Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

trentesima pagina

Gentile d.ssa Bevere,
mi chiamo Silvia e sono un po' preoccupata per la mia cricetina di quasi un anno. Le è venuta da qualche tempo una forte dissenteria,ed ha subito un drastico calo di peso. Il mio veterinario non è specializzato in "animali esotici" e io non so cosa fare. La piccola è attiva e mangia,ma la malattia non le passa proprio. Cosa posso fare?
Spero in una sua confortante risposta e la saluto,
Silvia (GE)

02/02/2008
 

Gentile Silvia, la sua piccolissima amica ha bisogno di un esame delle feci, di una terapia reidratante, di fermenti lattici e forse di una terapia antibiotica. Naturalmente per curarla deve trovare un veterinario che sia in grado di trattare questo minuscolo animale e andrà benissimo un collega che si occupa, oltre che di cani e gatti, anche di conigli (vedrà che non può non trovarlo: anzi mi viene in mente che a Genova lavora con gli esotici la dott.ssa Capitanio). 

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve..
ho bisogno di aiuto!dopo un aborto due settimane fa ho portato la mia gattina dal veterinario per farla sterilizzare...con mio grande stupore durante l'intervento il veterinario ha estratto anche una specie di palla in cui era racchiuso un embrione "mummificato" anche lui è rimasto stupito..io di più perchè non riesco a capire come lui non sia riuscito a vederlo durante l ecografia..ora il punto è un altro...
dopo l'intervento ogni volta che la porto per il controllo il veterinario deve riaprirgli la ferita perchè dentro ha ancora materia nonostante l'antibiotico glazidim in punture e marbocyll in compresse...lui dice che è stato il filo che ha usato a fargli infezione io veramente non so più cosa pensare perchè è uno strazio per me vederla soffrire ogni volta...mi potete aiutare?
distinti saluti...

03/02/2008

 

Gentile signora o signore, forse presto il collega prenderà in considerazione l’ipotesi di una revisione chirurgica della ferita. Purtroppo per darle un parere più specifico dovrei osservare la lesione, ma in linea generale, quando una ferita profonda (chirurgica o no) produce molto essudato e non riesce a cicatrizzare, può essere necessario rivedere chirurgicamente la lesione, rimuovere tutto ciò che si comporta da corpo estraneo (che in parole povere vuol dire “ripulire la ferita”, rimuovendo filo da sutura, detriti necrotici, ecc.), inserire un drenaggio, e applicare nuovi punti di sutura usando materiale che scoraggi una nuova infezione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.  
Gentile dottoressa, volevo chiederle se il tumore nei gatti si può operare o se non c'è più niente da fare per salvargli la vita.
Buona serata

03/02/2008

 

Gentile signora o signore, ci sono moltissimi tipi di tumori. L’oncologia veterinaria ha fatto grandi progressi negli ultimi anni e vi sono moltissime possibilità terapeutiche. Tutto dipende dal tipo di neoplasia (ad esempio linfoma, sarcoma, carcinoma, ecc) e dal suo stadio (in parole semplici, da quanto è esteso il tumore). La conoscenza di questi elementi (tipo di tumore e stadio cinico) è essenziale per avere delle risposte abbastanza precise circa le possibilità di cura e di sopravvivenza.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Buonasera,
ho un cane meticcio di quasi un anno che si chiama Penelope. A novembre ha avuto il suo primo calore durato 16 giorni circa. Da quasi un mese continua a leccarsi la vagina e insegue la coda,mordendosela.
Ho fatto fare un tampone alla cucciola, dal quale risulta avere vaginite. Il veterinario le ha prescritto un antibiotico (synulox) per 10 giorni.Ancora non le é passata.
Come posso fare per farla guarire? E' abbastanza nervosa.
Grazie per l'aiuto.

04/02/2008

 

Gentile signore o signora, il suo cane insegue la propria coda, morde la coda, lambisce eccessivamente in genitali, è “nervosa”, nonostante la terapia. E’ una sintomatologia un po’ atipica per la vaginite, come dire, un po’ sbilanciata sul versante comportamentale. Ma magari il cane è un tipo particolarmente irritabile e sensibile e l’antibiotico non è efficace. I cani maschi la cercano come se fosse in calore? Di solito il “sintomo” più importante della vaginite è proprio questo.
Se i maschi non la cercano, non si tratta di vaginite e il problema va affrontato da una nuova prospettiva.
Se invece la diagnosi è corretta allora la mancata risoluzione dei sintomi merita degli approfondimenti, a cominciare dall’esame batteriologico con antibiogramma. Oltre a questo bisognerebbe evitare il lambimento (collare di elisabetta), associare un antinfiammatorio e una terapia locale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 

Salve dottoressa,
Gli auguro un felice anno nuovo !
Sono Cristina,gli ho parlato dei miei gattini Blacky e Simba circa un mese fa.
Il gonfiore di Simba si e re sorbito dopo 3 settimane,ma adesso ho un altro problema con i micini. Blacky ha una bruta tosse,starnutisce e vomita ogni tanto,e nelle feci di  Simba o visto un po’ di sangue ieri sera. Domani li porterò dalla veterinaria,ma vorrei chiederli se una nuova vaccinazione renderebbe più forte il sistema immunitario dei gatti,visto che quasi ogni messe da quando li abbiamo trovati hanno preso il antibiotico,e mi sa che anche questa volta dovrà prenderlo almeno Blacky.
Dopo la ultima cura con antibiotici,i gatti avevano la diarrea,dopo 5 giorni di fermenti lattici era passata ma poi e arrivata di nuovo,adesso e una via di mezzo tra la diarrea e le feci normale. Sono stati deparazitati con profender prima della castrazione, quindi mi preoccupo un po’ per il sangue nelle feci di Simba.
La ringrazio per la pazienza!Cordiali saluti

05/02/2008

 

Gentile Cristina, una nuova vaccinazione va assolutamente evitata fino a quando i gatti non sono guariti da tutti i disturbi delle vie respiratorie. Per quanto riguarda questa diarrea, che colpisce in modo ricorrente più o meno tutti i suoi gatti, io farei un esame delle feci per flottazione e contemporaneamente cercherei di stabilizzare la dieta con un unico mangime ad elevata digeribilità (Intestinal Royal Canin, i/d Hill’s, Intestinal Eukanuba). La presenza di poco sangue vivo nelle feci è una cosa che non deve spaventarla. Certo non va bene, ma può capitare nel gatto anche nei corso di disturbi non gravi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa Bevere,
ho una gatta di quattro anni e mezzo a cui è stata recentemente diagnosticata un'otite di origine batterica. E' stata curata con delle gocce contenti antibiotici e corticosteroidi. Qualche giorno dopo, vicino alle orecchie sono comparse delle piccole aree in cui il pelo si è staccato. Può essere dovuto al farmaco(che in effetti colava un po' sul pelo all'esterno dell'orecchio)? Il gatto non presenta altri sintomi e non si gratta in queste zone.
Grazie per la cortese attenzione
Alice
(Reggio Emilia)

05/02/2008
 

Gentile Alice, la sua ipotesi non è impossibile ma è abbastanza improbabile. L’alternativa è che voi vediate ora l’esito di qualche piccola ferita da grattamento che il gatto si è procurato in precedenza: si forma una crosticina che mantiene uniti i peli e quando la crosticina si solleva dalla cute ormai guarita vengono via anche minuscoli ciuffetti di pelo. In ogni caso non mi preoccuperei.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gent.ma Dott.sa Nicoletta,
solo grazie ai suoi consigli ricevuti a mezzo "Il veterinario risponde" ho avuto la possibilità di fare scelte appropriate,al fine di poter salvare la vita, al mio micio Cocco.
La prego inoltre di far pervenire a Ignazio G. di cui non conosco la e-mail,un grande ringraziamento, poichè dopo aver letto la storia del suo gattone Leo,ho tratto delle indicazioni determinanti per le scelte poi fatte..
Per questo "Leo" sarà sempre presente nel mio cuore.
In breve il mio gatto ha presentato gli stessi problemi di salute di Leo,con una duplice diagnosi da parte del mio Vet:
Un grosso problema al fegato,oppure una quasi certa leucemia felina.
Dopo 10 gg. di cura ed ecografia nella norma senza miglioramenti,è stata iniziata poi la cura dell'ipotetica Felv. In 30 gg. sono state fatte tutte le terapie possibili,senza limite di spesa,  ottenendo purtroppo solo peggioramento di salute,con Felv-Fiv negativi.
Ultima diagnosi del vet: una incurabile autoimmunedeficienza,percui restando soltanto pochi giorni di vita,mi consigliava l'eutanasia,per evitare inutili sofferenze.
Solo grazie alla storia del  "gattone Leo" e alle "Perplessità" della Dott.sa Nicoletta ho avuto la lucidità di rivolgermi alla Clinica
Veterinaria Privata San Marco di Padova,in cui un giovane medico Dott. Furlanello ha trovato, con una diagnostica mirata al fegato un'epatite virale,che ha scatenato le difese immunitarie del mio gatto.
Pertanto quando vi sono delle diagnosi ambigue,è opportuno non cercare la causa della malattia,bensì eliminare prima,con certezza di analisi precise e sicure,le cause sospette presunte.
Sarà dopo meno difficile arrivare alla vera origine del male.
Assolvo peraltro il mio vet,ingannato da un'ecografia mal fatta.
Ribadendo la grande utilità della sua posta "il veterinario risponde",le invio tanti ringraziamenti,ben sapendo che non sono il primo,nè sarò l'ultimo a farlo.
Ringrazio Lei
Ringrazio Ignazio G.
Ringrazio "LEO".
Salvatore da Napoli

05/02/2008

 

Grazie Salvatore, lei è davvero molto gentile.
Faccio i più cari auguri a lei e al suo micio.

Dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile Dott.ssa Bevere, ho il gatto di un anno e mezzo e da quando ha 4 mesi ha presentato disturbi epilettici. Premetto che è stato trovato all'età di un mese per strada con un grosso bernoccolo fra le due orecchiette.Dopo analisi del sangue Assume 1 pastiglia al giorno (metà ogni 12 ore)di luminale. E' stato trattato per 3 mesi con bromuro ma il micio era diventato quasi un vegetale.Nonostante ciò ha delle crisi che in alcuni periodi si presentano sporadiche (1 al mese) in altri più spesso.Crisi che pian piano lo hanno portato quasi alla cecità.
Ha rifatto l'altro ieri le analisi del sangue, e presenta i valori epatici alterati.Ha già fatto una cura  con Epato 750 per 30 gg, le chiedo se, iniziandone un'altra con denosyl, quest'ultimo può essere compatibile con il luminale.Sempre per aiutare questo piccolo corpicino a sopravvivere al meglio
La ringrazio

07/02/2008
 

Gentile signore o signora, tra questo integratore e il fenobarbitale non vi sono incompatibilità.
La sua domanda non riguarda la cura alla quale è sottoposto il gatto, ma colgo ugualmente l’occasione per dirle che spesso, associando tra loro fenobarbitale e potassio bromuro, si raggiungono risultati di gran lunga migliori di quelli ottenuti con entrambi i farmaci usati separatamente. La bromuremia deve essere valutata dopo tre mesi e il suo range terapeutico è di 1-1,5 mg/ml. Forse nel caso del suo gattino la dose era eccessiva.
Potrebbe magari interessarla la lettura di questo articolo, più che altro per quanto riguarda la terapia e il monitoraggio.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_10_01_archive.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa...il mio gatto di 10 anni è da circa 1 mese che continua a vomitare (a volte anche solo saliva).
L'abbiamo portato dal veterinario e ha trovato una massa di 4 cm nell'esofago. A questo punto l'abbiamo portato in un'altra clinica più specializzata e li con un esofagoscopia ha visto una grande infiammazione ed ha estratto qualche pezzo di quella massa per verificare se fosse tumore. Oggi è arrivata la risposta che non si tratta di tumore. Il gatto è stato in questa clinica 4 giorni ed ha vomitato solo una volta.
Il problema adesso è che domani lo riportiamo a casa senza la certezza che non vomiti più. Se non sta bene dobbiamo portarlo a Zurigo dove lo aprono, ma anche qui senza la certezza di trovare qualcosa.
Lei potrebbe  ipotizzare qualche altra malattia che ha come conseguenza il vomito?
Se è solo un'infiammazione in quanto tempo dovrebbe fare effetto l'antibiotico? 

08/02/2008
 

Gentile signore o signora, vi sono tante diverse possibili cause di vomito (o forse nel vostro caso si tratta di rigurgito, più che di vomito), ma il vostro gatto ha una “massa” esofagea di 4 cm e una grave esofagite! Anche se l’esame bioptico ha rilevato solo necrosi e flogosi, purtroppo, non vuol dire che non possa esserci una neoplasia al di sotto del tessuto infiammato che è stato prelevato dalla pinza bioptica. Che cosa vi ha detto l’endoscopista? Qual è il suo sospetto? Una lesione che viene definita “massa” nell’esofago di un gatto, in ordine di probabilità, può essere una neoplasia maligna (di solito carcinoma), una neoplasia benigna (rara), oppure una lesione di origine parassitaria (rarissima). Per quanto riguarda l’esofagite, va curata con un’inibitore di pompa protonica e con il sucralfato. Se il gatto non prende nessun antiacido è difficile che l’antibiotico da solo mandi in remissione i sintomi.
L’esofago è una sede dove la chirurgia può essere applicata raramente e spesso solo con grandi rischi e complicanze. Io mai farei operare il mio gatto all’esofago senza sapere cos’abbia. Piuttosto mi terrei il dubbio e: 1) tratterei un’improbabilissima malattia parassitaria; 2) sentirei il parere di un altro endoscopista.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Ho un gatto di circa 10 mesi. Quando l'ho adottato aveva solo pochi giorni e tanti problemi: micosi, ascaridi, coccidi, e quant'altro. (la sorellina infatti mi è morta tra le mani). L'ho portato avanti a suon di antibiotici ed enterogermina, ma a tutt'oggi, se smetto di mischiare alla sua pappa il lievito di birra, ricomincia subito la diarrea. Le analisi delle feci però, non rilevano più la presenza di nessun parassita. Il gatto mangia con molto appetito e non accenna a perdere peso nè vitalità. Di cosa può trattarsi? Cosa posso fare? Grazie mille per la sua cortese attenzione.
Chiara

08/02/2008
 

Gentile Chiara, non ho mai sentito una cosa simile: è una gran fortuna che il suo gatto risponda tanto bene all’integrazione di semplice lievito di birra. Io farei una dieta privativa per qualche mese e poi gradualmente tenterei di ridurre e sospendere questa innocente integrazione. La rimando a questa pagina per l’esecuzione della dieta.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa Bevere,
Mi chiamo Agnese le scrivo da Como ed ho un pastore tedesco di 11 anni e mezzo. Si chiama Roki
1) L'estate scorsa a Luglio 2007 ha avuto la prima crisi di convulsioni. Gli ho fatto fare gli esami del sangue ed era tutto ok. Abbiamo iniziato la cura con Rivotril 2 volte al dì per 4/5 giorni e finita quella cura 30 giorni di fitergol.
2) Tutto ok fino al 19/12/07 quando ha avuto quattro crisi ravvicinate in due giorni. Ho ripetuto gli esami del sangue e risultava tutto ok. Ho ripetuto la cura del Rivotril 2 al dì per 4 giorni ed ho ripreso la cura del Fitergol per 30 giorni.
3) 24 gennaio 2008  nuova crisi trattato ancora  con Rivotril
4) 6 febbraio  2008 due crisi in un giorno ho ripreso il Rivotril e fra poco ho appuntamento dal veterinario che vuole prescriverci una cura con i barbiturici.
Dagli esami del sangue non risulta nessun problema organico. Il veterinario dice che potrebbe essere un problema al cervello dovuto o alla vecchiaia o ad un tumore. Non me la sento di sottoporre il mio cane ad una Tac per l'anestesia (ho paura per lui visto che io una volta ho avuto problemi a risvegliarmi). Ed anche se scoprissi che è un tumore cosa potrei fare?
Facendo la cura con i barbiturici quanto posso andare avanti?
A breve dovrei andare a vivere a Roma per lavoro e volevo portarmi via il mio Roki e Angelina( l'altro cane di 2 anni e mezzo).
Lei ritiene che il cambio di casa dopo 11 anni potrebbe aggravare il suo disturbo?
Il suo male  e la cura con i barbiturici richiedono la presenza di qualcuno vicino a lui per molte ore durante la giornata?
Le chiedo questo perchè io starei fuori di casa tutto il giorno per lavoro mentre a casa dove è ora (a COMO) c'è sempre mia mamma.
Io penso che lui voglia stare con me ma non vorrei che il mio fosse solo un ragionamento egoistico.
Cosa mi consiglia di fare anche in merito alla TAC
Grazie
Agnese

08/02/2008
 

Gentile Agnese, provo a rispondere a tutte le sue domande.
1. Il trattamento sintomatico dell’epilessia è indifferente, sia che si tratti di una neoplasia, sia che si tratti di una forma primaria. Quindi, ai fini del trattamento, sapere o non sapere è uguale. Ai fini della prognosi, conoscere o non conoscere la diagnosi ovviamente non è la stessa cosa, ma se a lei la prognosi non interessa e il dubbio non la disturba, allora va bene tenersi il dubbio.
2. Questa domanda riguarda, oltre che il Futuro, precisamente la prognosi. Buio totale.
3. Quello che disturba il suo cane sono le crisi convulsive, non la tinteggiatura delle pareti: è per questo che deve iniziare la terapia subito.
4. Ogni crisi epilettica richiederebbe un trattamento immediato anche solo con del diazepam rettale. Il trattamento con fenobarbitale invece non provoca di per sé emergenze che richiedano assistenza immediata.
5. Non ho alcun consiglio da darle sulla TAC perché non conosco tanti elementi. Se vuole sapere se alla base delle crisi c’è una lesione organica, la deve fare, altrimenti deve accettare di non sapere. Quello che invece consiglio vivamente è la lettura di questo semplice articolo e di iniziare subito il trattamento.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_10_01_archive.html

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentlissima Dott.ssa Bevere,
sono Francesca, proprietaria di Nico non so se si ricorda.. tempo fa le avevo chiesto un consiglio riguardo una presunta ernia del mio adorato.. come le avevo detto abbiamo fatto i raggi alla spalla destra quella cioè che risultava dolente ed è risultato infatti che poteva essere una leggera artrosi.. adesso (incrociando le dita!!) è da un pò che Nico non zoppica più salvo rare e casuali volte.. mi sento più tranquilla adesso!!! Sabato scorso gli hanno prelevato il sangue per un controllo completo e i valori sembrano essere tutti nella norma!
La volevo solo ringraziare per i suoi preziosi consigli, ho tantissima stima per lei  e per tutti quelli che fanno il suo lavoro con amore.. buona giornata!
Francesca

08/02/2008

 
Cara Francesca, grazie, lei è molto gentile.

Salve,le scrivo per chiederle un consiglio..il mio cane circa tre anni fa ha avuto un episodio di insufficienza renale per cui è stato sottoposto ad un ciclo di flebo che gli hanno permesso nel giro di poco tempo di tornare alla normalità. L’episodio si è manifestato dopo che il cane ha mangiato della sabbia al mare. Abbiamo fatto una serie di accertamenti,analisi ed ecografie renali e ci è stato detto che forse il cane soffre di un’insufficienza renale cronica..tutto questo però non ci è mai stato detto con certezza..sempre più versioni,una apparentemente opposta all’altra.
Premetto che il cane è sempre stato abbastanza delicato per quanto riguarda il cibo:pur essendo sempre stato di grande appetito,spesso vomitava e a volte soffriva di coliche renali(credo) caratterizzate dal blocco delle gambe posteriori.
Dopo quell’episodio il cane è stato sempre alimentato unicamente con cibi specifici per cani con insufficienza renale(come la purina,royal canini,KD)ma circa tre settimane fa a cessato di mangiare normalmente:mangia poco e per tre giorni circa si astiene quasi del tutto dai suoi normali pasti per poi rimangiare poco prima di digiunare nuovamente,come se fosse del tutto disinteressato o nauseato dal cibo. Inizialmente ho pensato che si fosse stancato di quel tipo di alimenti,così ho chiesto consiglio al mio veterinario che mi ha detto di provare a ridargli cibi normali(come uova,pasta e formaggi). Dalle analisi è risultata un’azotemia alta e poiché il cane da quando ha cambiato dieta vomita ed è debole(da tempo ha perso parecchio peso ed ora questo è più evidente),mi è sorto il dubbio che ci sia stato un peggioramento dell’insufficienza renale e che in realtà la causa della mancanza di appetito fosse questa e non il cibo per malati di reni. La chiedo di aiutarmi,sperando che non si stanchi troppo a leggere questa mia lunghissima lettera…è solo che per me il mio cane è come un carissimo famigliare e non vorrei vederlo soffrire per nulla al mondo..
Aspetto la sua risposta..
Serena.

08/02/2008 
 

Cara Serena, la lunghezza di una mail non è un problema, il problema è quello che contiene. Nella sua lunga lettera c’è scritto solo che un cane di età indefinita, sesso indefinito, con vomito, inappetenza/anoressia, debolezza, calo ponderale ha la BUN al di sopra del limite di normalità (quanto al di sopra non è dato sapere).
Con questa sintomatologia un lieve aumento della BUN può essere normale, cioè legato semplicemente al digiuno e al calo ponderale. Per capire il problema bisogna cominciare da una visita accurata e da uno screening ematochimico (per capirci, oltre all’urea, bisogna conoscere almeno emocromo, creatinina, transaminasi, fosfatasi alkalina, glicemia, proteine totali, albumine). Se l’ematologia e la biochimica fossero nella norma, penserei ad un’ecografia addominale. Quando un cane sta così male di solito non è difficile individuare la natura del problema, quindi confido nel fatto che presto avrà tutte le risposte.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
egregio dottore sono disperata la mia cagnetta soffre di dermatite da zincoo almeno cosi mi hanno detto ho fatto tanti esami e alla fine la diagnosi e stata questa io da due anni faccio una terapia con zincogen pet una capsula al giorno ma il cane non e mai guarito e solo migliorato il suo naso e sempre pieno di crosticine che io per consiglio del veterinario tolgo ogni settimana fino a far sanguinare il naso poi metto una pomatina rhd e repy gel ma le sue croste diminuiscono ma non spariscono non so piu come fare ho speso tanti di quei soldi senza vedere risultati e soprattutto il mio cane continua a soffrire dolori atroci ogni volta che le tolgo le crosticine il naso gli sanguina e il giorno dopo siamo punto e a capo spero che lei in qualche modo ci possa aiutare ad far finire tutto questo con una cura definitiva grazie l c

10/02/2008 
 

Gentile LC disperata, come sarebbe stato bello conoscere razza ed età del suo cane. Sarà probabilmente un Siberian Husky, o un Alaskan Malamute, un Samoiedo, o un Bull terrier. Però se dà al cane una capsula sola, vuol dire che pesa una decina di Kg. E che cane è? La sintomatologia è insorta in giovane età, tra i sei mesi e i tre anni circa? La diagnosi definitiva è stata fatta con una biopsia?
Facciamo così: se il suo cane soffre di dermatosi che risponde allo zinco di tipo 1, i trattamenti descritti sono i seguenti.
Zinco-metionina da 1,7 a 4 mg/kg per bocca una volta al giorno, OPPURE Zinco-gluconato 5 mg/kg per bocca una volta al giorno, OPPURE Zinco-solfato da 5 a 10 mg/kg per bocca una volta al giorno, OPPURE Zinco-solfato 10-15 mg/kg per via endovenosa una volta alla settimana per un mese, poi una volta al mese.
ASSIEME allo zinco può essere somministrato del prednisone a basso dosaggio, se da solo lo zinco non funziona (la risposta alla terapia non è immediata ma richiede alcune settimane).
La malattia necessita di trattamento vita natural durante.
La cagnolina va sterilizzata (aumentano le probabilità di risposta alla terapia)
Le crosticine non beneficiano certo del trattamento che ora ricevono (strappamento con le dita fino al sanguinamento con il cane che “soffre dolori atroci” sembra più una tortura medioevale che una cura), ma possono essere trattate localmente con glicole propilenico.
Se sono presenti lesioni diffuse a tutto il mantello va instaurata anche una shampoo-terapia con antiseborroici e balsami.
Vedrà che andrà meglio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
salve,
ho un cucciolo di quasi 6 mesi di chow chow femmina per la terza volta in un mese circa mi sono accorto che mentre dorme urina ,premesso che fa i suoi bisogni solo in giardino potrebbe darmi un parere .
grazie da ezio palermo

10/02/2008 
 
Gentile Ezio, nel cucciolo femmina non sterilizzato affetto da incontinenza urinaria associata ad una capacità di mingere peraltro normale, la prima cosa da escludere è la presenza di un uretere ectopico. Io farei un’ecografia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile Dottoressa,
Le scrivo x uno dei due miei cani che è gravemente malato di cuore da ormai 2 anni. Lui attualmente prende le seguenti medicine:
    vetmedin
    cibacen  
    lasix  
    aldactone  
    amiodar
più iniezioni di Ranidil x sospette ulcere e 1 fiala al giorno di ENTEROPLUS x ricorrenti episodi di diarrea.
A tutto questo va aggiunto una probabile Leishmaniosi cronica (gamma globuline alte ma sierologico negativo) che però non ho voluto approfondire (con un prelievo dal costato) perchè mi hanno sconsigliato di curare la leishmaniosi visto il quadro clinico già di x sè grave e l'esame è invasivo e non sicuro al 100%
Il cane sta comunque nel complesso bene (ancora fà la corte alle cagnette e ringhia agli altri maschi) considerato che è malato già da un pò ed ha 14 anni. Ma è vitale.
Il problema è che la sua inappetenza e gli episodi ricorrenti (ogni 10 gg circa) di diarrea lo stanno indebolendo. Io non mi voglio arrendere, nel senso che accetto la vecchiaia e la malattia del cane, ma non posso vederlo morire x mancanza di sostentamento.
Mi hanno consigliato delle flebo. Ma possibile che non esistano dei ricostituenti????
La prego mi dica di si, non so più che fare.....
Prima della malattia, lui pesava 18 kg. Adesso scarsi 12.
grazie infinite.
Marcella,
Roma

11/02/2008 

 

Cara Marcella, mi dispiace dirle che no, non esiste quello che chiede. Se con dei generici ricostituenti potessimo guarire la vecchiaia e una malattia cronica della quale non si conosce la causa, non ci sarebbe bisogno né di esami, né di medici, né di diagnosi accurate o terapie specifiche. Basterebbe un semplice integratore. Purtroppo non è così. Cerchi con il suo veterinario di capire se si può trattare in modo più specifico almeno la diarrea. Un augurio grande al suo cagnolino!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Salve,
sono Giovanni, e le scrivo dalla Sicilia. Possiedo un Beagle di 7 mesi, che da un pò di tempo ha sempre fastidio ad un'orecchio. Spesso si gratta, lamentandosi ed innervosendosi. Qulche giorno fà ho comprato in farmacia un flacone di glicerina per pulirgli le orecchie, ed ho notato che pulendo l'orecchio in questione, con una garza unta di glicerina, usciva della sporcizia nera, mentre l'altro orecchio era completamente pulito. Un mio amico, ex veterinario, mi ha detto che è affetto da una particolare rogna che colpisce proprio le orecchie...Per favore, potrebbe indicarmi qualche medicinale utile a guarirlo?

11/02/2008 

 

Gentile Giovanni, no, non posso. Perché invece di farsi fare diagnosi dagli amici non porta il cane da un vero veterinario, che con un vero otoscopio le fa una vera diagnosi e le dà una vera terapia? Mi dispiace non poterla aiutare, ma indicarle un farmaco sulla base di quello che le ha detto un suo amico, proprio non mi viene.

Spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentole Dott.ssa la ringrazio per la sua gentilezza.
In effetti quello che Lei scrive a proposito del bromuro di potassio, assunto dal micio nella dose di 4mg al giorno in capsule, mi è sempre sembrato eccessivo, associato poi ad una pastiglia da 15 di luminale;  ma non sono un veterinario. Dagli esami del sangue risultano i valori biliari alterati, ora il vet attraverso una ecografia vuole vedere se le  crisi possono dipendere da un malfunzionamento epatico e intervenire chirurgicamente. Ma il micio ha cominciato, come ho gia detto, ad avere crisi a 4-5 mesi, sicuramente solo a causa del trauma cranico.
Come mi consiglia di agire.
La ringrazio ancora tantissimo
Cordiali saluti Teresa

12/02/2008 
 

Gentile Teresa, una lesione encefalica di origine traumatica può determinare epilessia, quindi questa ipotesi è assolutamente plausibile. Il suo veterinario vuole escludere invece che alla base della sintomatologia neurologica vi sia uno shunt portosistemico, sospettato immagino sulla base di alterazioni ematochimiche compatibili con questa malattia. Un’ecografia addominale non è un esame invasivo e, se ci sono ragioni di credere che sia un’indagine utile al micio, non vedo controindicazioni nel farla.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile dottoressa
la ringrazio per la tempestiva risposta. Ho portato il criceto dal veterinario e come diceva lei non era nulla di grave... una ferita autoindotta. Ancora grazie per avermi tranquillizzata! Un saluto anche da Micky lo spellacchiato (anche se non ha molto apprezzato la visita...).
Sofia

12/02/2008 
 
Ma prego!
Buongiorno, innanzitutto vi ringrazio per la vostra disponibilità, ho letto la Vostra risposta sul sito...diciamo così per ora il pericolo è passato  nel senso che dopo aver sostituito il Glazidim con il Lincocim a punture l'infezione dovuta ai punti di sutura è passata, la ferita si è rimarginata bene e la cosa più importante è che non ha più materia interna..ora però ho bisogno di un atro consiglio la mia gattina sta
perendo il pelo prima aveva una semplice chiazza vicino la coda e il veterinario mi ha detto che era dovuta ad una disfunzione ormonale, ora però la chiazza sta diventando sempre più grande quindi sta perdendo il pelo lungo tutta la schiena e ha anche dei piccoli punti rossi...il veterinario mi ha dato da prendere l'olio vivo da somministrare durante i pasti per un mese io veramente inizialmente ho sottovalutato il problema della perdita del pelo così non glie l'ho data anche perchè stava prendendo le punture ora vi chiedo: da cosa può dipendere questa
perdita di pelo davvero ad una disfunzione ormonale anche se ora da un mese è stata sterilizzata? può dipendere dagli antibiotici che ha preso per quasi un mese?e sopratutto basta l'olio vivo per farle
ricrescere il pelo o devo prendere altro?
Vi ringrazio per la Vostra cortesia..Vi auguro una buona giornata

13/02/2008 

 

Gentile signora o signor…, La descrizione dello stato del mantello del suo gatto sembra quella di una dermatite miliare, mentre la localizzazione sul dorso ricorda quella della DAP (dermatire allergica al morso di pulce). Sono certa che il collega avrà già provveduto ad esporle l’iter diagnostico necessario, ma se così non fosse mi permetto di suggerire di eseguire un tricogramma per valutare se l’alopecia sia autoindotta, cioè se è presente prurito. Se il tricogramma dimostrasse, come credo, che si tratta di una dermatite pruriginosa cercherei la causa del problema tra le malattie parassitarie, le dermatofitosi e le malattie allergiche. Negativi tutti gli esami, sonderei la possibilità di un’alopecia psicogena.
Non penserei invece ad alcun disturbo ormonale nella sua giovanissima gatta e non credo che una miscela di acidi grassi e vitamine risolverà il problema.

Cordialmente, dott.ssa nicoletta Bevere 

Gentile Dottoressa,
Le scrivo da Milano.
Sono proprietario di un bulldog inglese di 2 anni e mezzo affetto da circa una settimana da una probabile Sindrome vestibolare idiopatica.
Le allego di seguito il referto fattomi da una sua collega presso l’Università di Veterianaria di Milano, presso il quale l’ho fatto visitare su consiglio del mio veterinario di fiducia.
Ho letto una sua precedente risposta sull’argomento e tutti i sintomi coincidono.
Il mio veterinario mi ha sconsigliato di far prendere gli antibiotici prescritti durante questa visita (vedi in basso) al cane in quanto, da una sua precedente visita appena accaduto il fatto, secondo lui il cane non ha una otite interna, in quanto ha le orecchie pulite e avrebbe la febbre; cosa che non ha.
Quindi lo sottoporrei, sempre secondo lui, ad un inutile stress.
E’ corretto non darglieli?
Ad oggi il cane sta decisamente meglio ed ha ripreso l’equilibrio ed una vita quasi normale.
L’unica cosa che mi preoccupa e che credo sia molto fastidiosa anche per lui e che continua a tenere, anche se un po’ meno di prima, la testa piegata sul lato destro e l’occhio sinistro più alto e fuori asse rispetto al destro.
Visto che è passata una settimana scarsa e comunque il recupero è stato abbastanza veloce, quante probabilità ci sono, se ci sono, che il cane torni completamente come prima e raddrizzi la testa?
Sto aspettando i risultati degli esami del sangue e sono indeciso, visto che è un bulldog e quindi con tutti i rischi del caso, se fargli fare anche una tac in anestesia totale.
E’ pur vero è già stato sottoposto a 3 interventi in anestesia totale e non ha mai avuto problemi.
Vorrei fare tutto il possibile per farlo guarire completamente senza però sottoporlo ad altri, magari inutili e pericolosi stress.
Lei cosa mi consiglia?
Grazie in anticipo per la sua risposta.
Cordialmente
Alessandro F
.
Milano

14/02/2008 

 

Gentile Alessandro, purtroppo non ho ricevuto alcun allegato. Quello che non mi torna è l’uso della parola “idiopatica”. Il suo cane ha due anni ed è troppo giovane per avere una sindrome vestibolare idiopatica del cane anziano. Non capisco inoltre perché il suo veterinario l’abbia mandata per un consulto in università e poi le sconsigli di instaurare la terapia che proprio in università le hanno prescritto. E allora perché ce l’ha mandata, a sentire il parere di un neurologo? Inoltre la spiegazione secondo la quale un’otite interna può essere categoricamente esclusa sulla base di “orecchie pulite e assenza di febbre al momento della visita” non mi risulta particolarmente fondata.
Purtroppo non so rispondere a molte delle sue domande ma quello che mi viene di consigliarle è di attenersi alle indicazioni che le sono state date dalla neurologa che ha visto il cane. Inoltre secondo me, se l’atteggiamento del capo e lo strabismo perdurassero, converrebbe pianificare con questo stesso medico una diagnostica per immagini della quale non deve aver paura. In mani esperte i Bulldog non hanno più incidenti anestesiologici di qualsiasi altro cane.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
salve, sono monica ed ho un bullmastiff maschio di quasi nove anni. circa un anno e mezzo fa e' stato operato per un tumore alla prostata ( e' stato "castrato") con risultati positivi in quanto tutte le visite successivamente fatte hanno dimostrato che il tumore e' scomparso insieme alla prostata. adesso gli e' stato diagnosticato un tumore alla milza scoperto perche' il cane ha avuto un malore, barcollava, era senza forze, non ha mangiato ne bevuto per due giorni. questi sono i risultati delle analisi del sangue: alb 2.2 - alkp 275 - hct 24.7 - rbc 3.82 - hgb 10.2 - rdw 18.1 - plt 151. il veterinario ci ha spiegato che le analisi dimostrano che il tumore ha provocato emorragia interna. ci ha sconsigliato sia l'operazione che la chemio. gli ha prescritto deltacortene 25 mg. (1 al di' per tutta la vita) e resurgen perle ( 2 al di per tutta la vita). abbiamo pero' dovuto sospendere il deltacortene perche' il cane aveva iniziato a bere e urinare in maniera esagerata. a lei domando: e' giusto non intervenire ne' chirugicamente ne' con la chemio? vorrei solo avere la certezza di aver fatto tutto il possibile per il mio amato canone, evitargli per lo meno il dolore nel suo ultimo periodo della vita (anche se il veterinario in questo ci ha rassicurato  dicendoci che morira' senza dolore ma solo per mancanza di forze). so' che lei ha passato tutto questo, qundi puo' ancora meglio capire il mio stato d'animo. e' giusto accompagnarlo nel suo ultimo tratto di vita lasciandolo tranquillo e continuando a dargli solo tanto amore come fino ad ora o lei pensa che possa esserci qualcos'altro da fare?
aspetto con ansia la sua risposta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie tante
monica n.      arezzo

14/02/2008 

 

Gentile Monica, lei deve aver già letto qualche mia precedente risposta, ma il mio pensiero in questi anni è leggermente cambiato, sulla scorta soprattutto di una recente pubblicazione sul trattamento palliativo dell’emangiosarcoma canino. Vorrei quindi farle vedere il bicchiere mezzo pieno (anche se, a pensarci bene, stiamo sempre parlando di un bicchiere… quasi vuoto).
Io le consiglierei questo: se dall’ecografia addominale risultano lesioni esclusivamente sulla milza e se il cane non ha altri guai a parte questi attuali problemi legati all’emorragia, io farei fare subito la splenectomia e poi certamente una chemioterapia palliativa a basso dosaggio nel caso in cui l’esame istologico confermasse la diagnosi di emangiosarcoma. L’animale avrebbe un’aspettativa di vita di alcuni mesi, durante i quali starebbe benone e lei avrebbe fatto davvero tutto il possibile, nulla di insensato. E’ una scelta soggettiva però: non ha valore assoluto e si può anche decidere di non fare nulla, senza per questo sentirsi in colpa.
Se vi fossero invece lesioni metastatiche evidenti all’ecografia, allora non sottoporrei il cane alla splenectomia, ma lo tratterei con prednisone a basso dosaggio (0,3-0,4 mg/kg, viste le reazioni che ha avuto), vitamina K e acido tranexamico. Questo tipo di trattamento va instaurato fin d’ora, indipendentemente dalle decisioni che verranno prese.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Toscana Elba:
Ho bisogno veramente di un aiuto, un consiglio utile.
Ho un cane, lupo italiano ( incrocio) e sabato si é fatto male ad una zampa. Io mi sono accorta pochi istanti dopo perché prima camminava normalmente e dopo pochi minuti l'ho visto camminare a tre zampe. Abito all'Elba e trovare un veterinario di sabato é davvero un problema. Ho trovato un veterinario fuori servizio ovviamente che mi ha consigliato di dargli dell'aulin, dicendo che sicuramente era solo una botta. Dubbiosa comunque non avevo alternativa ho fatto come mi ha detto. Passa qualche giorno ed il cane é sempre uguale. Viene all'isola un veterinario di Livorno due volte alla settimana e così oggi l'ho portato da lui. L'ha visitato e mi ha detto che é saltato il legamento crociato anteriore e quello posteriore del ginocchio. Abbiamo fatto la lastra, le ossa sono ok. Mi ha informata che l'unica cosa possibile é un intervento. Io sono terrorizzata. Se fosse rotto un osso lo farei operare subito perché dalle lastre si vede, ma come faccio a fare operare Lupo sulla base di una semplice visita? E' così semplice, senza possibilità di errore diagnosticare la rottura dei legamenti? Questo veterinario mi ha detto che và operato subito già martedì a Livorno. Io voglio prendere tempo, sentire magari qualchun altro ma lui dice che và fatto subito perché se non il cane rischia di rovinarsi per sempre, che l'artrosi può comparire subito! Io sono abbastanza scioccata, non sono un veterinario ma ho passato 5 anni in ospedale e precisamente in ortopedia e ho visto centinaia di legamenti distrutti sulle persone,ma le persone erano tutte sofferenti. Come mai il mio cane oltre al fatto di non appoggiare la zampa, non si lamenta. Non si é lamentato neppure quando si é fatto male. Si fà toccare la zampa, se la fà tirare, piegare in tutte le maniere e non dice nulla? Se fossero strappati i legamenti si lamenterebbe. E poi in salita appoggia leggermente la zampa, in discesa no. Corre e salta a tre zampe con l'altro cane che ho. Sono certa che c'é qualche cosa che non và e che non é una botta come aveva detto il primo veterinario perché adesso a distanza di 6 giorni la situazione sarebbe migliorata e invece é identica. Per le persone quando si presume un danno ai legamenti si effettua una risonanza prima di operare, e allora non sarebbe giusto farla anche al mio Lupo prima di intervenire in un modo così invasivo! Vi prego datemi un consiglio. Voglio fare la cosa giusta e il mio sesto senso mi dice che non devo farlo operare subito anche se mi viene consigliato da questo medico di farlo. Potete dirmi se é corretta la mia idea della risonanza prima di effettuare una simile operazione? E poi se ci sono centri attrezzati con risonanza in Toscana? O se c'é un altro sistema per verificare che effittivamente ci sia una lesione ai legamenti e quale?
Grazie per il Vostro aiuto, il tempo é preziosissimo. Il veterinario mi ha detto che se non lo opero subito comprometto la salute del cane e questo mi angoscia davvero, amo il mio Lupo.
Grazie
Monica

14/02/2008 

 

Gentile Monica, lei ha molti meno dubbi che convinzioni e naturalmente non è mio interesse convincerla ad operare o no il suo cane. Tuttavia le confermo che, come le ha detto il secondo veterinario, la diagnosi di rottura del LCA è clinica e si basa sulla positività al test del cassetto e al test di compressione tibiale: è impossibile che con una buona visita si abbiano dei falsi positivi. L’intervento di stabilizzazione va eseguito precocemente in quanto i primi osteofiti si formano già dopo 3 giorni dalla rottura del legamento (istologicamente parlando). Dopo 14 giorni gli osteofiti si vedono ad occhio nudo e dopo un mese si osservano le lesioni radiografiche e le lesioni del menisco interno. I cani non “si lamentano” come le persone, ma semplicemente evitano di caricare l’arto dolente. E’ per questo che il tipo di zoppia determinata dalla rottura del LCA è una zoppia algica, ossia causata da dolore.
Fra una settimana circa, senza l’operazione, probabilmente la zoppia inizierà ad attenuarsi un po’. Questo evento è previsto, è compatibile con la diagnosi di rottura di LCA e non modifica nulla di quanto le ho già scritto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gen.ma dott.ssa, ho 2 gatti uno di 5 anni e mezzo (Romeo), che dall'età di 6 mesi sta con me e mio marito. Proviene da una colonia di cui ci prendevamo
cura e si da piccolo ha avuto problemi intestinali, purtroppo aveva una dissenteria sensibile solo ad un tipo di antibiotico ma purtroppo prima di fare gli esami delle feci il veterinario (che naturalmente ho sostituito),
glia ha cambiato 3 tipi di antibiotici . Ho provveduto a dargli fermenti lattici, ma da allora è rimasto un gattino sensibile di stomaco che non ha mai mangiato molto. E' un soriano tigrato con sottopelo rossiccio,
buonissimo (si fa prelevare il sangue senza anestesia, ma delicato . Per un po' l'abbiamo alimentato con pollo lessato poi siamo passati ad una dieta normale. Pesava fino a pochi mesi fa kg 4.400 (non è mai stato un mangione, spiluzzica varie volte al gg). Per stimolargli l'appetito gli davamo Le perle della Gourmet ma i croccantini, Almo o Iams cercando di introdurre
anche Almo umido di tanto in tanto. Ha sempre vomitato spesso poichè pur essendo di pelo normale ha molto sottopelo (il padre è un gattone a pelo lungo bianco e rosso, la madre una soriana tigrata randagia. e perdite di pelo consistenti  nonostante lo spazzoliamo praticamente tutti i giorni.
Vive in casa con un'altra gattna che invece ha problemi di sovrappeso (ha una fame atavica e facciamo fatica a gestirla). Vanno molto d'accordo
giocano, si lavano etc;la gattina era di mia suocera ha 3 anni , ma mia suocera si è ammalata e  l'abbiamo presa noi da circa  anni.Per il pelo gli davamo il Remover ed ultimamente l'Actinorm poichè l'ingestione del pelo lo rendeva un po' stitico. E' un gatto che fin da piccolo ha sempre bevuto molto e mangiato sia umido che croccantini Dagli esami del sangue di un anno e 4 mesi fa, era tutto nella norma aveva solo il fegato un po' in disordine, quindi gi abbiamo somministrato Epato per un mese. Abbiamo anche effettuato a gennaio dello scorso anno un eco addome , fegato e reni, risultava tutto nella norma  a parte i reni un po' chiari, m il dott ci disse che nel gatto castrato è usuale considerato che gli esami erano nella norma.Ha sempre avuto problemi di vomito saltuario (1 volta al mese o addirittura 3 volte in un giorno ma a volte era rigurgito immediato di cibo non vomito vero e proprio. Gli esami effettuati la scorsa settimana (che non ho ancora a mie mani) , hanno rilevato ancora fegato in disordine e iniziale insufficienza renale.
La cosa mi preoccupa molto il gatto è giovane, non ha gengivite, è vispo e giocherellone (l'unica cosa che da qualche mese ha il pelo sul dorso che si solleva a spina di pesce ma è morbido e idratato.Da ottobre dello scorso anno siamo riusciti a cambiare alimentazione , la gattina mangia l'umido WD della Hill's , Almo light e
croccantini normali della Hill's (ma ne mangia veramente pochi), Romeo mngia Almo sia secco che umido, Hill's in croccantini e un poco di Wd x aiutarlo
nella defecazione. Infatti si è regolarizzato ed addirittura è aumentato di quasi tre etti (pesa kg 4,750). Purtroppo visto l'insorgere improvviso dell'insufficienza renale dovro' cambiargli la dieta sperando (come dicevo non è mai stato un mangione), che acceti piano piano la sostitiuzione e trovi appetibile il nuovo cibo. Non so come fare per tenere separato il cibo di Alice che x lui è tossico, dal suo che comunque farebbe male alla gattina. Al di là di questo ho paura che ci sia qualcosa d'altro (negli esami passati ripetuti varie volte lui era negativo a Fip, Felv etc ), considerata la giovane età di Romeo, infatti tra 2 mesi effetterò nuovi esami del sangue + ecografia come mi hanno consigliato. Ho letto nei vari forum che l'insufficienza renale non è molto curabile, sono molto legata a Romeo e farò di tutto per far sì che viva a lungo. La cosa che mi ha rincuorato e spero ia reale è che a volte anche se raramente l'insufficienza renale può arrestarsi se ben curata o regredire se i valori sono bassi, questo è ciò che ho letto sui forum e cioè che dopo la cura con KD il problema renale di un giovane gatto si è risolto e sono già passati 10 anni ed il gatto sta benone. Mi scuso per la lungaggine della e mail e le chiedo un parere e dei consigli  sulla situazione del mio micio e la prospettiva di vita in anni
I migliori saluti.
Elena

15/02/2008 

 

Gentile Elena, purtroppo la sua lettera è troppo analitica per me e devo sinceramente dirle che ho fatto fatica a leggerla. Può darsi che qualcosa mi sia sfuggito e spero vorrà scusarmi se mi limito a segnalarle questo semplice articolo sull’insufficienza renale felina.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_12_01_archive.html
Se avrà ancora delle domande specifiche e se vorrà pormele in modo sintetico, spero di poter fare meglio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
gent.le dottore,
ho un problema. possiedo un pastore tedesco femmina di 7 anni. circa 1 anno fa ha inghiottito un sasso piuttosto grande. circa 3 giorni dopo, ce ne siamo accorti grazie ad una radiografia (fatta per tutt'altro motivo), per cui è stata operata d'urgenza. gli esami del sangue e delle urine, dopo l'operazione, hanno rivelato un problema renale. non abbiamo capito se dovuto al sasso oppure se era pregresso.
in seguito a flebo e farmaci il valore nel sangue (la vet dove mi sono rivolta lo ha chiamato Wess??? credo) si è abbassato ma non è mai rientrato nei valori (il limite mi ha detto essere 250 ed il mio cane non è mai sceso sotto a 270). a distanza di un anno, inspiegabilmente si gonfia a dismisura una zampa. di nuovo analisi del sangue: questo valore è salito a 440. stiamo facendo flebo al cane. sappiamo solo che è grave, ma non riesco a capire che cosa dobbiamo aspettarci. secondo lei i due fenomeni sono collegati? se si, si poteva fare qualcosa di diverso? hp una speranza o devo rassegnarmi al peggio? mi scusi se non sono stata chiara, ma queste sono le poche informazioni che ho...
grazie per le informazioni che mi potrà dare.
federica            cremona

15/02/2008 

 

Gentile Federica, bisognerebbe conoscere tutte le analisi per fare un’ipotesi. Sicuramente non c’è alcuna relazione con il sasso ingerito un anno fa. E’ sempre lo stesso arto a presentare la tumefazione? E’ stata valutata la possibilità di un’erlichiosi? Il sintomo che presenta il suo animale è molto insolito e particolare ma purtroppo è anche assai aspecifico. Inoltre, essendo un sintomo anche poco descritto (raro, appunto), è possibile che la diagnosi definitiva richieda diverse analisi e diverso tempo. Io ho osservato tre casi analoghi: due di loro (un Pastore tedesco e un Dogo argentino) hanno risposto all’associazione doxiciclina-imidocarb e uno (Pastore tedesco) è rimasto senza diagnosi ma ha risposto all’escina per via endovenosa. Faccia sapere!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile Dottoressa.. La ringrazio per i consigli che mi ha dato per il gatto di 10 anni che aveva il problema del vomito..dico aveva perchè purtroppo oggi è morto...Fino a ieri ero la ragazza più felice del mondo perchè ci avevano detto che alla fine era un' ernia che aveva provocato una grande infiammazione e dunque il cibo veniva rigettato, ma nulla di impossibile, sarebbe tornato a casa in una settimana dopo l'operazione...oggi è morto, perchè essendo peggiorato hanno deciso di quando operarlo d'urgenza e aprendolo hanno trovato un tumore maligno allo stomaco, già in metastasi... Assurda la vita..come a volte si prende gioco di noi...
Ringrazio lei e tutte le persone che fanno di tutto per curare e salvare le vite di animali, spesso considerati solo tali, ma che in realtà sono molto di più, al punto tale che a volte sanno trasmettere molto di più di una persona.
Cordiali saluti Vicki C. Svizzera

16/02/2008 
 

La ringrazio per questa mail e le mando un caro abbraccio.

Dott.ssa Nicoletta Bevere 

Grazie davvero e di cuore per la sua risposta estremamente chiara e professionale.
Per “in allegato”, volevo dire il referto di seguito a quanto le ho scritto.
In ogni caso, lei ha avuto gli stessi dubbi che sono venuti a me che non faccio il veterinario, ma cerco comunque di usare il buon senso.
Da ieri il cane sta prendendo gli antibiotici prescritti, sta comunque meglio e mi sembra che anche la testa migliori leggermente ogni giorno.
Probabilmente, come era prevedibile, vista l’età del cane, non ha nessuna sindrome vestibolare idiopatica del cane anziano, ma ha una otite interna e presumo che con gli antibiotici gli passerà.
Penso che cambierò veterinario di fiducia.
Cordialmente
Alessandro F
.

16/02/2008 

 

Ma grazie a lei. (Mi posso permettere di darle 10 in “Comprensione del testo”?)

Carissimi saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gentilissima Dottoressa Bevere,
ho letto la Sua risposta e La ringrazio tantissimo.
Volevo solo avere una conferma. Avevo sentito due veterinari, il primo che mi dice che é solo una botta, il secondo che invece si sono strappati i legamenti e questa totale differenza di diagnosi mi ha veramente buttata nell'angoscia di poter prendere la giusta decisione.
Lunedì mattina porto Lupo alla clinica veterinaria di Pisa, dove gli faranno una visita completa sedandolo per poter evitare esattamente la sua situazione e poi lo faccio operare al più presto.
La ringrazio tantissimo, é stata così gentile a rispondermi e a darmi quelle informazioni. Lei fa veramente del bene, non solo agli animali ma anche ai loro padroni.
Grazie
Monica

16/02/2008 

 

Gentile Monica, grazie a lei. La prossima volta, per capire chi ha di fronte faccia così: quello che, con la sola osservazione dell’andatura (o magari anche proprio con la visita), dopo la parola “sicuramente”, ci mette un “è solo una botta”, forse non si occupa molto di ortopedia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno. ormai una settimana fa ho comprato un cucciolo di pastore tedesco in un allevamento specializzato. dalla prima notte con noi ha iniziato ad avere diarrea. ora e una settimana. eseguito esame feci dalla veterinaria: no vermi ma parti di cibo non digerito. ora da tre giorni in terapia con integratori di sali e bimixin e enterogermina. il cane e vivace (ha due mesi) e beve e mangia bene. abbiamo anche cambiato alimentazione. siamo passati dalle crocchette pro plan puppy due volte al giorno alle crocchette intestinal eukanuba per due pasti e altri due pasti di riso e carne cotta. ora a sette giorni meno scariche ma sempre sei sette al giorno. temo per la sua sorte. ha qualche altro accorgimento da suggerire? grazie
valentina                savona

17/02/2008 
 

Gentile Valentina, è un po’ presto per pensare a malattie che non siano parassitarie. Suggerisco di ripetere l’esame delle feci per flottazione, cercare ancora coccidi e elminti ed effettuare un test ELISA per Giardia. Oppure trattare direttamente la Giardia (non con il metronidazolo, ma con l’associazione praziquantel – pyrantel – febantel) e stare a vedere. Io personalmente non sono molto affezionata né all’enterogermina né al Bimixin, che del resto non sembrano funzionare.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
egregio dottore mi chiamo laura e scrivo da catania la ringrazio per aver risposto alla mia prima email anche se era poco chiara e senza dettagli non pensavo che il mio messaggio gli arrivasse adesso cerchero di essere più chiara la mia cagnetta di sette anni e di razza yokshire incrociata con lo shitzu ha manifestato la dermatite da zinco verso i quattro anni di età ovviamente abbiamo fatto una biopsia sulla crosticina che ormai da due anni non la lascia più in pace abbiamo fatto anche diversi esami  e il veterinario mi ha detto che era tutto apposto  la terapia che faccio è  zincogen pet una capsula una volta al giono e quando tolgo le crosticine ammorbidendole con betadine schiuma metto repy gel e rhd pomata due tre volte al giorno il veterinario mi ha detto che dovrò fare questa terapia per tutta la vita del cane ma specifico che il cane in due anni non e mai guarito ma solo in parte migliorato all'inizio le crosticine erano in tutto il corpo ma adesso sono sparite  e sono rimaste solo nel naso  io non so piu cosa fare ho chiesto alri pareri ad altri veterinari  ma ogi volta mi fanno spendere un sacco di soldi ma il risultato e sempre quello lei nella sua riposta mi ha dato tate alternative di zinco anche per via endovenosa io preferirei delle pillole e vorrei sapere soppratutto come devo fare per togliere le crosticine perchè se non gli e le tolgo il cane si riempie il naso a tal punto da non poter respirare cosa devo fare 'la prego mi aiuti lei se può aspetto la sua riposta su quello che devo fare prima di acquistare altri farmaci inutili la ringrazio tanto e fiduciosa che questa sia la volta giusta non tanto per me ma per la mia cagnetta che ha gia sofferto anche troppo distinti saluti  Laura

17/02/2008

 

Gentile Laura, il dosaggio dello zinco è adeguato al tipo di cane. Come le ho già scritto, la risposta terapeutica può essere aumentata sterilizzando la cagnolina e associando del prednisone: le suggerisco di discutere con il suo veterinario di questo. Visto che i prodotti usati localmente non funzionano, si potrebbe provare ad ammorbidire le crosticine invece che con il betadine con dell’acido ialuronico (preparazione oftalmica tipo Hyalistil) e applicare giornalmente il Propad o l’Elastopad. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima Dottoressa,
le scrivo da Firenze per chiederle un consiglio e qualche chiarimento; alla mia canina di 11 anni è stata diagnosticata una neoplasia splenica a carico della milza di circa 3,5 cm.Il tumore sembrerebbe primario e circoscritto,infatti dall'ecografia non risultano masse al fegato e all'intestino.Circa una settimana fa,e cioè prima della diagnosi,la canina aveva evaquato feci scure e molli,ma si è trattato di un singolo episodio e quindi non dato molto peso alla cosa anche perchè i giorni successivi erano assolutamente normali.Dall'emocromo risulterebbero alti l'azotemia e i globuli bianchi,quindi mi hanno consigliato di cominciare subito una terapia antibiotica e di farla operare in breve tempo.Purtroppo a complicare ulteriormente il quadro clinico è la cardiopatia della mia canina,la quale ha una patologia congenita detta "foro di botallo",scoperta solo 2 anni fa e quindi mai curata fino ad allora(la terapia attuale è mezza pasticca di fortecor 5 al giorno),in più,sempre nel periodo in cui tale patologia non era stata ancora diagnosticata e cioè circa 5 anni fa,la canina ha subito una isterectomia totale per un tumore a una mammella subendo quindi una anestesia e un'operazione altamente invasiva senza particolari accorgimenti.Le mie domande sono le seguenti:
1) la neoplasia splenica a carico della milza può essere una metastasi del primo tumore alla mammella invece che un tumore primario?
2)le feci scure che relazione hanno con la milza?Potrebbe invece essere coinvolto anche l'intestino malgrado l'ecografia non riveli presenza di masse nello stesso?
3)Posso farla operare in breve anche se gli esami ematici hanno evidenziato l'azotemia alta?
4)Quali sono i rischi dell'operazione viste le condizioni che le ho esposto sopra?
La ringrazio tanto per la sua attenzione e per il suo tempo.
Antonella C.

19/02/2008

 

Gentile Antonella, provo a rispondere a tutte le sue domande.
1) Lei parla di tumore splenico, ma forse dovrebbe parlare semplicemente di immagine ecografica. Allora, l’immagine ecografica che è stata osservata può corrispondere ad un tumore oppure no. Se fosse un tumore, visto che dagli esami effettuati sembra essere l’unica lesione riscontrata, probabilmente sarebbe primario.
2) Una relazione tra feci molto scure e un’area ipoecogena sulla milza potrebbe essere ad esempio questa: il cane ha avuto una perdita ematica alla quale il midollo osseo non è riuscito a far fronte e così, diciamo, si è fatto “aiutare” dalla milza. A carico di quest’organo quindi si è sviluppata un’area dove vengono prodotti nuovi globuli rossi: quest’area di iperplasia appare ecograficamente come una singola immagine tondeggiante non distinguibile da un tumore. La BUN elevata, se la creatinina è normale, può indicare appunto un’emorragia intestinale recente. Ma si tratta di un’ipotesi assolutamente teorica: cioè può capitare, ma non so se sia questo il caso del suo cane, perché per verificare bisognerebbe conoscere molti altri elementi.
3) Certo che può, ma bisogna vedere se conviene. Comunque un lieve o moderato aumento della BUN, di per sé, non comporta l’aumento del rischio anestesiologico.
4) Forse il rischio più alto, a parte naturalmente quello di avere un’incidente anestesiologico, è sottoporre il cane ad un intervento chirurgico non necessario. Io tenderei ad approfondire un po’ meglio il quadro generale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Grazie Dott.ssa per la sua grande disponibilità.
Il micio ha fatto l'esame epatico dal quale risulta che tutti i valori sono normali tranne gli acidi biliari (pre-prandiali) 26 rispetto  al valore di riferimento normale 0-5.
Lo vorrei sterilizzare, le chiedo  cortesemente se corre dei rischi, essendo epilettico, ovvero potrebbe non sopportare l'anestesia?

19/02/2008
 

Gentile signora, l’epilessia di per sé non aumenta particolarmente i rischi dell’anestesia (anzi, in via assolutamente aneddotica, sembra che qualche volta nel gatto epilettico l’anestesia generale faccia bene), ma certamente richiede qualche particolare attenzione nella scelta del protocollo anestesiologico. L’ideale comunque secondo me sarebbe cominciare a mettere sotto controllo le crisi con un’adeguata terapia anticonvulsivante.

Cordiali saluti,  dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dott.ssa Bevere, da alcuni giorni il mio cane (un meticcio di taglia media, sui 30 chili, di 8 anni) vomita, ha diarrea e nelle feci ho riscontrato la presenza di molto sangue.
sono molto preoccupato, e al più presto lo porterò dal medico..
le dico inoltre che il cane circa un anno fa è stato operato di calcoli alla vescica, purtroppo il medico che l'ha operato ha lasciato un calcolo che è andato ad otturare un tratto dell'osso presente nell'uretra, quindi il cane riesce ad urinare solo mediante assunzione di proscar (una ogni due giorni).
la ringrazio in anticipo, confidando in una sua esaustiva risposta
cordialmente Davide         Palermo

19/02/2008
 

Caro Davide, altro che confidare…il cane vomita, ha una diarrea emorragica acuta, sono già passati alcuni giorni…quale domanda voleva farmi? Magari fossi un Guaritore, che basta scrivergli “diarrea con sangue!” e quello ti guarisce col pensiero.  Ma perché non sente il suo veterinario, anche solo per telefono? Non sono in grado di aiutarla, mi dispiace. Una diarrea emorragica associata a vomito in un cane anziano può ben essere una stupidaggine, che si sistema con un piccolo digiuno, un gastroprotettore e dei fermenti lattici, ma può anche diventare presto una cosa complicata e richiedere cure dirette e tempestive. Ci vuole almeno un colloquio diretto per capire come comportarsi: faccia una telefonata al suo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa, mi scuso per la lungaggine della mia precedente e mail.
Sicuramente mi è servito leggere il Suo articolo riguardante l'insufficienza renale. "Accolgo" ben volentieri la sua proposta e qui di seguito Le riporto
gli esami di Romeo di anni 5 (naturalmente solo i più significativi) che ho ritirato . Mi è stato consigliato per ora di non effettuare esami delle urine e di fare un'eventuale eco tra due mesi.
Leucociti 3,70 (5,5-19,5),eritrociti 10,08 (5-10), emoglobina 16,6 (8-15), emogl. corp.media 29,86 (30-36),ematocrito 55,60 (24-45),volume glob.  medio 55,16 (37-49), ampiezza distribuzione eritrocitaria 12,20 (15,4-23), granulociti neutrofili 2,3 (2,5-12), linfociti 1,20 (1,4-7), monociti 0,0 (0,1-0,8),(segnalano ancora altri monociti dopo la voce LINFOPENIA, 0,0
(1-4)),proteine tot ematiche 9,5 (6-7,5), globuline alfa 1   2,00 (7,8-16,5), glob. beta 2  4,00 (5-20), globuline gamma 16,30 (7,5-15,1), rapporto albumine-globuline 1,27(0,6-1,2), albumine 5,32 (2,2-3,2),globuline alfa 1 0,19 (0,4-1), globuline beta 1 0,79( 0,2-0,5),globuline gamma 1,55 (0,5-1),creatina ematica 1,61 (0-1,5), calcio ematico 11,25 (8,6-10,8), calcio 5,62 (4,3-5,4), bilirubina tot 0,36 (0,15-0,3),lattato deidrogenasi
514,00 (70-490). Cosa ne pensa?. Grazie infinte per l'attenzione.
Elena

20/02/2008

 

Gentile Elena, gli esami suggeriscono disidratazione e la presenza di ittero epatico o postepatico. Forse la leucopenia (globuli bianchi bassi) è da sequestro (quando i globuli bianchi sono richiamati massicciamente in qualche organo o tessuto infiammato) e i bianchi sono destinati ad aumentare. Anche l’aumento delle gamma globuline e il rapporto albumine/globuline  sembrerebbe indicare una malattia infiammatoria.
Mi chiedo per quale motivo lei si sia interessata all’argomento insufficienza renale cronica: la creatinina 1,6 nel gatto va considerata nella norma.
Io suggerirei un’ecografia addominale per valutare soprattutto il fegato.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dottoressa, mille grazie per la seconda risposta, vedrò di far effettuare al più presto l'eco addome,
Mi sono interessata al discorso renale, poichè la mia veterinaria mi ha detto che con 1,61 di creatinina  (paremetri 0,8-1,5) , dovevo assolutamente cambiare
dieta al gatto poichè si tratta di insufficienza renale cronica e che i globuli bianchi più bassi sono dovuti allo stress del prelievo effettuato al micio (sta assumendo kd  croccantini mischiati ai croccantini di ottima marca che normalmente assume).A questo punto se lei mi parla di infiammazione spero non sia una patologia grave e credo vada sicuramente meglio una dieta per problemi epatici se Lei è d'accordo, non vorrei sicuramente curare il micio in modo errato peggiorandone il problema.
Se è il caso sono disposta a fargli delle flebo poichè non mi è stato detto nulla riguardo alla disidratazione. Sono molto preoccupata, l'ittero epatico o post epatico è una situazione grave?
Grazie ancora per la disponibilità e per le Sue significative risposte.
Cordialità.

Elena

21/02/2008
 

Cara Elena, il laboratorio che ha eseguito le analisi ha dei parametri di riferimento in accordo con le linee guida generali dell’IRIS (società che si occupa di insufficienza renale), e quindi in teoria sono corretti. Tuttavia ci sono fondate ragioni (che in questa sede non è il caso di affrontare) per dire che nel gatto un valore di 1,6 di creatinina non può supportare da solo la diagnosi di insufficienza renale cronica. A maggior ragione se il gatto è giovane, è disidratato e ha diminuito recentemente l’assunzione di cibo.
La linfopenia può essere una risposta allo stress, ma è un evento questo che si verifica generalmente solo sul medio-lungo termine, non a causa di un prelievo di sangue. Forse ha capito male.
Lo stato di disidratazione viene suggerito dall’ematocrito piuttosto alto (ossia dall’emoconcentrazione) e dalle albumine elevate. Di solito in questi casi la visita clinica dovrebbe poter confermare i dati di laboratorio. Forse il suo veterinario le ha parlato di questo e le è sfuggito?
“Ittero” significa che nel sangue c’è un eccesso di pigmenti biliari: può essere una cosa gravissima o poco grave, dipende da quanti pigmenti biliari in eccesso sono presenti (nel suo caso c’è un piccolo eccesso) e dalla causa del problema, che però attualmente non è nota.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 

Buon giorno,
abito a Roma e le chiedo aiuto perché la mia cagnolina (west highland) di quasi 4 anni è affetta da ormai 5 o 6 mesi da difficoltà respiratorie.
Circa 1 anno fa le è stata diagnosticata una pleurite, curata, poi dopo 4 o 5 mesi diagnosticato a seguito di tali difficoltà respiratorie un collasso tracheale, curato con stargate per 40 giorni ma senza successo, da allora ha difficoltà respiratorie molto evidenti tanto che la debilitano a tal punto da poter camminare solo per 10 o 20 metri e poi si deve sdraiare perché non ce la fa a respirare, anche per mangiare deve risposarsi perché respira male.Qualche volta ma è raro ha qualche colpo di tosse con rigurgito.
Abbiamo cambiato 2 veterinari, fatto analisi del sangue, delle feci, ecografie dove inizialmente sono comparsi 2 noduli nel polmone poi spariti con meraviglia (del veterinario) dopo 3 giorni di trattamento con cortisone (DELTACORTENE DA 5 mg 2 pasticche al giorno). Poi abbiamo fatto lastre ai polmoni ma niente non compare nulla,  da 2 mesi è sotto terapia di cortisone 2 pasticche di cortisone (deltacortene) al giorno che sembrava dargli un qualche sollievo, inizialmente mangiava tantissimo e aveva ripreso a correre l’affanno sembrava diminuito (almeno nel 1° mese) poi adesso è ritornata a non correre è quasi sempre sdraiata perché non ce la fa a respirare mangia ha appetito e beve ma deve riposarsi perché anche quando mangia ha l’affanno. Appena diminuiamo anche di mezza pasticca il cortisone (deltacortene) sembra stare peggio.
Anche se ora le stiamo dando 1,5 pasticche di deltacortene al giorno ma è quasi sempre sdraiata e mangia a fatica non perché non ha appetito ma perché ha difficoltà di respirare.
Ha fatto anche una terapia per 4 settimane di antibiotici e altre medicine per curare una possibile micosi o infezione polmonare ma senza successo.
Il veterinario sospetta una fibrosi anche se secondo lui i sintomi non sono palesi, lo lascia perplesso che ha risposto almeno inizialmente troppo bene al cortisone.
Che fare? Ci potete dare qualche consiglio soprattutto per alleviare la sua sofferenza, a cosa potremmo andare incontro? Ci sono cure o suggerimenti?
Potrà guarire o pensa che sia una malattia cronica o è destinata a morire?
Grazie infinite per le risposte che ci darete. Amiamo la nostra cagnolina faremmo qualsiasi cosa!! 
Maurizio P.      Roma

22/02/2008

 

Gentile Maurizio, la situazione del suo cane è molto complessa perché, nonostante la gravità dei sintomi e la bassa qualità di vita dell’animale, non è chiara ancora (o almeno questo si evince dalla mail) la sede anatomica del disturbo respiratorio. Cioè non si sa se la grave malattia del suo West sia a carico delle prime vie aeree (laringe, trachea, bronchi principali), delle vie aeree inferiori (piccoli bronchi, polmone) oppure di altre strutture il cui coinvolgimento può dare sintomi respiratori (pleure, spazio mediastinico). Infatti nella sua mail lei parla sia di pleurite, sia di collasso tracheale, sia di lesioni polmonari. Evidentemente c’è qualche incertezza sulla diagnosi.
Con una sintomatologia così grave, avendo eseguito diverse indagini sia radiografiche sia ecografiche, una malattia polmonare, pleurica o del mediastino avrebbe dovuto evidenziarsi. Al contrario alcune patologie della laringe, della trachea o dei bronchi principali possono sfuggire. Credo che nel suo caso, se si vuole una risposta, sia necessaria una diagnostica molto specifica (endoscopia e/o IBR). Una diagnosi precisa è indispensabile per dare un nome alla tremenda sofferenza di questo animale, per capire se esiste una terapia e soprattutto se esiste in prospettiva la possibilità di guadagnare una discreta qualità di vita. Non credo che vi gioverà cambiare ancora veterinario, mentre dovreste parlare apertamente con il collega per richiedere un consulto con un bravo endoscopista che si occupa di patologie respiratorie.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima dottoressa,
stasera esco col mio cane, che ha 3 mesi.
Al buio, sul marciapiede, non mi accorgo che c'è del sangue. Lui ci ha messo sopra il muso.
Crede possa essere pericoloso?
Ci può essere stato un contagio (ammesso che quel sangue sia infetto di qualcosa)?
Cosa devo fare adesso?
Sono davvero in ansia (nemmeno a dirlo)
La saluto con stima e riconoscenza per il suo lavoro,
Luca

22/02/2008

 

Gentile Luca, non deve fare niente, non succederà niente. Stia tranquillo.
Gentile Dottoressa Bevere,
il mio cagnolino Igor, meticcio di quasi 16 anni ha un tumore alla milza. Ha avuto una emorragia dalla milza stessa ed è stato molto male da un giorno all'altro senza preavviso. Il giorno prima mi riportava la pallina, il giorno dopo era steso sul lettino del veterinario. Dopo esami del sangue ed ecografica, il medico veterinario ha stabilito che è di sicuro un tumore alla milza (l'abbiamo scoperto solo a causa dell'avvenuta emorragia), e il veterinario è convinto che con ogni probabilità è un emangiosarcoma.
Ipotesi 1: intervento per rimozione della milza e se il mio piccolo amore sopravvive gli resta qualche mese dato che è estremamente probabile la creazione di metastasi in tutto il corpo a causa della già avvenuta emorragia.
Ipotesi 2: eutanasia
Ipotesi 3: nessun intervento con somministrazione di antinfiammatori-antidolorofici e chemioterapici.
Il cane stava molto male e siccome ho sempre ritenuto sin dai suoi primi mesi di vita che uno dei nostri umani doveri sarebbe stato quello di avere il coraggio di capire il momento di salutarlo dolcemente senza sofferenze prolungate, avevamo deciso tra le lacrime e dopo ore di confronto in famiglia per l'eutanasia.
Avevamo anche detto al veterinario di aspettarci al mattino successivo sul presto perchè volevamo vederlo un'ultima volta. Durante la notte però, la terapia l'ha fatto stare meglio, la milza non sanguina e lui sembra stare bene (quando può esserlo un cane di 16 anni). Sta bene, vuole mangiare anche se si vede che non è più il cane di una volta che correva e saltava (e ovviamente non lo incitiamo a farlo).
L'abbiamo riportato a casa, anche il veterinario ha confessato che non avrebbe proceduto all'eutanasia così volentieri vedendolo così bene. Ora prende antifiammatori e antidolorifici ma per quanto tempo? Il veterinario parla di qualche giorno e al massimo un mese.
Vale la pena operarlo? Se deve vivere solo un mese in più, non voglio. Non vorrei accanirmi solo perchè non ho il coraggio di salutarlo degnamente senza farlo soffrire di più.
Ogni tanto scodinzola, mi guarda e io non riesco a trattenere le lacrime. Lui non sa cosa gli è successo e non posso chiedere a lui cosa devo fare. Cosa devo fare? Aiuto! Cosa devo fare?
Fabio

23/02/2008
 

Gentile Fabio, mi sembra che lei abbia un’idea abbastanza chiara e anche corrispondente alla realtà sulle possibili scelte che ha di fronte.
Provo a risponderle partendo dal presupposto che il cane abbia effettivamente un emangiosarcoma splenico. Innanzitutto fa bene a fare quello che sta facendo: somministrare gli antidolorifici, gli antiemorragici, il cortisone. E ha fatto bene a non sopprimere il cane prematuramente.
La splenectomia è un intervento che può fare o non fare: dipende prima di tutto da quanto sta bene l’animale (a parte la lesione splenica ovviamente): se sono presenti metastasi al fegato o al polmone, o se il cane ha altre malattie gravi, non è proprio il caso di operarlo. A parte questo la scelta è del tutto personale.
Senza splenectomia il cane si avvia ad una fase di malattia, probabilmente della durata di alcune settimane, in cui ci sarà debolezza, scarso appetito, un po’ di dolore addominale. Questi sintomi saranno a volte lievi, a volte assenti, a volte gravi. Ancora, questi sintomi saranno tendenzialmente ad andamento ingravescente (cioè il cane percorre una strada in salita: starà sempre un po’peggio), ma saranno intervallati da remissioni e pause di quasi-benessere. Il decesso sarà spontaneo e improvviso (causato da un’emorragia grave), oppure scelto da voi in qualsiasi momento di questa “strada in salita”, cercando di non essere precipitosi (il rischio è di scambiare la stanchezza e la debolezza di uno o due giorni per insostenibile sofferenza).
Con la splenectomia il cane va incontro ad un periodo di benessere più o meno lungo (diciamo da qualche settimana senza chemioterapia a diversi mesi con la chemioterapia) e poi andrà incontro alla comparsa di una sintomatologia variabile a seconda dell’organo maggiormente colpito da metastasi (cervello, fegato, polmone).
Io non vedo vantaggi nella splenectomia quando non sia seguita da una vera e propria chemioterapia in grado di aumentare l’aspettativa di vita, perché non trovo che la sintomatologia legata alle metastasi sia tanto meno peggio rispetto a quella legata al sanguinamento della milza: cioè, la splenectomia da sola, senza chemioterapia, io non la farei. 
Spero di averle dato gli spunti necessari a prendere una decisione.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere. 
Gent vet. quali sono le cause di un tumore  all'intestino nel gatto'? è vero che questi tipi  di tumore se operati ricrescono e le possibilità  di salvezza sono minime? premetto che non è stato fatto nessun esame per capirne  la natura..! solo tramite visita, palpazione  e radiografia  la diagnosi era tumore!! perchè  questa superficialità?
La ringrazio in anticipo, saluti

23/02/2008

                                 

Gentile signora o signore arrabbiato, le cause dei tumori sono tante: genetica, virus, alimentazione, fattori ambientali di vario genere. I tumori dell’intestino del gatto sono di diverso tipo: alcuni benigni, altri maligni, alcuni trattabili chirurgicamente, altri no, associati ad un tempo di sopravvivenza lungo per alcuni tumori, breve per altri. Non so quello che le è successo, non so perché usa la parola “superficialità” e del resto dalla sua mail concitata l’unica cosa chiara è la rabbia, il senso di impotenza e la voglia di recriminare contro il suo veterinario. A volte, quando una neoplasia si trova ad uno stadio avanzato, vi possono essere elementi clinici di vario genere che inducono un veterinario competente, bravo, rispettoso sia dell’animale sia del cliente, a non percorrere alcun iter diagnostico. Poi magari, dopo, un altro veterinario, che forse il gatto non l’ha visto, ti racconta un film diverso e ti dice “ah, se lo dicevi a me!”. E poi (la mente umana) c’è la tendenza a dar più credito al secondo parere medico che al primo e più al terzo che al secondo. Ma cosa è successo a lei?
Comunque sia, le apparirà strano e non so se questo sia il suo caso, ma ho scoperto grazie a questa rubrica di posta che cambiare idea dopo l’eutanasia e poi prendersela con il proprio veterinario, come se lì per lì ci avesse fatto un sortilegio abbligandoci a decisioni che non erano nostre, è molto più comune di quanto sembri logico pensare.

Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gent.Dr.ssa Bevere
chiedo un consiglio
il mio cane beagle di 6 anni, già affetto da glomerulonefrite da leshmania, è ora affetto da Linfoma alimentare particolarmente colpito il duodeno, accertamento con endoscopia ed esame istologico ed immunoistochimico. Diagnosi linfoma intestinale a cellule T del tipo epiteliotropo. Attualmente la terapia è:1 iniezione Asparaginasi al mese = 1 compressa Leukeran 2 mg ogni 3 gg = 75 mg Deltacortene die = 1 compressa Flagyl 250 mg die = 4 compresse IT IS die = 5 g Carnitina die =
l'appetito del cane è molto poco, quando non mangia gli diamo un rosso d'uovo ed un po di AD della Hills.
Vorrei qualche suggerimento sia sulla terapia che sulle modalità di alimentazione in particolare indicazione di prodotti proteici da somministrare anche forzatamente.
Grazie
Danilo S.
PS la diagnosi è del 5 febbraio 

23/02/2008

 

Gentile Danilo, 75 mg di Deltacortene al giorno sono un’enormità per un cane che peserà 15 Kg.  Saranno 7,5 mg.
A parte questo e che non so cosa sia “IT IS”, non ho nulla da aggiungere né per quanto riguarda la terapia, né per l’alimentazione. Va bene l’A/d. Potrebbe aiutare forse l’appetito diminuire il Flagyl e/o associare un gastroprotettore. Bisogna parlarne con i colleghi.

Cordiali saluti e un grande augurio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile D.ssa Bevere,
Ho una coppia di calopsite da un paio di
settimane e stasera ci siamo accorti che il maschio ha un emissione di muco da una narice.   E' molto vivace e non sembra essere malato, può
darsi che sia raffreddore?  Nel caso che antibiotico dovremmo
somministrare?   Grazie
Arianna
Scarperia (FI)

24/02/2008

 

Gentile Arianna, spiacente ma non mi occupo di ornitologia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
Le scrivo in merito a Bart, un cane che abbiamo preso 3 mesi da un canile a Milano. L'età è imprecisata, si va dai 13 ai 15 anni, è u  meticcio che al momento dell'adozione pesava 5.8 kg, era cardiopatico e tossiva spesso. In canile da Aprile 2007 fino a Novembre 2007, prendeva 1 pastiglia di furosemide 25 mg ogni 12 h. Appena adotattato abbiamo fatto tutti gli esami del caso (valvola mitralica gravemente danneggiata), sono stati introdotti nuovi farmaci e poi ridetto le dosi fino all'attuale "cocktail":
1/2 furosemide 25 mg ogni 12 h
1/2 cibacen 5 mg ogni 12 h
1 vetmedin 1,25 mg ogni 12 h
1/4 Amiodar 200 mg ogni 12 h
1 Aldactone 25 mg ogni 24 h
Nel giro di 3-4 settimane la tosse era scomparsa e sembrava essersi ripreso (verso Natale 2007).
Verso metà Gennaio cominciano dei problemi gastrointestinali, con vomito e diarrea e lentamente perdita di appetito e conseguente dimagrimento. Fino al momento attuale, in cui pesa 4.5 kg, non mangia, si regge in piedi a stento e trema. C'è anche fuoriuscita di muco dal naso. Da 5 giorni ha smesso un ciclo di 12 gironi di Sucralfin (3 mg ogni 12h), accompagnati i primi 5 giorni da Di-Tab (1/2 ogni 12h). In questo periodo e anche ora e per altr 8 giorni è stato e sarà soseso il Vetmedin. Sembrava che il vomito e la diarrea fossero passati, ma sono ripresi e da ieri abbiamo ripreso con il Sucralfin.
Per quanto riguarda l'alimentazione, il primo mese mangiava quasi esclusivamente carne e rifiutava il resto. Poi, vista la sua cura, siamo passati al Cardio-Vascular, ma sempre insieme a carne (manzo o pollo). Ora il tutto viene tritato per facilitare la digestione, ma non mangia comunque. Beve anche poca acqua da 2 giorni, mentre prima ne beveva molta.
Non è mai stata riscontrata presenza di sangue ne nelle feci ne nel vomito. Esami delle feci di una settimana fa non hanno mostrato nulla di particolare.
Ultima nota: da fine Dicembre, per difficoltà di trovare il Vetmedin in compresse, gli è stato dato quello in capsule. Dato che siamo riusciti a trovare quella da 5 mg, gli veniva somministrata mezza capsula ogni 24 h, sciolta in acqua.
Tutte le terapie e gli alimenti applicati sono stati somministrati su indicazione del veterinario e di un veterinario cardiologo specializzato.
Non sappiamo cosa fare per farlo mangiare e sta dimagrendo davvero in maniera preoccupante (per non parlare della debolezza fisica).
Cordialmente,
Alberto

24/02/2008
 

Gentile Alberto, questo anziano cagnolino ha avuto il bene di trovare un padrone amorevole e generoso proprio ad un età avanzata. I problemi gastrointestinali di Bart possono avere davvero molte diverse cause ma non sarebbe sensato sondare tutte le diagnosi possibili. Per capire da cosa dipende il problema, ed eventualmente riuscire a trattarlo, si potrebbe sottoporre l’animale a qualche indagine non invasiva (oltre all’esame delle feci che ha dato esito negativo, anche uno screening biochimico, radiografia e/o ecografia addominale). Nel frattempo suggerirei un trattamento sintomatico (antiemetici, antiacidi, adsorbenti intestinali, alimentazione iperdigeribile tipo i/d o Intestinal in modalità “poco e spesso”).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa,
Sono molto preoccupata per la mia gattina di quattro mesi e mezzo, persiana exotic, che dopo 15 giorni di presenza in casa mia ha iniziato a orinare su superfici bianche ( piumone del letto, lavandino, bidet) evidentemente per segnalare la presenza di sangue nelle orine. La cura di antibiotico (Convenia) ha avuto effetto per 15 giorni, poi il disturbo è ricominciato.
L'esame delle orine ( prelevate con minzione spontanea ( nella vasca da bagno) ha rilevato valori alti di glucosio( 300); nel successivo esame del sangue, il glucosio era nella norma. Invece sono stati rilevati valori alti di urea (69). L'ecografia non ha evidenziato né cistite, né malfunzionamento renale.
La gattina sta facendo ancora terapia antibiotica (Therios), e le somministro anche Omega Pet e Fortekor: lei è molto vivace, come si conviene a un cucciolo, mangia regolarmente, ma in un mese e mezzo non è aumentata di peso per niente e in più beve in continuazione; è soprattutto questo che mi preoccupa perché so che non è un buon segno quando il gatto beve molto. Inoltre spesso fa ancora I suoi bisognini fuori della cassettina: pipì sul piumone e cacca ne bidet: forse vuole ancora manifestare il suo disagio?
Io sono molto in ansia; la prego di aiutarmi col conforto di un suo parere.
Grazie 

25/02/2008
 

Gentile signor…, io eviterei di considerare attendibile un esito così anomalo (parlo degli zuccheri nelle urine con la glicemia nella norma) da un prelievo delle urine eseguito in quel modo. E’ possibile che qualche sostanza chimica presente nella vasca da bagno abbia ingannato la striscia reattiva. Visto che è stata fatta un’ecografia addominale, sarebbe convenuto effettuare un prelievo di urine per cistocentesi allo scopo di avere un campione più affidabile per ripetere l’analisi e confermare o meno l’insolito risultato.
L’assunzione di liquidi va monitorata pesando l’acqua consumata giornalmente per verificare se effettivamente la gatta beve molto oppure se i consumi sono nella norma. Infatti di solito se esiste davvero sete eccessiva il peso specifico delle urine è al di sotto dei valori minimi, mentre lei di questo non parla. Inoltre di solito l’ematochimica rivela qualche alterazione compatibile con l’aumento di sete: soprattutto si tratta di aumenti di crea, alt, alkp, glu. La minzione e la defecazione in luoghi non appropriati ha molte cause possibili, non solo la cistite (che del resto il suo animale ora non ha). A me la sua mail fa tanto pensare ad una gattina sana e vivacissima che sta semplicemente andando in calore.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere


 
ciao ho la     mia gatta mery di 12 anni con un tumore in bocca secondo pareri dei veterinari non c'è più niente da fare perchè dicono che è in una stato avanzato ,gli parte dalla mandibola pino a un quarto del palato è quindi dicono che con un po' di tempo visto che tiene la linguetta fuori e quindi sbava in continuazione molto probabilmente perderà sangue è materia ,sono disperata quindi in quel momento di decidere per l'eutanasia,ma io è una cosa che rifiuto di fare quando la guardo non riesco a pensare a questo,visto che non mi arrendo sono andata da un ultimo veterinario di cui mi ha parlato di un suo amico veterinario oncologo per praticare la chemioterapia ,vorrei un vostro parere di cosa fare.visto che la gatta comunque sia non si direbbe di avere un tumore mangia beve va al bagno normale non so se questo sia un buon segno,aspetto al più presto una vostra  risposta grazie

25/02/2008
 

Gentile signore o signora, prima di decidere a quale trattamento farmacologico può essere utilmente sottoposto il gatto andrebbe conosciuto il tipo di tumore. Comunque, recandosi dall’oncologo, le verranno illustrate tutte le possibilità terapeutiche e quindi il mio consiglio è proprio quello di sentire il parere di questo collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma dott.ssa,sono sempre Elena, grazie per l'ennesima risposta, purtroppo avevo ben compreso quanto dichiarato dal veterinario di Romeo, anche perchè in base alle Sue risposte,ho cercato spiegazioni in modo discreto e "casuale" rimarcando il discorso "valore basso dei globuli bianchi"   dovuto (come mi era stato detto nel gennaio dello scorso anno leucociti 3,8  e ribadito quest'anno, leucociti 3,7) al fattore stress, che mi è stato confermato.  Ho anche chiesto se per caso i valori dell'ematocrito potevano segnalare disidratazione e se era il caso di fare delle flebo sottocutanee ,  ma mi è stato risposto (ma se non me lo segnalava Lei non lo avrei mai saputo), che sì c'è un pochino di disidratazione ma non tale da fare delle flebo al micio che si stresserebbe e basta. Comunque lunedì mattina sono riuscita mettendo delle lenticchie nella sabbiera, a prelevare le urine di Romeo e ho richiesto espressamente che fossero esaminate in modo completo,  insieme ad un campione di feci "bicolore"del giorno prima. Sarà mia premura informarLa sull'esito . Per ora La ringrazio infinitamente per i preziosi e professionali consigli che mi stanno aiutando a fare chiarezza sulla situazione di Romeo e questo per me è ed è stato molto importante. Persone come Lei sono rare e preziose sia per noi che per i nostri amici animali e La Sua disponibilità  è impagabile.
La saluto caramente

27/02/2008
 
Cara Elena, grazie.

Salve sono Giorgio e scrivo da Terni

Sono proprietario di una Schnauzer nano sale e pepe dell’età di 11 anni compiuti

Lo scorso anno ha avuto un’infezione vaginale con fuoriuscita di pus , credo piomentra, e dopo alcuni giorni di vane cure con antibiotici e lavaggi vaginali e’ stata operata a fine luglio 2007 dal ns. veterinario che le ha asportato utero ed ovaie. Ha esitato ad operarla subito causa l’eta’ dell’animale

L’operazione e’ andata bene e dopo un po’ di convalescenza la cagnetta si e’ ripresa molto bene nonostante l’età.

Successivamente ad ottobre, sempre 2007, sono comparse delle cisti “a grappolo” su due mammelle.

Nuova operazione con asportazione delle cisti tumorali e decorso post operatorio soddisfacente.

Ora circa 20 giorni fa, ha avuto delle perdite di sangue dalla vagina.

Il veterinario ha diagnosticato una cistite causata da un raffreddamento e l’ha curata con antibiotici

Dopo circa 10 gg le perdite di sangue sono scomparse ma subito successivamente sono arrivate delle perdite bianco/giallastre.

Il dottore ha detto che queste derivavano da una vulvo-vaginite.

Nuove cure ed iniezioni di antibiotici e le perdite bianco/giallastre sono sparite ma sono comparse nuovamente perdite di sangue con grumi sempre di sangue rosso scuro.

Ulteriori iniezioni di una medicina antiemorragica ma il problema non si riesce a risolvere.

La cagna mangia, beve e fa altre attivita' tutte regolarmente.

Cosa puo’ avere?

Grazie
Giorgio


27/02/2008

 

Gentile Giorgio, la malattia della cagnolina, sulla base di questi sintomi, può essere localizzata sia a livello delle basse vie urinarie (principalmente bisognerebbe escludere urolitiasi vescicale e neoformazioni vescicali), sia a livello della parte delle vie genitali che non è stata asportata (principalmente bisognerebbe escludere patologia del moncone e neoformazioni vaginali).
Con un’ecografia addominale si possono ragionevolmente escludere tre su quattro di queste malattie, quindi io suggerirei di sottoporre la cagnolina a questo tipo di indagine, badando bene di avere la vescica distesa al momento dell’esame (non far fare pipì al cane per qualche ora prima dell’eco).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima dottoressa,
innanzitutto grazie per come mette a disposizione le sue conoscenze, da quasi un anno abbiamo preso una gattina "europea" o meglio randagia, l'abbiamo vaccinata e via dicendo e da ottobre abbiamo scoperto che probabilmente ha il granuloma eosinofiliaco ladiale, dico probabilmente perchè il veterinario ha guardato la gattina senza fargli alcun esame ect... (parlando con lui si sperava anche a una disfunzione ormonale che si sarebbe risolta con la sterilizzazione), abbiamo iniziato con una puntura di depomedrol 40 mg. e il granuloma con questo cortisonico ed in un paio di giorni è regredito fino a scomparire a vista, a dicembre è di nuovo successo ed è di nuovo stata fatta un'altra puntura con gli stessi risultati poi a Natale è stata sterilizzata ma ahimè il granuloma è ricomparso ad inizio febbraio sul collo sopra il naso e sul labbro (una pena...) l'abbiamo portata dal veterinario che con una certa "paura" ha fatto un'iniezione al gatto di antibiotico e mi ha detto di dargli per sette giorni il Baytril per vedere cosa succede. La gatta dopo 6 giorni ha sempre lo stesso problema e chiamando il veterinario mi ha risposto la sostituta dicendomi al telefono di finire la cura e poi di eliminare tutti i cibi con pollo e pesce in quanto hanno una proteina che favorisce questa malattia e di iniziare a dargli i croccantini ipoallergici per vedere se migliora.
Io veramente non so più che pesci prendere devo cambiare veterinario? o continuare ad imbottirla di farmaci e la cosa mi piace poco...
ogni tanto quando ci riesco metto sulla dermatite un pochino di gentalin faccio bene?
Spero possa rispondermi al più presto così da poter riuscire a prendere una decisione per riuscire a far stare bene la micetta al quale teniamo molto.
Buon Lavoro e buona giornata
Alessandro e Marina
 
28/02/2008

 

Gentili Alessandro e Marina, l’approccio al complesso del ganuloma eosinofilico (del quale la vostra micia manifesta un sintomo) è il seguente: trattamento antiparassitario (e vedere cosa succede), trattamento antibatterico (e nuova attesa), dieta ipoallergenica per 6-8 settimane (e nuova attesa). Vi rimando per quest’ultima alla lettura del seguente articolo:
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/
intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Se la vostra micia ha iniziato a manifestare i sintomi all’età di pochi mesi la prognosi è abbastanza favorevole perché spesso i casi di granuloma eosinofilico giovanile si risolvono più o meno spontaneamente dopo l’anno di età. Alcuni chiamano queste forme giovanili “familiari”.
Il vostro veterinario ha peccato certamente in spiegazioni e pronostici (altrimenti non avreste tutti questi dubbi) ma non ha fatto nulla che non doveva, né ha omesso di fare qualcosa che invece si sarebbe dovuto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gent.ma Dott.ssa  Bevere 
Tutta la famiglia è qui a chiederLe "aiuto" per la gattina "Picchia" di 19 anni ammalata di insufficienza renale.
In questi ultimi tempi, notando in lei un eccessivo dimagramento, il continuo bisogno di bere e di urinare, il pelo opaco ed imbruttito, difficoltà nel mangiare,l' abbiamo portata dal veterinario il quale trovava nella sua bocca numerose ulcere e ci diagnosticava appunto "insufficienza renale". Questo avveniva il 14/2 . Fatte le analisi di cui indichiamo i valori più  importanti:
HCT  22.2
WBC  19.23
bilirubina Tot (mg/dl)  0,47
UREA  (mg/dl)  382
CREA     "        4,27
Fosforo   "        16,90
il medico iniziava una cura di una flebo giornaliera sottocutanea "Mieffe Medital" 60ml + antibiotico+vitamine.
Il 22/2 il veterinario ripeteva le analisi i cui valori sottoelencati evidenziavano un peggioramento:
HCT  17.0
WBC  18.25
bilirubina 0,49
UREA  754
CREA 4,95
fosforo 18,60
A questo punto il medico ci diceva che con quei valori probabilmente soltanto un 5% dei reni stava funzionando e ci consigliava: o sopprimere la gattina oppure curarla ancora e per sempre fino alla "fine" con i seguenti farmaci:
Eprex 2000 fiale - 0,2  cc sottocute (3 volte alla settimana)
Amplital fiale - 0,4 cc sottocute tutti i giorni
Epargrisovit pediatrico -
1 fiala al giorno
Ringer lattato - 180/200 cc nelle 24 ore divise in più flebo
con la speranza che se la gattina riprendeva a mangiare e le analisi miglioravano un po' si poteva scendere a 2 flebo al giorno (ora ne fa 4). Abbiamo iniziato la cura (in casa), la nostra micina si è molto indebolita, vorrebbe mangiare, ma la vicinanza del cibo le dà la nausea e quindi conati di vomito. Abbiamo letto i preziosi consigli che Lei dà agli altri e ci siamo recati di nuovo dal veterinario chiedendo qualche medicinale per togliere alla gattina questo fastidio e questi ci ha prescritto queste medicine:
Plasil fiale - 0,2 cc la mattina e la sera nella flebo
Ranidil 50 mg/5ml - 0,2 cc la mattina e la sera nella flebo
Comunque la gattina continua a non mangiare ed è molto giù, abbiamo comprato tutti i cibi che Lei ha consigliato, per ora li rifiuta, ma noi speriamo che la situazione da un momento all'altro si sblocchi.
Una nota che riteniamo sia molto importante riguarda l'EPREX. Sono due volte che somministriamo alla gattina "EPREX", la prima volta dopo circa sei ore,  ha avuto come un collasso e poi ha vomitato, ieri,fatta la seconda puntura, dopo circa 7-8 ore è stata di nuovo male, dopo avere urinato ha avuto come un collasso con difficoltà respiratorie (momento veramente brutto) poi pian piano si è ripresa ma è rimasta molto debole e rifiuta il cibo, è da imputarsi all'EPREX?. Abbiamo comunque proseguito la terapia flebo iniettando le vitamine prescritte ed eliminando per ora l'antibiotico Amplital..
Una nota: la gattina da quando sta male, come riprende le forze cerca  disperatamente di mangiare ma riesce a prendere soltanto minime quantità di carne cruda, manzo e pollame in quanto subito insorgono forti nausee che le impediscono di cibarsi..
Siamo veramente avviliti, La preghiamo di aiutarci perchè a questo punto non sappiamo più cosa fare. La ringraziamo con tutto il cuore per i consigli che potrà darci.
Paola P.

28/02/2008

 

Cara Paola, purtroppo non posso aiutarvi, come non può aiutarvi nemmeno il vostro veterinario, per lo meno non nel modo in cui chiedete di essere aiutati.
La creatinina non è altissima, ma del resto la gatta è davvero anziana (e quindi la crea può anche rimanere relativamente bassa). Il fosforo e l’urea invece sono elevatissimi e questo è compatibile con la diagnosi emessa dal veterinario, nonché con la prognosi infausta. Non ho modo di aiutarvi.
Potete voi però dare una mano a questa gattina, anzianissima, ultracentenaria diremmo, se fosse una persona. Potete aiutarla a non sopportare inutili pesi, a non essere sottoposta a quattro punture al giorno che non danno alcun miglioramento e che anzi sembrano aver abbassato ulteriormente la qualità di vita dell’animale, a non sopportare più la nausea tremenda, la sete spaventosa, l’anemia, il dolore orale, la disidratazione. Fate il punto della situazione con il vostro veterinario: eliminate i supporti non necessari, limitatevi alla fluidoterapia, interrompete le medicine che stanno dando più effetti avversi che benefici. E poi fate una valutazione serena su quanto il vostro gatto sta bene (vi guarda, vi cerca, è interessato alle vecchie abitudini?) e su quanto sta male (se ne sta per i fatti suoi? rimane inebetito davanti alla ciotola dell’acqua? continua a perdere peso?). Chiedete al vostro veterinario di aiutarvi a capire, grazie ai segni oggettivi, quale sia l’effettiva sofferenza dell’animale. In base al bilancio che ne verrà fuori, cercate di prendere davvero le decisioni migliori per la gatta, per non rischiare di accanirvi con terapie che prolungano la malattia senza dare alcun tipo di sollievo.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottoressa,
ho fatto sterilizzare una micetta thai di un anno ieri, alle 16,00. Sembrava tutto a posto. Alle 22,00 il suo vestitino era tutto insanguinato. Una corsa affannata dal veterinario, un nuovo intervento. Non si è capito da dove sia arrivato tutto quel sangue, forse la rottura di qualche vaso, i punti erano a posto, ma sono stati rifatti, per sicurezza. Era gelata e per ore interminabili l'ho scaldata con il phon, con la bottiglia dell'acqua calda e con tanto amore. Ha superato la notte e al mattino ha addiritura tentato di mangiare. Ho pensato che finalmente il peggio era passato, ma poi il musetto le  è caduto dentro la ciotola, come se avesse perso i sensi, poi ha cominciato a ferirsi ripetutamente la bocca, con le zampine, a scatti, e a miagolare disperatamente. Mi sono spaventata e l'ho riportata dal veterinario che le ha fatto un'iniezione di antibiotico, vitamine e disintossicante. Adesso un po' dorme,   spaventosamente immobile, poi si sveglia di scatto, corre, sbatte contro le porte, scappa via. Poi di colpo si riaddormenta e ritorna l'immobilità.  Il veterinario ha detto che questo non gli piace, ma che non sa da cosa possa dipendere. Ha fatto due anestesie e ha perso molto sangue. Ho paura. So che Lei non mi potrà rispondere per tempo e spero che quando lo farà, la mia micetta sarà salva. Ho chiesto al veterinario se si può farle un'ecografia, ma mi ha risposto che dall'ecografia comunque non si vedrebbe niente. E' folle questa mia domanda, dettata da paura, disperazione e speranza:se dovesse sopravvivere, e lo dico piangendo, quali esami posso farle per essere sicura che tutto sia passato?  
Francesca F.

29/02/2008
 

Cara Francesca, è una cosa tremenda quella che è accaduta alla sua gattina. Mi dispiace molto perché incidenti di questo tipo non dovrebbero succedere e grazie al cielo non accadono praticamente mai. Comunque sono sicura che ora è tutto passato. La reazione descritta dopo la revisione chirurgica, cioè dopo il secondo intervento, deriva con ogni probabilità da un eccesso di anestetico iniettabile (tipo ketamina)Forse non è stata usata un’anestesia gassosa. Molto brutto, tutto quanto, dall’inizio alla fine della mail e forse anche evitabile.
Non faccia fare alcun accertamento, non è necessario. Una volta superato, un incidente del genere non lascia strascichi.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
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