Il GRUPPO BAIRO
.........scrivono e dicono di noi.....
(i riferimenti a tanti articoli di cronaca pubblicati in queste pagine li troverete in altre sezioni del sito di Bairo)
La Stampa 10/01/2002 Vercelli IL CANE ANCORA CON LA FAMIGLIA, MA LA MAGISTRATURA STA SEGUENDO IL CASO: Sollevazione per il tabui maltrattato Invasa di lettere la casella di posta elettronica della Stampa VERCELLI - Lettere. Da Roma a Milano, con un tam tam che unisce tanti amici degli animali. La casella di posta elettronica della redazione deborda. E tra le righe scorrono tristezza e indignazione. Tutti hanno letto la storia del «tabui» di Borgovercelli, il cane meticcio che anzichè carezze riceve calci e pugni, che viene legato alla catena e lasciato piangere sino allo sfinimento. Finchè i conati di vomito non hanno il sopravvento. E la domanda è una sola: il cane è ancora con una famiglia (peraltro denunciata dai carabinieri per maltrattamenti agli animali) che non sa regalargli amore? Già una volta il padrone aveva abbandonato il minuscolo meticcio lungo il fiume Sesia, poi è arrivata la segnalazione per le botte: la cronaca dei soprusi, dice il tam tam degli amici degli animali, si deve interrompere. Qualcuno, che allega la lettera spedita al Comune di Vercelli, si è anche offerto per l´adozione. A tutti gli amici del tam tam, per ora, facciamo arrivare una rassicurazione: il cane è ancora con la famiglia, ma la sua storia non è stata dimenticata dalle forze dell´ordine. La magistratura di Vercelli (il sostituto procuratore Muriel Ferrari) sta seguendo il caso, e con grande umanità: in queste ore, con l´aiuto di un veterinario, vengono verificate le condizioni in cui viene tenuto il meticcio. E tanta attenzione è certamente un primo deterrente contro qualsiasi cattiva intenzione. Se quest´ultimo esame confermerà i maltrattamenti (serviranno un paio di giorni), il meticcio verrà allontanato e gli verrà cercata una nuova casa. Noi promettiamo di fare tutto il possibile. Ed ecco le lettere, ovviamente in sintesi, degli amici del meticcio di Borgovercelli. Molte *missive hanno tratti comuni: predomina la richiesta di fare in fretta, di evitare altro male ad un «cucciolo» senza colpe. La prima lettera, doverosamente anche se non cronologicamente, è quella di Gilda Melucci, che scrive da Gessate, in provincia di Milano. E´ lei ad aver inviato la richiesta di adozione al Comune di Vercelli, all´assessore Claudio Fecchio che, per delega, si occupa del «benessere animale». «Vi esorto - dice invece la lettrice a La Stampa - nel continuare ad informare l´opinione pubblica sulla violazione della legge 727». E´ girata in copia al Comune (e ad una serie di consiglieri e assessori) anche la lettera di Daniela Romagnoli, del Gruppo Bairo, che esorta le forze dell´ordine ad agire prima che il cane subisca altri soprusi. Il tono è duro nei confronti del «torturatore» di una «creatura che, in quanto a dignità, gli è superiore». Insieme a Elena Carini di Cremona, Daniela promette di seguire il caso del tabui attraverso internet finchè non verrà risolto. Carla Spagnuolo scrive invece da Roma, chiedondoci di continuare a tenerla informata. «Noi che attraverso internet comunichiamo - dice - e che amiamo gli animali ci organizzeremo e denunceremo pubblicamente qualsiasi danno possa essere arrecato al piccolo cane. Vi preghiamo di agire tempestivamente per non ricreare un altro caso-Mantova». Marilena Iovino, di San Donato Milanese, nella sua lettera ricorda anche quale sia il caso-Mantova: «Vi scrivo in relazione al cagnolino picchiato dalla coppia di borgovercellesi. Vi chiedo di dare risalto alla vicenda, così come è successo per il caso di Aronne, il cagnolino `´bollito´´ a Casatico da due mostri. In quel caso la Gazzetta di Mantova è stata mitica. I casi di maltrattamento verso animali vanno fatti conoscere perchè questo incivile, orrendo, barbaro malcostume deve finire. E chi commette crudeltà deve essere punito». Emanuela Mascherpa da Milano e Roberta Restelli da Bareggio, sempre nel Milanese, parlano di un «ennesimo caso di malvagità ancora una volta rivolto a esseri indifesi quali gli animali». Anche le loro lettere sono rivolte, per conoscenza e con la richiesta di un impegno forte, a numerosi amministratori vercellesi. Per finire Barbara Salvadori, non sappiamo da dove perchè ci ha lasciato soltanto la sua e-mail, incita: «Togliamo quel cane a quelle bestie». Roberta Martini
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La Stampa 15/02/2002 Vercelli IL METICCIO MALTRATTATO ADOTTATO AD ARBORIO |
L'ARENA
29/03/02 Valanga di lettere da tutta Italia |
Il Giorno - fascicolo Brianza 14 maggio 2002 Il «Gruppo Bairo», l’associazione che si occupa di innumerevoli temi animalisti, quali il randagismo, l’abbandono, i maltrattamenti, e appunto la vivisezione, ha diffuso in Internet un messaggio di ringraziamento alla redazione di Monza, che chiunque sostenga la lotta animalista poteva sottoscrivere. Decine di cittadini, molti dei quali residenti proprio nei paesi della Brianza, hanno appoggiato, firmato e inviato questo messaggio. Coro contro la vivisezione: sadica e inutile
Spettabile redazione, scrivo per ringraziarvi di aver pubblicato in data 9 maggio, nell’inserto Brianza, una lettera del dottor Oscar Grazioli, che stimo tantissimo essendo animalista e antivivisezionista. Vi ringrazio e spero che in futuro tornerete a pubblicare articoli suoi e a occuparvi di temi animalisti!
Anna Poretti
Milano
La settimana scorsa in una lettera pubblicata sul vostro quotidiano si è parlato di vivisezione. Io ho un’idea chiara: è totalmente inutile, scientificamente non valida. Lo sanno benissimo tutti quelli che la praticano, che oltre al sadismo hanno come spinta le sovvenzioni che le aziende farmaceutiche prendono quando devono fare una sperimentazione nuova: con i metodi alternativi non guadagnerebbero allo stesso modo. Esperimenti, trapianti e sostanze testate sugli animali non sono affatto sicure sull’uomo: bisogna svegliarsi perché in ultima analisi le cavie siamo noi. E’ infatti sulla distribuzione di massa che si vedono i veri effetti di una medicina. Deve cadere il velo dell’ignoranza e apparire il vero mondo imperniato sullo sterminio animale. Nel nostro piccolo si può arrivare a questo, ma ci vorrà molto impegno e sacrificio,
Barbara
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IL TIRRENO Venerdì 17 maggio 2002 Piombino Un messaggio di sdegno raccoglie firme via internet PIOMBINO. La vicenda della cagnetta Asia, rilanciata sul Tirreno Internet, ha provocato una catena di reazioni. Un messaggio-petizione ha cominciato a navigare fra gruppi di conoscenti che lo sottoscrivevano e lo rimandavano alla nostra posta elettronica. la storia all'indirizzo: https://bairo.info/infostampaa2.html
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IL MATTINO 02/06/02 Dossier diramato dagli animalisti su Internet Una sfilza di errori. La sperimentazione animale - sinonimo di vivisezione - trasferisce all´uomo i risultati ottenuti sugli animali a scopo di ricerca. la storia all'indirizzo: https://bairo.info/1a_cronaca06_02.html
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Alto Adige 05/06/02 Bolzano «Vanno difesi tutti» Gli animalisti contro Randi della Caritas BOLZANO. Dopo l'indignazione di Mauro Randi, direttore della Caritas, è ora la volta di un'associazione animalista. Il Gruppo Bairo scende in campo a difesa dei 56 cuccioli di beagle e critica le affermazioni di Randi. Tanta attenzione per i cani e totale indifferenza per i 50 profughi, tra i quali 35 bambini, accampati nei giardini della stazione di Bolzano, avevano suscitato disappunto nel direttore della Caritas. Randi aveva anche parlato di interesse e «facile ritorno d'immagine» dietro al gesto dell'europarlamentare Svp Michl Ebner che avrebbe strumentalmente "adottato" le bestiole. Un gesto comunque che ha salvato i cuccioli da un funesto destino di sperimentazioni scientifiche. Ma il Gruppo Bairo non ci sta. Un'inutile contrapposizione tra uomini e animali che a detta di simpatizzanti e aderenti dell'associazione animalista e umanitaria non ha alcun senso. Ecco che in redazione sono arrivati e-mail da Roma, Ancona e Caserta, tutte con lo stesso ritornello. «La contrapposizione bambini-animali viene generalmente usata da chi non fa nulla nè per l'uno nè per l'altro» scrive Claudia del Gruppo Bairo di Roma. Ma aggiunge anche, rivolgendosi con disappunto a Randi,: «Tutte le creature vanno difese quando non possono farlo da sole». Sugli stessi toni Arianna di Ancona che sempre al direttore della Caritas scrive: «Piantiamola con questa musichetta e cerchi anche lei, nel suo tempo libero, che immagino sia poco, di aiutare questi poveri animali». Carla di Caserta rincara la dose: «Il rispetto di ogni forma di vita dovrebbe essere il principio fondamentale di ogni paese civile e non dovrebbe porre nessuna preferenza fra vita animale e vita umana». Nelle parole di queste associate le posizioni del Gruppo Bairo che, a cani e gatti, dedica un articolato sito internet. Qui vengono affrontati i temi caldi a difesa delle bestiole quali il randagismo, l'abbandono, i maltrattamenti, la vivisezione ecc. E a presentare il gruppo animalista e il sito è Bairo in persona: un cane randagio deluso dall'uomo. Sempre in internet uno spazio per adottare gli animali, con tanto di foto e occhioni languidi di cagnolini abbandonati, tutte le leggi e le ordinanze in tema di bestie, la rubrica il "veterinario risponde" e lo spazio lettera aperta per denunciare casi di abbandoni e di sfruttamento. la storia all'indirizzo: https://bairo.info/Infostampa4.html
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Quotidiano di Bari 24/06/2002 Cari Bairo ed amici della mailing list, ecco le novità sui 15 cani avvelenati.... Un abbraccio forte, Giulia da Molfetta (Ba) - giornalista del quotidiano di Bari Ha forti sospetti ma spera che, con una spinta economica, chiunque abbia visto o sentito qualcosa, parli. Continua la sua battaglia Ester Montesanti, la proprietaria del terreno adibito a canile in cui sono stati avvelenati quindici cani nella notte tra il 20 e il 21 giugno. La giovane, volontaria dellEnpa di Barletta, ha fissato una taglia di mille euro, pari a quasi due milioni delle vecchie lire, che si impegna a versare a chiunque collaborerà allidentificazione dei responsabili del massacro, parlando o rivolgendosi alla polizia, che indaga sullaccaduto. Se le indicazioni fornite condurranno ad accertare legalmente lidentità dellindividuo protagonista di questa ignobile azione dice mi impegno personalmente a versagli una ricompensa di mille euro. Chi ha ucciso gli animali si è servito di un potente veleno, un insetticida per il cui acquisto è indispensabile il possesso di un particolare patentino. E una vergogna per lintera città di Barletta continua che possano circolare nella più completa impunità individui capaci di tali misfatti. Di un orribile e macabro misfatto si tratta, non si un semplice e pur deprecabile maltrattamento, perché lautore conosceva bene gli effetti micidiali del veleno e le atroci sofferenze che avrebbe procurato alle povere innocenti bestiole. Va giù pesante Ester: Un simile individuo denota una natura crudele e sadica, priva di qualsiasi risonanza affetiva, e perciò pericoloso non solo per gli animali ma anche per la società. Parole condivisibili. Del resto, lo diceva anche Orazio: La crudeltà sugli animali è il tirocinio della crudeltà sugli uomini. Intanto, luccisione gratuita dei quindici cagnolini ha suscitato vivo sdegno non solo a Barletta, ma anche nel resto dItalia. La notizia è stata ripresa dai principali telegiornali nazionali ed è finita al centro di dibattiti tra iscritti a mailing list di siti Internet animalisti, come Bairo&io randagio di Milano che, dopo questo ennesimo episodio di violenza, spinge, insieme agli Animalisti Italiani di Roma, per lapprovazione di una proposta di legge che preveda linasprimento delle pene tra cui il carcere - per chi maltratta, sevizia e uccide un animale. Larticolo 727 del codice penale, infatti, prevede solo una denuncia e una pena pecuniaria. Troppo poco per Ester e tutti gli altri animalisti che conducono battaglie quotidiane in difesa degli animali. Sì, perché per Ester è giusto che il responsabile della morte dei 15 cagnolini venga punito dalla legge e che, soprattutto, una volta individuato possa avvertire sulla sua pelle tutto il peso del disprezzo da parte di quella comunità civile di cui è indegno partecipe. Chi sa parli. Ora cè anche una taglia. (Giulia La Volpe) la storia all'indirizzo: https://bairo.info/Infostampa5a.html
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LA NUOVA VENEZIA venerdì 27 giugno 2002 Venezia/Chioggia Decine e decine di messaggi al Comune che si costituirà parte civile Da tutta Italia per i gatti sbranati s.rav. CHIOGGIA (VE). Ha incontrato un consenso in tutta Italia l'iniziativa assunta dal sindaco Fortunato Guarnieri di costituire parte civile il Comune contro i responsabili di un fatto di gratuita violenza consumata giorni fa ai danni di alcuni gatti (mamma e cuccioli) sbranati per un macabro gioco nel giardino dell'Istituto Righi. La storia macabra, come l'intenzione del sindaco di dare un segnale esemplare contro questi gesti di vera inciviltà, raccolte dal nostro giornale è stata conosciuta via Internet da tantissime persone sensibili al problema e diffusa ulteriormente da alcune associazioni che si battano per la protezione degli animali. In tanti hanno voluto esprimere il loro apprezzamento direttamente anche tramite e-mail. «La violenza è come una pianta infestante - dice uno di questi messaggi - è come il sale: basta una piccola quantità per disgregare e distruggere. Siamo grati al comune di Chioggia per la sua posizione decisa e coraggiosa che vorremmo altri comuni imitassero. Occorre dare il giusto valore negativo agli atti di crudeltà verso gli animali, atti che sono l'anticamera per ogni altro possibile delitto». In testa in questa serie di consensi il Gruppo Bairo di Roma. Altri messaggi sono giunti da Bergamo, Cremona, Vercelli, Firenze, Treviso, Alessandria, Roma. E la catena di consensi continua ancora. Talvolta scrivono animalisti, talvolta intere famiglie o gruppi di amici. La gente sembra stanca della violenza gratuita, anche contro gli animali. la storia all'indirizzo: https://bairo.info/1c_cronaca06_02.html
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POPULIS 03/07/02
martedì 3 luglio Il manifesto della Campagna "Randagismo", intitolato "Non li abbandonate! Vi amano!", è sostenuto anche sul sito de "Le Aquile- sezione Oglio-Po", l'organizzazione nazionale dei volontari di protezione civile che ha come scopo principale di svolgere attività di volontariato di protezione civile in collaborazione con le autorità in occasione di particolari eventi o pubbliche calamità, nonché per iniziative di carattere umanitario o di interesse generale, esclusivamente per fini di solidarietà. |
Il Giornale di Sicilia 16 luglio 2002 CRONACA DI PALERMO Si cercano 30 mila euro, il presidente della commissione Bilancio dice sì a un emendamento ds In attesa che arrivi l'accordo generale sul bilancio, a Sala delle lapidi è scattata anche la corsa a trovare i soldi che servono alla ristrutturazione del canile municipale. L'assessore comunale della sanità Mimmo Miceli sta studiando con i tecnici una soluzione che possa fare saltare fuori 30 mila euro che servono. In consiglio comunque c'è già una prima intesa su un emendamento proposto dai Ds, che recupera i fondi con il ricorso ai debiti fuori bilancio. L'ipotesi di modifica ha trovato il sì anche del presidente della commissione Bilancio Salvatore Italiano e di un altro consigliere di Forza Italia Gloria Cammarata. L'emendamento del segretario cittadino della Quercia Davide faraone, serve ad evitare il rischio che si perdano anche i fondi già stanziati dalla Provincia che come annunciato durante la campagna del mese dedicata al randagismo ha concesso un contributo di 30 mila euro. Per usufruirne infatti, è necessario uno stanziamento di pari proporzioni da parte del proprietario del canile, in questo caso l'Amministrazione municipale. Giro di e-mail: gli animali maltrattati, disertate la Sicilia Si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti degli animali, e fra gli amici di cani, gatti e mouse va in scena la protesta contro la sicilia. Sul filo della rete come autaut - Organizzatevi per la tutela dei quattrozampe o non verremo in Sicilia per la crudeltà e l'indifferenza che mostrate verso gli animali.- la storia all'indirizzo: https://bairo.info/infostampa6.html |
L'INTERVISTA CON LA VOCE DI GROSSETO - 24/07/2002 -
Parco di Montioni: È questo il metodo di manifestazione virtuale di un gruppo di persone riunite sotto la sigla Bairo che non si sa quale angolo di Italia fanno partire queste migliaia di email in difesa degli amici animali. Ma, denuncia il gruppo Bairo e chi ha duplicato le lettere, rivolgendosi al Comune: “Il vostro Regolamento, la lettera del sindaco, l'art. 727 del C.P. sono inapplicati e i commoventi principi declamati con tanta enfasi, sono vuoti come fantasmi”. Ma, risponde il sindaco, la situazione di Montioni non è così terribile come viene delineata dagli autori dell’email. “Nella zona sono stati condotti sopralluoghi da parte degli organi competenti e le condizioni attuali non risultano tragiche come quelle evidenziate. Di sicuro, non esistono, per quanto a nostra conoscenza, episodi di maltrattamento o denutrizione o abbandono, fatti dei quali i volontari dell’ENPA avrebbero la diretta responsabilità e per i quali saremmo noi i primi interessati all’intervento. Il Comune di Follonica ed il servizio veterinario sono presenti ed attenti, sicuramente molto più che in altre realtà ed il nostro impegno è concreto e, soprattutto, documentabile”. la storia all'indirizzo: https://bairo.info/1cronaca07_02.html - https://bairo.info/lett9.html
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