Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

cinquantatreesima pagina

Buongiorno ho una gatta che ad aprile compie 12 anni.
all'età di 11mesi ha partorito con cesareo e nell'occasione è stata sterilizzata.
fin'ora nessun problema tranne la tosse che ormai è da un anno che la ha. 5 giorni fà era a sedere e ho visto che perdeva delle gocce di sangue puro senza siero dal petto.
la porto dal veterinario si tratta della prima mammella è gonfia, col capezzolo rosso e con crosticine, ha detto che non sembra un tumore ma una mastite.
le devo somministrare per 10 gg il baytril. Se non guarisce la deve operare.
Mi chiedo come è possibile a questa età che abbia una mastite? E ancora può venire un tumore alle mammelle ad una gatta sterilizzata?Sono preoccupata
ho già passato un esperienza con un altra gatta di 15 anni con tumore a più mammelle ma lei non era sterilizzata e avevamo somministrato il farlutal quando era in calore, un errore che non ripeterò più. Pensavo che la sterilizzazione salvaguardasse dai tumori alle mammelle.
In attesa di una risposta in tempi brevi Disitinti Saluti
Daniela

03/01/2010

 

Gentile Daniela, in effetti è abbastanza improbabile che una tumefazione ulcerata a carico di una ghiandola mammaria (in una gatta così anziana per di più) non nasconda qualcosa di diverso dalla semplice infiammazione. Suggerirei in ogni caso l’esame citologico della lesione. Aiuterà molto probabilmente a capire di cosa si tratta.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve  dottoressa, mi chiamo massimo  le scrivo per avere anche da lei un informazioni, il mio cane da un  ecografia e stato riscontrato alcune
mineralizzazioni ai reni..no alla  vescica invece, domando quale mi consiglia
come dieta  mangime da darle.? la saluto

03/01/2010

 

Gentile Massimo, esistono diverse diete che producono una notevole diluizione delle urine, determinando così la maggiore solubilità dei minerali che altrimenti precipiterebbero, aggregandosi in piccoli cristalli che poi formano i calcoli. Per sapere però se sia possibile prescrivere una di queste diete, conviene eseguire prima uno screening biochimico (alcune diete sono ad esempio controindicate in corso di insufficienza renale) e l’esame completo delle urine.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve dott.ssa,
sei anni fa trovai una cagna da caccia abbandonata già anzianotta che ho sterilizzato e adottato. Il veterinario mi disse da subito che la piccola soffriva di una leggera forma di displasia all'anca. Finora la piccola non ha avuto nessun tipo di problema, ma da 15 giorni non deambula bene e si vede che la gamba le fa molto male. Il veterinario mi ha dato un antinfiammatorio che non ha avuto ottimi risultati e d adesso mi ha segnato Medrol vet con la seguente posologia: 8 mg il primo giorno e 4 mg per altri 2 giorni. Premetto che la mia Teresa pesa circa 30 kg. Va bene come terapia???? non sono troppo pochi 3 giorni visto che ho dato il ketopronene (30 mg al giorno per 5 giorni)
senza risultati??? Mi chiedevo anche se fosse utile somministrarle delle
vitamine, in particolare del calcio. Se si, può gentilmente darmi qualche
indicazione????
Grazie, attendo con ansia.

04/01/2010

 

Gentile signora o signore, in effetti per un dolore cronico e grave come quello della sua cagnolina una terapia di così breve durata ha poche probabilità di determinare sostanziali e duraturi miglioramenti. A parte questo, suggerirei di sottoporre il cane ad una visita ortopedica accurata allo scopo di identificare esattamente la sede algica (esempio: ginocchio, anca, femore, ecc.) e sottoporre quest’ultima all’esame radiografico. Una diagnosi precisa infatti è il presupposto indispensabile per stabilire la migliore terapia. Vitamine e calcio non servono a meno che non sussista una malattia da carenza di questi elementi (cosa assai improbabile nei cani alimentati correttamente).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile d.ssa
ai primi di settembre al mo cane pitbull femmina di 9 anni è stato fatto il richiamo delle vaccinazioni.Dopo 15 giorni a livello retroscapolare-posizione dove è stato fatto il vaccino è uscito un nodulo che la veterinaria ha detto a pugno di bimbo aderente al piano toracico. duro,indolore reazione a vaccino? Mi ha fatto andare ogni settimana per controllare se si riassorbiva. L'ultima volta feci notare che alle zampe si
erano formati dei gonfiori da lei non notati. Mi disse vero e mi diede un antiinfiammatorio. Alla visita successiva visto che il nodulo era sempre uguale mi disse faremo un ago aspirale e in seguito una visita ortopedica.. Intanto eravamo arrivati al 30 ottobre 2009.
Il giorno successivo ero da mio fratello in Lomellina e lui mi consiglio di andare dal veterinario che l aveva sterilizzata quando mi trovavo da lui, a Vidigulfo.
Telefonai e ci andai. Nel visitarla la prima cosa che mi chiese:da quanto tempo ha queste zampe così ingrossate e nodulose: Gli spiegai il tutto dicendogli che il veterinario di Milano pensava ad una foma di artrosi. Disse che l'artrosi non si manifesta così e che voleva fare subito degli accertamenti.
Gli fece subito un lastra ai polmoni e il risultato fu:tumore al polmone e disse come immaginava. Disse i le consiglio di non fare niente e di lasciarle vivere la sua vita, poi lei faccia come crede.
Mi disse di darle due volte la settimana deltacortene e quando sarebbe peggiorata anche una al giorno.Per me fu un colpo durissimo e non mi rendevo conto. Ho 72 anni e per sposarmi devo sempre dipendere da qualcuno. Da ottobre a oggi la zampa posteriore destra gli fa male e zoppica vistosamente per il resto sembra stare bene, mangia e cerco di farla mangiare poco e sovente per non appesantirla. Da qualche giorno esce mangia erba e poi beve molto e vomita acqua mista a muco viscido e trasparente
e poi si rilassa. Fatica molto a camminare e io ho cercato di contattare il veterinario ma c è sempre un disco.
Ho provato a telefonare ad altri spiegando e forse per le festività la risposta era vada in una clinica aperta 24 ore su 24.
Non so neppure come si chiami questo tipo di tumore, non è stato riportato niente sulla lastra e se dico così sembra che mi ascoltino come se fossi un extraterrestre.
Volevo portarla a rifare una lastra e vedere a che punto è l avanzamento tumorale ma in questi giorni Milano è chiusa. Quello che vorrei sapere::senz'altro nella mia ignoranza il tumore ha compromesso le ossa ma ci sarà qualcosa che posso fare per alleviarle il male oltre che a darle il cortisone? Cosa posso fare ? La ringrazio per una sua risposta
Piera
Milano

04/01/2010
 

Cara Piera, questa malattia ossea si chiama osteopatia pneumica ipertrofizzante e compare secondariamente alla presenza di lesioni polmonari (cisti, ascessi, tumori) o di un particolare tumore della vescica (il rabdomiosarcoma vescicale).
La presenza di questa caratteristica alterazione delle ossa degli arti quindi conduce facilmente al riscontro di una lesione polmonare che altrimenti sarebbe potuta sfuggire, perché fa subito “venire in mente” al dottore di controllare il torace con un radiogramma, tuttavia non identifica in modo univoco il tipo di lesione polmonare, nel senso che non differenzia un tumore maligno da uno benigno, da un ascesso o da una cisti.
L’osteopatia pneumica ipertrofizzante del resto progredisce ad un ritmo proprio, anche se la lesione polmonare resta stabile. Al contrario, se la lesione polmonare viene rimossa, l’osteopatia tende a regredire.
In questo momento lei ha bisogno di ottenere una diagnosi più precisa circa la natura della malattia polmonare. Per far questo sono necessari dei nuovi controlli radiografici ed eventualmente la tac del torace.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa Bevere
mi chiamo Maria, ho un gatto europeo  di 6 anni di stazza piuttosto grande che fino a qualche giorno fà stava in perfetta forma peso di circa 5.5kg. Nella seconda settimana di dicembre mia figlia (che vuole un bene dell'anima a questo gatto)si accorge che la pupilla dell'occhio sx rimaneva sempre dilatata e con conformazione e D.Ho fatto eseguire una visita dal veterinario, il quale non ha escluso che si potesse trattare di un tumore ma prima di spaventarmi mi ha chiesto se il gatto aveva mangiato qualcosa di diverso dal solito e a pensandoci bene ho risposto di si. Al mattino lui scendeva le scale del condominio ed aveva trovato buone delle foglie di papiro;durante la stessa visita erano stati eseguiti degli esami ematoclinici che evidenziavano un aumento dei trigliceridi 140 mg/dl, bil tot 0.37, prot.tot 4.91 g/dl,Wbc19.66,Gra 16.48,ly 14.8,gr 83.9,hgb 15.3,mch 18.7,mchc 44.3, plt 149, il resto nella norma.In quell'occasione non fu eseguita una radiografia pomonare.Alla fine della visita mi fu prescritto Vibravet 200mg 1/4 di cp die e resurgen perle per 15gg rimanendo che ci saremo risentiti se qualcosa non andava. Purtroppo Lucifero (un nome , una garanzia) verso la vigilia di  Natale ha cominciato a non mangiare più, a respirare piuttosto male e anche l'altra pupilla ad assumere una conformazione a D  (non dilatata).Il 26/12 anche se era un festivo ho trovato una clinica veterinaria aperta 24h/24.Lucifero è stato pesato ed era già calato di circa 300gr, dalla radiografia eseguita il polmone non era assolutamente bello e dall'eco addome si è evidenziata una massa che sta occludendo l'intestino. Gli fu somm.ta una iniezione i.m. di cortisone che doveva essere valida per 15 gg. Tornai nello stesso studio il martedì successivo quando era di turno l'oncologo che anestetizzò il gatto, vennero rifatti i prelievi ematici e venne idratato, venne rifatta l'ecografia ed un esame istologico. peso 4.7kg. Risultati Ast 87.3, Alt 135,Alp 63.5, prot. tot 5.22, Albumine 1.93, Rbc 7.63, Wbc 27.2, Plt 619. L'esame istologico evidenziò come da sospetto un linfoma. A questo punto l'oncologo mi prospettò l'intervento all'addome per togliere la massa e la chemio successiva ,con i rischi che l'anestesia generale avrebbe comportato visto che c'era anche una buona compromissione polmonare già in atto; tutto ciò per allungare la vita di 5/7 mesi e con quale qualità di vita? Fu ripetuta un'altra dose di cortisone i.m. anche se quella precedente non ha fatto  l'effetto sperato. Dopo un summit di famiglia si decise per il non intervento e di non iniziare la chemio ma di non far soffrire il nostro micione se la cosa fosse peggiorata ulteriormente. Con un pò di disapprovazione dell'oncologo per la ns decisione ci disse che quella era comunque l'ultima i.m. di cortisone che in quello studio erano disposti a fare. Ci riportammo a casa il ns. magrolino che da circa tre gg ha ricominciato a mangiare, a bere e anche a fare qualche bisognino solido. Nel vederlo un pò rinvenuto, tutti, ma soprattuto mia figlia si è illuminata. Vengo al dunque della mia domanda: è possibile somm.re a Lucifero una dose di cortisone  giornaliera  in cp  e a che dosaggio, magari con un gastroprotettore, visto che le due dosi massiccie i.m. hanno avuto il loro effetto anche se a scoppio ritardato?
Mi perdoni per il mio dilungamento, la ringrazio anticipatamente per una sua eventuale e gradita risposta e le porgo  cordiali saluti nonchè auguri per il nuovo anno.
Maria

04/01/2010
 

Cara Maria, non solo è possibile, ma anzi è doveroso. Il nostro primo compito è quello di alleviare le sofferenze nel limite delle nostre possibilità, non di negare assistenza ad un animale solo perchè i proprietari hanno esercitato il loro diritto di veto su una terapia proposta!Deve trovare un collega per la prescrizione del farmaco.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Posseggo un pastore tedesco di un anno e mezzo. da alcuni mesi soffre di fistole perianali. il mio veterinario l'ha operato.
Il cane é peggiorato ed é stato ricoverato in una clinica.
Ora viene curato con la ciclosporina e, ovviamente disinfettando le fistole.
Sono stati fatti tutti gli accertamente e hanno risontrato solo colite e un parassia intestinale (giarda)
Poichè lo stato delle fisotle é molto esteso e, dato che il farmaco é molto costoso e non garantisce la guarigione, il veterinario della clinica mi consiglia l'eutanasia.
Sono disperata e non so prendere una decisione, é veramente l'unica soluzione?
Attendo cortese risposto tramite la mia mail.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti,
Flora

05/01/2010
 

Cara Flora, è un cane di un anno affetto da una malattia curabile… ma come si fa a consigliare l’eutanasia? Si sacrifichi se può per qualche settimana tra ciclosporina e antibiotici. Se associa alla ciclosporina il ketoconazolo riduce il dosaggio della prima abbattendo i costi della terapia in modo notevole, lo sapeva? Una volta mandate in remissione le lesioni più gravi, passi alla terapia locale con il tacrolimus (Protopic). Costa molto molto meno e le permetterà di curare e gestire la malattia del cane per molto tempo, assieme all’accurata rasatura della regione perianale e alla regolare antisepsi locale (lavaggi con Betadine ginecologico, ad esempio).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
scrivo in merito ad uh problema che affligge la mia cagnolina cavalier king di quattro mesi.Sin dal primo giorno che l'ho portata a casa a due mesi,beve molto.Ho quantificato in circa mezzo litro d'acqua al giorno.Ora,come detto, ha 4 mesi e pesa 5 kg.Sono state fatte svariate analisi delle urine che hanno escluso patologie renali ed anche un esame del sangue che non ha evidenziato nessun'anomalia.Oggi la mia veterinaria mi ha detto che bisogna fare il test per vedere se é diabete insipido.La prova della privazione d'acqua non è consigliata in un cane così giovane quindi lei consiglia di provare la terapia per il diabete insipido che consiste nella somministrazione di due gocce di medicinale nel naso al giorno.Se il cane risponde e smette di bere così tanto,é diabete insipido.Se così é,bisognerà somministrargli questa medicina per tutta la vita. Le domando a questo punto:
1)se io non avessi mai scoperto che beve così tanta acqua e non li dessi mai di conseguenza queste gocce,cosa sarebbe successo?Il cane alla lunga sarebbe stato male o come sintomi avrebbe solo continuato a mostrare questa assunzione esagerata di acqua?
2)Lei conosce il medicinale che si usa nella terapia del diabete insipido?Di che si tratta?E' di facile reperibilità?
3)La vita di un cane col diabete insipido cambia in qualche modo? E' esposto a qualche rischio particolare?
Grazie di cuore in anticipo.
Matilde

05/01/2010
 

Gentile Matilde, è stato ecluso anche lo shunt portosistemico?
Il diabete insipido può essere di due tipi. Il primo tipo, più frequente, deriva dalla carenza dell’ormone deputato a concentrare le urine. Nel secondo tipo l’ormone viene prodotto, ma il suo segnale non viene “ascoltato” dall’organismo. Entrambe le forme, abbastanza rare, possono essere congenite e manifestarsi quindi nei cuccioli.
La desmopressina acetato è un analogo sintetico dell’ormone vasopressina. Se il cucciolo è affetto da carenza di vasopressina, la somministrazione dell’ormone sintetico determina una consistente riduzione della sete e di pari passo il consistente aumento del peso specifico urinario rispetto al valore pre-trattamento. Lo stesso farmaco usato a scopo di test si somministra poi per la terapia ed è in commercio sotto forma di spray o gocce nasali.
Se invece il cucciolo è affetto dal secondo tipo di diabete insipido (quello in cui l’ormone è già prodotto) allora il trattamento con la desmopressina non dà alcun risultato.
Il diabete insipido è pericoloso per la vita solo in caso di restrizione al libero accesso all’acqua. Se il cane può bere liberamente, non ci sono problemi. L’unico disagio è rappresentato dal fatto che i volumi di urina prodotti sono tali da impedire al cane d’appartamento di trattenersi dal fare pipì in casa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile  dott.Bevere,
le scrivo per chiederle info in merito all’ enterite linfoplasmacellulare.
Al mio cane San Bernardo,dopo un forte dimagrimento è stato seguito un prelievo istologico in spessore ed è stata diagnosticata questa malattia,in forma moderata.
Oggi viene curato con ENTOCIR (budesonide) 3 cps /gg  + tilosina 400mg x2 volte al di.
E’ corretto secondo lei ?  La malattia regredisce sino a sparire oppure no ? Dove posso leggere o acquistare un libro su questo argomento ?Grazie infinite .
In attesa di un cortese riscontro,resto a vs disposizione per ogni necessità.  Distinti saluti.
Emiliano  (prov. di Ancona)

06/01/2010
 

Gentile Emiliano, l’enterite linfoplasmacellulare non è veramente una malattia a se stante, ma è piuttosto l’evidenza istologica di uno stato infiammatorio cronico dell’intestino, la cui causa scatenante non viene descritta da questa diagnosi.

L’uso di farmaci che sopprimono l’infiammazione è generalmente indicato e utile, ma poiché a volte l’infiammazione intestinale deriva da un’ipersensibilità alimentare, è bene associare anche la prova di esclusione dietetica (dieta privativa o dieta ipoallergenica

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html )

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
la mia cagnolina yorkshire di 9 anni è stata operata urgentemente di piometra chiusa gg 31 dicembre09, aveva un remotissimo stato di trasudazione del pus nell'organismo. prima dell'operazione era abbattuta, mangiava poco e non rispondeva molto e aveva i globuli bianchi a 70.000 circa. si è risvegliata dall'anestesia, adesso mangia, fa i suoi bisogni normalmente ed è abbastanza attiva, ma ieri(4gennaio) l'emocromo ha evidenziato 78.000 globuli bianchi quindi il veterinario ha cambiato molecola di antibiotico. oggi però ne aveva 94.000!!! è un paradosso e il veterinario stranizzato ci ha detto che questo elevato numero non è proporzionato 'alla sua buona salute'', le ha rimesso la flebo x ''aiutarla a scaricare queste tossine'' .non ha febbre. volevo un parere...sono preoccupatissima...vanessa dalla Sicilia

06/01/2010
 

Cara Vanessa, l’unica è aspettare l’esito di questo nuovo trattamento e ripetere l’emocromo fra qualche giorno. Se i bianchi continuano a salire converrà sottoporre un campione di sangue all’analisi da parte di un citologo o, se possibile, valutare l’immunofenotipo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottore,
avrei bisogno di qualche consiglio per aiutare il mio labrador maschio di 8 anni che soffre di artrosi ai gomiti.
non sono molto favorevole alle medicine in quanto credo sia ancora giovane per sottoporlo già a terapie di questo tipo e sto cercando di aiutarlo con medicine omeopatiche. il mio veterinario dice che nn c'è nulla da fare.
lei sa gentilmente fornirmi qualche indicazione più efficace.
ringraziandola anticipatamente le porgo i miei più cordiali saluti stefania

07/01/2010
 

Cara Stefania, il suo cane ha un’età e una malattia assolutamente adeguata ai farmaci per l’artrosi. Il dolore cronico è una condizione debilitante, che abbassa la qualità della vita. Provi ad immedesimarsi nella vita di un cane che carica il 70% del suo peso corporeo sul treno anteriore e che sente dolore ad entrambi gli arti sui quali è contretto ad appoggiarsi, ad ogni passo. Gli animali vanno protetti dal dolore, indipendentemente dai nostri convincimenti, più o meno fondati. Si faccia prescrivere dei veri antinfiammatori e una bella dieta ipocalorica ricca in condroprotettori, e fra qualche settimana guardi il suo cagnolone camminare felice!

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 

salve dottoressa, sono sempre massimo, non ho capito la sua risposta al riguardo sul fatto delle diete su piccole mineralizzazione al rene..
dall'urina sn state riscontrate struvite e ossalato di calcio!
che c'entra l'insufficienza renale??..mi è stato consigliato urinary della royal canin...può andare bene..? la saluto

08/01/2010
 

Gentile Massimo, va bene quel tipo di dieta.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

La ringrazio tantissimo per il sostegno morale che mi ha dato.
Ora é in clinica e lo lascerei fintanto che non sarà guarito, anche se mi costa un sacrificio.
Se tutto andrà per il meglio una volta a casa lo curerò come Lei mi ha indicato. Però c'é n problema che il ketoconazolo non viene rilasciato dalla farmacia senza ricetta medica.  I veterinari con i quali ho contatti non mi rilasciano la ricetta.
Cosa posso fare?
Grazie nuovamente e cordiali saluti.

08/01/2010
 

Gentile signore, io personalmente in questo non la posso aiutare. Credo che dovrebbe parlare con i veterinari che la stanno seguendo e cercare di mettere a confronto le sue istanze (di ordine economico) con le motivazioni che spingono questi colleghi a rifiutare la prescrizione. L’associazione antibiotica che le ho descritto è riportata in letteratura e segnalata dalla stessa azienda farmaceutica che produce la ciclosporina ad uso veterinario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Grazie per la risposta sulla mastite della mia gatta di quasi 12 anni, il mio veterinario dopo 10 gg di antibiotico senza risultati (prescritto dal suo collega perchè lui era in ferie), Le ha schiacciato la mammella è uscito del siero e domani so i risultati dell'esame citologico.
Oltre a questo la gatta ha la tosse, curata con diversi antibiotici senza risultati ,lui mi aveva detto da tempo di fare la lastra al torace, con l'occasione della visita le abbiamo fatte, è risultato (versamento cardiaco) le ha prescritto per 1 mese cibacen 5mg associato a lasix  25mg per 20gg.
Volevo chiederle cibacen uguale a fortekor, però nel foglietto del fortekor c'è scritto che nel gatto cura l'insufficienza renale e non il cuore, ora va bene lo stesso nel caso della mia gatta?
In attesa di una sua risposta
Distinti Saluti
Daniela

08/01/2010
 

Gentile Daniela, il principio attivo del Fortekor è lo stesso del Cibacen e si chiama benazepril. Per quanto riguarda il suo utilizzo nelle cardiopatie feline, sembra che il benazepril dia alcuni benefici nel ridurre i segni clinici e nel migliorare il rimodellamento cardiaco nei gatti con cardiomiopatia ipertrofica. Non conoscendo il tipo di cardiopatia del suo gatto, né il grado della sua funzionalità renale, in realtà non so se sia indicato o controindicato. In ogni caso, per l’età della gatta e per il tipo di farmaci che sta assumendo, consiglierei di monitorare attentamente la creatinina plasmatica.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

  

Gentile D.ssa Bevere
nel ringraziarla per il suo chiarimento,forse il primo chiaro
da quando tutto questo è iniziato, le comunico che sono riuscita a contattare il veterinario e che anche se indirettamente ma tramite assistente, mi ha detto di dare al cane due volte al giorno ALTADOL e di ritelefonare dopo due giorni.Non ho trovato nessun beneficio e spero non danneggi anche le stomaco, ma purtroppo la lontananza e l'impossibilità di portarla direttamente mi fa sentire inerme a tutto.Il famoso nodulo definito come puugno di bimbo si è allargato è molto e il fatto che non siano stati fatti prelievi mi fa sentire in colpa,ma mi chiedo se dovevo essere io a richiedere questi esami visto che avendo chiesto se quando è stata operata per nodulectomia mammaria o ovariectomia mi sono sentita dire che avrei dovuto richiedere io esame istologico.Non sono medico e forse sono ignorante in materia ma mi sono sempre fidata dei consigli datimi da chi in questo è specializzato e senz altro se mi fosse stato chiesto l avrei fatto fare a costo di privarmi anche del mio necessario.Ormai è  andata come è andata e siccome Lei mi consiglia accertamenti rx o evantuale Tac le chiederei se mi indicasse a Milano dove potrei rivolgermi per poterli fare.La prego di scusarmi per tanta insistenza ma l'amore che il mio cane mi ha dato non l ho mai ricevuto da nessuno e quando mi sento dire la faccia  sopprimere dentro di me scatta una molla di odio che non è nella mia indole.Mi rendo conto che questo succede anche con gli umani ma non lo trovo giustoe forse il mio modo di pensare è antiquato e da persona di una certa età che non si ritrova con l attuale mondo in cui viviamo dove l'egoismo e il vile denaro ha la precedenza su tutto.
Grazie per qualsiasi informazioni Lei potrà darmi.
Piera Silvana

08/01/2010
 

Gentile Piera, per far fare la tac al suo cane, uno dei veterinari che ne conosce già la situazione (o qualsiasi nuovo collega al quale lei vorrà affidarsi), dovrebbe contattare il dipartimento di radiologia dell’Università di Milano e prenderle un appuntamento.

Un grande in bocca al lupo, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Carissima dottoressa,

ho deciso di scriverle perché non so cosa fare con il mio gatto che sta male. Compie 10 anni a marzo ed è un micio fantastico ma purtroppo da 1po di tempo non sta affatto bene e durante questa settimana è peggiorato moltissimo. Le riporto i sintomi: -ha continuamente bava alla bocca e tiene sempre la lingua di fuori; -ha un alitosi pazzesca; -non riesce a mangiare anche se ci prova e sta fermo davanti alla ciotola per un bel pezzo; -ha il raffreddore; -è diventato molto magro;-diarrea; -anche se è sempre stato molto pulito ed educato ora fa i suoi bisogni ovunque; -ha tutti gli occhi strani,ha sempre le pupille molto dilatate; -non ha febbre. Mi sembra siano tutti.. Ieri l’ho portato dal veterinario che gli ha fatto una flebo e mi ha detto che probabilmente è un infezione virale e che per curarlo non devo fare niente, devo solo cercare di aiutarlo dandogli cibi umidi (che non riesce a mangiare). Sinceramente mi sembra impossibile che non si possa fare niente, ha anche detto che ormai gli antibiotici non servono a niente. Ha detto che potrebbe morire..ma spero non sia così, non mi ha detto  fra quanto perché ha detto che non sapeva.

Per cortesia, mi aiuti lei, mi dica cosa posso fare, cosa sta succedendo e, se dovesse morire, tra quanto dovrebbe succedere (giorni, mesi, anni??).

La ringrazio molto per i suoi consigli.

Giulia da Belluno

08/01/2010
 

Cara Giulia, mi dispiace molto per il suo gatto. La situazione che lei descrive appare piuttosto compromessa, ma proprio in questi casi è richiesto il maggior sostegno, sia all’animale, sia al proprietario. Un gatto che non si alimenta, che ha chiari sintomi di dolore al cavo orale e che appare disidratato, secondo il mio punto di vista va aiutato con analgesici, antibiotici e gli va garantita una fluidoterapia giornaliera. Questa sarebbe la base di partenza. Si può discutere se effettuare o no i test per le malattie infettive e uno screening biochimico (allo scopo di avere una diagnosi precisa e quindi conoscere anche la prognosi), ma a parte questo, non credo che ad un gatto terminale vadano negate delle cure palliative e mi auguro che lei trovi presto un collega disposto ad alleviare le sofferenze di questo gatto. Lei ha ragione, quando scrive che le sembra impossibile che non si possa fare niente. Alleviare il disagio e la sofferenza infatti è fare molto.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Eg. Dottore,
Ho visto il sito/forum ed ho pensato di scriverle.
Ho una cagna di nove mesi presa al canile. Ha una pallina sulla zampa posteriore sinistra all'esterno del mignolo. Il veterinario mi disse che è un granuloma tendineo, che se non si fosse mosso lo avremmo lasciato così. Purtroppo è gonfiato, gliela ho riportata e lui mi ha detto che deve aprire e pulire.... però se il granuloma (ha parlato tessuto necrotico) arriva fino all'osso deve tagliarle il mignolo. E' il mio primo cane e sono disperato.... è possibile che bisogni proprio ricorrere ad amputazione ? Devo sentire altri pareri di altri veterinari ? Che problemi può avere senza il dito ? Mi fido molto del mio veterinario ed è stimato nel paese però sono talmente preoccupato che farle tagliare un dito dopo un solo parere mi sembra strano. Devo portarla domani dopo pranzo..... se potesse risèpondermi prima Le sarei infinitamente grato !!!!!
Grazie millle...Claudio

08/01/2010
 

Gentile Claudio, devo ammettere che anche dopo aver letto la sua lettera due volte non mi sono affatto chiare le motivazioni per le quali si dovrebbe amputare un dito alla sua giovanissima cagna.
Mi dispiace, l’unico consiglio che posso darle è di sentire un secondo parere. In questi casi di solito è bene procedere, oltre alla visita, all’esame citologico della lesione ed eventualmente ad una radiografia del dito.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottoressa,
le scrivo perché sono molto preoccupata per la mia cagnolona di 8 anni meticcio labrador/border collie.
Il 23 dicembre scorso l'abbiamo portata dal veterinario con i sintomi di anoressia (lei sempre così golosona), sete sproporzionata e brividi. L'esame del sangue ha rivelato:

ALB         37 g/L
ALKP       297 U/L
ALT         164 U/L
AMYL       492 U/L
UREA        6.2 mmol/L
Ca           3.61 mmol/l
CHOL       4.79 mmol/L
CREA       139 umol/L
GLOB       35 g/L
GLU         4.76 mmol/L
PHOS       0.96 mmol/L
TBIL         6 umol/L
TP            72 g/L

Il veterinario ha parlato di probabili problemi al fegato e ci ha dato da somministrarle pastiglie Zentonil Plus e una dieta a base di riso e carne macinata. Le pastiglie sono riuscita a dargliele tutte ma purtroppo la sua fame è andata vieppiù diminuendo sino a scomparire del tutto. Da circa una settimana non mangia  che qualche pezzettino di prosciutto o carne che riesco a farle provare e da ieri nemmeno più quello. la sete è molto forte ma non beve dalla sua ciotola ma preferisce abbeverarsi al ruscello che scorre sotto casa restando con le zampe a mollo per un bel po' come se avesse caldo!!!! Considerando che oggi nevica. Anche in casa non resta volentieri e cerca sempre di uscire per stare sua cuccia in giardino. Oggi il veterinario l'ha visitata ma non ha riscontarto un forte dimagrimento (ca. 1 chilo) e dice che ora sarebbe troppo presto per ripetere gli esami del sangue. L'esame con gli ultrasuoni al fegato ha rivelato una superficie dell'organo non proprio uniforme, diciamo come presentasse striature più chiare. Comunque il veterianrio no ha dato nessuna medicina o vitamina consigliandoci di provare a far mangiare il cane, ma lei proprio non ne vule sapere. Siamo preoccupati, quanto potrà resistere senza mangiare? Un eventuale tumore potrebbe essere rivelato solo da una biopsia?
Grazie per un consiglio e per il suo lavoro preziosissimo
maria

09/01/2010
 

Gentile Maria, più che ripetere la biochimica bisognerebbe controllare l’emocromo e fare l’esame delle urine. Credo che sia davvero urgente fare una diagnosi. E’ sicuro che non possa trattarsi di una piometra? I sintomi e l’età sarebbero compatibili.
Le cause di una sete così intensa associata ad anoressia sono diverse, ma in genere ad una ricerca accurata, si trova la malattia responsabile. Se non è stata ancora trovata questa malattia, significa che bisogna assolutamente cercare ancora.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dott.ssa, scrivo dalla provincia di Rimini, le avevo già scritto in passato e ho apprezzato molto la sua consulenza.
Il problema è sempre il mio meticcio, Max, oltre al problema del megaesofago che ha, si è aggiunto il fatto che non si sa come (il veterinario dopo svariati controlli, non sa dare una spiegazione), nelle zampe posteriori ha preso sembra un infezione, in quanto esce si forma del sangue e pus e tutta la zona circostante si è spellata.
Il veterinario ci ha dato una pomata da applicare antibatterica, ma anche dopo diversi giorni, continua a fargli male e ad uscirgli sangue.
So che così senza vederlo è difficile dare un opinione, ma le chiedo ugualmente qualche consiglio, e inoltre se mi può indicare un bravo veterinario che lei mi può consigliare qui nella zona di rimini e provincia.
La ringrazio moltissimo e rimango in attesa di una sua risposta.Grazie
Cordiali saluti
Anna
 
09/01/2010
 

Gentile Anna, dalla sua mail pare che vi siano lesioni multiple e potrebbe trattarsi di piodermite profonda. Il suo cane è forse un incrocio di pastore tedesco?
In ogni caso le terapie antibatteriche locali non sono molto efficaci su simili lesioni cutanee. Andrebbe infatti somministrata una terapia antibiotica sistemica.
Se il vostro veterinario non ne viene a capo, prima di andare da un altro, potreste chiedergli di far visitare il cane da un collega specializzato in dermatologia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve mi chiamo Daniela, scrivo da Modena.
Ho portato 3 settimane fa Il mio cagnolino meticcio di 9 kg di età 14 anni dal veterinario perchè avevo notato difficoltà respiratorie.
Ha ha un collasso della trachea, il cuore un pò ingrossato e gli esami del sangue hanno evidenziato anche problemi al fegato (valore di circa 400 quando dovrebbe essere circa 40):
Terapia consigliatomi: una compressa di stargate ogni due giorni per la trachea, una iniezione di epatomorfin ogni due giorni per il fegato, una compressa di fortekor 2.5 al giorno.
Mi sono un pò informata e la terapia mi sembrerebbe azzeccata, ma non noto un miglioramento delle condizioni del cane, anzi forse lo vedo più mogio e chiedo: può essere che sia l'associazione dei farmaci ad essere sbagliata?
La prego mi risponda perchè sono preoccupata.. grazie di cuore.

09/01/2010
 

Gentile Daniela, spesso la sintomatologia del collasso tracheale non risponde ai trattamenti. Questo è vero a maggior ragione in un cane anziano con aumentati volumi cardiaci, nel quale al collasso tracheale si aggiungono altri fenomeni in grado di sostenere la tosse.
Il cagnolino tuttavia va tenuto sotto stretto controllo: se a lei sembra più abbattuto del normale conviene che il collega venga informato della situazione. Che la tosse non sia diminuita molto può essere normale, ma che il cane sia più tranquillo del solito forse non lo è. Conviene davvero che il veterinario lo riveda per un controllo.
Non vi sono controindicazioni ad associare i farmaci di cui parla.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Preg.ma Dott.ssa Nicoletta Bevere,
(rif. Sua cortese risposta del 20/11/2009), il nostro Barbo che ha tutte le attenzioni di un nonnetto che si avvia ai 96 anni e Le siamo grati di averci rassicurato che stiamo facendo il possibile. Non Le chiedo l'impossibile, cioè di quando dovrò decidere per il suo meglio, ma un suggerimento. Ultimamente, pur facendolo muovere durante il giorno, di notte si sveglia e, non riuscendo ad alzarsi, si lamenta e "richiama la nostra attenzione" al ritmo di ogni due ore. Abbiamo provveduto con pannolini, essendo diventato incontinente. Abbiamo chiesto consiglio al nostro veterinario che, suo malgrado, ha prescritto KILLITAM non più di 4 gocce per i suoi 11 kg di peso. Non funziona. Le chiedo, cortesemente, se esiste un altro medicinale, magari di tipo naturale, che lo tranquillizzi per almeno 4-5 ore in modo da poter riposare e andare al lavoro. Il nostro amico di mattina dorme pacifico. Probabilmente perchè sente che siamo svegli. E' lo stesso succede  per i nostri genitori e nonni umani. La ringraziamo per l'attenzione e Le auguriamo un sereno 2010. Tiziana  

10/01/2010
 

Cara Tiziana, è esattamente lo stesso fenomeno. Di notte si aggravano tutte le agitazioni e le stranezze di questi supernonni. Di naturale da provare c’è lo Zylkéne (in teoria ad effetto calmante e ansiolitico) e il Senilife (in teoria volto a recuperare le abilità cognitive del paziente anziano). Di non naturale ma di buon risultato ci sono le benzodiazepine, probabilmente da preferire al Killitam per il loro effetto ansiolitico, che invece questo farmaco non ha. Dovete fare dei tentativi e cercare il principio attivo che nel caso di Barbo funziona meglio. Io non gli negherei all’occorrenza un po’ di Valium.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
gentilissima dottoressa,
sono felicissima di aver ricevuto una sua risposta e la ringrazio per avermi dato una indicazione netta e precisa sul da farsi. non vorrei ancora disturbarla ma ho necessità di sapere quali possano essere antidolorifici e antinfiammatori adatti nonchè una giusta alimentazione. le spiego perchè.
il mio veterinario mi ha consigliato il previcox come medicinale ma sfogliando le pagine di internet ho trovato questo link:
"E' proprio off topic ma ci tengo a informare la community che ama i cani e che ha a che fare con veterinari che prescrivono il farmaco antinfiammatorio PREVICOX.
Non date il Previcox, farmaco nato inizialmente per uso umano e ritirato dal mercato a causa dei gravi effetti collaterali e successivamente reimmesso per uso veterinario ( se chiedete al veterinario, difficilmente lo ammetterà ma se reperirete info tramite internet, vi renderete conto della reale pericolosità di questo farmaco ormai di largo uso nel settore veterinario). Il Previcox può causare gravi danni epatici, renali e la morte al vostro cane. Nel foglietto illustrativo tutto ciò non è scritto. Io stessa, fidandomi del veterinario diedi il previcox al mio cane a causa di una zoppia della zampa ant. sx, successivamente notai che non veniva ben tollerato, le aumentò la sete e la spossatezza. Inoltre provocava vomito. Mi informai sul web, lessi che poteva causare danni epatici e renali gravi."
è per questo che mi rivolgo a lei... non so se fidarmi + del mio veterinario. inoltre non mi ha fornito nessuna indicazione per il tipo di alimentazione. io amo il mio cane e farei qualsiasi cosa per renderlo felice e vederlo di nuovo camminare e correre senza problemi. può aiutarmi ancora??? inoltre il mio labrador lupin è da tenere a riposo o posso concedermi con lui ancora lunghe passeggiate? lui adora il mare, appena il clima sarà favorevole posso riportarlo in spiaggia?
le sarei davvero grata se mi fornisse queste informazioni
resto in attesa di una sua risposta
grazie mille e buon lavoro stefania


12/01/2010
 

Gentile Stefania, ho visto anche io le discussioni in rete, e nemmeno io se fossi in lei darei al mio cane un farmaco del quale si dicono queste cose.
Per darle una risposta da medico però devo segnalare che:
1) le informazioni negative hanno sempre una risonanza enorme, mentre i successi terapeutici sono dei fatti scontati e nessuno si prende la briga di costruire un sito per segnalare che sul proprio cane un certo trattamento è risultato adeguato alle aspettative.
2) in medicina le informazioni aneddotiche non vincono sugli studi clinici.
3) “Clinical effectiveness and safety of a new NSAID, firocoxib: a 1000 dog study” è uno studio pubblicato (Vet Ther 2006, 7; pp. 119-126)  in base al quale non ci sarebbe alcun motivo per aver paura di dare il firocoxib ad un cane. Ce ne sono altri, ma questo è basato su un ampio gruppo di cani di proprietà, non su un piccolo gruppo di cani da laboratorio.
4) nessun farmaco è sicuro al 100% e qualsiasi farmaco può scatenare in un particolare individuo delle reazioni idiosincrasiche imprevedibili e gravi.
Questi sono i fatti. Poi se lei non vuole dare al suo cane il Previcox, ma preferisce somministrare un farmaco che è sul mercato da più tempo, va benissimo. C’è una scelta molto ampia (carprofene, meloxicam, vedaprofene, ecc.) e basta chiedere al suo veterinario di prescrivergliene uno adatto. L’aspirina ad esempio (per tornare ai “consigli” che ho trovato in rete) non va bene.
Per l’alimentazione, j/d Hill’s o Mobility Support Royal Canin per cani di taglia grossa.
Per l’attività fisica vanno bene il nuoto e le passeggiate. No corse e salti.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile d.ssa Nicoletta Bevere,le scrivo per avere da lei un parere che mi aiuti ha capire la morte improvvisa della mia maremmana di 7 anni.Lei era malata di lesmaniosi m dopo aver fatto una cura molto lunga con le iniezioni (che non ricordo il nome ),seguiva una cura di mantenimento con Allopurina ,stava benissimo da mesi,giocava mangiava era vivace.Poi sabato 9 Gennaio ho visto che non si reggeva sulle gambe, di corsa dal veterinario che dopo averla visitata ha notato che il cane girava in tondo e non si reggeva sulle gambe della parte sinistra e che aveva  perso la sensibilità alle zampe sinistre compreso il lato della bocca e l'occhio,la diagnosi è stata:un problema neurologico,quasi sicuramente un ictus emorragico,dovevamo fare una risonanza che secondo la veterinaria ci avrebbe dato la causa, la risonanza costava 600,00euro che in quel momento non avevo ,ma lei mi ha detto che non sarebbe servita a molto, per cui la dottoressa è intervenuta subito con delle flebo per contenere l'edema,ne ha fatte 2 una la mattina e una la sera ed ogni volta il cane vomitava, poi le fatto una puntura di cortisone poichè, secondo la dottoressa non avendo la certezza dell'ictus  poteva anche essere una meningite.La sera l'abbiamo portata a casa lei era sdraiata sulla parte sinistra cercava di girarsi ma quella parte non rispondeva, poi durante la notte non si è più mossa era come in coma  ma respirava regolarmente,ho chiamato la dottoressa riferendo quello che vedevo e chiedendo cosa bisognava fare, se riteneva di fare la risonanza,secondo lei se volevo potevo farla ma non sarebbe servita a molto ,che avevamo fatto quello che serviva in quei casi e dovevamo aspettare.Domenica alle h 17dopo 10 minuti di rantoli e  tremori, e rigidità e,senza riprendere conoscenza (questa è la mia impressione) la mia dolcissima maremmana mi ha lasciato E io sono qui con un dolore immenso ha chiedermi se ho fatto tutto.Le chiedo cosa avrei dovuto fare che non ho fatto? la prego mi aiuti ha capire come è possibile una morte così improvvisa visto che l'ictus nei cani è molto raro e anche se avviene guarisce dopo due settimane.Grazie tantissimo. Giuliana da Roma.

13/01/2010

 

Gentile Giuliana, una sintomatologia neurologica così acuta e grave probabilmente dipende dall’improvvisa scompensazione di una patologia preesistente, che quasi sicuramente sarebbe stata individuata in risonanza, ma che altrettanto facilmente non avrebbe avuto una prognosi buona.
La leishmaniosi non può essere correlata a questo tipo di sintomatologia e la sua veterinaria ha fatto quello che avrebbe fatto chiunque altro nella stessa situazione.
Probabilmente la diagnosi iniziale non è stata corretta, ma in effetti senza la diagnostica per immagini dell’encefalo non è proprio possibile stabilire la natura di una lesione. Mi sembra che la collega sia stata chiara riguardo al fatto che la diagnosi definitiva non si poteva raggiungere senza questo esame.
In ogni caso né lei né la sua veterinaria avreste potuto fare di più rispetto a quello che avete fatto.

Un caro abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa le scrivo da Palermo,io ho una gatta siberiana di un anno e mezzo che sta benissimo,però circa due giorni fa ho notato che si bavava in continuazione,l'ho portata dal veterinario che le ha fatto tutti i controlli e la gatta non aveva niente solo una gengivite.L'indomani la gatta non si bavava più,ma oggi ho notato che ha iniziato a bavarsi di nuovo però ho notato che lo fa solo quando dorme, cosa può essere? mi devo preoccupare?Ah dimenticavo di dirle che la gatta mangia non ha febbre gioca e fa le fusa.Aspetto sua risposta
cordiali saluti Liliana

17/01/2010

 

Gentile Liliana, per risponderle va osservato il cavo orale della gatta e va raccolta un’anamnesi accurata.
Visto che è stata identificata la presenza di gengivite, direi che la salivazione eccessiva potrebbe dipendere da questo, ma in realtà durante il sonno la salivazione è molto scarsa, anche in corso di gengivite. Inoltre la perdita di saliva associata a gengivite è accompagnata da molti altri sintomi, primo fra tutti l’alitosi.
La seconda possibilità è che la perdita di saliva non sia legata ad una condizione patologica. Alcuni gatti infatti perdono molta saliva mentre fanno le fusa, oppure durante uno stato d’animo che potrei definire di eccitazione e contentezza. Bisognerebbe analizzare meglio il fenomeno per capire se nel suo caso questa perdita di saliva sia un vero sintomo oppure semplicemente una caratteristica del suo animale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile Dottoressa, volevo chiederle se ad una gatta affetta da insufficienza renale e' possibile somministrare le pasticche di actinorm per stimolare la motilita' intestinale. Attualmente il mio veterinario mi ha consigliato l'olio di vasellina al bisogno.La micia mangia renal secco e non gradisce l'umido di nessun tipo...La ringrazio per la sua gentilezza.
Silvia

17/01/2010

 

Cara Silvia, la stitichezza in corso di insufficienza renale è determinata per lo più dalla disidratazione. Conviene in questi casi reidratare la gatta con un ciclo di fluidoterapia parenterale.
In un gatto qualunque la vaselina va usata con grande cautela. In un gatto con insufficienza renale bisogna stare più attenti ancora, per non stressare l’animale e scatenare il rifiuto del cibo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Carissima Dott.ssa Bevere,
spero si ricordi di me: sono Romina di Pisa, Le avevo scritto nel Giugno scorso per i miei 6 mici di cui 1, il mio amato Dino, aveva l'IRC e purtroppo a Luglio ci ha lasciati.
Adesso, però, ho urgente bisogno di un consiglio per un'altro dei miei gatti, Pippo, di 13 anni; a seguito di episodi ricorrenti di diarrea e vomito (a digiuno e non),lo 08.01.10 (ossia 9 giorni fa) gli ho fatto fare gli esami del sangue, di cui Le riporto i risultati ( con accanto i rispettivi valori di riferimento);
 Leucociti: 37.2H   K/uL                              (rif.: 6.0 - 18.0);
Fosfatasi alcalina Totale ALKP:  112,4 U/L   (rif.: 31 -168);
y glutamil transferasi      GGT:    2,7    U/L   (rif.:1,94 -19,40)
Alanina amino transferasi ALT GPT: 62,8 U/L (rif.:36 - 127);
Urea:        72,7 mg/dL                                  (rif.:20 - 65);
Creatinina plasmatica:  1,46 mg/dL                (rif.:0.70-1.70)
GLICEMIA:                  445,7 mg/dL               (rif.:55-130)
 
Elettroliti:
Na+ :                          142               (rif.:153-162 mEq/L);
K+ :                            3,73              (rif.:3,6 -5,8 mEq/L);
Na/K:                          38                 (rif.:26.4 - 45);
Ca++:                         1,16              (rif.:1,12 - 1,42mmol/L)
 
 
Dunque: per quanto riguarda i leucociti alti, gli è stato somministrato un antibiotico sottocute che dura 15 giorni, ma non ne conosco il nome; il problema grosso però, come può ben immaginare, è la glicemia: infatti la veterinaria, sulla base di questi esami, gli ha diagnosticato il diabete mellito, probabilmente indotto dal cortisone, visto che Pippo,da quando è nato, soffre di " stomatite linfoplasmacellulare", che è stata sempre curata con iniezioni sottocute di DEPO MEDROL 40mg/1ml; ultimamente è arrivato a farne mezza fiala più o meno una volta al mese; ora, la veterinaria gli ha prescritto il "CANINSULIN" per il diabete; per la prima settimana gliel'ho fatto mattina e sera: 3 UI al mattino, 3 UI alla sera (con le siringhe della confezione, da 40 UI );poi però, ha avuto un episodio di comportamento molto strano dopo che gli avevo applicato lo STOMODINE LP sulle gengive, ma la veterinaria ha detto che lo stomodine non c'entrava ma che era un'episodio di ipoglicemia, visto che oltre a prendere l'insulina mangia anche la dieta per diabetici (PURINA DM); così mi ha detto di fare l'insulina solo al mattino, sempre 3UI; il problema grosso è che adesso Pippo ha bisogno del cortisone: sbava sempre e tra poco smetterà di mangiare; la veterinaria ha detto che non lo deve assolutamente prendere e mi ha segnato un altro farmaco che dovrebbe sostituire il cortisone: ENDOXAN BAXTER, da fare solo i primi 4 giorni della settimana ma per almeno 2 settimane, mezza cp al giorno ( Pippo pesa 4 kg ); inoltre dovrei somministrargli pure una compressa al giorno ( per 15 giorni ) di FLAGYL; ha detto che il depo medrol non potrà mai più farlo e che devo pensare alla possibilità di toglierli tutti i denti; come immaginerà, io sono piena di dubbi...
è proprio vero che il Medrol non si può fare con terapia insulinica in corso? e i farmaci che mi ha segnato possono andare bene? ed è davvero da prendere in considerazione l'idea di fargli togliere i denti? In un gatto di quell'età non è pericoloso? E che percentuale c'è di riuscita,ossia che la stomatite linfoplasmacellulare scompaia?Infine: dopo 13 anni di cortisone, i suoi surreni non saranno atrofizzati?Se non funzionano più, è inutile toglierli i denti, visto che il cortisone dovrebbe farlo comunque, altrimenti c'è il rischio di coma e morte...La prego, Dott.ssa Bevere, mi aiuti Lei!!!
Romina di Pisa

17/01/2010
 

Gentile Romina, per diagnosticare il diabete mellito nel gatto sarebbe meglio controllare oltre alla glicemia anche la presenza di zuccheri nelle urine e i valore delle fruttosamine plasmatiche. Glicemia alta e leucocitosi inoltre possono essere anche nel gatto delle risposte da stress e questo fatto, a maggior ragione, dovrebbe indurre ad un approfondimeno diagnostico circa l’effettiva presenza di diabete mellito.
Se in base a tutti gli esami il gatto risulterà effettivamente affetto da diabete mellito, allora la somministrazione di corticosteroidi sarà da evitare, certamente.
Se il suo gatto è in grado di essere sottoposto all’estrazione dei denti, mi sembra che la scelta di trattarlo con un chemioterapico citotossico (ma per la gengivite?) non abbia alcuna possibilità di essere vantaggiosa rispetto alle estrazioni. Le estrazioni dentali di solito risolvono il problema definitivamente, soprattutto quando il gatto non è stato sottoposto a lunghissime terapie corticosteroidee, ma anche in questi casi si tratta della scelta da preferire.
Il cortisone non deve essere sospeso improvvisamente, ma deve essere gradualmente scalato, al fine di promuovere il “risveglio” delle ghiandole surrenali.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Dott.ssa  Bevere  mi permetto  di  aggiornarla  sullo  stato  della  nostra  Cleo .
Abbiamo  effettuato  la  seconda  operazione  asportando  il  linfonodo  situato  nella  zona  ascellare .  Purtroppo   dopo  l'operazione   Cleo  ha  reagito  male  alla  terapia  antibiotica  dimostrandosi  allergica  a qualsiasi  tipo  di  farmaco . Altri  effetti  indesiderati   quali  vomito e  rifiuto  del  cibo  l' hanno   debilitata   a  tal  punto   che  è  stato   necessario  un  ricovero   per  4  giorni .    Dopo  il  ricovero  è  sorto
l' inconveniente  di  una  lesione   al  crociato  della  zampa  posteriore  e  per  un   breve  periodo  anche  una  leggera  zoppia  alla  zampa  anteriore .   Dopo  il  ricovero  e  dopo  un  ultimo  infelice  tentativo   di  concludere  la  terapia  antibiotica ,   Il  veterinario   ha  cambiato   terapia   inserendo : GLUTAMAX - DENOSYL - FLORENTERO - RANITIDINA  e  DELTACORTENE -    Con   questa  terapia  la  situazione  è  migliorata   stabilizzandosi  in  modo  non  ottimale  ma  soddisfacente  -  Cleo   ora  si  nutre  regolarmente  con  appetito  ma  e' rimasto  il  problema  della lesione/rottura  del  crociato  della  zampa  posteriore   e una  leggera  debilitazione  generale  ( ...  anche  psicologica )    .
In  questa  situazione  non  si  è  ritenuto  opportuno  iniziare  la  terapia   Chemio   originariamente  prevista   ma  continuare   con  il 
cortisone  ( 1 compressa 25mg al giorno ) -
Il  mio  dubbio  ora  è    ....  come  mi  posso   accorgere    quando  la   sofferenza    di  Cleo   non   giustifica  più    il  continuare  a  
supportarla  con  farmaci ,  flebo  o  altro .     Cleo  ora  sopporta  tutto   questo   con  grande   dignità   e  tende  ad   accucciarsi  spesso  nel  suo  lettino   rifiutando  talvolta  la   passeggiata .
Confidando  su  un  consiglio
la   ringrazio e le  invio  i  miei  più  cordiali  saluti
Gianfranco

18/01/2010

 

Caro Gianfranco, i segni oggettivi di un grave malessere e di una sofferenza tale da indurre all’eutanasia in un cane malato di cancro sono molti, e tutti inequivocabili. Il rifiuto del cibo, il rifiuto di alzarsi dalla cuccia, la difficoltà a dormire. Un cane che ha dolore, oltre a non riuscire a dormire e arifiutare le normali attività cui era abituato, può presentare aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, un comporamento aggressivo e tendere all’isolamento.
Alcuni malati terminali ad un certo punto sembrano dire “basta” e in questo modo si fanno capire benissimo dai loro proprietari. Il mio primo suggerimento è di non affrettare i tempi, di far godere a Cleo tutti i momenti belli che ancora possono esserci e di prendere la decisione di accompagnarla di là, solo quando questi momenti belli saranno ragionevolmente finiti. Ve ne accorgerete.
Il mio secondo suggerimento è di non farla morire da sola e di non confondere la “dignità” di cui parla con il fatto che i cani non hanno il dono della parola e spesso non si lamentano, ma si isolano nel dolore.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile Dottore,
la mia cagnolina "Birra" ha avuto l'anno scorso 3 attacchi durante i quali si è irrigidita completamente. Sono durati ca. 15 min. Nessun veterinario ha saputo dare una spiegazione, anche perché le analisi sono normali, non ci sono parasittosi ed il comportamento è completamente normale. Mi è stato consigliato di usare microclisteri a base di benzodiazepine durante gli attacchi.
E' stata visitata da una neurologa 10 gg fa la quale ha diagnosticato "epilessia". La cura prevede la somministrazione di barbiturici. Ai fini di poter procedere alla cura sono state fatte le analisi del sangue e delle urine.
Ora la mia domanda: il valore di GPT-ALT è di 179 IU/L. Cosa significa questo valore in un cane?
Birra è stata sempre alimentata con pane-riso-pasta condite con un cucchiaino di carne macinata fresca, verdura fresca o cotta. Mai avanzi da tavola! Ogni giorno fa una camminata-corsa di 1 ora nel verde.
Come è possibile un valore tanto sballato?
Grazie per una risposta
Distinti saluti
Dr. Petra Bohmig

18/01/2010

 

Gentile Petra, la ALT si alza per varie ragioni: danno epatico (epatocitario), in seguito alla somministrazione di molti farmaci, in corso di malattie ormonali, neoplasie, infezioni, ecc…
Bisogna confrontare tra loro i vari dati provenienti dall’anamnesi, dalla visita e dagli esami collaterali, restringere la lista delle possibili diagnosi differenziali e infine decidere che tipo di ulteriori accertamenti possono aiutare a dare una spiegazione del fenomeno.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere   
Gentile Dottoressa,
mi chiamo Federica e scrivo da Palermo. Ho un piccolo criceto maschio di circa 18 mesi; circa 5 giorni fa ho notato della perdita di pelo circolare tra l'orecchio ed il dorso, successivamente nella stessa zona la cute arrossata. Ho cercato sul web eventuali infezioni dermatologiche, e tra le possibili ho trovato la tigna che , a quanto letto, provocherebbe anche la comparsa di una "leggera forfora bianca" nella parte dove il pelo è stato perso. Io ho effettivamente costatato, oltre la perdita di pelo e l'arrossamento della cute, anche la comparsa al momento minima di tale "forfora bianca".
Ho avuto altri roditori (conigli) prima di questo ed ho sempre curato, dietro consiglio del veterinario, infezioni e/o infiammazioni cutanee con l'applicazione locale della pomata TRAVOCORT. Posso utilizzarla anche in questo caso? Cosa posso fare?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti, Federica.

18/01/2010
 

Sì, va bene.
buongiorno ho una gatta di 1 anno circa a cui si è gonfiata la pancia , la gatta per il resto sta bene ha molta fame , attiva, con leggera diarrea. fatta eco risulta un leggero versamento , fra un paio di giorni verrà sterilizzata e le faranno tutti gli esami del sangue fip felv fiv . premetto che è una gatta che non esce di casa ma vive con due gatti miei adulti sanissimi. può avere riscontrato fip?

19/01/2010
 

Gentile signora o signore, la FIP può colpire qualsiasi gatto, ma è più probabile riscontrarla in quelli che da gattini hanno vissuto in ambienti affollati (gattili, negozi, allevamenti).
Comunque per preoccuparsi c’è tempo, indipendentemente da cosa diranno i test, perché una gatta con la FIP che sta bene, ha molta fame ed è molto attiva, giuro, non s’è mai vista!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buongiorno,ho due BERNESI di tre anni .
Vorrei cortesemente sapere se il pane secco (duro,passato al forno) può causare diarrea?Ultimamente entrambi, pur mangiando sempre lo stesso cibo, e subito dopo un pezzo di pane duro per la pulizia dei denti, hanno poi problemi di diarrea.
Grazie
Sabrina

20/01/2010

 

Gentile Sabrina, tutto può essere, ma è un po’ improbabile che due cani conviventi abbiano contemporaneamente un’intolleranza al glutine, già rara di per sé e descritta più che altro nel setter irlandese.
Cercherei altrove la causa di questo problema, ma in ogni caso è molto semplice sospendere il pane secco e stare a vedere.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent. Dr.ssa le scrivo per avere un confronto su quanto mi è accaduto.
Ho da poco perso la mia adorata gatta sterilizzata di 7 anni . La gatta verso la fine di ottobre evidenziava vomito ripetuto cosa che mi ha condotto dal veterinario. Dopo un esame visivo sulle condizioni generali del gatto si decide di fare un prelievo per escludere un'insufficienza renale.
Gli esami del sangue rivelano una leggera sideremia il valore della gatta era 53. Null'altro viene evidenziato. Si decide di fare un esame delle urine cosa che ho cercato di fare con molta difficoltà a casa per non sottoporla allo stress dell'ambulatorio veterinario. L'esame delle urine evidenzia STRUVITE.Il veterinario mi consiglia delle scatolette della Hills per questo problema.
Il gatto però rifiuta questo nuovo cibo. Vado allora alla ricerca del secco,ma ne mangia molto poco. Arriviamo a gennaio e mi reco nuovamente dal veterinario perchè la situazione non mi piace. Si decide di fare un'ecografia che diagnostica un versamento splenico e una struttura non ben identificata di 2,5 mm. nella milza. Si comincia un trattamento con le flebo per poi arrivare alla laparatomia esplorativa che constata la diffusione del linfoma alla milza, al fegato e al peritoneo. Si decide per l'eutanasia.
Le chiedo ma non era più proficuo fare subito un'ecografia? Se la
stadiazione del male era al livello 2 o 3 , questo tempo che è trascorso dietro alla struvite, non ha fatto precipitare il quadro generale? La ringrazio se vorrà rispondermi, mi toglierà una grande angoscia.
Cordialmente Giovanna

20/01/2010

 

Gentile Giovanna, se l’ecografia fosse stata effettuata in ottobre il linfoma certamente sarebbe stato diagnosticato in tempo per una terapia palliativa e lei avrebbe avuto modo di abituarsi all’idea di perdere la sua gatta, programmandosi con maggiore serenità di accompagnarla fino alla fine. Questo non significa che ora la micia sarebbe ancora viva. Probabilmente no. Tuttavia la qualità della vostra vita in questi mesi sarebbe stata migliore, l’eutanasia sarebbe stata effettuata con un grado di consapevolezza e accettazione che lei non ha potuto avere. In questo senso sarebbe stato tutto diverso, è vero. Ma il linfoma alimentare è una malattia molto grave e mortale. Non deve quindi credere che il ritardo nella diagnosi abbia comportato una radicale differenza nel tempo di sopravvivenza, ma ha certamente determinato tutti i dubbi, l’incredulità e lo sconforto che ora lei sta vivendo.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera, vorrei porLe il problema della gatta Morgana ( gatta europea nera nata nel 1999)  , che da luglio 2009 in seguito ad accertamenti clinici è risultata affetta da insufficienza epatica e da leggero ipertiroidismo.
I risultati delle transaminasi sono risultati molto alti , praticamente valori da 200 a 500 e nonostante la cura iniziata da subito ( mezza pasticca di samyr 200, mezza pasticca di ursacol 150, una pasticca di epato 750 ed un quarto di tapazole, i valori non sono scesi e ad ottobre si è verificato anche un ittero.
La gatta in seguito all'ittero ha iniziato una serie di flebo presso la struttura veterinaria terminate il giorno 6 gennaio 2010. Ho deciso di non fare più flebo perchè Morgana era molto stressata.
Abbiamo fatto anche ecografia normale ed ecografia con ago aspirato che ha rilevato insufficienza epatica di grado 1 e 2 con leggera lipidosi.
Premetto che a luglio 2009 Morgana pesava circa 8 kg. ed attualmente pesa 3,5 kg.
Attualmente la veterinaria mi ha sospeso epato 750 e mi ha dato il rossovet carnitina ed ho riscontrato un beneficio nell'appetito e nella formazione delle feci che prima erano molto liquide e chiare.
Vorrei gentilmente sapere se quello che stiamo facendo è giusto e se secondo Lei potevamo fare qualcosa di diverso  e che aspettative di vita ha la gatta.
Catia

20/01/2010

 

Gentile Catia, direi che se la gatta sta riprendendo ad alimentarsi, lei può stare abbastanza tranquilla. In questi casi è normale il dimagrimento ed è normale il rialzo delle transaminasi, come effetto della tireotossicosi (l’eccesso di ormoni tiroidei provoca appunto questi sintomi). Il pericolo maggiore è stato rappresentato dalla lipidosi epatica, causata dal fatto che la micia, obesa in passato, ha subito un calo ponderale troppo repentino. La lipidosi a sua volta ha determinato l’ittero, l’anoressia e l’ulteriore dimagrimento.
Se la gatta riprende un normale appetito, significa che il peggio è davvero passato e non c’è motivo di credere che la sua micia non resti a farle compagnia per molto tempo ancora.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve Dottoressa Bevere,
leggo sempre con interesse la sua Posta...
Leggevo questa notizia apparsa su un bollettino veterinario:
http://www.evsrl.it/vet.journal/approfondimento.php?codnotizia=3907
Che ne pensa? Sinceramente è inquietante e va contro tutte le teorie medico scientifiche e veterinarie finora dette sull’argomento!
Mi sono spaventata, perché ho una cagnetta di razza Yorkshire Terrier, che ho provveduto a sterilizzare a 7 mesi (prima del primo calore), per metterla al riparo dalle spiacevoli (e note) conseguenze all’apparato riproduttivo...Che cosa devo pensare ora, dopo la lettura di questo bollettino? Spero in una Sua (confortante) risposta che possa (magari) smentire queste teorie che ho letto...Grazie dell’attenzione,
Anna – Roma
M
i sono resa conto che forse il link che Le ho inviato prima non si apre…L’articolo in questione si intitola:  “L’ovariectomia riduce l’aspettativa di vita della cagna” … Ecco un altro link che ne parla: http://www.luigiboschi.it/?q=node/28380

20/01/2010
 

Gentile Anna, è molto interessante questo studio, ma a titolo puramente accademico. Si parla infatti di una piccola popolazione di cani rottweiler eccezionalmente longevi, nei quali si è visto che l’eccezionale longevità compare più facilmente se il cane non aveva subito l’ovariectomia. Questo non vuol dire che su una popolazione casuale di cani, quelli ovariectomizzati vivano meno!
Infatti i cani ovariectomizzati precocemente (entro i soliti limiti dei primi calori che non sto a ripetere) hanno meno probabilità di sviluppare tumori mammari, i quali rappresentano il 50% di tutti i tumori maligni della cagna. I tumori mammari sono i tumori più frequenti della cagna non sterilizzata.
Ora se noi prendiamo un fortunatissimo gruppo di cagne non sterilizzate che ha avuto il bene di un’eccezionale longevità, stiamo già analizzando un particolare sotto-insieme di soggetti, che non ha avuto tumori mammari, nonostante da un punto di vista strettamente statistico, sia stato esposto ad un rischio maggiore di averli a causa della mancata sterilizzazione.
L’insiemistica si spiega meglio con i disegni che con le parole.
Comunque: nell’insieme STER abbiamo le cagne sterilizzate precocemente, nel’insieme INT le cagne intere. Si ritiene che il gruppo STER mediamente viva di più del gruppo INT, in quanto in INT imperversano il tumore mammario e la piometra, che in STER non troviamo. Entrambi i gruppi STER e INT hanno però due piccoli sottoinsiemi di cagne estremamente longeve: STER+ e INT+. Cosa dice l’articolo? Dice semplicemente che INT+ è un po’ più numeroso di STER+. Questo è in conflitto con il fatto che l’intero gruppo STER mediamente abbia una vita più lunga del gruppo INT? Assolutamente no.
In altre parole: se è vero che nel gruppo iperlongevità (STER+ assieme ad  INT+) si trovano più cagne intere che cagne sterilizzate, non è vero che il gruppo delle cagne intere sia complessivamente più longevo delle cagne sterilizzate precocemente.

Buoni ragionamenti! Dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buonasera,
Sono preoccupatissimo per un problema che affligge il mio caro siberian husky di 3 anni. Da questa mattina abbiamo notato gocce di sangue in giro per la casa, pensandoci bene già da ieri ma non capivamo cosa fosse, dopodichè abbiamo scoperto che il mio cane perde gocce di sangue dal pene infatti sembra molto impaurito spesso si nasconde e si isola.
Domani mattina provvederò subito a portarlo dal veterinario ma navigando su internet ho letto molte cose in merito quindi vorrei più pareri di persone esperte, non so se mi sono lasciato condizionare da quello che ho letto in internet ma da diverso tempo noto anche che al mio cane molto spesso si forma una gocciolina di pus all'estremità del pene (non credo sia sperma in quanto spesso è di colore giallastro).
Gentil.ssma dottoressa la prego, se ha tempo, di darmi un parere sulla problematica.
Ringraziandola anticipatamente le invio cordiali saluti
Giuseppe

21/01/2010

 

Gentile Giuseppe, in generale una delle cause più comuni di scolo ematico prepuziale è la presenza di cisti prostatiche. Il suo cane tuttavia è un po’ giovane per questo tipo di patologia. Credo comunque che con una visita accurata si possa facilmente stabilire come approfondire il problema (attraverso esami del sangue ed ecografia della prostata) e, in seguito alla diagnosi definitiva, come curarlo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
la mia criceta winter white da 15 giorni non sta bene. ha iniziato con diarrea. ora sembra paralizzata dal lato sinistro. mangia ma ovviamente si muove pochissimo. ha 1 anno. noi siamo molto tristi. grazie xl'aiuto

24/01/2010
 

Gentile signora o signore, mi dispiace per il ritardo con il quale rispondo, ma anche aspettare due settimane con un animale che sta male prima di cercare un aiuto, tra l’altro a distanza, non è tanto giusto. Ci sono colleghi che si occupano benissimo di conigli, cavie e criceti. Dovrebbe contattarne uno nella sua zona e portare l’animale per una visita.

Un grande in bocca al lupo al piccolino, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno, ho già fatto una domanda in data 20 gennaio 2010 sulla mia gatta Morgana e la dott.ssa Bevere mi ha gentilmente risposto.
La ringrazio della Sua disponibilità e mi permetto di farle una ulteriore domanda;
La mia gatta è affetta da insufficienza epatica e da ipertiroidismo, ma come avevo già detto  ero abbastanza contenta dei risultati ottenuti ultimamente, in quanto la gatta aveva ripreso a mangiare e le sue funzioni erano ritornate  regolari.
Da qualche giorno però la gattina pur mangiando (diciamo circa 100 /150 grammi di umido al giorno) anzichè ingrassare mi è dimagrita e non so se la cosa è da imputare al fattore tiroide.
Premetto che gli analisi della tiroide da ottobre 2009 non sono stati ripetuti (valore  TT4     1,77 -   valore FT4   14,5  ) e la gatta ha continuato a prendere  un quarto di Tapazole (forse è troppo poco)?
Alla gattina per fare qualche mese fà l'ecografia con ago aspirato al fegato, era stato tagliato il pelo e la cosa che mi fa insospettire è che non gli stà ricrescendo(la gattina è da molti anni affetta anche da alopecia, ma il pelo è stato tagliato in una zona non interessata da questo disturbo) e quindi ho ipotizzato che la tiroide non sia perfetta. Ho parlato con la mia veterinaria che mi ha detto di aspettare ancora una settimana per vedere se il peso riprende, dopodichè rifaremo gli analisi della tiroide. Gli analisi devono essere solo il  TT4   FT4 oppure ci sono analisi ancora più mirati?
Sono molto in pensiero per il dimagrimento della gattina e aspettando ancora una settimana non vorrei provocare ancora più danno.
Le riporto anche i valori degli analisi effettuati il 21 dicembre 2009
AST   137
ALT    534
ALP    380
GGT     17
BILIRUBINA TOTALE   1,3
COLESTEROLO             327

La ringrazio per la Sua disponibilità e competenza.
Catia

27/01/2010
 

Gentile Catia, in corso di ipertiroidismo è assolutamente normale che il peso dell’animale subisca un calo. Anche il fatto che la gatta non sia aumentata nonostante l’inizio della terapia è normale, in quanto la somministrazione del Tapazole non è ancora stata portata ai livelli che usualmente sono necessari per contrastare la tireotossicosi. Infatti di solito sono necessari 10-12,5 mg al giorno suddivisi in tre somministrazioni giornaliere. Questo dosaggio deve essere raggiunto molto lentamente, aumentandolo di 2,5 mg/die ogni due settimane fino a quando i livelli di fT4 si siano normalizzati o siano sensibilmente migliorati.
Se il dosaggio di Tapazole è adeguato, i livelli ormonali impiegano almeno due settimane a rientrare nei range, mentre il quadro clinico impiega molto più tempo a normalizzare: fino ad un mese e mezzo dopo che i livelli di fT4 si sono abbassati. Come vede i tempi sono lunghi.
In fase di monitoraggio si controlla assieme a fT4 ogni 2 settimane anche l’emocromo. Da parte del proprietario è richiesta attenzione nei confronti della comparsa di effetti collaterali, i più gravi dei quali sono: prurito cervico-facciale, segni clinici suggestivi di epatotossicità (come ittero e anoressia), segni clinici suggestivi di alterazioni ematologiche (come epistassi, febbre, letargia).

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve Dott.ssa,  io possedevo un Dalmata femmina di 11 anni,  mi chiedevo se lei riusciva a darmi dei chiarimenti in merito a alcuni miei dubbi.
Il mio cane Jamy e stato sempre come tutti i dalmata un po’ vorace nel mangiare, e ultimamente, gli erano comparsi sulla schiena lato dx un po’ di micosi, il veterinario gli ha prescritto delle compresse di rilexine cefalessina, in più gli era venuta anche una gravidanza isterica, curata come altre volte con cabergolina (galastop). Premetto che il mio cane veniva tenuto in casa, ma da  un po’di tempo vuoi  per il freddo vuoi per pigrizia, passava molte ore sul suo cuscino a dormire,
ma era sempre attenta quando c’era da mangiare, e quando si giocava.
Venerdi mattina verso le 01,00 mi sono alzato e lei dormiva tranquillamente, invece verso le 06,30 lo ritrovata morta, ho trovato a terra alcune feci.
Il veterinario ha verificato anche (tramite siringa) se nell’addome vi sia stato sangue e/o liquidi, ma non c’era traccia.
La mia domanda e:
Quali possono essere le cause della sua morte?
E possibile che l’uso contemporaneo di medicine abbiano causato la sua morte?
E com’è possibile che nel giro di poche ore sia morta?
E possibile che sia stato un attacco cardiaco dovuto probabilmente a sforzo, o naturale?
La prego di inviarmi una risposta a tutti i miei dubbi, so che alcune domande possono essere retoriche o anche infantili, ma  penso per tutti coloro che possiedono un animale sia  molto difficile sopportare la perdita di tutto l’amore che si ha per lui/lei.
Grazie
Simone

27/01/2010
 

Gentile Simone, provo a rispondere come lei chiede a tutte le sue domande.
Le possibili cause della morte del suo cane, per gli elementi contenuti nella sua mail, secondo me potrebbero essere un incidente cardiovascolare (il cane aveva una malattia cardiaca paucisintomatica che si è scompensata improvvisamente) o uno shock endotossico (il cane aveva una piometra chiusa non diagnosticata).
L’uso contemporaneo dell’antibiotico e dell’antiprolattinico non è di per sé causa possibile di morte in un cane normale. Nel caso però di una piometra, l’uso delle cefalosporine effettivamente può determinare la liberazione di endotossine e scatenare eventualmente una rapida cascata di eventi, fino anche alla morte.
La domanda di “e come è possibile che nel giro di poche ore sia morta” naturalmente è una domanda retorica, alla quale non ha senso rispondere. Si muore in un tempo infinitesimale, in un tempo così piccolo e puntiforme che non si può nemmeno misurare. Forse il fatto che dormisse sempre non era dovuto alla pigrizia o all’età, ma ad uno stato di malattia che si è poi scompensata improvvisamente e che ha determinato il decesso.
Come ho già accennato è possibile che sia stato un incidente cardiovascolare, sì, ma il cane doveva già essere malato.
Mi dispiace molto per quello che le è accaduto, e mi dispiace anche perché in assenza di una vera autopsia purtroppo non si potranno mai sciogliere i dubbi che la assillano.

Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Egregia Dottoressa,
Le scrivo dalla Sardegna (Olbia ).
Spero abbia la pazienza di leggere questa mia mail e di avere la cortesia, se può, di rispondermi.
Jessica è la mia gatta tartaruga di 5 anni. Le descrivo la sua storia.
A fine novembre viene porteta in Clinica Veterinaria ad Olbia  per delle escoriazioni attorno alle orecchie. Si evidenziava la presenza di acari con conseguente prescrizione di otocerulen per una settimana e uno spot antiparassitario. Dopo qualche giorno la gatta aveva difficoltà masticatorie: le sfuggiva il cibo dalla bocca. Portata in clinica si riscontrava una forma di otite da curare, come da protocollo, dopo aver eliminato gli acari. Veniva trattenuta in clinica per ulteriori accertamenti. Avevo specificato che la gatta non riusciva a masticare pur avendo fame.
Dalle analisi effettuate si riscontrava un alto valore al pancreas, e a questo punto il veterinario riteneva opportuno concentrarsi sulla pancreatite e passare in secondo piano l’otite.”Di pancreatite si muore, di otite no”, così mi disse il veterinario, anche se la gattina non aveva nausea, vomito, inappetenza o diarrea, sintomi che avrebbero potuto allarmarmi. Dopo 4 giorni di dieta liquida e cura con otogent (medicinale ototossico somministrato senza avvisarmi), la gatta viene dimessa, essendo tornati in valori pancreatici nella norma. Tornata a casa, Jessica continua a non masticare e in più mi accorgo SUBITO che la gattina è SORDA!
Riportata in clinica le viene somministrato un antinfiammatorio sottocute per tre giorni e la masticazione ritorna normale. A casa viene trattata con surolan 2 gocce 2 volte al dì, ma Jessica  è ancora soeda.
Riportata in clinica cominciano gli interrogativi. Il veterinario riconosce la sua responsabilità, il fatto di aver tralasciato l’otite per concentrarsi su questa presunta pancreatite. Ritiene opportuno rivolgersi a quello che secondo lui è un luminare, il dottor Mortellaro a Milano, però, dice lui, è un problema poer l’avvicinarsi delle festività natalizie. Jessica intanto si riprende, sta bene ma è sorda, con tutte le problematiche annesse: controllo continuo, recinzioni in giardino, e il divieto di uscire.
Dopo le festività finalmente parla con il dott. Mortellaro, il quale sollecita una visita non ancora effettuata per l’indisponibilità del veterinario ad accompagnare la gatta da Olbia a Milano, perchè, dice lui, “tanto non cambia niente”.
A questo punto le domande:
C’è stata, secondo Lei, della negligenza nel non controllare MAI la gatta durante il trattamento con medicinali ototossici in clinica, con un minimo di esami audiometrici o stimolazioni esterne per controllare l’udito? Il veterinario si giustifica “ io non c’ero, e Jessica è una gatta non facile da trattare, se ne stava tranquilla dentro la sua gabbietta”.................
Secondo Lei, come io penso purtroppo, è una situazione irreversibile, anche se durante un controllo 15 giorni fa il timpano risulta intatto, pur essendo presente una cicatrizzazione in atto della quale non mi ricordo la localizzazione?
Nel frattempo mi sono rivolta ad un legale del Foro di Monza, , dopo che il veterinario mi ha detto testuali parole: “se fosse successo ad un bambino sarebbe stato peggio”. Pur essendo daccordo su questo, c’è da presisare che il Medico Veterinario è preposto a curare gli animali, ma è SEMPRE un Medico, con le proprie responsabilità verso di loro come i colleghi verso gli umani.
Posso avere un Suo parere?
Ringraziandola di cuore per la pazienza e disponibilità, aspetto Sue notizie. Distinti saluti
Antonella

28/01/2010
 

Gentile Antonella, nella medicina veterinaria non è possibile effettuare dei semplici test audiometrici in modo oggettivo, come si farebbe su un uomo adulto, al quale verrebbe chiesto di alzare un dito ogni volta che sente un determinato suono. Negli animali non si può. I test audiometrici quindi in veterinaria vengono realizzati solo per fini scientifici e con modalità invasive misurando i potenziali evocati dalla stimolazione del nervo acustico. Quindi per quanto riguarda il punto “negligenza per non aver controllato la progressiva o improvvisa perdita dell’udito” direi che il discorso è chiuso. Non si poteva fare.
Che la gentamicina non vada somministrata in presenza di lesioni del timpano, a causa del rischio elevato di danni irreversibili alla funzione dell’udito è una cosa nota (ma nella scheda tecnica del prodotto, tra avvertenze e controindicazioni, non viene riportato di evitarne l’uso in caso di lacerazione timpanica), ma il collega non le ha detto “non ho controllato il timpano e ho somministrato il farmaco senza accorgermi che c’era una lesione timpanica bilaterale”. E poi una lesione timpanica bilaterale è un po’ improbabile, non le sembra?
Allora, assumiamo per vero che i timpani fossero intatti e che la somministrazione del prodotto sia avvenuta secondo le regole. Esiste sempre in medicina la possibilità che un soggetto sia anormalmente sensibile agli effetti tossici di un farmaco, per cui è possibile ad esempio che se il suo veterinario avesse trattato altri venti gatti nello stesso modo in cui ha trattato il suo, a nessuno di loro sarebbe accaduto nulla. Il suo gatto ha avuto una imprevedibile e sfortunata reazione avversa a farmaco. Da segnalare all’ASL, certamente, ma non al Foro di Monza, perché in questo caso sono state rispettate tutte le regole, ma il gatto è semplicemente stato sfortunato. Né imperizia, né negligenza o dolo. Solo una sfortunata combinazione di fattori idividuali.
E se poi il suo gatto avesse ricevuto una cura adatta e fosse diventato sordo nonostante la terapia? Come a dire “abbiamo fatto tutto il possibile, il gatto ora fortunatamente è vivo, ma purtroppo ha perso l’udito”.
Provi a chiamarlo lei Mortellaro, il mio caro prof degli anni di dottorato, vedrà che non le darà nemmeno lui delle risposte assolute. Mi dispiace molto per la sua gattina, ma sinceramente mi dispiace di più per il suo veterinario, che l’ha ritenuta in pericolo, l’ha ricoverata, l’ha curata come meglio credeva e ora si ritrova pieno di guai.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve, mi chiamo Giuseppe R. e scrivo questa mail per avere un vostro parere urgente su quanto vi scrivero' di seguito.......si tratta del mio cane, una femmina di carlino di anni 8 che da qualche tempo non ha una buona funzionalita' delle zampe posteriori, e' come se non la sorreggesero ed inoltre quando cammina non lo fa bene perche' barcolla o per meglio dire trascina le zampe. Tutto questo non in maniera molto importante ma comunque accusa questa andatura.
Preoccupato di tale fatto, mi sono recato dal mio veterinarfio che mi ha consigliato una tac che lui non poteva effettuare perche' non possiede i mezzi per poterlo fare. Mi ha indicato una clinica veterinaria a Reggio Calabria e fissato l'appuntamento per la tac e per una visita si e' arrivati a quanto segue......descrivo letteralmente la diagnosi dettata dal medico :
La scansione eseguita in modalita' spirale dopo somministrazione di MDC nello spazio subaracnoideo ha evidenziato una deviazione dorsale della colonna di contrasto ventrale a livello dello spazio intersomatico t11 t12, evidenziabile alla ricostruzione saggittale.
In assiale a livello del medesimo spazio intersomatico si apprezza importante riduzione dello spazio liquorale per protrusione discale isodensa al tessuto spinale in posizione mediana.
Protrusione discale t11 t12.
A seguito di tale diagnosi, il medico, da parer suo, ha indicato un intervento chirurgico attraverso emilaminectomia, oppure per provare, ci ha consigliato una cura conservativa attraverso farmaci cortisonici.
Desidererei cortesemente sapere un vostro parere per quale scelta optare e nell'attesa di una vostra pronta risposta, vi ringrazio anticipatamente.
Giuseppe

31/01/2010
 

Caro Giuseppe, visto che la cagnolina è solo atassica può provare la terapia conservativa (confinamento in gabbia per 15 giorni! e cortisone), ma se la situazione peggiora anche solo di poco è assolutamente necessaria la chirurgia decompressiva attraverso l’emilaminectomia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
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