Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

cinquantaduesima pagina

salve dottoressa,mi chiamo massimo e ho una cagnolina di 12 anni operata circa 9 mesi fa di tumore alle mammelle..le è stato asportato tutta la fila di mammelle...
sono stato giorni fa dal veterinario esi è accorto che ha un nodulino dall'altra parte delle mammelle,lui consiglia di operarla..ma io ho paura x l'anestesia,cosa mi consiglia di fare?
la saluto

03/12/2009

 

Gentile Massimo, la valutazione dei rischi (rischio di decesso a causa di un incidente anestesiologico versus rischio di decesso a causa del tumore mammario) in generale direbbe di far operare il cane. Parlo di un cane sano, che a priori non presenta patologie tali da sconsigliare la procedura chirurgica e anestesiologica.
Tuttavia, di fronte ad un piccolo nodulo mammario che forse non darà mai problemi, in un paziente geriatrico, con un proprietario spaventato dall’anestesia, si possono anche prendere decisioni influenzate più dal punto di vista soggettivo che dal dato oggettivo. Quindi qualcuno potrebbe anche consigliarle di lasciar stare, perché nessuno può prevedere che il tumore sicuramente ucciderà il suo cane, mentre l’anestesia sicuramente non lo farà. Del resto non si può nemmeno pretendere di farsi dire che lasciare in sede un nodulo mammario sia una cosa ben fatta, perché come criterio generale un nodulo mammario va asportato, ma questo non è un consiglio, è appunto un criterio generale, molto meno avvincente di un consiglio. In pratica per darle un consiglio vero bisognerebbe affidarsi alla sfera di cristallo. Non c’è verso, deve decidere da solo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Dott.ssa Bevere ,   la nostra cagnolina , meticcia lupoide  di 7  anni  è 
stata  operata  a  Maggio  di  un mastocitoma  di 2°  grado  sul  fianco  dx .
Da  circa  un  mese   è  stato  riscontrato  un nuovo  mastocitoma  sempre  sul  lato dx  a livello  del  linfonodo  ascellare .  Dopo  aver  effettuato  tutte  le  analisi  con  l'ago  aspirato  per  valutare  la  possibilità  di  intervenire  con  farmaci  specifici  ( Clevex )   si  è  pervenuti  alla  decisione  di  effettuare  un  2°  intervento  ( mercoledì 9 Dicembre ) e dopo  una  settimana  iniziare  con  chemioterapia  tradizionale .  Con  questa  situazione  che  aspettative  di  esito  positivo  definitivo  esistono  e che  aspettative  di  durata  di  vita   possono  essere  pronosticate ?  -  Città  Roma
La  ringrazio  per  l' attenzione 
Gianfranco R.

03/12/2009

 

Gentile Gianfranco, purtroppo la prognosi in questi casi non può essere che riservata, perché se è vero che il mastocitoma di secondo grado ha un comportamento molto variabile, tuttavia nel vostro caso il tumore ha dimostrato di essere aggressivo, essendo già arrivato a colpire un linfonodo. Se l’imatinib (Gleevec) non può essere usato, rimangono limitate possibilità terapeutiche. In questi casi di solito non si parla di “esito positivo definitivo” ma di allungamento dell’aspettativa di vita e di tempo di remissione dai sintomi. Si devono un po’ abbassare le aspettative e continuare a curare il cane senza volere raggiungere a tutti costi una guarigione “definitiva”.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa,
ho trovato la sua rubrica tramite internet e la prego di aiutarmi.
Mi trovo in una cittadina dell'Egitto per lavoro, (lavoro su barche da crociera subacquee), queste settimane sono a terra e ho trovato un cucciolone (credo meno di un anno) che vive per strada al quale porto  da mangiare.
Non lo posso prendere a casa con me per il semplice fatto che qui sono sola e spesso manco da casa anche due o tre mesi e quindi non saprei a chi affidarlo, sopratutto visto come trattano qui i cani che vengono considerati animali "sporchi" per la maggior parte della gente musulmana, inoltre credo sia stato abbandonato perche' sosta sempre davanti una casa dove prima c'era gente ed ora e' chiusa e da quel momento lui e' apparso per strada..
Questo cucciolone che all'inizio mangiava ora deperisce sempre di piu', rifiuta il cibo, ha cominciato con quello che sembrava un raffreddore e tosse che poi sono smesse ma ha continuamente muco che cola dal naso, (molto liquido), ed e' sempre piu' debole, ho pensato che possa essere cimurro e non so cosa fare....mi viene da piangere e cerco di dargli quello che posso a livello di viatmine che prima mescolavo nella pappa, ed ora anche antibiotici e lo zerinol, ma non prende nulla oggi ho cercato di sparagli in bocca con una siringa del latte nel quale avevo sciolto lo zerinol e un po' lo ha inghiottito.
Io non so se sto facendo bene e ho anche paura di sbagliare e caso mai dargli qualcosa che gli fa piu' male che bene.
La prego mi aiuti! Che farmaci posso dargli per aiutarlo? ho ancora un paio di settimane in cui non sono in barca e quini posso passarci tutti i giorni, e' cosi' triste e dorme sempre.
Sono disperata, anche se non e' mio ed e' uno tra le migliaia di cani randagi che ci sono qui e maltrattati, lo vedo cosi indifeso, cosi sottomesso e privo di forze che mi fa un male indescrivibile.
Io ho alcuni farmaci (antibiotici, cortisone, antinfiammatori) cosa posso fare????
So bene che se e' cimurro non c'e' molto da fare e la velocita' con cui peggiora mi angoscia.
Gli sto dando anche i fermenti lattici
La prego di aiutarmi e dirmi cosa posso fare e quali sono gli eventuali dosaggi dei farmaci che possono aiutarlo e come si chiamano.
La ringrazio e attendo una sua risposta.
Distinti saluti,
Katia

06/12/2009
 

Cara Katia lei descrive una sintomatologia respiratoria accompagnata da grave risentimento generale in un cane giovane che vive da randagio in un paesino egiziano. Le è venuto in mente il cimurro, ma potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa. Forse l’unico antibiotico che avrebbe qualche senso usare nel suo caso (senza esami del sangue, senza una visita veterinaria, senza alcuna possibilità di fare una diagnosi) è la doxiciclina al dosaggio di 10 mg/Kg, nella speranza che il povero cane abbia una malattia da zecca doxiciclina-sensibile complicata da una banale forma respiratoria. Però potrebbe trattarsi di leishmaniosi, di una malattia parassitaria, micotica, batterica o virale.
Davvero non si può fare quasi niente senza l’aiuto di una visita e di alcuni esami. Se vuole offrire un vero aiuto a questo cane deve rivolgersi ad un medico veterinario del luogo, che conosca le malattie che colpiscono i cani in quella parte del mondo e che magari, anche solo per telefono, riesca a farsi un’idea più precisa.

Molto spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima Dottoressa,
al mio criceto è venuta la congiuntivite ad un occhietto gli ho fatto degli
impacchi di camomilla e tutto si è risolto in pochi giorni. Volevo sapere se è possibile che il tutolo di mais che uso come fondo per la gabbietta può dare questo problema, e se fosse utile in questo caso usare degli spray anti acaro  specifici per criceti da spruzzare sul tutolo stesso.
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

06/12/2009

 

Gentile signora o signore, il tutolo di mais rilascia pochissima polvere e non dovrebbe causare alcun problema, ma se lei nota invece che il prodotto tende a sfarinare, può sostituirlo completamente con il pellet da stufa. Per quanto riguarda l’acaricida, non è un prodotto tossico se usato nei modi corretti, ma nel suo caso mi sembra superfluo in quanto gli acari non causano congiuntivite e il suo criceto non ha altri sintomi che facciano pensare ad un’infestazione da acari. (Legga la lettera di Elisa, subito dopo quella che segue la sua.)

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Ho un gatto di 12 anni (devon) che da circa tre mesi è alle prese con antibiotici, per via di una ferita al fianco che gli è costata un'operazione con circa 10 punti di sutura ( cinque interni e gli altri esterni).
e in seguito per un'infezione alle vie urinarie,
adesso da due giorni nelle feci(mollice) si è notato del sangue e  muco.
il vet da cui lò portato gli ha prescritto (con molti dubbi dato che ha gia preso parecchi antibiotici) STORMOGIL 10mezza compressa al di .
lei cosa ne pensa tenuto conto che da due giorni non scarica.
grazie perla cortese risposta e a risentirci a presto.

06/12/2009

 

Gentile signora o signore, in tre mesi il suo gatto è stato curato per una ferita infetta, poi per un’infezione urinaria, poi per una colite.
Capisco il suo scoraggiamento, ma le malattie vanno curate una per una. E’ chiaro che sarebbe meglio non prendere troppi antibiotici, ma sarebbe ancora meglio non averne bisogno. E che ci vuole fare?
La sospensione della defecazione può essere normale quando si risolve la diarrea. Dopo un paio di giorni torna tutto nella norma.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buonasera,
le volevo esporre la vicenda di due criceti che ho regalato alle mie bambine due anni orsono.
Il primo è  morto dopo un anno in seguito ad una sorta di piaghetta o infiammazione,  forse dovuta ad infezione che gli ha letteralmente disseccato la zampina. Questo processo è avvenuto abbastanza rapidamente e quando la zampa disseccata è " caduta " ed è rimasto il moncherino, pochi giorni dopo il criceto è morto. Stessa cosa per l'altro che è morto pochi giorni fa, dunque dopo oltre due anni. Si tratta di qualche infezione dovuta alla lettiera, o all'uso del cotone nella gabbietta? Premetto che ignoro totalmente la materia, però vorrei intervenire nel caso si presentasse lo stesso problema ad un terzo criceto che ho da alcuni mesi.
La ringrazio Elisa
 
08/12/2009

 

Cara Elisa, è stato il cotone! Forma filamenti durissimi che causano l’amputazione degli arti quando i criceti fanno il nido. E’ una cosa stranota, non so proprio perché i negozianti lo vendano ancora.

Un grande saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa. Le scrivo perchè ho sempre trovato in lei una grande professionalità, competenza ma anche tanta tanta comprensione e dolcezza.
Sono molto triste. Al mio gattone di dieci anni e mezzo è stato asportato lunedì 07 dicembre un fibrosarcoma in mezzo alle scapole. Nei prossimi giorni avrò i risultati dell'esame istologico ma il veterinario dice che l'aspetto clinico è quello del fibrosarcoma da vaccino.
Il micio è stato vaccinato solo nei primi due anni di vita, però quattro anni fa ha avuto la calicivirosi e gli furono fatte delle iniezioni proprio fra le scapole. Ho sempre sperato che non capitasse proprio a lui, invece...quando quel giorno di due mesi fa mi accorsi che aveva una pallina grande come una nocciolina sulla schina, mi si gelò il sangue. Il veterinario non optò subito per l'intervento e mi fece fare una terapia con amoxicillina (????????), sostenendo che poteva essere il morso di un altro gatto. La pallina sembrò regredire, ma era solo perchè si stava appiattendo per allargarsi.
Il veterinario sostiene di aver eradicato il tumore e di aver tolto anche parecchio tessuto sano, infatti il gatto ha una ferita molto lunga sulla schiena, ma mi ha detto che c'è una grande probabilità che torni, forse anche molto presto.
Sono molto, molto triste. Nani mi ha accompagnato con il suo immenso amore, ai limiti dell'adorazione per questi dieci anni. negli ultimi due anni non l'ho molto coccolato, perchè ho mia figlia di tre anni che lo tormenta quando lui viene in braccio a me, quindi lui preferisce venire vicino quando stiamo dormendo.
So che non lo posso tenere con me per sempre e mi sento molto egoista adesso che lo guardo così sofferente per l'intervento. Secondo lei l'ho sottoposto all'intervento causandogli tanto dolore e stress per perderlo comunque tra poco tempo? Non esiste una terapia per rallentare il progredire della malattia? Ho
perso la mia adorata cagnolona di soli cinque anni appena due mesi fa, come faccio a spiegare a mia figlia che, forse, dovremo lasciar andare anche il nostro Nani tra poco tempo? Mi dica dottoressa, secondo la sua esperienza, sono davvero così scarse le probabilità che il dolce Nani viva serenamente e in salute ancora qualche anno?
La ringrazio e la saluto con affetto, Valeria.

09/12/2009

 

Gentile Valeria, la recidiva locale di un fibrosarcoma iniettivo è altamente probabile in assenza di un’accurata valutazione preoperatoria (di solito, prima dell’intervento, si consiglia la TC per evidenziare l’esatta estensione della massa tumorale). In realtà a me è capitato di operare con successo fibrosarcomi molto piccoli, in fase iniziale, senza poter eseguire alcuna indagine tomografica. Il fatto che il chirurgo sia un po’ pessimista non fa certo ben sperare, per cui capisco bene la sua apprensione. In ogni caso, l’esito dell’esame istologico sarà pronto a breve: dall’esame dei margini di escissione si saprà con ragionevole certezza se il tumore è stato asportato completamente oppure no, di modo che lei potrà farsi un’idea più concreta su cosa aspettarsi.

Un grande in bocca al lupo. Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
le scrivo per chiederle aiuto, sono disperato.
Circa 2 anni fa, abbiamo adottato una micina da un gattile della zona (scrivo da Brescia).
Ci hanno detto che aveva avuto i vermi per cui, sarebbe stato possibile che la gattina vomitasse per alcuni giorni.
Passati alcuni giorni, siamo ritornati al gattile, dicendo che la micia vomitava ancora, e dopo una visita ad un veterinario da loro indicatoci, si è fatta una lastra (che ha visto solo mia madre) nella quale è stato evidenziato un “megaesofago”. Ora quella lastra, non è più visionabile in quanto è stata inviata ad un particolare ente di cui non ricordo il nome.
Fatto sta, che ci hanno detto di alimentare la gattina con cibi liquidi, e di
mettere la ciotolina in posizione rialzata.
Così abbiamo fatto, e per circa 1 anno e mezzo, la micina ha sempre mangiato 3 o 4 volte al giorno, continuando però a rimettere (a quanto ho capito si tratta di “rigurgito” non di “vomito”, in quanto non vi erano quasi mai i succhi gastrici).
Nel frattempo abbiamo fatto ancora qualche visita, e tutte le vaccinazioni
del caso, ma per il problema del “megaesofago” non ci è stata data alternativa, se non quella di proseguire in questo modo, dicendo che una possibile operazione, non sarebbe stata risolutiva.
In tutto questo periodo capitava che la gattina, mangiasse poco per un
giorno, per poi riprendere regolarmente il giorno dopo.
A settembre, è successo che la micia, stesse senza mangiare e bere per 2 giorni, e vomitasse una specie di “salivaccio” (che ho visto descrivere anche in internate, come una specie di albume d’uovo).
L’abbiamo portata da un veterinario diverso, il quale, dopo aver fatto una
lastra alla micia, ci ha fatto vedere il famoso “megaesofago”. Questo prativa dallo stomaco per circa mezzo esofago. La parte iniziale, pareva normale, e sottile. Ho visto alcune lastre pubblicate in internet molto simili.
Il veterinario ha riscontrato anche una polmonite, dovuta al fatto che la
micia, vomitando ha probabilmente ingerito del liquido nei polmoni, ed ha
riscontrato che era disidratata.
Tornata a casa, l’abbiamo nutrita con un cibo ipernutriente (mia madre
conosce la marca).
Su consiglio del veterinario, dopo mangiato, abbiamo anche preso l’abitudine di prenderla in braccio per circa 15/20 minuti. Le abbiamo anche somministrato un antibiotico per la polmonite, ed una medicina per il vomito.
Incredibilmente, la micia ha ripreso a mangiare anche più di prima, ed a
vomitare solo 1 giorno ogni 2. In quel giorno, rifiutava il cibo, e vomitava
quel salivaccio di cui ho parlato prima.
Nonostante il giorno di vomito, e digiuno, la micia era pure ingrassata un
pochino, arrivando anche a pesare più di prima (più di 2 chili e mezzo)
Poi alla fine di novembre, è successo di nuovo che stesse per 3 giorni senza mangiare e bere, e l’abbiamo riportata dal veterinario. Lui ha riscontrato che era ancora disidrata e l’ha tenuta sotto flebo per 2 o 3 giorni.
Con la flebo, la micia si è ripresa un po’, ma tornata a casa, ovviamente ha ripreso a vomitare, ed a starnutire. Ora questo starnutire, non so se sia dovuto al vomito, che un po’ le va nel naso, od al nuovo antibiotico che deve prendere per bocca. Infilandole il becco del tubetto fatto a siringa, può essere che un poco le sia andato nel naso. (Non è mica facile da somministrare ad un gatto!!). Comunque il gg 8 dicembre, non l’abbiamo riportata per le flebo. Quando i miei genitori sono andati a riprenderla, parlando con il veterinario, sono giunti alla conclusione, che se fosse successo di nuovo che la micia non mangiava e si disidratasse, l’unica alternativa sarebbe stata la soppressione.
Ora per evitare questa cosa, giunti a questo punto, mi chiedevo se fosse il caso di tentare un’operazione. Se potesse comunque essere utile effettuare una forma di endoscopia per capire se è possibile fare ancora qualcosa. Ho letto che il megaesofago può essere causato da una malformazione genetica, da una malattia degenerativa del sistema nervoso o da un filamento (quarto arco aortico persistente).
So anche che al micio di una mia collega, che rifiutava il cibo per problemi di fegato, è stato inserito una specie di tubicino, che partendo dall’esterno del collo, passando all’ìnterno dell’esofago, arrivava consentisse l’alimentazione dall’esterno. Ora mi chiedo se questa soluzione ovviamente temporanea, possa servire per “decongestionare” l’esofago facendolo riposare un poco, e magari riprendere una forma migliore.
Mi scusi se mi sono dilungato, per qualche imprecisione ma sono parecchio disperato.
La ringrazio per l’attenzione prestatami.
Spero possa darmi un aiuto.
Grazie.
Walter.

12/12/2009

 

Gentile Walter, le ho risposto privatamente nei giorni scorsi e solo ora leggo la sua mail anche qui, sulla posta di Bairo. Essendo stata ulteriormente informata da lei sulle recenti evoluzioni, non mi rimane altro che mandarle un caro saluto e manifestarle il mio dispiacere per la sfortunata gattina.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno
Sono il proprietario di un barboncino medio di 9 anni e abito a Crema. Un paio di anni fa il mio cane è stato ricoverato per sospetta leptospirosi (anche se i veterinari non ne avevano la certezza), dalla quale si è ripreso. Due settimane fa si è sentito male, vomitava (cibo e schiuma ma non sangue) lo abbiamo portato dal veterinario che gli ha riscontrato febbre a 40 e dopo aver fatto gli esami del sangue ha trovato sballati i seguenti esami:
WBC 17.5 x 10 alla 9  /L
GRANS 13.1 x 10  alla 9/  L
FIBR 379 mg/dl
 
lo hanno sottoposto a flebi e dopo due giorni aveva sballati oltre ai parametri citati anche
 
ALKP 426 U/L
GGT   11U/L
WBC  18.3
GRANS 16.2
FIBR 315
 
il cane mangia ma è un po' abbattuto. Gli esami di urine e feci sono nella norma, ma queste ultime si presentano giallastre e molli. L'ecografia e le lastre non mostrano niente.
Gli stiamo somministrando 5 gocce di Reuterin al giorno (cura del veterinario).
Dicono si tratti di una infezione ma non si sa a cosa....
Lei cosa dice? Ha qualche suggerimento da darci? Dopo la presunta leptospirosi ci avevano dato delle vitamine VMP, dice che potrebbero aiutarlo?
P.S. Hanno trovato che ha anche un soffio cardiaco ma il ritmo è regolare, perciò non ci hanno dato cure.
Ci può aiutare? Non sappiamo più a chi rivolgerci.
Grazie
 

12/12/2009

 

Gentile signora o signore, non capisco. Il cane ha leucocitosi e ipertermia ma viene trattato con dei fermenti lattici. Fosfatasi alcalina e GGT sono ben al di sopra dei limiti di normalità ma l’esame ecografico non ha fornito alcuna indicazione. Per capire bisognerebbe valutare in modo più completo biochimica ed elettroliti, parlare con l’ecografista e verificare la terapia alla quale il cane è effettivamente sottoposto.
Spiacente, ma gli elementi della mail sono pochi e discordanti, per cui non trovo proprio il modo di dare una risposta alla vostre domande.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dottoressa,
le scrivo da vicino Pescara. Abito in campagna e possiedo un ampio giardino nel quale cani e gatti coabitano tranquillamente...almeno fino a venerdi scorso, quando il mio cane -senza apparente motivo- ha morso uno dei gattini (4-5mesi circa). Il gattino ha perso un po di sangue, ma non molto (anche il veterinario che l'ha visitato l'ha constatato) e le lastre dicono che non c'è nulla di rotto. Un piccolo foro causato dal morso è stato rinvenuto sulla schiena del micio, dove il veterinario ha detto che passa un -se non sbaglio- nervo particolare del quale non ricordo il nome. Il gatto ora non si muove praticamente più: è al caldo in una cesta su di una coperta sempre poggiato sullo stesso fianco - a meno che non sia io a voltarlo sull'altro-, passa la maggior parte del tempo a dormire e al massimo muove la testa, si lecca le zampe anteriori, e con quelle si lava il muso e cerca le mie mani quando gliele metto vicino, come se le volesse stringere -che dolce!-. Le zampe posteriori sembrano invece "morte": gliele ho viste muovere solo una volta in questi due giorni -sembrava si stesse stirando- e stamattina il veterinario, sollecitandole con una pinzetta, ha detto che il gatto reagisce alla sollecitazione, anche se al momento dell'"esperimento" a me così non sembrasse.
Inoltre il gatto non riesce ad urinare: stamane è stato il dottore ad "spremergli" fisicamente la vescica, ed anche tutta oggi è stato incapace di riuscirci da solo.
In più solo un miagolio ogni tanto è udibile...le altre volte apre la bocca per voler miagolare ma non esce nessun verso.
L'unica cosa buona è che comunque riesce a bere e mangiare -non molto però-, anche se del cibo ridotto in poltiglia e sempre nella posizione di sdraiato su di un fianco. Provato a mettere "in piedi" non resiste e si riaccascia di lato. Il veterinario ha detto che dovrebbe avere problemi neurologici e gli ha prescritto una iniezione di Bentelan ogni 6ore nella speranza che questo problema neurologico regredisca, ma che se nel giro di qualche giorno non migliora c'è poco da fare!
Mi devo rassegnare a questo "c'è poco da fare" o lei pensa che, magari anche con un lento recupero, possa comunque tornare ad una vita più o meno normale. C'è dell'altro che si potrebbe fare? E' che le vorrei provare davvero tutte...
La ringrazio per l'attenzione,
Stelvio

13/12/2009
 

Gentile Stelvio, che il gatto abbia subito un trauma spinale è fuori da ogni dubbio. Se non ci sono fratture vertebrali, insista per un paio di settimane, esercitando pazienza e tutta la sua carità su questo povero esserino. La terapia cortisonica va adottata con grande cautela, anche perché dopo diversi giorni dal trauma potrebbe essere completamente inutile. Al gattino serve tempo. Durante questo tempo l’animale deve essere alimentato, pulito, sottoposto a movimenti passivi degli arti paralizzati, fatto urinare e defecare. Non prenda decisioni prima che siano trascorse un paio di settimane senza alcun miglioramento: i gattini hanno risorse nascoste che nemmeno ci si immagina.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,

Mi rivolgo a Lei nella speranza di un suggerimento o giustificazione a quanto accade al mio gatto.

E’ un persiano di 12 anni al quale è stato diagnosticato un carcinoma squamocellulare ad un polmone. Sostanzialmente ha un solo polmone funzionante (riporto quanto ci è stato detto dal veterinario). Da un mese ha smesso di alimentarsi.

Gli sono state fatte: ecografia al cuore, ecografia addominale e esami del sangue per capire il motivo del non mangiare. Tutto è risultato negativo.

Per questo problema gli somministriamo ½ compressa di Medrol Vet da 4 mg al giorno, prevalentemente la sera. Il punto è che il micio non mangia autonomamente. Spizzica, ogni tanto la notte, una quantità non superiore ai 20 grammi della sua solita pappa. Per il resto lo alimentiamo con siringhe nelle quali diluiamo il Recovery della Royal Canin e, due volte al giorno, stemperiamo ¼ di compressa di Iken Up. Qualche volta beve un pochino, ma senza regolarità.

3 volte alla settimana gli facciamo flebo.

La cosa insolita è che, a volte, portandogli il piattino con la sua pappa nel luogo in cui dorme, si alza e spizzica senza però mai mangiare tanto. I croccantini non li tocca più.

Attualmente ha stitichezza che stiamo cercando di risolvere con il remover gel.

Il suo comportamento è piuttosto variabile. Ci sono giorni in cui dorme un pochino meno, quindi gira per casa, altri in cui dorme pressochè in continuazione. I posti in cui dorme sono i soliti.

Lei riesce ad spiegarmi il motivo per cui non mangia? Tutti i veterinari che lo hanno visitato (vuoi per eco, vuoi per rx) non si spiegano questo comportamento.

La ringrazio di cuore e Le auguro una buona giornata.
Rosi

15/12/2009
 

Gentile Rosi, i tumori sono molto attivi nel produrre sostanze che si comportano alla stregua di tossine e ormoni, in grado di influenzare negativamente molte funzioni organiche (mangiare, bere, dormire) e di causare il progressivo deterioramento dell’intero organismo. Il rifiuto assoluto del cibo nel gatto colpito da tumore maligno è un fenomeno non frequente, bensì costante, prima o poi. Dapprima il gatto diminuisce l’assuzione di alimento, poi diviene completamente anoressico. Talvolta l’anoressia è il primo e unico sintomo che nota il proprietario prima di portare l’animale dal veterinario e ricevere la diagnosi. In questi casi spesso il tumore è ad uno stadio avanzato. Quando un gatto, colpito da malattia neoplastica maligna accertata oltre ogni ragionevole dubbio, inizia a non alimentarsi significa solo che la malattia sta facendo il suo triste corso. Nessuno si sorprende e non c’è niente da scoprire, purtroppo.
I colleghi avranno eseguito le indagini di cui lei riferisce per escludere la presenza di lesioni ad altri organi e per approfondire la stadiazione, ma davvero non credo che qualcuno possa avere dubbi circa la causa dell’inappetenza. Un carcinoma polmonare basta e avanza per perdere l’appetito e sono sicura che i colleghi hanno già cercato di spiegarle cosa sta succedendo al suo adorato micio.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
cara dottoressa oggi abbiamo operato il yorkshire di 10 anni che dalle analisi ne dimostra la meta aveva la paralisi della laringe e gli hanno fatto un buco in gola da dove respira siamo piu che dispiaciuti perche non ci abbaia piu ed era il suo modo di comunicare piu espressivo ancora di piu siamo disperati perche dopo appena qualche ora abbiamo dovuto riportarlo in clinica  perche gli erano andati dei peli proprio in quel buchetto ci hanno detto che vista l eta  era l unico tipo di operazione possibile ma e vero la ringrazio in anticipo 
famiglia esposito
 
15/12/2009

 

Gentile famiglia Esposito, poter respirare liberamente è decisamente più importante per il cane rispetto alla possibilità di farvi le feste abbaiando, non vi sembra? Sono certa che il vostro cane ha altri modi per comunicare con voi e che della perdita della voce non gli importa un bel niente.
Vi suggerisco piuttosto di concentrarvi sulla cura dello stoma e facendovi spiegare benissimo dai colleghi come gestirlo nel lungo termine. Questo è importante.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa Bevere, le scrivo dalla provincia di Catania per chiedere un suo consiglio, poichè già una volta, l'anno scorso mi ha aiutato molto con il problema mio e della mia gatta Miù, affetta da 
Insufficienza Renale Cronica. Nel mese di Aprile  la gatta aveva dei valori più che accettabili, con la creatinina 1.69mg/dl e l'urea 84.5mg/dl, così il Dottore disse di non portarla dopo due mesi come al solito, ma dopo sei. A Novembre, prima del controllo semestrale, la gatta ha avuto un fortissimo raffreddore, e l'ho portata dal Veterinario: ha preso l'antibiotico Baytril per una settimana circa, ma al termine della cura, mostrava sempre meno appetito, e sembrava indifferente a tutto e sempre più affaticata.Inoltre, il suo alito  ha cominciato a puzzare in modo orribile.Io e mio marito l'abbiamo portata dalla Veterinaria ( la mia gatta è seguita da un gruppo di veterinari che si avvicendano in una clinica veterinaria): la Dottoressa ha trovato la gatta molto disidratata,e ha ritenuto necessario  inserire una cannula in vena e cominciare una terapia di fluidi. Inoltre le ha trovato i denti  in pessime condizioni, tanto da dover essere asportati se non fosse stata  malata ai reni. Ha prescritto il Mercurium gocce 30 ch ed il Restomyl come disinfettanti della bocca, entrambi da somministrare tre volte al giorno .Infine ha detto di continuare il 
Fortekor 2.5 una compressa al giorno ( che Miu prende già da un anno e mezzo) e gli omega pet. All'inizio di questa cura, l'Urea risultava di 378.8 mg/dl, e la creatinina 4.57 mg/dl. Dopo una settimana di flebo per endovena, l'urea era scesa 262.5 o 232.5mg/dl ( sembra un'imprecione della macchina) ma la cretinina era salita a8.830 mg/dl. La Dottoressa allora ha consigliato di non stressare più la gatta con la flebo endovena, ma ha fatto veder a mio marito come praticare la flebo 
sottocute, ed ha mantenuto il resto della terapia.Da allora, circa un mese fa, Miu fa ogni sera la sua flebo ( in media 200 ml di ringer lattato per due sere consecutive, seguite da una sera di 200 ml di soluzione fisiologica), e prende i disinfettati tre volte al giorno. 
Abbiamo variato anche l'alimentazione: prima mangiava secco K/D della Hill's, ora mangia circa due bustine di  umido Renal della Royal Canin ( lo trova più appetibile); beve poco ed urina poco ( o normalmente); abbiamo quasi del tutto smesso di darle omega pet.Sembra stare meglio, anche se non si muove molto e l'alito è sempre cattivo, benchè un po' meno.
Le chiedo scusa, sono stata prolissa, ma il fatto è che vorremmo essere sicuri di aver fatto il possibile per la gatta. Siamo consapevoli che  questa situazione è incerta e che dovrà un giorno finire male, ma vorremmo alleviare la sua sofferenza. Desidereremmo anche sapere per quanto tempo si può protrarre questa situazione, e se esiste qualche farmaco più efficace contro le piaghe del cavo orale.
Ringraziandola per la sua cortesia, Le porgo i miei più cordiali saluti, 
Marisa

16/12/2009

 

Gentile Marisa, potete aggiungere i fermenti lattici Simbiox (mezza bustina al giorno per sempre) e il Renal Candioli, anche se con un valore così elevato è ragionevole credere che i tempi si stiano stringendo e che i margini di recupero siano sottili. Il persistente rialzo della creatinina crea nell’organismo una specie di adattamento, così che non si può assolutamente prevedere quando la malattia si scompenserà dfinitivamente. Tirate dritto e prendete le cose un po’ alla volta, giorno per giorno, senza fare troppi programmi, ma nemmeno senza abbattervi prima del tempo. Per il cavo orale, l’unica alternativa al gel stomatologico è la terapia antibiotica sistemica (sconsiglierei la via orale, per non infastidire ulteriormente la gatta), ma per decidere la micia va vista dal vivo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile D.ssa,
Le scrivo per chiederLe un consulto circa la mia gattina di 4 anni e mezzo di nome lulù, la quale cammina e salta normalmente, ma da circa una settimana sembra avere qualche difficoltà alla zampa posteriore destra nello stare seduta. Mi spiego meglio, nel momento in cui si siede o si accovaccia, tende a spostare la zampa posteriore destra verso l'esterno, muovendola frequentemente e conseguentemente sbilanciando leggermente la postura quando si trova nelle posizioni sopra descritte sulla parte opposta del corpo.
Nonostante mangi, cammini e salti, sono molto preoccupata; portata dal veterinario, quest'ultimo ha escluso problemi ai crociati o fratture.
Ma di cosa potrebbe trattarsi? La gattina in passato ha manifestato delle crisi epilettiche che non sono mai state trattate con farmaci e si sono diradate fino a non presentarsi più da circa due anni a questa parte, potrebbe dipendere il problema all'arto dalle crisi epilettiche presentatesi in passato? Mi consiglia di sottoporla ad esami radiografici o trattamenti farmacologici?
Cordialmente
R. Mazzitello
Catanzaro
 
17/12/2009

 

Gentile signora Mazzitello, il comportamento descritto sembra effettivamente un atteggiamento volto ad evitare di flettere una delle articolazioni maggiori dell’arto posteriore destro, tuttavia è strano che la gatta non zoppichi e non rinunci affatto a saltare.
L’ideale in questi casi sarebbe poter capire con la visita quale sia la sede algica (dove il gatto prova dolore) e quindi sottoporre quella regione ad un esame radiografico, volto ad appurare eventuali alterazioni scheletriche più “sottili” rispetto ad una frattura (che avrebbe dato ben altri sintomi) e quindi non identificabili con la sola visita.
Non mi sembra che il sintomo attuale giustifichi il ricorso al trattamento antinfiammatorio, mentre per quanto riguarda le passate crisi epilettiche non vedo alcuna relazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve dottoressa,la prego mi aiuti!!! 5 giorni fa, il mio gatto, ha litigato con un altro gatto, che gli ha procurato 2 buchini nella zampa dietro,poi io me ne sono accorta, l ho disinfettato e l ho fasciato bene,il giorno dopo,si e tolto tutta la fascia,e la ferita era diventata enorme, adesso ha praticamente quasi tutto l osso del garretto al di fuori. cosa posso fare? non ho una situazione economica bella..la pelle sull osso ricresce? cosa faccio? grazie mille 

18/12/2009

 

Gentile signore o signora, va bene che i gatti hanno sette vite, ma non dobbiamo approfittarcene troppo… Se davvero la ferita ha determinato l’esposizione del tessuto osseo, il suo gatto necessita urgentemente di una visita e di una terapia antibiotica a largo spettro. Ci vuole per forza un veterinario dal vivo. Tra visita e costo dei farmaci rimaniamo tra i 40 e i 60 euro, credo, ma il suo gatto ne ha proprio bisogno.

Un grande saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott.ssa Bevere, ho letto le risposte ai molti quesiti che Le sono stati posti e sono rimasta colpita dalla serietà e dalla scrupolosità delle stesse.
Ho due bellissimi gatti, che adoro,e ho recentemente scoperto che non sono in ottima salute.
In sintesi: Merlino ( 10 anni 1/2), portato dal vet per una sospetta
dermatite ( allergica? da stress?) che lo portava a leccarsi continuamente zampe posteriori e pancia, fino a rimanere senza pelo; (avevo già cambiato alimentazione  -da crocchette di pollo RC a crocchette di pesce  Forza 10 - e comprato il diffusore per ambiente con ferormoni materni) ; sottoposto ad esami del sangue è risultato affetto da Ipertiroidismo.
La vet ha prescritto il Tapazole 5 mg (1/2 cp. al giorno). Ho però letto che ha molti effetti collaterali. Esiste un'alimentazione naturale , e/o dei
medicinali omeopatici da somministrare in alternativa?
Camillo ( 6 anni) : diagnosticata struvite. Impossibile fargli mangiare la
pastiglia prescritta; la veterinaria ha stabilito alimentazione ad hoc per 6
mesi ( tipo Royal Canin Urinary). Anche in questo caso esiste una alimentazione naturale alternativa?
In caso contrario, se anche Merlino mangia RC Urinary può essere
controindicato per l'ipertiroidismo?
Grazie per l'attenzione.
Alessandra C

21/12/2009

 

Gentile Alessandra, non ci sono alternative naturali né omeopatiche. L’assunzione di Urinary per Merlino è invece controindicata in quanto potrebbe aggravare alcuni disturbi correlati all’ipertiroidismo, come l’intensità del consumo di acqua e una eventuale miocardiopatia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa ho appena sterilizzato la mia gatta e il veterinario mi ha prescritto mezza pasticca di synulox 250mg la mattina e mezza la sera.Le volevo chiedere se la dose è giusta o meno perchè mi sembra esagerata.La gatta ha circa 8 mesi e pesa circa 3 chili e mezzo.
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti.

22/12/2009
 

Gentile signore o signora, il dosaggio di questa associazione antibiotica è molto flessibile. La sua gatta sta assumento un dosaggio medio, né alto né basso.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.le dottoressa, avrei cortesemente  bisogno di un suo consiglio,
oggi il mio gatto di 4 anni  che si era recentemente operato per frattura ad una zampa anteriore per un incidente, e che stava recuperando bene, a seguito di una caduta, è rimasto paralizzato agli arti inferiori. il veterinario che ha eseguito una radiografia, ci ha parlato della possibilità di far eseguire una risonanza e un intervento presso altri centri più attrezzati . Che cosa posso fare, c'è un Centro a cui posso rivolgermi? Abito nella provincia di Ancona.
Grazie dell'attenzione.

23/12/2009
 

Gentile signora o signore, affinchè lei riceva il servizio migliore è necessario che il suo veterinario (o un altro) la metta in contatto con un collega neurologo della zona. Quest’ultimo le spiegherà l’utilità o l’inutilità di procedere ad esami ulteriori e ad interventi di neurochirurgia. Se necessario la indirizzerà direttamente o prenderà per lei i necessari contatti.
Lei non deve mettersi alla ricerca di una TAC o di una risonanza, ma di un veterinario che abbia la normale rete di contatti sul territorio utili a garantirle la consulenza di un neurologo veterinario che operi su Ancona. Io sono di Milano, ma in due secondi da Google (parole chiave: risonanza magnetica veterinaria Ancona) ho trovato un paio di cliniche che possono aiutarla in questo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile Dottoressa, alla mia gatta sterilizzata di circa 8 anni e'stato asportato un tumore mammario multiplo che purtroppo la biopsia ha classificato come carcinoma mammario di grado 1 con indice mitotico pari a 5. Il veterinario ci ha consigliato di rifare una lastra tra circa 1 mese per escludere la presenza di metastasi che magari non si erano evidenziate nella lastra fatta appena prima dell'interevento che ha subito 2 settimane fa.Nel caso in cui la lastra fosse negativa quale puo' essere il decorso di questa patologia?I noduli possono ripresentarsi?In quel caso il dottore ci ha detto che andrebbe rioperata.Come le dicevo la micia e' sterilizzata ma avendola adottata gia' da grande 2 anni fa' non posso sapere a che eta' ha subito l'intervento di sterilizzazione(l'ho trovata gia' sterilizzata).Qual e' la speranza di vita in una situazione del genere?Attualmente comunque la micia sta bene anche se un po' abbacchiata per via del recente intervento.
La ringrazio molto per la sua disponibilita'
Silvia

24/12/2009

 

Gentile Silvia, la risposta alla sua domanda dipende principalmente dalla presenza di metastasi a distanza troppo piccole per essere individuate con la prima radiografia, nonché da come è stato eseguito l’intervento chirurgico.
Se è stata eseguita la mastectomia radicale (con asportazione dei tessuti più profondi) e se i prossimi radiogrammi risulteranno negativi alla ricerca di metastasi, allora si potrà sciogliere una prognosi favorevole. Senza queste informazioni purtroppo non è possibile fare previsioni attendibili.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott.ssa,
abito in Istria (vicino a Pola, Croazia) e ho una giovane collie femmina di 8 mesi che stava benissimo sino a pochi giorni fa. All'improvviso ha iniziato a lamentarsi, a non magiare ne' bere e a perdere il senso dell'orientamento: non si regge sulle gambe, sta ferma per tanto tempo su un punto della casa appoggiando la testa che sembra essergli diventata pesante e gira su se stessa. L'abbiamo portata da un paio di veterinari che non hanno idea di cos'abbia, escludono l'avvelenamento (viviamo in campagna) e uno di loro pensa a un cancro.  Ormai e' in queste condizioni da 6 giorni e non accenna a migliorare. Mangia e beve pochissimo, solo se le infiliamo il musetto nella ciotola e la forziamo in qualche modo. Fa la pipi in casa perche' non riesce quasi piu' a muoversi. Fino ad ora ha preso vari antibiotici e antidolorifici ma senza nessun risultato. Noi le stiamo dando brodo di pollo e vitamine. Non le chiedo una diagnosi perche' immagino sia molto difficile ma la prego di suggerirmi degli esami o qualcosa per capire che cosa le sia potuto accadere.
Grazie tante e buon Natale
Arianna

25/12/2009
 

Gentile Arianna, la sintomatologia neurologica del suo pastore suggerisce la presenza di una patologia encefalica. La cagnolina andrebbe visitata da un neurologo di modo da localizzare clinicamente, attraverso la visita, la sede e la tipologia della lesione e stilare quindi una lista delle possibili diagnosi.
In seguito, per raggiungere la diagnosi definitiva, potrebbe rendersi necessria una diagnostica specialistica (diagnostica per immagini dell’encefalo ed eventualmente esame del liquor).
In pratica deve chiedere al suo veterinario di metterla in contatto con un neurologo veterinario che lavori in zona, oppure contattare qualche grossa clinica chiedendo un appuntamento con il neurologo al quale la clinica stessa fa riferimento per la propria clientela.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa,
Le scrivo per avre un parere in merito alla situazione del mio adorato gatto teobaldo di 8 anni;
il 25 novembre ho portato teo dal veternario perchè era inappetente e dimagrito: è stato riscontrata un'infezione da mycoplasma haemofelis con i seguenti valori del sangue alterati:
leucociti 27.80
emoglobina 10.50
piastrine 120000
neutrofili 96000
eosinofili 0
linfociti 3.00
acidi biliari basali 24.00
creatinina ematica 0.42
ecografia epatica
fegato nella norma pe dimensioni  e il parenchima appare di aspetto omogeneo le vie biliari intraepatiche e il dotto coledoco sono di aspetto dilatato doppler portale ed aspetto turbolento colcisti a contenuto anecogeno
milza normale aumento dimensioni linfonodi digiunali
riscontro di quadro compatibili con colangite e colangioepatite-terapia
baytril5 0 mgr 1/2 die
ursacol 50mgr 1 die
miglioramento inziale
dal 20 teobaldoi ha iniziato a non mangiare nuovamente e a vomitare
ripresa terapia e aggiunto plasil 0,4 ml sottocute ma lui continua a non mangiare...
cosa posso fare?a chi posso rivolgermi in provincia di torino?non voglio perdere il mio micetto...attendo con ansia un suo consiglio


26/12/2009

 

Gentile signora o signore, sembra che coesistano due malattie: la prima è la colangioepatite, la seconda è l’infezione da M. haemofelis.
Mentre per la prima malattia la terapia è in corso, per la seconda non si è ancora iniziato il trattamento antibiotico. Direi quindi che il prossimo passo dovrebbe essere quello di iniziare con la doxiciclina che risulta il farmaco d’elezione. Suggerirei inoltre di valutare la presenza di eventuali infezioni virali che potrebbero pregiudicare l’esito del trattamento (FeLV e FIV).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile Dott.ssa
Sono Ilaria e  ho 5 gatti , da poco ho preso anche un cagnolino, e c'è
un problema. 4 gatti lo hanno accettato abbastanza bene, ma uno no. gli
sta lontano e quando il cagnolino si avvicina a lui comincia a sbavare.è
un fattore legato al cane o è qualke altro sintomo? grazie mille per
l'attenzione, cordiali saluti e auguri.

28/12/2009
 

Gentile Ilaria, andrebbe osservato il comportamento di questo animale nel suo complesso, ma direi che si può trattare proprio di una manifestazione legata allo stato di agitazione/ansia di questo gatto quando il cucciolo gli si avvicina. Se comparissero altri sintomi (ad esempio aggressività, isolamento, minzione in luoghi differenti dalla cassetta igienica), le converrebbe valutare il problema con il suo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
salve dottoressa Bevere,
mi chiamo gianluca e scrivo da Frosinone.Possiedo un pastore tedesco di cinque anni e da quasi due anni è affetto da cheratite pannosa.Nonostante antibiotici e colliri vari la patina davanti le pupille continua ad estendersi.Ho contattato un centro oftalmico a Roma ed il collaboratore del responsabile dott. Guendalini mi ha informato che la malattia non è curabile, inutile anche intervenire con il laser, l'unica soluzione per lenire il dolore e forse arginare il problema è quello di iniettare antinfiammatori sotto gli occhi e proseguire con l'applicazioni periodiche di colliri per tutta la durata della vita del cane.
Volevo sapere da lei,dall'alto della sua esperienza,se conosce un rimedio alternativo e se conviene far sedare il cane per far iniettare semplici antinfiammatori.
Ringraziandola anticipatamente le auguro un buon anno. 

29/12/2009
 

 
Spett.le Dottoressa,
mi aggiungo alla lunga lista di persone che Le scrivono per salvare i loro amici più cari..
ho un gatto di 3, Tigre, anni a cui è stato diagnosticato l'insufficienza renale. Lo sto curando con le pastiglie di Fortekor e con il cibo renal.
Il problema è che ha il raffreddore cronico con molto catarro che gli impedisce di respirare; stavo facendo degli aerosol quando gli si sono spaccati i capillari e ha perso molto sangue.
Il mio veterinario mi ha detto di interrompere la cura ma non mi ha fornito indicazioni sull'esistenza di qualsiasi altro farmaco o cura come mucolitico o altro per aiutarlo almeno un pò a respirare meglio.
Esiste un qualcosa per curarlo che non vada ulteriormente e compromettere i  reni?
La ringrazio per la disponibilità. 
Saluti da Tommaso

30/12/2009

 

 
salve dottore...vorrei chiederle un consiglio....la mia cricetina russa di circa un anno e mezzo e stata operata 2 giorni fa per un ascesso......il veterinario mi ka dato un antibiotico....il gonfiore e diminuito ma è comunque ancora presente:Come mai??? ha bisogno di piu giorni per scomparire del tutto??'dovrei darle per altri tre giorni l antibiotico?     grazie in anticipo per la sua risposta

31/12/2009

 
 
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