Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

trentaquattresima pagina

carissima abito in svizzera ho un bastardino di 7 anni spazzolandolo ho trovato vicino all'ano come una ciste  per ora sembra che sia sempre uguale ma ho paura che sia un tumore mi risponda subito la prego  non so piu cosa pensare   un saluto e un grazie  sergio

01/06/08
 

Potrebbe. (Non ci si arrovelli, però: per sapere basta far fare un esame citologico della lesione.)

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile dottoressa, sono la proprietaria di uno yorkshire di 2 anni e mezzo, taglia grande.
Giorni fa ho notato che il mio cagnolino non afferrava la palla, dopo averla raggiunta. Inoltre era molto abbattuto e rifiutava il cibo. Pensando avesse qualche malore alle gengive o ai denti gli ho aperto delicatamente la bocca ma ha lanciato un immediato grido di dolore. Sono andata subito dal mio veterinario, il quale dopo una visita accurata ha detto che il mio cane stava bene, ma nello stesso tempo riscontrava ingrossati i linfonodi del collo,lato dx, . Mi ha prescritto degli infiammatori  da fargli assumere da lì ad un paio di giorni se la situazione fosse peggiorata  .Tornata a casa a distanza di poche ore, tastandogli il collo ho sentito  che era gonfio anche l’altro lato ed in più aveva dolore al tatto.Gli ho somministrato immediatamente il farmaco prescritto e già dopo tre ore dava segni di miglioramento.
La domanda è questa: quale può essere la causa del rigonfiamento dei linfonodi? Può essere di natura infettiva? Oppure alimentare? È indice di un possibile problema futuro?La ringrazio infinitamente per l’attenzione e la cortesia
Cordiali saluti cesira t.

03/06/08

 

Gentile Cesira, i linfonodi possono aumentare di volume per ragioni molto diverse tra loro. Il suo caso tuttavia è abbastanza particolare in quanto si tratta di un cane molto giovane che ha manifestato improvvisamente dolore all’apertura delle fauci e tumefazione dei linfonodi retromandibolari senza apparente causa. Certamente in prima istanza è molto ragionevole trattare in modo sintomatico il problema, non avendo individuato alla visita alcuna patologia di natura infettiva o alcun segno di lesione da corpo estraneo. Tuttavia se il disturbo si ripresentasse, nello stesso modo o in un modo un po’ diverso, o se questo episodio di cui lei scrive non andasse in remissione, allora io prenderei in esame la possibilità di una malattia infiammatoria dell’orbita, oppure dei muscoli masticatori, oppure della bolla timpanica. (Ma speriamo di non doverci pensare!)

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

buon giorno d.ssa Bevere
Ho bisogno di un suo parere in quanto sto vivendo con un senso di colpa per aver seguito il consiglio di un
suo collega ed aver perso il mio cane. Il mio Billy di 13 anni e di 23 kg (meticcio lupo) circa due mesi fa ed esattamente il 25 aprile, si è sentito molto male, era immobile e con l'addome leggermente duro. al pronto soccorso  gli diagnosticano una febbre a 41 e mezza e dall'ecografia è risultato una massa nel fegato ed altro che non sapevano cosa fosse in quanto il tutto era nascosto dalla stessa. Gli viene prescritto: vibravet (una cpr ogni 24 ore), baytril (una cpr ogni 24 ore) e mezza flebo al dì di deflamon. Il tutto per 10 gg.
Il cane si riprende ed il veterinario di turno nello stesso pronto soccorso mi dice che il cane ha un tumore non operabile in quanto potrebbe avere un'emorragia letale. Dopo pochi giorni gli ritorna la febbre alta e neanche con i due soli antibiotici per bocca,prescritti per telefono, la situazione migliora anzi!
Allora su suggerimento della veterinaria che l'ha curato per vario tempo per problemi al fegato ed ai reni, causati  dalla leishmania , risultata poi negativa presso un altro ospedale, di portare il mio cane presso un'altra struttura dove sono stati rifatti, spendendo un'ingente cifra, gli stessi esami in mio possesso e spediti in un centro di Padova (io abito a cagliari).
La situazione dopo aver fatto questi mi viene prospettata sia dalla clinica e sia dalla veterinaria che lo seguiva, abbastanza seria, tanto da non permettere un intervento chirurgico ma solo una ecografia.
Anche in questa trovano una massa e consigliano (dopo aver sconsigliato) di aprire perchè potrebbe essere anche una semplice ciste (da qui la febbre alta) che si potrebbe aspirare e con la cura di: vibravet (una
cpr ogni 12 ore), baytril (una cpr ogni 24 h), mezza flebo al dì di deflamon, 1000 ml al dì di soluzione salina + 30 ml di carnitina e mezza fiala di disinfettante epatico, viene dimesso con l'appuntamento per l'indomani per l'intervento previsto.
Con la cura il cane si riprende e all'appuntamento prospetto al veterinario che il cane sta meglio e che mi era stato sconsigliato dal pronto soccorso per un'eventuale emorragia letale, un intervento chirurgico. Vengo tranquillizzata comunque mi viene richiesto se nel caso avessero trovato una brutta situazione cosa dovessero fare? A questa ipotesi mi viene una crisi di pianto per la possibilità di perdere il mio cane, cosa richiestami poi durante l'intervento,  dicendo che avevano trovato un tumore al fegato e varie metastasi e soprattutto un inizio di emorragia (cosa di cui sono stata e sono stati avvisati su suggerimento del pronto soccorso). Dopo questa situazione dove si consigliava di non far soffrire più il cane  e di farlo "addormentare per sempre" (parole loro testuali). Non potendo prendere, a causa del mio stato d'animo in questa circostanza, ho fatto chiamare a mio marito e dopo avergli esposto la stessa situazione consigliano l'eutanasia, autorizzazione avuta per telefono da mio marito.
Ho un forte senso di colpa per essere stata raggirata ed aver permesso l'intervento, dato che la cura stava facendo effetto. Non riesco a dimenticare il mio Billy che, resosi conto dalla mia disperazione, che non ci saremmo più rivisti e mi ha salutato, respingendo prima con la zampetta, la siringa che voleva addormentarlo e poi dandomi due leccatine ad entrambe le mani. MI scusi se sono stata così tanto prolissa ma ho necessità del suo consiglio, il mio Billy poteva continuare a vivere con la terapia? L'emorragia è stata causata, come diceva il pronto soccorso, dall'intervento
chirurgico?
grazie anna da Cagliari

04/06/08

 

Gentile Anna, mi dispiace molto per il suo cagnolino. Io dalla mail ho capito che Billy aveva una malattia al fegato non esattamente diagnosticata fino al momento dell’intervento, in quanto la diagnosi definitiva avrebbe richiesto appunto la laparatomia esplorativa. E questo può essere.
Lei però aveva avuto un parere secondo il quale il cane non andava operato, non solo perché sarebbe stato un intervento rischiosissimo, ma soprattutto perché forse la malattia si poteva affrontare con gli antibiotici. E infatti aveva già avuto le prove che gli antibiotici facevano stare meglio il suo cane. Invece, apparentemente contro ogni logica, fa operare il cane. Viene da chiedersi perché.
Infine, sulla base degli elementi risultati dall’intervento, dà il consenso all’eutanasia in sede intraoperatoria.
C’è qualcosa che non va nel suo racconto. Qualcosa che non mi dice, che ha voluto dimenticare.
Allora provo a riempire io questo buco: lei ha ricevuto due pareri medici discordanti. Uno che diceva: non sappiamo cos’abbia ma non ci sembra che convenga operarlo. L’altro diceva: il cane sta morendo e l’intervento può dargli una possibilità. Lei ha voluto credere a questo secondo parere e ha scelto di rischiare l’intervento. Ma il cane non muore a causa dell’intervento. Muore perché viene sottoposto ad eutanasia. Ancora non ha senso, ancora manca qualcosa.
La distorsione della sua storia allora potrebbe essere corretta in questo modo: il cane sì aveva un’infezione (ecco perché rispondeva agli antibiotici), ma aveva anche un cancro con metastasi e quindi, sulla base di questa infausta diagnosi, è stato sottoposto ad eutanasia in quanto comunque sarebbe deceduto di lì a breve.
Lei accetta. Poi si pente e si sente “raggirata”. Ma perché? Perché ora ha tutti questi dubbi? Nessuno l’ha “raggirata”. A che scopo? Allo scopo di avere un cane morto e un cliente in meno? Quali sono state le motivazioni a sostegno dell’intervento? 
Di sicuro i colleghi che hanno accettato di operare, pur consapevoli dei rischi (e lei altrettanto consapevole), non avevano intenzione di danneggiare il cane, ma di dargli una possibilità. E gli è stata data. Tant’è vero che Billy non è deceduto a causa di un incidente chirurgico. E’ stato sottoposto ad eutanasia!
Io credo davvero che lei mi abbia raccontato solo mezza verità.
Forse c’è stata troppa confusione tra pareri discordanti e tra diversi veterinari che non hanno prodotto una buona sinergia tra loro in termini di comunicazione all’utente finale (che è lei), forse ora è troppo triste per recuperare le solide base dei ragionamenti e delle spiegazioni che l’hanno portata a decidere quello che poi ha fatto, forse non ha avuto il tempo di riflettere sugli eventi e ha scritto una mail un po’ così, sicuramente non era preparata al distacco dal suo cane.
Spero davvero che lei recuperi la sua serenità riguardo le scelte che ha fatto e che non spenda energie nel cercare a tutti i costi un responsabile tra le persone delle quali si è fidata fino all’ultimo.

Un grande abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 
salve dottoressa, sono  Maura da Roma, proprietaria di Lola, già ho scritto per lei, meticcio 40 kg, operata un anno fa per la ricostruzione del legamento crociato con tecnica TTA. Dopo l'operazione non abbiamo avuto complicazioni, lola ha ripreso dopo 5 mesi la sua vita e non ha più manifestato zoppia, l'altro giorno però c'è stato un episodio che mi ha allarmato, lola era strana, tendeva a stare seduta, al parco invece dei suoi bisogni si è messa accanto a me e non si voleva muovere, mentre al guinzaglio camminava normalmente, portata a casa si è sdraiata ed era riluttante al movimento. Portata dalla vet.che mi ha detto aver individuato la sede algica alla schiena, tratto lombare, e mi ha prescritto rymadil. Non ho dato antinfiammatorio con l'intenzione di una visita neurologica il giorno seguente. La mattina della visita neurologica lola sta di nuovo bene, è saltata in macchina ed era di nuovo vitale. La visita l'ho effettuata comunque e il neurologo non ha riscontrato nulla di strano anche se i sintomi del giorno precedente lo hanno impensierito ma non ha ritenuto necessario effettuare una risonanza. Adesso sono un pò confusa, ho letto di diverse malattie del rachide del cane e non so se insistere con i veterinari per approfondire quell'evento o lasciar correre e vedere cosa succede, non vorrei fare la parte della padrona ansiosa!! lei crede sia il caso di indagare meglio?

04/06/08

 

Gentile Maura, sono molto contenta che in qualche modo le mie indicazioni così teoriche e impalpabili su questa pagina blu abbiano prodotto dei benefici tanto concreti sulla sua Lola. Per quanto riguarda quest’ultimo episodio, sono convinta che il cane non debba essere sottoposto ad una diagnostica specifica in quanto, non avendo localizzato clinicamente la sede algica, qualsiasi informazione proveniente dalla diagnostica non sarebbe adeguatamente interpretabile (un cane adulto o anziano di quella taglia può avere molte alterazioni “innocenti”). Inoltre quando il problema è episodico e strettamente algico, cioè non funzionale e senza sintomi neurologici, è del tutto ragionevole impostare una terapia conservativa (riposo e antinfiammatori) senza procedere ad indagini.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve, mi chiamo Anna, sono di Roma,
sono la proprietaria di un bellissimo persiano bianco e marrone, a pelo lungo , Tommy, di 12 anni, non è un gatto , è un bambino, per quanto è dolce , buono e affettuoso, gli sanguinava la lingua e l'abbiamo portato in clinica veterinaria, mercoledi scorso, gli e stato fatto l'esame citologico, ha una ferita sulla lingua, e gli è stato messo il sondino al naso ed il collare Elisabetta, lo nutro dal sondino con omogenizzato e anche l'antibiotico ed acqua, tutto dal sondino, oggi ho preso risposta esame, e mi piange il cuore nel vedere quanto sta soffrendo, la risposta è:
elevata cellularità con cellule oraganizate in clusters fortemente coesi spesso con organizzazione tridimensionale e caotica; grave anisocitosi; alto rapporto nucleo con cromatina aggregata in piccole e
grandi placche con nucleoli multipli (fino a 5), con anisonucleolisi e atipie come nucleoli angolati e stellati; citoplasma fortemente basofilo a margini netti con occasionali vacuolizzazioni:
Raramente presenti cellule con metaplasia squamosa.
DIAGNOSI:
quadro riferibile a carcinoma scarsamente differenziato con gravi criteri di malignità
Dott.ssa domani lo porterò in clinica veterinaria dall'oncologa, vorrei anche un'altro parere, è il caso di accanirsi sulla povera bestia con chemioterapia o altro o non c'è nessuna speranza? E in quel caso l'eutanasia o aspettare il suo decorso? per me sta soffrendo tanto, con saliva e sangue dalla bocca, sondino al naso che non sopporta e altro, non mi son mai trovata in una situazione così, qual'è la strada giusta da seguire per il bene dell'animale?
Sto malissimo, se potesse rispondermi in fretta vista l'urgenza le sarei grata,   Un saluto  e grazie
Questa prima parte l'avevo inviata ma e tornata come errore, la cosa che mi preoccupa e la lingua, sta prendendo gastroprotettore e antinfiammatorio, e ha fatto 15 g fa,prima chemioterapia,  ma ha la lingua enorme , e gonfia, povera bestia se la morde a sangue per il fastidio, cosa posso dargli per risolvere questo problema? inoltre ora il sondino ha quello gastro esofageo, con il collare elisabetta, povera bestia un dilemma anche alimentarlo, io faccio tutto con amore, ma che si puo fare per diminuire le dimensioni della lingua e dargli sollievo? grazie di nuovo
Anna

04/06/08

 

Gentile Anna, non ho alcuna possibilità di aiutarla, mi dispiace. Personalmente tratto il carcinoma orale del gatto con carboplatino intralesionale e ho dei risultati non diversi da quelli riportati in letteratura. Se la sua micia sta seguendo questo protocollo e, nonostante tutto, sta così male e non risponde al trattamento mi chiedo quale sia lo scopo della terapia. La terapia antitumorale deve migliorare la qualità di vita, non abbatterla. Se vuole muoversi da Roma può sentire a Napoli la dottoressa Laura Marconato per un secondo parere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa, ho un cane volpino di 14 anni, razza media. Nel mese di dicembre 2007 ha avuto grossi problemi di defecazione, varie visite hanno diagnosticato un diverticolo e un'ernia, consigliando l'intervento chirurgico, senza però nessuna garanzia di riuscita, anzi sembrava che l'esito fosse molto incerto data l'età del cane. Consigliata da una veterinaria ho cominciato una dieta molto liquida (carne macinata, riso soffiato, passato di patate e carote e un cucchiaino di olio), la situazione è improvvisamente cambiata e il cane ha iniziato nuovamente a emettere feci formate, magari aiutandolo con un piccolo massaggio lungo la coscia. Si è rimesso e a distanza di sei mesi sta bene ed è molto vispo, ma ha iniziato a perdere le urine sempre più frequentemente, a volte dopo pochi minuti dal rientro dalla passeggiata. Sono un infermiera e penso che la vescica soffra della pressione del diverticolo. E' così? Ci possono essere altri motivi? Ci consiglia qualche accertamento o qualche tipo di rimedio? Molte grazie
Tania di Piombino

07/06/08
 

Gentile Tania, non lo so. La diagnosi che riferisce è un po strana, quindi l’unica cosa che le posso dire è che nel cane maschio intero anziano la causa principale di perdita involontaria di urina o di un liquido di aspetto urinoso è la presenza di una lesione cavitaria a carico della prostata. Suggerirei un esame ecografico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve dottore, complimenti per il suo lavoro, come tutti avrei bisogno di aiuto, ovviamente se possibile.
Ho un cane di 6 anni, da qualche mese presenta un ascite tremenda, abbiamo fatto ogni settimana a partire dalla prima visita, le analisi del sangue che fortunatamente migliorano.
Il problema sarebbe rintracciabile nel fegato, dato che dall'ecografia al cuore risulta tutto perfetto. SI suppone che il cane non riesca a metabolizzare le proteine.
Abbiamo messo il cane sotto cura, con diuretici e antibiotici, e mangia solo croccantini epatici, ma il liquido continua a formarsi e non si può neanche accarezzare che urla.
Il mio veterinario non ha visto, da una seconda ecografia, al fegato, minacce di tumore, tra l'altro neanche riscontrate attraverso analisi del sangue, mi ha consigliato di fare una biopsia, o comunque aprirlo per vedere cosa c'è dentro, ma non ha la minima idea di cosa può trovarci, secondo lei è una buona strada? se non ci sono tumori o almeno non si vedono, non è il cuore, ma a quanto ho capito potrebbe essere stata un epatite il liquido non dovrebbe sparire?
Quante speranze ci sono che sopravviva?
Grazie e buon lavoro

07/06/08

 

Gentile signora o signore, la sua mail è molto povera di elementi specifici come le caratteristiche del versamento e le alterazioni riscontrate attraverso gli esami del sangue, però posso ugualmente provare a rispondere alle sue prime due domande, in quanto sono domande generiche. Alla prima rispondo che secondo me non è affatto una buona cosa aprire l’addome di un cane con una sospetta malattia epatica solo per andare a vedere, non avendo “la minima idea di cosa trovarci”. Se non c’è una finalità specifica e possibilmente terapeutica, non è il caso di sottoporre un cane ad una chirurgia invasiva, in generale, ma nello specifico soprattutto in considerazione dei problemi metabolici che possono accompagnarsi alla malattia epatica di cui si sospetta.
Alla seconda domanda rispondo che il versamento si può riassorbire solo se le cause che ne hanno provocato l’accumulo sono scomparse.  Per rispondere alla terza domanda è necessario invece chiarire meglio la diagnosi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gent.le dott.sa Bevere,
Sono Susanna e vivo a Mestre nel comune di Venezia con il mio cane, una bastardina,di 6 anni, di piccola taglia (6kg) a pelo lungo, simil Yorkshire.
Ormai da quasi due anni la mia cagnolina soffre di continui pruriti accompagnati da brufoli, sulle zampe anteriri posteriori,pancia, collo, orecchie, occhi, zona perineale e coda. Qualche volta si aggiungono a questo quadro otiti cerruminose esterne. La piccolina non appena ne ha l'occasione si gratta, si lecca, si strappa il pelo e si strofina, procurandosi qualche graffio,macchie scure sulla cute e una massiccia perdita di pelo.
Nel corso di tutto questo tempo, l'ho portata molte volte da più veterinari che dopo averle diagnosticato un'allergia atopica, hanno provato a curarla con antibiotici, acidi grassi omega3 (Linsen) e perle di ribes. Infine sono "approdata" alla Clinica San Marco a Padova. Qui sono stati fatti prima tutti gli esami per escludere parassiti, funghi e altre malattie.
Poi le è stato dato un antibiotico (Rilexine) per eliminare almeno i brufoli dalla cute e darle un pò di sollievo. Dopo 3 settimane con l'antibiotico (Rilexine) i brufoli sono scomparsi e con loro anche il prurito e l'alntibiotico è stato protratto per ulteriori 3 settimane. Abbiamo fatto una cosatante terapia di prevenzione alle pulci, zecche con l' antiparassitario Pratict ( per eliminare il sospetto di allergia da pulci) e poi abbiamo fatto 8 settimane di dieta privativa con royal canin ipoallergenic come alimento unico accompagnato solo dalla somministrazione di acidi grassi omega3 (Linsen) e perle di ribes ( per escludere il sospetto di allergie alimentari).
Nonostante tutto ciò a distanta di 3 settimane dalla sospensione dell'antibiotico alla mia cucciola stanno ricomparendo tutti i brufoli con successivo prurito incontrollabile. Siamo giunti nuovamente quindi alla diagnosi di dermatite atopica.
Ora mi trovo davanti ad un bivio cosa posso fare?
Molti mi consigliano di procedere con un ciclo di ciclosporia altri con i test sierologici per le allergie e la successiva vaccinoterapia. Io vorrei sapere cos'è la casa migliore da fare per far vivere il mio cane al meglio possibile? Le ricordo che viviamo nel comune di venezia, in terraferma a mestre vicino al parco della bussuola posto maggiormente frequentato dal mio cane.
Ringraziandola fina da ora per l'aiuto che potrà darmi e per l'attenzione, con profonda stima, Susanna

07/06/08

 

Gentile Susanna, l’iter diagnostico che lei ha seguito è impeccabile eccetto che per la dieta privativa. Il fatto che il cane non abbia risposto all’Hypoallergenic della Royal non esclude categoricamente la possibilità di intolleranza alimentare (che sarebbe una diagnosi molto più fortunata rispetto all’atopia). Quindi le suggerisco di spendere qualche altra settimana per provare una diversa dieta commerciale (HA Purina?) o casalinga (maiale e patate). Se non è convinta la invito a leggere il caso di Tata a questo indirizzo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html
Sconsiglio di somministrare per il periodo della prova le perle di acidi grassi o qualsiasi altro integratore.
Se anche le nuove diete ad eliminazione risultassero inefficaci il mio consiglio è di fare la titolazione delle IgE assolutamente prima di iniziare qualsiasi terapia immunosoppressiva. Se da questo esame risultassero molte positività significative si può provare a trattare il cane con un vaccino allestito sulla base del test, ma con la consapevolezza che il tasso di successo è basso e gli eventuali risultati non sono visibili a breve.
Se invece, arrivata a questo punto, si fosse stancata di fare prove e test e volesse vedere il cane star bene, allora potrà gestire la malattia (vita natural durante) con shampooterapia, cicli di antibioticoterapia e con la terapia immunosoppressiva. Riguardo quest’ultima, visto che il suo cane è giovane, ha un’aspettativa di vita lunga, il mio consiglio è di non partire fin d’ora con la ciclosporina, ma di iniziare con il prednisone al dosaggio minimo efficace, assieme a tutti gli altri trattamenti.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno dottoressa,
mi chiamo marcella e le scrivo perchè ho una domanda sul comportamento del mio gatto misha.
ho sempre creduto di sapere abbastanza sulla psicologia del gatto, ma questa....
da un paio di settimane il mio gatto, che tra breve compirà due anni, ha iniziato a non coprire le sue feci.
ho pensato che volesse farmi capire che non apprezzava più la lettiera, e l'ho cambiata, ho cambiato anche il suo cibo, ma niente continua a non coprire.
vorrei inoltre informarla che la sua vaschetta è molto grande, forse la più grande in commercio e la lettiera, bè non vorrei fare nomi, ma sicuramente e tra le migliori.
è un gatto apparentemente sano, non ha mai creato problemi, ma ultimamente fa un pò di capricci per mangiare.
è inutile spiegarle che le ho provate tutte, ma sembra non gradire molto il cibo secco, infatti l'umido lo mangia molto più volentieri, ma essendo un po' delicato di stomaco, subito dopo lo vomita perchè lo mangia con molta avidità.
ho dato la colpa al caldo, ma forse questo ha qualcosa a che fare con il suo strano comportamento.
la prego mi aiuti, grazie.


08/06/08

 

Gentile Marcella, in generale si ritiene che i gatti abbiano con i loro conviventi delle relazioni orizzontali, cioè da pari a pari. Tuttavia, quando i felini conducono una vita di stretta convivenza con altri individui, accanto questa regola generale si devono ammettere alcune eccezioni. Questa è una: i gatti coprono le loro feci per nasconderne l’odore nel momento in cui riconoscono in quel territorio la presenza di individui “dominanti” rispetto a loro, mentre al contrario possono lasciarle scoperte per segnalare agli altri animali conviventi la loro posizione sociale superiore. Infatti in una casa dove convivono molti gatti si può osservare come alcuni di loro sotterrino le feci e altri no: è un comportamento normale e non deve essere oggetto di preoccupazioni, né punizioni. Il suo Misha sta solo facendo della… comunicazione (e fortunatamente la fa nel posto giusto e non, come a volte capita, al di fuori).


Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 

Gentile dottoressa Bevere,
Le sottopongo il caso della mia gattina, Bridget, di tre mesi.
Ho trovato questa gattina letteralmente in mezzo alla strada, da sola, all’eta’ di 5 settimane. Mi sono fermata togliendola dal centro della strada, con le macchine che ci sfrecciavano intorno e lei paralizzata dalla paura. Ho cercato in giro la mamma con il resto della cucciolata ma invano. Alla fine, l’ho portata a casa e tenuta con me.
Le premetto che, dopo accurate visite veterinarie la micina risulta in perfetta salute fisica, la alimentiamo con mangimi Kitten e latte in polvere e croccantini per gattini.
Ha fatto il vaccino e il veterinario, pesandola, l’ha trovata in forma per il peso, le zampe, le orecchie, la temperatura ecc.
Purtroppo, pero’, si sta abituando molto lentamente alla cattivita’ ed ha un carattere alquanto aggressivo o meglio: e’ poco affettuosa, non le piace essere accarezzata o presa in braccio, soltanto di recente ha iniziato a chiedere di essere presa ma subito dopo averla accolta decide di nuovo di essere messa giu. Credo si sia affezionata a me e al mio compagno, ci viene incontro quando apriamo la porta e ci fa addirittura le fusa per qualche minuto. Ci segue dappertutto e mostra piacere nello stare nella stessa stanza con noi (quando siamo in casa sta SEMPRE nella stanza dove stiamo noi). La notte, dopo qualche settimana di dispetti notturni, si e’ adatta al nostro ritmo biologico e dorne nel lettone, anche qui svegliandosi ogni tanto ma facendosi le fusa e accoccolandosi (durante il giorno, pero’, non lo fa mai!).
Il problema, pero’ e’ che e’ molto, molto irruenta quando gioca. Ho letto che questo accade ai gattini quando lasciano tropo presto la mamma; Noi quando diventa aggressiva diamo dei NO! Molto decisi e abbandoniamo il gioco. C’e’ uno stadio di eccitazione, pero’, che dura PER ORE, durante il quale lei e’ingestibile, corre per tutta la casa, ci aggredisce e ci graffia e morde. Non riusciamo a capire cosa crei questo stato di eccitazione. Quando non ne e’ preda, dai nostri no! Capisce che ci sta facendo male e smette.
Noi abitiamo in un piccolissimo appartamento senza nemmeno un balcone, il veterinario che la segue ci ha detto che il problema e’ proprio quello, che lei tutto il giorno sta sola a casa in un appartamento dove non si muove niente e dove nemmeno riesce a vedere fuori perche’ le finestre sono alte (e io le chiudo per paura che possa cadere dal davanzale).
Mi ha consigliata di portarla “a spasso” oppure di farla uscire sul pianettorolo per giocare magari li, per “ampliare” le sue vedute.
Ieri ho provato la prima volta, sono uscita in un orario morto e l’ho  messa in un piccolo marsupio. Mi e’ sembrata interessata e per nulla spaventata da cio’ che vedeva. Tornati a casa, si e’ scatenata come al solito ma non ha aggredito ne’ me ne’ il mio compagno, si e’ “sfogata” con i suoi giocattoli.
Possibile che sia questa la soluzione? Io ho paura che questa cosa non le passi e che, quando sara’ grande e pesera’ 4 o 5 kg la sua aggressivita’ sara’ un vero problema!!
Stiamo cercando una casa piu’ grande e con un balcone ma non e’ semplice e la cosa va a rilento
Mi puo’ dare qualche consiglio?
Grazie
Stefania     Roma

08/06/08

 

Gentile Stefania, probabilmente il suo veterinario ha ragione, ma a parte un problema ambientale di scarsa stimolazione e solitudine di certo c’è anche un fattore individuale, che può essere legato (più che al distacco dalla madre –affatto precoce), all’ambiente iperstimolante dove la gattina ha vissuto per le prime 5 settimane e dove ha “tarato” il suo equilibrio sensoriale. In ogni caso si tratta di un problema serio che va trattato il più precocemente possibile, ora che la gattina è ancora piccola. Le suggerisco di chiedere al collega di metterla in contatto con un comportamentalista della vostra città.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa Bevere,
il mio gatto ultimamente ha due problemi: zoppica, riuscendo a malapena a poggiare la zampa anteriore sinistra e perde peli (calvizia vera e propria) sull'interno delle zampe e su tutta la pancia.
dopo una visita superficiale, sotto consiglio del veterinario ho iniziato, senza successo, una cura di antidepressivi (laroxyl) per il problema dei peli.
invece per lo zoppicare, ci è stato detto di non fare niente al momento. il gatto vive in casa e ha 11 anni. dovremmo farle fare ulteriori analisi (xray, analisi sangue...) addortmentandola? o è troppo anziana e può essere curata in qualche modo meno invasivo? non riusciamo a capire le ragioni della perdita di pelo e neanche dello zoppicare.
Grazie infinitamente,
Eleonora

08/06/08

 

Gentile Eleonora, la prima cosa da capire è se l’alopecia sia autoindotta dal leccamento del gatto oppure spontanea. In base a questa prima fondamentale differenziazione si potranno fare delle ipotesi più o meno circoscritte. Per quanto riguarda la zoppia invece deve essere identificata con una visita la sede algica (carpo, gomito, ginocchio, dito, ecc…) e in base a questa identificazione potranno essere formulate delle ipotesi diagnostiche (trauma, infezione, osteoartrite, neoplasia, ecc…) le quali potranno richiedere degli accertamenti ulteriori e delle terapie specifiche.
Per avere delle prime risposte ai vostri legittimi dubbi quindi non è necessario sottoporre la micia ad anestesia o a procedure invasive, ma basta una visita accurata e che tra voi e il vostro veterinario si instauri una buona comunicazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Egregio dottore,
volevo chiederle che esatta funzione ha il Fortekor nell'irc, perchè nelle controindicazioni del Cibacen = Fortekor è detto di fare attenzione in caso di insufficienza renale cronica, in quanto può causare un aumento di azoto, creatinina e di potassio!.. Non è un
controsenso per la cura dell'irc? Vi è qualcosa di simile che non abbia queste controindicazioni?
Aspettando una sua gradita risposta e ringraziandola anticipatamente, passo cordialmente a salutarla. - Maurizio (Palermo)

08/06/08

 

Gentile Maurizio, rispondo ad “esatta funzione”: gli ACE inibitori nell’IRC diminuiscono l’ipertensione glomerulare, correggono le distorsioni della membrana di filtrazione, diminuiscono la proteinuria, e l’ipertrofia. Queste attività, nella popolazione generale dei soggetti nefropatici, preservano la funzione renale e posticipano in modo significativo l’insorgenza di uremia terminale, che nell’uomo significa ricorso alla dialisi o al trapianto.
In alcuni soggetti tuttavia si verificano alcuni effetti avversi, tra i quali proprio il rialzo della creatinina, ben noto nell’uomo ma piuttosto trascurato nel gatto. Se per “controsenso” lei intende questo, allora sì, ci può essere un controsenso. Ahimè, cito me stessa (tesi di specialità): “
gli ACE inibitori possono avere come effetto avverso dimostrato nell’uomo il rialzo della creatinina dal 10 al 225% rispetto al livello base. Per questo motivo la creatinina va monitorata nei mesi successivi all’inizio della terapia: un aumento della creatinina superiore al 30% in tre mesi è da considerarsi nell’uomo un possibile effetto avverso del farmaco che può farne considerare la sospensione.
I dati sono riferiti all’uomo in quanto non esistono studi analoghi nel gatto. Non c’è alcun farmaco ACEinibente che non abbia queste controindicazioni. Le suggerisco di leggere questo breve articolo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_12_01_archive.html

 Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno gentile Dottore;
Siamo mamma Manuela e figlia Patrizia e dolce Sprussy.di gallarate (VA)
Avremmo URGENTEMENTE bisogno di un suo consiglio sulla nostra micina di nome SPRUSSY di 4anni e mezzo.
Abbiamo scoperto il 27 maggio 2008 dopo un periodo di circa una settimana, che stava poco bene, con visite ed esami ematologici, ecografia, radiografia.che la causa di tutto è dovuta a NEOPLASIA MALIGNA DEL FEGATO di circa 5-6 cm di diametro,con interessamento linfonodi e coledoco.( ha anche l' ITTERO)
Siamo tuttora in cura dalla nostra veterinaria, con cortisone,una iniezione da 0,1 a giorni alternati, flebo con soluzione fisiologica 100 ml e glucosio di 100 ml al giorno ogni 12 ore, plasil solo se vomita, vitamine una volta alla settimana da 0,3ml.
Siamo disperate non vediamo miglioramenti,questa terapia può veramente esserle utile per alleviare il dolore? e allungarle la vita per alcuni anni??
Conosce qualche cura veramente utile per la nostra dolce piccolina??
Di carattere non si lamenta mai, solo ogni tanto e questo ci preoccupa maggiormente,si esonera e dorme poco niente, non  mangia e non beve.
Ci premuriamo ogni giorno di obbligarla a mangiare (con siringhe senza ago)  (10ml mattino e 20 ml di sera) carne, omogeneizzati, il tutto frullato e diluito con acqua.
Cosa ci consiglia? Principalmente per bloccare o diminuire questo tumore?
Abbiamo sentito parlare di ASCORBATO DI K e vitamina B12 con acido ASCORBICO,secondo lei potrebbe aiutare a vivere  meglio e di più , la nostra dolce micina?
Lei ci puo' consigliare??
p.s. non importa cosa ci costa a livello economico, l'importante è salvarla da agonia e bloccare il tumore!!!
LEI CI PUO CONSIGLIARE??
In attesa di un suo consiglio, la ringraziamo anticipatamente
Manuela , Patrizia e Sprussy

08/06/08

 

Gentile Manuela, purtroppo non c’è nessuna possibilità che un tumore maligno del fegato guarisca con un po’ di vitamine. Magari! Tuttavia poiché la sua micia è molto giovane e la mail non riferisce di alcun esame specifico che mi consenta di avere una fiducia certa nella diagnosi che riferite, allora per tutti questi motivi io le suggerirei di cercare di acquisire una diagnosi certa attraverso la biopsia o l’esame citologico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Mi chiamo Alessandra e abito a Bergamo-
Ho una cagnolina di nome Banda, di dieci anni, tipo cocker-springer. Una settimana fa alla visita veterinaria il veterinario ha detto che ha un tumore a tutte e dieci le mammelle,che va operata subito: non ho ricevuto altre indicazioni sul decorso post-operatorio, sulla riuscita dell'intervento- Sono molto perplessa se farla operare o no, ho chiesto se era possibile un prelievo istologico, mi è stato risposto che sarebbe stato fatto in sede di intervento chirurgico- Ho paura che il cane soffra e patisca inutilmente con un'operazione invasiva: adesso Banda è vitale, mangia corre come ha sempre fatto, non sembrerebbe malata. Si possono fare analisi od esami per capire lo stato delle cose e si può evitare l'asportazione chirurgica? Cosa mi può consigliare???? La ringrazio e grazie per il servizio che offrite via mail, Alessandra L.   (BG)

09/06/08

 

Gentile Alessandra, ci sono in effetti alcuni esami preoperatori che vanno affrontati prima di pianificare una mastectomia allo scopo di valutare le condizioni generali del paziente e la possibilità di affrontare l’intervento. Principalmente si tratta dell’esame radiografico del torace e degli esami del sangue. Queste indagini preperatorie sono universalmente condivise ed effettuate da qualsiasi veterinario scrupoloso. Al contrario l’esame citologico delle neoformazioni mammarie è un po’ controverso per alcuni aspetti, quindi c’è chi lo esegue e chi no. La biopsia invece, poiché richiede comunque un’anestesia generale (al pari dell’asportazione chirurgica), non viene praticamente mai effettuata sul nodulo mammario, a parte casi particolari.
Quindi, prima di effettuare una mastectomia nella cagna, non eseguire né l’ago aspirato né la biopsia è una pratica che viene accettata da una buona parte dei veterinari, anche se naturalmente si può scegliere di fare anche questi esami.
A parte tutto ciò, è di nuovo universalmente condiviso che dei noduli mammari debbano essere asportati chirurgicamente e poi fatti analizzare istologicamente: spesso nel cane anziano si tratta di tumori maligni.
Il suo veterinario forse è stato un po’ asciutto e avaro di spiegazioni, ma non le ha raccontato niente di strano.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dott.ssa Bevere, sono Patrizia, padrona di uno splendido esemplare di Siberian Husky e le scrivo da Reggio Calabria. Ultimamente sono sempre più preoccupata per la salute del mio amico a 4 zampe, che fra pochi mesi compirà 10 anni. Purtroppo il 20 Aprile scorso il cane nn riusciva a defecare, e andando urgentemente dal veterinario, perchè la povera bestiola defecava un po' di sangue e vomitava, lo stesso è stato costretto ad anestetizzarlo e a rimuovere manualmente un "tappo" di feci, mi passi il termine, che appunto gli impediva, con strazianti dolori, di defecare. Il tratto terminale, quello del retto era completamente infiammato così come l'ampolla rettale e le ghiandole perineali. la cura è stata di 20 giorni di antibiotici e antinfiammatori ma purtroppo dopo circa un mese e 10 giorni il cane ha ripreso a stare male. questa volta però i suoi gridi non sembravano dovuti allo stesso problema perchè il cane bene o male defecava. il veterinario, rianestetizzandolo, perchè purtroppo lui nn si fa avvicinare, scopre invece che nell'ampolla rettale erano rimaste ancora delle feci e che questa ampolla ormai era talmente dilatata che non sarebbe mai tornata a posto e quindi praticamente mi ritrovo con un cane che al posto del tratto del retto ha come una sacca che prima o poi  si riempirà  e lo farà stare male. a questo quadro si aggiunge, inoltre, un leggero ingrossamento della prostata dovuto all'età. il veterinario mi ha sconsigliato l'intervento chirurgico e invece mi ha consigliato delle lavande di acqua tiepida ogni giorno per inumidire i residui di feci,oltre che la somministrazione di antibiotici e di un pò di cortisone per lenire l'infiammazione. Dott.ssa lei cosa mi consiglia?? cosa posso fare più di quello che sto facendo per far star bene il mio cane?? la prego mi risponda, la ringrazio anticipatamente, con stima Patrizia

10/06/08
 

Gentile Patrizia, alla sintomatologia del suo cane, che soffre di stipsi e di dolore ano-rettale, potrebbero concorrere due diverse malattie: l’ipertrofia prostatica (malattia frequentissima nel cane anziano) e/o una patologia dei sacchi paranali. Quest’ultima probabilmente potrebbe essere di natura infiammatoria, visto che il cane ha risposto agli antibiotici e visto che due visite in sedazione avrebbero evidenziato una patologia di tipo neoplastico.
L’ipertrofia prostatica (se c’è) può essere trattata attraverso l’orchiectomia o la terapia medica, mentre i frequenti episodi di infezione dei sacchi paranali potranno essere gestiti con gli antibiotici. Provi a chiedere al collega se per caso non convenga controllare la prostata con un’ecografia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon giorno Dott.ssa Bevere
Ho il gatto di 13 anni maschio castrato risultato positivo al test fiv fev negativo con problemi ai reni, sono state fatte le analisi ed i valori sono i seguenti;
creatina 2 (max 2) e azotemia 31 (max 30) da un mese sta assumendo fortekor 2.5, non molto volentieri.
Prima del controllo mangiava tranquillamente ora non molto, nonostante ciò si è dimagrito ma nono moltissimo considerando anche che c'è caldo, ho provato a dargli i croccantini sia della royal che della hill's, ma non gli piacciono, ho provato mescolarli con carne, ma nessun risultato, quando sente il profumo della carne è un continuo strofinarsi alle gambe, e ogni tanto gli diamo un po' di carne macinata, ma non ne mangia molta;
beve ma non esageratamente e preferisce il latte soprattutto alla sera ed al mattino, acqua durante il giorno e se c'è caldo, ma  non molta.
Il gatto non è intontito, ma sembra molto arrabbiato.
Posso provare a dargli i croccantini della royal i senior so che questi gli piacevano e cosa mi consiglia.
Grazie e Cordiali saluti
Denise di Mantova

13/06/08
 

Gentile Denise, fondamentalmente il suo gatto è solo un po’ inappetente. Per il resto sta bene, mi pare di capire. Cosa intende per “arrabbiato”? Ha forse qualche malattia che causa dolore? (Il dolore è una delle principali cause di alterazione dell’umore e del comportamento.)
La carne macinata non fa bene ad un gatto con insufficienza renale, tuttavia la creatinina e l’urea del micio sono appena di poco fuori dai range di normalità. Secondo me la priorità dovrebbe essere soprattutto sostenere il bilancio energetico con un’adeguata assunzione di cibo (qualunque esso sia), senza insistere a tutti i costi con una dieta non gradita. Inoltre cercherei di escludere la presenza di dolore.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma dott.ssa Nicoletta Bevere ,
SIAMO Mamma Manuela e figli Patrizia, Daniele & dolcissima micina di nome SPRUSSY di 4anni e mezzo. di Gallarate (VA).
Purtroppo non abbiamo ricevuto la sua risposta e-mail in tempo,)  l'indomani dolce sprussy e peggiorata e volati subito dalla nostra cara veterinaria, ci ha consigliato di non farla piu soffrire ormai era agli estremi della sofferenza ancora un giorno o due,cosi mi consiglia il sonno eterno per la serenità di Dolce sprussy, a crepacuore di tutti noi, valuto e decido che per il mio egoismo (pur di averla con noi) non era giusto che soffrisse ancora cosi lasciamo sola mia figlia e dolce sprussy per un magico saluto come lo era il loro rapporto,lascio in attesa fuori i miei figli e assisto al tragico inizio di pace,il cuore di prussy regge a lungo finche entra all'improvviso mia figlia, le mette una mano sul cuore e la bacia,da quell'istante dolce sprussy riposa per l'eternità. Soffriamo molto ci manca ogni cosa e sua, tutto e lasciato al suo posto,ma ora mia figlia mi domanda:
E se abbiamo sbagliato? e se facevamo altri esami? a cosa e dovuto un cancro a 4 anni e mezzo?
cosa mi consiglia di rispondere a mia figlia ?
Io ho agito per amore e sono convinta che non potevo far altrimenti, visto le condizioni drastiche !!!
Lo chiedo a lei un consiglio cosi se potrà rispondere quando avrà tempo lo faro leggere alla mia adorabile figlia Patrizia, che non si da pace.
Vorrei rivolgere con tutto il cuore un sentito ringraziamento alla mia cara veterinaria A, e colleghi per esserci stata sempre vicino con la sua professionalita e dolcezza.
A lei g.ma dott.ssa Nicoletta Bevere!!! per il suo tempo dedicatoci e per l'amore che trasmette anche a distanza ai nostri piccoli addottati.
Con grande ammirazione Manuela e famiglia.


13/06/08

 

Cari Manuela, Patrizia e Daniele, non abbiate dubbi. Vi siete comportati fino alla fine nel modo migliore possibile e il più possibile generoso. State sereni.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa Bevere,
mi chiamo Elena, sono passate un paio d'ore da un fatto che mi ha proprio sconvolto. Ho 7, anzi ora 6 micini, 3 nati il 4/5 aprile e altri 4 da un'altra gatta, una settimana dopo. Svegli, simpatici, adorabili. Vivono fuori, ho fatto un piccolo recinto perchè non vadano in pericolo fin che sono piccoli, e le madri già da qualche tempo non vivono più con loro. Si sono integrati alla perfezione. Oggi pomeriggio, dopo essere tornata a casa, vado a trovarli, e trovo che uno dei 4 più piccoli è morto, ma la cosa più assurda è che uno dei suoi fratellini, proprio uno dei suoi fratellini, e non uno degli altri 3, lo stava mangiando. Glielo posso giurare, ha divorato la pancia e l'ho dovuto
prendere di peso per staccarlo. Dio mio, cos'è successo? Avevano ancora il piattino con la pappa pieno, ce n'era da mangiare glielo confermo, e il giorno
prima avevano mangiato regolarmente, non sono deperiti, non sono aggressivi.
Quello che è morto, Igor, era il più piccolino, era indifeso inizialmente, ma si era fatto forte, l'altro, beh quello che lo stava mangiando, è sempre stato quello più mangione, ha rotto ben due ciucci quando gli davo il latte, li tirava, li sbranava ma non credevo che potesse accadere qualcosa del genere.
Ipotizzo che Igor sia morto soffocato, ma non aveva alcun problema, il nasino non era chiuso, e mangiava tranquillamente, forse dormendo tutti assieme, l'hanno soffocato. Ok, può capitare, una volta una mia gatta ha soffocato un suo micetto. Mi posso anche rassegnare ad incidenti del genere. Ma quello che ho visto...
Mi potrebbe dire cosa può essere successo? Perchè un gattino di un paio di mesi può accanirsi a divorare un suo fratello, senza avere problemi di denutrizione, senza essere selvatico, senza un motivo logico? Poi lui mi guardava, come se niente fosse successo, ma ora mi è difficile accettare quello che ha fatto. Igor non aveva ferite che potessero, che ne so, attirare l'attenzione, ieri quando l'ho preso in braccio era simpatico e vispo come sempre. Ho sentito storie di gatti maschi che hanno mangiato piccoli per evitare la concorrenza, di mamme gatte che hanno divorato i figlioletti, e fino a poco fa pensavo che fossero cose estremizzate, dicerie, luoghi comuni, cose che possono accadere solo tra gatti selvatici. Ora mi chiedo che devo fare?
Mi perdoni se mi sono dilungata, La ringrazio dell'attenzione e del servizio fornito.
Cordiali saluti,
Elena - Vr -

13/06/08

 

Gentile Elena, devo ammettere che sono un po’ perplessa anch’io. Il cannibalismo dei cuccioli da parte di individui adulti è un fenomeno trasversale, che riguarda moltissime specie animali e che ha svariate motivazioni fisiologiche o patologiche. Il cannibalismo tra cuccioli invece è un fenomeno abbastanza raro che si può rilevare in condizioni di grave carenza di cibo e di situazioni fortemente competitive, mentre in una popolazione normalmente nutrita, con libero accesso alle risorse alimentari, non dovrebbe accadere.
Normalmente le mamme gatto insegnano ai gattini a controllare l’aggressività e a giocare tra loro senza farsi male. Se durante il gioco un gattino manifesta dolore, la madre interviene nel riequilibrare una situazione divenuta troppo violenta. Così i gatti imparano a stare assieme e a gestire i loro incontri e i loro scontri.
Penso che non si possa escludere, nel suo caso, che si tratti di una vera e propria anomalia di quell’unico gatto aggressore, un’anomalia che si manifesta principalmente con la mancata percezione, da parte del gatto aggressore, dei segnali di arresto che sicuramente il gattino aggredito avrà lanciato prima di essere ucciso.
Suggerisco di riavvicinare se si può una delle gatte adulte alla nidiata oppure (ma solo se si verificassero altre aggressioni) di allontanare il gatto aggressore dagli altri gattini.

Cordiali sauti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,
ho trovato qualche mese fa un gatto,sembra essere anche anziano, al quale però non riesco a trovare una sistemazione,purtroppo essendo una studentessa universitaria fuori sede e  avendo già moltissimi animali non posso tenerlo io.
Tuttavia sta sempre davanti la mia porta,gli ho fatto anche una cuccetta nella quale lui sta comodissimo,purtroppo quando io ritorno a casa, lui va in giro e puntualmente ritorna gravemente ferito.
Ora, da più di tre settimane ha una grossa ferita sotto il collo, oserei dire un grosso buco,che io sto curando con mercurio cromo e sto disinfettando ogni giorno da una settimana a questa parte. Purtroppo lui continua a grattarsi sul quel punto quindi la ferita non riesce  a cicatrizzarsi,e in più ho paura che ci sia in circolo un infezione. E' per questo che le scrivo vorrei sapere se posso curarlo anche con antibiotici che possano rimetterlo in sesto,e se si quali?
La prego solo di non dirmi di fargli delle punture perchè è impossibile,uno perchè ha una pelle durissima avevo già provato tempo fa a fargliele e due perchè sarebbe impossibile fare ad un gatto come lui una puntura, a volte si sa difendere molto bene.
La ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti

14/06/08

 

Gentile signora, io non credo che si possa risolvere il problema di questo gatto con una mail, tuttavia vista la situazione mi sembra che non possa far male mescolare nel cibo una compressa di antibiotico al giorno per una decina di giorni. Dato che lei possiede tanti animali e quindi sicuramente ha un veterinario di fiducia, dovrebbe fare a quest’ultimo una telefonata e chiedergli, descrivendo bene il gatto e la sua mole, il favore di compilarle una ricetta destinata alla cura di questo randagio. Io suggerirei la clindamicina: per un gatto di circa tre chili si può aprire una capsula da 75 mg e mescolarne metà nel cibo. E’ abbastanza insapore.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dott.sa Bevere,
non manco mai di leggere i suoi preziosissimi consigli, cure, e suggerimenti. Per questo mi rivolgo a Lei, nella speranza appunto di una spiegazione "più logica" di quella datami dal mio vet (di cui mi son sempre fidata, é quasi un amico da più di 10 anni, ma che nell'ultimo periodo, sembra essersi un pò "perso", forse troppi pazienti!). Ho due mici, grandi e trovatelli (età stimata dal vet all'incirca 12 anni, anche se credo siano di più), entrambi sfortunatamente affetti da FELV, tenuta ottimamente sotto controllo (parametri stabili da 3 anni). Felv scoperta durante un intervento subito da Panso (estrazione di denti estremamente mal ridotti), seguite da analisi del sangue a Tear. Tutto bene, (nei limiti della convivenza con questa malattia), tenuti sotto cura con Stomorgyl cpr., Epato 750, e Clamoxyl. Questa, purtroppo é la premessa: intorno al 5 aprile, Panso ha iniziato a bere moltissimo, avere difficoltà di deglutizione (gli tenevo sia acqua che pappa, sollevate, altrimenti non riusciva a piegare il collo, come se avesse dei dolori alla gola, non a le ossa) ed avendo avuto due anni fa la mia micetta di 15 anni, con gli stessi problemi, l'ho portato immediatamente dal vet. (piccola parentesi: Panso pesava 8.5 kg. è un incrocio tra europeo e persiano mi é stato detto, insomma un bel gattone).
Il vet prima ha escluso ferite nella bocca,stomatiti ecc.., poi anche placche, così abbiamo fatto le analisi del sangue, e sotto suo immediato suggerimento, una ecotomografia. Le riporto i valori delle prime, e l'esito della seconda, perché sfortunatamente per Lei é solo l'inizio!
Analisi del 10/04/08:
ALT 89
ALP 36
birubilina totale 0,3
AMILASI 1165
BUN 144
Creatinina 19,1
Glucosio 112
Calcio 10,1
Fosforo 16
Sodio 153
Potassio 5,2
Proteine totali 8,9
Albumine 4
Globuline 5.
ECOTOMOGRAFIA 11/04/08: Panso-razza europea-nascita (all'incirca 1996, trovato indi siamo andati a denti ecc) peso- 8.5kg.
Fegato:morfologia conservata, profilo regolare. Parenchima omogeneo ed ipereicoico. Colangite diffusa, presenza di sedimento in cistefellea. Quadro compatibile con patologia infiltrativa di natura degenerativa.
Milza: nella norma
Tratto g.e: gastrite acuta, mucosa gastrica ipertrofica con starigrafia conservata.
Rene dx: forte riduzione della differenziazione cort/mid con rapporto aumentato. Corticale omogenea, scarsa definizione vascolare.
Rene sx: v.dx.
Vescica: nella norma.
Diagnosi ecografica:quadro renale compatibile con glomerulonefrite probabilmente acuta e sindrome nefrostica.
Voilà. 14 aprile. Dopo 1 settimana di clinica, fatta di flebo di baytril, soluzioni di glucosio e saline, me lo ha ridato per provare a farlo mangiare a casa, (dato che in clinica non mangiava ed ormai pesava 3.5kg) segnandomi nell'ordine: Baytril cmp. 50, 1/2cmp ogni dodici ore x 10gg (che rivomitava), Epato750, che già prendeva, Raniditina fiale 0,8 sottocute ogni 12 ore x 7 gg, Reidrax. Nessun risultato, tranne quello di infastidirlo con le iniezioni. 17 aprile, é seguita prescrizione di Milid fiale 400mg 0,5 per via sottocutanea e Tad 600 mg 1/2 flaconcino, per via sottocutanea ogni 24 ore. Nulla. Via con altre 2 ricette: Thiola fiale 1/2 per via sottocutanea ogni 12 ore (questo farmaco nn esiste più !!!). 21 aprile, ICFgranulare 2ml x bocca ogni 12 ore, sempre prontamente rivomitato come l'ultimo antibiotico segnato in ordine di data, il Sinulox. (In tutto ciò mi ha proibito di tentare di dargli il Clamoxyl, che prendeva prima dell'episodio, volentieri e mai rivomitato. Ovviamente senza spiegazione logica, anche se richiesta molteplici volte.) Allora basta antibiotici, decide, e siamo al 21/04, situazione sempre peggiore anche continuando a fare flebo per 4 ore al giorno tutti i giorni. Quando Panso alla fine si è staccato bruscamento, dalla flebo, lui che si fa far tutto, me lo sono portato a casa, basta flebo, basta accanimento, (era terrorizzato poverino), con il benestare del mio vet. Mi sono messa a fare la "ricercatrice" e con il Protovit, reidrax e biochetasi, dopo 5gg ha iniziato a mangiare di nuovo.
28/05 Le nuove analisi:
azotemia nella norma, creatinina nella norma...
Stupito, il mio vet mi ha chiesto come diamine avessi fatto. Mi ha detto che è guarito! (???). Nel frattempo avevo aggiunto l'Omega pet, l'enterogermina, e riniziato a dargli il VMP che prendevano entrambi.
Orbene, preziossissima Dottoressa, Le chiedo: si può davvero guarire dalla glomerulonefrite? Panso mangia con la siringhetta, (tutti prodotti come Renal, Stuzzy low protein, ecc..).  ma almeno mangia e manifesta la voglia di mangiare da solo, ma dopo svariati tentavi, non ci riesce, per problemi alla bocca, direi. E' tornato a defecare dopo una settimana che era a casa, (quindi dopo un blocco iniziato dal ricovero), si muove normalmente (anche se soffre di artrite reumatoide, per cui gli somministro 1/4 di Condrostress), beve normalmente, prende 1/4 di Epato 750, Biochetasi (sempre con la siringa), e, dopo infinite lotte con lo Stomodine, gli somministro l'Eutrosisoro, massaggiandoglielo sulle gengive, prima dei pasti (che abbia dolore alla bocca, come mi sono permessa già di evidenziarLe, mi sembra palese!) un pò di Reidrax e stop. Sia chiaro, quello che dico a Lei, ciò che gli somministro, l'ho detto anche al mio vet, per il quale, tutto va benissimo, tranne dargli Stomorgyl o Clamoxyl!
Dottoressa, mi aiuti, come ha notato dalla lettera, sono in una confusione totale, DAVVERO si può GUARIRE dalla glomerulonefrite con sindrome nefrostica? E davvero stò facendo ciò che devo, somministrandogli ciò che prende, (le ricerche le ho fatte io, ma il mio vet, spiacente ripeterlo, ultimamente é più in confusione di me ed avalla tutto!).
In attesa di una Sua graditissima risposta,
Le invio i miei più sentiti ringraziamenti, per prima cosa per il servizio che svolge, aiutandoci moltissimo, poi per essersi sorbita questo papiro.
Un abbraccio di cuore,
Laura S. (Roma)

15/06/08
 
Gentile Laura, Panso ha sofferto di insufficienza renale acuta, non cronica: è per questo che i valori sono rientrati negli intervalli di normalità. In effetti una creatininemia tanto alta non sarebbe possibile in un gatto che manifesta aumento della sete da soli pochi giorni: avrebbe dovuto iniziare a bere troppo già molto tempo prima e poi comunque a 19 mg/dl di creatinina non ci sarebbe arrivato. Non so da cosa sia stata provocata questa insufficienza renale (magari un insulto tossico o infettivo), ma di certo si è trattato di una forma acuta che non ha esaurito del tutto la “riserva” renale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 

Gentile dottoressa Bevere
le scrivo da Palermo per un consiglio urgente,
mi sono accorta che la mia cagnolina ,un meticcio di volpino di circa 4 anni mai sterilizzata ( và in calore ogni tre mesi) ha un nodulo ad una mammella , è spuntato dopo una gravidanza isterica che ha prodotto una mastite con latte misto a sangue.
Il veterinario prescrive stomargil e galastop per la mastite che viene curata e con le mammelle più sgonfie si evidenzia un nodulo, mi dice di aspettare 15 giorni , passati i quali riscontra alla semplice palpazione una modificazione del nodulo , mi consiglia di intervenire subito con l'asportazione dell'intera fila mammaria mi dice anche che non è il caso di fare radiografie e che successivamente a questo intervento bisognerà sterilizzare la cagnetta.
Decido di consultare un'altro veterinario il quale suppone che si tratti di una mastopatia cistica ma consiglia ugualmente l'asportazione di due - tre  o tutta la fila di mammelle( da decidere in sala operatoria in seguito anche ad una radiografia che verrà effettuata prima dell'intervento)  e contemporaneamente  in un intervento unico la sterilizzazione, perchè se non è un tumore lo diventerà e se non lo diventerà ne spunteranno altri. Aggiunge che al momento la cagnetta ha le mammelle infiammate quindi bisogna aspettare 15 giorni poi fare una cura di altrettanti giorni e infine operare. Mi rassicura dandomi una percentuale dell' 85 % di risoluzione del problema con l'intervento  chirurgico , se non spunta null'altro entro due anni la cagnetta sarà salva.
Le chiedo dott.ssa se si tratta di mastopatia è ugualmente necessaria la mastectomia?  se il nodulo fosse benigno?non esistono cure da provare prima di arrivare ad una risoluzione così drastica? far passare un mese può far degenerare  o estendere il nodulo? non si può togliere solo il nodulo? non esiste nessun altra indagine che si possa  o debba fare prima di decidere per un intervento così invasivo?  se dovesse risultare necessario quanto cambia la qualità di vita del cane? quanto dura la degenza?soffrirà molto?
Ho letto molte delle lettere che le inviano e parlato con altri che hanno operato i loro cani , mi accorgo che spesso il problema si ripresenta anche dopo un, intervento magari all'altra fila mammaria o alla stessa sebbene è stato asportato il tessuto mammario.
Mi chiedo se non è il caso di lasciare in pace la mia cagnetta , di non infliggerle sofferenze inutili .
Sono molto angosciata devo prendere una decisione mi aiuti .Devo dare una risposta al secondo veterinario nei  l prossimi giorni , la prego di volere rispondere subito .
Ringraziandola anticipatamente 
Cordiali saluti

16/06/08

 

Gentile signora o signore, io dubiterei della malignità di questa neoformazione più che altro per il fatto che il cane ha quattro anni. Questo dato permette di affrontare con calma e serenità tutte le decisioni che devono essere prese. Cioè: non c’è alcuna urgenza.
Detto questo, provo a rispondere a quella raffica di punti di domanda.
Primo: no, la mastectomia non è necessaria.
Secondo: molto probabile che lo sia.
Terzo: si può asportare solo il nodulo assieme ad un po’ di tessuto mammario sano.
Quarto: è improbabile.
Quinto: sì.
Sesto: esame citologico, poi asportazione del nodulo, poi esame istologico.
Settimo: non cambia affatto.
Otto: domande da fare a chi opererà il cane!
Nove: no.
Nota personale: “sofferenze inutili” o “lasciare in pace” sono pensieri che non devono sfiorarla se vuole bene al suo animale: la sua è una cagnolina giovane e sana che deve andare incontro ad un piccolo intervento chirurgico, per il suo bene e per prevenire patologie più gravi. Va in calore ogni tre mesi e ha un nodulo mammario: cominci a farla sterilizzare e a sottoporre all’esame istologico il nodulo, che per il “poverina non facciamola soffrire” c’è sempre tempo. Le malattie vanno curate!
Commento finale: rimanga con questo secondo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,
gentile Dottoressa vorrei avere un parere da Lei; ho un cucciolo di 3 mesi e mezzo, un alskan malamute, ieri sera forse ha ingerito 1 di quelle bustine per veleno per topi, ma nn ne siamo convinti; cmq stamane l' abbiamo portato subito dal veterianio il quale gli ha prescritto 12 compresse divise in 2 volte al giorno di vitamina k per 1 settimana, e poi 6 compresse sempre divise in due volte al giorno per 15 giorni; il cane pesa 13,8 kg, per ora nn presenta alcun segno, mangia beve, le feci sono normali, nn ha vomitato, respira normalmente, temperatura normale, gengive normali, ma sono passate appena 17 ore; volevo sapere se la cura è adatta, e se si riprenderà del tutto nell'eventualità che l'abbia ingerito veramente il veleno; poi ho letto che è consigliabile dargli del latte, potrei sapere se è vero e se si in che quantità?????
La prego di farmi sapere il prima possibile, siamo molto in pensiero per il cucciolo.
Grazie mille
Angelo

16/06/08

 

Gentile Angelo, va tutto bene. Il latte invece deve essere evitato perché sebbene in alcuni casi rallenti il processo di assorbimento dei tossici, tuttavia in altri casi lo accelera e rende più biodisponibile il veleno. La cosa migliore è telefonare subito al veterinario senza improvvisare cure.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Grazie per avermi risposto, il gatto mangia poco, in questi giorni nemmeno un croccantino di quelli normali, preferisce il latte, lo yogurt.
Visto che tutto è iniziato dopo l'assunzione della pastiglia può essere una causa del fortekor?
Grazie cordiali saluti Denise di Mantova

17/06/08

 

Gentile Denise, non lo so. Per sapere se il benazepril ha determinato un effetto avverso bisogna verificare l’andamento della creatinina attraverso dei controlli seriali: io se va tutto bene controllo la creatinina in ogni caso dopo un paio di settimane dall’inizio della terapia, ma se la sintomatologia si aggrava, la ricontrollo appena possibile.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno dottoressa,
le scrivo perchè vorrei sottoporre alla sua attenzione il caso del mio Roby (pastore maremmano incrociato con bastardina) di 11 anni e mezzo.
Roby ha sempre avuto una leggera dolenza alla coda e da qualche anno, alzandosi dopo qualche ora nella medesima posizione, zoppicava un pò con gli arti posteriori e non sempre aveva voglia di fare attività fisica.
1 mese fà saltando fuori dalla macchina per andare dal veterinario (proprio a causa della spossatezza manifestata ultimamente), ha emesso un forte guaito e dopo aver percorso 20 metri si è accasciato per terra completamente paralizzato (arti anteriori e posteriori) ed insensibile.
E' stata effettuata una radiografia che non ha evidenziato nulla ed è stata consigliata una cura di antinfiammatori cortisonici. Nel giro di 1 settimana ha ripreso la motilità degli arti anteriori e la minzione è passata da continua a "svuotamento per riempimento" comunque senza controllo, mentre gli arti posteriori sono rimasti sensibili ma paralizzati.
Il progressivo miglioramento riscontrato nel breve arco temporale di 1 settimana unito al fatto che nessuno ci ha allarmati sui rischi derivanti da un eventuale ritardo nell'intervento di decompressione del midollo, segnalandoci la necessità di individuare tempestivamente mediante esame mielografico l'eventuale ernia al disco che poteva aver causato la compressione del midollo e la conseguente paralisi, ci ha portato ad attendere con santa pazienza e grande preoccupazione ulteriori miglioramenti, che però non sono arrivati.
Ebbene ieri, oramai certi della stabilizzazione dello stato di salute e più preoccupati che mai, abbiamo deciso di portarlo in una clinica per eseguire tutti gli esami previsti ed eventualmente l'intervento se necessario.
Oggi è stato ricoverato ed il veterinario (che mi ha ispirato molta fiducia) ha eseguito un emocromo completo da cui ha evinto uno stato di ottima salute che lo ha portato ad escludere alcune delle possibili cause della paralisi.
Successivamente ha eseguito delle lastre senza anestesia, e quindi con la consapevolezza degli eventuali artefatti, da cui ha riscontrato l'avvicinamento di diverse vertebre lombari ed in particolare la saldatura tra t2 e t3 e tra t3 e t4 con "mineralizzazione" (credo abbia detto così) dei fori vertebrali.
Vista la permanenza della sensibilità agli arti posteriori ha proposto di tentare per una settimana una cura a base di antinfiammatori non cortisonici, anabolizzanti per ripristinare un minimo il tono muscolare degli arti ormai (1 mese di immobilità) atrofizzati o quasi e soprattutto un farmaco "rivitalizzante" delle cartilagini.
Se questa settimana di cura non dovesse portare risultati significativi, si passerebbe alla mielografia ed al successivo intervento chirurgico eseguito da un chirurgo di quelli che girano le cliniche di tutta Italia.
Ecco tutto!
Cosa ne pensa e che consigli ci dà?
Grazie infinite.
Simona&Michele e Medi&Toni
Palermo

17/06/08

 

Gentile Simona, la cosa migliore ovviamente sarebbe procedere alla diagnostica per immagini (mielografia o risonanza), per sapere se il cane ha o non ha una compressione spinale. Per quanto riguarda la chirurgia, che è subordinata alla diagnostica, purtroppo dopo una settimana dall’insorgenza della paralisi è un po’ improbabile che l’intervento decompressivo (posto che il cane abbia una patologia compressiva e non abbia avuto magari un’embolia fibrocartilaginea) determini grandissimi benefici, quindi penso che un’altra settimana ormai la si potrebbe anche far passare, ma solo se si vedono dei miglioramenti veri. Altrimenti conviene procedere subito alla diagnosi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno dottoressa,
sono Simona da Palermo, IL MITTENTE DELL'ULTIMA MAIL DI IERI 17-06-08.
Le scrivo per comunicarle un'importante informazione per la formulazione del suo parere medico....... STAMATTINA il veterinario, entrando in ambulatorio, ha trovato Roby in piedi sulle sue zampe!!!!!!!!!!!!!!!
Si urla al miracolo! Ma felicità a parte, volevo dirle che si è poi riseduto e non ha le forze per camminare o sostenersi in piedi a lungo, ma l'importante è aver potuto constatare che ha il controllo delle zampe!
Probabilmente si è messo in piedi in parte per effetto della cura ed in parte per la disperazione dovuta alla nostra assenza notturna.
Adesso lo abbiamo riportato a casa e proseguiremo noi le cure (tutte per via orale), inclusi i massaggi alle cosce, per 10 giorni.
Il veterinario, ha detto che lo vuole rivedere alla fine delle cure e che contemporaneamente si organizzerà per l'eventuale intervento, visto che il fatto che si sia rimesso in piedi è un ottima notizia per escludere i danni permanenti ma non per escludere il fatto che si possa ripresentare una paralisi ed in tal caso STAVOLTA è meglio intervenire tempestivamente perchè i miracoli difficilmente si ripetono 2 volte, no?!?!?
Spero di averle dato informazioni sufficienti per il suo parere.
Grazie infinite.
Simona&Michele e Medi&Toni
Palermo

18/06/08

 

Ma che bello. Per quanto riguarda il miracolo, non ce ne sarebbe davvero bisogno in quanto gli emboli fribrocartilaginei ad esempio (che non sono di interesse chirurgico) si comportano proprio così: cane di grossa taglia, paralisi improvvisa associata a grave ma momentaneo dolore, poi lenta risoluzione dei sintomi fino eventualmente alla completa guarigione. Nel vostro caso quindi, poiché Roby sta riacquistando la mobilità spontanea dei posteriori, non conviene per forza procedere alla diagnostica, in quanto un animale che guarisce con la terapia medica non è candidato a quella chirurgica, mentre la mielografa serve proprio a sapere se e dove il cane può essere (utilmente) operato. Insomma, il concetto è lo stesso della precedente mail.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa Bevere,
la ringrazio infinitamente per la sua accurata risposta, che come Lei potrà immaginare, mi ha regalato una gioia incredibile! Panso ora pesa 5 kg., confronto ai 3,5 del "dopo cura", e, pur sapendo che è anziano, affetto da FIV (mi perdoni, avevo errato io, non da FELV), cerco di godermelo finchè me ne sarà data la possibilità, facendogli da "badante", coccolatrice, e viziandolo un poco.
Mi creda mi ha davvero donato, con la sua gentilezza e professionalità, una felicità, che per altri motivi di salute in casa, proprio mi occorreva per continuare a combattere.
Sono noiosa, lo so, e per questo mi scuso, ma volevo domandarLe se è possibile, in qualche modo, risalire alle cause infettive (o virali) che hanno affetto Panso. Il mio Vet ha escluso una coltura batterica, glissando ed usando come scusa "un prezzo troppo alto" per eseguirla. Le vengo a chiedere, quindi, se esiste un'altra possibilità, o di far comunque fare la coltura, avendo un altro micio (con FIV ma da analisi di pochi giorni fa in buona salute) e vivendo accanto all'immenso parco dell'insugherata, (pieno di cagnolini ed altri mici dei palazzi che compongono il comprensorio) a cui, ad oggi ancora non è stata eseguita una disinfestazione, di conseguenza colma di insetti di ogni genere.
Non ci saranno mai sufficienti parole per ringraziarla.
Continuerò a seguire la sua rubrica,come faccio sempre ormai,
Con stima sincera,
Laura S.

18/06/08

 

Gentile Laura, non si può sapere cosa sia accaduto. Per il resto, credo che il veterinario abbia il compito di informare il cliente sulle possibili scelte diagnostiche e terapeutiche che può mettere a disposizione per la salute dell’animale (vantaggi, svantaggi, costi, possibilità di successo e di insuccesso). “Costa troppo” lo può decidere solo il cliente, non il veterinario, a maggior ragione quando si tratta di poche decine di euro per approfondire la situazione di un animale che è stato male ma che ha tutte le possibilità di questo mondo per star bene  e guarire. La scelta se spendere dei soldi per fare un esame spetta solo al cliente, visto che sia l’animale sia i soldi sono suoi.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Le chiedo cortesemente un consiglio. Al mio cane si sono ingrossati i linfonodi inguinali e sotto la gola si è creato un grosso rigonfiamento , il mio veterinario lo sta curando con antibiotici e cortisone e mi chiede di tenerlo molto controllato perchè se dovessero riformarsi entro i prossimi tre mesi dobbiamo provvedere ad un esame del sangue ed un agoaspirato  perchè facilmente potra' diagnosticare una forma di leucemia. Le chiedo è giusta al momento questa cura e quante sono le probabilita' che il mio cane si ammali gravemente? Nel caso che tipo di vita puo' avere con una malattia di questo tipo? Adoro il mio cane e non voglio perderlo. La ringrazio di cuore se vorra' essermi di aiuto.

18/06/08
 

Gentile signora o signore, non conosco il caso e la mail è molto vaga, ma in generale non è una pratica perfetta quella di somministrare cortisone ad un cane nel quale si sospetta un linfoma. Per le previsioni del futuro, oggi niente, buio totale mi dispiace.
Ma perché poi per un emocromo e un ago aspirato si vogliono aspettare tre mesi? Di solito sono esami preliminari, che si fanno prima di ogni intervento terapeutico o di ulteriori approfondimenti diagnostici.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa Bevere
sono Giusy da Palermo le ho scritto giorno 16 scorso per la mia cagnetta , un meticcio di volpino con un
nodulo alla mammella.
La ringrazio infinitamente per la celerità e l'estrema chiarezza delle sue risposte che tra l'altro mi hanno dato un grande conforto.
Vista la sua gentilezza le chiedo ora un consiglio finale, (mi perdoni per la raffica di domande a cui la sto sottoponendo)
Prima che lei rispondesse ho interpellato un terzo veterinario il quale dice con certezza che il nodulo in questione è una mastopatia ma toccando le mammelle trova un'altro nodulo localizzato in un'altra mammella che gli sembra diverso dal primo , consiglia nodulectomia , sterilizzazione in un unico intervento ed esame istologico. Infine ( stavolta per caso) la cagnetta viene vista da un'amica veterinaria che tastandole le mammelle trova abbia diversi noduli e consiglia la mastectomia.
Mi rendo conto di avere esagerato nel chiedere tanti pareri ,ma il suo è per me assolutamente prezioso.
Quindi le chiedo alla luce di queste nuove a quale veterinario devo affidarmi e se rimandare l'intervento a settembre ( per problemi di famiglia sarebbe più agevole quel periodo) cambierebbe qualcosa.
Infine, se il nodulo importante non è più il primo basterà la nodulectomia? e se fossero tanti?
Ringraziandola ancora una volta anticipatamente la
prego di volere rispondere con la stessa celerità (prendere una decisione definitiva mi aiuterà a placare la mia ansia)
Con profonda stima
Cordiali saluti

19/06/08

 

Gentile Giusy, prego. Dal secondo veterinario in poi, le hanno dato tutti informazioni corrette. Stia con quello che di cui si fida maggiormente. L’intervento si può rimandare di un paio di mesi, senza paura, per il resto lasci che il chirurgo sia un po’ libero di prendere le decisioni migliori per il cane. Lei non ha gli strumenti per stabilire se per il cane sia meglio una nodulectomia, una mastectomia subtotale, una mastectomia totale, ecc. Faccia tutte le domande che vuole, chieda che vengano prese le migliori precauzioni, ma poi lasci che il chirurgo sia libero di fare del suo meglio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
Le scrivo per avere un consiglio a proposito di quanto sta succedendo ad una delle mie due gatte.
Qualche giorno fa, improvvisamente, l'ho vista comportarsi come se fosse stata punta da un insetto, poiché si leccava ripetutamente verso il fondo del dorso, correva infastidita, muovendosi a scatti, agitando la coda (tenendola in alto) e leccandosi anche altre parti del corpo, tipo le zampine . L'ho portata dal veterinario immediatamente, che le ha fatto un'iniezione di cortisone, non riscontrando, però, presenza né di parassiti né di ponfi nella zona alla base della coda. Dopo circa 3 ore di calma, la cosa è ricominciata; è passata la notte e la mattina dopo, visto che la situazione era invariata, ho chiesto al veterinario se non fosse il caso di provare con uno spot on , per eliminare l'ipotesi di eventuali parassiti (l'ultimo lo aveva "preso" circa un mese prima). Così ho fatto e, per due giorni, sembrava essere tornato tutto normale. Purtroppo, ieri sera, dopo essersi accoccolata sul letto, la micia è saltata giù improvvisamente ed ha ricominciato a scuotere la coda, leccarsi nei soliti posti e a correre e trotterellare a scatti. Anche il respiro risulta affannoso e corto.
Il veterinario ha fatto diverse ipotesi: allergie alimentari (a questo proposito, ho letto stamattina un Suo articolo), oppure le ghiandole perianali che, mi ha detto, possono dare anche questi sintomi...
Sono un po' preoccupata, e mi dispiace vedere la mia micia a disagio e che, ogni tanto (a dire il vero, oggi sta continuamente così) corre e si agita, come se avesse qualcosa di non localizzato che la infastidisce.
Grazie molte in anticipo
Laura Pesce Delfino
P.S.: la gatta è sotto terapia antibiotica (cefalosporina) per una sospetta uretrite. Ha già fatto due cicli di iniezioni, della durata di 2 settimane l'uno, ed ora dovrà farne un terzo.

19/06/08

 

Gentile Laura, sembra esattamente prurito cutaneo. Se il problema non si è risolto dopo l’applicazione dell’antiparassitario, allora conviene impostare una dieta privativa in maniera da escludere che si tratti di intolleranza alimentare.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
cara dottoressa,
mi chiamo michela e sn della provincia di ascoli..le ho scritto a proposito del mio gatto rey il giorno 12-10.07..aveva i valori ke riguardavano i reni abbastanza alti...il mio veterinario mi ha fatto dar da mangiare soltanto renal della real canin x 8 mesi..ogni tanto gli ho fatto le analisi..e i valori si sn stabilizzati..anke quelli della transaminasi piruvica ke prima era 96u/l e dopo è arrivata a 56u/l   adesso a distanza di un mese dalle ultime analisi...il mio gatto a ricominciato a rimettere...gli ho rifatto le analisi dove risulta ke i reni stanno bene..ma la piruvica è tornata a 96u/l..il veterinario dice ke va bene comunque..e mi ha fatto sospendere le crocchette renal..x cominciare con le L/D della hill's x un mese...nn ci capisco niente come puo essere ke i valori stavano andando bene e invece di punto in bianco il valore del fegato è tornado da capo..?.è giusto quello ke il veterinario ha prescritto...?sn un po preoccupata..
la ringrazio della sua attenzione...
cordiali saluti
michela

19/06/08
 

Gentile Michela, sono moltissime le condizioni che possono determinare l’aumento della ALT e non ho modo di darle una spiegazione del perché nel suo gatto si sia verificato questo rialzo. Sarebbe però possibile avere qualche informazione in più sottoponendo l’animale ad un’ecografia epatica.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
Le scrivo da Este (PD) per la mia adorabile micia Sissi. La micia ha 6 anni da poco compiuti, vive in casa da sempre, è stata sterilizzata nel 2003 quando aveva da poco compiuto i nove mesi, e fino a qualche giorno fa non ha mai mostrato alcun problema, solo in un paio di occasioni ha avuto problema di vermi, ma del resto sempre esami perfetti. La scorsa settimana e precisamente venerdì ha iniziato a vomitare, inizialmente non ci ho dato importanza per più motivi, il primo perché nel vomito cera dell'erbetta e del pelo, e poi perché ho visto che comunque ha continuato a mangiare. Il giorno dopo (sabato) ha mangiato qualcosina alla mattina e poi la micia ha iniziato a non mangiare e non bere più nulla,  ed è andata avanti cosi fino a martedì, e quindi preoccupato in mattinata mi sono recato dal veterinario. In effetti il veterinario ha constatato che sia la vescica che l'intestino erano vuoti, apparentemente la micia era in buono stato, ma la temperatura era di 37,8 °C, quindi ha deciso di tenerla nel suo studio per cercare di fargli una flebo per la disidratazione. Nel pomeriggio sono tornato ed il veterinario mi ha comunicato che non erano riusciti a fare la flebo perché continuava a strapparla via, ha misurato la temperatura che stavolta era 37,5 °C, quindi ha fatto una puntura di plasil e mi ha raccomandato di cercare di farla mangiare. La micia appena arrivata a casa ha iniziato a bere acqua, ma di mangiare proprio nulla, quindi dietro consiglio del veterinario ieri (mercoledì) pomeriggio la riporto nuovamente e spiego che la micia beve tanto e fa tanta pipi, ma non mangia, misurano la temperatura che stavolta è 37,4 °C e decidono di ricoverarla per la notte tentando di riuscire a fare questa flebo, nel frattempo decidono di fare anche dei prelievi per fare delle analisi. Stamattina torno dal veterinario, mi comunica che non sono riusciti a fare la flebo perché se la continuava a strappare quindi visto che la micia era apparentemente stressata (perdeva tantissimo pelo) decide di fare un'altra puntura di plasil ed una per la protezione gastrica, e poi gli somministra una compressa AVANTGARDE (ciproeptadina cloridrato PERIACTIN 4 mg) e mi dice di riportarla nel tardo pomeriggio. La micia per tutto il giorno beve tantissimo e fa tanta pipi ma continua a non mangiare, quindi la riporto dal veterinario che mi comunica che sono arrivati gli esiti degli esami:
 
ALB=3.2 g/dL; ALT=46 U/L; AST=3 U/L; BUN>130 mg/dL; CREA>13.6 mg/dL; GGT=0 U/L; GLOB=3.5 g/dL; TBIL=0.4 mg/dL; TP=6.7 g/dL; HTC=37.6%; HGB=12.0 g/dL; MCHC=31.9 g/dL; WBC=8.9; GRANS=6.2; %GRANS= 70%; L/M= 2.7; %L/M= 30%; PLT>287.
 
Quindi mi dice che non c'è più nulla da fare a causa dei valori BUN e CREA, che stanno a significare che i reni non lavorano più, ed inoltre la temperatura è scesa a 37,3 °C. Mi dice di continuare con le compresse AVANTGARDE (ciproeptadina cloridrato PERIACTIN 4 mg) da somministrare una volta al giorno, di farla bere molto e di provare a sforzarla a mangiare, inoltre mi ha detto di somministrargli una volta al giorno 1/4 di compressa di CIBAGEN 5mg, e se entro lunedì non riprende a mangiare da sola proveranno a sedarla ed a farle un ciclo di flebo.
Per bere lo fa già da sola e fa molta pipi, però per mangiare non so più cosa fare stasera gli ho aperto la bocca e gli ho buttato una decina di crocchette uno alla volta, ma ho paura che riprenda a vomitare. Che consiglio mi può dare? Secondo Lei con questi valori può farcela.
Attendo con ansia una sua risposta.
Grazie per l'attenzione
Giovanni

20/06/08

 

Gentile Giovanni, il valore della creatinina è altissimo. La cosa migliore da fare è cercare di capire se ci sono dei margini terapeutici oppure no, soprattutto in considerazione del fatto che la micia è giovane e non ha mai accusato in precedenza sintomi di insufficienza renale cronica. Suggerirei di far fare al più presto un’ecografia renale e provvedere in un modo o nell’altro ad assicurare alla gatta una terapia infusionale endovenosa continua, almeno fino a quando non si sia meglio chiarita l’origine di questa grave insufficienza renale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon giorno gentilissima Dottoressa Bevere,
Sono Laura, la padrona di Panso. Perdoni la "tortura" quotidiana, ma dopo la sua preziosa e fondamentale risposta, volevo chiarirLe alcuni punti (spero utili, anche per altri lettori ma sopratutto per Lei) ed infine porle una domanda, su cui avevo letto in una sua risposta, per avere una comprensibile ed esperta risposta. Scusi se parto dalla premessa (come soprascritto): il mio vet cura tutti i gatti di casa ,la mia, quella di mia nonna e zia ecc...( i cani "vanno altrove" perchè ho trovato decisamente curioso che un vet come il mio lo credevo il meglio del meglio, sigh, mi sarò fatta influenzare dall'amicizia, diciamo che si era venuta a creare negli anni, abbia PAURA di un cucciolo di 8 mesi tanto da doverlo tenere io per una lastra!) ed a portarli ovviamente chi è? sempre io! E sempre io li tengo per l'analisi del sangue (???), capisce, "belve" del genere, e come le avevo scritto in una precedente lettera,non ho mai avuto problemi, tranne che con Panso. Dottoressa carissima, ho dovuto fare tutto io, studiare la notte i vari siti di veterinaria internazionali, anche solo per scoprire l'Omega pet, soffre come sa di atrite reumatoide ed io ho scoperto il Condrostress, lui mi aveva detto al telefono il Metalcam, che sul bugiardino riportava (non nella sezione avvertenze, ma in primis, come Lei ben sa) altamente sconsigliato per i gatti con i problemi di Panso.MA TUTTI! Ora, tutto ciò, non per dire, wow quanto sono brava, ma per chiedere e chiedermi, come è possibile che un vet di chiara fama a Roma, bravo (almeno fino a 3 mesi fa) improvvisamente non sappia cosa fare davanti a determinate situazioni (al punto di arrivare a farmi innervosire e non poco, ma darmi ragione su alcune cose, non solo non mi interessa, ma non mi da neanche più sicurezza ovviamente ormai). "va addormentato"  "no perchè non vuoi che faccia più flebo, si può salvare", immagini il mio animo già ferito da svariati lutti, che non molla, ma in questo caso si altera parecchio...Lo so ho fatto una confusione totale in questa lettera (confido nella sua pazienza e sapienza), ma la sua risposta di ieri, mi ha portato a riflettere nuovamente sulla discussione avuta con il mio vet, riguardo la coltura.Niente da fare, non ha voluto farla! Credo sia umano chiedersi "perchè?", appunto, pagando io, dov'è il problema? Sarà forse perchè avendo l'altro gatto, non mi ha avvertito di separarli? (Per il periodo dell'infezione). Dottoressa cara, con Panso in clinica all'epoca, non rispondeva alle chiamate sul reperibile, fatte sotto sua richiesta! Ecco tutto questo per cercare di capire con chi ho a che fare...Se cambiarlo o no. E per dar sapere, che non tutti i vet sono poi, così affidabili, e non si sa dove sbattere la testa! Passo alla domanda (altrimenti credo mi "addormenterà" ^_^ , perdoni l'ironia, è la mia salvezza). Avevo letto in una Sua ad un'altra/o che si fida totalmente di Lei, e che aveva bisogno d'aiuto, come tutti noi, che gli omogeneizzati, talvolta sono consigliabili, talvolta no. Ora Panso, se ricorda mangia con la siringhetta, ed a parte il modo in cui son fatte (scatolette di varie marche renal, advance,hill's ecc...che sul link dell'OMA mi hanno fatto sgranare gli occhi) non le vuole più mangiare. Quindi da ieri gli sto dando 1 omogeneizzato (pollo o tacchino) con 3 dita d'acqua al giorno. Cosa pazientissima Dottoressa, potrebbe dargli fastidio? E' così sbagliato, lo mangia volentieri, e con l'acqua dentro, lo digerisce meravigliosamente. Potrebbe spiegarmi i pro ed i contro?
Inginocchiata sui vetri e sui sassi, per questo ennesimo papiro, La ringrazio e La saluto affettuosamente (e giuro che non scriverò mai più papiri così!).
Laura

20/06/08
 

Gentile Laura, ho letto il suo sfogo, che spero sia stato per lei un modo per pensarci su e prendere qualche decisione. Rispondo solo alla sua domanda. Gli omogeneizzati di carne ci danno dei problemi quando vengono somministrati ai gattini come unica fonte di cibo in quanto causano l’insorgenza di una malattia ossea chiamata iperparatiroidismo secondario nutrizionale, dovuto all’eccesso di fosforo e alla carenza di calcio di questo tipo di dieta. Nei gatti anziani ci danno qualche problema invece in virtu dell’ccessivo carico proteico, che non fa bene ai reni. Nei gatti con insufficienza renale l’omogeneizzato di nuovo non va bene sempre per il discorso delle proteine, ma anche del fosforo.
Questi sono i contro.
I pro non ci sono (forse sono questi: si trovano facilmente, si possono comprare al supermercato, hanno un odore più gradevole per il proprietario rispetto ai mangimi destinati al gatto, sono facili da somministrare con la siringa). Diverso è se il gatto non accetta di mangiare nulla eccetto l’omogeneizzato (ma non succede mai): allora, dico sempre io ai mei clienti, piuttosto che il digiuno va bene qualsiasi cosa in un gatto anziano, e quindi va bene anche l’omogeneizzato. Però, se si tratta di somministrare l’alimento forzatamente con la siringa o attraverso un sondino, tanto vale somministrare l’alimento giusto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
caro veterinario,
é da tre mesi che il mio gatto presenta un eccessivo perdita di pelo con grumoli e chiazze nere nella zona in cui ha perso il pelo. vorrei sapere di cosa si tratta, e se può trassmetterla ai suoi micetti che ha da poco partorito, e se è contagiosa per l'uomo.potrebbe esssere infezione da malassezia. cosa devo fare per curarla ? grazie

20/06/08
 

Gentile signora o signore, mi sembra di capire che il suo gatto abbia un’alopecia infiammatoria (che non vuol dire niente: solo che il gatto ha delle perdite di pelo associate ad infiammazione cutanea). Ora, poiché nelle cause di alopecia infiammatoria ci sono anche alcune malattie trasmissibili all’uomo e ad altri animali, devo rispondere di sì alle sue domande preoccupate. Sarà più preciso sulla diagnosi e sulla terapia il suo veterinario, dopo che avrà visto il gatto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ma Dott.ssa,
due giorni fa il mio gatto di 14 anni e mezzo aveva la bava al lato ds della bocca e non mangiava e aveva occhio ds lacrimante. il terzo giorno l'ho portato dal veterinario che gli ha riscontrato due bruttissimi denti uno sopra l'altro immediatamente sotto e glieli ha tolti fatto antibiotico a rilascio prolungato.
Data l'età gli ha anche fatto esami sangue.
Questi i valori:GB 71,69 - LIN 34,6 - MON 4,3 - GRA 61,1 - LIN# 24,8 - MON# 3,08 - GRA#43,81
GR 8,82 - MCV 49,5 - HCT 43,6 - MCH 12,6 - MCHC 25,6 - RDW 14,5 - HB 11,2 - PLT 4420 - MPV 7,6 - PCT 3,36 - PDW 10,1
ALKP 29 - ALT 35 - BUN 17 - CREA 1,3 - GLU 180 - PHOS 3,1
Mi ha detto che la funzione epatica a renale era perfetta Da allora sono passati altri due giorni e continua a non mangiare beve solo se indotto (ieri sera ha defecato) e tende a nascondersi e spesso bava mucosa e occhio ds presenta una sora di membrana grigia nella parte sotto Gli ho provato la febbre = 39
Sono molto preoccupata e non so che pensare. Preciso che nel 1998 gli sono stati fatti esami di felv fip e fiv (tutti negativi) in quanto ha sofferto saltuariamente di dermatite.
Sperando in un suo aiuto la ringrazio anticipatamente per quanto mi saprà rispondere
cordiali saluti
Daniela
 
20/06/08

 

Gentile Daniela, ma il gatto ha proprio 71000 bianchi? La febbre, la grave leucocitosi, la persistenza del dolore orale nonostante il trattamento e l’anoressia in un animale così anziano, necessitano di una nuova valutazione al più presto, di altre indagini (radiografie del cavo orale? Biopsia? Esame citologico dello striscio di sangue?) e probabilmente di una diversa terapia antibiotica.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,
ho uno yorkshire, Pepe, di 11 mesi, 1,7 kg. Tre settimane fa è stato operato con conseguente amputazione degli speroni posteriori dal momento che le unghie avevano perforato il polpastrello. Ora sta bene, è vispo, corre, solo che non riesco a spiegarmi il motivo per cui spesso lo osservo da fermo e vedo che tiene sollevata la zampa posteriore sinistra e che un po' gli trema. Quando lo chiamo la mette subito giù e non zoppica minimamente. Può essere dovuto all'operazione o magari a qualche problema ai tendini? Che sia il caso che lo riporti dal veterinario per accertamenti, magari per una lastra? La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la cortesia.
Ilaria

21/06/08

 

Gentile Ilaria, un leggero tremore dell’arto sottratto al pieno carico è comune nel cane e non è di per sé patologico. Non è invece normale che l’arto venga sottratto, anche solo in parte, al peso del corpo. Cioè il cane, quando è in stazione, carica i posteriori in modo da equilibrare il peso alla pari sul destro e sul sinistro. Il fatto che Pepe non lo faccia può dipendere dall’intervento recentemente subito oppure da qualche altra condizione che causa un leggero dolore, non sufficiente a determinare una zoppia che possa essere notata da un occhio inesperto.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentil dott.ssa Bevere, le scrivo perchè ho un problema con la mia gatta, che ha 9 anni . l'anno scorso, giocando, ha ingerito un filo di plastica e l'ho dovuta fare operare all'intestino, l'hanno aperta in tre punti mi ha detto il veterinario. da allora ha sempre avuto qualche
problema a defecare, cosa che ho gestito attraverso l'uso di remover, levolac e, negli ultimi tempi, uno sciroppo a base di fichi, manna e cassia. il problema è che nell'ultimo mese è andata di corpo solo due volte e poco, portata dal veterinario le hanno fatto, dopo averla anestetizzata, una radiografia che ha evidenziato due fecalomi: uno all'inizio del colon e l'altro appena dopo l'intestino tenue. le hanno fatto tre clismi molto profondi, il primo è uscito (una massa di peli e feci), il secondo son 5 giorni ancora no e lei sta male. inoltre a seguito del primo intervento, la gatta ha avuto dei problemi renali
perchè non è stata gestita (non le hanno fatto le flebo) data l'enorme l'aggressività che manifesta con i veterinari. un altro veterinario le ha fatto delle flebo sottocutanee e si è ripresa. quindi ho paura a portarla ancora dal veterinario perchè significa farla anestetizzare
per farle qualunque visita e non si conosce lo stato dei suoi reni ma nel frattempo non va di corpo per le masse di pelo che ha ingerito. cosa posso fare? potrebbe consigliarmi qualche purgante che sia in grado di sciogliere questi fecalomi che essendo alti non subiscono l'effetto dei clisteri? cordiali saluti.

22/06/08

 

Gentile signore o signora, si potrebbe provare a gestire il problema come si farebbe con il megacolon idiopatico (lattulosio da 1 a 5 ml ogni 8 ore, ranitidina 2 mg/kg, dieta m/d Hill’s umida, ipodermoclisi per reidratare l’animale), ma deve comunque rivolgersi ad un collega per le prescrizioni e per tutte le istruzioni di cui necessita. Purtroppo trattare i gatti aggressivi è davvero un problema, ma piuttosto che non fare nulla è meglio sottoporre la micia ad una nuova sedazione. Il mio suggerimento è di affidarsi ad una struttura dove ad una gatta anziana che viene messa in anestesia generale siano assicurati degli esami del sangue e un’adeguata fluidoterapia endovenosa somministrata durante l’anestesia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa, il mio cane meticcio di 4 anni da più di una settimana ha delle secrezioni giallastre da entrambi gli occhi che ricompaiono poco dopo avergliele pulite con cotone e acqua corrente. Gli occhi non sembrano arrossati nè lui cerca di grattarli o mostra alcun fastidio. Lo faccio visitare subito o provo con qualche disinfettante (collirio?) per alcuni giorni? Grazie, saluti.

22/06/08

 

No, non faccia prove, per favore. Lo porti a far vedere.

Saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buon giorno sono molto preoccupata per il mio gatto da ieri  muove  solo gli occhi e come lo prendo in braccio miagola di dolore ha il respiro veloce e a volte si aiuta anche con l'aprire la bocca ha tutte e quattro le zampe contratte e la schiena  inarcata  e rigida e muove solo gli occhi  ho provato a tastarlo tutto ma nn ha fratture nè rigonfiamenti di cosa si potrebbe trattare ?la ringrazio anticipatamente sperando in una sua risposta fulminea

23/06/08

 

Anche io all’età di otto anni forse ho fatto qualche scherzo telefonico, internet non esisteva. Però se hai più di otto anni, il mio consiglio, da veterinario naturalmente, è quello di spendere meglio il tuo tempo libero (e il mio, nel caso specifico). Decoupage, calcetto, imparare uno strumento, fare una conserva di carciofini, mangiare un gelato... quello che vuoi.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve,
innanzitutto la ringrazio per il lavoro che svolge e il tempo che vi dedica.
il problema della mia gatta è l'insufficienza renale. dovrebbe avere un massimo di 14 anni. siccome beve circa una ciotola d'acqua al giorno (unico sintomo) ha fatto le analisi del sangue che hanno mostrato come unici valori alterati  BUN leggermente sopra la norma e la creatinina a 2,6 (i valori di rif. della creatinina mi pare fossero 1,6-2,4,comunque il veterinario mi ha fatto notare che l'eccesso era di un quarto del range). il veterinario ha prescritto fortkor a vita e alimenti dietetici specifici. analisi di controllo tra un mese. la pressione e il cuore non sono stati valutati. mi rendo conto dell'importanza di prevenire un danno al cuore ma mi sembra di capire che però questo farmaco può alterare proprio i valori renali...è indispensabile? 
in una sua risposta ho visto che consigliava acidi grassi, se lo ritiene utile anche in questo caso può dirmi quali e in che dosaggio?
esistono cure 'naturali' ( appunto integratori o omeopatia,ecc) e se sì lei cosa pensa al riguardo?
grazie e cordiali saluti
sandra

23/06/08

 

Gentile Sandra, il benazepril prescrittole avrebbe lo scopo di migliorare proprio la funzionalità renale attraverso un’azione specifica di riduzione della proteinuria, riduzione dell’ipertensione glomerulare, rimaneggiamento della membrana di filtrazione e altro. Il suo veterinario cioè non le ha prescritto il benazepril per prevenire un danno al cuore, ma proprio per rallentare la progressione del danno renale. Forse non vi siete molto capiti sullo scopo della terapia.
A parte questo lei ha perfettamente ragione nel dire che il benazepril può avere effetti avversi proprio sulla funzione renale. Poiché ho già avuto modo di esprimermi su questo stesso argomento, la rimando alla risposta per Maurizio del giorno 8/6/08, su questa stessa pagina.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa, ho un gatto di 16 anni che è sempre stato a casa vivendo con noi come un membro della nostra famiglia. La sua alimentazione è cambiata diverse volte nell'arco di questi anni. ultimamente era prevalentemente a base di pollo, croccantini tipo Whiskas,latte,formaggini. Improvvisamente quindici giorni fa ha avuto una crisi convulsiva, l'abbiamo portato dal medico che dopo avergli fatto un prelievo ematico ha diasgnosticato un problema renale ( azotomia106; creatinina 3,78).Abbiamo subito cambiato la dieta: semolino,croccantini renal Royal; coadiuvati dai farmaci Enapren e Laevolac dopo dieci giorni le analisi sono cambiate azotomia 75; creatinina 5,74.Cosa fare? Il nostro medico non ci ha dato nessuna speranza, anzi ci ha fatto intravedere la possibilita della soppressione se il gatto dovesse mostrare sofferenza. Ma un menbro della famiglia non si vuole mai perdere. Non potrebbe esserci qualche problema di calcolosi renale? anche se il gatto urina abbondantemente pari a quanto beve? Cosa Fare? La ringrazio distinti saluti.

24/06/08

 

Gentile signora o signore, voi non mi riferite affatto come sta il gatto, quindi parto dal presupposto che l’animale stia bene, che mangi e che non abbia altri sintomi a parte l’aumento della sete. Allora secondo me questo rialzo della creatinina in così poco tempo deve far sospendere l’enalapril, il quale potrebbe essere responsabile dell’aggravamento. Io suggerirei di continuare con la dieta, assicurare un’adeguata fluidoterapia parenterale (cioè non per bocca) e ripetere le analisi fra una o due settimane. La speranza è che a causa della crisi convulsiva (che non ha niente a che fare con 3,78 di creatinina) voi abbiate per caso scoperto che il vostro anziano gatto soffre di insufficienza renale cronica e che, per questo, abbiate iniziato a trattarlo con un farmaco del quale non sono stati considerati gli effetti avversi, assolutamente non impossibili in un paziente geriatrico e con creatinina così elevata.
Spero in pratica che tutto rientri.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Per cortesia, io ho un cucciolo di pastore tedesco di 5 mesi che sta molto male .  Dagli esami fatti è risultato che ha l'esofago al contrario e non c'è più niente da fare per aiutarlo .  Ma per favore lei mi può aiutare?  Siamo disposti a tutto per salvarlo, la prego di rispondermi.  Grazie mille in anticipo

24/06/08

 

Gentile signore o signora, non c’è modo che un esofago sia “al contrario”, io posso però immaginare che il cucciolo abbia il megaesofago. Il suggerimento allora sarebbe quello di approfondire la situazione anatomica della regione toracica in quanto ci sono dei casi in cui la malattia può essere corretta chirurgicamente.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa
sono una volontaria che aiuta una sig.ra anziana che da una vita raccoglie animali abbandonati.
Purtroppo nel nostro "rifugio" non esiste un a zona di quarantena per i nuovi animali e in questi giorni  è passato un gattino al quale sono stati trovati i coccidi dopo l'adozione. Il piccolino adesso verrà trattato con sulfametopirazina ma rimangono da trattare gli altri gatti e cani che con lui hanno condiviso gli spazi nel periodi di permanenza. Ho letto tra le risposte alle mail  a lei inviate che per il trattamento delle coccidiosi anche del gatto lei utilizza clazulin.
Visto che questo farmaco è autorizzato per i piccioni riesco a trovare informazioni solamente in merito alla posologia sui piccioni e non sui gatti.
Potrebbe dirmi a quale dosaggio viene usato nei gatti ed eventualmente anche nei cani.
E' prevista anche per i gatti e cani una singola somministrazione?
In attesa di una sua risposta la ringrazio per la disponibilità.
Samuela

25/06/08
 

Gentile Samuela, il dosaggio sia nel cane sia nel gatto è di una compressa ogni 500 grammi di peso (oppure due compresse per chilo, se preferisce). Basta un’unica somministrazione orale. Ad esempio: un gattino di 600 grammi prende una compressa e un quarto una sola volta. Un cucciolo di 6 chili prende 12 compresse tutte assieme e poi basta. Il farmaco è destinato ai piccioni e quindi il suo uso in cane, gatto e coniglio (anche se efficace, sicuro e decisamente comodo vista la mono-somministrazione) è chiamato “uso improprio”.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Salve mi chiamo Alessandro.
Le vorrei fare una domanda: ho una bellissima gatta sterilizzata di 6 anni (Ciccia Baiana).
Ha partorito quando aveva all’incirca un anno di età e poi ho deciso di sterilizzarla.
E un po’ di tempo che si lecca la pancia e in particolare una mammella che vedo gonfia e un po’ duretta.
Sembra un po’ come quando ti punge una zanzara.
La parte gonfia però presenta un colore rosa, non ci sono ematomi o altri segni particolari.
Direi che l’unica cosa un po’ diversa dalle altre mammelle è il capezzolo leggermente più lungo degli altri.
Cosa potrebbe essere? Mi può aiutare?
La ringrazio
Alessandro

25/06/08

 

Gentile Alessandro, l’aspetto del capezzolo potrebbe dipendere dall’attività di lambimento (o anche di vera e propria suzione) effettuata dalla gatta con una frequenza superiore alla norma. Ugualmente potrebbero dipendere dallo stesso motivo anche l’aumento di volume e di consistenza della mammella. Per tranquillità sarebbe comunque opportuno farla visitare dal veterinario, di modo da stabilire con maggior precisione se siano necessarie delle terapie o alcuni approfondimenti diagnostici.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dott.ssa,
ho un pastore tedesco di quasi 2 anni pesa 28 kg
il problema è che non mangia è molto magro.
gli hanno fatto tanti esami ma risultano tutti negativi.
è un cane iperattivo gioca corre tutto il giorno ma non mangia.
cosa potrebbe avere?

25/06/08

 

Gentile signora o signore, la lettera è vaghissima, contiene elementi iperbolici (è ovvio che “non mangia”, sebbene sia ripetuto per due volte, non può essere vero in un cane che corre tutto il giorno e comunque pesa 28 chili), e nulla dice sulla diagnosi e sugli esami fatti. Quindi, quello che mi verrebbe di rispondere è quanto segue: la sintomatologia descritta (scarso appetito + grande benessere e ottima forma fisica) non corrisponde ad alcuna malattia del cane, ma piuttosto potrebbe risiedere nelle aspettative e nelle percezioni di chi gli prepara la pappa.
Tuttavia, a questa risposta numero uno, ne aggiungo un’altra, ad uso e consumo dei suoi veterinari, che sapranno se prenderla in considerazione o no. La risposta numero due è la seguente: sarebbe compatibile la sintomatologia del cane con una malattia infiammatoria dell’intestino tenue, eventualmente gestibile con un idrolisato proteico o altra analoga dieta?

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

 

Salve, il mio nome è Gabriele e sono proprietario di una gattina di un anno e mezzo. Mi rivolgo a lei perché ho un grosso problema e perché, in tutta sincerità, il mio veterinario attualmente sembra essere preso da problemi più seri del suo lavoro. Cercherò di raccontare la storia da quello che mi pare l'inizio.
Come suggeritomi da più parti, ho sottoposto il micio ai vaccini generici. Di recente ho sottoposto Nuvola (così il suo nome) alla seconda sverminazione. Tutto sembrava nella norma, tuttavia nella zona dove è penetrato l'ago si era formata una crosta. Nuovo colloqui col veterinario, si parla di infezione dovuta a un "micio che si gratta troppo". D'accordo, per due settimane le ho spalmato una crema (la Cicatrene) e le ho messo quell'odioso collare per evitare che si leccasse la ferita. Tutto dunque era passato. Due giorni dopo alla rimozione del collare, la gatta ha smesso di mangiare e ha preso a vomitare spesso (almeno due, tre volte al giorno). Per quasi una settimana ha trascorso le giornate a non far niente, perdendo vivacità e muovendosi a malapena. Chiaramente, senza cibo si è rapidamente indebolita. I suoi unici movimenti li faceva col muso, quando si girava altrove se le avvicinavo croccantini, prosciutto o altri cibi che lei amava. Quando mi sono accorto che Nuvola stava perdendo peso l'ho sottoposta ancora alla visita del veterinario. Stavolta si tratta di "indigestione di peli", che pare abbiano formato diverse "palline" nello stomaco. Per curarla ora sono costretto a farle ingerire una pasta orrenda chiamata "remover" che serve a sciogliere le palle di pelo e a farle espellere mediante vomito o feci. Riguardo al cibo, il veterinario ci ha consigliato di somministrarle brutalmente degli omogeneizzati con una siringa. Secondo quanto detto, il micio avrebbe dovuto riprendersi in poco tempo. Tuttavia sono quasi due settimane che la imbocchiamo (combattendo subendo graffi da una gatta che non era mai stata aggressiva). Da un lato Nuvola ha smesso di vomitare e sembra aver recuperato un pò di forze, tuttavia è senza vivacità e si rifiuta di mangiare qualunque cosa. Ormai sono giorni che non vedo cambiamenti di alcun tipo. C'è qualcosa di più serio sotto?
Grazie infinite per il tempo concessomi.

27/06/08

 

Gentile Gabriele, la situazione è evidentemente abbastanza seria e non può dipendere dall’ingestione del pelo. Per capire cosa stia succedendo è necessaria una visita accurata e quasi sicuramente alcuni approfondimenti (esami del sangue). Le suggerisco quindi di rivolgersi ad un collega che abbia il tempo e le energie necessarie per dedicarsi alla sua giovane micia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Salve Dottoressa, mi chiamo Francesca. Vorrei esporle la situazione del mio cagnolino, un Chihuahua di 9 anni e 2,7 Kg. Qualche giorno fa ha inizato a lamentarsi strascinando la zampetta posteriore, mi sono subito recata dal veterinario ( data la sua sofferenza) che ha diagnosticato la lussazione della rotula; ha prescritto previcox per 5 giorni e Condrostress per 90, sconsigliando l'operazione data l'età del cane ( che tra l'altro è stato operato per ipertrofia prostatica circa un anno fa). Il cane si è ripreso, ache se ogni tanto gli scivola la zampetta, evito di fargli fare le scale, tenendolo per quanto mi è possibile a riposo, ma vorrei sapere se può convivere con questo problema, e se non gli porterà disturbi andando avanti con l'età. L'operazione è pericolosa? è da evitare? Con la terpia ,so che la rotula non andrà a posto, ma eviterà danni futuri?
Aspettando una sua risposta Le porgo i miei più Cordiali Saluti, ringraziandola anticipatamente.

27/06/08

 

Gentile Francesca, i termini “scivola” e “trascinarsi” non sono particolarmente suggestivi di lussazione rotulea ricorrente, come non lo è nemmeno l’insorgenza dei sintomi. La lussazione rotulea ricorrente ci sarà senz’altro, ma non è una novità di oggi: il suo cane convive con questa malattia da molti anni. Quello che voglio dire è che “improvvisamente iniziato a trascinare” non è coerente con la diagnosi di lussazione rotulea ricorrente. Se la sintomatologia persistesse sentirei un secondo parere.
Le risposte alle sue tre domande sono, nell’ordine: sì, sì e non lo so (non so di che terapia sta parlando e cosa intende lei per “evitare danni futuri”).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere  

Buongiorno mi scusi se la disturbo ma da ieri sera il mio gatto certosino di 4 anni sta male. Di solito quando entriamo a casa vengono lui e la sorellina a darci il benvenuto invece era nascosto sotto al letto. Fin qua ci può stare ma poi quando l'abbiamo visto camminare vedevamo che dondolava tutto e teneva la testa piegata dal lato sx. Ha provato a saltare sul tavolo c'è riuscito ma ha rischiato di cadere subito. Di corsa l'abbiamo portato alla clinica veterinaria nella quale la dottoressa ci ha fatto sia l'emocromo (dicendo che tutti i valori erano normali solo i globuli rossi erano maggiori), controllo della temperatura corporea (39,5) respiro e battito ma nella norma tatto della pancia normale. da profani abbiamo chiesto che magari non avesse un problema alle orecchie ma ha detto che c'era del cerume ma tutto era normale. La diagnosi sono state 2 o che il gatto giocando con la sorellina sia caduto male da qualche parte abbia preso un colpo e ora è rintronato oppure un ictus. Essendo un gatto di casa (fifone non si mette neppure sul poggiolo) e vedendo le analisi del sangue ha detto che non possono essere infezioni. Come cura ci ha dato 1 iniezione di antibiotici (e un altra da fargli stasera) e del cortisone dicendoci che se anche fosse un ictus (spiegando che è molto raro in un gatto di 4 anni) i gatti hanno un buon recupero. Portandolo a casa abbiamo visto appena liberato dalla gabbietta che sbandava, camminava attaccato al muro se si scrollava (si era fatto la pipì addosso) cadeva e se la sorellina si avvicinava le soffiava. Stanotte lo abbiamo fatto dormire in un mega trasportino che usiamo in macchina (un cilindro di 1,5 metri x 80 cm di diametro) ha un po’ riposato e quando si è calmato se andavamo li da lui faceva le fusa. Stamattina teneva la testa leggermente più dritta, ha mangiato le crocchette (royal fit 32) ha bevuto parecchio ma sempre un pò traballate. abbiamo provato a portarlo da un altro veterinario che ci hanno parlato bene dato che con il ns abbiamo avuto un pò di problemi sa sfortunatamente non poteva visitarlo. Oggi pomeriggio alla vista sembra leggermente migliorato riesce a salire sul letto e sul divano ma ha passato tutto il giorno sdraiato sul pavimento (magari colpa dei 37 gradi di Genova). Quando si rialza sbanda sempre un po’ però vediamo che è un po’ più attivo e riesce a prendere il suo giochino preferito con le zampe mentre ieri sera non riusciva a fare niente. S Secondo voi cosa può essere? Il gatto è castrato (all'età di 8 mesi), ha sempre avuto un ottima salute e pesa circa 6 kg. Un ns. amico ci ha anche detto che le fit 32 possono provocare calcoli. Può essere pericoloso per il gatto (Pablo) anche perché siamo disperati 20 giorni fa la sorellina ha partorito un cucciolo ma è morto quindi abbiamo molta paura per il ns gattone.
Grazie per la pazienza di leggere questo mio lungo messaggio ma per me e mia moglie i ns. gatti sono come dei figli
Stefano

28/06/08

 

Gentile Stefano, la rotazione del capo e le alterazioni dell’equilibrio descritte dipendono da un disturbo del sistema vestibolare (probabilmente periferico) che difficilmente può essere evidenziato con la semplice osservazione del condotto uditivo esterno tramite otoscopio. Nel gatto la forma più comune di malattia vestibolare periferica è l’infezione dell’orecchio medio e poi l’estensione della malattia all’orecchio interno, ma si devono prendere in considerazione anche altre possibilità (polipi, forme idiopatiche, neoplasie). Non sono tanto concorde sulla sicurezza della diagnosi emessa, sull’uso dei corticosteroidi e su una terapia antibiotica così fugace.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.le Dottore
Da Aprile ho due criceti, un maschio e una femmina, quest'ultima da ieri sta perdendo tanto pelo, vicino all'orecchie e quasi sul dorso anche con perdita di sangue. Volevo sapere gentilmente che cosa ha? che devo fare in questi casi?
La ringrazio infinitamente per aver letto queste righe, ed anticipatamente se vorrà rispondermi.
Distinti saluti, Raffaella

28/06/08

 

Gentile Raffaella, conviene portare il criceto da un veterinario di modo da fare dei prelievi di pelo e delle analisi microscopiche.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
pagina iniziale [email protected] segue