Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

trentottesima pagina

Alla c.a. della Dott. Bevere,
sono Luca S. e le scrivo da San Sebastiano al Vesuvio in Provincia di Napoli, le scrivo in merito al mio maremmano abruzzese di nome Goku, da qualche tempo fa  le feci con un velo giallastro intorno, ho osservato mentre fa le feci e ho notato che all'inizio il colore delle feci è marrone normale (come le fa sempre) poi l'ultimo tronchetto di feci lo fa con questo velo giallastro intorno. Spero di essere stato il più chiaro possibile,
Nell'attesa di un suo riscontro, spero non catastrofico, colgo l'occasione per porle
Distinti saluti
Luca

01/10/2008

 

Gentile Luca, forse si tratta di muco proveniente dalle ghiandole del colon. Come sperava, niente di catastrofico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Volevo chiedere un'informazione, la mia cagnolina ha 7 anni, non sterilizzata e durante quest'ultimo calore mi ha fatto preoccupare un bel po', la sete le era aumentata da vari mesi ma altalenantemente, mentre adesso sembra bere molto di più e fare molta più pipì...
Sospettavo una piometra e sono corsa dal veterinario che le ha fatto un'eco riscontrando questi parametri:
- Fegato: il parenchima epatico si presenta omogeneo margini regolari
- Milza: ecostruttura nella norma
- Tratto g.e. : stratigrafia conservata
- Rene Dx : rapporto cortico midollare nella norma
- Rene Sx: iperecogenicità della corticale (che vuol dire?)
- Ovaia Dx: presenza formazioni cistiche D1 1.02 cm D2 0,93 cm
- Ovaia Sx: presenza formazioni cistiche D1 1,07 cm D2 1,34 cm
Mi ha parlato di cisti ovariche (la mia piccina è taglia piccola circa 7 kg) e della propensione in casi come questi poi a patologie + importanti e mi ha consigliato la sterilizzazione urgentemente....
Vorrei un consiglio in merito, ed un parere medico personale!
Non è + un cucciolo ha 7 anni ed ha anche delle allergie alimentari non vorrei incorrere in problemi con l'anestesia!
Per ora dobbiamo fare gli esami del sangue comunque per valutare la cosa...
Grazie!


02/10/2008

 

Gentile signora, “iperecogenicità” significa che il tessuto attraversato dal fascio di ultrasuoni è più “denso” del normale e riflette maggiormente gli echi, per cui sullo schermo l’immagine prodotta è più bianca di quello che ci si aspetterebbe. L’iperecogenicità della corticale di un rene è un reperto anormale, ma poiché è compatibile con varie condizioni (a volte anche di scarso impatto sullo stato di salute dell’animale) e poiché al momento lei non conosce l’esito degli esami biochimici, non è possibile dire molto altro. Bisogna attendere i risultati degli altri esami.
Per quanto riguarda l’aumento della sete, visto che l’ecografia esclude una malattia dell’utero, il mio parere è che prima di procedere all’intervento chirurgico, vada chiarito questo sintomo, cosa per la quale di nuovo bisogna attendere la biochimica.
Infine, l’età anagrafica della sua cagnolina non è di nessuna importanza. Quello che conta è che il suo stato generale sia buono. Se l’animale sta bene infatti è molto più ragionevole procedere alla sterilizzazione ora che non siamo in presenza di patologie gravi, piuttosto che dover effettuare un intervento in condizioni di emergenza, quando i rischi anestesiologici e chirurgici sono maggiori. Se la biochimica è normale non aspetti troppo tempo per decidersi a fare l’intervento!

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Alla c.a. Dott.ssa Bevere, sono sempre luca , la ringrazio per la risposta , ma pensavo che lei mi potesse consigliare  qualcosa, cioè cosa fargli mangiare, o assumere qualche medicinale!!!!oppure lasciare stare. mi faccia sapere la prego, grazie

Luca S.

03/10/2008

 

Gentile Luca, lo so bene che voleva sapere questo. Il fatto è che non so se questo elemento (tutto sommato di così poca importanza) sia da considerare un sintomo oppure no. Ho infatti l’impressione che lei veda del muco normale su feci assolutamente normali. Se però ha delle preoccupazioni la cosa migliore è che porti un campione di feci dal veterinario di modo che un occhio esperto valuti se c’è qualcosa che non va oppure no. Io, dalla sua descrizione, direi che non c’è nulla di strano, ma forse vale la pena di fare un controllo, anche solo per stare più tranquilli.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Buongiorno dottore,
scusi tanto, ma stavo leggendo il forum e il problema del cane di christian, ce l'ha anche la mia cagnetta 15 anni, il veterinario le ha diagnosticato la sindrome di cushing, senza analisi, ma lei non presenta sete frequente, la minzione non è eccessiva, l'addome non è gonfio ma è dimagrita tanto, e ha una alopecia sulla schiena, si siede a terra e non vuole camminare, ma ha anche un problema al ginocchio che ogni tanto col freddo si riacutizza, potrebbe essere solo la tiroide? la cushing con l'esame delle urine con assenza di cortisolo si può diagnosticare? grazie Cordiali Saluti
Isabella 

03/10/2008

 

Gentile Isabella, avrà già corretto la sua prima impressione, immagino: questo non è un forum e alla sua mail infatti rispondo io sola. Purtroppo non ho riletto la mail di Christian, non avendone la data, di modo che non so a quale “problema” lei faccia riferimento. Per quanto riguarda il Cushing, si tratta di una malattia che, per definizione, determina la presenza di un certo numero di sintomi contemporaneamente, di modo che non può passare inosservata e, d’altra parte, non può essere diagnosticata se questi sintomi sono assenti. La conferma della diagnosi viene poi acquisita con un test ormonale che, oltre ad evidenziare il Cushing, riesce anche a distinguere di quale tipo di Cushing si tratti. Deve trovare un bravo veterinario, che conosca l’argomento, che visiti bene il cane e esegua gli esami ritenuti opportuni.
Infine, per quanto riguarda la zoppia o la riluttanza al movimento non ci può essere alcuna correlazione con un’eventuale patologia della tiroide.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

 
Gentilissima dott.Bevere
Il mio Polpetta (Bassett-Hound di 30 mesi peso intorno ai 30 Kg)  da un paio di settimane si ferma lungo la riva di un fosso e "BRUCA" un bel po di erba(un particolare tipo a stelo alto).
E' naturale o mi devo preoccupare ?
Grazie in anticipo
Lino

05/10/2008
 

Gentile Lino, non si deve preoccupare. Si pensa infatti che alcuni tipi di erba contengano dei tamponi fosfato in grado di diminuire l’acidità gastrica e che l’assunzione di erba da parte del cane serva appunto ad aumentare il pH dei succhi gastrici. Altre volte i cani sembrano “usare” l’erba come un emetico, ma il risultato probabilmente è sempre quello di abbassare l’acidità gastrica.
Quindi, in pratica, si tratta di un comportamento normale entro un certo limite. Se il fenomeno le appare un po’ troppo frequente e se il cane presenta vomito le consiglio però di portare il cane dal suo veterinario per un controllo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa Bevere,
sono Elena dalla provincia di Verona, Le avevo già scritto in un'altra occasione e Le rinnovo la mia gratitudine per l'attenzione data alla mia mail di allora.
Le volevo chiedere una cosa prima di recarmi dal mio veterinario.
Ho notato che una mia gattina (la cui età è imprecisata,  è stata abbandonata nel mio cortile nel giugno del 2003, incinta, e secondo il veterinario aveva all'epoca intorno ai 2 anni) ha una macchia all'interno dell'occhio, proprio nella pupilla, nella zona gialla per intenderci. Inizialmente era una macchiolina poco più scura, progressivamente si è scurita diventando più evidente, un pò più grande e marrone. Il tutto nell'arco di questa estate. Forse è irrilevante, ma questa gattina prende mezza pastiglia di Farlutal 10mg la settimana perchè non l'ho ancora sterilizzata.
Ora mi accorgo che un altra gattina, che ha invece 11 anni, sterilizzata e non imparentata con l'altra ha una macchiolina simile, poco visibile però.
Volevo avere un'idea di cosa può essere prima di andare dal veterinario.
Già che ci sono, mi permetto di approfittarne anche per chiederLe cosa ne pensa della somministrazione del Farlutal per evitare le gravidanze nei gatti. Un uso prolungato può avere effetti indesiderati? Purtroppo non sono ancora riuscita a sottoporre questa micia alla sterilizzazione, perchè la fase post operatoria si rivelerebbe piuttosto difficile dato che la gattina in questione non è abituata a rimanere chiusa (l'altra che ho sterilizzato è rimasta in casa sorvegliata per una settimana per evitare problemi con i punti...non esiste una procedura di sterilizzazione che non implica tutto ciò?)
Beh, Le dovevo chiedere una cosa ma alla fine mi sono dilungata, mi scuso. La ringrazio per la disponibilità e Le auguro una buona settimana.
Cordialmente
Elena - Vr

06/10/2008

 

Gentile Elena, la parte colorata dell’occhio si chiama iride, mentre la pupilla è il foro nero al centro dell’iride stassa. Spesso l’iride nei gatti presenta aree tondeggianti di colore marrone. Si tratta solitamente di nevi iridei, abbastanza simili ai nevi cutanei. Analogamente a questi ultimi, anche i nevi iridei hanno un piccolo potenziale di malignità, di modo che una strana e improvvisa pigmentazione iridea andrebbe sempre controllata accuratamente, al fine di identificare il più precocemente possibile l’eventuale “trasformazione” maligna del nevo, oppure la comparsa di un vero e proprio melanoma.
Per quanto riguarda la sterilizzazione, io non avrei alcun dubbio riguardo la scelta dell’intervento, molto più sicura, definitiva e razionale rispetto a quella del controllo farmacologico. Quando io sterilizzo una randagia applico punti riassorbibili e dimetto la gatta la sera stessa dell’intervento: l’animale è subito in grado di alimentarsi e muoversi normalmente, come se nulla fosse accaduto (questo dipende dal tipo di protocollo anestesiologico). Il ricovero prolungato di una gatta randagia è a mio parere fonte di grande stress, non serve a nulla e non apporta alcun vantaggio.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa,
ho un cane dalmata di 14 anni che accusa da circa 1 anno problemi agli arti posteriori.
E' iniziato con una poca stabilità agli arti posteriori, per poi proseguire ad un trascinamento di questi ultimi, fino alla quasi paralisi (dal momento in cui ho interrotto la scorsa settimana l'antinfiammatorio)
Da una visita con un veterinario-neurologo è stata riscontrata una mileopatia degenerativa (ma senza effettuare la mielografia).
Il cane incrocia le zampe posteriori e la postura della coda è molto strana.
Da circa una settimana Tosca è diventata incontinente e il veterinario, con mio grandissimo dolore, mi ha detto che c'è poco da fare.Ho eliminato il benexol compresse, il ryadil e sto accudendo il cane il meglio possibile in quanto è bloccato nella sua cuccia ed ho dovuto mettere un pannolino per una questione igienica.
Due volte al giorno, con grande fatica di entrambi, provo a farlo camminare per casa per un paio di minuti.
Purtroppo,in concomitanza all'interruzione dell'antinfiammatorio, accusa tremori agli arti anteriori, ma non costanti.
Il dottore ha consigliato che quando il cane inizierà ad avere problemi respiratori, converrà fare una puntura per addormentarla.
Le chiedo se realmente non c'è nulla che io possa fare per il mio cane, una cura alternativa che possa allungarle la vita e se è giusto aver interrotto tutte le medicine.
Forse, con i problemi di incontinenza, non è più possibile somministrare un antidolorifico perchè leggevo nelle istruzioni che è vivamente sconsigliato ai cani con problemi renali.
La ringrazio anticipatamente per la risposta,
Simona    -    Catania

06/10/2008

 

Gentile Simona, purtroppo per rispondere alla sua domanda il cane va sottoposto almeno alla mielografia. In assenza di questo esame infatti la diagnosi resta incerta. Per quanto riguarda la sospensione dell’antinfiammatorio, non ho elementi per giudicare non conoscendo lo stato di salute del cane (a parte la paralisi), ma in linea generale credo che un farmaco debba essere sospeso quando non sortisce alcun effetto apprezzabile (come mi sembra che stia accadendo nel suo caso) a fronte di possibili effetti indesiderati, anche gravi. L’incontinenza non ha nulla a che fare con un eventuale problema renale, ma dipende dalla malattia neurologica. Anche i tremori degli arti anteriori sono legati sicuramente alla malattia neurologica e non necessariamente c’è una relazione con la sospensione dell’antinfiammatorio.
Le faccio un augurio grandissimo affinchè lei trovi la serenità necessaria per prendere una decisione.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Salve,
scrivo dalla Sicilia e precisamente dalla provincia di Agrigento.
Sono molto preoccupata per la mia meticcia di 4 anni.
Ha avuto la febbre e le sono state fatte le analisi: tutti i valori a posto, eccetto le piastrine (34.000...molto basse!!!).
Sono stati eseguiti i test per leishmania e rickettsia ma sto ancora aspettando l'esito.
In più ha un endometrite e dovrebbe essere operata ma la vet dice che se prima non si rialzano le piastrine non può (giustamente) eseguire l'intervento.
Al momento la piccola sta facendo da 5 giorni una cura con Bassado.
La mia domanda è: con questo farmaco c'è speranza che si rialzino le piastrine, come dice la vet?
Voglio la verità: che speranze ha la mia piccolina?
Cordiali saluti,
Silvia


06/10/2008

 

Gentile Silvia, se la piastrinopenia è dovuta ad una malattia da zecca, la cura (doxiciclina + imidocarb!) ha altissime probabilità di essere risolutiva. Poiché il cane è giovane, vive in una zona endemica, ha alcuni sintomi compatibili con la malattia da zecca, il mio vivissimo consiglio è di fare tutta la cura indipendentemente dall’esito dei test.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/11/malattie-trasmesse-da-zecca-erlichiosi.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve, Dott.ssa Bevere,
desidero avere un suo parere in merito ad una diagnosticata insufficienza  renale del mio gatto che è stata scoperta per caso avendo portato il gatto dal veterinario per una visita per una otite parassitaria.Dalla visita si è visto che aveva anche una piccola infiammazione alle gengive e così mi è stato consigliato di fare l'anestesia totale per la pulizia dei denti. dalle analisi del sangue  si sono avuti i seguenti risultati:
 AST:15 (0-48)
 ALT:11 (12-130)
 BUN:59 (16-36)
 CREA:3,76 (0,8-2,4)
Mi è stato prescritto di corsa il fortekor, mezza pasticca da 2,5 al giorno.L'ho somministrata per due giorni ed il mio gatto si è completamente abbattutto: non mangiava più, era senza forze, debolissimo ed imbambolato. ho cambiato allora veterinario e ho fatto fare nuovamente le analisi che riportavano la CREA a 4,1.So che l'innalzamento della CREA è stato provocato dal fortekor. L'analisi delle urine  hanno riportato i seguenti valori:
Proteine quantitative: 67 (10-95)
Creatinina:           135
Rapporto PU/CU :      0,50 (0,10-0,40)
Il secondo veterinario mi ha detto che il fortekor non va dato, perchè non serve e nel suo caso gli fa male perchè lo abbatte troppo.Adesso lo sto curando con secco della Hill's Kd, scatolette normali della almo (per fargli riacquistare le forze e l'appetito), fermenti simbiox. vorrei dargli anche gli omega 3, ma la psta omega pet la rifiuta.per 3 giorni gli ho fatto la flebo di soluzione fisiologica allo 0.9% per tirarlo su ed idratarlo, perchè ha avuto un'anestesia generale che gli è stata somministrata subito dopo i due giorni che gli ho dato il fortekor per fargli le analisi e l'ecografia.Il risultato ecografico dice:
Rene Dx e Rene Sx:: Corticale iperecogena con scarsa definizione e alterato rapporto cortico/midollare.
In base al quadro clinico descritto, le chiedo se ho fatto bene, come credo, a sospendere il fortekor e se è giusta la terapia che sto adottando e se l'insufficienza è grave. Prima che gli somministrassi il fortekor ed iniziassero i problemi(inappetenza, eccessiva debolezza) il gatto  stava bene, mangiava normalmente, era vispo,aveva mostrato solo di bere un pò di più e di urinare un pò di più. aggiungo che dall'analisi delle urine è risultato tutto ok, chè non ci sono calcoli, cristalli, sangue, nè batteri.Attendo con fiducia un suo preziosissimo parere. grazie.          giovanna

07/10/2008

 

Gentile Giovanna, ha fatto molto bene il secondo veterinario consultato a sospendere il farmaco e a verificare la gravità della proteinuria. Per quanto riguarda la prognosi, non è possibile dire nulla, in quanto il valore PU/CU del suo gatto è troppo vicino alla normalità per essere considerato un fattore prognostico attendibile. Cioè: solo il valore PU/CU superiore ad 1 è fortemente correlato ad una prognosi sfavorevole. Nel suo caso, il PU/CU è troppo basso (e questo è un bene) per dire che il suo gatto ha sicuramente una cattiva prognosi, ma non ci sono purtroppo nemmeno elementi per emettere una prognosi sicuramente fausta.
Per quanto riguarda la creatinina, per definizione, l’insufficienza renale del suo gatto si colloca tra quelle “gravi”. Ma anche in questo caso non abbiamo alcuna correlazione certa con la prognosi: sappiamo solo di dover usare molta cautela prima di trattare questi animali con l’ACE inibitore (io non lo uso mai quando la creatinina è oltre 3,5).
Vada avanti con le ipodermoclisi a casa, con la dieta per insufficienza renale (ce ne sono tantissime!) ed elimini appena possibile la Almo. Ripeta gli esami fra un paio di settimane, se non ci sono improvvisi aggravamenti.
Questo forse lo ha già letto.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/12/insufficienza-renale-cronica-felina.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve, sono un'amante degli animali, gatti in particolare, e sono reduce da una bruttissima storia che riguarda il mio gatto: Billy.
Allora, Billy era un maschietto di 15 mesi molto tranquillo e amoroso, che una sera tornò a casa con molto affanno, non poteva respirare, prima era in buona salute, ha solo avuto una gastroenterite ad agosto. Questo era giovedì sera, io venerdì chiamai il mio veterinario e fissai un appuntamento per sabato pomeriggio, lo portai e dopo esami del sangue e raggi, dai quali non si è visto nulla perchè c'era liquido nell'addome o nei polmoni, non lo so. Il Dottore decise di aspirare un pò di liquido dai polmoni, da sveglio!!! Poi mi disse di riportarlo a casa e chiamarlo il giorno dopo per dirgli come stava. Il giorno dopo, domenica, lo chiamato e detto che Billy aveva ancora l'affanno, forse anche di più e non aveva mangiato niente nè bevuto; allora mi disse di portarlo in ambulatorio di urgenza e così lo hanno operato, detto che c'era un tumore endo toracico e che se si sarebbe svegliato dall'operazione, perchè era grave, si poteva fare la chemioterapia. Ma in conclusione non si è svegliato e il tumore non lo hanno levato, non era operabile.
Allora vorrei sapere esistono tumori così aggressivi che in 3 giorni fanno morire un giovane gatto in buona salute o c'è qualche sbaglio o errore fatto dai veterinari? Si poteva fare di più, come operarlo subito il sabato, o non operarlo affatto e cercare altre soluzioni? Oltre a riportare il mio maschietto a casa morto ho speso la bellezza di €. 440.      Ciao  ( Amante dei gatti.)
Grazie.

07/10/2008

 

Gentile amante dei gatti, mi dispiace molto. Purtroppo non ho le risposte che cerca perché non conosco né il tipo di versamento, né il tipo di neoplasia riscontrata. I miei probemi sono i seguenti:
un versamento toracico in un gatto a vita semilibera che non ha nemmeno due anni può essere anche causato da un linfoma, ma non si tratta certo di una neoplasia di interesse chirurgico. Nemmeno se se si fosse trattato di un versamento settico, causato magari da una ferita da morso, ci sarebbe stato bisogno di un intervento, ma piuttosto di un drenaggio e di una terapia antibiotica. E se fosse stato un versamento infiammatorio da FIP, ugualmente non vedo quale intervento chirurgico si sarebbe dovuto proporre. Ancora, se fosse stato un chilotorace, prima di pensare alla chirurgia si sarebbero dovuti fare altri accertamenti. Allora forse si è trattato di un timoma? Purtroppo per capire cosa sia accaduto al suo giovane gatto è davvero necessario conoscere dei dati precisi. Io credo che i colleghi abbiano fatto quello che era nelle loro possibilità e penso che la cosa migliore sia che lei, a mente fredda, rivolga loro tutte le domande che ha, esponga tutti i suoi dubbi e si faccia rassicurare.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa
la mia frida, una micia esotica di 9 mesi, è stata portata con urgenza in pronto sosccorso domenica sera perchè stava sempre sdraiata, normalmente è vispetta per essere un gatto esotico, poi ho notato che sobbalzava respirando proprio sotto la gabbia toracica e comunque aveva qualche difficoltà respiratoria. portata in pronto soccorso le hanno fatto la lastra e si poteva notare l'intestino discendente pieno di feci lo stomaco pieno ma schiacciato dalle feci il polmone era schiacciato a sua volta e presentava una zona circa 1/4 del polmone bianca..l'aria mi hanno spiegato che dalle lastre è nera.. quindi si era ipotizzato un versamento, i brochi sono molto evidenti e questo mi hanno spiegato essere male. si pensava a d un principio di bronchite, cura antibiotico, antinfiammatorio e olio di vaselina. la micia a digiuno veniva imboccata con l'olio e gli altri farmaci e in più le davo dell'acqua con la siringa.
la micia si è scaricata e ora ha solo aria così sia il fegato che il polmone hanno ritrovato il proprio posto ma il problema è che continua a respirare molto male. ieri è stata tutto il pomeriggio dal vet sotto ossigeno fatti esami del sangue e nuove lastre che hanno evidenziato peggioramento nei polmoni e bronchi ma gli esami del sangue hanno escluso infiammazioni.. quindi niente bronchite e polmonite.. hanno cambiato cura, stesso antibiotico ma niente antinfiammatorio, aggiunto diuren- diuretico- e solone - cortisone in minime dosi è una cucciola di 9 mesi che ne ha già passate tante - tra cui una placca eusinofilica purulenta che occupava tutto il palato fino alle fauci e che aveva già in allevamento - era il mio primo micio e non sapevo che prima di acquistare si deve guardare dentro la bocca..alla fine frida non mangia da domenica e oggi siamo giovedì. ieri sera quando l'abbiamo portata a casa siamo riusciti ad imboccarla con la sua pappa. per il problema precedente della placca lei mangia solo pappa monoproteica.. niente crocchette o altri cibi o marche. all'inizio non la voleva poi mi sembrava che mangiasse con un po' di voglia. calcolate che praticamente non cammina visto che non riesce a reggersi in piedi anche se non è disidratata mi hanno detto. si è accasciata pure nella lettiera. allunga il collo per respirare respira malissimo e rumorosamente. mi hanno parlato forse di versamento nella zona bianca polmonare. origini cardiache lo escludono perchè il cuore batte senza strani rumori e poi hanno sotto mano 4 lastre in varie pose. questa mattina ha preso tutte le medicine a fatica e non ha praticamente mangiato e non si è scaricata.. ma magari quello è perchè ha mangiato solo ieri sera e nel pomeriggio si era scaricata. non si alza dal divano e sta li sdraiata. per me respira a volte con la bocca aperta poco aperta , il vet mi ha detto che nei casi di crisi respiratoria il gatto spalanca la bocca.. non è il caso per ora.
sono disperata visto che per me è la mia bimba pelosa ed è così tenera con gli occhioni. nel pomeriggio la riporto dal vet per ossigenarla. non sanno bene nemmeno loro...forse asma.. il versamento come si cura? è liquido non andrebbe tolto??
 devo imboccarla con la pappa anche se lei proprio non vuole ieri ne ha mangiato quasi 100 grammi.

09/10/2008

 

Gentile signora, io immagino che i colleghi stiano facendo tutto il possibile. Dalla sua mail non è chiara l’interpretazione radiografica (versamento, lesione occupante spazio, bronchite o altro) quindi non ho alcun modo di capire cosa stia succedendo. Visto che le condizioni della micia appaiono piuttosto gravi, a fronte di una diagnosi ancora incerta, il mio suggerimento è di chiedere ai veterinari che la stanno seguendo se per caso non si possano far vedere le radiografie ad un collega di loro fiducia esperto in patologie del torace oppure ad un radiologo veterinario.

Un grande augurio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa, buongiorno, scrivo dalla provincia  di Milano, sarei contento di avere un suo parere sul problema occorso al mio Yorkshire di 11 anni di età.
Le ricordo che circa un anno e mezzo fa le avevo già scritto riguardo ad uno stato di malessere,spossatezza, e mancanza di equilibrio sopraggiunto al cane. In quell'occasione feci visitare il cane dalla dottoressa Cozzi, la quale, dopo svariati test riscontrò un piccolo deficit ad un arto anteriore, e mi consigliò una risonanza, in quanto a suo dire, le sintomatologie del cane potevano derivare da problemi neurologici.
Per eseguire la risonanza il cane necessitava di anestesia generale, e considerando l'età del cane la cosa mi preoccupò un poco, quindi in accordo con la dottoressa decisi di prendermi un pò di tempo per vedere come evolvesse la cosa, in caso di peggioramenti ci saremmo risentiti.Nei giorni successivi il cane cominciò a migliorare giorno dopo giorno fino a rimuovere completamente tutti i sintomi e a ritornare in perfetta forma come era sempre stato prima, quindi decisi di non pensare più alla risonanza. Il nuovo problema appare la fine di luglio con una congiuntivite dell'occhio destro. Prima di partire per le vacanze, chiamo il veterinario, il quale mi prescrive colbiocin collirio per 5gg 3 volte al dì, cura che tolse al cane questa congiuntivite. La settimana scorsa noto ancora l'occhio rosso e produzione di muco, e decido di ridare il colbiocin per altri 5gg cominciando da lunedì, ma mi rendo conto, che a differenza dell'ultima volta, il farmaco fatica a fare effetto, ma soprattutto guardando bene noto una patina opaca allungata dalla superficie come a buccia d'arancia nel centro sulla superficie della cornea. Preoccupato prendo un appuntamento presso la clinica Gran Sasso dal  Dottor Peruccio, il quale, dopo attenta e completa visita, fluorescina ecc ecc, verifica che la patina non é epitelio in quanto non si riesce a rimuovere; successivamente tocca col cotton-fiocc l'angolo dell'occhio sano il quale ammicca per riflesso mentre facendo la stessa manovra sull'occhio incriminato lo stesso rimane fermo. Mi viene diagnosticata una cheratite da esposizione causata dalla paralisi della branca oftalmica del trigemino, la quale nonostante l'abbondante lacrimazione, impedisce al film lacrimale di disporsi uniformemente sulla cornea a discapito della zona centrale. Mi viene prescritto stilbiotic collirio 5 volte al dì per 7gg, successivamente epigel lacrima artificiale 4/5 volte al dì continuativamente, tenendo sempre sotto controllo eventuali evoluzioni neurologiche, e riservandoci, di rivederci, solo nel caso in cui la situazione da qui a 15gg non fosse migliorata.
Dottoressa gradirei un suo parere sulla diagnosi e la cura che mi é stata data, in quanto non avendola mai sentita mi ha lasciato un pò basito. Secondo lei l'occhio tornerà come prima?...è ragionevole pensare che i problemi avuti in passato abbiano causato questo danno?....ho letto in rete di proprietari di cani con problemi simili a cui il veterinario ha abbinato all'antibiotico anche un cicatrizzante come "abinal" e degli integratori; secondo lei non sarebbero stati di aiuto anche per il mio caso?...in caso positivo saprebbe consigliarmi un integratore valido?
Cordiali saluti... Nicola (MI)

09/10/2008

 

Gentile Nicola, mi ricordo perfettamente di lei perché chiaccherando con la dott.ssa Cozzi un giorno venimmo a parlare proprio del suo cagnolino. Era forse la primavera o l’estate del 2007? Per quanto riguarda la diagnosi di cheratite da esposizione, il fatto che lei non l’abbia mai sentita non è particolarmente significativo: le giuro che esiste e che è assolutamente compatibile con i risultati della visita. Per quanto riguarda la prognosi, l’occhio tornerà sano solo quando la paralisi del nervo trigemino sarà guarita. Io non modificherei la terapia datale dall’oculista, se no perché ci va dallo specialista: non crede alla diagnosi, vuole cambiare la terapia, chiede secondi pareri in rete…Posso dirle che è proprio un bel tipetto? Invece se vuole somministrare al suo cagnolino un integratore può farlo benissimo: suggerisco Stimulfos compresse e Ophtalcalm gocce orali.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve dott.ssa..vorrei sapere informazioni,il mio cane ogni tnato quando è seduto trema arto anteriore x pochi secondi...quale può essere la causa...
occorre fare qualche esame...!
il cane gioca e mangia regolarmente..!
la saluto ..


10/10/2008

 

Gentile signore o signora, probabilmente è dovuto al fatto che l’arto in questione viene sottratto in parte al peso. Questo tipo di tremore (detto “tremore a riposo”) è molto comune nel cane e si può presentare in assenza di alcuna malattia, anche se spesso è concomitante a qualche patologia dello scheletro.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,
mi chiamo Giovanni e posseggo un beagle di 15 mesi. Da un mese a questa parte, questo cane, si gratta in maniera ossessiva su tutto il corpo, all'inizio credendo si trattasse di banali pulci l'ho sottoposto a cure a base di medicinali adatti a tali parassiti, ma le cure non sembrano aver dato esito positivo. Il cane continua a grattarsi, tanto che ha la pelle tutta irritata e visibilmente arrossata. Sono arrivato alla conclusione che non si tratta di pulci, ma non riesco a capire di cosa si tratti e di conseguenza mi trovo praticamente ad essere con le mani legate e costretto a vedr soffrire il mio povero cane..Per favore mi dia qualche pista da seguire

12/10/2008

 

Caro Giovanni, mi sembra che non ci sia altro da fare che portarlo da un veterinario. Vedrà che non sarà semplice nemmeno per lui capire di cosa si tratta: ci vorrà qualche visita, qualche test e un po’ di pazienza, ma lei da solo, senza l’aiuto di un veterinario, non ha alcuna possibilità di risolvere questo problema.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buonasera Dott.ssa. Bevere , sono sempre Nicola da Milano, proprietario dello Yorky col problema all'occhio destro.
Comincio col ringraziarla per la tempestività e la cortesia nel rispondermi, e le confermo che la visita con la dottoressa Cozzi risale a marzo 2007. 
Dopo aver letto la sua risposta mi sono andato a rileggere la mail che le ho mandato, e devo dire che ha proprio ragione, scritta così sembra realmente che io non mi sia fidato dello specialista che ha visitato il cane ancor prima di cominciare la terapia; é stato solo un errore di impostazione della mail , ma le spiego bene perché volevo sapere il suo parere sulla terapia datami.
Nei giorni precedenti il mercoledi 8 (giorno in cui é stato visitato dal dott. Peruccio), avevo cominciato da domenica 5 a somministrare Colbiocin collirio pensando fosse la solita congiuntivite che si era già presentata a fine luglio, e devo dire che l'occhio durante queste applicazioni appariva discretamente bello durante la giornata, per poi arrossarsi leggermente in serata.
Da quando giovedì, ho cominciato la cura datami dal dott. Peruccio con lo Stilbiotic, l'occhio é decisamente peggiorato, mostrandosi decisamente arrossato pressoché per tutta la giornata, per poi arrivare in serata ad essere rosso fuoco, tra l'altro ho iniziato anche a notare che la patina opaca al centro dell'occhio era diventata più inspessita ed evidente( un occhio così il cane non l'aveva mai avuto prima).
Ho dato al cane lo stilbiotic fino stamattina(lunedi), dopodichè, preoccupato, ho provveduto a contattare il dottor Peruccio per spiegare la cosa, ma mi ha risposto la sua assistente in quanto il dottore era negli stati uniti per un convegno, al che ho spiegato la cosa all'assistente la quale mi ha detto di continuare tutt'oggi con lo stilbiotic e di cominciare domani col Colbiocin 3 volte al dì fino a venerdì, e epigel lacrima artificiale da un ora dopo la somministrazione del Colbiocin per almeno 5 volte al dì.
Siamo rimasti che ci risentiremo venerdì per aggiornarci.
Ero veramente preoccupato dottoressa.... secondo lei ho agito in maniera sbagliata?...ovviamente io non pretendevo certo di vedere l'occhio del cane guarire dopo un giorno ma nemmeno vederlo peggiorare costantemente....mi creda dottoressa col Colbiocin l'occhio era in condizioni decisamente migliori.
Ovviamente a questo punto spero davvero con tutto il cuore che il Colbiocin sia davvero il farmaco giusto per il mio caso specifico, e mi piacerebbe sapere il suo parere a riguardo.
Per quanto riguarda la paralisi della branca oftalmica del trigemino, lei mi ha scritto che l'occhio ritornerà sano non appena il trigemino sara guarito.
Dottoressa,  quando sono stato dal dott.Peruccio, egli mi ha parlato esclusivamente di terapia e di guarigione dell'occhio senza far riferimento al problema del trigemino, tanto è vero che io ho pensato tra mé e mé, che essendo una paralisi fosse permanente. Mi può gentilmente spiegare in cosa consiste questa patologia?...mi conferma quindi che é un problema reversibile?
per quanto riguarda gli integratori che mi ha dato la ringrazio molto provvederò ad aquistarli; per quanto riguarda l'optalcalm ho visto che contiene un alta percentuale di grassi, che lei sappia sono grassi che tendono ad alzare i valori di colesterolo?
Grazie per la cortesia....cordialmente Nicola

13/10/2008

 

Gentile Nicola, non ha affatto sbagliato ma anzi ha agito benissimo.
La paralisi del trigemino può essere causata da varie condizioni, alcune reversibili e altre no, ma la possibilità di prevedere l’evoluzione della malattia dipende fondamentalmente dalla comprensione della causa che ha determinato il problema. Per arrivare alla causa naturalmente sono necessari diversi esami (senza i quali non si può quindi emettere una prognosi), ma quello che si può comunque dire, in generale, è che nel cane la forma più comune di paralisi del trigemino è di natura idiopatica, autolimitante, con tendenza alla risoluzione spontanea dopo 3-4 settimane.
Per quanto riguarda l’Ophtalcalm, gli acidi grassi in esso contenuti non aumentano il colesterolo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa, possiedo un certosino di 11 anni e circa un mese fa ho adottato anche un cucciolo di ragdoll che adesso ha 4 mesi. Tra i 2, a parte qualche soffiata iniziale, corre decisamente buon sangue, l'unico neo è che il certosino vorrebbe alimentarsi del cibo per cuccioli che somministro al piccolo. Volevo sapere, per lui, vista l'età, sarebbe nocivo?
La ringrazio se vorrà rispondermi
Alessandra V.

14/10/2008

 

Gentile Alessandra, non è “nocivo”, ma appena il ragdoll potrà permetterselo (fra uno o due mesi) converrà alimentare entrambi con un mangime per gatti adulti, per evitare che l’anziano certosino acceda per lungo tempo ad un mangime troppo proteico.

Cordiali sauti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere,
Le scrivo per la mia gatta di sette anni. Da una settimana ha un grosso rigonfiamento sulla zampa (senza segni di ferite) inizialmente molto molto dolente, diagnosticato dal veterinario come ascesso. (forse per lite con gatti).
Lei ha smesso di mangiare e per questo sta facendo le flebo con glucosio e vitamine(in day hospital) e noi riusciamo ad alimentarla "per forza" introducendo nella sua bocca una siringhette senza ago con il suo cibo che trattiene e che per fortuna non vomita.
Sta facendo antibiotico e antinfiammatorio da una settimana ma l'infezione non passa. Lei però ha meno dolore e cammina. Ha fatto radiografie, ecografia addominale e risultano negative. Ha valori buoni dell'emocromo, tranne globuli bianchi alti (16,65) e monociti (1,73) PLT (155).
Dal profilo  biochimico il veterinario ha riscontrato una insufficienza renale NON molto rilevante che lui associa al processo infiammatorio in atto.  Di seguito le riporto i valori anomali
AST 79
ALT 117
ALP 8
BILIRUBINA 1,60
UREA 84
CREATININA 2,23
CALCIO 8,6
UIBC 114
TIBC 168
SAA 68,9 (ALTISSIMO)
Inizialmente aveva una forte scialorrea ora rientrata, non dormiva e beveva moltissimo, ora beve meno e dorme bene. Il miglioramento rispetto ai primi giorni c'e' stato anche se continua ad essere abbattutissima  stressata e sopratttutto inappetente. Il veterinario  dice che il probabile ascesso non è ancora maturo e lui non può drenarlo. Non so più che cosa pensare: perchè non vuole mangiare? Quanto tempo ci vuole che un ascesso giunga a maturazione? Cos'altro potrebbe essere? Aggiungo che lei non si toletta più, non fa fusa e va nella sua lettiera per la pipì ma non fa feci da una decina di giorni (contemporaneamente a tutto il resto). Vorrebbe uscire ma viste le sue condizioni non è possibile potrebbe essere pericoloso anche per la presenza in zona di altri gatti.
Ha fatto anche le analisi per la leucemia felina e l'aids del gatto, entrambe negative.
Vorrei sapere se esiste qualcosa che possa stimolarle l'appetito e quali sono i tempi di riassorbimento o maturazione dell'ascesso. Sono molto preoccupata, può darmi qualche chiarimento?
La ringrazio tanto e La saluto.
Alessandra, provincia di Frosinone

15/10/2008

 

Gentile Alessandra, poiché lei non mi riferisce né il tipo di antibiotico usato, né la posologia, ciò che dovrei scrivere (per essere certa di non darle un consiglio inutile o inopportuno nei confronti del collega) è che non ho modo di aiutarla. Tuttavia, ugualmente, le rispondo che:

1)      mi scuso anticipatamente con il collega;

2) probabilmente l’antibiotico non sta facendo il suo dovere e va cambiato oppure ne va aumentato il dosaggio. Trovo che uno dei farmaci migliori per efficacia e per facilità di somministrazione in un caso come il suo sia Antirobe capsule: le capsule si possono aprire e la polvere in esse contenute si mescola facilmente al cibo o può essere sciolta in acqua e somministrata con una siringa. Il dosaggio per un’infezione grave può essere di 11 mg/kg ogni 12 ore.

Chieda al collega cosa ne pensa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gent.mo Dott.,
Le scrivo per avere ulteriori notizie circa la malattia della Lehismaniosi canina.
Ho un Pastore Tedesco maschio di circa 5 anni di età. Da circa dieci giorni ho notato dei problemi nel cane come la presenza di squame (tipo forfora) nel pelo e un progressivo dimagrimento a distanza di circa cinque giorni. Da due giorni sembra essere spossato e passa tutto il tempo coricato e, se in piedi, rimane immobile con la testa abbassata. Inoltre, ha una salivazione sotto forma di bava che gli cade dalla bocca e mi sembra che abbia una difficoltà respiratoria vista l'affannosità.
Ieri ho portato il cane dal mio veterinario e dalle analisi del sangue eseguite sono emersi i seguenti dati:
- EMATOCRITO :           11,6 %
- EMOGLOBINA:            3.8 g/100 ml
- ERITROCITI:            1.640.000 mmc
- MCV:                   71 FI
- MCH:                   23.1 O
- MCHC:                  32.7 O              
- RDW:                   14%
- CONTA PIASTRINE:       210.000 mmc
- PDW:                   0.5%
- LEUCOCITI:             1.300 mmc
L'esito del veterinario è stato che il cane è risultato positivo alla LEHISMANIA e alla EHRLICHIA e inoltre ha la febbre a 40°.
Il veterinario mi ha quindi riferito che il cane è affetto dalla malattia della lehismaniosi e della ehrlichiana prescrivendo come terapia la seguente:
- GLUCANTIME INIET 5F 5ML : 2 fiale - per via sottocutanea - una volta al giorno per 60 giorni
- VIBRAVET 200 mg COMPRESSE : 1 compressa - per via orale - due volte al giorno per 20 giorni
- STARGATE FL 50 CPR 2MG : 3 compresse - per via orale - una volta al giorno per 16 giorni
- BENTALAN 1.5 mg : 1 fiala - per via sottocutanea - una volta al giorno per 3 giorni
Volevo sapere se da questo tipo di analisi (solo sanguinea e visiva) e dai sintomi che presenta è possibile diagnosticare questa malattia e in tal caso, se questa terapia è corretta, se seguendola correttamente, si può arrivare alla guarigione del mio cane.
La ringrazio per l'attenzione e per il tempo che mi sta concedendo.
Distinti saluti,
Michele P.

16/10/2008

 

Gentile Michele, sono perfettamente d’accordo per quanto riguarda la decisione di trattare l’erlichiosi: se anche si trattasse di un sopetto, l’erichiosi va trattata il più precocemente e aggressivamente possibile, soprattutto in un Pastore Tedesco. Non mi trovo molto d’accordo sulla scelta del protocollo terapeutico, in quanto preferisco associare immediatamente la prima dose di imidocarb alla doxiciclina. Inoltre non somministro corticosteroidi a meno che non sia chiaro che il sistema immunitario si stia comportando in modo abnorme.
Se l’argomento le interessa, può continuare qui

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/11/malattie-trasmesse-da-zecca-erlichiosi.html

Per quanto riguarda la leishmaniosi, prima di iniziare con qualsiasi trattamento avrei verificato lo stato di infetto-malato: non tutti i cani infetti sono da trattare e in base ai soli esami che lei ha fatto non si può sapere se il cane sia davvero malato di leishmaniosi o se sia solo stato esposto al parassita. In seguito, una volta deciso che il cane va trattato anche contro la leishmaniosi, prima di usare l’antimoniale avrei verificato lo stato della funzionalità renale.
Cordiali saluti e un grande augurio al suo cagnolone. Dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Egr.dott.Bevere
ho un cane di 14 anni al quale un anno fa ,in seguito ad una sospetta crisi epilettica, dopo aver eseguito gli esami del sangue e una ecografia è stata riscontrata una forte infiammazione al fegato e una macchia nel fegato. abbiamo fatto l'ago aspirato e non hanno trovato cellule tumorali. Il cane è stato trattato con flebo e antibiotici, denosyl, zitac e si è ripreso, i valori nel sangue sono migliorati e la massa si è ridotta.
Dieci giorni fa ha di nuovo avuto una crisi convulsiva, i valori relativi al fegato di molto fuori dalla norma. dall'ecografia la massa è uguale all'anno precedente. Il trattamento è stato pressochè lo stesso, ma non gli sono stati somministrati gli antibiotici, prende zitac, denosyl  ed è stato aggiunto acido ursodesossicolico.IL cane però non migliora, si rifiuta di mangiare e ha diarrea, quasi acqua. Cosa mi consiglia?
Grazie per l'attenzione
Caterina

17/10/2008

 

Gentile Caterina, in un paziente molto anziano è importante contenere sia il debito energetico dovuto all’anoressia sia la perdita di fluidi ed elettroliti dovuta alla diarrea. Per questo motivo, in attesa che la situazione si normalizzi, bisognerebbe garantire un’adeguata fluidoterapia endovenosa che assicuri al cane, oltre ai liquidi, anche elettroliti, glucosio e aminoacidi. Le consiglio quindi di appoggiarsi ad una struttura veterinaria in grado di fornire questo tipo di assistenza, almeno per qualche giorno, fino a quando l’emergenza non sarà passata.

Un grande augurio,dott.ssa Nicoletta Bevere 
buonasera!
Perdoni l'orario...spero lei sia in linea o quantomeno che possa rispondermi nel più breve tempo possibile
intanto la ringrazio anticipatamente e le espongo la mia situazione:
ho una gatta cui 3giorni fa è stato diagnosticato un edema polmonare. la mia micia aveva la febbre(che è stata curata prontamente con antibiotico) e tuttora respira affannosamente e ha difficoltà a stendersi causa i dolori al torace.
le sarò sincera, la diagnosi non mi ha convinto particolarmente. potrebbe darmi un suo parere?
la ringrazio per l'attenzione
FabY

17/10/2008

 

Gentile Faby, ha dovuto attendere qualche giorno perché questa è una rubrica di posta veterinaria, non un “veterinario online”.
Sono spiacente ma non ho modo di risponderle, in quanto nel suo caso io potrei solo parlare del “metodo” usato dai colleghi per arrivare alla diagnosi, ma non della diagnosi. Infatti la sintomatologia della gatta, che è grave dispnea, è troppo aspecifica perché con questo solo dato si possa ipotizzare una diagnosi: vanno sommati i risultati della storia clinica (età, vaccinazioni, contatti con l’esterno, ecc), con quelli della visita, degli esami del sangue, delle radiografie.
Come vede non ho nemmeno il modo di dirle se l’assistenza veterinaria ricevuta è adeguata alla gravità dello stato della gatta, poiché non ho idea se la gatta sia stata mandata a casa in piena crisi dispnoica, oppure se attualmente sia ricoverata, sotto ossigeno, se sia stato drenato il versamento toracico (lei parla di edema polmonare, ma più probabilmente la gatta ha un versamento) e se siano stati eseguiti esami specifici.
Di nuovo spiacente, le faccio i miei più grandi auguri. Dott.ssa Nicoletta Bevere
 

 
Gent. Dott.ssa Bevere,
Le scrivo dalla Spagna. Sono italiana ma risiedo a Madrid. Ho una gattina di tre anni, bella, sana e vispa. Un pò nervosa.. e che odia la macchina. Proprio questa settimana abbiamo cambiato casa e ieri sera abbiamo fatto un viaggio di due ore con "la felina". Visto che, come le dicevo, la gatta è molto nervosa, il veterinario mi ha consigliato di somministrarle fenobarbital (un quarto della pasticca). Cosí abbiamo fatto, ma la gatta, un'ora dopo, non accennava a rilassarsi. Sotto indicazione del veterinario abbiamo aumentato la dose. In totale una pasticca e un quarto. La gatta durante il viaggio è stata sempre vigile. Ma sembrava un pò più tranquilla, anche se di poco. Arrivati a casa ha cominciato a perlustrare la nuova casa. Era un pò stranita e i movimenti erano `leggermente rallentati, ma complessivamente sembrava stare bene. Invece durante la notte un rumore mi ha svegliata e mi sono accorta che la gatta barcollava e non si reggeva bene sulle zampe posteriori. Impaurita ho chiamato il veterinario, che mi ha detto che è l'effetto del farmaco e di stare tranquilla: passerà. Non ho chiuso occhio tutta la notte e questa mattina la gatta stava un pò meglio. Ancora non ha recuperato del tutto l'equilibrio, però si nota un certo miglioramento. Da notare che ha fatto pipì, almeno un paio di volte.  Sono molto agitata. Non vorrei che avesse subito danni permanenti. Gradirei un suo consiglio.
Cordialità.
Laura D.

20/10/2008

 

Gentile Laura, stia tranquilla, nessun danno permanente, ma non lo faccia più!

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa
al mio pastore tedesco di otto anni
è stato riscontrato un probabile emangiosarcoma alla milza tramite un ecografia.
Il veterinario mi ha detto di non fare ulteriori analisi e di operare immediatamente eseguendo un asportazione della stessa milza..Ha detto che c è un 10% di possibilità che il tumore sia benigno e nel restante dei casi avrebbe pochi mesi di vita...Io e la mia famiglia viviamo per questo cane e vorremmo fare di tutto purchè possa soffrire il meno possibile..Dato che il cane apparentemente è in ottima salute e nn ci ha mai mostrato sintomi che potessero faci preoccupare mi è sembrata strana tutta questa urgenza di operarlo senza ulteriori analisi.Dopo l ecografia la diagnosi è stata neoplasia alla milza con l esclusione di intaccamento a fegato e stomaco...Cosa mi consiglia di fare?La ringrazio in anticipo per la cortesia e mi scuso per possibili inesattezze...

21/10/2008

 

Gentile signora o signore, l’urgenza sta in questo: l’emangiosarcoma splenico è un tumore molto fragile che prima o poi si rompe causando una emorragia interna, la quale a sua volta determina sempre l’immediata disseminazione di cellule neoplastiche in cavità addominale e qualche volta la morte per collasso ipovolemico. Se davvero si trattasse di un emangiosarcoma, lei si troverebbe quindi nella felice e rara situazione di poter operare il cane prima che il tumore vada incontro a rottura, potrebbe poi seguire un protocollo chemioterapico e il suo cane avrebbe un’aspettativa di vita che altrimenti non sarebbe raggiungibile. Se non si trattasse di un emangiosarcoma, ma piuttosto di un ematoma splenico o di una qualsiasi altra lesione di natura non maligna, avrebbe fatto un intervento non necessario, ma a priori non si può sapere.
Penso di averle degli strumenti per decidere. Se fa operare il cane si assicuri che venga eseguito l’esame istopatologico della milza.

Cordialmente, dott.ssa Nicoleta Bevere

 
 
salve sono Tania ho un cane meticcio, charlie di 9 anni che proprio ieri è stato sottoposto ad un intervento di splenectomia per la presenza di un nodulo misto, ipoecogeno e in parte isoecogeno ndd, che abbiamo mandato ad analizzare. e' stata una decisione difficile per paura delle conseguenze dell'intervento ma mi hanno consigliato di farlo per evitare il rischio di rottura e di versamento in addome come anche l'eventuale rischio di un ascesso benigno ma che poteva aumentare di molto, però volevo un suo parere, ho fatto bene ad operarlo?? quanto tempo occorre perchè si riprenda, oggi è solo il secondo giorno ma sembra non trovar pace, non trova una posizione in cui sta comodo, non tollera l'imbuto e stiamo ricorrento a magliette infilate tipo cappottino per evitare che possa leccarsi la ferita, di contro stamattina aveva fame questo sembra essere un buon segno! Premetto che il mio chiarlie è un gran fifone e si abbatte per ogni piccolo dolorino quindi in linea di massima il suo comportamento potrebbe essere normale!  
Grazie mille!

22/10/2008

 

Gentile Tania, ha fatto bene. Si rassegni ad una settimana circa di passione, tra dolore postoperatorio (da controllare con farmaci analgesici!) e collare elisabettiano (magari sostituibile da una maglietta o da un vero e proprio body). Il dolore e la sofferenza sono esperienze molto soggettive: se Charlie è un fifone e ha una bassa tolleranza al dolore e allo stress, a maggior ragione è necessario ridurre al minimo sia l’uno che l’altro, con i farmaci, con dei presidi che sostituiscano il collare salvaguardando i punti e con molte molte coccole.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dott.ssa Bevere,
solo dopo aver acquistato per mia mamma una cagnolina di tre mesi e mezzo in un allevamento qui in regione Veneto, ho saputo da conoscenti che questo allevamento non è ben quotato, nel senso che sembra rientri nel lucroso giro di affari dei cuccioletti provenienti dall'est, mal nutriti, mal vaccinati, trattati come oggetti senza alcun valore.
Sconvolta da questa rivelazione, ho atteso con ansia il primo controllo medico - anche perchè la cucciola specialmente di notte starnutisce in continuazione - sperando si trattasse solo di "voci cattive" e non vere, ma il veterinario quando ha saputo da dove proveniva la cagnolina ha scosso la testa in modo molto eloquente e mi ha confermato che gli arrivano da questi allevatori dei cuccioli già ammalati e spesso in forma molto grave. 
Sembrava molto preoccupato, ma per fortuna la nostra piccolina ha solo una bella bronchite che comunque sarà da tenere sotto controllo. Prima di fare l'ultimo vaccino sarà d'obbligo farle l'analisi delle feci, sottoporla ad una cura di antibiotici, sciroppo per la tosse e vitamine.
Spero che tutto vada bene anche perchè mia mamma da tempo sognava di avere una cuccioletta così vivace ed affettuosa e per merito suo ha dimenticato tutti gli acciacchi e in pochi giorni è come ringiovanita di vent'anni!!  
A parte questa parentesi, prima di acquistare la cagnolina mi ero informata e sapevo che non è bene rivolgersi ai negozi, meglio contattare un allevamento "serio".
L'allevamento iscritto ENCI non è un allevamento serio? Perchè non ci sono più controlli? Perchè tutti sanno e nessuno fa niente per contrastare tutto questo? 
Manuela da Venezia 

23/10/2008

 

Gentile Manuela, ma lei lo sa chi è questo “nessuno” contro il quale punta il dito? I migliori alleati di rivenditori senza scrupoli sono proprio i loro clienti. Questi, dopo aver faticosamente curato il loro cucciolo da coccidi, ascaridi, bronchite e cheyletiella, sono stanchi, sono contenti (perché in genere questi cani guariscono) e non hanno più alcuna voglia di aver niente a che fare con il venditore, di modo che quest’ultimo a volte non sa neppure che l’oggetto della compravendita fosse così malato. E’ per questo che alcuni rivenditori sono convinti che i cuccioli abbiano la “crosta lattea”: non sanno che stanno vendendo un cane con la cheyletiella.
Lei ha perfettamente ragione a lamentarsi, ma lo deve fare in modo efficace, non a casaccio, scrivendo la mail ad un veterinario (io), altrimenti fra qualche settimana farà parte di quella schiera di “nessuno” che non ha più alcun interesse a far valere le proprie ragioni.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa,
per favore mi aiuti,il mio cane di nome UGO  ha 14 anni e 5 mesi ,aveva un semplice mal di gola una decina di giorni fa e faceva spesso la tosse,portato dal veterinario (sono di caserta) il veterinario dopo la visita mi ha detto di seguire la seguente ricetta medica per 10 giorni  : 1/2 compressa di bentelan mattina e sera, antibiotico 200 mg mattina e sera (per i primi 3 giorni cefixofal 400 mg(la compressa veniva divisa in 2),poi amoxicilina per altri 7 giorni(la compressa era 1 g quindi veniva divisa in 4 ),dopo i primi 3 giorni di terapia per i muchi mi aveva detto di dare fluimicil 600 mg(la compressa veniva divisa in 4 ,1/4 la mattina e 1/4 la sera),più vitamine 1 compressa al giorno per tutti i 10 giorni,la terapia è iniziata mercoledi sera 15 ottobre ,verso lunedi 20 ottobre la tosse ugo non la faceva quasi più ma si vedeva che davvero non stava bene,mi dice il veterinario di continuare la terapia scritta sopra,verso martedi mattina ugo cammina con il collo storto e beve e mangia anche con la bocca storta,lo porto dal veterinario e mi dice che potrebbe trattarsi di qualche ischemia poichè non aveva l otite,comunque bisogna aspettare per vedere anche se è un semplice torcicollo e di continuare la terapia,nel frattempo Ugo sta sempre + giù e si muove pochissimo,tra mercoledi e giovedi vedo che la pancia diventa sempre + grande,lo chiamo e dice di continuare la terapia,fino ad arrivare a giovedi che è grandissima,lo riporto dal veterinario GIOVEDI ALLE ORE 1730 e mi dice che potrebbe trattarsi di liquido nello stomaco e prescrive le analisi,UGO ALLE ORE 20 DI GIOVEDI SERA MUORE ,mi guarda un attimo negli occhi prima di morire e poi muove per l ultima volta  muove le gambe prima di lasciarmi,venerdi mattina cioè stamattina ritiro le analisi e questi sono i risultati:
AZOTEMIA 98 , GOT 144 , GPT 508 ,CREATININEMIA 1,00
IL MIO UGO è un meticcio di razza piccola ,altezza di un volpino,ora vorrei capire se con le medicine  ho peggiorato la situazione oppure era meglio avere anche semplicemente la tosse, mi pento di avergli dato tutte quelle medicine,pensavo che il veterinario me lo riusciva a salvare invece non è stata così,parlo al presente perchè Ugo è morto solo materialmente ma per me non morirai mai ,non faccio altro che guardare le sue foto e piangere,così come vedere i posti dove lui era solito stare,lui viveva in casa con me e con la mia famiglia,appena preso avevo 10 anni ora ne ho 24 ed è per me come un fratello che non ho mai avuto,ora sto malissimo e non posso accettare che lui non ci sia più,vi prego rispondetemi con la massima sincerità e ditemi per favore se l ho aiutato con le medicine oppure l ho peggiorato e se il mio vet è intervenuto nella giusta maniera.
Le chiedo scusa ma le ho comunicato i risultati di Ugo senza le unità di misura:
Azotemia 98 mg/dL, Got 144 U/L , GPT 508 U/L
creatininemia 1,00 mg/dL, per favore rispondetemi il prima possibile

24/10/2008

 

Gentile signore o signora, mi dispiace molto per quello che le è accaduto.
Il fatto che poco prima del decesso si sia evidenziata una grave alterazione del profilo addominale, assieme all’esito delle analisi biochimiche, lascia pensare a queste cause di morte come alle due più più probabili: emorragia interna (causata in genere da una neoplasia che è andata incontro a rottura), peritonite o pneumoperitoneo (causati da un’ulcera perforata). Per sapere se il decesso è stato causato dalla terapia (mi riferisco in particolare al betametasone somministrato per 8-9 giorni senza gastroprotezione, vista la BUN elevata, la creatinina normale e la ALKP elevata) si sarebbe dovuto eseguire l’esame autoptico. In ogni caso, questa tristissima eventualità si può ragionevolmente escludere nel caso in cui il cane non abbia presentato nei giorni appena precedenti il decesso né vomito, né diarrea nera. Cioè: se non ci sono stati questi due sintomi, è abbastanza improbabile che la colpa sia della terapia.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
volevo sapere un informazione possiedo un pincer di 9 anni ultimamente sta assumendo un farmaco per rallentare la progressione dell cataratta ma il mio problema non e quello ho notato che sotto il muso gli sono venute fuori delle bolle rosa che pian piano si stanno espandendo su tuto il muso ecco volevo sapere a cosa può essere dovuto aspetto sua risposta  grazie e cordiali saluti

24/10/2008

 

Gentile signore o signora, le lesioni descritte meritano di essere esaminate dal vero. Le consiglio quindi di portare al più presto il cane dal suo veterinario per una visita e nel frattempo suggerisco di sospendere tutti i farmaci che non siano strettamente necessari.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno Dottoressa Bevere.
Sono Nicola da Milano, proprietario dello Yorky affetto da cheratite da esposizione con paralisi del trigemino.
Volevo innanzitutto ringraziarla per la cortesia e la disponibilità che dimostra, rispondendo sempre rapidamente ai nostri quesiti, e poi  ci tenevo ad aggiornarla sull'andamento del mio problema.
Ho terminato il ciclo di Stilbiotic il 15-10-08 e da allora fino ad oggi sto trattando l'occhio del cane con Dacriogel monodose più volte al dì; come avrà notato, la lacrima, mi é stata sostituita dall'assistente del Dottor Peruccio, in quanto essendo priva di conservanti si dimostrava più tollerabile, per quanto riguarda gli integratori su suo consiglio sto somministrando Opthalcalm 6 gocce due volte al giorno durante i pasti e Stimulfos mezza compressa due volte al giorno sempre durante i pasti (mi dica se la posologia é giusta e per quanto tempo deve durare), e per la pulizia degli occhi uso delle garzine inumidite con camomilla fatta da me e tenuta in una bottiglietta di vetro in frigorifero(mi dica se così la camomilla si mantiene senza problemi o se devo rifarla spesso).
Per quanto riguarda l'occhio diciamo che la congiuntivite é lievemente diminuita, durante il giorno la congiuntiva e abbastanza chiara per poi diventare decisamente più rossa in serata, ma comunque non a livelli del periodo in cui gli somministravo lo Stilbiotic e l'Epigel.
La cornea si presenta un pò opacizzata rispetto all'occhio sinistro, dico questo in quanto nel momento che ho scoperto il problema, cioè i primi di ottobre non mi sembrava che fosse in queste condizioni, ma posso anche sbagliarmi. Nel centro della cornea poi é presente una porzione molto superficiale a forma di  piccolo rombo che sembra formata da epitelio mancante, e posso dire che prima non c'era affatto perché se nò l'avrei certo notata, in quanto e visibile chiaramente quando l'occhio é un pò asciutto.
Per quanto riguarda la lacrimazione, ho notato che la mattina appena si sveglia ha l'occhio completamente asciutto, e questo, nonostante gli metto l'ultima goccia di Dacriogel verso le 24:30 prima che vada a dormire(non c'é un altro prodotto che non asciugi l'occhio durante il sonno?), mentre durante la giornata, tra una goccina e l'altra la lacrimazione é presente, a meno che non dorma molto.
Per quanto riguarda il trigemino la situazione sembra più o meno invariata ,anche se devo dire che il giorno della visita l'occhio lo teneva decisamente fermo, mentre oggi se gli tocco l'angolo interno dell'occhio col cotton fiocc un pochino lo sbatte.
Dall'inizio della cura sono oramai passati 18 giorni, e visti i risultati devo decisamente far vedere di nuovo il cane, tuttavia non mi é stato possibile nemmeno parlare due secondi col dottor Peruccio in quanto é talmente impegnato da essere quasi irreperibile.
Per un problema del genere ho necessità di essere seguito, e mi sembra di aver capito che Peruccio, nonostante a livello oculistico sia uno dei più titolati, non sia la persona giusta per me, pensi dottoressa che fu proprio lui il giorno della visita a dirmi che per un controllo non era per forza necessario dover andare da lui ma potevo andare anche da un'altro oculista.
Sono parecchio demoralizzato, i giorni passano e non vedo uno spiraglio di luce, oramai fatico a credere che 4 gocce di lacrima artificiale possano risolvere il problema, e ho sempre la paura che la situazione stia peggiorando...
Dottoressa mi dia lei dei consigli cosa devo fare?....ho provato anche a cercare un nominativo di un oculista valido di Milano ma non ho trovato nulla e non saprei a chi affidarmi.
Lei crede che sia indispensabile che ha controllarlo sia esclusivamente uno specialista in oculistica?..in caso affermativo potrebbe consigliarmene uno?

27/10/2008

 

Gentile Nicola, va tutto bene quello che sta facendo. Per quanto riguarda questo controllo perché non comincia a farlo vedere dal suo veterinario? Oppure può chiedere a lui di ospitare presso il suo studio un oculista di sua fiducia, come si fa di solito.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Egregi Signori,
al mio gatto di 15 anni è stata diagnosticata circa 2 mesi fa una malattia degenerativa (non è un tumore) dei polmoni...
La veterinaria dice che non c'è più niente da fare e che peggiorerà sempre fino alla morte. In questi due mesi è peggiorato moltissimo.
Fino ad agosto saltava giocava... poi ha cominciato con un po' di tosse e visto che avevamo trascorso le vacanze in montagna pensavamo che avesse preso un raffreddore.
Dalle radiografie fatte ad inizio settembre la veterinaria ci ha fatto notare che i polmoni erano per metà bianchi (e non neri come in un animale sano).
Ad ottobre le nuove radiografie hanno mostrato che la situazione è peggiorata (rimaneva circa 1/4 sano).
Non si alza quasi più dal letto e quando si alza fa brevi tratti e si butta a terra quasi ansimando.
Davvero non si può fare più niente?
Possibile che non ci sia niente e nessuna medicina che può aiutarlo.

27/10/2008

 

Gentile signora o signore, nella mail manca la diagnosi e senza diagnosi purtroppo non è assolutamente possibile rispondere alla sua domanda. Non so davvero se ci siano o no margini terapeutici. L’unica cosa che le posso dire è che il fatto che la sintomatologia descritta sia estremamente grave e che il gatto sia molto anziano, lasciano supporre che la collega le abbia dato, con ogni probabilità, un parere condivisibile.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dottoressa,
io vi scrivo da roma ed ho un cucciolo di pincher di 6 mesi, premetto che è circa un mese che vive con me l'ho comprato in un negozio di animali, ho notato ultimamente che il cucciolo si lecca sempre le zampe anteriori ed ai cuscinetti sotto le zampe.
Vorrei sapere perché fa questo e se devo fargli fare una cura o gli passa poi da solo.Grazie
Arrivederci
Alessia

28/10/2008

 

Gentile Alessia, probabilmente il cane lambisce insistentemente le estremità perché è presente prurito. La presenza di questo sintomo merita alcuni accertamenti volti ad evidenziare un eventuale problema dermatologico.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa, la ringrazio per avermi risposto così tempestivamente alla mail del 22 ottobre dove chiedevo conferme per aver fatto operare il mio meticcio Charlie per un sospetto nodulo alla milza!!! Il referto istologico naturalmente non è ancora arrivato ma io nutro buone speranze rivolte ad un esito positivo, non di natura maligna! Purtroppo però, leggendo le altre mail che le vengono inviate mi rendo conto che le probabilità che sia qualcosa di benigno sono molto basse.... Non che ci fasciamo la testa prima di rompercela ma ci chiedevamo è così bassa l'aspettativa di vita in caso di esito di malignità? Considerando che dall'ecografia eseguita prima dell'intervento, fegato, reni, surrenali, testicoli, linfonodi sia splenici sia epatici sia inguinali, organi addominali, cuore non presentavano alcuna massa e alcuna alterazione, inoltre le analisi erano perfette, solo le piastrine erano lievemente inferiori ai parametri ma era un valore talmente irrisorio che non è stato ripetuto neanche l'emocromo prima dell'intervento!! C'è poi da dire che non siamo neanche molto favorevoli alla chemioterapia, per lui sarebbe una tortura, qualcosa di molto invasivo che lo deprimerebbe talmente tanto da farlo soffrire forse più di quanto non soffrirebbe senza magari trascorrendo in modo spensierato questo tempo rimasto!!! Non vorrei pensarci, ma è inevitabile, è con me da nove anni praticamente è un figlio e vederlo soffrire mi farebbe andare fuori di testa!!! 
La ringrazio in anticipo! Tania.

28/10/2008

 

Gentile Tania, sì, in caso di malignità l’aspettativa di vita è bassa, senza chemioterapia. Che poi uno sia “contrario” alla chemioterapia, senza essere un oncologo, è una cosa che sinceramente mi lascia un po’ fredda: prima conoscere, poi decidere! Però davvero non si può spendere tutta questa energia per un problema assolutamente teorico. Poiché l’unico esame che risolverà i suoi dubbi è attualmente in corso, lei deve solo pazientare ancora qualche giorno.

Un grande augurio e una coccola a Charlie, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Carissima dottoressa Bevere,
sono Giorgia, Le ho scritto alcune volte per conto di una mia amica ed entrambe Le siamo sempre state grate della Sua disponibilità e della chiarezza delle risposte.
Ora il problema ce l'ho io. Avevo un gattino, morto lunedì, era piccolo, aveva 2 mesi e 15 giorni ma aveva evidenti problemi di crescita, pesava qualcosa come 220 grammi. Era l'ultimo di una cucciolata e la madre lo aveva accantonato poco dopo la nascita. Per un mese l'ho tenuto in casa, coccolato e seguito, non mi sono rivolta a nessun veterinario in quel periodo perchè il gattino non aveva alcun problema, era vivace, sveglio, mangiava, si beveva il suo latte, tutto regolare insomma, e a me era capitato ancora di avere gattini così minuscoli cresciuti poi "regolarmente".
Una settimana fa però, x 4 giorni non riusciva più ad "andare in bagno", inizialmente ho pensato che potesse essere naturale, cambi di stagione, alimentazione e il fatto che non amava molto bere, su internet poi, avevo letto che la stitichezza era un problema comune in gattini piccoli o gatti anziani, mi sono limitata a dargli una dieta più liquida, senza ricorrere ad alcun medicinale, ma dopo i primi due giorni vedevo che aveva lo stimolo di andare, si concentrava per farla ma niente. Il terzo giorno aveva fatto qualcosa, il quarto, alla sera ha avuto una scarica, tipo diarrea, e ho pensato "ok, si sta liberando", il giorno seguente ha continuato a farla tipo diarrea, perdendo anche gocce camminando, si sporcava mentre dormiva e ho iniziato ad allarmarmi. Sabato sono andata dal vet, mi ha detto che il problema non era fermare la diarrea, ma che il gattino aveva il colon ingrossato, ed era un problema congenito. Operarlo non era il caso, mi ha fatto sentire l'accumulo di feci nel pancino ed effettivamente aveva una sorta di blocco e si sentiva. Gli ha così ordinato 2clisteri al giorno malva e camomilla, il lattulosio 2 al dì e la manna nel latte. Sabato ho preso le medicine, ho iniziato la cura, e la mattina quando sono andata a vederlo aveva fatto pò di feci (tra l'altro puzzolenti, ma era un bene no?), gli ho fatto il clistere, con sua grande gioia!, gli ho dato lo sciroppo e per tutto il giorno ha continuato anche mentre dormiva a sporcarsi, le feci erano solide, però dopo aver mangiato al mattino aveva smesso di volere qualsiasi cosa, per tutta la giornata ha dormito, è stato apatico e non ha toccato cibo (ho pensato che fosse la convalescenza), la sera ha mangiato un pochino di prosciutto cotto, e bevuto il latte, si era pure alzato dalla cuccia per fare la cacca come "un gattino grande", l'ho messo a letto, verso mezzanotte, gli avevo dato lo sciroppo ma, non gli avevo fatto il clistere, mi sembrava che la giornata fosse andata bene, il clistere era per lui una tortura, miagolava come se lo stessi sgozzando e ho lasciato perdere. tra l'altro poche ore dopo gli avrei fatto quello del mattino.
Però quando l'ho messo a letto ha barcollato ed è caduto. Al mattino sono andata a svegliarlo ed era lì fermo, freddo, durante la notte non lo avevo sentito piangere, l'ho preso in braccio e ha fatto un debolissimo miao, e lì un calvario fino all'ultimo respiro, tra l'altro mentre agonizzava si è sporcato.
Non so se sono stata chiara, molto probabilmente no, è che non mi do pace, dove ho sbagliato, c'era modo di salvarlo...quel clistere che non ho fatto? E' stato tutto così assurdo, quando era stitico era una forza della natura, correva, giocava, poi con la cura il tracollo.
Aveva qualche possibilità? Cosa non ho fatto?
Scusi se mi sono oltremodo dilungata.
Un carissimo saluto e grazie del Suo servizio.
Giorgia, Pd

29/10/2008

 

Gentile Giorgia, mi dispiace molto per il suo gattino. Io non credo che avrebbe potuto fare di più di quello che ha fatto. Il megacolon idiopatico rappresenta una disfunzione generalizzata della muscolatura liscia del colon che può avere diversi livelli di gravità. In alcuni casi la malattia può essere gestita dal punto di vista medico e dietetico, mentre in altri casi è completamente refrattaria alla terapia farmacologica. Difficilmente però il megacolon idiopatico del gatto adulto è così aggressivo e rapido nel decorso: è una malattia che non porta al decesso in pochi giorni. Nel suo caso invece questo è ciò che è accaduto. Perché?
La giovane età, gli evidenti disturbi dell’accrescimento e non ultimo il fatto che la madre lo avesse scartato dal resto della nidiata, fanno credere che in questo gattino coesistessero vari problemi: forse il megacolon nel suo caso si accompagnava ad altre condizioni patologiche che nel loro insieme sono state responsabili del decesso.
Scrivo “forse” poiché in realtà in letteratura c’è una scarsissima documentazione sul megacolon idiopatico nel gattino. Si tratta di un disturbo raro, per il quale abbiamo a disposizione pochissime certezze.
Non abbia sensi di colpa. Era un gattino sfortunato che sarebbe morto poco dopo la nascita, mentre lei gli ha regalato due mesi e mezzo di coccole e giochi. Ed è stato meglio che morire di fame a pochi giorni di vita.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentil.ma dott.ssa Bevere,
mi chiamo Irene C. e scrivo da Albenga in provincia di savona.
Ho uno shitzu "cirillo" di 9 anni e mezzo,sono circa tre mesi che spesso vomita bile,dopo svariate analisi del sangue sono stati riscontrati gli acidi biliari altissimi 220!L'hanno sottoposto ad ecografie ma nn si è trovato nulla ,
20 gg fa circa ha subito un agobiopsia che ha riscontrato problemi alla circolazione,praticamente i valori nutritivi nn vanno al fegato ma deviano da un'altra parte...nella diagnosi si dice che forse potrebbe essere la malattia
"Shunt" ma bisognerebbe fare accertamenti.
Ho parlato con alcune persone che hanno cani malati di questa malattia e mi hanno sconsigliato di somministrare carne,invece il mio veterinario mi fa dare
la L /d della Hill's e lui la mangia di gusto. Inoltre gli facciamo una flebo un gg si ed uno no con anche  1 ML di Ranitidina..per ora il cane è vispo ma temo che peggiori,il mese scorso stava veramaente male ed avevo paura di perderlo,lei dice che posso avere speranze che continui cmq a vivere così od ormai avra' poco?ED eventualmente cosa mi consiglia e dove mi potrei rivolgere per trovare medici specializzati in questa patologia?
GRazie anticipatamente
irene c.

30/10/2008

 

Gentile Irene, purtroppo la biopsia non riesce a differenziare la displasia microvascolare epatica dallo shunt, in quanto per questo è necessaria una diagnostica per immagini della struttura vascolare del fegato. Questo è il motivo di quel “forse è uno shunt”. Ma ce ne importa qualcosa? Non lo sappiamo ancora, ma probabilmente no, visto che il cane è arrivato ad avere nove anni senza che nessuno si accorgesse della sua malattia. Se il cagnolino con il solo trattamento medico stesse bene, non ci sarebbe bisogno di ricorrere alla portografia. Questo esame infatti è necessario per sapere se un animale candidato alla chirurgia dal punto di vista dei sintomi (cioè con sintomi refrettari alla terapia medica e abbasanza gravi da giustificare l’intervento), sia anche candidato alla chirurgia dal punto di vista dell’effettiva presenza di una malattia trattabile chirurgicamente (la displasia microvascolare ad esempio non è una malattia di interesse chirurgico).
L’argomento è complesso e può essere che lei leggendo tre volte la risposta che le ho dato fin qui non ci capisca ancora niente. Faccia così: applichi diligentemente il trattamento medico indicato in questi casi (dieta ipoproteica con proteine soprattutto di origine vegetale, latticini, semi di psillio, eventualmente lattulosio ed eventualmente metronidazolo) e stia a vedere, senza preoccuparsi in anticipo di problemi che, con ogni probabilità, non dovrà mai affrontare. Stia tranquilla.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno, sono proprietaria di un cane di 9 mesi di razza shitsu. Il cane presenta una dermatite alle zone genitali e sul resto della pancia ( solo dove non ci sono i peli ), con arrossamenti e prurito. Il mio veterinario, mi ha prescritto stronghold 30mg che ho appena terminato di somministrare, deroxen spuma spray, che continuo ad applicare al cane mattina e sera, ed in ultimo bactroban d06ax09 - mupirocina, da applicare mattina e sera, senza alcun miglioramento. Ci tengo a precisare che il cane mangia crocchette al pollo e riso, con un cucchiaio di scatoletta appropriata lla sua età (puppy), quindi escluderei una intolleranza alimentare. La ringrazio in anticipo di un suo parere a riguardo; se mi può consigliare qualche altro prodotto farmaceutico. Arrivederci Cat64

30/10/2008

 

Gentile Cat, purtroppo non ho alcun prodotto farmaceutico da consigliarle perché manca la diagnosi. Per il “quindi escluderei una intolleranza alimentare” la rimando a questo semplice articolo divulgativo, dove scoprirà che la questione non si può liquidare così velocemente.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/
intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

In ogni caso, data la giovane età e la mancanza di esami microscopici eseguiti prima di intraprendere il trattamento (che peccato!), credo che per iniziare si debbano effettuare alcune indagini microscopiche volte ad identificare una eventuale dermatosi parassitaria. La terapia (ottimamente) prescritta in teoria dovrebbe bastare ad escludere alcune parassitosi, ma non tutte e non sempre. Deve avere pazienza e non affrettarsi a cambiare veterinario perché in queste situazioni è necessario procedere un passo alla volta.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buongiorno, o notte non so più nemmeno  distinguerle.
Da due mesi ho una gattina SiameseTea, l'ho comprata ed aveva un forte raffreddore, ho somministrato antibiotici ronaxane per 1 sett, poi una settimana di pausa poi altri 20 gg, poi tre gg di pausa poi marbocil per 5 gg.
Esami Fiv Felv negativi,  coronavirus 1:800
Elettroforesi 10 dl/l
Agp 0.82
Fip sospetta.
da ieri convulsioni bava alla bocca oggi avevo pensato all'eutanasia ma un veterinario le ha fatto una flebo e poi mi ha dato del vallium.
Cosa ne pensa ??
Grazie mille

31/10/2008
 

Gentile signora o signore, purtroppo la probabilità è molto alta, ma non ho nient’altro da dirle che questo. Mi dispiace tanto tanto.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dottoressa,
le scrivo perchè una mattina la mia cagnolina di quasi 7 anni di piccola taglia (incrocio tra un meticcio e un barboncino) era cieca.
L'abbiamo portata subito dal veterinario e lui toccandola ha sentito dei linfonodi ingrossati e inoltre aveva la febbre.
La situazione per il veterinario era preoccupante perchè secondo lui ha un linfoma o leucemia.
Il fatto che sia cieca è perchè una ghiandola della testa coprime la retina.
Prima di tutto ci ha detto che se volevamo andare a fondo alla malattia dovevamo fare prelievi, terapie ecc. e spendere delle cifre o altrimenti iniziare una cura con deltacortene+stomagyl per cercare di ridurre i linfonodi e  abbassare la febbre,  inoltre il cane non soffriva.
Abbiamo iniziato la cura alternando 5 giorni con farmaci e 3 senza.
La cagnolina aveva ripreso a vedere, ma la febbre era ancora alta.
L'unica cosa di positivo è l'appetito e il peso che non ha mai perso.
Una settimana fa senza farmaco era  di nuovo cieca e aveva la febbre inoltre era stanca e si nascondeva, io allora senza andare dal veterinario gli ho ricominciato a dare il deltacortene+stomagyl senza interruzione e lei si è ripresa, non ha la febbre ma è cieca.
Secondo lei i farmaci che gli stiamo dando sono giusti o c'è qualcosa di più forte? Inoltre ci sono effetti collaterali? E normale che abbia delle ricadute? Rimarrà cieca?
Grazie infinite.
Sonia

31/10/2008

 

Gentile Sonia, il suo cane è giovane. Perché invece di procedere a caso con antibiotico e cortisone non cercate di arrivare al più presto ad una diagnosi? Il mio suggerimento (visto che parla di generici “prelievi…terapie..spendere delle cifre”), è di chiedere al vostro veterinario di far visitare il cane da un oculista veterinario (un vero oculista veterinario!). Un bravo oculista riuscirà ad indirizzarvi molto bene nella diagnosi senza dissipare le vostre risorse in esami “a tappeto”.

Un grande augurio, dott.ssa Nicoletta Bevere 
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