Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

cinquantunesima pagina

gentilissima dottoressa,
la ringrazio molto per la sua risposta ,ma le devo ancora chiedere consiglio a riguardo di maggie la mia labrador di oltre 9 anni.
Subito dopo averle scritto l'ho portata dal veterinario che ha riscontrato varie cose: intanto il cane aveva la febbre ,circa 39,5 e sicuramente soffriva di dolore lungo la colonna vertebrale, infatti camminava male e durante la visita accurata del vet sollevava il pelo e lui ha detto che questo è segno di dolore.Lui le ha fatto una puntura poi abbiamo iniziato una cura di 10 gg con augmentin 1000mg al gg e previcox 227mg.Il cane è su bito migliorato , nei primi due o tre giorni, ma poi ha ricominciato a zoppicare.Intanto abbiamo fatto  2 lastre della colonna vertebrale da cui sono risultati ispessimenti negli spazi  fra le spine delle vertebre sopratutto nella  zona anteriore della colonna.Il vet ha detto che è una situazione che peggiorerà ma è abbastanza normale per un labrador di 9,5 che non ha fatto molto movimento e dice che bisogna fare 2 volte l'anno per i mese, in autunno e in primavera una cura con un antinfiammatorio ben tollerato che si chiama  rimadil 50mg per evitare attacchi acuti che potrebbero far peggiorare la stuazione.Inoltre dice di far muovere di più il cane e così nell'ultima settimana l'ho portata fuori ogni giorno per almeno mezz'ora(prima stava solo in giardino )Fino a due giorni fa la situazione era sotto controllo ,ma adesso maggie è decisamente peggiorata ,non riesce a camminare e non appoggia quasi per niente una zampa di dietro.E' un pò mogia ma mangia e scodinzola normalmente.Cosa dovrei fare? Domani la riporterò dal veterinario ma penso che si dovrebbero fare indagini di natura neurologica sul passaggio dei nervispinali dalla colonna.Esistono centri per questi esami?Lei che ne pensa?Grazie per l'attenzione Alessandra da Ferrara

01/11/2009

 

Gentile Alessandra, penso che il collega abbia fatto bene a proporle degli approfondimenti diagnostici, a cominciare da un semplice esame radiografico della colonna vertebrale, come è stato fatto. Se la situazione è così grave tuttavia sarà opportuna una diagnostica più specialistica, così come le è già stato prospettato. Esistono diversi centri dove si può fare questo genere di indagini e certamente il collega sarà più informato di me sulle strutture vicino a Ferrara dove indirizzarla.

Un grande in bocca al lupo alla sua Maggie, dott.ssa Nicoletta Bevere. 

Salve, la settimana scorsa mi hanno portato a casa una gattina siamese giovanissima, che era stata abbandonata.
Giunta a casa mia molto magra, ho subito notato che la gatta camminava sollevando il bacino, inarcando la schiena in modo esagerato (di gatti ne ho avuti tanti ma non ho mai visto un comportamento simile), quasi come se volesse camminare solo sulle zampette anteriori,  ed ho inoltre notato che ha la colonna vertebrale un po’ deformata in prossimità della coda (il che mi fa pensare che possa aver subito un trauma). Dopo le prime carezze (la gatta è molto affettuosa) ho notato che era molto affamata e le ho dato da mangiare delle crocchette (che per abitudine somministro sempre asciutte, senza inumidirle). Poi fin dalla sera ho notato che ogni tanto aveva una strana tosse e diarrea, ma non sembrava nulla di preoccupante. Al mattino però ho trovato sul pavimento una sorta di muco trasparente misto a sangue rosso vivo, oltre alla lettiera sporca di feci molto liquide. Dopo l’episodio della sostanza mucosa mista a sangue le ho sciolto nella ciotola dell’acqua una compressa di Imodium, versandone un po’ sulle crocchette che ha subito mangiato e gettando la restante acqua nella quale era stato disciolto il farmaco, sostituendola con dell’acqua pura. In questo modo il gatto in mattinata, dopo varie scariche liquide era finalmente riuscito a rilasciare delle feci solide, quindi, non essendo io un veterinario ed avendole somministrato il farmaco di mia iniziativa, per paura di proseguire nel trattamento e provocare un ulteriore danno all’animale, ma in realtà pensavo anche che il problema fosse ormai risolto, non ho proseguito nel dargli l’Imodium, ed il problema è ricomparso il giorno dopo. Dopo il primo episodio non ho più trovato quelle perdite di sostanza mucosa sporca di sangue, ma in questi giorni le scariche di diarrea sembrano aumentate in frequenza, come se la gatta non controllasse il rilascio delle feci maleodoranti che deposita dappertutto, inoltre ogni tanto continua a tossire. In questi giorni ho provato a sostituire le crocchette con della pasta, ma nessun cambiamento. Ho provato poi a cambiare altre due marche di crocchette ed ancora nessun cambiamento.
Stamattina aveva ancora diarrea, ma oggi sto provando a tenerla un po’ a dieta, infatti le ho dato solo un po’ di pasta.
Fin dal primo giorno mangia sempre con molto appetito e beve tanto, ma resta comunque ancora molto magra. La gatta non mi sembra già di per se, intendo caratterialmente, molto giocherellona e vispa, ma non mi sembra neppure particolarmente abbattuta, dal momento che se ne va tranquillamente in giro con un altro gattino che avevo già e che si arrampica in luoghi impensabili.
Posso fornire ulteriori dettagli dicendo che nel complesso la gatta ha un comportamento strano (il che mi fa pensare sempre di più ad un precedente trauma o maltrattamento): fin dal giorno che è arrivata a casa mia ho visto che quando si siede a terra muove le zampe anteriori sollevandole leggermente dal pavimento in maniera alternata, come se l’appoggiarsi sul pavimento le provocasse dolore al bacino. La zona anale è arrossata ed a volte leggermente esposta.
Inoltre ha gli occhi che colano, ed anche se so che tutti i gattini hanno questo tipo di problema, forse lei è già un po’ troppo grandicella per averlo ancora (a me sembra che abbia 3-4 mesi).
Io sono temporaneamente bloccata a causa di una frattura al piede per cui non mi è possibile portarla da un veterinario. Quindi, per il momento potreste aiutarmi a capire di cosa possa trattarsi? C’è qualcosa che posso fare, sempre per il momento?
C’è probabilità che possa contaminare l’altro gattino che ho e che invece al momento sembra soffrire solo un po’ di gelosia (lui da quando c’è lei ha avuto una sola scarica di diarrea, ma poi ho visto che mentre giocava fuori ha mangiato delle erbe e non ha avuto più problemi)?

03/11/2009

 

Gentile signora o signore, il comportamento descritto (almeno per come io riesco ad interpretare il suo racconto) è quello di una gattina in estro oppure di una micia molto affettuosa che “fa la pasta” (mi riferisco al movimento degli anteriori). Si tratta di un comportamento normale (e molto carino, aggiungerei) che non ha niente a che fare con un possibile trauma.
Per quanto riguarda la diarrea invece risulta davvero necessario fare l’esame parassitologico delle feci e impostare una terapia vera e propria, probabilmente a base di antibiotici.
L’Imodium è assolutamente inadatto a trattare una diarrea della quale non si conosce la causa, in quanto questo farmaco si limita a rallentare il transito intestinale, mentre non agisce né su eventuali parassiti, né su microrganismi (virus, batteri, protozoi) eventualmente responsabili della diarrea.
Se c’è un’infezione intestinale, la diarrea serve anche ad eliminare più velocemente l’agente patogeno: è un meccanismo di difesa. Bloccando semplicemente la motilità intestinale si rischia invece di consentire agli agenti patogeni di rimanere per un tempo maggiore a contatto della mucosa intestinale.
Pertanto, indipendentemente dalle sue difficoltà a spostarsi, è davvero necessario un esame delle feci e un veterinario dal vivo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Dottore carissimo,
il mio dolcissimo gatto Ciro, un anno e mezzo, ha l'immunodeficenza felina, ha una peritonite infettiva virale e gli hanno trovato una formazione di due cent.nello stomaco....me lo sono ripreso a casa dopo dieci giorni di visite e cure, cerco di curarlo come posso, con antiinfettivi e diuretici  (Baytril e Diuren), ma so che posso solo assistere alla sua fine. Vorrei tanto che non fosse così, secondo Lei, ho qualche speranza? Grazie per una sua risposta. Andreina -  Fossombrone (PU)

06/11/2009
 

Cara Andreina, dalla sua mail emerge un grande amore per questo sfortunato gatto e il sogno impossibile che qualcuno le dia la possibilità di sperare in un futuro diverso da quello che lei conosce.
Io però non ho purtroppo niente da aggiungere rispetto a quello che lei sa, ma le posso solo mandare un grande abbraccio e dirle di tenere duro, fino a quando Ciro le farà capire che è ora di lasciare andare la presa.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve dottoressa ho una gatta di 3 anni e mezzo che  a novembre dello scorso anno ha manifestato crisi simil epilettiche fatto esami del sangue tutto bene ma e risultata positiva alla toxoplasmosi ha fatto un mese di antibiotico e da allora prende il luminale in un anno mai piu crisi ad aprile 2009 fatta barbituremia dosaggio giusto ora visto che e un anno che non vengono crisi da un mese prende meta pastiglia al giorno e ridurre x veder se si puo sospendere o se tornano le crisi secondo lei in quanto tempo posso sospenderlo? ora e un mese che ne prende meta grazie liviana prov milano

06/11/2009 
 

Gentile Liviana, per carità non sospenda il barbiturico!! Lo “svezzamento” nel suo caso si può fare, ma deve essere una cosa lenta, lenta, lenta. Si deve scendere così piano, e così graualmente, che la sospensione (eventuale e fortunata) del farmaco non si può ottenere in meno di 6-12 mesi. Si faccia seguire benissimo dal suo veterinario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
mi chiamo Serena, ho un criceto di quasi un anno. da 2 mesi , sotto l' ascella e sull' avambraccio di tutte e due le zampine anteriori, ha dei rigonfiamenti arrossati.mi hanno consigliato il "betadine soluzione cutanea" .... inoltre un mese fa gli si è arrossato l occhio che è guarito con 2 settimane di Colbiocin.
cosa posso fare? cosa puo essere? per favore rispondetemi al piu presto,sono molto preoccupata. cordiali saluti e grazie mille.
Serena        Imperia

07/11/2009 
 

Gentile Serena, le suggerisco di far fare al collega l’esame citologico delle lesioni, di modo da capire di quale natura siano. Si tratta di un esame rapido che probabilmente permetterà di chiarire il problema.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
da 6 mesi circa do al mio cane il vetoryl 30 e alla 10 per lei posso rinunciare a tanto e lo faccio. ma vorrei sapere se c'è un alternativa a questi medicinali cosi costosi che compro regolarmente ogni 25 giorni. grazie distinti saluti . complimenti 

08/11/2009 
 

Gentile signore o signora, purtroppo no, mi dispiace. Sono farmaci carissimi e non c’è modo di sostituirli con altri più economici.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buon giorno sono una mamma di 21 anni e ho adottato da circa due anni una cagnolona in canile e sto per adottarne un altro da una signora che vuole dare via il suo magnifico e buonissimo cane corso di 21 mesi l'unico mio dubbio è che questo cane è stato operato alle ginocchia sia il destro che il sinistro perche(cosi mi ha detto la proprietaria)da piccolo è nato con una malformazione aveva le rotule girate un po' in dentro e con il peso e per distrazione del veterinario se ne sono accorti mano a mano che il cane cresceva quindi ora il cane sta bene ma ovviamente le zampe dietro non sono perfette,core cammina ma ha dei movimenti rigidi che lo portano a cadere a volte.volevo sapere quanto possibile con certezza se il cane dovrà essere ancora operato o se andando avanti con l'età perderà l'uso delle gambe!grazie di cuore federica

09/11/2009 
 

Gentile Federica, mi ha scritto che il cane è già stato operato. Un intervento chirurgico basta per correggere la lussazione rotulea ricorrente, a meno che tale intervento non sia andato a buon fine e non siano emerse complicazioni. Per rispondere alla sua domanda (circa l’eventuale necessità di una revisione chirurgica) andrebbe visitato il cane e osservati tutti i radiogrammi pre e post operatori.

Perdere l’uso degli arti per una lussazione rotulea, questo invece no, non può accadere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve dott.ssa, vi scrivo dalla provincia di caserta. purtroppo ieri è venuta a mancare la mia Diva, una femmina di pastore tedesco di 8 anni e 4 mesi. mercoledi, ovvero 3-4giorni prima della morte, i primi sintomi rilevanti ke ci hanno fatto preoccupare e correre dal veterinario..ovvero, Diva non urinava ne defecava. tentava invano abbassandosi, sforzandosi , ma nn ci riusciva.inoltre aveva stranamente mangiato pokissimo e quella sera zoppicava vistosamente.
il giovedi il veterinario dopo una visità un pò affrettata pensa sia colpa di un ernia che ha fatto accumulare cacca nella zona finale del retto e ostruisce pure le vie urinarie.per cui la svuotano ma la mia piccola continua a nn far i suoi bisogni. così il venerdì ritorniamo, e mentre le svuotano la vescica cn una puntura notano sangue nelle urine in quantità notevoli.
gli fanno un 'analisi completa del sangue, ed eseguono un eco alla vescica.
risultati... globuli rossi a 4,2 quando il limite minimo è di 5.5 e quelli bianki a 15.6 col limite a 12. in più sembra esserci una massa in prossimità del collo vescicale. insomma..sembrava un cancro vescicale.
io non contento ho insistito per fargli un'ecografia dell'addome kiamando un'altra veterinaria ecografista..e in effetti la vescica era ispessita di 0,8 cm ma la massa tumorale era alla milza.con ingrossamento della stessa e segni di colliquazione. ciò ke nn faceva fare i bisogni alla mia piccola era una palla enorme vicino all'uretere ke dicevano essere un linfonodo ingrossato di parecchi cm.
insomma, la mia Diva era spacciata. sabato mattina ritorniamo dal veterinario per decidere il da farsi e optiamo per una laparotomia esplorativa e biopsia della milza da fare lunedi 9.
la mia cucciola muore sabato notte o di mattina presto verso le5e30 o 6, ma la sera verso le 2 avevo notato che respirava con affanno e fatica.
ora..quello che volevo chiederle era, possibile che un cane possa morire così?è stato fatto tutto il possibile?
premetto alcune cose e condizioni cliniche presenti da 2-3 mesi:
- il cane zoppicava leggermente da un mesetto ma dicevano fosse un ingrossamento alla milza per una lieve forma di leshamania
- aveva dei noduli sottocutanei in particolare 2,nella zona anteriore rispetto alle mammelle, che sn cresciuti nell'ultimo mese, e dicevano fossero dei coaguli emorragici dovuti alle piastrine che già da settembre erano basse.questi noduli sono cresciuti nell'ultimo mese formando delle palline di 3-4cm di diametro.nelle ultime 2-3 settimane questi noduli sono comparsi in tutto il corpo, specie al collo, dietro le orecchie.ma nn raggiungevano il cm di diametro
- il mese prima..cioè settembre Diva aveva i parametri delle analisi riguardanti azotemia e creatinina sballati..per cui è stata curata con doxiciclina(minocin) perchè anke i globuli bianchi erano alterati.
- da 3- 4 mesi faceva un pò di fatica a rialzarsi da terra..specie col posteriore e saliva le scale più lentamente..ma si diceva che la vekkiaia e la forma di lieve leishamania un pò la debilitavano.
ora..kiedo scusa di essermi protratto ma volevo illustrarle il quadro.., mi chiedo, hanno agito in modo corretto, o si poteva fare qualcosa per la mia piccola?specie considerate le situazioni degli ultimi due mesi? e soprattutto se sabato avessi operato la mia piccola sarebbe cambiato qualcosa?..insomma..chiedo solo una delucidazione in più visto che il comportamento del mio veterinario di fiducia nn mi è  sembrato chiaro.grazie...  Domenico

09/11/2009 

 

Gentile Domenico, certamente avete ricevuto una diagnosi tardiva riguardo la presenza della patologia tumorale che alla fine è da ritenersi (con buona probabilità di essere nel giusto) responsabile di tutti i sintomi antecedenti al decesso, anche quelli che lei rilevava da diverse settimane (probabilmente). Forse un’ecografia addominale, eseguita fin dall’inizio, avrebbe permesso di chiarire la situazione e di prepararvi al peggio. Che poi questo avrebbe cambiato sostanzialmente il destino di Diva è molto difficile da immaginare. Probabilmente no. Di certo vi avrebbe dato una maggiore consapevolezza rispetto a quanto sarebbe accaduto e non vi avrebbe messo nella posizione in cui siete ora: sconfortati, sorpresi… e sul piede di guerra. Io non sono per niente guerrafondaia e quindi, più che rispondere punto per punto alle sue domande, preferisco insistere sul fatto che a volte le patologie neoplastiche hanno una sintomatologia subdola e sovrapponibile a quella di altre malattie.
Un intervento chirurgico eseguito a poche ore prima del decesso naturale del cane non sarebbe invece servito assolutamente a nulla: la situazione era già così compromessa che il cane è deceduto naturalmente, figuriamoci se avrebbe potuto sopravvivere ad un’anestesia e ad un’intervento chirurgico.

Mi dispiace molto per quanto è accaduto e vi mando un grande abbraccio.

Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa,
sono una ragazza di arezzo sposata con un cacciatore,proprio oggi in battuta un cinghiale ha ferito uno dei cani che prontamente mio marito ha portato dal veterinario.
dopo un ora di intervento e 3 ore di osservazione ce lo hanno riconsegnato, solo che c'è un problema il cinghiale ha reciso il nervo sciatico del cane che inizialmente tendeva a trascinare la zampa.
il veterinario e riuscito a trovare le 2 estremità e le ha rimesse insieme ma dovremmo aspettare per vedere se riacquisterà l'uso della gamba. adesso dopo averle spiegato volevo chiederle se il cane già inizia a poggiare la zampa in terra e tende a tirarla su quando sente dolore può essere che la sua gamba sia salva?
prima tendeva a tenere il piede all'indietro adesso lo appoggia normalmente, è vispo e addirittura mentre gli preparavamo la sua cuccia nuova e pulita se ne voleva scappare dalla macchina dal finestrino, c'è delle buone probabilità? o veramente prima di 15 giorni nn riusciremo a capire se potrà usare tutte e 4 le gambe? la ringrazio per avermi dedicato un pò del suo tempo. Grazie anticipatamente!

09/11/2009 
 

Gentile signora, la recisione e la sutura del nervo sciatico richiede ben altro che una manciata di ore per guarire! Se il cane dopo mezza giornata già appoggia l’arto normalmente, pur con dolore, è evidente che che non ci può essere stata alcuna grave lesione a carico di questo nervo.

State tranquilli!

Cordialmente, dott.ssa  Nicoletta Bevere  
Buongiorno, il mio cane di due anni soffre di allergie alle orecchie a causa della carne di pollo e di bovino,ciò confermato dopo accertamenti medici con esami di laboratorio, quindi sono passato all'alimentazione con cibo umido e/o secco a base di cavallo e patate.
I miei dubbi sono questi:la carne di cavallo è realmente utilizzata per l'allergia?
Nel leggere l'etichetta sulle lattine a volte riportano percentuali di umidità diverse una con l'altra, pur essendo un prodotto costoso.
Quali valori di umidità e di carne deve avere una buona scatoletta?
Dove si può eventualmente analizzare il cibo?
Ringrazio e porgo distinti saluti
Mario

10/11/2009 

 

Gentile Mario, sì, la dieta che le è stata prescritta (cavallo e patate) è una tra quelle abitualmente usate nel nord Italia per eseguire il test della dieta privativa.
La percentuale di umidità non è una caratteristica costante: possono esserci percentuali diverse pur in prodotti di alta gamma. Di solito nelle lattine è riportata una percentuale di umidità variabile tra 70 e 80 circa. Le percentuali più basse si trovano in genere nei prodotti più costosi, ma non è una regola ferrea.
L’analisi chimica è riportata sulla confezione. Se non si fida, deve cercare un centro di analisi chimiche specializzato in analisi alimentari che possa trattare un unico campione per un privato.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Preg.ma dott.ssa Bevere,
Il nostro amato cane Barbo ha 15 anni, è un meticcio spinone. Da circa un anno ha avuto un crollo e non è più quello di una volta. Le zampe anteriori a volte non lo reggono, fa fatica ad alzarsi, barcolla. Altre volte sembra migliorare e, seppur lentamente, esce e va in giardino autonomamente. Altre, come oggi,si fa pure la pipì in cuccia. Il veterinario ci ha fatto capire che non sono possibili miglioramenti e ha prescritto 2 pastiglie di stimulfos al giorno e Rossovet carnitina a cui io ho aggiunto 1 compressa di senilife... in attesa di... All'inizio aveva prescritto Rymadil, ma non si poteva darglielo per sempre. Le analisi sono a posto. La muscolatura si è assottigliata. Soffre di prostrata ingrossata e ogni sei mesi gli somministriamo Ypozane. Quando cammina, dopo un po' comincia a girare su se stesso. Le funzioni corporali sono nella norma. Le chiedo cosa mi consiglia, se ritiene utile continuare con questi medicinali per sempre o interromperli ogni tanto e se ce ne sono degli altri. Vorrei poter fare qualcosa, ma mi sento impotente. La ringrazio per l'attenzione ed attendo una cortese risposta      Tiziana 

10/11/2009 

 

Cara Tiziana, il vostro Barbo è trattato molto bene, state facendo tutto quello che si può ragionevolmente fare. La sintomatologia è quella di un grande geriatrico con qualche problema neurologico.
Se fosse un nonnino di novantacinque anni, voi vi stupireste per la necessità di una carrozzina, di una traversa nel letto e per la comparsa di alcuni comportamenti strani? Certo che no. Vi stupireste perché “non è più quello di una volta”? Certo che no. Il vostro Barbo è come un nonnino di novantacinque anni: non è più quello di una volta, a volte fa pipì in cuccia, fa fatica ad alzarsi, a volte barcolla.
E’ così che funziona. Quando si ha la fortuna di diventare vecchissimi, si deve purtroppo sopportare…la vecchiaia.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
mi chiamo Carla e le scrivo da Oristano. Ho un bellissimo micione rosso di tre anni e mezzo e 4,5 kg.
Il gatto è stato sterilizzato nell'ottobre dello scorso anno, dopo aver effettuato i test per FIV e FELV, entrambi risultati negativi. Alcuni mesi fa ha iniziato a presentare febbre senza motivi apparenti. La veterinaria gli ha quindi rifatto il test ed è risultato positivo alla FIV. Sono estremamente dispiaciuta perchè è stato sterilizzato proprio per evitare questo ma evidentemente sono arrivata troppo tardi.
Non so da quanto tempo ce l'abbia esattamente. Gli è stata fatta una terapia di antibiotico a lento rilascio (15 Giorni di copertura), ma ha continuato a presentare febbre e ad essere "giù", alternato a momenti in cui stava bene. 5 giorni fa gli è stata fatta un'iniezione di cortisone a lento rilascio (1 mese). Da quando l'ha fatta sta di nuovo bene, non ha più avuto la febbre e si comporta normalmente. Aggiungo che non ha mai smesso di mangiare, anche quando stava male ha sempre avuto appetito.
Sono terrorizzata dal fatto che quando finirà l'effetto del cortisone inizierà nuovamente a stare male. Lui sta in casa ma è anche libero di uscire, non riesco a tenerlo dentro 24 ore e farlo essere infelice. E' stato terribile vedere un gatto allegro e giocherellone stare tutto il giorno sdraiato, debole e triste. Temo che questi giorni in cui sta bene possano rivelarsi una mera illusione.
La veterinaria dice che può trattarsi anche solo di una fase, visto lo sbalzo di temperature e il freddo di questi giorni, lui con le sue difese immunitarie deboli ne risente molto.
C'è qualcos'altro che posso fare?Non c'è modo di sollevare le difese immunitarie?Il cortisone è una cura corretta?
Mi scuso se sono stata troppo prolissa. La ringrazio anticipatamente.

12/11/2009 

 

Gentile Carla, io sinceramente prima di immunosopprimere il gatto lo avrei trattato con la doxiciclina, in mancanza di esami che possano escludere un’infezione sensibile a questo antibiotico. Rispettosamente, proverei a trasferire questo punto di vista alla collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottore,
ho un gatto di circa 10 anni e da febbraio scorso soffre di diabete che fino a pochi giorni fa  ho trattato con Caninsulin.Purtroppo non riuscendo piu' a controllare bene la glicemia con questa insulina, mi e' stato consigliato dal vet di passare a Lantus e così ho fatto .
Da 5 giorni sto somministrando il Lantus con dose ml 0.02 , poiche' il gatto pesa solo  kg 3,1 2 volte al giorno distanza di 12 ore.
Nonostante cio' la glicemia non scende giu' molto ,varia da 500 a 400 nell'arco della giornata e il gatto continua a muoversi male e sonnecchia tutto il giorno.
Considerato questo mi stanno proponendo di fare una eco addominale per controllare meglio lo stato dei organi interni.
Secondo Lei e' giusto farla? Inoltre ho notato che il gatto quando beve fa molto rumore nel deglutire, cosa puo' significare secondo Lei?
La ringrazio per la sua attenzione,
Antonella M.    Prato.

14/11/2009 
 

Gentile Antonella, l’ecografia è una procedura diagnostica non invasiva. Alla domanda “secondo lei è giusto farlo?” io posso solo rispondere che non vedo come fare un’ecografia addominale possa essere “sbagliato”. Cioè, non può esistere un motivo per il quale sia “sbagliato” eseguire un accertamento di questo tipo.
Inoltre, pur non conoscendo le ragioni per le quali nel suo particolare caso l’ecografia possa essere utile alla diagnosi, ugualmente non dubito del fatto che i veterinari che la stanno seguendo abbiano una risposta in merito a ciò.
Per quanto riguarda la deglutizione rumorosa, suggerirei una visita per esaminare con attenzione la regione del collo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gentilissima Dott.ssa Bevere,
sono Romina di Pisa; non so se si ricorda di me, le avevo scritto poche settimane fa per sapere che tipo di acqua è migliore per i gatti con insufficienza renale.
Mi scusi se la disturbo di nuovo ma, come le avevo accennato Rossella,la mia gatta di 15 anni, soffre di IRC; ora sta mangiando le scatolette Stuzzy vita low protein, ma lei preferirebbe i croccantini;tra l'altro, fortunatamente, le piacciono molto i KD; ora, il mio problema è che non posso lasciare il secco KD a disposizione di Rossella perchè ci vanno pure gli altri miei 4 gatti; premetto che sono tutti anziani, hanno tra i dieci e i quattordici anni e li nutro con il secco MATURE 27 ROYAL CANIN; quindi volevo chiederLe se, avendo tutti una "veneranda età", posso cambiargli alimentazione e dare anche a loro il secco KD anche se hanno i reni sani o se, al contrario, possono fargli male se non hanno l' IRC...
La ringrazio infinitamente,
Romina di Pisa

14/11/2009

 

Gentile Romina, può alimentare tranquillamente tutti i suoi gatti anziani con il k/d, a meno che non soffrano di malattie delle basse vie urinarie per le quali questi stessi gatti abbiano ricevuto recentemente una prescrizione dietetica tipo c/d o Urinary.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile. Dott.ssa Bairo,
vivo a Milano in un appartamento e ho una gatta (femmina) di 14 anni sterilizzata. Il suo stato di salute è sempre stato molto buono e controllato periodicamente. Circa un anno fa mi sono accorta della presenza di un nodulo in corrispondenza di una mammella. Il veterinario che la segue, persona che mi ha sempre ispirato molta fiducia,  mi ha consigliato l'asportazione, che è stata fatta. Il veterinario, vista la conformazione del nodulo (perfettamente incapsulato) ha deciso di non fare l'esame istologico ma di limitarsi all'esame citologico per confermare la diagnosi che già preventivamente aveva fatto di adenocarcinoma mammario. La sua valutazione è stata comunque di un tumore non altamente aggressivo e mi ha quindi consigliato di non fare altro anche in relazione all'età del gatto, convinto che l'eventuale diffusione del tumore sarebbe comunque stata lenta. Poco tempo fa, e quindi a distanza di quasi un anno dal precedente, si è riformato un nodulo in corrispondenza di un'altra mammella (altra fila).
Il veterinario mi ha consigliato nuovamente l'asportazione prima della quale avrebbe fatto comunque un check-up del gatto e una radiografia (polmone e altri organi).
Molto preoccupata per questa situazione, ho sentito il parere di un altro veterinario che, seppur senza avere visto analisi e/o l'esame citologico precedente, mi ha detto che in questi casi si sarebbe dovuto procedere alla rimozione di tutta la linea mammaria e, dopo sei mesi, anche dell'altra. In conclusione mi ha consigliato di rivolgermi ad un oncologo per valutare se conveniente fare anche della chemioterapia.
Dopo aver riparlato con il mio veterinario, che pur confermando la correttezza "teorica" della linea di intervento proposta dalla collega, e dopo aver constatato attraverso la radiografia che non esistono metastasi ai polmoni o in altri organi, che gli esami del sangue non segnalano alcuna alterazione nei valori di riferimento, mi ha vivamente sconsigliato di sottoporre la gatta ad una serie di interventi comunque molto invasivi e/o alla chemioterapia (la mia gatta è anche molto poco incline a farsi toccare).
Il suo consiglio, che ho seguito, è quindi stato quello di rimuovere anche questo nodulo (che sottoporrà nuovamente a esame citologico) e di evitare di sottoporre la gatta a stress (altri interventi o chemioterapia) che potrebbero forse allungarle la vita ma che gliela renderebbero meno sopportabile. Il suo parere è che, visto lo stato di salute della gatta, la non presenza di metastasi, i risultati degli esami del sangue e soprattutto il fatto che il tumore si sia ripresentato a distanza di tempo così lunga (rispetto ad altre forme più aggressive), è molto probabile che la diffusione sarà lenta e che questa non sarà la causa futura più probabile della morte della gatta.
A parte qualche problema con la ferita (si è tolta un punto leccandosi), la gatta sembra essersi ripresa bene dall'operazione (dopo due ore era già quasi come prima).
Sono legata profondamente alla mia gatta e non riesco in alcun modo a rassegnarmi all'idea che se ne vada presto (mi ero illusa che potesse vivere fino a vent'anni).
Non so che cosa fare anche perché ogni persona con la quale parlo, che a sua volta chiede un parere al suo veterinario, mi dà un'indicazione differente (togliere tutte le mammelle, fare la chemioterapia, o altro ancora).
Mi dispiace essere stata un po' prolissa. La ringrazio per la pazienza di aver letto fino a qui il mio messaggio e spero mi riesca a dare qualche indicazione che possa aiutarmi ad uscire da questo stato di ansia ed indecisione.
Un caro saluto,
Karin

14/11/2009
 

Gentile Karin, purtroppo le neoplasie mammarie della gatta tendono a comportarsi in modo aggressivo, danno frequentemente recidive locali e metastasi. Se lei vuole essere poco invasiva dal punto di vista terapeutico, deve allora accettare il rischio che il tumore si ripresenti e che causi una diminuzione (in termini di probabilità!) dell’aspettativa di vita. Se vuole essere certa che la gatta non abbia più neoplasie mammarie (visto che ne ha già avute due), deve accettare una maggiore aggressività dal punto di vista chirurgico.
Bisogna inoltre considerare che l’intervento di mastectomia totale unilaterale non ha tempi di recupero estremamente più lunghi rispetto all’intervento che lei ha già fatto fare per due volte. Se fra sei mesi dovesse comparire un nuovo nodulo (cosa tutt’altro che improbabile), lei farà rioperare la gatta. A quel punto con il senno del “poi” sarà costretta a chiedersi: “ma non si poteva allora asportare tutta la fila mammaria in una sola seduta chirurgica?” Oramai l’intervento è stato fatto e l’occasione di asportare tutta la fila durante quell’intervento è stata persa.
Comunque non c’è una formula che possa eliminare la sua indecisione e i suoi dubbi, in quanto nel suo caso si tratta sempre di puntare su delle probabilità. Deve ragionarci ancora un po’ e decidere su cosa vuole sperare maggiormente. Se vuole puntare sul fatto che la gatta vivrà altri 6 anni, allora (poiché in questi 6 anni probabilmente si svilupperanno nuovi noduli) prima o poi deve far asportare tutto il tessuto mammario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Salve dottoressa,
ho bisogno di un aiuto e un consiglio utile.
Ho un meticcio di piccola taglia di 11 anni che ho scoperto un anno fa che è affetto da lehismaniosi, la mia più grande preoccupazione è che a livello cutaneo non ha mai avuto problemi ,apparte avere un viso molto invecchiato e gli occhi lacrimanti;mentre la malattia agisce all'interno e il mio veterinario sembra molto superficiale. Allora gli ho fatto tempo fa una cura di milteforan ma stava creando problemi ai reni visto che il cane beveva anke moltissimo, poi ho provato con il glucantime ma non ho nemmeno finito il ciclo dei 28 gg perchè notavo che faceva star male il cane, da li sto da mesi con una compressa al gg di ziloric( mai smessa). Premetto che il cane anche prima della malattia aveva problemi di fegato per via dei denti completamente rovinati e alito cattivissimo che non sono riuscita a risolvere con nessun farmaco, le sembra possibile??? ora invece lo ritrovo con il fegato alterato cioè 4 settimane fa un valore ke non ricordo il nome era ad 80 mentre la norma è 0-40, e gli ho dato per 15 gg il legalon, ora il cane presenta milza gonfia glio ho dato per una settimana il plasil malo continuo a vedere gonfio e duro, però ha il doppio della fame. cosa fare? e soprettutto esiste un altra cura per il fegato o principalmente per la lehismania( ultimo valore 0.80).
la prego mi aiuti per me questo cane  come un fratello. 
la ringrazio !  

15/11/2009
 

Gentile signora o signore, purtroppo la sua mail è piena di dati un po’ troppo frammentari e disorganizzati e questo non mi permette di aiutarla. Per il tipo di cane, l’età, la sintomatologia accennata e per altri elementi (sparsi qua e là), l’unica cosa che mi sento di suggerire, a parte farsi seguire da un veterinario dal vivo, è valutare la possibilità di un disturbo metabolico che causi iperfagia, addome a botte e aumento dei valori epatici. Uno dei sintomi più comuni e tipici della leishmaniosi è la perdita di appetito, motivo per il quale, stando alla sua mail, non mi sembrerebbe attualmente giustificato un nuovo ciclo di trattamento anti-leishmania.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
salve dottoressa,mi chiamo massimo e ho una cagna operata circa9 mesi fa di tumore alle mammelle..le è stato asportato tutta la fila di mammelle...volevo
sapere se si può sviluppare di nuovo questo tumore..
grazie

18/11/2009
 

Gentile Massimo, certo che a questa domanda non si può rispondere “no”.
La  risposta in realtà dipende dal tipo di tumore, dai margini chirurgici e dalla presenza di metastasi a distanza. Per essere rassicurato dovrebbe far ricontrollare ora la cagnolina, avendo in mano possibilmente il referto dell’esame istologico effettuato sulla mammella asportata ai tempi dell’intervento.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Carissima Dott.ssa Bevere,
ho un cane di 8 anni sempre vivace e improvvisamente da alcuni giorni non ha male al collo e non riesce più a salire in macchina. Io abito a Canelli nella provincia di Asti. Mio padre ha portato il cane dal veterinario di fiducia, il quale dopo avergli fatto le radiografie e gli esami, ha detto che si tratta di cervicale e artrosi. Gli ha somministrato un'iniezione di cortisone e dopo un giorno 3 infiltrazioni. Oggi dopo 3 giorni sembra essere peggiorato.
Continua a non uscire dalla cuccia. Mi può consigliare uno studio specializzato vicino a casa mia ( magari anche a Torino)in questa patologia al  quale posso rivolgermi o cosa posso fare?
Grazie!
orietta

19/11/2009
 

Gentile Orietta, potrebbe andare all’università di medicina veterinaria di Torino.

Un grande in bocca al lupo, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve Dottoressa,
le scrivo per chiederle consigli circa una gattina di un mese e mezzo trovata abbandonata 5 giorni fa.
La sto tenendo a casa mia nell'attesa di trovarle un padroncino amorevole.
Comunque quando l'ho trovata aveva una pancia tonda e gonfissima. Ora le sto dando fermenti lattici e sta molto meglio. Vorrei un consiglio per l'alimentazione. Le prendo la carne in scatola e le crocchette per micini. E ho pensato anche di darle il latte in polvere (primolatte gattino). Però ho notato che passata una mezzoretta dall'aver bevuto il latte,  dall'occhio sinistro uscivano dei "granuli"bianchi... forse ho sbagliato le dosi (acqua-latte) o crede che le faccia male?
La ringrazio per l'aiuto
Serenella
Lodi
 
20/11/2009

 

Gentile Serenella, non vedo alcuna correlazione tra l’assunzione di latte e quello che sembrerebbe (anche se la sua descrizione è un po’ “strana”) un leggero scolo oculare. Io suggerirei piuttosto di controllare che la gattina non soffra di congiuntivite.
L’addome così dilatato può dipendere dalla presenza di parassiti intestinali.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa, sono Vittorio, il mio gatto maschio sterilizzato, di circa sei anni ,sieropositivo ,di peso superiore ai cinque chili, è stato in cura per 30 giorni per una dermatite ai polpastrelli. Le pasticche che gli sono state somministrate sono xeden 50 mg  ,mezza pasticca al giorno.Dopo questa cura il gatto è migliorato moltissimo , ma su un polpastrello è ancora presente una crosticina. Il veterinario mi ha detto di sospendere il trattamento perchè la dermatite è sotto controllo e che ,per il fatto che è sieropositivo, di fatto non potrà mai guarire del tutto. Sono un po' preoccupato perchè il mio micione vive con altri tre mici e ho il terrore che risanguini e che possa infettare gli altri. Lei avrebbe suggerimenti da darmi, è vero che non potrà mai guarire ? La ringrazio anticipatamente dei consigli che potrà fornirmi. Grazie. Vittorio

20/11/2009

 

Gentile Vittorio, il FIV (dal quale il gatto non guarisce) è un virus scarsamente contagioso ed estremamente labile nell’ambiente esterno. Se i gatti tra loro vanno d’accordo e non si infliggono morsicature profonde lei può stare assolutamente tranquillo perché l’eventualità del contagio è da escludere.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott.ssa Bevere,
è stato prescritto al mio cane di 13 anni un ciclo di 7 giorni di Ronaxan 250.
Il veterinario mi aveva preannunciato che, nel leggere il bugiardino, avrei riscontrato una discrepanza tra il dosaggio consigliato e quello prescritto. Per circa 30 Kg dovrebbe assumere una cp al giorno, mentre mi è stato indicato di dargliene 2 la mattina e 2 la sera: 4 volte il consigliato!
E’ una prassi normale o eccezionale ma sperimentata?
Grazie
Paolo - roma

21/11/2009

 

Gentile Paolo, il dosaggio abituale della doxiciclina è di 10 mg/kg/die (300 mg nel suo caso), quindi la prescrizione di 1000 mg al giorno, per quanto mi riguarda, avrebbe bisogno di qualche giustificazione. Non conosco un protocollo che preveda questa posologia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dottoressa Bevere,
Le scrivo per chiederle un prezioso parere: qualche giorno fa, durante gli esami di routine, al mio gatto persiano di 13 anni è stata riscontrata una cardiomiopatia ipertrofica; il gatto sta benissimo ( fatta eccezione per il valore della creatinina leggermente elevato ), tuttavia, il veterinario mi ha prescritto una pastiglia di FORTEKOR al giorno, a vita, integrata con una capsula di ATENULOLO al giorno, anche questa a vita.
A suo avviso è opportuno intraprendere la terapia, oppure, viste le ottime condizioni di salute, è meglio evitare di iniziare con una cura a vita, con tutte le eventuali controindicazioni del caso?
La ringrazio, cordiali saluti

23/11/2009

 

Gentile signora o signore, è assolutamente opportuno.
Le complicanze della malattia del suo gatto sono gravi e imprevedibili, pertanto ben si adatta a questo caso il principio che è meglio prevenire piuttosto che curare.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott.ssa,
L'avevo contattata per via del mio cagnolino di 11 anni affetto da Lehismaniosi, con problemi di stomaco, alito e milza gonfia.
Intanto la volevo ringraziare per aver risposto alla mia mail, poi mi scuso se ho fatto confusione nella descrizione dei sintomi. Quindi lei crede che il per l'iperfagia o scite ci sia una cura diversa da quella per la lehismania?forse non sono stata molto chiara comunque il fegato è intossicato.C'é comunque  qualcosa che lo aiuti anche con i denti dove sicuramente ci sarà un alitosi?  le ripeto col mio veterinario abbiamo dato sia il legalon che lo stromogil ma mai avuto effetto.ha qualche cura da consigliarmi?  Comunque scrivo dalla Calabria Prov(VV). grazie ancora!! Alessandra. 

24/11/2009

 

Gentile Alessandra, purtroppo non posso fare altro che ripeterle quello che le ho già scritto, ma proverò ad usare altre parole. E’ molto difficile che la sintomatologia del suo cane sia dovuta alla leishmaniosi, in quanto questa malattia determina quasi invariabilmente diminuzione dell’appetito e calo di peso. Il suo cane, al contrario, manifesta aumento dell’appetito. Le due principali malattie che possono essere associate a questo sintomo sono il cushing (compatibile anche per via del profilo epatico del suo cane) e, al limite, il diabete mellito (meno probabile nel suo caso).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa, la mia gatta di circa 8 anni (l'ho adottata 2 anni fa per cui il veterinario mi ha dato un'eta' approssimativa)necessita di un intervento chirurgico per asportazione di noduli mammari di dubbia natura.
I suoi valori renali sono :azotemia 89, creatinina 2,9 ,fosforo 8.La sto attualmente tenendo "in equilibrio" con una cura omeopatica e con alimentazione specifica.Volevo chiederle se l'anestesia necessaria per l'intervento presenta dei rischi particolari data la sua condizione.Inoltre 2 anni fa risulto' positiva al test per la peritonite infettiva felina, anche se non ha mai manifestato sintomi.
Sono molto preoccupata per l'intervento e per i relativi rischi in un soggetto con un quadro gia' compromesso.
La ringrazio per la sua cortese attenzione.
Silvia

25/11/2009

 

Gentile Silvia, la funzionalità renale in base agli esami appare alterata, quindi l’anestesia generale presenta sicuramente dei rischi maggiori rispetto a quelli che comunque ogni procedura anestesiologica comporta. Del resto l’intervento chirurgico risulta necessario. In questi casi, prima di procedere all’anestesia generale, di solito si sceglie di stabilizzare al meglio la situazione metabolica attraverso almeno della fluidoterapia e, nel suo caso, direi anche dei chelanti del fosforo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Carissima dottoressa mi chiamo francesca  e le scrivo da genova ho un meticcio di circa 2 anni e mezzo che di punto in bianco un capezzolo sul pene ha spurgato un liquido giallognolo che ha dato origine ad una pallina sempre giallognola...dopo due giorni l'ho portato dal veterinario a far controllare e spremendola ha detto che secondo lui poteva essere una pallina di grasso. Mi ha dato da fare degli impacchi di amuchina per un paio di giorni e di passare una pomata (iruxol) per circa una settimana ora quella pallina c'è sempre...sembra piu' che altro come una crosticina di sangue (tenga presente che il veterinario quando ha spremuto la pallina ha pure asportato così manualmente del tessuto infatti li x li al cane usciva un po' sangue ) molto molto dura...ho deciso di riportare il cane a fare vedere sempre dallo stesso veterinario che mi ha suggerito di cercare di ammorbidire la parte con una crema super idratante tipo il babygella...attualmente sono tre giorni che gliela sto passando 3/4 volte al giorno ma la pallina appare sempre come una crosta durissima....che fare??? Portarlo dallo stesso veterinario? Attendere ancora qualche tempo oppure cambiare e portarlo da un altro??
E' possibile che un cane abbia un capezzolo proprio sul pene?? E se si è possibile che il capezzolo stesso spurghi??
 
26/11/2009

 

Cara Francesca, su quella piccola neoformazione va semplicemente eseguito un esame citologico (il cosiddetto “ago-aspirato”). Con questo esame verrà con tutta probabilità chiarita la natura della lesione e si potrà così procedere ad una terapia più mirata.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera mi chiamo Patrizia e scrivo da Padova.......volevo chiederle un parere........la  mia kerina, yorky di 6 anni del peso di 7,8kg, circa 2 settimane fa è stata operata d'urgenza per una piometra sbriciolata....l'intervento è andato benissimo e keirina sta da Dio adesso,era calata a 7 kg ma li ha ripresi quasi tutti, prima dell'intervento pesava 8,2 kg........il fatto però è che quando siamo andate a togliere i punti,in clinica ci hanno comunicato l'esito di un ago aspirato che hanno effettuato su un nodulino vicino alla mammella inguinale, tra la prima e la seconda.......questo ago aspirato è stato fatto senza neanche avvisarci e io non mi aspettavo questo shock..keirina ha quel nodulo esattamente da novembre dell'anno scorso, quando dopo una gravidanza isterica si è presentato grande come un chicco di riso.......io volevo toglierlo subito ma le veterinarie che avevano prima mi hanno detto di tenerlo sotto controllo e non toglierlo perchè sicuramente benigno,con il successivo calore è aumentato per poi rimanere stabile fino a giugno di quest'anno,data dell'ultimo calore,che è aumentato un po per poi rimanere ancora stabile...........il nodulo alla palpazione è molto mobile,si sposta da una parte all'altra,è di circa un centimetro di larghezza,uno di altezza e 2 o 3 mm di profondità.......le riporto qua di seguito l'esito citologico e spero mi possa dare un consiglio.ho paura di perdere la mia piccolina,quanto ancora potrà vivere piu o meno,non le chiedo certezze ovviamente,ma piu o meno quanto starà ancora con me......il nodulo lo toglieremo il 21 dicembre.
Esito:  Esfoliazione di elementi epiteliali a scarso citoplasma cuboidale indistinto,leggermente basofilo,recanti nucleo rotondo modicamente dismetrico a cromatina irregolare,occasionalmente nucleolato,organizzate in strutture di aspetto trabecolare.
Quadro citologico di neoplasia epiteliale con modesti aspetti ti atipia cariologica;necessaria stadiazione clinica ed escissione chirurgica per approfondimenti e specifiche di tipo istopatologico.
Lastre in 3 proiezioni negative per metastasi e eco addome negativa.
 Rimango in attesa di una sua cortese risposta e colgo l'occasione per inviarle i miei piu cordiali saluti.
Patrizia

26/11/2009

 

Gentile Patrizia, ma quanti puntini! Le indicazioni fornite dall’esame citologico non sono per nulla tragiche e direi anzi che sono assai poco preoccupanti, ma effettivamente rendono l’intervento di mastectomia consigliabile. Non abbia timori ingiustificati, ma segua il consiglio assolutamente appropriato dei colleghi.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve dott.ssa Bevere,
ho purtroppo un problema, molto particolare con il mio cane che ha 7 anni e mezzo.
A causa di un cattivo odore persistente in bocca, mi hanno prescritto un antibiotico lo stomorgil, tutto questo circa 2 anni fà.
Poi 1 anno fà, gli è stata fatta una pulizia dei denti, molto approfondita, con sollevamento della gengiva e pulizia accurata denta per dente  A questo punto, tutto è precipitato. Ha cominciato ad avere grossi problemi si salivazione e di ulcere gengivali, che con la cura antibiotica venivano parzialmente guarite, per dopo ritornargli prima dopo 1 mese, poi dopo 3 settimane e via via così.  E stato curato per Candida in bocca, e purtroppo, dopo 1 anno di vari tentativi, parecchie medicine e consulti da vari veterinari, non sono ancora riuscito a risolvergli questo problema, anzi sempre peggiorando.
Finalmente dopo una biopsia, sono arrivati a diagnosticarli un qualcosa che avesse significato : "Stomatite Pasmacellulare".
Adesso stò dandogli cortisone e antibiotico da ormai 2 mesi.
Mi hanno detto che è l'unica cura possibile, nel cane questa è una malattia rara. Ormai è + di 1 anno che stò dando varie medicine a questo povero cane.
Volevo chiederle se è possibile magari, una cura più lieve e se posso aiutarlo con un cambiamento di alimenti o dargli qualcosa che possa aiutarlo a sopportare questa cura ( .... tipo aloe vera, alimenti + leggeri, ecc..)
Prima di addentrarmi nella sua "storia" clinica, volevo chiedere se il suo laboratorio se ne occupa, o se gentilmente mi sà indicare dopo posso chiedere.
La ringrazio anticipatamente
Dino

28/11/2009

 

Gentile Dino, per una risoluzione definitiva potrebbe rendersi necessaria l’estrazione dei denti. Provi però a sentire se la dott.ssa Margherita Gracis (Milano) le offre qualche alternativa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve sono francesco. Da circa sette gioni ho comprato questo cucciolo di bichion frise' di 3 mesi. questo cane nn e' mai stao vivace e appena messo piede in casa ha incominciato a tossire. L'ho portato dal veterinario e subito a sospettato avesse il cimurro. Abbiamo fatto una cura di 10 giorni a base di sciroppo antibiotico e vitamine ma il cane nn ha risposto alle cure ma anzi aveva  sempre piu crisi di tossesecca, il naso cacciava muco verdastro. Il cane ha sempre mangiato e defecato bene pero' sempre passivo si alzava solo per mangiare.L'ho riportato dal veterinario e ha detto che il cane lo deve tenere in cura lui tenendolo sotto osservazione altrimenti rischiava di morire.il cane ha anche il vaccino contro il cimurro fatto il 5 11 09. vorrei chiedere da voi cosa possa avere il mio cane se oltre al cimurro abbia forse una forte bronchite. vi ringrazio e spero in una vostra risposta.

29/11/2009

 

Gentile Francesco, i cuccioli possono avere una bronchite o una broncopolmonite batterica anche senza bisogno del cimurro, però certo che non si può escludere, quindi dire “potrebbe avere il cimurro” non è sbagliato. Come non è sbagliato dire che potrebbe avere qualsiasi altra malattia respiratoria infettiva. Il guaio in questi casi è arrivare ad una diagnosi e ad una terapia efficace senza dissanguare il proprietario, che pensava di portarsi a casa un generatore di gioia e allegria e invece si ritrova con un piccolo paziente da curare e con una fonte di apprensione e dispiacere. Mi dispiace molto, immagino che avrete già avvisato il negozio. Non ho la soluzione per voi. Se il cucciolo risponde rapidamente ad una terapia aggressiva di tipo antibiotico, molto bene. Se così non fosse, dovrete decidere come vi volete comportare, quali sono le vostre priorità e se volete tutelare maggiormente questo cucciolo malato e sfortunato o piuttosto la vostra tranquillità di “acquirenti”.

Un grande in bocca al lupo, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dottoressa,
ho un cane dalmata di 13 anni che si chiama Poker. Da un po'soffre di artrosi, credo, vista l'età.
Tutto è iniziato un anno fa con un po' di rigidità articolare, difficoltà a salire sulla poltrona che abbiamo sostituito con un cuscino...
Da 3 giorni non poggia più la zampa anteriore destra, con alti e bassi, e oggi ha passato tutto il giorno a leccarla a livello del rostro anche se non sembra abbia dolore alla palpazione, anche gli arti posteriori sono rigidi.
Io sono medico, ma non so che pensare, e non conosco le terapie canine.
Domani in più ho appuntamento col mio veterinario per asportare un papilloma congiuntivale che temo vorrà effettuare in anestesia generale. E'un essere preziosissimo per me e fin ora è stato sempre in forma.
Sperando che domani tutto vada bene, spero mi possa dare qualche consiglio per la situazione articolare, in cui è specialista.
Mille grazie, Elisa C.

30/11/2009
 

Gentile Elisa, i cani di questa razza soffrono comunemente di artrosi, soprattutto in età avanzata. E’ necessario però confermare la diagnosi attraverso la visita ed eventualmente l’indagine radiografica. In base agli elementi raggiunti si potrà impostare una terapia adatta, probabilmente di tipo multimodale (antinfiammatoria, analgesica, nutraceutica, dietetica e riabilitativa) e vedere finalmente diminuire la zoppia e la rigidità articolare.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve io abito in Sardegna. Ho adottato la mia cagnolina al canile che tra l'altro offriva la sterilizzazione gratuita. Quindi 10 giorni fa ho portato la mia cagnolina di 7 mesi fa a fare l'operazione di sterilizzazione e insieme le è stata rimossa un'ernia ombelicale. Oggi son tornata al canile per togliere i punti e con il veterinario abbiano notato che dove c'erano i punti dell'ernia si era formata una pallina di grasso e lui ha detto che non era nulla di grave; tuttavia ora ho notato che la pallina è cresciuta un po' e se possibile vorrei avere un parere per essere sicura se è giusto lasciare così o se devo fare qualcosa.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.

30/11/2009
 

Gentile signora o signore, probabilmente si è rilasciato qualche punto sulla linea di sutura nella regione ombelicale, proprio dove è stata ridotta l’ernia. In questi casi ci sono un paio possibilità: si può lasciare tutto così (in pratica è come se l’intervento sull’ernia non fosse mai stato eseguito), oppure si può effettuare la revisione chirurgica, ripetendo e correggendo il primo intervento. La revisione chirurgica risulterebbe però necessaria solo se la breccia erniaria (modificata durante l’intervento fallito) fosse tale da consentire il passaggio non più soltanto di un po’ di grasso ma anche di un’ansa intestinale. Questa evenienza si valuta durante la visita.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere  
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