Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
ottava pagina
gent. dottoressa,
mi permetto disturbarla dato che ho, tra gli altri, un cane maschio, tipo Huscy, del peso di circa 27 kg e con età orientativa di 7 anni. Dal 2003 ha iniziato a soffrire di crisi epilettiche e nonostante le costanti cure messe in atto i risultati, come potrà vedere di seguito, sono scadenti. Cos'altro posso fare per ridurre il n° di crisi che in alcune circostanze si sono presentate a grappolo? Debbo forse sostituire il gardenale con un'altra terapia? Mi può aiutare ad alleviare le sofferenze del cane?
Di seguito le indico l'evoluzione della malattia con le relative cure.
La rigrazio anticipatamente per gli eventuali consigli. Carlo Dal Lago
02/04/2006 |
Gentile Carlo, non va affatto sospeso il gardenale, ma la fenobarbitalemia va assolutamente riportata nell’intervallo terapeutico, in quanto un livello superiore nel sangue non aumenta l’attività antiepilettica, ma solo gli effetti collaterali, la sedazione e il rischio di epatotossicità. Va continuato anche il potassio bromuro, ma è necessario che anche questo farmaco (che impiega circa 3 mesi per stabilizzarsi) venga dosato nel siero. Il dosaggio orale di potassio bromuro che il cane attualmente assume potrebbe essere inadeguato, in quanto a volte per raggiungere il livello terapeutico è necessario un quantitativo circa doppio rispetto a quello che prende il suo Husky. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gentile Dottoressa, Le scrivo per avere un parere sul caso della mia adorata gattina Linda Linda ha 6 anni ed è arrivata da noi dopo aver subito l'abbandono in un cassonetto.è sempre stata bene e nei sei anni di vita è andata regolarmente dal veterinario per le vaccinazioni. purtroppo l'8 febbraio 2006 dopo due giorni che non aveva appettito ed era molto moscia ho accompagnato Linda dal veterinario, che dopo un prelievo di sangue e un'ecografia epatica ha diagnosticato un'epatite di natura da definire.preciso che la mia gattina è risultata negativa a fev e fiv, vive in casa ma ha la possibilità di uscire in giardino, è europea, ed è sterilizzata. dopo due settimane di cure con baytril0,5 ml e cortisone 0,5 ml sottocute non vedendo miglioramenti ho accompagnato linda da un altro veterinario che ha invece diagnosticato l'emobartonella. a questo punto linda è stata ricoverata per 3 gg e poi a casa ha continuato la terapia con vibravet pasta 0,025 ml al dì, più kanrenal pet, più samir 2,5 ml.per 2 settimane. ma anche qui pochissimi miglioramenti.linda non mangia, beve pochissimo e si muove quasi niente. la riporto dal veterinario, altri giorni di ricovero, e poi altra terapia a casa con baytril 1,2 ml , samyr 2,5 ml al dì, cefazolina 0,025 al dì, ursacol 1/2 cpr al di e deltacortene 5 mg 2 cpr al dì.linda non migliora. continua a non mangiare nulla e a muoversi sempre meno ma beve molto. oggi è il 2/4/06 e la mia gattina si è allontanata da casa per andare in un posto dove non era mai andata. si è accucciata in mezzo al gli alberi come se fosse morta e stava li immobile.mi sono arrampicata nella riva per riprenderla e portarla a casa. ora non so più cosa fare, l'ho torturata per mesi con punture pastiglie da inghiottire, cibi di tutti i tipi, gusti, prezzi...ho fatto di tutto. non voglio far soffrire la mia micina adorata ma non voglio neanche farle fare la punturina come ni dicono tutti.la prego mi dica lei cosa devo fare...ho cambiato 2 veterinari in cerca di uno che potesse guarirla, ho dato fondo ai miei risparmi, non sono benestante,sono una studentessa di scienze infermieristiche e mi mantengo facendo la cameriera nei week-end...ma farò qualunque cosa esista per la mia gattina. Io abito a trofarello in provincia di torino. Attendo con ansia una sua risposta, scusi per lo sfogo e la mail scritta in italiano poco corretto.le riporto i valori degli ultimi esami ematici eseguiti: wbc: 29,4 rbc:4.55 hgb:7.2 hct:21.4 mcv:47 mch:15.8 mchc:33.5 rdw:18 plt:138 mpv:13.2 pct182 pdw:0 ast 116 alt 450 bilirubina tot 10.5 bun 18 glicemia 160 chol tot 248 test fiv fev negativo diagnosi: neutrofilia con cenni di tossicità monocitosi eosinofilia leucogramma flogistico cronico, possibile eziopatogenesi immunomediata secondaria. macrocitosi e policromasia + anemia verosimilmente in parte rigenerativa. mycoplasma haemofelis:ricerca positiva preciso che Linda ora pesa 2 kg mentre prima era circa 6. Distinti Saluti Giulia 02/04/2006 |
Gentile Giulia, non si scusi per la sua mail perché è scritta meravigliosamente. In base agli esami che sono stati fatti e alla storia clinica è ampiamente giustificato il sospetto di malattia epatica infiammatoria cronica. Sono state effettuate delle terapie antibiotiche e antinfiammatorie diverse, impostate empiricamente ma in modo corretto, con l’evidente scopo di colpire praticamente tutte le possibili cause di epatite cronica del gatto. Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Salve, una settimana fa ho fatto sterilizzare la mia gattina di 1 anno e 8 mesi, le hanno tolto utero e ovaie. Si è ripresa subito, e due giorni dopo già saltava sugli armadi come al solito. Dopo 6 giorni ho notato un rigonfiamento vicino al taglio dell'operazione suturata. L'ho riportata dal veterinario e ha detto che deve aver fatto troppo la pazzarella dopo l'operazione, questo avrebbe fatto saltare un punto interno e dato luogo a un'ernia addominale. Ha prenotato l'operazione per la settimana prossima. E' possibile quanto mi ha detto? Prima dell'operazione stava benissimo e ora sono costretta a farle fare due operazioni nel giro di due settimane. Non è pericoloso? Non sarebbe meglio aspettare ancora un po'? La ringrazio in anticipo. Saluti Claudia 03/04/2006
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Gentile Claudia, naturalmente i fili di sutura e la tecnica di sutura della parete addominale devono essere tali da sopportare il peso dei visceri addominali nonché la normale attività di una gatta giovane e sana, che salta e corre. Quindi non è proprio giusto quello che le è successo, e anche abbastanza infrequente, ma ugualmente possibile. Tuttavia, se è vero che si tratta di un’ernia e non di un seroma (anche lui non giusto ma molto più frequente), deve assolutamente far rioperare la gatta come le ha detto il collega. Per ripetere l’anestesia generale senza incorrere in rischi aggiuntivi due settimane sono assolutamente più che sufficienti. E’ sicuro che si tratta di un’ernia, vero? Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere.
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gentile dr. Bevere, le ho scritto qualche mese fa' e lei gentilmente mi ha risposto.
ho un gattino affetto da megaesofago, adesso ha 8 mesi e attualmente pesa kg 2,500 non ha piu' vomito ma sporadicamente qualche rigurgito. la sua alimentazione purtroppo e' solo fatta di omogeinizzati per bambini con aggiunta 1 volta al di' pasta vitaminica, il veterinario all'ultimo controllo con radiografia opaca mi ha detto che sta' migliorando, infatti l'esofago si e' ridotto notevolmente. lei pensa che possa avere delle speranze? che la sua vita sia accettabile? un'ultima domanda gli omogeinizzati per bambini alla lunga possono favorire in lui carenze vitaminiche? premetto che ho provato ad omogeinizzare anche le scatolette di varie marche ma a lui procuravano vomito.
mi risponda la prego grazie Anna
04/04/2006 |
Cara Anna, che il suo gatto avesse delle speranze mi pare di averglielo già detto qualche mese fa e sono molto contenta che la malattia si stia comportando proprio come si poteva già cautamente prevedere allora, in base a quei primi miglioramenti. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere.
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Gentilissima Dottoressa Bevere, grazie dei consigli per il mio cucciolo incontinente.
In effetti la sospensione dei bagni anti scabbia con amitrax hanno risolto il problema
(daltronde il cane ora non ha più croste ed e' ben pulito quindi lo giudico guarito dalla parassitosi).
Grazie ancora per il suo tempestivo aiuto e per la premurosa e seria attenzione
Elisabetta Bergianti
Brunei
07/04/2006
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Cara Elisabetta, sono molto lieta di sapere che l’ipotesi più favorevole si è rivelata corretta! Per quanto riguarda le terapie effettuate, se il cane era affetto solo dalla rogna sarcoptica o scabbia e non dalla demodettica, la malattia cutanea dovrebbe essersi completamente risolta. Tuttavia se durante questo periodo il Dobermann non ha ricevuto alcun trattamento profilattico, sarebbe prudente eseguire in entrambi gli animali ancora con due applicazioni di selamectina distanziate di 30 giorni (due applicazioni per ogni cane per due volte), allo scopo di mettersi al riparo da eventuali ricadute o da reinfestazioni da un animale all’altro.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Avrei bisogno di alcune delucidazioni, ho una gattina Maggie di 1 anno e 17 mesi, genitori randagi, ha sempre avuto problemi fin dall'inizio di respirazione, ma dato che deve essere un incrocio con un persiano e ha il nasino leggermente schiacciato mi dicevano che era per quella motivazione.
A Dicembre si è ammalata con un bel febbrone a 41 l'ho curata con il Baytril, agli inzi di marzo di nuovo sempre solita cura, alla visita di controllo tutto a posto, dopo nemmeno una settimana di nuovo.
Aveva leggermente degli attacchi di tosse secca e il respiro molto affannoso, il veterinario gli ha fatto la radiografia e ha i polmoni completamente intasati, non sono trasparenti sono interamente bianchi, non è presente liquido.
Dal 31/03 Fluimucil 250
dal 05/04 Fluimucil 500
Ad oggi ha ripreso lentamente a mangiare, gli è venuta anche una stomatite in bocca e digrigna i denti (cosa che ha fatto spesso anche quando stava bene) ieri sera è stata fatta la lastra è identica all'altra e continua ad avere la temperatura a 39.
Emocromo regolare solo i globuli bianchi sono vicini al limite. 18.4
Esami: FELV-FIV-SIP negativi.
Ha sempre fatto regolarmente tutti i vaccini.
E' dal 03/04 che è dal veterinario e lui non sa cos'altro fargli per farla guarire ... mi ha consigliato di rivolgermi da uno specialista, lei che esami mi consiglia di fare? E' in pericolo di vita?
Certa di una celere risposta, porgo cordiali saluti.
Vanessa
Campi Bisenzio (FI) 07/04/2006 |
A Maggie va fatta una broncoscopia e un lavaggio bronco-alveolare da sottoporre ad esame citologico e microbiologico, allo scopo di determinare il tipo di lesioni macroscopiche e soprattutto il tipo di flogosi, l’eventuale presenza di microrganismi caratteristici all’esame microscopico e lo spettro di sensibilità agli antibiotici dei batteri eventualmente presenti. Potrebbe anche trattarsi di una grave forma allergica, visto il modico rialzo termico e il modesto aumento dei bianchi, che del resto potrebbero dipendere in parte anche dalla stomatite. Di rischio di vita non ha senso parlare in mancanza di una diagnosi ma è ovvio che tutte le patologie che compromettono la capacità respiratoria sono potenzialmente mortali. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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salve,ho un criceto russo di un anno e mezzo. da tempo avevo notato che sulla zampa anteriore sx e poco su quella posteriore sx gli era caduto il pelo.l'ho portata dal veterinario ma da noi non ce ne sono di speciallizzati in roditori.mi aveva dato dell'antibiotico per via orale per 10 giorni e gocce di vitamine nell'abbeveratoio per curare una possibile dermatite. successivamente ha iniziato a grattarsi e le vitamine sono state sospese. ora la pelle è molto rossa con ferite sia sulla zampa anteriore, sia su quella posteriore e pure dietro le orecchie.si gratta tantissimo...cosa potrebbe essere?non ho cambiato alimenti,gli metto verdura a volte o frutta.gli ho spalmato un po' di aureomicina per pulire le ferite.saprebbe dirmi le possibili patologie?c'è qulache soluzione a questo prurito?grazie 11/04/2006 |
Si potrebbe trattare di acariasi o di dermatomicosi (quest’ultima mi sembra più probabile). Viste le ridottissime dimensioni dell’animale è possibile rinunciare agli esami necessari per la diagnosi certa di acariasi, ma eseguire subito il trattamento con ivermectina. La somministra il veterinario per via sottocutanea con un ago da insulina alla dose di 30 microgrammi per 100 grammi di peso vivo. L’animale andrebbe pesato con una bilancia alimentare precisa: di solito un criceto russo maschio in salute pesa circa 60-65 grammi, ma essendo disturbato dal prurito potrebbe essere sceso anche sotto i 50 grammi. Contemporaneamente va fatto un piccolo prelievo di pelo da sottoporre a micocoltura, per verificare la possibilità della dermatofitosi. Tuttavia, anche in questo caso, esistono delle considerazioni che possono spingere il veterinario ad effettuare comunque la terapia, locale (clorexidina 4%) e/o sistemica (griseofulvina o itraconazolo), anche solo in presenza di un sospetto diagnostico.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gent.ma dott.ssa Bevere
Da nove giorni la mia cagnetta di 11 anni (Beagle) è stata operata d'urgenza di Piometra, era ridotta male a detta del vet, dopo averle fatto 5 punture di antibiotico di Rocefin 0.5 e punture di Epargrisovit, ha ancora difficoltà nel mangiare, riesco a mala pena a imboccarla di qualche boccone di carne che in altri tempi avrebbe divorato, fa le feste al nostro ritorno ma poi torna a cuccia, non ha febbre beve e fa tanta pipì, sta ancora prendendo l'antibiotico per bocca baytril. Mi devo preoccupare per questa sua inappetenza?
Grazie
Rita Marchetti
20/04/2006
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Gentile Rita, per la mia esperienza, se il problema è limitato alla piometra, un intervento ben eseguito (rimuovendo completamente le ovaie e tutto l’apparato riproduttore compresa la cervice), senza complicanze (rottura dell’utero), seguito da pochi giorni di trattamento antibiotico, produce una rapidissima ripresa dell’animale, anche in un soggetto anziano. Nel suo caso la persistenza dopo nove giorni di sintomi riferibili alla piometra (ma anche a molte altre malattie) non può assolutamente essere considerata normale, ma dovrebbe portare il medico che ha operato il cane a consigliarle di effettuare degli esami completi del sangue e delle urine, se ahimè non sono stati già fatti in sede preoperatoria. Oppure, se tali esami sono stati già fatti ed erano nella norma (piometra a parte ovviamente), va ripetuto almeno l’esame emocromocitometrico e va effettuata un’ecografia dell’addome, per capire cosa sta succedendo e provvedere. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Purtoppo il mio cane é stato avvelenato da un ratticida adesso é ricoverato in clinica e stà lottando per sopravvivere .
Mi dicono che la cura a cui si deve sottoporre e molto lunga .
Io vorrei sapere se dopo di questa avra gravi conseguenze .
E quali organi potrebbero essere influenzati .
Distinti sauti
24/04/2006
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Gentile signor…, se le terapie vengono intraprese precocemente, di modo da poter prevenire importanti perdite di sangue e gravi cadute della pressione arteriosa, l’avvelenamento da topicidi non lascia strascichi di nessun tipo.
Cordialmente, |
Gatto di appena 5 anni con insufficenza renale Dottoressa le scrivo per avere la sua opinione riguardo la terapia e la prognosi del mio adorato gatto rosso. E’ sempre stato di scarso appetito e magro ma, agile e giocherellone. Attualmente ha 5 anni appena compiuti e pesa in maniera stabile Kg 2.800. Due anni fa in seguito a episodi di vomito prima postalimentare poi ripetuti e ingravescenti indipendenti dal pasto, la sua Dottoressa ha eseguito un prelievo ematico di controllo e ha fatto diagnosi di insufficienza renale cronica (creatinina:3.5 mg/dl) All’ eco addome appariva una cisti renale e il parenchima renale compromesso. Non ha iniziato alcuna terapia farmacologia e non c’ è stato verso di fargli seguire una dieta ipoproteica in quanto ha digiunato completamente per circa 5 giorni arrivando a pesare Kg 1.800 (mi sono arresa !!!!) Ha eseguito un ciclo di flebo sottocute ma, dopo averne fatta una con ringher lattato ha avuto una reazione allergica pesantissima ed è stato malissimo. Visto che seppur piccolo e magro era vivacissimo si è deciso di temporeggiare. Circa un mese fà la creatinina era di 4.5 mg/dl, non presentava azotemia e l’ es urine: ps 1.015 resto n.n. Ha iniziato la terapia con ACE-inibitore 2.5 mg/ die e Anabolizzanti con cicli di 15 giorni. Sono disperata perché la Veterinaria mi ha comunicato che non gli rimane molto tempo da vivere!!!La sua Dottoressa ha detto che non ci sono altre terapie e che devo solo aspettare che vada in insufficienza renale acuta e quindi sopprimerlo!!!! Attendo sue notizie per capire meglio il destino del mio cucciolo. 25/04/2006 |
Gentile signor…, il trattamento previsto per l’insufficienza renale cronica è innanzitutto dietetico. Non può non trovare qualcosa di gradimento al suo gatto tra questi alimenti: Renal Royal Canin, secco o umido in bocconcini al pollo o al manzo, K/d Hill’s secco o umido, NF Purina secco o umido, Renal Eukanuba. Il nuovo alimento verrà più facilmente accettato se la consistenza è simile alla dieta abituale (crocchette, patè o bocconcini) e se verrà integrato gradualmente a quest’ultima, per fargli conoscere il nuovo sapore. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gentile Dottoressa,
il mio dolcissimo Miele, un Labrador di quasi 8 anni soffre di una zoppia in progressivo peggioramento all'arto anteriore destro. Si tratta di una zoppia di II grado con una dolorabilità durante la compressione del tendine bicipitale. Dalle lastre effettuate in anestesia generale si rileva: un piccolo osteofita della estremità prossimale della testa omerale e l'osteofitosi a carico del processo coronoideo mediale che invece è ritenuta più preoccupante. Mi è stata consigliata la somministrazione di un integratore a cicli 2-3 volte l'anno, il VMP ARTICOLARE, 5 cp. al gg per 3 settimane e solamente in caso di eventuale dolore il Rymadil 1 cp e 1/2 in caso di dolore lieve e 3 cp in caso di dolore forte. Ci tengo a precisare che il cane, dalla visita non ha mostrato segni di dolorabilità dell'arto, si alza da terra velocemente, salta, corre e compie anche movimenti bruschi come se non avvertisse dolore, ma cammina tenendo l'anteriore destro rigido . Il veterinario mi ha detto che cammina così perchè ha imparato che posizionando l'arto in questo modo non sente dolore. Per il resto, dalla visita completa è risultato un cane in buone condizioni generali, anzi mi è stato detto che dimostra anche meno dei suoi anni, anche caratterialmente è rimasto un cucciolone, vivace e sempre pronto a giocare in ogni occasione.Mi è stato consigliato di fare in modo che svolga attività a basso impatto quali il nuoto e la passeggiata, evitando giochi quali il riporto e la corsa in maniera eccessiva , nonchè una riduzione del peso, anche se il veterinario ritiene difficile che il cane possa ormai dimagrire essendo sempre stato in sovrappeso e con una struttura scheletrica imponente. Vorrei quindi sapere un suo parere in merito, e soprattutto se ritiene che la cura che stà facendo è adeguata. Inoltre vorrei sapere il nome di qualche bravo veterinario specializzato in ortopedia che possa visitarlo. Non vorrei assolutamente sminuire il mio veterinario che si è sempre dimostrato molto valido e che in questi anni lo ha sempre curato in maniera eccellente, ma la cosa che mi preoccupa profondamente è che dai risultati della diagnosi il cane dovrà convivere con questa zoppia per tutto il resto della sua vita e in futuro avrà bisogno di dosi massicce di Rymadil per poter camminare. Sinceramente, avendo visto labrador anziani deperire giorno dopo giorno per malattie di questo genere fino a renderli incapaci del tutto di camminare, vorrei sapere il più possibile per poterlo curare meglio che posso e per fare in modo che gli anni a venire siano per lui meno gravosi.
La ringrazio anticipatamente
Valentina Follonica (Gr)
26/04/2006
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Gentile Valentina, sono molto lieta di informarla che il suo cane è già stato visitato da un bravo veterinario che si intende di ortopedia. Non le consiglio proprio di lasciarlo. E’ in grado di fare una visita ortopedica, le ha proposto le indagini collaterali appropriate, avendo precedentemente localizzato la zoppia alla spalla, ma ha voluto verificare anche le condizioni del gomito. Significa che conosce la razza e le sue malattie. Le ha indicato la terapia ideale dell’artrosi: una terapia multimodale che vuole riduzione del peso corporeo, condroprotettori, antinfiammatori, terapia fisica riabilitativa. E (cosa grande) le ha ben spiegato la diagnosi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gentilissima Dott.ssa Bevere,
Le scrivo da Arezzo per chiederLe un parere sul comportamento della mia cagnetta Dea, uno shitzu di 3 anni. Dea è stata presa da me e dal mio ex-fidanzato all'età di un mese e quando ne aveva due ho preso anche una gattina (sempre di un mese).Questo per dirLe che Dea è sempre stata in compagnia anche quando dovevamo assentarci per lavoro. E' cresciuta circondata da coccole e attenzioni e spesso il mio compagno la portava a fare passeggiate nei boschi e stava comunque molto tempo con lei. Erano inseparabili e Dea lo adorava.Tutto questo fino a quando la relazione è finita e Dea poco tempo dopo si è trovata con un nuovo padrone, il mio attuale compagno. All'inizio gli feceva le feste quando lo vedeva,come del resto fa a tutti, visto che è sempre stata una cagnetta socievole e fiduciosa con le persone, anche con gli estranei. Poi è successo qualcosa...C'è stato un episodio che non so se è stato scatenante del suo successivo comportamento.Un giorno Dea e Marco erano fuori a giocare con la palla (che lei adora)mentre io ero in casa ed è successo un incidente:Marco nel tirare il pallone gli è sfuggito di mano e l'ha tirato forte a terra;Dea l'ha preso al volo ma credo che gli abbia fatto male perchè si è impaurita molto e non ha giocato con la palla per i giorni seguenti. Preciso che spesso si è fata male per riprendere la palla, anche botte violente ma lei non guaisce mai e sembra fatta di gomma!! Quella botta invece ha coinciso con l'entrata in famiglia del mio compagno, che mortificato, ha tentato subito di recuperare la fiducia del cane e nei giorni seguenti l'ha riempita di coccole.Dea ha ricominciato a giocare con la palla ma qualcosa con lui è cambiato...ormai sono 3 mesi che quando si trova in casa con lui da sola ha delle reazioni di paura molto violente, che sono andate aumentando e si sono intensificate con il tempo: guaisce se lui tenta di accarezzarla, scappa terrorizzata e fa pipì e diarrea ovunque...lo ha anche morso 2 volte!! Se la paura è molto violenta riesce anche a mordersi la lingua e le vengono gli occhi rossi, di un rosso scuro,che nemmeno il mio veterinario ha saputo valutare...trema tutta e la ritrovo in un bagno di sudore con molto pelo a terra..non so come ma ha pure perso due dentini in questo periodo..La cosa strana è che se mi trovo lì con lei e lui non ha questa reazione...addirittura lo lecca ovunque e si fa accarezzare...dorme pure con noi. Anche quando è fuori non si comporta così;solamente quando rimane sola con lui, anche solo per qualche minuto e io magari mi trovo nella stanza accanto;la sento guaire e me la ritrovo sotto le gambe dopo pochi secondi,terrorizzata.Mi sono ritrovata qualche volta ad assistere a questi eventi perchè entravo nella stanza in quell'istante e ho proprio visto che Marco nemmeno l'aveva toccata che lei iniziava la scena...Siamo giunti a delle possibili conclusioni,dopo vari tentativi e osservandola bene...
1)Dea è gelosissima di me, visto che non appena Marco mi si avvicina lei si ammoscia, mi si appiccica letteralmente e lo guarda malissimo,non accetta che io abbia un compagno diverso da quello che lei è abituata a vedere..
2)Dea non accetta Marco come suo nuovo padrone...gli vuole bene perchè spesso se lo lecca tutto, ma non lo accetta in quel ruolo (più volte quando erano fuori insieme lei si è allontanata per ore...sparita!)
3)Dea ha perso il suo punto di riferimento, che era il suo padrone e che lei non ha più visto da un giorno all'altro..
4)Dea ha paura di essere di nuovo abbandonata dall'altro padrone (cioè io) e ogni volta che mi allontano richiama la mia attenzione con questa scena, cercando di mettere in cattiva luce l'"usurpatore" e intruso...è come se volesse tenerlo lontano da me
5)la botta in testa le ha procurato dei danni neurologici...(attacchi epilettici?)
E non so quali altre spiegazioni dare a questa canina triste...la cosa che mi fa riflettere è che con me non si era mai comportata così. Non ero io la padrona a cui lei faceva riferimento anche se ero io a educarla e a fare la parte della cattiva con brontolate e quant'altro...la sua luce era lui..adesso invece ad ogni passo me la ritrovo fra i piedi,in tutti i sensi,più di una volta ho rischiato di cadere! Il mio compagno è mortificato e non sa come comportarsi perchè questi scatti sono improvvisi e accadono anche mentre la sta accarezzando e sembra tranquilla...lui adora gli animali!
Le chiedo gentilmente un consiglio sul da farsi, visto che anche il mio veterinario non ha saputo dirmi cosa sta succedendo...
E' possibile che gli occhi rossi siano dovuti ad un aumento della pressione data dalla paura?ma sono molto rossi...tutto l'occhio è praticamente nero dall'ematoma e diventa molle!ho dovuto farle una cura di Luxazone,Stomorgyl e Trimeton(che ho dovuto sospendere perchè la stordiva completamente) Sembra che in quei momenti non ci veda proprio perchè sbatte ovunque...e poi beve tanto!
La ringrazio fin da ora per la Sua gentilissima risposta.
Cordiali saluti
Silvia,Arezzo
26/04/2006 |
Gentile Silvia, gli episodi descritti, con i vocalizzi, l’emissione di urine e feci, i traumi del cavo orale e della testa in genere, seguiti da una inabituale ed eccessiva assunzione di acqua, suggeriscono una forma di epilessia. Altri aspetti del comportamento di Dea farebbero pensare forse ad una forma di ansia intermittente che sta evolvendo verso un iperattaccamento nei suoi confronti: in pratica un disturbo del comportamento che richiederebbe la consulenza di uno specialista. Auguroni, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Salve Dottoressa, le scrivo sperando di ricevere un aiuto concreto visto la gravità del problema. Ho un cane (dobermann) di poco più di 8 anni al quale ieri sera è stato diagnosticato un'aritmia cardiaca dovuta anche all'ingrossamento del cuore. Tutto inizia sabato scorso quando, giocando con gli spruzzi dell'acqua mentre lavavo la macchina, penso abbia preso freddo. Infatti il giorno successivo comincia a tossire, ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie e, cosa molto strana, non era giocosa come al solito. Sia il lunedì che il martedì questi sintomi sono continuati a parte la tosse che si è andata affievolendo ma aveva cominciato a non mangiar, beveva solo in modo continuo. Ieri, dunque, lo porto dal veterinario visto che avevo riscontrato anche un ingrossamento dell'addome. Dopo due radiografie (all'addome ed al torace) riscontrano un'ingrossamento del cuore. Da quello che sono riuscita a capire, tale ingrossamento pregiudica la funzionalità polmonare (schiacciando proprio il polmoni) che, a loro volta, fanno fatica a far transitare il sangue proveniente dal fegato che risulta anche questo ingrossato. Inoltre, sempre dalle radiografie, è stato riscontrato del liquido che circonda il cuore e delle macchie di cui non si sa la natura. A questo punto, il veterinario mi ha detto che la situazione è molto grave per l'animale, non garantendo addirittura quanto tempo gli rimane da vivere. Al momento stò somministrando al mio cane delle punture (3 volte al giorno) per ridurre il liquido presente nel torace ed una pastiglia per regolare l'aritmia cardiaca. Domani farò fare, comunque, una visita cardiologica per avere la certezza delle macchie presenti vicino al cuore e, nel caso, se c'è una cura per poter salvare ed aiutare il mio cane a vivere. Le chiedo, dunque, se è mai possibile che un gioco con acqua possa aver causato tutto questo e se può aiutarmi indicandomi anche un dottore specialisto che possa aiutare il mio cane (ovviamente è inutile dirle che non mi interessa la spesa, in questo momento penso solo ad aiutarlo). Spero di ricevere una sua risposta. Grazie di tutto Katia 27/04/2006 |
Gentile Katia, è molto frequente che una malattia cronica, la quale si è sviluppata gradualmente nel tempo, si manifesti invece all’improvviso e inaspettatamente in un cane che un attimo prima sembrava sano. Questo è solo apparentemente un controsenso: infatti, mentre la malattia progressivamente avanza, così anche l’organismo trova il tempo di mettere in atto dei sistemi di adattamento e di compensazione che fanno in modo di mascherare il problema fino a quando esso è abbastanza grave da spezzare l’equilibrio venutosi a creare (equilibrio sempre più precario, man mano che la malattia avanza e l’organismo “indietreggia”). Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Cara Dottoressa,
grazie infinite per avermi risposto...Scongiurando ovviamente che la mia piccola Dea sia affetta da epilessia,che cercherò di accertare quanto prima, vorrei a questo punto farLe delle ultime domande:
1)avrei voluto far fare a Dea dei cuccioli a giugno o al prossimo gennaio,ma a questo punto ci sto ripensando vista la situazione...cosa mi consiglia?la dovrei sterilizzare?
2)può essere dannoso prendere un altro cane o un micio? forse la compagnia di un suo simile la potrebbe aiutare..lei è molto giocherellona, anche con il "suo" gatto!
3)forse dovrei affidarla al mio ex compagno?magari con lui potrebbe stare più tranquilla...(sing!..ma se è per farla stare bene...)
4)dove posso trovare dei centri che fanno TAC o RMN?so che sono molto costose...
Grazie ancora per la sua gentilezza e disponibilità...
Silvia,Arezzo
27/04/2006
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Gentile Silvia, sono d’accordo con lei che far fare una cucciolata a Dea non sia molto opportuno, almeno fino a quando non sarà dato un nome al disturbo del suo cane. Anche la sterilizzazione però non è un’urgenza, a meno che non vi sia qualche correlazione tra i problemi manifestati e il ciclo estrale del cane (ma non mi pare proprio). E’ possibile che un altro animale faccia bene a Dea: un gatto che ami la compagnia dei cani oppure un cucciolo di cane ben socializzato di almeno 4-5 mesi. Eviterei accuratamente un cucciolo di cane molto piccolo, per il rischio che i comportamenti anormali di Dea lo possano condizionare nel suo sviluppo comportamentale. Dovrebbe essere un cucciolo che è stato cresciuto assieme a mamma e fratellini e che mostra un buon equilibrio emotivo. Ma non è detto che a Dea serva un nuovo compagno per risolvere i suoi problemi. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Dottoressa sono Lea la mamma del gatto di 5 aa con Insufficienza renale. Mi scuso per non aver scritto il mio nome per dimenticanza e la ringrazio per la sua prontezza nella risposta alla mia lettera e la sua professionalità. Il mio cucciolo sta seguendo la terapia con ACE inibitori e anabolizzanti (anche se parlerò con la veterinaria, seguendo il suo consiglio, per sospenderli) I tentativi per quanto riguarda la dieta ipoproteica vanno avanti miseramente ma persisto….. Le volevo chiedere: 28/04/2006 |
Gentile Lea, la prima domanda: inizialmente ripeterei emocromo, creatinina, BUN, fosforo e potassio una volta al mese, diradando poi i controlli, a seconda dell’esito di tali esami. L’eritropoietina non va assolutamente mai somministrata a scopo preventivo, ma solo se è presente anemia non rigenerativa. Questo per due motivi: 1) il farmaco, in un animale con un ematocrito normale, non solo è certamente inutile ma può essere anche nocivo; 2) dopo alcune settimane il gatto può diventare resistente al farmaco, impedendo il suo utilizzo il giorno che davvero potrebbe servire. Perché vuole alcalinizzare e cosa vuole alcalinizzare, le urine? Non capisco la domanda. Non credo che possa pensare di prevenire un’acidosi metabolica, con sostanze alcalinizzanti! Ma se è questo ciò che voleva dire, la risposta è no. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gentile Dott.sa ho un Dalmata di anni 9 che spesso mangia erba e rifiuta le sue tradizionali crocchette Purina One Adult con Agnello e riso
Il cane pesa c.a 28 Kg taglia media e lo nutriamo esclusivamente con questo tipo di alimentazione in due soluzioni giornaliere da g.200 c.a.
Il ns. veterinario ci ha confermato che non riscontra alcun tipo di patologia, pero' questi episodi recentemente si ripetono piu' spesso e Astro a volte salta 2/ 3 pasti con rumori intestinali; si rimette a mangiare con il cessare di questi disturbi.
Volevamo provare con altro tipo di crocchette ; gradiremmo avere un suo parere a riguardo e soprattutto conoscere il tipo di mangime in sostituzione che potrebbe eventualmente aiutarlo a risolvere questo problema, se dovuto anche a suo parere ad una alimentazione non corretta.
Ci avevano suggerito il prodotto Purina One in sostituzione di altro perche' in qualche modo tali disturbi nel corso della vita del cane si sono manifestati con una certa ricorrenza ed all'inizio sembrava gradirlo in modo particolare, ma ora abbiamo la sensazione che occorra nuovamente intervenire.
Le segnalo inoltre che leccandosi , in particolare nelle ore serali e notturne, tende ad ingerire parecchio del suo pelo. Grato per un suo cortese riscontro, saluto distintamente.
Emilio Larizza
Vercelli
30/04/2006 |
Gentile Emilio, va diagnosticata l’origine di questo disturbo dell’intestino tenue associato forse a prurito. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
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