Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

quarantasettesima pagina

Carissima dattoressa sono entrata nel suo sito casualmente e vorrei farle delle domande a proposito della mia cagnolina Sissy yorkshire di 14 anni.Da 2 anni è ceca completamente, ci sente poco solo i rumori o i suoni forti e l’olfatto lascia un po a desiderare (è sempre stata una pigrona e non l’ha mai sviluppato abbastanza). Il problema è questo gli anno riscontrato un’insufficenza renale e sta prendendo a vita (1/2 pastiglia da 2.5mg.) di Fortekor e abbiamo cambiato l’alimentazione con delle pappe specifiche (k/d della hill’s).Negli ultimi 6 giorni ho notato che ha ripreso a bere piu’ frequentemente (ci siamo accorti dell’insufficenza renale facendo gli esami xche’ beve tanto) forse perche’ in questi giorni fa più caldo , ma soprattutto fa la pupu’ un po gelatinosa e a volte sembra come se fosse in un “budello”. Questo mi preoccupa .Circa 20 giorni fa l’ho portata al pronto soccorso perché era agitata e sembrava dovesse vomitare ma non l’ha fatto pero’ ha perso i sensi cadendo su un lato e tirando le zampine , in giro di un quarto d’ora è successo 2 volte ,mi sono spaventata tantissimo l’ho agitata e si è ripresa.Gli ultimi esami  dicono lieve iperfosfatemia,aumento alp glicemia 61:

ESAMI DEL SANGUE :
ALP UI/L : 400    PRIMA DELLA CURA MIN.23 – MAX 212
PROTEINE TOTALI g/dl : 8.2   PRIMA DELLA CURA 13.7
CREATININA : 0.6    PRIMA DELLA CURA 2.2
CALCIO : 12.2   PRIMA DELLA CURA 22.4
FOSFORO mg/dl : 5.7     PRIMA DELLA CURA 8.2
ESAME ECOGRAFICO:
fegato normale
milza normale tratto g.e. nella norma
rene dx normale x eco struttura e dimensione surr.dx 4.8 mm
rene sx normale x eco struttura e dimensione surr. Sx 4.9 mm
vescica parete co stratigrafia conservata,alitiasica
Mi sa dire se va tutto bene o mi devo aspettare il peggio?
P.S. quando mangia gli si gonfia tantissimo la pancia e sembra sempre che brontoli anche se sta dormendo.
Grazie Mille
Barbara


03/07/2009
 

 

Gentile Barbara, il problema renale è assolutamente compensato e non vedo alcuna correlazione con quello che è accaduto, in quanto lei descrive esattamente una crisi epilettica: questa non può avere nulla a che fare con i reni di Sissy. Io suggerirei di ripetere la glicemia (per capire se quel valore tanto basso possa essere un errore di laboratorio) e di valutare la sua Sissy più che altro dal punto di vista neurologico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno gentile dottoressa Bevere. Le scrivo dalla provincia di Treviso e mi chiamo Valeria.
Abito in aperta campagna e stamattina 6 luglio la mia dolce splendida alanotta di cinque anni mi ha fatto temere per il peggio. Appena sveglia ho notato che non era sulla sua branda, infatti era distesa in giardino con l'addome rigonfio e ci ha guardati con aria disperata. Mi sembrava una torsione di stomaco in fase iniziale. Ho subito chiamato il veterinario per avvertirlo che mio marito gli stava portando il cane, che fosse pronto ad intervenire al loro arrivo. Dopo un ora mio marito mi ha telefonato dicendomi che Kira non era in pericolo di vita. Secondo il dottore aveva bevuto troppo durante la notte, ieri ha fatto molto caldo ma la nottata un temporale ha rinfrescato parecchio e oggi non fa caldo, ed aveva lo stomaco e l'intestino pieno di acqua. L'ha mandata a casa con l'avvertenza di non farla bere o mangiare e di farla passeggiare per brevi tratti. Gli ha fatto un'iniezione di antidolorifico per evitare (ha detto) che sentisse dolore e quindi si rifiutasse di evacuare. Gli ha riscontrato una temperatura di 38,5 (io pensavo fosse normale). Al suo rientro a casa Kira aveva una sete spasmodica, come prescritto dal veterinario, non gli abbiamo lasciato acqua a disposizione. Kira ha passeggiato un po', ma senza entusiasmo. Non è più gonfia e si sentono gorgoglii nella sua pancia, ma è tutta calda calda ed ha le zampe sudate. Vuole stare appoggiata..seduta in braccio è triste. Mi fido del mio veterinario perché ha una vasta esperienza..ma sono perplessa. Cosa ha Kira? Può essere una infezione da zecche? Lei ha l'antizecche spot on ma nei campi intorno a casa mia ci sono le pecore e spesso ho trovato zecche addosso ai miei cani nonostante l'antizecche. Se mi volesse dare il suo parere sarei più tranquilla, la ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente, Valeria


06/07/2009 
 

Gentile Valeria, la sua mail non mi permette di sospettare in modo specifico una patologia, ma quello che mi sento di dirle è che non trovo alcuna giustificazione per impedire l’assunzione di liquidi in un cane che sta male e che manifesta sete intensa (“spasmodica”!), senza conoscere le ragioni fisiologiche o, più probabilmente, patologiche di un tale bisogno di liquidi e senza garantire l’adeguata idratazione attraverso un’infusione di liquidi per via endovenosa. Solo per questo motivo io suggerirei di sentire rapidamente un altro parere.

Cordialmente dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,circa 1 mese e mezzo fa fa ho preso una gattina allora di 2 mesi da una conoscente che la teneva dentro casa coi fratellini.La gattina manifestava prurito alle orecchie,ma non aveva altri sintomi.Dopo 2 settimane ho trovato 3 gattini  orfani e non volendoli lasciare morire di fame li ho presi e li ho tenuti isolati dalla gattina x qualche giorno,nel frattempo un gattino e' morto quasi subito.Gli altri si sono ripresi,li ho sverminati,niente pulci,ma x sicurezza gli ho trattati.Ho per 2 giorni fatto incontrare i gattini con la gattina per qualche ora lei non era contenta,e il terzo giorno la gatta si e' cosi' grattata da farsi uscire una crosta tra il sopracciglio e l'orecchio.Ho pensato fosse meglio portarla dal veterinario.L'hanno visitata due ragazze molto giovani che hanno escluso gli acari,ma che non mi hanno saputo
dire cosa fosse con sicurezza,e mi hanno consigliato di trattarla con itraconazolo,di tenerla isolata dagli altri e di dare agli altri gattini,molto piccoli l'itraconazolo solo se necessario e invece di lavarli con clorexyderm.Io pero' ho visto anche il gatto piccolo grattarsi e quindi ho dato a tutti e tre l'itraconazolo e ai piccoli ho fatto lo shampoo con clorexyderm.Ora li sto trattando da dieci giorni(terzo giorno di pausa)La gatta ha un diradamento del pelo e non ha piu' croste ne prurito ma le ultime volte dopo l'itraconazolo sbavava un sacco(e' pericoloso?),il gattino ha un lieve diradamento sulla testa che pero' mi sembra si stia estendendo ma non ha croste ne prurito,il terzo,che sto trattando cmq, non ha niente.E' normale questo diradamento???E' dovuto alla tigna o in parte all'itraconazolo stesso?
Ho la gattina in veranda e i gattini in una stanza che disinfetto con candeggina tutti i giorni,e li tocco coi guanti o cmq mi disinfetto le mani anche perche ho un bimbo di 5 anni a cui non faccio toccare i gatti e che tengo lontano x evitare li contagino la tigna!!!la sett prox devo rifare un altro ciclo  con l'itraconazolo...quando li potro' considerare guariti e non piu' contagiosi????Grazie!!!

06/07/2009 

 

Gentile signore o signora, l’itraconazolo nel trattamento della dermatofitosi è associato, nella quasi totalità dei casi, a guarigione clinica in tre settimane di terapia intermittente (quella che sta seguendo lei), anche in assenza di disinfezione ambientale. Vada tranquilla.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere  

Gentile Dott.ssa Bevere,
Le ho scritto l’anno scorso per la mia gattina FIV + di 13 anni, che aveva problemi al fegato e ai reni. Oggi è mancata in seguito ad un edema polmonare e non riesco a darmi pace, perché temo che qualcosa possa avere affrettato la sua fine. Ignoravo che fosse cardiopatica, perché non aveva mai avuto sintomi. Da qualche tempo soffriva di crisi passeggere di inappetenza; venerdì scorso le ho dato del patè a basso contenuto proteico, che aveva già preso altre volte ed ha avuto un episodio di diarrea. Le ho somministrato dell’enterogermina ed è migliorata; martedì ha manifestato gli stessi sintomi, dopo aver mangiato un patè della Hill’s. Era calda e piuttosto depressa da diversi giorni, oltretutto improvvisamente ha cominciato a miagolare in modo strano, con toni acuti, come se fosse afona. La notte aveva la febbre a 39°, misurata da me con un termometro pediatrico e si lamentava, sempre più depressa. Spaventata, le ho somministrato mezza pastiglia di Baytril da 50 mg. Il giorno dopo ho chiamato la veterinaria, che è venuta a casa ed ha constatato un arrossamento della gola, quindi le ha somministrato un’iniezione di cortisone, dicendomi di continuare con il Baytril.  Io ho espresso qualche perplessità sul cortisone, non pensando al cuore ma ai reni. La veterinaria mi ha rassicurato dicendo che la dose era minima. Le ha fatto un esame del sangue e la sera mi ha comunicato i risultati, che per la sua condizione, non erano poi così male. Non vi erano infezioni batteriche, ma la bilirubina ed i valori epatici erano un po’ alti. Durante la notte ha avuto una crisi respiratoria, che l’ha lasciata spossata e quasi incapace di muoversi.  L’ho portata in una clinica veterinaria dove le hanno fatto una radiografia ed hanno constatato un edema polmonare, forse di origine cardiaca. Non l’hanno sottoposta subito a ecocardiogramma perché stava male e l’hanno ricoverata sottoponendola a terapia a base di diuretici ecc., mettendola nella gabbia ad ossigeno. Oggi è morta. Sono assalita da mille dubbi e rimorsi che non mi danno pace, due in particolare: il cortisone può avere aggravato le sue condizioni? La visita della veterinaria può averla stressata al punto da provocare la crisi? Sarebbe ancora viva se non l’avessi fatta visitare la prima volta?
I veterinari da cui l’ho portata non hanno dato particolare peso al fatto che avesse fatto un’iniezione di cortisone, anche se sulla sua cartella lo hanno scritto, insieme al fatto che era FIV positiva. A loro non ho chiesto nulla; mi hanno detto che la diarrea poteva già essere un sintomo e così la febbre, ma vorrei anche il suo parere: la gattina era già prossima alla morte, anche se non lo dava a vedere?  Nessuno ha saputo dirmi se questi edemi polmonari sono immediati o graduali.
La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia
Gabriella

07/07/2009 

 

Cara Gabriella, ma quali ragioni ci sono per pensare che la prima visita medica abbia accelerato il decesso di un animale anziano, con compromissione di reni e fegato, e per di più colpito già prima della visita da sintomi piuttosto gravi? Non sarebbe più facile e giusto (e onesto) pensare che la sua anziana e malata gattina sia deceduta nonostante i tentativi dei veterinari? Io davvero non capisco questo bisogno di dare la colpa a chi ha prestato assistenza.
Rispondo alle sue domande: un’iniezione di cortisone non può essere responsabile del decesso. Lo “stress” di una visita veterinaria (domiciliare, per di più) non può causare edema polmonare. In generale lo stress acuto, anche grave, non causa morte nel gatto. La terza domanda è davvero difficile per me: ripeto, ma come può pensare che la morte della sua gatta dipenda dal fatto che la sua veterinaria l’abbia visitata? Ma cosa può averle mai fatto questa povera dottoressa?
I veterinari del pronto soccorso non hanno dato peso all’iniezione di cortisone perché infatti si tratta di un evento del tutto irrilevante.
Infine, per concludere, le malattie possono insorgere più o meno gradualmente, ma nel gatto quello che spesso si verifica è lo scompenso improvviso, di modo che un animale apparentemente sano, di colpo accusi sintomi molto gravi, fino al decesso, senza che nessuno possa fare niente per impedire il naturale decorso della malattia. Spesso l’affezionato proprietario non è preparato all’evento e resta incredulo e dolente di fronte a quello che è un vero e proprio lutto… ma non per questo si deve cercare la colpa in chi ha prestato aiuto. Non fa bene e non è giusto.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

   
Gentile d.ssa Bevere,
ho un cane cardiopatico di 13 anni di nome Black. Da poco più di un mese è in cura con Fortekor, 10 mg al giorno. Dopo qualche giorno dall'inizio del trattamento ho notato che Black  abbastanza spesso "simula" degli accoppiamenti ed eiacula. Mi chiedevo se questo possa essere un effetto collaterale del farmaco oppure sia un problema indipendente. Se si tratta di un problema indipendente può essere indice di qualche patologia oppure è normale per un cane di quell'età?
Volevo inoltre chiedere se sia possibile sostituire il Fortekor con l'analogo medicinale umano (Cibacen 10 mg) che ha un costo molto inferiore.
La ringrazio anticipatamente della cortese attenzione.
Un saluto
Elisa - Lomello (PV)

07/07/2009 

 

Gentile Elisa, il comportamento da lei descritto non è un effetto collaterale noto del farmaco. Per sapere da cosa possa dipendere andrebbe eseguita una buona raccolta anamnestica e il cane andrebbe visto direttamente: purtroppo da qui io non la posso aiutare a scoprire la causa del fenomeno.
Per quanto riguarda la sostituzione del farmaco ad uso veterinario con quello ad uso umano, dal punto di vista del cane non ci sono assolutamente controindicazioni: il principio attivo infatti è proprio lo stesso.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dott.ssa sono l'amico piu fedele di campanello una gattone di circa sei kg che e' diventato fiv e felv positivi lui e' robusto ma non mangia dopo una cura di rochefin antibiotico per la febbre ho deciso di passare all' interferone omega spero gli sia d'aiuto.
una cosa strana lui non mangia nessun cibo anche se ha il meglio sotto il naso, ma da pochi giorni ha iniziato a bere con passione, sembra non riesca a mettere niente in bocca eppure lo sorpreso un giorno fa' a mangiare i granuli della sua lettiera sgranocchiando con i denti non sembra strano anche a lei questo comportamento>?
per tutto il resto credo di sapere a cosa vado incontro ma campanello e' parte di me e io sono cosi arrabbiato davanti a questa cosa che fino all' ultimo combattero' con lui anche se devo dire che dopo che ha iniziato a bere acqua ha iniziato a pulirsi con la lingua abitualmente e il suo comportamento non e' proprio dimesso.
non so se lìinterferone potra' restituire un equilibrio fra il bene e il male ma vi voglio tentare.
se le e' possibile qualche consiglio da darmi le saremo molto grati sia io che lui
cordialita' Angelo Fontanella e Campanello

07/07/2009 

 

Gentile Angelo, il sintomo che lei descrive si chiama pica e nel gatto quando è associato a disappetenza o anoressia, denuncia di solito che è in corso una malattia molto grave, non necessariamente a carico dell’apparato gastroenterico. Non so dirle esattamente da cosa dipenda, ma ho osservato l’ingestione della lettiera quasi esclusivamente in gatti colpiti da una malattia grave in fase terminale.
Purtroppo è comune che nei gatti colpiti da leucemia felina virale, una volta iniziata la malattia, questa non subisca più arresti e che rimanga praticamente indifferente a tutti i tentativi terapeutici. Mi auguro naturalmente che il suo Campanello faccia eccezione a questa triste regola generale.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve D.ssa Bevere,
le scrivo in merito al mio Rudy, persiano di quasi 15 mesi che ha problemi alle prime vie aeree.
Premetto che: ho preso Rudy a 4 mesi che già starnutiva emettendo muco che spesso aveva anche fuori dal nasino, anche i cuccioli che c'erano con lui starnutivano.
Una volta a casa e portato nella clinica di fiducia, iniziammo una cura col Vibravet, che non diede alcun risultato.
Un mese dopo mi diedero una cura col Therios, che fece sparire ogni sintomo di "malattia" durante tutta la cura, ma al termine riprese tutto esattamente come prima.
Fin qui mi si parlava di rinite e visto che il problema sussisteva una delle veterinarie inizio a prospettarmi la possibilità di 1 polipetto nasofaringeo, consigliandomi una TAC.
Per diversi motivi e per il costo ci riflettei su mesi, continuando a documentarmi e scrivendomi con due dottori dell'università degli studi di Milano.
Il macchinario della TAC era rotto e comunque mi venne detto da uno dei due dottori che dal suo  punto di vista, l'esame radiografico convenzionale poteva essere sufficiente per la diagnosi e tale esame, da eseguirsi sempre in anestesia generale, poteva essere effettuato anche dal mio veterinario che invece sosteneva che da una normale radiografia non si sarebbe necessariamente vista la causa della "malattia".
Passò altro tempo, gli starnuti cessarono ma la cattiva respirazione no, sopratutto durante i pasti, feci vedere Rudy dal primario della clinica, oscultò per bene i polmoni e li dichiarò puliti e liberi, decretando un'infiammazione delle prime vie aeree mi diede una cura di Soldesam che scoprii dopo esser cortisone, comunque anche questa volta tutti i sintomi cessarono solo per la durata della cura per poi riapparire identici a prima, così il primario disse che presumeva fosse calicivirus, quindi incurabile.
Documentandomi su calicivirus, herpes e simili, iniziai a dare a Rudy estratto di Ribes nero, indicato come decongestionante naturale (il primario non aveva nulla da eccepire), fino ad arrivare a dare L-Lysyne ed Engystol per alzare le difese immunitarie e cercare di "congelare" qualsiasi virus fosse.
Da poco ho fatto fare il tampone nasale ed oculare per verificare se fosse calicivirus o herpes ma i risultati sono entrambi negativi, così la d.ssa torna a ripropormi la TAC alla ricerca di 1 eventuale polipetto.
Io però sono scettica e non so' più come muovermi.
Rudy che ormai non starnutisce più, è come se avesse le narici intasate dentro, perchè fuori raramente c'è muco, o meglio, ne trovo pochissimo due vote al dì, per il resto è vivace ed affettuoso quando vuole, l'unica cosa è la fatica che ha nel mangiare, quindi per fargli prendere peso ho dovuto provarne di ogni colore, solo le crocchette (kitten persian32) ne mangiava poche, con aggiunta di umido (schezir o almo) mangiava di più ma ne risentiva il suo intestino, quindi l'umido è stato eliminato fino a quando non ho scoperto la dieta Raw, che ho personalizzato, macinando quagliette che poi surgelo in mini porzioni e man mano le mischio a crocchette (Hill's Nature's Best), portando così il mio piccolino al dignotoso peso di 3,3kg.
Frastornata da tanti pareri ed un po' avvilita, non demordo ed in cerca della causa della cattiva respirazione di Rudy, chiedo gentilmente il suo parere anche senza averlo visitato ma solo a conoscienza dei fatti.
Ringraziandola
porgo cordiali saluti
Silvia e Rudy
(Lodi)

07/07/2009 

 

Cara Silvia, per sapere di cosa si tratta probabilmente basta sottoporre Rudy all’esame radiografico delle cavità nasali (in anestesia generale) e all’esame del cavo orale (sempre in anestesia generale).
Se l’indagine radiografica associata alla visita fosse insufficiente ad ottenere la diagnosi (cosa improbabile), allora potrebbe prendere in considerazione la rinoscopia.

Cordialmente, dot.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa sono valeria la mamma di Kira l'alano, la ringrazio per la sua risposta. Per completezza l'aggiorno sulle condizioni della mia bambina. Quando l'altro giorno sono rientrata dall'ufficio a mezzogiorno, mio marito mi ha riferito che il veterinario lo ha chiamato alle 11.00 chiedendogli notizie del cane e gli ha detto di lasciarla bere ma non esageratamente. Kira ha dormito quasi tutto il giorno all'ombra sotto il portico, il pomeriggio ha orinato tre volte ma non ha defecato. Niente pappa la sera, sebbene l'addome fosse sensibilmente sgonfiato. Il giorno dopo, cioè ieri, Kira  è perfettamente in forma anche se ancora un po' stranita. Gioca, abbaia al cancello, beve normalmente, ha fatto la popò. di un colore bruno scuro e dura..diversa dalle sue feci usuali che sono color terra di siena e piuttosto morbide. Eppure non gli abbiamo cambiato alimentazione. Però una cosa c'è, ha mangiato una pagnotta di pane integrale raffermo (una di quelle grandi, tipo piatto piano). Mah
Il veterinario, che comunque è rimasto in contatto telefonico con mio marito tutta la giornata di lunedì ogni due ore, ha ribadito che Kira era gonfia di acqua e che doveva solo smaltirla. Devo fargli fare qualche esame da un altro veterinario?
Dottoressa, grazie per il suo servizio e per l'amore traspare dalle sue parole.


08/07/2009 

 

Gentile Valeria, direi di no, rimanga dove sta. Il collega, pur a distanza, ha tenuto la situazione sotto controllo e Kira ora sta bene. Se si dovesse verificare ancora un simile episodio in futuro, bisognerà però cercare di riflettere sulle ragioni che possono scatenare un tale comportamento nel cane. Ma speriamo che non accada più.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dott.ssa Bevere,
grazie per le sue parole rassicuranti. Desidero solo spiegarle che nella mia mail non intendevo assolutamente dare la colpa alla veterinaria, ma a me stessa. Temevo, con la mia ansia eccessiva, di aver potuto in qualche modo accelerare un evento forse inevitabile. Come Lei ha giustamente rilevato, la morte di un animale che fino a poco tempo prima stava bene lascia increduli e disperati. Insorgono mille pensieri ed angosce, che spesso sono immotivati.
Ho ringraziato la mia veterinaria per l’attenzione e la sollecitudine con cui ha seguito la mia gatta in tutti questi anni, aiutandola a superare più di un malanno e mostrandosi sempre pronta a visitarla a domicilio. Se la mia gatta è arrivata all’età di 13 anni, nonostante la positività al virus è sicuramente grazie a lei.

Gabriella

08/07/2009   

 

Cara Gabriella, grazie a lei. In questo caldo lunedì di luglio la sua mail è un perfetto buon inizio di settimana!

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
egregio dottore,sono una ragazza della provincia di caserta; ho trovato da poco nel mio giardino un gattino appena nato abbandonato da qualcuno.penso che non stia tanto bene perchè presenta nella parte inferiore del ventre, dove c'è la vescica un grosso gonfiore, tanto che il gattino non riesce a camminare bene. riesce a mangiare e bere, ma sono comunque  molto preoccupata perche è piccolissimo e piange sempre. anche se non è mio vorrei fare qualcosa. per questo ho pensato di chiederle se magari aspettando che cresce un pò, il problema si risolve da solo,o devo portarlo dal veterinario.grazie mille!! 
 
12/07/2009   
 

 

Gentile signora, direi… “la seconda che ha detto”! Ossia, il gattino può avere difficoltà di deambulazione solo perché come dice lei è piccolissimo, ma se lo porta da un veterinario le verranno date indicazioni più precise sul suo stato di salute e su come occuparsi di lui nel migliore dei modi.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
aiutooo ho la veterinaria in ferie,gentile dottoressa la mia cagnolotta si gratta tanto no pulci no forfora ,si alle varie allergie ,ma abitando i liguria mi chiedo che momento è per gli stimoli allergici nell aria??l alimentazione è sempre la stessa  dieta priva agnello e riso e di ingredienti che la possono far grattare non ce nulla ,mi chiedo cosa puo essere???la sera facciamo le corse nell erba che viene rasata e bagnata non credo trattata almeno spero ,ha ultimamente una strana abitudine di strappare l erba e leccare la terra ,indubbiamente sentirà gusti e odore che per noi son nulla ,,ma per lei saranno na manna . chiedo sarà  dovuto a questa abitudine il suo prurito ..meno male che di notte non si gratta ...aaspetto una sua gentile risposta e il rientro della nostra veterinaria!!!!!!!!!!!  dimenticavo in passato quando scoprimmo le sue intolleranze aveva anche gli enzimi del fegato alti ,,,,sarà di nuovo cosi???grazie infinite.

15/07/2009   

 

Gentile signora o signore, mi dispiace ma non ho proprio modo di aiutarla. A quanto vedo a lei non serve un parere, ma serve proprio un veterinario dal vivo che confermi alcuni aspetti della diagnosi e che le rilasci la prescrizione di un trattamento per controllare la sintomatologia attuale. Infatti negli animali atopici, nonostante la dieta, i trattamenti antiparassitari e l’igiene del mantello, in alcuni momenti dell’anno è necessario comunque ricorrere ad un trattamento farmacologico vero e proprio.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dottoressa Bevere,
ho un gatto di 7 anni che da circa un anno presenta vomito ricorrente (quasi tutti i giorni), accompagnato da fame e sete eccessive.
Il vomito si manifesta per lo più lontano dal pasto con conati e spruzzi violenti di residui di cibo mal digerito.
Il gatto è dimagrito parecchio, ma non presenta diarrea.
Dalle analisi del sangue non risultano problemi epatici o renali.
La glicemia è nella norma, tendente al basso.
Il valore della tiroide è leggermente più alto della norma.
Unico valore fuori norma sono gli eosinofili altissimi (8.000). Il gatto è stato sverminato, ma gli eosinofili continuano ad essere elevatissimi.
Potrebbe essere un'allergia a qualche tipo di cibo?
Ho notato che preferisce l'umido al secco e che vomita più spesso quando mangia cibo a base di pesce.
La ringrazio per l'attenzione e le invio cordiali saluti.
Ilaria T. - Morlupo (RM)

15/07/2009   

 

Gentile Ilaria, la sintomatologia del suo gatto è un po’ “ibrida”, nel senso che fame e sete eccessiva, dimagrimento, aumento dei valori della tiroide fanno pensare all’ipertiroidismo. D’altra parte però gli esami del sangue non mostrano segni di tireotossicosi (aumento di transaminasi e fosfatasi alcalina), rispetto alla lunga durata dei sintomi. Inoltre il suo gatto è un po’ giovane per essere affetto da tireotossicosi.
Il vomito cronico gastrico alimentare è un sintomo abbastanza comune in corso di intolleranza alimentare. Il fatto che il vomito sia quotidiano potrebbe spiegare la perdita di peso, la voracità e anche la sete eccessiva (sarebbe interessante controllare a questo proposito il peso specifico delle urine).
Io farei così: testerei l’ipotesi dell’intolleranza alimentare attraverso la dieta privativa (
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html)
e in seguito ripeterei gli esami ormonali (T4 e fT4).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve dottoressa....
vorrei sapere se posso dare alla mia gatta incinta lo STIMULFOS...ho notato che ultimamente è inapettente e mi chiedevo se potevo aiutarla così...
grazie
Vanessa

16/07/2009   

 

Gentile Vanessa, non ci sono controindicazioni, ma le suggerisco di far visitare la sua micia ad un veterinario, perché nel gatto l’inappetenza a volte nasconde patologie importanti che non possono essere risolte semplicemente con qualche vitamina o con un consiglio a distanza.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
cara dottoressa 6 mesi fa ho adottato una dolce cagnolina al canile,ha avuto 1 problemino con i cocidi e l'ho curata per 10 giorni con "isospen".
Ora mi chiedo...possono ritornare?sembrerebbe in forma è cresciuta e pesa 15 kg  e non ha dissenteria.
A occhio nudo si possono vedere nelle feci questi cocidi?La ringrazio aspetto un consiglio.
Daniela

19/07/2009   

 

Gentile Daniela, i coccidi non si vedono assolutamente ad occhio nudo. Di solito dopo la terapia si preferisce eseguire un controllo parassitologico sulle feci per confermare che il trattamento sia andato a buon fine. Deve portare un campione di feci al suo veterinario e chiedere un esame coprologico per flottazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,mi chiamo Mena ed ho uno shi-tzu femmina di 9 mesi...praticamente già in inverno verso i 4-5 mesi le è preso un fatto strano,tipo asma...cioè mostrava difficoltà a respirare im modo molto rumoroso...è durato per un minuto circa...ed è stato seguito da un vomito giallo schiumoso che ha messo fine alla crisi,come se questa fosse procurata dal non riuscire ad emettere tale secreto all'esterno...da allora è capitato a distanza di 20 giorni-un mese altre 3-4 volte...recentemente nè ha avuta una circa un mese fa o poco meno,ieri sera di nuovo....e stamattina presto un'altra che però non è stata seguita da vomito ma è durata un pò  di  più,tutte le altre sempre con la stessa sintomatologia.ho notato che se mentre ha questa cosa lo alzo su due zampe passa prima...ma non so se è una coincidenza...mi potrebbe aiutare a capire cosa possa avere?grazie.cordiali saluti

20/07/2009  

 

Gentile Mena, non so darle una risposta precisa, perché la sintomatologia è sì molto particolare, ma allo stesso tempo non è affatto specifica e necessita di una descrizione più dettagliata. E’ necessario sapere se queste crisi compaiono a riposo o sotto sforzo, se il cane manifesta cianosi durante le crisi, se l’emissione del materiale schiumoso è preceduta da conati di vomito oppure no (e quindi si tratterebbe non di vomito ma di rigurgito). La “rumorosità” del fenomeno farebbe localizzare il problema nelle prime vie aeree, ma per capire va raccolta un’anamnesi dettagliata e va eseguita una buona visita, sia a riposo, sia sotto sforzo. Ci vuole proprio un veterinario dal vivo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gent. Dott.Bevere, il gatto di mia madre soriano maschio sterilizzato di  14 anni tutto bianco a pelo lungo, due settimane fa mangiava poco ed era meno vivace del solito; portato ad una prima visita il veterinario non riscontra nassuna patologia grave attribuendo l’inappetenza all’età e al caldo estivo e forse dal pelo ingerito e non eliminato e suggerendo l’uso di olio per eliminare il pelo.Dopo una settimana notiamo la pancia gonfia e dura.Andiamo subito da un altro veterinario che dopo aver fatto una lastra diagnostica un tumore alla milza in fase iniziale, ci spiega che la milza sta comprimendo lo stomaco causando inappetenza e rigonfiamento della pancia.Sconsiglia l’operazione che secondo lui sarebbe solo di tipo sperimentale e quindi rischiosa per il gatto e non risolutiva per il problema. Somministra una puntura di cortisone che avrà l’effetto  per un mese e flebo per 4 giorni (ma il gatto se ne è fatta fare solo una) e consiglia visita di controllo dopo una settimana dalla visita per controllare se la pancia si è sgonfiata ed eventualmente cambiare la terapia, ci dà aspettativa di vita che potrebbe essere di diversi mesi ma il gatto si può solo accompagnare alla morte .Ora dopo 4 giorni il gatto rimangia, beve molto e va al bagno regolarmente ed è più partecipe alla vita familiare anche se la pancia non si è ancora sgonfiata. La nostra domanda è: è vero che è sconsigliabile l’operazione alla milza e non risolverebbe il problema perché il gatto morirebbe comunque?C’è qualche altra cosa che possiamo fare? Grazie moltissimo per la sua risposta

20/07/2009   

 

Gentile signora o signore, certo che c’è qualche altra cosa. Un’ecografia addominale chiarirebbe molti aspetti della diagnosi e vi consentirebbe di affrontare il futuro del vostro animale con più consapevolezza e serenità. Dal solo radiogramma non è purtroppo possibile emettere diagnosi certa di tumore alla milza, in quanto per dagnosticare un tumore splenico (differenziandolo cioè da un aumento di volume d’organo di altra natura) è necessario effettuare un prelievo citologico che evidenzi la presenza di cellule tumorali. Si tratta di un esame che sarà possibile effettuare durante l’ecografia, dandovi così una diagnosi più attendibile.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno, da tempo do' da mangiare a un gruppetto di gatti che si sono installati  in un orto, ma non riesco assolutamente a toccarli: una delle gatte ha partorito da ormai 1/2 mesi  e da qualche gg vedo le mammelle gonfie e penzolanti. Vorrei aiutarla , non riesco a prenderla ma posso mettere delle medicine nel cibo. Penso sia mastite , o qualcosa del genere. Mi potrebbe consigliare visto che mi e' impossibile andare da un veterinario o farlo venire visto che non c'è sempre la gatta.
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti
Romina P.
 
21/07/2009   

 

Gentile Romina, se la gatta sta allattando è del tutto normale che le mammelle abbiano l’aspetto che lei descrive. In generale non è molto consigliabile disperdere medicine nel cibo al quale hanno accesso vari gatti: non c’è alcuna possibilità che l’animale destinatario della terapia assuma il farmaco nelle quantità e nei tempi corretti. Inoltre, ripeto, nel suo caso particolare non c’è nemmeno motivo di credere che questa gatta in allattamento abbia necessità di assumere qualche farmaco. Ha piuttosto bisogno di alimentarsi bene e di sentirsi al sicuro, senza nessuno che cerchi di prenderla, spaventandola e rischiando di costringerla a cambiare territorio. La cosa migliore che lei può fare è rimanere una presenza discreta, lasciarla in pace e permetterle di fare in serenità il suo lavoro di mamma gatta.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dott.ssa, sono disperata per il mio cane meticcio di anni 14. Da
qualche mese durante la giornata  aveva difficoltà a respirare, sembrava
raffreddato o sembrava che si affogasse, ma continuando i sintomi e notando un gonfiore al collo lo porto dal vet che riscontra al tatto e con 1 radiografia dei linfonodi di dimensioni elevate... il risultato dell'esame citologico tramite ago aspirato è il seguente:la popolazione cellulare è costituita da linfoblasti per circa il 50% e il resto da piccoli e medi linfociti, rare plasmacellule e rare mitosi. Leshmania neg. essendo sttile la linea di differenziazione tra iperplasia linfonodale e neoplasia si consiglia di ripetere succ il test. In più, l'anno scorso, dopo 1 radiografia il vet dice che ha una leggera artrosi e il cane ha fatto una cura con condrostress. Da qualche tempo il cane non aveva 1 buona presa sul terreno, a volte cadeva con le zampe post allargate e ho pensato che data l'età l'artrosi avanzasse e non ho fatto nulla. 2 sett fa comincia a trascinare la zampa post dx, non riesce a poggiarla se la ritrae. Improvvisamente dopo l'ago aspirato, nel giro di 1 sett, ha sempre più difficoltà nel camminare, non riesce neanche a stare in piedi a volte e non mangia più come prima. Su consiglio del vet gli do 2 compresse deltacortene 5 mg al dì per 4 gg, al 5°giorno il cane si stende, è immobile, rigido e gli occhi rosso fuoco, rimane così tutta la notte con gli
occhi che oscillano di continuo a dx e sx... il vet l'indomani viene a domicilio e dice che gli occhi e la testa che pende verso dx sono sintomi di un ictus. allora deltacoretene da 25mg 1/2 compressa al dì per 4 gg. ora il risultato dopo una sett di sofferenze è questa. da sabato faccio flebo di glucosata e fisiologica in vena, non si lza più, gli occhi sono tornati "normali", la testa pende sempre, si urina addosso, di feci non se ne parla,ha la lingua a mio parere paralizzata, sbava, non riesce nè a bere nè mangiare, ha la bocca storta, le zampe ant le muove ogni tanto, la post sx rigida e allungata, la post dx ( che era quella che prima trascinava e ritraeva) è sempre ritirata ed è spuntato un gonfiore all'altezza dell'articolazione, gonfiore che a volte sembra più presente altre no, ha dei momenti di lucidità in cui scodilzola, segue con lo sguardo e chiede carezze, e momenti in cui è completamente immobile sul fianco e per girarlo si lamenta al punto tale che lo lascio a volte nella stessa posizione per 24h. cosa ha? è ictus? labirintite? o cosa? COsa si deve fare? esami del sangue completi, risonanza...? SE è ictus so che la ripresa è lenta, ma è normale che a volte sembra stare meglio e poi ricade nell'immobilità? e per i linfonodi? c'è relazione fra le due cose? da
qualche giorno non prende più alcun medicinale.

22/07/2009   
 

Gentile signora, non credo sia un bene confidare in un ipotetico incidente vascolare che piano piano potrebbe “rientrare”. Non c’è motivo di dubitare purtroppo della diagnosi di linfoma. Tutti gli altri sintomi potrebbero essere correlati. Gli “occhi rossi” che lei descrive possono rappresentare un ifema bilaterale, ossia una raccolta di sangue all’interno dell’occhio, comune in corso di linfoma. Anche la sintomatologia neurologica potrebbe essere legata al tumore, ma naturalmente per stabilirlo andrebbero fatti alcuni approfondimenti. Il mio suggerimento è di cercare per quanto possibile e per quanto ragionevole di capire cosa stia succedendo, dal punto di vista generale. Prima di pensare ad una risonanza è infatti necessario stabilire una lista di possibili diagnosi e una lista di eventuali esami. Non so se nel suo caso siano indicati gli approfondimenti diagnostici di cui lei parla, ma certamente è indispensabile che il vostro veterinario si esprima chiaramente sullo stato di salute del cane e che eventualmente vi metta in contatto con uno specialista, per un secondo parere e per chiarirvi le idee, in generale, indipendentemente dalla possibilità di accedere ad una diagnostica per immagini dell’encefalo. La comprensione delle varie possibilità diagnostiche e terapeutiche è il presupposto indispensabile per poter compiere scelte consapevoli, per poter affrontare serenamente il futuro e soprattutto per essere soddisfatti in seguito delle decisioni che si sono prese.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa
ho una gatta persiana di 14 anni a cui è stato diagnosticato, tramite ago aspirato, un linfoma. Presenta un evidente ingrossamento del linfonodo sotto l'orecchio sinistro.
fisicamente ha problemi di deglutizione e una lacrimazione all'occhio sinistro che tuttavia sta diminuendo con il trattamento antibiotico precedentemente prescritto.
Il veterinario mi ha sconsigliato un trattamento chemioterapico anche a causa dell'età del gatto; prescrivendo invece il deltacortene da 25 mg, un quarto di pasticca al giorno tutti i giorni, inizialmente per una settimana.
vorrei sapere se questo genere di farmaco è adatto per il trattamento dei linfomi ed eventualmente se devo o meno ridurre le dosi.
grazie mille
Alberto - Rieti

22/07/2009   

 

Gentile Alberto, sì, è indicato. Il dosaggio (che è in funzione del peso della sua gatta) andrà sicuramente ridotto, ma ci penserà il suo veterinario dopo la prima settimana. Si tenga in stretto contatto con lui.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buonasera Dottoressa, le scrivo per un problema della mia gatta Milù, diciannovenne zero problemi, a parte un dente rotto che non hanno potuto mai togliere per via dell'età e a parte di un problema che ho scoperto questa mattina portandola dal veterinario, era qualche giorno che si metteva le zampine in bocca come se si volesse togliere qualcosa, io pensavo fosse il pelo che in questi giorni sta perdendo molto, ma per togliermi ogni preoccupazione l'ho fatta vedere... Il veterinario le ha aperto la bocca, e sotto la lingua c'è un gonfiore dalla lunghezza di 2cm, che lui ha detto che è un tumore.. le ha fatto un esame del sangue per vedere che tutto fosse a posto, e ha detto che si può iniziare una cura a base di cortisone.. mi ha detto che è inutile intervenire data l'età della micia e il posto in cui si è formato questo tumore..mi ha anche detto che è inutile sapere se è benigno o maligno, tanto non si può asportare... dunque io mi chiedo, è possibile solo guardandolo diagnosticare che è un tumore? io non dubito sulla professionalità del veterinario, è il suo mestiere non il mio, ho pensato di consultare un altro dottore, nella speranza che si sia sbagliato, ma vorrei avere un consiglio anche da lei... la ringrazio anticipatamente.. Valentina da Alessandria

22/07/2009   

 

Gentile Valentina, no, di solito non è possibile fare una diagnosi di questo genere con un tale grado di sicurezza. Ha fatto bene a sentire un secondo parere e non è per nulla sbagliato, anche in una gatta di diciannove anni purchè in buona salute, procedere alla diagnosi istologica. Esistono diverse possibilità diagnostiche e diverse possibilità terapeutiche. In bocca al lupo!

Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere,
è la prima estate in cui il mio cane è trattato con 10 mg di Fortekor al giorno. Sto valutando se quest'anno mi sarà possibile andare in vacanza oppure no e per questo ho bisogno del suo consiglio. Solitamente, quando sono via, viene un signore anziano a dare da mangiare ai miei cani. Essendo anziano temo che salti qualche giorno oppure non dia la pastiglia al mio cane (l'altro cane è voracissimo e più svelto di quello cardiopatico e temo che come al solito tenterà di rubare la polpetta dentro la quale è racchiusa la pastiglia...questo signore conosce i cani, ma non così bene danon farsi "fregare" dall'altro cane). Perciò volevo chiedere: se il cane cardiopatico rimane senza pastiglia qualche giorno rischia qualcosa? E in caso contrario quanti giorni può stare senza pastiglia? E se il cane sano ingerisce il Fortekor cosa gli succede?
Volevo anche chiedere, se preparo le polpette a questo signore con già dentro la pastiglia e le congelo il medicinale si altera?
La ringrazio anticipatamente.
Cordialità
Elisa - Pavia


26/07/2009   
 

Gentile Elisa, i rischi della sospensione di un farmaco nel cardiopatico dipendono naturalmente dalla gravità della cardiopatia. Poiché il suo cane prende solo un ACE inibitore, immagino che la situazione sia lontana dall’essere grave, tuttavia sarebbe davvero bene che il cane non venisse improvvisamente privato del farmaco. La compressa non si altera se nascosta in una polpetta congelata, quindi io direi che la cosa migliore sarebbe proprio dare la pappa al cane sano e, mentre quello mangia, offrire la polpettina decongelata al cane in terapia. L’ingestione accidentale di una compressa da parte del cane sano potrebbe dare ipotensione più o meno marcata (in relazione al peso dell’animale), ma in generale non pericolosa per la vita.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
Le scrivo perchè sono triste e angosciata per il mio cane bracco che ho dovuto sopprimere la settimana scorsa.
Le spiego il più brevemente possibile cosa è successo:
nell'ottobre del 2007 la cardiologa ha diagnosticato al mio cane una lieve insufficienza mitralica dicendoci di controllarlo dopo un anno.
Solo ora mi sono resa conto che per un cane 1 anno è un periodo lunghissimo e il cane avrebbe dovuto essere controllato almeno dopo 3 mesi. Ho quindi la rabbia per aver perso il cane prematuramente che secondo me , se curato fin dall'inizio, avrebbe potuto vivere più a lungo.
In effetti a gennaio del 2009 quando ci siamo accorti che il cane respirava male abbiamo fatto un controllo e il cuore ormai era veramente in pessime condizioni. In più ha sviluppato l'ascite che abbiamo tenuto sotto controllo per tutti questi mesi svuotandolo una volta al mese ma, purtroppo, la settimana scorsa è rimasto in piedi per 5 giorni perchè sdraiandosi non riusciva a respirare e, quindi abbiamo dovuto prendere la decisione  di sopprimerlo anche sotto pressione del veterinario che l'avrebbe soppresso da subito.
IL mio Bax è stato uno splendido cane fino a dicembre ma in questi mesi era diventato pelle e ossa. Al grande dolore per la perdita del mio adorato cane si aggiunge ora il risentimento verso il cardiologo che è stato poco professionale e assolutamente superficiale.
Gradirei una sua risposta consolatrice al riguardo anche se ormai è troppo tardi ma ho ancora il rimorso di averlo soppresso troppo presto e di non avere fatto il possibile per mantenerlo in vita.
La ringrazio fin d'ora e le porgo cordiali saluti.
Nicoletta C.
P.S. Ho fortunatamente un altro bracco molto bello di quasi 2 anni. Vista l'esperienza precedente a che età devo cominciare a fargli dei controlli più approfonditi? Grazie

27/07/2009   

 

Gentile Nicoletta, in parte il suo rammarico è giustificato, perché il trattamento della malattia mitralica consente di posticipare lo scompenso cardiaco e quindi di allungare il tempo di sopravvivenza in modo significativo, di solito. Purtroppo nel suo caso la malattia ha proceduto rapidamente e dopo quindici mesi, quello che appariva un piccolo problema, è diventato un vero disastro. Non so consolarla veramente, perché in realtà la sua percezione è fondamentalmente esatta anche se molto amplificata dal dolore della perdita. Intendo dire che, per la velocità con la quale è progredita la malattia, è difficile credere che con la terapia il suo cane sarebbe vissuto molti anni ancora. Un pochino più a lungo, questo sì è probabile. Voi avete iniziato a curarlo quando lo scompenso si era già verificato, e avete quindi aumentato il suo tempo di sopravvivenza. Trattandolo precedentemente avreste solo allontanato di qualche tempo (qualche mese?) la fase di scompenso, ma sostanzialmente le cose sarebbero andate non diversamente da quello che è successo.

Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buonasera Dottoressa, pochi giorni fa le ho mandato una e-mail riguardante la mia gatta Milù.. purtroppo le notizie non sono buone come speravo anzi.. il veterinario dove sono andata le ha fatto un esame istologico, è un carcinoma alla mandibola, mi ha spiegato vari fasi della malattia e anche di una possibile operazione.. ovvero asportare un pezzetto di mandibola, con il rischio, però, che non si svegli dall'anestesia (dati gli anni della PICCOLA Milù), io non credo di essere cattiva, ma non mi sento di farle affrontare una simile operazione. Si, lei è una micia forte, ma questa operazione comporterebbe a lei tanta sofferenza. il veterinario, mi ha detto di continuare la terapia al cortisone, e antinfiammatori che già l'altro veterinario ha iniziato. Sinceramente non so perchè le sto scrivendo, ormai so che cos'ha.. forse mi scrivo per sfogarmi,  io ho 26anni lei ne ha 19, insomma è la mia sorellina minore.. e cerco in questo momento di non piangere davanti a lei, una gatta di un cuore enorme, che quando piangi ti viene a consolare.. a coccolare a parlare.. ora lei ha bisogno di tanto amore e forza, fino a quando sarà arrivato il momento di farla addormentare per sempre.. ma secondo lei, quanto può resistere alla terapia?quanto potrà stare ancora con la sua famiglia?  la ringrazio ancora per la sua risposta, è stata gentilissima, mi scusi per lo sfogo.. Valentina


27/07/2009   
 

Cara Valentina, per quanto riguarda l’approccio chirurgico, sono d’accordo con lei, ma per quanto riguarda altre terapie, di tipo palliativo, ci sono alcune possibilità. Le suggerisco di chiedere al suo veterinario di informarsi circa una possibile chemioterapia intralesionale a base di carboplatino e siero autologo o carboplatino e olio di sesamo purificato. Il suo veterinario potrebbe contattare ad esempio il professor Buracco di Torino per un parere su come procedere.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gent.ma dott.ssa vorrei da lei una precisazione.Ho un cane
meticcio di circa 9 anni.  molto simile al cane lupo, di circa 60 kg. E' una femmina sterilizzata circa 8 anni fa, improvvisamente circa 1 mese fa mi sono accorta che in bocca , nella mandibola inferiore aveva un "malloppo " di almeno 3 cm. di diametro, con i bordi irregolari. Il mio veterinario contattato subito mi ha detto che e' un melanoma maligno.Non mi ha dato nessuna speranza. Dopo una settimana , ricontrollando, la massa e' aumentata, cambiando anche colore. Mi sono un po' informata e non ho avuto nessuna opinione positiva. Lei cosa pensa?
Spero di essere stata abbastanza chiara.      

28/07/2009   

 

Gentile signora o signore, purtroppo è proprio così come lei sa già. Mi dispiace molto.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa le scrivo in riferimento al messaggio da me postato il 21 Luglio 2009.
Ho una gatta persiana di 14 anni affetta da linfoma e sotto cura di deltacortene 25mg - un quarto di pasticca al giorno -
dopo una settimana di trattamento mi sono accorto che la gatta ha ripreso a mangiare pochissimo, più o meno al quinto giorno.
Il veterinario - con mio stupore - ha prescritto di raddoppiare la dose! io sono un pochino perplesso perché presumo che occorrà fare una terapia di mantenimento e - come lei mi ha detto - la dose andrebbe sicuramente diminuita.
Ora sono disperato! non so quale sia la giusta dose di mantenimento da somministrare alla gatta.
Mi auguro che l'inappetenza sia un effetto collaterale del deltacortene.
cosa può consigliarmi come terapia di mantenimento?
la gatta pesa circa 2 kg.
Alberto - Rieti -

29/07/2009   

 

Caro Alberto, generalmente il dosaggio del prednisone in questi casi è di 1-2 mg/Kg ogni 24 ore per circa 7 giorni, da abbassare in seguito. Non so perché il collega abbia proceduto nel modo descritto, ma io credo che lei abbia bisogno di trovare nella sua zona un veterinario di cui fidarsi maggiormente, che la rassicuri sia sul modo di procedere, sia sulla prognosi della sua micia. Capisco che si possa essere un po’ sconcertati e confusi nell’accorgersi di una tale disparità di pareri circa la semplice posologia di un farmaco. In questi casi l’unica cosa ragionevole purtroppo rimane quella di sentire un secondo parere. Lei ha già avuto modo di confrontarsi con un veterinario in rete: direi che è giunta l’ora di sentire un secondo parere dal vivo.

Un grande augurio alla sua piccolina! Dott.ssa Nicoletta Bevere 
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