Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

cinquantasettesima pagina

Gentile dottoressa, abbiamo somministrato al nostro gatto iniezioni di Baytril (1 al giorno per 8 giorni) in quanto aveva problemi urinari risoltisi in breve tempo. Dopo circa 2 settimane dall'ultima iniezione ho notato una crosta grande quasi come una moneta da due euro vicino a una scapola. Lo porto dal veterinario e mi dice che può capitare a causa di questo antibiotico. Mi dice che alcuni veterinari preferiscono intervenire chirurgicamente mentre lui ha consigliato di lasciare che passi da solo anche se ci vorrà parecchio tempo. Il gatto sembra che non stia male anche se si lecca la crosta in continuazione.Sono molto preoccupata perchè qua e là su internet ho letto delle cose preoccupanti: la crosta che lascia spazio a un buco molto profondo che non si cicatrizza e che provoca molto dolore. In base alla sua esperienza, cosa mi può dire e consigliare? Grazie e cordiali saluti.

01/05/2010
 

Gentile signore o signora, concordo con il collega. Di solito queste lesioni impiegano diverse settimane a guarire. Nonostante ci voglia molto tempo, di solito non è richiesto alcun intervento particolare, a parte eventualmente applicare il collare di elisabetta.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa, scrivo da Foggia per esporle un problema. Il mio gatto, un soriano castrato di 14 anni, ha manifestato ormai un mese fa colorazione giallastra della mucosa orale, del palato, delle orecchie. Portato dal veterinario, questi, in assenza di lesioni ecograficamente evidenti e in presenza di valori dei transaminasi, di fosfatasi alcalina e bilirubinemia  (12,9) aumentati, ha posto dignosi di epatite, peraltro già presentatasi tre anni fa e trattata con ceftriaxone e fleboclisi di fisiologica (250 ml/die).
Stavolta ha aggiunto alla terapia deltacortene. Dopo dieci gg., la situazione si è presentata nettamente peggiorata, con valori di transaminasi pressocchè raddoppiati e bilirubinemia a 14. Inoltre l'Htc è sceso da 40% a 24%. Allora ha pensato all'emobartonellosi felina: ha modificato la terapia con doxiciclina, continuando la fleboclisi. La doxiciclina ci ha dato subito problemi: esiste solo in compresse che devono essere polverizzate, sospese in acqua e somministrata al gatto. Questi, dopo alcuni giorni ha cominciato a vomitare, subito dopo la somministrazione del farmaco, cosa che abbiamo provato a contrastare con la ranitidina sottocute, cosa che si è manifestata inutile.
Inoltre, contemporaneamente si è associata anoressia. Siamo riusciti a
somministrargli l'antibiotico mescolandolo a del cibo che trova più appetibile, anche se non è quello adatto ai mici con epatite. Speriamo che possa continuare così, visto che la terapia  è lunga! Nel frattempo, però non abbiamo più in accesso venoso, visto che le vene sono deboli e gli inutili tentativi di procurarcene uno, sono risultati controproducenti, portando a perdere soltanto del sangue, quantomai prezioso in questa fase! Gli stiamo dando, o meglio, cerchiamo di farlo, del Betotal, per dare un supporto all'emopoiesi! Gli stiamo praticando delle ipodermoclisi (20 ml x3/die) per cercare di eliminare un po' di bilirubina!Spero servano a qualcosa, in mancanza d'altro!
Adesso non riusciamo a capire se la sua aumentata reattività sia legata ad un miglioramento clinico o piuttosto al fatto che. ormai esausto, non sopporti più tutto quello che gli stiamo facendo!
La prego di esprimere un parere sulla situazione, che ho cercato di
sintetizzare, senza perdere di accuratezza! Questa situazione che si protrae ormai da 21 gg, ha esaurito tutta la famiglia!
La ringrazio in anticipo!
Maria Pia C.

04/05/2010
 

Gentile Maria Pia, la doxiciclina esiste anche sotto forma di pasta orale con una concentrazione al 10% (0,1 ml di pasta per ogni Kg di peso vivo corrisponde al dosaggio di 10 mg/kg): il farmaco si chiama Vibravet Pasta 10%. La doxiciclina purtroppo irrita sia lo stomaco sia l’esofago, di modo che spesso si rende necessario non solo un trattamento di gastroprotezione, ma anche il “lavaggio” dell’esofago attraverso la somministrazione di cibo o acqua dopo la somministrazione del farmaco. Se questo, assieme alla ranitidina, non fosse sufficiente, allora si dovrebbe aumentare la gastroprotezione con un inibitore di pompa (tipo pantoprazolo) e associare un antiemetico (ad esempio la metoclopramide un’ora prima della doxiciclina). Se il gatto rifiuta l’alimentazione e si prospetta il rischio che la situazione venga complicata dalla lipidosi epatica, allora l’unica soluzione sarebbe rappresentata dall’applicazione provvisoria di un sondino rinoesofageo, fino a quando la situazione non si stabilizza.

Potrebbe far leggere questa mia risposta al collega che la sta seguendo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
a gennaio 2010,ho acquistato da un allevatore,(che per l'occasione si trovava ad una mostra felina) un gattino persiano color point di 3 mesi.
tutto è andato molto bene,fino a marzo che è comparso un po di raffreddore,naturalmente abbiamo portato il gattino dal nostro
veterinario,e gli ha dato la cura. sembrava fosse passato e invece dopo qualche giorno si è ripresentato di nuovo lo stesso problema.abbiamo poi anche notato che il gattino incominciava a mangiare poco e a bere molto,e il pancino che si gonfiava!
quindi di nuovo dal veterinario che gli ha fatto tutte le analisi del caso,e la diagnosi è stata PERITONITE INFETTIVA FELINA. adesso il gattino sta molto male,giorno per giorno peggiora nonostante la terapia che gli somministriamo,ormai ci resta solo l'eutanasia,non possiamo piu vederlo cosi.
la domanda che le voglio porre è questa : come mi devo comportare nei confronti di chi me l ho venduto,vorrei denunciare la cosa,per far si che queste persone vengono fermate,controllate da chi di dovere,e che queste cose non accadano piu.
se gentilmente mi puo dire a chi mi posso rivolgere ,grazie molte
Luca

05/05/2010
 

Gentile Luca, purtroppo la FIP è un serio problema tra i gatti d’allevamento. Il coronavirus è molto diffuso nel mondo felino e difficilissimo da controllare, inoltre tra i gattini di razza e tra i gattini che hanno vissuto in gattile costituisce una delle malattie più pericolose e frequenti. Mi dispiace molto perché so bene quanto queste situazioni siano tristi e dolorose. Vi suggerisco certamente di comunicare all’allevatore quanto accaduto, ma per quanto riguarda la possibilità che lo sviluppo di questa malattia costituisca un vizio occulto (come potrebbe essere ad esempio una malformazione non immediatamente evidente, ma già presente alla nascita) e che quindi voi abbiate in merito a questo la possibilità di un’azione di tipo risarcitorio, purtroppo non vi posso aiutare. Infatti in teoria il gattino potrebbe aver contratto il FCoV (il virus della FIP) anche dopo l’atto di compravendita. Cioè è praticamente impossibile per voi dimostrare che il virus del vostro gatto provenga davvero dall’allevamento e non da qualsiasi altra parte, nonostante con ogni probabilità l’animale fosse già portatore al momento dell’acquisto.

Mi dispiace molto. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,
vorrei sottoporvi un caso e ricevere, se vorrete dei consigli. Ho un cane meticcio maschio di 15 anni, 37 kg circa (peso corporeo ideale) media taglia. Il cane è affetto da Leishmaniosi da circa 9 anni, dopo cicli di glucantime, i valori entro il primo anno dalla diagnosi sono rientrati nella norma, ed ha assunto sistematicamente l'allopurinolo. il cane affetto da disfunzione mitralica assume da 4 anni 15 mg di enalapril e furosemide. Lo scorso anno è stato riscontrato un tumore al testicolo dx ed ha subito l'intervento di orchiectomia. Subito dopo l'intevento il cane ha iniziato ad avere minzioni involontarie di urina (gocciolamenti). Dalle ecografie si è evinta aria nella vescica e si è potuta escludere la prostatite in quanto si è ridotta notevolmente di volume. Dalle analisi ematiche effettuate ogni 4/6 mesi, dalla data dell'intervento ad oggi si riscontra sistematicamente un'infezione in corso. I sintomi sono urine maleodoranti e scure, dolore durante la minzione, spossatezza, difficoltà gravi di deambulazione soprattutto del treno posteriore, congiuntivite. Assumendo cicli di antibiotici di vario genere (Keforal, agumentin, stormogil, baytril) il cane si è sempre ripreso ma solamente dal punto di vista  sintomatologico, in quanto, sospesi gli antibiotici, nell'arco di  massimo dieci giorni i sintomi gradualmente ritornano. Nelle ultime 4 settimane, avendo sintomi come vomito, diarrea, piodermite, astenia, anoressia e dimagrimento evidente, ho ripetuto le analisi il 30/04/2010 e abbiamo riscontrato un'insufficienza renale, anemia e la solita infezione. La terapia che sta assumendo è:

15 mg enalapril al dì
Malox 2 cmp al dì
Stargate 2 cmp da 2 mg al dì
furosemide (se non sono presenti diarrea e vomito)
bactrim 1/2 cmp ogni 12 ore

Il veterinario ha eliminato l'allopurino sostenendo che ormai non serve più a nulla.

Qui elenco il referto delle analisi:

wbc 10.210                                    
rbc   5.850.000                                
hb    13,6
ht     40
mcv   68
mch   23
mchc 34
granulociti neutrofili     74
granulociti basofili        0
linfociti                      16
monociti                     8
plt                          453


urea siero 111
creatinina siero 2,07


albumina                    54,4
alfa1                         4,8
alfa2                         7,3
beta                          20,9
gamma                      12,6
albu/globu                  1,19


transaminasi g.o.          32
transaminasi g.p.          53
lipasi                          1068


bilirubina totale            0,11               
bilirubina                     0,04
bilirubina                     0,07


fosfatasi alcalina           78
glucosio                       80
proteine totali               6,3


Vorrei capire se l'insufficienza renale può essere derivata da un'infezione trascurata delle vie urinarie e se curandolo con questo antibiotico i valori possano rientrare o se è l'avanzamento della Leishmaniosi. Il veterinario non riesce ad esaurire i miei dubbi ed è del parere che ormai non si possa rare più nulla ed io ho timore che la cura non sia del tutto adeguata.
Certa di una sua gentile risposta,
Le porgo i miei più sinceri ringraziamenti e porgo
Distinti saluti

05/05/2010
 

Gentile signora o signore, entrambe le ipotesi potrebbero essere vere ma il fatto che la sintomatologia risponda alla terapia antibiotica tenderebbe ad indicare un’infezione batterica come causa del problema, piuttosto che l’aggravamento della leishmaniosi (pur possibile). Potrebbe essere in corso una pielonefrite?  E’ stato eseguito un esame batteriologico con antibiogramma sulle urine prelevate attraverso cistocentesi durante l’ecografia? E’ possibile ripetere l’ecografia ed eseguire sterilmente un prelievo di urine da sottoporre a tale esame? In base alla sua descrizione dei fatti sembrerebbe essere in corso un’infezione batterica ad andamento cronico a carico delle vie urinarie. In questi casi andrebbe scelto un antibiotico mirato (sulla scorta dell’esame batteriologico) che sia possibile somministrare anche per lunghi periodi. La ricaduta dei sintomi dopo soli dieci giorni dalla sospensione dell’antibiotico indica infatti che l’infezione non è stata eradicata e che esiste un focolaio settico, pronto a “risvegliarsi” non appena viene meno il controllo dato dall’antibatterico. Controllerei naturalmente anche la chimica urinaria in quanto la presenza di gas nella vescica (a meno che il cane non fosse stato cateterizzato prima dell’esame) indicherebbe la presenza di cistite enfisematosa, generalmente associata alla presenza di zuccheri nelle urine (che nel suo caso indicherebbero un danno del tubulo renale, visto che la glicemia è nei limiti). Insomma, mi concentrerei sulle urine.

Un grande augurio e i miei più cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa, scrivo dalla provincia di Alessandria. Sono proprietaria di un chow chow femmina di quasi 13 anni. Lo scorso gennaio è stata operata per un tumore alla mammella, che era localizzato e che è stato asportato senza problemi. In base alla biopsia, la velocità di riproduzione di tale tumore, in scala 1-10 è 2 (tradottomi dal veterinario, io non ne capisco nulla). Prima di operarla abbiamo fatto lastre ai polmoni e
risultavano 2 macchioline che il veterinario ha interpretato come masse di
pelo, in quanto, per problemi gravi, l'avevo un pò trascurata e non le avevo
tolto il sotto pelo come faccio abitualmente.
Da tre settimane fatica a respirare e le sento il catarro in gola. Ho notato
che ha iniziato ad avere questi problemi quando, dopo essersi bagnata ed
avendola io asciugata male, è rimasta bloccata per l'artrite e non camminava più, per cui l'ho curata con Rymadil: ha ripreso a camminare bene, ma dopo una settimana il problema respiratorio ha iniziato ad acuirsi. L'ho curata per 12 giorni con Baytril e Fluimucil (1/3 di bustina 2 volte al giorno sciolto in acqua e somministrato con una siringa). Il veterinario mi aveva prescritto 1/4 di bustina, ma poichè una volta per errore ne ho dato di più e mi sembrava stare meglio, ho continuato con 1/3 di bustina. Abbiamo sospeso per 3 giorni le cure e le cose sono peggiorate. Mi sembra di sentirle la gola piena di catarro. Il veterinario l'ha visitata e la stiamo curando da 3 giorni come tracheite, con Ronaxan 250 e sempre 1/3 di Fluimucil. A me sembra che aumentando il Fluimucil la situazione migliori.
Lei cosa ne pensa? Stiamo andando nella direzione giusta? E' possibile
aumentare la dose di Fluimucil?
A parte le difficoltà a respirare (che non ha quando dorme ma solo quando è in movimento)è un cane fin troppo in forma per la sua età: mangia regolarmente e continua a fare la solita passeggiata giornaliera, quando il tempo lo permette.
La ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti
Daniela P.

06/05/2010
 

Gentile Daniela, prima di continuare a porsi delle domande, suggerirei un radiogramma del torace, per capire se si tratta di una forma tracheo-bronchiale o se ci sono altre possibilità. Se si tratta semplicemente di tracheite o bronchite la situazione dovrebbe risolversi con le terapie in corso.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa Bevere,tre giorni fà alla mia gatta(Minou) di quasi sedici anni (che prende ogni gg 5 mg di gardenale per epilessia idiopatica comparsa due anni fà)che presentava vomito,poliuria e polidipsia da alcuni giorni,è stata diagnosticata una IRC.i valori degli esami del sangue erano:
proteine tot : 7.7 g/dl
albumine : 4.07 g/dl
creatinina : 4.66 mg/dl
urea :109 mg/dl
glucosio :95 mg/dl
ALT-GPT  59 U/l
Got 12
alkp 37
non è anemica.
E' stata subito ricoverata e sottoposta per 1 giorno e mezzo a terapia reidratante per via endovenosa e le è stato somministrato il fortekor 2.5 mg/die.Purtroppo durante la degenza non le è stato fatto alcun esame delle urine.
Sapendo che Lei ha studiato nello specifico il trattamento della IRC del gatto con il benazepril e che sono stati segnalati casi di peggioramento della situazione clinica,ho provato a chiedere chiarimenti alla veterinaria che la sta curando ma l'unica risposta che ho avuto è stata che l'ACE inibitore è un farmaco indispensabile per l'IRC e che se avessi deciso di non darglielo lo facevo a mio rischio e pericolo.Ho portato a casa Minou (che stava abbastanza bene e sembrava aver ritrovato l'appetito)e ho deciso di non somministrarle il farmaco dati i valori elevati della creatinina.Ieri l'ho riportata dalla veterinaria perchè avrebbe dovuto proseguire la terapia reidratante ma non è stato possibile a causa delle pessime condizioni delle vene(tra prelievi e posizionamento dell'ago cannula l'hanno massacrata)e quindi le ho fatto io sottocute circa 60ml di fisiologica contenente ranitidina e vit B.Stamattina le è stato fatto un prelievo di controllo e i risultati sono:
creatinina 2.68
urea 75
phos 4.04
Na 165
K 4.6 Cl 127
Ca 4.04
Le è stata fatta un'altra flebo sottocute e l'ho riportata a casa.Ho notato che mangia ma sembra avere meno appetito rispetto al primo giorno.Vorrei chiederLe un consiglio:secondo lei, la riduzione dei valori della creatinina è attribuibile alla reidratazione o alla somministrazione del farmaco per due gg e ho fatto male ha sospenderlo?Prima di decidere se utilizzarlo non sarebbe meglio verificare se c'e proteinuria?(L'esame che lei consiglia (con metodica SDS-age)è di utilizzo comune?Se non è così,io sono di Lodi e sarei anche disposta a portarle il campione di urine da analizzare se per Lei va bene)La ringrazio molto per la risposta.
Cordiali saluti
Arianna

08/05/2010
 

Gentile Arianna, provo a rispondere a tutte le sue domande, così specifiche e ben poste.

1) L’abbassamento dei valori plasmatici è dovuto alla reidratazione, che agisce molto in fretta, mentre due compresse di Fortekor non possono essere responsabili di questo miglioramento. Non so se ha fatto male o bene a sospendere il farmaco. Certo è che con un valore di creatinina così buono (parlando di un IRC ovviamente) il benazepril non trova forti controindicazioni a priori. Al limite ne avrebbe una volta dimostrate eventuali reazioni avverse.

2) Sì, è preferibile, in quanto il target terapeutico dell’ACE inibitore è proprio la proteinuria.

3) Si tratta di un esame comunemente eseguito nei laboratori veterinari. Non credo ci saranno problemi per i colleghi di Lodi nell’inviare un campione ad uno di questi laboratori.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 

 
Gentile dottoressa Bevere,
le scrivo perchè sono disperata per via del mio gatto soriano di 10 anni.
3 anni fa Kiro, questo il nome del mio gatto , ha avuto un mastocitoma all'orecchio, che è stato asportato con margini puliti e senza lasciare metastasi.Per questo motivo le avevo già scritto per avere un consiglio.
 Dopo questo episodio tutto è filato liscio , a parte il fatto che Kiro è un gatto molto viziato e coccolato, spesso di notte miagolava per attirare l'attenzione.
Ora il problema è questo: il mio nucleo familiare è composto da mia mamma , mio papà e io. Ho 22 anni, da dicembre ho cominciato a lavorare lontano da casa, tornando solo i weekend. Da marzo Kiro ha cominciato a fare i suoi bisogni fuori dalla cassettina. Premetto che accadeva qualche volta, e che non c'è stato alcun cambiamento in casa, nè della cassetta o dei sassi nè di mobili o altri animali. Da qualche settimana invece Kiro non entra PIU' in cassetta. A volte ci entra ma poi schizza subito fuori e fa sia cacca che pipì ovunque.
E' una situazione insostenibile perchè ogni secondo i miei genitori devono controllare ogni angolo e pulire, non possiamo piu andare avanti cosi, Kiro poi vive in casa e non è mai uscito. 
Il suo comportamento per il resto è normale nel senso che gioca e fa le coccole come prima.
Il veterinario ha fatto un esame delle urine e del sangue, sembra non ci sia cistite o problemi renali anche se io noto che beve un pochino di piu, ma mangia normalemnte. Gli ho comprato cibo specifico per gatti anziani e che non appesantisca i reni.
Ma allora è un problema comportamentale? E da cosa è scatenato, semplicemente dal fatto che io sono meno a casa?Mi pare strano perchè anche mia mamma lo adora e lo ha sempre vicino dandogli tutte le attenzioni. comunque anche quando abitavo dai miei genitori non stavo molto a casa, ma nonostante questo sono il punto di riferimento del mio Kiro. Può essere che abbia subito uno shock di cui mia mamma o mio papà non vogliono parlare? 
Sono disperata, se continua cosi i miei lo daranno via.
Aggiungo anche che abbiamo provato di tutto, spostare il luogo della cassettina, cambiare sassi, detersivo con cui la laviamo, prendere una nuova cassetta...niente. fa tutto fuori e ovunque.
La prego mi dia un consiglio siamo disperati.
Con ammirazione,
Sara (Venezia)

08/05/2010
 

Gentile Sara, provi questo.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2008/09/eliminazioni-urinarie-inappropriate-nel.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottore, buongiorno,
ho visto che lei ha effettuato delle consulenze ad altre persone.mi chiedevo se poteva aiutarmi a capire il quadro clinico del mio  gatto, visto che il mio veterinario non si dilunga mai in tante  spiegazioni.
ho una gatta di 17 anni alla quale è stata diagnosticata un pò di  insufficienza renale.
in passato abbiamo cercato di integrare  alla sua dieta alimenti  ''renal'' ma trattandosi di un gatto di ''gusti difficili'' non siamo  mai riusciti a cambiare completamente la sua alimentazione perchè  vuole mangiare sempre cose diverse e nella gamma di prodotti renal ci  sono pochissimi gusti e i sapori credo non siano un granchè.
Il mio veterinario l'ultima volta che ci siamo visti qualche mese fà  mi ha segnato il fortekor  e glielo devo dare a vita.
Devo dire che con la terapia la vedo bene, ho visto che la micia beve  di meno ed è meno disappetente, al punto che credo abbia messo sù un  pò di peso.
Ora mi chiedo.. siccome il mio gatto vuole mangiare un pò di tutto e  si rifiuta di mangiare ''solo ed esclusivamente scatolette e biscotti  renal'' posso continuare a concederle di mangiare quello che mi chiede?
a volte quando torno dal macellaio ''mi supplica'' di darle qualche  pezzettino di filetto crudo... lo sò che la carne rossa cruda è  iperproteica e ai reni non fà bene .. ma se ora prende il fortekor  qualche volta gliela posso dare?? in ogni caso poi mangerebbe pure  altre cose e non solo quella..
D'altra parte non è peggio se mi smette di mangiare per protesta?
Grazie mille per l'attenzione,
le sono grata se potrà rispondermi!
saluti     Elena

08/05/2010
 

Gentile Elena, può fare quello che chiede, facendolo con molto buonsenso e cautela. Tuttavia suggerirei che invece di dare al gatto il premio occasionale del filetto di carne (che non va bene, ma lei già lo sa) si potrebbe usare questo cibo delizioso (sempre occasionalmente) per insaporire maggiormente il cibo dietetico, di modo che un po’ alla volta l’occasionale presenza di carne assieme alla dieta non proprio gradita, generi nella gatta una maggiore fiducia circa l’appetibilità di quello che le viene presentato nella ciotola tutti i giorni.
Invece del divario inconciliabile tra dieta e filetto e del disinteresse su ciò che non proviene direttamente dal cartoccio del macellaio, avremo forse una gatta più curiosa su quel che si mangia oggi.
Lo so, è poca cosa, ma non è inutile e aggiunge anzi un senso di messa a profitto di un comportamento (sabotare la dieta ipoproteica) non apprezzabile, a voler essere precisi. Comunque capisco.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere,
leggo sempre la sua interessante Rubrica…
Al mio Yorkshire di 9 anni, è stata diagnostica un inizio di cataratta. Dopo mie insistenze sull’utilizzo del Clarvisan gocce, il Vet. ha detto che posso usarlo nella dose di 2 gocce al giorno per 10 giorni al mese.
Io lo avevo già utilizzato in precedenza su un mio cane anziano, dall’età di 11 anni, fino ai 12 anni quando è venuto a mancare, restando più o meno con lo stesso grado di cataratta…
Siccome il mio Vet. mi è parso scettico sulla reale efficacia del Clarvisan, volevo chiederle se può essere utile per rallentare la cataratta senile, o se al limite, male non fa e meglio che dare niente è…
Che ne pensa di questo prodotto? Ci sono altri prodotti da somministrare al riguardo per rallentare
il processo degenerativo?
Tenga presente che ciclicamente, già somministro al mio cane: Omega Pet, Ribes Pet, Nutrabiotin.
Grazie dell’attenzione, Anna – Roma

09/05/2010

 

Gentile Anna, ha dovuto insistere con il collega perché il prodotto non serve, ma ha potuto avere la prescrizione perché quello stesso prodotto non fa male. Cioè, male non fa, si dice così quando una cosa non serve. In realtà l’opacizzazione della lente è un processo di invecchiamento inarrestabile. Non esistono farmaci che si dimostrino efficaci contro la cataratta. L’unica possibile terapia purtroppo è di natura chirurgica, come nell’uomo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
sono a sottoporle un problema che ho con il mio gatto.
Si tratta di un trovatello di circa 4 anni, cieco da entrambi gli occhi (presumibilmente da infezione di clamidia e rinite quanto è stato abbandonato). Fino a pochi mesi fa non ha avuto problemi di salute ma da qualche mese sono iniziati episodi di tosse, aggravati da respirazione diaframmatica in questo ultimo mese. Il veterinario che lo ha seguito per primo, già da marzo, ha prescritto antibiotici e sciroppo per la tosse senza esito aggiungendo a fine aprile il cortisone (ha tolto solo lo sciroppo) in dose di metà pastiglia da 5 mg al giorno (il gatto pesa 5 kg). Non ci sono stati miglioramenti.Il veterinario aveva fatto anche la radigrafia toracica trovando piccole macchioline a livello di bronchi ed aveva anche ipotizzato una specie di aspergillosi con epatizzazione dei polmoni. Non c'erano però nè versamenti nè masse, nè corpi estranei ostruttivi. L'ho fatto visitare ad inizio maggio ad un secondo veterinario che ha prescritto ancora cortisone (deltacortene 2 pastiglie al dì da 5 mg per 8 gg e poi 1 al dì per altri 8 gg + metà pastiglia al giorno di Baytril antibiotico per 8 gg.). Il gatto è un pò migliorato ma ha ancora episodi di tosse e respiro diaframmatico. Ha fatto anche tutti i test compreso quello per la filariosi e sono tutti negativi, così come l'esame delle feci. Ha fatto anche due radiografie non rilevando niente di particolare a livello polmonare, solo qualche macchiolina leggermente più scura ed escludendo l'aspergillosi. Si notava invece, la diversa forma che ha assunto il diaframma nello sforzo respiratorio. Pure l'emocromo ha valori adeguati.
Il gatto ha appetito e si comporta normalmente.
Una mia amica veterinaria che però abita a 700 km di distanza mi ha detto che può trattarsi di un problema di asma felina risolvibile modificando l'alimentazione: lui si nutre quasi esclusivamente di cibo secco perchè non gradisce nient'altro e rifiuta qualsiasi cibo diverso (solo qualche boccone di mangime umido gusto tonno con gelatina) nonostante tutti i tentativi che ho fatto in questi anni. Secondo la mia amica lo spezzettamento dei croccantini può favorire l'inalazione di qualche particella che con il tempo ha creato una situazione come quella attuale. Mi ha consigliato un'alimentazione molto ricca di Omega 6 per almeno 20 gg. In casa ho tolto tutto quello che potevo ritenere fonte di allergia (tappeti, materiali sintetici, profumi, etc.) ma senza benefici apparenti. Fuori c'è un piccolo giardinetto ma le piante sono le stesse da molto tempo.
Qualcuno mi dice che l'unico modo certo è quello di fare un lavaggio bronchiale ma che è rischioso visto che il gatto non respira bene. 
Ha mai trattato casi simili? Cosa può consigliarmi?
La ringrazio infinitamente per una sua risposta.
Cordiali saluti.
Mariella

13/05/2010
 

Gentile Marinella, nel momento in cui la terapia antibiotica non ha dato alcun esito, la soluzione migliore è effettivamente rappresentata dal lavaggio broncoalveolare effettuato dopo 5-7 giorni dalla sospensione di tutti i farmaci. Il liquido derivato dal lavaggio broncoalveolare viene esaminato sia dal punto di vista batteriologico (per evidenziare ad esempio l’eventuale ceppo batterico responsabile e la sua specifica sensibilità agli antibiotici), sia dal punto di vista citologico, per evidenziare al contrario una risposta infiammatoria suggestiva di asma felina e iniziare la terapia immunosoppressiva con dosaggi di cortisone molti più alti rispetto a quelli fatti fin ora. Tale terapia, ad esempio, sarebbe controindicata nel caso in cui non si trattasse di asma felina, ma di bronchite batterica.

In pratica, quando la terapia empirica (inizialmente pur corretta, almeno in teoria) non dà esito è davvero necessaria la diagnosi effettuata attraverso precise analisi di laboratorio che, nel suo caso, richiedono appunto il lavaggio broncoalveolare. Si tratta di esame effettuato in anestesia generale. Questo tipo di anestesia (che è davvero di breve durata, per effettuare tale esame) se condotta in modo corretto, comporta rischi piuttosto limitati.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa,
le scrivo per un suo consiglio in merito ad un gatto di circa tre anni che dall'età di un anno soffre di una forte gengivite e stomatite.
Inizialmente si pensava si trattasse di depositi di tartaro che infiammavano le gengive, ma col passare del tempo la situazione è peggiorata coinvolgendo le fauci, nonostante la periodica pulizia dei denti e l'utilizzo di prodotti contro tartaro e alitosi (stomodyne, orozyme)
Sono stati utilizzati nel tempo vari tipi di antibiotici (amoxicillina, spiramicina, azitromicina, claritromicina) , ma con risultati deludenti e temporanei.
E' stato somministrato anche del cortisone, per via sistemica e con infiltrazioni in bocca, ma in entrambi i casi ha provocato herpes.
E' stato fatto anche un tentativo con la ciclosporina (atoplus), ma dopo due mesi e mezzo di terapia la situazione sembrava addirittura peggiorare ed abbiamo sospeso.
In gennaio 2009 è stato somministrato Feliserin PRC ,pensando potesse trattarsi di una infezione da calicivisus, senza risultari
Test fiv e felv (ripetuti 2 volte a distanza di un anno circa) negativi.
Analisi del sangue: il mio veterinario dice che non hanno valori significativi, ma gliele mando in allegato.
L'esame istologico cita : l'epitelio presenta grave iperplasia/displasia e diffusa exocitosi neutrofilica. A carico del connettivo subepiteliale si osserva una grave ed estesa componente infiammatoria rappresentata essenzialmente da plasmacellule, occasionalmente binucleate ed occasionali cellule di Mott. Si osservano inoltre occasionali linfociti e gruppi di granulociti neutrofili ipersegmentati, in particolare in corrispondenza delle aree erosive. Occasionali granulociti neutrofili si osservano inoltre diffusamente frammisti alla componente plasmacellulare, si rileva infine marcata marginazione neutrofilica multifocale e marcata iperplasia fibroendoteliale e neovascolarizzazione diffuse. In prossimità di alcune strutture vascolari si osservano  aggregati prevalentemente linfoidi che focalmente presentano una distribuzione pseudo-follicolare con focale ialinosi.
Come vede ne abbiamo provate tante ma col risultato che parte dei dentini sono caduti e che non sembra essere il tartaro la causa prima di questa infiammazione e iperplasia delle mucose che ormai interessa tutto il cavo orale.
L'altro ieri, portato per fare l'ennesima pulizia orale mi hanno riferito che hanno fatto delle "pinzature" su questa mucosa ipertrofica (nella zona delle tonsille per intendersi) per appunto ridurla e che non c'erano particolari depositi di tartaro.
Nonostante le brutte condizioni della sua bocca, unico dato positivo, il gatto è sempre di buon appetito!
Scusi la lungaggine, ma volevo avesse un quadro il più possibile completo.
Spero tanto possa darmi un consiglio per aiutarci a risolvere il problema.
Grazie. Laura

13/05/2010
 

Gentile Laura, quando antibiotici, steroidi e immunomodulanti non hanno dato alcun effetto la soluzione più indicata, più semplice e a minor impatto sulla qualità di vita del gatto e dei proprietari è rappresentata dall’estrazione dentaria completa oppure dall’estrazione parziale (si risparmiano i canini), con controllo radiografico della completa estrazione delle radici. Il 70% dei gatti che subisce questo tipo di approccio guarisce completamente, senza necessitare di ulteriori trattamenti farmacologici. In alternativa a questo (ma molto più impegnativo per il gatto, difficile da effettuare in Italia e comunque con minori garanzie di successo) si consiglia l’uso del laser CO2 per la rimozione del tessuto proliferato associato alla somministrazione di ciclosporina a lungo termine.


Mi scuso per il ritardo e la saluto cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile Dott.ssa, sono Maria Pia C. e le ho già scritto da Foggia a proposito del mio gatto con ittero. Dopo aver continuato la terapia per 15 giorni  e aver praticato ipodermoclisi abbiamo riportato il gatto dal veterinario che gli ha prelevato il sangue dalla giugulare, visto che non era possibile dalle zampe anteriori. I risultati delle analisi non sono stati affatto confortanti: la bilirubina è scesa solo di poco (da 14 a 12,9), l'HTC è rimasto più o meno stabile: 23%, le Transaminasi si sono dimezzate e, purtroppo, abbiamo riscontrato un aumento della creatininemia (gli avevo chiesto io di dosarla, visto che il giorno prima avevo notato le urine giallo intenso e schiumose, nche se avevo sperato fosse legato all'antibiotico!). A questo punto abbiamo realizzato che anche lui non sapeva più che pesci pigliare! Ci ha detto che c'era solo la possibilità di portarlo in un centro specializzato (il più vicino è la Facoltà di Veterinaria di Bari, che ha sede a Valenzano) per sottoporlo ad una biopsia epatica (che, peraltro, con un fegato ad ecostruttura omogenea avrebbe dovuto eseguirsi alla cieca e ci porterebbe a vedere solo gli effetti citopatici del danno, non certamente la causa) o ad una VLS. Io, a questo punto, alla luce anche di tutto quello che ha subito da oltre un mese a questa parte e che dimostra di stressarlo sempre di più, mi sono opposta! Lo abbiamo
riportato a casa, gli stiamo praticando con regolarità, le ipodermoclisi che
sicuramente fanno poco e ci stiamo concentrando sul fatto di farlo mangiare, perchè se è vero che da quando ha smesso l'antibiotico (il veterinario glielo ha sospeso dopo 15 giorni, ma non è troppo poco?) non sta più vomitando, è anche vero che sta mangiando poco e non è impresa facile riuscire a nutrirlo. Siamo arrivati a diluirgli l'umido della Hill's e a darglielo con la siringa! Le ho
scritto per chiederle cosa ne pensa, qual è l'idea che lei si è fatta! Cosa
potrebbe avere il nostro Brutus? Devo dire che non credo quasi più in una
risposta confortante: penso che stia per morire, anche se continuo a sperare che nonostante tutto ci sia una qualche possibilità che il cucciolo di casa, possa continuare a vivere con noi ancora un po'.
Grazie in anticipo per la sua risposta
Maria pia C.

14/05/2010
 

Gentile Maria Pia, il collega ha sospettato l’emobartonellosi felina, ma il fatto che il gatto non abbia risposto alla terapia indicherebbe che il problema sia altrove. L’ago-aspirato del fegato non è un esame inutile, anche se l’ecostruttura risulta uniforme, in quanto può evidenziare ad esempio la lipidosi epatica, che è una malattia ad elevata mortalità se non curata, ma con una buona prognosi qualora venga trattata precocemente e aggressivamente.

Capisco che voi vogliate smettere di vedere il vostro gatto sottoposto a procedure e terapie che da un mese non hanno dato alcun riscontro positivo nei confronti della qualità di vita dell’animale (oltre che della vostra), ma senza una diagnosi non è assolutamente pensabile poter fare alcuna previsione di guarigione. Senza una diagnosi precisa potete solo andare avanti così come state facendo, alimentandolo forzatamente con la siringa, vedendolo deperire senza saperne le ragioni, senza sapere se la sua malattia è destinata a causare il decesso dell’animale (nonostante i vostri sforzi e nonostante la sofferenza del gatto stesso) o se diversamente ci può essere qualche prospettiva e qualche possibilità che l’impegno vostro, le cure e lo stress del gatto, alla fin fine, producano un risultato.

O vi rassegnate ad andare avanti così, alla cieca, oppure dovete seguire il consiglio del collega e riferire l’animale presso un centro maggiormente specializzato.


Un rinnovato in bocca al lupo, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma dott.ssa Bevere.
Sono la proprietaria di una femmina di Labrador di quasi due anni e le scrivo da Modena.
ho un problema da ormai un anno di "allergia alimentare"  che provocano alla mia cucciola un gran fastidio alle orecchie, sempre sporche anche se le puliamo ogni giorno.
da un anno viene alimentata solamente con maintenance al pesce della forza dieci e al posto di ossa di bufala le diamo pesce essiccato, ma circa un mese fa il problema alle orecchie si è aggravato, quindi il mio veterinario mi ha prescritto una soluzione detergente per la pulizia quotidiana "Otoprof" e una terapia con "Otopet" per 10 giorni poi ci siamo resi conto che il fastidio aumentava al tal punto che grattandosi si toglieva il pelo dietro alle orecchie.
Siamo tornati dal veterinario e questa volta ha prescritto lavaggi quotidiani
con "Epi-Otic" e una terapia per 10 giorni con "Otomax" ma trascorsi i 10
giorni nessun cambiamento.
A questo punto il mio veterinario ha detto che non c' era soluzione e ha
praticato un' iniezione di cortisone.
Volevo chiederle se sia opportuna fare qualche analisi tipo prove allergiche !
Esistono terapie sempre efficaci che non sia cortisone?
mi aiuti la prego non so più cosa fare per poter aiutare la mia cagnolona e il caldo che deve ancora arrivare mi preoccupa!
Grazie fin da ora per la sua disponibilità!

15/05/2010
 

Gentile signora, l’unica prova allergologica attendibile per la diagnosi delle intolleranze alimentari è la dieta privativa.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Se il sospetto è che l’otite abbia base allergica, suggerirei di fare dapprima questo esame e in seguito il test per gli aeroallergeni (che si fa a partire da campione di sangue in laboratori specializzati).


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dott.ssa Bevere,
La prego di rispondere al più presto. Il mio Birba (razza shih-tzu) ha quasi 14 anni. Desidererei spiegarLe ciò che è accaduto negli anni scorsi perchè credo che sia collegato al problema che stiamo avendo adesso. I problemi sono iniziati nel 2000, quando ci rendemmo conto che, pur sforzandosi, non riusciva ad urinare. Il veterinario concluse che aveva dei calcoli e praticò una incisione sul pene. Tuttavia non effettuò alcuna ecografia, per cui da subito il piccolino ricominciò con lo stesso problema, nonchè con una infezione terribile dovuta all'urina che finiva nei tessuti. Fortunatamente un nuovo veterinario è riuscito a salvarlo per un pelo e, dopo altri tre interventi, Birba, anche se castrato ed evirato, ha ricominciato una vita normale. Anche i valori sono tornati normali, senza lasciare conseguenze sui reni. Da allora fa pipì da un buchetto che è stato creato al di sopra dell'ano.
Da allora è capitato anche che avesse problemi dermatologici curati con un antibiotico e con del cortisone. Tre volte si è presentata anche la malassezia, curata con Nizoral. Con il Forza 10, comunque, riusciamo più o meno a tenere la dermatite sotto controllo quasi sempre.
Lo scorso ottobre, dopo aver notato che faceva pipì troppo spesso anche in piccolissime quantità, con una ecografia il veterinario ha accertato la presenza di un nuovo calcolo, che è stato asportato. Da allora, però, non abbiamo pace, perchè la cistite causata dal calcolo si ripresenta al termine della terapia. Faccio presente che dopo l'intervento effettuato il 26 ottobre 2009, oltre al Rocefin, Birba ha preso mezza compressa di Previcox 57 mg per 10 giorni e mezza compressa di Urys al giorno per 60 giorni. Alimentazione: k/d della Hill's. Quando si è ripresentata la cistite, abbiamo fatto l'esame delle urine ancora una volta, da cui risultva di nuovo la presenza di leucociti, numerose cellule di sfaldamento e ph 6. Abbiamo fatto un antibiogramma  presso l'istituto zooprofilattico. Il risultato è stato: Streptococcus spp. , indicato nell'antibiogramma come sensibile solo alla vancomicina e intermedio per quanto riguarda all'amoxicillina/acido clavulanico. Il veterinario dice che non possiamo usare la vancomicina, perchè è tossica, per cui abbiamo fatto un altri due cicli di Synulox 250 mg (mezza compressa due volte al giorno): il primo ciclo è durato 2 settimane e le analisi erano normali, le urine totalmente pulite; Dopo una ventina di giorni eravamo punto e a capo e abbiamo fatto il Synulox per altre 3 settimane, questa volta insieme a Sporanox e Medrol perchè Birba aveva anche la malassezia (il veterinario dice che era dovuta agli antibiotici). Dopo 10 giorni i sintomi sono ricominciati e le analisi mostrano di nuovo leucociti. Ed arriviamo ad oggi. Il veterinario decide di fare una cistoscopia e, in attesa, di ricominciare con il Synulox. Ora Birba sta prendendo il Synulox, sempre nello stesso dosaggio, dal 29 aprile. In quella data io ho insistito affinchè si controllassero anche i valori reltivi ai reni per escludere una pielonefrite. I valori sono risultati ottimi: BUN 27,2; creatinina 0,94; proteine totali 6,8. Abbiamo anche ripetuto l'ecografia per escludere eventuali tumori. Non è stato rilevato niente di negativo. Non è stato possibile effettuare la cistoscopia perchè le sonde sono troppo grandi per lui. Oggi, anche se il ciclo di Synulox non è ancora terminato, ho voluto ripetere l'analisi delle urine: l'infezione è presente in piccolissima quantità. Tuttavia è ancora lì! Ora, mi chiedo, se lo streptococco diventa resistente all'amoxicillina/acido clavulanico (perchè è questo il timore che ho, anche se il veterinario non si è pronunciato) e la vancomicina non si può somministrare, che si potrà fare?
Nonostante che abbia spesso avuto problemi di salute sin da piccolo, ha superato sempre tutto con grande voglia di vivere ed è ancora così fortunatamente.
Al momento Birba sta bene, mangia, corre e gioca come se nemmeno avesse quasi 14 anni. Cosa posso fare? Mi hanno anche parlato di cure omeopatiche a base di aloe e mirtillo, ma non so se sia il caso. Possibile che debba essere incurabile?
La ringrazio moltisssimo,
Rita F.

15/05/2010
 

Gentile Rita, l’infezione è stata eliminata, il calcolo asportato, non esistono situazioni patologiche che consentano ai batteri di “nascondersi” in qualche zona inaccessibile all’antibiotico (come potrebbe essere ad esempio un calcolo non rimosso o un’ascesso prostatico). In questa situazione direi che è abbastanza improbabile una vera e propria ricaduta, ossia la reinfezione da parte dello stesso identico ceppo batterico. Direi che piuttosto le vie urinarie del vostro cane sono maggiormente esposte a nuove infezioni di tipo ascendente (ossia causate da batteri presenti nella regione anale e perineale) a causa della presenza dello stoma e dell’accorciamento dell’uretra. Direi quindi che in via preventiva potreste concentrarvi su questo: mantenere la regione perineale ben toelettata, a pelo corto, praticare tutti i giorni la detersione dell’ano e dello stoma con betadine ginecologico, controllare eventuali dismicrobismi intestinali (diarrea, flatulenza) con fermenti lattici e dieta. Con queste attenzioni gli episodi di infezione delle vie urinarie dovrebbero minimizzarsi.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile dottoressa
Dopo aver passato tutta la notte a leggere i suoi post, oggi ho sospeso il Fortekor ( che gli davo da soli 2 gg) al nostro amatissimo gatto Tolomeo, un micione similpersiano preso già grande al gattile, 17 anni fa.
Le scrivo quindi subito sperando tanto in un suo parere. Siamo consapevoli che il nostro amore è molto anziano e che siamo stati già tanto fortunati. Leggendo i suoi post, ci siamo convinti che lei ci possa consigliare come fargli trascorrere al meglio questo nostro ultimo tratto di vita insieme.
Sintetizzo la situazione, precisando che il gatto ha sempre goduto di ottima salute ed è sempre stato seguito dal veterinario. Ad agosto 2009 il topino ha cominciato a bere molto e ad essere spossato : urea e creatinina erano balzate a 131 e 5,39. All’ecografia, reni e altri organi interni: normali per eco struttura e dimensioni. Dopo una settimana di reidratazione col Ringer Lattato, erano ridiscese a 60 e 2,21. Per 2 mesi gli abbiamo fatto flebo sottocutanee ogni giorno. L’alimentazione, con mille difficoltà e inappetenze, è stata cambiata, con prodotti umidi più crocchini Renal, alternando le marche, perché dopo un po’si stufa della solita; il suo peso forma era 5,5kg, ora è fortunatamente ancora 5,2.  Urea e crea si erano assestate a 97 e 3,80 ( esami di ott e dic. ). Da allora flebo, da 150 cc, 3 volte alla settimana. Gennaio 2010: urea 130, crea 4,05. Aggiunto quotidianamente Omega Pet e sporadicamente, vista la difficoltà a somministrarglielo, Renal Candioli, normale e advanced, che invece da maggio gli diamo due vv/die.
Maggio 2010: urea 130, crea 6,24. Rapporto prot/crea 0,1. Prot tot urine 103. Crea nell’urina 86,7. Emocromo sembra a posto. Esame urine: tutto assente o tracce, niente calcoli.
A vederlo…normalmente è un fiore: nemmeno i veterinari immaginano la sua età: ha un folto pelo rosso lucido e curato; non vomita, se non più che raramente, talvolta quando riesce ad acciuffare qualche erbetta sul terrazzo, ma si tratta di erba e poco liquido. Mi piange il cuore, ma l’erba gatta è stata vietata dalla veterinaria ( anche se qualche volta gliela passo …). Quando siamo a tavola, poi, è straziante vederlo in vorace attesa di un bocconcino, che, purtroppo, non gli diamo…Si lava, dorme, va di corpo (le feci sono diventate più secche e piccole) corre e salta normalmente, adora farsi coccolare e fa le fusa. Certo gli manca il sole, ma per quello…non posso provvedere ! Insomma, chi sta peggio…siamo noi…sapendo che non ci resta tanto tempo…
Lui ha due soli comportamenti diversi dal passato: 1) la mattina presto e in altri momenti, miagola insistentemente, tipo lamento;allora corro a cambiargli l’acqua ( che gli rinnovo parecchie volte al giorno), o il cibo, o la lettiera, ma pare che ciò non serva molto. Poi smette. 2) appena esce in terrazzo, lecca con soddisfazione i mattoni del muro. Pensavamo fosse in carenza di sali minerali, ma la veterinaria ha prescritto 5 gg di Zantadine. Proprio qui sta il problema: Fortekor e Zantadine, e un controllo tra…6 mesi.
Ringraziandola moltissimo per l’attenzione e i consigli che vorrà darci, la salutiamo fiduciosi
Laura e Giovanni P., provincia di Milano

16/05/2010
 

Cari Laura e Giovanni, mi sfugge la vostra domanda, ma provo ad interpretare. Un controllo tra sei mesi è troppo lontano, lo sapete anche voi.

I vocalizzi all’aba o di notte sono comuni e oserei dire normali in un gatto di quell’età. C’è chi sostiene che la somministrazione di alcuni integratori (tipo Senilife) elimini questo strano comportamento. Nella mia esperienza non è così, quindi io raccomado di non litigare mai con il proprio gatto per somministrare un integratore, a meno che questo non sia davvero di dimostrata utilità o a meno che il gatto non sia felice di assumerlo (e che quindi la somministrazione non determini conflitti gatto-uomo).

Per quanto riguarda il lambimento del muro, potrebbe essere preoccupante se il gatto stesse evidentemente male: di solito osservo questo sintomo in gatti con gravi patologie addominali (neoplasie gastriche, pancreatiti, gravi infiammazioni intestinali, ecc), non in gatti apparentemente in perfetta forma. Io farei così: aspettate l’esito della terapia antiacida. Se il sintomo scompare, significa che si trattava di iperacidità gastrica (rivaluterei le ragioni per le quali viene impedito al gatto di assumere erba gatta). Se il sintomo non scompare pianificherei una nuova ecografia addominale.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa, mi chiamo Nerina C., ho letto il Suo sito e mi è sembrata un medico coscenzioso e preparato. io ho due cagnoline di 6 e 7 anni la più piccola, Bianca (un cane bianco meticcio la cui mamma era un incrocio fra dogo e pittbull e il padre un cane pastore) soffre da un anno di epilessia. la diagnosi è stata abbastanza rapida e da settembre fa la terapia con il lumnalette da 15mg 1cp e mezza la mattina ed 1 e mezza la sera (lei pesa intorno ai 30 kg). il nosro veterinario è molto bravo e poi io sono cugina del dottore Coccia, quello che lavora a pongo & peggy su rai1 entrambi i medici mi hanno detto che la cura  questa e questa soltanto. la fenobarbitalemia non le è stata ancora controllata perchè il nostro medico ha detto che si devono aspettare 6 mesi. il fatto è che Bianca ha 4 o 5 crisi in un giorno e queso capita ogni 3 settimane circa, nonostante la terapia.
Lei  mi consiglia di provare col potassio? e poi, come ho letto sul Suo articolo relativo alle cure d'emergenza, se aggiungo diazepam al babiturico non è pericoloso? mi consiglia qualcosa per proteggerle fegato e reni dai farmaci?
grazie di cuore, una buona giornata.
avv. Nerina Chimirri

16/05/2010
 

Gentile Nerina, se quello che scrive è vero, mi stupisce che pur circondata da tanti bravi dottori lei debba aspettare 6 mesi per una fenobarbitalemia che, come è noto, va eseguita dopo 15 giorni dall’inizio del farmaco. E ancor più mi sorprende che lei da sola debba chiedersi se passare dalla monoterapia ad una terapia combinata, poiché le è stato detto che la terapia è “questa soltanto”. E non è affatto  un buon segno neppure che lei mi domandi se può usare il diazepam o no, con 4-5 crisi al giorno ogni 3 settimane. Mi dispiace, ma l’unica cosa che posso suggerirle è di chiedere (con decisione) al suo veterinario di affiancare, ai medici che stanno seguendo Bianca, la consulenza di un neurologo veterinario, di modo da porre al più presto rimedio a questa situazione.


Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
gentile dottssa bevere, non ho molta pratica con il compiuter non sono più giovane.tempo fa il mio york di tredici anni cominciò a manifestare inappetenza da premettere che soffrire da tempo di un soffio mitralico curato da una cardiologa perchè aveva la tosse si ritenne di dargli dopo nun ecocardiogramma del diuren e del prilium ma non ricordo in che quantità .la tosse scomparve ma dopo qualche tempo fu ripetuto un nuovo controllo ecografico e la dottssa modificò i medicinali facendomi dare il diuren tre volte al giorno e con un dosaggio di 1iml e due tacche di una siringa 1,5ml il vetmedin da 1,25 una pillola divisa a metà due volte al giorno enacard 2,5 metà mattina e sera e enacard 1mg due volte al giorno metà .dopo qualche tempo il cane ha cominciato a non voler mangiare ,portato dal vet si riscontra una brutta stomatite che gki viene curata con 12 scatole di rocefin che
 finiscono di abbattere il cane eyork che continua a non mangiare .si rifanno le analisi e si scopre che il cane ha in atto una lieve insufficienza renale con una creatinina di 2,4 e nessun rialzo di azotemia ,insomma per nono portarla per le lunghe il cane peggiora si ripetono le analisi e si nota un forte aumento della creatinina di 4,6 e con l'azotemia a 130, insomma il cane non mangia più tanto che è stato necessario fare ,delle flebo per farlo riprendere anche se sò , che sara solo un prolungargli la vita ancora per un pò, ora le chiedo non pensa che tutto questo dosaggio gli abbia causato :l'insufficienza renale ,la stomatite e tutto il resto .il cane ora sta male ed io vorrei aiutarlo se fosse possibile con la medicina omeopatica ma non saprei da dove cominciare e con chi .un'altra cosa che non capisco :perchè se la stomatite è guarita l'alito del cane continua a puzzare nonostante non abbia nulla ai denti perchè glieli ho
 sempre curati. io credo che sia stata sbagliata inizialmente anche la diagnosi del vet che a mio parere non ha capitp che il sangue dalle gengive poteva indicare altre cose.e non la stomatite da profana dico questo e che molte volte ci si aggrappa a tutto per non soffrire------. mi sono dilungata in maniera esagerata e mi auguro di aver scritto le cose essenziali la ringrazio immensamente e mi scuso nuovamente se sono stata un pò confusionaria .le scrivo da foggia. la saluto cordialmente angela

20/05/2010
 

Cara Angela, la sua mail è molto chiara e dettagliata. Mi dispiace per il suo cagnolino. E’ vero che alcuni cani, specie di piccola taglia, risultano piuttosto longevi, ed è vero che è abbastanza normale oggi vedere yorkshire superare i quindici anni. Ma anche tredici anni sono una bella età. Il suo cane purtroppo non è arrivato alla soglia dell’età geriatrica “sano come un pesce”, ma vi è arrivato con una malattia cardiaca piuttosto grave e in fase di iniziale scompenso. Alla malattia cardiaca si è aggiunta l’insufficienza renale, scoperta dopo la fine della terapia antibiotica. Probabilmente in questo caso si tratta di una di quelle situazioni in cui a due eventi vicini (terapia antibiotica e scoperta della creatinina elevata) viene data una relazione di causa-effetto non dovuta, non giusta. Probabilmente il cane aveva nausea e rifiutava l’alimento proprio perché stava iniziando l’insufficienza renale: la terapia antibiotica che ha guarito l’infezione batterica del cavo orale, ovviamente non ha potuto risolvere la vera causa del malessere. Della terapia antibiotica lei non mi riferisce il dosaggio per peso del cane, per cui non so dirle se il farmaco sia stato sovradosato, ma ne dubito, in quanto il collega l’ha sempre aiutata bene e non vedo perché dovrebbe adesso aver sbagliato a prescriverle l’antibiotico.
L’insufficienza renale cronica è una malattia progressiva, durante la quale è normale vedere la creatinina alzarsi, con una velocità e con un peggioramento che varia molto da soggetto a soggetto. Nel suo caso purtroppo l’aggravamento è rapido e grave e questo non consente al cane il minimo “adattamento”. Probabilmente la contemporanea presenza della malattia cardiaca sta concorrendo a precipitare la situazione. Il cattivo odore che lei sente provenire dalla bocca del suo cane dipende dalla malattia renale (alito uremico).

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
ho un cagnolino di 16 anni,Delfino,madre yorkshire padre ignoto,vivace nonsotante un soffio al cuore curato con fFrtekor.
A distnza di un mese circa ha presentato due crisi consistenti in cedimento dell zampe posteriori accompagnato da grande agitazione e spostamenti barcollanti con tentativi di inserirsi dietro a mobili,divani etc.Dopo circa un ora finiva il cedimento delle zampe
ma continuava per un altro paio di ore grande agitazione e movimento continuo,con il cagnolino che mi mordeva le vesti quasi a chiedermi aiuto.
Passata qualche ora la situazione tornava normale.
E'stato aperato a  un occhio per una cataratta e dall'altro occhio non ci vede per cui ha difficolta talvolta a mettere il musino nella ciotola,e da qualche mese ha difficoltà a saltare sul letto o sul divano.
La veterinaria gli ha fatto una radiografia e ha riscontrato disturbi alle vertebre nella parte posteriore della colonna e gli ha ordinato un cortisonico per 10 giorni.
Ha comunqie trovato difficoltà nella diagnosi perchè il movimento continuo sembrava escludere una crisi cardiaca mentre la mancanzia  di convulsioni  faceva escludere forme epèilettiche.
La tesi di un dolote alla colonna però non mi convince perchè le crisi sono stat solo due e nell'iontervallo il cane a parte le difficoltà nel salto in alto non presentava disturbi:Comunuqe c'è sicuramente un aartrosi nella parte posteriore del corpo:Le sarei molto grata se mi rispondesse.
Grqazie
Lorena A.

20/05/2010
 

Gentile Lorena, la sua mail dice che Delfino ha avuto una due crisi epilettiche (“cedimento delle zampe e spostamenti barcollanti”), forse parziali e con conservazione dello stato di coscienza (“tentativi di inserirsi dietro mobili e divani”), seguite da una fase post-ictale piuttosto intensa  (“un altro paio d’ore…”).
Questa descrizione basta. Il fatto che la situazione si sia del tutto normalizzata dopo poche ore esclude che la responsabilità della sintomatologia sia da imputarsi ad una malattia della colonna vertebrale, in quanto queste patologie sebbene possano insorgere all’improvviso, mai all’improvviso se ne vanno.
Nelle crisi lipotimiche e cardiache il cane non può avere disturbi motori senza perdita di coscienza, in quanto il primo organo che va in “black-out” se la pompa cardiaca non funziona è il cervello: il cane “sviene” e la lingua appare blu. Di sicuro un cane con crisi cardiaca non va a nascondersi dietro il divano, ne tanto meno si mette a mordere i vestiti del proprietario.
Due crisi epilettiche.
Concordo con il corticosteroide vista l’età del cane, ma suggerirei una visita con un neurologo veterinario o con un collega con competenze in neurologia, per avere un quadro completo delle possibilità.

Cordiali saluti, dot.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile dottoressa
Siamo Laura e Giovanni del post del 16 c. m. Abbiamo aspettato con ansia la sua risposta, salvo scoprire che non eravamo stati chiari nelle domande. Ce ne scusiamo tanto e le chiediamo la cortesia di darci il suo per noi importante parere sui seguenti specifici quesiti : 1) abbiamo fatto bene a soprassedere con il Fortekor , o è invece meglio darglielo? 2) Dato che, appunto, Tolomeo NON dà altri segni di sofferenza gastrica, (tranne smaniare per l’erba) ha comunque senso dargli lo Zantadine per 5 gg (2+2 ml/die) visto che già sopporta l’idratazione, e, persino meno, tre terapie/die di integratori per bocca? 3) visto che ho molte piante  e il poverino cerca disperatamente di acciuffarne un filo, con vomito conseguente, non è meglio continuare con l’erba gatta , con la quale non sempre vomita e che lui predilige? Se sì, va bene un assaggino un giorno sì e uno no, oppure ? Scusandoci ancora per la poca chiarezza della nostra precedente, attendiamo i suoi preziosi consigli. Cordialmente, Laura e Giovanni P.

20/05/2010
 

Gentili Laura e Giovanni, ad un gatto con la creatinina così alta è un po’ rischioso dare l’ace-inibitore. Io non lo darei. Se volete provare a somministrarlo dovete stare ben attenti a monitorare la creatinina, a partire da pochi giorni dopo l’inizio del farmaco.
2 e 3) se si può fare con il “meno”, perché aggiungere un “più”? E’ una variante del detto “less is more”, applicato in vari campi, dalla chirurgia plastica alla cottura del branzino, o ancora è una variante del metodo del “rasoio di Occam”. Perché se il gatto sta bene assumendo erba gatta, devo impedirglielo e al posto della graditissima erba costringerlo ad assumere un farmaco? Non lo so. Ci sarà pure una spiegazione, ma non la conosco. Una spiegazione potrebbe essere: talvolta il gatto, dopo aver assunto erba gatta, vomita, perdendo acido cloridrico. A noi interessa che un gatto con insufficienza renale risparmi acido cloridrico? Direi di no. L’animale è sottoposto ad ipodermoclisi e non rischia di disidratarsi, di modo che il vomito occasionale non influisce sullo stato di idratazione. 
L’erba gatta forse contiene dei tamponi fosfato che moderano il pH gastrico, alleviando un possibile senso di acidità. Viceversa a volte la ranitidina è poco efficace come antiacido.
Il gatto, in cerca dell’erba negata, spazzola tutte le piante di casa, assolutamente inadatte, con conseguente malessere.
Insomma, questi sono i miei banali ragionamenti. Voi seguite i consigli della vostra vet ma non abbandonate mai la strada maestra del buon senso e del “less is more”.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno dott.ssa Bevere, ho già scritto altre volte per i problemi della mia gatta Morgana  11 anni.
E' da luglio 2009 che purtroppo Morgana soffre. Prima con insufficienza epatica (transaminasi alle stelle)  ipertiroidea che fortunatamente ad aprile 2010 sono rientrate nella norma.  E' stata curata con Samir 200, Ursacol 150 , 1/4 di Tapazole, Rossovet carnitina. Attualmente da circa 2 mesi soffre di diarrea e vomito che non siamo riusciti a calmare nonostante si stia somministrando antibiotico Amplital , Flagyl , Ranidil e  deltacortene 5 oltre a somministrare croccantini intestinal. E' stata fatta anche ecografia addominale che non ha rilevato niente di patologico se non  molta aria nell'intestino. Non so più cosa fare  per queste scariche diarrotiche, anche perchè la gattina non  assimila e quindi dimagrisce.
Non vorrei fosse anche un problema di stress in quanto la gatta quando la prendo in collo per la somministrazione dei medicinali vomita subito e si nasconde sotto il letto. Oppure non vorrei che i medicinali dati per il fegato abbiano distrutto la mucosa intestinale. Mi dica se devo ancora continuare con i medicinali (Amplital, Flagyl Ranidil e Deltacortene)  o se posso fare la prova di sospenderli per vedere come reagisce.  Poi volevo sapere se la tiroide può portare a questi disturbi e se 1/4 di Tapazole al giorno  va bene come terapia.
Grazie e mi scusi se sono stata poco chiara.
Catia

21/05/2010
 

Gentile Catia, non interrompa la terapia della sua veterinaria senza prima consultarla. (Però se la gatta “vomita subito dopo” la somministrazione dei farmaci, cosa arriva di tale terapia?) L’unica cosa che dovrebbe cambiare è la dieta perché chiaramente non sta funzionando. Proverei con la sola carne di maiale. A volte dà risultati sorprendenti.
L’ipertiroidismo dà iperfagia e iperdefecazione (feci abbondantissime), ma non malassorbimento e diarrea.
Controllerei di nuovo il profilo tiroideo, perché ¼ di Tapazole è molto poco mentre le transaminasi sono ritornate nei limiti e questo è un po’ strano per un’ipertiroidea. Comunque è una cosa positiva. Di certo non aumenterei il Tapazole.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma dott.ssa
le scrivo perchè ho bisogno, più che mai ,di qualche suo consiglio o qualche suo suggerimento.
Ho strappato una cagnolina da un canile lager ( visto come era ridotta) mi è arrivata il 30 dicembre scorso  in condizioni pessime : uno scheletro puzzolente ( pesava 3-4kg) e selvaggio, con tanti segni di morsi di altri cani.
Non so neanche io come si è ripresa , pensavo che sarebbe morta .
C'è voluto tempo e pazienza ma  , apparentemente,  oggi è una sana cagnolina felice di kg 9,900 di 3-4 anni (?) ( è stata sverminata, vaccinata e le è stato fatto un bel bagno tiepido e profumato  : tutte queste cose sono avvenute nell'arco  di mesi ...)
Attualmente vive nella sua cameretta ( il soggiorno)  circondata da giochi, ossi per cani , crocchette e acqua ovviamente, esce a fare le sue passeggiatine in terrazza. A parte le crocchette,  mangia anche pasta, pesce, carne, 1 uovo a settimana sodo e wurstell di pollo
Apparentemente sta benissimo, ( anche se c'è un dubbio che possa essere un soggetto allergico , ( ha le zampine un pò macilente , ma c'è da premettere che ha vissuto tanti anni  nella pipì e in mezzo ai suoi escrementi )
Gli addetti ai lavori  andavano  a lavare ogni tanto il box in cui viveva  con le pompe inondando i cani con forti getti di acqua fredda, infatti Chanel è terrorizzata dalla pioggia )
Sono in contatto e pesso telefono alla volontaria del canile che mi ha mandato Chanel per chiedere , per capire il perchè di tanti comportamenti
Chanel non ha linfonodi ingrossati, non ha epatosplenomegalia all'ecografia e i reni sembrano a posto, una piccola ernietta in sede periombelicale ( è stata sterilizzata in canile), che  secondo la veterinaria è da tenere sotto controllo, un piccolo soffietto al cuore ( al momento non da trattare, secondo la veterinaria ) l'esame delle feci è buono , ma gli esami di laboratorio e in particolare il quadro proteico fa letteralmente schifo e va peggiorando. Le riporto gli esami :

esami del 10/03/ 2010
Emocromo                                        valori di riferimento
WBC   17.5        10^9/l                              ( 6.00 -17.00
lYM      13.4       10^9/l                               ( 1.00- 4.80
MD       0.12        10^9/l
GRA     3.95        10^9/l                           (3.0 -12.0
LY%     76.8 %                                       (12.0 -30.0
MY%     0.7 %
GR%     22.5  %                                     (62.0 -87.0
RBC      5.72    10^12l                                         ( 5.50 -8.50
HGB     13.4       g/dl                                      (12.0 - 18.0
HTC     38.4     %                                        (37.0 - 55.0
                                                   MCV    67        fl
                                      (60-80
MCH   23.4 pg                                         (19.9-24.5
MCHC  34,7                                            (31.0 -34.0

PLT   201        10^9/l                                         ( 200-500

valori di riferimento
Azotemia        43 mg /dl                                 10-50
Glicemia         91mg/dl                                    60-110
Creatinina       0,90 mg/dl                                0,50-1,20
GPT               65  mU/ml                                 0-38
Fosfatasi Alcalina  199 U/L                              64-306

Test della Laishmania : <1:40 negativo

Quadro proteico                    valori di riferimento
Albumin         30.8                     52-68
Apha1            3.6                       2-5
Alpha2          4.2                        6,6 -13,5
Beta            10.4                        8.5-15
Gamma        51.0                       11 -21

Rapp A /G 0,45                  proteine totali (g/dl )  10.4
       (6-8)

C'è da dire che in quel periodo Chanel abusava un pò di salsicce alla brace , non ne aveva mai assaggiata una e ne andava pazza ( ovviamente
dopo i risultati di laboratorio le ho eliminate dalla sua dieta.)

Esami di laboratorio  del 07/05/2010

Emocromo                                        valori di riferimento
WBC   19.7       10^9/l                              ( 6.00 -17.00
lYM      15.3       10^9/l                               ( 1.00- 4.80
MD       0.14       10^9/l
GRA     4.28       10^9/l                           (3.0 -12.0
LY%     77.7 %                                       (12.0 -30.0
MY%     0.7 %
GR%     21.6  %                                     (62.0 -87.0

RBC      5.20                                             ( 5.50 -8.50
HGB     13.3                                            (12.0 - 18.0
HTC     37.4                                            (37.0 - 55.0
                                                 MCV    72
                                  (60-80
MCH   25.5 pg                                         (19.9-24.5
MCHC  35.5                                           (31.0 -34.0

PLT   155                                               ( 200-500

Creatinina       0,80 mg/dl
GPT               47  mU/ml

Quadro proteico
Albumin         25.7
Apha1            2.3
Alpha2          11.4
Beta            10.0
Gamma        50.6

Rapp A /G 0,35                 proteine totali (g/dl )  9.7
    (6-8)

La veterinaria che segue Chanel  ha, comunque,  deciso di inviare il prelievo in un laboratorio specializzato per la ricerca con la PCR( di cui ancora non ho la risposta) dalle urine del 10/05/2010  ( ha fatto la pipi alle 16 e10 e le portate dalla veterinaria alle 17 ) non risulta proteinuria nè microematuria ( " Prot : ness ; Emoglobina : assente ; PS : 1020  PH 6.0

Ho proposto la raccolta delle urine delle 24h ( raccogliendo la pipì di Chanel dal pavimento di casa ) insieme a un altro campione di pipì di lunedì mattina  del 24.05.2010
Attualmente pratica la seguente terapia doxicillina ( Vibravet) 1/2 cp / die  x 15 , con la raccomandazione che in questi 15gg non deve mangiare prodotti caseari ( la veterinaria ha ritenuto inutile fare la ricerca dell'Erlichia perchè sono tanti i microrganismi di quel genere, ha detto,  e ha preferito darmi la terapia direttamente per 15gg
Ha qualche altra ipotesi diagnostica, qualche altro suggerimenti da darmi?
Non posso sopportare l'idea che salvarla è stato inutile.
Gent.ma dott.ssa,
volevo aggiornarla sulla situazione di Chanel. Ieri sera alle 21.30  sono stata contattata dalla veterinaria che la segue , per dirmi che il suo sospetto diagnostico è stato confermato : Chanel è risultata positiva alla Leishmania alla riceca su sangue con la pcr, mentre con il metodo RIA, è risultata sempre negativa. Lunedì comincerà la nuova terapia. Speriamo bene
La ringrazio sempre per la sua disponibilità

21/05/2010

 

Gentile signora, arrivo molto in ritardo con la risposta alla sua mail, ma in realtà vedo che il suo ultimo aggiornamento costituisce già di per sé un’ottima risposta (la positività alla PCR per la ricerca di leishmania), che spiega il quadro elettroforetico ed ematologico.
Non resta che aspettare l’esito della terapia.

Una coccola a Chanel e un caro saluto a lei. Dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Come le ho scritto nelle precenti email la mia cagnolina adottata da un canile è risultata positiva alla Leishmania  con la ricerca su sangue con la pcr ( titolo 1: 1280 ) , così mi è stato riferito dalla veterinaria che l'ha in cura ( non ho ancora il referto perchè non ha avuto tempo di scaricarlo dal pc.
Il problema ora è il Glucantime. Ancora non ho iniziato la cura perchè sto aspettando un esame di laboratorio eseguito sulle urine per capire se deve essere coperta con  anche con ACE inibitori  e io aggiungerei anche un 1/2 cucchiaio  di Epargriseovit .
Per ora sto somministrando zyloric 100 mg ( 1 la mattina e 1 la sera) perchè ha un emivita di 12 ore .
La  terapia con Glucantime dovrebbe durare 30 gg ( 3ml + 3ml di fisiologica ).
Io però mi sento una stretta al cuore : faccio bene, faccio male?
Decidere della vita di un altra persona ( la mia cagnolina in questo caso )  che non può decidere è la cosa più difficile che ci sia , mi creda.
So di cani che hanno praticato questa terapia e sono morti improvvisamente per epatopatia o nefropatia acuta.
Non basta solo lo zyloric?
Aspetto un suo consiglio e la ringrazio fin da ora per la sua grande disponibilità
P.S. avevo proposto di usare il Milteforan , ma la mia ve terinaria insiste che non funziona e che essendo un chemioterapico non è affatto vero che è privo di effetti collaterali e per giunta sarebbe pericoloso anche per me .

25/05/2010
 

Gentile signora, ma non deve avere alcuna “stretta al cuore”! Il cane va semplicemente curato, in quanto sebbene i farmaci anti-leishmania possano avere alcuni effetti dannosi (peraltro generalmente lievi e transitori), le assicuro che la leishmaniosi comporta una valanga di effetti dannosi, se così vogliamo chiamarli.
Per quanto riguarda la terapia, esistono numerosi studi che si possono leggere liberamente riguardanti l’uso della miltefosina e la sua indubbia efficacia. In ogni caso il GSLC (gruppo di studio formato da diversi veterinari con lo scopo di ordinare e unificare la diagnosi e la cura di questa malattia), occupandosi brillantemente del problema della leishmaniosi in Italia, ha realizzato delle linee guida che tutti i veterinari possono consultare. Attraverso queste linee guida anche chi non ha particolare confidenza con il problema, può stabilire per il singolo caso specifico il piano diagnostico e terapeutico più indicato, senza improvvisare niente, senza dire “secondo me”, ma semplicemente attenendosi alle indicazioni di chi ha già speso su questo argomento molto tempo e molta energia. E’ a questo che serve essere in tanti: ognuno si occupa di fare un piccolo passo in avanti, di modo che chi viene dopo possa trovarsi più comodo. (Detto anche “progresso della medicina”.)
Troverà maggiori dettagli su questa pagina.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2009/06/leishmaniosi-canina-parte-seconda-il.html

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
ho un chihuahua di 4 mesi che ha raffreddore e quando fa un rumore strano con la gola (sembra che gli manca il respiro ) sputa sembrerebbe catarro dalla bocca o dal naso. cosa devo fare?
Sono di lodi.grazie

28/05/2010
 

Gentile signora o signore, deve portare il cane dal veterinario perché probabilmente il piccolino ha bisogno della terapia antibiotica. Mai trascurare la tosse in un cucciolo di chihuahua!!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott.ssa Bevere,
le scrivo dalla Sicilia.
Il mio cane meticcio di 11 anni, da alcuni giorni ha iniziato a stare male: febbre a 40, vomito, inappetenza, debolezza.
Il mio veterinario ha eseguito alcune analisi  ed ha diagnosticato Eherlichiosi ed una pancreatite.
Volevo un suo parere in attesa che il dottore mi contatti per la terapia; è possibile che il mio cane c'è la faccia? Si possono combinare le cure per questi due tipi di malattia? Non vorrei che per cercare di debellare l'Eherlichiosi si danneggi ancora di più il pancreas.
Di seguito le invio i valori fuori norma risultanti dalle analisi:
-glucosio 169
-colesterolo 391
-got/ast 59
-gpt/alt 106
-gamma Gt 32
-ldh-p 37
-ck 19
-amilasi 2413
-ma gnesio 0,1
-prtot.totali 1,5
-albumina 3,4
-ca az iii 50,27
-Mid 25.8%; - Gra% 31.9%; - RBC 7,77; -MCv 60,1; - MCh 20,1; Rdw 16,8%; PCt 0,19%.
Desidererei una risposta, mi fido di lei le ho scritto anche altre volte, se il mio cane deve morire lo voglio sapere e soprattutto se avrà dei dolori, perchè non voglio che soffra.
Grazie Rosalba

28/05/2010
 

Cara Rosalba, la ringrazio della fiducia, mi scuso del ritardo e devo anche deluderla un po’ perché non è mai possibile rassicurare a ragion veduta il proprietario di un cane con sintomi oggettivi così gravi. Naturalmente è necessario attendere l’esito degli esami e iniziare comunque la terapia antibiotica e di supporto per reidratare l’animale, abbassare la febbre, controllare il vomito, ecc.
Non c’è altro da fare. La doxiciclina è controindicata in caso di esofagite e gastrite, ma non in caso di sospetta pancreatite. L’erlichiosi d’altra parte può essere una malattia gravissima, quindi se il collega  riterrà necessario il trattamento, la metterà di certo al corrente del rapporto rischio-beneficio di questa terapia in un caso come il suo.

Un grande in bocca al lupo, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dr.ssa Bevere,
vorrei una sua opinione sulla tragica fine di Mister Red, gatto europeo maschio di nemmeno due anni, che ci ha lasciato due giorni fa.
Il 25/5 abbiamo sentito un colpo, visto una macchina sbandare e visto il gatto correre, pensando ad un incidente lo abbiamo subito cercato ma siamo riusciti a trovarlo solo dopo alcune ore (circa 9): non era ferito, non miagolava, sembrava un pò rallentato, la sensibilità era conservata e camminava abbastanza bene, non aveva febbre, respirava bene, ha bevuto un pochino. Il veterinario che lo ha visitato gli ha dato un cortisonico. Il giorno dopo ha presentato segni neurologici: una "paralisi" al treno posteriore, peraltro transitoria (alcune ore) con scosse miocloniche ai muscoli delle zampe posteriori e una vescica neurologica. Il veterinario ha dato cortisonici e una flebo s.c. (non si idratava). Nella notte ha avuto una crisi di dispnea, durata circa un'ora. Il giorno dopo sembrava stare meglio, muoveva le zampe, alzava la testa, ha addiruttura mangiato un pochino di formaggio molto cremoso. La vescica era sempre paralizzata e cercavamo di svuotarla manualmente. Improvvisamente, verso le 17, ha avuto una crisi di dispnea ingravescente: il veterinario, accorso molto rapidamente, ha dato cortisonici, fatto un'ecografia (nulla di rilevante) e lo abbiamo portato in clinica: qui ha sputato un fluido rosato, da edema polmonare. La lastra effettuta mostrava polmoni integri, cuore non ingrossato, diaframma integro, nessun segno di versamento né di pnx, organi in sede, nessuna frattura, ma la dispnea è peggiorata, neanche l'ossigeno nè il diuretico (furosemide) hanno potuto salvarlo. Fino ad allora era sempre stato un gattone sano...
Non riesco a darmi pace, soprattutto perché non capisco che cosa sia successo...
Grazie per l'attenzione e per i chiarimenti che potrà darmi, un saluto.
Liliana
Lecco

29
/05/2010
 

Cara Liliana, mi dispiace molto per Mister Red. La sintomatologia e l’esito degli esami effettuati sembrerebbero indicare che la morte è stata causata dalle complicanze derivate da un trauma cranico o più probabilmente spinale (cervicale?). Il trauma non è stato grave abbastanza da determinare sintomi neurologici immediati (per rottura del tessuto nervoso o per grave compressione acuta) ma è stato sufficiente a causare qualche piccolo danno, come la rottura di un vaso sanguigno, che con il passare delle ore ha compresso e “soffocato” il tessuto nervoso. La dispnea probabilmente era di natura neurologica.
Se fosse stato un essere umano, il paziente avrebbe ricevuto una diagnosi rapida attraverso tac o risonanza, una terapia chirurgica decompressiva e una terapia medica intensiva. Se non si arriva in tempo per salvare il tessuto nervoso poi negli uomini, piuttosto che la morte, si accetta di restare per tutta la vita paralizzati e attaccati ad una macchina che ti fa respirare. Nel gatto naturalmente non ci si arriva nemmeno a prenderle certe decisioni, ma la fisiopatologia del trauma cranico e del trauma spinale sono le stesse. Avete fatto quello che potevate.

Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

  
Buonasera Dott.ssa,
15 giorni fa uno dei miei 3 gatti è stato investito da un'auto. Subito soccorso da vicini di casa è stato portato al pronto soccorso veterinario di Lodi.
Qui è stato subito curato, ed è stato messo sotto ossigeno perché in grave stato di shock ed ipotermico, inoltre aveva un occhio completamente fuori dalla sede e il mento e la mascella rotti.
Dopo due giorni, durante i quali è stato sottoposto a terapia antibiotica ed antidolorifica, è stato operato. l'occhio è stato rimosso ed è stato fatto un cerchiaggio al mento per permettere all'osso di risaldarsi, inoltre è stato inserito un catetere nell'esofago per permettere l'alimentazione. Fortunatamente, dopo aver eseguito alcune lastre, non sono stati riscontrati danni agli organi interni.
Ora, dopo 10 giorni di degenza, lo abbiamo riportato a casa ed è stato felicissimo. Lo alimentiamo tramite catetere ed ogni due giorni andiamo dal veterinario a cambiare la medicazione del catetere.
La mia domanda è se, secondo la sua esperienza, riprenderà ad alimentarsi da solo, perché ora non riesce a chiudere totalmente la bocca e quindi ad inghiottire. Il veterinario dice che è presto per dirlo, e che ci vorrà del tempo, sempre che non ci siano danni neurologici che impediscono il movimento.
Devo dire che alla clinica veterinaria di Lodi sono dei veri professionisti, lo hanno curato veramente al meglio, sono stati bravissimi.
La ringrazio per l'attenzione e cordialmente la saluto.
Claudio V.

30/05/2010
 

Gentile Claudio, mi dispiace ma non posso risponderle. Bisogna visitare il gatto e controllare se ad esempio la chiusura non risulti impedita da corone dentarie che entrano in conflitto tra loro (in quel caso la correzione del disturbo può essere semplice). Esclusa questa possibilità vanno osservate le radiografie delle articolazioni temporo-mandibolari. Il problema difficilmente sarà altrove.
Dal punto di vista neurologico, la paralisi dell’innervazione locale determina ptosi della mandibola (fauci aperte con mandibola mobile, bocca serrabile passivamente ma non attivamente), non certamente la sintomatologia descritta.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
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