Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
trentacinquesima pagina
Buongiorno le scrivo da Montesano Sulla Marcellana (SA), il mio cane uno yorkshire di tredici anni e mezzo da diversi anni cardiopatica assume metà pastiglia di karsivan mattina e sera, un quarto di pastiglia di lasix mattina e sera e una pastiglia di fortekor la sera, ha sofferto anche di edema polmonare che per fortuna siamo riuscite a superare. Da qualche giorno non si regge bene sulle zampe posteriori tende quasi ad incrociarle e dopo alcuni passi si siede, l'appetito è calato, passa quasi tutto il giorno sdraiata a riposare, anche una zampa anteriore presenta una malformazione non è più diritta come prima e mostra problemi ad urinare e defecare infatti i tempi sono più lunghi oltre a ciò mi sembra assente apatica non più vispa come prima. Il mio veterinario parla di un problema neurologico che parte dalla testa e non dalla colonna vertebrale e come cura mi ha dato del rossovet carnitinina 1 ml mattina e sera per venti giorni e mi ha fatto ridurre il lasix a un quarto di pastiglia al giorno, ma non mi ha dato buone speranze. Volevo un gentile consiglio da lei, la ringrazio 01/07/08 |
Gentile signora o signore, molto probabilmente si tratta di un problema neurologico, ma io non ho modo con gli elementi della mail di esprimere un parere sulla localizzazione della lesione, che invece il collega è riuscito a definire attraverso la visita. Il fatto che il disturbo sia stato localizzato a livello encefalico dovrebbe generare una serie di informazioni sulle possibili cause (traumi, infezioni, neoplasie, ecc), e sulle indagini che risultano necessarie a raggiungere la diagnosi. Non so se questo è stato fatto. Quando un cane alla visita generale mostra sintomi riferibili alla presenza di una lesione encefalica, la diagnosi definitiva deve passare attraverso la visita neurologica, gli esami del sangue e la diagnostica per immagini (TAC o risonanza). Quello che le è stato detto quindi dovrebbe essere un parere molto preliminare. Ossia: il cane ha un problema neurologico e probabilmente questo problema è a livello encefalico. Non è definito né il tipo di malattia, né quindi dovrebbe essere definita la prognosi (cioè le possibilità di guarigione), né può essere impostata una terapia specifica (nel caso esistesse). |
Gentile dottoressa, leggo da tempo la sua posta con estremo interesse e mi dispiace abitare così lontano (Firenze) perché sono sicura che i miei animali sarebbero suoi felici pazienti, curati con professionalità e sollecitudine, ma il mio alano dodicenne fatica a viaggiare e per la mia gattina (affetta da leucemia) era impensabile affrontare lo stress di un lungo viaggio (purtroppo da maggio non c¹è più). Però ora ci aiuterebbe molto un suo parere riguardo a una gatta randagia che vive sui tetti e due volte al giorno (dalle 5 di mattina alle 8.30 e dalle 17.30 alle 20 circa) staziona sul tetto di mia sorella, da circa un anno. Anche se mia sorella sarebbe felice se la micia entrasse in casa (dal lucernario), la gatta fin¹ora non ci ha mai provato (nemmeno quando piove), però è molto affettuosa, si siede sul bordo del lucernario e si fa accarezzare a lungo, mangia croccantini, beve regolarmente e fa i suoi bisogni in un angolo del tetto dove mia sorella ha predisposto della sabbietta. La gatta sembra giovane e ha un pelo molto fitto (è di razza europea) e non si sa se sia sterilizzata ma da un anno sembra non sia rimasta mai incinta. Da quando è scoppiato il gran caldo la micia arriva sul tetto vistosamente affannata, la frequenza respiratoria è altissima e a volte apre la bocca e tira fuori la lingua respirando col fiato corto (io non avevo mai visto questa reazione di compensazione nei gatti mentre nei cani mi è già capitato), la micia, in questo stato, cerca un posto all¹ombra, si sdraia chiude la bocca ma i movimenti del torace sono molto frequenti, rimane, in questa condizione, con gli occhi socchiusi ma è sempre vigile e pronta a balzare se sente volare bassi degli uccellini, e ogni tanto raggiunge le ciotole dove mangia e beve. Il suo respiro si regolarizza gradualmente via via che scende il sole e quindi la temperatura. Sul tetto viene anche un gatto maschio (con un aspetto più patito di lei) e quindi è possibile fare un paragone: lui respira molto più lentamente a parità di afa e non tira fuori la lingua. Gli aspetti che ci preoccupano sono due (respiro affannoso e vomito): 1) il respiro così affannoso è un meccanismo di compensazione o è indice di qualche scompenso più serio? 2) Non potendola portare da un veterinario, cosa possiamo fare per alleviare questo disagio (la accarezziamo con la mano bagnata e la spazzoliamo tutti i giorni; forse, avendo un sottopelo fittissimo potremmo sfoltirlo in qualche punto o si peggiora la situazione?) 3) La micia perde pelo in continuazione e leccandosi ne ingurgita molto. In questo ultimo periodo ha vomitato 3 volte a distanza di 3 4 giorni subito dopo aver mangiato parecchie crocchette e dentro al vomito c¹è sempre un cordone di pelo. Appena ha vomitato torna a mangiare. Che cosa ne pensa? Stiamo ingegnandoci per convincerla a entrare in casa (così starà più riparata e sarà più facile metterla nel trasportino), ma al momento tutti i contatti che abbiamo sono esclusivamente sul tetto. È in arrivo un ulteriore ondata di caldo e, preoccupate, aspettiamo se possibile qualche suo preziosissimo consiglio. Grazie di cuore, Paola 01/07/08 |
Gentile Paola, per quanto riguarda il vomito di pelo si tratta di un fenomeno fisiologico che nel gatto non deve destare preoccupazione. L’attività di toelettatura del gatto è sempre piuttosto intensa e i boli di pelo possono essere evacuati attraverso le feci oppure possono essere eliminati prima, appunto attraverso il vomito. La vostra micia può essere un po’ aiutata spazzolandola tutti i giorni e trattandola mensilmente con un antiparassitario. |
Gentile Dottore le scrivo in merito alla mia gatta persiana di 8 anni,circa sei giorni fa ho notato che il respirava affannosamente e velocemente,l'indomani la gatta era sempre un pò sofferente e quando l'ho presa in braccio stigendole il petto ha miagolato in modo strano come se rantolasse,cosi mi sono decisa a portarla dalla veterinaria,la quale visitandola non ha riscontrato nè costole rotte nè eventuale polmonite,ma ha supposto si trattasse di edema polmonare e mi ha prescritto un antibiotico ,cortisone e un diuretico.Oggi è il terzo giorno di cura ma miglioramenti non ne ho visti.Secondo lei la diagnosi è corretta e la cura va bene?La prego mi dia un consiglio perchè vedere la mia gatta cosi e non poterla aiutare mi fa stare male. grazie liliana da palermo 02/07/08 |
Gentile Liliana, come lei stessa scrive la sua veterinaria ha fatto solo una supposizione. Ora mi sembra che per la sua micia sia abbastanza urgente una diagnosi più precisa. Suggerirei un radiogramma del torace. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
da poco ho scoperto che il mio cocker spaniel di 9 anni in sovrappeso ha la displasia alle anche. il mio veterinario mi ha data un antinfiammatorio che non ricordo il nome (sulla scatola c'è un cane e gr 257) ho finito la terapia ora vorrei sapere se in commercio esiste una cura alternativa omeopatia per questo disturbo e a cosa va incontro il mio teo. La ringrazio e le auguro una buona giornata. giusy. s.
Nb ora il cane è a dieta
03/07/08
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Gentile Giusy, non si preoccupi troppo. La gestione della malattia del suo Cocker richiede prima di tutto che il cane sia magro. In secondo luogo sono utili lunghe passeggiate tutti i giorni e se possibile qualche bella nuotata, mentre saranno da evitare le corse dietro alla pallina e i salti, per quanto possibile. Per ciò che riguarda le medicine invece sono consigliabili antinfiammatori solo se si verificano delle riacutizzazioni della sintomatologia, mentre si possono somministrare in modo continuativo o ciclico, indipendentemente dalla sintomatologia, acidi grassi e condroprotettori. Cioè questi due integratori si somministrano per tutta la vita. |
gentile dott.re scrivo per chiederle un parere riguardante la mia gattina siamese di 4 anni...Circa un mese fa ho notato uno schiarimento dei peli intorno agli occhi e portandola dal veterinario mi ha prescritto una crema al cortisone perche la gattina aveva le palpebre secche;a distanza di tempo ho notato che la comparsa di peli bianchi ha iniziato a interessare il viso in generale..la mia domanda e' quindi:lo schiarimento e' legato alla secchezza (che adesso nn mi pare piu' esserci) oppure e' un fattore a parte legato ad esempio al cambio di stagione? confido in una sua risposta anna (Napoli) grazie 03/07/08 |
Gentile Anna, credo che si potrebbe trattare di vitiligine o di un’altra forma di amelanosi progressiva. Sicuramente non si tratta di una muta. Niente di preoccupante dal punto di vista della salute del gatto, se non ci sono altri sintomi. Per quanto riguarda invece il ripristino del normale colore del mantello la prognosi dovrebbe mantenersi riservata. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa, le scrivo sempre in merito alla mia gatta persiana,che dato che stava sempre male la veterinaria mi ha consigliato di farle una radiografia dalla quale si è evidenziato un problema al cuore ,quindi mi ha prescritto una compressa al giorno di prilactone e mezza compressa di fortekor ogni 24 ore,ma devo dire che oggi secondo giorno di cura la gatta sta sempre peggio addirittura prima mangiava ma adesso non mangia più sta sempre distesa e si muove pochissimo.cosa può essere?cosa posso fare?
04/07/08 |
Gentile signora, la sua micia ha una sintomatologia molto grave e mi sembra che in questi casi procedere per prove ed errori non sia conveniente. Se vuole avere delle maggiori possibilità di salvare la gatta credo che dovrebbe sentire un parere specialistico (e magari effettuare un’ ecocardiografia) in merito a questa malattia cardiaca che non era stata evidenziata durante la prima visita. Inoltre, nel caso in cui vi fossero dei dubbi sull’interpretazione del radiogramma toracico, bisogna chiedere una nuova radiografia. Le faccio i più cari auguri di risolvere presto. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, il mio gatto , di 12 anni, presenta questo tipo di patologia da molto tempo.. è stato operato ma, purtroppo, dopo solo un mese il tumore si era già ripresentato.. circa una settimana fa ha avuto una specie di attacco, come avesse le convulsioni o un'incapacità temporanea al controllo dell'equilibrio.. pensavo di doverlo sopprimere il giorno dopo, ma poi non ha avuto più di questi episodi.. adesso dove è localizzato il tumore si sta creando un buco, proprio sul muso; io credo stia soffrendo, però non lo mostra affatto.. continua a mangiare, anche se a volte gli frullo il cibo.. dipende dai momenti.. non manifesta alcun segno di dolore, ma non so proprio come faccia con questo buco sul muso.. crede sia il caso di fare l'eutanasia al più presto? Io sono disperata e in confusione.. non so cosa è giusto fare.. La ringrazio anticipatamente.. Paola. 04/07/08 |
Gentile Paola, per una decisione tanto importante non dovrebbe volere una risposta diretta da parte di un veterinario che non conosce lei, né il suo gatto, né la sua malattia… Le posso rispondere solo così: l’eutanasia non è una pratica che serve ad evitare la sofferenza “in generale”. Cioè non è una cura contro il dolore in genere, in quanto ci sono delle sofferenze destinate a passare, a guarire, a risolversi. Bene. L’eutanasia è destinata solo alle sofferenze che non possono guarire. Ma non tutte. Ci sono delle sofferenze che non guariscono mai, ma che comunque sono piccole o moderate e non impediscono di avere una buona qualità di vita. Quindi l’eutanasia è destinata agli animali che hanno gravissime sofferenze, con una qualità di vita molto molto bassa e zero speranze di guarigione o miglioramento anche temporaneo. Infine: l’eutanasia non deve prevenire la sofferenza. Non perché forse domani il mio animale soffrirà troppo, io lo sottopongo ad eutanasia oggi. No: l’eutanasia serve a porre termine a delle sofferenze che sono in essere in quel dato momento, che sono gravi, incurabili, che annientano del tutto la qualità della vita e che comunque condurranno quell’animale ad una morte certa, dolorosa e soprattutto lenta. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottore,
vorrei un suo consiglio, ho uno Yorkshire femmina di otto anni, non sterilizzata. Non ha mai avuto problemi se non nell'ultimo mese dopo l'ultimo calore di marzo, mi sono accorta di "nodulini" a livello di una mammella e di piccole perdite vaginali curate con antibiotico e ovulini (problema risolto).
Ora mi è stato proposto l'intervento per l'asportazione chirurgica della mammella e la sterilizzazione a livello preventivo.
Volevo sapere se a questa età è ancora valido il discorso prevenzione e se è il modo corretto di intervenire per risolvere il problema.
Cordiali saluti Alessandra da Como
05/07/08
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Gentile Alessandra, a questa età l’unica prevenzione che si può dire di poter fare con l’ovarioisterectomia è quella della piometra, in quanto sterilizzando la cagna dopo il 15° o 16° ciclo estrale, parlando di un cane di 8 anni, non si possono proprio alimentare speranze sulla prevenzione del tumore mammario. Non ci sono assolutamente dati a sostegno di tale ipotesi. A parte questo, lei farà molto bene a sottoporre il cane all’asportazione dei noduli mammari e con l’occasione farà ugualmente bene a sterilizzare la cagnolina. In pratica: segua il consiglio dei colleghi. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dott.ssa,
ho urgentemente bisogno di un suo consulto, sono disperata, già da tempo con la mia famiglia ci prendiamo cura di un gattino randagio, dandogli da mangiare solo ed esclusivamente cibo per gatti e provvedendo alla sua igiene, praticamente vive nel nostro villino.
Circa due settimane fa si è allontanato da casa ed al suo ritorno non era più lui, sta molto male, è dimagrito tantissimo, non riesce a mangiare, cammina un po' e poi improvvisamente si accascia, non riesce a lavarsi, ha il muso sempre sporco e puzza tantissimo. Sta molto molto male, stamattina pensavamo fosse morto, cosa potrebbe avere? Come posso aiutarlo? Mi si spezza il cuore a vederlo in quello stato.
Spero di ricevere una sua risposta al più presto.
Cordiali saluti,
Jessica da Lecce
05/07/08 |
Gentile Jessica, i sintomi di questo gatto per come voi li riportate sono certamente molto gravi ma troppo aspecifici perché io vi dica qualcosa di utile. Infatti sono compatibili con una serie infinita di malattie infettive, metaboliche o neoplastiche. L’unica cosa che pare evidente è che si tratta di un animale molto malato che, oltre a spezzare il cuore, meriterebbe la visita di un veterinario. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.ssa, il mio Cane Billy, ha quasi dieci anni.... e soffre ormai in maniera cronica di artrosi; ultimamente, ho notato che dorme di continuo, non avverte nemmeno quando entro nel posto in cui si trova lui, e ieri sera facendomi prendere un brutto spavento, non si è nemmeno mosso quando ho acceso la luce. Credevo fosse morto e si è svegliato solamente quando l'ho chiamato. A cosa può essere dovuta tutta questa sonnolenza? Può essere il caldo di questi giorni, che in Sicilia è oltre misura. La ringrazio in anticipo per un suo parere. Rosalba 06/07/08 |
Gentile Rosalba, la sintomatologia di Billy è compatibile con uno stato di depressione del sensorio (che può essere causato da moltissime malattie) e/o con una diminuita/assente funzione degli organi di senso (vista, udito). Per dire qualcosa in più va fatta una visita. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dott.ssa ho adottato il mese scorso una meticcia abbandonata che dovrebbe avere tre mesi, dopo la prima settimana ha iniziato a sentirsi poco bene: scolo dal naso, occhi da cui usciva liquido giallo, febbre a 41 e difficolta' di respirazione, subito portata dal veterinario hanno diagnosticato una brutta bronchite che ho curato con synulox due volte al giorno per quattro giorni, finito l'antibiotico le ho misurato la febbre poiche' era apatica e stanchissima ed era a 41,2 cosi' mi hanno consigliato di fare un altro giro di antibiotici che continua ancora adesso. Ho cambiato veterinario tra un ciclo di antibiotico e l'altro ed ho insistito per fare esame per il cimurro; premetto che ha avuto la prima vaccinazione ma non il richiamo poiche' gia' stava male. L'esito e' stato positivo al cimurro ora continuiamo gli antibiotici lei sembra in gran forma beve poco mangia molto ha sempre voglia di giocare ma ha ancora le secrezioni agli occhi ed il respiro faticoso... ormai e' un mese che e' sotto antibiotico io mi chiedo se c'e' altro che si puo' fare, quanto puo' durare la malattia e se e' possibile che ancora non si siano manifest sintomi neurologici.La ringrazio di cuore per il suo lavoro e la sua disponibilita'. Paola da Siena 07/07/08 |
Gentile Paola, la sintomatologia respiratoria non dovrebbe durare più di due o tre settimane, mentre la sintomatologia neurologica può non comparire. Ora la cagnolina sta meglio e questo naturalmente è un buon presupposto per essere ottimisti. Forse si tratta di un fenomeno di antibiotico-resistenza, per cui va cambiato il tipo di antibiotico o ne va aumentato il dosaggio. Io insisterei con le terapie, sia per la malattia respiratoria sia per la congiuntivite, se possibile rivedendo il tipo e il dosaggio dei farmaci. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gent. dottoressa mi chiamo Grazia e abito a Bassano del Grappa (Vi). Ho un micio di due anni che ultimamente vedendolo dimagrire l'ho portato dal mio veterinario a far gli esami del sangue. E' risultato positivo al teste dell'aids felino e con ittero. Al momento lo stiamo curando con delle iniezioni per il fegato e con vitamine. Non mi hanno dato speranze, ma quanto può vivere non si sa. Non è in fase terminale. Vorrei sapere da Lei se oltre alla cura che sto facendo ci sono altri medicinali o prodotti vitaminici specifici e se la diagnosi del test è sempre esatta o per scaramanzia bisogna fare altri esami più approfonditi? Il mio Red non ha ghiandole ingrossate, pancia gonfia o ulcerazioni varie è solo magro e come detto prima con ittero. Mangia abbastanza specie crocchette (cerco di dargli quelle apposite) e, anzi vorrei sapere quale marche sono più appropriate e la dieta da seguire, beve tanto. Detto ciò quanto può andare avanti in queste condizioni? Essendo un trovatello mi hanno detto che probabilmente è nato da madre positiva; oltretutto Red ha sempre vissuto molto in casa e, anche se tengo altri mici sono tutti sani e vaccinati e fra loro sono sempre andati d'accordo, non li ho mai visti azzannarsi fra loro. Chiedo altresì se Red può essere pericoloso per gli altri miei felini, d'altronde mi dispiacerebbe emarginarlo essendo stato abituato a vivere in società. Se gentilmente può rispondermi, sopratutto se ci sono cure più forti (mi hanno parlato dell'interferone) per tirarlo un po' su. Sinceramente mi fa molta pena anche perchè è un gattino d'oro, buonissimo e affettuoso come un cagnolino. Ora che sta poco bene vuole sempre la mia presenza e sembra che con me si senta sicuro. In attesa ringrazio e distintamente La saluto. Grazia da Bassano
08/07/08 |
Gentile Grazia, bisogna capire di che ittero si tratta. Il gatto è giovane: non può essere un’emobartonellosi felina a determinare parte dei sintomi? Non si può fare una prova con la doxiciclina prima di dire che non ci sono speranze? Non ha i sintomi della FIV, mentre potrebbe avere un’emobartonellosi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa sono sempre liliana da palermo che le scrive sempre in merito alla mia gatta persiana briciola, purtroppo come aveva gia capito lei la gatta era molto grave e quindi ho deciso di portarla nuovamente dalla veterinaria anche perchè la gatta beveva molto e urinava pochissimo ,la dottoressa (se si può definire tale)dopo varie torture alla quale ha sottoposto la gatta (caterere,spremere la pancia per fare uscire l'urina)ha supposto che la gatta avesse un blocco renale quindi mi ha consigliato di sottoporre la gatta ad una rx ai reni ma dato che era sabato l'avremmo potuta esguire solo il lunedi ed intanto mi ha consigliato di dargli ancora del cortisone in dosi da 0,5 ogni 12 ore cosa che già mi faceva fare da 5 giorni.Ma vedendo che la gatta stava sempre peggio allora ho deciso di affidarla alle cure della clinica veterinaria di palermo dove i bravissimi dottori si sono presi amorevolmente cura di lei e dove facendo i dovuti sami si è scoperto che la gatta: non aveva blocco renale, era diabetica aveva ancora l'edema polmonare e con una grave cardiopatia e i medici mi hanno detto anche che ai gatti cardiopatici il cortisone non gli si dà,purtroppo briciolina mia non ce l'ha fatta ed è morta dopo 24 ore.Ora le scrivo perchè volevo sapere da lei se è vero che il cortisone possa averla fatta aggravare ulteriormente perchè mi sembra assurdo che una gatta sana che stava benissimo in una settimana se ne sia andata cosi e poi per un semplice edema polmonare :la prego mi dia una risposta. Liliana da palermo 08/07/08
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Gentile Liliana, la sua micia presentava una sintomatologia che appariva fin dall’inizio molto grave. La struttura dove sono state prestate le prime cure non era evidentemente attrezzata per una situazione d’emergenza, ma la micia ugualmente ha fatto avanti e indietro, casa-veterinario per tre volte. Nessuno mentre i giorni passavano e la gatta stava sempre peggio si è rivolto tempestivamente ad un pronto soccorso o ad una clinica attrezzata. A quante persone capita di avere un grave problema di salute e di riuscire a risolverlo con una o due visite dal medico di base? |
Possiedo un pastore tedesco di dieci anni affetto da coxartrosi bilaterale con manifesta zoppia all'arto posteriore dx.L'articolazione non è tumefatta nè dolente.Da circa due anni assume "cosequin" cp. ed il quadro clinico è rimasto piuttosto stabile.Da qualche settimana ho notato un peggioramento..Esistono altre strategie terapeutiche anche di tipo chirurgico considerata l'età? In tale patologia è preferibile il moto o il riposo?(il cane desidera camminare).Grato per la risposta le invio cordiali saluti. Antonio - Salerno 08/07/08
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Gentile Antonio, se il problema è davvero questo dal punto di vista chirurgico ci sono due possibilità: la protesi d’anca o l’artroplastica per escissione. Il primo intervento ha il difetto di essere costoso, ma per il cane offre diversi vantaggi. Il secondo intervento è economicamente molto meno oneroso, ma per il cane può non essere la scelta migliore (a volte invece va benissimo). Bisogna vedere l’animale direttamente, con le lastre e gli esami del sangue, per fare un’accurata valutazione e decidere la cosa migliore per tutti. |
Gentile Dott.essa Bevere, 10/07/08
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Gentile Diana, la sintomatologia di Briciola per come è descritta mi sembra troppo grave per essere compatibile con la diagnosi riferita. Mi dispiace, ma le consiglio di sentire un secondo parere. I sintomi che lei riporta sono suggestivi di una condizione ortopedica/neurologica fortemente algica, che normalmente non si associa alla lussazione rotulea ricorrente, mentre potrebbe riguardare la colonna vertebrale. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buongiorno,le scrivo dalla provincia di lecce.avrei bisogno di un consiglio.ho un cane di razza huski da 9 anni.da qualche anno presenta sulla spalla,sulla testa e vicino al collo delle cisti di grasso,così un anno fa le ha chiamate il veterinario.Ma in precedenza erano piccole 1 cm ora una si è ingrossata divenendo grossa 6 cm.se premute esce grasso,e se le tocchi il cane non sente dolore.potete darmi un vostro consiglio?cosa sono?e cosa bisogna fare? 12/07/08 |
Gentile signore o signora, potrebbero essere cisti sebacee. Si possono lasciare lì dove sono (e più o meno si comporteranno come lei ha già avuto modo di osservare) oppure si possono asportare chirurgicamente con un piccolo intervento, risolvendo definitivamente il problema. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima dottoressa,
sono Vincenzo da Milano e le scrivo in merito al mio adorato cagnolino Lucky, meticcio, 13 anni, medio/piccolo, +/- 22kg.
Fino a mercoledì sera nessun grosso problema, solo qualche cedimento agli arti posteriori ma tutto sommato mangiava anzi divorava il suo cibo (lo aiutavo sostenendolo) e alle 23.00 si faceva la passeggiata fino al parco per i bisogni.
Da giovedì mattina sono iniziati i guai!
Lucky non sta più in piedi; quando lo sollevo per riposizionarlo sulle quattro zampe, rimane semi-rigido, a stento cammina (naturalmente aiutato) ma poi comincia ad incrociare le zampe posteriori e capitombola o in avanti o in dietro.
Quando riesce a stare in piedi più del dovuto oscilla, trema e sta attaccato alla ciotola dell'acqua che ho dovuto alzarla in quanto non non riesce ad abbassarsi completamente per bere. Per 48ore non ha toccato cibo, solo oggi sono riuscito a fargli mangiare due bistecche tagliate a pezzettini piccoli.
La sua giornata la passa completamente sdraiato su un fianco e dorme.
Quando deve urinare; se faccio in tempo e me ne accorgo che è sveglio, allora lo sollevo e pian pianino lo aiuto ad andare in giardino, altrimenti ........
La veterinaria mi ha detto che i comandi che partono dal cervello non arrivano completi agli arti e quindi ha questa perdita d'equilibrio e l'incrociamento degli arti posteriori.
Mi ha dato una cura al cortisone, per tre giorni iniezioni sotto pelle ... per il momento posso solo dire che incrocia meno gli arti posteriori, beve tanta acqua, mangia solo se imboccato (poco), quando sta in piedi, rimane con il corpo appoggiato ai mobili e guarda come se fosse smarrito, poi cambia posizione camminando lentamente con affaticamento e si lascia cadere o in avanti o in dietro con un leggero tremore agli arti anteriori e purtroppo non riesce ad alzarsi da solo.
Sono disperato ..... com'è possibile tutto così all'improvviso? Posso fare altro?
Distinti saluti,
Vincenzo.
12/07/08 |
Gentile Vincenzo, è ben possibile “tutto così all’improvviso”. Alcune malattie, anche se presenti da molto tempo e anche se molto gravi, per apparire hanno bisogno di superare una soglia. Sono come gli iceberg, oppure se vuole un altro paragone sono some il vaso pieno d’acqua che non trabocca fino a quell’ultima goccia. |
Gentilissima dottoressa, il mio basset hound di 3 anni e' dimagrito molto nelle ultime settimane dopo le prime analisi ora gli hanno fatto un esame per accertare se si tratta della malattia di addison. Sono molto preoccupata il cane beve molto, dorme quasi tutto il tempo, mangia ma non ha molto appetito. I suoi occhi lacrimano e sono davvero sofferenti. Cosa posso fare mentre attendo i risultati? C'e'qualche farmaco da somministrargli nel frattempo?
Dato che prima aveva qualche kg in piu' lo nutriamo con Hill's prescription diet. Questo cibo andrebbe ora cambiato? C'e' qualcosa per tirarlo su? Come aiutarlo? Se si tratta di questa malattia e' rara? Grazie mille, spero che non abbia una crisi da quel che ho letto potrebbe essergli fatale! Grazie ancora Sabrina
13/07/08 |
Gentile Sabrina, capisco la sua ansia, ma queste domande vanno poste al veterinario che sta seguendo il cane. Di solito le analisi sono pronte velocemente, quindi questo “frattempo” è questione di uno o due giorni, trascorsi i quali si potranno impostare terapie specifiche. Se invece la situazione dovesse evolvere rapidamente e richiedere un trattamento di emergenza, prima cioè di avere l’esito degli esami, vi dovrete rivolgere immediatamente ad un veterinario dal vivo. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
Le scrivo per chiederle suggerimenti circa l'adozione di una dieta ipoproteica per il mio cane, un meticcio lupoide di 7 anni e mezzo, con diagnosi, in esito a prelievo bioptico endoscopico, di intolleranza alimentare legata ad enterite linfoplasmacellulare perciò da anni alimentato con formulazione a base di pesce serra e tapioca; e che, da qualche mese, a ripetute analisi, presenta creatininemia border- line ( variabile tra 1,2 e 1,7), azotemia nei parametri, urine con PH in aumento (7,5-8) e peso specifico in diminuzione (1020).
Un medico veterinario mi ha detto che non è necessaro cambiare dieta, un altro ha sostenuto che era necessario farlo subito ma tutte le formulazioni in commercio per le patologie renali contengono riso, alimento che ho provato a somministrare in aggiunta alla dieta ipoallergenica fin qui consumata ottenendo una immediata reazione avversa; ho allora provato, di mia iniziativa, ad aggiungere amido di fagiolo mung (vermicelli della c.d. soia verde), con bassissimo contenuto di proteine e di fosforo, e si è manifestata una pesante intolleranza quando ormai, dopo 20 giorni di introduzione progressiva del nuovo alimento in combinazione con diminuite quantità della dieta praticata, si era raggiunto quello che avrebbe dovuto esere il regime definitivo (circa 1200Kcal , proteine gr.38 circa al dì, peso del cane Kg. 19).
Cosa posso fare?
Non è preferibile intervenire ora che la situazione non si presenta ancora drammatica anzichè aspettare che peggiori? E' davvero sbagliata la ipotesi di integrare il cibo dietetico fin qui ben tollerato con un altro alimento per abbassare il livello complessivo delle proteine? E poichè sembra impossibile alimentare il cane con le formulazioni renali in commercio, devo rassegnarmi all'inevitabile?
La ringrazio,
Alberto
14/07/08 |
Gentile Alberto, per abbassare il livello proteico della razione senza cambiare fonti proteiche si può di diminuire la quantità di mangime attuale e sostituire la quota calorica così sottratta con mais e tapioca per neonati. E’ una soluzione talmente banale che forse le era già venuta in mente. Se vogliamo invece usare un mangime già formulato, allora naturalmente dobbiamo cambiare le fonti proteiche rispetto a quelle abituali, ma con HA Purina, che ha il contenuto proteico più vicino a quello delle diete per insufficienza renale, non dovrebbero verificarsi problemi o almeno è il mangime che nel suo caso ha meno probabilità di darle problemi di intolleranza (non c’è riso e la soia è idrolisata). Non volendo o non riuscendo affatto a modificare la razione attuale, infine, suggerisco di far eseguire l’esame SDS-Age sulle proteine urinarie e di somministrare l’ACE-inibitore (di solito enalapril o benazepril) in caso di proteinuria ad alto peso molecolare. In questo modo si annulleranno gli effetti della dieta iperproteica sulla funzionalità renale. Se al contrario l’esame SDS-Age non evidenzierà proteinuria ad alto peso molecolare, il suggerimento è di stare molto tranquillo e non preoccuparsi più di tanto. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
mi chiamo Mimma, ho una cagnetta di quattordici anni che da ieri batte i denti. Il mio veterinario mi ha detto di somministrarle del cortisone e di aspettare. Vorrei un suo parere a riguardo. Grazie
16/07/08 |
Gentile Mimma, purtroppo non posso esprimerle alcun parere specifico, perché la sua mail è troppo povera di elementi. Comunque, in generale, a volte si può somministrare del cortisone ad un cane molto anziano con sintomi neurologici. Cioè non vedo nella sua mail niente di “assolutamente sbagliato”. Le suggerisco di parlarne un po’ più approfonditamente con il suo veterinario. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima dottoressa, le scrivo perchè ho due gattini trovati il 5 luglio in una busta di plastica ai piedi di una scarpata ancora vivi e appena nati.Li ho portati subito dal veterinario che li ha lavati e rianimati a dovere ora però uno dei due (che ora hanno 14 giorni) ha iniziato a respirare male e secondo il veterinario sembra avere la cassa toracica schiacciata,la si sente palpando molto larga,ma non ha mai preso botte nè è caduto.Potrebbe avere preso una botta quando è stato gettato via?e secondo Lei è una cosa risolvibile con la crescita o no?Il gattino mangia volentieri fa le fusa e dorme normalmente ma si vede che respira allargando molto i fianchi e miagola più piano dell'altro.La ringrazio dell'attenzione. Cordiali saluti, Irene. San Vito di Cadore 18 luglio 2008 |
Gentile Irene, chieda al suo veterinario se non potrebbe trattarsi di un’ernia diaframmatica e se non fosse possibile eseguire un radiogramma del torace. Faccia sapere! Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa Bevere, ho letto che il suo cane è morto per emangiosarcoma splenico.
Vorrei pertanto raccontarLe la storia di Sole, principalmente per capire se noi o il veterinario abbiamo mancato in qualcosa nei suoi confronti. Premetto che Sole era nato il 25/06/1996.
Sole ha sempre goduto di ottima salute tranne che per un problema presentatosi nel 2005. Infatti aveva una forte dissenteria che non è passata col trattamento antibiotico (amoxicillina), ne con alimentazione a base di riso, pollo e verdure, nè con crocchette costosissime apposite per questi problemi. Dopo infinite prove alimentarì è stato trattato per parecchio tempo con mezzo pancreas di mucca crudo al giorno.
Dopo 6 - 7 mesi la dissenteria è scomparsa spontaneamnete come era venuta.
Verso fine 2007 il veterinario ha riscontrato un leggerissimo soffio al cuore prescrivendo mezza compressa di zinadril da 10 mg al giorno.
Poi ai primi di maggio del 2008 si è ripresentato il problema della dissenteria, curata con tre o quattro cicli di stomorgyl (30 mg al di) regrediva leggermente durante la cura e ripeggiorava alla sospensione.
Il due giugno le cose hanno iniziato a precipitare. Di primo mattino il cane non si reggeva più sulle zampe e abbiamo dovuto procedere con un ricovero d'urgenza, la diagnosi: insufficienza neurologtica arto post. sx.
risultati esami del sangue:
AST 95
ALT 82
ALP 85
GGT 2
BIRUBILINA TOTALE 0,46
COLESTEROLO 187
TRIGLICERIDI 2063 !!!!!!
BUN 93
CREATININA 1,71
GLUCOSIO 77
CALCIO 11,41
PROTEINE TOTALI 8,14
ALBUMINE 2.68
Dove il calcio risultava compatibile con una leggera insufficienza renale dovuta al soffio al cuore e la Bun era sballata a seguito del disumano valore dei trigliceridi.
Il veterinario esclusa l'ipotesi che il cane pasteggiasse a prosciutto e salame ha ipotizzato una intolleranza al formaggio che invece eravamo soliti somministrare giornalmente sebbene in piccole dosi (tipo una sottiletta, o una crosta di grana, o qualche cigliegina di mozzarella, sporadicamente yogurth e latte sempre in piccole dosi).
CURA:
-*DIETA A BASE DI FRUTTA, VERDURA POCO RISO, POCA PASTA E CARNE O CROCCHETTE A BASE DI CARNE, DOSE GIORNALIERA 450G (IL CANE PESAVA CIRCA 27-28 KG)
-*IN LABORATORIO VENIVANO SOMMINISTRATI 5 ML E.U. SOLUMEDROL 10 MG/KG E 2 ML E.U. CLINDAMICINA 10 MG/KG
-* A CASA: DELTACORTENE 10 MG 1,5 COMPRESSE AL GIORNO PER 5 GIORNI, POI PER ALTRI 5 GIORNI UNA COMPRESSA AL GIORNO, POI UNA OGNI DUE GIORNI PER 4 CICLI ED INFINE UNA OGNI 4 GIORNI PER 4 CICLI. 1,5 COMPRESSE DI VITAMINE E SEMPRE LO STOMORGYL.
Il cane si era ripreso veramente bene.
Poi improvvisamente abbiamo notato che il torace si era gonfiato enormemente, non defalcava più, faticava a far pipi, sembrava avesse dolori addominali.
Essendo domenica il veterinario ha prescritto buscopan per dolori addominali, kionakion in quanto ha notato una leggera anemia e un clistere per aiutarlo ad evacuare chiedendoci di tornare al lunedì per tutti gli esami clinici del caso.
Riscontrata tramite ecografia la presenza di liquido nel torace si tentava pur consapevoli dell'insufficienza renale di farlo urinare con: fortekor 2 cpr, furosemide, pochi fluidi (così è scritto sulla cartella) sia il lunedì che il martedì perchè dagli esami del sangue non appariva nulla che potesse far pensare a qualcosa di peggio, anzi anche i trigliceridi erano rientrati di molto (mi riservo di riscriverle perchè non sono ancora in possesso dei nuovi esami).
Avendo però i medici fatto varie analisi per riscontrare la presenza di patologie compatibili con il versamento toracico di liquidi, il martedì sera ci hanno detto che quasi certamente si trattava di un tumore alla milza.
Il mercoledì il cane è stato operato e la diagnosi: Emangiosarcoma splenico con esplosione della milza (quattro litri di sangue nel torace che hanno causato la forte anemia) e parecchi focolai di metastasi in tutto il corpo.
Il veterinario si è detto disposto ad asportare comunque la milza ma secondo lui il cane non poteva avere comunque più di 10-15 giorni di vita, e così il 16/07/2008 Sole è morto senza rivedere i suoi padroncini.
Il dottore ci ha assicurato che il tumore non ha niente a che vedere con i farmaci somministrati e con i problemi della dissenteria e della carenza neurologica alla zampa post. sx, dice inoltre che questo tipo di tumori si sviluppa molto velocemente anche in una decina di giorni e soprattutto non è ereditario (il Sole ci ha lasciato tre bellissimi cagnolini come suo ricordo).
Io Le chiedo, gentile dottoressa, tutto questo è vero? Possibile che questo tumore sia così devastante? E poi: è così diffuso? Esiste una profilassi preventiva? Può essere stato causato dai farmaci o dall'errata alimentazione, da crocchette fatte con chissà cosa per esempio? a fattori ambientali?
Grazie infinite.
( mi scuso perchè sono stata molto lunga)
Buona sera.
Rosy
19 luglio 2008 |
Gentile Rosy, avete fatto tutto quello che si poteva e non dovete avere rimpianti né rimorsi. Non avete alcuna colpa di quanto è successo e nessuno ha il potere di prevenire questa malattia. Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile D.ssa Nicoletta Bevere,
io e il mi bambino siamo di Civitavecchia e questa mattina e' morto il nostro criceto"Gino".
Ieri pomeriggio mio figlio lo ha trovato con un occhio gonfio e rosso sembra che l'occhio gli
usciva fuori dall'orbita occulare,ho preso in farmacia un collirio e la sera gli ho pulito
l'occhio con la fisiologica e messo una goccia di collirio.Questa mattina non aveva piu'
l'occhio rosso ma ancora gonfio ho ripetuto la procedura della sera,e poco dopo ho visto che
tremava come se avesse la febbre e da li' a un minuto si e' corricato su un fianco ed e'
morto.Ormai e' darti ma perfavore volevo sapere cosa pensa lei che sia stato e se ho sbagliato
qualcosa,come ad esempio a mettergli il collirio che magari ha in qualche modo messo in bocca e
lo ha avvelenato,oppure non so,se puo' dottoressa mi aiuti a capire,Grazie.
Angelo.
20 luglio 2008 |
Gentile Angelo non posso rispondere alla sua domanda circa l’intossicazione perché non conosco il peso del criceto né il principio attivo del collirio somministrato. Tuttavia la posso in parte rassicurare dicendole che questi piccoli animali hanno una vita molto breve e, dopo una certa età, manifestano malattie dal decorso assai rapido che improvvisamente portano a morte, nonostante solo pochi giorni prima l’animale sembrasse star bene. Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dottoressa, ho un gatto rosso europeo bellissimo di circa 6 anni castrato che anche se un pò sovrappeso gode di buona salute, dallo scorso anno sempre in estate, inizia a leccarsi la pancia in prossimità delle zampe posteriore che diventa completamente glabra, poi questo inverno il pelo è ricresciuto e da circa un mese e mezzo è iniziato nuovamente il fenomeno, il veterinaio dice che alcuni animali hanno questa tendenza inspiegabile, e alcuni vengono trattati con ormoni. Io per il momento mi sono opposta a questa terapia e ho cercato di associare a questo comportamento delle cause, è possibile che questo accada in prossimita della somministrazione del Frontline Combo che gli viene messo soltanto l'estate ?... infatti quest'anno gli è stato somministrato il 30 maggio e il gatto ha iniziato ad avere questo problema poco dopo. Ora devo portarlo in campagna e non so se somministratre di nuovo il prodotto o passare ad un altro che abbia dei componenti diversi,quando era più piccolo ad esempio usavamo lo Stronghold (selamectin) che non gli dava nessun problema, ma sempre il veterinaio dice che è un prodotto superato che non lo mette a riparo da altri parassiti quali acari ed altro... Lei che ne pensa e cosa mi consiglia.
La ringrazio
annamari da roma
20 luglio 2008 |
Gentile Annamaria, provi pure a cambiare antiparassitario, ma se il problema dovesse persistere bisognerebbe prendere in considerazione alcune cause di prurito cutaneo del gatto come l’intolleranza alimentare e l’atopia. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
io ho un carlino di quasi 4 mesi.. spesso la sera sembra che starnuti e poi quasi si affoga e non capisco il motivo.. il mio veterinario ora gli ha prescritto delle gocce per il raffreddore ma dopo 5 giorni ancora niente.. è una cosa strana oppure il raffreddore davvero puo portare a questo? perchè davvero nonn capisco cosa può essere.. grazie
21 luglio 2008 |
Gentile signore o signora, i carlini possono produrre molti diversi rumori respiratori, ognuno dei quali origina dal “comportamento anomalo” (per capirci) di uno specifico tratto delle vie respiratorie e dalle turbolenze che vengono prodotte al passaggio dell’aria in quel tratto. Ad ogni tipo di rumore cioè corrisponde una localizzazione anatomica diversa. Ad esempio, lo starnuto è un rumore molto specifico che localizza il problema a livello delle cavità nasali. Al contrario il “si affoga” non mi dice niente e quindi non la posso aiutare a capire come mai il suo carlino produca questo rumore. Secondo me lei dovrebbe parlare meglio con il suo veterinario, farsi spiegare quale sia la diagnosi di sospetto e che cosa ci sia da aspettarsi da questa terapia a base di “gocce”, di nuovo troppo vaga perché io possa capire di cosa si tratta. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa, sono Adriana, l'anno scorso ho trovato un dalmata femmina ridotta in pessime condizioni, con l'aiuto del veterinario e tanto amore e pazienza l'abbiamo curata e si era perfettamente ripresa, fino alla settimana scorsa... Ha iniziato con l'avere un ciclo mestruale troppo abbondante, tanto che siamo dovuti ricorrere a degli anti-emorraggici, poi, fortemente debilitata, abbiamo cominciato a darle delle vitamine, ma la situazione è precipitata giovedì, quando ispezionandole la bocca, le abbiamo trovato le gengive piene di pus (che fino a 2 giorni prima, come ha constatato anche il veterinario, non aveva). Ora la alimentiamo con le flebo e le stiamo somministrando un anti batterico, ma non da segni di miglioramento. Il veterinario dice che si tratta di stomatite... Lei cosa ne pensa?
21 luglio 2008
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Gentile Adriana, non riesco proprio a vedere alcuna relazione tra la malattia periodontale e l’emorragia vaginale, a parte il fatto che in un animale molto malato l’improvviso aggravamento di una periodontopatia denuncia semplicemente la caduta delle difese immunitarie locali e il venir meno dell’azione meccanica di “pulizia” esercitata dalla usuale attività masticatoria di un cane che si alimenta normalmente. Inoltre non credo che il cane possa essere curato senza che prima venga compresa l’origine dell’emorragia o dello scolo vaginale, il quale potrebbe derivare da una piometra oppure da una neoformazione ulcerata a livello delle vie genitali inferiori. A volte per capire basta una buona visita, altre volte ci si deve aiutare con esami collaterali (esame citologico dello scolo, radiografia addominale, ecografia addominale, colposcopia). Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, la ringrazio molto del suggerimento, il vetrinario ha detto che il gattino è ancora piccolo perchè con una radiografia si possa vedere qualcosa (oggi hanno 17 giorni),intanto aspettiamo un pochino e mi ha consigliato di somministare delle vitamine. Il gattino sta bene mangia volentierie fa i bisogni regolarmente,dorme tranquillamente a parte la solita difficoltà di respiro. Secondo lei è possibile che crescendo migliori? E se si trattasse di ernia diaframmatica che cosa si potrebbe fare? Grazie ancora, Cordiali saluti Irene 21 luglio 2008 |
Gentile Irene, mi dispiace ma poiché so che con gli strumenti adeguati si può ottenere una buona immagine radiografica del diaframma anche in un gattino di 17 giorni, non ho altri suggerimenti da darle che fare questo piccolo esame e togliersi definitivamente il dubbio. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, la mia cucciola di beagle di 6 mesi ha subito una forte contusione domestica causata da una porta scorrevole azionata da mia moglie, che, accidentalmente le ha colpito il fianco. La cagnolina sta apparentemente bene (corre, salta e gioca). Mangia e dorme con regolarità. Non ci sono state emorragie. Il fatto è avvenuto 2 giorni fa. Occorre uno scrupolo ulteriore, i.e. bisogna considerare l'ipotesi di qualche radiografia per verificare lo stato delle costole? C'è il pericolo di emorragie interne? A palpazioni di costole, fianchi e addome non guaisce, ne mugugna. Scusi l'apprensione, ma è il mio primo cane e le voglio un mondo di bene. Grazie 1000. Diego 22 luglio 2008 |
Gentile Diego, non mi sembra che ci sia niente di cui preoccuparsi, ma in ogni caso l’unico modo per essere sicuri che il cane stia bene è portarlo da un veterinario per una visita. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dott.ssa Bevere, al nostro cane di razza meticcio di 10 anni (20 kg) è stato diagnosticato a fine 2005 una brutta insufficienza renale, forse dovuta ad un avvelenamento da metalli pesanti. Pippo, questo è il suo nome, era entrato a far parte della nostra famiglia nel 2003, dopo che aveva vissuto quasi selvatico nella golena del Po, quindi bevendo acqua fortemente inquinata. Dopo varie sedute di flebo e con una terapia a base di VMP e Fortekor 5, Pippo si era ripreso bene anche se i valori della creatinina non sono mai scesi sotto ai 3.00, ma il cane era allegro e anche se non impazziva per la pappa, qualcosa mangiava. A luglio dell'anno scorso però i valori della creatinina e dell'azotemia però hanno incominciato nuovamente ad alzarsi e così il veterinario ci ha consigliato nuovamente delle flebo, prima una volta alla settimana, poi due volte ed infine tre. Ma i valori comunque aumentavano. Ovviamente il cane, che apparentemente stava benone, era sempre più avvilito. Abbiamo così deciso in famiglia di evitare al cane ulteriori torture, dato che non si poteva spiegare ad un animale perché lo si abbandona in una gabbia con degli estranei per tutto un giorno dalle 9 alle 17 un giorno sì e un giorno no! Il veterinario ha concordato con noi che era meglio per la salute psichica di Pippo di non continuare con le terapie in flebo e ci ha dato la seguente terapia via orale: 2 cps di VMP 2 cps di Omega 3 1 cps di Fortekor 5 1 cps di Carcitriolo 0.03 In caso di nausea Zimox 500, ½ cps Inoltre abbiamo aggiunto una terapia omeopatica: GALIUM HEEL SOLIDAGO COMPOSITUM Fino a un mese fa il cane stava benissimo, ma improvvisamente ha avuto un calo. Ha cominciato ad avere dapprima diarrea e poi vomito (bloccato con iniezioni di ranitidina - non ricordo bene il nome). Adesso non vuole più mangiare, lo nutriamo con degli omogeneizzati, ma a parte le poche forze che ha, il cane dimostra ancora voglia di uscire, di andare in campagna. Mi hanno detto che se avesse una forte insufficienza renale, dovrebbe fare fatica a fare pipì e avere gli occhi gialli, invece tutto questo non accade. Le ultime analisi, effettuate il 27 febbraio scorso, davano i seguenti risultati con parametri fuori dalla norma: RBC 4.60 HCT 34.5% LYM 0.43 GLUCOSIO 73 AZOTEMIA 320 CREATININA 5.52 BIL. TOTALE 0.67 FOSFORO 6.32 ALT 59 AMILASI 15873 Possiamo fare ancora qualcosa per lui? C'è qualche altra terapia che possiamo dargli? Il nostro veterinario ormai si è arreso, a parte le flebo che però, dice, servono a poco. La ringrazio comunque per qualunque consiglio possa darci e le porgo cordiali saluti. Silvia - Rovigo 22 luglio 2008 |
Cara Silvia, purtroppo come vi è stato detto la prognosi è infausta. Questo però non vuol dire che bisogna arrendersi, ma vuol dire che bisogna cambiare prospettiva. Dovete essere molto forti e molto bravi nell’aiutare Pippo ad attraversare questo difficile periodo. La vostra tensione deve essere rivolta non tanto alla ricerca di una cura miracolosa che possa salvare la vita di Pippo, ma piuttosto all’attuazione di una serie di numerose piccole cure e attenzioni che ne possano migliorare la qualità di vita, aiutando sia voi sia il cane a trascorrere nel modo migliore possibile questa fase e dandovi il tempo per prepararvi al distacco. La fluidoterapia per via endovenosa è assolutamente necessaria in alcuni casi, ma deve essere limitata a brevi periodi. In caso di insufficienza renale cronica la fluidoterapia invece deve essere eseguita tutti i giorni per tutta la vita: non per un breve periodo. Inoltre, visto che lo scopo delle cure è quello di migliorare la qualità di vita, non si può credere che tenere un cane in gabbia tutto il giorno per fare la fluidoterapia endovenosa, rispetti questo obiettivo. Continuate assolutamente a curare il vostro cane con le ipodermoclisi giornaliere, gli indispensabili gastroprotettori (inibitori di pompa) e gli antiemetici (metoclopramide), passate con lui tutto il tempo che potete e fategli tutte le coccole del mondo. Non costringetelo a mangiare se proprio non vuole e non litigate con lui per dargli tutte quelle compresse. Siategli vicini, amici, solidali e quando verrà il momento (sarà lui a farvelo capire) aiutatelo ad andarsene senza troppo patire. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere
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Buona sera Dottoressa, l'11 giugno ho salvato due cuccioli di cane di circa 2 mesi dalla strada dove sarebbero stati certamente investiti o chissà che!!! la femmina è forte e sana mentre il maschio, è meno forte e meno sano ed io me ne innamoro fortemente. Vomita quando mangia e così lo portiamo dal veterinario. Plasil e gaviscon la cura...migliora ma di poco. La femmina cresce lui no...di nuovo dal veterinario si presuppone un mega esofago... Facciamo le lastre le quali ahimè confermano il mega esofago...ma proprio mega!!! non cè nulla da fare, mi dicono. Amos è intelligente, dolce, profondo come solo (o quasi) gli esseri viventi sofferenti sanno essere. Io cerco di dargli tutte le coccole possibili e lo vizio per quello che posso. Ora, dopo essermi documetnata un pò, cerco di gestirlo facendolo mangiare liquidi (creme di riso ed omogenizzati) 3/4 volte al dì tenendolo in pedi il + possibile; và meglio ed il plasil lo tengo pronto per situazioni di emergenza ma lo butta così giù che cerco in tutti i modi non non farglielo. Mi anno detto che l esofago se pieno comprime polmoni e cuore. Mi hanno detto che è destinato a morire...è vero? potrebbe vivere per un pò ma non si può dire quanto. ma io dico se tutto sta a gestire la deglutizione ecc...perchè deve morire? La prego mi dia più consigli possibili per tenerlo in vita e per farlo star bene nonostante il suo problema. La ringrazio infinitamente Angela (Bari) 22 luglio 2008 |
Gentile Angela, il megaesofago può avere diverse cause e in qualche caso è trattabile chirurgicamente, quindi fino a che non si capisce da cosa sia determinata la malattia non si può dire che il cane sia destinato a morire. Al posto del Plasil può provare il Peridon. Vada avanti ad alimentarlo in piedi e a tenerlo sollevato per 10-15 minuti dopo ogni pasto. Non si arrenda. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa Bevere, Le scrivo per i problemi della mia gatta Miù di circa 6 anni. Sterilizzata verso i sei mesi, prima del primo calore, ha condotto e conduce una vita domestica,con piena libertà di uscire da casa e rientrare quando vuole. E' poco socievole con gli altri gatti, per cui penso che non abbia avuto molti contatti con loro, anche se nella zona dove abito ( provincia di Catania) ci sono molti giardini privati e molti gatti, randagi e domestici. Nel mese di maggio, per una banale congiuntivite, l'ho portata dal Veterinario, e ho chiesto un controllo generale dello stato di salute. Dalle analisi sono risultati i seguenti valori: Urea 83 mg/dl Creatinina 1.95 mg/dl GOT 18 U/l GPT 31 U/l Emocromo: Leucociti: 15.1 K/uL eritrociti 7.78 M/uL emoglobina 11.2 g/dl ematocrito 34.1 % MCV 44 fl MCH 14.4 Pg MCHC 32.8 g/dL RDW 14.6% Plt 168 K/uL MPV11.1 fL Pct 0.186L % Protidogramma: Albumina 37.6% 4.37 g/dL Alfa1 1.3% 0.15 g/dL Alfa 2 25.8% 2.99 g/dL Beta 1 8.9 % 1.03 g/dL Beta 2 8.8% 1.02 g/dL Gamma 17.6% 2.04 g/dL Proteine Totali 11.60 g/dL Rapporto A/G 0.60 La Veterinaria ha diagnosticato un'insufficienza renale ed un processo infiammatorio in atto. Di conseguenza ha prescritto alla gatta Miù il Fortekor 250 mg ( la gatta pesa 4 Kg), le gocce Omega Pet, lo sciroppo Immunodine e la pasta VMP. oltre a cambiare regime alimentare: ora mangia Hill's K/D. Dopo un mese abbiamo fatto un prelievo di controllo, soltanto l'urea, che è risultata 30.9 mg/dl, e la creatinina, 1.93 mg/dl. La dottoressa ha prescritto un altro mese di Fortekor, alla fine del quale abbiamo fatto un ulteriore controllo, con i seguenti risultati: Urea 81.4 mg/dl Creatinina 2.43mg/dl GOT 18.3 U/l GPT 49.4U/l Fosfatasi alcalina 65.81 UI/L Protidogramma: Albumina 35.8% 2.94 g/dL Alfa1 1.4% 0.11 g/dL Alfa 2 9.3% 0.76 g/dL Beta1 9.3 % 0.76 g/dL Beta 2 12.8% 1.05 g/dL Gamma 31.4% 2.58 g/dL Proteine Totali 8.20 g/dL Rapporto A/G 0.56 E' stato una brutta sorpresa, perchè io e mio marito pensavamo che stesse guarendo, e che sarebbe bastato tenere sotto controllo l'alimentazione e farle qualche ciclo di Fortekor periodicamente: invece la Dottoressa ha detto che oltre l'insufficienza renale, è presente un malattia virale in fase di cronocizzazione, che potrebbe anche essere FIP, e ha prescritto nuovamente le stesse medicine, raccomandando di dare al gatto anche gli immunostimolanti ( che nel primo mese di cura avevamo avuto difficoltà a somministrare). Ora, Le scrivo per avere un ulteriore parere sullo stato di salute del mio gatto, nonostante io mi fidi della Veterinaria che lo sta seguendo. Soprattutto, io e mio marito ci chiediamo che decorso possa avere la malattia di Miù, e in quanto tempo peggiorerà? Perchè teniamo tanto a lei, e volgiamo che finchè sarà possibile, la qualità della sua vita sia elevata come penso sia stata fino ad ora. Allo stato attuale Miù non presenta sintomi di sofferenza: beve un po', ma meno di due mesi fa' ( ma siamo anche in Sicilia, dove le temperature estive sono elevate) e dorme molto( ma è sempre stata pigra!). Le chiedo scusa se la mia email risulta noiosa e lunga, ma ho cercato di farle un quadro il più possibile ampio della situazione. Colgo l'occasione pe complimentarmi per la Sua rubrica di posta. Ho letto molte delle Sue risposte con grande interesse. A presto, Marisa F. 22 luglio 2008 |
Gentile Marisa, ogni tanto anche io mi imbatto in casi come questo, i quali sono un po’ dei rebus. Bisognerebbe eseguire screening a tappeto per trovare la causa dell’infiammazione cronica: fare decine di esami tra sierologia e PCR, con il rischio di non trovare un bel niente (bartonella, chlamidia, toxoplasma, FIV, FeLV, coronavirus, forse qualche erlichia che colpisce il gatto, o altro ancora). Io, che sono molto poco incline a disperdere inutilmente le risorse economiche del cliente, in questi gatti personalmente mi comporto così: smetto di somministrare le vaccinazioni annuali (al massimo li vaccino ogni 3-4 anni), insisto con gli acidi grassi e continuo con la dieta per insufficienza renale. |
ciao sono erika da cepagatti (pescara) abbiamo preso un cucciolo di pastore tedesco di due mesi da quasi un mese ed io e mio marito abbiamo paura che possa essere affetto da displasia (é la nostra prima esperienza)lo vediamo debole nel posteriore e anche più magro,cosa possiamo fare per toglierci i dubbi? quali sono i sintomi?come possiamo stare tranquilli per il nostro rex? 22 luglio 2008 |
Gentile Erika, quando Rex avrà compiuto un anno potrà se vuole sottoporlo ad un radiogramma del bacino in sedazione profonda o in anestesia generale. Se il cane nel frattempo dovesse iniziare a zoppicare allora invece lo porterà da un veterinario per localizzare con una visita la sede algica ed eventualmente per eseguire delle radiografie anche prima dell’anno di età. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve, ho una gatta razza europea di 14 anni. E' sempre stata bene fino a tre mesi fa quando piano piano ha cominciato a starnutire e ad avere secrezioni oculari e nasali. Il veterinario mi ha prescritto dell'aerosol antibiotico visto che quello orale era impossibile darglielo, ma i sintomi non sono passati. Allora è stata sedata per visitarla meglio e verificare che non avesse qualche problema nella cavità orale. Tutto negativo. Esami del sangue buoni. Le è stato allora somministrato del cortisone depomedrol intramuscolo e a poco a poco i sintomi sono scomparsi. Trascorsi però i 15 giorni di copertura del cortisone i sintomi ritornano. Starnutisce meno di prima ma si riempie velocemente di muco tanto da non poter neppure miagolare o respirare. Ora sono 4 volte che fa il cortisone. Il mio veterinario ritiene che si tratti di allergia a qualcosa ma è possibile che il cortisone nasconda in realtà qualche altra patologia con gli stessi sintomi? La prego di darmi la sua opinione e di consigliarmi magari qualche altro esame particolare. La ringrazio 22 luglio 2008 |
Gentile signora o signore, sì è possibile. Purtroppo però le indagini che si possono fare in queste situazioni, allo scopo di arrivare ad una diagnosi certa, meritano di essere ben soppesate, prima di essere intraprese. Si tratta infatti di sottoporre l’animale ad una rinoscopia con biopsia ed eventualmente alla tac delle cavità nasali. Il suo veterinario le potrà spiegare i dettagli dell’iter diagnostico, di modo che voi possiate decidere se percorrerlo oppure no. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buongiorno,ieri ho portato il gatto dal veterinario.quello dove andavo prima non cìè più,cosi lo portato da uno nuovo.Lo portato perchè tossiva e mi hanno detto che si tratta di una tracheite.Il problema è che gli hanno trovato una pallina di grasso di colore viola scuro vicino all'orecchio e mi hanno detto che potrebbe trattarsi di un tumore.Cosi,seguendo il consiglio del veterinario, tra due giorni la faccio operare per toglierlo e farlo esaminare. Il problema è che non conoscendo il veterinario non sò se stò facendo la cosa giusta....la gatta ha quasi 10 anni...Può gentilmente darmi consigli in merito?....Grazie
Wainer
24 luglio 2008 |
Gentile Wainer, il mio parere è che prima di proporle l’escissione chirurgica si sarebbe dovuto sottoporre la lesione all’esame citologico (rapido, indolore, economico, si fa nel gatto sveglio e dà informazioni preliminari sul tipo di lesione). In secondo luogo mi sembra che la decisione di mettere in anestesia generale un gatto anziano con tosse dovrebbe essere presa solo se l’intervento fosse davvero urgente e necessario, cosa che nel suo caso non mi sembra probabile. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, le scrivo per avere consigli! inizio con il dirle che ho 2 cani,una femmina di 10 anni,e un jack russel maschio di 6;ma non è il comportamento della femmina a preoccuparmi.Il maschio si comporta in diversi modi,con gli umani è molto sottomesso,mentre con i suoi simili ha un atteggiamento dominante,ad esempio quando lo porto a fare delle passeggiate,non si sa mai come reagisce se vede un cane,a volte è pacifico,e a volte ringhia e cerca di mordere l'altro!oppure cerca in ogni modo di sottomettere,o montare la cagnolina(sterilizzata).Ecco è questo il problema,anche perchè a breve arriverà un terzo cane,una cagnolina di 3 mesi,e sono molto in ansia,perchè non so come reagirà il mio cane!ho paura che provi ad accoppiarsi,o farle del male.il mio veterinario mi ha detto di non preoccuparmi,perchè è ancora troppo piccola,ma l'altro giorno una mia amica ha portato a casa mia un volpino femmina di 2 mesi,e lui aveva 1 atteggiamento strano:non sembrava affatto scocciato,aveva la coda dritta e ferma,le orecchie tirate indietro e cercava di poggiarle il muso addosso..la cagnolina si è sdraiata a pancia in sù,in segno di sottomissione,ma lui ha continuato,la seguiva,la annusava,e ad un certo punto l'ha pure spaventata! allora ho fatto delle ricerche,e ho comprato 1 libro..ho letto che si può usare temporaneamente(in caso di castrazione) il gelsemio, un preparato omeopatico..è vero? la prego mi aiuti!risponda alla mia domanda...grazie mille!! virgina. 24 luglio 2008 |
Gentile Virginia, la monta del cane maschio non ha sempre finalità riproduttive e il suo cane non ha nessuna intenzione di accoppiarsi davvero con un cucciolo di due mesi. Si tratta infatti non di monta sessuale ma di monta gerarchica o monta sociale: serve per dire “guarda che qui comando io”. Le consiglio di leggere questo semplice articolo ed ventualmente in seguito, se vuole, di valutare la possibilità di farsi aiutare da un comportamentalista veterinario. |
Cara Dottoressa io ho un pitt-bull che ha quasi dieci anni e circa 8 mesi fa gli è uscita una piccola pallina sulla zampa sinistra. Il mio veterinario disse che era un cuscinetto che andava riportato all'interno anche da noi manualmente. Oggi dopo 8 mesi tale pallina è diventata più grande e tramite un esame citologico è stato diagniosticato un mastocistoma. Abbiamo fatto per adesso una radiografia al fegato, milza e un torace,apparentemente non è uscito niente di particolare anche se leggermente la milza ingrossata. Adesso dovrei recarmi li la settimana prossima a fare l'ago aspirato sia al linfonodo della gamba e al midollo. Nel caso in cui non vi fossero ramificazioni vorrebbero operarlo subito. Adesso io vorrei un aiuto disperato per una serie di motivi: Essendo il mastocistoma collocato sulla zamba e diciamo di dimensioni considerevoli (come una noce) è vero che sarà molto difficile eliminare del tutto tutte le cellule tumorali senza amputare la gamba col rischio che si riformi il mastocistoma? è vero che il post operatorio è molto complicato e sofferente per il cane per via della non facile sanabilità della ferita molto ampia che andrebbe a fare il chirurgo? In più informandomi ho saputo che alcuni mastocitomi potrebbero essere in qualsiasi parte del cane e non essere visti dalle radiografie, e in alcuni casi cani con lo stesso problema del mio che hanno vissuto per altri 3 o 4 anni senza operazione. A questo punto dottoressa io mi trovo davanti ad una scelta operare il cane con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare o non operarlo e farlo vivere cosi visto che ha quasi 10 anni e poi è in gran forma. Dottoressa la prego mi dia un consiglio io non riesco a decidere per lui , lei cosa mi consiglia di fare ? La ringrazio infinitamente David C. 25 luglio 2008 |
Gentile David, purtroppo il mastocitoma andrebbe asportato con un margine di tessuto sano di 3 cm, ma nel suo caso questo forse non sarà possibile. Ciò non vuol dire che sia consigliabile amputare l’arto già in prima istanza. Conviene invece asportare (come si riesce) il tumore e farne analizzare i margini: se i margini non saranno infiltrati di cellule tumorali vuol dire che la neoplasia è stata rimossa completamente. Se al contrario i margini saranno infiltrati, allora ci sarà la possibilità di scegliere tra varie opzioni terapeutiche: revisione chirurgica, elettrochemoterapia, chemoterapia metronomica, chemoterapia vera e propria, radioterapia e infine anche (se proprio lo si ritiene indispensabile) l’amputazione dell’arto. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Egregio dottore, le scrivo per il mio "nano" un pastore tedesco di 11 anni di nuoro in sardegna. Lui vive con me da sempre in casa e l'ho sempre curato al meglio, infatti il piccolo soffre di intolleranze alimentari che sfociano in vere e proprie piaghe o eczema umido del pastore tedesco. Inizialmente non sapevo come alimentare correttamente un cane (avevamo un altro pastore tedesco che ha sempre mangiato quello che mangiavamo noi), quindi essendo sensibile a certi alimenti gli ha creato diversi problemi. Ora tengo la malattia sotto controllo con mangimi ippoallergenici crocchette e umido ma mi preoccupa il fatto che comunque ha difficoltà a defecare e ha l'ano molto gonfio. Come posso risolvere il suo problema? la ringrazio in anticipo distinti saluti Maurizio Cardoville 25 luglio 2008 |
Gentile Maurizio, bisogna capire con una visita se la difficoltà nella defecazione è da imputare ad una patologia della regione ano-rettale (fistole perianali, neoformazioni, patologie dei sacchi paranali), o se può derivare da una patologia prostatica. In base all’esito della visita si potranno decidere le ulteriori indagini eventualmente necessarie e la terapia. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dottoressa, innanzitutto volevo ringraziarla per la sua e-mail che ha riacceso in me la speranza. Volevo poi aggiungere che i dottori che l hanno visitato hanno detto che ha un megaesofago davvero grande e non operabile in quanto non risolveremmo il problema. L'esofago è molto largo dall'inizio alla fine con una curva nella parte inferiore dove il cibo si sofferma e fermenta e hanno notato che poco cibo passa poi nello stomaco. (ma all'ora non sapevo di doverlo tenere in piedi). la parte posteriore del suo corpicino è sempre molto piccola. Proverò con il peridon, ma mi dica, sempre iniezioni? Inoltre è importante che gli dia cibo liquido? potrei inserire nella sua alimentazione della pastina e qualcosa di + solido? è importante la quantità? intendo, posso dargli da mangiare 2 volte al gg calcolando circa 150 gr a volta? noto che ha il desiderio di cibo duro; potrei comprargli delle ossa da masticare? mi scusi per il disturbo e confido nelle sue risposte. Grazie Angela (Bari) 25 luglio 2008 |
Gentile Angela, a volte il megaesofago è causato da anomalie dell’anello vascolare che possono essere rimosse, risolvendo il problema. E’ per questo che una accurata diagnosi anatomica sulle cause del megaesofago risulta fondamentale. Per quanto riguarda il cibo, la somministrazione può essere umida o secca. Le quantità di alimento e l’apporto calorico devono essere adeguate a garantire la crescita dell’animale. Se è presente molto rigurgito e il cane è sempre affamato conviene usare una dieta ipercalorica ad uso veterinario: pastina e ossa da masticare non vanno bene per un cane con una malattia così grave. Se si vogliono avere le migliori probabilità di salvare il cane l’ideale sarebbe prendere contatto con un gastroenterologo veterinario, di modo che insieme possiate pianificare meglio l’iter diagnostico e quello terapeutico da seguire. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno Dott.ssa, 25 luglio 2008 |
Gentile Marika, “molto semplice” non lo so: più si semplifica, più si perdono informazioni. Comunque: carcinoma infiltrante di grado 1 vuole dire che è stato asportato un tumore mammario di tipo maligno con uno stadio istologico intermedio. Cioè è maligno, sì, ma non appare troppo cattivo, localmente; la presenza di iperplasia indica inoltre che attualmente il cane presenta un fattore predisponente allo sviluppo di altri tumori mammari. Gli altri noduli asportati appaiono benigni e isolati. Non si sa nulla dei margini del carcinoma (cioè non leggo che i margini attorno al tumore asportato sono stati analizzati e sono risultati indenni) e niente del linfonodo. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma dottoressa,sono a scriverLe questa mail, perchè sono disperata.Mi chiamo Cinzia,e da un anno e mezzo ho acquistato un delizioso meticcio,Attila,(pinscher incrociato con jack rusell).Tutto filava liscio,fino a quando ,lo scorso anno,esattamente a giugno,quando Attila aveva circa 6 mesi,io e mio marito ci accorgemmo che le zampine posteriori si muovevano in modo scoordinato.Col passar dei giorni,addirittura cominciava a perderci anche la forza.Il nostro medico veterinario ci fece fare subito alcuni esami del sangue, delle feci,una radiografia,ma non c'era niente di anomalo.Io e mio marito lo portammo presso la clinica veterinaria Roma sud,dove gli eseguirono,la tac e l'esame del liquido rachide-cervicale.Anche qui nulla nulla come diagnosi,ma il neurologo,ci disse che questa forma di atassia poteva dipendere o da forme ereditarie o da un virus contratto da piccolo.Le prime cure somministrategli,furono il deltacortene,poi il clindacyn e ora si sta provando con un quarto di aspirinetta,ma con nessun risultato apprezzabile.Ora la sua atassia è notevolmente peggiorata,non sale più neanche gli scalini,bisogna sorreggerlo quando fa i bisogni,poichè non reggendosi ci casca sopra e Le lascio immaginare!!! Il problema più grave è che mentre fino a qualche settimana o giorno fa,lo si poteva tenere sul balcone(l'unico posto dove non scivolava più di tanto),ora anche lì non sta più in piedi,ed è tutto un continuo trascinarsi,sia a casa che sul balcone,fa pena solo a guardarlo,anche perchè ha tanta voglia di giocare,ma rischia di farsi male.Non so che fare,anche perchè a giorni dovrò anche cambiare casa e nell'altra dove andrò, oltre a non esserci un balcone,ho il pavimento in marmo e non oso neanche pensare come si trascinerebbe lì.Vorrei tanto un Suo parere su come poter andare avanti con il mio Attila,per dargli un attimo di tranquillità,per poterlo vedere tenersi ben saldo sulle sue zampette a giocare con i suoi amichetti. . . . .Mi dica Lei cosa posso fare,grazie di cuore anche solo per avermi letta!
Un saluto,sperando al meglio.
25 luglio 2008 |
Gentile Cinzia, guarire il suo cane certo è una cosa molto complicata, forse impossibile. Allora, cambiamo prospettiva: risolviamo il suo problema. Qual è questo problema? E’ la mobilità. Lei deve soltanto risolvere il problema della mobilità del suo cane, e questa è una cosa molto molto facile. Come? Con un carrello per animali disabili. Li fabbricano un po’ in tutto il mondo, si vendono tramite internet oppure attraverso la rete di distribuzione dei dispositivi medici veterinari. Dieci anni fa mi capitava di vederne alcuni fabbricati su misura grazie a proprietari estremamente motivati che riuscivano a mettere insieme competenze diverse (un po’ di sartoria, un po’ di meccanica, un po’ di inventiva) allo scopo di far tornare a correre nei prati il loro amato cane. Ora il mercato offre decine di modelli: alcuni permettono all’animale di essere così libero da potersi anche sdraiare e alzare da solo. Non si faccia tradire dalle apparenze: il marmo sarà una superficie dove scivolare senza cadere e i prati torneranno ad essere luoghi dove correre liberamente. Deve solo cambiare punto di vista e dare un’occhiata a queste foto di cani felici. http://www.dogmobile-online.com/ Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, 26 luglio 2008 |
Gentile Gabriella, sono passati 7-8 mesi dall’ecografia e mi sembra che ci siano tutte le indicazioni per ripetere l’esame. Le suggerisco quindi di continuare a seguire i consigli della sua veterinaria. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentile dott.ssa ho un micio di 7 anni e venerdi ci hanno diagnosticato dopo ecografia e ago aspirato un tumore al intestino e piu precisamente un linfoma. ci hanno detto che non è operabile. siamo disperati stava bene e ad un tratto (circa 1 mese ) ha iniziato ad essere mogio e vomitare qualche volta....abbiamo deicso per un controllo di routine di botto la tragica notizia ora faremo cortisone per alleviare un pochino le sofferenze ma lei quanto crede potremmo ancora stare con lui? grazie mille Isabella 28 luglio 2008 |
Gentile Isabella, l’aspettativa di vita media (calcolata sulla popolazione di gatti affetti da linfoma e trattati con chemioterapia) è di circa 6 mesi. Un risultato davvero poco incoraggiante. Tuttavia bisogna sapere che questa è una media: vuol dire che alcuni gatti non rispondono affatto alla chemioterapia e vivono poche settimane soltanto, mentre altri gatti rispondono molto bene al trattamento, superando il traguardo dei due anni di sopravvivenza. Poiché non c’è praticamente alcun indicatore circa il grado con il quale un gatto affetto da linfoma risponderà alla chemio, l’unica è provare. Dovete chiedere al vostro veterinario di mettervi in contatto con un oncologo il quale vi spiegherà nei dettagli il trattamento. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Signora, sono a Torino, e ho un caro amico con un cane, taglia media, incrocio Labrador-lupo, di 8 anni. Gli e' stato diagnosticato un edenocarcinoma apocrino con aspetti solido cistici. Il cane ha una grossa "gnocca" sul fianco destro, del volume di una pallina da golf, e due davanti, una alla base della zampa sinistra e una piu' o meno nella stessa posizione, a destra. La veterinaria non si pronuncia sulle possibilità di cura o di intervento sul cane, ci ha consigliato un oncologo che lo vedrà forse venerdi' 1 agosto. Vorrei sinceramente sapere da Lei come stanno le cose, se è impensabile intervenire con successo, o se qualche speranza è ragionevole. O se operarlo significa solo fargli subire lo stress dell'intervento, senza fermare il processo. Era un cane allegro e vivace, oltre che di buon appetito e con molte energie, ora e' sempre stanco, non mangia nulla, se non biscotti o leccornie dalla mano del padrone o mia, e' debole, barcolla mentre cammina. E' magrissimo. E' una vera sofferenza vederlo. La veterinaria dice che fargli flebo per nutrirlo e' inutile, perche' nutrirebbe solo il tumore. La prego di darmi un parere sincero! La ringrazio moltissimo Geppi M. 28 luglio 2008 |
Gentile Geppi, purtroppo quando le condizioni generali di un cane sono così gravemente compromesse è impensabile che la rimozione di una neoplasia cutanea determini il ripristino del normale stato di salute. C’è qualche altra cosa che non va, al di là di queste due o tre neoformazioni cutanee, sulle quali la sua mail si concentra. Può anche darsi che lo stato di malattia attuale abbia avuto, in origine, delle relazioni con la neoplasia cutanea di cui parla, ma ora è davvero impensabile che il problema si possa risolvere con la rimozione chirurgica di questa “pallina da golf”. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa Bevere allora lei mi consiglia lo stesso di operare il mio Pit bul di anni 10 anche se il mastocitoma alla zampa non possa essere rimosso del tutto alla prima operazione. Adesso io vorrei farle un ultima domanda: é vero che nel caso di non completa rimozione del mastocitoma esso potrebbe essere recidivo e quindi causare più danni che vantaggi per il mio cane? Perchè il mio cane adesso sta in ottima forma e non sembra proprio che sia malato e non vorrei arrecargli sofferenze inutili visto l'età. Mi scusi ancora per il disturbo e la mia insistenza . Grazie moltissimo David 28 luglio 2008 |
Gentile David, non proprio. Non volevo in realtà darle un consiglio su cosa fare con il suo cane, ma solo farle intravedere un'altra possibilità, una delle tante. Cioè, tra amputare un arto oppure non fare assolutamente nulla, c’è anche dell’altro. Una cosa tra le tante è la chirurgia citoriduttiva, seguita da altre terapie. Ma era solo un esempio che le ho fatto in quanto lei parlava di amputazione. Cercherò di spiegarmi meglio. C’è sempre un certo margine di rischio, in ogni decisione. Amputando un cane anziano, c’è il rischio di fare un grosso e inutile danno. Non amputando c’è il rischio di abbreviare la vita del cane, il quale magari è destinato a vivere su tre arti per molto tempo ancora. Comunque sia, la mia personale opinione è che prima di amputare l’arto ad un cane anziano di taglia grande bisogna essere certi che l’intervento sia una buona cosa per l’animale. E purtroppo questa certezza è difficile da ottenere. Lo scopo delle cure cui sottoporrà il suo cane non dovrà essere quello di eliminare ogni traccia di tumore a tutti i costi, ma quello di salvaguardare il cane, e con lui il suo benessere e la sua qualità di vita. |
Gentile dottore, da circa 7 anni mi prendo cura di un cane meticcio di media taglia che ha oggi 13 anni. Vorrei premettere che nel corso dei suoi primi 6 anni non ha mai ricevuto cure, solo duri maltrattamenti. Da circa 2/3 mesi ha cominciato a mangiare sempre meno fino ad arrivare a non mangiare piu'. Oltre ad essere dimagrito molto, nell'ultimo periodo ha avuto episodi di febbre alta. Dagli esami del sangue risulta soffrire di una fortissima azotemia. Vorrei precisare che però non vomita. Il mio veterinario ha prescritto Citogel 2g e delle iniezioni di Zantac 50mg. Mi ha detto di evitare assolutamente proteine e di limitare la sua dieta a pasta e riso. Al momento sto cercando di nutrirlo con k/d della Hill's anche se probabilmente a causa delle forti nausee che ha il cane fa davvero fatica a nutrirsi. Sono veramente disperata se continua a non mangiare lo perderò. Vorrei tanto allungare la sua vita di almeno qualche anno visto che i suoi primi anni sono stati terribili. Puo' darmi qualche suggerimento? Ho letto di un farmaco che si chiama Simbiox, cosa ne pensa? Infinitamente grazie Claudia 29 luglio 2008 |
Gentile Claudia, i fermenti lattici servono a riequilibrare la flora microbica intestinale. Come mai si è soffermata proprio su questo integratore alimentare? Ve ne sono a centinaia. Non si faccia abbagliare dal desiderio di trovare una pillola che risolva la malattia del suo cane, perché questo le fa perdere tempo prezioso. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa sono il padrone di Diana, una cagnolina meticcia, di circa 15kg, di 14 anni che fin da piccola ha sofferto di crisi epilettiche; dietro consiglio del veterinario, non gli ho mai dato medicinali che intervenissero su tali crisi, ognuna di esse veniva circa ogni sei mesi ed era abbastanza lieve dato che a Diana gli si irrigidivano gli arti per pochi minuti e, poi, tutto passava senza rimanere traccia; sono un paio di mesi che, sempre dopo visita veterinaria, le sto somministrando il Luminale poiché le crisi erano diventate 5/6 al mese e molto molto violente, precisamente prende 25 mg la mattina e 25 mg la sera e la situazione sembra, dopo un periodo di instabilità (le sono venute crisi anche prendendo il medicinale), migliorata. Vorrei sapere cortesemente se nonostante la cura con il Luminale le posso dare Senilife, prodotto che prima dell'inizio della cura antiepilettica le davo regolarmente e che gli aveva dato molti benefici, la cagnolina sembrava essere ringiovanita sotto ogni punto di vista.
Grazie mille.
Pietro
29/07/2008
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Gentile Pietro, sì. Può continuare tranquillamente a somministrare l’integratore di cui parla. Non c’è alcuna controindicazione e vi sono anzi delle indicazioni terapeutiche. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve Dr.ssa Bevere,
le scrivo perché una gatta ha lasciato un suo pargolo il giorno dopo la nascita, perciò noi lo abbiamo accolto nutrito e accudito.
Ormai sono passate tre settimane che lo nutriamo con il latte in polvere (Lactol) e, ci chiedevamo se era arrivato il momento di svezzarlo, anche parché quando ha molta fame e viene preso in braccio cerca di mordicchiare le dita.
Un' altra domanda che vorrei porle riguardo questo gatto è se è normale che abbia una pancia molto pronunciata, tanto che quando cammina tocca terra?
Aspetto presto sue risposte,
Alessandro 30/07/2008 |
Gentile Alessandro, bisogna cominciare ad integrare la dieta lattea con dell’alimento solido, offrendo al piccolino del mangime specifico: scatolette per gattini oppure crocchette per gattini bagnate con il latte. Dopo la fine della quarta settimana di età la sua dieta dovrà essere prevalentemente solida. |
Fuori di casa da qualche giorno viene un gattino randagio selvatico al quale lascio del mangiare, inavvicinabile. Questi ha una coda lacerata, come se fosse stata schiacciata da una ruota di automobile; la parte iniziale senza pelo e senza carne, a quattro centimetri dal tronco una parte che sembra integra nel complesso ma sanguinante, zoppica presumo dal dolore. La prima parte sicuramente cadrà, la parte che rimarrà, se riesco col tempo ad avvicinarlo, come curarlo e con quali medicinali? In attesa di riscontro invio distinti saluti e ringraziamenti
30/07/2008 |
Gentile signora o signore, questo gatto andrebbe catturato e probabilmente operato. La cosa migliore che lei può fare è mettersi in contatto con l’ASL veterinaria di zona o con un’associazione ambientalista che opera sul suo territorio, e che può provvedere alla cattura, alle cure veterinarie e alla ricollocazione dell’animale nella sua colonia (se appartiene ad una colonia). L’alternativa, probabilmente molto poco efficace, è quella di provare a somministrare dell’antibiotico con il cibo, ma per la sua prescrizione si deve rivolgere ad un veterinario dal vivo. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Signora, le ho scritto qualche giorno fa per parlarle di un cane di 8 anni, labrador incrocio pastore con un adenocarcinoma. Purtroppo è morto stamattina, dopo la sua passeggiata, a casa si è accasciato con un lungo lamento. Naturalmente lei saprà come sto soffrendo in questo momento. e io volevo solo dirle grazie di aver dedicato qualche minuto del suo tempo a rispondere alla mia mail su Ercole, il mio adorato cane. Grazie per il lavoro che fa, e per l'amore che ha per gli animali. Geppi M. 31/07/2008 |
La ringrazio e le mando un caro saluto. NB |
Buon giorno dottoressa. Sono la proprietaria di Rex un cane meticcio di taglia media di 9 anni. Ha sempre goduto di buona salute ma da 3 settimane non sta più bene. Prima ha cominciato con una tosse secca che dopo una cura di cortisone è passata, dopo è tornata e da allora non se ne è più andata e il cane ha cominciato a peggiorare, a non mangiare e a deperire. Le lastre hanno evidenziato un edema polmonare, ma le cure non hanno migliorato la situazione. Ho cambiato veterinario e questi gli ha rifatto le lastre, gli ha fatto le ecografie e anche l'analisi del sangue con conseguente analisi del vetrino. Le lastre non erano male, ma l'ecografia ha evidenziato l'ingrossamento di milza e fegato. L'analisi del vetrino ha portato questi risultati WBC 111.9, RBC 7.15, Linfociti 74, Neutrofili 29.09, Linfociti 82.81, Linfoblasti 3. Questi sono i valori alterati, gli altri sono nella norma. Diagnosi leucemia linfocitica cronica. Purtroppo io sono incinta e mi hanno sconsigliato di fare la chemioterapia a Rex, e di fare solo Deltacortene 1,5 x 7 giorni, poi 3/4 a giorni alterni + 1/4 di Augmenti x 2 volte al giorno per 10 giorni. Secondo lei questa diagnosi è definitiva o potrebbe non essere proprio leucemia. La cura indicatami quanto lo farebbe vivere senza la chemioterapia. Sono molto angosciata anche perchè non posso curarlo. La ringrazio per la disponibilità e la saluto.
31/07/2008 |
Gentile signora, gli elementi presenti nella sua mail sono tutti molto congruenti e quindi la diagnosi è assolutamente plausibile dal mio punto di vista. Se lei vuole un secondo parere le basta far ripetere il prelievo di sangue per lo striscio e farlo analizzare presso un diverso laboratorio (prima di iniziare con il Deltacortene): in questo modo lo striscio di sangue verrà letto da un secondo ematologo. |