Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
ventinovesima pagina
cara dottoressa
ho una domanda da farle..........15 giorni fa ho preso un gattino di circa 5 mesi dall'ente protezione animali della mia città cesena (fc).
dopo due giorni che era con me gli e' scoppiato un forte raffreddore con gli occhi che gli lacrimano ..... e dopo 5-6 giorni ha smesso di mangiare e lo sto' alimentando con omogenizzati....il mio veterinario per i primi 3 giorni gli ha fatto 1 puntura 1giorno si e 1 no e non so che cosa era poi siccome il raffreddore persisteva e anche la febbre e' passato con l'antibiotico rocsan.......1 al giorno dopo 5 giorni i sintomi non sono migliorati sabato 28-12-07 gli ha fatto una puntura di 1 antibiotico che dura 1 settimana non so' come si chiamo........e sempre da sabato il gattino a dato segni di poca stabilità quando cammina..........volevo ricordare che ancora oggi il gattino non mangia da solo e gli do sempre gli omogeneizzati e il veterinario gli fa 2 flebo al giorno in vena.......le cosa mi può dire ? vi sono delle speranze che il gattino si rimetta?
romina cesena
01/01/2008 |
Gentile Romina, purtroppo non è una bella storia quella che mi racconta. Penso che il collega dovrebbe valutare la possibilità che si tratti di peritonite infettiva, poiché verso questa diagnosi convergono più dati: il barcollamento, la provenienza da gattile, l’età, l’ipertermia che non risponde a vari antibiotici compresa la doxiciclina (Ronaxan, giusto? Perché “rocsan” non esiste). Speriamo che non sia peritonite infettiva, ma io cercherei prima di tutto di escludere questa malattia.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile D.ssa Bevere, Le scrivo perché sono un po’ preoccupata per Mila, il mio dalmata di quasi 11 anni. Premetto che è sempre stato, ed è tutt’ora, un cane molto vispo e vivace che ama correre e saltare da quando era cucciolo. Ultimamente, da circa un mese, abbiamo cambiato casa. Ci siamo trasferiti in una villetta su tre piani a Morlupo (provincia di Roma). Mila ha l’abitudine di salire molto spesso le scale per seguire chi, della famiglia, si sposta da una stanza all’altra. Ho notato da qualche giorno una gobbetta all’altezza della schiena che mi ha fatto allarmare. Per quanto riguarda il modo di camminare non ho notato niente di anormale ma volevo sapere da Lei se pensa sia necessario portarla a far vedere. Grazie per l’attenzione, Marialuisa M. 02/01/2008 |
Sì certo, penso che non sarebbe male. Di solito quando un proprietario mi parla di gobbette sulla schiena è perché il cane ha perso un po’ di peso. Comunque vista l’età Mila si merita certamente un controllo.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. dott.ssa,
Le scrivo perchè davvero non so più cosa fare. Circa due mesi fa ho trovato un pastore tedesco (credo che abbia intorno ai 3 anni d'età) e mi sono subito resa conto che aveva qualcosa di strano agli occhi. L'ho dunque fatto visitare dal veterinario e poi dall'oculista e mi hanno confermato che è affetto da cheratite cronica, per cui vede pochissimo, anche se con tanta pazienza si può cercare di migliorare la situazione. Proprio per questo abbiamo deciso di tenerlo, per la paura che in strada potesse succedergli qualcosa. Da una settimana, però, ha iniziato ad avere un altro problema: ha vomitato un paio di volte a stomaco vuoto e perde sangue dal pene. Il veterinario, che durante le feste non poteva fargli l'ecografia, mi ha detto di dargli Baytril da 150 mg per una settimana e che potrebbe trattarsi di un'infezione alle vie urinarie o alla prostata. Preciso che il cane sta bene, mangia e gioca come prima. Qual è il suo parere?
La ringrazio fin d'ora
Rita
02/01/2008 |
Gentile Rita la causa principale di scolo prepuziale (ematico o urinoso) è la malattia prostatica cistica. Il cane probabilmente è un po’ più vecchio dei tre anni dichiarati. Comunque non si preoccupi, si tratta di una malattia che se curata adeguatamente ha una prognosi ottima.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gent.ma Dott.ssa, ho un gatto persiano di 1 anno e vorrei chiederLe un consiglio per quanto riguarda l'alimentazione. Attualmente sta mangiando crocchette Royal Canin Persian 30 ma mi sono accorta che tra gli ingredienti compaiono anche additivi chimici soprattutto quelli che mi preoccupano maggiormente sono gli antiossidanti (gallato di propile e BHA). Non ci sono infatti garanzie sulla loro sicurezza soprattutto a lungo termine ed anche se sono conservanti ammessi resta comunque il fatto che un gatto li ingerisce quotidianamente per tutta la sua vita. Cosa ne pensa?può consigliarmi un'alimentazione migliore?oppure secondo Lei va bene così in quanto il gatto non corre rischi? C'è da aggiungere poi che oltre ai conservanti altri ingredienti possono essere di discutibile qualità (farine animali, farina di glutine, sottoprodotti vari.....). Come dobbiamo fare per garantire ai nostri amici animali una sicurezza alimentare se non totale almeno accettabile? Grazie e cari saluti. Annalisa 02/01/2008 |
Gentile Annalisa, esistono delle aziende che hanno pensato a lei, producendo mangimi per quanto possibile “puliti” (Forza 10, Nature Best Hill’s, Almo Nature, ad esempio). Ma i conservanti ci vogliono accipicchia. Altrimenti vuol dire che ad un po’ di succo di limone (E 330), ad esempio, dovremmo preferire le muffe e il botulino. E comunque più si semplifica il prodotto (penso ad esempio alle scatolette di Almo pollo e riso), più si sbilancia la razione. In ogni caso si deve poi ricorrere a dei mangimi con le corrette integrazioni vitaminiche, se non si vuol far ammalare il gatto. E poi non si faccia impressionare troppo: E 311 ed E 320 (gallato di propile e BHA) sono ammessi dalla CE nell’alimentazione umana e li assume anche lei. Si trovano ad esempio in molti prodotti che contengono olii: torte industriali, snack dolci e salati, cereali per la colazione, gomme da masticare. I conservanti ci vogliono: è più tossico un prodotto irrancidito che uno protetto dalla giusta misura di antiossidante. E’ vero che rarissimamente (se consideriamo tutte le sostanze con le quali veniamo in contatto, dal nylon alla cocciniglia) si scopre che una sostanza che si è sempre considerata innocua in realtà fa male, ma si ricordi che in questo campo le bufale allarmistiche fanno sempre molta più presa della piatta verità! Si faccia un giro su |
Buongiorno Dott.ssa e buon anno nuovo. 02/01/2008 |
Gentile Stefania, dalla descrizione potrebbe anche trattarsi di una lussazione ricorrente di rotula, ma è strano che abbia iniziato a manifestare i primi sintomi così avanti con gli anni. E’ solo un’idea però, perché per chiarire ci vuole assolutamente una visita ortopedica.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gentile Dott.ssa Bevere,
sono sempre la proprietaria del setter Gordon Arturo e volevo sottoporre alla Sua cortese attenzione le analisi che abbiamo fatto al mio cucciolo ( 6 mesi) e che secondo il mio veterinario non rivelano nulla di preoccupante.
Conoscendo alcune patologie correlate ad alcuni valori che Arturo ha alterati ,volevo un ulteriore riscontro per essere piu' tranquilla ,considerando il fatto che il cane continua ad avere produzione di muco, secrezione dello stesso dagli occhi , tosse nel momento in cui tira e stertore.
Aggiungo inoltre che non abbiamo effettuato il lavaggio broncoalveolare perche' su Brindisi non ci sono strutture idonee per farlo quindi dovrei cercare se necessario la struttura piu' vicina.
L'emogramma ha rivelato tutti i valori nella norma tranne RBC 5.19 Linfociti 4950 con un'annotazione di Echinociti ++ Ipocromia+ Policromasia+ Linfociti attivati++
Nel profilo biochimico l'unico valore alterato è risultato l' ALP 25.
L'elettroforesi di sieroproteine è nella norma.
E' mia intenzione sottoporre il cane ad una visita da un altro veterinario per avere comunque un'altra valutazione dei suoi sintomi,non per mancanza di fiducia nel mio,ma perchè mi sembra che in questo caso non stia riuscendo a trovare la giusta soluzione al problema e vorrei essere tranquillizzata su possibili patologie di origine neoplastica.
Volevo anche chiederLe se la fame smisurata che ha Arturo da sempre e il suo mangiare tutto ciò che si trovi davanti possano avere qualche relazione con i suoi disturbi.
La ringrazio ,ancora una volta,per la Sua attenzione e le porgo i miei migliori auguri per un felice 2008
Marilena
02/01/2008 |
Cara Marilena, mi sembra che Arturo possa avere una lieve anemia (RBC 5,19), ferropriva (ipocromia), rigenerativa (policromasia), ossia una perdita cronica di sangue da qualche parte. Io farei un esame delle feci per flottazione, e poi, anche quella cosa lì, di cui mi parla all’inizio della terzultima frase. Ma smetta di pensare che il suo giovane cane abbia un tumore. Ricambio gli auguri. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa vorrei sapere che cosa e' una lesione nodulare ipoecoica riscontrata in una lieve splenomegalia della milza della mia cagnolina alla quale hanno anche effettuato un esame citologico con riscontro negativo. In attesa di una sua risposta le porgo i miei più cordiali saluti. Marinella S.
02/01/2008 |
Gentile Marinella, detta così, senza sapere altro, potrebbe essere davvero di tutto: una lesione di natura vascolare, infiammatoria, iperplastica, oppure neoplastica. Inoltre l’esito dell’esame citologico che riporta non è molto chiaro, perché “negativo” fa pensare più ad una citologia ematica inconclusiva (quindi non significativa), che ad una diagnosi definitiva. Io credo che i colleghi che stanno seguendo il cane potrebbero rispondere alla sua domanda molto meglio di quanto possa fare io. Spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve Dott.ssa, 03/01/2008 |
Gentile Stefania, le ricordo che per sapere cosa abbia il suo cane va fatta una visita e quindi non ci sono molti motivi per appassionarsi troppo all’argomento “lussazione rotulea ricorrente”. Comunque, giusto per la sua curiosità: la lussazione ricorrente della rotula tende a determinare (soprattutto, ma non esclusivamente) una zoppia di tipo meccanico e non algico. Ossia, l’alterazione transitoria della deambulazione non è dovuta a dolore, ma all’interferenza della rotula lussata con la flesso-estensione del ginocchio. Faccia visitare il cane, poi se avrà delle domande riguardanti gli esiti di questa visita sarò ben lieta di risponderle.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gradirei sapere se la struttura ossea del pastore tedesco a pelo corto è diversa dal pastore a pelo lungo - e se esistono malattie diverse.
grazie andrea
03/01/2008 |
Gentile Andrea, la risposta è no ad entrambe le due domande.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
cara dott.ssa ,sono sempre romina da cesena grazie per la sua risposta cmq al momento la situazione è a questo punto ,il gattino ha iniziato a mangiare da solo ma però dorme sempre ha sempre un pò di febbre un occhio semi chiuso perchè dentro ha delle piaghine in più se non lo metto nella lettiera a fare i suoi bisogni non ci va da solo non sò cosa fare cmq fare del bene prendendo un gatto al gattile significa una bella fregatura a questo punto meglio prenderlo da privati anche se si paga qualcosa
romina cesena
05/01/2008 |
Gentile Romina, come giustamente lei scrive, prendere un gattino da un gattile non significa prendere un gatto gratis, perché non si vuole pagare il lavoro di un negoziante o di un allevatore! La scelta non è tra non pagare un animale o pagarlo. La scelta che lei avrebbe dovuto fare, scegliendo il gattile, era quella di dare un’opportunità ad un animale sfortunato in partenza. Questa sfortuna in partenza può comportare spese mediche e a volte purtroppo anche un investimento emotivo che non va a buon fine, in quanto animali gravemente malati possono non guarire, nonostante le cure. Questo gatto, che ora chiama “fregatura” e che lei stessa ha scelto di adottare, adesso ha bisogno del suo aiuto. Anche se lei non ripeterà più questa esperienza, perché in fondo si è trattato di un equivoco, ora la può vivere positivamente, regalando a questo piccolino il calore e le cure che di certo non avrebbe avuto se lei non lo avesse scelto. Faccia in modo che da questa cosa, comunque vada a finire, ne venga qualcosa di buono. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima dottoressa, |
Gentile Pier Paolo, mi sembra che la diagnosi formulata non possa essere che sbagliata, in quanto la malattia ischemica tipicamente ha un andamento inizialmente acuto che tende poi a stabilizzarsi molto velocemente (in poche ore), a rimanere stabile per un tempo abbastanza lungo (da diversi giorni ad alcune settimane) e poi lentamente migliorare nell’arco delle successive settimane o mesi. |
cara dottoressa
ho un gattino di 5 mesi è da 15 giorni che ha un grossissimo raffreddore con febbre non mangia da solo gli occhi gli piangono il mio veterinario le ha provate tutte ma niente da fare non so più cosa pensare le cosa mi può suggerire a una domanda quando va nella lettiera si mangia i sassolini come mai ??
Cristina Cesena
07/01/2008
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Gentile Cristina, una semplice rinite (raffreddore) può essere causa di lacrimazione, attenuazione dell’olfatto e conseguente anoressia, ma mai di febbre. Quindi il gatto ha qualche altra cosa che non va, a parte la rinite. Il “provate tutte” non mi dice niente: quali esami sono stati fatti? Quali terapie? Da dove proviene l’animale? Non so come aiutarla con delle informazioni così vaghe. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma dottoressa Bevere, intanto grazie per i suoi preziosi consigli. Le rubo ancora un po' del suo tempo per chiederLe: e' corretto che il veterinario (cambiato) in data 27.12 abbia eseguito per controllo un esame ematochimico piu urine a Tigre (il gatto rimastomi peso 6.30 vaccinazione annuale effettuata 28.11.07 con Felocell CVR) da ripetersi il 17 gennaio p.v. ?
Io sono disposta a tutto pur di sapere che il mio Tigre sta bene ma non vorrei far soffrire ulteriormente il gatto con questi altri ripetuti esami Ha accennato addirittura a una PCR ? Tigre sta bene a parte una rinotracheite che curiamo da sempre e una grande tristezza per la mancanza prima di Billy in settembre e po di Birba.
La ringrazio e mi scuso per la mia confusione nella lettera. Un caro saluto e grazie ancora!
Domenica
09/01/2008
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Gentile Domenica, non conosco i motivi dell’esame emocromocitometrico e nemmeno i motivi per i quali questo esame dovrà essere ripetuto, quindi non posso rispondere alla prima domanda. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.ssa, ho un gatto maschio di circa due anni. Mia sorella toccandolo si è acccorta che sulla gola aveva una specie di "pomo d'adamo". In questo periodo girovaga, e quando è tornato a casa ho notato sulla gola un buco. Si si, proprio un buco tondo dal quale esce un pò di liquido se schiaccio (tipo plasma). Intono a questo buco, su una piccola area del collo ha perso completamente il pelo. Secondo lei è stato quella specie di pomo d'adamo che è scoppiato a creare il buco, o si tratta di qualcos'altro? Disinfetto e lascio che si rimargini o mi muovo in un altro modo? Preciso che il gatto respira bene, mangia e mi sembra che non abbia nessun problema. La ringrazio tantissimo per la sua gentile risposta. Cordiali saluti, Silvia 09/01/2008 |
Gentile Silvia, non lo sapeva di avere un gatto da combattimento? Il girovago ha litigato con un suo simile, che lo ha morso sul collo, configgendo nel sottocute qualche centinaio di batteri. Lì si è sviluppata un’infezione localizzata, che è divenuta un ascesso, il quale dopo qualche giorno si è aperto. Il suo gatto è uno tosto, ma conviene lo stesso portarlo dal veterinario. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa Bevere, le scrivo da Catania; al mio cane di 9 anni, meticcio, circa 4 anni fa è stata riscontrata l'erlichia. Dopo numerose cure, ha avuto una ripresa quasi totale, anche se ogni tanto per tutto questo tempo non ha appoggiato, ad esempio quando mangiava una zampa posteriore. In questi giorni invece il problema si è esteso ad entrambe le zampe, fa fatica ad alzarsi, si trascina e quando lo porto a passeggio zoppica (nonostante ciò, ha appetito ed è vivace). Quale può essere la causa? Quali accertamenti mi consiglia? In questi giorni gli ho somministrato un antidolorifico ma senza risultati. In attesa che il veterinario mi risponda, la prego, mi dia un consiglio, non sopporto vederlo soffrire. Distinti saluti Rosalba 11/01/2008 |
Gentile Rosalba, gli elementi della sua mail sono troppo vaghi perché io le possa dare una risposta precisa: si può trattare sia di un problema neurologico (visto che usa la parola “trascina”), sia di una patologia ortopedica. Ci vuole una vista e dall’esito di questa dipende la scelta di eventuali ulteriori accertamenti. L’ehrlichiosi si comporta in un altro modo, quindi non dovrebbe esserci correlazione. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. dott.sa Bevere, sono veramente stremata. Nessun veterinario della mia zona riesce a capire cos'ha TOM il mio cane e l'hanno visto in cinque. - gli esami fisici che sono stati fatti sono ecoaddome ecocardio e comunque ecografie di ogni tipo. Esami del sangue, urine, lastre, tiroide ecc. Non ho fatto tac o risonanza... - non si sa l'età del cane: è stato preso al canile nel 2001 taglia piccola e aveva la filaria è stato curato ed è guarito. quando è entrato a far parte della famiglia avevo una cagnolina presa al canile nel 2000 che è morta a settembre per tumore fulminante (così mi hanno detto). - tom fino a metà Novembre era un cane bradicardico. Poco tempo dopo il cuore aveva aumentato i battiti, cioè erano come in un cane normale ma visto il cambiamento repentino abbiamo fatto un'ecografia dove si è riscontrato che la valvola mitralica non chiude bene e c'è un ritorno del flusso di sangue, comunque non particolarmente grave o allarmante. - si decide di somministrare in fortekor i pastiglia da 250 per 7,8 kg di peso. - fino al 18 di Dicembre tutto bene, comincio comunque ad accorgermi di qualche cambiamento: il cane era sempre più depresso. - facciamo TUTTI gli esami possibili ed è tutto a posto solo un pò di anemia - specifico che li avrei comunque fatti perchè il cane avrebbe dovuto sottoporsi ad un operazione in anestesia totale per togliere gran parte dei denti marci e infetti. - da questo comincio l'antibiotico che migliora notevolmente le condizioni della bocca e quindi anche il dolore che pensavo fosse la causa del suo malessere. - passano i giorni e il cane peggiora: in casa non mi segue più, quando veniva con me anche in bagno. Quando usciamo cammina pianissimo a testa bassa non annusa NIENTE mentre prima faceva pipì in ad ogni angolo e se sentiva un qualsiasi odore tirava come un pazzo. Le feci sono diminuite e la pipì è unica e tanta appena esce. Mangia normalmente. In qualsiasi posizione lo metto ci sta anche più di mezz'ora e si addormenta in continuazione. Al mattino non si alza e per farlo uscire lo prendo in braccio perchè non si muove e non risponde al richiamo. - ora ho smesso il fortekor per vedere se è quello e spero tanto di sì. - oggi è più letargico del solito. Spero di essere stata chiara ed esauriente. Non mi aspetto nulla solo un parere. Le sarei grata se potesse darmelo. Cordiali saluti, Elisa M. 11/01/2008 |
Gentile Elisa, purtroppo sebbene la mail sia chiara, non è affatto esauriente, e quindi devo integrare la mia risposta con una serie di domande e di “se”. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, sono di nuovo Amy e le scrivo per avere ulteriori consigli per il gatto Renzo , affetto da grave insufficienza renale.Ho sospeso l'uso del fortekor, pratico a giorni alterni 150cc di soluzione fisiologica sottocute e somministro giornalmente omega pet. Sono successe diverse cose: il gatto sta manifestando una infiammazione ai denti, cosa della quale soffre ma di impossibile soluzione chirurgica per via dell'anestesia, alla quale sto cercando di rimediare con la somministrazione del sinulox 2ml al di, il dolore, forse, ha causato una inappetenza e mi ha portato a alimentarlo con 2 vasetti di omogeneizzato al pollo al giorno, ma ha ugualmente perso peso ,ora è circa3,8. Ieri ha avuto un serie di comportamenti strani: mi è sembrato che mangiasse i sassi della lettiera,e quando ho provato a dargli una scatoletta di mousse di pollo ha infilato il muso nel piatto e ha schiacciato la carne con la bocca semi aperta ma senza morderla, preciso che l'omogeneizzato lo mangia leccandolo ma con "quasi" piacere; ha avuto due episodi di incontinenza , il primo dopo la flebo ,il secondo dopo che mio figlio l'ha un po' sballonzolato . Durante il giorno dorme, ma visto anche le giornate.., però chiede sempre di fare la sua uscita giornaliera, accetta volentieri le coccole e fa le fusa,lo sguardo è attento.. però c'è un qualcosa di diverso rispetto a qualche tempo fa...Cosa devo fare? Devo rifare le analisi per vedere la creatinina ? Devo ricominciare col Fortekor ? Devo dargli degli integratori? Devo smettere o continuare le flebo o cambiare liquido?Come capisce dalla mia lettera sono ripiombata nel "panico", ma capisco che nessuno ha la sfera di cristallo..Ma mi potrebbe dare ancora dei consigli su come procedere. Grazie infinite.Amy.
11/01/2008 |
Gentile Amy, io controllerei la creatinina e verificherei con una visita lo stato generale di Renzo e l’assenza di algia addominale (per via del fatto che assume la lettiera). Faccia sapere. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, ho una gattina certosina di circa 6 mesi e mezzo (età presunta, visto che l'ho presa in adozione presso un gattile). Da piccolissima ha avuto una seria gastroenterite, per la quale è anche stata ricoverata; l'ha superata bene, e da allora non ha mai avuto problemi di salute. Ha un carattere dolcissimo ed è molto affettuosa con noi. E' sempre alla ricerca di carezze e coccole e ci sale in braccio non appena vede che siamo seduti. Oggi però è successo un piccolo incidente: La stavo prendendo per spazzolarla (è una operazione a cui si sottopone sempre volentieri) quando improvvisamente ha cominciato a dimenarsi; non ho nemmeno fatto in tempo ad avvicinarla a terra che si è letteralmente lanciata giù e nel farlo mi ha graffiato con violenza, provocandomi una brutta ferita. Era terrorizzata! Dopo aver disinfettato la ferita sono tornata da lei x cercare di tranquillizzarla, ma era ancora spaventatissima. Ho cercato di riprenderla ma le batteva ancora il cuore all'impazzata e anche stavolta si è subito lanciata giù. Continuava a guardare in aria e ad annusare, come se ci fosse fisicamente qualcosa che la inquietava, ma non c'era assolutamente nulla!! Quindi si è rifugiata in un'altra stanza, sotto un tavolo, e ora ha paura ad entrare nella stanza dove è successo l'incidente. Rimane sulla soglia e continua a guardare per terra sospettosa. Abbiamo deciso di lasciarla stare, quando le sarà passata tornerà da noi. Ma cosa può essere stato? Può essere che stia andando in calore? Sempre oggi, prima del sonnellino pomeridiano, correva forsennatamente da una camera all'altra e miagolava. La prossima settimana comunque avevo già fissato l'intervento di sterilizzazione. La ringrazio anticipatamente e attendo un suo parere, Susanna-Roma 12/01/2008 |
Gentile Susanna, si può essere trattato o di una reazione algica improvvisa (la gattina ha avvertito un dolore nel momento in cui lei la stava prendendo), oppure di un comportamento fobico (la gattina ha avvertito un’intensa paura nel momento in cui lei la stava prendendo). Non è detto che ci sia alcuna relazione tra quello che è successo e quello che lei stava facendo nell’intenzione di spazzolarla, tuttavia nella testa del gatto ora c’è una relazione tra queste situazioni: essere toccata o presa in braccio e stare in quella stanza. |
Gent.le dott.Bevere mi chiamo Giuseppe, le scrivo perchè ho un problema con la mia gattina che ha circa 6 anni,
Il mio veterinario dice che ha la stomatite infatti spesso non riesce a mangiare e lancia delle urla pazzesche, non si lecca, emana cattivo odore dal pelo ,non piu lucido. Sto cercando di curarla con Metronidazolo +Enrofloxacin
il problema è che l'unico modo per fargliela prendere è spruzzargliela in bocca dopo averla sciolta in acqua.
Risultato la micia schiuma e sbava subito dopo, volevo sapere se va bene questa cura, e se esiste una cura a base di iniezioni.
P.S. perchè ci sono in commercio farmaci come Stomorgil solo compresse, che i gatti non prendono nemmeno se li paghi, anziche sotto altra forma?
Grazie per la cortese attenzione
12/01/2008 |
Gentile Giuseppe, esistono farmaci antibiotici e antinfiammatori che possono essere comodamente somministrati per via sottocutanea in un gatto che ha grave dolore orale, ma non risolveranno il suo problema che nel breve termine. Deve invece trovare un collega che visitando il gatto valuti lo stato generale dell’animale, la possibilità di sottoporlo all’anestesia generale e quindi di procedere al trattamento di estrazione dei premolari e dei molari. Questo trattamento risolverà la malattia per sempre e il suo gatto tornerà ad essere allegro e con un bel pelo lucente. Non perda altro tempo! Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
buon giorno gent. ma dott.ssa.
Sono jessica, le ho scritto tempo fa in merito al mio pastore tedesco femmina di 4 anni...
è purtroppo affetta da cheratite uno è quasi completamente bianco, l'altro è abbastanza stabile, tutti i dì le metto una pomata OPTIMMUNE per contrastare l'infezione solo che stamane ho notato che nell'occhio peggior affetto ha come un rigonfiamento esterno rosso, si è gonfiato tutto intorno ed è rosso...
la mia veterinaria non risponde, io non so cosa fare, mi aiuti per favore..
Resto in attesa con ansia di una sua risposta grazie di cuore per la sua risposta in anticipo, cordiali saluti jessica
13/01/2008 |
Gentile Jessica, se si tratta di cheratite pannosa (la ciclosporina non serve a trattare le infezioni, ma al contrario a deprimere la risposta immunitaria), allora la lesione descritta non deve preoccuparla eccessivamente: si tratta di un tessuto vascolare che si sviluppa sopra la cornea, detto panno. Non è “pericoloso”, ma significa che la malattia non è controllata. La ciclosporina va somministrata ogni dodici ore, forse lei la somministra ogni ventiquattro? Altrimenti si può provare con il tacrolimus o con il cortisone. Deve contattare direttamente un collega per le prescrizioni. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve dottoressa, 13/01/2008
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Gentile Cristina, concordo sul fatto che conviene che i suoi gatti vengano vaccinati. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Non ha febbre 38 la linfoadenopatia non so cosa sia, ha una lieve anemia, l'emocromo è normale. l'antibiotico era il synulox 250 1/4 di compressa 2 volte al gg. i parametri biochimici effettuati non ho capito bene a cosa intende. Gli elettroliti sono normali. si è escluso che possa essere un Addison L'esame delle urine è normale per quanto riguarda il dolore è successo che ven sera respirava molto lentamente e ho contato i battiti erano 50/min l'ho portato in clinica. Il dottore palpando la pancia ha poi riscontrato un forte dolore alla prostata - il cane ha cercato di morderlo(???) e poi ha "pianto" molto continuando la palpazione. E' stata fatta un eco (pur avendola fatta pochi gg fa) ed è risultata lievemente ingrossata. Ingrossamento assolutamente contenuto tenendo conto dell' anzianità del cane. Alle 21 della stessa sera ha mangiato poi vomitato. Si è somministrato con iniezione: antibiotico baytrl 50, antinfiammatorio e gastroprotettore. Notte tranquilla LA mattina palpandolo aveva meno dolore in più si è addormentata sul tavolo veterinario!!!assurdo l'esame neurologico è normale ed è stato ripetuto più volte. Per quanto riguarda altri esami si pensava alla risonanza ma sono moto trattenuta a causa dell'anestesia totale e anche perchè se avesse una patologia di tipo tumorale non potrei fare nulla. ora la decisione presa come ultima possibilità per vedere se riesce a proseguire una vita e dignitosa e non da vegetale è di somministrare cortisone in piccole dosi anche se pericoloso per il cuore. ovviamente se non vediamo miglioramenti si sospende. Fino ad ora è sembrato lievemente più vigile. Veramente gentile per la celere risposta, attendo un suo cortese parere, saluti Elisa M. 13/01/2008 |
Gentile Elisa, la linfoadenopatia si riferisce all’interessamento dei linfonodi nella malattia, mentre “non so quali parametri siano stati effettuati” significa che non so quali esami siano stati fatti (creatinina? Urea? Glicemia? Calcio? Potassio? Ecc.) e se lei scrive “tutto a posto” per me non vuol dire assolutamente niente: “tutto” cosa?Tornando alla mia precedente risposta, visto che ora scopro, ahimè, che gli elettroliti sono normali e che l’Addison era già stato preso in considerazione, direi che lo possiamo cancellare dalla lista anche se bradicardia, letargia e sospetto dolore addominale sono sintomi proprio suggestivi. Comunque, se l’Addison è stato “cercato” bene, difficilmente può essere sfuggito ai colleghi. |
ciao mi chiamo pino ho un cane di 14 anni maschio castrato che da un po' di tempo ha delle perdite di urina. vorrei sapere se il medicinale INCURIN è adatto a lui o se lei ha qualcosa di diverso da suggerirmi! la ringrazio anticipatamente!
13/01/2008 |
Gentile Pino, se non funziona, suggerirei di provare con la fenilpropanolamina (Propalin), naturalmente solo dopo aver sentito il parere del suo veterinario. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Possiedo una gatta di 7 anni, che è affetta da dermatite eosinofilica, come cura prescritta somministro Atoplus a giorni alterni. é l'unica soluzione che ho finora, visto che devo dare la pastiglia a vita, volevo sapere se ci sono cure alternative, o se ci sono farmaci che possono avere lo stesso effetto magari con un costo meno alto.
Cordiali saluti Fulvio P.
13/01/2008
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Gentile Fulvio, forse intende dire dermatite atopica? Se è questa la diagnosi, di solito si arriva ad allungare ulteriormente i tempi tra una somministrazione e l’altra, fino a somministrare la ciclosporina anche solo due volte alla settimana, ad un dosaggio molto basso. Aiutano a diminuire il dosaggio della ciclosporina gli acidi grassi, i corticosteroidi, il controllo di tutti i fattori che possono associarsi all’atopia e aggravare la dermatite atopica (malattie parassitarie, altre allergie e l’intolleranza alimentare), la pulizia del mantello e il controllo ambientale per abbattere polveri e acari. La ciclosporina, ossia il principio attivo dell’Atoplus costa un po’ meno nella versione “umana”, ma l’investimento iniziale è molto alto. Le consiglio di fare il punto della situazione con il suo veterinario. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
L'8 gennaio u.s. è morto il mio gatto e con lui una parte di me. Sono un uomo di 42 anni che anche ora, mentre scrive, deve trattenere l'emozione. "LOS" - il mio gatto, mi ha catturato il 27.07.2002,era piccolo quanto un pugno, forse di due settimane di vita. Un trovatello senza razza, e all'inizio anche abbastanza """bruttino"""". Scrivo questa mail forse per disperazione, perchè non riesco a trovare un senso logico a quello che è accaduto, sembra di aver vissuto un incubo. La mattina dell' 8 gennaio u.s. alle tre, come tutte le altre mattine degli ultimi 5 anni e passa, los mi sveglia perchè è l'ora della passeggiata fuori, tra garage e terreni circostanti, nonchè per i bisognini all'aperto. Apparentemente tutto OK. Verso le 07,00 di solito Los si faceva trovare fuori una portafinestra, pronto ad entrare in casa, per rifocillarsi e piazzarsi sul letto (al posto mio), a fianco di mia moglie. Quella mattina non c'era. L'ho trovato in garage, su un ripiano, con le pupille molto dilatate e una specie di affanno. Quando l'ho preso in braccio per portarlo in casa, si è lamentato, tanto che preoccupato l'ho adagiato per terra, per il timore che avesse qualche ferita. E' rimasto per terra, su un fianco, con una zampa posteriore in posizione anomala. Sintetizzando gli eventi, alle 10 ero dal veterinario, il quale ha subito detto che la condizione del gatto era GRAVE. A Los è stata somministrata per iniezione, sia cortisone che un antibiotico ad ampio spettro, mentre una visita preliminare scongiurava la presenza di fratture. Il Vet procede a sottoporre il gatto a radiografia, dalla quale si evince una dilatazione anomala dello stomaco. Contemporaneamente viene auscultato, ha una temperatura di 35.02 gradi, grave difficoltà respiratoria, ed inizia una produzione di saliva /bava dalla bocca. Il vet spiega che è vitale cercare di sgonfiare lo stomaco e tenta di inserire un sondino (in effetti un tubicino di plastica). Il tentativo fallisce perchè il tubicino non raggiunge l'obbiettivo, e rapidamente ci dice che l'unica ed ultima speranza è la camera operatoria. Evito di descrivere lo stato emozionale mio e di mia moglie, quando vediamo prendere il gatto quasi immobile e portarlo in sala operatoria. Dopo poco più di un'ora, il veterinario chi comunicava il decesso del gatto, riferendo , tra l'altro: ..... in 25 anni di attività veterinaria non aveva mai visto uno stomaco così traumatizzato ...; i polmoni del gatto erano pieni di liquido/saliva, non c'era stata la torsione dello stomaco. Dopo tutto quello che Vi ho descritto, gradirei conoscere, anche come solo dato statistico (se mai ciò potrà darmi un senso di riappacificazione con me stesso: 1) cosa può aver causato il gonfiore abnorme dello stomaco; 2) l'intervento prestato si ritiene consono per lo stato in cui versava il gatto (radio, temperatura, difficoltà resp.). Preciso che LOS era un gatto bianco, di quelli randagi senza razza particolare, castrato, in/aut door, con una eccezionale vivacità e una vitalità. Il suo libretto sanitario, le cure e le attenzioni che ponevamo in lui erano degne del gatto più prezioso del mondo, perchè per me e mia moglie era proprio cosi. Grazie per quello che fate per gli animali. Vincenzo e Teresa 14/01/2008 |
Cari Vincenzo e Teresa, mi dispiace molto per il vostro giovane gatto e provo a rispondervi. Per quanto riguarda la prima domanda, la causa più comune di aerofagia nel gatto è la dispnea. Ossia: quando è presente una difficoltà respiratoria grave, l’inspirazione avviene forzatamente, utilizzando una muscolatura, diciamo, di emergenza. Questo maggior sforzo inspiratorio causa una grande caduta della pressione intratoracica, la quale finisce per dilatare un po’ l’esofago, normalmente chiuso come il dito di un guanto di gomma. Ogni volta che l’esofago viene dilatato, si riempie un po’ di aria che presto passa nello stomaco dove rimane “intrappolata”. Di conseguenza ad ogni atto inspiratorio passa nell’esofago, e poi allo stomaco, un discreto volume di aria, la quale molto rapidamente dilata lo stomaco. In sintesi: quando un gatto ha lo stomaco dilatato, il problema primario è sempre a livello respiratorio, mentre la dilatazione gastrica è solo un sintomo secondario, una conseguenza. E infatti lei scrive di una specie di affanno e poi di grave difficoltà respiratoria e, ancora, è stato rinvenuto del materiale liquido e schiumoso all’interno dei bronchi. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve, ho un gatto che compirà 2 anni il 26 marzo prossimo,al quale è stato diagnosticato il nanismo ipofisario. E' piccolino e non proporzionato (testa grossa,zampette corte),pesa 3,200 kg,ha difficoltà a lavarsi perchè non ha stabilità, e mi fu detto dai miei veterinari di fiducia che non c'era soluzione per questa sua patologia e che non sarebbe vissuto molto a lungo..forse 4 o 5 anni. A maggio,in conseguenza ad una lacerazione del diaframma,il fegato e l'intestino si sono spostati nella cassa toracica causando grossi problemi alla respirazione ed al cuoricino. E' stato stabilizzato e subito dopo operato...con molte riserve e preoccupazione che non ce la facesse, ma il mio piccolo ce l'ha fatta e si è ripreso alla grande. Adesso un altro problema. Un mesetto e mezzo fa mi sono accorta che non deambulava bene con le zampette dietro..lo riporto dal veterinario e dopo delle lastre mi comunicano che non ha neanche un osso calcificato e che non c'è soluzione ne' cura,quindi mi devo rassegnare a vederlo soffrire e fermarsi..fino alla morte. Io invece non voglio affatto rassegnarmi e sto cercando informazioni su tali patologie ed eventuali terapie. Grazie per l'attenzione e spero che possiate darmi una speranza per il mio micio. Chiara 14/01/2008 |
Gentile Chiara, forse si potrebbe sondare l’eventualità che il gatto sia anche ipotiroideo e che quindi si possa avvantaggiare della somministrazione di levotiroxina. La terapia specifica per l’iposomatotropismo che è già stato diagnosticato è di tipo sostitutivo, con il GH, ma a parte le difficoltà di reperimento dell’ormone, la prognosi purtroppo rimane in genere non buona, per lo meno sul medio-lungo termine, nonostante le terapie. Tuttavia, poiché di questa malattia si sa ben poco, è anche ragionevole continuare ad essere cautamente speranzosi e un po’ combattivi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa, questa e' la prima volta che provo a scrivere del mio cucciolo,si chiama Rollo,lui e' un bassottino di piccola taglia,pesa circa 4kg,ha appena compiuto 2anni; lui e' stato un meraviglioso regalodel mio fidanzato,purtroppo fin dai primi mesi era magrissimo,i veterinari non riuscivano a dirmi perche' fosse cosi' magro e continuavano ad esaminare le sue feci,tra l'altro il suo manto era davvero strano,crespo e sulle orecchie il pelo si staccava,insomma non stava molto bene!Poi finalmente ,colei che e' ancora la sua dottoressa,dopo aver fatto delle analisi,una ecografia e una visita dermatologica disse che Rollo aveva l'insufficienza pancreatica,cosi' ha cominciato a prendere il Tryplase insieme alla sua pappa e ha fatto anche una cura per il suo manto;nei mesi successivi sembrava essersi trasformato,e' ingrassato ed il suoi pelo era bellissimo!Oggi Rollo e' dimagrito ha tantissima fame nonostante mangi circa 300g di croccantini i/d al giorno con due pillole di tryplase ed e' anche un po' stempiato proprio come prima, pensavamo potesse essere la lesmaniosi ma fortunatamente l'esame e' stato negativo,non so' che fare sono preoccupata... Spero tanto di trovare presto una sua risposta! A presto.. Nel M. 14/01/2008 |
Gentile Nel, tralascio l’alopecia perché dalla sua scarna descrizione, per la sua sede, per la razza del cane e per la sua età potrebbe non avere relazione alcuna con il problema principale, ossia che il cane sta subendo un dimagrimento nonostante l’apporto alimentare sia più che adeguato e nonostante la terapia enzimatica sostitutiva per l’insufficienza pancreativa esocrina abbia finora funzionato bene. Secondo me, date queste premesse, andrebbero escluse prima di tutto alcune malattie che, oltre all’insufficienza pancreatica esocrina, sarebbero in grado di determinare almeno in via teorica questi sintomi (dimagrimento + polifagia): in particolare diabete mellito, ipertiroidismo e enteropatia (soprattutto SIBO e malattia infiammatoria intestinale). Se queste possibili patologie fossero escluse con una ragionevole certezza (attraverso esami del sangue e endoscopia), allora probabilmente si potrebbe pensare che la terapia sostitutiva enzimatica non sta più funzionando. In questo caso è riportata sia la possibilità di migliorare l’attività degli enzimi con la loro preincubazione nel cibo per mezz’ora (che immagino già facciate), sia la possibilità che il pancreas fresco di suino o l’estratto pancreatico polverizzato funzionino meglio rispetto ad altre formulazioni. Fate sapere! Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa,
Per caso, navigando ho trovato il suo sito, e l ho trovato molto interessante. Le faccio I miei complimenti.
Approfitto per farLe anch'io una domanda, mi sono nati 9 cuccioli di pastore tedesco nero, ora hanno circa 40 giorni. Sono riuscita già a darne via alcuni, però uno di questi gli hanno diagnosticato un problema all'esofago, praticamente mangia ma subito dopo vomita tutto. Il nuovo proprietario l ha portato in clinica veterinaria dicendogli che era meglio operarlo. Ora un altro cucciolo ha lo stesso problema, e volevo sapere se potevo evitare l operazione .
La ringrazio per l attenzione.
Monica 15/01/2008 |
Gentile Monica, il megaesofago non è sempre di interesse chirurgico. In particolare nella razza Pastore Tedesco è riportata una incidenza relativamente alta del megaesofago congenito idiopatico, il quale è determinato da un disturbo neuromuscolare innato che non è trattabile chirurgicamente. In cuccioli di quell’età l’unico tipo di megaesofago che potrebbe essere di interesse chirurgico, eventualmente, sarebbe quello secondario ad anomalia dell’anello vascolare. Bisogna verificare questa ipotesi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Dott.a Bevere, con orrore, ho appreso questa mattina dal veterinario che la mia gattina Sacro Birmano di poco più di tre anni, sterilizzata nel giugno 2007, potrebbe essere affetta da disautonomia felina. Presenta infatti le pupille perennemente dilatate che non reagiscono alla luce artificiale puntata direttamente negli occhi. Essendo Kim una Chocolate Points (il colore degli occhi spesso tende al viola scuro invece che blù intenso), non è statoa scoperta prima quest' anomalia. Ho controllato allora sul suo pedigree e - alla voce 'colore occhi' - risulta: blu. La gatta ha la base delle pupille azzurro intenso per qualche millimetro, il resto è marrone che controluce diventa rosso metallico. Quindi, piano piano la malattia.si è evoluta.
Ho comprato Kim da una proprietaria che l'ha molto trascurata, tanto da non accorgersi che la bestiola aveva enormi cisti ovariche (asportate durante sterilizzazione appena arrivata da me) che stavano ormai degenerando in tumore; era affetta da acari nelle orecchie quasi completamente 'estirpati' in mesi di cura continua, tracce secche agli angoli del nasino, tosse e starnuti, successivamente curati con Colbiocin e Remover con buon esito. In questi ultimi tempi, Kim ha avuto momenti di rifiuto del cibo che ho attribuito a suo coinvolgimento emotivo , essendo la micia sensibilissima al mio stato d'animo. Miagola più spesso di prima e vorrebbe sempre starmi vicino. Ho visto che la disautonomia è contagiosa: per i suoi simili o per gli umani?
Vorrei, per favore, un Suo parere a riguardo. C'è speranza di poterle salvare la vita o devo rassegnarmi a dover sopprimere la mia adorata dolcissima amica pelosa? Grazie per l'attenzione e buon lavoro. Alessandra B. - La Spezia
15/01/2008
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Gentile Alessandra, la sua gatta ha solo le pupille dilatate e iporeagenti? Sinceramente, prima di pensare alla disautonomia felina e all’eutanasia, verificherei la presenza di un quadro clinico un po’ più suggestivo. La sindrome di Key-Gaskell comprende, oltre a questi due sintomi, anche prolasso della terza palpebra, ridotta produzione lacrimale, ridotta secrezione salivare, bradicardia, megaesofago, ritardato svuotamento gastrico, megacolon, vescica distesa nonostante vi sia scarsa resistenza allo svuotamento manuale, iporiflessia anale. Non è che per forza ci vuole la sintomatologia completa, ma la sola presenza di dilatazione pupillare e ariflessia pupillare non è sufficiente per emettere la diagnosi di Key-Gaskell. Comunque, poiché purtroppo il decorso è rapido, se si tratta di disautonomia gli altri sintomi compariranno nei prossimi giorni. |
Salve,
Le scrivo per il mio cucciolo BENITO (alano blu-6 mesi-maschio-44 Kg) che presenta papillomi che si stanno diffondendo su tutto il corpo.Quelli iniziali comparsi sull'orecchio si sono ulcerizzati e sanguinano....Il veterinario mi ha detto che non esiste una cura specifica,per il momento stiamo somministrando 20 punture di placentex integro(1v. al di') , placentex pomata direttamente sui papillomi 2 v. al di' e stormogyl 20 (2 compresse al di' per 8 giorni).
Sono trascorsi 15 giorni ma non c'è alcun miglioramento....anzi i papillomi si moltiplicano e si ingrandiscono.
Possibile che non c'è una cura per fermare la formazione dei papillomi?Esiste un farmaco per innalzare il sistema immunitario del cane?La prego mi aiuti...sono disperata!
Inoltre vorrei sapere se questo virus si trasmette geneticamente (Ho saputo che la sorella del cane inizia a presentare 2 piccoli rigonfiamenti sull'orecchio!).
Anticipatamente ringrazio per la Sua cortesia.
Distinti saluti
Adele S.
15/01/2008 |
Gentile Adele, la papillomatosi virale giovanile tende ad avere un decorso benigno e risoluzione spontanea nell’arco di un paio di mesi circa, sia quando colpisce solo il cavo orale (come spesso accade), sia quando si estende anche alla cute. Quindi in realtà di solito non sono necessarie terapie. Tuttavia qualcuno riporta che la rimozione chirurgica di uno o due papillomi possa accelerare la guarigione degli altri. In effetti ho personalmente potuto notare che, quando ho avuto la possibilità di asportarne uno chirurgicamente, tutti gli altri sono regrediti nell’arco di pochi giorni, mentre la loro “permanenza” era prevista per altre 6 o 7 settimane. Suggerisco di provare. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima dr.ssa Bevere,
la gatta che si è fatta "adottare" da mia suocera purtoppo ha la FeLV. Non era nostra e purtroppo non era sta vaccinata. E' una gatta di circa 5 anni (dolcissima) e non peserà più di 2 Kg. Al momento è in cura con antibiotico e l'appetito è tornato. In commercio ho trovato l'interferone alfa omeopatico 4 CH , 15 CH e 30 CH in gocce ad un prezzo accessibilissimo. Visto che lei lo usa a basso dosaggio nella FeLV , come ho letto nelle sua risposte ad alcune mail, vorrei tentare. Che dosaggio mi consiglia di provare?
Grazie.
Saluti
Lucia G.
15/01/2008 |
Gentile Lucia, veramente non credo, anzi, so per certo di non aver mai scritto che io uso interferone omeopatico. Quello che devo aver scritto è che in letteratura è riportato l’uso dell’interferone alfa, umano, a basso dosaggio (3-5 UI/die a gatto, per via orale). Il costo di una fiala è intorno ai 16 euro e, opportunamente diluita, basterebbe per trattare un intero gattile. Un mio simpatico cliente, che si è particolarmente appassionato all’argomento interferone-alfa, mi ha spiegato che il principio attivo una volta diluito in acqua va rapidamente incontro ad idrolisi e che quindi la soluzione andrebbe preparata per farla durare una decina di giorni al massimo. |
Gentile Dottoressa,la ringrazio per il supporto che dà on line. Avrei bisogno di un suo autorevole consiglio. Ecco delle informazioni sul mio cane:meticcio golden-labrador – colore miele – finirà 13 anni il prossimo 8 marzo –peso 32 kg –profilo ematologico nei valori normali– anche se con passo più lento,riesce ancora a fare una passeggiata di circa 1Km. - diagnosi di artrosi - sintomi: instabilità sulle zampe posteriori con relativo scivolamento – unghie posteriori consumate,lunghe quelle delle zampe anteriori – quando si china per bere o per mangiare, rimane fermo e rigido per qualche secondo e tutto il corpo è interessato da contrazioni che partono dalla testa come se avesse ricevuto una scarica elettrica – sordità parziale,bisogna gridare per farsi sentire – trattato con cicli bimestrali di Condrostress supra XL – prescritta anche una terapia a base di Rimadyl che non ho mai iniziato dopo aver letto da qualche parte che è un farmaco da evitare in cani con componente Labrador. 15/01/2008 |
Caro lettore, quanta tristezza leggere l’ultima parte della sua mail. E pensare che non solo l’associazione doxiciclina – imidocarb è descritta in letteratura da una decina d’anni almeno (e un medico dovrebbe conoscere o almeno informarsi sul protocollo terapeutico della malattia che si accinge a trattare), ma che addirittura sul foglietto illustrativo della Carbesia (nome commerciale dell’ imidocarb dipropionato) è proprio riportata l’indicazione per l’Ehrlichia. Cioè, non è che bisogna aver studiato tanto, essere curiosi, informarsi, appassionarsi ai propri pazienti e ragionare a lungo sulle loro malattie, nossignore… basta saper leggere un foglietto illustrativo!! Sono esterrefatta e tremendamente dispiaciuta. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere |
gentilissima dottoressa, abbiamo un labrador di tre anni e mezzo dolcissimo e stramatto. Da alcuni giorni è praticamente impossibile tenerlo vicino perchè ha un alito sgradevolissimo. Pensavo fosse dovuto ad un alimentazione sbagliata visto che è stato con i nonni qualche giorno, ma siamo rientrati da più di dieci giorni ed ha ripreso la sua solita alimentazione. cosa potrebbe essere e come potremmo rimediare?
17/01/2008 |
Gentile signora o signore, l’alitosi è per lo più generata dalla sovracrescita di batteri. Spesso la causa di questa sovracrescita è la malattia periodontale, ma per accertarsene va fatta una visita, con la quale si può stabilire la natura e la gravità del problema e, di conseguenza, le cure necessarie.
Cordialmene, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve
una decina di giorni fa ho preso un gattino(2mesi circa)in un gattile,l ho portato dal veterinario che gli ha riscontrato una micosi e mi ha prescritto la somministrazione della Griseofulvina,dopo pochi giorni di terapia il gatto ha iniziato a non voler mangiare si è abbattuto e siamo arrivati al punto di dover fare la fluido terapia ciò nonostante è peggiorato cadendo in uno stato quasi comatoso e con addome gonfio,ieri poi è deceduto. Poteva avere qualche patologia virale in incubazione che poi è apparsa in questo modo fulminio.Cosa potrebbe essere accaduto?GRAZiE
18/01/2008 |
Gentile signora o signore, la griseofulvina, alla quale personalmente preferisco di gran lunga l’itraconazolo, come effetto collaterale può dare nausea e anoressia. Cuccioli e gattini sono maggiormente sensibili agli effetti collaterali del farmaco e in particolare nel gatto sono descritti episodi di grave tossicità, anche ad esito fatale. Quindi, tra le cose che possono essere successe, ci sarebbe da mettere in conto anche un possibile effetto tossico della griseofulvina, su un animale particolarmente sensibile per razza, età e forse reso ulteriormente sensibile anche per una predisposizione individuale e/o per la presenza di malattie concomitanti. |
Gentile dottoressa Bevere, Mi chiamo Sara ho 20 anni e un gatto di 8 anni. Vivo a Venezia. Volevo chiederle un consiglio perchè in questo periodo la situazione sta diventando insostenibile. Il micio è adorato qui a casa da me e dai miei genitori, riceve le cure più attente ed amorevoli fin da quando era cucciolo e forse per questo anzi di sicuro, è un po' viziato. Nel corso di questi 8 anni ci sono stati momenti in cui miagolava la notte ma per poche occasioni solamente. Da un mese e mezzo invece è diventato un vizio e,mentre di giorno è tranquillo (c'è quasi sempre qualcuno a casa perciò gioca o sta tranquillo o dorme) di notte miagola incessantemente come se ci chiamasse e con una voce acutissima ed è impossibile dormire,davvero non ce la facciamo più. Abbiamo provato in tutti i modi, sgridandolo(ma sta buono al momento, la notte dopo siamo daccapo e poi per loro è comunque un attirare l'attenzione) non badandolo per giorni e quindi a digiuno di coccole e rapporti. Ah,è sempre vissuto in casa ed è stato castrato da piccolo senza darci mai problemi di quel tipo. La visita dal vet ha escluso qualsiasi problema organico. Lo porteremo da un comportamentista ma se potesse,data la sua esperienza, darmi un consiglio la ringrazio molto. Complimenti e cari saluti, Sara 18/01/2008 |
Gentile Sara, io credo che non ci sia altro da fare che sentire un comportamentalista. Va fatta una approfondita raccolta di tutti gli elementi che compongono la storia e la vita di questo gatto e probabilmente andranno fatti anche dei brevi filmati. Per tutto questo ci vuole proprio un veterinario dal vivo. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
salve, la mia labrador,camilla,dopo una cura di 8 giorni di rimadyl per una sospetta artrite alle zampe posteriori,ha cominiato a non mangiare e non bere,e a vomitare continuamente liquidi densi.. dall esame del sangue risulta un valore di GPT=276, PER IL RESTO TUTTI I VALORI SONO NELLA MEDIA. il mio veterinario sospetta una epatite e procede con flebo..ma non si ottengono risultati. abbiamo effettuato un ecografia dalla quale non si evidenziano particolari masse o corpi estranei e la presenza di aria nella parte bassa dell intestino. cosa mi consiglia.. 18/01/2008 |
Gentile signora o signore, il carprofene può causare un aumento della GPT (ALT), ma è strano che il cane stia così male, con “tutti” gli altri valori nella norma (come al solito, per me “tutti” non vuol dire niente, comunque immagino che sia stato fatto uno screening generale un po’ ampio: emocromo, ALT, ALKP, AST, GGT, TBil, Crea, BUN, elettroliti, ecc). Le anomalie associate alla tossicità epatocellulare del carprofene riguardano soprattutto bilirubina, fosfatasi alkalina e transaminasi. |
Gentilissima D.ssa, la ringrazio per la risposta. Ma vorrei sapere se questo virus si trasmette geneticamente visto che anche la sorella del mio cane presenta la papillomatosi che si sta sviluppando nello stesso modo. Come si contrae il virus? Il mio cane vive in appartamento e in ottime condizioni igieniche. Anticipatamente la ringrazio. Adele S. 19/01/2008 |
Gentile Adele, come le ho già detto è un virus, non un difetto genetico. E’ altamente contagioso e si trasmette da un animale infetto ad uno recettivo principalmente per contatto diretto. Il tempo di incubazione può essere anche di due mesi. I due cani saranno venuti a contatto con il virus quando stavano ancora assieme. E possibile? Che poi vi possa essere una familiarità (che non è sinonimo di predisposizione genetica) a contrarre un virus o a farlo esprimere in un modo piuttosto che in un altro, può essere, certamente, ma questo argomento non mi sembra che le possa essere di particolare utilità. Il suo cane, come tutti, guarirà nei prossimi mesi. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Spett. Dottore
ho un cane terranova femmina di anni 10 che dopo il calore aveva perdite consistenti ma non frequenti (una volta al giorno) di urina. L'ho portata dal veterinario che le ha eseguito un analisi dell'urina, dalla quale risultano presenze a tappeto di leucociti, alcuni cristalli ed eritrociti nel sedimento. La diagnosi è quella di una probabile infiammazione delle vie urinarie o cistite, per cui la cura è stata di Baytril 150 per 10 giorni, Previcox 227 per una settimana ed Urys 2 siringhe. Dopo la cura ci sono ancora delle perdite di urina meno frequenti di prima (una volta ogni due o tre giorni) e meno consistenti (solo gocce). Vorrei sapere se è una cosa normale vista l'eta o c'è qualcos'altro? Grazie Fabrizio
20/01/2008 |
Gentile Fabrizio, se non ho capito male ora il cane occasionalmente perde urina goccia a goccia e quindi si tratterebbe di una perdita involontaria di urina, comunemente detta incontinenza urinaria. A volte l’infiammazione delle vie urinarie può determinare una diminuzione della competenza sfinteriale, così come sembra sia già accaduto quando è stata diagnosticata la cistite. Io credo che bisognerebbe ripetere l’esame delle urine e, se vi fossero ancora segni di infiammazione delle vie urinarie, bisognerebbe chiedersi come mai il problema persista. Probabilmente converrebbe allora sottoporre il cane ad un’ecografia addominale, per valutare con una sola indagine sia l’utero sia le vie urinarie. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
salve dottoressa. sono la proprietaria di una barboncina toy di 8 anni. circa 6-7 mesi fa, le è stata diagniosticata una rilevanza al livello della pancia,in corrispondenza delle mammelle nella parte più bassa.4 mesi fa circa,ha subito un esame con lago aspirato e il risultato sembrava un carcinoma. la mia paura,adesso che la situazione si presenta peggiorata,perchè cresciuto nel giro di poche settimane,è il fatto di doverli far subire un intervento,che mi è stato consigliato dal mio veterinario. vorrei sapere quanti rischi ci sono per l'anestesia e per l'eventuale espansione di questa massa tumorale,dopo l'operazione. sarei lieta,se mi potesse rispondere al più presto. grazie,Luciana. 21/01/2008 |
Gentile Luciana, le procedure anestesiologiche moderne sono molto sicure nei nostri animali, anche se non si può naturalmente eliminare quel minimo (sulla popolazione) ma imponderabile (sul singolo individuo) margine di rischio che comporta sempre qualsiasi intervento medico, compresa l’anestesia, anche in un soggetto sano. Tuttavia, in un caso come il suo, si tende a considerare che sia più conveniente correre un basso rischio anestesiologico per asportare una neoplasia, piuttosto che lasciare ad un carcinoma mammario tutto l’agio di crescere, come in realtà è stato fatto negli ultimi quattro mesi. |
Gentile Dottoressa, Le scrivo ancora una volta, molto provata dalla morte di tre gatti in pochi mesi, Minù, per cui le avevo scritto quest'estate (calicivirosi, lipidosi, anoressia totale, pleuro-polmonite), morta a fine luglio, avevo preso il mese dopo due micetti di 5 mesi in un rifugio, apparentemente sani, già vaccinati, la femmina mi è morta un mese dopo di Fip, il maschio più robusto è morto domenica scorsa, Fip sicuramente, anche se mi si è spento fra le braccia colpito molto probabilmente da infarto, sono ancora sotto shock, non riesco a farmene una ragione. Io non rinnego come la signora che le scrive gg fa la scelta di due cuccioli di gattile (se erano destinati a morire meglio a casa mia fra le mie braccia che da soli in uno stanzone di un gattile), nel caso della signora il "bidone" l'ha preso il micio e non lei... ma vorrei chiederle due cose: - premesso che il coronavirus sarà sicuramente presente in tutti i gattini di un gattile, ma che in una piccola percentuale il gene muta dando purtroppo luogo ad una Fip, e avendo letto che gli stress aumentano il rischio che il gene muti (stress sono considerati anche vaccinazioni e sterilizzazioni), mi chiedo se vale la pena di vaccinare a tre mesi i micetti di gattile ( i miei lo erano) e poi : - mi dica sinceramente se non avessi sterilizzato il mio piccolo (ho aspettato c.que fino ai 9 mesi xkè aveva una colite cronica con un ispessimento e una linfoadenite granulomatosa a carico del colon per cui era in terapia con antibiotico e cortisone) avrebbe avuto qualche chance in più? Non glielo chiedo per massacrarmi con rimorsi, ma per non commettere più errori. Ben inteso che con tutto il mio amore per gli animali non me la sento di prendere più nulla, sto malissimo e non riesco a vedere più nulla positivamente, tra l'altro mi restano ancora due gatti a casa, uno di 18 mesi e una di 18 anni, quindi tutti e due nella fascia a rischio per quanto riguarda la Fip. Leggendo le lettere delle altre persone mi rendo conto che purtroppo ne muoiono tanti di Fip, io ho iniziato a prendere gatti 20 anni fa, sempre di strada, di Fip non se ne sentiva parlare, mi è andata sempre bene, cosa sta succedendo? sono più malati di quello che erano una volta? grazie per la sua attenzione claudia (trieste) 21/01/2008 |
Gentile Claudia, provo a rispondere alle sue domande. I gattini, quando prelevati da un gattile, non andrebbero vaccinati se non dopo i primi 10-15 giorni dall’adozione, indipendentemente dalla loro età, che sia di tre, quattro o cinque mesi. Durante questo periodo di ambientamento infatti, se i gattini sono in salute, è bene limitarsi alla diagnosi e al trattamento delle malattie parassitarie e alla correzione della dieta. Dopo una decina di giorni, sempre che all’esame clinico risultino perfettamente sani, verranno vaccinati. |
Buongiorno Dott.ssa Bevere, le scrivo per un consiglio. Il mio beagle di 9 anni è stato castrato nel 2005 dopo avergli riscontrato un brutto ascesso alla prostata. L'ascesso fu trattato con la tecnica dell'alcoolizzazione. A novembre del 2007 si è ripetuta l'emergenza, un altro ascesso di grosse dimensioni al lobo dx della prostata . Questa volta il veterinario ha impiegato la tecnica dell'omentalizzazione. Ora dopo neanche due mesi il cane presenta una ascesso o cisti al lobo sx di grosse dimensioni. Al momento asintomatico. Il medico consiglia un trattamento antibiotico in attesa di qualche evoluzione che lo porterebbe ad un altro intervento. Io le chiedo chiarmenti ulteriori su questa predisposizione del mio cane a formare ascessi anche dopo la castrazione e la domanda che mi pongo è se esiste una terapia diversa da quella antibiotica(e naturalmente da quella chirurgica) magari legata al tipo di alimentazione. Nel caso mi può indicare un medico veterinario esperto in malattie protatiche . Io risiedo a Roma. La ringrazio vivamente. Alessandra F.
22/01/2008 |
Gentile Alessandra, le cisti prostatiche da ritenzione (o “vere”) non dovrebbero svilupparsi in un soggetto castrato da oltre due anni. La spiegazione potrebbe essere nel fatto che quelle del suo cane non sono cisti prostatiche vere, ma cisti paraprostatiche. La differenza tra i due tipi di cisti è che quelle “vere” nascono all’interno del tessuto prostatico, in seno all’ipertrofia prostatica benigna, che è una malattia ormono-dipendente e quindi risponde benissimo alla castrazione. Le cisti paraprostatiche invece hanno una diversa origine: sembra che provengano dai residui dei dotti di Muller (insomma, cose che possono interessare a pochissime persone al mondo). Ciò che la riguarda, per farla breve, è che queste cisti paraprostatiche non sarebbero ormono-dipendenti e quindi non avrebbero nei confronti dell’orchiectomia la stessa risposta che ha invece la malattia prostatica cistica e le cisti prostatiche vere. Cioè: il loro trattamento è sempre chirurgico, come per le cisti prostatiche vere, ma l’orchiectomia, che pure viene sempre consigliato associare, può non essere così risolutiva, come purtroppo mi sembra che lei abbia già dovuto verificare. Per minimizzare il rischio che questa nuova cisti si infetti e divenga una nuova emergenza chirurgica, consiglio di verificare l’assenza di infezioni urinarie (esame microbiologico su urina da cistocentesi) e di controllare un’eventuale malattia periodontale. Le ho detto tutto quello che so. Provi a far leggere questa mail al suo veterinario e non ne vada a cercare un altro, perché è stato proprio bravo. E sono d’accordo con lui sulla terapia antibiotica. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve,scrivo dalla Sicilia ,.Qui non è stata mai una zona endemica per quanto riguarda la filariosi ma in questi ultimi mesi ho potuto constatare almeno 6 casi in 2 mesi,dato che ho 2 cani mi sono preoccupata cosi ho chiesto al mio Vet.se c è qualcosa x prevenire il problema e mi ha prescritto il Cardotek da dare 1 volta al mese.Le indicazioni dicono di fare prevenzione nei mesi caldi quando cioè le zanzare sono piu' presenti ma qui in Sicilia non c è un temperatura cosi tanto fredda quindi volevo chiedere è possibile somministrare il farmaco tutto l'anno?Puo' dare effetti collaterali?Qui abbiamo già il pericolo della Leishmania quindi dato che x la filaria si può fare qualcosa per prevenirla vorrei essere certa di fare in modo corretto.La ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti
Monica
22/01/2008 |
Gentile Monica, sì. Si può somministrare una volta al mese per tutto l’anno, senza problemi. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Ho un gatto rosso europeo di 17 anni e mezzo, due settimane fa per caso ho visto sul pavimento due gocce di sangue molto piccole, ma non capivo il perché e da dove venissero, anche perché il mio gatto non ha mai avuto problemi seri, ha sempre mangiato, ha sempre dormito bene e il suo comportamento non è mai cambiato. L’ho portato dalla veterinaria e visitandolo aprendogli la bocca ha visto una massa sopra al canino sinistro, ……….tumore? ha fatto subito gli esami delle feci e del sangue e secondo il suo parere non vanno male per l’età del gatto. Mi ha indicato di andare da un veterinario con molta esperienza riguardo a questo problema, ma la sua clinica è distante dalla mia città circa 35 Km., ho telefonato e lui ha risposto che dovrà fare un’anestesia e intubarlo per fargli l’esame istologico ( biopsia ) con prelievo per verificare di che cosa si tratta, io sono spaventata e addolorata perché penso che già soffrirà per il tragitto, per l’anestesia e il resto……..Ho deciso poi di telefonare ad una clinica a 2 Km dalla mia città,dove il veterinario mi ha detto che faranno un’anestesia molto leggera per le lastre in tutto il corpo e con la siringa faranno un prelievo nella parte malata così da verificarne lo stato, ma poi non interverranno se sarà tumore e troppo radicato all’osso. Sono indecisa a questo punto se tenere in considerazione la prima ipotesi o la seconda, non vorrei far soffrire il mio gatto inutilmente…. Lei cosa mi consiglia?Da due settimane settimane, tutti i giorni gli faccio la puntura con antibiotico (Baytril 2,5 X 2ml) e Voltaren gocce perché a volte gli lacrima l’occhio sinistro.L’appetito non gli manca, però beve poco e dorme moltissimo, la massa diventa più grande giorno per giorno è di colore rosso. 22/01/2008 |
Gentile Beppe. Allora, purtroppo, di solito, le lesioni occupanti spazio (volgarmente dette “masse”) del cavo orale che dimostrano di avere un comportamento biologico aggressivo, ossia crescono rapidamente, invadono i tessuti molli e duri, causano l’avulsione dei denti, l’alterazione del profilo facciale, si ulcerano e provocano sanguinamento spontaneo e dolore, ecco questo tipo di lesione non ha purtroppo alcuna possibilità di essere un tumore benigno. Tuttavia sapere di cosa si tratti esattamente, con una biopsia, è utile per due ragioni. La prima è che eventualmente si possono sondare alcune ragionevoli terapie, in base al caso. La seconda ragione è che acquisire la consapevolezza di quello che sta succedendo e che dovrà succedere ha il potere di aiutare a prendere decisioni serene. Essere consapevoli oggi delle proprie scelte, vuol dire non avere rimpianti domani. Lei può anche decidere di non fare nulla, nemmeno arrivare ad una diagnosi, ma domani vada in questo posto, dove una diagnosi sono in grado di dargliela, se lei la vuole, e si faccia spiegare come stanno le cose da un medico che abbia davanti il suo gatto (io le ho dato il mio punto di vista, ma il gatto non l’ho avuto davanti a me). Vedrà che le farà bene. |
Gent.ma Dott.sa Bevere,
posseggo un gatto di anni 7,che da circa 40 giorni presenta emolisi,ittero,anemia anoressia,sosta presso la ciotola ma mangia pochissimo con un digrinare dei denti nel masticare.
Fatto analisi sangue con risultati di assenza piastrine,2,1 milioni globuli rossi,elisa negat. fiv negat.
Fatto interferone senza miglioramenti,fatta trasfusione sangue miglioramento di pochi giorni,poi ripreso ittero-anemia-emolisi. Attualmente in cura con eritropoierina,cortisone,ciclosporina, epatoprotettori.
Il veterinario ha diagnosticato una immunedeficienza.
Puo gentilmente inviarmi qualche suggerimento.
Grazie.
Salvatore da Napoli.
23/01/2008
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Caro Salvatore, sono un po’ perplessa. Premesso che mi baso solo sui minimi dati presenti nella mail, e quindi mi scuso in anticipo con il collega nel caso in cui la mia risposta fosse fuori luogo rispetto agli avvenimenti reali. Però, stando a quello che lei scrive, la risposta sarebbe la seguente. Un’emobartonellosi no? Se è un’emobartonellosi, l’associazione di ciclosporina e cortisone come minimo impedirà la risoluzione dell’infezione e, come massimo, porterà presto al decesso l’animale, quindi sarebbe buona cosa verificare l’ipotesi del Mycoplasma haemofelis. Poi pensare al resto. Primo: non nuocere. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma Dott.ssa è molto riduttivo, lei è una persona di gran cuore e le sue parole sono per me molto eloquenti e umane, anche se purtroppo sono prive di speranza. Oggi sono andata a visitare il mio gatto da tutti i due veterinari, perché ero molto indecisa quale poteva essere la soluzione migliore e mi hanno risposto che per essere sicuri al 100% che si trattasse di un tumore maligno bisognava fare un’anestesia con biopsia, con il rischio che non sopportasse l’anestesia, dicendoci che solo noi potevamo decidere, così ci siamo riservati io e mio marito di valutare meglio e poi dare una risposta, portando il gatto a casa. Ora siamo al punto di partenza ……. Stiamo valutando se sia giusto sapere con i rischi che ne conseguono oppure aspettare che la malattia faccia il suo corso e fermarci prima, in modo che al mio gatto sia assicurata una morte dignitosa, il meno possibile sofferente. Dobbiamo essere consapevoli che purtroppo non si possono fare miracoli e abituarci all’idea, tanto dolorosa, di fare la cosa più giusta per lui e non pensare a noi e al vuoto che ci lascerà. Mi riservo di aggiornarla al più presto. La ringraziamo della sua generosità un abbraccio Perlita e Beppe da Ferrara. 24/01/2008
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Si figuri, anzi, grazie a voi per gli aggiornamenti. L’unica cosa che vorrei dirvi, o forse ripetervi, è che esistono delle terapie possibili nei confronti di alcuni tumori. Fare diagnosi non serve a “essere sicuri che il tumore sia maligno”: detta così cioè non si capisce lo scopo della ricerca diagnostica. Fare diagnosi serve a dare un nome e un cognome a questa massa che presumibilmente è un tumore maligno. Interessa sapere cioè quale tipo di tumore maligno sia (un carcinoma, un fibrosarcoma, un melanoma, ecc), perché in base a questo si può capire se esistono oppure no delle terapie accettabili che possano aiutare sensibilmente il gatto. |
Caro Dottore,
le spiego il mio problema... io e mio marito possediamo 2 bellissimi bull terrier ed essendoci trasferiti da poco ad Imperia in liguria abbiamo subito pensato al problema della leishmaniosi.. guardando un documentario è stato detto che ad una certa altitudine (s.l.m.) il parassita non attacca.. è possibile? e se si a quale piu o meno..
la ringrazio a presto
24/01/2008 |
Gentili signori, il flebotomo gradisce altitudini tra i 100 e i 300 metri sul livello del mare, non è a proprio agio oltre i 400 metri s.l.m. e non vive oltre i 900 metri s.l.m. Secondo le direttive sanitarie italiane questi 900 metri s.l.m., nelle regioni dove la leishmaniosi canina è molto diffusa, rappresentano la linea di confine tra zona endemica e zona non endemica per leishmania. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gent.ma Dott.sa Bevere, la ringrazio per la celerità del suo riscontro, dimostrando il Grande amore,che nutre per i cosidetti "animali".
Cercherò di essere più preciso rispetto alla precedente e-mail.
Cocco,il mio gatto,vive da sette anni in casa,senza aver avuto mai nessun problema.
Circa 40 giorni fatto analisi sangue risultato assenza totale piastrine, 2,1 milioni globuli rossi,con emolisi
anemia.
Il vet ha diagnosticato un grosso problema al fegato,oppure una probabile leucemia felina.
Fatta cura x 20 gg. di fisiologica con TAD 600+Rosso Vet Carnetina, Vibravet pasta.
Fatta poi ecografia,cui esito tutto nella norma,tranne lieve ingrossamento dotti biliari.
Fatto analisi sangue per i due test per leucemia felina elisa ecc. con risultato negativo.
Il vet mi ha spiegato che per mancanza di anticorpi la leucemia è presente anche se il test dice che è assente.
Fatto 5 mu di interferone+ 5 mu dopo 48 ore senza miglioramento.
Dopo 3 gg. fatta trasfusione sangue con lieve ripresa,rientrata in 5 gg.
Iniziata cura giornaliera di Sinolux+Eparmefolin, dopo 7 gg. è stata fatta una sola fiala di Solumedral di 40 ml.
Dopo 2 gg. è stata data una capsula di Atoplus 25mg. per due gg.
Quattro gg. fa è stata fatta una fiala di Eprex 1000.
Nel frattempo in 40 gg. il gatto è dimagrito tantissimo,continuando a bere molto e a mangiare pochissimo.
Il vet asserisce che le cure fatte coprono anche la emobartonellosi.
Sperando in qualche errore da noi commesso,attendo un suo eventuale miracoloso suggerimento.
GRAZIE.
Salvatore da Napoli.
26/01/2008 |
Gentile Salvatore, purtroppo devo dirle che del FeLV non si vanno a cercare gli anticorpi, bensì l’antigene virale p27. Cioè: se il virus c’è, lo si trova indipendentemente dal titolo anticorpale del gatto. Poi devo dire anche che se si sospetta un’infezione da FeLV la terapia immunosoppressiva non andrebbe presa in considerazione, secondo me. E infine, se è vero che l’anemia è emolitica, non ci sarebbe ragione di somministrare eritropoietina, perché le anemie emolitiche sono tipicamente rigenerative, a parte rari e complicati casi, la cui comprensione richiede ragionamenti, test ed esami dei quali lei non fa menzione. A parte queste incongruenze che davvero non mi permettono di capire le scelte del collega, le anemie emolitiche nel gatto possono associarsi a diverse situazioni patologiche. Nella mia esperienza una delle cause più comuni è l’infezione da emoplasmi (l’emobartonellosi, per capirci) che, in un animale anziano a vita domestica, vedo spesso avere un decorso particolarmente aggressivo, caratterizzato da ricadute e da una risposta solo parziale alla doxiciclina. Forse potrebbe interessarle la corrispondenza con Ignazio G a partire dal 4-11-07, fino mi pare al 14-11-07.
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gentile dottoressa,
spero vorrà darmi un suo parere.il mio gatto,un europeo bianco di 14 anni, ha fatto le analisi di controllo questo dicembre data l'età. è emersa una lieve insufficienza renale curata con soluzione fisiologica (125 cc. al giorno)con stimulfos (1,5cc al giorno). dopo 1settimana e mezza ha rifatto le analisi ed i valori sono rientrati,ma continuo ad alimentarlo con i croccantini Renal della Royal. secondo lei dovrebbe ripetere gli esami considerata l'età? ed ogni quanto casomai? inoltre molto spesso ha episodi di dissenteria,ma quando capita lo tengo a digiuno per 24ore e rientra nella norma,ma dopo 2 giorni riappare. secondo lei potrebbero essere i reni?il gatto ha un normale appetito.come devo comportarmi?
la ringrazio anticipatamente. valeria
27/01/2008 |
Gentile Valeria, conviene ripetere la creatinina fra un paio di mesi e continuare nel frattempo con la dieta. Per quanto riguarda la diarrea, no, non c’è alcuna correlazione con l’insufficienza renale riscontrata. Bisognerebbe seguire un iter diagnostico specifico per capire da cosa dipende. Un digiuno di 24 ore, ripetuto con una certa frequenza, è controindicato in un gatto con insufficienza renale, quindi sarebbe meglio cercare di correggere il problema in via definitiva. Alcune diete a base di idrolisati proteici hanno un basso tenore proteico che concilia la necessità di una dieta per l’insufficienza renale con la necessità di una dieta a base, appunto, di idrolisati. Ne parli con il suo veterinario. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa Bevere, il mio ultimo messaggio risale all'11.01.2008; dopo la visita dal veterinario, al mio cane è stata riscontrata un'infiammazione e un problema all'articolazione della zampa destra; i farmaci che gli sono stati prescritti sono: Rimadyl per 30 giorni, ( per 7 gg. 2 compresse al giorno); Mulfos cpr per 30gg ,2 al di; Ranidil una cpr al giorno prima dei pasti. Premetto che io ho dimezzato le dosi, navigando un po' su internet, ho letto che il Rimadyl è troppo forte.... il mio cane è migliorato, sembra essersi ripreso del tutto e dopo 7 gg sono indecisa se continuare o meno la cura. Lei cosa mi consiglia? Rischio di farlo andare incontro ad una ricaduta? Sarebbe anche così gentile di consigliarmi un integratore, è consigliabile dopo aver finito con il Mulfos, cambiarlo? Ho bisogno di un consiglio, e nell'attesa di un suo riscontro la saluto e ringrazio Cordiali saluti Rosalba 28/01/2008 |
Gentile Rosalba, è possibile che sospendendo così presto la terapia si verifichi una ricaduta, quindi sarebbe meglio terminare la cura prescritta. Vi sono altri integratori vitaminici per il cane, ma visto che le è stato prescritto lo Stimulfos (immagino, perché di questo “mulfos” non so nulla) non ho alcun motivo per dirle di modificare questa prescrizione. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa,
il mio pastore tedesco di 3 anni di nome Scar purtroppo è affetto da cimurro.
Il virus ha colpito i centri nervosi, non riesce a muoversi.
Per i primi 2 giorni non ha mangiato, invece adesso ha molta fame.
La terapia prescritta dal veterinario è: baytril al 2,5% una volta al giorno 6 ml, bentelan 4 mg a giorni alterni.
Gli unici progressi fatti da Scar sono che ha ripreso ha mangiare, non ha più lo scolo dal naso e i tremori sono quasi spariti. La mia preoccupazione è che non riesce a muoversi e stando sempre straiato ho paura che gli vengano le piaghe da decupito. Sono combattuta, non vorrei farlo soffrire invano! Secondo lei a qualche speranza?
Lo amo talmente tanto che solo al pensiero di farlo sopprimere mi sento male, ma allo stesso tempo non vorrei farlo soffrire se non ha nessuna speranza!
Secondo lei la terapia che sta seguendo è corretta?
C'è qualcos'altro che posso fare?
La ringrazio tantissimo, spero di avere una sua risposta al più presto sono veramente disperata!
Cordiali saluti,
Michela.
28/01/2008 |
Gentile Michela, in questi casi purtroppo si ritiene che la prognosi debba essere riservata. Ma una speranza c’è sempre, seppur piccola. E se lei non lo vuole sopprimere, non lo faccia, perché ci sono dei principi di ragionevolezza nel tentare di curarlo. Deve occuparsi naturalmente di prevenire le piaghe da decubito posizionando il cane su un materassino ad acqua e girandolo due o tre volte al giorno. Per tenere il cane all’asciutto vanno collocate sotto l’animale delle traverse assorbenti. Gli arti vanno massaggiati e vanno eseguiti giornalmente almeno 20 minuti di movimenti passivi, per mantenere i muscoli “pronti”, in attesa del recupero della funzione nervosa. |
Gentile Dottoressa, la ringrazio infinitamente per avere risposto immediatamente ai miei dubbi, siamo andati nei luoghi che le ho detto in precedenza, non soddisfatti siamo andati a Ravenna, il consiglio datoci da una collega di mio marito….Diagnosi un timore maligno molto aggressivo, non c’è via d’uscita, sarebbe stato un accanimento operarlo, il veterinario ci ha preparato un composto a seconda del peso e di quello che ha il gatto, una puntura ogni 48 ore per alleviare la sua sofferenza, poi si dovrebbe continuare la terapia con un medicinale : Piroxicam fino a che inevitabilmente il gatto non mangerà più e li bisognerebbe intervenire …….in altro modo. Sono andata in Internet alla ricerca di questo farmaco, risultato …..tante complicazioni… Ora secondo il suo parere non esiste un medicinale meno deleterio? Devo telefonare al veterinario? Il gatto comunque non sembra proprio che abbia quello che ha, mangia più di prima, va fuori in giardino più spesso e dorme, sembra incredibile! Forse chissà io spero ancora in un miracolo… La saluto cordialmente e ancora la ringrazio io e mio marito della sua straordinaria gentilezza, umanità e competenza. 28/01/2008 |
Carissimi, così va un po’ meglio ma manca sempre la diagnosi citologica o istologica. Il piroxicam vi è stato prescritto per la sua attività antitumorale e quindi il collega avrà considerato che gli effetti collaterali del farmaco debbano essere accettati a fronte degli effetti terapeutici. Per quanto riguarda la vostra domanda, circa la possibilità di usare un farmaco diverso o accedere ad altre terapie non chirurgiche, non ho modo di rispondervi perché mancano troppi dati. Potete però provare a raccogliere alcuni di questi elementi mancanti con il mio aiuto e rivolgere questa stessa domanda al professor Buracco (Facoltà di M. Veterinaria, Università di Torino), scrivendo una mail sintetica ma esaustiva e soprattutto precisa. I dati necessari che devono essere riportati affinchè, da una domanda come la vostra, si possa sperare di avere una risposta sono: tipologia del tumore (almeno citologica: è un sarcoma o un carcinoma?), invasione della base ossea (il profilo è deformato? alcuni denti sono deviati?), estensione del tumore (esempio: dal canino superiore al quarto premolare), linfoadenopatia (il linfonodo retromandibolare è positivo alla citologia? è aumentato di volume?). Se non conoscete alcuni elementi, scriverete “sconosciuto”. Più “sconosciuto” scriverete, più sarà necessario anche per un oncologo esperto aver la sensazione di dover ricorrere alla sfera di cristallo, e difficilmente riceverete un’indicazione non generica (come quelle che vi ho sempre dato io). Provate così, altrimenti è meglio che seguiate le istruzioni di questo ultimo collega, che ha visto direttamente la lesione e vi ha offerto, mi sembra, la consulenza migliore tra quelle che mi avete riferito. Cari saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. ma Dott. Bevere, Le riscrivo a proposito del mio gatto "maculato": il 15.12 u.s. nel corso dell'intervento di pulizia dei denti gli è stato effettuato un prelievo di sangue dal quale è emersa un'insufficienza renale, ma abbastanza compensata. Per una quarantina di giorni gli ho somministrato -su consiglio veterinario- il Fortekor, ma la situazione è precipitata (con aumento della creatinina e notevole calo dell'emoglobina) per cui venerdì scorso mi era stato consigliato di sopprimerlo, ma non ho avuto cuore, perchè il micio nel suo ambiente, pur malfermo sulle zampe per la debolezza, continua a mangiare di gusto il dietetico per malattie renali opportunamente omogeneizzato, a fare le fusa e e ad arrivare barcollante alla lettiera. Insomma sembra che voglia vivere. Ieri alla clinica universitaria, dopo l'ecografia, una nuova sentenza: "il gatto ha un'emorragia interna provocata da trauma (ma sono almeno 15 giorni che non esce da casa) o tumore (alla milza?)" o cos'altro? Non mi sono stati consegnati risultati scritti ( a parte un incompleto esame del sangue) e la diagnosi mi pare più che confusa. Mi è stato detto che è anche "debolmente positivo all'immunodeficenza".Anche questa volta non ho avuto il coraggio di acconsentire all'eutanasia e per ora continuo ad andare avanti come prima. Cosa ne pensa? grazie e cordiali saluti Elda C. 30/01/2008 |
Gentile Elda, penso che dovrebbe chiamare il veterinario che le ha dato queste ultime notizie le quali in effetti, da come lei le riporta, appaiono frammentarie e confuse. Di certo, così come le posso leggere dalla mail, non permettono a me di capire cos’abbia il suo micio. Forse alcuni esami sono ancora in corso? Forse ieri lei era troppo nervosa e non è riuscita ad ascoltare bene le spiegazioni che le sono state date? Tampini il collega che ha emesso questa diagnosi e si faccia spiegare bene come stanno le cose. Se ha paura di dimenticare alcune parole le annoti da qualche parte. Poi, se avrà ancora dei dubbi, potrò provare a darle delle risposte un po’ più specifiche. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.ssa Bevere,
a breve dovrò sottoporre la mia cagnolina (nata nel 2005 e adottata ad aprile dal canile di Maddaloni-CE), alla sterilizzazione. Infatti la piccola ha avuto da allora 3 calori, seguiti da pseudogravidanza, con gonfiore alle mammelle e la prima volta con abbondante produzione di latte. E anche positiva al test anticorpale dell'erlichiosi, ma dopo vari cicli di antibiotici (Vbravet in compresse e un'altro: due iniezioni a distanza di una settimana) ancora non ci sono stati cambiamenti. Il PCR del sangue ha dato però esito negativo e lei è comunque asintomatica. Partendo dal presupposto che i vantaggi della sterilizzazione sono molto maggiori dei rischi dell'intervento (vero, no????), vorrei sapere, non avendo un veterinario di fiducia: come posso capire se il veterinario "sa il fatto suo"? ovvero se sto affidando la mia piccola a mani esperte?
Quanto tempo dopo l'ultimo calore si può fissare l'intervento?
Posso far fare contestualmente anche la detartrasi (l'igene orale della mia cagnolina scarseggia) o ciò allungherebbe troppo la durata dell'intervento?
Mi consiglia anche di fare un prelievo del midollo per un ulteriore PCR?
La ringrazio e le porgo cordiali saluti,
Francesca (Pistoia)
30/01/2008
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Gentile Francesca, il titolo anticorpale può rimanere alto anche per molti mesi dopo la terapia. Se la PCR su sangue è negativa e se il cane è asintomatico non vedo ragione di fare un prelievo di midollo. Lo considererei guarito. |
carissima dottoressa,
innanzitutto la ringrazio infinitamente per la risposta. Volevo sottoporle un ulteriore domanda per quanto riguarda il gatto bianco europeo di 14 anni curato dall'insufficienza renale e che da un pò di tempo ha fenomeni di dissenteria.Come da lei suggerito ho cambiato la sua dieta, da "renal" ho optato per "hypoallergenic" sempre della Royal. E' passato appena un giorno dal cambio alimentazione quindi credo che problemi intestinali siano normali almeno per un paio di giorni, quindi vorrei aspettare prima di portarlo per un controllo dal veterinario.Questo dicembre comunque, la veterinaria ha fatto oltre che i soliti esami del sangue, anche una lastra ed una ecografia ai reni,vescica,e fegato, ed era tutto nella norma. Mi è venuto anche il terrore che possa avere dolori intestinali...cosa suggerisce? inoltre secondo lei integrare il "simbiox" alla sua dieta sarebbe opportuno o inutile?
attendendo un suo parere, la ringrazio e le porgo i miei più codiali saluti.
valeria da messina.
30/01/2008 |
Gentile Valeria, la prima domanda non mi è molto chiara. Se lei ha il “terrore” che il gatto abbia dolori addominali, io non ho niente da suggerire a parte di portarlo dal suo veterinario. Io posso cercare di dare un parere veterinario solo a partire da dati oggettivi inerenti ad un animale, (ad esempio l’immobilità a volte è un segno di dolore), non a partire dallo stato d’animo del suo proprietario! |
Buonasera. Il mio criceto ha circa 3 mesi e da un po' di giorni ho notato che ha perso il pelo sul muso. E' sempre vispo, mangia e direi che non si possa definire magrolino. Ho provato a dargli più vitamina A, ma nulla. Il pelo non torna come prima. Spesso infila il muso fra le grate nel tentativo di uscirne. Si può essere ferito così. Come si fa a capire se si tratta di una ferita oppure se sono gli acari o altro? Non posso portarlo dal veterinario fino a lunedì e sono un po' preoccupata. Può essere una cosa grave? Saluti Sofia 31/01/2008 |
Gentile Sofia, se il criceto passa molto tempo con il muso tra le sbarre della gabbietta potrebbe essere davvero una lesione autoindotta. Non mi sembra che un po’ di perdita di pelo sul muso abbia un carattere di pericolosità o di urgenza, ma comunque conviene portarlo lunedì dal veterinario con tutta la gabbietta, di modo che possa essere osservato bene l’ambiente dove vive il criceto. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Cara dott.ssa Bevere,
finalmente ho preso un cucciolo di Bassethound. Herbert.
Una volta che ha consumato il pasto, dopo quanto tempo è opportuno farlo uscire?
Logicamente si scatena quando esce, e non vorrei creargli problemi con lo stomaco.
Attendo suoi consigli, buon lavoro
Luca
31/01/2008 |
O che bello. Non può dargli la pappa dopo la passeggiata? Altrimenti può aspettare 2-3 ore, ma non è strettamente necessario. Anzi, in alcuni casi è conveniente dare una piccola quantità di mangime prima delle uscite, per limitare un po’ i “fuori pasto” ai giardinetti (feci di altri cani, rimasugli di cibo, fazzoletti di carta e altre piacevolezze della quali i cuccioli sono ghiotti). Buoni giochi! Dott.ssa Nicoletta Bevere |