Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

trentaduesima pagina

Gent.ma dott.ssa
Ho letto le risposte sul forum e non ho trovato niente riguardo al seguente problema:
ho una boxer di 5 anni e mezzo, gravida da oltre un mese (parto presunto 20 aprile).
da circa 10 giorni saltuariamente (le ha avute 3 volte), presenta delle perdite vaginali sotto forma di filamenti di muco trasparente, tipo albume d'uovo.
il veterinario ha prima parlato di tappo mucoso, poi dal momento che il parto è ancora lontano, si è corretto dicendo che si tratta di leucorrea.
mi ha inoltre rassicurato, dicendomi che in assenza di sangue non mi devo preoccupare. Al riguardo mi piacerebbe conoscere la sua opinione.
Grazie mille per l'attenzione che vorrà dedicarmi
distinti saluti
Danila C.

01/04/2008
 

Gentile Danila, questo tipo di scolo vulvare è normale nell’ultima fase della gravidanza ed è dovuto alle variazioni ormonali che servono per preparare i tessuti materni al parto: nel suo caso sono aumentati gli estrogeni perché i cuccioli stanno maturando e cominciano a sentirsi un po’ stretti nella pancia. Non si preoccupi, è tutto normale. Forse la data del parto sarà più vicina rispetto alle previsioni.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.sa Bevere,
le scrivo per avere un parere sul mio persianino di quasi 7 mesi.
Si tratta di un incrocio tra un normotipico ed un esotico.
Fin da quando l' abbiamo portato a casa è stato alimentato con croccantini della Royal, Babycat prima e Kitten dai 4 mesi.
Come umido ha mangiato Almo kitten (pollo) e Schesir kitten al tonno.
In seguito al passaggio dai croccantini baby a kitten abbiamo riscontrato in breve tempo una serie di disturbi.
Alito pessimo, feci spesso molli e maleodoranti, pancino gonfio, forfora e prurito (anche se non tale da provocare escoriazioni).
Portato dal veterinario ed effettuato un esame delle feci per escludere parassitosi, si è sospettata una intolleranza o allergia alimentare.
Il piccolo viene quindi ora alimentato solo con i croccantini della Royal hypoallergenic da circa 2 settimane.
L' alito è migliorato incredibilmente, il pancino non è più gonfio e le feci si sono normalizzate.
La forfora e il prurito sembrano diminuiti, ma non eliminati.
Il problema sta nel fatto che i crocchi ipoallergenici non gli sono molto graditi e ne mangia proprio pochi.
Essendo ancora un cucciolo non vorrei che avesse carenze nutrizionali che possano compromettere la crescita.
La veterinaria cia ha dato un integratore, l'omega pet, ma non c'è verso di darglielo...esiste qualche trucco?
Possiamo affiancare qualche tipo di umido o una dieta casalinga?
Per quanto tempo dovremo proseguire con questa dieta?
La ringrazio infinitamente per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
Valeria, Milano

02/04/2008
 

Gentile Valeria, per le diete possibili e per tutte le spiegazioni riguardo a ciò che eventualmente non capirà leggendo il seguito della riposta, la rimando a questo breve articolo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html
Per quanto riguarda la durata del trattamento, questa potrebbe estendersi anche a tutta la vita del gatto, ma il mio consiglio è di trascurare questo (sgradevole) aspetto e concentrarsi invece sulla diagnosi attraverso i test di provocazione. In questo modo, qualunque sarà il corso di questa sospetta allergia, lei avrà la possibilità di variare in futuro la dieta.
Inoltre poiché il suo gatto è molto giovane conviene anche, dopo un congruo periodo di dieta privativa (diciamo 6-8 mesi), provare ad esporre nuovamente il gatto alla fonte proteica responsabile del sintomo e diagnosticata con i test di provocazione. A volte infatti succede che il gatto “si dimentichi” di essere stato intollerante e che riesca nuovamente ad assumere, senza danno, la proteina che in precedenza era risultata la causa dei sintomi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve sono mirko e le scrivo da tivoli.
ho un problema e vorrei se possibile il suo parere.
ho una meticcia di quasi 5 anni di nome bimba che da 2 giorni mi fa i bisogni (tutti) sul letto.
ieri non ero in casa e ho trovato il letto in condizioni pietose.
ed oggi me l'ha fatta ancora sul letto mentre io ero in un altra stanza.
cosa mi consiglia.
la ringrazio in anticipo.

02/04/2008

 

Gentile Mirko, si tratta quasi certamente di un problema comportamentale, ma per definirlo esattamente (cioè avere una diagnosi)  e quindi stabilire la terapia corretta è necessaria una visita approfondita e la raccolta di tutti gli elementi “storici” e ambientali che riguardano il cane e la famiglia in cui vive. Consiglio di cominciare a contattare il suo veterinario di fiducia che eventualmente le potrà fissare un appuntamento con un comportamentalista veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentlile dottoressa, ho un cucciolo di cavalier king di 4 mesi .Da quando l’ho acquistato ( 2 mesi fa ) ha una tosse incredibile.
L’allevamento dove l’ho comprato mi ha detto si tratta di tosse di allevamento in quanto altri cuccioli ce l’avevano.
Sinceramente non mi convince molto , il veterinario mi ha prescritto Sulmanax ( forse sbaglio il nome, non mi ricordo bene) un antibiotico, ha  fatto 2 cicli di 6 e 5 giorni ,sembrava fosse passata dopo il primo ciclo, poi e’ tornata piu’ forte di prima.
Le ho dato anche del Lisomucil, che ancora sta prendendo , le ho fatto anche qualche aerosol con clenil ma la tosse non passa. Non so piu’ cosa darle e sinceramente comincio a pensare cose non troppo belle. Spero di sbagliarmi.
Il cane attualmente non mangia moltissimo, pero’ un po' piu’ di qualche giorno fa(fa di solito 1 pasto al giorno)  . Era anche molto abbattuto e con poca voglia di giocare . Ora da questo punto di vista va un po meglio. Al momento dell’acquisto pesava 2 KG ora ne pesa 3,5 . Non so piu’ cosa darle o cosa pensare .
Lei cosa ne pensa ? Grazie per la sua gentilezza
enzo

03/04/2008

 

Gentile Enzo, in un cucciolo che presenta tosse fin dalla sua permanenza in allevamento è ragionevole in prima istanza decidere di effettuare una terapia antibiotica ad ampio spettro, senza sottoporre l’animale ad indagini particolari. Se però la terapia non va a buon fine e se per di più le condizioni generali del cucciolo non sono ottimali, allora vanno fatti degli approfondimenti. Il mio suggerimento è quindi il seguente: effettuare un esame coprologico per l’identificazione dei vermi polmonari (presso un laboratorio specializzato!), valutare il cane dal punto di vista ematologico e infine effettuare un radiogramma del torace, perché questo può fornire indicazioni utili alla diagnosi. Le scelte circa l’iter diagnostico e terapeutico da seguire andrebbero in generale subordinate all’esito di questi esami, ma ritengo che sarebbe ragionevole (se il coprologico non risultasse positivo e il resto non fosse particolarmente significativo) considerare come realistica l’ipotesi della cosiddetta “tosse dei canili” (adenovirus tipo 2), la quale lascia lunghi strascichi e necessita di una terapa antibiotica di durata molto più lunga rispetto a quella effettuata, in quanto le complicanze batteriche possono essere persistenti.
Se invece si vuole andare a fondo del problema o se, nonostante una lunga terapia antibiotica il cane non dovesse migliorare, allora bisognerà prendere in considerazioni indagini strumentali come la broncoscopia e il lavaggio broncoalveolare. Ma vedrà che non sarà il suo caso.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 

Gentilissima Dottoressa,
ieri ho portato la mia cucciola di Pastore tedesco (2 mesi e mezzo) per la seconda vaccinazione e la mia veterinaria ha notato che tiene la testa piegata sul lato sinistro, dove le è stato applicato il tatuaggio.
Questa posizione, non fissa, non mi aveva preoccupato perché amici che hanno avuto o hanno questa razza mi dicevano che è una loro prerogativa.
Ma purtroppo non ho dormito tutta notte perché mi è stato consigliato di farle fare una visita neurologica, potrebbe avere dei problemi seri e quindi non gli è stata fatta nessuna vaccinazione fino a quando non ho un responso.
Le faccio presente che la cagnolina mangia, gioca e non da’ nessun segno di sofferenza.
La prego mi dia un suo parere…
Grazie anticipatamente
Paola M.   da Milano

04/04/2008

 

Gentile Paola, ma esiste ancora chi applica il tatuaggio con la pinza sull’orecchio??? Incredibile.
La mia previsione (mi farà sapere se sbaglio) è che il neurologo la rassicurerà, mentre il mio consiglio è di dormire sonni profondi e tranquilli.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve sono Luisa e possiedo un bellissimo Labrador nero di 6 anni, Zago. E un cane bravissimo giocherellone e intelligente, ha solo un problema soffre di crisi epilettiche ,e in cura con il gardenale. Il propietario di un labrador femmina mi ha proposto di farli riprodurre. Cosa devo fare? Grazie aspetto risposte

05/04/2008

 

Cara Luisa, l’epilessia idiopatica (se di questo si tratta) può essere ereditaria. Sebbene si tratti di una malattia curabile nella maggior parte di cani, l’atteggiamento responsabile e onesto da tenere in questi casi è assolutamente quello di non far riprodurre il cane.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Cara Dottoressa  Bevere Le ho già scritto settimana scorsa e lei mi ha risposto dicendo che forse la mia gatta ha un problema di mucometra...il veterinario mi ha consigliato  l'antibiotico il KLAZIDIM però in questi giorni la cosa è peggiorata perchè oltre alle perdite biancastre quando fa pipì non è limpida ma è biancastra  e poi prima di leccarsi urla....e sono un po' preoccupata...cosa posso fare?mi può dare un consiglio?
La ringrazio per la sua disponibilità...un bacio erme

06/04/2008

 

Gentile Erme, in base alla sintomatologia che mi ha descritto nella scorsa mail, secondo me sarebbe stato utile eseguire, oltre ad una visita approfondita, anche un radiogramma dell’addome (per confermare il sospetto di mucometra o piometra) e degli esami del sangue. In questo modo si sarebbe definita meglio la diagnosi e le condizioni generali della micia per sottoporla eventualmente all’intervento di ovarioisterectomia. Non ho altri consigli da darle: se l’iter che è stato seguito non è quello che le ho descritto (visita accurata, radiografia, esami del sangue ed eventuale intervento chirurgico), l’unica opinione che ho è che non è stato fatto ancora il “possibile”, per la salute della sua cara micia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima dottoressa,
Le scrivo ancora una volta, ancora molto provata per la morte dei miei 2 gatti,  il mio bellissimo Billy prima e il piccolino Birba poi.
E' trascorso un po' di tempo ma la tristezza mi accompagna quotidianamente,   mi mancano proprio tanto.. entrambi.
Ma ho una bella notizia da darLe:  tra un mesetto circa arrivera' in casa ns. una gattina di tre mesi  proveniente da un allevamento di gatti.
Ora il  problema e' questo. Ho Tigre gatto di 5 anni di ben 7 chili che soffre continuamente di influenza felina. Viene vaccinato annualmente  con felocell cvr; nel 2005 aveva fatto anche gli esami su scolo nasale curato con iniezioni di baytril  . un mese fa il veterinario gli ha prescritto synulox 250 matt e sera per 10 gg. piu engystol una compressa al di'.
Ma gli starnuti continuano, scolo nasale sempre da un sola narice  a volte sieroso poi purulento che poi si essica intorno alla narice, un occhio lacrimoso sempre lo stesso occhio. A volte difficoltà respiratorie
Come posso curare il mio tigrotto? Per il resto e' un gatto sano con forte appetito.  E ora ho paura per la salute della piccolina che attraverso contatto diretto , inevitabile vivendo insieme , possa essere colpita anche lei da questi disturbi, che leggendo tra le righe puo essere pericoloso  addirittura letale.
Grazie per cio' che fate per gli animali dolci creature e un grazie per cio' che potra' indicarmi sul da fare.
Con stima e simpatia.
Domenica

07/04/2008

 

Gentile Domenica, la diagnosi di uno scolo nasale monolaterale di tipo cronico-ricorrente richiede per forza delle indagini strumentali. Se vuole sapere esattamente cos’abbia il suo Tigre vanno eseguiti dei radiogrammi delle cavità nasali e soprattutto una rinoscopia con biopsia. Potrebbe chiedere al suo veterinario di metterla in contatto con un endoscopista che si occupi di orecchio-naso-gola.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa Bevere,
la mia meticcia di pastore tedesco di 8 anni, nel mese di luglio 2007 ha comunciato a presentare prurito
esagerato e molta forfora.
I veterinari consultati hanno fatto terapia  con antibiotici, cortisonici, dieta monoproteica (croccantini Exclusion
pesce e patate) per circa 4 mesi , ma non abbiamo avuto alcun miglioramento. Ho deciso quindi di cambiare veterinario(dato che ancora quello consultato non aveva fatto diagnosi) e quindi dopo un esame del sangue  per la ricerca della leishmaniosi che è risultato “dubbio”
abbiamo iniziato terapia con Milteforan 20 , Allopurinolo e sempre croccantini Exclusion pesce e patate.
Oggi siamo al 29° giorno di terapia ma io non vedo alcun miglioramento. Anzi la cagnetta si continua a grattare, a mordicchiare , a leccare ed è rimasta senza pelo sulla zona da sotto il collo fino alla pancia e poi anche sui fianchi.
Anche la forfora non accenna a diminuire. Nello stesso tempo ha fatto i bagni con Demotick con cadenza consigliata dal veterinario 2 – 5 – 7 ed  ancora iniezione con ivomec.
La prego mi risponda  sono molto confusa e preoccupata: Non mi ero mai occupata di cani prima  e
purtroppo  questa è arrivata a casa mia già malata.
Grazie  Maria      Palermo

07/04/2008

 

Gentile Maria, è un bel pasticcio. La sua mail è molto chiara, ma non sono in grado di aiutarla senza poter vedere il cane. Ci sono troppe diagnosi (piodermite, intolleranza alimentare, leishmaniosi, demodicosi), nessuna delle quali è sicura, con per di più troppi trattamenti ai quali l’animale non risponde. Il caso andrebbe rivisto daccapo da un collega con competenze in dermatologia e che fosse in grado di diagnosticare con certezza l’eventuale leishmania (PCR o citologia da linfonodi, milza o midollo osseo) nonostante ahimè il cane sia stato appena trattato con miltefosina, cosa che ora alza la probabilità di avere dei falsi negativi. Identico discorso per la demodicosi: era meglio evidenziare l’acaro prima di trattare il cane. Ora che il trattamento è in corso, se l’acaro si riesce a trovarlo ancora, poco male: si va avanti con la terapia, magari cambiando il protocollo. Se però l’acaro non si trova è un pasticcio perché bisogna andare avanti comunque per altri due mesi con una terapia forse inutile, nel dubbio che il cane avesse davvero la demodicosi. Le sto facendo dei discorsi complicati, che però non ho modo di spiegarle nei dettagli, mentre saranno chiarissimi ad un collega.
Il mio consiglio è di cercare di dimostrare la presenza del Demodex (e quindi cambiare protocollo terapeutico) e di dimostrare la presenza della Leishmania (non il titolo anticorpale: lei vive in una zona endemica e non basta il titolo anticorpale per fare diagnosi di leishmaniosi). Un’ultima cosa: se il cane è effettivamente leishmaniotico allora il transitorio aggravamento del prurito può essere legato all’effetto terapeutico del prodotto leishmanicida. In questo caso, se non c’è altro, il problema dovrebbe rientrare presto. Se non rientra, significa che il cane oltre alla leishmaniosi ha anche qualche altro disturbo dermatologico (piodermite, demodicosi, intolleranza, atopia).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 

Grazie dottoressa per la sua risposta , in effetti sabato scorso al mio cucciolo e’ stata fatta una radiografia la quale ha evidenziato , cosi’ mi e’ stato detto, 2 focolai che sarebbero uno strascico della tosse da canile.Gli e’ stato ordinato una cura antibiotica di 10 giorni con Cefa cure tabs 100 mg. Leggendo un po su internet mi sono imbattuto con questa patologia del cane che diventa cronica e non piu’ guaribile . Cosa ne pensa ?
L’allevamento mi ha detto che se voglio mi cambia il cucciolo , puo’ essere significativa questa cosa? Pensa che sia la cosa da fare secondo lei? Puo’ effettivamente guarire con questa cura o poi rimanere sempre un po cagionevole ? Non puo’ invece essere una tosse cardiaca?
Mi perdoni del disturbo ma non so cosa pensare
Grazie ancora per la sua immensa cordialita’
Un saluto, enzo

08/04/2008

 

Gentile Enzo, rispondo a tutte le sue domande.
1) Forse 10 giorni di antibiotico sono pochi, ma il suo cucciolo ha ottime possibilità di guarire. Se non guarisce, come le ho già detto, va fatta una ricerca per i vermi polmonari.
2) Non è significativa. L’allevatore, indipendentemente dal tipo di problema (grave, gravissimo o al contrario del tutto trascurabile), ha facoltà di proporle un cambio di cucciolo. Lei ha facoltà di accettare il cambio, oppure di richiedere attraverso vie legali la restituzione di parte del denaro speso per l’acquisto del cane malato.
3) No!
4) Sì!
5) Perché lo pensa? Qualcuno le ha detto che il cane ha una malattia cardiaca? Se il veterinario che ha visitato il cane non ha riscontrato alterazioni cardiache, non ci sono ragioni per pensare a questa cosa.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Cara Dottoressa Bevere, Lei ha avuto ragione in tutto..nel senso che domenica dopo averle scritto la situazione è peggiorata non me la sono sentita di aspettare e ho portato subito la mia Tabata da un veterinario che dopo averla visitata accuratamente ha deciso di operarla subito perchè la siutazione era davvero molto grave oltre al problema piometra anche se a cervice aperta, l'utero non era in buone condizioni e
c'erano anche delle ciste ovariche ...a distanza di tre
giorni mi sembra che si sta riprendendo anche se sono un pò preoccupata perchè è ancora molto debole mangia poco e poi ha sempre 15 anni...la ringrazio per i suoi consigli le mando un abbraccio e un grosso MIAO da parte di Tabata...erme

09/04/2008

 
Non avevo dubbi. Molto lieta che Tabata abbia finalmente trovato cure adatte.

Saluti cari, NB
Gent.ma d.ssa Bevere.
Innanzitutto grazie per la sua preziosa competenza che mette a disposizione di tutti noi del gruppo Bairo.
Il mio gattino di tre anni sterilizzato produce molta forfora. Viene alimentato con umido della Almo e croccantini della Royal Canin. Può essere qualche componente? Cosa mi consiglia?
Grazie ancora, cordiali saluti
Nicole  Monza (MI)

09/04/2008

 

Gentile Nicole, potrebbe, ma non è detto. Per sapere di cosa si tratta va seguito un iter diagnostico abbastanza preciso. Ci vuole un veterinario dal vivo che esegua alcuni esami e che valuti approfonditamente insieme a lei le diverse opportunità di cui si può disporre. Suggerisco di parlarne con il suo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno Dottoressa Bevere,
sono sempre io Manuela di Varese la proprietaria dei Red setter inglese operato di splenectomia per sospetto tumore alla milza.
Nell'ultima lettera che le ho scritto le avevo espresso le mie perplessita' sull'esito dell'istologico che qui di seguito le trascrivo:
Descrizione: il tessuto splenico inviato all'esame istologico, ancorche' fortemente destrutturato e frammentato nella formalina appare caratterizzato da frammenti di capsula fibrosa, inviante sepimenti intramarenchimali, con presenza di emazie in fase di riassorbimento o riassorbite, fibrina organizzata e numerosi macrofagi carichi di pigmento emosiderinico intracitoplasmatico. frammenti e grumi di natura post-coagulativa ematica costituiscono la maggior parte del campione , in cui non si ravvedono cellule neoplastiche.
Diagnosi: il quadro e' compatibile con lesione post-traumatica, configurabile in un ematoma organizzato o del tessuto coagulato, prelevato con la splenectomia.
Prognosi: apparentemente fausta
Commento: exeresi splenica risolutiva. 
Premetto che Red sta bene, mangia , gioca ed e' allegro , anche se mi sembra che si affatichi piu' del solito (ha 9 anni), il problema che mi preoccupa ora e' che non riescono ad abbassargli i globuli bianchi...li ha altissimi.
Il 15 di marzo ne aveva 37.000 , mi hanno prescritto del Keforal da 1 g mezza pastiglia alla mattina e mezza alla sera per 15 giorni, dopo 15 giorni si erano abbassati a 26.000  e mi hanno prescritto un controllo al 7 di marzo che ha dato il seguente risultato: 38.000.
Il veterinario non sa spiegarsi questo risultato e mi ha detto di dargli sempre mezzo keforal al mattino e alla sera, in piu' 2 pastiglie da 50 g di baytril al pomeriggio e di riportare Red per un esame di controllo sabato p.v. 12/4.
Cara dottoressa, io sono preoccupata perche' non capisco da cosa possano dipendere questi valori cosi' alti ( i globuli rossi vanno bene ) e per sicurezza gli ho fatto fare anche una glicemia perche' avevo l'impressione che Red bevesse piu' del solito, ma anche la glicemia va bene.
Ora Cara Dottoressa Bevere, vorrei un suo parere e un suo consiglio, non so cosa si possa fare piu' di quello che sto facendo, ma non vorrei nemmeno "stressare" il mio Red portandolo ogni settimana in clinica per il prelievo.
Attendo con ansia una sua gradita risposta e come sempre la ringrazio per l'attenzione e il tempo che ci dedica.
Cordialmente la saluto
Manuela

09/04/2008

 

Gentile Manuela, secondo me c’è un focolaio settico, da qualche parte. Il suo Red potrebbe forse avere un’endocardite batterica? Una prostatite?
Io proverei ad eseguire un’emocoltura su tre campioni di sangue prelevati nell’arco di 24-48 ore, avendo sospeso tutti gli antibiotici da almeno cinque giorni. Se non fosse possibile eseguire questo particolare esame nel modo che le ho descritto, converrebbe valutare con un’ecocardiografia la morfologia delle valvole cardiache e ripetere l’eco addome.
Faccia sapere.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile D.ssa Bevere
Le scrivo dalla città di Genova x porle un quesito ,credo,anomalo del mio gatto.Ha 17 anni e ormai da circa 5 anni beve molto anche non mangiando spesso cibo secco.La sua dieta si basa solitamente su carne,nasello e scatolette a cui si aggiunge una piccola porzione di crocchette.Sia in passato che ultimamente gli abbiamo fatto fare gli esami del sangue con questi esiti:
ALKP= 47 u/l
ALT   = 79 u/l
BUN  =  31 mg/dl
CREA = 1.5 mg/dl
Glicemia = 112 mg/dl
Il nostro veterinario ci ha comunicato che tutti i valori sono nella norma ma il gatto continua  a bere molto senza presentare problemi
visivamente evidenti. Potrebbe essere un problema di diabete insipido? Vorremmo sapere il suo parere,grazie.

10/04/2008

 

Gentile signora o signore, faccia analizzare le urine del suo gatto. E’ importante conoscerne il peso specifico ottenuto con il refrattometro, perché è possibile che il gatto beva il “giusto” e che la valutazione sulla sua sete sia sbagliata. Se invece il peso specifico urinario fosse molto basso allora lei avrebbe ragione, il gatto effettivamente beve più della norma, ma prima di pensare al diabete insipido bisognerebbe controllare la quantità di sodio assunta con la dieta.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent. Dott.ssa Bevere
Le scrivo ancora una volta a proposito di Lilla, la maremmana di tredici anni con l’ipoglicemia.  Da ottobre fino a febbraio è stata benissimo, con due capsule di Proglicem 25 ogni otto ore e una compressa di Deltacortene 5 a giorni alterni.
Le do sempre anche un piccolo pasto ogni quattro ore. La sua glicemia si è mantenuta sempre stabile, e i tremori non si sono mai più manifestati. A febbraio però la glicemia saliva anche a 160, il cane beveva tantissimo e respirava male. Un primo emocromo ha  evidenziato bassi valori dei leucociti (WBC 1,75 -  NEU 0,70 – LYM 0,50 – EOS 0,07 – PLT - 131); il veterinario mi ha consigliato di interrompere al più presto il cortisone. Ho voluto sentire anche il parere di un altro veterinario, che ha ripetuto l’emocromo, trovando sempre gli stessi valori bassi, ma rilevando che il cane aveva la  temperatura a 40,5,  le ha prescritto il Baytril, ritenendo però responsabile di questo calo di globuli bianchi il Proglicem 25, in quanto il cortisone li fa aumentare e non diminuire.
Non ci capivo più niente.
Quindi ho interrotto momentaneamente la somministrazione di tutti i farmaci, e contemporaneamente al cane è stato fatto un elettrocardiogramma, un ecocardiogramma, due ecografie addominali a una settimana l’una dall’altra, ma ancora una volta non è stato rilevato alcunchè. Un prelievo di sangue è stato inviato a Padova, per ulteriori
accertamenti. I valori dei leucociti erano ancora bassi; inoltre su una glicemia a 47 l’insulina era a 11,9, ragion per cui il veterinario mi ha confermato l’insulinoma. Anche altri valori non erano nella norma, come l’Aptoglobina a 314, la Ferritina a 395, la Prot. C Reattiva a 6,7, il Fibrinogeno a 489, il rapporto PU/CU a 0,7, le globuline Alfa 2 a 19,3, Creatinina 1,61 e Urea a 50. Dopo due settimane i valori dei globuli bianchi si sono normalizzati, ma i valori della glicemia erano
nuovamente bassi e i tremori sono ricominciati.  Il veterinario mi ha prescritto nuovamente il Proglicem 25, meravigliandosi però del fatto che un dosaggio così basso di Diazossido sia sufficiente per contrastare l’ipoglicemia di un cane di 47 chili. Anche l’altro veterinario mi diceva la stessa cosa.
Comunque ora Lilla sta nuovamente bene, anche senza il cortisone.
Vorrei un suo parere a proposito del calo dei leucociti , e della diagnosi di un insulinoma che ancora non si riesce a vedere a distanza di quasi un anno e mezzo dai primi sintomi.
La ringrazio per la sua attenzione
Cordiali saluti
Renata

10/04/2008
 

Gentile Renata, la leucopenia, la febbre e l’iperglicemia sono i possibili effetti collaterali noti del diazossido. E fin qua niente di straordinario.
Per quanto riguarda la diagnosi, se questo fosse il primo dosaggio ormonale, quella dell’insulinoma sarebbe molto probabile e facile, vista l’età, visti gli elettroliti (che ci permettono di escludere l’Addison), ma dopo un anno…capisco che vengano dei dubbi. Con questa glicemia bassa, ma non bassissima e l’insulinemia un po’ alta, ma non così tanto alta… E l’ecografia, va bene che non risulti diagnostica al momento dell’insorgenza dei sintomi, ma dopo un anno…I dubbi sono legittimi, perché è un po’ strano come insulinoma, cioè è molto benevolo e molto poco “cattivo”. Forse non si deve parlare allora di insulinoma, diagnosi che per lo più si lega ad una prognosi infausta sul medio-lungo termine, ma solo di “iperinsulinismo”. Secondo me Lilla è colpita da una forma di iperinsulinismo lieve, causato forse da un insulinoma atipico, che non ha quei caratteri di particolare aggressività che connotano gli insulinoma cui siamo abituati. Questa è la mia spiegazione.

Cordiali saluti e una coccola a Lilla. Dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon giorno,
non so se Bairo è il gruppo nel quale si possa discutere il tipo di problema che sto per esporre .   Mi scuso in anticipo
qualora non lo fosse, ma sono arrabbiatissima per un problema che ho avuto e, prendendo l'esempio dal  vostro coraggio e dalla vostra ostinazione nell'affrontare le cose ho deciso che quantomeno avrei dovuto provare a parlarne.
Il mio problema è nato nel momento in cui mi è stato prescritto un noto antibiotico (farmaco che assicura volumi d'affari importanti alla casa farmaceutica che lo produce, BAYER) da somministrare al mio cane per curare un'infezione.
l'infezione è passata ma al mio cane nel punto di inoculo sono comparse delle brutte cisti. A questo punto ho fatto qualche ricerca in rete ed ho scoperto che il farmaco somministrato sottocute provoca grossi danni, sia nei cani che nei gatti, a causa del suo ph che risulta a dir poco istolesivo.
la mia domanda è: come si può permettere ad una casa farmaceutica di vendere un farmaco come il BAYTRIL consigliandone la somministrazione sottocute ed affermando che sono rare le reazioni nel punto di inoculo?
Non capisco come si possa restare indifferenti davanti all'arroganza dei colossi  che producono farmaci che promettono sollievo ai nostri amici pelosi e che invece si rivelano dei mezzi di "tortura", nei gatti provoca addirittura necrosi dei tessuti.
Chiedo scusa per la mail forse troppo lunga ma tutta questa storia mi pare a dir poco incivile!
Complimentandomi per il magnifico lavoro che fate vi porgo i più cordiali saluti
Isabella

11/04/2008

 

Gentile Isabella, l’enrofloxacin al 5% va assolutamente somministrato per via intramuscolare, come da indicazioni riportate sul foglietto illustrativo del farmaco. Quello al 2,5% qualche volta dà una reazione infiammatoria nel punto di inoculo, che può essere evitata se lo si diluisce ulteriormente. Le vere e proprie necrosi sono abbastanza rare e legate più che altro, per la mia esperienza, ad inoculazioni troppo superficiali.
Mi spiace per il suo cane e ha fatto bene a parlarne. Controlli la concentrazione del suo flacone.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
egregio dottore,
ho una gattina di cinque anni che lunedi si sottoporrà ad un'ovarioisterectomia.Vorrei sapere se questo intervento non sia troppo invasivo per il gatto, se comporti rischi per la sua vita e se scongiurerà il rischio di eventuali malattie derivanti dalla ripetuta somministrazione di estrogeni (estropill) cui l'ho erroneamente sottoposta sin da piccola.Ieri ho ritirato le analisi del sangue e i risultati denotano uno stato generale di salute buono.Sarebbe meglio una semplice ovariectomia o l'ovarioisterectomia è più appropriata nel caso di un utero e ovaie sensibilizzate dagli estrogeni?La sorellina di questa gattina è da poco morta a causa della piometra,solo ora mi rendo conto di quanto questi preparati ormonali siano dannosi per la salute degli animali domestici.grazie 

11/04/2008

 

Gentile signora o signore, immagino che avrà rivolto tutte queste domande al collega che oggi, giorno in cui le rispondo, ha operato la sua gatta. Ha fatto bene a decidersi, finalmente, per la sterilizzazione. Per quanto riguarda la scelta di asportare solo le ovaie o anche l’utero, in una gatta di cinque anni si tratta di una decisione che può essere presa anche in sede intraoperatoria, ma in generale è lecito stabilire già in sede preoperatoria di asportare anche l’utero.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile dottoressa
Le scrivo per chiederle un informazione su di un gatto randagio che sto accudendo da un po’,sono più di dieci giorni che fa delle scariche di diarrea subito dopo aver mangiato(poco,come se capisse che più mangia,più fa diarrea).All’inizio erano verdognole,pi son diventate marroncino chiaro.Ho ritenuto opportuno fare l’esame delle feci,e sono usciti gli ascaridi,quindi l’ho fatto sverminare.
Purtroppo le scariche continuano,ho rifatto l’esame delle feci e non è risultato nulla.
Il gatto è dimagrito vistosamente,appare disidratato,non riesco più a portarlo dal veterinario perché dopo la verminazione ha il terrore del trasportino,non ci vuole proprio entrare,la dottoressa ha detto che è importante fare un emocromo,ma non riesco più a prenderlo.Inoltre mi ha consigliato dell’enterogermina e il bimixin,una compressina.
Pensate che il bimixin sia nocivo per i reni?Mi sembra che ci siano parei discordanti sui benefici di questo farmaci.
Inoltre mangia così poco e non so se effettivamente prende la compressa che gli polverizzo nel merluzzo.
Mi dia qualche consiglio,per favore,anche se probabilmente può essere una malattia grave,vorrei almeno che gli passasse la diarrea che lo sta distruggendo,e magari fra un po’ di tempo potrei riconquistare la sua fiducia e farlo entrare nel trasportino.
Grazie
Annamaria Portici(NA)

11/04/2008

 

Gentile Annamaria, concordo con la collega che sono necessari degli esami e inoltre suggerisco di escludere un possibile problema di intolleranza alimentare con una dieta privativa casalinga. Chieda alla collega come fare e provi a leggere questo semplice articolo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/
intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Abitiamo a Terni, Umbria,
Abbiamo adottato una schnauzer nano di due anni che ha vissuto la sua infanzia da un allevatore.
Ora sono circa 15 gg che è con noi e vive in casa, e la trattiamo come fosse un'altra persona della famiglia, forse meglio pure.
Non abbaia, e quelle pochissime volte che lo fa, lo fa in modo strano, sembra quasi afono.
Contattato il suo precedente padrone, ci ha detto che aveva notato questo fenomeno da diverso tempo (mesi) ma che per svariati problemi non aveva potuto farlo controllare da un veterinario.
Ce l'abbiamo portato ora noi, il veterinario gli ha guardato le corde vocali che risultano integre e ci ha detto che tutto ciò è dovuto da un'infiammazione laringo-tracheale trascurata che ora stiamo curando con:
Ananase 40 mg 1 compressa la mattina 1 la sera
Augmentin 875+125 mg 1/2 compressa la mattina 1/2 la sera.
Ritornerà ad abbaiare?
Avendo vissuto due anni con il suo padrone, con la compagnia di un'altro cane analogo, il nostro schnauzer potrebbe risentire psicologicamente del distacco?
Abbaia poco perchè ha dei problemi vocali o perchè risente del distacco dal suo ambiente? 
Premetto che prima viveva libero in un cortile, sotto il sole e/o la pioggia ma dormiva in un box coperto uso cuccia. Il suo padrone per sopravvenuti impegni aveva pochissimo (quasi nulla) tempo da dedicargli.
Ora vive nel nostro appartamento, con piccolo giardino e lo portiamo fuori a spasso almeno quattro volte al giorno; per essa tutto è nuovo ed ha paura dei camion/autobus e dei grossi contenitori utilizzati per la raccolta dei rifiuti.
Inoltre ora abbiamo provveduto alla vaccinazione antirabbica (NOBIVAC RABBIA INTERVET) che era scaduta, ed alla sverminazione. Occorre vaccinarlo anche pe la Filaria? Per le altre vaccinazioni  è coperta (eurican CHPPI2-L) fino a dicembre 08 avendole fatte a dic 07 
Grazie per la cortesia
Giorgio P.    Terni

12/04/2008

 

Gentile Giorgio, provo a rispondere alle sue domande.
1) E’ un po’ presto per dirlo. Secondo me la prognosi per il recupero della voce si potrà sciogliere fra non meno di uno o due mesi.
2) Il cane si deve adattare. Dategli tempo e non vi preoccupate di questo. Si abituerà alla sua nuova vita.
3) Il cane non è che evita di abbaiare perché “sa” di non avere la voce! Ci sono cani afoni o disfonici che abbaiano come pazzi. Comunque, in generale il fatto di abbaiare poco o niente non è sintomo di alcun disturbo per il cane e di certo, aggiungerei io, non dovrebbe essere di alcun disturbo per gli esseri umani conviventi. La disfonia o l’afonia invece dipendono da una patologia delle corde vocali.
4) Per la filaria non esiste il vaccino, ma solo la chemoprofilassi. Dovete parlarne con il vostro veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentilissima dottoressa,
Le scrivo di nuovo perchè ho notato che nelle urine della mia gattina c'è del sangue ha inoltre frequenti episodi di diarrea anche qui con presenza dei sangue nelle feci.
mi dà un consiglio su come curarla?
Cordiali Salluti
DR

12/04/2008

 

Gentile DR, la porti da un veterinario dal vivo. E’ necessaria una visita, l’esame delle urine, l’esame delle feci e un’eventuale radiografia addominale. Poi se ha bisogno di delucidazioni sarò lieta di dare l’aiuto che posso, dopo che mi avrà raccontato cosa le ha detto un veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buon giorno Gent.ma D.ssa Bevere,
le scrivo per chiederle un  parere su questo problema.
Ho un pastore tedesco di 5 anni a cui l'anno scorso è stata diagnosticata l'epilessia idiopatica.
Inizialmente d'accordo col veterinario, abbiamo proveduto a tenere sotto controllo il cane, per verificare la frequanza delle crisi.
Fino a fine anno le crisi si verificavano circa una volta al mese, poi l'intervallo ha iniziato a ridursi fino a 18/20 giorni tre una crisi e l'altra, fino
al 20 gennaio in cui ha avuto 5 crisi in 24 ore, ed abbiamo quindi deciso di iniziare la terapia con il Gardenale.
Il 30/1 ho iniziato la terapia, partendo con 90 mg mattina e sera, poi, nel giro di qualche giorno, vedendo che il cane non si reggeva in piedi, ho diminuito la
dose a 65 mg mattina e 65 alla sera. Il cane sta bene, è vivace, e non ha più avuto crisi.
Dagli esami del sangue fatti in data 23/02 però emerge un'alterazione dei valori relativi al fegato che le trascrivo:
ALT: 106
AST: 73
Li ho quindi rifatti in data 12/04, (dopo la somministrazione di una scatola di Epato 1500 e un pò di dieta del cane, che in verità nell'ultimo periodo era stato un pò bricconcello, andando a rubare dal sacco delle crocchette) ma non sono migliorati:
ALT: 108
AST: 99
Il veterinario mi aveva spiegato che il luminale a lungo andare danneggia il fegato, ma non immaginavo un'alterazione così immediata. E' comunque un'alterazione normale, o posso fare qualcosa per limitare i danni dell'assunzione del gardenale?
Mi scuso se sono stata un pò prolissa, La ringrazio fin d'ora per l'attenzione e porgo i più cordiali saluti.
Barbara Conegliano (TV)

14/04/2008

 

Gentile Barbara, l’aumento degli enzimi epatici è comune in questi casi, ma non deve destare più preoccupazione di quanto dovrebbe fare un’epilessia che non venisse adeguatamente trattata. La scelta della terapia anticonvulsivante nel suo caso è assolutamente corretta. Bisogna piuttosto dosare la fenobarbitalemia e verificare se non si possa ulteriormente ridurre il farmaco. Per i dettagli la rimando alla lettura di questo articolo.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_10_01_archive.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Stimatissima dott.ssa Bevere
Le scrivo perchè inconsolabile della morte del mio gatto di appena 2 anni,tra l'altro immediata desideravo da lei alcune fondmentali risposte che nessuno a saputo darmi,veterinari,medici,cardiologi....
Tutto è cominciato venerdi' sera,premesso che il mio Ruggero soffriva da febbraio  di crisi respiratorie,e aveva già subito 2 ricoveri ed era stato in ossigeno per insufficienza respiratoria...Ruggero si era ripreso magnificamente da queste crisi,abbiamo fatto le radiografie,e mentre nelle prime appariva l'edema era scomparso,si era ipotizzato un problema cardiaco,e ho fatto l'ecocuore...ma anche li' nulla di rilevante.Venerdi' sera dopo essere stato bene per parecchio tempio il mio gatto all'improvviso si è alzato dalla sua cuccetta ha vomitato,ha iniziato a zoppicare fino a non potere piu' reggersi in piedi,poi la crisi respiratoria violenta come non mai.Ho chiamato il veterinario che mi ha detto di fargli un betlan e di aspettare la mattina,ma io non potevo aspettare ne gli ho fatto il betlan poiche' aveva reagito male a questo farmaco a causa di un lieve ingrossamento del ventricolo sinistro.Non ho rischiato.Ho richiamato il veterinario pregandolo di aiutarmi mentre il gatto ansimava,lui mi ha chiuso il telefono in faccia e l'ha staccato.
Disperata di corsa sono andata ad un ambulatorio non proprio vicino casa mia.
Abbiamo fatto la lastra:edema.
Il gatto è stato messo in ossigeno e gli hanno somministrato un diuretico.
L'indomani vado a vederlo alle 19 e aveva schiuma alla bocca ,ma era stato in ossigeno tutta la notte...So' che la schiuma è un sintomo di morte,ho chiesto perchè questa volta era successo anche se il gatto era stato sotto ossigeno...nessuno ha saputo dirmi nulla.
Alle 24 Ruggero moriva...
Professoressa perchè non ce l'ha fatta ? e le volte precedenti ...cosa è successo ho sbagliato qualcosa,non è stata fatta qualcosa.....La prego mi dica ....sto impazzendo dal dubbio e dal dolore.
Grazie di cuore
Beatrice F.

14/04/2008

 

Carissima Beatrice, mi dispiace molto per quello che è successo a Ruggero. Provo a esprimerle il mio pensiero su quanto è successo, anticipandole che la mia è solo una vaghissima e nebulosa supposizione (ma è l’unica che ho) e che da questa supposizione lei non deve trarre maggiori motivi di rammarico rispetto a quelli che ha già. Il suo racconto è un po’ insolito perché in genere i gatti con patologie cardiache presentano versamento toracico, non edema polmonare. E in effetti l’ecocardiografia aveva escluso una patologia cardiaca,  quindi nel suo caso non riesco in alcun modo a giustificare la crisi respiratoria con un problema cardiocircolatorio.
L’unica ipotesi che mi sembra verosimile, stando al suo racconto, è che il suo animale sia deceduto a causa di una grave crisi asmatica (una specie di crisi allergica che colpisce le vie respiratorie inferiori) e quindi credo anche che l’indicazione effettuata dal suo veterinario di trattare subito l’animale con del cortisone fosse del tutto ragionevole e corretta. Io credo che il collega, che le ha raccomandato di somministrare subito del cortisone, lo abbia fatto nell’idea di trattare appunto una forma allergica. Forse è questo il motivo per il quale l’edema non ha affatto risposto al diuretico: si trattava di un edema non di natura cardiogena ma di natura infiammatoria.

Un caro abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gentile D.ssa Nicoletta Bevere,
sono Marco ed abito ad Ottaviano (NA).
Le scrivo perchè incomincio ad essere molto preoccupato per la salute del mio cane, un meticcio tutto pelo (anche se ultimamente un pò meno folto) di 15 kg che il prossimo 25 maggio compirà 15 anni.
Le condizioni generali di Jolly, è così che si chiama, sono sempre state buone, purtroppo però da un anno o poco più la sua vista ha incominciato ad indebolirsi (penso sia la maledetta cataratta che affligge tutti i cani in età avanzata); ma il problema principale e che più mi preoccupa al momento è un'altro: dal gennaio scorso Jolly ha incominciato a tossire ripetutamente, in un modo in cui sembra quasi voglia liberarsi di qualcosa che ha in gola, anche se oltre a rare espulsioni di un pò di bava, non espelle altro. Dopo qualche giorno lo portai dal suo veterinario che gli riscontrò una tracheite (in effetti appena gli stringeva un pò la gola con le dita ricominciava a tossire).
La cura che gli prescrisse il 22/01/08 fu la seguente:
Deltacortene 5mg compresse
1 compressa 2 volte al giorno per 2 gg
1 compressa 1 volta al giorno per 2 gg
1/2 compressa 1 volta al giorno per 2 gg
Devo dire che la cura ha avuto un buon effetto, peccato sia durato appena 1 settimana. Infatti poi ha ricominciato a tossire sempre più insistentemente fino a quando, nel mese di marzo, ho deciso (senza alcun parere medico) di fargli ripetere la stessa cura. Il risultato è stato leggermente migliore in quanto è stato bene per la prima settimana, per poi ricominciare ancora con la tosse ma questa volta con meno frequenza (gli sento fare qualche colpo di tosse in media ogni 4/5 ore).
Dunque le chiedo (per quanto possibile possa esserle darmi una risposta adeguata) dei consigli per questo problema, oltre a quello della vista, grazie ai quali spero io possa ottenere qualche utile indicazione.
Ringraziandola anticipatamente per il suo indispensabile lavoro,
la saluto con affetto.

14/04/2008

 

Gentile Marco, molti cani anziani hanno malattie infiammatorie croniche delle prime vie aeree e il suo Jolly, che ha risposto così bene ad una breve terapia corticosteroide, potrebbe essere uno di questi. Suggerisco quindi di riportare nuovamente il cane dal suo veterinario il quale, prendendo conoscenza dell’esito che ha avuto la terapia corticosteroide, potrà eventualmente consigliarle una terapia simile ma di durata maggiore (con un dosaggio probabilmente molto basso) oppure un ciclo di areosol, sempre a base di corticosteroidi. L’areosol ha il vantaggio di avere uno scarso effetto sistemico a fronte di un buon effetto terapeutico locale.
Per quanto riguarda la cataratta, non ci sono trattamenti farmacologici a disposizione, ma solo chirurgici. L’intervento di facoemulsificazione viene eseguito esclusivamente da oculisti veterinari esperti, non prima di aver valutato accuratamente se il paziente sia un buon candidato oppure no per questo delicato intervento. Può chiedere al collega di metterla in contatto con un oculista che esegue chirurgia intraoculare nella sua zona.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gentile Dottoressa Bevere,io le scrivo a nome di una mia amica,per avere dei chiarimenti,in base a quei pochi elementi che ho.Questa mia amica ha una micia che secondo lei non stava molto bene,i sintomi precisi non li conosco,quindi decide di portarla dal veterinario,che gli dice che la micia ha dei problemi hai reni,e che sarebbe meglio praticarle l'eutanasia.,quindi le dà una pastiglia,che dovrebbe dargli a casa,che serve per farla addormentare,dopodichè,quando si sarebbe addormentata di portarla da lei(il vet.).Cosa succede,che lei gli dà questa pastiglia,e la micia sembra come impazzita,cerca la porta per uscire,quindi lei la fà uscire, e torna a casa dopo due tre ore,sembrava ripresa.La mia domanda è questa,perchè la micia ha avuto questa reazione,cosa è successo?Che pastiglia era quella? Grazie infinite in anticipo.

14/04/2008

 

Gentile signora o signore, non ne ho idea perché non conosco farmaci calmanti in compresse ad uso veterinario che possano dare reazioni di tipo eccitativo. Forse si trattava di una benzodiazepina ad uso umano che ha determinato un effetto paradosso. Ma perché non lo chiede al collega? Sarebbe giusto anche avvisarlo.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa Bevere,
le scrivo per un consiglio ed un parere.
Al mio cane meticcio di quasi 10 anni,  ho riscontrato da circa una settimana un problema alla zampa anteriore.
Ha un piccolo rigonfiamento tra le dita, sembra una cisti, non avverte dolore, non ha nessuna ferita ma continua a leccarsi.
Il mio veterinario, mi ha detto che si tratta solo di un'infiammazione e mi ha consigliato di fare due lavaggi al giorno della zampa, con acqua e aceto.
Dato che non vedo nessun risultato, mi potrebbe consigliare? Secondo lei di cosa si tratta?
La ringrazio Rosalba

15/04/2008

 

Gentile Rosalba, potrebbe essere una lesione da corpo estraneo, una dermatite interdigitale o una neoformazione. Le consiglio di riportarlo dal collega per fargli sapere che la terapia topica non ha avuto alcun effetto. Probabilmente eseguirà l’esame citologico della lesione (principalmente per differenziare l’infiammazione dalla neoplasia, se vi fossero dei dubbi in tal senso) e in base all’esito di questo semplice esame le prescriverà un trattamento più specifico.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gentile dottoressa vorrei ringraziarla per aver risposto alla mia domanda che riguardava la scelta per la mia gattina di effettuare una semplice ovariectomia o la più complessa ovarioisterectomia.Il veterinario in sede operatoria si è trovato di fronte ad un utero invaso da piccole cisti e ingrossato in maniera anomala e ha cosi' deciso di asportarlo. Sterilizzare al più presto i gatti che si decide di tenere in casa è,credo,la scelta migliore in quanto scongiura tanti problemi all'utero,ovaie e apparato mammario oltre a sollevare i nostri amici dalla sofferenza del calore nel caso si opti per non farli accoppiare.grazie ancora.

15/04/2008

 

 Prego.
Gentile dottoressa, ho un husky di 4 anni e ho un problema con lui.
Da qualche tempo il suo comportamento è cambiato moltissimo anche se apparentemente non ha problemi di salute.
L'ho trascurato per un pò di mesi a causa di problemi di lavoro. Ora sembra depresso. Non tira più mentre prima mi stancava il braccio quando lo portavo a spasso, non gioca e non fa le feste a nessuno.
Se lo porto a fare una passeggiata dopo un pò si stanca e vuole tornare alla cuccia e se lo forzo mi ringhia.
Cosa gli può essere accaduto?

15/04/2008

 

Gentile signora o signore, invece a me il suo cane sembra più malato che triste. Lo porterei da un veterinario per una visita e uno screening ematochimico. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa,
le scrivo perchè molto preoccupata per la gatta di mia mamma, 14 anni, sana fino a poco tempo fa.
E' iniziato tutto con un evidente e veloce dimagrimento, abbiamo fatti diverse analisi (le allego copia) dalle quali risulta solo l'ipertiroidismo. Iniziato subito la cura con Tapazole 5 mg, 1/2 cp. 2 volte al giorno. Non essendoci stato nessun miglioramento dopo una settimana (la gatta mangiava moltissimo ed evacuava-diarrea-dopo ogni pasto) il veterinario decide di aumentare a 3/4+1/2. Si rifanno le analisi del Tt4 dopo 10gg ed i valori risultano rientrati nell norma, fra 15 gg si dovrebbe rifare l'analisi. Quindi in teoria la cura sembra funzionare, ma la gatta non è  migliorata nemmeno un minimo,  ha una fame insaziabile, continua ad avere diarrea, ed il dimagrimento è notevole, di giorno in giorno, sono molto spaventata. Il veterinario ha aggiunto Synulox (1/4+1/4 cp da 250 mg) e abbiamo provato 1/2 cp di
Bimixin per qualche gg senza alcun cambiamento (sta ancora assumendo tutto).
Ipotizzando io qualcosa d'altro oltre all'ipertiroidismo ho chiesto al veterinario se fosse il caso di fare un'ecografia da sveglia visto che la gatta è molto docile(troppo debole per sottoporla ad anestesie), il
veterinario è perplesso, secondo lui è solo ipertiroidismo e ci vuole tempo affinchè il corpo si abitui al Tapazole, e dice che pure la diarrea è da ricondurre all'ipertiroidismo, ma temo non ci sia molto
tempo da aspettare, la gatta ha circa due chili...
Mia mamma è pure molto malata e si è affidata totalmente alle mie decisioni, sono in crisi...
La prego di darmi un consiglio
grazie
claudia (trieste)

16/04/2008

 

Gentile Claudia, in effetti è possibile che oltre all’ipertiroidismo la gatta abbia una malattia dell’intestino e/o del pancreas. Suggerirei di eseguire questa ecografia addominale e nel frattempo anche di trattare la micia con del metronidazolo (preferibile rispetto agli altri antibiotici per il suo effetto immunomodulante e per lo spettro antibatterico) e con una dieta iperdigeribile somministrata in piccoli pasti molto fequenti. Bisogna avere molta pazienza e incrociare un po’ le dita.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa,
le inoltro una mail di una mia amica che le porge dei quesiti circa la salute della sua carlina Lulù:
carlina di 10 anni che da circa 1 anno !/2 assume mezza pastiglia di DELTACORTENE da 5mg al g. a seguito di crisi respiratoria molto acuta e problemi respiratori cronici riconducibili sia alla razza sia specificamente alla struttura morfologica del soggetto la cui gabbia toracica viene descritta dal veterinario come "deforme" se congenita o a seguito di caduta o trauma prima dell'acquisto. l'animale ha risposto positivamente al trattamento, tant'è vero che è ancora in vita mentre nel corso di quell'attacco si stava quasi valutando la triste ipotesi di sopprimerla,visto che non mangiava nè si muoveva più.
E'corretto continuare con l'assunzione a vita,come raccomandato dal veterinario nonostante le controindicazioni prospettate (diabete,problemi renali). sospendendo il farmaco vi sarebbe una recidiva immediata e ancora peggiore?
L'anno scorso le urine si sono fatte frequenti e maleodoranti. dall'analisi è risultata affetta da PROTEUS MIRABILIS .dopo mesi di trattamento con dosi massicce di BAYTRIL, SYNULOX, ANTIROBE .(cito i farmaci ma non ricordo in quale ordine di somministrazione,nè durata trattamenti singoli  in accoppiata) il problema è stato risolto ma mi è stato raccomandato di continuare ad alimentarla con prodotti contenenti acidificante delle urine,quali "URINARY " HIlls o Royal Canin.
Non ho capito la correlazione tra l'episodio batterico e questa prescrizione alimentare. comunque gli esami successivi hanno evidenziato un ph normale come pare che in precedenza non fosse.
Recentemente le sono comparse su entrambe le orecchie delle crosticine con perdita di pelo ma esclusivamente sulla cute esterna proprio lungo il contorno dell'orecchio.
Il veterinario ha ipotizzato un'avitaminosi prescrivendo delle tavolette multivitaminiche VMP e suggerendo di intervallare le scatolette di "URINARY" con alimenti non specifici.sono perplessa circa la necessità di continuare con quel cibo ,tra l'altro estremamente costoso,ma terrorizzata all'idea della ricomparsa del  tenacissimo"proteus",il cui ricordo maleodorante è ancora presente.,tanto che non oso cambiarle alimentazione, memore di tutto l'impegno e la puzza affrontati nella circostanza.
Fiorenza (Trieste)

16/04/2008
 

Gentile Fiorenza, mi sembra che le sue perplessità circa le terapie che hanno fatto guarire Lulù e che continuano a farla stare bene siano senza fondamento. Ha ragione nel dire che l’Urinary è cara rispetto ad una dieta non specifica acquistata al supermercato, ma se proprio vogliamo parlare di denaro le costerebbe molto di più una ricaduta dell’infezione delle vie urinarie. Concordo perfettamente con tutte le prescrizioni del collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
Sono un medico (dell'uomo) specializzando in ematologia, mi chiamo Emanuela e Le scrivo da Napoli.
2 gg fa il mio cane di 5 anni, Jerem, un incrocio tra un labrador e un rottweiler ha avuto credo una crisi epilettica...
Ha cominciato a girare in tondo e poi si e' accasciato al suolo...io nn  ero presente, mio fratello mi ha riferito che ha avuto delle contrazioni, ma non c'e' stata fuoriuscita di bava. Il tutto e'durato circa un minuto o poco piu'. E' la seconda volta che questo succede, la prima crisi l'ha avuta circa 3 mesi fa (in quel periodo mio fratello si trovava da circa due anni a berlino).
Il giorno dopo mio fratello l'ha portato dal veterinario il quale l ha solo visitato dicendo che potrebbe trattarsi o di rickettsiosi o leishmaniosi.
Non c'e' organomegalia a quanto mi e' parso di capire e soprattutto Jerem e' in ottima salute, non ha lesioni cutanee, ne febbre ne e' dimagrito...niente di niente.
Ora le chiedo: 
  •  nel caso in cui si trattasse di rickettsiosi o leishmaniosi ( cosa a cui io tralaltro nn credo) le crisi epilettiche possono essere cosi distanziate nel tempo? Puo' essere per il resto del tutto asintomatico?
  • Nel caso in cui, invece, si trattasse di epillessia ( per me piu' probabile..ma...non sono un veterinario...), e' il caso di cominciare una terapia o osservarlo nel tempo?
La ringrazio moltissimo
Emanuela

16/04/2008

 

Gentile Emanuela, quello che differenzia le materie esoteriche dalle materie scientifiche è che mentre nelle prime “si deve credere” (se così piace), nelle seconde chiunque può verificare e controllare che le cose che ci vengono dette abbiano logica e coerenza. Se si è medici è un po’ più facile, ma in questo caso chiunque avrebbe dato una controllata in rete sulla sintomatologia di queste malattie infettive.
Per ora deve limitarsi a tenere un diario (che non sarà “diario” in senso letterale) delle crisi epilettiche dove annoterà data e caratteristiche della crisi. Se la frequenza e la durata rimangono quelle attuali il cane non dovrebbe essere candidato alla terapia anticonvulsivante. Nel frattempo potrà sentire con calma un altro collega il quale dovrà avere l’approccio scientifico che qualsiasi paziente si merita. Le sarà credo utile leggere questo breve articolo.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_10_01_archive.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottore sono Monica ho digitato comportamentista su google ed è apparso questo indirizzo, cercavo appunto una sorta di psicologo per gli animali a 4 zampe. Espongo il mio caso, io ho un cane incrocio tra un boxer e pitbull femmina di 8 anni, ha sempre vissuto con me, socievole da piccola con gli altri cani mentre verso i 5/6 anni sempre meno, diciamo che li ignora; mentre con le persone vuole essere sempre al centro dell' attenzione e coccolata.
Non ho mai avuto problemi, fino  a quando 1 anno fà ho conosciuto il mio attuale fidanzato e convivente il  quale possiede una cagna incrocio non certo, sembrerebbe tra un  rottweiler e un pastore di 4 anni sterilizzatta a 8 mesi che ovviamente è venuta a vivere con noi...il rott è sempre stata socievole con la mia ( Mila ) a differenza di Mila che si è subito messa in competizione e a cercato subito di dominare KATIA il rott...il primo oggetto della contesa fù un osso di gomma, pensavamo che giocassero all'inizio ma lo tiravano da una parte e dall'altra fino a farsi uscire il sangue dalle gengive,,allora l'abbiamo fatto sparire...poi al parco hanno cominciato con il bastone di legno trovato per caso durante le nostre passeggiate, e lì la stessa solfa, fin quando non si sono attaccate sul serio. Per farla breve, ho sterilizzato Mila ma le cose non sono molto cambiate, ora stiamo super attenti ma non si può vivere sul chi va là, anche perchè quella che le prende è Mila essendo più anziana, con pochi denti e pure con leggera artrosi alle anche, Katia ha capito di essere più forte e appena Mila alza la cresta si butta alla gola e la strattona a destra e sinistra, per dividerle interveniamo noi..L'ho portata gia 6 volte dal veterinario per le ferite abbastanza gravi.
Proprio giorni fà è successo quando erano con il mio fidanzato, sempre per la stessa cosa, bastone, il mio ragazzo ha provato a dividerle e Mila l'ha morso sul polso, forse per sbaglio, ma poi si è girata e gli ha dato un morso sulla gamba, non credo per sbaglio!! Adesso io ho trovato un modo per gestirle,, premetto che per il resto vanno d'accordo, dormono insieme e sono anche molto dolci a vederle..
Quello che  mi chiedevo, e se esistesse fare una sorta di terapia di coppia, Katia / Mila oppure altro..Grazie in anticipo per aver preso in considerazione il mio caso e se lei potesse fare qualcosa prendiamo subito i contatti senza perdere altro tempo..
grazie Monica

17/04/2008

 

Gentile Monica, io credo che voi possiate risolvere questo problema, ma dovete davvero lavorare duro e avete bisogno di un veterinario comportamentalista dal vivo, che abbia con voi un bel colloquio e che veda voi e i cani direttamente. Vi consiglio di cercarne uno in zona attraverso il vostro veterinario. Nel frattempo è necessario rivedere daccapo il collocamento gerarchico della Rottweiler e vi suggerisco di cominciare leggendo questo articolo.

http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_09_01_archive.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve, mi chiamo Angela ho una cagnolina di razza beagle di nome Peggy.
Ha appena compiuto 6 anni. Cerco disperatamente qualcuno che mi sappia dire con certezza cosa fare quando Peggy comincia a leccare tutto il pavimento per ore e ore e non riesco a fermarla!! Il veterinario è indeciso se si tratta di mal di gola o di mal di pancia, potete aiutarmi? Grazie mille      Angela

18/04/2008

 

Gentile Angela, i casi sono due: o lei lava i pavimenti con il brodo di pollo oppure il cane ha la nausea. Un’ultima ipotesi un po’ estrema e fantasiosa è che si tratti di una strana attività (rituale o sostitutiva?) legata ad un disturbo del comportamento. Il “mal di gola” ha un’altra sintomatologia (ossia gagging, tosse, reverse sneezing), molto rumorosa, della quale lei non fa accenno. E’ necessario che un veterinario dal vivo pianifichi con lei un iter diagnostico. Io comincerei concentrandomi sul sintomo nausea.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Grazie dottoressa per la rapidità con cui mi ha risposto. ieri infatti abbiamo fatto l'ecografia dalla quale risulta una milza enorme e di forma anomala, in più dei linfonodi ingrossati e versamento addominale.
Il veterinario dice che la diarrea non c'entra con un presunto linfoma della milza, ma c.que la gatta non è in grado di essere sottoposta a nessuna operazione, con grande dolore dobbiamo sopprimerla.Non si è trovato nulla di significativo nè all'intestino nè ad altri organi.
Ieri c.que l'ho riportata a casa sua, perchè lei è stata paziente durante l'eco aspettando solo il momento di tornare a casa a fare la pappa. Oggi farò venire il veterinario a casa xkè l'addormenti a casa sua, fra le
sue cose. La micia ha un chilo e mezzo, è molto debole, mia mamma è distrutta. grazie di tutto.
La mia amica Fiorenza la ringrazia molto, nel suo caso voleva solo una conferma delle cure del veterinario, conferma che lei le ha dato, e se ne rallegra.
Cordiali saluti

18/04/2008

 

Prego. Mi dispiace molto per la micia ma vi deve essere di sollievo sapere che il vostro veterinario e voi avete fatto tutto il necessario e tutto il possibile.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa, le scrivo per un parere. Ho un gatto di 18 anni affetto da insufficienza renale, in cura da gennaio 2008 : 1 flebo di ringer lattato da 50 ml, 1/2 compressa di enacard al giorno e vari integratori. Le posto le analisi di metà gennaio: BUN 110, CREA 2.6, glucosio 117 (prima dell'inizio della cura). Le analisi sono state rifatte dopo due settimane circa di cura, a inizio febbraio, ed erano le seguenti: CREA 1.8, BUN 233, AST 26 U/L, ALP 8.6 U/L, glucosio 123 mg/dl. Verso dicembre pesava sui 4 Kg. Dopo due mesi aveva perso circa 300 gr, ed ora è arrivato a circa 3,2 Kg. A metà febbraio ha avuto la prima crisi epilettica; portato dal veterinario, mi veniva consigliato di fare le flebo giornalmente, anzichè 2 volte a settimana. Le cose sono andate avanti abbastanza bene, fino a quest'ultima settimana, in cui ha avuto due crisi epilettiche, a distanza di pochi giorni. Quella di venerdì è stata molto forte, ed aveva la bava alla bocca. Ci ha messo parecchi minuti a riprendere forza, non si reggeva in piedi ed era molto spaesato. Quella di ieri sera è stata meno forte, ma comunque molto preoccupante. Quali possono essere i motivi? L'insufficienza renale o altro, per esempio squilibri elettrolitici (forse causati dal ringer lattato)? Il gatto non è al massimo, ma, a mio avviso, neppure terminale...è abbastanza vigile anche se non mangia moltissimo, ultimamente ha qualche tremore, vomita di rado (quando vomita, lo fa di solito 2 o 3 volte nella stessa giornata, soprattutto quando va in cassetta per fare i bisogni. E' parecchio stitico...come se l'intestino non avesse molta motilità e gli sforzi addominali gli provocano il vomito) Aggiungo che ha dei grossi problemi dentali, con probabile compromissione anche delle ossa ed una respirazione molto rumorosa. Due anni fa gli è stato estratto un dente che gli ha lasciato la gengiva molto incavata, perchè gli aveva "mangiato" l'osso. Le crisi epilettiche potrebbero essere causate da una infezione dentale profonda, che abbia raggiunto le cavità del cranio?? Ha spesso anche
lacrimazione agli occhi. Purtroppo per via dei reni, non hanno mai voluto prescrivergli antibiotici. Lunedì farà tutti gli esami completi del sangue. C'è qualche esame particolare che dovrebbe fare?? Ho pensato anche di sospendere l'enacard: la pressione bassa, vista anche
l'età, potrebbe ridurre l'afflusso di sangue al cervello e causare questi attacchi?? Prima della cura non aveva mai manifestato sintomi simili. La ringrazio molto.
Cordiali saluti

18/04/2008

 

Gentile signora o signore, non vedo una relazione tra la lieve insufficienza renale del suo gatto e l’insorgenza della sintomatologia neurologica. Questa, inoltre, non può avere nulla a che fare né con la patologia del cavo orale né con il Ringer Lattato. Purtroppo la causa più comune di insorgenza di crisi epilettiche nel gatto anziano è la presenza di una lesione encefalica di tipo neoplastico, anche se naturalmente non possono essere escluse del tutto altre cause. Il mio consiglio, vista l’età molto avanzata dell’animale è, una volta eseguito il profilo ematochimico ed elettrolitico, di impostare una terapia anticonvulsivante volta ad alleviare la sintomatologia e, in seguito, valutare con calma assieme al suo veterinario se sia o no il caso di sottoporre l’animale ad indagini strumentali più specifiche.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Ho una gattina di undici anni e mezzo, da circa un mese si muove poco, mentre prima era sempre fuori a caccia. Inoltre chiede il cibo ma poi non mangia.
La scorsa settimana l'ho portata dal veterinario che le ha sentito una massa abbastanza grossa nell'addome.
Le ha fatto un  ago  aspirato e ha trovato delle cellule tumorali.
Mi ha proposto un intervento chirurgico esplorativo.
Per non far soffrire inutilmente la gattina ho chiesto di farle anche un'ecografia, l'esito è: 
Neoformazione splenica di probabile origine neoplastica; consigliata splenectomia e conseguente esame istologico.Il resto nella norma.
Il consiglio che Le chiedo e': l'asportazione della milza puo' risolvere il problema e la gattina puo' vivere senza la milza e per quanto tempo?
Grazie anticipatamente e cordiali saluti.
Maria Giulia N. di Cornate d'Adda

18/04/2008

 

Gentile Maria Giulia, bisognerebbe conoscere il tipo di neoplasia sospettata per capire se la splenectomia abbia qualche possibilità di migliorare lo stato di salute della gatta, quindi dovrebbe rivolgere al suo veterinario la domanda: “qual è il tumore sospettato in base all’esito dell’esame citologico (l’ago aspirato)?” E a questo punto chiedere: “per questo tipo di tumore la splenectomia può essere curativa, palliativa oppure l’intervento ha solo finalità diagnostiche in quanto l’esame citologico non ha definito esattamente il tipo di neoformazione?”
Per quanto riguarda la seconda domanda, la milza è un organo utile ma non indispensabile e la splenectomia consente ad un animale di vivere normalmente finchè madre natura lo permette. Quindi sul “quanto tempo” non si può dire niente, eccetto che non c’è un limite definito.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dottoressa Bevere,
le scrivo perchè vorrei gentilmente avere un suo parere su come curare il mio gatto.
Si tratta di un gatto europeo ( di taglia grande) di 14 anni, esce solo sul terrazzo, vive in casa...  ha sempre goduto ottima salute. L'anno scorso il veterinario mi  ha consigliato di metterlo a dieta, pesava 7,5 Kg. e mangiava solo cibo IAMS umido e croccantini. Ho iniziato a diminuire la quantitià di cibo che abitualmente mangiava. Aboliti croccantini, sostituito le IAMS con ALMO Natura più leggere in quantità minore circa 230 g (prima mangiava circa 300g di umido e circa 20/25 g. di croccantini).
Dopop circa 6 mesi il mio gatto è arrivato a pesare 5 Kg !  A questo punto sono iniziati i problemi. E' diventato un gatto molto vorace, ha sempre fame, ruba il cibo dal tavolo....ma soprattutto vomita quasi tutti i giorni, pur continuando a chiedere sempre cibo!  (evacuazione normale ma con flatulenze).
Dopo un controllo dal veterinario ( è stato anestetizzato, con gli estranei e tutt'altro che docile ...) è risultato quanto segue:
Analisi del sangue tutti nella norma : diabete, tiroide, fegato, reni, pancreas, globuli rossi e bianchi, urine ecc...
Cardiogramma: soffio secondo grado;
Ecografia: adenopatia quadro conpatibile con IBD (linfoma non escludibile).
La terapia consigliata: Deltacortene cpr. 25 mg. 1/4 di compressa 1 volta al giorno.
Dobetin 500 mcg. 1/2 fiala sottocute una volta alla settimana.
Questa diagnosi mi ha preoccupata e sorpresa molto.  Ho iniziato a fare le iniezioni di vit. B12 ( ne abbiamo fatte x ora 3...non vomita quasi più ) ma ho temporeggiato con il cortisone. Mi chiedo se la terapia è giusta, anche perchè deve essere portata avanti per diverso tempo. Temo eventuali effetti collaterali del cortisone sul mio gatto che malgrado questa diagnosi continua ad essere vitale, giocoso... In poche parole sembra sano. La prego gentilmente di darmi un suo parere. Ci sono eventualmente delle terapie alternative al cortisone? Quali possono essere le cause di questa patologia?
Cordiali saluti Cristina da Aosta

19/04/2008

 

Gentile Cristina, suggerisco come prima cosa di verificare che questa sospetta IBD non possa rispondere ad una dieta ipoallergenica. Dovrebbe parlarne con i colleghi e assolutamente leggere questo articolo, per capire come funziona il test e se siete nella condizione di poterlo effettuare correttamente.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa Bevere,
sono ancora a chiedere un Suo consiglio.
Ho fatto operare il mio Lupo a Livorno per i legamenti crociati, l'ho fatto il prima possibile per evitare che la situazione degenerasse come mi aveva consigliato. L'operazione é avvenuta il 18.02.08. E' stato fatto un intervento extra-capsulare non in articolazione. Da subito si vedeva che la zampa non andava molto bene, non per il fatto che venisse appoggiata poco ( quello era normale) ma aveva una posizione strana. Ho fatto tutti i controlli e dopo aver rimosso i punti dopo 15 giorni, il veterinario sull'isola che aveva assistito all'operazione nella clinica di Livorno, mi ha detto che non la vedeva molto bene quella zampa. Allora l'ho riportato a Livorno dove é stato operato e il chirurgo l'ha visitato nuovamente e mi ha detto che purtroppo l'intervento non era riuscito. Il ginocchio non era lasso come prima ma si muove ancora parecchio, forse questi fili che sono stati messi si sono allentati. Ho aspettato ancora ma la camminata del cane era brutta e per due mesi ho continuato con gli antidolorifici che mi aveva consigliato. Devo essere sincera ultimamente era migliorato, infatti nel giro di una settimana lo vedevo meglio, finalmente il cane era più giocoso e meno triste e sopratutto si muoveva meglio, anche se ripeto la camminata era molto strana. Il veterinario che lo ha operato a Livorno mi ha detto che andava comunque operato un altra volta, questa volta aprendo l'articolazione ( con dei buchi...) . Io ho avuto paura e ho deciso questa volta di sentire un altro consiglio. Allora il 17.04 ho portato il mio Lupo a Monsumanno T. presso un altra clinica veterinaria.
Qui il cane é stato visitato e sedato. Gli hanno fatto una serie di lastre specifiche ( dove mi ha detto il dottore risulta poca artrosi) e un prelievo del liquido del ginocchio, cardiogramma e esami sangue. Il liquido é stato analizzato e mi hanno detto che non ci sono infezioni. Poi questo dottore mi ha consigliato di operarlo con un altro tipo di intervento TPLO.
Io a questo punto non sò più cosa devo fare e a quale intervento sottoporlo, o non sottoporlo.
Tenerlo così o operarlo?
Un dottore mi dice una cosa, l'altro me ne dice un altra.
Uno mi consiglia un intervento e l'altro dottore un altro tipo.
Questo TPLO che mi sembra un intervento molto più pesante rispetto a quello che ha già subito, ha delle contro indicazioni?
La mia paura é quella di far soffrire un altra volta il mio cane, senza delle sicurezze.
Non esistono dei tutori, che mantengono l'articolazione in una certa posizione non permettendo al ginocchio di fare movimenti non idonei? E una domanda molto stupida ma che non conosco la risposta, quanto ci mette l'artrosi a svilupparsi e a creare dolori, nel senso ci vogliono mesi o anni? Il mio Lupo ha 7 anni qual'é secondo Lei la cosa migliore per lui?
Lei dottoressa che mi ha consigliata così bene l'altra volta, e che ho seguito subito il suo consiglio facendolo operare immediatamente, cosa mi consiglia di fare ora?
Attendo una Sua gentile risposta e La saluto come sempre cordialmente.
Monica R. ( Elba)

20/04/2008

 

Gentile Monica, si tratta di un intervento che ha tempi di ripresa brevi e che dà ottimi risultati. Io in ogni caso starei decisamente con quest’ultimo collega. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dottore. Il 25 marzo 2008 ho trovato il gatto di mia suocera abitante in Italia con le zampine post. gonfie e febbre. E’ stato portato da un primo veterinarioove gli si è fatta inizione di antibiotici e fiala per idratazione. Il 27.03, visto che noi abitiamo in CH è stato visto da un altro veterinario. FIV/Felv negativi e fatto anche lastre. Dopo 2 gg l’ho riportato a casa e il gonfiore alle zampe è sparito come pure la febbre.
Tranne il zoppicare zampina destra. In questi 2 gg. sono state fatte 5 diagnosi differenti tra cui un tumore, lussazione anche,… E’ stato dimesso con antibiotici e cortisone per 10 gg. L’8.04 è stato riportato dal veterinario la zampina se prima da terra la sollevava 10 cm ora la distanza era di 1 cm. Malgrado ciò ho constatato che la gamba era atrofizzata ma questo per il mancato utilizzo della stessa. Quel giorno gli sono state fatte sono anestesia altre 2 radiografie in quanto, secondo loro, vi era una lussazione e si parlava di sopprimere il gatto. 2 gg dopo torno a prenderlo e la diagnosi certa con tanto di carta e poliartrite autoimmune. Mi si consiglia di continuare la cura per altri 2 gg e se il gatto nn migliora bisogna pensare alla soppressione.
Non convinta mi sono rivolta a un altro veterinario che senza leggere la prima diagnosi ma guardando le radiografie ha evidenziato una rottura al ginocchio molto evidente anche per me malgrado nn sia medico.
Il micio ora è stato operato ma l’atrofia che ha alla zampina destra è molto forte. Gli è stato pure fatta una biopsia del tessuto e ora dopo l’operazione mi si viene a dire che in tutta probabilità la zampina del micino dovrà venir amputata???Io in tutta sincerità non capisco più nulla  e nn so più cosa fare. Lei può aiutarmi
Grazie. Patrizia

20/04/2008

 

Gentile Patrizia, non la posso aiutare perché non ho capito niente nemmeno io di questo racconto. Mi dispiace tanto, ma ho letto la sua mail-rebus diverse volte e più la leggo più mi rendo conto che mi vengono in mente solo domande e nessuna risposta. Quindi ho deciso di rinunciare. Provi se vuole a scrivermi ancora specificandomi con un minimo di precisione almeno la diagnosi dell’ultimo collega (esempio: contrattura del quadricipite, lesione del nervo sciatico, artrite settica, osteomielite. Quale diagnosi è stata fatta?). Se vuole posso vedere anche le radiografie, altrimenti bastano quattro righe con la diagnosi e le motivazioni a sostegno dell’intervento di amputazione propostole.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dott Bevere,
sono Isabella, avevo scritto tempo fa per chiedere chiarimenti sulla somministrazione del BAYTRIL.
Volevo prima di tutto ringraziarla della cortese risposta e poi le volevo consigliare di andare a controllare quello che riporta il foglietto illustrativo.
Ricopio quello che c'è scritto parola per parola:
............in rari casi possono verificarsi reazioni nel punto di inoculo.
...........................PREFERIBILMENTE  S.C. PER 5 O PIU' GIORNI.
Per quel che ne so s.c. vuol dire  sotto cute.
Le assicuro che ho controllato sia la concentrazione del farmaco che le vie di somministrazione.
Nei cani provoca ascessi nei gatti vere e proprie necrosi, e questo lo dico non solo in base alla mia modestissima esperienza ma anche dopo essermi consultata con quasi tutti i vet sul web, allevatori  ecc.......non mi viene da credere che nessuno di loro sappia fare delle punture sotto cute.
Cordiali saluti
Isabella

22/04/08

 

Gentile Isabella, bisognerebbe sentire direttamente la Bayer perché deve trattarsi di un’indicazione legata alle modalità con cui è avvenuta la registrazione del farmaco.  E’ infatti oggi una cosa nota a tutti i veterinari, e immagino anche agli allevatori, che le concentrazioni uguali o superiori a 5% siano associate con grande frequenza alle reazioni infiammatorie sottocutanee di cui parla. Per quanto riguarda la concentrazione al 2,5% invece si tratta di un fenomeno molto meno frequente che tuttavia, com’è prevedibile per qualsiasi evento avverso legato ad un farmaco, ha grande risonanza in rete. Non ho mai detto che sia necessario “sbagliare la puntura”, ma solo che per la mia esperienza le reazioni infiammatorie locali, in particolare alcune piccole aree di necrosi cutanee, si verificano più facilmente (che non significa esclusivamente) se l’iniezione è praticata superficialmente. “Superficialmente” non vuol dire “con superficialità” ma vuol dire un po’ vicino al derma. Ci sono inoltre alcuni soggetti che sembrano maggiormente predisposti rispetto ad altri a sviluppare reazioni locali: con l’enrofloxacin ma anche con l’amoxicillina+clavulanico o con le cefalosporine. Purtroppo non esiste nessun farmaco completamente privo di rischi. Questo significa che all’interno di un’ampia popolazione trattata bisogna aspettarsi prima o poi la comparsa in qualche individuo di un effetto indesiderato, più o meno grave. Per il Baytril la reazione locale nel punto di inoculo è l’effetto avverso più comunemente riportato.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile Dottoressa,
le avevo già scritto tempo fa per la mia cucciola col cimurro. Le cose sono proseguite bene x un po', è stata trattata con itrafungol (ciclo di tre settimane) perchè si era presa un fungo, ora sembra ok, l'ispessimento dei cuscinetti è del tutto sparito così come lo scolo oculare. C'è da dire però che è molto aggressiva, sembra che l'unico modo di dimostrare affetto sia mordere in continuazione. E' una cucciola di neanche 5 mesi, pesa 2,6kg ma ha già distrutto vari giochini di gomma, non si riesce ad accarezzarla perchè non appena sente la mano morde, ma sembra che non lo faccia con cattiveria. Questo comportamento puo essere causato dal cimurro?
Ma la cosa che mi preoccupa maggiormente è che da una decina di gg ha iniziato ad avere degli strani spasmi mentre mangia, sembra che vomiti ma in realtà non le esce nulla dalla bocca, e durante questi spasmi (che sono arrivati a durare circa 5 min)soffre perchè grida. Il nostro vet ci ha aumentato la dosa di Luminalette (prima era di 1/3 la sera e 1/2 la mattina) a 3/4 mattina e sera ma gli spasmi continuano anche se non sempre si verificano ad ogni pasto. Dall'eco e dalla radiografia non sembra esserci nulla che non va. Siè parlato di una disfunzione dell'esofago.La prego mi dica cosa ne pensa, spero con tutto il cuore che la mia cucciola possa superare anche questa dopo tutto quello che ha gia dovuto passare, ha una gran voglia di vivere e sprizza allegria da tutti i pori ma ho paura che il cimurro me la porti via.
PS: il vet dice che non la può ancora vaccinare quindi la cucciola non conosce ancora il mondo esterno perche non la porto fuori. Secondo lei si potrebbe vaccinare?
La ringrazio davvero di cuore per l'aiuto che spero saprà darmi!!!
Sonia

22/04/08

 

Gentile Sonia, la scarsa inibizione al morso e l’eccessiva reattività del cucciolo potrebbero essere legate più che ad un esito del cimurro ad un cosiddetto disturbo dell’omeostasi sensoriale. La cagnolina andrebbe valutata da un comportamentalista, ma nel frattempo dovreste cercare di insegnarle che il morso va controllato, gridando “ahi!!” appena vi morde e interrompendo subito ogni contatto fisico e visivo (non toccare e non guardare il cucciolo), allontanandovi. Per quanto riguarda il sintomo che lei identifica con la parola “spasmi” invece si potrebbe trattare di un esito del cimurro anche se si tratta di una manifestazione un po’ atipica. Non conosco le motivazioni per le quali la cagnolina non possa essere vaccinata, ma io credo che le farebbe molto bene incontrare altri cani e socializzare liberamente con essi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Grazie Dottoressa, non avevo mai letto una cosa del genere, sì sapevo alcune cose riguardo il rapporto uomo/cane  ma non così precise. Proveremo innanzitutto a metterle in pratica, sono già stata da un comportamentalista ma ha detto che non c' è niente da fare perchè è una lotta tra i  due cani, il rott/pastore e ilboxer/pitbull, proverò a chiedere a qualcun'altro..da quello che ho letto sembrerebbe Mila ( pitbull )il cane leader, lei monta, adesso un pò meno perchè sterilizzata, lei decide la strada, lei esce ed entra per prima, ringhia se qualcuno mette le mani nella ciotola, lei fa la guardia ed è difficile soprattutto far entrare altri animali in casa è possessiva...insomma una bella testarda, anche se io riesco a controllare tutto questo. Invece Katia, il rott, è una tontolona, si fà fare di tutto, anche togliere il cibo, fà entrare chiunque, non monta, ma quando si contendono il bastone diventa un diavolo!! continuerò a cercare un comportamentalista che ci aiuti se lei ha qualcos'altro da aggiungere accetto volentieri qualsiasi suggerimento...
Cordiali saluti, Monica

22/04/08

 

Gentile Monica, come le ho già scritto secondo me voi dovreste poter riuscire a risolvere. Deve però cercare un vero comportamentalista veterinario, non un educatore cinofilo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve dottore, ho 2 criceti uno maschio uno femmina, spesso nn vanno d'accordo però nn  sembra si creino ferite come per litigare
ma come se si azzuffassero per giocare, ultimamente la cricetina riporta delle perdite di sangue sembra proprio dalla vagina...questo cosa potrebbe essere??
nel dubbio più totale aspetto sue notizie, la ringrazio

24/04/08

 

Gentile signora o signore, i criceti possono essere molto aggressivi tra loro e in genere le lotte determinano evidenti ferite da morso. Non è detto quindi che il sanguinamento della femmina non possa avere questa origine.
Tuttavia, poiché sembra proprio che le perdite siano vaginali, allora forse la cosa più probabile è che si sia verificato un aborto oppure un parto recente con cannibalismo dei piccoli (da parte del maschio o della femmina).
In ogni caso dovrebbe far visitare la femmina da un veterinario.
Se lei è sicuro che i due animaletti non traggano dalla convivenza più motivi di stress che motivi di allegria, li lasci pure assieme ma li divida assolutamente in prossimità del parto. Alla femmina va garantito l’ambiente più isolato e tranquillo possibile.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buongiorno, al mio cagnetto shit-zu di 8 anni è stato riscontrato un adenoma in prossimità dell'ano, si presenta come una palla gonfia e talvolta sanguina, forse a causa dello sforzo nel defecare..
Il veterinario mi ha detto che è necessario asportarla chirurgicamente ed eseguire anche la castrazione al fine di evitare l'insorgenza di un nuovo tumoretto.
Secondo Lei è necessaria la castrazione? Inoltre ci sono rischi per quanto riguardo questo tipo di intervento (intendo l'asportazione dell'adenoma)?
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti.

24/04/08

 

Gentile signora o signore, una neoplasia ulcerata va sicuramente sottoposta ad esame citologico il cui scopo è soprattutto quello di identificare il tipo di tumore (è sicuro che si tratti di un “adenoma” ?) per pianificare meglio il tipo di intervento chirurgico (quasi certamente necessario) e la prognosi. I rischi chirurgici sono in relazione al tipo di tumore e al tipo di intervento che si dovrà effettuare (sono domande da rivolgere al chirurgo), mentre i rischi anestesiologici sono legati alla presenza di eventuali malattie che possono interferire con l’anestesia generale. Se il cane sta bene, i rischi anestesiologici sono molto bassi.
Per quanto riguarda l’orchiectomia, direi che può essere una buona cosa farla, indipendentemente dal fatto che il tumore in questione sia o no ormono-sensibile, indipendentemente dal fatto cioè che sia strettamente necessaria.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa,
Avrei bisogno del suo parere a proposito dello stato di salute del mio giovane gatto. Si tratta di un meticcio a pelo lungo dalle caratteristiche fisiche molto vicine, per estetica e misure, al Norvegese. Il gatto, che ha soli 8 mesi, purtroppo un mese fa è stato male: dopo qualche minuto di corsa e di eccitazione per un gioco,  ha iniziato a respirare a bocca aperta in maniera affannosa proprio come un cane ed era visibilmente affaticato, steso sul pavimento, con i polpastrelli sudati ed una visibile mancanza di lucidità.
L'ho portato immediatamente dal veterinario che ha subito riscontrato una spiccata tachicardia. Così, nel corso del mese, è stato sottoposto a diversi controlli. Prima un'ecocardiografia che ha riscontrato, in ambulatorio e in evidente stato di paura del gatto, un battito cardiaco di 275 battiti al minuto, ma un cuore e un intestino perfetti. Sono poi stati fatti esami del sangue che risultano anch'essi perfetti, tranne che per una piccolissima anomalia del valore della creatinina che non rientra nel parametro di 1,6 ma è di 1,9.
Nel frattempo  ho cercato di ascoltare il battito a casa, da riposo, e mi sono accorta che anche quando è tranquillo il gatto ha una frequenza di 45 battiti ogni 15 secondi.
Ora, considerando il fatto che dagli esami il gatto risulti sano, è possibile che sia tachicardico dalla nascita e "di suo" come mi è stato riferito??Io continuo a tenerlo calmo e a non sollecitarlo più al gioco come un tempo, perchè ho paura che si senta male. Sicuramente negli ultimi due mesi si è calmato molto, dorme di più ma mangia e beve più o meno come prima. Cosa posso fare, mi devo preoccupare? 

25/04/08
 

Gentile signore o signora, si tratta di un caso molto interessante (purtroppo). Una frequenza di oltre 270 b/m dal veterinario è troppo alta, anche se il gatto è agitato. E che il micio abbia un problema lo conferma la frequenza a riposo di 180 b/m. Per quanto riguarda la diagnosi, il cuore di questo giovane gatto, privo di alterazioni ecocardiografiche, andrebbe studiato dal punto di vista dell’aritmologia, da parte di un bravo cardiologo che si possa occupare di ottenere dei tracciati ECG attendibili e chiarificatori. Dal punto di vista terapeutico credo che questa frequenza vada un po’ abbassata. Deve sentire un secondo parere, ma non basta far fare una seconda ecocardiografia. O contatta direttamente un cardiologo di fama, o deve interessarsi presso il cardiologo che ha eseguito la prima ecocardio affinchè a sua volta chieda un parere ad un collega più esperto in disturbi del ritmo nella specie felina.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Alcuni mesi fa ho raccolto in mezzo ad un campo una gattina di circa due mesi. Era estremamente raffreddata, con una forte rinite ed una congiuntivite. Dopo una cura antibiotica ha avuto anche la perforazione del timpano.
Ora tutti questi acciacchi siamo riusciti a risolverli ma continua ad avere dei problemi al nasino e dopo una rinoscopia è risultata affetta da: rinofaringe: mucosa iperemica, presenza di stenosi acquisita benigna di 2-3mm ad 1cm oltre il margine caudale del palato molle.
Il Veterinario mi ha consigliato di tagliarle chirurgicamente la "cicatrice" e, con forti dosi di cortisone, impedirne la riformazione. Tutto questo in almeno due operazioni ad anestesia generale senza però avere la certezza del risultato. Secondo lei ci sono alternative?
La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità. Sara

26/04/08

 

Gentile Sara, no, vere alternative no. L’unica cosa che posso dirle di diverso da quanto le è stato proposto, è che la resezione chirurgica (così interpreto la parola “tagliare”) può non essere la scelta migliore. Di solito le stenosi cicatriziali rispondono molto meglio se la tecnica usata è quella della dilatazione incruenta, che spesso va ripetuta una o più volte. “Tagliare” non va tanto bene, “dilatare” sì. Però forse l’endoscopista intendeva dire proprio questo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Cara dottoressa
Le scrivo per il mio cane Birillo meticcio di 16 anni . dopo averlo portato a tosare  ha cominciato ad essere pauroso e tremare . Poi a certi movimenti guaiva e cominciava a tremare tutto .Il veterinario gli ha dato prima il deltacortene e antinfiammatori. Il dolore persisteva quindi lo porto alla clinica dove gli fanno tutti gli esami ecografie agli organi tutto a posto la radiografia alla colonna bene mentre la radiografia al collo mostra una lussazione dell’ultima vertebra dovuta a trauma probabilmente dell’uso di guinzaglio a strozzo quando l’hanno tosato. Il cane cammina e certi movimenti con la testa li fa mi hanno detto di fargli fare una tac però dovrebbe essere in anestesia e data l’età non garantiscono nulla . Non so cosa fare sono disperata mi dia un consiglio lei la prego.
Cordiali saluti Maria Rosa

26/04/08
 

Gentile Maria Rosa, forse è vero che l’anziano Birillo è stato strattonato, e non si fa. Alle persone che si sono occupate di lui durante la tosatura e il bagno questa cosa va raccontata, perché sappiano e perché le possano spiegare cosa è successo. Comunque, a parte questo, non si può riuscire a lussare C7 (l’ultima vertebra del collo) senza causare paralisi degli arti. Un cane con una lussazione vertebrale non se ne può andare in giro con appena un po’ di dolore cervicale. Probabilmente il posizionamento del collo al momento dell’esecuzione della radiografia non era perfetto (cosa assolutamente normale nel paziente vigile con dolore cervicale) e nell’immagine sono presenti degli artefatti. Inoltre quella è una zona un po’ più difficile da “leggere” nei radiogrammi, rispetto ad altre sedi della colonna. Io, posto che non ho molta fiducia nella diagnosi che lei riferisce, terrei il cane a riposo e continuerei con il prednisone prescrittole dal suo veterinario associando un miorilassante.

Una coccola a Birillo e un caro saluto a lei. Dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 

 

Gentilissima Dottoressa Bevere,
sono la proprietaria di Arturo,che ancora una volta cerca un suo consiglio e approfitta della sua disponibilità.
Questa volta sono anche demoralizzata e angosciata,perche mi pare che Arturo sia destinato ad avere sempre dei problemi .
Mercoledi’ pomeriggio eravamo fuori per la solita passeggiata e Arturo ,come al solito ,tirava con tutta la sua forza e io lo contrastavo con tutta la mia quando improvvisamente ha alzato la gamba sinistra anteriore,come se si fosse fatto male con qualcosa e nel riprovare ad appoggiarla aveva difficoltà e guaiva.
Ho dovuto riportarlo a casa in braccio. Dopo circa un quarto d’ora ha ripreso a giocare ma da allora zoppica e anche quando è seduto solleva l’arto per evitare l’appoggio.
Io avevo già notato che ultimamente tendeva a mettersi per terra e non seduto e avevo anche osservato che alzava alcune volte la zampa quando era in posizione eretta. Quest’ultima posizione l’avevo collegata al suo istinto di cane da caccia.
Ho chiamato il mio veterinario chiedendogli subito se questo problema potesse essere un effetto collaterale dell’antibiotico (Synulox) che aveva appena preso per problemi alle vie urinarie e mi ha detto di no.
Il giorno dopo lo ha visitato,gli ha fatto una radiografia e mi ha diagnosticato un qualcosa collegato alle ossa che crescono in fretta (purtroppo mi sfugge il termine medico).
Il problema è secondo lui a livello del gomito e mi ha prescritto Rimadyl  100 e ranidil 75 per 15 giorni.
Io sono veramente triste nel vederlo zoppicare, in maniera ancora piu’  evidente da dopo le manipolazioni  avute durante la visita, vorrei fare qualcosa di piu’ per alleviare il suo dolore, che è evidente nella ricerca di posizioni comode.
Ho anche pensato di portarlo in seguito ad una visita specialistica che purtroppo per noi è sempre fuori città.
Per ora vorrei sapere il suo parere ,anche se credo sia difficile da dare senza vederlo,vorrei sentirmi dire che puo’ succedere e che è normale,perche’mi sembra impossibile che a soli 10 mesi  abbia già avuto cosi’ tanti problemi.
Grazie in anticipo,
Marilena

26/04/08

 

Gentile Marilena, mi sembra che Arturo sia un Setter, è vero? Le è stata diagnosticata una displasia di gomito? Io per sicurezza chiederei al suo veterinario di metterla in contatto con un ortopedico per una visita specialistica e per un parere sul radiogramma.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gentile Dottoressa Nicoletta Bevere,
3 giorni fa la mia cagnona Saffo (incrocio tra corso e pitbull) ha avuto una forte reazione allergica di cui non si è ancora riusciti a definirne la causa : inizialmente ha vomitato e appena dopo si è coricata sotto alla panca,
respirava molto lenta e non voleva alzarsi ne' muoversi, sbavava moltissimo e non dava alcuna risposta ai richiami e alle coccole; allarmati ci siamo recati dal veterinario che ha notato subito un rash cutaneo tra le scapole e le ha prescritto un antistaminico a base cortisonica in pastiglie (una da prendere subito e due metà nei giorni successivi).
La situazione sembrava rientrata, ma durante la notte mi sono accorta che si era gonfiata ulteriormente e in modo evidente soprattutto sul muso. Al che ci siamo recati dalla guardia veterinaria: lì le hanno somministrato due dosi (una che avrebbe agito subito, l'altra che avrebbe agito gradualmente) di cortisone piuttosto massicce e un protettore gastrico. Chiesi alla veterinaria se mi fossi dovuta aspettare reazioni quali sonnolenza o spossatezza ricevendo una risposta negativa. Tuttavia apparve da subito piuttosto debilitata. In ogni caso il gonfiore al muso e i ponfi sull'addome si "riassorbirono" in breve, ma non il gonfiore tra le scapole.
Quest'ultimo a distanza di 2 giorni c'è ancora, è normale?
Inoltre ha cominciato ad essere incontinente: poco fa la stavo coccolando, lei era seduta e ha fatto pipì; non tantissima, ma la cosa che ci preoccupa è che l'aveva appena fatta in giardino. Non ha mai sporcato in giro, ma da qualche ora (anche questa notte) è come se non si accorgesse dello stimolo.
C'è da dire che beve molto (forse per il cortisone), ma non capisco perchè improvvisamente sia incontinente.
La ringrazio per il tempo dedicatomi e mi scuso per la lunghezza della lettera.
Distinti saluti, Rachele e Saffo dalla provincia di Milano.

27/04/08

 

Gentile Rachele, le reazioni orticarioidi, specie se non vengono subito trattate con del cortisone per via parenterale impiegano diversi giorni a guarire e alcune reazioni allergiche possono impiegare anche diverse settimane: quindi se la reazione infiammatoria presente a livello del tronco non è ancora scomparsa non dovete preoccuparvi. Per quanto riguarda la perdita di urina si tratta di un effetto indesiderato (sicuramente transitorio) legato al tipo e alla quantità di corticosteride che è stato somministrato.  Portate pazienza.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno dottore,
il mio cagnetto di 8 anni ieri ha ingoiato della gomma piuma che ha trovato per casa, immediatamente ha avuto diarrea fortissima, dolori alla pancia e vomito;in seguito è andato in shock e l'ho portato subito dal veterinario il quale l'ha messo sotto flebo per reintegrare i liquidi persi e gli ha fatto una lastra per vedere se effettivamente vi era la presenza di un corpo estraneo ed infatti c'era ed era posizionato nello stomaco provocandone la rottura.
Gli ha somministrato olio di vaselina per fluidificare e ora sta valutando perchè mi ha detto che se non defeca sarà necessario operarlo.
Oggi ho chiamato e mi ha detto che i valori sono tutti nella norma, non ha febbre, il polso è regolare e il pancino non è più gonfio ma non è ancora andato di corpo. Più tardi gli faranno una ecografia per verificare dove si è posizionato ma se il pancino rimane sgonfio lo vorrebbero dimettere.
La mia domanda è questa: ma non è meglio operarlo in modo da togliere completamente il corpo estraneo? Essendo gomma piuma non farebbe da tappo nel caso venisse lasciata lì?
La ringrazio anticipatamente della Sua cortese risposta.
Sara.

29/04/08

 

Gentile Sara, nonostante il racconto contenga alcuni particolari drammatici (“shock”, “rottura dello stomaco”…??) il cagnolino sembra stare discretamente bene e non ha una sintomatologia particolarmente suggestiva di occlusione intestinale: ha avuto diarrea e non ha meteorismo. Dopo una forte diarrea è normale che la defecazione si interrompa per uno o due giorni (l’intestino si è normalizzato, però è vuoto). I sintomi dell’occlusione sono vomito incoercibile e grave, assenza di defecazione, malessere generale di tipo grave, disidratazione, dolore addominale. Sintomi che il suo cane evidentemente non ha.
Io credo che lei dovrebbe affidarsi alle decisioni dei veterinari che si sono occupati così bene del suo cane. Se le dicono che il cagnolino probabilmente non va operato, può addirittura tornarsene a casa, lei dovrebbe stare tranquilla e rallegrarsi!
In generale è sempre bene non cercare di convincere un medico, che non ritiene utile un intervento chirurgico, ad operare per forza. E’ il chirurgo che deve convincere il paziente dell’utilità di un intervento, non il contrario. Il rischio è di trovare qualcuno che ci accontenti. E non vale solo per i cani!

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentilissima dottoressa,
il mio veterinario ha escluso la displasia del  gomito guardando la radiografia, purtroppo non ricordo l’altro termine medico.
Mi ha detto che riguardava la calcificazione delle ossa e che era un problema risolvibile.
I miei dubbi riguardano ,infatti, la possibilità di escludere la displasia tramite radiografia da sveglio e la paura di sottoporlo ad una cura che possa mascherare la sua vera patologia.
Cercherò di contattare la clinica veterinaria su Bari appena finita la cura, per avere un ulteriore parere.
La ringrazio della sua cortesia 
Marilena da Br

29/04/08

 

Prego. Se il gomito è “perfetto”, lo si vede anche da una singola radiografia di qualità diagnostica, eseguita sul paziente vigile.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Genti.ma D.ssa Bevere,
le scrivo da Avellino. Sono proprietaria di un pastore tedesco femmina di sette mesi, non vaccinata.
Tutto è iniziato ad inizio marzo, quando notai una ferita alla gamba del mio cane, probabilmente un morso della madre.
E' stato fatto un ciclo di antibiotico e cicli continui di disinfettazione della ferita che a distanza di un mese è totalmente rimarginata.
Purtroppo il giorno 23/03/2008 ho notato che improvvisamente il cane si trascinava con gli arti posteriori, camminava ma gli arti posteriori non la reggevano. Immediatamente ho portato il cane in casa e tutto sommato per il resto stava bene non aveva sintomi di nessun genere.
Portata dal veterinario subito sono stata indirizzata ad un centro per effettuare una mielografia, se necessario anche una TAC ed esame del liquor, per sospetto cimurro.
L'esito della mielografia è stato che tutto era normale e si aspettava l'esito dell'esame del liquor e dell'esame per il cimurro.
Nel frattempo la terapia è stata su base antibiorica (Rocefin), cortisone (Deltacortene), vitamine B (Dobetin) e vitamina E.
Il cane non ha mostrato aggiunta di altri sintomi, mangiava regolarmente e tutte le sue funzioni erano regolari a parte che dopo i primi tre giorni non siè più alzata, ma gli arti anteriori ancora la reggevano.
Esito dell'esame per il cimurro è risultato negativo e dall'esame del liquor non è uscito nulla di particolarmente rilevante, era tutto nella norma, cosa che si evinceva anche dall'esame del sangue.
La risposta da parte dei veterinari è stata che era in atto una infiammazione virale, ma che non si conosceva la causa, anche se erano convinti nonostante l'esito negativo che si trattasse di cimurro. Nel frattempo il cane era stazionario,decisi allora di provare con un ciclo di interferone, sotto consiglio del mio veterinario.
Il ciclo è iniziato il 7/04/2008, ma risultati niente. Dopo la seconda iniezione endovena, anche gli arti anteriori hanno iniziato a cedere e ora il mio cane è in posizione stesa su un lato con me che ogni tanto la muovo.
In tutto questo ha iniziato a manifestare le prime piaghe da decubito.
Riportata di nuovo nel centro dove aveva svolto le analisi la risposta è stata, solo alla vista delle piaghe, che non era il caso di far soffrire il cane e di abbatterlo, perchè era evidente che era cimurro.
A tutto questo la mia risposta è stata quella di riportarmela a casa. A tutt'oggi ancora non ho una diagnosi per il mio cane, la cura che stiamo applicando è la seguente: antibiotico (Keforal), Vitamina B (Dobetin), vitamina E e disinfestazione continua delle piaghe ed applicazione di cerotti con nitrato d'argento, piaghe che si stanno rimarginando, anche grazie all'aiuto di cuscini che impediscono il contatto delle stesse a terra.
Altri sintomi, non so se rilevanti o meno, sono stati scolo dal naso per un paio di giorni, ora scomparso, e un leggero tremolio al collo solo in alcuni momenti, ora anch'esso scomparso del tutto.
Dopo una settimana che mi sovo vista costretta a frullare la sua dose giornaliera di cibo, in quanto non riusciva a mangiare solido, ora da una settimana a ripreso a mangiare normalmente, a masticare e deglutire.
Sinceramente gli unici consigli sono stati quelli di sopprimerla, ma non so se è giusto. Il mio cane non si lamenta, a meno che non voglia mangiare o non voglia essere cambiata, inoltre ha iniziato ad avere quasi paura di restare da sola. La sera per addormentarsi devo sedermi vicino a lei e non appena mi alzo si sveglia e inizia a lamentarsi, ma se mi riavvicino a lei si calma. Spero mi dia un consiglio su come affrontare tutto questo, non so se ci sono margini di ripresa, ma vorrei provare tutto e tentare tutto prima di decidere cosa fare. Avevo pensato anche di fare un altro ciclio di cortisone e poi ripetere le analisi, sono tentativi.
La ringrazio

29/04/08 

 

Gentile signora, devo pensarci un po’ e provare a sentire un collega. Credo di riuscire a risponderle su questa stessa pagina (farò sostituire questa risposta) forse nella seconda settimana di maggio.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere  

Gentile dottoressa,
la mia gatta di 12 anni è FIV positiva dalla nascita. Se si esclude una cistite e la toxoplasmosi, che le ha provocato qualche problema al fegato, non ha mai avuto patologie gravi. Soltanto una volta ha avuto una statosi, a causa dello stress provocato da una vacanza in ambiente sconosciuto. Periodicamente le faccio esami delle urine ed in uno di questi esami è emersa una discreta quantità di proteine (+++), accompagnate dalla presenza di cilindri ialini. L’ecografia non ha rilevato anomalie a carico dei reni, ma ha rilevato la presenza di cristalli;  i successivi esami delle urine non hanno più evidenziato tante proteine, ma solo un +; niente cilindri ialini, peso specifico e ph nella norma; nessun sedimento. L’esame del sangue rivela una creatinina a 2.0 mg/dl , che insieme al colesterolo (316 mg/dl) è l’unico valore un po’ alto. L’unico sintomo è stato una perdita vaginale scura e maleodorante, che è stata curata con un antibiotico  (per oltre 15  giorni) ed è in parte rientrata. Preciso che l’esame batteriologico ha dato un esito negativo. L’ultimo esame delle urine evidenzia la presenza di batteri e di un po’ di sangue; per il resto il quadro è sempre lo stesso. La mia veterinaria non sembra propensa a ritentare la terapia antibiotica, anche perché la gatta mangia con appetito, beve ed urina regolarmente. Le chiedo gentilmente se mi può dare un parere con i dati che le ho fornito. Si può parlare di insufficienza renale o è ancora troppo presto?
P.S. La gatta è a dieta da anni: fino a qualche tempo fa mangiava solo croccantini L/D per il fegato, adesso li mescolo con i Renal della Royal Canin e spesso le somministro qualche scatoletta di Almo al pesce bianco o tonno light. Va bene così o devo variare qualcosa?
Grazie in anticipo per la risposta.
Gabriella P. (da Torino)

29/04/08 

 

Gentile Gabriella, la sua micia ha una lieve insufficienza renale. Conviene metterla a dieta, aggiungere gli acidi grassi, valutare l’utilità del benazepril (dopo aver controllato il tipo di proteinuria con metodo SDS-age) ed eliminare le scatolette Almo che risultano proprio controindicate.
La rimando a questo breve articolo per le spiegazioni più dettagliate.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_12_01_archive.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dottoressa,
questa mattina ho avuto l’esito della Biopsia effettuata al gatto. Il risultato è artrite autoimmune. Anche questa mattina mi si è nuovamente detto di attendere 4 settimane ma che in tutta probabilità la zampina sarà da amputare. Lei cosa ne pensa?Perchè prima di operarlo non gli si è fatto una biopsia dei tessuti?
La ringrazio per la sua cortesia.
Patrizia

30/04/08  

 

Gentile Patrizia, penso che sia tutto un po’ strano, compresa questa diagnosi stranissimissima (un’artrite autoimmune in un gatto è già una rarità, ma che colpisca un’unica sede articolare è una vera contraddizione in termini).
Non ho modo di dirle più di quanto le ho detto nelle precedenti mail.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno, le scrivo nuovamente a proposito della mia gattina con la stenosi rinofaringea.
Lei mi consiglierebbe la dilatazione della parete rinofaringea ma il problema è che la gattina, pur avendo almeno 8 mesi, è molto piccola e non è possibile passare con gli strumenti per la dilatazione.
L'alternativa era far passare una sorta di filo tagliente tra naso e gola e "raschiare" la cicatrice in modo da allargare il passaggio ma questo non comporterebbe comunque la riformazione della cicatrice anche con una dose elevata di cortisone? Secondo lei sarebbe possibile fare questo intervento con il laser in modo da cicatrizzare immediatamente la ferita? e soprattutto sa se esistono cliniche dove si utilizza il laser in veterinaria?
La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità e la tempestività delle risposte.
Buona giornata Sara

30/04/08  

 

Gentile Sara, purtroppo oltre a ripetere quello che le ho già detto (che trattare una stenosi delle coane con un’incisione non è il massimo e che la stenosi andrebbe dilatata in modo incruento con dispositivi adatti o adattati alle piccole misure del gatto), non ho altro da dirle di specifico, non avendo visto direttamente il tipo di lesione. Per quanto riguarda il laser conosco chi lo applica, però solo a Bari. Altrove non so.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Buongiorno,
mi rivolgo a voi per il strano caso del mio gattino Calzino.
Ora ha sette mesi, non è sterilizzato, è un gattino cresciuto con la bottiglia perché l'abbiamo trovato a pochi giorni (vive in casa con la mia gattina sterilizzata di 9 mesi). Ha passato i primi 5 mesi di vita a Cagliari a contatto con tanti animali, ora vive a Torino.
Dieci giorni fa, al improvviso, ha manifestato gravi problemi neurologici, ovvero teneva  la testa inclinata in basso con (diceva il veterinario) il "collo di cigno", barcollava camminando facendo uno strano dondolio con la testa, dopo pochi passi si sdraiava premendo l'orecchio destro a terra..dormiva tanto ed era un pocchino più aggressivo del solito (normalmente  non lo è per niente). Abbiamo visto un neurologo che ha constatato  che tutta la meta destra del gattino aveva un po'  di problemi. Le orecchie sembrano a posto. Abbiamo fatti i test contro FIV,  FIP, FelF e tossoplasmosi e sono tutti negativi. I sintomi sono spariti completamente 3 giorni dopo la loro comparsa, senza cura alcuna.
Ora, dopo una settimana è successo di nuovo la stessa cosa, da un momento al altro ha manifestato i stessi sintomi di problemi neurologici (il giorno prima era come la prima volta un po' dormiglione, non apatico ma stava molto sulle sue..). Il veterinario è un po' perplesso e mi ha consigliato di aspettare qualche giorno..
Avete esperienza  con casi simili o una ipotesi di che  cosa si potrebbe  trattare?
Sono molto preoccupata per il tutto.
Grazie tante per il Vostro aiuto.
Melanie D.

30/04/08 
 
 

Gentile Melanie, è una sintomatologia molto strana. Per il particolare tipo di andamento ricorrente potrebbe anche trattarsi di un disturbo metabolico. Il mio consiglio vivissimo è di ricontattare il neurologo che ha visitato l’animale e raccontargli l’evoluzione dei sintomi. Questo nuovo dato sarà un importante elemento per raggiungere la diagnosi. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
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