Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
cinquantaquattresima pagina
Gentile dottoressa, 02/02/2010 |
Cara Paola, la creatinina di Ettore è davvero alta e questo come lei saprà indica un grave deterioramento della funzionalità renale. In questi casi la prognosi, sebbene non possa essere immediatamente sciolta sulla base di un solo rilievo della creatinina, va ritenuta probabilmente sfavorevole, in quanto (probabilmente) siamo di fronte ad una insufficienza renale cronica in fase di scompenso terminale. Questo significherebbe che nei mesi precedenti i reni, già malati ma ancora in grado di compensare la loro diminuita efficienza, avrebbero esaurito progressivamente il loro potenziale di adattamento e attualmente non sarebbero più in grado di garantire il compimento delle loro funzioni. |
Cara dott.essa Nicoletta Bevere, innanzitutto grazie per la risposta e' stata gentilissima. Nel scrivere la precedente mail ho omesso una parte abbastanza importante e' cioe' che da circa 9 giorni, come mi disse il dottore, sto facendo prendere al carlino delle pillole da 5 mg di deltacortene e cioe' cortisone, ed ho riscontrato, dovuto certamente a queste pillole, un lievissimo miglioramento..........se mi continua cosi posso mettere da parte, momentaneamente, l'intervento ???? anche perche' personalmente ho una grande paura per il cane non per l'intervento in se stesso, ma sopratutto ed in modo particolare per l'anestesia che mi dicono sia particolarmente rischiosa, anche se so' per certo che il tipo di anestesia utilizzata in codesta clinica sia quella gassosa, che mi suggeriscono sia piu' controllabile....e' vero questo ????........ma il mio ragionamento e' sopratutto il seguente : ma perche' debbo sottoporre la mia carlina ad un intervento quando si ha il dubbio e rischio di questa benedetta anestesia ????? e' come, in un certo senso, portare qualcuno ad una possibile morte. Attendo con grande piacere la sua risposta che spero sia un po' rischiaratrice a questo momento, le confesso, non facile della mia vita. grazie di cuore Dott.essa Bevere, e grazie sopratutto per il fatto che ci sono persone come lei, con la quale si puo' avere un po' di conoscenza in piu'. Grazie 02/02/2010 |
Ma prego! |
Sono della provincia di Pistoia. Ho un pastore tedesco di sei anni e mezzo che ha una insufficienza pancreatica esocrina curata con Tryplase. A settembre di quest'anno è venuta fuori un'ernia perineale con ipertrofia prostatica benigna con interessamento di un'ansa intestinale, di parte della vescica e anche della prostata. E' stato operato con riduzione dell'ernia ma dopo un mese il problema si è ripresentato. Un altro veterinario contattato per l'occasione mi ha consigliato di rioperarlo praticado anche l'orchiectomia per ridurre il volume prostatico causa di tutto e di ridurre l'ernia rinforzando il diaframma pelvico con un muscolo del cane stesso. Cosa devo fare? Guido Larciano PT 06/02/2010 |
Gentile Guido, credo che dovrebbe proprio seguire il consiglio di questo collega, in quanto la riduzione del volume prostatico è essenziale nel suo caso. Se il cane non fosse già candidato all’intervento di erniorrafia perineale e se lei fosse assolutamente contrario all’orchiectomia (castrazione chirurgica), le direi di considerare la possibilità di ridurre il volume della prostata attraverso il trattamento medico (volgarmente detto “castrazione chimica”), ma visto che il cane deve essere comunque sottoposto ad un intervento chirurgico importante, conviene davvero approfittarne per farne uno piccolo piccolo (l’orchiectomia è un intervento semplice, veloce e non eccessivamente impegnativo per il cane) nella stessa seduta anestesiologica. Cordiali saluti, ott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
convivo con un boxer femmina da circa dieci anni; qualche mese fà ha iniziato ad avere una tosse secca molto strana accompagnata a volte da sforzi di vomito, dopo qualche giorno cominciava a respirare con fatica aprendo la bocca per aiutarsi. Spaventata, l'ho portata dal veterinario che visitandola arrivò alla diagnosi di insufficienza cardiaca e cominciai a curarla con i farmaci prescritti:lanoxin,fortekor,baytril. dopo pochi giorni invece di migliorare peggiorava fino al punto di non riuscire più a dormire, rimaneva in piedi tutto il giorno ferma fino a che le gambe non le cedevano così da permetterle di riposare seduta di fianco per circa dieci minuti...La riportai dal veterinario che visitandola bene provò poi a siringare un polmone e non le dico quanto liquido ha aspirato nelle successive due ore... dalle lastre non si riesce a vedere nulla quindi i successivi 10 giorni il tentativo è stato quello di somministrarle: baytril 1 compressa al giorno,deltacortene 1 compressa al giorno, bryonia 5 granuli al giorno, bisolvon 20 goccie 2 volte al giorno e diuren maxi 1 compressa al giorno. E' tornata la vivacissima cagnona di sempre ma appena finiti i 10 giorni di cura eccola di nuovo con i primi sintomi di tosse...lei è per me come una persona,mi capisce, mi parla, mi coccola...vorrei un consiglio su cosa posso fare ancora per farla stare meglio.
grazie infinite da subito Erica 07/02/2010 |
Gentile Erica, le suggerisco di chiedere al suo veterinario di metterla in contatto con un ecografista cardiologo, di modo da avere una diagnosi più accurata circa la situazione cardiaca. |
Gentile dottoressa. Il mio cane presenta un enterite ed il vet. gli ha prescritto il Bimixin ... una pastiglia ogni 12 ore x 5 gg. Volevo chiederle conferma del dosaggio xchè lo trovo un pochino alto... Cosa mi consiglia? Va bene? Il cane ha 3 anni e pesa 10 kg.( è un meticcio). Grazie. 08/02/2010 |
Gentile signora o signore, si tratta di un farmaco che io personalmente non prescrivo nel cane e inoltre non conosco la situazione generale del suo animale, quindi non mi sento nella posizione di poterle rispondere, mi dispiace. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno dottoressa, sono daniele della provincia di cremona, proprietario di un labrador maschio di nome lucky di poco più di dieci anni. Il mio cagnolone giovedi ha presentato un evidente zoppia portato dal veterinario gli è stata diagnosticata un artrosi, gli è stato somministrato immediatamente del cortisone e gli è stato prescritto lo sciroppo metacam da prendere una volta al giorno. Da sabato pomeriggio però il mio cucciolo non riesce praticamente più ad alzarsi avendo le zampe posteriori come paralizzate. Premetto che il cane mangia e beve regolarmente, si scarica regolarmente (naturalmente deve essere aiutato perchè le zampe posteriori non lo reggono) e quando dorme o comunque è sdraiato non si lamenta anzi quando lo chiami scodinzola vistosamente. Stasera tornerò dal veterinario che gli somministrerà dell'altro cortisone. Le chiedo cortesemente: se nemmeno stavolta il cane reagisse? Non ci sono altre possibilità? Altre cure oltre al cortisone? E le faccio la domanda che mi sta tormentando in questi giorni: nel caso veramente ancora non rispondesse dovrei prepararmi al peggio e a perdere il mio cucciolo? Grazie in anticipo per il tempo e l'attenzione che mi ha accordato 08/02/2010 |
Caro Daniele, l’artrosi non è una possibile causa di “zampe come paralizzate”, inoltre associare i corticosteroidi agli antinfiammatori non steroidei è assolutamente controindicato. Lei è a Cremona, dove è presente un centro veterinario di referenza per le patologie ortopediche del cane. Perché allora non porta Lucky da un ortopedico, per un parere specialistico?? Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma dottoressa desidererei un parere sulla situazione della mia gattina soriana rossa di quasi 14 anni. Fino ad un anno fa è sempre stata in ottima salute,ha fatto ogni anno le vaccinazioni di rito e dai 10 anni i controlli di glicemia e creatinina, risultati sempre nella norma (nel 09/2008 crea. 1,3). All'inizio del 2009 avevo notato un leggero calo delle sue prestazioni motorie c Dottoressa, desihe ho attribuito all'età. In settembre purtroppo dopo un litigio con un gatto maschio è tornata a casa dolorante nelle zampe posteriori; nei giorni seguenti è migliorata e io erroneamente non ho provveduto a farla visitare dal veterinario, ma successivamente ho notato che le sue prestazioni andavano ulteriormente calando.In ottobre in occasione delle sue vaccinazioni e controlli ematici la sua crea. era andata a 1,8. Ho parlato al veterinario dei suoi problemi agli arti posteriori,le ha fatto una lastra e ha riscontrato dell'artrosi all'attaccatura dei femori e nelle vertebre lombari. Tuttavia a causa della crea. innalzata ha preferito aspettare a somministrare una cura per l'artrosi (o osteoartrite ?) raccomandando invece di cambiare l'alimentazione con K/D della Hill's e rivedere la crea. dopo due mesi. in questi due mesi i problemi motori della mia gattina sono aumentati, ha dolore quando la si tocca ed è spesso nervosa. Sono tornata dal veterinario che ha infatti convenuto che con questa situazione occorreva procedere per una settimana con Metacam 5 gocce 2 volte al giorno per una settimana poi Cosequin gatti per un mese. il veterinario ha anche eseguito il controllo della crea. glicemia, emocromo; la gattina era nervosissima, si è rivoltata come una tigre. Glicemia e emocromo erano nella norma ma la crea. era 2,5 nonostante 2 mesi di K/D. Secondo il veterinario è possibile che la crea. si sia alzata a causa dell'infiammazione protratta dell'osteoartrite e conseguente stress da dolore. E' possibile? E' giusta la cura?La creatinina potrebbe scendere o può peggiorare con queste cure? La ringrazio fin d'ora per il suo aiuto. Anna Forlì 08/02/2010 |
Gentile Anna, l’insufficienza renale è una malattia molto comune nei gatti anziani, così come l’artrosi (il termine osteoartrite, preferito nella lingua inglese, è sinonimo). Si tratta di due problemi indipendenti, che in parte entrano in conflitto dal punto di vista terapeutico, in quanto gli antinfiammatori non steroidei, indicati nella cura dell’artrosi, sono in parte controindicati nell’insufficienza renale cronica. |
Buongiorno dottoressa sono daniele della provincia di cremona grazie della risposta, ma purtroppo ieri nella notte del 09/02 il mio cagnolone ha avuto un peggioramento improvviso. Durante la notte continuava a tremare a lamentarsi e agitarsi e per la prima volta ha fatto la pipì addosso.Poi terminata questa crisi si è messo con la testa sotto il divano e anche le zampe anteriori sembravano diventate un blocco unico con il resto del corpo. Praticamente muoveva solo gli occhi e a fatica la testa.Avvisato il mio veterinario è arrivato la mattina dicendomi che il cuore era molto peggiorato e lucky stava cominciando a lasciarsi andare e che oramai non avrebbe avuto più di 48 0 72 ore di vita e allora per non farlo soffrire ulteriormente abbiamo provveduto alla puntura che lo ha addormentato per sempre. Adesso soffro molto non vorrei rivangare certe cose però dalla sua risposta molti dubbi mi assalgono: come è possibile che da una diagnosi iniziale di artrosi si sia arrivati alla morte del cane? La combinazione di farmaci sottoscritti al cane può aver avuto effetti collaterali? io in quel momento ho seguito le indicazioni del mio veterinario ma a questo punto i miei dubbi crescono.L'operato del mio veterinario è stato corretto? La ringrazio per la risposta che mi vorrà dare, questo non aiuterà ad alleviarmi il dolore per la perdita del mio "angelo custode" però vorrei capire realmente cosa è successo perchè dopo la sua prima risposta i dubbi aumentano.Grazie mille x l'attenzione 10/02/2010 |
Caro Daniele, come le scrissi già, l’artrosi non causa paralisi. Io le consigliai di sentire un parere specialistico nella certezza che il suo cane sarebbe stato subito sottoposto all’attenzione di un neurologo. La malattia ha avuto un’evoluzione molto rapida e aggressiva, quindi probabilmente il corso degli eventi non sarebbe cambiato, anche con una diagnosi tempestiva. Mi dispiace molto di quanto è accaduto al suo cane e le mando un abbraccio a distanza. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
ho un cucciolo di pastore tedesco di 4 mesi femmina a cui hanno diagnostica un megaesofafo la diagnosi dell'eco cardiogramma è stato insofficienze di entrambe le valvole atrio ventricolare nn si evidenzia sovraccarico volumetrico. Che debbo fare?? si può operare? 10/02/2010 |
Gentile signora o signore, se è stato diagnosticato un anello vascolare il megaesofago può essere risolto chirurgicamente, ma non deve aspettare troppo tempo e deve contattare tramite il suo veterinario un centro di referenza per la cura di queste patologie. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
hanno diagnosticato al mio Snauzer gigante di 10 anni una cataratta "matura", prima di operare mi hanno detto di fare l' elettroretinografia, ma non trovo un posto vicino a me (sono di Asti) , mi andrebbe bene anche a Milano. Avrebbe qualche indirizzo da consigliarmi? Grazie
Angelo
10/02/2010 |
Gentile Angelo può contattare il prof. Peruccio, oculista veterinario che lavora sia a Torino, sia a Milano.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno Dottoressa Bevere, seguo la Sua rubrica con piacere e interesse. Le scrivo per porLe un dubbio. Al mio cane, uno Yorkshire Terrier di quasi 9 anni, qualche mese fa gli è stata diagnosticata da Ecocardiogramma, un Endocardiosi mitralica acquisita del lembo settale, con insufficienza della valvola ed iniziale dilatazione secondaria dell’atrio sinistro (rapporto aorta: atrio sx superiore ad 1:1), assenza di aritmie e di versamento pericardico. Ora il mio Vet. mi ha prescritto l’Enacard, per migliorare lo stato di salute, cura che sta seguendo. In più mi ha consigliato di ripetere l’Ecocardiogramma tra 4 mesi. Ora il mio dubbio è questo: siccome nel corso della sua vita il mio cane ha dovuto subire diverse anestesie ventilate (sia per RX e pulizia di denti; poi dal 2007, una all’anno, per asportazione di formazioni cutanee che si sono presentate: mastocitama, papilloma, epulide), mi domandavo se possono essere state queste anestesie la causa di questa Endocardiosi acquisita… E nel caso (malaugurato) avesse bisogno di altri interventi futuri, in questa condizione, potrà affrontare comunque l’anestesia? Poi volevo sapere se seguendo la cura con Enacard, benché so che questa è una malattia progressiva, posso sperare nel rallentamento della malattia stessa. Grazie dell’attenzione. Con un saluto cordiale. Anna - Roma 14/02/2010 |
Gentile Anna, si tratta di una malattia legata alla razza del cane e alla sua età. Non dipende assolutamente dai precedenti interventi chirurgici o dalle anestesie effettuate. Se la malattia è compensata, significa che il cuore funziona praticamente come quello di un cane sano (grazie ai meccanismi di compensazione) e quindi un’eventuale procedura anestesiologica non comporterebbe dei rischi eccessivamente aumentati rispetto a quelli (molto bassi) che comunque corre qualsiasi essere vivente che debba vedersela con un’anestesista, pur bravo. Nessuna procedura anestesiologica è a rischio zero. |
Gentile Dottoressa, Ho una gattina persiana di 8 mesi, sto pensando di farla accoppiare, ma non sono sicura che sia la scelta migliore. I cuccioli vorrei regalarli ad amici e parenti che me li hanno chiesti, quindi non ne trarrei guadagno ma saprei sempre come stanno. Ho trovato un maschio persiano fiv, felv e pkd negativo bello giovane e disponibile. Tuttavia mi hanno detto che le persiane non sanno partorire, che dovrei aiutarla ad espellere i cuccioli, tagliare i cordoni, aprire le placente.. insomma: di per sè non mi spaventa, ma non l'ho mai fatto nè visto fare, non voglio che gatta e gattini corrano rischi. Il mio dottore di fiducia lavora fuori Genova, quindi non potrò contare sul suo aiuto. Cosa mi consiglia? A noi piacerebbe vivere l'esperienza di una cucciolata, ma vogliamo molto bene alla nostra piccola e non vorremmo correre rischi. Grazie Sara 14/02/2010 |
Gentile Sara, se non vuole correre rischi di nessun genere, non faccia niente. Se invece desidera davvero far riprodurre la gatta, allora deve anche accettare qualche piccolo stress e il rischio che il parto possa non avvenire naturalmente. Per l’accoppiamento aspetti almeno agosto o settembre (8 mesi sono un po’ pochi per una persiana) e si faccia assistere fin dall’inizio da un veterinario. Al momento del parto se saranno necessari interventi ostetrici, medici o chirurgici, la sua gattina sarà in buone mani e lei molto più tranquilla. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. dott. Bevere, la ringrazio per la sua risposta e i consigli; vorrei però chiarirmi un dubbio sollevato anche dal veterinario che ha in cura la mia gattina: abbiamo osservato che la creatinina ha cominciato ad alzarsi in concomitanza con l'insorgere dei problemi artrosici e nonostante la nuova alimentazione è peggiorata col peggiorare delle condizioni arti8colari. Inoltre ho il sospetto che non sia solo artrosi, ma che in quell'episodio di aggressione da parte del gatto maschio si sia lesa qualche legamento che non è stato poi tempestivamente curato. Ora sia io che il veterinario sospettiamo che la creatinina sia aumentata non a causa di insufficienza renale ma per le lesioni artrosiche o tendinee-muscolari del treno posteriore, anche perchè dalla lastra non compaiono segni di artrosi in asltre parti dello scheletro e tutti gli altri esami della micia sono nella norma. Secondo lei è possibile? Aggiungo anche che dopo una settimana di Metacam 5 gc. 2 volte al giorno e tre giorni di Cosequin la gattina è molto migliorata, sembra non avvertire più dolore e comincia a fare le cose che faceva quando stava meglio. Certo mi rendo conto che ha 14 anni quasi ma non mi quadra l'aumento della crea. in 2 mesi di dieta stretta, quando lei in precedenza mangiava 1 scatoletta da 80g. al pesce e 60 g. di pesce lessato poichè era intollerante alla carne dei mangimi comunemente in commercio. Le chiedo scusa di disturbarla ancora con questi miei dubbi, ma le sarei grata se mi desse un parere, grazie in anticipo Anna C. Forlì 15/02/2010 |
Gentile Anna, a volte in un soggetto geriatrico compaiono due o tre malattie tipiche della senilità contemporaneamente. Alcune possono essere correlate, ma nel suo caso tra i disturbi dell’apparato locomotore e il rialzo della creatinina non ci può essere relazione diretta di causa-effetto. Al limite, l’unica relazione indiretta possibile è che il dolore causato dalla condizione ortopedica (non ben chiarita a quanto pare, ma in via di risoluzione), abbia determinato la diminuzione dell’assuzione di cibo, con conseguente scompensazione di una malattia renale preesistente e successivo rialzo della creatinina. Tutte ipotesi a fondo perduto e in un certo senso inutili, visto che l’unica cosa che conta è recuperare l’equilibrio, indipendentemente dalla causa che lo ha rotto. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, mi chiamo Mimma e ho una cagnetta di sedici anni che ha un tumore mammario che si è ulcerato. Il mio veterinario, dopo una cura di antibiotici e cortisone, mi ha consigliata di operarla.La cagnetta non ha nessun problema di salute, però Io ho dei dubbi vista l'età, anche se il dottore mi ha spiegato che utilizzerà l'anestesia gassosa in quanto meno invasiva. Vorrei un suo parere.
Grazie.
17/02/2010 |
Cara Mimma, il mio parere è che farebbe bene a seguire il consiglio del collega, facendo operare la cagnolina. L’età di per sé non è una controindicazione all’intervento, mentre quest’ultimo mi sembra indispensabile e piuttosto urgente!. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dottoressa Nicoletta Bevere sono A. Paola e le sto scrivendo da Firenze. Le scrivo per la mia cagnolina, Naima, di 14 mesi, una meticcia incrociata, nata da due meticci, pincher, forse chiuaua, da parte della madre e il padre un bassottino; Naima pesa poco più di 6 Kg. Da qualche mese ho notato che aveva una zoppia relativa all'arto posteriore dx, per cui siamo andate dal veterinario che la segue da quando è nata, che dopo la visita mi ha detto senza mezzi termini che andava operata, esponendomi le sue due ipotesi: lussazione rotulea o qualcosa che ha a che fare con i legamenti; mi ha detto che non poteva spiegarmi in che cosa consistesse l'operazione, in quanto avrebbe capito come procedere solo dopo averla aperta. Mi rendo conto che detto così sembra molto cinico, ma è come è andata. Dopo essermi un pò informata su internet a proposito della lussazione rotulea in cani di piccola taglia, c'è stata una seconda consultazione da un altro veterinario, che ha fatto delle lastre a naima, le ha somministrato l'onsior per 8 giorni, tra l'altro senza alcun risultato osservabile, perchè la zoppia c'è ancora; mi ha detto anche che secondo lui l'operazione non era necessaria, almeno per il momento, ha escluso la lussazione rotulea, e mi ha detto che, trattandosi probabilmente di un problema relativo ai legamenti, si sarebbe potuto provvedere ad operarla successivamente, usando le sue parole: "quando il legamento si sarebbe schiantato". L'ultima fase, quella subito precedente alla mail che le sto scrivendo, riguarda una ulteriore consulenza da un veterinario-ortopedico; il quale, ha diagnosticato a Naima "una zoppia ricorrente di 1-2 grado-lussazione di 1 grado rotulea mediale" in conseguenza a cui "consiglia chirurgia con tenotomia e trasposizione"; questo veterinario mi ha dato delle spiegazioni, a mio parere, precise e tecniche, che mi ha permesso di capire qualcosa rispetto a quello che sta accadendo alla rotula di Naima, solo che mi ha chiesto 900 euro per l'operazione, rispetto ai 350 del primo veterinario. Le mie domande, a questo punto, sono queste: 1. come è possibile che ci sia così tanta differenza di prezzo? 2. lei cosa mi consiglia, di operarla o di aspettare? Anche se, mi chiedo, forse aspettare potrà far peggiorare la situazione?! Dato che ancora Naima è piccola, forse è preferibile operarla ora piuttosto che aspettare? 3. ammesso di operarla, possono esserci rischi? se si, di che tipo? 4. una operazione di questo tipo, permette una ripresa totale o potranno esserci comunque danni in futuro? La ringrazio infinitamente per l'attenzione. Cordiali Saluti Paola A. 18/02/2010 |
Gentile Paola, non voglio commentare il discorso che le ha fatto il primo collega, perché non ce ne è alcun bisogno. Che poi questo le abbia fatto un preventivo molto basso rispetto a quello dell’ortopedico, che importanza ha? L’intervento chirurgico per correggere la lussazione rotulea ricorrente di primo grado non è indispensabile, in quanto spesso l’alterazione ha un impatto trascurabile sulla deambulazione (specie se il cane è mantenuto magro e con un buon tono muscolare), e praticamente nullo sulla qualità di vita. Quindi non è obbligatorio che lei faccia operare Naima. Se sceglie però di farla operare, è obbligatorio che l’intervento sia eseguito da un vero ortopedico. La prima regola quindi in questi casi non è spendere meno, ma mettere il ginocchio del cane in mani sicure. Una volta operato con la tecnica di cui le ha parlato l’ultimo veterinario consultato, ripristinandosi il corretto asse femoro-tibio-rotuleo attraverso la trasposizione della cresta tibiale, la rotula non avrà più la possibilità di lussare e scomparirà la zoppia meccanica determinata dalla malattia. L’antinfiammatorio dato dal secondo collega non ha funzionato perché la zoppia causata dalla lussazione non è di natura strettamente infiammatoria, ma di natura principalmente meccanica, dovuta cioè al fatto che la rotula esce dalla propria sede naturale, interferendo con la flesso-estensione del ginocchio. Non facendo operare il cane, è possibile che negli anni a venire la situazione si complichi con lesioni alle cartilagini, artrosi, lesioni al legamento crociato anteriore, ma non è detto. Dipende molto da come è confomato oggi l’arto posteriore del cane e dalla gravità dei difetti anatomici che concorrono alla lussazione. In pratica per rispondere alla seconda domanda bisognerebbe vedere cane e radiogrammi. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Gentile dottoressa,
ho un pastore tedesco di sei anni che presi in Uganda e li' ha vissuto con me per tre anni poi l'ho portato a Roma dove vivo e l'ho lasciato temporaneamente a mio cugino perche' sto lavorando in Sudan per quattro mesi. Ieri mi chiama mio cugino dicendo che il cane da due giorni ha vomito e debolezza . La veterinaria non e' riuscita a fare la radiografia ne' il prelievo perche' il cane non si fa volentieri avvicinare, andrebbe sedato, ma per questo dobbiamo aspettare che si riprenda. La veterinaria dice che potrebbe essere un problema derivante da cause pregresse. Il cane ebbe in Africa la tick fever , curata,e spesso dei parassiti trattati con metronidazolo. A Roma l'anno scorso ebbe una gastroentrrite curata con antibiotici e per il resto e' sano e supervaccinato (con tanto di passaporto sanitario). Quello che mi preoccupa soprattutto perche sto lontano, isolata, e' che la veterinaria sospetta una pancreatite che so essere una malattia fatale. Lei cosa consiglia che esa mi deve fare? E a rischio di vita?
Grazie per il suo supporto,
Antonella
20/02/2010 |
Gentile Antonella, vomito e debolezza sono sintomi assolutamente vaghi e aspecifici, comuni a moltissime malattie! Il cane, anche se non ama essere avvicinato, va portato in una struttura veterinaria dove possa essere gestito nonostante la sua indole. Un prelievo di sangue ed eventualmente un’ecografia addominale o un radiogramma si devono poter fare, anche se il cane non ne vuole sapere. Magari sono necessarie tre persone, magari quattro, ma almeno un prelievo ematico si deve poter fare. Le consiglio quindi, se la situazione non si risolve (da sola, mi pare di capire) entro i prossimi due giorni, di far portare il cane presso uno studio o una clinica dove il veterinario abbia la possibilità di essere aiutato da colleghi o assistenti. Magari si può anticipare il problema con una telefonata, per capire se il veterinario è in grado o no di gestire un pastore tedesco non collaborativo. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buona sera dottoressa ho un coniglietta di 2 anni e mezzo
dopo un annetto si era fatta un taglio sotto la gola e la nostra dottoressa ci disse che strappava il pelo perchè aveva il latte .poi l'abbiamo sterilizzata a ottobre e da una settimana il taglio e ricomparso si vede proprio che se lo strappa e poi mangia anche di meno probabilmente perchè sente dolore la stiamo trattando con un gel cicatrizzante che ci ha dato la nostra veterinaria quando l'abbiamo sterilizzata da cosa può dipendere questo comportamento? o se ha una malattia?
ringraziandola anticipatamente antonio da saronno (va)
23/02/2010 |
Gentile signora o signore, alcuni elementi della sua mail mi fanno un po’ dubitare della diagnosi (“taglio”). Io credo che si dovrebbe cercare, tra le possibili cause di questa lesione cutanea, la presenza di un ascesso sottocutaneo. Nel coniglio infatti questa è la causa più comune di lesioni cutanee ricorrenti nella regione sottomandibolare. Cordiali saluti, dott.ssa nicoletta Bevere |
Grazie davvero, sia per la tempestività della sua risposta, che per la precisione e la chiarezza! Nel frattempo Naima ha fatto un ulteriore visita da un altro veterinario, chirurgo collega del primo veterinario, che, dopo una visita alla canina, ha risolto tutti i miei dubbi, facendo una nuova diagnosi, relativa al legamento laterale; mi ha consigliato di aspettare ad operarla, dte le dimensioni del cane, e di rivederci tra un mese; quello che mi ha piacevolmente colpito è stata la sua reazione dopo il mio racconto sull'iter di Naima, e cioè: "meno male non l'abbiamo aperta, perchè non avrei proprio saputo cosa fare!" E dopo questo aggiornamento, torno di nuovo a ringraziarvi. Cordiali saluti A. Paola 24/02/2010 |
Prego! |
Gentile dottoressa Bevere, 24/02/2010 |
Gentile Marilena, suggerirei il test per la Giardia. Se fosse negativo, direi che si potrebbe trattare di una colite su base alimentare, da trattare come tale (fermenti lattici, fibra corta, correzione della dieta ed eventualmente antibiotici su prescrizione del suo veterinario). Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gent.ma vorrei la sua opinione sulla morte Della Mia micia IL 20 febbraio. E' morta in 60 minuti di agonia purtoppo tutti I veterinari erano chiusi a quell ora (Le 7 del mattino) e IL numero di emergenza notturna spento. Le riassumo la cosa per avere IL suo parere perche' ho un dubbio che possa trattarsi di cosa diversa dall avvelenamento. Le premetto che abbiamo una porta difettosa e IL cane sapendolo l ha aperta durante la notte per entrare quindi is potrebbe presagire che la micia sia uscita e avesse mangiato qualche boccone avvelenato. Ma la mattina alle sette meno un quarto IL marito la trova asciutta e pimpante e molto affamata. Le da Le sue solite crocchette e la lascia in Casa. Alle 7 e un quarto la trovo Io che aveva vomitato Le crocchette pulitissime senza traccia di altro tipo di carne. Lei e' sul pavimento riversa ansimante a bocca aperta e piena di saliva alla bocca Le iniziano gli spasmi e ansimazione sempre rapidissima convulsioni tenendosi IL muso con collo duro tra Le zampe molto rigida ma MI sembrava solo la parte anteriore del corpo. Occhi allucinati sbarrati pupille dilatate e con movimenti rapidi come vedesse cose che volavano poteva parere cieca. A tratti stringeva fortissimo Le mascelle e dopo qualche minuto Le rilasciava . Un paio di volte.Nessun sangue NE perdita di escrementi. IL tutto dura un ora giusta. L ultimo quarto d ora piu rilassata come fosse entrata in coma. Dopo un ora secca MI muore in braccio per asfissia. Cara dottoressa ce' una possibilita' di un evento neurologico? O Puo' essere stato senz altro avvelenamento.? Che MI e' sembrato sinceramente troppo rapido. Puo un gatto essere vispo e chiederti cibo e dopo 10 minuti entrare in questo stato? La informo che non me la sono sentita di sottoporla all autopsia. E forse ho sbagliato. Ma in quel momento terribile volevo solo riportarla a Casa. Ho sporto denuncia contro ignoti AI carabinieri. La ringrazio molto e attendo IL suo parere. Grazie saluti alessandra Ps gatto sanissimo di 7 anni solo episodi sporadici di mal di gola e influenza. 24/02/2010 |
Gentile signora o signore, la sintomatologia preagonica e il fatto che la gatta apparisse perfettamente in salute fino a poco prima del decesso sono compatibili sia con una preesistente patologia neurologica che si è scompensata in modo grave ed improvviso, sia con l’ingestione di una neurotossina. Forse questo è uno dei rari casi in cui effettivamente l’ipotesi dell’avvelenamento appare piuttosto verosimile. Mi dispiace molto per quanto vi è accaduto. Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. ma Dottoressa Bevere,
alla mia gattina Bibi europea di 13 anni e mezzo è stata diagnosticata una emobartonellosi. Non è ancora anemica e i globuli rossi seppur scesi rispetto a 4 giorni fa sono ancora ampiamente nei limiti così come l'ematocrito. La diagnosi è stat fatta sulla base di bilirubina totale molto alta (che ha portato un leggero ittero) e tramite analisi al microscopio in cui si vede chiaramente il parassita sull'eritrocita.
la gattina ha sofferto da piccola di colangioepatite pienamente superata; per quanto riguarda i reni l'azotemia è nella norma e la creatinina è a 1.8 quindi sul limite! la terapia a cui è sottoposta è vibravet 200 alla dose di attacco di 10 mg/kg due volte al dì e poi prednisolone iniettabile alla dose di 2 mg/kg due volte al dì. L'uso del cortisone è stato giustificato in quanto dovrebbe bloccare la risposta autoimmune che porta alla lisi degli eritrociti.
volevo specificare che non è stato scelto il ronaxan in quanto sale iclato quindi a idrolisi acida pericoloso per l'esofago. va bene o è comunque meglio il ronaxan?
Secondo lei è corretto l'utilizzo del cortisone con creatinina a 1,8?non vorrei mi scatenasse un'insufficienza renale acuta!
la ringrazio tanto e attendo con ansia una sua risposta.
Tamara da Cortona(AR)
24/02/2010 |
Gentile Tamara, la migliore protezione per gli effetti irritanti della doxiciclina sull’esofago è somministrare al gatto del cibo o dell’acqua subito dopo aver dato la compressa. I due farmaci che lei ha menzionato sono equivalenti dal punto di vista terapeutico. Normalmente il trattamento dell’emobartonellosi non richiede l’uso di corticosteroidi ad un dosaggio immunosoppressivo (cioè alto), ma non è proprio il caso che un veterinario a distanza, che non conosce molti dettagli, interferisca con una terapia in corso, stabilita da altri colleghi. Se lei nutre dei forti dubbi sul trattamento o se le sembra che la gatta stia peggiorando, dovrebbe proprio parlarne direttamente con i colleghi oppure sentire un secondo parere dal vivo. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, 25/02/2010 |
Gentile Simone, credo di dover dissentire completamente. La diagnosi delle discopatie è strumentale (mielografia, tc o risonanza) e dopo che è stata acquisita è impossibile che un neurochirurgo se ne esca con frasi del tipo “non si può fare quasi nulla”. Quindi deduco che 1) non sia stata fatta una diagnosi strumentale (cioè una vera diagnosi) 2) non sia stato sentito il parere di un neurologo/neurochirurgo. Ho anche il terribile sospetto che non sia stata nemmeno impostata una terapia conservativa (riposo in gabbia, corticosteroidi e attento monitoraggio dell’esame neurologico) ma spero di sbagliare. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.ssa Bevere,
mi chiamo Gianmario S., ho 26 anni e le scrivo da Termini Imerese (PA). Tra tutti i medici veterinari "sponsorizzati" su internet ho scelto Lei, Lei è il medico che più mi ispira fiducia e che a pelle sento mi saprà dare qualche prezioso consiglio. Vado al dunque. Da circa 4 mesi abbiamo accolto in famiglia, prelevandolo dal canile della nostra città, un cucciolo di Labrador che adesso ha circa 9/10 mesi. Inizialmente lo abbiamo lasciato presso il villino di famiglia andandolo a vedere, assistere e nutrire ogni giorno; da un paio di mesi invece lo abbiamo accolto tra le mura della nostra casa affinchè migliorassero le sue condizioni emotive (già fortemente provate dall'abbandono presso il canile). Salvo qualche piccolo problema legato a una fastidiosa cistite e alla comparsa di vermi nelle feci (problemi risolti entrambi), adesso il cucciolo è risultato positivo alla leishmaniosi nonostante non mostrasse sintomi manifesti nell'aspetto: nessuna perdita di pelo, nessuna piaga cutanea, solo una minuscola escrescenza sotto l'occhio sinistro. Cara Dottoressa, i dubbi, la preoccupazioni e le incertezze crescono in me ( e in famiglia), e spero Lei possa ben consigliarmi. La mie domande sono le seguenti: 1 - Che rischi di contagio corriamo (noi umani)? So che il vettore biologico della malattia è un insetto simile alla comune zanzara: quanti e quali i rischi laddove, specialmente in estate quando ci trasferiremo nel villino al mare, un insetto che punge il mio cane pungesse uno di noi in famiglia? 2 - Il cucciolo è trattato al momento con iniezioni di Glucantime + compresse di Zyloric: quali possono essere i cattivi effetti dei farmaci sull'animale? E soprattutto: quanto questi farmaci posono riuscire a tenere sotto controllo il parassita? 3 - La malattia in questione è cronica in tutti i casi? Il mio dilemma deriva dal fatto che in famiglia sono presenti bambini e un soggetto immunodepresso a seguito di interventi chirurgici multipli per il trattamento di un tumore inattivo ormai da diversi anni: fin dove posso anteporre le esigenze del nostro cane a quelle della famiglia? Insomma.. temo questa scelta, la famiglia.. o il mio cucciolo, e spero tanto lei possa aiutarmi a scegliere nel modo migliore coi suoi consigli che so per certo saranno chiari, obiettivi e privi delle "facili rassiurazioni" di qualche medico locale. La ringrazio infinitamente in anticipo Cordialmente Gianmario S.
26/02/2010
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Gentile Gianmario, il fatto che ci sia in famiglia una persona immunodepressa colpita da una patologia oncologica e che le sue maggiori perplessità vengano proprio da questo, mi obbliga a dirle che la possibilità di ospitare un cane in casa deve essere valutata non da un medico veterinario, ma da un oncologo umano, che conosca bene la situazione e i rischi specifici della persona malata. http://nicolettabevere.blogspot.com/2009/05/leishmaniosi-canina-parte-prima.html http://nicolettabevere.blogspot.com/2009/06/leishmaniosi-canina-parte-seconda-il.html |
Buonasera,
sono elisa da cremona, le volevo chiedere consiglio su 2 dei miei mici. ciccio ha 9 anni è bianco con delle chiazze rosse coda e orecchie rosse. Sono andata dal mio veterinario perchè ero peoccupata nel vedere delle croste intorno al naso del mio micio, dopo che ha fatto le analisi mi è stato detto che ha un tumore mi è stato suggerito o di operarlo facendogli asportare il naso e sottoporlo a chemio ( io non lo faccio e infatti mi è stato sconsigliato) oppure di lasciarlo così finchè resiste. chiedo non c'è un altra soluzione o qualcosa da dargli? per rallentare magari.. perchè ora a distanza di poco si è allargatae occupa metà narice. il naso sul lato sinistro dove c'è la crosta si è ingrossato e diventato rosso e ha qualcosa di liquido o non so... l'altro mio micio ha la stessa età ma è bianco e grigio 2 anni fa aveva un tumore alle orecchie il veterinario le ha asportate e ora il tumore si è riformato su cio che resta cosa posso fare per entrambi?
Grazie mille
Elisa M. 28/02/2010 |
Gentile Elisa, la nosectomia (asportazione chirurgica del naso) è un intervento semplice e risolutivo per il carcinoma squamocellulare del naso. Non operando il gatto, l’animale è destinato a morte certa. Perché mai? L’alternativa chemioterapica (carboplatino intralesionale, solitamente) è piuttosto efficace ma raramente è risolutiva come l’asportazione chirurgica. |