un problema di costante attualità, ma che spesso passa inosservato ai più" afferma il parlamentare veterinario "ho voluto rimarcare questo problema c on una interrogazione parlamentare e che, unita alla petizione dell'ENPA, faccia pressione sul Governo affinché certe malsane pratiche vengano fermate per sempre" conclude l'On. Mancuso.
 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
On. Gianni Mancuso
Per sapere, premesso che

Da anni si assiste ad un rituale sotto che rischia di passare inosservato: camion, furgoni, alcune volte aerei, partono dal nostro Paese per località estere (Germania ed Austria in testa) carichi di cani e gatti abbandonati ed in alcuni casi, anche sottratti ai legittimi proprietari;
Si contano a migliaia gli animali raccolti in strada, nei canili o presso privati che non sanno più cosa farsene con la falsa promessa di essere riadottati in altri Paesi;
Questi animali, dopo varie peripezie e false promesse, spariscono nel nulla, inghiottiti da un giro d’affari che coinvolge trafficanti di animali, prestanome e personaggi dalla dubbia moralità;
Adottati nel nostro Paese, gli animali, appena passato il confine, diventano oggetto di un commercio assai vantaggioso: la
merce è pressoché gratuita all'origine (il prezzo che in Germania si chiama “tassa di protezione animale” come quella dei canili pubblici, ed è presentata come rimborso spese) si arriva sino a 350-400 euro per un meticcio qualunque;
Molti Paesi del Nord Europa hanno leggi molto più elastiche in materia di sperimentazione sugli animali;
Molte associazioni animaliste si sono da tempo attivate per combattere questo assurdo vulnus legislativo come ad esempio l’ENPA che ha addirittura avviato una raccolta firme a livello nazionale;

- Se il Governo intende adottare un regime di stretta sorveglianza verso il fenomeno descritto in premessa;
- Se sia intenzione del Governo voler considerare il fatto di proporre l’affidamento dell’animale esclusivamente al soggetto interessato previa esibizione dei propri documenti;
- Se il Governo intenda adottare provvedimenti miranti l’accertamento della rintracciabilità del soggetto affidatario dell’animale.

SICILIA TODAY
2 LUGLIO 2009

 

Palermo, carabinieri mettono in salvo cuccioli denutriti

 

 

 

 

Ficarazzi (PA) - A Ficarazzi, piccolo comune alle porte di Palermo, erano da poco passate le 12.00 quando i militari della della stazione dei carabinieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria di Palermo un commerciante con l’accusa di "maltrattamento ed abbandono di animali": A.a., classe 1972, residente in Ficarazzi, titolare di un negozio per la rivendita di animali.
L’uomo, titolare di un noto esercizio commerciale per la vendita di animali, sito sul corso principale del paese, esponeva al pubblico, in due gabbie in acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente, quattro cuccioli di cane, di cui 2 di razza "pastore tedesco" e 2 di razza "setter inglese", tutti di 40 giorni circa, e 6 conigli di circa 2 mesi, in evidente stato di abbandono ed incuria, privi di acqua da bere, visibilmente prostrati.
Sono stati due Carabinieri, impegnati in una pattuglia a piedi, ad accorgersi della grave situazione, che aveva luogo tra l’indifferenza generale dei passanti.
Sul posto, a seguito di richiesta dei militari, è intervenuto personale del servizio veterinario dell’A.U.S.L. nr. 6 di Bagheria che verificava le condizioni degli animali, alcuni dei quali venivano rifocillati ed assistiti in caserma: tutti venivano affidati all’esercente che provvedeva, immediatamente a trasferirli in un luogo idoneo.
Bisogna tenere ben presente che è questo il periodo dell’anno in cui il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici diventa una vera e propria emergenza.
La partenza per le vacanze è frequentemente un banco di prova della convivenza con i nostri animali domestici, dopo gli entusiasmi del primo momento, diventa un oggetto e i numeri parlano di centinaia di migliaia di animali abbandonati ogni anno.
Spesso chi decide di tenere un animale in casa non si rende conto di assumere una grande responsabilità, al momento dell’acquisto di un qualunque animale bisognerebbe avere una buona consapevolezza e un giusto senso di responsabilità


SICILIA INFORMAZIONE
2 LUGLIO 2009

 

Teneva i cani senza acqua e sotto il sole
Denunciato rivenditore di animali nel Palermitano

 

Ficarazzi (PA) - Teneva i cuccioli di cane al sole e senza acqua, per questo motivo un rivenditore di animali di Ficarazzi (Palermo) e' stato denunciato. Il commerciante, A.A., 37 anni, e' stato deferito all'autorita' giudiziaria per maltrattamento e abbandono di animali. L'uomo esponeva al pubblico, in due gabbie di acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente quattro cuccioli di cane, due di razza pastore tedesco e due setter inglesi e sei conigli. Erano tutti stremati. Gli animali, dopo l'intervento del servizio veterinario Asl di Bagheria sono stati trasferiti in un altro posto.


HERCOLE.IT

2 LUGLIO 2009

 

Maltrattamento di animali, rivenditore denunciato

 

Ficarazzi (PA) - Animali in vendita rinchiusi in due gabbie in acciaio, collocate sulla strada, sotto il sole cocente, in evidente stato di abbandono ed incuria, privi di acqua da bere, visibilmente prostrati. Così un rivenditore di Bagheria teneva quattro cuccioli di cani e sei conigli. Per questo è stato denunciato di maltrattamento verso animali.Sono stati due carabinieri del comando di Ficarazzi, impegnati in una pattuglia a piedi, ad accorgersi della grave situazione, che aveva luogo tra l’indifferenza generale dei passanti.
Quaranta giorni è l'età dei cuccioli di cane esposti, di cui due di razza "pastore tedesco" e due di razza "setter inglese". Mentre i sei conigli hanno circa due mesi.
L'episodio è avvenuto ieri intorno alle 12. Il  commerciante è stato accusato di  "maltrattamento ed abbandono di animali". Si tratta di A.A., classe 1972, residente a Ficarazzi. Sul posto, a seguito di richiesta dei militari, è intervenuto il personale del servizio veterinario dell’Asl 6 di Bagheria che ha verificato le condizioni degli animali. Questi ultimi sono stati rifocillati ed assistiti in caserma.


L'OCCIDENTALE

2 LUGLIO 2009

 

Donna non vedente entra in un bar col cane guida, la cameriera la caccia

 

Mira (VE) - Non vedente entra in un bar insieme al suo cane guida ma la cameriera le dice di andarsene. L’incredibile storia è accaduta nella gelateria di un paesino in provincia di Venezia. Ma la proprietaria di Giove, un labrador si è appellata alla legge ad hoc rivendicando il suo diritto a tenere con sé il cane guida (oltretutto dotato dei simboli previsti dalla norma).

A rendere nota la vicenda al quotidiano La Nuova Venezia è la stessa protagonista, la professoressa Graziella Zuccarato,  presidente provinciale dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti.  La cameriera si è mostrata intransigente e ha invitato la donna a uscire dal locale perché non voleva la presenza del cane, nonostante la donna le ricordasse che la legge ammette la presenza di tutti i cani guida per non vedenti nei locali pubblici. I clienti della gelateria che hanno assistito alla scena si sono schierati dalla parte della prof che alla fine ha ottenuto di essere servita. Per ora ha ricevuto le scuse del titolare del bar anche se la donna si è riservata di denunciare quanto accaduto alla magistratura.


IL GAZZETTINO

2 LUGLIO 2009

 

Mira (VE). Donna cieca buttata fuori  dalla gelateria: «Il suo cane non entra»

Impedito l'ingresso alla presidente provinciale dell'Unione  non vedenti: «Denuncerò l'accaduto alla magistratura»

 

VENEZIA (2 luglio) - Una non vedente si è sentita intimare di uscire da una cameriera di una gelateria di Mira perché era in compagnia del suo cane guida nonostante l'animale avesse tutte le carte in regola, dai simboli previsti dalla legge ai finimenti speciali. Ma la padrona di Giove, un affettuoso ed efficente labrador, non si è fatta intimorire e ha preteso di essere servita lo stesso. A raccontare la vicenda è la stessa professoressa Graziella Zuccarato, di Mira, presidente provinciale dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti.
A nulla sono valsi i tentativi della docente, ora in pensione, di ricordare la legge che ammette la presenza dei cani di ausilio in tutti i locali pubblici.
La clientela che ha assistito al fatto ha dato man forte alla professoressa, che alla fine ha ottenuto di essere servita. Si è però riservata di denunciare alla magistratura l'accaduto.
Per il momento, intanto, le sono giunte le scuse della titolare dell'esercizio, dispiaciuta del comportamento delle sue dipendenti.


L'ARENA GIORNALE DI VERONA

2 LUGLIO 2009

 

ANIMALI. Due coniugi scendono a patti

Maltrattavano sessanta cani Prendono 4 mesi

Le bestiole erano ridotte in condizioni pietose La segnalazione era partita dalla Lav

 

Provincia di Verona - Amarli è eccessivo, rispettare gli animali è doveroso: ieri marito e moglie che non adottarono questo atteggiamento nei confronti dei cani che allevavano sono stati condannati a quattro mesi di reclusione. L’accusa per entrambi era il maltrattamento di animali.
Fula Forestale a intervenire, su segnalazione della Lav e su mandato del sostituto procuratore Carlo Villani, nell’allevamento di via Scardevara a Pellegrina di Isola della Scala. Quello che si trovarono di fronte fu uno spettacolo agghiacciante: zecche a grappoli sulle orecchie e sulle zampe dei cani, animali costretti a vivere in mezzo alla sporcizia e malnutriti. Al limite della sopravvivenza.
Erano cani di razza, 60 bestiole ridotte in condizioni pietose, che furono sequestrate e affidate alle cure di chi gli animali non solo li ama ma soprattutto li rispetta. L’allevamento di Martino Colato e Rita Conte, stando a quanto appurò il pm, non era autorizzato e venne sequestrato mentre i coniugi furono denunciati per maltrattamento di animali: era il 30 luglio dello scorso anno. Ieri mattina davanti al giudice dell’udienxza preliminare Guido Taramelli entrambi hanno patteggiato quattro mesi pena sospesa. Il magistrato ha disposto la confisca degli animali (che nell’immediatezza dell’accesso all’allevamento erano stati ricoverati al rifugio San Francesco di Villafontana) e che venissero affidati in via definitiva alla Lav, ma alcuni erano già stati affidati ad altre persone. Una storia di maltrattamenti di animali (ma ai proprietari nell’immediatezza il pm contestò la detenzione incompatibile con la loro natura e la mancata emissione di documenti fiscali) che era stata segnalata dai volontari della Lav e nella quale entrarono sopralluoghi, proteste e denunce. Cani di razza, l’allevamento offriva labrador, beagle, cocker, pastori tedeschi e pincher, che stando a quanto «immortalato» dai volontari dell’associazione mangiavano solo pasta senza carne, buttata sul pavimento all’interno di un capannone nel quale gli animali dovevano anche dormire. Il pavimento coperto di cibo marcito, escrementi e mosche avevano reso la struttura un luogo irrespirabile. Ma il 30 luglio la Forestale li salvò.


Animalieanimali

2 LUGLIO 2009

 

DECESSO CANE DELLA SIGNORA OLGA, GRANDI NAVI VELOCI RISPONDE
Dopo la prima dichiarazione di attenzione diffusa tramite il loro ufficio stampa

 

La Compagnia esprime con la presente rammarico per l’incidente avvenuto in data 14 giugno 2009 sulla MN MAJESTIC, e ritiene doveroso rispondere alla mail della Signora Cristiani.
Di seguito lo svolgimento dei fatti:
A bordo della MotoNave Majestic si trovavano il Sig. Ricci la Sig.ra Cristiani e i loro due cani. Solamente il Sig. Ricci era munito di biglietto per sé e per il Camper.
Uno dei due cani Pitbull, al momento dell’incidente, è sfuggito al controllo del padrone nei pressi della piscina poiché senza guinzaglio, contravvenendo all’art. 672 Codice Penale, art. 2052 Codice Civile ed al comune buon senso.
Il cane ha saltato il parapetto alto 1m e 30 cm ed è caduto sulla banchina sottostante morendo in brevissimo tempo a causa dell’impatto.
Il personale di bordo ha prestato ai Signori immediata assistenza, avvalendosi del supporto del Direttore Sanitario per aiutare la Signora in evidente stato di shock.
Non risponde al vero che siano state pronunciate frasi irriguardose nei confronti dei due passeggeri, del cane e degli animali in generale.
Il Sig. Ricci in seguito a quanto accaduto ha deciso di non proseguire il viaggio. La compagnia ha riconosciuto al sig. Ricci, in seguito a sua richiesta scritta, il rimborso totale del biglietto sotto forma di bonus per successivo viaggio.
Ci teniamo, inoltre, a sottolineare che:
- I Signori erano in possesso di un biglietto solo per il Signor Ricci ed il Camper. La Signora Cristiani ed i due cani non erano in possesso di un titolo di viaggio né erano registrati come ospiti sul registro dei visitatori.
- Quanto dichiarato dalla Signora Cristiani non corrisponde al vero in quanto i cani non si trovavano presso il canile né possono essersi spaventati per il rumore dei motori in quanto erano spenti (nave ad ormeggio).
- Grandi Navi Veloci da tempo si sta impegnando nell’accoglienza a bordo degli animali e ha recentemente varato l’iniziativa “Pets, welcome on board”. Un insieme di servizi pensato appositamente per i passeggeri che viaggiano con il loro cane o il loro gatto. Sono state predisposte cabine ad hoc, appositamente attrezzate e sanificate, per accogliere gli animali insieme ai loro padroni nel migliore dei modi. Sul ponte sono stati creati spazi attrezzati con fontanelle e panchine di appoggio per gli accompagnatori e percorsi “guidati” per accedervi direttamente e facilmente.
- Grandi Navi Veloci si riserva di intraprendere azioni atte alla tutela della propria immagine nelle dovute sedi.
- Grandi Navi Veloci possiede i materiali e le testimonianze su quanto accaduto e riportato e chiunque desideri avere maggiori chiarimenti e delucidazioni ci può scrivere a [email protected]
CUSTOMER SERVICE GRANDI NAVI VELOCI


SAVONA NEWS

2 LUGLIO 2009

 

Quiliano (SV): gattini abbandonati al margine della strada

 

 

 

prov. di Savona - Due gattini di poche settimane sono stati chiusi dentro una scatola di dolci pasquali e sono stati abbandonati sul ciglio della strada del cimitero di Cadibona.
Un automobilista li ha notati ed ha avvertito il Servizio Veterinario, che li ha recuperati e consegnati ai Volontari della Protezione Animali.
I due gattini, disidratati e spaventati, sono ora in cura presso la sede dell'Enpa a Savona [...]


SALUTE EUROPA

2 LUGLIO 2009

 

Cani avvelenati a Paternò: sottosegretario Martini interviene sull'ennesimo grave caso di violenze avvenuto in Sicilia

 

Paternò (CT) - In relazione ai gravi episodi di violenza a danno di cani verificatisi a Paternò (Catania) negli scorsi giorni, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha dichiarato: “Non passa purtroppo settimana o addirittura giorno senza che arrivino notizie e segnalazioni di incredibili maltrattamenti, sevizie, avvelenamenti di massa di cani randagi o, nel peggiore dei casi, di aggressioni anche mortali agli stessi. Le colpe del drammatico fenomeno del randagismo in Sicilia non sono certo dell'Assessore alla Sanità Massimo Russo, da poco al governo della sanità siciliana, ma degli amministratori locali che a distanza di anni non riescono (o non vogliono) debellare un problema praticamente superato in altre regioni d'Italia. Mi chiedo come mai quei poveri cani avvelenati fossero vaganti sul territorio e non ospitati in appositi rifugi o canili. Il Sindaco risponda, invii dati e documentazione sul randagismo nel suo Comune agli organi regionali competenti, spieghi senza nascondersi dietro falsi alibi. E' a conoscenza il Sindaco della nuova ordinanza ministeriale in materia di esche killer da me emanata? Applichi subito i protocolli previsti per la sicurezza dei cittadini, bambini ed altri cani (randagi e non) e fauna selvatica che potrebbero rimanere colpiti da questo vergognoso reato che purtroppo sta ormai diventando un'abitudine in Sicilia, avvii indagini per scoprire i delinquenti autori degli avvelenamenti. L'invito è rivolto a tutti i sindaci di comuni dove sono avvenuti recentemente episodi analoghi. Ho timore che qualcuno abbia pensato di risolvere il problema del randagismo non accudendo, raccogliendo, curando gli animali del territorio, ma uccidendoli tutti, come accade in alcuni paesi sottosviluppati. Esistono delle Leggi, chiare e precise, che gli amministratori, gli assessori regionali e la veterinaria pubblica devono rispettare. Il caso di alcuni veterinari della Asl di Ragusa (luogo tristemente famoso all'opinione pubblica nazionale per il tragico episodio del bambino ucciso da un branco di randagi senza nessun controllo) ne è una dimostrazione. Richiedo quindi all'Assessore Russo, persona di spessore che stimo, di proseguire con il cammino intrapreso insieme al Ministero ed alla sottoscritta per cercare di risolvere un problema che sta oramai esplodendo in tutta la sua drammaticità nel meridione a causa del totale menefreghismo e della noncuranza su queste materie di alcuni primi cittadini e del governo precedente. "Bacchetti" quando necessario i sindaci inadempienti, li esorti a costruire strutture adeguate per randagi degne di tale nome e li mandi in alcune regioni italiane, dove il rapporto uomo-animale ed il benessere animale sono sicuramente ad un livello più avanzato, per imparare a gestire il fenomeno. Ho incontrato più di una volta in quest'ultimo periodo numerose associazioni animaliste che mi hanno denunciato la più totale mancanza di collaborazione con enti ed istituzioni locali, anzi spesso con ostacolo da parte degli stessi. Anche su questo è necessario intervenire. Un'ultima riflessione: dato che questi incivili atti vengono purtroppo compiuti da cittadini, sarebbe forse opportuno avviare un'opera di educazione e di informazione che, partendo dai primi anni di scuola, riesca finalmente a diffondere una cultura di rispetto dell'ambiente e di chi vi vive, compresi ovviamente gli animali. Ne parlerò con il Ministro Gelmini.”


BRESCIA OGGI

2 LUGLIO 2009

 

Denunciati i proprietari

Morti i cani

 

Provincia di Brescia - Denunciati dai carabinieri di Gavardo per «omessa custodia di animali pericolosi e per lesioni colpose». Sono così finiti nei guai con la giustizia una donna di Flero 34 anni, proprietaria dei due cani e il padre di 65 che l'altro giorno li ha ricevuti mettendoli nel recinto in località San Carlo da dove sono poi scappati. Ma la vicenda in serata si tinge di giallo. I due cani sono morti. Lo rende noto la stessa proprietaria: «Sono andata a riprenderli a Gavardo dalla polizia locale, li ho fatti salire in auto, come accaduto tantissime altre volte - ha detto la donna -. Quando sono arrivata a Flero erano morti. Ora sono stati portati all'istituto zooprofilattico di Brescia». La donna è però innanzitutto affranta dalle conseguenze dell'aggressione ai bambini: «Sono dispiaciutissima - continua - per quanto accaduto. Non è mai successo che i cani si comportassero in questo modo. Sono animali tranquillissimi, anche perchè altrimenti non li avrei tenuti. Tante volte sono in negozio con me e nessun cliente ha mai avuto problemi».


LA NAZIONE

2 LUGLIO 2009

 

Un cane amico dei disabili
La fondazione consegna i primi cuccioli

Si tratta del progetto pilota promosso e finanziato dalla fondazione pistoiese 'Un raggio di luce'. I primi due amici a quattro zampe sono già stati consegnati ai disabili che ne avevano fatto domanda. I cuccioli di Golden Retriever sono stati selezionati per la caratteristica che contraddistingue la razza, ovvero la consuetudine al gioco

 

Pistoia - Un cane «amico» in aiuto ai disabili. Si tratta del progetto pilota promosso e finanziato dalla fondazione «Un raggio di luce» di Pistoia, in collaborazione con la Vi-Banca. Ieri, nella sede della Fabbrica delle emozioni, c’è stata la consegna dei primi due amici a quattro zampe, ad altrettanti disabili che ne avevano fatto richiesta, ossia Gianluca Brotini e Franco Orsetti.

I due cuccioli di Golden Retriever sono stati addestrati dal Gruppo cinofilo Febo della Misericordia di Pistoia. «L’idea – spiega Paolo Carrara, presidente della fondazione Un raggio di luce – è nata proprio parlando con i componenti del Gruppo cinofilo Febo della Misericordia, che mi hanno illustrato la loro attività. Devo dire che sono rimasto colpito da tutto quello che fanno per addestrare i cani e quindi è nata l’idea da parte della Fondazione di sponsorizzare l’addestramento di alcuni cani, per donarli ai diversamente abili, per i quali questi animali costituiscono un ausilio fondamentale nella loro vita, sia da un punto di vista affettivo, perché il cane è un compagno, sia dal punto di vista dell’ausilio funzionale e delle cose che questi amici a quattro zampe possono fare per aiutare i disabili».

«Questi cani – ha ricordato Franco Bendinelli, istruttore del Gruppo cinofilo Febo – sono stati selezionati per la caratteristica che contraddistingue la razza Golden Retriever e cioè la consuetudine al gioco e l’attitudine al riporto che ci facilità nel lavoro. Questo non esclude che possano essere utilizzati anche cani non di razza, ma in questo caso avevamo la quasi totale certezza del risultato. Questi due cuccioli sono stati inseriti in un programma di stimolazione precoce, quindi sono stati fatti giocare con altri cani e con altre persone, per cui adesso, anche in un contesto estremamente confuso e nuovo, loro non manifestano tensioni rispetto ai rumori, alla presenza di auto e di persone».


Animalieanimali

2 LUGLIO 2009

 

IN NAMIBIA APERTA NUOVA STAGIONE DI CACCIA A CUCCIOLI DI FOCA
Dopo stop a import Unione Europea, sarà l'ultima così grande?

 

Si è aperta la stagione della caccia ai cuccioli di foca sulla costa atlantica della Namibia, mentre gli animalisti della sudafricana Seal Alert sono impegnati nella raccolta dei milioni di dollari necessari per rilevare la società australiana che ne acquista le pellicce.
Il ministero della Pesca ha inoltre reso noto che il numero di cuccioli di foca che potranno essere uccisi in questa stagione è di circa 85 mila. I piccoli animali sono uccisi a colpi di bastone, per non rovinarne le pelli. Una pratica cruenta, condannata dalle associazioni ambientaliste, che ha spinto Seal Alert - ha dichiarato il presidente e fondatore Francois Hugo - a lanciare una campagna per la raccolta di 14,2 milioni di dollari entro la metà di luglio, con lo scopo di rilevare la società di pellicceria 'Hatem Yavuz'. "Ho lanciato un appello sul web questo fine settimana, tramite You Tube e Facebook, dove chiedevo" a sostegno della causa "un contributo di 15 dollari", ha spiegato Hugo, precisando inoltre di avere "ricevuto parecchie adesioni".
Una corsa contro il tempo per cercare di salvare almeno qualche cucciolo. La stessa società di lavorazione - ha riferito Hugo - avrebbe chiesto, inutilmente, al ministero di rinviare l'apertura della stagione di caccia.
In Namibia, a partire dal 2007, è stato fissato un tetto massimo del numero di foche da abbattere ogni anno: si tratta di 85 mila cuccioli e seimila maschi adulti. Con lo scopo - secondo le autorità del paese africano - di contenere il moltiplicarsi del numero di foche che, nella costa atlantica dei Paesi dell'Africa australe, conta una popolazione di almeno 850 mila esemplari. A maggio, l'Unione Europea, ha stabilito il divieto di importazione per le pelli di foca e i suoi derivati. Un regolamento che, però, non è ancora entrato in vigore.


AGI

2 LUGLIO 2009

 

PALIO SIENA: INFORTUNATO CAVALLO CIVETTA

 

Siena. - Domani il palio di Siena sara' corso da solo nove contrade. Durante la prova generale che si e' svolta questa sera il cavallo della contrada della Civetta, il baio Jsmael, di sei anni, esordiente, si e' infortunato all'anteriore destro. L'animale e' stato subito portato alla clinica veterinaria del Ceppo, a pochi chilometri da Siena che ha strutture adeguate per gli infortuni dei cavalli, per accertamenti sulla gravita' dell'episodio e per decidere le cure adeguate.


LEGNANO NEWS

2 LUGLIO 2009

 

PALIO DI SIENA: CIVETTA OUT PER INFORTUNIO AL CAVALLO, AL CANAPO SOLO IN NOVE

 

Siena - Verrà corso soltanto da nove contrade il Palio di Siena, in programma domani sera, alle 19,30. Infatti e purtroppo, stasera, nella Prova Generale, il cavallo Iesael della contrada Civetta si è procurato un problema all'anteriore destro che lo costringerà a forzato riposo. Per il fantino Mari, dopo la caduta di Legnano, prosegue quindi il momento poco fortunato.
Sempre ieri sera,  da segnalare che anche Ricceri ha battuto al primo Casato e Fais al secondo Casato. Il fantino della Lupa è caduto, è risalito a cavallo e ha vinto la prova.
Durante le cena propiziatoria, in via Duprè, "battesimo" per Silvano Mulas. Il fantino esordirà nell'Onda con il nome di "Voglia"
Questo il comunicato emesso dal Comune di Siena in relazione all'infortunio a Iesael:
Durante la prova generale del Palio di luglio 2009, immediatamente dopo il superamento della curva di S. Martino del primo giro il cavallo Iesael, toccato in sorte alla Contrada della Civetta, ha manifestato un’evidente difficoltà locomotoria che lo ha costretto all’interruzione della prova. Il cavallo è stato prontamente soccorso e dopo l’applicazione di un tutore di contenimento sull’anteriore destro, per una sospetta lesione a carico di una falange, è stato trasferito alla clinica veterinaria del Ceppo per gli accertamenti diagnostici e l’eventuale terapia del caso.Dal primo esame clinico si può affermare che la lesione appare trattabile e, pertanto, le condizioni generali del cavallo, pur non potendo partecipare al Palio di domani, non appaiono preoccupanti.


IL RESTO DEL CARLINO
2 LUGLIO 2009
 
Tremila bistecche pronte sulla griglia per la terza 'Sagra della tagliata'
L’appuntamento vuol essere una vetrina per una produzione di qualità che nella provincia di Ascoli vede impegnati circa 270 allevamenti, per un totale di quattromila capi di razza bovina Marchigiana
 
Ascoli Piceno - Tremila bistecche pronte sulla griglia per celebrare il successo della carne di Marchigiana. Si annuncia un weekend da gran pienone alla terza 'Sagra della tagliata', a Piane di Morro di Folignano, organizzata da 'Azienda agricola De Luca', Coldiretti Ascoli Fermo e 'Associazione provinciale allevatori', nell’ambito delle iniziative promosse da Società sportiva Piane di Morro e Comune.L’appuntamento vuol essere una vetrina per una produzione di qualità che nella provincia di Ascoli vede impegnati circa 270 allevamenti, per un totale di quattromila capi di razza bovina Marchigiana.“Tre anni fa abbiamo pensato di lanciare questa idea, in controtendenza con altre sagre più generaliste, e la risposta è stata ottima da parte dei cittadini – spiega Gabriele De Luca, l’allevatore della Coldiretti che ha ideato l’iniziativa –. Siamo convinti del fatto che le produzioni legate al territorio vadano promosse, e non a caso abbiamo sviluppato una filiera cortissima dalla stalla alla tavola, con tanto di produzione aziendale del foraggio necessario all’alimentazione delle mucche e macelleria dove vendere direttamente al consumatore”.Non a caso la sagra della tagliata ha calamitato l’interesse persino della Giunta della Camera di Commercio al gran completo. “Iniziative come questa sono importanti per far conoscere le produzioni di qualità ai cittadini e ai turisti e il successo di mercato riscontrato dalla Marchigiana è anche dovuto al suo legame stretto con il nostro territorio e alla presenza dell’etichetta d’origine che consente di metterlo in risalto – spiega Paolo Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo -, facendone un sinonimo di qualità e sicurezza”.

IL MATTINO

2 LUGLIO 2009

 

Un gruppo di veterinari italiani e stranieri..

 

Un gruppo di veterinari italiani e stranieri (vedi Il Mattino dell’11-06) s’è dato un gran da fare per Sabrina, l’elefantessa, nota ai fan della soap «Un posto al sole», afflitta da un blocco intestinale, che è fatale per l'elefante, quando vive in cattività. Dio mio, e perché strapparlo dal suo habitat e costringerlo sotto diversi cieli a divenire «diverso»? Esporre in bella mostra animali, che non vogliono essere manco guardati, quando mangiano, sennò, s’ingozzano impauriti e s’ammalano? No, oggi come oggi, mette conto conoscerli nel loro ambiente. Uno zoo, chiamato «giardino» per eufemismo, è una sorta di manicomio, dove, a differenza dell’uomo, l’animale non entra da pazzo, ma lo diventa. Ancora peggio un circo, che ne annienta la volontà, addestrandolo a comportarsi contro la sua natura e, magari, destinato a fine «carriera» alla vivisezione. Negli spettacoli circensi, ogni performance della bestia ci sembra meravigliosa, ma è inutile nasconderlo, essa sottende lacrime e sangue. Per caso, ci vogliono far credere che anche tra le bestie ci sono dei geni, che, per accontentarci, apprendono subito e con piacere certi esercizi, in cambio di una carezza e una leccornia? No, la bestia non vuole, ma se si ribella viene abbattuta, come accadde a una elefantessa di un circo americano, che la costringeva a vivere da clown, dimentico che un animale è una scuola di dignità, pure in faccia alla morte. Quella poverina aveva tentato la fuga, sperando di sottrarsi alle torture e di ritornare alla sua savana. I circhi senza fauna non sono assai più divertenti e più civili? Mi viene in mente Yara, la tigre di «Mago Cristal», uccise il suo padrone, perché si sentì tradita da lui, che l’aveva ceduta a un circo e poi se l’era ripresa, che orma quella era fuori di sé. Così stava capitando all’elefantessa Baby, e la portarono esaurita allo zoo di Roma. Come fosse stato il parco di Amboseli in Kenia! Ma in libertà, l’elefante manco viene lasciato in pace, per via dell’avorio, di cui oggi i maggiori acquirenti sono Cina e Giappone. Un commercio, che una volta era vietato nel mondo. L’anno scorso, sono state consentite 4 aste per un totale di 108 tonnellate di zanne in Namibia, Botswana, Zimbabwe e Sudafrica. Si afferma che i proventi debbano servire in parte a frenare il bracconaggio. Invece, pare che proprio il commercio legale incoraggi quello illegale. Nei paesi succitati si contano 317 mila elefanti e si calcola che ogni anno 23 mila vengono uccisi dai bracconieri. Si dice pure che parte del danaro ricavato dal commercio dell’avorio vada reinvestito in progetti di sviluppo e di conservazione dell'ambiente. Questo sulla pelle del povero elefante. Ma non è più a rischio estinzione? Tuttavia, gli affari sono affari e se non bastano le zanne, provenienti da elefanti morti di morte naturale, la fame di oro comanda la strage di quelli vivi, per l’avorio, contrassegnato dal bollino Onu. Un pachiderma, dotato di intelligenza e sentimenti, un vero maestro di solidarietà e amore, abituato a vivere in branchi di 20-30 membri di una famiglia allargata, guidata dalle femmine più anziane, che (anche a distanza attraverso gli infrasuoni e attraverso i piedi come i pellirosse) ha bisogno di comunicare messaggi di saluto, di adunata, di solitudine. e di dispiacere per la morte di un congiunto. E quando un elefante è steso a terra morente, ecco tutti gli altri farsi attorno a lui e confortarlo, carezzandolo con le proboscidi, mentre l’esemplare del sesso opposto, che gli è stato più vicino, cerca di richiamarlo in vita, offrendogli di fare l’amore. E se l’amore non vince la morte, l’estremo saluto non è mai senza un dolore profondo. Figuriamoci, quando a morire è un cucciolo! Nel parco di Orissa, degli elefanti ne trasportarono uno, ferito da una tigre, fino alla Caserma delle Guardie forestali, sperando nelle cure di quegli uomini amici. Ma quando capirono che ormai non c’era più nulla da fare, furono visti piangere. Luigino Piccirilli - AFRAGOLA (NA)


Animalieanimali

2 LUGLIO 2009

 

NUOVO ZOO A RAVENNA, IL SINDACO NON E' PIU' CONVINTO A FARLO
"Dal punto di vista turistico".

 

Ravenna - Dal punto di vista turistico non sono convinto che quella dello zoo sia la scelta piu' azzeccata". Parola del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, che si affretta poi a precisare che questo suo convincimento "non puo' e non deve interferire con i miei doveri di sindaco e di amministratore". Matteucci ha parlato al termine del Consiglio comunale che ha dato il via libera al progetto di parco faunistico alla Standiana, che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi.
Al di la' delle convinzioni etiche personali, insomma, i progetti vanno valutati per quello che sono: "Non faccio parte ne' del partito trasversale del si' a qualunque cosa ne' di quello del no" dice, citando a mo' d'esempio l'immediata contrarieta' alla centrale a biomasse e, dall'altra parte, la prudenza sul rigassificatore. Nel secondo caso "ho posto la condizione della ricaduta sul territorio, anche avendo intuito- ammicca- che l'intenzione di Eni non era davvero quella di costruire un impianto qui".
Ma sull'iniziativa del parco faunistico alla Standiana non c'e' ragione per dire di no, perche' c'e' un iter amministrativo gia' avviato (che prende le mosse da atti del 1989, che prevedevano gia' quella destinazione) e perche' il progetto "negli anni e' migliorato". Il primo cittadino critica pero' la scelta di Pierluigi Celli, l'etologo indicato all'epoca dai Verdi come consulente, di passare a lavorare direttamente per l'azienda proponente, Alfa 3000. "A proposito di etica- dice alludendo al contenuto piu' ricorrente delle osservazioni dei detrattori- non ho apprezzato".
Col voto del Consiglio la societa' potra' dunque passare alla fase operativa, ma il sindaco annuncia "l'impegno ad esercitare le funzioni di controllo". In questo si fara' affiancare dall'ex portavoce del Sole che ride Marco Ferrari, che lo aiutera' anche a elaborare un "progetto sul tema del benessere animale per le scuole". Nei prossimi giorni il primo cittadino vorra' anche incontrare le associazioni ambientaliste insieme allo stesso Ferrari, per vedere se "ci sono le condizioni" per monitorare insieme lo stato di avanzamento del progetto.
Matteucci ribadisce infine la "compattezza" della sua maggioranza, derubricando a "scontato e fisiologico" il voto contrario del ex gruppo di Rifondazione (Valentina Morigi e Raffaella De Mucci votano come An-Pdl, Fi-Pdl e civici) e redarguisce i fautori della protesta anti-zoo che si stringono sulla soglia dell'aula consiliare reggendo cartelli contro il "voto della vergogna e dell'irresponsabilita'".
Non e' vero che la maggioranza dei cittadini non vuole lo zoo, come hanno sempre sostenuto, li mette in guardia Matteucci: "La mia sensazione e' che a fronte di qualche centinaia di cittadini favorevoli e qualche centinaia di contrari, la schiacciante maggioranza si senta estranea a quello di cui stiamo parlando".
da www.romagnaoggi.it


CORRIERE ADRIATICO

2 LUGLIO 2009

 

Cani da salvataggio di nuovo in spiaggia

 

Falconara (AN) -  Domenica i bellissimi cani da salvataggio addestrati dalla Pegasus Cinofili Soccorso Nautico torneranno sulla spiaggia di Falconara. Nel tratto antistante lo stabilimento Marcello & Walter ci saranno lupi, labrador, terranova e anche meticci, con i loro amici conduttori per una giornata dedicata agli esami per i brevetti e alle dimostrazioni di ciò che questi magnifici quattro zampe sanno fare per venire in aiuto dell’uomo. Nel corso del pomeriggio è in programma anche un’operazione da record. Uno dei cani, il meticcio (pastore tedesco-pastore belga) Ary, cercherà di trarre in salvo da solo più di 45 persone.


Animalieanimali

2 LUGLIO 2009

 

IN DECLINO IL 58% DELLE 'PRATERIE' DEI MARI, PERICOLO ANCHE PER ANIMALI

Studio dell'Università del New Hampshire di Durham, Stati Uniti.

 

Mentre l'attenzione è puntata su barriere coralline e foreste tropicali, anche le piante marine, come la Posidonia, tipica del Mediterraneo, sarebbero minacciate di estinzione, con un declino del 58% delle 'praterie' sottomarine.
Lo ha dimostrato uno studio condotto da ricercatori dell'Università del New Hampshire di Durham, Stati Uniti, guidati da Frederick Short. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
I ricercatori americani hanno raccolto dati provenienti da 215 siti dimostrando che, in 130 anni, circa un quarto delle dimensioni delle praterie di piante marine sarebbe andato perso. La velocità di declino delle 'foreste' sottomarine sarebbe passata dall'1% l'anno, prima del 1940, al 7% dal 1990. Secondo i dati raccolti, dal 1980 le piante marine sarebbero scomparse ad una velocità di 110 chilometri quadrati l'anno. Inoltre, mentre il 25% dei siti si sono allargati, il 17% è rimasto immutato e il 58% è in declino. In totale, l'area andata persa fino al 2006 sarebbe di 3.370 chilometri quadrati, rispetto all'estensione massima di 11.592, una perdita del 29%. Considerando il dato in modo approssimativo a livello globale, dunque, la perdita sarebbe di una superficie pari a circa 51mila chilometri quadrati.
L'attività dell'uomo e i cambiamenti climatici sarebbero, secondo Short, la principale causa della perdita di un'area così vasta di piante marine che, oltre a fornire ossigeno ai mari, danno nutrimento a diverse specie animali tra cui la tartaruga ed il dugongo.


CORRIERE DELLA SERA

2 LUGLIO 2009

 

L'animale era del fidanzato della madre che rischia ORA una condanna

Orlando, pitone strangola una bambina

Scappato dalla teca è entrato in camera della piccola

 

ORLANDO - Una bambina di due anni è stata strangolata da un pitone albino di circa 4 metri. È successo a Oxford, una piccola città a 50 chilometri da Orlando in Florida. L'animale, che era del fidanzato della madre e vivevano sotto lo stesso tetto, è riuscito a scappare dalla sua teca durante la notte ed è entrato nella cameretta della piccola e l'ha attaccata.
LA TRAGEDIA - Entrato nella camera della bambina, il proprietario dell'animale ha afferrato un coltello e colpito il pitone. Purtroppo la piccola era già morta. L'uomo è stato interrogato dalla polizia e rischia una condanna. «È un caso molto raro», ha detto Patricia Behnke, membro della commissione animali selvatici della Florida. Allo stesso tempo, però, cresce la preoccupazione per animali importati da altri paesi, come appunto il pitone albino.


TG COM
2 LUGLIO 2009
 
Pitone strangola bimba di due anni
Usa, il rettile uscito da teca in casa
 
Tragedia in una casa di Oxford, piccola città della Florida. Un pitone birmano lungo 2 metri e mezzo circa è uscito dalla teca dove era custodito e ha strangolato una bimba di due anni nella sua stanzetta. La bimba era già morta quando i paramedici sono arrivati sul posto. Il proprietario del serpente, il fidanzato della madre della bambina, si è accorto del fatto, ha preso un coltello e colpito il pitone più volte. Ma la bimba è morta.Il 32enne si è accorto che l'animale era fuggito  dalla teca ed è andato nella stanza della piccola, sulla quale sono stati trovati segni di morsi alla testa, ma ormai era troppo tardi. "La bimba è morta", ha detto tra le lacrime la persona (non identificata) che ha chiamato i servizi d'emergenza. "Il nostro stupido serpente è uscito nel mezzo della notte e ha strangolato la bambina".Le autorità hanno portato via l'animale, che è ancora vivo, dall'abitazione, dopo avere ottenuto un permesso di perquisizione. L'animale potrebbe essere affidato a qualcuno che ha un permesso in attesa delle indagini. Il proprietario dell'animale per ora non è indagato, ma si sta appurando se ci sono state violazioni. Intanto la Humane Society of the United States ha denunciato che almeno 12 persone, compresa la piccola Shaiunna, sono state uccise da pitoni in America dal 1980, tra cui cinque bambini. "Sta diventando un problema sempre più grosso, forse non per colpa degli animali, più degli esseri umani", ha attaccato l'animalista Jorge Pino. "La gente acquista questi animali quando sono piccoli. Poi crescono e non possono tenerli sotto controllo, nè liberarli", ha aggiunto. George Van Horn, proprietario del Reptile World Serpentarium, ha dichiarato che il pitone può aver strangolato la bambina perchè si sentiva minacciato o perchè la considerava una preda.

REUTERS

2 LUGLIO 2009

 

Ambiente, oltre 800 specie estinte dal 1500, dice rapporto

 

WASHINGTON (Reuters) - Oltre 800 specie animali e vegetali si sono estinte negli ultimi cinque secoli, e oggi quasi 17.000 sono a rischio di estinzione. Lo ha reso noto oggi l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.Un'analisi dettagliata di questi numeri mostra che la comunità internazionale non riuscirà a rispettare l'obiettivo di fermare la perdita di biodiversità entro il 2010, un impegno preso da molti governi nel 2002.Sulla base dei dati pubblicati nel 2008 nella Lista Rossa dell'Iunc specie minacciate, la nuova analisi arriva ala vigilia del 2010 e mira a creare un parallelismo tra le crisi del mondo finanziario e di quello ambientale, ha spiegato Jean-Christophe Vie, che ha redatto il rapporto."Non volgiamo fare una scelta tra la natura e l'economia; vogliamo soltanto che la natura sia considerata allo stesso livello quando bisognerà prendere una decisione", ha detto Vie al telefono dalla Svizzera."Il lavoro è importante, ma non il lavoro ai danni della natura", ha aggiunto. "Lo abbiamo fatto per troppo tempo e guardate dove siamo arrivati".Il nuovo studio sottolinea che 869 specie si sono estinte -- o estinte allo stato brado -- dal 1500.Almeno 16.928 sono a rischio di estinzione, tra cui quasi un terzo degli anfibi, oltre una specie di uccelli su otto e quasi un quarto dei mammiferi.La Lista Rossa del 2004 indicava 784 specie estinte dal 1500


MANGIAR BENE

2 LUGLIO 2009

 

Guolizhuang ristorante in cina specializzato in peni di animali

Non ho resistito alla tentazione, e questa curiosa notizia, non so fino a che punto divertente, pubblicata su facebook, l'ho voluta riportare nella mia rubrica

 

 

L’articolo e’ tratto da ‘Der Spiegel’ un’articolo in cui si parla di gastronomia e dove a farla da padrone, non sono le classiche bistecche, ma peni, testicoli, ghiandole, gonadi e feti.
il Locale si chiama Guolizhuang, che l’autore del pezzo, Stephan Orth, sconsiglia ai deboli di cuore.
I suoi piatti hanno nomi da fiaba araba - Phoenix Rising, Jasmine Flowers with 1,000 Layers e Look for the Treasure in the Desert Sand - ma quando vengono serviti da una deliziosa cameriera cinese scopri che i tesori che affiorano dalla sabbia del deserto sono gonadi di pecora adagiate su letti di curry e che ‘fiori di gelsomino’ è una raffinata allegoria per descrivere al commensale un carpaccio di pene d’asino.
Il proprietario, il signor Guo, è un cultore della antica medicina cinese, che prevede che “sei quello che mangi”, e quindi mangiare peni aumenta la potenza sessuale.
Sfogliare il menu è un’ esperienza decisamente particolare: si può infatti trovare dal cocktail di sangue di cervo e vodka, ai testicoli in salsa, al pene di cavallo, persino a quello di foca canadese (che però deve essere ordinato in anticipo), e ci credo, valla a reperire la foca canadese, mica e’ come chiedere mezzo kg di macinato :-)

Il ristorante è frequentato da uomini facoltosi, principalmente manager e funzionari, che vanno a mangiare al Guolizhuang non solo per rinvigorire la loro potenza sessuale, ma anche come dimostrazione di status-symbol.
Un ristorante del genere mancava ancora a Pechino e in due anni ha ottenuto infiniti consensi tanto da far nascere una catena in franchising con quattro locali nella sola capitale e un Guolizhuang addirittura negli Stati Uniti, nella Chinatown di Atlanta.
Il locale non accetta clienti al di sotto dei 15 anni poichè l’assunzione di ormoni potrebbe interferire sulla loro crescita e vieta alle donne piatti a base di testicoli.
Una cameriera spiega - “Sarebbe meglio che le donne non mangiassero i testicoli, in quanto gli ormoni contenuti potrebbero far crescere loro la barba o renderne la voce più grave. Per loro consiglio vivamente i peni, molto salutari e ottimi per la pelle”. I bambini sotto i 15 anni invece non sono ammessi nel ristorante, ma solo perchè gli ormoni contenuti nei piatti rischierebbero di interferire con la loro crescita naturale.
Lavorare al Guolizhuang è decisamente insolito, soprattutto perché ad ogni piatto deve raccontare storie relative alla potenza sessuale dell’ animale il cui pene viene servito “e qualche volta i clienti se ne approfittano un po”.


LA ZAMPA.IT

2 LUGLIO 2009

 

Cani poliziotto morti per il caldo

Erano stati lasciati in auto sotto il sole

 

 

 

LONDRA - I due cani sono stati trovati morti all'interno di un veicolo privato fuori dalla sede centrale della polizia di Nottingham, nel centro dell’Inghilterra: ieri l’agente che aveva i due cani in consegna, e che era in servizio, li aveva lasciati nella sua auto in un parcheggio, sotto il sole cocente. In questi giorni in Gran Bretagna si registrano temperature record come 29° che, spiegano i responsabili della Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), in un'automobile possono salire a 47°.
I due pastori tedeschi sono stati trovati poco dopo senza vita, probabilmente per l’eccessiva disidratazione. Il poliziotto non è stato sospeso, ma è adesso a casa per un periodo di aspettativa. «È un tragico incidente - ha commentato il vice capo della polizia Peter Davies - diamo molto valore all’importante compito che i nostri cani poliziotto svolgono quotidianamente. E' un fatto che ha portato un'immensa tristezza e choc a tutto il personale impiegato nella sezione cinofila».
Il portavoce della Rspca dice che le forze dell'ordine stanno cooperando sull'inchiesta che è stata aperta e aggiunge: «Sono sicuro che non sia stato il primo incidente e non sarà l'ultimo».
Nel giugno scorso la polizia di Nottingham aveva fatto un appello pubblico per ricevere in donazione pastori tedeschi per poter aumentare il numero di cani poliziotto. Oltre al dolore della tragedia, la perdita dei due cani è anche un danno economico per il dipartimento: addestrare un cane poliziotto richiede almeno 9 settimane di lavoro per un costo di circa 8mila euro. Nulla però in confronto al massimo della pena per chi ha causato tale sofferenza ai cani che in Gran Bretagna arriva sino a sei mesi di prigione e 23mila euro di sanzione.
Nella foto dei fiori deposti a fianco alla pettorina di uno dei due cani deceduti.


ANSA AMBIENTE

2 LUGLIO 2009

 

IL 6/7 MARTINI A LONDRA PER 'SYMPOSIUM ON THE DOG'

 

ROMA - Il Sottosegretario al Welfare Francesca Martini ha accolto l'invito a Londra del 'Kennel Club', la piu' antica e prestigiosa organizzazione cinofila britannica, e sara' presente al rinomato International 'Symposium on the Dog', che si svolgera' dal 6 al 7 Luglio nella capitale inglese. Nel corso del convegno internazionale il Sottosegretario esporra' i passi avanti compiuti dal Governo Italiano per affermare i diritti degli animali, tutelarne il benessere e accrescere la conoscenza dei cittadini. In particolare, spiega una nota del ministero del Welfare, Martini illustrera' ''il carattere innovativo delle nuove disposizioni legislative cautelari assunte dal Governo Italiano a tutela dell'incolumita' pubblica che, forte del sostegno del mondo della veterinaria e dell'associazionismo animalista, elimina il concetto di pericolosita' legato alla razza e introduce la responsabilita' civile e penale, nonche' la formazione, dei loro proprietari''. Un nuovo indirizzo politico che, tra l'altro, non contempla soltanto la tutela del benessere animale fine a se stessa ma anche la relazione con gli animali a fini terapeutici: la cosiddetta 'Pet Therapy'.


IL PICCOLO

2 LUGLIO 2009

 

Dux, Rex e gli altri abbandonati

Portati in Friuli i 16 cani del Gilros

 

Tiziana Carpinelli

 

Trieste - Il primo a infilare il collo nel guinzaglio e a salire sul furgoncino bianco del soccorso veterinario è stato Dux, l’imponente pastore del Caucaso che da oltre un anno e mezzo era ospitato al Gilros e che da ieri mattina si trova invece in un canile friulano. Poi è stata la volta di Rex, un meticcio pitbull, e infine di altri 14 cani, partiti tutti alla volta dell’allevamento “Il Girasole” di Porpetto. È scaduta la convenzione tra i gestori della struttura privata in Strada di Prosecco 1904 e il Comune di Trieste per il ricovero e la custodia degli animali abbandonati: i prossimi trovatelli, al di là di soluzioni estemporanee, sono destinati ad abbandonare la provincia e a riparare in Friuli. Al Gilros sono rimasti solo Asia, giunta gravida alla pensione per cani e ora neo mamma di dieci cuccioli, quindi impossibilitata a trasferimenti, e altri quattro animali, in procinto di essere accolti da altrettante famiglie. Una situazione spinosa, che in un periodo delicato qual è quello estivo - caratterizzato dall’esodo dei vacanzieri ma anche dal triste fenomeno degli abbandoni – ostacolerà senz’altro le adozioni. Amaro il commento di Massimo Visintin, titolare assieme a Costantino Di Iorio del Villaggio vacanze del cane e gestore del canile Gilros di proprietà di Gilberto Comuzzi e Maria Rosaria Stanovich: «Le decine e decine di cittadini che si recavano qui per offrire una casa a un trovatello non reperiranno più sul territorio questo servizio: spiace constatare che, nonostante le 425 adozioni portate avanti dal 2001 a oggi, nessuno abbia proferito un grazie. Tutti a parole si dichiarano animalisti, ma poi si lascia che gli animali vengano spediti di qua e di là come un pacco». Determinante è stata la segnalazione dell’Azienda sanitaria su alcune carenze della struttura, in particolare sull’assenza di riscaldamento. «Giudico positiva la soluzione adottata – ha commentato il veterinario Massimo Erario dell’Unità operativa Sanità Animale dell’Ass 1 in via Orsera, presente alle operazioni di trasferimento – perché la struttura friulana offre più spazi». Dello stesso avviso Daniela Arzon, funzionaria dell’Ufficio Zoofilo del Comune: «Chiaramente d’estate l’esigenza del riscaldamento viene meno e infatti l’assessore comunale Paris Lippi aveva proposto un’ulteriore proroga di tre mesi sulla convenzione ma i gestori del Gilros l’hanno rifiutata». «Certo che l’abbiamo rifiutata – ha ribattuto Visintin, al quale peraltro non competono gli interventi, in capo alla proprietà – perché ci vuole una progettualità condivisa: rimandare di un trimestre la decisione di portare i cani fuori provincia non sarebbe servito a cambiare la situazione. Noi possiamo contare su una deroga regionale di tre anni. E poi siamo sicuri che il posto in cui andranno a finire sia migliore? Noi qui percepiamo per ogni animale 6 euro al giorno, iva compresa. Da altre parti i costi sono uguali o inferiori?». «Non è questione di essere migliori o peggiori – ha replicato Massimiliano Di Pascoli, titolare dell’allevamento di Porpetto – noi offriamo 80- 100 metri quadri di giardino e una struttura moderna». «La situazione che si è venuta a creare a Trieste è una vergogna – è sbottata una volontaria, Maria Luisa Sau – ho scritto una lettera aperta a tutte le associazioni, ma nessuna mi ha risposto a parte la Lipu. E il Gabibbo di Striscia la Notizia ». Intanto ieri una coppia di fidanzati, Ilaria e Stefan, è riuscita a compiere l’ultima adozione: «Per fortuna, pur assentandoci dal lavoro, abbiamo fatto in tempo a prendere White prima che ce lo portassero via – hanno raccontato -: non è una bella situazione».


LA NUOVA SARDEGNA

2 LUGLIO 2009

 

Asl e Comune alleati contro il randagismo

 

ORISTANO.  Il piano per la lotta al randagismo ha fatto un ulteriore passo avanti. Infatti, la Asl 5 e il Comune hanno infatti firmato il contratto per la concessione di una parte dell’ex mattatoio civico di via Parigi, dove i veterinari della Azienda sanitaria effettueranno la sterilizzazione dei cani e dei gatti.  «I randagi di sesso femminile, dopo essere stati catturati, saranno trasportati lì, dove saranno sterilizzati, schedati e poi consegnati al canile convenzionato con il Comune nel quale l’animale è stato trovato, come prevede la normativa a riguardo.», precisano dall’Asl, «Infatti. l’attività di sterilizzazione non riguarderà solo la città, ma sarà estesa all’intera provincia. Gli animali saranno registrati e iscritti a una banca dati e, come quelli già ricoverati, potranno essere adottati da chi ne farà richiesta».


CORRIERE DELLA SERA

2 LUGLIO 2009

 

Era stato allontanato dal ranch «neverland» perché aggressivo con i bambini

Ritrovato 'Bubbles', lo scimpanzè di Jacko

Accudito in un centro della Florida, il suo mantenimento dipende dalle donazioni. Un tempo erano inseparabili

 

LOS ANGELES - Quando uno scimpanzè in pensione mette in un angolo il presidente della Federal Reserve, il Dow Jones mai così in basso da due settimane, e la situazione in Afghanistan, si può serenamente ammettere che la morte di Michael Jackson, il suo testamento, la battaglia per l’eredità, il funerale a lungo rimandato, il lutto su scala globale, hanno occupato quasi del tutto - e quasi militarmente - i media americani. Quando il ritrovamento (scoop della rivista People) in un ricovero per animali di Bubbles, l‘oggi 26enne scimpanzè un tempo amico inseparabile di Michael Jackson, è diventato "breaking news" sui network e le tv via cavo, surclassando il capo della Fed, Ben Bernanke e gli altri, la copertura mediatica della morte della popstar ha raggiunto un apice che sarà indubbiamente studiato a lungo dai massmediologi.

SFRATTATO DA NEVERLAND - Scienze sociali a parte, conforterà chi ama gli animali sapere che lo scimpanzè sta bene, dopo essere stato sfrattato dal ranch di Neverland nel 2003 (molto cresciuto e piuttosto aggressivo, faceva temere per l’incolumità del figlio neonato di Jackson, Prince Michael II), vive tranquillo insieme ai suoi simili, scimpanzè e oranghi, accudito con affetto dal personale del Center For Great Apes di Wauchula, Florida. Quel che fa meno piacere è sapere che le disordinate (e probabilmente depredate) finanze di Jackson hanno lasciato il mantenimento dello scimpanzè sulle spalle delle donazioni private: e per questo il Centro propone di adottare a distanza l’ex amico dimenticato da Jacko.


LA GAZZETTA DI MANTOVA

2 LUGLIO 2009

 

Pollaio abusivo in parrocchia Condannato don Amedeo

 

di Francesco Romani

 

GAZOLDO (MN). Lamentele dei vicini, 29 multe per disturbo della quiete ed una per malcustodia degli animali. Ora il parroco don Amedeo Ghizzi, 63 anni, è stato anche condannato a causa del suo pollaio.  La vicenda prende le mosse dieci anni fa. Da un lato i vicini che protestano per quell’allevamento cresciuto nel cortile parrocchiale, dall’altro lui, don Amedeo, 63 anni, che spiega di amare gli animali e di tenerli per piacere e «per far conoscere ai ragazzi dell’oratorio le diverse razze». Già nel 1999 il numero d’animali di diverse speci raggiunse il numero di 70 fra capre, pecore, galline, oche, fagiane, anatre e cigni. Una sorta di piccolo zoo, un’arca di Noè illegale poiché il regolamento d’igiene prescrive per gli allevamenti familiari in centro abitato un massimo di 12 esemplari. Così l’Asl prima e il Comune poi intervennero per cercare di sanare la situazione «di detenzione di svariate decine di animali delle specie più varie con conseguenti problemi di igiene per la mancanza di qualsiasi struttura per il loro ricovero e per la raccolta delle deiezioni e di disturbo alla quiete e al riposo delle persone». Trenta multe ed una serie d’ordinanze tese a far scendere il numero degli animali e a pulire l’area dalle deiezioni non hanno raggiunto nel corso di una decina d’anni l’obiettivo voluto. Così nel 2008 il Comune ha segnalato il caso alla Procura. Che nelle scorse settimane ha condannato don Amedeo ad una multa di 103 euro.  Ma la Procura , nel frattempo, aveva ricevuto anche un rapporto delle guardie zoofile di Mantova che, confermando lo stato del piccolo zoo, hanno segnalato anche la strana sparizione di gatti nelle vicinanze dell’oratorio. Un abitante aveva, infatti, lamentato nel 2001 la scomparsa della sua gatta. Rivolgendosi al parroco per chiedere eventuali informazioni, si era sentito consigliare di andare vicino al Santuario delle Grazie. Così aveva fatto l’uomo, ritrovando il suo animale, un po’ denutrito, ma in buona salute, tre giorni dopo. Da quell’episodio era nata la segnalazione alle guardie zoofile che avevano sentito il religioso giustificare la difesa del suo piccolo zoo. Da qua anche la denuncia in Procura per maltrattamenti.


TRENTINO

2 LUGLIO 2009

 

Il ritorno di quindici Yak

 

SOLDA (BZ). Come oramai avviene da 24 anni ad inizio estate, gli Yak trapiantati a Solda dall’alpinista Reinhold Messner sono tornati all’alpeggio nei pascoli alti adiacenti il Rifugio Cittá di Milano. A far da cornice alla pittoresca transumanza, centinaia di turisti accorsi da ogni dove che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di fare un’escursione col “re degli ottomila”. Gli yak arrivarono a Solda dal Tibet nel dicembre del 1985, dopo che Messner e Paul Hanny ebbero preso parte nel 1982 alla spedizione invernale sul Cho Oyu ( 8.222 m ) in Himalaia.  Tutti i materiali necessari, le provviste, la legna, erano stati trasportati al campo base proprio dagli yak, ed allora nacque l’idea di trapiantare a Solda alcuni di quegli instancabili. Fu alla fine di quel mese di giugno del 1985, appunto, che Messner spinse il branco fino al rifugio cittá di Milano. Gli animali restarono in quota sino alla prima nevicata e tornarono da soli a valle, sino alla stalla situata nei pressi dell’osteria “Yak e Yeti. Qui, oggi come allora, possono entrare e d’inverno gran parte del loro tempo lo trascorrono all’aperto nella neve. L’altra mattina di buon’ora, la mandria di 15 yak ha lasciato la stalla, condotta dal mandriano Luis che è anche gestore del rifugio “Yak e Yeti”.


IL TURISTA
2LUGLIO 2009
 
Queensland (Australia): whale watching a caccia di Migaloo, la balena bianca
 
Non è Moby Dick, la celebre balena bianca del racconto di Melville, il capodoglio che faceva letteralmente impazzire il capitano Achab, e neanche ci troviamo nelle fredde acque dell'oceano Atlantico: siamo nel verde Queensland, lo stato australiano famoso per la Grande Barriera Corallina, ma anche luogo ideale per i grandi cetacei, che vengono a svernare ed allevare la prole nelle calde acque tropicali, prima di tornare in primavera verso l'Antartide. La nostra estate, e cioè l'inverno australiano sono la stagione migliore per il whale watching, e specialmente nelle zone vicino al tropico del Capricorno ci sono località perfette per avvistare le Megattere, specie a Fraser Island e Harvey Bay, ma sono mole le località che offrono escursioni per avvistare i cetacei.
Proprio in questi giorni l'Australia impazzisce per il ritorno di una rara megattera Bianca, le cosiddette "Humpback whales" e cioè le balene che amano saltare sulla schiena, con spettacolari tuffi tra le onde dell'oceano. Migaloo, così è stata chiamata, è un raro esempio di megattera completamente bianca: solitamente solo il ventre non presenta pigmentazione, ma in questo caso anche la poderosa schiena di questa megattara appare bianca come la neve, per la gioia dei fotografi che hanno facile lavoro, grazie al blu del Mar dei coralli. Avvistata qualche anno fa è stata identificata con precisone lungo la Goald Coast, divenendo l'attrazione turistica del momento.E' anche un bene che Migaloo non sia timida, vista l'attenzione che sta ricevendo, e che potrebbe stressare l'animale per le troppe visite. Sono infatti molti quelli che vorrebbero avvistare questa rarità zoologica, ed allora è stata istituita una zona di esclusione di circa 500 m intorno al cetaceo, per proteggerlo proprio dall'assalto dei curiosi.
Chiunque si avvicinerà troppo alle balene in migrazione rischierà di vedersi consegnata una pesante multa di 16.000 dollari australiani, circa 10.000 euro.
Migaloo è comunque una celebrità, ed alcuni ipotizzano che lo stesso Spielberg voglia fare un film su di lei. La notizia del suo avvistamento ha fatto tirare un sospiro di sollievo al popolo verde, si temeva che la caccia giapponese potesse aver minacciato l'incolumità del cetaceo. Chiunqu avvisti il cetaceo durante la sua migrazione è tenuto a segnalarlo al sito dedicato, scrivendo una mail al seguente indirizzo: [email protected]


 

 

 

            2 LUGLIO  2009
VIVISEZIONE - SPERIMENTAZIONE
 

GALILEO
2 LUGLIO 2009
 
Salamandre, il segreto della rigenerazione
Al contrario di quanto si pensava, questi animali ricostruiscono intere parti del loro corpo grazie alle staminali adulte e non embrionali
 
Rigenerare, senza la benché minima cicatrice, arti mutilati, polmoni e midollo spinale danneggiati, e anche parti del cervello. Di queste meraviglie è capace la salamandra axololt (Ambystoma mexicanum), originaria del Messico Centrale, grazie a cellule molto simili a quelle staminali adulte dei mammiferi, che possono ricreare il tessuto cui appartengono. La scoperta, rivelata sulle pagine di Nature, è opera di un gruppo di ricercatori dell'Università delle Florida, del Max Plank Institute e dell'Università Tecnica di Dresda.  Negli studi condotti finora sembrava che fossero, invece, cellule simili a quelle embrionali a provvedere alla rigenerazione.Quando un axolotl perde, per esempio, una zampa, si forma un piccolo rigonfiamento sulla terminazione dell'arto, chiamato blastema. Appena tre settimane dopo, l'animale (la cui vita media è di circa 12 anni) può contare su una nuovo arto totalmente funzionante. Per capire il processo di rigenerazione, i ricercatori hanno utilizzato un marcatore genetico fluorescente, la proteina Gfp (Green fluorescent protein) in tessuti geneticamente modificati. Gli scienziati hanno prelevato specifiche parti o organi dalle salamandre transgeniche marcate con la Gfp, le hanno impiantate in animali normali e successivamente hanno tagliato un pezzo del tessuto innestato per osservare il processo di rigenerazione. Hanno potuto così determinare il destino delle cellule fluorescenti nel blastema e scoprire che le cellule provenienti da uno specifico tessuto sono in grado, con pochissime eccezioni (cellule della pelle e cartilagine), di ricreare solamente cellule e tessuti dello stesso tipo. Il blastema che si forma, cioè, contiene cellule staminali che sembrano conservare una “memoria” della loro provenienza e che agiscono di conseguenza. Queste recenti scoperte riconducono la straordinaria capacità rigenerativa di questi animali a cellule staminali molto simili a quelle presenti, in piccole quantità, nei tessuti adulti dei mammiferi. “Il processo ricorda più di quanto credessimo quello che operano le nostre cellule adulte nel riparare una frattura”, ha spiegato Malcom Maden, docente di biologia all'Università della Florida, “e questo alimenta la speranza di poter apprendere un giorno la capacità di rigenerare i diversi tessuti nell'essere umano”.

GALILEO
2 LUGLIO 2009
 
Salamandre, il segreto della rigenerazione
Al contrario di quanto si pensava, questi animali ricostruiscono intere parti del loro corpo grazie alle staminali adulte e non embrionali
 
Rigenerare, senza la benché minima cicatrice, arti mutilati, polmoni e midollo spinale danneggiati, e anche parti del cervello. Di queste meraviglie è capace la salamandra axololt (Ambystoma mexicanum), originaria del Messico Centrale, grazie a cellule molto simili a quelle staminali adulte dei mammiferi, che possono ricreare il tessuto cui appartengono. La scoperta, rivelata sulle pagine di Nature, è opera di un gruppo di ricercatori dell'Università delle Florida, del Max Plank Institute e dell'Università Tecnica di Dresda.  Negli studi condotti finora sembrava che fossero, invece, cellule simili a quelle embrionali a provvedere alla rigenerazione.Quando un axolotl perde, per esempio, una zampa, si forma un piccolo rigonfiamento sulla terminazione dell'arto, chiamato blastema. Appena tre settimane dopo, l'animale (la cui vita media è di circa 12 anni) può contare su una nuovo arto totalmente funzionante. Per capire il processo di rigenerazione, i ricercatori hanno utilizzato un marcatore genetico fluorescente, la proteina Gfp (Green fluorescent protein) in tessuti geneticamente modificati. Gli scienziati hanno prelevato specifiche parti o organi dalle salamandre transgeniche marcate con la Gfp, le hanno impiantate in animali normali e successivamente hanno tagliato un pezzo del tessuto innestato per osservare il processo di rigenerazione. Hanno potuto così determinare il destino delle cellule fluorescenti nel blastema e scoprire che le cellule provenienti da uno specifico tessuto sono in grado, con pochissime eccezioni (cellule della pelle e cartilagine), di ricreare solamente cellule e tessuti dello stesso tipo. Il blastema che si forma, cioè, contiene cellule staminali che sembrano conservare una “memoria” della loro provenienza e che agiscono di conseguenza. Queste recenti scoperte riconducono la straordinaria capacità rigenerativa di questi animali a cellule staminali molto simili a quelle presenti, in piccole quantità, nei tessuti adulti dei mammiferi. “Il processo ricorda più di quanto credessimo quello che operano le nostre cellule adulte nel riparare una frattura”, ha spiegato Malcom Maden, docente di biologia all'Università della Florida, “e questo alimenta la speranza di poter apprendere un giorno la capacità di rigenerare i diversi tessuti nell'essere umano”.
 

 

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