Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

quarantesima pagina

Gentilissima dott.ssa Bevere,
mi chiamo Silvia e le scrivo dalla provincia di Rovigo. Intanto volevo ringraziarla per i consigli ma soprattutto per l'umanità con la quale mi ha aiutato a vivere gli ultimi momenti della vita del mio Pippo, malato cronico ai reni.
Le scrivo ora per un problema col  mio gatto, Vladimir.
Vlady ha 6 anni compiuti a maggio, me l'hanno consegnato i veterinari del canile sanitario quando aveva 2 settimane, dato che faccio parte della Lega del Cane, spiegandomi che non avrebbe superato il mese di vita
perchè affetto da calicivirus e rinotracheite. Dopo tre mesi di biberon, antibiotici, cortisone e tanto amore il gatto ha cominciato a mangiare da solo e a crescere. Gli è rimasto un raffreddore cronico, l'occhio sinistro è leso e dato che è bianco è pure sordo. L'ho castrato a 6 mesi.  Infine tra antibiotici e cortisone nel giro di un anno è cominciato ad aumentare di peso fino ad arrivare agli attuali 13 Kg!!! Gli do' i croccantini Obesity da quando aveva 1 anno in accordo con il suo veterinario che ci ha dato una dieta appropriata:
insieme ad 80 gr di crocchini divisi nell'arco del giorno, gli diamo yogurt alla frutta (3 cucchiaini) o spremuta d'arancia (3 cucchiai) la mattina e mousse di mela (3 cucchiaini) a pranzo. Ha anche sconsigliato di fargli i
vaccini dopo una brutta reazione allergica avvenuta l'anno scorso. La dieta, secondo il veterinario non serve a fargli diminuire di peso, perchè probabilmente ormai ha degli squilibri, ma  a mantenere il più a lungo possibile una buona funzione renale ed epatica. Il problema di Vlady non è solo il peso, dato che lui riesce tranquillamente a salire le scale, a giocare e a
vivere sereno nel suo mondo di silenzio, ma soprattutto il raffreddore cronico derivato da un'infiammazione delle prime vie aeree (i polmoni sono a posto) e da una sinusite che si nota a occhio nudo sopra l'occhio destro, infatti lo spurgo viene soprattutto dalla narice destra, in quella sinistra ha solo delle crosticine nere. Periodicamente gli faccio dell'areosol con fisiologica e
clenil antibiotico, ma non ho grossi risultati tranne che innervosire il piccolo Vlady. Inoltre non voglio riempirlo di antibiotici ogni due mesi. In questi giorni, povero, è pieno di spurgo al punto che gli si è irritato il tartufo rosa. Cosa posso dargli?
Mi aiuti ancora una volta.
Nel ringraziarla anticipatamente per ogni consiglio le invio cordiali saluti ed un augurio per le prossime festività.
Silvia
 
02/12/08

 

Gentile Silvia, purtroppo se vuole sapere se per il suo gatto esista qualche terapia diversa da quella che sta facendo e se ci sia qualche possibilità che la malattia venga definitivamente risolta da una terapia specifica, deve sottoporre Vlady ad una serie di esami. Questi esami, che richiedono l’anestesia generale, sono di tipo radiografico, endoscopico e probabilmente anche bioptico. In assenza di un approccio di questo genere, cioè senza una diagnosi precisa, lei si deve necessariamente rassegnare a curare il suo Vlady così come sta facendo: molto bene, con grande volontà, ma anche un po’ “a tentoni”. Lei non sta facendo niente che probabilmente non andrebbe fatto in ogni caso, il problema è che non ne ha la certezza. Se vuole certezze deve acquisire una diagnosi attraverso diversi esami.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dottoressa,
Sono Frida la Sig.ra che le scrive dagli USA. In primis la ringrazio per essere sempre così disponibile,poi la volevo mettere al corrente delle novità riguardanti Danko. Il cane è peggiorato ed è stato visto da uno specialista il quale ha effettuato un esame endoscopico di tutte e 2 le orecchie. La diagnosi definitiva è VESTIBOLITE, di che tipo non possono dirlo se non dopo la rmn, che non possono fare perchè sprovvisti. Nel frattempo hanno prescritto la seguente terapia: clindamicina cloridrato 1 al giorno per 8gg, prednisolone,  4 compresse al giorno per 4gg, 3 compresse a giorni alterni per 10gg, 2 compresse ogni 4gg per 20gg. Danko ha ripreso a mangiare, ma non sembra migliorare dal punto di vista del disorientamento. Lei cosa ne pensa di tutto questo? La
ringrazio anticipatamente e le auguro buona giornata.

02/12/08

 

Gentile Frida, mi dispiace molto per il suo Dnako. Penso che la risonanza le darà delle risposte e che prima di tali risposte non abbia molto senso dire altro. Faccia sapere.

Un grande saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Cara Dottoressa,
sono Frida. Mi hanno detto che è inutile fare la tac,perchè siccome la terapia non ha dato risultati, sicuramente la vestibolite è portata da un'infezione dell'encefalo o da un sarcoma. In entrambi i casi si tratta di eutanasia. Ora mi sento in colpa e sono distrutta, se lo avessi portato quì in America subito magari l'avrebbero salvato. Come è possibile che così giovane sia già così ammalato. Purtroppo continua a girare su se stesso e sembra assente, sembra non vedere ed è disorientato. Mi hanno detto di attendere e
proseguire con la cura per 10 giorni e poi prendere una decisione se le cose non migliorano. So già che non rivedrò il mio cagnone! Grazie di tutto e scusi
lo sfogo. Buona giornata e a presto.

04/12/08

 
Gentile Frida, non lo so. Questo tipo di approccio mi sembra molto poco scientifico, ma se a voi va bene così, per tante ragioni, compreso il continuo aggravamento del cane, allora le posso solo dire che mi dispiace molto per il suo cagnolone e per la sua famiglia.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile Dottoressa,
Ho un pastore tedesco di 3 anni è da parecchio tempo che il mio cane continua a mordersi la coda e molto spesso abbaia.
Sono stata dal veterinario e mi ha detto che ha un acne giovanile e mi ha dato delle medicine però lui sta come prima
Cosa posso fare?
Ringraziandola
Rossella

04/12/08

 

Gentile Rossella, il suo cane può anche soffrire di piodermite (qualche volta paragonata all’acne), ma la sintomatologia della piodermite è differente dal disturbo che lei lamenta in questa mail. Lei infatti non parla di una malattia dermatologica, ma sembra descrivere (seppur troppo sinteticamente) un’alterazione del comportamento. La sua lettera è troppo scarna perché io possa essere sicura della mia impressione, ma se il suo cane avesse la piodermite lei avrebbe dovuto scrivere qualcosa come “arrossamenti, aree prive di pelo, prurito, pustole”, ecc. Invece scrive “continua a mordersi la coda” e “spesso abbaia”. Ma non è che soffre di tail chasing?  Se mi scrive una mail più dettagliata forse posso aiutarla a capire.

Cordialmente, Dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dottoressa Bevere,
oggi abbiamo ricevuto le analisi del sangue di Audrey, il nostro barbone di taglia grande di 5 anni e mezzo.
Ha iniziato il calore più di un mese fa, ma dopo le tre settimane regolamentari ci siamo accorti che continuava ad avere perdite, oltretutto molto più abbondanti del normale, e le abbiamo fatto le analisi.
Le scrivo solo i valori fuori dalla norma:
emogramma:
HCT  55,6 (intervallo di riferimento: 38,6 - 54,5)
MCV 73,0 (61 - 72,6)
WBC 17,21 (6,0 - 14,0)
PCDW 3,4 (3,8 - 8,5)
profilo biochimico:
CPK 4000 (45 - 155)
AST 269 (10 - 45)
ALT 138 (10 - 60)
ALP 175 (30 - 130)
Colesterolo 388 (120 - 300)
E' soprattutto il profilo biochimico che ci preoccupa...
Il veterinario ha accennato che forse potrebbe essere qualcosa (non l'ha voluto nominare) da rimuovere nell'utero che generalmente non produce metastasi... quindi avrà ipotizzato un tumore...
Cercando su internet, però, abbiamo trovato che nell'uomo queste anormalità indicano distrofia.
Audrey ha sempre mangiato croccantini di ottima qualità, non ha cambiato atteggiamento (anche se è sempre stata molto calma).
Lei che ne pensa?
La ringraziamo anticipatamente.
Distinti saluti,
Chiara e famiglia

05/12/08

 

Gentile Chiara, io vi farei fare un’ecografia addominale. Vedrete che risolverà molti dubbi. Per quanto riguarda la biochimica, conviene reinterpretarla dopo il risultato dell’ecografia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
eg. dr.ssa bevere,
ho un carlino di 5 anni e mezzo che ha sempre goduto di ottima salute. tuttavia nel 2003, in occasione di 2 vaccinazioni a distanza di circa 15 gg,ebbe due shock anafilattici rimediati in extremis con il cortisone. il
veterinario affermo' che era certamente allergico a qualche adiuvante del vaccino e giuro' che non l'avrebbe piu' vaccinato; rimase infatti sorpreso perche' di solito cio' accade, se non ricordo male, solo con l'adiuvante del vaccino della lepto. da allora il mio carlino non ha avuto pertanto coperture vaccinali. nel frattempo ho cambiato citta' e il nuovo veterinario mi ha suggerito, al fine di accrescere le difese immunitarie, di utilizzare lo sciroppo  immunodine per almeno un mese (un cucchiaino al giorno). pensa che sia  utile e con quale frequenza va usato?
la ringrazio.
salvatore

06/12/08

 

Gentile Salvatore, si tratta di un farmaco destinato all’uomo per il quale non esiste una posologia ad uso e consumo del cane. Alcuni pediatri lo consigliano nei bambini secondo uno schema che prevede la somministrazione per dieci giorni consecutivi, una volta al mese per tre mesi. Il suo veterinario però le ha già dato una posologia: “per almeno un mese (un cucchiaino al giorno)”. Non ho alcun motivo per dirle che non vada bene così. Non so se questo integratore sarà utile nel suo caso (non ci sono dati di utilizzo clinico nel cane): presumo comunque che non sia utile, che non sia dannoso e che non ci sarà alcun modo per verificarne i risultati.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera dottoressa, chiamo da s.tammaro(CE)
le scrivo per chiederle un parere sul seguente problema.
Il mio cane , di razza dobermann, ha 6 mesi e da circa 10 giorni ho notato che presenta una "palla" all'interno del collo.
La stessa si muove da una parte all'altra del collo, ciò è stato confermato anche dal mio veterinario, il quale dichiara che è un ingrossamento di una
ghiandola. o un linfonodo ingrossato.
Ho paura che invece sia un tumore, lei cosa mi risponde.
Al momento lo stiamo curando con lo zimox.
In attesa di una sua risposta la saluto distintamente.

06/12/08

 

Gentile signora o signore, in questi casi si fa un semplice esame indolore, economico e rapido che si chiama esame citologico (anche detto “ago-aspirato”). Dà molte risposte ed è un vero peccato rinunciarvi.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Salve, sono proprietario di cane Dalmata di nome Zeus, ha 13 anni, e temo sia gravemente affetto dalla sindrome di lyme, in uno stadio alquanto avanzato della malattia, dato che a stento riesce a reggersi sulle zampe, e quando lo fa, cade rovinosamente in terra, perde l’equilibrio, con febbre e dolori alle articolazioni posteriori. Ho letto l’articolo sulla sindrome di lyme della dott.ssa Vincenzi Paola ma, non riesco a contattarla, potreste essere così gentili da volermi fornire un suo recapito mail, o telefonico.
Il mio veterinario, malgrado le analisi del sangue abbiano dimostrato una infezione in atto, e avendogli somministrato per due volte la Carbesia con scarsi risultati, si rifiuta di credere che il cane possa essere affetto dalla sindrome di lyme, che invece io credo abbia.
Vi prego di aiutarci.
Distinti saluti.
Michele

06/12/08

 

Gentile Michele, il suo veterinario ha ragione: il suo cane non ha la malattia di Lyme. Non conosco il nome della dottoressa di cui parla e non conosco i contenuti di questo articolo, ma la malattia di Lyme nel cane (borreliosi di Lyme canina, per l’esattezza) non si comporta così. E perché la Carbesia per il Lyme?

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Amabile d.ssa Bevere,
grazie per la sua risposta.
Effettivamente è vero, non è stato eseguito alcun esame specifico per cercare di identificare la causa.
A seguito della sua, abbiamo deciso di cambiare ulteriormente veterinario, visto che il precedente si ostinava a ribadire che prima o poi sarebbe guarito,
e che dovevamo continuare con i farmaci da lui prescritti.
Questo nuovo, gli ha fatto finalmente un prelievo (i risultati delle analisi generali sono ok), e prima di Natale lo porteremo in clinica per un cekap completo.
La terrò informata dell’esito.
Grazie ancora per la sua gentilezza.
Cordialmente
Ciro

07/12/08

 
Prego!
gentilissima dottoressa ho una gattina di 4 mesi raccolta quando aveva due settimane di vita. Una delle 2 zampette posteriori è solo un moncone, non si sa se a causa di una malformazione o se a causa del cordone ombelicale che l'ha amputata. Da qualche giorno la punta del moncone si è ulcerata e il mio veterinario ritiene indispensabile l'amputazione totale della zampa perchè sostiene che il moncone andrà soggetto a continue ulcerazioni. Sono perplessa, e molto dubbiosa. é la cosa più giusta da fare? Non ci sono alternative? Ora il monconcino sta meglio(le stiamo somministrando uno spray cicatrizzante) Infiniti ringraziamenti
Simona

07/12/08

 

Gentile Simona, se avessi letto questa lettera cinque o sei anni fa le avrei risposto che l’intervento in questi casi è sempre indispensabile. Oggi non sono più così convinta. La gattina è giovane e l’intervento non ha urgenza ora che la ferita si è chiusa: aspettate e state a vedere cosa succede nei prossimi mesi. Per evitare  l’intervento sono però necessarie due condizioni: che il moncone si chiuda definitivamente e che l’arto non sia mai di intralcio al movimento del gatto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
vorrei chiederle un parere riguardo ad un rigonfiamento al di sotto dell'ascella simile ad un accumulo di grasso con le dimensioni di una nocciolina, che Scilla la mia cagna di quattro anni ha da qualche giorno.
Soffre di gravidanza isterica, e mia culpa non ho ancora deciso di sterilizzarla, utilizzando metodi come il galastop.
E' una cagna di grandi dimensioni, fisicamente snella, ed estremamente frenetica.
La ringrazio per la cortese attenzione.
Attendo una sua risposta.
Marianna (Salerno)


08/12/08

 

Gentile Marianna, portando la cagna al suo veterinario chieda a quest’ultimo di eseguire l’esame citologico (anche detto “ago-aspirato”) della lesione. In questo modo saprà molto presto e con poca spesa di cosa si tratta.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Io o un pastore tedesco molto bello originale ma ce un problema :a gia sette mesi e ancora nn cresce e nn cambia il pelo può essere che a il nanismo ipofisario?

08/12/08

 
Le rispondo nella seconda mail che ha inviato.
Gent.ma dott.ssa: Le scrivo dalla provincia di Brescia. Il mio Boxer di 10 anni e' stato recentemente sottoposto a intervento di castrazione in seguito a mastocitoma scrotale. L'esame ecografico non ha riscontrato nessuna anomalia a linfonodi, milza, fegato, prostata etc, gli esami del sangue sono nella norma, ma la massa asportata e' arrivata fino all'uretra. L'esame istologico parla di mastocitoma scrotale a differenziazione intermedia, grado II (secondo   classificazione Patnaik). La terapia adottata e' 15mg giorno di deltacortene, ma sono un po' titubante a iniziarla, poiche' il cane e' in piena forma. Puo' dirmi a cosa vado incontro se non sottopongo il cane alla terapia, e al contrario quali alterazioni provochera' una dose cosi' massiccia di cortisone? (terapia che dopo il suo consiglio, iniziero' a somministrare). La ringrazio molto. Alberto
 
08/12/08
 
 

Gentile Alberto, il dosaggio che le hanno prescritto non è particolarmente alto e comunque se il cane avrà manifestazioni di intolleranza a questo basso dosaggio (cosa possibile, visto che è un boxer) si potrà gradualmente ridurre la quantità di cortisone fino a trovare la dose di mantenimento accettabile sia per il cane, sia per contenere la crescita del mastocitoma. Non sottoponendo il cane alla terapia, poiché da quanto scrive deduco che il suo veterinario si aspetti ragionevolmente una recidiva locale, il suo boxer presto o tardi inizierà ad avere sintomi legati alla crescita del tumore. Poiché il tumore è molto vicino all’uretra è possibile che la sintomatologia comprenda l’impossibilità ad urinare, con le gravi e rapide conseguenze che questo comporterebbe. Le consiglio quindi di seguire il trattamento che le è stato prescritto e, una volta iniziato, di non sospenderlo mai di sua iniziativa. Una coccola al suo tatone.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Cara dottoressa ho una cucciola di pastore tedesco
presa  a quattro mesi apparentemente in buona salute,oggi la cagnetta  ha 7 mesi ma si presenta molto piccola  ha un'altezza di 42 centimetri e pesa 9Kg sembra stare bene tranne che non muta il pelo,e in alcune zone tipo la coda e alla gola ha poco pelo la cagnolina è molto vivace.Il mio veterinario dice che potrebbe essere affetta da nanismo ipofisario ma che lui non ha esperienza in questo campo.Dimenticavo la cucciola non è malforme ma è armoniosa nelle sue forme in oltre da un pò di settimane ha sintomi di calore  e le perdite non finiscono.Se si tratta di nanismo ipofisario cosa occorre fare?quali problemi può avere la cagnolina?come si cura?può avere  una vita pari ad un cane normale?
Attendo con ansia la sua risposta distinti  saluti Fabrizio caltagirone.

09/12/08

 

Gentile Fabrizio, tutti gli elementi che lei descrive fanno pensare esattamente a questa diagnosi. Il nanismo ipofisario colpisce prevalentemente il pastore tedesco ed è caratterizzato generalmente da nanismo armonico (le proporzioni sono conservate) e immaturità del mantello. Il pelo appare inizialmente lanuginoso e soffice come quello dei cuccioli (non si sviluppa il pelo di copertura tipico dell’adulto), mentre in seguito compaiono sul mantello aree di alopecia simmetrica e progressiva, dovuta al fatto che il pelo del cane affetto da nanismo ipofisario è fragile e soggetto a caduta. Quello che sta succedendo a lei.
A parte questa sintomatologia generale, il nanismo ipofisario nel cane si può sviluppare con un quadro clinico e una prognosi non esattamente prevedibile, in relazione alla variabilità delle cause che sottostanno alla malattia. Infatti il nanismo ipofisario nel cane è stato correlato a condizioni completamente diverse tra loro: alterazioni dello sviluppo embrionale a carico della regione destinata ad ospitare l’ipofisi, alterazioni congenite dell’ipofisi, anomalie della struttura molecolare dell’ormone GH, anomalie nella capacità dei tessuti periferici di rispondere correttamente al messaggio ormonale del GH, intermittenza della secrezione di GH.
Quello che dovrebbe fare il suo veterinario è cercare per quanto possibile di definire le caratteristiche del disturbo ormonale: è utile quindi “interrogare” la ghiandola attraverso test di stimolazione ormonale (sono descritti il test di stimolazione con ghrelin e il 4RH test per valutare l’insufficienza combinata di GH, TSH, prolattina, gonadotropine). E’ utile la diagnostica per immagini dell’encefalo (TC o RMN) per evidenziare le lesioni cistiche della ghiandola.
Il trattamento prevede l’uso di medrossiprogesterone o proligestone.
Il suo veterinario, anche se non ha esperienza diretta di questa malattia, si può interessare personalmente presso il laboratorio sulle modalità di esecuzione dei test, oppure rintracciare la letteratura scientifica di riferimento. Altrimenti dovrà inviarla presso un collega con maggiore esperienza.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
buongiorno dottoressa
il mio cane continua a mordersi la coda molto spesso durante il giorno e abbaia, ormai e' trascorso piu' un mese, il veterinario mi ha prescritto il deltacortene e il baytril. il veterinario inizialmente parlava di acne e successivamente mi ha detto che ha delle ghiandole perianali che devono essere svuotate. il problema e' che il mio cane sta sempre uguale non migliora e non so cosa possa essere.
in attesa di una sua gradita risposta cordialmente rossella


10/12/08

 

Cara Rossella, io le avevo chiesto di mandarmi una mail con maggiori informazioni, non di usare parole diverse per riscrivere le stesse tre cose che già mi aveva comunicato (il cane abbaia e si morde la coda, il veterinario dice che si tratta di piodermite, il cane non guarisce con la terapia). Io non userò parole diverse per darle la stessa risposta, ma le risponderò così: nella pagina precedente a questa (ossia la pagina 39, mese di novembre) potrebbe leggere le lettere di Silvana 6-11-08, Cristina BL 13-11-08, Maria Teresa 17-11-08: si tratta di comunicazioni ricche di informazioni e di dati oggettivi. Se è interessata ad avere una risposta, deve poter trovare il tempo per leggere queste tre mail, capire cosa le sto chiedendo e sforzarsi a riscrivermi con tutta calma.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dottoressa,
ripropongo nuovamente dopo le sue precisazioni il problema del mio pastore tedesco di quasi 3 anni a pelo corto.
Circa 1 mese fa il cane ha iniziato a mordersi la coda, sembrava 1 atteggiamento strano del cane e dopo qualche giorno lo abbiamo portato dal veterinario.
Il veterinario ha diagnosticato 1 infiammazione delle ghiandole sebacee, presentando 1 aspetto sanguinolento e il veterinario ha pulito la parte rettale.
Inizialmente ci ha spiegato che il tutto fa parte del cosiddetto "acne giovanile"che potrebbe ripetersi anche in futuro e che non esiste una cura specifica.
Successivamente ci ha detto che poteva trattarsi di "dermatite atopica".
Il veterinario ci ha prescritto:
- deltacortene (1 compressa al giorno)
-baytril (1 compressa al giorno)
Dopo 1 mese di cure non mostra miglioramenti, anzi nell'ultima settimana ha accentuato ancora di più il girotondo su se stesso e con abbaiature sempre più frequenti.
Sono perplessa sulla cura che sta svolgendo il mio veterinario perchè non vedo risultati tangibili nè miglioramenti.
Ringraziandola per quanto potrà dirmi
Rossella

12/12/08

 

Gentile Rossella, pazienza (le uniche nuove informazioni di questa terza mail sono “un mese fa ha iniziato” e “ha accentuato ancora di più il girotondo su se stesso e con abbaiature sempre più frequenti”).

Premesse:

1) poiché lei omette qualsiasi dato sullo stato di salute del cane, immagino che sia in piena salute e che quindi non possa avere né  una malattia della regione ano-rettale né una malattia dermatologica tale da giustificare il comportamento descritto.

2) immagino anche che l’ano e la regione del perineo abbiano un aspetto normale, a parte le possibili lesioni autoindotte a carico della coda (possibili, perché in nessuna delle mail lei mi scrive che la cute della coda presenta lesioni, nonostante nella prima e nella seconda mail – non nella terza – dica che il cane si morde la coda).

Il cane non manifesta alcun problema eccetto il fatto di rincorrere e forse mordere la propria coda abbaiando, con una frequenza e un’intensità eccessiva rispetto al normale comportamento di gioco che appartiene alla specie. In nessuna mail è definita la frequenza, la durata e l’intensità del fenomeno, in nessuna mail sono descritte automutilazioni e ferite da morso, ma viene detto solo che il comportamento sembra in via di intensificazione.

Le confermo la mia prima impressione: si tratta con ogni probabilità di una stereotipia. Oggi aggiungo: in fase iniziale, ma in corso di aggravamento. La stereotipia è un’alterazione del comportamento che provoca la ripetizione di una sequenza costante di azioni, messe in atto senza alcuno scopo apparente. La stereotipia del suo cane si chiama tail chasing, può avere diverse cause (di solito comportamentali, ma a volte anche organiche). Nelle tre mail mancano informazioni perché io la possa aiutare a comprendere i fattori responsabili del problema, i fattori perpetuanti e i fattori aggravanti. Questa malattia del comportamento deve essere curata al più presto in modo specifico, in quanto le stereotipie hanno una prognosi migliore se la terapia viene intrapresa quando la malattia è agli esordi. Le consiglio quindi di rivolgersi al più presto ad un veterinario (dal vivo) esperto in malattie del comportamento. Potrebbe provare a chiedere al suo stesso veterinario di metterla in contatto con un collega. Non si rivolga ad un educatore cinofilo, in quanto questa malattia è di stretta competenza medica.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 

 
Gentile dottoressa Bevere  volevo un suo parere sulla diagnosi di una sua collega sul mio gatto di anni 12 il tutto è cominciato 1 anno fa circa quando gigio ha cominciato  a vomitare
Abbiamo provato di tutto le analisi del sangue davano urea 83 e crea 1,51.
E stato operato.
Aveva tutti i linfonodi dello stomaco ingrossati ma l'esame istologico  ha dato esito negativo, solo una forte infiammazione . Cura di cortisone per 1 mese ha iniziato  a bere tanto e a mangiare con una voracità pazzesca e qualche volta vomitava il cibo appena ingerito .
Il 21 luglio urea era 117 e crea 1.58 abbiamo fatto un ciclo di ringer lattato per 10 giorni ma urea è scesa molto poco a 110 e crea a1.49
Quando sono tornata dalle vacanze il 26 di agosto ho iniziato a somministrargli redonyl efagel 1 volta al giorno fino al 15 novembre  l'urea è scesa a 85,5 e crea a 1,08 la mia vet mi ha detto di sospendere per due mesi il redonyl efagel . Gigio mangia cibo per gatti con problemi renali ma solo croccantini l'umido non gli piace
Posso dargli anche altre scatolette magari 1/2 la mattina e 1/2 la sera (scatole da 85GR)
Mi  piacerebbe sapere se è insufficienza  renale cronica o meno e quali sono i valori CREA E UREA  in un gatto normale?
Ci sono delle controindicazioni per il redonyl efagel?
Gigio ha sempre appettito e beve sempre forse ora appena meno mi riesce difficile capirlo con precisione perchè ho altri due gatti . Gioca e non ha il pelo opaco e non è disidratato
Nella speranza che mi voglia dare un suo parere specialistico la saluto cordialmente
Alessandra

12/12/08

 

Gentile Alessandra, secondo l’IRIS (International Renal Insufficiency Society) la creatinina sierica dovrebbe essere inferiore a 1,6 mg/dl. Si tratta certamente di un valore molto basso: ci sono gatti giovani e attivi infatti che possono avere un livello più alto senza per questo essere malati di insufficienza renale. Di certo però penso che un gatto con creatinina al di sotto di 1,6 mg/dl, stabile da un anno, non possa essere ammesso alla categoria dei pazienti con insufficienza renale cronica, indipendentemente dall’urea e a maggior ragione se a supporto di questa diagnosi non c’è nemmeno l’esame delle urine, magari correlato dell’analisi delle proteine urinarie.
L’urea (di norma inferiore a 40 mg/dl) è un parametro meno strettamente correlato all’attività renale, essendo influenzato anche dalla dieta, dal catabolismo proteico e dalla presenza di batteri intestinali che producono urea.
Alcune cose possono restare senza una spiegazione certa, ma quello che lei può fare per escludere una nefropatia, a parte continuare a vedere la creatinina al di sotto di 1,6 mg/dl per un anno, è eseguire l’esame delle urine completo di analisi delle proteine urinarie con metodo SDS-Age.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
La mia gattina di 1 anno e mezzo è morta dopo 3 giorni dalla sterilizzazione. Sabato mattina 6 dicembre la portiamo in clinica da un medico di fiducia, il tesoro ha l'emocromo apposto e si sveglia presto dall'anestesia. miagola forte e ha le pupille dilatate, ma dicono che è normale, è dovuto all'anestesia. il tesoro libera urina e defeca in clinica. le mettono una rete elastica per evitare che si leccasse. le fanno la siringa di antiiotico Synulox 0,2ml, e l'antidolorifico Contramal 0,12ml. Bella pesava 3 chili. una volta a casa la mettiamo nella sua culletta piena di coperte, lei si addormenta. poi la sera si sveglia con le pupille dilatate e non reagisce agli stimoli, resta accucciata con la testa alzata e lo sguardo fisso, ha le zampine posteriori un pò fredde. la portiamo in clinica per il controllo e l'antidolorifico, le tolgono la rete.
il giorno dopo, domenica mattina 7 dicembre Bella fa un pò di urina e defeca e così anche il pomeriggio. ma resta sempre poco reattiva. in clinica le fanno l'antibiotico e l'antidolorifico. tutto il pomeriggio nulla, Bella non reagisce, sempre con la pupilla dilatata e la testa alta e fissa, non reagiva neanche alle botte di cui di solito aveva paura, per tutta la giornata non beve e non mangia. la sera la riportiamo in clinica e lì le fanno i lavaggi di glucosio nonostante non l'abbiano trovata disidratata. la pupilla non reagisce alla stimolazione della luce. le fanno l'antidolorifico. Ma Bella per tutta la notte non urina non si nutre, e non riposa. la teniamo al caldo ma lei ci resta poco, poi si allontana.
Lunedì 8 Dic. mattina la riportiamo in clinica per l'antibiotico senza antidolorifico. Il pomeriggio le fanno tutti gli accertamenti, l'emocromo è buono, l'azotemia è 9 o 4 non ricordo, dall'ecografia risulta tutt'ok, niente emorragia, reni di morfologia normale, ma la vescica era priva di urina, allora le fanno oltre ai lavaggi di glucosio, una siringa sottocutanea diurtico. la tenevano al caldo con le borse d'acqua calda... ma niente, Bella Peggiora e muore.
Sono Disperata, MI AIUTI A CAPITE COSA LE SIA SUCCESSO, NON RIESCO A DARMI PACE, NON ACCETTO DI AVERLA PERSA COSì, LA PREGO MI AIUTI.

14/12/08

 

Gentile signora, non lo so. La sintomatologia è di tipo neurologico. Mi sembra di poterle dire che non ci sono elementi ovvi di “colpa” (la cosa che si va cercando in questi casi) e che non è stata colpa dell’intervento chirurgico in senso stretto. Potrebbe essersi trattato di una grave epatopatia da farmaco, oppure di un problema encefalico sopraggiunto in corso di anestesia. La midriasi (dilatazione pupillare) e l’alterazione dello stato mentale fanno pensare proprio ad una malattia encefalica.
Mi dispice molto per lei, per la sua micia, ma anche per i veterinari ai quali è accaduto questo brutto e inaspettato incidente, i quali saranno non certo addolorati quanto lei, ma sicuramente scioccati dall’accaduto più di quanto non possa pensare.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera,
scrivo da Napoli, volevo avere qualche informazione per capire come è morta la mia gattina "Bella".
L'avevamo portata dal nostro veterinario di fiducia per la sterilizzazione il 6 Dicembre. Aveva 1 anno e mezzo ed era in buona salute (le avevamo fatto le analisi di sangue).
Dopo l'intervento si è svegliata quasi subito ma nei due giorni a seguire presentava sempre le pupille dilatate, non mangiava non  beveva e non dormiva.
Sembrava essere in uno stato di assenza totale, non reagiva a i nostri richiami. In questi due giorni gli sono stati fatti dei lavaggi per farla mangiare e bere.
La sera il dottore decide di portarla nella clinica dove lavorava dove, dopo 2 ecografie ha diagnosticato una insufficienza renale che sembrava risolversi dopo delle iniezioni di un medicinale che doveva servire a farla urinare. La vescica (vuota) in effetti, stava riempiendosi dopo queste iniezioni ma la condizione di Bella stava però peggiorando.
Alla fine ci ha lasciato il 8 Dicembre. Il dottore non ha saputo dirci una spiegazione esaustiva.
Il suo sospetto va ad un trombo che si è generato per un difetto genetico.
Se può servire, non era una gattina di razza, aveva il pelo lungo, era in calore e nelle ultime settimane era calata di peso di circa 400g (secondo il parere dl veterinario legato alla condizione di calore). Aveva urinato poco solo il giorno dopo l'operazione.
Saluti
Pasquale

15/12/08

 

Gentile Pasquale, anche se questa mail aggiunge una nuova importante informazione (l’ecografia e la probabile somministrazione di un diuretico prima dell’aggravamento che ha preceduto il decesso), le confermo la mia prima impressione. La sintomatologia descritta, evidenziatasi subito dopo il risveglio dall’anestesia (spiccata dilatazione pupillare, alterazione dello stato mentale, indifferenza ai bisogni fisiologici compreso il bisogno di dormire) suggeriva soprattutto che il problema fosse imputabile ad un incidente anestesiologico che ha lesionato strutture encefaliche superiori.
Rinnovo tutta la mia solidarietà con il vostro sgomento e con il vostro grande dispiacere.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dottoressa,
Mi hanno dato un gatto maschio a giugno nato in marzo, questo gatto urina spesso, ma fa solo gocce e molte volte le perde sul terrazzo o in altri parti.
Ho saputo che da piccolo è andato sotto un auto, ma poi è stato bene, ho fatto fare una radiografia nella zona del pene, ma non c'è nulla, cosa posso fare?
Grazie M. Tiziano

15/12/08

 

Gentile Tiziano, la risposta è semplice ma un po’ tecnica, quindi potrebbe essere che l’unica cosa che lei capirà, sia che deve portare il gatto da un (altro?) veterinario.
Prima di tutto bisogna capire se la minzione “goccia a goccia” si verifica a grandi volumi vescicali (con vescica molto distesa), oppure a vescica poco distesa o vuota. Nel primo caso si potrebbe trattare:

A)    di “vescica neurologica” eventualmente derivata dall’incidente d’auto. Si chiama vescica neurologica la condizione patologica di sovradistensione vescicale con incontinenza o con ritenzione urinaria dovuta a disfunzione dell’innervazione vescicale.

B)     Oppure, siamo sempre nel primo caso, si potrebbe trattare di “pseudoincontinenza”, causata da subocclusione uretrale. Essendo il gatto giovane (volendo quindi escludere le neoplasie uretrali come poco probabili) la subocclusione potrebbe essere causata da uroliti (ma il radiogramma effettuato sembra escluderlo) o tappi uretrali; se il gatto avesse subito qualche cateterismo, potrebbe trattarsi infine di stenosi. In ogni caso il gatto dovrebbe manifestare anche molto disagio.

Nel secondo caso, cioè se la mizione goccia a goccia avviene a vescica poco distesa, si può trattare di una malattia infiammatoria delle vie urinarie inferiori (di natura batterica, da uroliti, interstiziale o idiopatica), ma credo che questo disturbo, essendo facilmente diagnosticabile con l’esame delle urine, sia già stato escluso.
Purtroppo sapere che nell’uretra peniena non è evidenziata alcuna immagine radio-opaca, è assolutamente non significativo, se prima non si adotta questa “griglia diagnostica”, e se prima non si scopre dove all’interno di questa griglia si colloca il nostro gatto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima Dottoressa,
è la prima volta che mi rivolgo a lei.Ho un gatto di tre anni ,e una settimana fa l'ho scoperto a giocare con una bustina di veleno per topi.Non avendo capito se il gatto avesse assunto o meno il veleno la mattina dopo l'ho portato dal veterinario che per precauzione mi ha prescritto la vitamina k1 in pastiglie da assumere 4 volte al giorno per una settimana e poi 2 volte al giorno per 10 giorni.
Parlando adesso con un altro veterinario ho saputo che la vitamina k1 se non necessaria e assunta in dosi massicce puo portare seri problemi al gatto....quindi adesso mi trovo ad un bivio:continuo o no la terapia?Chi dei due dottori ha ragione?
Spero che lei possa aiutarmi.
La ringrazio fin d'ora.
Distinti saluti.
Claudia P.

15/12/08

 

Gentile Claudia, ha ragione il secondo!!!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,
mi chiamo Alessandra e e le scrivo da Milano.
Ho bisogno che qualcuno mi dica cosa può avere il mio piccolino/a..non ancora constatato.
Venerdì scorso è morto Rocco, il mio cricetino russo, regalato per il ns matrimonio a settembre 07.
Sabato sono andata subito a prenderne un altro, preso in un negozio, nella gabbietta c'erano tanti, almeno così mi sembrava, ma ttutti morti e solo due vivi, tra cui lui.
L'ho scelto perchè era, anzi è, piccolissimo e ho pensato di toglierlo da quell'inferno!
Primi gg buoni, perlustrava tutta la gabbietta..un pò titubante ma si faceva piano piano avvicinare...anche chiamandolo, spuntava, senza uscire, dalla casetta. il secondo gg mi ha anche morso.. e invece da ieri ho notato che c'è qualcosa che non va: non esce più dalla gabbietta, lo chiamo, faccio un pò di rumore, tolgo un pò di carta del nido, ma nulla..ieri sono riuscita piano piano a farlo uscire, a parte gli occhi chiusi (che poverino è normale visto che stava dormendo!) fa fatica a muoversi, si è messa a mangiucchiare ma barcolla!
lo accarezzavo mentre mangiava e non scappava, l'ho preso in mano senza problemi. ho cercato di farlo scendere dalla mano ma si aggrappava con le zampette alla mia mano, praticamente palmate, a guardarlo sembrava una rana...e messo giù barcolla quando cammina.cosa può avere?? ho letto su internet, l'unica cosa, la meningite può dare qualche sintomo del genere.
per favore, se possibile, datemi qualche risposta!
grazie mille
Alessandra


16/12/08

 

Gentile Alessandra, non le so dire di quale malattia si tratti, ma la sintomatologia è quella di uno stato di malessere molto grave. Potrebbe portarlo da un veterinario per provare ad intraprendere almeno una terapia di sostegno. Purtroppo il fatto che questo piccolo animale al momento della compravendita fosse ricoverato in una gabbia dove tutti o quasi tutti gli altri esemplari erano morti può significare solo che in quel momento lei stava acquistando un criceto che aveva poche o nulle possibilità di non seguire lo stesso destino dei compagni. Io mi auguro, visto che oggi è il 18 e la sua mail è di due giorni fa, che il suo criceto sia guarito, ma se così non fosse, faccia un favore a lui e a tutti gli animali che, per il solo fatto di essere venduti a pochi euro, vengono trattati come oggetti di poco valore: denunci questa situazione all’ASL veterinaria della sua zona. 

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere, le ho scritto qualche settimana fa a proposito del mio gatto di soli 3 anni e mezzo con valori renali alterati, scoperti per puro caso (un'analisi del sangue in funzione preoperatoria).
I valori del sangue sono migliorati come segue:
Creatinina 2,7 > 2,2 > 2
Urea 60 > 68 > 58
E questo dopo due cicli di Ringer Lattato + Epargriseovit di 10 giorni ciascuno.
L'ecografia non ha rilevato anomalie:
Rene dx e sx: nella norma per forma, dimensioni e caratteristiche ecografiche
Ureteri: non visualizzabili (non ecstasici)
Vescica: Normodistesa, non presenta alterazioni nello spessore della parete.
Contenuto vescicale fisiologicamente anecogeno e privo di sedimento.
PERO'... c'è ancora un però! Perché il gatto da esame delle urine è risultato avere ph alto (intorno a 7,5), proteine nelle urine e cristalli di struvite. Pur non avendo mai avuto episodi di cistite né tantomeno di blocco urinario (per fortuna).
Dopo 8 giorni di antibiotico (Synulox) il ph non è cambiato: sempre 7,5.
3 veterinari su 3 hanno tassativamente escluso di dare Stien o S/D, vista la situazione "borderline" dei reni e sono quindi concordi nel dare la priorità a proteggere i reni (visto anche che al momento il ph e la struvite non danno sintomi). Solo una mi ha detto che al massimo si può provare a dare un misto di k/d e c/d.
Ma io mi domando (e Le domando): è possibile dunque che l'insufficienza renale sia causata dal ph alto e dalla struvite?
Infine, per non farci mancare niente, non dimentichiamo che il 23 dicembre avremo l'operazione per l'asportazione del sospetto mastocitoma cutaneo, dal quale tutto è partito... Mi è già stato garantito che i protocolli di anestesia terranno conto della sua situazione renale.
La ringrazio ancora per l'attenzione
Silvia


16/12/08

 

Gentile Silvia, concordo con quei tre su tre, mentre sul misto k/d – c/d sono un po’ perplessa. A parte questo, la risposta alla sua domanda è no.
Infine, per quanto riguarda il fatto che il pH non si sia spostato dopo la terapia antibiotica amoxicillina-clavulanico, deve sapere che i batteri ureasi produttori (responsabili dell’innalzamento del pH) possono essere resistenti a questo antibiotico. Il mio suggerimento è per l’esame batteriologico con antibiogramma dell’urina prelevata per cistocentesi.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Carissima d.ssa,
Le scrivo per sottoporle un quesito che riguarda Tobia,il nostro segugio di 7 anni.Da qualche giorno ho notato che ha del cerume scuro(sangue?)nell'orecchio dx anche se lui si gratta raramente.Il veterinario mi ha detto di mettergli Otomax 2 volte al giorno,ma io ho paura perchè ho letto che in caso di perforazione del timpano,questa terapia potrebbe essere dannosa.E' vero?Vorrei sapere se,usando un antibiotico in compresse(quale?),il problema potrebbe regredire.
Ringraziandola anticipatamente,porgo distinti saluti
Rosalba           Isola d'Elba

17/12/08

 

Gentile Rosalba, la risposta alla prima domanda è sì, è vero, mentre la risposta alla seconda domanda è no, non potrebbe. Io le consiglio di rivolgere questi dubbi al suo veterinario il quale, immagino, le risponderà di aver ben visto, con l’otoscopio usato durante la visita, che il timpano è realmente intatto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa sono Frida dagli States,purtroppo Danko non c'è più e non le dico la sofferenza e la tristezza che la sua perdita ha portato in famiglia, il
rimorso di non essergli stata vicina nei suoi ultimi giorni. Volevo solamente informarla e ringraziarla del suo supporto in questo mese. Colgo l'occasione di
augurarle un felice Natale e un buon inizio di anno. Saluti.

18/12/08

 
Mi dispiace molto e la ringrazio per questa mail. Un caro saluto e l’augurio di trascorrere in serenità questi giorni di Natale. NB
Gentile Dott.ssa Bevere,
vive con me a Roma un cucciolo di PT di due mesi e 5 giorni. E' con noi da 5 giorni e dai risultati delle analisi delle feci (due giorni fa) è stata diagnosticata la coccidiosi (anche se non è numerosa la presenza dei coccidi). Il Veterinario mi ha prescritto 0,6 ml di vetkelfizina (gocce) al giorno (pesa sei chili) per sei giorni, senza accompagnare la somministrazione di nessun fermento lattico. Volevo sapere se era possibile somministrare le gocce nella pappa della sera. Ho provato a farlo spargendo le gocce su poche crocchette ma il secondo giorno il cucciolo ha desistito dal continuare a mangiare. Per ultimo, gentilemnte, chiederei se qualche uscita veloce prima della terza vacc. (prevista, se la cura fa effetto, per il 30 dicembre) per espletare i bisogni gli è permessa, calcolando, ovviamente, rischi  e benfici. Attualmente vive in appartamento e sta prendendo l'abitudine a fare i suoi bisogni a casa. grazie dottoressa e auguri.
Marco G.

19/12/08

 

Gentile Marco, questo modo di somministrare il farmaco può facilmente rendere la terapia inefficace a causa della possibile perdita di parte della medicina. Deve somministrare il liquido direttamente in bocca, tramite una siringa senz’ago. Di solito il veterinario quando prescrive un farmaco spiega anche come somministrarlo e, inoltre, fa le proprie raccomandazioni su come regolare le uscite nei primi mesi di vita del cane.
Per quanto mi riguarda (e in accordo con le attuali tendenze della medicina veterinaria) raccomando di far socializzare il cucciolo con gli altri cani e di esporlo gradualmente a tutte le situazioni con le quali dovrà avere a che fare nella vita da adulto (giardini pieni di bambini che gridano, motorini scoppiettanti, persone con l’ombrello, ragazzi sui pattini, biciclette, ecc.). Inoltre insisto sempre sul fatto che il cucciolo deve imparare al più presto che il posto migliore per cacca e pipì è… l’erba! I bisognini in appartamento sono una pessima abitudine che non dovrebbe essere mai cominciata. Portatelo a spasso!!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
salve dottore, la mia cagnolina dalmata di 4 anni ha da qualche settimana uno strano rossore su tutta la pancia. il rossore è presente anche tra le dita delle zampe soprattutto di quelle anteriori. lei è però contenta come sempre, mangia e gioca. io sono preoccupata, cosa potrebbe essere secondo lei? mi fa sapere? grazie.

19/12/08

 
Gentile signora o signore, si chiama eritema e può avere diverse cause. Per chiarire, la cagnolina va vista dal vivo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gent.ma dot.ssa Bevere
vivo in provincia di Cagliari , in campagna, in luogo endemico per la leihsmania.Ho un cane meticcio di taglia grande (44Kg di peso ), di 7 anni. Circa 4 anni fa, nel 2004, gli è stata diagnosticata una leihsmaniosi iniziale, subito curata col glucantine e l'allopurinolo. Al primo controllo di laboratorio, dopo la terapia, il titolo del test per la leihsmania risultava 1:80. L'elettroforesi delle sieroproteine dimostrava: un  rapporto A/G  =0,80 ; un'alterazione dei valori dell'albumina(44,5) e delle beta globuline (25,8). A seguito di una serie di errori macroscopici e ripetuti effettuati dal laboratorio di analisi cui si appoggiava il veterinario, ho fatto seguire il cane da un diverso veterinario . Gli esami ripetuti ogni 6 mesi hanno sempre riscontrato sieropositività alla leihsmania ,ma con valori molto contenuti(1.20), mentre persisteva una alterazione delle betaglobuline. Il veterinario che da allora segue il cane ha sospeso la cura per la leihsmania, ritenendola inutile, e ha invece diagnosticato  nel 2005 una Rikettiosi. Effettivamente dopo il ciclo di antibiotici i valori del protidogramma si sono normalizzati, anche se permane il titolo 1:20 per la leihsmania.Sinora il cane è sempre stato bene, ma ultimamente le cose sono precipitate: é comparsa una escrescenza tipo grano di miglio nella rima palpebrale (diagnosticata come papilloma) e un lieve ma costante sanguinamento dalle gengive , dal naso e dal prepuzio. Il cane , anche se non ha perduto l'appetito è meno vorace di prima e spesso appare stanco.Inoltre urina molto più spesso es. 2 volte per notte contro nessuna in precedenza. L'emocromo ha evidenziato una piastrinopenia, con tutti gli altri valori nella norma. L'esame del sangue  ha evidenziato  assenza di sofferenza renale, una lieve alterazione delle  transaminasi GPT e una colesterolemia = a 320. IL veterinario ha riformulato una diagnosi da malattia da zecca ed ha inviato ad un laboratorio di Padova un campione di sangue per ottenere un esame più preciso di quello ottenibile qui, ma , date le feste, l'esito lo si potrà avere solo tra 10 giorni. Per precauzione gli ha comunque prescritto la vitamina K (che dopo 3 giorni di terapia non ha sortito nessun effetto ) ed un ciclo di antibiotici che ha iniziato da 1 giorno. Io non vivo più, la notte non dormo e tormento il cane accostandogli continuamente alla bocca , al naso e al pene pezzuole per controllare lo stato di sanguinamento. La mia preoccupazione è che si tratti di leihsmania con decorso silente e che adesso la malattia sia ad uno stadio molto avanzato. Le chiedo gentilmente se secondo lei può trattarsi di leihsmania e se un lasso di tempo di 10 giorni prima di iniziare un'eventuale terapia possa essere fatale.Le sarei grata se potesse rispondermi quanto prima anche se immagino sia subissata da moltissime  richieste .
Grazie
Marinella P.

19/12/08

 

Gentile Marinella, il titolo per la leishmaniosi non la deve proprio interessare. Rimarrà alto perché lei vive in zona endemica e perché il cane è risultato malato. La piastrinopenia invece può essere davvero espressione di una malattia da zecca. Indipendentemente dall’esito dei test sierologici io tratterei il cane imidocarb dipropionato e doxiciclina, con il protocollo che troverà a questo indirizzo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/11/malattie-trasmesse-da-zecca-erlichiosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
la ringrazio della risposta..
adesso però vorrei sapere ,visto che aveva ragione il secondo veterinario cosa devo fare,se sospendere la terapia o cosa,visto soprattutto il fatto che non so se il mio gatto abbia o meno assunto veleno.
Le preciso che sto dando la vitamina k1 al mio gatto da
15giorni.
Le ho lasciato il messaggio iniziale così sa  a cosa mi
riferisco.
Grazie di nuovo per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.
Claudia P.

20/12/08

 
Gentile Claudia, io sospenderei proprio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

Gentile Dott.ssa Bevere, dato il periodo è doveroso iniziare con l'augurio di un Felice Natale e un bellissimo 2009 a cui lei ha diritto per la squisita sensibilità che dimostra verso i suoi pazienti e i loro proprietari. Ho un quesito da sottoporle. Il mio meticcio golden-labrador, 15 anni, peso 30kg, assunzione quotidiana di Cibacen da 5mg per problemi cardiaci allo stato definiti non gravi, ha problemi di artrosi che peggiora sempre di più  nonostante la somministrazione da un anno di cicli di condrostress supra XL.
Oggi inizierò un ciclo di 7 giorni con Rimadyl 20mg ma sono molto perplesso a riguardo per alcune notizie allarmanti on line. Ne ho trovate alcune che sono,invece molto positive per l'utilizzo di glucosamina liquida, il Syn_Flex, che è reperibile solo on line al costo di 45 euro per confezione (questo non è un problema).Dal momento che on line si trova di tutto e non si sa CHI scrive per CHI(case farmaceutiche?millantatori?Truffatori?), gradirei il suo parere prima di ordinarlo on line ed anche uno schema eventuale su  terapia alternativa o con Rimadyl.Rinnovando gli auguri, la ringrazio anticipatamente.Rosario, provincia Avellino.

20/12/08

 

Caro Rosario, il dosaggio di attacco del carprofene è di 4 mg/kg/die (che per 30 Kg fa … 120 mg al giorno). Il dosaggio d’attacco può essere mantenuto per 7 giorni ed è poi seguito dal dosaggio di mantenimento di 2 mg/kg/die (che per 30 fa 60 mg al giorno). Cosa se ne fa lei delle compresse da 20 mg? Il carprofene è stato associato ad una forma di epatopatia da farmaco in alcuni casi molto grave, quindi è bene che il suo utilizzo avvenga sotto stretto controllo veterinario, ma in ogni caso non ha senso somministrare il farmaco con un dosaggio ben al di sotto di quello terapeutico: se proprio dobbiamo prendere una medicina, almeno prendiamola ad una dose efficace.
Che la glucosamina liquida faccia miracoli è purtroppo escluso, altrimenti non esisterebbero né le protesi d’anca né il bastone per aiutare il passo incerto del bisnonno. L’artrosi non ha un’unica via per essere gestita e non ha una sola medicina efficace: è necessario mantenere una buona massa muscolare, usare i condroprotettori, trovare l’antinfiammatorio che funziona meglio per quel dato animale, controllare l’attività fisica e contenere il peso. Le suggerisco di tenersi in contatto con un bravo veterinario per ottimizzare i suoi sforzi e non disperdere invece alcuna risorsa nella ricerca di integratori on line. Acquistare integratori online è proprio da evitare, in generale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Sono di Messina!
aiuto non son che pesci prendere! un mese fa il mio cane ha avuto un episodio di vomito e diarrea molto forti. dopo diversi accertamenti (come l'esame negativo per L'Ehrlichiosi canina) il solo valore che non va sono i globuli bianchi molto bassi. per il resto tutti i valori sono nella norma(piastrine, globuli rossi transaminasi ecc...).
Ho fatto una terapia di antibiotico ma è servita a poco!
adesso il cane ha nuovamente avuto un altro episodio forte di diarrea e vomito ed inappetenza! cosa posso fare .i lmio veterinario sempre basito perche non trova la causa di queste infezioni! mi sapete consigliare? per favore!!!contattatemi via email o sul forum ma datemi un consiglio !
Grazie

21/12/08

 
Gentile signora o signore di Messina, mi dispiace questo non è un forum, ma una rubrica di posta veterinaria. La sua mail purtroppo non mi permette di darle un parere medico, perché è priva di molti elementi (razza, sesso, età del cane, risultati della visita, diagnosi di sospetto, tipo di antibiotico somministrato, sintomatologia completa) quindi le suggerisco se vuole di raccogliere le idee e provare a scrivere una nuova lettera.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile Dottoressa,
venerdì mattina 19 dicembre 2008 mi sono accorta che i miei 2 cani, un meticcio di 1 anno e mezzo e un bretton di circa 4 anni, non stavano bene: il piccolo, Speedy, non aveva voglia di giocare e camminava molto lentamente, la grande, Stella, non riusciva a fare pipì, aveva un grosso ematoma vicino al pube e riusciva a camminare solo con un aiuto.
Ho telefonato subito al veterinario, il quale mi ha detto che probabilmente erano sintomi di avvelenamento.
Li ho portati subito e il responso è stato: avvelenamento da topicida. Speedy, dopo un'intera giornata, era fuori pericolo, ma Stella l'hanno trattenuta per la notte: aveva forti emorragie, ha mangiato solo imboccata e non muoveva più le zampe dietro.
Sabato sono andata a vederla e l'hanno mandata a casa, i valori del sangue erano rientrati, la temperatura anche, ma non riesce ad alzarzi ed usare le zampe posteriori.
Domenica, ieri, ha mangiato da sola e ha fatto i bisogni, ma ancora oggi che è lunedì non riesce ad usare le zampe.
Vorrei sapere se è una cosa normale ed è solo questione di tempo, oppure se devo aspettarmi altro.
Domani 23 dicembre devo portarla presso lo studio veterinario perché arriva un neurologo a visitarla.
Attendo con trepidazione una Sua risposta.
Grazie mille.
Lara


22/12/08

 

Gentile Lara, no, purtroppo la paralisi non è una comune complicazione in corso di avvelenamento da topicida. Inoltre fino a quando i parametri della coagulazione non saranno rientrati nella normalità non c’è purtroppo un modo (prudente e sicuro per il cane) per accertare la gravità della lesione (forse un’ematoma all’interno del canale vertebrale) e per trattarla.

Un caro saluto e un grande augurio di risolvere presto. Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,
al mio cane meticcio di soli 6 anni è stato diagnosticato oggi un linfoma ai linfonodi. Problema è che il cane ha iniziato a soffrire da una settimana di problemi ai bronchi e ai polmoni che sembra vadano migliorando...  per aggravare il tutto il cane ha un problema al peritoneo, credo un versamento e quindi cio' complica le cose .. gli hanno prescritto una chemio che consiste ...
DELTACORTENE 25 MG OGNI 12  ORE LA SERA - mezza compressa
VINCRISTINA 0,27 MG E PREDNISONE 22 MG OGNI SETTIMANA
ENDOXAN 27 MG OGNI 48 ORE - mezza compressa
Vorrei sapere se secondo lei è adatta questa chemio o se secondo lei è meglio procedere solo con una terapia di cortisone visti inoltre i problemi al peritoneo .. Con questa terapia se reagisce gli hanno diagnosticato massimo 12 mesi di vita.
Attendo suo riscontro e la ringrazio.
Anna Leila.

22/12/08

 

Gentile Anna, non saprei. Il protocollo chemioterapico descritto non è necessariamente il migliore per trattare il linfoma e inoltre lei non riferisce né come è stata eseguita la diagnosi né se e come è stato stadiato il tumore. In base alla sua mail non riesco a capire cioè se l’iter diagnostico e la scelta di questo trattamento siano coerenti con le attuali possibilità dell’oncologia veterinaria. Sono spiacente quindi di non poterle rispondere.

Un cordiale saluto e un augurio di buon Natale. Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa, La ringrazio molto per la Sua risposta e, se non disturbo troppo, avrei alcuni aggiornamenti.
Effettivamente, il neurologo che ha visitato Stella ha confermato la Sua tesi che veleno e paralisi non sono direttamente collegati, ma il veleno può aver accentuato un fenomeno già in corso. Mi ha detto anche che ci sono molte probabilità che il cane possa tornare a camminare, ma i tempi possono arrivare fino a 60 giorni.
Quello che mi lascia perplessa e di cui vorrei un Suo parere, è che ha prescritto solo la vitamina K (konakion) per un mese e un antibiotico (keforal, credo per evitare che stando sempre ferma possa ferirsi) per una settimana, ma non ha prescritto nulla per la paralisi: come mai? E' un problema che, anche con tempi lunghi, se sparirà lo farà da solo senza medicine?
La prego mi dica che ne pensa.
Grazie di nuovo per la disponibilità e la pazienza e buon Natale.
Lara

25/12/08

 

Gentile Lara, non conoscendo l’esatta causa della paralisi che ha seguito l’avvelenamento da anticoagulanti (forse un’emorragia che si è sviluppata all’interno del canale vertebrale) e la gravità del fenomeno ischemico e/o compressivo che ha colpito il midollo spinale, non è possibile formulare esattamente una prognosi, a maggior ragione nel caso in cui il suo cane avesse una completa paralisi degli arti posteriori. Dal punto di vista clinico tuttavia, l’esame neurologico probabilmente ha evidenziato che il cane non ha un deficit completo della funzionalità nervosa e questo spiega perché il veterinario ha potuto essere così ottimista. Più di questo però non si può sapere. Ci sono dei tempi di recupero necessariamente lunghi e questi tempi vanno rispettati. Non esistono farmaci che rendano il processo di recupero più rapido o più “certo” (per rispondere finalmente alla sua domanda circa le terapie prescritte), mentre è necessario provvedere ad un’adeguata fisioterapia giornaliera. Si faccia spiegare dal collega come eseguirla, oppure può rivolgersi a centri veterinari specializzati nella fisioterapia e nella riabilitazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dottoressa Bevere,
mi chiamo Giulia e le scrivo da Castelfiorentino in privincia di Firenze.
Ecco il mio problema: ho una gattina di 8 mesi cieca a causa di una rinotracheite da herpes virus (diagnosticata a vista dal mio veterinario).
Adesso è passato fin troppo tempo e mi devo decidere a far enucleare entrambi gli occhi perchè la situazione è veramente pessima: un occhio è grandissimo, scuro e praticamente secco (la gattina non riesce a chiuderlo a causa delle dimensioni); l'altro occhio è di dimensioni normali, ma a periodi si gonfia per poi rompersi in seguito a traumi (la gatta sbatte spesso nei mobili).
Alcune volte entrambi gli occhi colano di un liquido scuro, il naso no.
Quali sono le cose di cui devo accertarmi col veterinario per essere sicura di metterla nelle mani giuste? Deve esserci un anestesista specializzato? Che costi può avere questa operazione? Il periodo post operatorio lo dovrà passare a casa o in clinica? E' un'operazione dolorosa? Devo accertarmi della causa del problema (ad es: test per Clamidya, leucemia e immunodeficienza felina)?  
Anche se non so con certezza da cosa è affetta la gatta devo farla operare?
Ultima cosa: gli occhi vanno per forza suturati?
GRAZIE e scusi se mi son dilungata, ma i dubbi son tanti.. e le risposte sempre poche!!

25/12/08
 

Gentile Giulia, per essere sicura di mettere la sua gatta in buone mani può rivolgersi presso una struttura dove opera un oculista veterinario, oppure (visto che comunque si tratta di un intervento che può essere eseguito da qualsiasi chirurgo) può portare la micia presso un collega che le assicuri di praticare procedure anestesiologiche moderne (anestesia gassosa, monitoraggio, presenza di uno o più colleghi durante l’intervento e terapia del dolore) e che le spieghi bene cosa succederà alla micia, dal punto di vista sia dell’anestesia, sia dell’intervento, sia del postoperatorio.
I costi dell’intervento possono variare ampiamente in base al tipo di struttura veterinaria, al personale utilizzato e agli standard applicati: deve chiedere direttamente al titolare della struttura veterinaria. Il periodo postoperatorio da trascorrere in una situazione di ricovero (in una gabbia da degenza fondamentalmente) potrebbe essere anche solo di poche ore o di una notte. Gli esami preoperatori sono la visita anestesiologica e alcuni esami del sangue, mentre in sede postoperatoria il globo oculare o i globi oculari enucleati potranno essere sottoposti ad alcuni esami, a giudizio del chirurgo.
La necessità dell’intervento mi sembra evidente, almeno su uno dei due occhi, mentre l’ultima domanda è un po’ strana: le sarà chiaro qundo avrà capito bene in cosa consiste l’intervento.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile Dottoressa
ho una gattina di 3 anni che ancora non ho sterilizzato chirurgicamente per mie paure , forse infondate. Ho controllato il calore somministrandole, ovviamente sotto il controllo del mio veterinario, del Covinan.. Ho letto che questo farmaco è ben tollerato e può, solo in rari casi , provocare infezioni uterine. La mia gattina ha ricevuto tre iniezioni nell' arco di tre anni e ogni volta l' effetto è durato per un anno intero. Le chiedo : se la sottopongo per una quarta volta all' iniezione di Covinan, le probabilità di rischio di infezioni e complicazioni all' utero aumentano molto? o secondo Lei questi  rischi si presentano dopo molti più anni di somministrazione? Secondo Lei 4 volte sono già tante? Le faccio questa domanda perchè vorrei rimandare al prossimo settembre la sterilizzazione chirurgica e smettere con le iniezioni. Se per sfortuna si dovessero manifestare queste infezioni, è facile curarle? Attendo una Sua cortese risposta e La saluto cordialmente. Cassandra.

25/12/08

 

Gentile Cassandra, le infezioni uterine si curano facilmente asportando l’utero, praticando quindi un intervento più invasivo di quello che normalmente è necessario per sterilizzare una gatta sana, ma quello a cui lei espone la sua micia (il tumore della mammella) è molto meno facile da curare. Faccia sterilizzare al più presto la sua gatta. Perché aspettare settembre??

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buona sera Dottoressa, come vede le scrivo la sera del 25/12/2008 giorno di pace e di felicita' come dovrebbe essere. Purtroppo sono afflitto , e non me ne vergogno nel dirlo, da uno stato di ansia e agitazione per il mio micio di circa 11 anni.Circa un mese fa' , notando che da un po' di tempo non mangiava piu' tanto il suo cibo , scatolette cd e crocchette cd principalmente, ( il gatto 8 anni prima era stato affetto dalla fus, fortunatamente era riuscito a ritornare alla sua vita normale) e conseguentemente perdendo peso, mi sono recato dal mio veterinario che facendo il test della fiv e' risultato positivo.Abbiamo iniziato la terapia con baytril, bentelan, epamerfolin. Inizialmente sembrava esserci stata una ripresa nell'alimentazione ,difatti il micio aveva ripreso un po' di peso. Abbiamo inziato poi anche l'interferone nella dose di 0,5 ml al giorno. Ilgatto sembrava anche ambientarsi a dover stare in casa, il micio infatti viveva normalmente in casa e all'aperto. A breve sono iniziati a verificarsi degli attacchi di vomito intenso a getto!!! ( 2 in 10 gg circa) dopo i quali il gatto ha iniziato a ritornare inappetente ( solo omogenizzato e imboccato, e qualche crocchina ogni tanto. E' stata cambiata poi cura, inserendo il rosso vet , hepa factor, samyr. e sempre interferone . Niente da fare il gatto e' sempre inappetente e inizamo a idratarlo con il ringer lattato. Nel frattempo non si sono piu' verificato attacchi di vomito ma e' iniziata una persistente diarrea ( mangia quasi nulla ) liquida marrone chiaro e maleodorante. Dopo aver rifatto le analisi ematologiche , i risultati riguardo ai reni  e fegato son risultati buoni senza problemi. IL micio pero' continua a essere anoressico ,letargico e comunque sempre di bell'aspetto( povero micio mio). Son davvero distrutto e molto affranto anche perche questo micio rappresenta davvero tanto per me,e, soprattutto vederlo in queste condizioni mi addolora tantissimo cosi' come la sua eventuale perdita. La ringrazio in attesa di una sua risposta  saluti  Luciano
P.S  Cosa potrei fare per combattere la sua anoressia e inappetenza?

25/12/08

 

Gentile Luciano, per contrastare questa grave inappetenza bisognerebbe conoscerne esattamente la causa e combatterla con una specifica terapia. Nel suo caso l’unica via che mi sembra di poterle suggerire è quella di sottoporre il gatto ad ecografia addominale, nella speranza di chiarire meglio l’origine del problema, in quanto la sintomatologia lascia supporre che la sieropositività al FIV potrebbe essere un reperto occasionale, non necessariamente in relazione con il problema.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

salve sono claudio da catania,in campagna ho 3 caprette tibetane,2 femmine e un maschio.
le femmine hanno circa 3 anni mentre il maschio solo 9 mesi,quindi super spericolato e giocherellone,tanto che saltando il suo recinto è rimasto impigliato nella rete rompendosi la zampetta anteriore destra e rimanendo a testa in giù impigliato per 3 giorni.
adesso è qui a casa con noi per cercare di curarlo al meglio,essendo la zampetta gonfia il veterinario ha evitato la gessatura fasciando la zampetta al momento con una benda e una stecca per sostegno.
dopo una settimana di bendaggio,ha tolto il tutto e la zampetta è come se fosse anchilosata,quindi ha deciso di lasciarlo senza nulla e fare eventualmente la gessatura in seguito.
secondo lei guarirà e tornerà a saltellare come prima o ormai zoppicherà a vita????
e' meglio secondo lei procedere subito con la gessatura???
la ringrazio anticipatamente,sicuro di una sua risposta esauriente.
Claudio

 25/12/08

 

Gentile Claudio, quando la guarigione di una frattura ossea viene lasciata a se stessa, senza mezzi di fissazione di alcun tipo, è difficile che il consolidamento avvenga perfettamente, senza difetti del callo, senza complicazioni, ritardi e per di più con i due monconi perfettamente in asse! E’ ragionevole aspettarsi quindi che la sua capretta continuerà a zoppicare un po’ e che non tornerà più esattamente come prima.

Applicare un bendaggio gessato su una capretta vivace e attiva, dopo oltre dieci giorni dalla frattura, mi sembra un po’ azzardato, però non è mia intenzione dare un giudizio in merito a questo in quanto non conosco la situazione nei particolari.


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Buongiorno dottoressa,
sono Anna Leila. Le avevo scritto in merito al mio meticcio di 6 anni con linfoma. Gli si sono ingrossati improvvisamente tutti i linfonodi circa un mese fa, inizialmente pensavamo a una banale infezione, invece dopo che al cane sono stati fatti aghi aspirati da diversi linfonodi il risultato è stato la presenza di cellule tumorali. Successivamente il cane ha avuto una bronchite molto forte (ora guarita per fortuna) e dopo una lastra e una ecografia il veterinario ha visto inoltre un versamento pericardico. Quindi mi è stata data la
chiemioterapia come lo ho scritto nella precedente mail per tentare di far vivere il cane meglio e qualche mese in piu'.
Spero che sia sufficiente per darmi un suo parere il mio racconto soprastante.
Attendo suo riscontro e la ringrazio nuovamente.
Anna Leila

27/12/08

 

Gentile Anna Leila, fa molto bene allora a seguire il consiglio dei colleghi.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve mi chiamo Andrea, scrivo da Ferrara e ho un labrador nero di 5 anni. Ho un grosso problema. ormai quasi due mesi fa il mio cane ha avuto dei problemi agli occhi. Erano gonfissimi e aveva un forte dolore. L'abbiamo portata dal veterinario che ha prescritto diverse goccine. Il giorno dopo pero ha avuto un repentino peggioramento. Il cane non riusciva più ad aprire gli occhi e si faceva fatica a vedere la pupilla a causa dell'ingrossamento della terza palpebra. L'abbiamo cosi portata in una clinica a reggio emilia dove gli hanno fatto diversi esami del sangue con elettroforesi, emogas ecc. risultati piu o meno tutti con valori normali tranne uno, precisamente ALT(IU/L) che raggiungeva 378. la media dovrebbe essere fra 15 e 65. La veterinaria sospettava il contatto da sostanza caustica ma sono solo sospetti. Purtroppo nonostante le cure il cane ha perso un occhio che è diventato tisico con la progressiva chiusura della congiuntiva. L'altro sembrava essere tornato alla normalità quando a distanza di cinquanta giorni abbiamo notato intorno all'occhio vedente, un diffuso gonfiore che si estendeva quasi su tutta la parte sinistra del volto con trasudamento di sangue dai pori cutanei. Portata dalla veterinaria (specialista oculista) abbiamo rifatto le analisi e dai risultati è emerso che alcuni valori sono alterati, tipo CPK (IU/L) 1074. Questi valori elevati però ci ha spiegato la veterinaria che sono dovuti all'alterazione cutanea subita. Gli altri valori sono nella norma. Dall'esame l'occhio è risultato vedente anche se la cornea è un po' rovinata ed è presente un po di cataratta nella zona periferica. Il cane ha molto fastidio all'occhio quindi spesso lo tiene chiuso. Pero' anche quando lo tiene aperto vede molto poco. Inoltre in particolar modo dopo che mettiamo tutte le goccine e gli diamo le medicine il cane respira in modo affannato. La retina dovrebbe essere ok. Purtroppo non riescono a capire nemmeno loro di cosa si tratti. e noi non sappiamo piu cosa fare. Temiamo che il cane rimanga cieco. Se vuole le invio delle foto le cure che sta seguendo e gli esiti degli esami. Grazie

28/12/08

 

Gentile Andrea, non ho mai osservato un caso simile e frugando nella mia mente non trovo nessuna malattia che io conosca essere compatibile con i gravi sintomi descritti. La chemosi, il dolore oculare, la tumefazione della regione periorbitale e l’innalzamento della CK mi ricordano alcuni casi osservati di miopatia dei muscoli masticatori con interessamento della muscolatura extraoculare, in fase iniziale. Tuttavia il decorso della malattia del suo cane sembra incompatibile con questa patologia. L’unica cosa che mi sembra di poter suggerire è che se fosse necessario enucleare l’occhio tisico allora questo potrebbe essere utilmente sottoposto ad esame istologico e ad esame batteriologico, con l’intento di dare un nome a questa malattia e curare al più presto l’occhio che non è stato ancora irreparabilmente compromesso. Inoltre potreste contattare il prof. Peruccio a Torino.

Un grande augurio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima d.ssa Bevere,
scrivo dalla città di Reggio Calabria. Mi sono accorta che il mio gatto domestico di 5 anni, da circa 5 giorni delle volte quando cammina,specialmente quando corre,incomincia a zoppicare nella zampa posteriore destra per un momento, poi ricomincia a camminare normalmente, gli si blocca la zampa più o meno a livello della giuntura tra la parte superiore sempre della zampa e quella inferiore (nella zona più o meno per noi del ginocchio), le prime volte che succedeva il gatto si lamentava miagolando appena me ne sono accorta lo portato dal veterinario, il quale dopo averlo visitato, gli ha fatto una puntura antinfiammatoria e tuttora sta prendendo mezza compressa di bentlan, ma senza giovamento solo che quando gli capita(come ho già detto non spessissimo ma solo quando inizia a correre o scende da qualche mobile) non sembra più lamentarsi. Più che zoppicare, si blocca la zampa per qualche istante come se non la può muovere.Cosa può essere? E cosa mi consiglia? 
 Aspetto una sua risposta e la ringrazio in anticipo 
 
30/12/2008

 

Gentile signora o signore, la sua è la bella descrizione precisa di una lussazione rotulea ricorrente, ma si tratta di una malattia ortopedica infrequente nel gatto (e inoltre alcune persone confondono negli animali il ginocchio con il tarso, anche se in realtà le due articolazioni lavorano in modo solidale) e posso anche dirle che le serve un veterinario che sappia dove mettere il proprio pollice e il proprio indice per confermare o escludere questo sospetto, usando solo le mani e con una semplice visita sul gatto sveglio.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

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