LA NAZIONE (GROSSETO)
09/02/2006
CHI STA PROTESTANDO
Animalisti ma poco maremmani GROSSETO — La «Bairo onlus» è una organizzazione nel cui sito «bairo.info» si indica come suo scopo la «difesa degli animali». Le sue sedi sono a Milano e Cremona; in provincia di Cremona a Soncino ha sede il conto corrente postale del gruppo. La presa di posizione per il canile di Grosseto, che è stata inviata per e-mail ai giornali, è appoggiata da circa 500 firme. Di esse non molte appartengono a cittadini toscani: nove della provincia di Firenze, uno di Pisa, uno di Arezzo, uno di Siena, uno di Lucca, uno di Livorno. I residenti in provincia di Grosseto sono quattro: una donna di Orbetello: Anna Maria Bossi, due cittadini di Follonica: Valentina Cantini e Roberto Bianchi ed uno del capoluogo Gianfranco Giannelli.
riferimento all'indirizzo: https://bairo.info/lett406.html
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LA NAZIONE (GROSSETO)
09/02/2006
LA NAZIONE (GROSSETO)
POLEMICA Petizione del gruppo Bairo Canile comunale Mancano i soldi abbondano le critiche GROSSETO — Si parte da lontano addirittura dal 1998 quanto la Regione stanziò poco più di 102 milioni di lire quale contributo per la realizzazione del canile municipale che a tutt’oggi non esiste. «Perché — si domanda il gruppo Bairo Onlus — nonostante le tante promesse e un’interrogazione del consigliere comunale Paolo Pisani?». «E nonostante — altra domanda — la conseguenza di dover affidare i cani ad un canile privato convenzionato pagando «un miliardo di lire l’anno». Da questa premessa Bairo Onlus parte per chiedere che fine abbiano fatto i soldi elargiti dalla Regione? Come è possibile che fino ad oggi non si siano trovati i fondi per costruire un canile che la legge impone? Se è giustificato che si «spenda denaro pubblico per un canile privato? Viene «controllato il benessere dei cani» in questo canile privato? La parola al Comune. Il responsabile dell’ufficio ambiente Arturo Bernardini puntualizza subito che i soldi erogati dalla Regione non essendo stati utilizzati sono tornati alla Regione. «Nel 1998. quando ancora non era prevista una localizzazione urbanistica per il canile (oggi è indicata a nord della Rugginosa). si avviò l’iter per un canile alle Strillaie ma non se ne fece di nulla». Il progetto, che riguardava solo la struttura e non le infrastrutture oggi richieste dalla legge, doveva sorgere più o meno nell’area del contestato impianto del Cdr. Il che è tutto dire... E’ vero — lo ammette senza difficoltà il Comune — che oggi i cani randagi sono affidati per un accordo allo «Zoo service», struttura privata, con tutti i requisiti necessari, certificati dall’Asl, che incassa mediamente 2,6 euro al giorno per ogni cane e che ospita circa 420 animali. Al perfezionamento dell’accordo con lo «Zoo service» lavorò a suo tempo anche lo stesso Paolo Pisani, che ha firmato l’interrogazione citata da Bairo Onlus e che allora era responsabile dell’ufficio ambiente del Comune. E’ stata fatta di recente una gara pubblica a livello europeo per rinnovare la convenzione, trovare una struttura a cui affidare i cani mettendo alla pari tutte le ditte, provviste dei requisiti ed interessate a svolgere il servizio. La gara, secondo quanto ha evidenziato Bernardini, è andata deserta. Non ha partecipato neanche lo «Zoo service». Il Comune è ora alla ricerca di una soluzione ovviamente cercando di risparmiare senza abbassare la qualità del servizio. Controlli su come sono tenuti i cani allo «Zoo service»? Alla domanda meglio di chiunque altro può rispondere Marlena Greco Giacolini, responsabile locale Enpa, nota nella zona per un attivismo eccezionale: «Lo "Zoo service" non è un hotel a 5 stelle ma è tutt’altro che un lager: i cani sono tenuti bene, le verifiche frequenti, il cibo di marca, i controlli veterinari adeguati. Per chi lo desidera abbiamo una cassetta Vhs che è stata realizzata, su invito Enpa, da una troupe del programma di Licia Colò. Certo ci vorrebbe più spazio: addirittura sono da montare da un anno molti box ma il Comune non concede il permesso per allargare la struttura». Lo «Zoo service» per la cronaca è aperto ogni giorno alle visite del pubblico. La situazione è molto più complessa per il nuovo canile nella zona a nord della Rugginosa. I terreni non sono di proprietà del Comune, devono essere espropriati ed urbanizzati; la struttura da realizzare dovrebbe avere caratteristiche previste dalla legge per le quali la spesa ultima non sarebbe di 102 milioni di lire ma di qualche milione ma di euro. Il Comune non ha queste risorse e stata pensando ad un «projet financing» per realizzare comunque la struttura con l’intervento di privati che in cambio del costo di costruzione avrebbero la gestione pluriennale della struttura.
riferimento all'indirizzo: https://bairo.info/lett406.html
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SAVONA NOTIZIE
09/02/2006
Cresce la protesta contro l'uso degli animali nei circhi
ASN nei giorni scorsi ha pubblicato la denuncia dei Verdi liguri contro l'autorizzazione del Comune di Genova allo spettacolo di un circo che utilizza animali (il fatto assume ancora più riflesso dopo gli avvenimenti di ieri che hanno portato a sequestri in un circo romano - l'articolo è riportato in home page).
La notizia ha scatenato anche il Gruppo Bairo che ci ha inviato questo messaggio sottoscritto da centinaia di firme che si uniscono alla protesta ligure.
Egregi signori
ci uniamo alla protesta contro il circo che usa gli animali. Mentre le società più civili (vari comuni italiani) rifiutano il circo con animali nel proprio territorio, il Comune di Genova si attesta sulla retroguardia non accordando all'etica e alla civiltà valore alcuno mentre agli interessi e clientele, molto. Il circo con gli animali è una forma di moderna schiavitù. Il circo sfrutta crudelmente esseri senzienti, privandoli di dignità, di benessere e del diritto a vivere secondo la loro etologia. Molte volte gli animali sono importati illegalmente e molti di essi vengono poi confiscati dalle Forze dell'Ordine. Gli animali sono tanto carini da vedere, certo, gli elefantini, gli orsi, i leoncini, le tigri, sono proprio animali che vale la pena ammirare, ma quanti si soffermano a pensare che loro non sono altrettanto contenti di dare spettacolo e di passare la vita in gabbie anguste? Si portano volentieri i bambini al circo anche perchè attraverso di esso possono vedere animali altrimenti inaccessibili. Ma lo spettacolo di animali in gabbia, lontani dal loro ambiente e dai loro comportamenti naturali, difficilmente può essere proposto come "didattico" specialmente per i bambini. Al contrario, fa vedere una realtà fasulla e lungi dall'essere formativo lo spettacolo è diseducativo e, per di più, infinitamente triste. L'animale del circo deve diventare un automa, non può permettersi di sfidare il padrone o fare un passo falso. L'animale che commette il minimo errore imparerà a ubbidire nel modo più duro possibile. Le punizioni saranno esemplari, impossibile dimenticarle. Alcuni non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia perchè sono talmente disperati e rassegnati che non riescono più a mangiare. Nel lungo periodo necessario per piegare la volontà di un animale si arriva anche a togliergli acqua e cibo. "Alla lunga" - ha affermato un domatore - "devono assecondare l'uomo o morire". Alcuni forse, i più fortunati, scelgono la morte. Chiediamo alle persone ragionevoli, a coloro che riflettono sull'etica, che ripudiano le sofferenze inflitte ai deboli e indifesi, di fare un passo avanti e di boicottare il circo e, al momento delle elezioni, ricordarsi dei propri politici e scegliere. Gruppo Bairo Onlus bairo.info
riferimento all'indirizzo: https://bairo.info/lett409.html
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CORRIERE DELLE ALPI
18 MARZO 2006
Smettetela di usare gli animali per capriccio
Quanto sarebbe più saggio smettere di usare animali e parti di animali come fossero oggetti; per il nostro uso, abuso, capriccio e tanta disumanità! Quanto sarebbe onesto, etico, giusto lasciare agli animali la loro vita e, nell’era della tecnologia avanzata, usare prodotti, oggetti, materiali, cose e non esseri viventi resi prodotti (polli, animali da allevamento), oggetti (piume,), materiali (pellicce), cose (corpi da vivisezionare). Quanti meno problemi, paure, crudeltà e vergogna per la società umana! Gruppo Bairo Onlus
riferimento all'indirizzo: https://bairo.info/lett443.html
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LA PROVINCIA DI CREMONA 22 MARZO 2006
"Animali, i nostri fratelli minori" Progetto per alunni delle scuole
provincia di Cremona Le scuole primarie di Ombriano e Capergnanica (secondo circolo didattico di Crema), in collaborazione con il gruppo Bairo Onlus, hanno messo a punto il progetto ‘Animali: i nostri fratelli minori’, che gode del patrocinio del Comune di Soncino. L’iniziativa coinvolge le classi terze, quarte e quinte. Il progetto si propone di sviluppare nei bambini una cultura di rispetto e di sensibilità verso gli animali per promuovere l’educazione alla convivenza civile in modo inusuale. Con il supporto degli insegnanti e degli animatori del gruppo gli alunni delle due scuole apprenderanno conoscenze di natura scientifica ed etica, maturando la giusta sensibilità in ordine alle tematiche del randagismo e dell’abbandono degli animali. Il progetto prevede anche la raccolta di materiale documentale e l’elaborazione di cartelloni con disegni, fotografie, lavori scritti. Inoltre sono in programma visite al canile municipale di Crema, dove si trovano anche gatti. Per la loro prima comunione le classi terze di Ombriano stanno pensando di adottare un cane a distanza, ricevendone la foto e venendo periodicamente informate sulle sue condizioni. A giugno il progetto culminerà probabilmente in una mostra alla Rocca Sforzesca di Soncino. |
IL GIORNO 23 MARZO 2006
La storia: alle elementari di Crema e Soncino Fido sale in cattedra e da lezioni di amicizia
Ivan Albarelli
Crema (CR) - Nelle scuole primarie di Crema e Soncino gli animali sono diventati materia di studio. Non si tratta delle solite, noiose lezioni di scienze in cui si spiega la differenza fra mammiferi e invertebrati, ma di incontri che vedono la partecipazione attiva dei bambini delle classi seconde, terze, quarte e quinte. Obiettivo: imparare ad amarli e rispettarli. Un esperimento, partito a Crema nell’anno scolastico 2004/04 ed esportato a Soncino quest’anno, con pochi eguali in Lombardia. Merito di Enrica Boiocchi, vice presidente dell’associazione animalista Bairo (bairo.info). E’ lei a fare la spola fra le quattro scuole dei due Comuni per due ore di lezione al mese. Un totale di cinque incontri concentrati nel secondo quadrimestre, ma non per questo poco impegnativi. L’accordo raggiunto con le direzioni didattiche è stato il primo passo. Poi le lezioni sono partite a vele spiegate. – L’entusiasmo dei bambini è tale che difficilmente nelle due ore riesco a portare a termine la lezione che mi ero preparata – racconta Enrica – Sono mille le domande che mi pongono. Curiosità innocenti e a volte divertenti, spesso impegnative, ma che rivelano una forte sensibilità. Mi sono anche accorta che per loro è importante narrare le proprie esperienze, un episodio piacevole che vede protagonista il gatto del cortile, piuttosto che il randagio incontrato durante una passeggiata in campagna.- Andrea 10 anni, racconta di quando era a letto con la febbre e la borsa del ghiaccio in testa: - A un certo punto la borsa è caduta e il mio cane, che era ai piedi del letto, l’ha raccolta e me l’ha data.- Velentina ricorda invece il giorno in cui andò al canile con i genitori per portarsi a casa un quattrozampe. Scocca il colpo di fulmine con un cane che però è malato:- Il papà e la mamma volevano che ne scegliessi un altro, ma io ho preferito aspettare che lo operassero e che guarisse e poi è venuto a casa con me.- Una zona ancora agricola dove è frequente avere in casa animali domestici, questa, ma dove lo è altrettanto imbattersi nei camion carichi di maiali destinati al vicino mattatoio. A Enrica il compito di trasmettere – in un’età così delicata – regole semplici di amore per qualsiasi animale e anche affrontare, con tutte le cautele del caso e d’accordo con le famiglie, argomenti difficili: vivisezione, l’industria delle pellicce. – Ai bambini spiego che dalla gallina al cane o al gatto ognuno ha una sua intelligenza e merita rispetto.- Le iniziative non si fermano alle lezioni in classe.- Abbiamo organizzato la visita al canile di Crema martedì prossimo – spiega il dirigente scolastico della Direzione Didattica del Secondo Circolo d Crema Pietro Bacecchi – I bambini delle terze stanno raccogliendo scatolette di cibo da portare in dono. Mentre per la prima Comunione gli alunni delle terze di Ombriano hanno deciso di adottare a distanza un cane.- A fine anno, al Castello di Soncino, i bambini esporranno i disegni preparati con l’aiuto delle maestre e di Enrica. A fare gli onori di casa il sindaco Francesco Perdetti. |
PRIMA PAGINA IL NUOVO TORRAZZO 24 MARZO 2006
Con il Gruppo Bairo i bambini delle scuole Primarie di Ombriano e Capergnanica imparano a rispettare chi non può difendersi
Siamo nella civiltà ipertecnologica del virtuale, dell'artificiale, dell'anestesia dei sentimenti. Eppure il bambino, anche se per certi versi "digitale" della società globalizzata, non ha perso la capacità di resistere alle tentazioni dell'indifferenza, dello svuotamento valoriale, dell'omologazione a una tendenziale apatia di fronte a qualsiasi evento come davanti a un "déjà vu". Riesce ancora, per fortuna, a coltivare rapporti, a provare stupore , ad amare gli animali. Soprattutto se la famiglia e la scuola non lo lasciano solo, gli insegnano l'alfabeto delle emozioni, non abdicano al ruolo di agenzie educative intenzionali. Le Scuole Primarie di Ombriano e Capergnanica (Secondo Circolo Didattico di Crema ) hanno individuato nella cultura animalista un interruttore per accendere la sensibilità dei bambini e per promuovere l'educazione alla convivenza civile in modo inusuale. E' nata così la collaborazione con il Gruppo Bairo Onlus, sorto nel 2002 per diffondere una cultura di rispetto nei confronti di chi non può parlare e difendersi da solo. Al Progetto, intitolato "Animali: i nostri fratelli minori" e patrocinato dal Comune di Soncino, hanno aderito, unici due esempi in campo provinciale, il Secondo Circolo Didattico di Crema e l'Istituto Comprensivo di Soncino, con le classi terze, quarte e quinte di alcuni loro plessi, supportate dalle insegnanti e dalla Vicepresidente del Gruppo Enrica Boiocchi. A Ombriano e Capergnanica i bambini dialogano con l'esperta, acquisiscono conoscenze di natura scientifica ed etica, maturano la giusta sensibilità in ordine alle tematiche del randagismo e dell'abbandono degli animali, raccolgono materiale documentale, elaborano cartelloni con disegni, fotografie, lavori scritti, navigano all'interno del sito bairo.info sulla scia di precisi obiettivi formativi. Presto visiteranno il canile municipale di Crema, dove si trovano pure molti gatti e per l'occasione stanno raccogliendo scatolette di cibo da portare agli animali. Per la loro Prima Comunione le classi 3' di Ombriano stanno pensando di adottare un cane a distanza, ricevendone la foto e venendo periodicamente informate sulle sue condizioni. A giugno il Progetto culminerà probabilmente in una mostra alla Rocca Sforzesca di Soncino, organizzata in sinergia con il locale Istituto Comprensivo, a dimostrazione del fatto che le Scuole sanno unirsi quando l'obiettivo è importante. Qui è l'educazione alla solidarietà e all'amicizia con gli animali, specie quelli abbandonati, in una sorta di cantico francescano del terzo millennio, di partnership con chi si presenta come soggetto debole sulla base di un atteggiamento empatico, di recupero delle proprie radici in un contesto di comunione armonica e di fratellanza allargata con tutti. Il linguaggio dei bambini e quello silenzioso degli animali si sono incontrati facilmente e hanno fatto subito scattare una comunicazione che non ha bisogno di parole. Il premio Nobel spagnolo Camilo José Cela distingue tra gli uomini che hanno ricevuto in sorte di camminare lungo la via dei fiori e quelli ai quali è stato imposto di trascinarsi per la via dei cardi e dei rovi. Con l'educazione al rispetto e all'amore per gli animali che stanno ricevendo i nostri bambini potranno essere soltanto uomini dei fiori. Il Dirigente Scolastico della Direzione Didattica 2' Circolo di Crema Prof. Pietro Bacecchi
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CREMONAONLINE 27 MARZO 2006
LEZIONI DI AMORE PER GLI ANIMALI
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IL GIORNO - Giovedì 1 giugno 2006
DISEGNI E RICERCHE SUGLI ANIMALI SARANNO IN MOSTRA DOMANI AL CASTELLO
I bambini di Soncino fanno la festa a cani e gatti
Soncino (Cremona) - Domani mattina grande festa al Castello di Soncino. Saranno esposti disegni e ricerche sugli animali realizzati dai bambini delle scuole primarie di Crema e Soncino che hanno seguito le lezioni "animaliste" di Enrica Boiocchi.
<<Sarà un momento di allegria e di riflessione sui temi affrontati in classe - spiega la vice presidente dell'associazione Bairo - : il rispetto e l'amore per gli animali e le crudeltà inflitte dall'uomo>>. I lavori realizzati in aula ed esposti domani si suddividono in quattro categorie: abbandono, randagismo, vivisezione, circhi e zoo. Tutti saranno chiamati a partecipare alla pesca di beneficenza. Il ricavato sarà devoluto ai cani randagi della zona. E' il secondo anno che il corso viene organizzato (primo esperimento del genere, almeno in Lombardia) e il successo fra bambini, genitori e istituzioni ha superato le più rosee aspettative. E a settembre si ricomincia. <<I bambini hanno dimostrato sensibilità e partecipazione nei confronti dei temi trattati, anche quelli più delicati come la vivisezione, affrontata con le classi quinte>>. La mostra rimarrà aperta fino domenica.
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LA PROVINCIA DI CREMONA
Venerdì 2 giugno 2006
‘Animali, nostri fratelli minori’ lavori esposti nel castello
Soncino — Oggi e domenica sarà aperta al pubblico presso la torre del capitano della rocca sforzesca la mostra ‘Animali:nostri fratelli minori’ realizzata dagli alunni della Scuola primaria di Soncino e del Secondo Circolo Didattico di Crema. Si tratta di una serie di disegni, frutto del progetto attivato nell'anno scolastico 2005/06, alla cui promozione hanno contribuito il comune di Soncino e il Gruppo Bairo rappresentato da Enrica Boiocchi.
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LA PROVINCIA DI CREMONA
Domenica 4 giugno 2006
Si terrà nella Torre del capitano convolti studenti di Soncino, Gallignano, Crema, e Capergnanica
Una mostra contro l’abbandono degli animali
SONCINO (CR) — Il grande amore per gli animali nella torre del capitano della rocca sforzesca. Una mostra che testimonia la sensibilità degli allievi delle scuole elementari di Soncino, Gallignano, Crema, Ombriano e Capergnanica su temi di grande attualità come l’abbandono degli animali domestici, la vivisezione, i combattimenti clandestini tra cani. Una bella iniziativa portata avanti dall’associazione Bairo di Soncino rappresentata in castello dall’educatrice Enrica Boiocchi. Erano presenti alla vernice il sindaco Francesco Pedretti e l’assessore Gianni Maccabelli, i dirigenti scolastici Piero Tinelli e Pietro Bacecchi. Un’iniziativa che fa parte del progetto scolastico ‘Animali nostri fratelli’, tesa a sensibilizzare i ragazzi al rispetto degli animali. Nella sala al primo piano della torre del capitano sono esposte una cinquantina di lavori, pastelli ed acquerelli, realizzati dagli allievi delle scuole di Soncino e Gallignano. Nella torre di mezzo del quadrilatero della rocca altrettante opere degli studenti delle scuole del cremasco, con collage di quotidiani e riviste, materiale fotografico e disegni. La mostra chiude oggi pomeriggio.
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CREMONA OnLine
11 GIUGNO 2006
I ricchi pensionanti dell'hotel-casinò Mirage di Las Vegas pagano $ 500 per imparare i metodi-tra questi gli ultrasuoni-con cui indurre i delfini a saltare e ballare. Una barbarie. E' grave la situazione dei delfinari: le condizioni di detenzione nelle piccole vasche , i metodi di addestramento adottati per costringere gli animali ad eseguire esercizi spettacolari e spesso la violenza che a questi si associa sono alcune delle cause di morte di molti esemplari. Nell’era della multimedialità gli animali sono ancora costretti ad una diseducativa esposizione tesa a rallegrare i visitatori. L’intera vita passata tra recinti, sbarre o piccole piscine e le continue sofferenze fisiche e psicologiche che ne derivano, determinano dolore e patologie del comportamento. E' crudele ed antieducativo costringere migliaia di animali ad una vita di sofferenza. E' indispensabile la diffusione di programmi didattici atti a diffondere la conoscenza degli animali in libertà; un concetto che si dovrebbe apprendere sin dall'infanzia ed essere materia d'insegnamento nelle scuole, oltre che nelle famiglie (esemplare, al riguardo, l'opera intrapresa nelle scuole di Soncino da Enrica Boiocchi, vice presidente del gruppo Bairo). L'importante è comprendere che, come per i diritti umani, anche tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza. Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale ed ogni privazione di questa sua libertà è contraria a questo diritto. Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
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LA CRONACA DI CREMONA E PROVINCIA
11 GIUGNO 2006
Lo sportello Provinciale per i diritti degli animali:- Pronti a costituirci parte civile contro i responsabili.-
Polpette killer per volpi, i cacciatori si difendono
di Bibbiana Sudati
La morte di Bacco, cane da soccorso dell'Unità cinofila della Croce Rossa di Cremona ha suscitato sconcerto in città e subbuglio in parecchi ambienti, compreso quello dei cacciatori. Di fronte a fatti come quelli accaduti domenica scorsa, ma che già da qualche tempo si stanno ripetendo in provincia e che hanno già causato la morte di decine di cani, di razza e non, il mondo venatorio è quello contro il quale si punta il primo indice. I cacciatori cremonesi però non ci stanno e si difendono. Se è vero, come sembra essere stato ormai accertato, che la salsiccia avvelenata che ha ucciso Bacco era stata posizionata per una volpe, i cacciatori spiegano che si tratta di mezzi a loro consoni nè tantomeno necessari. - per eliminare volpi o corvi o qualsiasi ipotetico animale che possa dare fastidio alla selvaggina - dicono - esistono i piani di controllo concordati con l'amministrazione provinciale ai quali ci atteniamo.- Insomma non esisterebbe alcuna necesstà da parte degli amanti della caccia di ricorrere a mezzi alternati, per altro illegali. Poi sono gli stessi cacciatori a non escluderlo, esistono "le schegge impazzite", qualcuno insomma che opera secondo i propri metodi, al di fuori delle regole. Ma questi personaggi possono appartenere a qualsiasi ambiente e non essere necessariamente, dei cacciatori, che tra l'altro potrebbero subire un danno, visto che le battute avvengono spesso in compagnia dei propri cani.
Ma dall'ambiente della caccia arriva però anche una conferma: il territorio cremonese sarebbe ricoperto di esche avvelenate per nutrie. Dunque un nuovo pericolo per il resto della fauna e per gli stessi cani da caccia. Preoccupati, oltre che alquanto infuriati, gli animalisti.- Gli episodi si stanno ripetendo sul nostro territorio in modo allarmante,- spiega Enrica Boiocchi dello Sportello Provinciale per i Diritti degli Animali.- Purtroppo solo ora che sono morti cani particolari e ritenuti più importanti per il loro ruolo fondamentale nelle attività di soccorso, la vicenda ha creato clamore. Ma non devono essere dimenticate le decine di animali, chiamiamoli "normali" che questo autunno sono morti nelle nostre campagne. Boiocchi si riferisce ai 26 cani da caccia morti tra mille sofferenze dopo aver divorato polpette avvelenate, intrise,il più delle volte, di diserbante, stricnina o sostanze antigelo. All'epoca, vista la zona in cui si erano verificati i decessi, quella a cavallo del confine bresciano (tra Robecco d'Oglio, Corte de' Frati, Persico Dosimo, Scandolara Ripa d'Oglio, si era parlato di faida tra cacciatori, ma anche la mano misteriosa di chi getta esche avvelenate direttamente nei giardini di casa. Una cosa del genere potrebbe essere accaduta a fine maggio a Spinadesco dove ben sei cani - tra cui un bastardino che è morto - sono rimasti avvelenati senza uscire dai cortili.- Purtroppo ci sentiamo con le mani legate e impotenti - continua Boiocchi - perchè difficilissimo risalire agli autori. Le ipotesi sono tutte plausibili sia quella della caccia alle volpi sia quella dell'uccisione mirata dei cani. Il punto che negli ultimi mesi gli episodi si stanno moltiplicando e allargando a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una vera piaga.-
E mentre lo Sportello Provinciale sta valutando se sporgere una denuncia e dichiararsi parte civile nel fortunato caso in cui i colpevoli vengano trovati, proseguono le indagini della Polizia Provinciale che pare avere in mano elementi importanti per riuscire a risolvere questo giallo.
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LA PROVINCIA DI CREMONA
14 GIUGNO 2006
Il caso. Del Gruppo Bairo
Esche al veleno e strage di cani Scatta l'esposto
«Il Gruppo Bairo onlus ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cremona atto a denunciare lo sterminio, per mano di ignoti, dei cani della Croce Rossa avvenuto in provincia di Cremona e altri casi simili susseguitesi nella medesima provincia». Questo l’attacco del comunicato diffuso ieri da Enrica Boiocchi, vice presidente del gruppo. «Si denuncia altresì — continua la nota — il tentativo gravemente dannoso ed illegale di utilizzare esche velenose per l'uccisione di nutrie e volpi che popolano la zona in cui sono stati avvelenati i cani. Si informa che qualora fossero individuati i responsabili di questa vergognosa strage il Gruppo Bairo Onlus si costituirà parte civile nel procedimento. Si chiedono azioni concrete ed energiche da parte di tutti coloro che hanno il dovere di vigilare sul territorio, si chiede inoltre a tutti i cittadini di informare su eventuali notizie utili cui si viene a conoscenza, affinché gli autori di questi atti ignobili e criminali vengano scoperti e puniti».
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L’OPINIONE DEL CREMASCO 16 GIUGNO 2006
Troppi cani avvelenati. Allarme del Gruppo Bairo
I proprietari di animali, soprattutto cani, stiano attenti. Questo l’allarme lanciato dal Gruppo Bairo, l’associazione che si occupa della tutela degli animali con sede a Soncino. - E’ un fenomeno che si sta allargando.- spiega Enrica Boiocchi, responsabile dell’ufficio tutela animali di Soncino.- Nelle nostre campagne ma anche nei giardini pubblici, ignoti spargono veleni per uccidere illegalmente, topi, nutrie, volpi….veleno che spesso incidentalmente finisce nella bocca di altri animali come appunto i cani.- A questo proposito il Gruppo Bairo ha presentato un esposto alla Procura della repubblica di Cremona atto a denunciare lo sterminio, per mano di ignoti, dei cani della Croce rossa avvenuto in provincia di Cremona – Qual’ora fossero rintracciati i responsabili di questi atti vergognosi,- spiega Boiocchi, - l’associazione si costituirà parte civile nel procedimento.- Casi simili si sono verificati in passato:- Nel novembre 2005, sono nel cremonese, sono morti 30 cani a causa dell’avvelenamento. Anche allora ci siamo costituiti parte civile ma, allo stato attuale, non sono stati individuati i responsabili.- Secondo la responsabile l’allarme è alto. Ma cosa devono fare i proprietari dei cani? – Se sospettiamo che il nostro animale abbia ingoiato cibo avvelenato cerchiamo di indurre immediatamente il vomito e poi portiamo dal veterinario. Se si riesce a recuperare il boccone avvelenato è meglio così si può capire che tipo di sostanza è stata usata.-
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LA PROVINCIA DI CREMONA
17 GIUGNO 2006
Esche per volpi e nutrie uccidono anche i cani
La segnalazione viene dalla Croce Rossa che ha presentato un esposto in Procura
SONCINO (CR) — Il Gruppo Bairo Onlus, organizzatore in castello della bella mostra realizzata dai bambini delle scuole elementari di Soncino e del Cremasco sulla tutela dei cani e dei gatti, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Cremona per denunciare lo sterminio, per mano di ignoti, dei cani della Croce Rossa avvenuto in provincia di Cremona e altri casi simili susseguitesi nella medesima provincia. Il Gruppo Bairo denuncia altresì il tentativo gravemente dannoso ed illegale di utilizzare esche velenose per l’uccisione di nutrie e volpi che popolano la zona in cui sono stati avvelenati i cani. Qualora fossero individuati i responsabili di questa vergognosa strage il gruppo Bairo si costituirà parte civile nel procedimento. Il vice presidente del gruppo di tutela animali di Soncino Enrica Boiocchi e i suoi associati chiedono azioni concrete ed energiche da parte di tutti coloro che hanno il dovere di vigilare sul territorio. Chiedono inoltre a tutti i cittadini che abbiano cultura di civiltà e giustizia, di allertare chi possiede animali e di informare su eventuali notizie utili cui si viene a conoscenza, affinchè gli autori di questi atti ignobili e criminali vengano scoperti e puniti a norme di legge.
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PRIMA PAGINA
19 GIUGNO 2006
Lo sterminio dei cani della Croce Rossa finisce in Pretura
Enrica Boiocchi - vice presidente Gruppo Bairo Onlus - responsabile Ufficio Tutela Animali Soncino informa che il Gruppo Bairo ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cremona atto a denunciare lo sterminio, per mano di ignoti, dei cani della croce rossa avvenuto in provincia di Cremona e altri casi simili susseguitesi nella medesima provincia. Hanno denunciato anche il tentativo gravemente dannoso ed illegale di utilizzare esche avvelenate per l'uccisione di nutrie e volpi che popolano la zona in cui sono stati avvelenati i cani. Il Gruppo Bairo fa sapere che qualora fossero individuati i responsabili di questa vergognosa strage il Gruppo Bairo Onlus si costituirà parte civile nel procedimento. Chiedono azioni concrete ed energiche da parte di tutti coloro che hanno il dovere di vigilare sul territorio e chiedono a tutti i cittadini che abbiano cultura di civiltà e giustizia, di allertare chi possiede animali e di informare su eventuali notizie utili cui si viene a conoscenza, affinche gli autori di questi ignobili e criminali vengano scoperti e puniti a norma di legge.
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LA PROVINCIA DI CREMONA
29 GIUGNO 2006
Ancora cani avvelenati Chi sa o ha visto denunci
Egregio direttore, l’ennesima notizia di cronaca — i cagnolini uccisi da polpette avvelenate a Cella Dati — è da aggiungere alle altre di cui veniamo a conoscenza a proposito di animali avvelenati. Centinaia, migliaia di animali che ogni anno, in tutte le regioni italiane, muoiono tra atroci sofferenze senza che le istituzioni intervengano adeguatamente. (...) Nelle campagne cremonesi è in atto da mesi l’aberrante metodo dello spargimento di esche avvelenate da parte di mani infami e il fenomeno non accenna diminuire. Il numero di animali sterminati è destinato a salire ininterrottamente. Persino i cani della Croce Rossa non sono stati risparmiati dal gesto infame. Rammentiamo che l’uccisione di animali e la dispersione di sostanze velenose nell’ambiente sono punibili per legge. Vigili urbani e carabinieri hanno l’obbligo di raccogliere ogni tipo di denuncia, anche contro ignoti al fine di segnalarla alla magistratura. Chiediamo pertanto a tutti i cittadini civili e sensibili di collaborare con le forze dell’ordine per porre fine a questo olocausto. Chi sa parli dando così esempio di grande senso di giustizia. (...)
Enrica Boiocchi (Vice presidente Gruppo Bairo Onlus - responsabile Ufficio Tutela Animali Soncino - Cr - bairo.info) |