Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

quarantacinquesima pagina

gentile dott.ssa Bevere,
ho 1 cucciolo di pastore tedesco di 7 mesi, mi chiedevo se fosse normale che lui perda sperma abbastanza frequentemente, o se ci fosse qualche problema e fosse il caso di farlo visitare?
grazie, buona giornata


04/05/2009 

 

Gentile signora o signore, potrebbe essere tutto normale, oppure potrebbe trattarsi di una piccola infezione. Conviene fare una visita.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere


 
 

buongiorno ,dottoressa vorrei chiederle un parere su un problema  che ha manifestato  in questi giorni il mio cane un pastore tedesco maschio di 16 mesi  che vive nel cortile di casa  e dopo una settimana di pioggia continua e neve ( vivo nella provincia di cuneo in montagna)  ho notato che con l'arrivo del bel tempo per due mattine il cane che dorme in garage quando si alzava era meno mobile e  meno libero nei movimenti rispetto a prima soprattutto nel posteriore. poi dopo poco tornava a saltare e a correre come sempre ( e molto vivace e un  po' grossolano )  molto preoccupato gli ho dato del Rymadil per due giorni e il problema sembra passato.Ora le chiedo premettendo che non gli ho ancora fatto la lastra per escludere la displasia per paura della risposta  ( e' un comportamento stupido  lo so...) potrebbe essere anche dovuto al cambio di situazione climatica ?  ho dimenticato di dirle che quando si alza da seduto o da coricato non fa' fatica ma  tende sempre a stirarsi soprattutto sul posteriore. Un   grazie anticipato per la sua risposta.    Davide

04/05/2009
 

 

Gentile Davide, potrebbe, certo, ma solo se il cane avesse alterazioni di natura artrosica. L’artrosi in un cane può essere evidenziata anche in giovane età, trattandosi non tanto di artrosi senile, ma piuttosto di un fenomeno degenerativo innescato da una malattia articolare preesistente, come ad esempio la displasia dell’anca. Le suggerisco quindi di sottoporre il suo pastore ad una visita clinica ed eventualmente alla radiografia del bacino. Quest’ultima risulterebbe indispensabile soprattutto se lei avesse intenzione di far riprodurre l’animale.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottore sono patrizia ..desideravo chiedere cosa ne pensa dei vaccini ,,,visto che la mia cagnolina e allergica  come gli umani   in questo periodo povera si gratta nonostante l alimentazione sia corretta come gia le avevo detto ,grazie patrizia

04/05/2009 

 

Cara Patrizia, di quali vaccini parla? Se intende l’immunoterapia per l’atopia, la stima della sua efficacia varia molto a seconda degli studi. Dal 50 all’80% dei soggetti trattati ha un beneficio che compare da 1 mese a 8 mesi dopo l’inizio del trattamento. Il trattamento, se efficace, deve essere seguito per tutta la vita e difficilmente è in grado da solo (senza terapie aggiuntive) di determinare la completa guarigione. Di solito si ottiene solo un miglioramento

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
carissima dottoressa Bevere
io ho fatto ripetere di recente al cane un secondo esame citologico ed e apparso che nel bozzo comparso sul dorso sono stati trovati degli anticorpi della leshmania .A questo punto le chiedo questa domanda questo bozzo da cosa e dovuto? le confesso che a questo punto sono preoccupato e non so a chi credere le chiede di rispondermi al più presto.
distinti saluti
vincenzo


06/05/2009
 
 

Caro Vincenzo, gli anticorpi da un citologico? Impossibile. Forse lei vuole dire che il referto citologico ha evidenziato la presenza del parassita? Quindi ripetendo l’esame è stato escluso che si trattasse di un tumore mesenchimale. Questa è un’ottima notizia. D’altra parte significa che il suo cane (già esposto al parassita, come evidenziato dalla presenza degli anticorpi) risulta essere anche “infetto”, in quanto presenta una manifestazione cutanea tipica ma non frequentissima di leishmaniosi. In ogni caso è davvero un candidato per la terapia anti-leishmania. Il trattamento può essere eseguito oltre che con il Glucantime, che lei già conosce, anche con il Milteforan. I vantaggi di questo secondo prodotto sono la via di somministrazione orale (invece delle iniezioni) e la minore tossicità (è il farmaco di prima scelta per i cani leishmaniotici con insufficienza renale e proteinuria). Il risultato terapeutico è ottimo, del tutto analogo a quello ottenibile con il Glucantime.
Sono contenta che il suo cagnolone non abbia un tumore!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa,
ho un norfolk terrier di 2 anni femmina, sterilizzata e vivo ad Arezzo.
La cagnolina ha sempre goduto di ottima salute, la nutro con le crocchette ligth della Hill'S, è un pò sovrappeso per gli extra che riesce a strapparci durante la giornata. Circa 20 giorni fa ha avuto un paio di episodi di feci avvolte in abbondante muco. Poi 10 giorni fa, per un paio d'ore, ha avuto conati di vomito senza però riuscire a vomitare, alla fine ha defecato e nelle feci ho trovato molta erba non digerita.
Da allora le feci sono inizialmente solide ma alla fine molto molli. Due giorni fa, nelle prime feci ho riscontrato muco e striature di sangue rosso vivo. Nel frattempo ho eliminato tutti gli extra alimantari a parte l'osso di pelle che rosicchia per non più di 10 minuti al giorno.
Oltretutto da due giorni ha spesso lo stimolo a defecare ma le feci espulse sono davvero pochissime e molli (spesso solo
un pò di liquido). Le feci non sono particolarmente maleodoranti e a occhio nudo non mi sembra di vedere vermi.
Ho telefonato al mio veterinario che mi ha detto di darle una pasticca di Drontal Plus per sverminarla e poi vedere come va. Ieri sera le ho dato solo del riso bollito e risciacquato e del pesce lesso, stamattina idem e la pasticca di drontal. Stamattina a fatto pochissime feci liquide.
Sono preoccupata, potrebbe essere qualcosa di grave? non ha mai avuto questi sintomi, nonostante abbia la brutta abitudine di mangiare ogni schifezza per la strada!
Grazie per ogni sua gradita risposta e delucidazione
Carola

07/05/2009

 

Gentile Carola, la presenza di muco, il sangue rosso vivo, la defecazione frequente e liquida localizzano il problema a livello del colon. Non credo si possa trattare di parassiti intestinali, per cui vi consiglio di non attendere l’esito della somministrazione del Drontal, ma di portare appena potete la cagnolina per una visita generale e per una terapia (dieta, fermenti lattici ed eventualmente antibiotici).

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentilissima Dott.ssa Bevere,
sono la mamma adottiva di un micio trovatello (abbandonato dalla mamma ad appena un mese di vita...) di nome Pallino (nome derivante dalla sua incredibile vivacità, che lo fa, appunto, rimbalzare da una parte all’altra della casa!) e viviamo a Siracusa.
Il piccolo ha 13 mesi ed è un meticcio che ho raccolto in una situazione di avanzato Herpes: ha quasi perso un occhio e ristabilire la situazione è stato un percorso delicato.
Superato questo periodo, ma anche durante la malattia, Pallino ha subito mostrato grandi doti da acrobata, è giocherellone, socievole (ufficialmente adottato dal mio pastore tedesco!), ha un appetito da vero predatore, ha vissuto sempre in casa (nonostante io abbia un giardino e numerosi gatti che lo popolano) e non ha mai mostrato alcun malessere (ha solo sofferto di una lieve gengivite, ora regredita). E’ vaccinato e…è meraviglioso!
E’ doveroso da parte mia aggiungere che tutti i miei amici con la coda sono seguiti da una Dott.ssa meravigliosa, per preparazione e passione, e che non manca di chiarire ogni mia perplessità, ma, sa com’è, navigando in cerca di qualcosa che mi consenta di non lasciare nulla di intentato, mi sono imbattuta nel Vostro sito e ho voluto interpellarLa.
Faccio questa premessa per darle un quadro quanto più dettagliato possibile della situazione.
Il crollo della situazione clinica di un’altra mia gattina, Norma, mi ha fatto entrare in contatto con una realtà che sconoscevo: la FIP.
E’ terribile osservare il decorso di tale devastante malattia ed è stato proprio questo ad accendere in me un campanello d’allarme: ho deciso di fare a Pallino il test per rilevare la presenza di anticorpi anti Coronavirus della Peritonite Infettiva Felina con metodica immunoenzimatica (ELISA).
Il risultato è stato, purtroppo, positivo(A)…
Aggiungo i valori:
Frazioni            %          int.rif.%          g/dl          int.rif. g/dl                    Proteine totali: 8,1 g/dl
Albumina        47,7       44,0-56,0          3,86         2,40-4,40                      Rapp. A/G: 0,91
Alfa1                1,4   <   7,8-16,5           0,11         0,40-1,30
Alfa2              13,1        6,3-18,6           1,06         0,30-1,40
Beta               18,6        8,4-28,5           1,51         0,40-2,20
Gamma          19,2    >  7,5-15,2           1,56         0,40-1,20
I miei quesiti sono:
1) accertata la presenza degli anticorpi, è inevitabile che sfoci in FIP o può rimanere “latente”, perlomeno abbastanza a lungo da consentirgli di vivere (bene) qualche anno? O può debellare (o “espellere”, come ho letto qua e là in vari siti) il virus?
2) cosa ne pensa della terapia a base di interferone? In caso di risposta positiva, è meglio procedere immediatamente, approfittando del fatto che il gatto sembra “morire di salute”(!) o meglio aspettare che la Fip si manifesti?
3) ho letto di una sua collega siciliana (siracusana, tra l’altro), la Dott.ssa Luisa Ferla, che pare abbia sperimentato la “emoterapia”, conosce questo protocollo? Me lo consiglia? Se sì, subito?
4) le terapie di cui sopra consentono una regressione o addirittura una guarigione?
Io ed i miei piccoli La ringraziamo di cuore per l’attenzione ed il tempo che vorrà dedicarci, riconoscendole il merito di fornire a tutti un servizio importantissimo, anche a livello psicologico, visto il garbo con cui affronta le varie problematiche.
Filly & Co.

07/05/2009

 

Gentile Filly, molti gatti hanno gli anticorpi contro il coronavirus, ma la maggior parte di essi non si ammala di FIP. La manifestazione della malattia in un gatto risultato esposto al coronavirus dipende da vari fattori genetici e dall’età dell’animale. Io non le consiglio di intraprendere alcuna terapia: l’interferone alfa non è indicato nemmeno in corso di FIP conclamata e l’interferone omega (posto che abbia mai guarito un gatto con la FIP) non trova certo indicazioni per la prevenzione.
Per emoterapia si intende l’introduzione per via parenterale (non per via orale) di sangue intero per trattare un’anemia (trasfusione), oppure di frazioni di sangue per fornire singoli costituenti che risultano alterati o carenti (anticorpi, piastrine, fattori di coagulazione, plasma). Non vedo come questo abbia un senso in un gatto giovane e sano. Questo tipo “sperimentazione” sarà stata eseguita su animali con una malattia conclamata, ma nessuna trasfusione può risolvere la FIP.
In pratica: non faccia nulla. La FIP è una malattia incurabile, sulla quale l’unica prevenzione possibile è quella di non esporre i gatti al coronavirus (cosa assai difficile). Si goda il suo gattino e non ci pensi più.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gent.le dott.Bevere,
possiedo uno yorkshire di tre anni e mezzo, Maschio,9 kg che circa due mesi fa improvvisamente ha iniziato a grattarsi fino a procurarsi delle ferite. In corrispondenza dei punti in cui si manifestava il prurito ho notato  una serie (4/5) di punture di insetto(non identificato),alcune con un po’ di sangue intorno.Il mio pensiero è andato subito ad un’infestazione da pulci, tanto più che dopo avergli somministrato l’advantix per un giorno non si è più grattato. L’ho portato dal veterinario che da sempre lo segue,il quale dopo averlo visitato, ha escluso inizialmente la presenza di pulci perchè né c’erano più le punture sulla pelle né v’era traccia di feci.Ma quando gli ho riferito che dopo l’advantix non aveva   avuto più prurito era rimasto perplesso.Ha prescritto del cortisone
per 10 gg. Dopodiché 40 gocce al gg. Di glazarderm. Il prurito si era molto attenuato…solo che dopo una settimana di glazar il mio cagnolino non urinava quasi più ed io di mia iniziativa glielo sospeso e dopo un’accurata ricerca su internet, ho sostituito il glazar con olio vivo ltb5  rapporto 1:5., che ha ridotto le manifestazioni di prurito. Dimenticavo di dirle che dopo essere stata dal veterinario ho fatto un trattamento al mio cane con un antiparassitario(shampo) e dopo questo trattamento non ha avuto più quelle punture.
La sua alimentazione è costituita da carne di pollo e di manzo unita a pastina cotta tanto e lavata tanto. Non mangia né frutta né verdure.
Ora il problema è questo: il prurito non cessa definitivamente. Può aver contratto una dermatite da puntura non so di quale insetto?Nel caso avesse contratto una dermatite si può guarire definitivamente? Mi può aiutare a trovare la strada giusta per guarire il mio cagnolino, sempre che sia possibile. Sappi che io di lei mi fido. Un’altra domanda e poi la lascio in pace, l’acqua di mare ed il sole potrebbero danneggiare la sua pelle ancora di più?
La ringrazio infinitamente dell’attenzione
Cesira

08/05/2009

 

Gentile Cesira, la strada fondamentalmente è la seguente:

1)      diagnosi e controllo delle malattie parassitarie (e fin qui mi pare che ci siamo: lei si trova a questo punto),

2)      diagnosi e controllo delle eventuali infezioni batteriche e delle eventuali infezioni micotiche.

3)      Se, nonostante il cane non abbia parassitosi o infezioni il prurito persiste, allora si valuta la possibilità che il cane abbia sviluppato un’intolleranza alimentare.

4)      Una volta esclusa l’intolleranza alimentare, si valuta la possibilità dell’atopia.

Le serve un veterinario dal vivo che la segua passo passo. Se il suo veterinario non è in grado di aiutarla direttamente può indirizzarla verso un dermatologo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gent. dott.sa Bevere volevo un consiglio, ho una cagna che a gg sta per partorire , volevo sapere se è utile fare del rocefin im dopo il parto, ho sentito pareri contrastanti , grazie per la risposta.
Giancarlo da ragusa

10/05/2009

 

Gentile Giancarlo, quello che lei descrive non è una prassi medica e non so quindi quali pareri lei abbia sentito. Non si fa, di norma. Gli antibiotici si somministrano se c’è un’infezione batterica o il rischio di un’infezione batterica. Altrimenti sono inutili e l’utilizzo inutile, “a caso”, di un antibiotico è sempre da scoraggiare.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa,
Le riassumo brevemente le vicende del mio gatto di nove anni.
Una mattina l'ho trovato dolorante che si lamentava, immediatamente l'ho portato dal mio veterinaro di Taranto il quale sulla base degli evidenti sintomi gli diagnosticava una anemia.
Dalle analisi fatte in data 14.0.09 è emerso :
RBC 1,46
HB 37
HCT 13,8
(24-55)
MCV 95 (39-55)
MCH 25.5 (13-18)
MCHC 27 (33-36)
RDW 13.2
WBC
8.2
NEUTROFILI SEGMENTATI 4.400 (2,5- 12,5)
LINFOCITI 3.500 (1,5- 7)
MONOCITI 0.300 (0-0,8)

referto: grave anemia ipocromica normocitica rigenerativa presenza di policromofili, anisocitosi, sferociti, rouleaux globuli rossi nucleat, presenza di corpi di H.Jolly, presenza sulla membrana delle emazie di piccoli corpi basofili compatibili compatibili con Hemobartonella Felis.
L'abbiamo quindi portato alla clinica veterinaria di Bari Pingry,gli hanno fatto una trasfusione  e hanno rifatto le analisi, riscontrando valori simili con globuli rossi
Rbc 1.70 (6,35- 9,50)
Wbc 3,5 (5-11) neutrofili 2175 (2500-7000)
FIV E
FELV NEGATIVO
in data 20.03.09
le nuove nalisi davano
RBC 1.97
HCT
15
WBC 12.1
Neurofili segmentati  9438
dopo 8 giorni abbiamo riportato il gatto a casa, il veterinario ci ha prescritto: Ronaxan ed una compressa al giorno di Deltacortene somministrazione effettuata per una settimana
In data 25.03.09 le nuove analisi:fatto anche prelievo del midollo osseo (FIV E FELV Negativi)
RBC 2.68
HCT 17.1
WBC
2.73
Neutrofili segmentati 999
Il veterinario ci ha detto di non dare più al gatto il Ronaxan e lo ha sostituito col Synulox un terzo ogni 12 ore
il 31.03.09
RBC 6.09
HCT 34.1
WBC 3.22
neutrofili segmentati 1173
il 21.04.09
RBC 7.67
HCT 36.2
WBC 3.3
neutrofili segmentati 860
il veterinario di Bari, dott. Catucci individua quindi una NEUTROPENIA ci fa soministrara il Deltacortene dapprima una pillola da 25mg a giorni alterni e al termine della settimana ci fa somministrare mezza pillola, sempre a giorni alterni.
Con questo quadro siamo arrivati ad oggi.
E' possibile che la drastica riduzione dei globuli bianchi sia dovuta alle pillole?
come si può spiegare una riduzione cosi forte dei neutrofili ?
Invece il valore dell'ematocrito che nei primi giorni era preoccupantemente basso si è stabilizzato.
Cosa ne pensa? Dovrei portarlo in qualche altro centro specializzato?
Ringraziandola anticpatamente
Porgo distinti saluti.
Pierluigi

10/05/2009

 

Gentile Pierluigi, la neutropenia nel gatto è provocata principalmente dai virus FIV e FeLV (il suo gatto è risultato negativo), da farmaco-tossicità (non dalla doxiciclina però) e da alterazioni di tipo immunitario, eventualmente scatenate da infezioni virali o batteriche: nel suo caso può essere stata l’emobartonellosi. Concordo con l’uso dei corticosteroidi. Gli ultimi esami sono di un mese fa. Perché vuole cambiare veterinario senza sapere se il trattamento ha funzionato? Io verificherei il risultato della terapia. Se non si fosse verificata alcuna risposta terapeutica immagino che le verrà prospettata una biopsia del midollo osseo.

Faccia sapere. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dottoressa Bevere,
le scrivo perche' son piuttosto preoccupata per la mia borderina di 4 mesi Amber. Presenta occasionali episodi di zoppia posteriore, solo dal lato sinistro,che si presentano a freddo, cioe' al risveglio, ma solo se prima di addormentarsi ha corso o giocato vigorosamente. Stamattina e' stata sottoposta a visita presso la clinica di mia fiducia e le e' stato riscontrato dopo manipolazione un'infiammazione del nervo sciatico. Cura prescritta riposo, nutralflex junior e benexol B12 per 15gg. Per la lastra di indagine dulla displasia mi e'stato consigliato di aspettare i 6 mesi di vita.
A parte il fatto che sara' complicato tenerla a riposo, volevo sapere se invece per cautela e' meglio fare una lastra ora che questo problema si e' presentato o se ci sono indicazioni per eventuali altri approfondimenti che sarebbe meglio eseguire.
Inoltre, vorrei sapere se il fatto di avere pavimenti lucidati a piombo in casa che, anche se non tratttati con cera, risultano essere mediamente scivolosi, puo' aver causato questo problema. Ringraziandola  in anticipo per la sua risposta, le auguro un buon lavoro e le mando cari saluti, anche da Amber.
M.Daniela

11/05/2009

 

Gentile Daniela, certo che un pavimento scivoloso non è il massimo per nessuno (soprattutto per le persone!), ma un cucciolo non inizia a zoppicare per questo motivo. La radiografia del bacino si può fare in quasiasi momento, anche ora (e non sarebbe sbagliato visto che il cane probabilmente ha una zoppia d’anca), tuttavia è corretto anche il consiglio di attendere, perché più si aspetta più aumenta la significatività dei dati che possono emergere dal radiogramma. Facendo l’esame radiografico ora cioè è possibile che non risultino alterazioni significative e che l’esame debba essere ripetuto al fine di ottenere informazioni più sicure. Questa è una ragione per attendere. Una seconda ragione è che per ottenere un radiogramma perfetto del bacino, con la qualità diagnostica necessaria, il cane va generalmente sedato più o meno profondamente e quindi nel “conto” va messo anche questo: tali indagini quindi si eseguono solo se c’è una reale necessità. Se secondo i colleghi conviene aspettare, non ho alcun motivo per dirle di fare diversamente.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dott.ssa Bevere,

al nostro labrador di 12 anni è stata purtroppo riscontrata la sindrome Megaesofago.

Il veterinario che ha diagnosticato la malattia ci ha consigliato di nutrirlo come se stesse "in piedi", ma data la mole non è facile: saprebbe gentilmente consigliarci qualche rimedio, tipo imbragature o sedie speciali che possano aiutarci a sorreggerlo?

Grazie mille per l'attenzione

Cordiali saluti

Silvia

11/05/2009

 

Gentile Silvia, normalmente ci si limita ad alimentare il cane posizionando la ciotola (o meglio un piatto) su di un tavolo. L’altezza deve essere tale da far sì che il cane appoggi le due mani ed entrambi gli avambracci sul piano, di modo che il torace sia nella posizione più verticale possibile pur consentendo al collo di flettersi. Forse per un Labrador il tavolo da cucina è troppo alto. Potete fare degli esperimenti con una scala pieghevole e quindi acquistare uno sgabello con l’altezza giusta. Questa posizione andrebbe mantenuta 10-15 minuti dopo la fine del pasto, ma il cane difficilmente rimane scomodo così a lungo con gli anteriori sollevati, quindi per questi minuti dopo la fine del pasto dovete tenervelo “in braccio” (gli fate appoggiare il torace sulle vostre gambe e lo trattenete con le vostre braccia), stando voi stessi seduti su una sedia o su uno sgabello. Si fa molto prima a farlo che a spiegarlo, ma spero abbiate capito.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Gentilissima Dott.ssa.
Sono di nuovo Lara, la padrona di Stella, la cagnetta che ha avuto a seguito di un avvelenamento da topicida, una polidaricolo neurite che le ha provocato una paralisi a tutte e 4 le zampe.
Beh, dopo 4 mesi di ginnastica passiva e poi fisioterapia, Stella cammina da circa 20 giorni!
Ora però ha un altro problema (mamma mia non si finisce mai!): circa 10 giorni fa si è fatta un taglio sotto il polpastrello del mignolo destro anteriore, anzi si è praticamente portata via tutto il polpatrello. Non so come, noi viviamo in aperta campagna. Dopo circa 3 giorni, vedendo che la ferita non rimarginava, l'ho portata dal veterianrio, il quale mi ha detto di tenerla pulita e che il problema si sarebbe risolto da solo. Invece, dopo altri 5 giorni la ferita è peggiorata, si è formata un'ulcera. L'ho riportata dal veterinario e mi ha detto di mettere betadine e tenerla fasciata il meno possibile, altrimenti il piede sudando peggiora le cose, e poi le ha dato un antibiotico. Ancora dopo 2 altri 2 giorni di antibiotico, nessun miglioramento.
Lei mi consiglia qualcos'altro, magari anche una crema antibiotica o un cicatrizzante? La clorexidina potrebeb fare al caso?
Attendo sue notizie al più presto, sono molto preoccupata.
Grazie ancora di tutto e buona gironata.
Lara

14/05/2009

 

 Cara Lara, mi ricordo bene di Stella! Venendo a noi: una ferita, anche con estesa perdita di sostanza, che colpisca un cuscinetto digitale sano, in un animale sano, deve guarire. La guarigione della ferita è assicurata dalla buona vascolarizzazione locale, dal controllo delle infezioni (con antibiotici dati per bocca) e dalla protezione del letto della ferita nei confronti degli insulti meccanici (bendaggio protettivo, collare di elisabetta se necessario)
Non esiste una pomata miracolosa, mentre devono essere rispettate le “esigenze” della ferita: asepsi, protezione, vascolarizzazione.
Se nonostante questo una ferita non guarisce, vanno eseguiti degli approfondimenti (eventualmente anche una biopsia) per capire che cosa ostacola il processo di guarigione e per escudere che questa “ferita” nasconda qualche altra patologia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa le scrivo disperatamente per avere un consiglio da lei oltre a quello del mio veterinario di fiducia. Da circa 10 giorni al mio cane è stata diagnosticata la leismaniosi con insufficienza renale,il mio veterinario mi ha prescritto lo sciroppo e alcune pastiglie di cui ora non mi ricordo il nome e una dieta per non affaticare i reni. Purtroppo dopo 10 giorni di cura
(costosissima) il mio cane è peggiorato notevolmente, non mangia quasi nulla è dimagrito tantssimo e cammina a fatica anzi sta spesso coricato e svogliato e nonostante lo chiamo non si muove. Devo temere che il mio cane sta morendo o è questo stato è dovuto alla cura molto forte? la prego mi risponda sono
disperato.

14/05/2009

 

Gentile signore, no, purtroppo il Milteforan difficilmente è responsabile di un aggravamento, anzi, di solito produce un rapido miglioramento clinico senza effetti collaterali importanti. Ahimè è molto più facile che la responsabilità sia della leishmaniosi e della malattia renale da essa scatenata. Le suggerisco di far rivalutare la situazione attraverso nuovi esami del sangue. Vedrà che gli esami chiariranno la natura di questo peggioramento, rispondendo così alle sue domande.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera, volevo chiedere un'informazione ho un gatto adulto persiano con l'herpes felina, lo posso far vivere con un altro gatto in casa? Come si trasmette questa malattia? Grazie. Velentina

15/05/2009

 

Gentile Valentina, se il problema è una cheratite erpetica, si tratta di una malattia contagiosa che si trasmette da un animale all’altro attraverso il contatto diretto. Fino a quando il suo persiano non sarà guarito è sconsigliabile avvicinargli un altro gatto.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buon giorno mi chiamo Grazia e scrivo da Torino, ha un cucciolo di pinscher nato il 28 dicembre 2008, ieri e stato molto male: tremore forte e febbre a 41°, il veterinario dopo un'iniezione di penicillina ha portato ad esaminare la sua urina. la diagnosi è stata: urina torbida, cristalli di struite, proteine tracce, PH 7. mi ha spiegato che oltre i cristalli di struite ha anche una piccola infezione renale, dovuta alla presenza delle proteine. cura: BAYTRL 15 MG 1 AL Dì PER 10 GIORNI,  STIEN 1/4 PER 20 GIORNI, URSY GEL 1 VOLTA LA Dì PER 15 giorni; Aspettare 10 giorni e ripetere le analisi. nessuna variazione nell'alimentazione solo fargli bere molta acqua. Cisco ora sembra stare meglio, anche se è un pò abbattuto e triste, io sono preoccupatissima: non ho capito se è una cosa grave anche perchè è solo un cucciolo, due anni fa a mia sorella è morto un gatto per lo stesso motivo. Può spiegarmi meglio la situazione e se possibile rassicurarmi? Grazie infinitamente Grazia

16/05/2009

 

Gentile Grazia, mi dispiace ma non posso spiegarle meglio la situazione del suo cane, perché dalla mail non è affatto chiara la diagnosi: “piccola infezione renale” è una contraddizione in termini e la presenza di proteine in tracce può essere un reperto normale, non necessariamente associato a malattie renali. Non posso nemmeno rassicurarla. Certo è che se il suo cane continua a stare male questa attesa di 10 giorni potrebbe rivelarsi una scelta non buona. Se il cucciolo non risponde pienamente alla terapia credo che si debba approfondire la situazione un po’ più velocemente.

Un grande augurio, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gentile dott.ssa Bevere,
ho un problema che mi angoscia e non so quale decisione prendere per il bene della mia gattina di 16 anni. Ha due noduli alla fila mammaria di sinistra di dimensione circa 2/3 cm di diametro e uno piccolissimo recente sotto quello più grande ultimo della fila che sta dando problemi poichè da un paio di mesi è senza pelle e ha cominciato a sanguinare copiosamente e con frequenza, l'altro sta per ulcerarsi poichè sulla sommità la pelle è violacea. Il nodulo più brutto è tondo completamente staccato dal muscolo sottostante e lo ha da due anni e mezzo. L'altro sieroso fino a poco tempo fa (anche qullo completamente staccto dal muscolo), lo ha circa 5 anni ed è stato aspirato più volte dal veterinario e ogni volta quasi si svuotava, adesso sta assumendo anche questo una consistenza più dura. La storia è lunga, cercherò di riassumerla. Cinque anni fa non ho potuto operarla e il veterinario guardando le aspirazioni sul vetrino non ha mai trovato cellule cancerogene. Ero abbastanza tranquilla. Poi a gennaio 2007 quando è comparso l'altro nodulo ho cominciato a preoccuparmi tanto che abbiamo fatto un ago aspirato di entrambi i noduli ed è stato analizzato in un laboratorio specifico. Non è stato trovato niente di diagnostico. Dopo pochi mesi a luglio mi ero decisa per l'operazione poichè a quel tempo le mie risorse me lo avrebbero permesso e durante gli accertamenti preoperatori è stata scoperta una massa al polmone nel lobo vicino al cuore di circa 2,5 cm che a gennaio in un'altra lastra non si era evidenziata. Chiaramente si è fermato il tutto, la massa era tondeggiante e circoscritta per cui forse non era una metastasi, ma un tumore primario. Non ho fatto nessun altro accertamento e ho aspettato i due mesi di vita che le restavano da statistiche. Ma la gattina è sempre stata bene e nei mesi successivi la massa è sempre rimasta tale e quale, non è cresciuta.
Da pochi mesi però c'è il problema del nodulo cresciuto e ulcerato. Ho cambiato veterinario perchè mi sono resa conto che ha gestito male la cosa e oltretutto non riusciva a farle i prelievi del sangue se non addormentandola o somministrando il Killitam, per cui non abbiamo più fatto neanche questo, a cui oltre a frle fare le analisi ho chiesto se fosse possibile pensare ad una asportazione dei due noduli. Le analisi della gattina sono buone a parte l'azotemia un po' alta, 42 (25). Il veterinario sarebbe disponibile a fare un intervento solo di nodulectomia su mia richiesta poichè ritengo troppo invasivo e lungo un intervento di asportazione totale della fila (che avrei dovuto fare anni fa purtroppo), ma non mi da molte garanzie sul piano dell'anestesia (non ha l'anestesista,) un altro a cui mi sono rivolta per un consulto ha tutta una equipe specializzata a disposizione ma si rifiuta, per deontologia, di fare una nodulectomia, ritenendo chi la fa un veterinario non all'altezza. Tra l'altro mi ha messo rischio 2-3 (su 5) per l'intervento, non per l'azotemia un po' alta che ritiene normale per un gatto di questa età, ma per il problema al polmone che ha la gattina e sostenendo che un intervento lungo non sarebbe molto diverso come conseguenza da uno breve, sia come conseguenza a livello organico, sia come post-operatorio della gattina. Mentre altri sostengono il contrario, cioè che è fondamentale fare tutto in fretta. So che il rischio dell'anestesia è l'induzione, ma mi risulta che anche la lunghezza sia nociva a livello degli organi e a livello di smaltimento. Non oso pensare, in entrambi i tipi di intervento al fatto che la mia piccolina possa restare sotto i ferri, poichè questo mi paralizza, anche se sono quasi sicura di non volere per lei l'intervento più totale anche se so che quello che le potrei fare (la nodulectomia) sarebbe a rischio, ma sono consapevole che non posso per lei cercare un intervento risolutivo (poi come faccio a sapere che non accadrà altro, la micia ha 16 anni e problemi non da poco), ma solo di migliorare la sua qualità di vita, considerando la crescita lenta di questi noduli quindi molto probabilmente sono carcinomi a bassa invasità. Oppure lasciare tutto come è e rischiare una crescita ancora del nodulo ulcerato, una ulcerazione di quell'altro con probabili infezioni, oltre a vederla spesso tutta insanguinata, oltre alla bianca pancina, anche il musetto e le zampine.
Scusi la lunghezza ma mi sento in un vicolo cieco e sono disperata dal peso della decisione che toccherà a me e solo a me. Se volesse darmi un consiglio le sarei enormemente grata. Se poi conoscesse qualche suo collega a Firenze a cui indirizzarmi...
La ringrazio infinitamente!
Simonetta

17/05/2009

 

Gentile Simonetta, dal punto di vista scientifico il tipo di intervento corretto per curare questo tumore è la mastectomia radicale (asportazione delle ghiandole mammarie assieme all’escissione dello strato muscolare, di modo da ottenere un margine profondo adeguato), in quanto nella gatta queste neoplasie hanno evoluzione quasi invariabilmente maligna (per questo le neoformazioni mammarie del gatto vanno asportate) e sono localmente invasive (per questo si deve asportare anche lo strato muscolare: altrimenti non si previene la recidiva locale).
L’esecuzione della sola nodulectomia risolverà certamente nell’immediato il problema che le preme di più, ossia l’ulcerazione di uno dei noduli, ma porterà probabilmente alla recidiva locale, riproponendole in un futuro non remoto lo stesso dilemma che lei affronta oggi.
Lasciare la situazione così com’è è invece una cosa davvero poco sensata in quanto l’ulcerazione del tumore, il costante sanguinamento e la perenne esposizione del tessuto a virus, batteri e sporcizia di ogni genere porta maggiori disagi e rischi rispetto a quelli comportati da uno qualsiasi degli interventi chirurgici prospettati.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa le scrivo da napoli per avere un suo prezioso parere. Fanno parte della mia famiglia 2 bellissimi bassotti:Otto 11 anni e mezzo e suo figlio Titò di 8 anni.Di recente al mio Otto, durante la visita medica ,la dottoressa ha ascultato un soffio al cuore.Quindi è stato sottopostol ad ecocardio dove si è potuto constatare un' insufficienza mitralica di quinto grado fino ad oggi asintomatica e ,secondo la dott. ,perfettamente compensata.Ciononostante la dott. ha voluto fare intraprendere una terapia farmacologica:3/4 di compressa di diuren e 3/4 di compressa di zinadril da 5 mg (il mio Otto pesa 14,700gr).E'superfluo dire quanto io sia attenta nel somministrargli la cura cosi come quanto sia grande l'amore che ho per lui.Secondo la sua esperienza e la statistica del caso il decorso di tale patologia è sicuramente segnato da un'evoluzione alla fine incontrollabile farmacologicamente, o potrebbe essere possibile anche che la compensazione  rimanga tale seppure con l'ausilio di altri farmaci? Sarei felice di potere pensare ad ancora tanto e tanto tempo assieme a lui!

17/05/2009

 

Gentile signora o signore, stia tranquilla/o. Questa malattia può rimanere compensata e asintomatica per molti anni prima di dare dei disturbi, i quali comunque potranno essere per ancora molto tempo tenuti sotto controllo farmacologicamente. Poiché la malattia è attualmente compensata e il suo Otto ha già undici anni, ci sono diverse probabilità che né lei, come proprietario, né il suo cane, come diretto interessato, dobbiate sperimentare la sofferenza dello scompenso cardiocircolatorio causato dall’evoluzione terminale della malattia mitralica.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
è la prima volta che le scrivo ho un cocker fulvo di 2 anni a cui,tramite aspirato midollare, è stata diagnosticata una leucemia mielotica cronica.
La scorsa settimana(martedi)gli è stata fatta una trasfusione del sangue (ha l emoglobina ha 4) ed ha iniziato la cura con onco carbide 500mg una capsula al giorno più rossovet carnitina sempre una volta al giorno.
Fino ha venerdi ha mangiato e giocato normalmente,poi da sabato con la fine dell'effetto della trasfusione è sempre più debole.Dato che mercoledì dovrebbe rifare le analisi del sangue ho chiesto alla veterinaria di poterle fare prima ma lei mi ha risposto che per valutare l 'efficacia della chemioterapia ha bisogno che passino per l esattezza 7 giorni.Adesso  non respira bene è triste non mangia e a malapena riesce a bere.In più mi sono accorta che zoppica con la zampa sinistra posteriore vorrebbe spostarsi ma non ce la fa. Dato che ha il fegato ingrossato e la milza vorrei cortesemente sapere se la zoppia dipenda proprio da quest ultima.Potrebbe essere la milza che gli impedisce i movimenti?
In attesa di una sua risposta la ringrazio
Valentina

18/05/2009

 

Gentile Valentina, no. Né l’aumento di volume del fegato, né l’aumento di volume della milza possono in alcun modo determinare una zoppicatura.

Un grande augurio al suo giovane sfortunato amico. Dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno
ho un gattino trovatello di 4 anni circa che 1 anno fa e' stato operato perche' soffre di calcoli all'uretra, a distanza di un anno pero' (nonostante il mangiare adatto) i calcoli sono tornati e dopo aver cercato di svuotarlo un paio di volte la veterinaria suggerisce intervento nuovamente (facendo un secondo buchino per la pipi)
io pero' lo vedo cosi debilitato e respira male, ce la fara' e/o non c'e' nessun altro sistema per evitarlo?
grazie  cordialmente

20/05/2009

 

Gentile signora o signore, il “secondo buchino” si chiama uretrostomia, che nel gatto può essere perineale o inguinale a seconda del punto dell’uretra in cui si pratica lo stoma.
L’uretrostomia perineale (preferibile) è un’intervento davvero risolutivo, privo di effetti collaterali sgradevoli e praticamente privo di rischi chirurgici. E’ un intervento però che ha delle indicazioni molto specifiche e particolari, cioè non risolve qualsiasi patologia delle vie urinarie. Non so se nel suo gatto sia indicato, poiché lei parla di calcolosi vescicale, non di ostruzione o di stenosi uretrale.
Inoltre se il gatto respira male ed è “debilitato” prima di procedere a qualsiasi intervento chirurgico è necessario eseguire degli approfondimenti, in quanto le patologie dell’uretra o della vescica non danno questi sintomi. L’uretrostomia insomma non risolve né la “debilitazione” né una patologia respiratoria, che anzi può costituire un grave fattore di rischio per l’anestesia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa, le scrivo per avere un secondo parere circala terapia da adottare nel caso del mio gatto di 11 anni, che circa 2 mesi da, dopo esser scappato di casa ha ingerito del veleno topicida. Nel giro di 3 giorni ha perso gran parte della sua massa corporea e ha cominciato a dare segni evidenti di spossatezza, vomito e sangue nelle feci. Dopo esser stato visitato dal nostro veterinario, che ci ha prescritto una terapia a base di ringer lattato, konakion, cefazolina ed epargriseovit sembrava essersi moderatamente ripreso. Va detto che al momento della visita il gatto versava già in condizioni gravi. Adesso a quasi 2 mesi di distanza, e diverse terapie sempre a base di flebo, vitamine del gruppo b e c siamo passati, in seguito ad un peggioramento dei sintomi come diarrea, vomito e spossatezza, ad una terapia a base di ace inibitore (enapren 5mg 1/8 die), maalox (1/8 mezz'ora dopo i pasti) e lansoprazolo (1/10 mezzora prima dei pasti), integrando il tutto con 150ml di glucosata e 150ml di ringer lattato e una fiala al giorno di epargriseovit, seguendo una dieta a base di pollo e riso alternata con 
cibo renal della Royal Canin. Purtroppo dopo 10 giorni di trattamento i risultati non arrivano, il gatto alterna momenti di iperattività, dovuto allo stato catabolico (ha sempre fame), a momenti di estremo abattimento, caratterizzati spesso da una leggera difficoltà respiratoria, vomito, diarrea e miagolii striduli. Scoraggiato da questi risultati vorrei un suo parere su un parere circa l'eventualità di aggiungere a tale terapia anche un anabolizzante per ridurre lo stato di debilitazione (deca durabolin/ winstrol) e/o un corticosteroide (urbason/deltacortene), peraltro già prescritto inizialmente dal mio veterinario e poi mai iniziato per non affaticare ulteriormente i reni (così mi disse almeno) in seguito al peggioramento delle condizioni del gatto. So che è difficile rispondere alle mie richieste, anche perchè le 
uniche analisi del sangue hanno dato risultati ampiamente scoraggianti con valori da "gatto morto" come li ha definiti il veterinario. Io non voglio rassegnarmi a vederlo soffrire giornalmente, e se devo perderlo voglio provare almeno tuttele vie per fargli vivere al meglio quel che gli resta da vivere.
La ringrazio anticipatamente per la pazienza e il tempo che Le ruberà leggere questa email.
In attesa di una sua risposta, cordiali saluti. 
Claudio

20/05/2009

 

Gentile Claudio, purtroppo non so cosa risponderle perché non è chiara la diagnosi. Mi sembra di capire dalle terapie che il gatto abbia insufficienza renale, ma i sintomi sono gastroenterici e respiratori. Lei vorrebbe provare un anabolizzante o del cortisone, ossia due farmaci che per certi versi funzionano in modo opposto e che hanno indicazioni diverse tra loro. Non so proprio come aiutarla.

Spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa,
le scrivo con urgenza perchè sono rimasta sconvolta , sconcertata e impaurita dal comportamento del mio cane : Rex , bellissimo pastore Tedesco di 3 anni , trovato abbandonato da mio figlio in una notte di pioggia ( 19 settembre scorso) , forse solo perchè criptorchide.
Questo pastore tedesco gli salì nella macchina per due volte ( uno scheletro di cane , con le orecchie ricoperte di zecche, tutto bagnato) e lui me lo portò in casa. Mio figlio e il suo amico trascinarono in casa questo cane  per le zampe ( quindi un cane buonissimo ) che tra l'altro era impaurito, affamato e assetato. Chiamati i carabinieri e il veterinario dell'USL , il cane era senza microchip ... quindi avrebbe dovuto essere portato ... in un canile (?). Non ci pensai neppure una volta e mi sono intestata il cane, chiamandolo come il mio eroe preferito REX(  non sapevo neppure che malattia avesse )... Per un pò di tempo l'ho tenuto in tavernetta sul divano e in giardino , mentre io e la cagnetta piccola (Shila, meticcia volpina destinata a morire di fame e di sete solo perchè meticcia , ma questa è un ' altra storia) . L'ho portato dalla veterinaria , abbiamo fatto tutti gli accertamenti del caso con le dovute vaccinazioni ( non sapevamo se mai ne avesse fatte qualcuna) .. Ebbene il cane risultava criptorchide, forse per questo era stato abbandonato, anche se il chirurgo che l'ha di recente operato è convinto che questo bellissimo pastore tedesco è stato soltanto smarrito ...Avendo un cane così importante ( nel senso di grosso e possente ), tutti mi hanno consigliato un addestratore, anche perchè per via di REX io sono bloccata al paese ... Dopo 7 -8 lezioni era comunque in grado di mettere a Rex la museruola, di fargli tenere il passo con me e di farlo mettere seduto . Prendo appuntamento con l'ecografista , intervento per rimuovere il testicolo ritenuto ...ed è andato tutto meravigliosamente bene fino a quando ... una settimana dopo l'intervento , mentre giocavo con REX sul lettone ( Rex non vive più giù in tavernetta e giardino da un bel pezzo , da quando cioè seppi che il cane stava benone ) , Rex si leccava la ferita e io dissi "NO!" ( con lo stesso tono di voce dell'addestratore) .
All'improvviso ... c'è l'ha presente dott Jeckill e Mr Hide? , ebbene così è diventato Rex ... praticamente IRRICONOSCIBILE , FEROCISSIMO E IMPAZZITO ... anche Shila si è presa una gran paura ... e io e lei abbiamo fatto appena in tempo a infilare e chiudere la porta della stanza , poi il cane si è messo accucciato sul balcone e non rispondeva più al mio richiamo ... le confesso che avevo paura di tornare a casa , quindi per rientrate ho preso una mazza di scopa ( non so chi era più spaventato di noi due) ma appena mi ha visto con la mazza in mano ringhiando ha infilato le scale che portano in mansarda e se n'è salito in terrazza.
Ho capito, allora che non dovevo perdere la calma , sono salita in terrazza e lui veniva verso di me con le orecchie orizzontali ... con molta circospezione l'ho accarezzato e siamo scesi in giardino per i suoi bisogni...
Ho chiamato,. a questo punto l'addestratore che mi ha detto che probabilmente quando gli ho impedito di leccarsi ha pensato che volessi fargli del male , mi ha raccomandato di mantenere la calma e se l'episodio dovesse ripetersi di mettermi immediatamente in contatto con lui.
Ora tra me e Rex c'è un innaturale freddezza ... la mattina dopo il giardino se ne sale in terrazza , non gioca più e , mi perdoni , ma neanche io , ne ho tanta voglia , anche se non voglio rinunciare a lui.
Ora chiedo a lei : Mi può aiutare a capire il comportamento di Rex e COME IO DEVO COMPORTARMI????
p.s Tra poco riprenderò l'addestramento , momentaneamente sospeso, per via dell'intervento ... la prego mi risponda


21/05/2009

 

Gentile Signora, le è capitata una cosa sgradevole, ma non anomala o incomprensibile. La presenza di una ferita chirurgica (e il dolore che ad essa inevitabilmente si associa) abbassa nel cane alcune soglie di tolleranza e può abbattere il tabù del morso. Questo è vero in generale, mentre nello specifico di Rex esistono degli elementi storici della vita del cane (possibili traumi e maltrattamenti) che ci sfuggono del tutto ma dei quali comunque bisognerebbe tener conto.
In ogni caso qualsiasi cane, posto in una condizione di dolore e di paura, può mordere o minacciare di mordere il (presunto) aggressore. E’ normale. Non deve accadere, ma è normale. Inoltre maggiore è il senso di pericolo e di paura avvertito dal cane, maggiore è la reazione di difesa che può assumere.
La conoscenza del comportamento canino serve a prevenire questi episodi, che sono del tutto “etologici”, ossia non patologici. Il cane non è pazzo (non è Mister Hide!!), o almeno non più di quanto si potrebbe dare del pazzo ad un signore che soffre di terribile emicrania e che protesta malamente contro il vociare dei bambini in cortile.
Anche io sono stata quasi aggredita dal mio incrocio di pastore, dopo alcuni giorni da una chirurgia addominale e anche io ci sono rimasta molto male. La capisco bene.
Cerchi di superare questo ostacolo e ripristini il suo ruolo di leader con fermezza e senza paura. “Innaturale freddezza” è una proiezione dei suoi sentimenti umani, ma non ha niente a che fare con il modo canino. Riprenda al più presto il percorso che sta facendo con l’educatore cinofilo e soprattutto ricominci a giocare con Rex. Farà bene ad entrambi.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,il mio micetto di appena 3 anni mercoledì 13 maggio è stato investito,dalla lastra risulta un ernia diaframmatica.La veterinaria l'ha sottoposto ad una terapia a base di Deltacortene 5mg.e Amoxicillina x 10gg. e mi ha detto che l'intervento da il 50% di possibilità di sopravvivenza.Io non so cosa fare, anche perché il gatto è abituato a girare ed è impossibile tenerlo tutta la vita chiuso in casa. Cosa mi consiglia riguardo l'intervento? e quanto bisogna aspettare prima di eseguirlo? Quante possibilità ha di sopravvivevere se non lo opero? La prego di aiutarmi, l'ho salavato da piccolo dalle grinfie di un altro gatto e da allora è entrato a far parte della famiglia.
La prego di rispondere
Distinti saluti
Antonella da Roma 

21/05/2009

 

Gentile Antonella, lo deve far operare al più presto, entro pochi giorni, altrimenti l’intervento diventa molto difficile da eseguire. Al contrario, se eseguita subito, la sutura della lacerazione diaframmatica è rapida e semplice. La mortalità dell’intervento varia molto a seconda degli studi. E’ vero che in un lavoro è riportato quel tremendo 50%, ma in altri studi più recenti la percentuale di sopravvivenza è molto alta e anche nella pratica clinica è raro il decesso durante l’intervento. Lo faccia operare!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gent.ma dott.ssa
Ho una canina meticcia di circa 8 anni (presa al canile abbandonata in età adulta (circa un anno).
Ieri le è stato asportato un mastocitoma (il veterinario lo ha diagnosticato con la colorazione delle cellule su un vetrino). Mi ha detto che non ci sono incidenze rilevanti su eventuali metastasi poiché il tumore rimane localizzato. Le è stata fatta un’anestesia non gassosa, ma attraverso un preanestesia  in vena e successivamente un’altra iniezione di farmaco biancastro. Le chiedo se ciò che ha detto il mio Veterinario corrisponde al vero o se è necessario fare indagini per escludere metastasi. Inoltre stasera ho visto che a pochi cm dall’altro mastocitoma tolto ce n’è un altro molto  piccolino che ho scoperto casualmente tagliando altro pelo vicino alla ferita. Ora mi chiedo, anche questo andrà tolto…ma un’altra anestesia sarà dannosa per il cane? Quanto tempo occorre prima di poter fare un’altra anestesia? Il fatto che ne sia uscito un altro può significare qualcosa di grave? Mi può gentilmente rispondere al più presto?
Grazie. Luca da Livorno

21/05/2009

 

Gentile Luca, normalmente la stadiazione clinica del mastocitoma cutaneo canino prevede altre indagini (ecografia addominale con prelievo di fegato e milza, citologia dei linfonodi tributari della regione dove si trova il mastocitoma, esami del sangue e per qualcuno anche esame del midollo osseo). L’asportazione prevede l’escissione del tumore con un ampio margine e in seguito deve essere eseguita la stadiazione istologica della neoplasia e l’esame istologico dei margini.
La presenza di una seconda neoformazione in prossimità della ferita chirurgica può essere una semplice coincidenza ma di certo è una circostanza che merita di essere approfondita.

Spero di averla aiutata.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,le scrivo dalla provincia di Varese e vorrei raccontarle quello che è successo alla mia cagnolina morta improvvisamente, per avere se possibile dei chiarimenti.
Una femmina di pechinese che avrebbe compiuto 11 anni tra due mesi
sempre stata bene,mai avuto problemi di salute,in perfetta forma sia fisicamente che caratterialmente,mercoledi scorso uscendo per la solita passeggiata, appena fuori casa si è accasciata e non si reggeva piu sulle zampe posteriori.
Portata immediatamente in casa mostrava gli stessi sintomi e le zampine dietro si sono irrigidite e teneva la testina inclinata da una parte come bloccata, lei provava ad alzarsi ma non riusciva,subito dopo ha vomitato in un primo momento tutta la pappa e poi tipo schiuma bianca.Era ancora cosciente ma dopo poco,avendole fatto dei massaggi alle zampine e un po di coccole si è molto rilassata sdraiata e molto debole con lo sguardo fisso nel vuoto e la lingua fuori con aumentata salivazione,ma non reagiva anche toccandole la lingua non la ritraeva.
Subito dopo si è nuovamente irrigidita con ancora la testina inclinata e all indietro e respiro molto affannoso corsi dal veterinario ci ha subito fatto capire che la situazione era grave,aveva il battito debolissimo.
Le ha fatto subito una iniezione per il cuore e sembrava andasse meglio,successivamente qualcosa per rilassare la muscolatura e abbiamo aspettato per vedere se c'erano dei miglioramenti,ma era sempre con le zampine sia anteriori che posteriori e la testina irrigidite,lingua fuori, respiro frequente e affannoso e sguardo nel vuoto.Dopo 4 ore sembrava si stesse rilassando e addormentando cosi la abbiamo portata a casa,sperando in un miglioramento e rimanendo daccordo con il veterinario, che la mattina seguente la riportavamo da lui per tenerla sotto controllo ed eventualmente farle i dovuti esami.Purtroppo durante la notte non ce l'ha fatta e alle 5 e mezza ha smesso di respirare
e il cuore si è fermato.Tutto è successo in 12 ore,il nostro veterinario ha parlato di una specie di ictus o  comunque qualcosa a livello cerebrale.
Vorrei sapere il suo parere,i sintomi sono quelli di un ictus?o potrebbe essere stato qualcos'altro?
Mi aiuti a trovare delle risposte per colmare in qualche modo questo grande dolore.E stata una perdita improvvisa e vorrei sapere almeno il perche.
GRAZIE
n.b.Da qualche mese la mia cagnetta si leccava molto insistentemente tra i cuscinetti,in modo nevrotico e il veterinario ci disse che era solo, tipo un tic nervoso.
Può essere che era un sintomo di quello che poi è successo oppure no?
La ringrazio
 

25/05/2009


 

Gentile signora o signore, come già le ha detto il suo veterinario, la sintomatologia della cagnolina suggerisce certamente una patologia neurologica a decorso iperacuto.  Si può essere trattato di un incidente vascolare ma anche dell’improvviso scompenso di una patologia encefalica latente. Di certo il prurito a carico delle dita manifestato da diversi mesi non ha nulla a che vedere con la morte del suo animale.
Purtroppo ora non c’è modo di sapere cosa sia accaduto esattamente, in quanto si sarebbe dovuto eseguire subito l’autopsia presso un centro di referenza che fosse in grado di esaminare l’encefalo. Dobbiamo accontentarci di questo: una malattia probabilmente a carico dell’encefalo, a carattere iperacuto e decorso fatale.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

salve dottoressa le scrivo per esporle il problema che ha il mio gatto da quasi un anno e per il quale non riesco piu' a trovare soluzione. è una gattina di quasi quattro anni non di razza. quasi un anno fa mi sono accorta che trascinava la coda per terra penzolava praticamente a peso morto e che perdeva urina. la portai dal veterinario che dopo alcuni esami mi disse che un colpo sulla schiena le aveva procurato una rottura sulla colonna vertebrale e che proprio su quel punto passavano dei i neuro trasmettitori che regolano le funzioni della vescica e della defecazione. mi prescrisse un antibiotico per la cistite che tutto questo le aveva procurato e mi consiglio' di amputarle la coda .non soddisfatta della cura assegnatami e per la scarsa fiducia che riponevo in questo dottore per recenti avvenimenti(mi consiglio' di sopprimere una gattina di un mese solo perche' a causa del herpes virus rimase cieca e quindi sarebbe stato un peso non gli diedi retta dopo una decina di giorni trovai la gattina con tutto l'occhio di fuori e tanto sangue lo chiamai alle sette di mattina e mi disse che lui avrebbe aperto alle nove(questo dice tutto) dopodiche' la opero' e la gattina è ancora con me e gode di ottima salute anche se non vede) di mi sono rivolta in un altro studio medico qui ho fatto amputare la coda alla mia gattina dopodiche' mi hanno detto che la cosa non poteva risolversi chirurgicamente perche' non si trattava della rottura del bacino prescritto una dieta da farle seguire per prevenire la formazione di fecalomi a cui era diventata molto soggetta a base di crocchette ricche di fibra precisamente della hill's ed olio di vaselina. per un po' sembrava andar bene ma i fecalomi nonostante queste accorgenze insorgevano frequentemente e dopo mesi e mesi di clisteri e svuotamenti manuali il veterinario decise di provare a darle dei semi di psyllium quotidianamente ed il cipril in caso di emergenza. sfortunatamente il giorno dopo che mi prescrisse questa cura ci fu il terremoto all'aquila io vivendo li persi i foglio e dovetti trasferirmi a pescara .dopo qualche giorno che giunsi li mi rivolsi ad un veterinario del posto le spiegai la situazione e mi fece il favore di tenerla x un mese perche' io negli alloggi che ci diede la protezione civile non potevo. dopo trenta giorni il veterinario mi disse che la gattina nonostante le crocchette con la fibra e l'olio di vasellina e clisteri aveva due fecalomi la svuoto' manualmente e gli parlai dell'ultima cura che mi prescrisse il veterinario dell'aquila di cui pero' non ricordavo il nome e mi prescrisse una nuova cura :umido(qualsiasi tipo) e levolac tutti i giorni titubante perche' il veterinario precedente mi aveva sempre detto di evitare assolutamente l'umido perche' "compatta" provai a mettermi in contatto con il suo studio all'aquila mi disse di non darle l'umido e di non darle neanche il levolac perche' nel suo caso le avrebbe irritato ancora di piu' l'intestino e mi ricordo' i farmaci che mi prescrisse prima del terremoto come detto in precedenza semi di psyllium e cipril. andai in farmacia ma mi dissero che il cipril e altri farmaci a base di cesapride sono stati tolti dal commercio richiamai il veterinario e mi disse che mi avrebbe trovato un'alternativa ma da quel giorno(è passata quasi una settimana )si fa sempre negare. ora sono temporaneamente a napoli a casa del mio ragazzo cosi posso tenere con me le gattine ma non so assolutamente cosa fare sono in una tremenda confusione sull'alimentazione e sui farmaci da utilizzare per prevenire la formazione dei fecalomi .quale sciroppo posso darle in caso di emergenza se il cisapride è stato tolto dal commercio ?il levolac potrebbe farle davvero male ?umido o crocchette?capisco bene che questo racconto possa destare confusione e capisco che non ha seguito il caso da vicino ma le sarei grata se potesse darmi un consiglio. spero risponda presto. distinti saluti


27/05/2009

 

Gentile signore o signora, le faccio un po’ d’ordine io. Primo: il Cipril (che era un farmaco fantastico per il gatto con megacolon) è stato tolto dal commercio in tutto il mondo, da molti anni. L’ultimo posto dove lo si poteva trovare era la Svizzera, ma è già dal 2004 forse che non esiste più. La molecola stessa di questo farmaco, la cisapride, è stata bandita dal pianeta. Chi prescrive oggi il Cipril in Italia?

Secondo: il megacolon del gatto può essere gestito in due modi. Il primo modo è conservativo e il secondo è chirurgico.

L’approccio conservativo prevede le seguenti terapie:

1)      Dieta: non c’è una regola che vada bene per ogni gatto. In alcuni casi la dieta può essere ricca di fibra (r/d Hill’s ad esempio), ma spesso la fibra aumenta la consistenza e il volume delle feci. Nella mia esperienza gli alimenti con molta fibra risultano peggiorare la situazione. Io prescrivo m/d Hill’s lattina (iperproteico, povero di fibra)  e con questa dieta ho risultati migliori che con altre. In alcuni casi le scatolette a basso prezzo dei supermercati (con tanta gelatina), in grado di causare diarrea in molti gatti, risultano un buon lassativo per i gatti affetti da stipsi. Tra umido e secco è certamente (anzi, ovviamente) preferibile il cibo umido, vista la frequente relazione che c’è tra stipsi e disidratazione.

2)      Procinetici: al posto della cisapride siamo costretti ad usare in qualità di procinetico la ranitidina al dosaggio di 2 mg/kg mattino e sera. Non funziona altrettanto bene, ma è l’unico procinetico a nostra disposizione.

3)      Lassativi: si usa il lattulosio (Laevolac) a dosaggi piuttosto elevati ma generalmente ad effetto. In pratica il dosaggio va “aggiustato” strada facendo.

4)      Trattamenti d’emergenza: olio di vaselina una tantum (l’uso continuativo di olio di vaselina è associato a diversi effetti collaterali e a qualche complicanza anche grave), clisteri, rimozione manuale in anestesia generale o sedazione.  

L’approccio chirurgico (colectomia subtotale o totale con la conservazione della giunzione ciecocolica) risolve definitivamente il problema, ma si applica a casi selezionati, richiede una certa competenza chirurgica ed è piuttosto oneroso.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima Dottoressa,
le scrivo x avere un suo parere sullo stato di salute di una delle mie 4 gattine.
Premetto che abito in campagna e quindi i gatti sono liberi e non stanno mai in casa.
l'altra mattina ho notao una di loro(sterilizzata 2 anni fà)abbastanza abbacchiata e con grosse difficoltà a muovere le zampe posteriori.Osservandola meglio 2 giorni dopo ho scoperto che all'altezza della zampa post.dx presenta una grossa palla come se fosse un 'ematoma o una cisti..la gatta x quel che riesco ad osservare mangia e beve regolarmente ma come mi avviccino x toccare con mano si innervosisce e passa quasi tutto il giorno a dormire alzandosi con un pò di dolore solo x i bisogni e per mangiare..Cosa può essere??un mese fà uno di loro è morto nel giro di 2 giorni anche lui presentando grosse difficoltà nel muoversi e perdendo sangue dal retto.Il veterinario che l'aveva in cura mi disse che era stato sicuramente un virus(era stato escluso l'avvelenamento dopo gli esami del caso) e probabilmente anche gli altri avrebbero potuto esserne contagiati,ma è passato giusto un mese e i sintomini sono abb.differenti(tra l'altro un'altro veterinario ha escluso che dopo un mese potesse essere questo maledetto virus) e si nota appunto questo gonfiore all'altezza della mammella.
grazie x la sua attenzione domani la porterò da qualche sua collega ma ero curiosa ad avere un suo parere..


27/05/2009

 

Gentile signora o signore, questa lesione è una tumefazione: potrebbe trattarsi di un ematoma, di un ascesso, di una cisti o di un tumore. Per capire come aiutare questa micia, bisogna proprio prenderla e portarla da un veterinario che la visiti.

Spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon giorno dottore abbiamo un gatto di quasi 14 anni ed é un  esemplare bellissimo buono e adorabile ed é l'ombra di mia moglie . Da quattro giorni non riesce più a  sporcare così  siamo andati dal veterinario
gli ha fatto una lastra e c'era un a grassa macchia davanti al fegato  oggi per sicurezza gli facciamo una ecografia per sapere se é al fegato o alla milza. mi ha detto che nel secondo caso si può operare. Le chiedocortesemente il mio Ivon così si chiama potrebbe farcela o sarebbe un  calvario ancora peggio di adesso per lui? noi stiamo soffrendo tantissimo e non vorrei che soffrisse più del  dovuto.
Mi da un consiglio Grazie Giancarlo


28/05/2009

 

Caro Giancarlo, non si può rispondere alle sue domande senza prima conoscere la natura della lesione e il tipo di intervento che si intenderebbe eseguire. In ogni caso mi sembra che una “grossa macchia intorno al fegato” non possa essere responsabile del sintomo da lei descritto. Immagino che l’ecografia chiarirà la situazione e che voi possiate quindi prendere al più presto una decisione consapevole.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buonasera dott.ssa Bevere,
le scrivo perchè ho bisogno che lei mi aiuti a capire e  fare luce sulla morte del mio gatto e so che  lei ci riuscirà. Le ho scritto precedentemente già tre volte in merito al mio gatto di 10 anni  castrato che ad agosto scorso aveva contratto un'otite parassitaria. dalle analisi era risultata, se ricorda, anche l'insufficienza renale (creatinina 4; azotemia 70).Il micio è stato curato per l'insufficienza renale con cibo renal e flebo sottocutaee ed i valori renali sono rimasti stazionari. l'otite è stata curata con goccine antiparassitarie e strong hold più pulizia dell'orecchio. A  natale il micio stava bene dal punto di vista renale anche se perdurava l'otite che era tuttavia sotto controllo, ma, forse per il cambiamento della casa per le vacanze natalizie, ha smesso di mangiare il cibo renal e nel giro di 5-6 giorni si è deperito tantissimo sino a che il 3 gennaio si è svegliato con una pupilla dilatata e l'altro occhio più chiuso e barcollava. sono corsa dal veterinario che gli ha fatto la flebo in vena di 4 ore per tre giorni consecutivi, dicendo che era un problema renale, ma i valori erano rimasti gli stessi di due mesi prima. comunque non c'è stato alcun giovamento. il gatto ha incominciato a sbandare sempre di più, fuoriusciva il sangue dall'orecchio destro, aveva sempre una pupilla molto dilatata ed un altra più chiusa e mangiava molto poco. altri veterinari  che l'hanno visitato continuavano a dire che era un problema di insufficienza renale fino al giorno in cui il gatto da fermo girava la testa su un lato e cadeva per terra.ho chiamato il veterinario che gli ha fatto le analisi da cui risultava la creatinemia a 6,8 e l'azotemia a 100.  gli è stata disgnosticata una vestibolite periferica che aveva paralizzato l'occhio destro(quello più aperto) e la bocca al lato destro. la terapia è stata di 16 gg. di baytril più una siringa di cortisone retard. il gatto sbandava di meno rispetto a prima segno che la terapia antibiotica stava facendo effetto, ma nonostante due flebo al giorno sottocutanee con epargriseovit e poi stimlfoss il gatto si indeboliva sempre di più sino a che un giorno ha incominciato a miagolare per tutto il giorno girando per casa senza sosta e saltando di qua e di la(anche se sbandava!!)il giorno dopo ha smesso di mangiare e l'ho ricoverato per 4 giorni con terapia di flebo in vena più stimulfos. appena è tornato a casa la sera di nuovo ha miagolato per tutta la notte sino al mattino successivo girando senza fermarsi un solo istante, fin quando alle 10 l'ho portato dal veterinario per fargli fare una siringa di antidolorifero. tornato a casa ha resistito per altri 10 gg.  urinando tantissimo, mangiando sempre meno sino ad essere imboccato con omogenizzati somministrati con la siringa e poi l'ultimo giorno non è riscito a deglutire neanche la pappa e non ha bevuto. quando ho visto che non ce la faceva neanche a cambiare posizione nella sua culletta ho deciso di fargli fare la maledetta siringa dopo avergli  fatto somministrare l'anestesia totale.quando è stato ricoverato dalla radiografia è risultato che la bolla timpanica dell'orecchio destro aveva l'osso consumato.Il veterinario mi ha detto che probabilmente aveva un tumore osseo e allora   ho chiesto  di fare la formula leucocitaria, ma lui si è rifiutatao dicendo che i tumori ossei non si evincono dalla formula leucocitaria. questa è la lunga e dolorosissima storia del malattia  del mio meraviglioso micio, ed io volevo farle questa domanda che non mi dà pace e alla quale spero lei saprà rispondermi: è possibile che l'infezione dell'otite degenerata in vestibolite periferica sia stata talmente forte da consumare l'osso della bolla auricolare o invece si trattava di tumore?la ringrazio per la sua risposta e mi scusi per il racconto lunghissimo. Giovanna


28/05/2009
 

Gentile Giovanna, probabilmente quell’otite che non guariva mai nascondeva una lesione neoformativa. I sintomi che lei descrive (una pupilla molto stretta, con la terza palpebra sollevata, mentre l’altra pupilla è normalmente dilatata) si riferiscono alla cosiddetta sindrome di Horner. Questa sindrome, che era associata nel suo caso anche alla sindrome vestibolare (mancanza di equilibrio, rotazione della testa, girotondo, ecc), può essere causata da qualsiasi malattia che colpisca l’orecchio medio e con ogni probabilità nel suo caso (per la storia clinica e per le alterazioni radiografiche a carico della bolla) si è trattato di un tumore. La creatinina si sarà alzata certamente durante il digiuno, ma sindrome vestibolare e Horner non possono assolutamente dipendere dai reni! Aveva sicuramente ragione il veterinario che ha finalmente eseguito l’indagine sulle bolle timpaniche.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere, ho un labrador femmina di sei anni e vivo in campagna a Scarlino (GR). Essendo il cane risultato positivo alla leishmania secondo il test ELISA con un titolo anticorpale di 91 (quindi positivo Medio), è stato sottoposto ad una terapia di glucantime più allopurinolo. Il labrador pesa 27 Kg, apparentemente non presenta nessun sintomo e i valori delle analisi riferiti alla funzionalità renele ed epatica sono nella norma. Da un veterinario Il dosaggio che mi è stato prescritto è di 2,7 ml (circa mezza fiala) di glucantime al giorno più una pasticca di allopurinolo per 40 giorni.
 Mi sono rivolta ad un altro veterinario e questi mi ha detto che tale dose era decisamente insufficiente e che, con una dose così bassa, la malattia avrebbe potuto sviluppare una sorta di "resistenza". Mi ha perciò presctitto una dose pari a 9 ml di glucantime al giorno (100 Mg/Kg di principio attivo, pari a quasi due fiale) da fare divisa in due volte, al mattino e alla sera, più due pasticche di allopurinolo al giorno, per 30 giorni. Il primo veterinario, molto risentito, ha insistito con il dire che la sua dose era quella giusta, e che dosi di due fiale al giorno distruggono i reni e il fegato del cane. Come mi devo regolare? Grazie mille per la gentile risposta.

28/05/2009

 

Gentile signora, buona la seconda. Il dosaggio del Glucantime è proprio di 50 mg/kg due volte al giorno (100 mg/kg divisi in due somministrazioni) per via sottocutanea. Se il Glucantime fosse controindicato (per malattie epatiche o renali) non è abbassandone il dosaggio che si risolve il problema, ma scegliendo un farmaco meno tossico, oppure valutando la possibilità che il cane sia stato solo esposto alla leishmania e non sia infetto (a parte il titolo, elettroforesi, biochimica, ematologia, citologia linfonodale come sono?) e che quindi non sia candidato al trattamento.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma   Dott.ssa Bevere.
Le scrivo da Modena, ho un cucciolo di labrador di quasi 10 mesi. Da circa un mese ci siamo accorti di un fastidioso prurito alle orecchie, tanto fastidioso da non farla dormire.
la cucciola fino a 1 mese fa mangiava crocchette ipoallergeniche della trainer puppy.
Ora invece dopo che il veterinario le ha fatto una visita e ha detto che secondo lui è un allergia alimentare mangia crocchette active line oto e abbiamo notato un miglioramento non una guarigione in più ci siamo accorti che perde pelo in continuazione passandogli la mano sul mantello la mano si riempie.
Cosa possiamo fare?
E' vero che è un problema che è frequente nei labrador di colore beige come la nostra cucciola?
La ringrazio fin da ora per le sue sicuramente utili risposte!


31/05/2009

 

Gentile signore o signora, la perdita abbondante del pelo è assolutamente normale in questo periodo per un Labrador. Per quanto riguarda l’otite bilaterale, essendo mi pare in via di guarigione, suggerirei di gestirla come state facendo per qualche mese ancora. A partire da questo autunno-inverno, se la situazione risulterà sempre invariata, ossia non perfettamente normale, suggerirei di fare un vero e proprio test per le intolleranze alimentari, ossia la dieta privativa e in seguito i test di provocazione. A questo indirizzo troverete i dettagli del test.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

  
Gentile dott.ssa Bevere,
Ho un micio di circa 2 anni, figlio di due randagetti ed adottato quando aveva appena 1 settimana di vita.
Il gatto è di dimensioni minute e piuttosto magro, nonostante gli abbia sempre dedicato il massimo delle attenzioni non facendogli mai mancare le migliori pappe per micio presenti sul mercato.
Corporatura a parte, debbo dire che fino alla settimana scorsa il micio era vispo, agile e vivace. Purtroppo da quattro giorni a questa parte ho notato che stranamente la sera appena rientravo si coricava sul suo asciugamano posto sul letto. Inizialmente non ci ho fatto molto caso, addebitando la stanchezza ad una accentuata attività fisica svolta durante il giorno, ma ieri (30/05/2009) ho inevitabilmente notato che il gatto è dolorante ad una zampa (zoppica) ed alla schiena (soffia quando lo accarezzo) senza contare che è stranamente sempre coricato sul divano o sul letto.
Sono corso immediatamente dal veterinario, il quale dopo una accurata visita con esami del sangue ha detto che:
- il gatto è disidratato;
- è anemico;
- ha alcuni valori del sangue bassi;
- ha la temperatura corporea più bassa del normale;
Questo corrisponderebbe ad una infezione virale, tuttavia, non conoscendone la tipologìa, non ha prescritto farmaci, ma solo la somministrazione di acqua agli angoli della bocca mediante una siringhetta.
Domani avrò il referto dell'esame per sapere se è affetto da FIV/FELV.
I suoi sintomi attuali sono:
- spossatezza;
- poco appetito;
- dolori articolari e problemi di deambulazione;
Talvolta mi è parso di vederlo anche tremare e di certo è peggiorato da ieri ad oggi.
Sono molto in pensiero ed assolutamente in pena per questo suo stato di sofferenza e la ringrazio fin da subito se potrà darmi qualche consiglio.
Francesco Z.
Padova

31/05/2009

 

Gentile Francesco, bisogna attendere l’esito dei test. Se il gatto risultasse negativo alle malattie virali per le quali è in corso l’esame, suggerirei di valutare la possibilità di emobartonellosi.

Un grande augurio al suo micio.

Dott.ssa Nicoletta Bevere.

 

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