01 AGOSTO  2009

IL MESSAGGERO
1 AGOSTO 2009
 
Lo hanno trovato, già in stato di decomposizione..
 
TERNI - Lo hanno trovato, già in stato di decomposizione, i veterinari ed i tecnici della Asl di Terni che sono arrivati sul posto su segnalazione dei vicini di casa che da giorni non riuscivano a respirare per l’odore nauseante che aleggiava nel quartiere Polymer.
La povera bestia era stata relegata in un piccolissimo recinto e doveva essere morta da qualche giorno. Ecco il perché del cattivo odore.
Ma la cosa sconvolgente non è tanto la morte del cane quanto la causa di quella morte: mancanza di cibo e disidratazione.
Vale a dire che nessuno si è preso la briga di dargli da mangiare e da bere. Se lo sono dimenticato li, chiuso a catenaccio nel piccolo recinto, incuranti del caldo di questi giorni e del fatto che un animale legato non può di certo andarsi a cercare il cibo o sfuggire all’afa. Magari da solo si sarebbe pure salvato da questa fine atroce. E sembra pure che i padroni chiamati dai tecnici della Asl abbiano semplicemente detto, come se potesse essere una giustificazione, che in questi giorni sono stati molto impegnati e quindi non potevano di certo pensare al cane.Ma allora chi se ne doveva prendere cura?
«Io credo che i padroni del cane non la passeranno liscia perché in questi casi di maltrattamento così grave c’è, oltre alla multa, la denuncia alla magistratura», commenta Patrizia Fancelli presidente della sezione ternana dell’Enpa, l’ ente protezione animali. L.Pi.

LA NUOVA SARDEGNA
1 AGOSTO 2009
 
Blitz contro i campeggi abusivi
 
di Angelo Fontanesi
 
OROSEI (NU). Li avevano abbandonati nella pineta e legati agli alberi con catene. Senza acque e senza mangiare. Così i vigili urbani di Orosei hanno ritrovato ieri mattina i due rottweiler che giovedì sera avevano seminato il panico tra i bagnanti di Su Barone intenti a prendere la tintarella o a refrigerasi sul bagnasciuga.  I loro padroni durante la notte avevano levato le tende, o meglio i camper, giusto un attimo prima che tutto il litorale che corre da Avalè a Su Petrosu fosse passato al setaccio da una operazione contro il campeggio abusivo scattata all’alba.  All’opera gli agenti dalla polizia municipale di Orosei, i vigili dell’Unione dei Comuni Valle del Cedrino, i carabinieri e la locale compagnia barracellare. Un’azione coordinata che ha permesso di cogliere in flagranza di reato una trentina di campeggiatori abusivi. E che ha portato al sequestro di tende, sacchi a pelo, frigoriferi portatili a gas e tutto quanto occorre per un campeggio in pineta. Abusivo, però.  Tutto il materiale sequestrato è finito in grandi bustoni neri e quindi confiscato nel magazzino del Comune di Orosei. Dei padroni dei cani e dei loro due camper però nessuna traccia, solo l’ennesima dimostrazione di inciviltà con quei poveri cani abbandonati al loro destino. A quel punto ai vigili urbani baroniesi non è rimasto altro da fare che chiamare il servizio accalappiacani di Nuoro perchè venissero a catture i due animali, peraltro piuttosto grossi e per niente mansueti, per portarli in canile.  Ma proprio quando i due animali stavano per essere presi con il guinzaglio rigido, dalla pineta è sbucato fuori un tedesco che si è dichiarato proprietario dei due rottweiler. Per lui è scattata una nuova multa per omessa custodia di animale, mentre a tutti gli altri sanzionati, invece, oltre al sequestro della merce, è stata applicata la salata contravvenzione per campeggio abusivo.  Continua insomma senza sosta l’opera di controllo e prevenzione contro i reati e l’abusivismo da spiaggia che tutte le forze dell’ordine, in collaborazione tra loro, stanno portando avanti con solerzia dall’inizio dell’estate lungo tutta la costa oroseina. Una attività che, viene preannunciato, sarà ulteriormente incrementata nelle prossime due settimane.

IL MESSAGGERO
1 AGOSTO 2009
 
Vita da cani per padroni in vacanza tra multe e divieti
 
ROMA - Mica tutti hanno la fortuna di Paolo e Chiara, una coppia di Roma che a Cortina ha trovato un albergo dove il piccolo golden retriever al seguito era trattato come un signorino: area riservata, dog sitting, bagnetto in uno spazio tutto suo e libertà di circolazione nelle aree comuni (ad eccezione del ristorante ). La fortuna e il portafogli, verrebbe da dire: trattamento “deluxe” da 2 mila euro a settimana. Se non hai tutti quei soldi da spendere e vuoi partire per le vacanze col tuo animale domestico spesso sono dolori.
Limitazioni, spese eccessive, spazi proibiti. A volte vere e proprie umiliazioni. Come quella subita da una famiglia di Genova e dal loro cane, durante un week end di vacanza ad Arenzano. Sloggiato da una spiaggia da tre zelanti addetti della Capitaneria di Porto: qualche bagnante si era lamentato della presenza del quadrupede. «Avevamo già pagato ombrellone, sdraio e lettini – si sfogano con “Dillo al Messaggero Estate” – siamo stati costretti a legarlo ad un palo appena fuori dal bagno per tutto il giorno».Non sono solo gli spostamenti il problema di chi trascorre l’estate lontano da casa con Fido. Ammesso che si riesca a superare indenni i disagi del viaggio (aereo, treno e nave: non sempre fila tutto liscio ), spuntano quelli della sistemazione. Perché è vero che – facendo un giro sui siti specializzati (okanimali, dogwelcome, vacanzebestiali ) che consigliano agli amanti degli animali alberghi, agriturismi, campeggi ecc. – le scelte e le opportunità appaiono numerose, ampie e per tutte le tasche. Però poi capita che le promesse dei depliants si sgretolino di fronte alla realtà dei fatti.Come denuncia Giorgio, di Napoli, di ritorno da una settimana di vacanze in un villaggio Valtur: «Ci avevano decantato le meraviglie del “Dog campus”: una struttura piena di confort per il nostro amico a quattro zampe e invece per 220 euro il nostro cane ha trascorso i suoi giorni in un’area dove l’unica cosa positiva era l’affetto dell’istruttore. Per il resto, una specie di ghetto angusto senza la possibilità di uscire mai. Non erano queste le premesse».Non lo erano neppure per Marta, che insieme al marito si convince a prenotare una stanza in un costosissimo hotel di Positano dopo aver ricevuto garanzie sull’insonorizzazione delle stanze. E infatti «la sera del primo giorno in albergo – racconta – durante la cena siamo stati avvicinati in sala ristorante dal direttore che ci avverte del fatto che il nostro cane stava abbaiando impedendo così al nostro vicino di stanza di dormire. Ma le stanze non erano insonorizzate?». Pur di attirare clienti, si favoleggiano chissà quali servizi. Ed anche godersi una giornata insieme diventa un problema. «Giuste le restrizioni nei ristoranti – spiega Danilo a “Dillo al Messaggero Estate” – ma perchè con i cani non si possono visitare le aree archeologiche? Se si tengono al guinzaglio ed i padroni si comportano con civiltà che fastidio possono dare? Io sono andato a visitare gli scavi di Paestum e posso giurare di aver visto esseri umani che con noncuranza salivano sulle rovine e facevano tutto quello che gli pareva senza preoccuparsi della salvaguardia di un bene così prezioso. Forse ci vorrebbe un po’ di elasticità».
Quella che è mancata ad una guardia costiera della Versilia: 500 euro di multa ad una signora perché il suo cane superava di 10 centimetri e di 400 grammi gli standard necessari per poter essere ammesso in quella spiaggia. «Il cane – ricorda la multata – era tranquillo, sotto un pontile, al mio guinzaglio e non ha mai abbaiato». Evidentemente, oltre alla museruola, bisogna andare in vacanza col metro e la bilancia.

IL MATTINO
1 AGOSTO 2009
 
Quattro cavalli sono rimasti ustionati
 
Provincia di Lecce - Quattro cavalli sono rimasti ustionati, per fortuna in maniera non grave, in seguito ad un incendio che ha interessato l’autoarticolato che li stava trasportando in un centro ubicato in provincia di Lecce. Soltanto il pronto intervento dei vigili del fuoco di servizio presso il distaccamento di Telese Terme, ha evitato ben più tragiche conseguenze ai cavalli. L’autoarticolato che stava trasportando complessiva una ventina di quadrupedi, un Volvo FH12, ha preso fuoco all’improvviso nella parte posteriore quando lo stesso stava percorrendo la Benevento-Caianello e si trovava in prossimità dello svincolo che conduce a Paupisi. Le fiamme si sono sviluppare, per cause in corso di accertamento, nella parte posteriore del pesante mezzo dove si trovava accumulata della paglia. I vigili del fuoco, giunti sul posto nel giro di pochissimi minuti, hanno spento immediatamente le fiamme. Sul posto, poi, si sono portati anche alcuni veterinari dell’Asl che hanno visitato i cavalli che apparivano particolarmente impauriti e, quindi, nervosi. Sul piano fisico, comunque, poche sono state le conseguenze subite dagli animali. Illeso l’autista del pesante mezzo, Decimo Fontana di 56 anni.

IL NUOVO
1 AGOSTO 2009
 
Affiancato da un gruppo di delfini: "E’ stato pazzesco"
Un ragazzo di Termoli, Luca, ha inviato a Primonumero il video di un gruppo di delfini che hanno nuotato vicino alla sua barca. L’avvistamento c’è stato venerdì pomeriggio 31 luglio al largo della spiaggia di Sant’Antonio.
 
Termoli (CB). Nuovo avvistamento di delfini nel mare di Termoli. Dopo il recente caso di Campomarino e di un ragazzo che è riuscito a filmare un branco di 6-7 esemplari, ieri pomeriggio 31 luglio è stato un giovane di Termoli, Luca, ad avere la fortuna di godersi lo spettacolo dei delfini. Fortuna che ha deciso di condividere con Primonumero e i suoi lettori inviandoci il video che ha girato con il suo cellulare.
Il sole ieri era già quasi calato del tutto e il mare era calmissimo quando Luca ha notato i delfini spuntare dall’acqua in coppia. Hanno nuotato per qualche minuto vicino alla sua barca che in quel momento si trova al largo della spiaggia di Sant’Antonio. Il loro nuoto sincronizzato trasmette un senso di pace e tranquillità e osservarli mentre riafforano sull’acqua è un’esperienza unica, come fa notare lo stesso Luca che con un commento durante il video dice: «E’ pazzesco».

IL GAZZETTINO
1 AGOSTO 2009
 
In esposizione più di ottomila volatili
Maerne, tutto pronto per la Fiera degli uccelli
 
Martellago (VE) -  Ottomilacinquecento volatili, tra soggetti in esposizione e in concorso (tutto esaurito, si è dovuto rinunciare ad un altro migliaio per carenza di spazi), 250 espositori, fin da Ancona, tra animali e bancarelle varie. Sono solo alcuni dei numeri record della 44. Fiera degli Uccelli, una delle più quotate kermesse avio-faunistiche italiane, di cui i volontari del Maernefiere stanno ultimando l’allestimento e che domani, domenica, attirerà a Maerne migliaia di visitatori. Clou dell’evento, affiliato alla Federazione Italiana delle Manifestazioni Ornitologico Venatorie, il concorso uccelli canori, valido come Trofeo Veneto, a partire dalle 5 tra via Guardi, Moro, Turcato. E poi i concorsi degli uccelli da gabbia e voliera, una sterminata esposizione di volatili di ogni specie compresi pappagalli ed esotici, la mostra dei rapaci e tanti spettacoli: le “gazze giocherellone” di Franco Canato, il lancio dei colombi viaggiatori del gruppo Colombofilo Venezia-Padova, la gara del chioccolo, la riproduzione umana del canto degli uccelli, alle 10.30 sul palco di piazza Giotto, prima delle premiazioni. Ma la parte “avio” è l’antipasto di una kermesse diventata una summa del mondo animale.In via Moro si potranno ammirare (con i relativi concorsi) gli animali da cortile (quest’anno niente acquatici, vietati per l’aviaria) e la vasta sezione equina, con la splendida mostra dei Tpr e di altri soggetti dell’Associazione Allevatori di Venezia (uscite alle 8 e 9.30), pony, cavalli da sella, asini… Non mancheranno poi gli animali particolari ed esotici, (lama, gru, cicogne, marabù, ibis, tartarughe, struzzi), e una mostra di serpenti e ragni, alla scuola materna. E per chi predilige il classico la grande esposizione, nel parco di via Guardi, dei cani, che saranno protagonisti, al pomeriggio dalle 16, della rassegna cinofila. Il tutto accompagnato dal solito serpentone di bancarelle di tutto un po’ e da altre attrazioni come - ulteriore novità - un’esposizione di antichi mestieri in piazza Giotto.Per consentire lo svolgimento della manifestazione, saranno chiuse al traffico dalle 4.30 alle 22 le vie interessate: via Roviego (fino all’incrocio con via Circonvallazione), Giotto, Guardi, Moro, De Nicola, Einaudi e Turcato.N.D.R.

IL SECOLO XIX
1 AGOSTO 2009
 
Otto cinghiali abbattuti in 3 mesi
Pignone
A Lerici i 10 oggetti da tramandare
 
Pignone (SP) - L'accordo siglato tra Provincia, Comune di Pignone, associazioni venatorie e agricoltori locali in materia di controllo della fauna selvatica con specifico riferimento al cinghiale, ha visto nei mesi di aprile,maggio e giugno scorsi 18 interventi mirati a ridurre la presenza degli animali nelle cosiddette fasce di rispetto , aree coltivate e centri abitati . Gli intervent , che hanno portato all'abbattimento di otto capi (in un caso di ben 117 chili ) , hanno interessato le località di Battipagliano , Cappelletta , Catornola , Casale , Villa , Chiappetta , Ca ' de Marchi oltre a Pavì in Comune di Vernazza . Le segnalazioni per richiesta di interventi vanno indirizzate alla Polizia provinciale - Sezione Faunistica al numero 0187 777304.

CORRIERE DI AREZZO
1 AGOSTO 2009
 
Caccia, si spara tra un mese
Fissati i paletti della stagione venatoria 2009-2010, invariate le tasse da pagare. Preapertura mercoledì 2 settembre per le 15mila doppiette aretine.
 
Luca Serafini
 
AREZZO - C’è chi può premere il grilletto fin da oggi, ma si tratta di una schiera ristretta di cacciatori: quelli abilitati alle battute di selezione. Fino al 31 di agosto hanno nel mirino cervi, caprioli e daini. Ma nel calendario delle 15mila doppiette aretine le due date che contano sono già cerchiate di rosso, nel mese di settembre. La prima è un mercoledì, il 2. In quel giorno cade la pre-apertura e cioè l’antipasto alla stagione vera e propria, il cui inizio col rito dell’apertura generale, è in programma domenica 20 settembre. Il mercoledì 2, tra un mese esatto, anticipa Federico Zucchini, figura storica di Federcaccia in terra aretina, le canne dei fucili potranno essere rivolte verso merlo, tortora, colombaccio, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia (nei laghetti artificiali alzavola, germano reale e marzaiola). Ben altre prede, più ambite dal popolo dei cacciatori, quelle che si possono infilare nel carniere dalla terza domenica di settembre in poi: fagiano, lepre, allodola, starna, pernice, beccaccia, fistione e compagnia dicendo. Il mese che intercorre tra qui e i primi colpi ufficiali, è vissuto dagli appassionati in un crescendo di preparativi, intercalati da discussioni, analisi, previsioni, polemiche. Intanto c’è da dire che la questione dello storno (cacciabile o no) è ancora in sospeso, mentre la nota positiva, visto che tutto aumenta, sta nel fatto che le tasse non hanno subìto ritocchi. Si pagano 67 euro (importo massimo) per la tassa regionale, e 173,16 per quella governativa, che è uguale per tutti i tipi di fucile. Fra le tappe di avanzamento in vista della stagione venatoria, c’è l’addestramento dei cani, anch’esso disciplinato e calendarizzato. Subito dopo Ferragosto, il 16, via agli allenamenti dei fedeli collaboratori a quattro zampe. Si va avanti fino al 17 settembre, per preparare al meglio i cani. Discorso a sé fa il cinghiale, croce e delizia del territorio. Divertimento delle squadre, guaio per gli agricoltori. La caccia all’ungulato, per delibera, scatta il 3 ottobre e prosegue fino al 3 gennaio 2010 nelle aree vocate. Ma la Provincia del presidente Vasai (che ha mantenuto la delega alla caccia) è certo che emetterà ordinanze di contenimento con anticipo delle battute agli inizi di settembre.

IL GIORNALE
1 AGOSTO 2009
 
CASPER, IL GATTO HABITUE' DELL'AUTOBUS N. 3 DI PLYMOUTH
Da diversi mesi il felino bianco e nero sale insieme agli altri passeggeri alle 10.55 alla fermata davanti a casa sua, si acciambella su uno dei sedili per poi scendere quando il mezzo lo riporta indietro dopo circa 18 km. La padrona: «È attratto dalla gente e dalle grandi vetture»
 
Un gatto di nome Casper è diventato un passeggero abituale di un autobus, al punto che gli autisti sanno dove farlo scendere. Da diversi mesi il felino bianco e nero sale insieme agli altri passeggeri sull'autobus numero 3 delle 10.55 alla fermata davanti a casa sua, a Plymouth nella contea di Devon, si acciambella su uno dei sedili per poi scendere quando il mezzo lo riporta indietro. Resta a bordo per tutto il percorso di circa 18 chilometri - il porto e la base navale, il centro cittadino, i sobborghi di periferia e il quartiere a luci rosse - prima di rientrare, un'oretta più tardi.
La sua padrona Susan Finden, che lo ha adottato da un rifugio nel 2002, ha scoperto solo ora la bizzarra abitudine dell'animale, al quale, dice, è sempre piaciuto gironzolare. «All'inizio non volevo crederci - prosegue Susan, che di mestiere fa la badante - ma questo spiega tante cose. Lui ama la gente e abbiamo una fermata dell'autobus proprio fuori casa, quindi dev'essere iniziata così, solo per seguire le persone. Anch'io prendevo l'autobus un tempo, così probabilmente mi ha visto che lo facevo e ha voluto imitarmi. Una volta ho dovuto camminare per due chilometri con la gabbietta in mano per andarlo a riprendere in un parcheggio. Gli piace la gente e non so perché ama tutte le grandi vetture, dai camion agli autobus», ha detto la donna, che lo ha battezzato Casper come il fantasma dei cartoni animati proprio per via del suo vizio di sparire.
First, la società che gestisce l'autobus, ha messo un annuncio nei bagni utilizzati dagli autisti avvertendoli di prendersi cura del gatto quando lo vedono salire sul mezzo e sedersi sul fondo, dove gli piace. Casper è abbastanza veloce per la sua età, quindi salta semplicemente a bordo prima che chiudano le porte.
Uno degli autisti, citato nel sito del Daily Telegraph, aggiunge: «Di solito si accomoda in fondo al pullman. Qualche volta si struscia fra le gambe dei passeggeri, ma non ha mai causato problemi». Ora però sembra che Casper stia diventando vecchio, e gli autisti sono costretti sempre più spesso a redarguirlo, quando è arrivato il momento di scendere alla sua fermata.

LIBERO
1 AGOSTO 2009
 
Quintana, spettacolo e rispetto del cavallo
 
Ascoli Piceno - La pletora di manifestazioni storiche con il cavallo protagonista che interessano lintero stivale - palii ed affini non si contano più - non di rado si conclude, purtroppo, con seri danni all'amico equino, quando non addirittura, con la morte dello stesso. Una raccapricciante sequenza televisiva su un tg nazionale con un cavallo che si schianta contro un’auto parcheggiata lo testimonia. Ben venga l’ordinanza del sottosegretario alla Salute Martini di mettere fuori legge tutte le manifestazioni non autorizzate. E ha fatto bene il marchese Giorgio Guglielmi, mossiere di dieci edizioni del Palio di Siena, a lanciare l’idea di escludere da queste competizioni di piazza i purosangue, troppo veloci per adattarsi alle curve strette dei tracciati cittadini. Non ha problemi di questo genere la Quintana di Ascoli Piceno, in programma domani, dove cavallo e cavaliere, impegnati singolarmente in una prova di abilità più che di velocità e, soprattutto, senza l’assillo della competizione, sono immuni da qualsiasi tipo di incidenti. E non per questo la manifestazione, pur priva del furente corpo a corpo che elettrizza le folle, deve considerarsi meno affascinante. La Quintana è uno spettacolo intriso di fascino e di storia che puntualmente incanta un pubblico numeroso e molto coinvolto. Si tratta di una rievocazione storica pervenuta intatta ai giorni nostri dalla secolare tradizione dei tornei cavallereschi, è una gara di abilità e destrezza con in lizza sei cavalieri che rappresentano altrettanti sestieri cittadini e che si contendono il Palio, un drappo di seta dipinto ogni anno da un artista locale. Prima della giostra, che consiste nel colpire con la lancia il Moro (un fantoccio girevole con scudo, posto al centro del Campo dei Giochi), ha luogo il corteo storico cui partecipano oltre mille figuranti in costumi del ‘400. Una gioia per gli occhi, un trionfo di velluti, damaschi, pizzi e merletti alternati a elmi, corazze di bronzo e armi luccicanti. La sfilata, scandita nel suo ritmo lento dal rullo dei tamburi, sembra davvero uscire da un quadro del Quattrocento e si snoda fra le tortuose rue, all’ombra delle alte torri caratteristiche di Ascoli Piceno. Proprio qui, nel cuore della città medievale, sorge l’Hotel Residenza 100 Torri, il cui nome vuol essere un omaggio al glorioso passato di Ascoli Piceno, conosciuta appunto come la “città delle 100 torri”.L’ albergo è il posto ideale per programmare un weekend all’insegna della storia e vivere “da dentro” l’atmosfera della Quintana. La Residenza 100 Torri è ricavata dalle scuderie di un palazzo nobiliare del ‘700 appartenuto a un nobile casato e dalla vecchia officina della famiglia Tassi, attuale proprietaria. L’Hotel ha la missione di offrire ai suoi ospiti un’accoglienza personalizzata e un servizio curato nei dettagli. Fa gli onori di casa la proprietaria Maria Enrica Tassi, con classe ed eleganza.

IL NUOVO
1 AGOSTO 2009
 
Mucca pazza:sequestrato allevamento
 
CAMPOBASSO - Il Nas ha sequestrato un allevamento di Trivento, dove un bovino e' risultato affetto da encefalopatia spongiforme. A confermare la presenza del virus della cosiddetta 'mucca pazza' sono state le analisi dei campioni ematici inviati all'Istituto Zooprofilattico di Torino, centro di riferimento nazionale per la Bse. Si tratta di un animale nato in Italia nel 1998 e allevato con metodi naturali. Secondo i veterinari del Molise non c'e' nessun allarme.

LA PROVINCIA PAVESE
1 AGOSTO 2009
 
Belgioioso, vicini in lite per i cani «Non ne posso più dei latrati»
 
di Giovanni Scarpa
 
BELGIOIOSO (PV). I cani abbaiano e lei chiama Comune, vigili e carabinieri. Una storia di cattivi rapporti fra vicini, che in estate soprattutto peggiorano ed esplodono. E dopo l’ordinanza del sindaco (a seguito di segnalazioni specifiche) che vieta l’ingresso dei cani nei locali pubblici, è scoppiata una nuova grana che vede sempre come protagonisti i migliori amici dell’uomo.  Ma Luciana Frizza di latrati adesso non ne può più. «Quegli ululati mi rendono isterica. Sono anziana, malata. Non li reggo». Si è già rivolta al Comune. Ha chiamato la polizia locale. Ma niente da fare. I tre cani che abitano di fronte alla sua abitazione di via Maddalena di Canossa non ne vogliono saper di non abbaiare quando passa qualcuno. La donna, che vive con il marito, ora ha anche avvertito i carabinieri.  «Amo gli animali, sia chiaro - dice -. Ma il loro abbaiare quasi continuo è impossibile da sopportare. Soprattutto adesso che c’è caldo e siamo costretti a tenere le finestre aperte».  La pensionata aveva scritto anche al sindaco, Fabio Zucca. A lui Frizza chiedeva di intervenire per porre fine alle “molestie canine” provenienti, fra l’altro, dall’abitazione di un suo ex assessore: Marco Farina. Intanto i tre animali hanno continuato ad abbaiare. Non incessantemente, come la stessa Frizza ammette. «La notte, per fortuna, li chiudono in garage. Ma durante il giorno, appena passa qualcuno, attaccano».  Il proprietario delle tre bestiole allarga le braccia. «Abbaiano? Certo, durante il giorno e solo quando passa qualcuno. Come fanno tutti i cani del resto - dice Marco Farina, ex consigliere ed ex assessore nella precedente giunta Zucca -. Durante la notte li mettiamo nel garage, quindi non si sentono. Così come nel pomeriggio, negli orari in cui qualcuno potrebbe riposare, cioè dalle 14 alle 16. In ogni caso non si può pretendere che i cani non abbaino». Farina, fra l’altro, giura di non aver mai sentito direttamente una lamentela della pensionata: «Magari bastava parlarne, anzichè andare in Comune e mandarmi i vigili a casa».  Il sindaco cerca una mediazione. «Le posizioni sono sempre diverse quando si parla di animali - dice Zucca -. C’è chi è per la massima libertà, chi per le restrizioni. Come amministrazione dobbiamo limitarci a far rispettare le norme. Come abbiamo sempre fatto».

IL TIRRENO
1 AGOSTO 2009
 
Piano Lucchini per aiutare i gatti
 
Francesca Lenzi
 
PIOMBINO (LI). L’immediata e rassicurante risposta fornita dalla Lucchini riguardo la temporanea chiusura degli impianti, che aveva generato più di una preoccupazione sulla relativa sorte delle colonie feline ospiti nella fabbrica, è stata accolta dai volontari e dagli amanti dei felini, con soddisfazione.  Pier Francesco Pepi, dell’ufficio relazioni esterne della Lucchini, aveva dato incoraggianti garanzie sul fatto che durante lo stop alla fabbrica sarebbe proseguito il sostentamento degli animali; attraverso una tempestiva indagine interna sono stati prontamente identificati i reparti privi di personale per un periodo superiore ai tre giorni, così da avviare un intervento specifico da parte dei volontari interni allo stabilimento.  Tramite foto inviate direttamente dalla Lucchini (ne pubblichiamo una) è possibile verificare l’attenzione prestata dagli operai verso i nostri amici a quattro zampe: sono state realizzate artigianalmente strutture adibite alla continua somministrazione di acqua e cibo.  «Accogliamo con estremo piacere le notizie che arrivano dalla fabbrica - afferma Maria Cristina Biagini, presidente Enpa delegazione di Piombino - Siamo lieti dell’impegno che lo stabilimento dimostra nei confronti di un problema che ha avuto una notevole rilevanza, anche internazionale. Sapere che stiano già provvedendo in modo autosufficiente all’acquisto del nutrimento è ulteriore motivo di lode, ferma restando la nostra disponibilità, qualora si rivelasse necessaria, a contribuire con cibo secco». Compiacimento quindi da parte dell’associazione animalista e un rinnovato invito, direttamente agli operai coinvolti nella cura dei gatti, a comunicare se e quali cambiamenti siano emersi dalla passata chiusura di dicembre.

GAZZETTA DI REGGIO
1 AGOSTO 2009
 
Albinea, tasso morto a lato della strada
 
ALBINEA (RE). Un tasso senza vita è stato ritrovato ieri mattina sul ciglio della strada tra le colline vicino ad Albinea.  Un automobilista ha rinvenuto il corpo dell’animale mentre percorreva la strada verso casa ed ha segnalato l’episodio alla guardia forestale, che provvederà a stabilire le cause della morte dell’animale.  L’esemplare, femmina e probabilmente incinta, potrebbe essere rimasto vittima di un’auto in corsa, che lo ha investito urtandogli il muso o la testa, o di un boccone avvelenato.  La mancanza di sangue sulla strada e l’evidente gonfiore dell’animale fanno pensare più a questa seconda ipotesi.  Il ritrovamento del tasso, specie non diffusissima in quest’area pedecollinare, ha riacceso i riflettori su un problema che regolarmente si ripresenta: l’uccisione di animali selvatici per colpa di automobilisti irrispettosi della fauna o tramite bocconi avvelenati gettati tra le campagne. Quest’ultima in particolare è una pratica che ogni anno miete tantissime vittime tra gli animali, soprattutto quelli che si trovano a vagare in territori che non percorrono abitualmente.

IL CENTRO
1 AGOSTO 2009
 
Cane morde un passante
 
TAGLIACOZZO (AQ). Ha lasciato il cancello dell’abitazione aperto e il suo cane, di razza Jack Russel, una volta raggiunta la strada ha aggredito un passante con al seguito il suo amico a 4 zampe.  Una baruffa durata qualche minuto dove ad avere la peggio è stato proprio il passante. A finire nei guai, invece, con una denuncia da parte dei carabinieri di Tagliacozzo è A.M , 44 anni di Roma. L’accusa è di lesioni personali colpose. Oltre allo spavento, infatti, il passante ha riportato una leggera lesione alla mano. Immediati accertamenti dei militari dell’Arma hanno consentito di individuare il padrone del cane autore dell’aggressione così l’uomo è stato denunciato alla procura di Avezzano in quanto ritenuto responsabile, per comportamento colposo, delle lesioni procurate dal suo animale.  Ad A.M. è stata inflitta anche una multa per omessa custodia di animali.

CORRIERE DELLE ALPI
1 AGOSTO 2009
 
Tutti i cavalli sono a posto dopo due anni alla fune non ci saranno defezioni
 
FELTRE (BL). Al terzo anno di commissione veterinaria, potrebbero “passarla liscia” tutti e dodici i cavalli del Palio, gli otto titolari e le quattro riserve. Manca ancora l’ufficialità, che arriverà soltanto questa mattina, ma l’impressione che i tre veterinari incaricati hanno ricavato dopo la giornata di visite è più che positiva.  «Quest’anno abbiamo cavalli di qualità», spiegano Pierangelo Sponga e i suoi due colleghi, Maurizio Mellini e Rudy Fullin, che ieri per le analisi è stato assistito da Elena Zanibellato, «ciò significa che il lavoro che abbiamo iniziato tre anni fa sta dando i primi frutti. I proprietari stanno capendo che qui devono portare cavalli sani, che qui siamo più selettivi rispetto ad altre realtà». Una selezione che tradotta significa una maggior tutela per i cavalli, per la gara e di conseguenza per il Palio.  Appare difficile, salvo sorprese dell’ultim’ora, che qualche cavallo possa essere escluso dalla competizione - come accaduto invece nelle ultime due edizioni. L’ultima parola però la daranno i risultati delle analisi antidoping, condotti secondo i metodi dell’Unire e attesi in mattinata. I controlli medici hanno dato esito positivo, e pure le lastre radiografiche alla prima analisi non hanno mostrato alcunché di irregolare. La commissione si è comunque riservata di analizzare più dettagliatamente proprio le radiografie, al fine di non rischiare di ammettere alla corsa cavalli che non siano in perfette condizioni fisiche e che possano quindi incappare in un infortunio.  I dubbi della prima giornata riguardavano la riserva di Port’Oria, Lucifero Leon, in quanto dopo due analisi non si riusciva a trovare il chip. Ieri mattina grazie a una nuova apparecchiatura è stato possibile individuarlo e di conseguenza identificare il cavallo. Nessun problema, invece, per la schedatura degli altri animali, già identificati al loro arrivo.

IL TIRRENO
1 AGOSTO 2009
 
Blitz animalista nelle pelliccerie
 
LIVORNO. Serrande e facciate imbrattate da scritte, serrature bloccate con stuzzicadenti e colla a presa rapida: l’estremismo animalista ha fatto irruzione a Livorno con un blitz notturno contro tre note pelliccerie cittadine. Tutte e tre, Settimii in corso Amedeo, Dianora in via Bernardina e il laboratorio Silvestri di via Borra hanno trovato scritte ingiuriose, sul tipo «assassini», «fatele con la vostra pelle le pellicce», «kill shop», ma anche «gli animali si amano, non si uccidono». Il tutto firmato dalla “A” cerchiata dell’“Alf” Animal Liberation Front, sigla estremistica già protagonista di gesti come la liberazione di visono dagli allevamenti, anche in Italia.  I vandalismi sono stati scoperti ieri mattina al momento di aprire i labortaori in via Borra e Corso Amedeo, mentre da Diadora intorno alle 5 è scattato l’allarme: sul posto è accorsa la vigilanza privata, temendo un furto, ed invece i metronotte hanno trovato le scritte. Proprio la pellicceria Dianora ha riportato i danni maggiori, visto che sono state imbrattate anche le lastre di marmo della porta. «Un danno notevole - ha commentato Alessandra Guarducci - una delle titolari, e poi siamo entrate in negozio solo alle 11, quando il fabbro ha aprerto la serranda». Alessandra Guarducci ha riferito che non è la prima volta in assoluto che è vittima di gesti vandalici «Già un anno fa mi fecero un’altra scritta, un’altra volta mi hanno danneggiato la tenda». La signora Guarducci riferisce anche di uno scontro verbale con alcuni ragazzi, maschi e femmine, ma in ogni caso spiega di essere rimasta sorpresa da quanto è successo l’altra notte.  Un po’ meno sorpresi sono invece da “Settimii”, gestita da Lido Toncelli, dove spiegano che proprio il giorno seguente hanno avuto una discussione con una ragazza di idee animaliste. In ogni caso, pur non avendo mai avuto problemi e minacce, alla pelliceria si ammette che «un po’ ce lo aspettavamo, con tutte le campagne contro la categoria».  Infine la reazione di Biagio Silvestri, che oltretutto era andato al lavoro di buon mattino per sistemare il negozio per la Notte Bianca. «Minacce non ne avevo mai avute - sottilinea - ma cose di questo genere ti fanno venire la voglia di smettere».

LIBERO
1 AGOSTO 2009
 
Casper, il mico sull'autobus Ogni giorno una gita sul '3'
 
 
 
Il suo hobby preferito è farsi un giro sull’autobus. Ogni giorno, alla stessa ora. Accade a Londra, e protagonista è un micio di 12 anni, di nome Casper. Una gitarella quotidiana di un’oretta, comodamente acciambellato sul sedile di un bus, dalla fermata a Plymouth nella contea di Devon, davanti a casa, fino al capolinea, il gattone non se la nega proprio mai. E così ogni mattina, e sempre alla stessa ora, i passeggeri del bus numero 3 si godono il viaggio con un vicino molto particolare: una splendida palla di pelo bianconero dai comportamenti decisamente molto umani. Il rituale è sempre lo stesso: alle 10.55 Casper sale sul bus, si guarda in giro in cerca di un posto libero, quindi si accomoda in uno dei posti in fondo. E ammira il panorama, dal porto alla base navale, passando per il centro cittadino, i sobborghi di periferia e il quartiere a luci rosse. Dopo un ora, al termine del giro di 18 chilometri, scende alla solita fermata per tornare a casa. Il micione è ormai diventato la mascotte della "First Bus", la compagnia di trasporti locale, tanto che ogni autista ha ricevuto l’indicazione di tenere d'occhio il simpatico passeggero dalle lunghe vibrisse per accertarsi che scenda alla fermata giusta. Se per caso, data l’età (se fosse un uomo Casper avrebbe tra i 70 e gli 80 anni) il felino dovesse dimenticarsi di scendere alla ‘sua’ fermata, l'autista di turno lo avvisa e lo aiuta a scendere, proprio come si farebbe con un pensionato un po' smemorato.

 

 

            01 AGOSTO  2009
VIVISEZIONE - SPERIMENTAZIONE


 

LA NUOVA SARDEGNA
1 AGOSTO 2009
 
La scoperta: il tumore si annida dove gli organi sono già danneggiati
 
CAGLIARI. I tumori dell’età adulta e avanzata crescono soprattutto negli organi danneggiati, esposti ad agenti tossici, indeboliti negli anni da abitudini di vita scorrette. Cellule tumorali innestate in un fegato sano non proliferano. Come dire che il cancro non è una eredità ineluttabile, ma è un male legato a un’infinità di fattori.  La scoperta è del ricercatore cagliaritano Ezio Laconi ed è stata l’autorevole rivista scientifica statunitense ‘American journal of pathology’ a dedicare al lavoro dell’oncologo sardo la copertina di una delle recenti edizioni. Un successo di rilevanza internazionale che ha convinto l’Airc - Associazione italiana per la ricerca contro il cancro - a inserire Laconi fra i dodici testimonial della nuova campagna di sensibilizzazione alla lotta contro la malattia, che parte in questi giorni in tutta Italia. Gli studi di Laconi, incentrati sul fegato, cercano di dimostrare e in parte già dimostrano che un trapianto di cellule epatiche è utile a rallentare la crescita delle cellule neoplastiche. Un risultato che apre opportunità terapeutiche imprevedibili.   - Laconi, allora il cancro non è un male ereditario e quindi inevitabile. Non c’è predestinazione, se il nonno è morto di cancro non è detto che figli e nipoti facciano la stessa fine.   «I dati scientifici dicono che l’ereditarietà riguarda solo il dieci per cento dei casi, mentre nove volte su dieci i fattori decisivi sono altri. Il fumo è uno di questi, perchè aumenta di dieci volte il rischio di tumore al polmone. Ma posso ricordare anche le radiazioni, compresi i raggi ultravioletti emanati dal sole, alcuni virus, gran parte delle sostanze chimiche che noi sappiamo essere associate a rischio di neoplasie. Parliamo di rischio, non di certezza. Chi guida un’auto a duecento all’ora rischia di finire fuori strada più di chi rispetta i limiti di velocità. Ma se ha fortuna può arrivare comunque a destinazione. Così non è detto che fumare cinquanta sigarette al giorno faccia insorgere un tumore, ma chi le fuma è certo che rischia molto di più».   - Può spiegare perchè?   «Perchè un tessuto danneggiato lavora per rigenerarsi finchè questa capacità di rigenerarsi si esaurisce. Ed è quello il momento in cui le cellule anomale prendono il posto di quelle sane».   - Quindi una cellula tumorale non ha lo stesso sviluppo se si trova in organismi diversi. Come dire che una cellula tumorale non sempre è tumorale.   «Esattamente. Nei nostri laboratori abbiamo ottenuto dati che confermano questa ipotesi. Abbiamo preso cellule anomale, potenzialmente neoplastiche, e le abbiamo impiantate nel fegato di due tipi di animali: animali normali da un lato e animali con fegato danneggiato dall’altro. Abbiamo osservato che le cellule anomale danno origine a tumore solo se trasferite nell’ospite con fegato danneggiato, mentre non mostrano questa capacità se il fegato ospite è normale».   - E’ come se un seme piantato in un terreno o in un altro desse frutti diversi...   «Sì, il contesto nel quale si sviluppa, l’ambiente del tessuto danneggiato favorisce la crescita del tumore. Mentre se il tessuto è sano la crescita non c’è. Le ultime ricerche attribuiscono sempre maggior rilievo al ruolo di microambiente alterato nella crescita dei tumori e si pensa che questa possa essere una strada per cercare di bloccarne l’evoluzione».   - Quindi si tratta di lavorare sul microambiente per togliere alle cellule neoplastiche alimento per la crescita.   «Posso dire che il nostro gruppo di ricerca sta valutando la possibilità che l’innesto di cellule normali in un tessuto danneggiato possa contribuire al ripristino di un microambiente normale, tale da non favorire la crescita di cellule tumorali. Stiamo ancora lavorando a questo progetto, cerchiamo di correggere il tessuto alterato del fegato per rinormalizzarlo. Sebbene la strategia dell’innesto di cellule sane non sia facile da trasferire nell’uomo, un risultato positivo dei nostri studi aprirebbe nuove prospettive nella cura e nella prevenzione dei tumori. Potremmo rallentarne la crescita in modo significativo».   - Se fosse possibile vivere in un ambiente perfetto, al riparo da qualsiasi agente nocivo, il cancro non esisterebbe?   «Il rischio zero non esiste, nessuno è immune. Le patologie neoplastiche riguardano la metà degli esseri umani. E’ l’effetto che cambia, da uomo a uomo».
 
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