Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
quarantunesima pagina
Gentile dottoressa,
mi rivolgo per un consiglio.
Un gatto maschio di circa 14 mesi, vaccinato con purevax rcp e sterilizzato all'età di 7 mesi.
ha manifestato sin dal cambio della dentizione una infiammazione gengivale che è andata progressivamente peggiorando sin tanto che in seguito ad un'alitosi veramente micidiale è stata effetuata una terapia antibiotica e cortisonica.
forse per colpa del cortisone, almeno così ha ipotizzato il veterinario, si è manifestata una infezione da erpes virus che però è regredita con le cure appropriate.
sempre per i problemi alle gengive infiammate, è stata fatta una pulizia del tartaro ed ora utilizzando prodotti disinfettanti e antitartaro(orozyme e stomodine) viene tenuta sotto controllo, almeno sotto il profilo dell'alitosi, ma le gengive, a partire dai canini in poi sono sempre infiammate.
il gatto presenta anche un ingrossamento dei linfonodi, non solo quelli sottomandibolari, ma diffuso, per questo motivo, è stato fatto il test fiv e felv per ben due volte, a distanza di 6 mesi, sempre risultato negativo.
purtroppo da circa due settimane è comparsa un'ulteriore problematica: il gatto ha iniziato a zoppicare e sembra che il problema sia localizzato all'arto posteriore destro, ma io guardandolo ho l'impressione che abbia dei fastidi anche a quello anteriore sinistro.
è una zoppia strana, nel senso che non ha un decorso regolare, a momenti migliora e a momenti peggiora.
il gatto ha anche avuto dei cambiamenti caratteriali è molto meno socievole e giocherellone, si vede che è sofferente.
pesa 3,80 kg ed è un gatto di piccole dimensioni, almeno rispetto a tutti gli altri che vivono con me ed in confronto agli altri è sempre stato quello meno agile, non è mai riuscito ad esempio a salire sul tavolo, cosa che gli altri fanno senza problemi.
avevo sempre creduto che questa sua minore abilità fosse dovuta alle dimensioni minute, ma ora con tutta questa sfilza di problemi che si sono presentati mi sorge qualche dubbio.
col senno del poi posso anche dire che la sua deambulazione non è mai stata contraddistinta dall'eleganza tipica dei felini, anche quando non zoppicava.
lo studio veterinario che mi segue non ha le idee molto chiare ed io vorrei un suo gentile consiglio almeno in quale ambito provare a fare delle ricerche.
ringraziandola anticipatamente, faccio a tutti voi gli auguri di BUON ANNO !!!
01/01/2009 |
Gentile signora o signore, per quanto riguarda il cavo orale, in caso di stomatite o di ORLs (malattie sempre associate a dolore e quindi eventualmente responsabili o corresponsabili delle modificazioni comportamentali) conviene in genere procedere coraggiosamente alla estrazione di premolari e molari, per risolvere definitivamente il problema, evitando accuratamente di ricorrere ad inutili iniezioni di corticosteroidi. Per quanto riguarda la linfoadenopatia periferica e la sospetta zoppia su più arti le cose sono invece più complicate. Io ho osservato alcune volte, seppur sporadicamente, questo tipo di sintomatologia in gatti giovani con una storia di malattia delle vie respiratorie superiori (rinite, rinotracheite, congiuntivite), ma tutti i miei sforzi per arrivare alla diagnosi non sono mai serviti a nulla. Gli esami ai quali ho sottoposto alcuni di questi gatti sono stati: esami radiografici, test sierologici per FeLV (alcuni positivi, altri negativi), FIV, Chlamydia, Bartonella enselae, emocoltura (tutti ad esito negativo), esame citologico di tutti i linfonodi ingrossati. In un gatto, nel quale la malattia si era complicata con una IRC e che era stato sottoposto ad eutanasia all’età di circa 18 mesi per la bassissima qualità di vita, l’esame autoptico ha rilevato alterazioni molto particolari e caratteristiche ma nemmeno il patologo che ha eseguito tutti gli esami istologici post mortem è riuscito a ricondurre tali alterazioni all’interno di un quadro noto, al quale dare cioè il nome di una malattia già osservata. In quel caso, se tornassi indietro, proverei a far eseguire delle biopsie muscolari e sinoviali. |
Gentile dottoressa.
Sono padrona di Cornelio, un devon rex di 12 anni e mezzo. Ha sempre sofferto di intolleranze alimentari al punto di dovergli alternare cibo specifico per questo problema cambiando marca ogni mese (dopo tale periodo di tempo infatti gli si presentano fenomeni di diarrea o di perdita del pelo). Adesso comincia però a presentare anche qualche problema di insufficienza renale e mi chiedo come a questo punto potrò alimentarlo visto che sono quasi certa che il cibo creato per questa tipologia di problema sicuramente gli risulterà poco tollerabile.
Mi può dare qualche suggerimento?
La ringrazio vivamente.
Consuelo
01/01/2009
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Gentile Consuelo, l’HA della Purina è un mangime ipoallergenico e abbastanza ipoproteico. Provi ad offrirglielo. Altrimenti il quadro che lei descrive è: la certezza di una diarrea cronica (per somministrare a tutti i costi un k/d o un Renal) a fronte della speranza incerta di aumentare il tempo di sopravvivenza del gatto, rallentando forse la progressione della malattia renale. |
salve dottoressa le scrivo da catania ho un bellissimo beagle di 2 anni e' sanissimo tranne che quando era cucciolo e' stato operato a gli occhi per la fuoriuscita della terza palpebra da allora ha quasi sempre lacrimazione da entrambi gl'occhi il veterinario mi dice che si tratta di allergia lei che ne pensa ? ha qualche rimedio oltre l'uso della camomilla.
02/01/2009 |
Gentile signora o signore, se il collega ha stabilito che si tratta di una malattia allergica, allora basterebbe che le prescrivesse un collirio adatto a trattare questo tipo di problema. Esistono allo scopo diverse preparazioni farmaceutiche ed è sempre necessaria la prescrizione medico veterinaria. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno Dottoressa. Sempre riguardo al problema del mio cane Stella che, dopo l'avvelenamento da topicida, ha smesso di usare gli arti posteriori, La informo che già 4 o 5 giorni dall'inizio della paralisi, non si regge più neanche con le zampe anteriori ed è in queste condizioni ormai da 15 giorni. La settimana prossima devo portarla dal veterinario il quale le farà innanzi tutto la prova della coagulazione, poi vorrebbe farle altre analisi per escludere patologie come diabete, ipertiroidismo e non so cos'altro. Dagli ultimi colloqui col veterinario, mi è stato detto che il problema che ha Stella si chiama "radicolite" e, cercando su internet informazioni al riguardo, ho letto che persone che ci sono passate con i loro cani li hanno curati con cortisone e vitamina B12. Ora mi chiedo: perché il mio veterinario non ha accennato affatto alla possibilità almeno di provare con cortisone e vitamina B12 e lasciare (sperare) che Stella guarisca da sola?? E' il caso, secondo Lei, che ne parli al mio veterinario? E' il caso che chieda un consulto anche presso un altro studio veterinario? Le chiedo un consiglio: secondo è il caso di provare con cortisone e vitamina B12? Non so come ringraziarLa della Sua disponibilità e gentilezza. Un saluto, Lara 03/01/2009 |
Cara Lara, mi dispiace molto per la sua Stella. Certo che può provare. Non credo invece che giovi al cane cambiare veterinario visto che il suo mi sembra scrupoloso e attento. Piuttosto suggerirei di ricontattare il neurologo per aggiornarlo dell’evoluzione inaspettatamente sfavorevole (ricordo che mi era sembrato molto -tanto- ottimista) e per chiedere se non convenga effettuare una diagnostica per immagini del midollo spinale. Cordiali saluti e tantissimi auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere |
carissima dottoressa,
ho un cucciolo di chihuahua di 4 mesi da quando l'ho preso aveva un disturbo tipo che si affogasse e volesse sputare qualcosa però non butta niente, dopo una decina di giorni a ha avuto stile una crisi come se non potesse più respirare e contraeva forte la parte posteriore sopra le gambe l'ho portato in un pronto soccorso a Saronno dove dopo averlo visitato mi hanno detto che il cucciolo non aveva la febbre e a livello polmonare andava bene e non aveva tosse ma che il cane non riusciva a buttare il muco fuori ma andava internamente, mi hanno rassicurato che non era niente di grave prescrivendomi un antibiotico 0.5 ml due volte al giorno per sette giorni"SYNULOX" ma oggi che è il 5° giorno la crisi non l'ha avuta più ma il disturbo come se si affogasse c'è l'ha sempre.
vorrei sapere se non è una cosa grave perchè mi anno prescritto l'antibiotico?
NB. prima di portarlo al P.S.gli ho dato del miele e il disturbo gli si e attutito.
grazie e auguri
04/01/2009 |
Gentile signora o signore, l’antibiotico non è riservato alle malattie “gravi”, ma solo alle malattie batteriche, che possono essere gravi oppure non gravi. Non capisco invece il “come se si affogasse”. Potrebbe trattarsi di faringite (di solito i proprietari dicono che “era come se avesse qualcosa incastrato in fondo alla gola”) o di rinofaringite (in questo caso il cane emette un suono molto forte e alcuni proprietari dicono che “era come se non riuscisse a respirare”). Io le consiglio di tornare nel pronto soccorso dove è già stata, spiegando che la terapia non ha dato alcun esito. Le suggerirei anche di recarvisi in un orario nel quale il cane possa essere visitato dal titolare. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
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buongiorno,
sono una ragazza di 19 anni e scrivo da milano.
la mia gatta di 8 anni vomita quasi 2 volte a settimana da alcuni mesi e più sporadicamente da 2 anni circa...
la vet c ha fornito 3 ipotesi: pelo, gastrite, tumore...
abbiamo cominciato a darle olio di vaselina, ma vomitava ancora quindi abbiamo escluso il pelo... poi siamo passati al Geffer effervescente per la gastrite (1/4 di bustina al di per 8 giorni prima dei pasti). somministrare il farmaco al gatto prima dei pasti è stato impossibile, in quanto l'animale è molto aggressivo e si è ribellato più volte, quindi abbiamo pensato di darglielo nella pappa, in maniera da nasconderlo più facilmente...abbiamo fatto male???
nonostante ciò, all'ultimo giorno di cura col geffer la gatta ha vomitato ancora...vorrei sapere se dobbiamo passare alla terza ipotesi o no....spero non sia così....il gatto è vivace, corre gioca, mangia, va in bagno regolarmente e non più o meno di come ha sempre fatto...insomma, niente cambiamenti...inoltre la gatta ha sempre "rubato" il cibo che trovava in cucina o addirittura sul tavolo nei momenti di distrazione...ha mangiato un po' di schifezze nella sua vita...il problema di stomaco può essere relativo a questo???
La ringrazio per l'aiuto...è fondamentale per me sapere se devo stare tranquilla o preoccuparmi... grazie ancora.un saluto e buon lavoro
06/01/2009 |
Gentile signora, la gatta potrebbe avere un’infiammazione del primo tratto dell’intestino tenue (prima causa di vomito cronico nel gatto che non ha insufficienza renale). In questi casi sarebbe bene procedere ad uno screening ematochimico (volto ad escludere soprattutto l’insufficienza renale come causa di vomito), l’ecografia addominale e infine il test per l’intolleranza alimentare. Mi chiedo come si possa pretendere di dare ad un gatto una bustina effervescente!! Siete stati bravissimi a riuscirvi. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
innanzi tutto grazie per la risposta al mio quesito (a pg.41 la prima mail riguardante il gattino di 14 mesi con gengivite, linfonodi ingrossati e zoppia).
Ho già stampato la pagina e la farò vedere domani ai veterinari che mi seguono.
In questi giorni ci sono stati dei cambiamenti e purtroppo non in meglio, mi permetto di approfittare ancora della sua disponibilità con la speranza che il quadro clinico le sia meglio descritto.
Adesso il mio povero micio cammina con la schiena sempre ingobbita e le zampe posteriori appaiono poco stabili. Ho come l'impressione guardandolo, che cammini "in punta di piedi".
Non si mette quasi mai in posizione accucciata, tende sempre a stare sdraiato su un fianco e le rare volte che si accuccia la coscia destra (dalla parte dove zoppicava inizialmente) è sempre ben più sporgente di quella di sinistra.
Nonostante questi gravi malesseri (e sicuramente ha dei dolori), mangia con buon appetito, cosa che del resto ha sempre fatto, anche nei momenti di peggior gengivite, anche il mio veterinario si era meravigliato.
E' molto vigile anche se passa la maggio parte del giorno sdraiato sul letto, e per salirci ha difficoltà.
Non so se con queste mie descrizioni le ho potuto fare un po' più di chiarezza, comunque ancora una volta la ringrazio e la prego di farmi sapere se ha qualche altra idea o se anche tutto questo rientra nella sua diagnosi precedente.
Carissimi saluti.
06/01/2009
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Gentile signora, mi dispiace ma non ho novità. Anche i gatti che ho osservato io si sono sempre alimentati, nonostante la grave linfoadenopatia, i dolori articolari e/o muscolari e la malattia del cavo orale.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve Dottore,
vorrei sapere se la reazione allergica del mio cane può essere dovuta a dermatite da contatto con ortiche selvatiche, in quanto l'animale vi gioca spesso dentro.
Grazie.
06/01/2009 |
Gentile signore o signora, non so di quale “reazione allergica” lei stia parlando, ma in generale le ortiche provocano dermatiti irritative da contatto (non proprio allergiche quindi). Questo inoltre accade in estate e non certo ora, con il freddo (Milano è sepolta dalla neve!), in quanto la parte aerea della pianta adesso non è ancora sviluppata. Alcuni cani infine sono allergici ai pollini del fiore dell’ortica, sviluppando dermatiti allergiche, ma non “da contatto”, le quali per manifestarsi non necessitano per forza del contatto diretto tra cute e pianta. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buonasera, ho un pastore tedesco femmina di 12 anni, operato alle mammelle per un tumore un anno fa (asportate e risolto bene) , con perdite e calore in corso ( ha sempre avuto calori lunghi,più volte l’anno).Oggi dopo una mattinata normale nel pomeriggio è caduta in un’apatia strana,cammina pianissimo al rallentatore, sembra non vederci,essere spaesata,non mangia risponde pochissimo agli stimoli.Che devo fare? 07/01/2009 |
Gentile signora o signore, naturalmente non può fare altro che farla visitare da un veterinario, al più presto, senza perdere in rete nemmeno un minuto. Una coccola grande alla sua cagnolona.
Dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
ancora il gattino con linfoadenopatia, zoppia e gengivite
Sono stata stamattina dal mio veterinario, che mi ha prenotato per domani un prelievo di sangue per fare delle ulteriori ricerche su possibili malattie autoimmuni...facciamo anche questo tentativo...
Gli ho fatto vedere la sua indicazione per l'utilizzo dell'interferone e nonostante abbia manifestato un po' di scetticismo, o meglio abbia detto di non saperne molto, almeno in un contesto come quello della patologia del mio gatto, sarebbe disponibile a tentare la terapia.
Per lui sarebbe la prima sperimentazione e vorrebbe conoscere la posologia e il prodotto farmaceutico da lei già utilizzati. Potrebbe comunicarceli?
Mi scuso per l'insistenza delle mie comunicazioni, ma mi piange il cuore vedere una bestiolina che era felice di vivere ridotta come un vecchietto pieno di artrosi.
Ancora grazie.
07/01/2009 |
Gentile signora, la mia impressione era che si trattasse di una malattia infettiva, non certamente autoimmune, e il mio scopo è stato di immunostimolare, non di immunodeprimere. Come già detto sono a completa disposizione e i colleghi possono contattarmi quando vogliono, oppure possono raccogliere i dati di cui hanno bisogno nella letteratura scientifica. Il mio riferimento è stato: “Vet Immunol Immunopathol 2006, 15; 109(3-4): 245-254 Low-dose interferon-alpha treatment for feline immunodeficiency virus infection. Pedretti E, Passeri B, Amadori M, Isola P, Di Pede P, Telera A, et al. Department of Animal Welfare and Immunoprophylaxis, Istituto Zooprofilattico Sperimentale, via A. Bianchi 9, 25124 Brescia, Italy.” e ho parlato personalmente con uno degli autori. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, grazie infinite per le sue risposte. Le ho infatti già scritto per avere info sulla mia gattina di 8 mesi con una rinotracheite da herper virus e sulle cose da sapere prima di far enucleare i suoi occhi. Ho un'urgente domanda: se la gattina strizza gli occhi alla luce del sole, quando accendo la luce in una stanza buia o col flash della macchina fotografica....cosa devo fare? Cioè, se non è completamente cieca, l'operazione va fatta lo stesso? Magari, ai fini della sua salute, non è rilevante che lei veda un pò di luce, ma io ho questo dubbio atroce. E inoltre, ci sono test o prove da fare dal veterinario per misurare il suo grado di cecità? Non vorrei sembrarle troppo scupolosa, ma al mio gatto ci tengo moltissimo. GRAZIE INFINITE!! 07/01/2009 |
Gentile signora, lei ha ragione ad avere dei dubbi, ma per sciogliere ogni incertezza la gatta va vista dal vivo, quindi non ho niente di diverso o di nuovo da raccomandarle a parte quello che le ho scritto nella precedente risposta. Se l’enucleazione non è necessaria a nessun veterinario verrà in mente di proporgliela, stia tranquilla. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, le scrivo per il mio gatto di 13 anni. Sabato accarezzandolo gli ho trovato una palla di circa 4 cm di dm dietro la zampa anyteriore, all'altezza del costato. da una prima radiografia più agoaspirazione sembra un tumore maligno, probabilemnte sarcoma tessuto connettivale.Non sembra, dalla radiografia, attacato alle ossa, ma infiltrato tra i muscoli. L'operazione mi è stata prospettata un po' complicata. Mi hanno detto:facciamo la biopsia:tempo 10 minuti ed è fatta. Ma questo non mi ha convinto molto:addormentare il micio, infastidire il tumore..che al 90 % non verrà curato? Allora ho pensato di sentire il parere di un altro vet:mi ha detto che vuole rifare agoaspirazione o, meglio agoinfissione, per capire meglio. Ora, secondo lei ha senso che io faccia l'agoinfissione o risulta invasiva tanto quanto una biopsia? Non penso che andrò ad operare Mouse, perchè mi è stata prospettata una strada mlto complicata..ma ciò che più mi interess è assicurargli una buona qualità di vita e soprattutto nn tuzzicargli il tumore inutilmente.Lei che mi consiglia?Faccio l'agoinfiisione?Biopsia? 08/01/2009 |
Gentile signora o signore, purtroppo è molto difficile che la diagnosi dei primi colleghi sia sbagliata. Comunque, ripetere l’esame citologico al gatto non costa niente, mentre la biopsia generalmente non è necessaria quando i dati clinici e l’esame citologico convergano verso la diagnosi di fibrosarcoma iniettivo (cioè, non si tratta di una diagnosi “difficile” da acquisire). Quello che invece non si deve mai fare in questi casi, quando cioè ci si trova di fronte ad un fibrosarcoma iniettivo, è operare il gatto immediatamente dopo la diagnosi citologica. |
gentile dottore nicoletta bevere
ho ritirato gli esami della mia cag,,meticcia simil bassotto anni presunti 5 TRANSAMINASI GOT 59....TRANSAMINASI GPT140 ,GAMMA GT 15,,LDH428TUTTI GLI ALTRI ESAMI NELLA NORMA..la veterinaria mi ha dato cura
per il fegato anche vitamine btotal plus ,,mi chiedo ma potrebbe esserci un problema al cuore visto il cpk e ldh alto????oppure ai muscoli???la mia cagnolina non vomita non ha alterazioni fecali mangia non cose grasse ma coniglio e riso o carne poca o crocchette della roial canin ,anzi ora la vete mi ha suggerito sempre della roial quelle adatte per il fegato. dimenticavo si gratta sotto la pancia sui fianchi con insistenza sulle orecchie sul muso tutto questo da un anno ,,,,,nonostante la profilassi per le pulci ,, canile è stata tre anni in gabbia e sta con me da due anni.inoltre il pelo sotto il tronco non è piu fulvo e ha una piccola zone,,inoltre ha fatto una terapia di stomorgil per le gengive ma circa 20 giorni prima del prelievo grazie emma - savona
09/01/2009
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Gentile Emma, è molto più probabile che il fegato sia effettivamente responsabile delle alterazioni enzimatiche, in quanto se vi fosse qualche problema cardiaco, questo si sarebbe evidenziato alla visita molto facilmente. |
Gentilissima dott.ssa Bevere da novembre 2008 ospito una coniglietta nana di circa tre mesi, Lilli. Da subito ho notato difficoltà della deambulazione, si trascinava le zampette posteriori come se fossero rotte. Le radiografie non hanno rivelato alcuna frattura e il mio veterinario mi ha dato delle vitamine alla carnitina e un antiparassitario per le pulci. Ho sempre nutrito Lilli con mangime composto per conigli nani, perchè i suoi fratellini che si nutrivano du lattuga sono morti tutti. Da un po di tempo noto che ha ripreso a trascinare le zampette posteriori e si muove con difficoltà. Ho paura che possa trattarsi di qualche malattia alle articolazioni. Cosa posso fare?. Grazie per la sua attesissima risposta Rosaria - Valderice 10/01/2009
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Gentile Rosaria, non capisco la frase “ha ripreso a trascinare”, come se il disturbo fosse ricorrente. A parte questo potrebbe trattarsi di un antico trauma spinale oppure di una malattia parassitaria come l’encefalitozoonosi. L’alimentazione di Lilli inoltre è scorretta (la lattuga non uccide i conigli!!) e la predispone ad osteoporosi, a fratture ossee e a malattie dentali. Il mio suggerimento è di valutare se i sintomi possono essere compatibili con l’encefalitozoonosi (e in tal caso procedere alla terapia) e, in ogni caso, correggere la dieta, gradualmente, fino ad arrivare ad una alimentazione strettamente erbivora (fieno, erba secca, erba fresca, tarassaco, basilico, lattuga, ecc). Codialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve mi chiamo Leonia, le scrivo da Sperlonga un piccolo paesino nel Lazio. A novembre mi è stato regalato un pastore tedesco (maschio) di nome Gohan. Aveva 4 mesi ed aveva un pò di problemi derivanti da una gastroenterite da stress, infatti pesava appena 5 chili e rifiutava il cibo. Inoltre i precedenti padroni avevano un altro pastore tedesco più grande e la convivenza tra i due cani non andava per niente bene per Gohan, infatti il cucciolo stava solo e sempre nella sua cuccia, non giocava, non correva. Fortunatamente dopo poco che mi è stato regalato il cane si è ripreso ed ora mangia (infatti ha 6 mesi e pesa 17 chili), corre gioca, salta muretti, è rinato!!!!! Dal 6 gennaio, purtroppo, presenta una zoppia alla zampa posteriore sinistra. Il veterinario l'ha sottoposto ad una radiografia che ha evidenziato una presunta lesione del legamento del ginocchio ed un principio di displasia delle anche. Ora gli ha prescritto una cura antinfiammatoria associata al totale riposo (quasi impossibile per un cucciolo così vispo). Ha escluso l'intervento perché gli potrebbe portare un ritardo della crescita. C'è una relazione tra la lesione del legamento e il principio di displasia? E' possibile che la lesione sia stata causata da una trauma (è solito saltare un muretto di 60cm)? La zoppia può scomparire solo con una cura antinfiammatoria, o serve qualcos'altro? Inoltre ci sono dei farmaci che rallentano il progredire della malattia? Vista la giovane età del cane è possibile che ben presto non camminerà più? La prego di dare una risposta ai miei quesiti. E' il caso che cambi il veterinario? La ringrazio per l'attenzione prestatami. 10/01/2009 |
Gentile Leonia, questa diagnosi di rottura del legamento crociato potrebbe essere inaffidabile perché sembra emessa sulla base di una radiografia (i legamenti, rotti o integri, in radiografia non si vedono) e non sulla base della visita clinica. Quindi, con queste premesse, andare a cercare una relazione tra la possibile displasia dell’anca e la possibile rottura del legamento crociato anteriore non è particolarmente importante, anche se sì, in linea generale, alcune alterazioni del bacino e alcune malattie del ginocchio (compresa la rottura del crociato) possono essere correlate tra loro (possono: non è detto che lo siano). In un cane normale, giovane e sano, il crociato si può rompere in seguito ad una brusca frenata, ad un movimento di pivot, o se l’arto durante la corsa viene bloccato in una buca del terreno. Difficilmente saltare un muretto può determinare la rottura del legamento crociato, a meno che il ginocchio abbia patologie preesistenti. |
ciao sono valeria da taormina (me) Sicilia...Desidererei gentilmente un vostro parere e un vostro consiglio su quanto mi è accaduto lo scorso mese esattamente il 19 dicembre...io avevo 7 cani..adesso mi ritrovo con 6...il mio cane da premettere il più anziano circa 12 anni (dico circa essendo un ex randaggio e avendolo adottato a circa 3-4 anni) presentava delle cisti ,essendo un po anzianotto e malato di lehismania reputo che il mio cane non possa subire lo stress che comporta un intervento...uno di questi lipomi pero con il passare del tempo comincia ad angrossarsi provocando dei lievi fastidi al cane il quale grattandosi si procura una ferita e un ematoma...allarmata porto subito il cane dal mio veterinario che mi seguiva da molti anni...con il quale si era instaurato un rapporto sia di amicizia sia di estrema fiducia...avendo come ho detto prima 7 cani tutti randagi ho sempre bisogno di un medico pronto ad aiutarmi...tornando al discorso di prima dunque porto il cane dal veterinario il quale sostiene seza analizzare questi lipomi che il cane va urgentemente operato in quanto il liquido che esce dalla ferita e molto contaggioso per noi uomini..mi da appuntamento l'indomani...(la settimana prima il cane aveva avuto un intossicazione dunque era già debole e scombussolato di suo, il veterinario lo sapeva ma lo stesso superficialmente lo vuole operare),,ok il cane viene portato dal collega del mio veterinario i quali collaborano in caso di interventi chirurgici..ma la stanza e poi le varie non sembra affato un ambulatorio per operare ma un semplice ambulatorio dove c e presente solo un tavolo e le solite cose che si vedono negli ambulatori un lavello armadietti con medicine ecc...ma niente che faccia pensare ad una sala operatoria...ok cominciamo........ al cane comincia ad essere fatta la prima anestesia il mio ragazzo riesce a leggere cosa 11/01/2009
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Cara Valeria, le risponde una veterinaria che non toglie mai una neoformazione senza sapere prima di cosa si tratta, che non mette mano al bisturi senza aver prima fatto esami del sangue, che non usa sui cani farmaci destinati ai cavalli, che non addormenta mai un animale senza fornire ossigeno attraverso l’intubazione, che usa solo anestetici di qualità elevata e protocolli anestesiologici moderni. Che opera in una sala operatoria sterile, che usa monitor elettrocardiografici, che non tralascia mai di controllare tutte le suture interne prima di applicare quelle esterne e che non consegnerebbe mai e poi mai al proprietario un cane con una ferita sanguinante. Allora cosa dovrebbe dire, di fronte a questa storia surreale, un veterinario come me, o uno dei tantissimi veterinari che lavora nello stesso modo in cui lavoro io e che come me ha sempre ben chiaro che la chirurgia, come può fare molto bene se ben usata, così può fare malissimo se usata con una condotta superficiale, incurante del rischio e incapace? |
Gentilissima dott.ssa il mio cane ha la rogna, non sappiamo ancora di che tipo e mercoledì aspettiamo risultato anche per leishmaniosi. Il problema è che non ho capito in che misura si trasmette all'uomo, lui è di taglia gigante ed è quasi impossibile evitarlo o non toccarlo, anche se ci laviamo continuamente le mani. Da ieri ho un forte bruciore al braccio, come se avessi preso scottatura da sole, ma ad occhio nudo non si evince nulla. Mia madre accusa lo stesso sintomo alla mano...il mio veterinario gli ha fatto una prima siringa e dice che non è più contagioso, ma forse ha un periodo di incubazione e solo ora si manifesta, o ci stiamo semplicemente impressionando??? Nel caso si riesce a guarire presto??? Ho davvero paura. La ringrazio in anticipo e le invio i miei più cordiali saluti Roberta (Napoli) 11/01/2009 |
Gentile Roberta, probabilmente vi state un po’ impressionando perché di solito quando il cane ha un tipo di parassita che può colpire anche l’uomo, quest’ultimo non presenta ampie lesioni simili a scottature solari, ma piuttosto piccoli puntini rossi pruriginosi sugli avambracci e sull’addome. In ogni caso, basterebbe chiedere al vostro veterinario di che tipo di rogna si tratta: se si trattasse ad esempio di demodettica, allora non dovreste affatto preoccuparvi in quanto questa rogna non è contagiosa. Se si tratta di sarcoptica o cheyletiella, allora potreste per sicurezza farvi dare un’occhiata dal vostro medico curante. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dottoressa,
le scrivo per avere un consiglio riguardo la mia micetta di 17 anni.
Spesso durante l'anno prende il raffreddore, soprattutto nel periodo invernale.
Il mio veterinario la cura con lo zimox associato al tinset.
Per fortuna abbiamo sempre risolto positivamente, però questa volta sembra non riuscire a guarire.
Il problema è localizzato tutto nel lato sinistro, la gatta si lamentava per dolore all'orecchio, l'occhietto lacrima un liquido color sangue e la cosa peggiore è l'ostruzione della narice.
Dopo 2 giorni di terapia per bocca senza risultati, abbiamo portato di nuovo la gatta dal veterinario che ha deciso di fare intramuscolo di amoxicillina una volta al dì.
Subito abbiamo notato un miglioramento, però dopo un giorno il nasino si è chiuso di nuovo.
Non può immaginare come soffro a vederla dormire e respirare con la bocca.
Specifico che la gatta non mangiava più e in pochi giorni ha perso un kg.
Sembra che tutto vada per il meglio se non fosse per quella narice ostruita, ha anche ripreso a mangiare con appetito.
Volevo chiederle se esistono dei prodotti specifici da applicare localmente che ammorbidiscono questo muco ormai indurito, visto che proviamo a pulirla con acqua tiepida senza alcun risultato.
La ringrazio con la speranza di ricevere una sua cortese risposta.
Rossella 12/01/2009 |
Gentile Rossella, può provare (senza litigare con la gatta!) ad effettuare dei lavaggi con soluzione fisiologica tiepida introdotta nella narice attraverso una siringa da 2,5 ml. Tuttavia, per l’età della gatta, la storia clinica e il tipo di sintomo strettamente monolaterale, io le consiglio di di riferire al collega l’insuccesso della terapia antibiotica, riportandolo in studio per un nuovo controllo. Suggerirei infatti di valutare con una visita la possibilità che non si tratti di una semplice rinite batterica (monolaterale?), e di verificare l’eventuale comparsa di segni e sintomi compatibili con una lesione occupante spazio a carico della cavità nasale sinistra. Se quello che ho scritto le sembra arabo, sono certa che facendo leggere questa risposta al collega, quest’ultimo non vi troverà nulla di incomprensibile. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, scrivo da Roma.
Il mio cucciolo di pastore tedesco ha contratto il parassita Toxocara Canis.
Su prescrizione veterinaria ho somministrato al cucciolo, che pesa 10,6 Kg, poco più di 10 ml di Condron cucciolo. Ho visto questa mattina che assieme alle feci ha espulso due lunghi vermi. So che devo ripetere la somministrazione tra venti giorni. Se non sbaglio per eliminare le larve. Quello che volevo chiedere è: 1) il cucciolo è ancora esposto all'eventualità di trasmettere il parassita all'uomo? 2) esistono delle analisi che si possono fare per capire l'eventuale trasmissione avvenuta? La ringrazio molto per la risposta Cordiali saluti Marco
13/01/2009
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Gentile Emma, le malattie pruriginose possono avere tante cause diverse. Ossia, molte malattie completamente differenti tra loro possono produrre il medesimo risultato: un cane che si gratta. Per sapere quale sia la ragione di un prurito è necessario esaminare una per una tutte le possibilità, seguendo un ordine ben preciso. In generale prima si valuta la possibile presenza di malattie parassitarie (pulicosi, rogne e perfino alcuni parassiti intestinali), poi si vanno a cercare le malattie batteriche (le piodermiti), poi le intolleranze alimentari e infine l’atopia. A volte si arriva alla diagnosi dopo la visita e pochi rapidi accertamenti, mentre altre volte è necessario più tempo, anche molte settimane (ad esempio per la diagnosi di intolleranza alimentare). In ogni caso, a parte la pazienza del proprietario e una buona comprensione da parte di quest’ultimo delle difficoltà oggettive e dei tempi necessariamente lunghi richiesti a volte da una diagnosi in dermatologia, è necessario anche procedere in modo metodico e ordinato. Altrimenti si rischia di far scappare una diagnosi semplice per andare a cercarne una più complicata e più difficile da dimostrare. Nel suo caso mi sembra che l’iter diagnostico sia partito con “provare a togliere i tappeti” e con un “esame per le allergie”: questo è abbastanza in conflitto con il metodo che si usa in dermatologia. Quindi, se posso, suggerirei (nel caso non si riuscisse a risolvere la dermatosi) di cercare tramite la collega il supporto di un dermatologo veterinario, al quale chiedere di prendere in mano la situazione dermatologica mentre la sua veterinaria si occupa del problema epatico. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa, la mia Luna (yorkshire di 10 anni) ha il diabete da settembre scorso. La curiamo con caninsulin (una punturina ogni mattina). Purtroppo ora è cieca (problema del quale non sembra risentire troppo). E' sotto costante controllo medico (l'ultima visita risale alla metà di dicembre). Da un mese però sta perdendo il pelo in modo massiccio (sotto la pancia, vicino alla coda, al sederino). Il veterinario (dal quale mi recherò per il controllo giovedi) mi ha detto che potrebbe essere dermatite ma che nn possiamo curarla con il cortisone a causa del diabete: mi ha dato delle bustine di pasta appetibile con omega 3 e 6 ma non noto grandi miglioramenti (anche se so che si tratta di semplici integratori). QUanto alla dieta, è molto vorace ma cerchiamo di darle solo pasta e verdure cotte (e crude) e i croccantini secchi eliminando quasi del tutto la carne. Beve molto ma oggi mi è venuto un dubbio: visto che ho cambiato i croccantini (ora gli do Purina Adult+8)..potrebbe trattarsi di una intolleranza alimentare che provoca questo disturbo della perdita del pelo? Grazie 13/01/2009 |
Gentile signora o signore, prima di pensare ad una forma allergica (senza prurito???) nel suo caso sonderei la possibilità che sia presente una malattia del metabolismo che si sovrappone al diabete e che magari è corresponsabile di alcuni sintomi, molto evidenti dal suo racconto (aumento della fame e della sete). Forse un Cushing? Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentilissima dottoressa BEVERE la ringrazio per la risposta mi ha dato modo di capire che la mia vet è affidabile ,mi perdoni ,ma con l altra mia cagnolina non è andata bene con il vet che me la curava .intanto aspettiamo le risposte per gli esami fatti per diagnosi di allergie e intolleranze ,,se ho capito bene,,e poi andremo per esclusione con la dieta . la ringrazio ancora emma 13/01/2009 |
Si figuri, prego. Su quel “se ho capito” non le ripeto quello che ho già scritto, ma se vuole può rileggere la mia risposta, se crede. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima dottoressa Bevere
sono la proprietaria del meticcio che vive a Cagliari in zona endemica per la Lehismania. Innanzi tutto la ringrazio caldamente per la sua sollecita risposta. Effettivamente l' emorragia e la piastrinopenia del mio cane erano attribuibili alla rickettiosi, piuttosto che alla lehismaniosi. Infatti l'esito dell'esame sierologico ha confermato un basso titolo anticorpale per la Lehismania, mentre ha evidenziato un IgM di 1:160 e un IgG pari a 1:320 per la Rickettsia canorii. Il cane è risultato, invece, negativo alla Ehrlichia. Dopo un trattamento massiccio col Konakion, concluso 1 settimana fà (40 pillole al giorno per 2 0 gg, -il mio è un cagnone piuttosto grande: pesa 44 Kg) e la somministrazione di antibiotici (Vibravet 2 ,1/2 capsule die) tuttora in corso, il cane si è ripreso alla grande: corre, salta ha ripreso a mangiare con la solita voracità. Ero felicissima, ma oggi ho notato nuovamente una perdita ematica dall'occhio in cui sono presenti 2 piccoli papillomi e dal pene.L'ho subito portato dal veterinario che ha riscontrato di nuovo una piastinopenia ( 61 m/m3), mentre tutti gli altri valori erano nella norma, e ha ordinato la somministrazione di cortisone (deltacortene), la prosecuzione degli antibiotici e ha confermato la interruzione del Konakion, dovuta quest'ultima sia alla estrema difficoltà di far assumere al cane 20 pasticche 2 volte al giorno ( ha imparato a sputare in modo selettivo le pastiglie, qualunque fosse il cibo con cui erano amalgamate) sia al tentativo di verificare se l'associazione cortisone- antibiotico è sufficiente a far cessare l'emorragia.Le chiedo se la terapia è corretta , come spiegare la ricomparsa dei sintomi, se ci sono serie minacce per la sopravvivenza del cane o per la qualità della sua vita e se l'immunodepressione, indotta dal cortisone, non lo esponga a possibili contagi, considerto che ho anche un' altra cagnetta con cui condivide tutto , ho un numero imprecisato di gatti randagi che nutro sistematicamente e che quindi circolano in giardino occupando gli spazi dei cani quando questi, la sera, rientrano a casa per dormire e che tutti i giorni i miei cani vengono portati a passeggio in campagna insieme ai cani di amici.
Mi scuso se approfitto ancora della sua gentilezza e disponibilità, ma sono veramente preoccupata
Grazie
Marinella P
13/01/2009 |
Gentile Marinella, non avevo dubbi. Credo però di averla già rimandata su questa pagina. |
salve dott.ssa Bevere, mi chiamo massimo..e volevo sapere per il mio cane...che a 10 anni di piccola taglia 10kg... che da alcuni giorni ...evita di correre e fare movimenti bruschi...può essere un principio di artrosi...e cm prevenire...e curare? premetto che un anno fa e stata operata di ernia cervicale...con operazione ben riuscita... e tornata in forma dopo alcuni mesi, può essere questa la causa...oppure non devo preoccuparmi..? la saluto attendo una vs risposta 14/01/2009 |
Gentile Massimo, una curiosità: ma perché tutti quei … ? Allora, se un cane che ha sempre corso liberamente, all’improvviso evita di correre e appare molto cauto nei movimenti, probabilmente ha dolore a carico della colonna vertebrale (anche cervicale, eventualmente), in quanto l’artrosi in genere non provoca una vera e propria riluttanza al movimento, bensì zoppia. Le consiglio di tenere il cagnolino molto a riposo (per essere estremamente prudenti, fermo e confinato come se fosse in gabbia) e di portarlo al più presto da un veterinario per una visita accurata. Cordiali saluti, Nicoletta Bevere |
Gentile dottoresa,
ci tenevo ad aggiornarla in merito al gattino con gengivite, linfoadenopatia e zoppia.
Innanzi tutto sta bene !!!
Ho aspettato i risultati delle analisi per comunicarle che, come del resto lei aveva intuito, gli ana sono normali (non so esattamente come si scriva, il mio veterinario me ne ha parlato telefonicamente, gli esami per verificare le patologie autoimmuni).
Anche tutti gli altri valori sono nella norma.
Comunque stiamo facendo una terapia con vibravet da venerdì.
La sera del venerdì il gattino era molto sofferente e gli ho fatto una puntura con un fan, non so il nome del prodotto perchè mi è stato dato dal veterinario già pronto nella siringa.
La mattina dopo il gatto sembrava rinato, ma il pomeriggio seguente riiniziava a zoppicare, quindi ho fatto un'altra puntura, con ottimi risultati e da quel momento non ne ho fatte altre e tuttora non presenta ne zoppia, ne sintomi di malessere.
Sto ancora aspettando i risultati di agoaspirato da linfonodi e biopsia dalle gengive, i campioni sono sati spediti a Padova e ci vorranno almeno altri dieci giorni.
Appena arriveranno glieli comunicherò.
Io spero tanto che le cose vadano avanti così, ma in caso di ricaduta mi hanno proposto di usare il Serocat della Merial, lei cosa ne pensa?
Mille grazie. Laura da Verona
14/01/2009 |
Fantastico. Il Serocat mi sembra non più in commercio da un bel pezzo, inoltre si trattava di un siero iperimmune per malattie virali note, non di un immunostimolante per una malattia sconosciuta. Tutta un’altra storia quindi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa le scrivo per avere un suo parere su una triste storia che mi è successa . ho perso il mio cane da pochi giorni e sono molto triste dato che sono stata con lui per quasi 10 anni e che è' morto secondo me forse ingiustamente. In pratica trovo il mio cane per strada che tornava a casa e quasi non lo riconoscevo era un po sporco camminava piano e la zampa di dietro era insanguinata,(era stato morso da qualche cane) entra a casa e lui va direttamente a bere io intanto lo pulisco un po e dopo un po di tempo lo porto dal veterinario che gli mette un punto alla zampa dalla parte interna e un punto all'orecchio, mi da la cura keforal-danzen e be-total, lo porto a casa e lui era abbastanza attivo come sguardo si alzava ogni tanto e tendeva a uscire fuori al giardino e a bere in continuazione,ma non voleva mangiare. Il giorno dopo gli do tutte le medicine ma nel pomeriggio mi accorgo che continua a perdere un po di sangue dalla parte interna della zampa, allora rivado dalla dottoressa e si accorge che all'altra zampa ha un piccolo buchetto e gli mette un altro punto e poi gli fa una flebo prima gliela fa in vena(forse di ringer lattato aggiungendo qualche siringa di non so cosa) ma verso la fine si accorge che era uscita fuori vena (ma mi dice di non preoccuparmi che non è grave) e poi gli fa un'altra flebo di glucosio sul dorso sotto pelle ,(aggiungendo qualche siringa di non so cosa) e mi dice che il giorno dopo gli avrei dovuto fare un'altra flebo(cosi composta: 100ml di ringer lattato, 50ml di glucosio, 2 konakion,1 bentelan, 1 siringa di rossovet carnicina) e la sera di dare tuttte le medicine che mi aveva detto e di tenerlo al caldo perchee aveva 36,03 di temperatura. Torno a casa e il cane sta come al giorno prima sveglio mi seguiva con lo sguardo dopo un paio di ore inizia ad abbandonarsi sulla brandina e pensavo che aveva sonno, ma non dormiva,dopo un po vedo che inizia a muovere la zampa davanti facendo tipo uno scatto e la allungava e questo si ripeteva ogni tanti minuti, io avevo pensato che gli stava facendo effetto la flebo, ma cmq chiamo il veterinario e gli spiego e lui mi dice che sta cosi per i morsi che ha subito. La temperatura gli era salita a 37. Poi il cane continua a stare peggio, fino a quando inizia a respirare con la bocca richiamo il veterinario e mi dice di fargli una puntura di bentelan, ......che serve per farlo respirare meglio la faccio ma il cane non riusciva proprio a respirare fin quando è morto. scusatemi se mi sono dilungata tanto ma secondo lei il cane mi è stato curato bene come mai mi è morto?, lo so che non riavro piu il mio cane ma ho bisogno di capire,e non voglio dare neanche la colpa al veterinario ma non vorrei che si fosse comportato con troppa sufficienza nel curare il mio cane ,(e vorrei evitare che lo facesse anche con altri cani ,perche mi hanno riferito un po di cose negative sul suo conto)lui stava benissimo di salute prima di avere questo incidente ed era molto attivo nonostante i suoi 9 anni e mezzo.Tutti mi dicono che per quei morsi che aveva il mio cane non sarebbe dovuto morire ed ho anche io dei rimorsi ad non aver capito la gravità della situazione. sto anche un po in crisi perche non vorrei inconsapevolmente essere quella che vuole dare la colpa a qualcuno per avere una giustificazione dell'accaduto.(non so se mi sono spiegata). l'unica cosa che a me è sembrata strana è quella crisi di respiro che ha avuto, non riusciva proprio piu a respirare, ora non so se la maggiorparte dei cani muore cosi, e se per dei morsi si puo morire avendo questa crisi di respirazione o puo essere dovuta ad altre cose... Grazie in anticipo per una sua risposta anche se lo so che è difficile dare un parere se non si vede di persona il malanno del cane ma mi farebbe piacere che lei lo facesse ugualmente. giusi provincia di brindisi 14/01/2009 |
Cara Giusi, mi dispiace molto per il suo cane e sono assolutamente solidale con quel “mi è morto”. Io non sono particolarmente comprensiva quando ho l’impressione che un medico tratti un paziente in modo superficiale e incurante (basta leggere la risposta che ho dato a Valeria qualche giorno fa), ma nel suo caso non è accaduto niente di simile. A volte succede che due sfortune si incontrino e che da esse derivi un disastro. Il suo cane probabilmente stava già male: lei è in zona endemica per leishmania e malattie da zecca, inoltre era un animale non giovane che poteva avere qualsiasi malattia. Perché altrimenti un cane con qualche ferita cutanea deve bere in continuazione e rifiutare il cibo e poi morire in due giorni? Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere |
salve dott.ssa bevere sono massimo devo ammettere che in questi ultimi due anni c'è un pò di sfortuna cn il mio cane..che ha quasi 11anni.....e non è sterilizzata... ultimamente presenta dei noduli piccoli alle mammelle.... si pensava che fossero dovute alla fine del calore finito all'incirca un mese fa.....mi è stato detto che forse può essere una forma tumorale mammarie .... che forse dovrà essere asportate due mammelle...o forse tutte...quello e che chiedo è una operazione rischiosa x la vita del cane.....?come può essere avuto questo tumore..? che cura può consigliarmi..sn un pò abbattuto...per me equivale ad una sorellina..la mia cagnolina... la saluto e attendo un suo consiglio 14/01/2009 |
Da tutti quei puntini direi che è lo stesso Massimo di due o tre lettere fa. Bene, gentile Massimo, direi che è più rischioso avere un cancro della mammella piuttosto che essere sottoposti ad un intervento semplice e di routine, seppur in anestesia generale. Il tumore della mammella dipende nella cagna dall’attività ormonale ovarica. E’ per questo che oggi si consiglia di prevenirlo sterilizzando le cagne entro il primo o il secondo calore. |
Carissima dottoressa Bevere, ho uno shitzu gigante che pesa 8kg ed ha 11 mesi e mezzo. Come peso rientriamo nella norma?
Mangia qualche biscottino per cani al mattino, qualche altro a pranzo (circa 4) e la sera 100-120g di crocchette con 40g di scatoletta, sempre per cani.
Attendo una risposta, ringraziandola in anticipo.
14/01/2009 |
Gentile signora o signore, ovviamente non ho idea se il suo cane sia grasso o magro (come potrei?). Esiste però un sistema che si chiama punteggio di condizione corporea, per il quale un cane in peso ottimale deve avere: coste palpabili ma non visibili, fianchi visibili dall’alto, incavatura addominale visibile guardando il cane di profilo. Provi a controllare. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dottoressa,
La ringrazio per la risposta, ho compreso perfettamente quello che voleva dirmi, ed inoltre i suoi preziosi consigli sono gli stessi che mi ha dato ieri sera il veterinario.
Abbiamo concluso con le siringhe e da oggi, per qualche altro giorno, la gatta prenderà l'antibiotico per bocca associato ad un mucolitico.
Inoltre, giovedì, faremo una radiografia per vedere sia le vie respiratorie alte che basse.
Spero tanto che si risolva positivamente, visto che purtroppo la mia bobby ha una cosa che non si può eliminare; l'età.
La ringrazio nuovamente per la disoponibilità, e le auguro buona giornata.
Rossella
14/01/2009
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Prego, anzi grazie a lei per l’aggiornamento e un grande in bocca al lupo per tutto il resto. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa
ho un cane bassotto maschio di 14 anni, soffre di cisti anali con perdite di sangue abbondanti ma stanotte gli e' venuta una emorragia da una di queste molto forte ,non so se operarlo ho molti dubbi e paure visto che il cane soffre di cuore e la radiografia al torace e' risultata molto brutta cuore enormemente ingrossato e macchie ai polmoni.
Il veterinario dice che forse non superera' l'anestesia , quello che mi fa soffrire e' che il cane e' vispo , attento e mangia
E' giusto operarlo ? Ci sono alternative?
Scusi la domanda forse sciocca ma 14 anni di vita insieme sono tanti e vorrei per lui solo una cosa che non soffrisse.
Grazie Giuliana
15/01/2009
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Gentile Giuliana, io credo che l’approccio corretto sarebbe il seguente: fare un’ecocardiografia, impostare una terapia per la malattia cardiaca e quindi valutare i rischi anestesiologici. Nello stesso tempo andrebbe eseguito l’esame citologico delle neoformazioni allo scopo di avere una diagnosi preliminare, prima di operare. |
Gentilissima dott.ssa Bevere
mi perdoni se la importuno ancora. Sono la proprietaria del meticcio che vive a Cagliari; avevo gia visto il link a cui mi aveva rimandato e ho letto anche questa volta la indicazione terapeutica da lei suggerita. Ma avevo inteso che questa terapia fosse quella d'elezione per il trattamento dell'erlichiosi, per la quale il mio came è risultato negativo, e non per la rickettiosi. Le due patologie sono identiche? richiedono lo stesso tipo di trattamento? Ho visto, infatti, che lei si riferisce all'erlichiosi e non alla rickettsia canorii.
La ringrazio caldamente se vorrà chiarirmi questi dubbi e confermarmi , anche per la rickettiosi, la terapia che ha suggerito
Grazie ancora
Marinella P.
15/01/2009 |
Gentile Marinella, non avevo capito, ma comunque il mio consiglio rimane lo stesso. Le rickettsie appartengono alla stessa famiglia delle ehrlichie (famiglia rickettsiaceae) e lo spettro degli antibiotici ai quali sono sensibili in parte si sovrappone (le rickettsie hanno uno spettro più ampio delle ehrlichie). Tuttavia le ehrlichiosi del cane non sempre sono evidenziabili con i test sierologici a nostra disposizione e non sempre rispondono pienamente alla doxiciclina 10 mg/kg (anche le rickettsie, ma è meno probabile). Se quindi il cane ha sintomi compatibili con una malattia trasmessa da zecca, vive in zona endemica per erlichiosi, non guarisce con la sola doxiciclina, allora (indipendentemente dall’esito di un test che tra l’altro può non “vedere” alcune specie di ehrlichia), io prima di tutto vorrei essere certa di applicare un protocollo terapeutico efficace contro la malattia da zecca che con più probabilità si ritrova con quella sintomatologia e in quel determinato territorio. Quindi, se fosse il mio cane, io lo tratterei come le ho detto.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentilissima dottoressa bevere.. volevo ringraziarla x il suo consiglio che mi ha dato di far confinare il mio cane dentro la gabbietta detto fatto....sono massimo le ho scritto qualche giorno fa al riguardo del mio cane ke ha dolore sotto l'arto zampa anteriore.. cmq cammina ma se fa movimento brusco gli fa male la zampa anteriore.... l'anno scorso è stata operata di ernia cervicale..cn una principio di paralisi..su tutte e quattro le gambe... e stata operata da un buon neurologo ke mi aveva anche detto ke era un ernia superficiale...era uscito leggermente il liquido e bloccavo un nervo delle zampe posteriori.....le chiedo può tornare questa ernia ? ci sono altre cause che possono dare questo dolore ad una zampa?occorre fare la mielatura...? o meglio ci possono essere farmaci da dare.. x far smettere il dolore oppure bisogna aspettare situazioni piu gravi cm l'anno scorso ke si blocchi completamente? anche noi umani prendiamo farmaci o ci mettiamo dei cerotti medicinali quando abbiamo il mal di schiena... ma x un cane non so....mi ricorda un pò il periodo dell'anno scorso...e sono un pò dispiaciuto...perchè sn stato attento ad non fare piu salti o corsette come prima...ma solo passeggiate cn il mio cane.. cmq se non smette lunedi porto al centro dove è stata operata...intanto attendo sua utile consiglio.. saluto 16/01/2009 |
Gentile Massimo, non è colpa sua! Le malattie del disco intervertebrale sono predisposte da una base genetica e non dipendono, se non in minima parte, dall’attività fisica o dall’alimentazione. Quando la sintomatologia è agli esordi e non è grave, il confinamento in gabbia per un paio di settimane e la terapia antinfiammatoria sono fondamentali per sfruttare tutto il possibile margine di guarigione “spontanea”, senza intervento chirurgico per capirci. Se però la terapia conservativa non funziona o se durante questa terapia la sintomatologia si aggrava, allora si deve ricorrere alle procedure diagnostiche e terapeutiche che lei gia conosce. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve sono Sara,sono fortemente preoccupata per la mia Trilly, un chiuahua a pelo lungo che ha quasi un anno.
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Gentile Sara, potrebbe tattarsi di un problema delle alte vie respiratorie, ma per capire bene il sintomo, vanno raccolti alcuni dati e va fatta una visita. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buongiorno,sono erica e ho un problema da esporre,la cagnolia di mia cognata,da qualche mese perde delle gocce di pipi' che in questi ultimi giorni sono diventate vere e proprie pipi,accortasi di notte mentre dorme,ora si manifestano anche durante il giorno anche tenendola in braccio come se niente fosse lei fa la pipi(lei non si accorge) ma anche tanta!una cosa che mia cognata ha riscontrato in questi gg e' anche che beve tantissimo cosa che lei solitamente fa molto molto poco,la cagnolina ha 9 anni è sterilizzata mangia anche piu del solito,e si comporta come sempre,caratterialmente,potrebbe essere diabete?consultato il veterinario di fiducia dice di fare analisi del sangue e poi vedere se il problema sta nel sfintere,o se si tratta di qualcosa di piu serio,non esclude anche un tumore alla vescica,fra varie ipotesi da confermare ancora,volevo gentilmente sapere un suo parere,aggiungo una cosa che secondo me non è da sottovalutare,la cagnolina,praticamente l'ombra di mia cognata in tutto e x tutto,potrebbe stare cosi perche vede la sua padrona stare male?mia cognata ha dei problemi di salute in questo periodo,potrebbe essere che assorbe il suo dolore?aspetto con ansia il suo parere,gli esami del sangue verranno effettuati lunedi 19-1-09 la ringrazio anticipatamente e mi scuso se ho sbagliato a scrivere qualcosa! saluti erica dalla prov di padova 17/01/2009 |
Gentile Erica, a volte una parziale incompetenza dello sfintere uretrale passa inosservata fino a quando non compare anche polidipsia (aumento della sete) e poliuria (aumento della produzione di urina), come sta accadendo nel vostro caso. Ha perfettamente ragione il collega nel voler sottoporre il cane, per prima cosa, ad uno screening ematochimico e all’esame delle urine. Vedrà che con questi esami si verrà presto a sapere cosa sta succedendo. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.sa Nicoletta Bevere mi chiamo Stefano e abito a Rimini ho una femmina di Pastore Tedesco di 7 anni Pesa 35 KG e per me è come una figlia. Tre giorni fa sono andato dal veterinario perché da qualche giorno avevo notato che faceva molta fatica nella defecazione . Il veterinario dopo l’ispezione ha diagnosticato delle fistole perianali. In anamnesi la mia cucciolona ha subito due anni fa un’isterectomia con annessiectomia per un aborto a termine, dopo un anno ho riscontrato una tumefazione ad una mammella e dopo una terapia antinfiammatoria e antibiotica senza effetto il veterinario ha eseguito una mastectomia dove l’esame istologico ha evidenziato una iperplasia delle ghiandole mammaria senza neoplasia. Sono tre giorni che somministro la terapia per le fistole prescritta dal veterinario: Augmantin 1 gr x2 per tre settimane Ciclosporina 100mmg die per almeno un mese Prednisone 50 mmg die per tre settimane a scalare Tacrolimus pomata due applicazioni die dopo detersione con amukina 0.005% per almeno un mese La mia frustrazione deriva dal fatto che il veterinario mi ha dato una prognosi molto incerta con alte possibilita’ di recidive della patologia dopo pochi mesi dalla sospensione della terapia medica. In alternativa la terapia chirurgica che prevede l’escisione del retto con probabile incontinenza . La prospettiva di dover sottoporre la mia Tempesta (cosi si chiama) ad un altro intervento chirurgico poi cisi’ demolitivo mi distrugge . Cosa mi puo’ suggerire c’e’ qualcosa in piu’ da tentare? La ringrazio anticipatamente per l’attenzione con cui mi leggera’ e la saluto calorosamente. 17/01/2009 |
Gentile Stefano, stia tranquillo. Il collega sta trattando il suo cane come meglio non si potrebbe. Vada avanti con la terapia e vedrà che fra poche settimane potrà iniziare a ridurre la ciclosporina. Per il resto non si preoccupi: la malattia non guarisce mai del tutto, ma può essere tenuta sotto controllo per sempre con le stesse terapie che sta usando ora, seppur ad un dosaggio molto più basso. La terapia chirurgica invece presenta molte insidie e non libera assolutamente dal rischio di recidiva. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentilissima dott.Nicoletta Bevere ho avuto una sua chiara risposta gia in data 09_01_009....ma desidero ancora un suo chiarimento per spegnere la mia ansia . le chiedo :come è possibile che nonostante gli esami alterati degli enzimi fegato ,la mia cagnolina non ha forfora sul pelo ne vomita mangia normalmente beve normamelte . anche se da circaa 12 mesi si gratta dal li la serie di esami per capire .mi scuso per la mia certa ignoranza ,inoltre stiamo sempre aspettando gli esiti per le allergie e in questi giorni si gratta tanto piu del solito e pensavo se le crocchette della roial canin epato che sta assumendo ai pasti possano essere la causa come pure la vitamina b12 e il farmaco epato 1500,,,anche perche prima di iniziare questa cura si grattava ma non cosi furiosamente ,ora presenta delle macchie rosse tipo eritema sotto l'addome in due punti ben precisi tanto che li il pelo si e ridotto di intensita .oggi per scrupolo le ho preparato la zuppa con coniglio a vapore riso e carote tutto rigorosamente senza sale ne altri grassi ma solo con olio di semi di soia a coltura biologia ,forse sbaglio io ???ma posso dare la carne rossa saltata nel padellino???o è meglio che continuo con la roial canin anche se a parere mio mi pare che peggiori invece di migliorare o sarà solo questione di tempo.la ringrazio per la sua gentile attenzione ancora una cosa mi saprebbe consigliare una dermatologa nella mia zone cioe savona genova?? Ho letto le allergie alimentari nel suo sito Lei è di una chiarezza incredibile ,vedo li i problemi del mio cane cillina ,gia le ho scritto piu di una volta e anche l ultima di ieri con tre file della cute della mia cillina.pur aspettando ancora gli esiti delle allergie ,andremo per eleminazione come consiglia lei grazie emma 18/01/2009 |
Gentile Emma, io la ringrazio tanto del suo complimento “Lei è di una chiarezza incredibile”, ma se devo dirla tutta mi fa un po’ paura! Perché non riesco a farmi capire quando rispondo alle sue lettere?? Credevo davvero di aver già detto tutto nella mia prima risposta. In seguito, alla sua seconda mail (leggendo la quale sono rimasta stupita da quanto delle parole scritte possano essere travisate) ho risposto che non le avrei ripetuto le stesse cose che le avevo già segnalato, ma che forse poteva rileggere la mia prima risposta. |
Gentile Dottoressa, le scrivo per chiederle un prezioso parere: un mese fa il mio gatto di 13 anni ha iniziato a bere con una certa frequenza senza però mostrare NESSUN altro sintomo, era vivace, mangiava e aveva un bel pelo lucido; nonostante questo quadro positivo ho voluto fare comunque le analisi del sangue per capire se l'aumento della sete fosse dovuto a qualche problematica. I risultati sono stati: BUN 39, CREA 2,4, ALT 10, AST 0, ALKP 99, GLU 85. A mio avviso era tutto abbastanza ok, però il veterinario ha diagnosticato una lieve insufficienza renale e prescritto un quarto di NORVASC al giorno a vita, senza però misurargli la pressione. Dopo 24 giorni la catastrofe: il gatto sta malissimo, è anoressico, apatico, fortunatamente non vomita. Vado da un altro veterinario, rifacciamo gli esami e i valori sono molto alterati con AZOTEMIA alle stelle. Adesso è sotto flebo continua ( RINGER LATTATO ) e mi dicono di attendere con fiducia che migliori. Le chiedo la causa può essere imputata al farmaco? I primi esami richiedevano la necessità di cure? Può il micio migliorare o i reni sono inevitabilmente compromessi? Cosa posso fare? Resto in attesa di una Sua gentile risposta. Cordiali saluti
19/01/2009 |
Gentile signora o signore, mi dispiace davvero molto. Non vedo alcun motivo per somministrare amlodipina in un gatto senza segni oggettivi di ipertensione e non esiste alcuna indicazione terapeutica per l’insufficienza renale, che al limite richiede la somministrazione di un ACE-inibitore (che nel gatto non ha molto effetto sull’ipertensione, mentre agisce principalmente sulla proteinuria massiva, quando c’è!). Insomma credo che sia stata fatta confusione. Mi dispiace molto. In teoria sì, il suo dubbio ha purtroppo un fondamento, anche se non lo si può stabilire con certezza. Ho risposto alle sue prime due domande, in base a quello che lei mi ha raccontato. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa vorrei chiedere consiglio per il mio micio europeo di 16 anni quadro clinico:in seguito a crisi (31.12.2008) il micio e' stato sottoposto ad eco cuore fegato reni e analisi sangue; e' risultato che il cuore (sotto terapia da tempo con diuren) e' stabile, ha un tumore diffuso e non operabile al fegato, un rene atrofico e valori dall'analisi del sangue alterati ma inseriti nel quadro clinico. in seguita ad una seconda crisi sono state rifatte le analisi sangue e si e' visto che la creatinina si e' alzata tantissimo. la veterinaria dice che potrebbe averne per 20 gg un mese. attualmente il micio e' sempre sotto cura con diuren a cui e' stato aggiunto un quarto scarso di gastro protettore e gli viene somministrata sotto cute 50 cc/die di glucosata. il gatto non si alimenta da solo e fino all'esito delle seconde analisi era stato alimentato prevalentemente con A/D o omogeneizzato somministrato con siringa senza ago e ogni tanto carne trita direttamente in bocca. allo stato delle analisi eliminerei totalmente la carne trita, A/D e' troppo proteico? gli omogeneizzati di carne bianca possono essere dati? passerei a dare i prodotti specifici renal ma in questo modo l'apporto calorico sara' sufficiente? per quanto riguarda i farmaci, la terapia e' adeguata o va integrata/modificata? e' opportuno introdurre degli ace inibitori? sa darmi consigli sui fermenti probiotici? la ringrazio anticipatamente e le sarei grata di una risposta vista la situazione veramente grave e urgente 19/01/2009 |
Gentile signora o signore, purtroppo non conoscendo i valori della biochimica e dell’esame delle urine (peso specifico, tipo di proteinuria e rapporto UP/C) non ho alcun parere da esprimere. In ogni caso dato il quadro generale e la prognosi che vi è stata consegnata (della quale non ho motivo di dubitare) il mio suggerimento sarebbe di non focalizzare troppo la vostra attenzione sui reni del vostro gatto, o su ognuno dei singoli problemi che dovete affrontare, ma piuttosto di pensare al benessere in generale, alla qualità di vita, alle coccole, al tempo che rimane e a come spenderlo bene. Dovreste cercare di evitare inutili stress (compresse e paste medicate somministrate a forza in un gatto che non vuole nemmeno mangiare, sono un vero tormento) e pensare non al fegato, non ai reni, non alla dieta, ma solo al gatto. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
le scrivo da palermo, per il mio gatto di 14 anni.
Da un mesetto sta male, ha iniziato a dimagrire, a smettere di mangiare, a vomitare tanto ( persino verde ), l'ho portato dal vet e senza un'analisi del sangue ha decretato che fossero i reni.
Cambio veterinario, gli fa il prelievo, risulta che i reni non hanno niente ma il problema è il fegato.
urea 57
creatinina 1,22 fosforo 5,47 got/ast 42 gpt/alt 38 ast/alt 1,1 bilirubina tot 0,52 ggt 4,85 fosfatasi 139
In tutto questo periodo, il micio ha sviluppato ittero, ha smesso di mangiare.
Il vet me lo sta facendo tenere sotto ringer lattato, ma, ho letto sulla confezione che questo prodotto è contronindicato per le insufficienze epatiche( il vet ha risposto che vale solo per gli esseri umani... )
Insomma sono disperata, non so più che pesci prendere, il mio gattino sta male, cammina a stento, si trascina, non mangia da un mese se non brodo di pollo che gli do a forza con la siringhetta.
Inoltre gli stanno spuntando delle chiazze violacee, che a quanto sembra sono legate al cattivo funzionamento del fegato.
la cura che stiamo facendo è
150ml di ringer lattato 1/2 fiala di epargrisiovit adulti ( qualche settimana fa prendeva anche il baytril e il ranidil, adesso sospesi perchè ha smesso di vomitare, idem per l'epatopasta )
Fondamentalmente non capisco se il mio vet si sia arreso o se effettivamente non ci sia terapia possibile. Nella mi disperazione ho provato a informarmi, ho sentito parlare di colangioepatite, che dovrebbe curarsi con l'antibiotico, ma a domanda diretta il vet ha risposto " è possibile", in ogni caso non mi ha risposto se possiamo tentare o meno con gli antibiotici, ha riportato il discorso sul ringer lattato, sicuro che non intacchi il fegato del micio.
Le domando: che il ringer acetato sia più adatto nel mio caso ? Non vorrei fosse una svista e che costasse cara al micio. Dopo il primo vet, sono in crisi.
La ringrazio anticipatamente per i suoi consigli.
Tiziana
19/01/2009 |
Gentile Tiziana, il lattato ha metabolismo epatico mentre l’acetato ha metabolismo muscolare, quindi in corso di insufficienza epatica o anche solo di epatopatia, si preferisce il ringer acetato. Comunque non è il ringer lattato che sta uccidendo il gatto, ma il digiuno e la malattia epatica. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno dott.ssa Bevere, le scrivo nuovamente per il mio gatto di 10 anni castrato. L'avevo inizialmente interpellata per il problema dell'insufficienza renale, ma ora la prego di darmi la sua preziosa consulenza in merito all'otite. dallo scorso agosto il mio gatto ha contratto quest'otite , inizialmente curata come parassitaria con pulizia dell'orecchio e pipette strong hold. Oggi gli esami dicono che ci sono batteri (cocchi) e lieviti (malassezia?) .Il veterinario mi ha detto di fare la pulizia dell'orecchio e poi mettere le gocce di surolan. Io sono molto preoccupata perchè dall'orecchio fuoriesce sangue da più di 15 gg.. Il veterinario non ha dato molto peso a questa fuoriuscita di sangue dicendo che erano crosticine interne all'orecchio che si rompono.Dall'esame con l'otoscopio ha detto che si vede una pappetta scura, che credo sia il misto di sangue, batteri e lieviti. Per favore, mi dica quale cura devo fare al gatto per far passare definitivamente quest'otite che dura ormai da 5 mesi e ,soprattutto ,per evitare che peggiori procurando danni. grazie mille per la sua disponibilità. Giovanna 20/01/2009 |
Gentile Giovanna, purtroppo non posso darle una terapia, come chiede, ma posso dirle che nel suo caso (otite esterna cronica monolaterale refrattaria ai trattamenti locali) sarebbe bene escludere alcune condizioni che possono impedire la guarigione dell’otite esterna (l’otite media ad esempio) o condizioni che possono causare sintomi simili a quelli che lei descrive (lesioni neoformative). Per fare questo potrebbero essere necessari alcuni esami in anestesia generale: l’esame radiografico quasi certamente, associato eventualmente ad un prelievo di materiale dall’orecchio medio per esami batteriologici e ad una biopsia. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa, la ringrazio per la sua pronta risposta, le analisi delle urine non sono state fatte ma sono state fatte due volte le analisi del sangue (ed appunto da quest'ultima si rileva che la creatinina e' salita a 8) ed eco cuore fegato reni. so benissimo che la situazione non ha speranze e il mio non e' accanimento ma solo un tentativo di far passare gli ultimi giorni al mio micio soffrendo il meno possibile. visto che da solo non si alimenta ma accetta abbastanza di buon grado di essere aiutato con siringa senza ago ho pensato che dandogli un alimento piu' consono alle sue patologie gli avrei alleviato un po' di dolore; anche ogni farmaco viene dato camuffato con il cibo dentro la siringa. unica cosa che non sempre si riesce a fare e' l'idratazione sottocute che pero' credo necessaria per idratarlo un po' in ogni caso le assicuro che non lo forzo mai, ne nel mangiare ne nell'assumere farmaci tanto una dose in piu' o in meno non cambia la situazione (ma qualche cosa da mangiare la propongo sempre se apre la bocca altrimenti morirebbe di fame); il nostro micio passa tutto il tempo che sono a casa coccolato o sulle mie ginocchia se lo desidera e viene lasciato indisturbato nella sua cestina se lo preferisce ma e' uno strazio vederlo cosi' e vorrei agire per il suo meglio. grazie ancora Loredana 20/01/2009 |
Prego. Il mio non voleva assolutamente essere un giudizio sul suo comportamento, in quanto non ero affatto convinta che nelle sue scelte ci fosse alcun “accanimento”. Ora da questa sua seconda mail è ben evidente che lei ha una percezione assolutamente equilibrata del benessere o del malessere del suo gatto e quindi non ho proprio nulla da dirle se non di seguire un po’ il buon senso e un po’ l’istinto. Vada avanti così, fino a che si può: le ipodermoclisi tre volte alla settimana (se si riesce) e tutti i giorni un po’ di alimento dalla siringa. In fase terminale non è così importante somministrare per forza un dietetico, sia perché le esigenze nutrizionali non possono essere rispettate attraverso l’alimentazione forzata per bocca, sia perché il nostro scopo non è più sostenere l’equilibrio di un organismo malato che riesce a controllare la malattia, ma solo “rallentare la caduta”. Se però il gatto gradisce un alimento dietetico, tanto meglio. Niente ACEinibitore (ora probabilmente causerebbe un’accelerazione della malattia) e tutti gli altri farmaci per bocca ridotti al minimo indispensabile. Ossia: va bene “litigare” un pochino per il gastroprotettore, ma trovo sbagliato in questa fase stressare un gatto per dare a tutti i costi delle vitamine, ad esempio. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, le scrivo per chiderle un parere su un caso di mastocitoma cutaneo in una gatta(razza europea) di 8 anni di colore bianco e nero. Alla mia gatta è stato diagnosticato,tramite esame citologico dopo un agoaspirato e una biopsia,un mastocitoma cutaneo ben differenziato di circa 1 cm e mezzo tra il naso e l'occhio destro.Ora Il mastocitoma sta iniziando ad "entrare" nella palpebra interna dell'occhio.Il veterinario propone l'intervento anche se la posizione e il poco tessuto a disposizione non permetterebbe,secondo lui,una escissione completa e senza recidive.Questo nodulo,la mia gatta,lo ha da circa 1 anno e mezzo senza grosse evoluzioni.Non ha perso peso ed è vivace come al solito.le chiedo è molto grave o ci sono buone possibilità che possa guarire solo con un intervento?E' un tumore tanto aggressivo e che da spesso metastasi come dice il veterinario?senza intervento quanto potrebbe vivere? Grazie Omar 20/01/2009 |
Gentile Omar, normalmente un mastocitoma di questo tipo nel gatto si comporta abbastanza bene e, una volta asportato completamente, il gatto potrebbe essere del tutto libero da recidive. Tuttavia lasciarlo in sede per oltre un anno non è stato un comportamento prudente. |
Gentilissima dott. d.ssa Nicoletta Bevere, mi chiamo Piera e scrivo da Agrigento, ho un cagnolino di 2 anni york shire e pesa 5 chili ,che ho visto nascere e cresciuto con tantissimo amore.Il 10 di gennaio 2009 il mio cagnolino ha cominciato a vomitare dopo aver mangiato, porto il cucciolo dal veterinario e mi ha detto che aveve acidità di stomaco consigliandomi di dargli 1/4 di pastiglia di PLASIL, ma dopo 2 giorni non era cambiato niente, lo riporto dal veterinario e gli ha cambiato medicina con PUNTURE DI PLASIL
0,5 e RANIDIL 0,5 per altri 3 gioni, al 4 giorno non era cambiato niente il mio cane continuava a vomitare anche l'acqua. Venerdi 19 gennaio riporto il mio cucciolo che aveva già perso 1 chilo di nuovo dal veterinario questi facendo le analisi del sangue delle urine e delle feci mi ha detto che non aveva assulutamente niente così ha deciso di fere delle radiografie allo stomaco ha riscontrato che aveva il PILORO bloccato e il cibo invece di andare indietro tornava avanti. Fatte 4 radiografie riscontra sempre lo stesso problema. Dopo tante punture non so di cosa decide di fare un puntura di PLASIL fiala intera 2,5 e di fargli a casa delle flebo e mandandomi a casa dicendomi di rivederci il lunedi. Andando a casa con il mio cucciolo appena posato nella cuccia avuto delle crisi fortissime sbattendo la testa avanti e indietro a destra e sinistra in modo velocissimo. Credendo che era normale sono stata con il mio cucciolo tutta la notte, verso l'alba si è calmato (siamo a sabato) prendendolo in braccio e portandolo fuori ha fatto la pipì mista a sangue,la domenica per tutto il giorno o cercato di fargli bere un goccio di acqua e zucchero. Il lunedi 19 alle ore 10 lo riporto dal veterinario decidendo di operarlo, dopo averlo aperto mi ha detto ha lo stomaco tutto digerito intaccando il fegato e la bile. NON c'è più niente da fare (ma tutto questo venerdi non lo aveva) e dandomi dentro una scatola di cartone l'unica cosa bella che ho avuto nella mia vita sono disperata. Perche e successo questo? cosa non ha fatto il veterinario? cosa aveva dovuto fare? cosa ha avuto il mio ROMEO. NON SI PUO' MORIRE COSI' PER IL PILORO BLOCCATO. Sono disperata mi manca da morire. Grazie 21/01/2009 |
Carissima Piera, mi dispiace molto per questa storia e ho impiegato qualche giorno in più del solito per decidermi cosa scriverle. Ho deciso che non voglio (non voglio, non posso e non serve) entrare nel merito delle scelte mediche, anche se alcuni elementi della sua mail lasciano spazio a considerazioni non necessariamente favorevoli. |
Buongiorno Dott.ssa, scrivo da Taranto e avrei bisogno di un consiglio.
Sono molto preoccupata per la mia cagnolona Desy, lei e' un pastore tedesco di 11 anni e le sono stati diagnosticati diversi tumori alle mammelle.
Stiamo aspettando i risultati degli esami ma secondo il veterinario e' un tumore maligno, quindi l'unica "soluzione" sarebbe quella di operarla.
La cagna ora sta bene, nonostante l'eta', e non so se e' troppo rischioso sottoporla all'intervento. Ho paura che non possa farcela e non sopporterei vederla morire per colpa mia, ma nello stesso tempo non me la sento di non rischiare perche' potrebbe stare meglio e vivere piu' a lungo.
Nella speranza di ricevere un suo saggio consiglio la ringrazio.
21/01/2009 |
Gentile signora, se la cagna può essere ragionevolmente sottoposta all’intervento e se non sono presenti evidenze di metastasi, è giusto che lei faccia operare Desy, in quanto questa scelta, dal punto di vista probabilistico, è quella che offre al cane le maggiori possibilità di sopravvivenza al tumore. Lasciare in sede una neoplasia maligna che potrebbe invece essere asportata con successo non è mai una buona scelta. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buonasera dott.ssa bevere, sono massimo ho letto le sue email e la ringrazio, ma forse mi sono spiegato male nella mia precedente email..cerco di chiarire, il cane rispetto all'anno scorso dove gli era riscontrata un ernia cervicale con paralisi.. la scorsa settimana presentava dolori arto anteriori..ma camminava, e stato messo nella gabbietta per precauzione, su consiglio del neurologo e veterinario... adesso sta meglio....e cammina senza dolore, ma ho fatto visitare il cane dal neurologo e lui consiglia di fare la tac....quello ke chiedo è efficace x vedere se ci può essere qualcosa oppure no? domando tutto questo x precauzione, anche su l'utilizzo di antiinfiamamtori se ci dovesse essere opportuno fare uso la saluto e attendo un suo gentilissimo parere! 21/01/2009 |
Gentile Massimo “dei puntini”, non mi sembra proprio che lei si sia spiegato male nella precedente mail. Forse non è stata chiara la mia risposta. |
gentile .d.ssa Bevere....son sempre emma spero di non rompere troppo ,oggi finalmente la vet ha fatto gli esami alla cute del mio cane e pelo tutto negativo,,,sempre in attesa degli altri esami spediti per le allergie.la terapia data e:synulox 1/2 ai pasti per evitare infezioni visto che si gratta in modo feroce ,redonil 1 birillo al dì,advocate spot visto la sua problematica per proteggerla eventualmente da acari cosi mi ha detto la mia vet poiscampoo clorexinaderm 1 lavaggio settimana e inoltre deltacortene 25 1/2 al di per3 giorni poi a scalare 1/4per due giorni sempre per attenuare il prurito a volte intensissimo sempre in attesa esami sangue .la dieta pesce e carote aa vapore, crede che tutto questo vada bene???comunque per quanto riguarda i tappeti era la vet che mi ha detto di toglierli ancor prima di procedere per le strade giuste non era una mia iniziativa .la ringrazio
22/01/2009 |
Gentile Emma, ma si figuri se “rompe”! Sì, ora intravedo una logica, ma non posso entrare nel merito. Porti pazienza, vedrà che presto il prurito inizierà ad attenuarsi! Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
il mio cane incrocio maremmano alano pesa 50 kg ha la lesmaniosi da circa 7 anni lo curavo con 1 compressa di allopurinolo e 2 di nizoral ora il nizoral lo hanno tolto dal commercio e in sostituzione mi hanno dato itraconazolo 2capsule. Pensa che sia la terapia giusta? Crta di cortese riscontro, ringrazio anticipatamente. 23/01/2009 |
Gentile signore, non lo so. Non ho capito qual è l’indicazione terapeutica del Nizoral o dell’itraconazolo. Per l’allopurinolo l’indicazione è data dalla leishmania, ma per gli altri farmaci? Perché un cane deve prendere degli antimicotici per 7 anni? Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa Bevere le scrissi tempo fa a proposito di Lilla, la mia maremmana affetta da insulinoma, in cura col Proglicem 25 dall'ottobre del 2007, anche se i primi sintomi della malattia si erano manifestati già un anno prima. Ho mantenuto sempre lo stesso dosaggio di due capsule e un terzo ogni otto ore, somministrandole un piccolo pasto ogni quattro ore, e il cane, tra alti e bassi, continua la sua vita di sempre. Le scrivo stavolta per un'altra ragione. Quest'estate abbiamo adottato una trovatella di piccola taglia, pesa circa cinque chili, che aveva una lussazione di vecchia data all'articolazione dell'anca. Le è stata quindi asportata la testa del femore, in quanto risultava impossibile rimettere l'osso a posto, e la piccola ha ripreso completamente l'uso della zampina, e ora corre, salta e gioca come se nulla fosse mai successo. La cagnolina ha più o meno due anni, e ora dovrei farla sterilizzare. So che alcuni veterinari intervengono praticando l'ovariectomia da due taglietti laterali, sui quali viene applicato un solo punto di sutura, e la ripresa è naturalmente più rapida rispetto all'intervento tradizionale. Finora però conosco solo i vantaggi di questa nuova tecnica, mi farebbe piacere essere informata anche su eventuali problemi che potrebbero eventualmente presentarsi. Le sarei molto grata se volesse darmi un suo parere. Ringraziandola, le mando i miei più cordiali saluti Renata da Cagliari 26/01/2009 |
Gentile Renata, gli svantaggi sono pochi e per certi versi non molto significativi. Risiedono nel fatto di non avere molto margine d’errore sull’emostasi dei peduncoli, di non poter controllare l’utero (ed eventualmente asportarlo) e di non poter lasciare intatto il legamento ovarico (nel caso in cui vi fossero delle indicazioni per farlo). Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma dr.ssa, sono proprietaria di un pinscher di 10 anni che due anni fa ha avuto il primo problema di dolori al collo con diagnosi veterinaria (solo visita) di ernia cervicale non operabile per l'età del cane e la sua struttura (5 kg di peso). Terapia con cortisone per una settimana e riposo assoluto per 15 giorni. Oggi purtroppo si è ripetuto l'episodio con l'aggiunta di difficoltà motoria alle zampe posteriori, risoltasi in pochi minuti, il dolore però è rimasto. Il veterinario, non più lo stesso ci consiglia la mielografia con contrasto e successiva eventuale operazione. Con la mielografia il cane dovrà restare ricoverato tutta la giornata per eventuali episodi di irrigidimento e convulsioni. Chiedo a Lei un consiglio sull'opportunità o meno di effettuare la mielografia e quindi di operare il cane vista l'età. E' possibile tenere sotto controllo l'ernia con cortisone o altro senza far subire tutti questi traumi al cane? La ringrazio per una risposta e, visto che Lei è a Milano, come è possibile contattarla per un appuntamento? Grazie e cordiali saluti Rita 26/01/2009 |
Gentile Rita, la scelta di sottoporre il cane alla diagnostica e alla chirurgia oppure di tentare la terapia conservativa dipende da molti fattori, ma tra questi fattori non includerei l’età del cane, in quanto un pinscher di 10 anni è un cane anziano, sì, ma ha l’aspettativa di vivere ancora molto tempo. A parte questo, in linea di pincipio prima della mielografia e della terapia chirurgica, non esente da rischi, si deve provare la terapia medica, per scoprire magari, come fece il suo veterinario due anni fa, che al suo cane bastano due settimane di riposo assoluto e una terapia antinfiammatoria per ritornare a star bene. Se ha bisogno trova tutti i numeri in rete. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.dott.ssa Nicoletta Bevere
Sono il proprietario di gatto bianco di 9 anni d'età, che da circa due mesi ha inziato a zoppicare ,dalla zampa posteriore destra, così dopo vari esami del sangue, radiografie e per ultimo una biopsia. L’ultima diagnosi è: un carcinoma non identificato dove, con metastasi nella zampa citata, il prof. Buracco noto oncologo e primario all'Università clinica veterinaria di Torino, mi ha consigliato una tac per individuare il
primario. Nel consunto famigliare a questo brutta situazione accaduta al nostro amico a quattro zampe, ci stiamo domandando se con questa diagnosi ,sia forse inutile sottoporre il gatto ad eventuali
accanimenti terapeutici ,con eventuale amputazione dell'arto, quando forse le metastasi hanno già creato un danno irreparabile, poiché con le analisi sopra elencate non si e'trovato il primario? Le sarei grato se potesse darmi un piccolo aiuto, per trovare la risposta migliore per il mio gatto. Nell'attesa le porgo i miei cordiali saluti. Ottavio 31/01/2009 |
Gentile Ottavio, la sua considerazione è assolutamente giusta. Pensare di amputare un arto colpito da metastasi senza avere poi la prospettiva e i mezzi per curare il tumore primario non è la scelta migliore per il gatto e dubito sinceramente che qualcuno le abbia proposto un simile approccio terapeutico. Le suggerisco di continuare sulla strada che il professor Buracco le ha indicato. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno, ieri mi è morto IL mio cane setter inglese di 9 anni, Ray, aveva un tumore alla milza, venti giorni fa circa non mangiava e IL veterinario che lo ha visitato non ha immediatamente diagnosticato IL tumore ma bensì infezione al fegato dandogli antibiotici che avevano immediatamente dato ottimi risultati ma una Volta smesso ha avuto un rapido peggioramento fino alla conclusione drammatica, lo stesso veterinario era andato nel pallone diagnosticando un pò di tutto, soffio al cuore,tumore AI reni,tumore alla milza, infezione al fegato.....etc... Dando inizio ad un cocktail di farmaci che non producevano alcun risultato....Visto che era molto indeciso e soprattutto erano scarsi I risultati lo abbiamo fatto visitare immediatamente DA un altro veterinario che dopo appena 5 minuti di solo visita ci ha diagnosticato IL tumore dandoci vedendo IL cane un 30% di probabilità di salvarlo asportando immediatamente la milza, solo evidentemente era troppo tardi l'operazione era prevista per la mattinata successiva solo che IL cane è morto durante la notte.
Ora Le chiedo come è possibile che quello che ha diagnosticato un veterinario in 5 minuti l'altro nonostante abbia fatto lastre Ed analisi del sangue non se NE sia accorto.....sa non vorrei che sapeva ma ha tergiversato per spillarci soldi effettuando cure inutili con ricovero altrettanto inutile....
Attendo cortese riscontro
Grazie
Maurizio
31/01/2009 |
Gentile Maurizio, quello che le è successo è una cosa abbastanza comune e il suo significato è che chi non è preparato alla morte del proprio cane prova più rabbia e più dolore di chi ha avuto modo di prepararsi. Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere |