Sesto Potere

18 febbraio 2007

CARNEVALE S.GIOVANNI IN PERSICETO (BO) ASINA MUORE TRAINANDO UN CARRO, GRUPPO BAIRO PROTESTA

(Sesto Potere) - San Giovanni in Persicelo (Bo) - La testimonianza che leggiamo nell' articolo sotto riportato è vergognosa per la totale indifferenza dimostrata dal proprietario, dai partecipanti e dagli organizzatori che hanno strumentalizzato e ucciso un essere vivente per una festa come il carnevale.
Molti fortunatamente sono i Comuni civili che usano carri allegorici senza l'uso di povere creature costrette a pesanti sacrifici per divertire gente senza un briciolo di sentimenti e sensibilità, ma evidentemente a San Giovanni in Persiceto si preferisce rimanere nel medioevo.
L'atteggiamento diseducativo dimostrato, non offre un buon esempio al rispetto verso le forme di vita, ma è da definirsi un vero e proprio maltrattamento perpetrato ad un essere inerme che esattamente come noi umani, prova emozioni e dolore fisico.
Giovanni in Persiceto ha organizzato uno spettacolo squallido, anche nei confronti delle future generazioni che impareranno a considerare gli animali alla stregua di cose da sfruttare, distruggere e rimpiazzare con estrema facilità.
Chiediamo alle autorità competenti di vietare l'ennesima rappresentazione di sofferenza e di effettuare al più presto le opportune indagini per definire le responsabilità della morte della povera asinella affinchè vengano presi i necessari provvedimenti riguardo ai reati per maltrattamento di animali.
I cittadini, i lettori e i tanti, venuti a conoscenza di questo increscioso episodio che offende la sensibilità, la dignità e il rispetto nei confronti degli animali, chiedono giustizia. Pretendono giustizia!
Restiamo in attesa di risposte che, ci auguriamo, non vengano disattese.
bairo.info

seguono firme dei sostenitori del messaggio :

la storia all'indirizzo: https://bairo.info/lett514.html
 

 

LA CRONACA CREMONA E PROVINCIA
8 APRILE 2007
 
Intervento della responsabile dello Sportello Provinciale "Tutela Diritti degli Animali"
"Pronti a fare un esposto in Procura"
Polemiche e rabbia dopo la morte per avvelenamento di altri tre cani
 
Provincia di Cremona - (b.s.) - "Siamo pronti a fare un altro esposto in Procura per fermare queste barbarie intollerabili". E' il giorno della rabbia, vissuta in prima linea dagli animalisti cremonesi, ma anche nelle retrovie del comune sentire che di fronte alla morte per avvelenamento di altri tre cani si sta facendo sentire. A prendere parola ufficialmente sul nuovo episodio di crudeltà nei confronti degli animali, è Enrica Boiocchi responsabile del Gruppo Bairo Onlus e dello Sportello Provinciale "Tutela diritti degli animali" che di fronte alle immagini di Frida, Beethoven e Tobia, ritrovati morti stecchiti l'altro ieri a Castelnuovo Gherardi non usa mezzi termini "E' una vigliaccata senza alcuna ragione e giustificazione. Purtroppo ciclicamente il problema dei bocconi avvelenati ritorna e tutte le volte c'è un animale che tra mille sofferenze muore. L'anno scorso quando c'era stata quella strage, tra l'altro nelle stesse zone, come Gruppo avevamo fatto un esposto alla magistratura, lo rifaremo senz'altro anche questa volta, sebbene ci sentiamo impotenti di fronte a questi episodi, i cui responsabili riescono sempre  a sparire nell'ombra". Non resta che l'arma della prevenzione. "Sempre l'anno scorso abbiamo fatto una campagna battente su questi fatti - continua Boiocchi - Le giornate primaverili per forza di cosa sono le più insidiose perchè si moltiplicano le uscite per le passeggiate in campagna: ma attenzione, tenete i cani vicini, anche al guinzaglio se necessario ed evitate che mangino cose trovate tra l'erba.-
 
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Interrogazione dei Verdi in Provincia
 
Provincia di Cremona - La morte dei tre cani della famiglia Arcari di Pozzaglio ha suscitato sdegno anche fra le file dei Verdi. Ieri il capogruppo del Consiglio Provinciale Andrea Ladina ha presentato un'interrogazione consigliare su "gli inqualificabili episodi di avvelenamento di cani nel territorio cremonese tra Pozzaglio e Robecco d'Oglio".
"Nella seconda settimana di aprile 2007 - scrive Ladina - si è verificato un grave episodio di avvelenamento di cani nel territorio del centro est della provincia vicino al fiume Oglio a Castelnuovo Gherardi di Pozzaglio. Tre cani presenti in una cascina sono deceduti in seguito all'ingestione, presumibilmente, di polpette avvelenate rinvenute in aperta campagna. Questo episodio, purtroppo, non rappresenta un fatto isolato ma è il triste seguito di analoghi casi avvenuti nel corso del 2005 quando, nel giro di quaranta giorni, erano periti nello stesso modo più di venti cani. Questi fatti prodotti dal comportamento criminale di ignoti autori rappresentano un rigurgito di barbarie [...]
Considerando che la Polizia provinciale sta seguendo attentamente la vicenda si chiede alla giunta provinciale di sapere:
rispetto agli episodi di avvelenamento avvenuti in quest'area vicino al fiume Oglio nell'anno 2005 sono stati individuati i responsabili? Che cosa dicono i verbali della Polizia provinciale? Quale è la causa dell'avvelenamento di questi cani? Non è il caso che la Provincia, in collegamento con i comuni della zona, attui iniziative di sensibilizzazione, anche tramite manifesto alla popolazione, per stigmatizzare questi episodi e chiedere la collaborazione di tutti per la prevenzione di queste azioni criminose?".

 

 

VAOL.IT
Giornale online della Valtellina e Valchiavenna
5 GIUGNO 2007
 
Tirano vieta passeggiata degli elefanti in città
La onlus Bairo ringrazia il primo cittadino: 'Gesto di autentico progresso morale e civile'.
 
Egregio signor Sindaco
La ringraziamo per la grande sensibilità dimostrata nell'emanare l'ordinanza contro l'attendamento dei circhi con animali: un gesto di autentico progresso morale e civile. La vita degli animali nei circhi è segnata solo da violenza, spazi ristretti, catene e fruste. Esseri senzienti costretti alla volontà dell'uomo e obbligati a ripetere sempre gli stessi movimenti per  semplice divertimento umano. Le forme di vita che non appartengono alla nostra specie, non sono nate per essere i nostri pagliacci, ma hanno una dignità che deve essere rispettata.  Non esiste nulla per queste creature al di fuori di grandi sofferenze, che accompagneranno la loro misera vita per sempre. In una società che si definisce civile , pratiche incivili che ledono la dignità degli esseri viventi creando dolore, paura e privazione della libertà , non devono più esistere. L'educazione alla non violenza passa sopratutto dalla sensibilità e dal rispetto verso ogni forma di vita. E quale insegnamento potranno mai trarre le future generazione in spettacoli basati sulla costrizione, lo sfruttamento e il totale disinteresse della dignità di un essere vivente? Bandire dal divertimento puramente umano simili squallidi intrattenimenti non può far altro che accrescere il bagaglio di sensibilità e civiltà cui tanto ci pregiamo di possedere, ma che esiste solo a parole. Quando si spengono le luci e il tendone si chiude, rimangono le gabbie ma, soprattutto, rimangono gli animali a cui è stato tolto tutto, anche la stessa vita.
GRUPPO BAIRO Onlus
 
 
Articolo in allegato  


PROVINCIA DI SONDRIO

1 GIUGNO 2007  
 
 
Il tendone che stazionerà fino a lunedì nell'area Rodun non ospiterà elefanti, tigri e altri mammiferi in cattività Il circo senza animali divide Tirano Alcuni genitori si dichiarano favorevoli all'ordinanza del sindaco, altri invece la criticano
 
Michela Nava
 
TIRANO (SO) -  Il circo senza animali? «Una scelta giusta» per qualcuno, «un'assurdità» per qualcun altro. E così, la decisione del Comune di Tirano di consentire, sì, al circo di mettere le tende ? anzi il tendone ? nell'area del Rodun (dove sosterà fino a lunedì), purché non utilizzi durante gli spettacoli «animali esotici o in stato di cattività», divide l'opinione pubblica. «E' giusto che gli animali stiano dove devono stare ? non ha dubbi Simona Cordelli, mamma di Cristian -. Se i bambini li vogliono vedere, li si porta dove ci sono. Molti non sanno nemmeno come è fatta una mucca, e magari poi li si porta a vedere elefanti, tigri e leoni, che non hanno niente a che vedere con il nostro ambiente». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Lorenza Lisignoli, a passeggio a Tirano con il piccolo Andrea. «Ai bambini può anche dispiacere, ma loro, giustamente, non si pongono il problema se vengono trattati bene o male. Trovo corretto vietarne l'utilizzo nei circhi, che sono belli anche senza, con i clown, i giocolieri ed eventualmente i cavalli, per cui non c'è il problema di tenerli in gabbia e, soprattutto, non sono trapiantati in un contesto totalmente diverso da quello di origine. Per gli altri animali, ci sono bellissimi parchi, come quello delle Cornelle, dove è pur vero che vivono non nel loro habitat, ma almeno hanno spazio a disposizione e non vengono utilizzati per fare spettacolo». Favorevole al divieto di usare animali al circo si dice anche Sandra Pola, mamma di due bambini, l'ultimo nato una ventina di giorni fa. «Volevo portare la mia prima a vedere il circo, ma avevo qualche remora proprio perchè non mi piace che vengano usati gli animali per fare spettacolo. Se so che non ci sono, la porto più volentieri». Non tutti, però, la pensano così. «Senza animali, che circo è - chiedono e si chiedono Michela e Sandro Fendoni, genitori di Francesco ed Elisa, indecisi se portare ugualmente i figli a vedere lo spettacolo. In fondo, gli stessi proprietari hanno interesse che siano trattati bene e, soprattutto, se si è contrari di principio al loro utilizzo si dice di no al circo punto e basta». «No agli animali usati al circo? Capisco l'esigenza morale, ma non trovo il loro utilizzo particolarmente scandaloso ? commentano Alessandro Mazza e Benedetto Divitini -. Basta che siano trattati bene e che non diano problemi di sicurezza. E poi, tutti almeno una volta siamo andati al circo e abbiamo fatto la foto con la scimmia o il tigrotto?».
 

 

IL GIORNO SONDRIO
6 GIUGNO 2007
 
Grazie al sindaco per il suo gesto
 
Vorremmo ringraziare il sindaco di Sondrio per la grande sensibilità dimostrata nell'emanare l'ordinanza contro l'attendamento dei circhi con animali: un gesto di autentico progresso morale e civile.
La vita degli animali nei circhi è segnata solo da violenza, spazi ristretti, catene e fruste. Esseri senzienti costretti alla volontà dell'uomo e obbligati a ripetere sempre gli stessi movimenti per  semplice divertimento umano. Le forme di vita che non appartengono alla nostra specie, non sono nate per essere i nostri pagliacci, ma hanno una dignità che deve essere rispettata.  Non esiste nulla per queste creature al di fuori di grandi sofferenze, che accompagneranno la loro misera vita per sempre. In una società che si definisce civile , pratiche incivili che ledono la dignità degli esseri viventi creando dolore, paura e privazione della libertà , non devono più esistere. L'educazione alla non violenza passa sopratutto dalla sensibilità e dal rispetto verso ogni forma di vita. E quale insegnamento potranno mai trarre le future generazione in spettacoli basati sulla costrizione e lo sfruttamento.
Gruppo Bairo Onlus
 

 

http://www.aprileonline.info/3802/test-su-animali-esistono-altre-vie
 
APRILE ONLINE
27 GIUGNO 2007
 
Test su animali esistono altre vie
 
Enrica Boiocchi*
 
La proposta di legge di Della Vedova sulla sperimentazione animale, concepita in direzione del non abolizionismo, e la posizione della Lega anti Vivisezione che l'ha votata continuano ad animare il dibattito interno al mondo animalista sulle nostre pagine 
Gli esperimenti sugli animali e la proposta di legge di Della Vedova in senso non abolizionista, votata dalla Lega anti Vivisezione, continuano a far parlare sulle nostre pagine. Dopo l'intervento di Lara Secchiaroli e la risposta del presidente della Lav, oggi pubblichiamo la posizione del Gruppo Bairo Onlus 
 
Ringraziamo Lara Secchiaroli per la spiegazione fornita a riguardo della proposta di legge 2157, che non risultata essere di certo quella grande innovazione che la maggior parte degli animalisti si aspettava nei confronti della salvaguardia degli animali da laboratorio. Il nostro Gruppo sostiene appieno quella parte di associazioni che chiedono la sostituzione totale degli esperimenti su cavie, con metodi più innovativi e sicuramente meno cruenti. In un momento storico in cui la sperimentazione animale non è mai stata così in crisi, essendo stata fortemente condannata da riviste di fama mondiale (come il British Medical Journal, Biologi Italiani, New Scientist e non per ultima dalla prestigiosissima Nature che l'ha definita "cattiva scienza"), da gran parte del mondo scientifico e dall'opinione pubblica in generale, chiedere ora una modifica alla normativa nazionale in senso non abolizionista, in caso di approvazione, bloccherebbe la situazione per chissà quanti altri decenni. Esistono altre vie da percorrere, che sostituiscono in modo eccellente e veritiero i risultati ottenuti tramite sperimentazione animale. Metodi che garantiscono un minore costo rispetto ai metodi che usano esseri viventi non umani, una maggiore rapidità dei test e la soluzione di problemi etici. Scegliere di promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all'utilizzo di animali, è l'unica strada possibile da intraprendere per sospendere in modo definito l'assurda e limitata sperimentazione su cavie. La sopravvivenza della sperimentazione animale è dovuta alla lentezza di tutti i rinnovamenti culturali ed alla difesa che, con totale sprezzo per la salute umana, viene fatta dagli enormi interessi economici costruiti su di essa. Rinnoviamo nuovamente i nostri ringraziamenti per la chiara informazione che la sua lettera offre in merito a questo spinoso argomento.
 
*Vicepresidente GRUPPO BAIRO Onlus
 

 

IL MESSAGGERO
14 LUGLIO 2007
 
Bairo onlus per la difesa degli animali apre a Roma
 
Informiamo che è stata ufficialmente aperta in Roma - rappresentata da Daniela Romagnoli - la sezione locale del gruppo Bairo onlus - associazione in difesa degli animali.
L'associazione gruppo Bairo onlus che non ha scopo di lucro nasce nel 2002 con sedi a Milano e Cremona.
Ulteriori informazioni si possono ottenere visitando il sito all'indirizzo: bairo.info
Enrica Boiocchi
vicepresidente Grupppo Bairo onlus
(14 luglio 2007)
 

 

PIACENZA IT
23/08/07

Palio del Nadar a Caorso: contestazione in difesa degli animali...
Il Gruppo BAIRO Onlus, non condivide la Manifestazione "Palio del Nadar", prima edizione della corsa delle anatre tra i rioni di Caorso.

Di seguito il comunicato stampa del Gruppo Bairo per tramite del vice presidente Enrica Boiocchi.

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La corsa delle anatre che si svolgerà a Caorso, domenica 9 settembre è l´ennesimo esempio di quanto "progresso" e "civiltà" siano solo parole scritte sulla carta.
Le solite feste paesane in cui per divertirsi è necessario il coinvolgimento di animali che, loro malgrado, sono costretti a sottostare alle risate, alle urla e alla violenza di umani insensibili e superficiali.
Non c´è abbastanza gioco e divertimento nel programma che è stato organizzato? Non sono sufficienti le musiche, le competizioni sportive, per l´allegria di grandi e piccoli?
Per quale motivo ingaggiare intrattenimenti vergognosi quali la corsa di anatre, dove il rispetto per le altre forme di vita non è lontanamente considerato? ...omissis...
In questa gara lo strazio di creature non predisposte a simili competizioni è più che evidente; uno spettacolo diseducativo per le future generazioni, che impareranno a considerare gli altri viventi alla stregua di cose. ...omissis...
Le anatre, come qualsiasi altro animale costretto dalla volontà umana, non si divertono in corse sguaiate, ma subiscono lo sfruttamento e l´arroganza della nostra specie.
Invitiamo le persone con rigore morale e intellettuale ad abbandonare le tradizioni sadiche di un passato ormai lontano, per cominciare ad usare coscienza e intelligenza di cui ci facciamo vanto.
Rammentiamo inoltre che la grandezza di un paese e il suo progresso morale, si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
Enrica Boiocchi vice presidente GRUPPO BAIRO Onlus - responsabile ufficio tutela animali Soncino Cr

 

 

EMILIANET
23 AGOSTO 2007
 
Va di corsa l'anatra a Caorso Parte il 7 settembre la sagra del paese che prevede in cartellone il primo "Palio dal nadar". Non tutti però sono d'accordo
 
CAORSO (PC, 23 ago 2007) - Tradizione e novità. Dove la principale novità sta in un vero e proprio palio: una corsa di anatre fra le vie del paese. E' quanto potranno vedere i visitatori nel corso della "Sagra dal Nadar ad Caurs", appuntamento a cura della Pro loco e del Comune che si svolgerà nel paese della Bassa dal 7 al 10 settembre.
Non sarà proprio come assistere a quello di Siena, ma veder trottare le otto pennute concorrenti dalle zampe palmate potrà comunque essere motivo di divertimento. Il territorio caorsano sarà diviso in otto rioni, proprio come le contrade della città toscana: "Storici" (centro storico del capoluogo), "San Rocchini" (area compresa tra la chiesa parrocchiale e la zona di via I Maggio), "Ferrovieri" (viale della Stazione) e "Acquatici" (zona Peep e nuove aree residenziali in direzione Piacenza), gli "Arcangeli" (Muradolo), "Diavoli" (Zerbio), "Cherubini" (Fossadello) e "Pescatori" (Roncarolo).
«Ogni rione sarà rappresentato da un'anatra - spiega l'assessore Stefano Cavalli, ideatore dell'iniziativa - I volatili si affronteranno in 3 o 4 manches su un campo di gara lungo circa 70-80 metri, costituito dal vialetto della banca nel centro storico di Caorso. Il rione vincitore riceverà il palio, che è ancora in fase di costruzione, e lo conserverà fino alla prossima gara».
La protesta degli animalisti
La Onlus "Gruppo Bairo" ha espresso attraverso un comunicato stampa il proprio diniego nei confronti della novità presente nel programma dell'ormai prossima sagra di Caorso.
"L'ennesimo esempio di quanto "progresso" e "civiltà" siano solo parole scritte sulla carta", scrive Enrica Boiocchi, vice presidente dell'associazione. Il comunicato continua così: "Non c'è abbastanza gioco e divertimento nel programma che è stato organizzato? [...] Per quale motivo ingaggiare intrattenimenti vergognosi quali la corsa di anatre, dove il rispetto per le altre forme di vita non è lontanamente considerato?
E' davvero assurdo che si debba ricordare all'Amministrazione di Caorso, che la legge 189/2004, art. 544-quater contro i maltrattamenti degli animali punisce chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali."
 
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Civiltà regressa
 
di Enrica Boiocchi - vice presidente GRUPPO BAIRO Onlus - responsabile ufficio tutela animali Soncino Cr
 
Egregi signori.
La corsa delle anatre che si svolgerà a Caorso Pc, domenica 9 settembre è l'ennesimo esempio di quanto "progresso" e "civiltà" siano solo parole scritte sulla carta.
Le solite feste paesane in cui per divertirsi è necessario il coinvolgimento di animali che, loro malgrado, sono costretti a sottostare alle risate, alle urla e alla violenza di umani insensibili e superficiali. Non c'è abbastanza gioco e divertimento nel programma che è stato organizzato? Non sono sufficienti le musiche, le competizioni sportive, per l'allegria di  grandi e piccoli? Per quale motivo ingaggiare intrattenimenti vergognosi quali la corsa di anatre, dove il rispetto per le altre forme di vita non è lontanamente considerato?
E' davvero assurdo che si debba ricordare all'Amministrazione di Caorso, che la legge 189/2004, art. 544-quater contro i maltrattamenti degli animali punisce chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali...
In questa gara lo strazio di creature non predisposte a simili competizioni è più che evidente; uno spettacolo diseducativo per le future generazioni, che impareranno a considerare gli altri viventi alla stregua di cose. 
Ricordiamo inoltre che in base all'art. 3 del DPR n. 150 del 31.3.1979 compete proprio ai Comuni la vigilanza e l'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali.
Le anatre, come qualsiasi altro animale costretto dalla volontà umana,  non si divertono in corse sguaiate, ma subiscono lo sfruttamento e l'arroganza della nostra specie. 
Invitiamo le persone con rigore morale e intellettuale ad abbandonare le tradizioni sadiche di un passato ormai lontano, per  cominciare ad usare coscienza e intelligenza di cui ci facciamo vanto .
Rammentiamo inoltre che la grandezza di un paese e il suo progresso morale, si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali
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LA  CRONACA DI CREMONA

24 AGOSTO 2007

 

- “Il palio del Nadar” allontana progresso e civiltà.-

La critica di alcuni animalisti. Il sindaco di Corso – Non è sfruttamento.-

 

Corso (PC): Una voce in difesa degli animali- E una critica alla corsa delle anatre che si svolgerà a Corso domenica 9 settembre in occasione della tradizionale sagra settembrina. – Il palio è l’ennesimo esempio di quanto “progresso” e “civiltà” siano solo parole scritte sulla carta. – Questo il commento di Enrica Boiocchi, vice presidente del Gruppo Bairo Onlus e responsabile dell’ufficio tutela animali a Soncino in provincia di Cremona. La critica è rivolta al coinvolgimento di animali in “intrattenimenti vergognosi dove il rispetto per  le altre forme di vita non è lontanamente considerato.”. Una dura opposizione, dunque, diretta anche nei confronti  dell’amministrazione comunale.- E’ davvero assurdo che si debba ricordare al Comune che esiste una legge che punisce chi organizza o promuove spettacoli e manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali.- E, a detta della vice presidente, - la gara è uno spettacolo diseducativo per le future generazioni, che impareranno a considerare gli altri viventi alla stregua di cose. Le anatre come qualsiasi altro animale, non si divertono in corse sguaiate ma subiscono lo sfruttamento e l’arroganza della nostra specie. Non c’è abbastanza gioco e divertimento nel programma organizzato? Non sono sufficienti le musiche e le competizioni sportive per l’allegria di grandi  e piccoli?- E ancora dall’associazione Onlus arriva un invito rivolto a tutti. – Le persone con rigore morale e intellettuale dovrebbero abbandonare tradizioni di questo genere che appartengono ad un passato ormai lontano, e cominciare ad usare coscienza e intelligenza.- La risposta dell’amministrazione comunale non si è comunque fatta attendere. Il sindaco di Corso, Fabio Collori, ha infatti sottolineato che – la tutela verso gli animali è comunque sempre tenuta in considerazione.- La manifestazione contestata è il Palio del Nadar, che prenderà vita il 9 settembre insieme all’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità piacentine della “strada del Po e dei sapori della Bassa”. La gara si svolge nell’ambito della fiera dell’anatra, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Corso, che inizierà il prossimo 7 settembre per concludersi venerdì 10 con il concerto del gruppo di cover Animali Rari – Lira


 

 

LA PROVINCIA DI CREMONA

24 AGOSTO 2007

 

Caorso, monta la protesta contro il “Palio dell’anatra”

 

Corso (PC): La Onlus “Gruppo Bairo” per la difesa degli animali, in un comunicato ha espresso il proprio diniego nei confronti della novità presente nel programma dell’ormai prossima sagra di Corso, che come anticipato nei giorni scorsi prevede “il Palio dell’anatra”: una corsa dei pennuti nella via principale del paese. “L’ennesimo esempio di quanto “progresso” e “civiltà” siano solo parole scritte sulla carta – sostiene il gruppo animalista – Non c’è abbastanza gioco e divertimento nel programma che è stato organizzato?...Per quale motivo ingaggiare intrattenimenti vergognosi quali la corsa di anatre, dove il rispetto per le altre forme di vita non è lontanamente considerato? E’ davvero assurdo che si debba ricordare che la legge 189/2004 art. 544 ter- quater contro i maltrattamenti punisce chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali.” Una protesta che a dire il vero, vista la semplicità dell’iniziativa (senza scopi agonistici né con premi particolari) pare eccessiva. Insomma, nulla  anche vedere con altri palii, dove realmente e spesso gli animali soffrono. (e.cal.)

 

 

LA PROVINCIA DI CREMONA
25 AGOSTO 2007
 
Caorso, repliche dopo le critiche al palio delle anatre
"Accuse del tutto assurde inviteremo gli animalisti"
 
Caorso (PC): - Il bel tacer non fu mai scritto.- E' con un proverbio che l'ideatore del "Palio del nadar", l'assessore comunale Stefano Cavalli, commenta l'intervento dell'associazione animalista Gruppo Bairo Onlus. Quest'ultima aveva definito "civiltà regressa" la corsa delle anatre in programma per  la domenica della sagra ( 9 settembre). Ricordando la legge contro il maltrattamento degli animali, puntando il dito contro i politci caorsani e parlando addirittura di "spettacolo diseducativo per le future generazioni". - Sono accuse assurde e non meritano neppure risposta..- spiega Cavalli, sconcertato, così come l'intera amministrazione, sorpresa dalle critiche verso un evento semplice, goliardico e che non intende nè maltrattare gli animali, nè urtare la sensibilità di chi assisterà. - Anche l'assessore Vladimiro Poggi, che insieme a Cavalli e alla Pro Loco sta curando l'evento, non accetta le critiche e ribatte:- Invitiamo i membri dell'associazione a Caorso per il Palio così potranno capire che non ci saranno nè sevizie nè strazi. Stupisce che ambientalisti e animalisti si muovano per un evento innocuo, anzichè intervenire su problemi più seri e impattanti.- (e.cal.

 

 

LIBERTA'
25 AGOSTO 2007
 
Caorso: La polemica non si placa
 
CAORSO (PC) - La corsa delle anatre in programma il 9 settembre non si ferma, nonostante le proteste di un'associazione animalista. Il Comune di Caorso, organizzatore con la Pro loco di quello che costituirà l'evento clou della "Sagra dal Nadar", non raccoglie la richiesta di sospendere l'iniziativa avanzata dal gruppo "Bairo", e rilancia, invitando Enrica Boiocchi, vicepresidente dell'associazione e responsabile dell'ufficio tutela animali di Soncino, ad assistere alla manifestazione per vedere con i propri occhi che il "Palio dal nadar" (una gara di velocità nel centro storico, che vedrà protagoniste 8 anatre) non ha niente a che fare con il maltrattamento nei confronti degli animali, e a fermarsi allo stand gastronomico del paese, la cui specialità sarà proprio il volatile.
"La corsa delle anatre - afferma Boiocchi in una lettera indirizzata al Comune di Caorso - è l'esempio di una delle solite feste paesane in cui per divertirsi è necessario il coinvolgimento di animali che, loro malgrado, sono costretti a sottostare alle risate, alle urla e alla violenza di umani insensibili e superficiali. Non c'è abbastanza gioco e divertimento nel programma della sagra?".
"Lo strazio di creature non predisposte a simili competizioni è evidente - sostiene la vicepresidente di "Bairo - Le anatre sono palmipedi, trascorrono la maggior parte della loro vita in acqua e non sono fatte per correre. Come qualsiasi altro animale costretto dalla volontà umana, non si divertono in corse sguaiate, ma subiscono lo sfruttamento e l'arroganza della nostra specie. Sarà uno spettacolo diseducativo per le future generazioni, che impareranno a considerare gli altri esseri viventi alla stregua di cose".
Boiocchi ricorda inoltre che l'amministrazione comunale è tenuta a far osservare leggi e regolamenti relativi alla protezione degli animali, che la legge punisce chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali, e lancia un ultimo appello: "Invitiamo le persone con rigore morale e intellettuale ad abbandonare le tradizioni sadiche di un passato ormai lontano, per cominciare ad usare coscienza e intelligenza di cui ci facciamo vanto. Il Comune di Caorso ci ripensi e dia un bell'esempio di civiltà".
"Si tratta semplicemente di un'iniziativa goliardica, che porterà beneficio alla Fiera di Caorso, divertirà gli spettatori e non farà male agli animali - commenta l'assessore competente Stefano Cavalli - Molti caorsani hanno accolto positivamente l'idea del Palio, che permetterà ai ragazzi di scoprire le tradizioni, la storia e la cultura del loro paese".
Da Cavalli arriva un'altra precisazione: "Noi acquistiamo anatre predisposte alla corsa, che non si spaventano, ma sono abituate, esattamente come i cani da corsa. Le proteste del gruppo Bairo sono infondate: invitiamo la signora Boiocchi a vedere di persona il Palio, ad assaggiare l'anatra ai nostri stand gastronomici, e ad occuparsi di chi maltratta sul serio gli animali, abbandonandoli in autostrada o facendoli combattere tra loro"

 

 

LIBERTA'
26 AGOSTO 2007
 
Caorso Con la Lega nazionale per la difesa del cane ed Enpa, si allarga il coro delle proteste contro la manifestazione
"Il Palio dell'anatra è incivile, fate correre gli uomini"
L'assessore Cavalli "Ci riuniremo prima del 9 settembre e valuteremo il da farsi"
 
Alessia Strinati
 
Caorso (PC) . La protesta contro il palio dell'anatra, la gara di corsa di otto anatre in programma a Caorso il 9 settembre si estende alle guardie zoofile della Lega nazionale per la difesa del cane e all'Enpa. I rappresentanti piacentini dei due gruppi si schierano dalla parte del Gruppo Bairo, l'associazione animalista che per prima ha chiesto al comune di Caorso di sospendere il palio definendolo "uno spettacolo incivile, diseducativo, crudele e irrispettoso dei diritti degli animali."
I tre gruppi chiedono ora all'amministrazione di sostituire la manifestazione con una gara tra uomini. L'amministrazione valuterà il da farsi all'inizio della prossima settimana. L'agente di polizia ecoofila della Lega nazionale per la difesa del cane Giovanni Peroni ricorda all'ideatore del palio, l'assessore caorsano Stefano cavalli (cfr Liberà 25 agosto) che "anche un bambino sa che non esistono in natura anatre predisposte alla corsa" per poi ricordare la prescrizione di legge in materia. - la Legge 189/2004 punisce con la reclusione dai 3 mesi a un anno o la multa da 3 mila a 15 mila euro chi, senza necessità, sottopone un animale a comportamenti o fatiche insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche - afferma Peroni - e la Legge regionale 2005 afferma che gli animali da compagnia, non destinati all'alimentazione o a fini produttivi, non possono essere utilizzati ed esposti a titolo di attrazione e di richiamo in ambienti o luoghi pubblici.- La guardia zoofila contesta pure la riscoperta  delle tradizioni, presentata dall'assessore come uno dei motivi alla base del palio: - Ora la sensibilità è cambiata; se si vogliono riscoprire le tradizioni, si organizzi una corsa coi sacchi, con l'uovo o il palo della cuccagna, senza coinvolgere animali. "La corsa delle anatre è uno spettacolo goliardico e divertente per la nostra specie, ma non lo è di certo per gli animali che lo devono subire. Le anatre hanno zampe palmate per muoversi nell'acqua. Farle correre fra umani che urlano in mezzo a una strada è violare la loro natura e aggiungere danno alla loro esistenza, già beffata dal fatto di essere considerate solo carne da macello.- Commenta infine Enrica Boiocchi vicepresidente di Bairo - Chiediamo all'amministrazione di Caorso una riflessione: esistono spettacoli strabilianti in cui gli uomini mostrano il meglio delle loro capacità, senza sottoporre gli animali ad inutili e assurdi giochi in cui la sensibilità nei loro confronti, non è lontanamente considerata.-  Esprime lo stesso parere Loris Burgio, dell'Enpa: - Anche la caccia alle streghe secoli fa era una "tradizione": vogliamo tornare a torturare e mettere al rogo nella rocca di Caorso?- commenta provocatoriamente il referente dell'associazione.- L'uomo ha una sensibilità etica più sviluppata di un animale e per tale motivo dovrebbe evitare di costringere gli altri esseri viventi a fare cose che non sono nella loro natura. Ci vuole la giusta misura per far coesistere le necessità umane e quelle animali.-
- Ci riuniremo e valuteremo il da farsi.- Commenta l'assessore Cavalli

 

 

LA PROVINCIA DI CREMONA
27 AGOSTO 2007
 
Festa con anatre e galli.
Mancanza di rispetto
 
Egregio direttore,
In questi giorni la mia attenzione di animalista è stata attirata, a livello locale, dalla notizia di due manifestazioni, la sagra dell'anatra a Caorso e il palio di Isola Dovarese, che prevedono la passeggiata per le strade del paese rispettivamente di anatre e di galli. In entrambi in casi, si tratta di mancanza di rispetto per gli animali, esseri viventi senzienti aventi diritti, tra cui quello a non essere costretti a comportamenti per loro innaturali. Secondo me, né le anatre né i galli si divertiranno, per quanto non vengano sottoposti a maltrattamenti. Mi chiedo perché nel XXI secolo debbano esserci ancora manifestazioni che preferiscono l'esibizione forzata di animali invece che libere, spontanee e magari anche improvvisate espressioni delle tantissime abilità umane di intrattenere, stupire e divertire: sarebbe molto più etico.
Giulia Lodigiani (Persico Dosimo Cremona)
 
Festa con anatre e galli.
Autorizzata dall'Asl?
 
Sig. direttore
la replica degli assessori di Caorso pubblicata sul quotidiano il 25 agosto ci ha stupiti. Come sempre in casi come questo infatti, veniamo accusati di interessarci di cose futili e poco serie proprio da coloro che organizzano cose futili, inutili ed anche un tantino contrarie a quanto prevede una legge dello Stato italiano!
A questo punto vorremmo proprio sapere se la Asl ha autorizzato tale corsa delle anatre
Francarita Catelani (Presidente dell'associazione di volontariato Una Cremona Onlus)
 
Festa con anatre e galli
Il "cancro" dell'indifferenza
 
Egregio direttore
l'indifferenza verso il dolore altrui è il vero cancro del genere umano. Negare l'importante relazione esistente tra rispetto per gli animali e la natura, e i problemi più gravi del genere umano, significa essere profondamente disinformati. Nessun problema può mai essere risolto in modo definitivo se non si tiene conto delle cause che lo generano. Rimandare il rispetto per gli animali a quando verranno risolti i problemi umani significa dire mai; significa negare il problema, che nasce proprio dalla separazione dei problemi, mentre tutto è collegato, come sono collegati gli organi che formano un unico vivente. Ma questo sembra che molti non riescano o non vogliano capirlo.
La corsa delle anatre è uno spettacolo goliardico e divertente per la nostra specie, ma non lo è di certo per gli animali che lo devono subire. Le anatre hanno zampe palmate per muoversi nell'acqua. Farle correre, fra umani che urlano in mezzo ad una strada, è violare la loro natura e aggiungere danno alla loro esistenza, già beffata dal fatto di essere considerate solo carne da macello.
Chiediamo all'Amministrazione di Caorso una riflessione in tal senso (...)
Enrica Boiocchi
(vice presidente Gruppo Bairo Onlus responsabile Ufficio tutela animali di Soncino)
 

 

LA PROVINCIA DI CREMONA

28 AGOSTO 2007

 

Corso, polemiche

Palio delle anatre dal Comune: si correrà regolarmente

Corso (PC): La decisione unanime è quella di non replicare ulteriormente per non alimentare la polemica,ma è altrettanto unanime la scelta di portare avanti l’idea del Palio dell’anatra. Attraverso il sindaco Fabio Collori l’amministrazione comunale smentisce infatti quanto ventilato nei giorni scorsi circa un’eventuale sospensione dell’iniziativa dopo le critiche  degli animalisti. La “corsa” dei pennuti in programma per domenica 9 settembre sarà discussa presto anche per definire  i particolari, ma l’intenzione è quella di rispettare i programmi, anche per mostrare a quanti assisteranno che non ci sarà nulla di male.Intanto al giornale sono arrivate altre lettere di protesta, una persino da Catanzaro. Il programma dell’evento, che riprende un’antica tradizione caorsana,  prevede la corsa di otto anatre, ognuno rappresenterà un’ideale rione del paese. Ci saranno così gli “storici” (abitanti del centro) i Sanrocchini (area compresa tra la chiesa e via Primo maggio), i Ferrovieri (viale della stazione) gli Acquatici (zona Peep e nuove aree residenziali) gli Arcangeli (frazione di Murandolo) i Diavoli ((Zerbio) i Cherubini (Fossadello) e infine i pescatori (Roncarolo). Sono previste tre o quattro manches su un palco lungo 80 metri. Al rione vincitore, il palio che verrà conservato fino alla gara del prossimo anno. un programma sul quale, dopo il primo intervento accusatorio dell’associazione animalista Gruppo Bairo di Soncino hanno ora espresso forti critiche anche altre associazioni, per ultima Una Cremona onlus ed Enpa di Piacenza

 

 

LIBERTA'
28 AGOSTO 2007
 
Palio dell'anatra, piovono e-mail
Caorso, il sindaco conferma per intero il programma della fiera
 
Alessia Strinati
 
Caorso (PC) - Gli animalisti hanno dato il via a una battaglia a colpi di spam per impedire il "Palio del nadar" la gara di corsa in una via del centro storico in programma il 9 settembre in occasione della fiera di Caorso. Ieri mattina, mentre il sindaco Fabio Callori ribadiva l'intenzione di non cancellare l'appuntamento è iniziata la spedizione di email dirette alla casella di posta elettronica del Comune e della biblioteca del paese. Lettere differenti firmate da uomini e donne che mirano alla sospensione della manifestazione e per protesta annunciano che faranno pubblicità negativa a Caorso. - La grandezza di un paese e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali - scrive uno di loro - teniamo ad informarvi che non visiteremo più il vostro paese finchè non abbandonerete tali abitudini irrispettose alla vita e informeremo di questa situazione amici e conoscenti. - - Si decida entro il 30 agosto altrimenti dal 31 inizieremo una vera campagna di protesta verso il palio e verso chi non si è impegnato velocemente per sostituirlo.- aggiunge in tono più minaccioso un'altra. A fare sintesi è ancora una volta Enrica Boiocchi, vicepresidente del gruppo "Bairo" che per primo ha avviato la protesta contro il palio:- La nostra idea non è cambiata: continueremo ad inviare lettere al comune di Caorso per esprimere il nostro parere sul "palio" finchè non si ricrederà.- - Mi sembra una protesta sproporzionata rispetto alla manifestazione che abbiamo in programma,- commenta il sindaco di Caorso - la nostra iniziativa non ha nulla a che vedere con i palii, in cui si costringono gli animali con la forza a fare ciò che non vorrebbero. Metteremo le anatre sulla pista: se vorranno correre correranno altrimenti si siederanno. Non intendiamo far loro del male ma ripristinare un'antica tradizione esistente nel nostro territorio.- Callori precisa infine che entro il weekend il Comune incontrerà la pro loco associazione con cui organizza la fiera per valutare la questione: - il palio ci sarà, poichè non riteniamo opportuno modificare il programma della manifestazione a causa di queste proteste, ma valuteremo come realizzarlo.-
 
 

 

LIBERTA'

30 AGOSTO 2007
 

 

Un'ordinanza della Regione, per scongiurare contagi, vieta feste ed esposizioni di volatili
 

 

Alessia Strinati

 

CAORSO (PC) – L’ombra dell’influenza aviaria cala sul palio dell’anatra di Caorso. Dopo aver resistito alle proteste di alcune associazioni animaliste, contrarie alla gara, definita“crudele” e “irrispettosa” dei diritti dei palmipedi, la prima edizione della corsa di anatre ideata dal Comune e dalla Pro loco del paese e ispirata al celebre palio di Siena potrebbe essere bloccata da un ostacolo sanitario di rilievo: il divieto di organizzare feste ed esposizioni di volatili vivi ordinato dalla Regioni Emilia Romagna in seguito allo scoppio di focolai di aviaria in alcuni allevamenti emiliano-romagnoli. Un provvedimento identico è stato emesso dalla Regione Lombardia, dove dovrebbero essere acquistate le otto anatre da corsa.

L’amministrazione comunale caorsana conferma comunque l’intenzione di organizzare l’evento, in programma domenica 9 settembre, in occasione della fiera settembrina. Nei prossimi giorni si saprà con certezza se il Palio potrà essere realizzato con anatre in carne e ossa o se si dovrà ripiegare su una soluzione alternativa.

Gli enti organizzatori del Palio devono fare i conti con le due ordinanze emesse nei giorni scorsi dalle Regioni Emilia Romagna e Lombardia che, dopo aver rilevato alcuni focolai di aviaria in allevamenti del territorio, hanno espressamente vietato di organizzare mercati, fiere, esposizioni o altri raduni con volatili vivi.

La misura sanitaria dell’Emilia Romagna dovrebbe essere in vigore fino al 6 settembre, quella della Lombardia fino al 3 settembre: la possibilità di organizzare il Palio il 9 settembre c’è, ma in pratica bisognerà lottare contro il tempo e confidare in un pizzico di fortuna. Innanzitutto è fondamentale che i provvedimenti regionali non vengano prorogati. In secondo luogo il Comune e la Pro loco dovranno probabilmente verificare se e quando riaprirà al pubblico il mercato lombardo in cui intendono acquistare i volatili, o cercare un rivenditore di palmipedi corridori in un’altra regione italiana esente da ordinanze anti-aviaria.

Per ora tutto procede come se il Palio fosse certo, con l’acquisto e l’installazione del vario materiale destinato a delimitare e attrezzare la piccola pista nel centro storico del capoluogo.

Proseguono anche le polemiche tra l’amministrazione comunale e le associazioni animaliste (il primo a farsi sentire è stato il gruppo Bairo, seguito dalla Lega nazionale per la difesa del cane e dall’Enpa): alle numerose mail indirizzate al Comune di Caorso da tutta Italia per impedire la manifestazione hanno risposto sul sito web del Comune la Giunta e alcuni cittadini.


 

 

LIBERTA’
6 SETTEMBRE 2007
 

Anatre da corsa, confermato il "palio dal nadar"
Caorso, solo un'ordinanza regionale potrebbe, per motivi sanitari, bloccare la manifestazione

Chiara Bruschi

Caorso (PC) - Ci vorrà ben altro per fermare il "Palio dal nadar" di Caorso. Solo un'ordinanza regionale potrebbe, per motivi sanitari, bloccare la manifestazione. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Callori e la Pro loco di Mario Maserati lo hanno ribadito in una conferenza stampa ieri, durante la quale hanno elencato tutti gli appuntamenti del mese di settembre. Per quel che riguarda la tanto discussa corsa delle 8 anatre tra i rioni di Caorso, gli organizzatori non fanno marcia indietro e, anzi, sono pronti al "via!", che scatterà alle 17 di domenica prossima, partendo da via Roma. Inoltre, l'assessore con delega alle attività produttive Stefano Cavalli, rilancia promettendo un altro appuntamento per lunedì sera, di cui non vuole dare anticipazioni se non la garanzia di un sicuro divertimento: si terrà così, alle ore 21 un nuovo evento goliardico, "The duck revenge", che, ideata con Pro loco e Anspi, terminerà alla Rocca. Dice la sua anche l'assessore alla cultura e marketing Vladimiro Poggi, che ribadisce: «Non accettiamo lezioni di civiltà da nessuno», riferendosi alle proteste di gruppi quali il "Bairo", la Lega nazionale per la difesa del cane e l'Enpa, che nei giorni scorsi hanno voluto sottolineare la crudeltà del palio, definito da "Bairo" «uno spettacolo incivile, diseducativo, crudele e irrispettoso dei diritti degli animali». La fiera dell'anatra, però non sarà solo palio: sabato alle 16 e 30 sarà inaugurato il centro sovracomunale di protezione civile, molto importante per la sicurezza, fanno sapere dalla Rocca, poiché diventa centro operativo di più comuni in casi di emergenze. Alle 11 di domenica, invece, sarà inaugurata ufficialmente la "Strada del Po e dei sapori della Bassa", percorso turistico-gastronomico che, sottolinea Callori, «contribuisce a riportare Caorso tra i principali comuni in questo settore». Tra bancarelle di prodotti tipici e banchi di beneficenza, gite sul Po con la motonave Calpurnia, musica e danze anche un'altra specialità in perfetto tema con la festa, le tagliatelle al sugo d'anatra, che, promette la pro loco, «sono squisite». Programmi anche per i successivi fine settimana: nei giorni del 14, 15 e 16 settembre si terrà il raduno provinciale degli alpini, «primo in 56 anni», come ha voluto sottolineare l'assessore Poggi, mentre nel penultimo week end del mese vedrà i natali la festa provinciale della cipolla di Roncarolo di Caorso, patrocinata dalla Provincia di Piacenza.
«Un settembre così ricco di iniziative Caorso non lo ha mai visto - hanno ribadito gli amministratori - non siamo solo il paese della centrale». «Invito ancora - ha concluso il sindaco - chi ha detto "no" al palio a venire a vedere come nessuno spingerà le anatre alla corsa e come nessuno le maltratterà».

 

 

LA PROVINCIA DI

LA PROVINCIA DI CREMONA

7 NOVEMBRE 2007

 

Cane fatto morire di fame e sete. Una lezione dai ragazzi di Brazzuoli

 

Gentile direttore,

rispondiamo ai ragazzi delle classi 2' A e B della scuola media Brazzuoli, che nelle loro lettere al quotidiano La Provincia, hanno dimostrato di possedere grande sensibilità e civiltà, più di quanta se ne possa trovare nel mondo degli adulti. E' lodevole la loro condanna verso un "artista" che ha saputo con cinica perversione, lasciar morire di fame e di sete un cane randagio, già provato dalla crudeltà umana, mostrando la sua fine come fosse un "quadro d'autore" Uccidere una vita è sempre un crimine, qualsiasi forma essa possa avere. Ogni singolo vivente su questa terra è unico e irripetibile, per questo merita rispetto e non deve essere mai sottoposto a sevizie o torture per futili motivi umani. Il grande Ghandi affermò che un Paese si riconosce nel suo processo civile, anche da come tratta i suoi animali: risp ettare tutto ciò che vive è valore di grande importanza nella nostra società, abituata guardare con leggerezza e trascuratezza, alle esigenze di coloro che silenziosamente ci vivono accanto. Il ragazzo che oggi rispetterà un animale, sarà l'uomo che domani si attiverà per evitare sofferenze e abbandoni ingiustificati. Auspichiamo alle generazioni future e in particolare ai ragazzi delle classi seconde, scuola media Brazzuoli, una crescita continua verso tale importante traguardo.

Enrica Boiocchi

Vicepresidente Gruppo Bairo Onlus

resp. ufficio tutela animali Soncino, Cr)

 
 

 

LA PROVINCIA DI CREMONA

7 NOVEMBRE 2007

 

Soncino Gruppo Bairo

Cani, appello contro l’abbandono

 

Soncino (CR) – Guardali negli occhi prima di abbandonarli – è il messaggio del Gruppo Bairo Onlus di Soncino per sensibilizzare la gente a non disfarsi dei propri ausiliari. Purtroppo l’abbandono dei cani è un fenomeno  che non cessa a diminuire. La presenza di strade statali e provinciali sul nostro territorio favorisce tali episodi d’inciviltà. Abbandoni che sono anche l’origine di incidenti stradali. L’altra settimana per l’abbandono in via Melotta di un grosso terranova di colore nero, scaricato da un’auto scura di fronte alla trattoria Cooperativa, sono intervenuti gli agenti della polstrada che hanno segnalato il ritrovamento all’apposito ufficio tutela animali (tel. 329/8122367). L’abbandono dei cani è un fenomeno favorito dalla non iscrizione all’anagrafe canina.
 

 

 

LA PROVINCIA CREMONA PIACENZA
4 DICEMBRE 2007
 
Cucciolo ucciso, Bairo parte civile
Il Gruppo di Soncino si è recato sul luogo del fatto ed ha raccolto testimonianze
 
Soncino (CR): Dopo l'uccisione di un cucciolo di sette mesi, freddato da una fucilata da parte di un cacciatore 60enne di Soncino, nella giornata di ieri si è mobilitato anche il Gruppo Bairo.
"Nei giorni scorsi nella campagne di Soncino, in provincia di Cremona - si legge nella nota diffusa nella giornata di ieri - un cucciolo di sette mesi, mentre passeggiava con due bambini, è stato freddato volutamente con un colpo di fucile da un cacciatore sotto lo sguardo incredulo dei suoi padroncini. L'unica colpa è stata quella di essersi allontanato dai suoi accompagnatori. L'autore del folle gesto è stato identificato. La denuncia è stata inoltrata da chi di docere, a successivamente, purtroppo, è stata ritirata. In questa vicenda si riscontra ampiamente il reato di maltrattamento di animali in base alla legge 198/94 e la violazione delle leggi vigenti sull'uso delle armi. Pertanto Enrica Boiocchi, in qualità di responsabile dell'Ufficio Tutela Animali di Soncino, vicepresidente dell'Associazione Gruppo Bairo Onlus, dopo essersi attivata recandosi sui luoghi dove è avvenuto il fatto e raccogliendo tutte le informazioni sull'acc aduto - con l'Associazione italiana difesa Animali e Abiente AIDAA, si costituiranno parte civile nell'auspicabile processo contro il colpevole di questo gesto efferato. (s.f.)
 

 

 

LIBERO
8 DICEMBRE 2007
 
Poveri cuccioli in gabbia per le mostre
 
Una mostra del Cucciolo a Meda: per mostre come quella, gli animali subiscono sofferenze fisiche e psichiche inimmaginabili, giornate intere trascorse in gabbia. Mostrare gli animali come semplici oggetti è fortemente diseducativo. Ci auguriamo che anche Meda sia sensibile al nostro appello e che segua l'esempio di altre città che hanno ripudiato mostre e tristi spettacoli.
Enrica Boiocchi Gruppo Bairo onlus
 


AVANTI

 

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