Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

ventottesima pagina

Eccomi qua dottoressa buonasera,sono Daniela e volevo ringraziarla per l’incoraggiamento e consigli che mi ha dato per aiutare il mio bellissimo gatto europeo Omar. Giorni fa finalmente al gatto e’ stata effettuata la cistotomia e asportato 1 calcolo di 6mm diametro componente struvite. Adesso Omar sta sta bene,la sua degenza in clinica e’ stata di 2 giorni nei quali ha rifiutato, sdegnosamente ,cibi specifici per prevenire i calcoli.Constatando cio,’il veterinario, mi ha consigliato di insistere ancora 1 giorno dopo di che tornare alla dieta casalinga .Per quanto riguarda i reni:sono normali le dimensioni e l’ecostruttura con aumento diffuso dell’ecogenicita’ corticale in entrambi i reni.Valutando la funzione renale nel preoperatorio questi sono i valori Bun 23 mg/dl (16-36) crea 1.8 mg/dl (0.8-2.4) tp 7.8 g/dl (5.7-8.9) alb 3.6 g/dl (2.3-3.9) glob 4.2 g/dl (2.8-5.1) alt 126 u/l (12-130) alkp 43 u/l (14-111) glu 165 mg/dl (71-159) .I valori sono nella norma quindi fra 1 anno ulteriore controllo.Le chiedo : ha ulteriori consigli da darmi?.Ringraziandola le porgiamo i nostri migliori auguri di buon natale Omar e Daniela. Messina  .


01/12/07
 
Finalmente! Bravissima. Visto? Altro che “non facciamolo soffrire…” lo ha fatto curare come si deve. Sono molto soddisfatta. Non ho niente da dirle, a parte augurarvi di stare sempre bene e ricordarle che le pappe indicate per Omar sono Urinary Royal Canin, c/d Hill’s, UR Purina, Struvite Urinary Formula Eukanuba. Vedrà che qualcosa di suo gusto lo trova.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dott.ssa Bevere,
il 24 novembre ho adottato un cucciolo, un meticcio di 2 mesi, da una dottoressa di Napoli.
Quando me l'hanno portato, Lucio era microcippato e vaccinato (ha fatto il tetradog il 18 novembre). Sin dal primo giorno abbiamo notato una strana tosse, così l'abbiamo portato subito dal veterinario che l'ha visitato e ci ha detto che non aveva niente, forse solo qualche parassita intestinale dato che presentata anche perdita di pelo e la presenza di una strana forfora. Con il passare dei giorni la tosse aumentava e il cane beveva e mangiava poco, non convinti l'abbiamo riportato dalla veterinaria che ci ha detto che poteva essere un questione gastroenterica oppure cimurro, così gli ha dato degli anti dolorifici e un antibiotico. Il giorno seguente lucio ha avuto diarrea (non emorragica e neanche frequente) e vomito. L'abbiamo portato al pronto soccorso dove gli hanno fatto una siringa di plasil e una flebo di sali minerali e ci hanno detto che probabilmente era solo un pò di strapazzo dato che il piccolo aveva affrontato con noi un viaggio in macchina da milano a roma e ritorno. Il giorno seguente stava bene,ha giocato e mangiato tranquillamente, l'unico nostro dubbio era che beveva poco, così l'abbiamo riportato dalla sua veterinaria che gli ha fatto il parvo test, il risultato è stato positivo.
Adesso è ricoverato in ospedale, dall'emocromo è stata effettuata la conta dei globuli bianchi (che risultano bassi) e inoltre gli hanno risxontrato una forte infestazione di vermi intestinali.
adesso mi chiedo.... può essere che nonostante il vaccino lucio abbia comunque contratto il parvovirus? non è che questi sintomi sono dovuti ai vermi e la positività al test sia invece data da una qualche reazione al vaccino????
VI PREGO RISPONDETEMI PRESTO,......

02/12/07

 
Gentile signora o signore, il test che è stato fatto serve non a rilevare il titolo anticorpale, ma la presenza del virus. Quindi ci sono poche possibilità che la recente vaccinazione abbia influenzato l’esito del test. Inoltre l’abbassamento dei bianchi è certamente compatibile con l’infezione virale, mentre non sarebbe affatto spiegata da una malattia parassitaria intestinale. Siete stati un po’ sfortunati. Mi dispiace. Speriamo che il cucciolo risponda alle terapie e si rimetta presto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dottoressa Bevere,
sono Sara N. di Mestre,le ho scritto a luglio per il mio gatto che dopo essere stato operato per una mastocitoma all'orecchio,poichè i margini erano puliti,consideravo guarito (spero ancora..!)e le avevo appunto scritto per il timore di recidive. Ora le scrivo perchè,essendo stata molto male per tutta questa storia,gli controllo sempre l'orecchio. Ho visto che in una zona sul padiglione ma lontana circa 1cm e mezzo dal mastocitoma escisso ha una crosticina e sotto una piccola piega.La mia preoccupazione è questa: il mastocitoma si era inizialmente manifestato con una
crosticina,perciò sono un po' in ansia.però potrebbe essere che si sia grattato e basta.Ma non so dirle se la piega sia della normale anatomia, visto che nell'orecchio un gatto ne ha molte! Andrò al piu presto a
fargli fare un vetrino dal veterinario per togliere ogni dubbio,ma la stimo molto e per me è importante anche solo un suo parere.
Grazie,Sara

02/12/07

 

Gentile Sara, stia tranquilla, vedrà che non è nulla. Può capitare che un gatto, grattandosi, si graffi e si procuri delle piccole lesioni sul padiglione. Lo porti dal suo veterinario per controllare l’orecchio, ma senza alcuna ansia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile dott.ssa Bevere, sono Sara di Cesena e ho appena ricevuto la sua risposta, la ringrazio tanto per i suoi consigli che seguirò scrupolosamente, volevo chiederle qualche chiarimento:
Ho appena fatto il primo mese di fluidoterapia e lei mi ha detto di continuare, la facevo tre volte la settimana, può andare bene farla due volte o meglio tre?
Ho fatto un mese di idrossido di alluminio, è necessario che continui o posso fare una pausa e se devo continuare con quale posologia?
Inoltre volevo chiederle un consiglio riguardo al cibo, il micio mangia da tre anni e mezzo lo stesso cibo, K/D secco e umido, RENAL secco e umido e STUZZY VITA, sono sempre stata diligente e non ho mai sgarrato ma il micio dà veramente segni di stanchezza verso questo cibo e mangia poco e svogliatamente, ci sono delle alternative? Esistono integratori e/o sostitutivi da potergli dare? Butto tante cose perchè lui smangiucchia poco senza alcun entusiasmo...
Grazie per la sua attenzione.
(L'Omega Pet continuo a darglielo, una perla al gg.)
Sara Cesena (fc)

02/12/07

 

Gentile Sara, meglio tre, se il gatto non si stressa troppo (le fa lei a casa, spero, altrimenti dovrebbe imparare). L’idrossido di alluminio lo si sospende se il fosforo ematico è nella norma. Alternativi a k/d Hill’s e a Renal Royal Canin sono Renal Eukanuba e NF Purina. Però i gatti non è che devono per forza buttarsi sulla ciotola… il modo di alimentarsi che lei descrive (a piccoli pasti, un boccone ogni tanto, con lentezza e tranquillità) lo si può osservare anche in un gatto sanissimo. Ho clienti che gettano in pattumiera filetti di merluzzo interi che il gatto non gradisce perché sono stati all’aria più di mezz’ora… Non si lasci impressionare. L’importante è che il gatto non vomiti e che il suo peso non cali. Il tasso di “entusiasmo” invece non è un metodo affidabile né oggettivo. Omega pet vita natural durante. Gastroprotettori secondo necessità.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentilissima Dottoressa Bevere,
le scrivo sempre a proposito del mio setter Gordon, Arturo.
Ho ritirato sabato il referto del tampone faringeo e non è risultato piu' positivo allo streptococco betaemolitico ma ha una nuova infezione causata  sia dallo  Straphylococcus intermedius,che il mio veterinario ha deciso di non trattare ,sia dal Proteus Spp.
Dato che dall'antibiogramma ,quest'ultimo battero ,risulta sensibile al sulfametoxazolo ha prescritto ad Arturo il Bactrim (1\2 compressa ogni 12 ore) per 8 giorni.
In aggiunta mi ha detto di somministrargli 20 gocce di Idroplurivit dato che il cane ha dovuto ,per vari motivi,effettuare delle cure ripetute con antibiotici negli ultimi  tre mesi.
La domanda che volevo porle è se secondo lei la tosse e  l'accumulo di catarro nella gola che Arturo ha,specialmente di mattina,possano essere collegati con questa infezione.
La mattina ha la necessità di tossire per liberarsi la gola,sembra a momenti che abbia una specie di rantolo che diminuisce nell'arco della giornata per riaccentuarsi al risveglio dai  vari pisolini.
Arturo ha inoltre una secrezione biancastra dagli occhi,presente quasi esclusivamente la mattina dopo il risveglio ed io ho la sensazione che sia un modo per liberarsi dal muco presente nelle vie respiratorie.
La ringrazio ancora una volta della sua cortese attenzione
Marilena da Br
P.S. Essendo il cane spesso a contatto con bambini,puo' quest'infezione creare dei problemi a chi gli sta vicino?

03/12/07

 

Gentile Marilena, premetto che tutto ciò che segue si basa esclusivamente sulle sue mail e quindi deve ricordare che quello che io scrivo, pur essendo vero, potrebbe non corrispondere alla realtà della situazione specifica di Arturo, del quale io so solo quello che lei mi ha raccontato.
Allora: la tosse con espettorazione è un sintomo che localizza anatomicamente il problema a livello delle vie respiratorie (laringe, trachea, bronchi, ecc.), non del faringe. Localizzano invece la patologia a livello del faringe altri sintomi: il gagging (una specie di masticazione a vuoto), il reverse sneeze (o starnuto inverso) e lo stertore. Quali sono i sintomi del suo cane? Dove localizzano la malattia? Nel faringe, nel rinofaringe, nel laringe, nella trachea, nei bronchi? Le risposte a queste domande (risposte che né io né lei abbiamo, ma che si acquisiscono durante la visita) sono importanti perché determinano la scelta di un esame piuttosto che un altro. Ad esempio, quando si vuole conoscere la flora batterica delle vie aeree e la sua sensibilità agli antibiotici si esegue un lavaggio broncoalveolare, non un tampone del cavo orale. Lei parla di tampone faringeo, ma il faringe in un cane sveglio è scarsamente esplorabile, quindi presumo che quello che lei chiama tampone faringeo sia in realtà un prelievo dal cavo orale. E il risultato di un prelievo della flora batterica del cavo orale può facilmente non corrispondere alla flora batterica delle prime vie aeree: si tratta di una popolazione batterica mista, composta da molte specie diverse di batteri. Il proteus ad esempio, nel cavo orale, potrebbe essere considerato un opportunista. Insomma, io mi auguro che con questo antibiotico la sintomatologia si risolva, ma dal punto di vista del “metodo”, se ciò accadesse, bisognerebbe poi dire che Fortuna ci è venuta in soccorso. Ma solo per come lei me la racconta.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dott.ssa Bevere sono sempre Sara di Cesena e ringrazio ancora una volta per la sua celere risposta, ho altri dubbi quindi le chiedo altri consigli, stamattina il micio ha vomitato, cibo e acqua, erano abbastanza giorni che non succedeva e come potrà capire io mi preoccupo e mi chiedo cosa possa fare che io non faccia già...
Le fluidoterapie gliele faccio da sola sin dalla prima volta e le riporterò a tre come da suo consiglio, (il micio in quel gg. è molto arrabbiato con me e si rintana in un angolo per parecchie ore) ma visto che fanno così bene è giusto farne, invece non ho mai provato i gastroprotettori, mi dice qualcosa in merito, mi indica cosa, come e quando usarli?
In merito all'idrossido di alluminio non abbiamo fatto il paragone tra prima e dopo la terapia di un mese, è necessario rifare i controlli del sangue?
Riguardo al peso del micio, a marzo pesava kg. 6,2  in estate è dimagrito abbastanza, dall'inizio dell'autunno si è un po' ripreso e ora varia da kg 4,7 a 4,9.
Grazie ancora...! Sara Cesena (fc)

04/12/07

 

Gentile Sara, nei gatti con insufficienza renale cronica spesso è presente gastrite e quindi in genere è necessario un trattamento antiacido. Quando l’animale ha nausea e vomito io trovo, tra tutti i gastroprotettori possibili, gli inibitori di pompa particolarmente efficaci e comodi. Di solito uso mezza compressa da 20 milligrammi di pantoprazolo, da non frantumare e da dare a stomaco vuoto, secondo necessità: anche solo per tre giorni consecutivi alla settimana. Provi a sentire il parere in merito del suo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Buongiorno Dott.ssa,
Ho un chihuahua di 6 anni affetto da sempre di Enterite Linfo Plasma Cellulare curata da sempre con
cortisone (delta cortene).
Adesso il cane continua ad avere le coliche anche prendendo tutti i giorni il cortisone.
Il cane è seguito da un veterinario a Roma, vorrei sapere se ci sono delle novità su questa patologia.
In attesa di una Vostra risposta, Vi ringrazio per l'attenzione.
Arrivederci

05/12/07
 

Gentile signore o signora, la sua è una diagnosi istologica che non identifica la causa della malattia. Se si tratta di una forma idiopatica naturalmente il trattamento comprende prednisolone, metronidazolo, eventualmente azatioprina e i derivati dell’acido 5-aminosalicilico. L’uso dei vari farmaci va stabilito a seconda del caso e del momento, procedendo con molta pazienza un po’ per “prove ed errori”, fino a trovare la combinazione di immunosoppressivi, antibiotici e antinfiammatori adatta al cane. Ma la cosa più importante, a monte di tutto ciò, è che molti casi di enterite linfoplasmacitica rispondono alla dieta. Quindi la cosa fondamentale è essere certi-certissimi di aver fatto di tutto per scovare un antigene alimentare responsabile dei sintomi. Se l’argomento le è sconosciuto, vuol dire che siamo molto lontani da quel “di tutto”. La rimando al seguente indirizzo:
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Carissima Dottoressa, sono Amy, le ho scritto varie volte e anche oggi vorrei un suo prezioso parere su Renzo, gatto sterilizzato di 10 anni con insufficienza renale cronica. Già da più di un anno prende mezza pasticca di fortekor e omega pet. A metà di luglio ho portato il gatto al controllo e i valori erano fortemente sballati creatinina 4,4 ( 0,2 -1,6 ) azotemia 136  rapporto pu/cu 0,2 ecografia:ipercogenità spiccata ed ispessimento della corticale nei due reni.  fegato nella norma, niente da rilevare ,infatti il valore della bilirubina era 0,2 (0,1-0,2). Il gatto non era particolarmente abbattuto, mangiava in modo "svogliato" e quasi sempre i prodotti renali. peso 4,8. Inizio la cura con flebo in vena 150cc di ringer con epargriseovit pediatrico , per qualche giorno tutto bene, poi il gatto diventa giallo per l'ittero con valori superiori a 2, integro la flebo con il Tad ,mezza fiala al giorno e ursacol 50 mezza pasticca e alterno anche flebo sottocute. Il gatto si stressa molto anche perchè soffre la macchina e tutte le volte o sbava o vomita quando viene portato dal veterinario. Il trattamento dura più di un mese e il controllo in itinere da il valore della creatinina a 3,7. Alla fine della cura il valore della creatinina era invece risalito a 4,4 e i valori del fegato erano rientrati ,il gatto pesava 4,4 e non sopportava ,giustamente ,altri interventi.La spiegazione per l'ittero fu che era latente e sarebbe venuto fuori da li a poco indipendentemente dalle flebo e che la cura per il fegato era la fluidoterapia. A novembre controllo ,non perchè il gatto stava peggio,pelo lucido ,vivacità buona, peso 4,4 con alimentazione quanto più possibile renale. Valori azotemia 130, bilirubina 0,2, creatinina 5,4. Un colpo! Ripartiamo con le flebo in vena, ma questa volta a casa, sono diventata esperta e dopo 15 giorni controllo : azotemia 123 , bilirubina superiore a 2 e creatinina 5,1. Non sanno darmi una spiegazione certa del fatto che al gatto sia ritornato l'ittero, la prima volta poteva essere vero che era latente e sarebbe venuto fuori a breve, ma questa volta concordano con il fatto che in qualche modo le flebo possono interferire con il fegato. Dopo più di 15 giorni  di flebo in vena ,il gatto non ha più le vene per sopportarne ancora e quindi procedo con flebo sotto cute con l'aggiunta di tad e ursacol per 10 giorni. Il gatto che soffriva la presenza della cannula alla gamba sembra stare meglio.Ha sempre mangiucchiato è sempre uscito in giardino e a casa è sempre attento alle vicende domestiche ,il peso 4,2. Ieri controllo: azotemia 156,bilirubina 1,5 crea 6,8 ( il gatto aveva appena vomitato il cibo perche soffre la macchina) non ho parole! Il gatto non sembra stare così male , non vedo differenza da mesi a questa parte.I veterinari a questo punto non sanno darmi spiegazioni e mi lasciano libera nello scegliere se fargli le flebo ,se fargliele sotto cute ,se in vena..., io mi sto domandando sto uccidendo il mio gatto...tutte le volte che gli ho fatto la cura di fatto gli è venuto l'ittero e quindi è peggiorato, dovevo fargli le flebo o lasciarlo stare per non turbare il suo equilibrio che di fatto gli permette una vita normale (fino a ora). Io le domando ..ho fatto le cose giuste..la "cura" per l'insufficienza sono le flebo, perchè al mio gatto provocano l'ittero. E ora come devo procedere devo fargli le flebo e se sì in vena o sotto cute? o devo lasciarlo stare fino a quando non peggiora ulteriormente , non so cosa fare. Mi potrebbe dire come si comporterebbe lei in un caso simile. La ringrazio e mi scuso per la confusione nella lettera ,ma rispecchia il mio stato d'animo . grazie ancora per la sua pazienza.

05/12/07

 

Gentile Amy, poiché l’insufficienza renale di Renzo richiede la fluidoterapia, ma poiché è evidente che qualche componente dei vari farmaci usati determina una reazione avversa, io farei così: al posto del Ringer lattato userei il Ringer acetato (che non sfrutta il metabolismo epatico, ma quello muscolare), oppure anche solo il sodio cloruro (che non comporta alcun metabolismo). Inoltre io sospenderei tutti gli altri farmaci compreso l’ace inibitore (la creatinina ha subìto un rialzo considerevole e ci sono fondati motivi scientifici per sospendere questo farmaco). La fluidoterapia si fa rigorosamente a casa, sottocute, senza stress inutili. E se riesce dà al gatto un po’ di acidi grassi per bocca, senza litigare però. Vedrà che starete meglio tutti e due.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile Dott. Bevere,
le avevo scritto quest'estate per la mia Minù (calicivirosi, anoressia,pleurite) morta a fine luglio e per Molly (morta  a fine settembre). Le avevo forse accennato che a metà agosto avevo preso due cuccioli di 5 mesi, Molly e Kim, non fratelli. La piccola con nostro grande dolore è morta di Fip, il maschietto Kim ha nove mesi, è cresciuto bene, ma ha un problema di diarrea cronica. Nonostante molte indagini il veterinario non ne è venuto a capo. L'unica cosa che si è trovato è la giardia, ma - nonostante l'uso prolungato di Flagyl prima e di Panacur di recente - la diarrea è sempre presente. Nell'analisi microscopica delle feci di ieri risulta ancora qualche ovetto di giardia, ma il veterinario (e pure io..) è poco convinto che una persistente diarrea sia dovuta solo a quello. Il piccolo fa pochissima quantità per volta e a più riprese, e fa fatica ad espellere queste piccole "schizzettate" e miagola prima di defecare. Abbiamo fatto emocromo più funzionalità fegato e reni (tutto a posto), Fiv e Felv negativi
Siccome per lunedì avrei prenotato la sterilizzazione, ho pregato il veterinario di cogliere l'occasione che il piccolo è sedato per fare un altro prelievo, e con questo fare tutto ciò che può servire per stabilire la causa. Mi rivolgo a lei chiedendole un consiglio su dove dovremmo indagare per trovare una causa, cioè quali esami è opportuno fare (il vet. mi accennava ad un esame per determinare una insufficienza pancreatica, eventualmente per l'ipotiroidismo). Non vorrei ripetere il
prelievo successivamente da sveglio, cos'altro potremmo fare lunedì? 
Pensa che sia necessaria una biopsia intestinale? Il micio ha 3,5 kg, mangia moderatamente.
Certo che l'incubo Fip mi perseguita, anche se il piccolo sembra stare bene, diarrea a parte...
Grazie della sua disponibilità, cordiali saluti
Claudia (Trieste)

05/12/07

 

Gentile Claudia, come ho risposto al proprietario del Chihuahua un paio di lettere prima di questa, è fondamentale assicurarsi che l’animale non abbia un problema con qualche antigene di origine alimentare. Bisogna davvero provare la dieta privativa, con un idrolisato proteico oppure meglio una dieta casalinga monoproteica, perché nella maggior parte dei casi queste diarree croniche si risolvono così. Bisogna avere pazienza, provare diverse fonti proteiche, non sgarrare e avere fiducia.
La rimando alla lettura dello stesso articolo che ho segnalato al signore del Chihuahua.
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007/09/intolleranza-alimentare-e-diagnosi.html

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa
la mia meticcia di 10 anni ha un soffio al cuore dalla nascita ed in occasione di accertamenti per considerare un'eventuale anestesia il veterinario ha riscontrato un ingrossamento del muscolo cardiaco.
Facendo una ricerca attraverso internet ho trovato un prodotto olistico in polvere da somministrare quotidianamente a base di panax ginseng, aglio, ginkgo biloba ,angrelica sinensis, radice di liquirizia, stevia ,biancospino, astragalo.
vorrei conoscere il suo parere su tale prodotto.( nella prescrizione indica che tonifica la circolazione, rilassa le arterie, diminuisce la frequenza del battito cardiaco, aumenta il flusso di sangue al cuore e rinforza il muscolo cardiaco)
Premetto che è indicato esclusivamente ad uso animale.
confido in una sua risposta
P.F.

06/12/07

 

Gentile PF, se il cane ha una miocardiopatia va stabilita prima di tutto una terapia specifica, basata sia sulla diagnosi ecocardiografica, sia su dei fondamenti scientifici, per i quali una determinata malattia risponde ad un determinato trattamento famacologico, noto, riconosciuto, affidabile, sicuro. Prima di sperimentare sulla sua cagnolina dei fitoterapici, quindi, è meglio che venga fatta una visita cardiologica completa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Sono Amy, lei non può capire il sollievo che mi ha dato,il fatto di poter tentare una strada diversa mi rende più serena, grazie. Le domando ancora una cosa: quanti cc di flebo devo fare ,e se devo farle tutti i giorni o a giorni alterni ,e per quanto , un periodo o per tutta la vita del gatto.Ancora grazie infinite, Amy.

06/12/07
 

Prego. Vanno bene 40-60 ml/Kg/die (120-180 ml al giorno per un gatto di 3 Kg), a seconda dello stato di idratazione. Per i reni va bene tutti i giorni per tutta la vita, ma per il quieto vivere bisogna fare anche i conti con il gatto, non solo con i suoi reni. Quindi: poiché la vita è una e va spesa in pace e serenità, non ne faccia una malattia. Trovi con il suo micio un compromesso, di modo che vivere assieme e seguire le terapie non diventi una punizione per entrambi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 

Gentile dottoressa, grazie del consiglio.
Ho letto l'articolo ma ho ancora un dubbio: devo optare o per la dieta industriale (z/d, d/d, ecc.) o per la dieta casalinga (maiale-patate per es.) o posso anche per es. variare un minimo preparando l'umido a casa e aggiungendo al bisogno qualche crocchetta di quelle elencate sopra? cioè, la fonte proteica deve essere UNA sola o posso giostrarmi fra
cervo, maiale, agnello a piacere?
Grazie!

07/12/07

 

Prego. No, bisogna testare una singola dieta alla volta (o una singola fonte proteica e una singola fonte di zuccheri), senza variazioni fino a quando non si è sicuri dell’esito del test (positivo o negativo). Si faccia aiutare da un mio collega, dal vivo, che ovviamente conosca bene il metodo. Ci vuole tempo, pazienza e una buona comunicazione con il proprio veterinario. Altrimenti, se questa non c’è, ci vuole un po’ di fortuna: che funzioni subito la prima dieta provata.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Buonasera,
ho bisogno di una consulenza per un problema che mi preoccupa moltissimo.
Ho una gattina persiana di un anno di nome Zoe che vive in casa e che curo amorevolmente.
Purtroppo, nonostante il vaccino, Zoe circa 2 mesi fa si è ammalata di rinotracheite che in poco tempo le ha causato una forte congiuntivite (soprattutto all' occhio sinistro), irritazione delle gengive, scolo nasale, ingrossamento dei linfonodi del collo, difficoltà di deglutizione e perdita di appetito.
Il veterinario,dopo la visita, le fece una iniezione di Depomedrol e iniezioni giornaliere di Baytril 2.5 per 4 giorni poi mi prescrisse una terapia di altri 4 giorni di Baytril 25  in compresse e un collirio antibiotico da applicare più volte al giorno.
Anche se inizialmente la gattina era molto provata (era apatica, non mangiava,si isolava continuamente) con il procedere dei giorni  Zoe ha cominciato a star meglio e a fine cura si è rimessa completamente.
Il grosso problema si è verificato quando,dopo circa una settimana dal termine della cura, mi  accorsi che tra le scapole le era comparsa una crosta di forma circolare,con  i contorni regolari, di colore rosso scuro, dura e piatta in superficie e di circa 1 cm di diametro.
Chiamai il veterinario il quale mi disse che si trattava una reazione avversa che in alcuni gatti si verifica nel punto di inoculo del Baytril; sosteneva inoltre che non era nulla di preoccupante, che si sarebbe staccata da sola e che nel giro di un mese la cute si sarebbe rigenerata senza problemi. Non mi aveva prescritto farmaci ma si era soltanto raccomandato di pulire la crosta con soluzione fisiologica o un comune disinfettante.
Dopo circa 10 giorni la crosta si è staccata da sola ma ciò che mi si è presentato alla vista era tutto fuorchè rassicurante : sotto la crosta infatti si era formato un vero e proprio ascesso, come un cratere pieno di materiale purulento e tessuti in necrosi. Porto Zoe immediatamente dal veterinario che rimane stupito del danno, decide quindi di intervenire chirurgicamente ripulendo la ferita e chiudendo poi con alcuni punti di sutura.Mi prescrive nuovi antibiotici in compresse e
tutto sembrava a posto se non fosse stato per il fatto che dopo neanche una settimana la ferita si riapre nonostante la presenza dei punti.
Era come se la cute si fosse lacerata,era molle, bagnata e fuoriusciva nuovamente dai tessuti sottostanti il  materiale purulento. Per l'ennesima volta torno dal veterinario il quale, sostenendo che la gattina si era strappata i punti con la zampa, le rende nuovi punti questa volta un pò più forti.
Il giorno dopo mi ritrovo con lo stesso problema : la ferita si era aperta, la pelle era senza consistenza, come se fosse "gelatinosa" e ancora materiale purulento che usciva. L' impressione che avevo era che i punti non reggessero perchè la pelle non aveva la consistenza adatta. Grazie ad un amico mi metto in contatto con un veterinario specializzato in chirurgia il quale ,dopo aver visitato Zoe, mi dice che è necessario un nuovo intervento per ripulire la ferita dai tessuti necrotici e dal materiale purulento dovuto all'infezione e che è necessaria l' applicazione di due canali di drenaggio per permettere all' ulcera di richiudersi e cicatrizzarsi perfettamente.
Ho acconsentito all'intervento e a due giorni di distanza la ferita sembra avere un buon aspetto e i canali emettono continuamente liquidi all'esterno.Inoltre mi è stata prescritto un antibiotico iniettabile da sonmministrarle 2 volte\die come terapia post chirurgica.
Secondo il chirurgo l'errore commesso riguardava la mancanza di un drenaggio che permettesse ai liquidi prodotti dai tessuti infiammati di fuoriuscire.
Adesso secondo lui tutto dovrebbe andare bene, fra 3 giorni pensa di togliere i tubicini e fra 10 i punti.
Purtroppo nonostante queste rassicurazioni  io non sono tranquilla in quanto dopo tutte queste peregrinazioni sono diventata pessimista e ho paura possano insorgere altre complicazioni o che la ferita non riesca a cicatrizzarsi.
Sono molto confusa e preoccupata per Zoe per cui Le chiedo se Le sono mai capitati casi del genere, se e come si sono risolti....pensa che Zoe guarirà? dopo una simile lesione i tessuti con il tempo sono a rischio di degenarazioni anche neoplastiche? Vorrei per favore un Suo parere medico.
Aggiungo che lo stato attuale della gattina è abbastanza buono....si sforza di mangiare, usa regolarmente la sua lettiera,si muove senza particolari problemi....è però, giustamente, stressata, a volte  nervosa, impaurita anzi oserei dire traumatizzata.
Grazie infinitamente per l' attenzione e la disponibilità.
In attesa di una Sua risposta porgo i miei saluti.
Annalisa

07/12/07
 

Gentile Annalisa, non c’è bisogno di andare a cercare chissà dove la causa dell’insuccesso della prima sutura: inoltre applicare dei nuovi punti su una ferita che è andata incontro a deiscenza e i cui margini appaiono anormali non può che dare, prevedibilmente, un cattivo risultato. Due o tre insuccessi possono deprimere e scoraggiare, in generale, ma quando la causa è così facile da individuare, non c’è proprio motivo di preoccuparsi. Il secondo veterinario consultato le ha dato motivazioni logiche e ha applicato una tecnica chirurgica che in questi casi risulta quasi sempre efficace. Non si preoccupi, mi sembra proprio in buone mani. Se però anche in questo caso la terapia non andasse a buon fine, farei un prelievo per l’esame batteriologico e una biopsia (non per il rischio di neoplasia, ma per individuare alcuni microrganismi che in coltura non si vanno a cercare).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima Dott.ssa Bevere
Mi chiamo P. Anna e le scrivo per sottoporle il caso del mio anziano Terranova femmina Mila.
Mila ha appena compiuto 12 anni, è sempre stato un cane tendenzialmente sano, attivo, se non fosse che da circa 4 anni soffre di una forma di artrosi localizzata alle zampe posteriori, tant’è vero che è costantemente in terapia con Rymadil.
Nonostante la veneranda età, Mila da pochi giorni ha avuto il suo “calore” regolare (indicativamente ancora adesso va in calore 2 volte all’anno), tutto ok se non fosse che ha aumentato in maniera abnorme il quantitativo di urine ed anche la periodicità; sembra quasi incontrollabile. Inoltre si lamenta quando si siede e continua a rigirarsi prima di trovare la posizione per sedersi; questo non so se imputarlo ai suoi problemi di artrosi o se “sospettare” una forma di cistite.
Preciso inoltre che l’anno scorso, sempre in questo periodo Mila ha sofferto dello stesso problema legato alle urine, ma abbiamo imputato il problema ad una terapia cortisonica (Deltacortene) che abbiamo dovuto somministarle per 13 gg. a causa di un peggioramento della sua zoppia.  
La ringraziamo anticipatamente
Anna e Mila


09/12/07

 

Gentile Anna, per saperne di più va fatta una visita accurata e l’esame delle urine.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gent.ma  dottoressa
grazie mille per le risposte che lei mi ha dato,sono state molto chiare,però gradirei se potesse spiegarmi meglio l'ultima risposta,ossia()area radiodensa presumibilmente riferibile ad una lesione occupante spazio, cosa significa? non è che alla fine quello non era neanche un tumore all'intestino? grazie. ...scriverle comunque mi fà stare meglio, perchè lei risponde ad ogni mia domanda,e pian piano (spero) i miei dubbi scompariranno.!!
infinite grazie.

09/12/07
 

Prego. Quello che le ho scritto significa che, osservando un radiogramma dell’addome, non si può mai dire se un’immagine che assomiglia ad una lesione occupante spazio sia un tumore, un ematoma, un ascesso, un granuloma, un linfonodo aumentato di volume. E se anche si tratta di un tumore, non si può certo sapere di che tipo sia, solo con un radiogramma. Allora si descrive semplicemente quello che si vede: si vede un’area radiodensa (un po’ più bianca, perché “ferma” i raggi X e non permette loro di impressionare, ossia scurire, la pellicola). Cosa rappresenti una tale immagine, con la sola radiografia, non si può dire: per questo si fanno altri esami (ecografia, esame citologico, tac, biopsia, a seconda del caso). Ma sono cose che si dovrebbero già sapere, nel momento in cui si procede all’eutanasia. Non è sempre fondamentale arrivare alla diagnosi definitiva, ma è fondamentale che ogni scelta sia consapevole, anche quella di non fare diagnosi (non c’è solo l’accanimento terapeutico: esiste anche l’accanimento diagnostico). Mi dispiace tanto che abbia ancora tutti questi dubbi e so che la mia risposta non l’aiuterà a rilassarsi, mentre ora sarebbe davvero il momento di rassegnarsi alla scomparsa del suo amato gatto.

Con affetto, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

Gentile dottoressa,
le scrivo dalla provincia di treviso. ho un pastore tedesco maschio di 5 anni. 10 giorni fa si lamentava ed era molto "mogio" cosi lo ho portato dal veterinario che, visitandolo, ha diagnosticato una grave infezione della cute di testicoli, scroto e dell'area genitale. Il cane aveva i linfonodi, in particolari quelli del collo, molto ingrossati. Dopo palpazione il veterinario ha ritenuto che tale ingrossamento fosse causa dell'infezione in atto. E' stato fatta una puntura di anti infiammatorio e anti dolorifico e ci sono stati ordinati degli antibiotici da dare una volta al giorno. Dopo 48 ore la seconda visita, il cane sembrava migliorato leggermente, lo stesso veterinario dice che si sta riprendendo, rifà la puntura e ci dice di continuare con gli antibiotici.
Oggi il cane è nuovamente sofferente, siamo tornati dal veterinario, è stato visitato da un altro dottore che ha subito escluso una connessione tra ingrossamento dei linfonodi e infezione genitale. Dopo palpazione, lastre ed ecografia ci ha detto di sentire la milza molto ingrossata e con una massa più dura..e non ha potuto in alcun modo escludere la presenza di un tumore, espanso a tutti i linfonodi che risultano essere ingrossati (dalla lastra è anche emerso che la milza schiaccia leggermente i polmoni e questo comporta un affaticamento nella respirazione). Proprio per l'espansione della malattia ai linfonodi non si può ricorrere all'asportazione della milza xchè non avrebbe alcun senso. Ci ha consigliato di intraprendere una terapia fatta di punture giornaliere (non ricordo il nome del farmaco) dicendo che il cane potrebbe sopravvivere anche un anno senza gravi ricadute. Qual è il suo parere? Crede che per il cane sia un'inutile sofferenza? Ci possono essere delle soluzioni alternative?
La ringrazio.
Roberta

11/12/07

 

Gentile Roberta, la sua mail è un po’ vaga e imprecisa, ma le posso dire (se ad esempio la diagnosi fosse stata quella di linfoma) che, prima di fare una tale diagnosi, o comunque prima di parlare di “inutile sofferenza” in questo cane tutto sommato un po’giovane, oltre all’ecografia e alla radiografia del torace, c’è bisogno della citologia dei linfonodi, di un emocromo con lettura dello striscio di sangue, della citologia della milza (eco guidata) e magari di un profilo biochimico. Perché milza ingrossata, linfoadenopatia e abbattimento sono sintomi comuni a diverse malattie infettive, oltre che al linfoma. Su questi sintomi non si può assolutamente basare una diagnosi infausta, senza fare esami più specifici o al limite delle prove terapeutiche (che possa essere, magari una malattia da zecca?). Fate sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
buongiorno dott.ssa sn massimo.. il padrone del meticcio di 10 anni  operato di ernia cervicale se si ricorda..! a distanza di due mesi dall'operazione il cane continua a migliorare..ma ha sempre questi tremolii non frequenti agli arti anteriori..di pochi secondi..!
purtroppo x i impegni del neurologo e anche miei nn mi e stato possibile farlo visitare..anke perkè il  neurologo ha detto ke se vedevo il cane tranquillo..x il momento di non preoccuparmi..
cmq ho preso appuntamento un 'altra volta x la visita.
ora domando..le cause di questo tremolio è il trauma ke ha subito..oppure potrebbe essere un epilessia..?

11/12/07

 

Gentile Massimo, come potrei dimenticarla. No, questi tremori non hanno niente a che fare con l’epilessia, e poi il suo cane non è mica epilettico, o no? Sono presumibilmente i soliti problemi legati alla discopatia cervicale, gli stessi dei quali mi parla credo da agosto. Niente di nuovo. Stia tranquillo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Buongiorno Dottoressa Bevere! Sono Francesca, proprietaria del super-meraviglioso carlino di 6 anni. Le scrivo per dirle che ieri, dopo un'ulteriore visita dal veterinario (in cui abbiamo notato, nonostante la difficoltà visto che è molto difficile visitare bene Nico!,che ha avuto una notevole reazione alla spalla destra anteriore e leggermente alla spalla anteriore sx) abbiamo deciso di eseguire dei raggi previa leggera sedazione che verranno  anche consultati da un collega ortopedico. 
Il mio veterinario ha detto che è possibile capire dai raggi se ha un'artrosi alle spalle e che comunque in teoria potrebbe essere l'unico fattore (sempre se di questo si tratterà) escludendo fratture o altri sintomi....lei cosa dice? L'artrosi ha sintomi come il zoppicare a freddo? Spero tanto che non sia un problema neurologico!!!!! Vedremo..intanto sono felice che eseguiremo i raggi, almeno sarà fatto un passo in più visto che è da 2 mesi che ho tanta paura non spendo esattamente cos'ha!!!!   
Grazie tante per i consigli che mi ha dato.. e le farò sapere! I raggi li farà sabato questo 15/12..
Un caro saluto!
Francesca -Vi-

12/12/07
 

Gentile Francesca, confermo che l’artrosi può essere diagnosticata radiograficamente e che la sintomatologia principale può essere proprio la zoppia a freddo. Di solito i problemi neurologici danno altri sintomi. In bocca al lupo al suo Nico!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile dottoressa,
Ho due gattini di 7 mesi Blacky e Simba.Due settimane fa o portato Simba a sterilizzarla,ma non so se è tutto a posto perchè ha un gonfiore sul addome,tipo un piccolo uovo. La veterinaria era  incasinata quando  ha tolto i punti quindi non l’ha guardata bene…Vorrei sapere se non si potrebbe  trattare di una ernia,anche perchè  ancora prima che mangiasse dopo la sterilizzazione saltava su e giù dalle sedie, dal divano.
La vaccinazione dei micini è stata fatta il 30/07/2007 e il richiamo nel’20/10/2007 perchè i micini avevano presso  l' herpes virus felino e non stavano bene.Vorrei sapere se la vaccinazione è buona o sarebbe da rifare(consiglio della veterinaria dei gatti,la vaccinazione e stata fatta presso un altro veterinario).
E un ultima cosa il gatto maschio Blacky,avendo una virosi respiratoria(diagnostico:febbre 40,gola rossa e i gangliomi gonfi,non mangiava da 1 giorno e vomitava),la dott.ssa li ha prescritto l’antibiotico CEFA_CURE(cefadroxil 50) e BENTELAN 0,5mg(betametasone disodio fosfato).Dopo la puntura che li ha fatto la dott.ssa con antibiotico e antinfiammatorio dovevo continuare la cura a casa,pero il BENTELAN  non glie l’ho somministrato in quanto con la virosi respiratoria non mi sembrava una buona cosa(ho seguito anche il consiglio di un dott. cardiologo)…Blacky già mangiava quella sera(dopo le punture fatte dalla veterinaria) e adesso sta bene.Se mi potrebbe dire caso mai succedesse di nuovo cosa mi consiglia riguardo il BENTELAN.Adesso dovrò portare  anche lui a sterilizzarlo…
In aspettativa dei suoi consigli:
tantissime grazie!!!!
Cristina

12/12/07

 

Gentile Cristina, i gattini dovrebbero essere di aprile-maggio: hanno fatto il primo vaccino a due mesi compiuti e il secondo, invece che farlo a tre mesi, lo hanno fatto un po’ più tardi, a cinque mesi. Se i due gatti stanno in casa io non farei adesso un altro richiamo, ma li vaccinerei a partire da questo autunno una volta all’anno. Per quanto riguarda il cortisone si tratta di un farmaco generalmente controindicato in corso di malattie virali o batteriche, a causa dei suoi effetti negativi sul sistema immunitario, anche se una singola somministrazione ad un dosaggio molto basso difficilmente fa danno.
Per quanto riguarda la tumefazione nella sede della ferita chirurgica, se si tratta davvero di “un piccolo uovo” (di solito l’uovo è quello della gallina, quindi parliamo grossomodo di una lesione di 3 x 4 cm!) è strano che la collega non l’abbia notata. Non è per nulla normale che ci sia una tumefazione così importante. Si può trattare di un seroma o di un’ernia, se la gatta sta bene. In entrambi i casi, di solito, la causa è da cercare in una procedura chirurgica non perfetta. Spero quindi che la lesione sia molto più piccola e che lei abbia scritto “piccolo uovo”, così, distrattamente, senza pensarci.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve dott.ssa,
sono Loana e scrivo da Gela,volevo se possibile avere delle informazioni e consigli riguardo la mia cagnetta.
Lo scorso anno nel mese di gennaio in campagna ho trovato la cagnetta di razza breton che oggi chiamo Peggy.Era spaventata ma in buone condizioni fisiche.Dopo qualche mese a maggio ha avuto una cucciolata ed un'altra l'ha avuta lo scorso aprile.La cagnetta stava bene ad allattava normalmente.Circa un mese fa ha iniziato ad accusare dolori addominali,così ho deciso di portarla dal mio veterinario.Il veterinario le misurò la temperatura,le fece una ecografia l'emocromo e un altro esame del sangue,di cui non ricordo il nome,per controllare lo stato del fegato.Nell'esame ecografico non ha riscontrato nulla,gli organi erano nella norma,mentre nell'esame del sangue risultava molto anemica ed aveva i globuli bianchi molto alti,anche l'esame per il fegato risultava al limite della normalità ed aveva la febbre.Mi prescrisse una cura antibiotica con cealosporine ogni 12 ore per 10 giorni.AL controllo la situazione era invariata non aveva la febbre ma aveva l'addome gonfio.Con un altro esame ecografico si accorse che fra le viscere c'era del liquido e l'addome era dolorante.Lui mi disse che probabilmente si trattava di una pancreatite e che avrei dovuto al più presto ricoverare il cane in una clinica perchè la pancreatite non è facile da curare.Purtroppo non ho le possibilità economiche per il ricovero,così mi ha consigliato di fare delle flebo sotto cute .Dando un occhiata su internet ho trovato una cura per la pancreatite che consiste nella somministrazione di enzimi(ENZIPAN;LUITASE....), vitamine(COBALAMINA) ed antibiotici(ERITROMICINA;DOXICICLINA....).Cosa mi consiglia di fare?Inizio questa cura?
oggi la cagnetta mi sembra peggio del solito...non ha mangiato...
Spero tanto di avere una sua risposta.
La saluto cordialmente 

12/12/07
 

Cara Loana: anemia, ipertermia, leucocitosi, scarsa risposta alle cefalosporine, dolore addominale e poi versamento addominale. La febbre non c’è più, ma nel suo caso non mi pare un buon segno. Purtroppo bisognerebbe fare altre indagini per capire. Bisognerebbe sapere se l’anemia è rigenerativa o no, quale sia il tipo di versamento, quale sia il profilo biochimico completo, se esistano altri sintomi che possano aiutare alla diagnosi (ad esempio assenza di transito intestinale, oppure melena), e soprattutto se ci siano gli estremi per una laparotomia esplorativa. Sono molto solidale con il suo veterinario, che si è comportato bene e le ha infine consigliato di portare il cane presso una clinica forse anche perché, a fronte delle condizioni gravi dell’animale, sente la necessità di confrontarsi con altri colleghi di sua fiducia: in effetti le ha posto una “probabile” diagnosi, non una diagnosi certa. Secondo me, la sensazione del collega, che leggo tra le righe della sua mail, è che per aiutare il suo cane, più che una terapia per questa sospetta pancreatite, servano altri soldi e altre osservazioni. Se non può spendere più niente per le cure di questa cagnolina, purtroppo vedo un fosco finale, per scongiurare il quale secondo me dovrebbe lasciar stare le ricerche in rete di farmaci speciali e sentire ancora il suo veterinario, che probabilmente ora si sta chiedendo come sta Peggy.

Cordiali saluti e un augurio speciale di risolvere tutto.

Dott.ssa Nicoletta Bevere
 
gentile d.ssa Nicoletta bevere
possiedo un cane di razza staffordshire bull terrier di 7 anni,da un po' di tempo beve molta acqua, in continuazione e non trattiene la pipì inoltre fà fatica a camminare e a salire le scale.
Quattro anni fa in un parco mangiò qualcosa che conteneva del veleno ,e il giorno dopo faceva fatica a stare in piedi,il nostro veterinario ci disse che il veleno intaccò il suo sistema nervoso,da li non cammìnò più come prima,ma da un pò la situazione è peggiorata,l'ho portato di nuovo dal veterinario e mi ha detto,che è troppo grasso e che ha una cistite e mi ha segnato degli antibiotici per tre giorni,in più domani devo portargli le urine,può aiutarmi ??secondo lei è qualcosa di grave???io ho pensato anche al diabete, è possibile???p.s il cane non si è mai accoppiato.spero in una sua risposta ,intanto la saluto e le auguro buone feste.cordiali saluti 
Alessandra

13/12/07

 

Gentile Alessandra, può anche averla una cistite il cane, ma di certo l’aumento della sete non può essere spiegato con questa malattia. Andrebbe fatto un esame delle urine e del sangue, concentrandosi sulle possibili cause di polidipsia (ipercalcemia, diabete, insufficienza renale, patologie con ripercussioni sul fegato, ecc.).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Cara dottoressa,
L’i ho parlato dei miei micini Blacky e Simba pero volevo approfondire il problema di Simba….
Gli e stato esportato il utero e le ovaie. Dopo il intervento per 2 giorni non ha mangiato non aveva proprio appetito,pero giocava insieme a Blacky ed era molto vivace….Il gonfiore ho iniziato a osservarlo dopo 2,3 giorni. Per una settimana a preso il antibiotico(cefa-cure tabs 50(cefadroxil))
Visto che ai miei genitori che hanno( 9 gatti e 5 cani) gli era capitata una ernia con 2 dei gatti castrati(gatte) mi preoccupo tanto.Una delle gattine dei  miei (Tomy),era deceduta perche si era arrampicata sopra un albero,i fili si sono agganciati e la ferita si e aperta,i organi sono usciti fuori....Il veterinario che a operato in seguito la altra gattina(Puffy),aveva detto che non e stata cucita bene la gattina(dentro)e sicuramente sarà successa la stesa cosa con Tomy.
Simba e di nuovo molto vivace vuole giocare con Blacky,io  non riesco dormire perche provo a calmarli un po’,non voglio che faccia troppo sforzo,anche perche mi sembra che il gonfiore aumenta dopo che si agita giocando o quando arriva da fuori.Domani la porterò senza altro al  veterinario pero vorrei prima un su  o consiglio.
Gli  chiedo scusa per i eventuali sbagli ortografici o di esprimazione ,pero non sono italiana.
Ringrazio di nuovo e chiedo  scusa per il ulteriore disturbo.

13/12/07
 

Cara signora, non si preoccupi, la lettera è chiarissima, però non ho niente da dirle in più rispetto a quanto le ho già scritto nella scorsa mail: se la micia è vivace, una lesione di questo genere, se esiste davvero, è un seroma o un’ernia e in ogni caso deriva più che dall’attività della gatta da una non perfetta procedura chirurgica. Va fatta proprio rivedere a chi l’ha operata.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima D.ssa Bevere, volevo approfittare del Suo servizio per chiederLe due cose riguardanti l'antibiotico Baytril soluzione iniettabile 2,5%.
La prima è: da circa un mese è magicamente comparsa alla mia porta una gattina, magrissima e ovviamente abbandonata, l'ho rimessa in forma e mi sa che è incinta. Da ieri ho notato che fatica a mangiare, cosa che prima non accadeva, e che beve molto, deglutisce sempre e ha gli stessi sintomi di un micio che tempo fa si era ammalato e il mio veterinario gli aveva prescritto il Baytril. Dunque Le chiedo, visto che è incinta, il Baytril ha delle controindicazioni? Perchè nel foglietto illustrativo  c'è scritto: "...Baytril si è inoltre dimostrato essere esente da effetti immuno soppressivi, embriotossici, mutageni, teratogeni. iò ne rende sicuro l'impiego anche in gravidanza". E' proprio così?
Seconda domanda: mentre "spulciavo" su internet ho scoperto che in molti dicono che Baytril soluzione iniettabile è pericoloso, crea delle gravi reazioni cutanee e consigliano di non fare mai iniezioni sottocutanee, le uniche che so fare! E' vero tutto ciò? Io personalmente ho guarito molti gatti proprio con il Baytril, le compresse le ho usate, ma non tutti i gatti, specie quando sono malati, le prendono o si lasciano mettere qualcosa in bocca.
La ringrazio fin da ora per la disponibilità e il tempo dedicatomi.
Cordialmente,
Giorgia.

14/12/07

 

Gentile Giorgia, per quanto riguarda la prima domanda, sì, è vero. Per quanto riguarda la modalità di somministrazione sottocutanea in alcuni casi può dare infiammazioni localizzate che, noi veterinari, chiamiamo “affettuosamente” baitrillomi. Si tratta di ascessi sterili o al peggio piccole aree di necrosi della cute (specie se l’iniezione è un po’ superficiale, troppo vicina al derma) che si verificano sporadicamente alla concentrazione del 2,5% e quasi sempre se la concentrazione usata è al 5% (quindi quella al 5% va fatta solo intramuscolo). Non si tratta di eventi particolarmente gravi, generalmente si risolvono senza terapia e comunque possono essere quasi del tutto scongiurati diluendo ulteriormente in soluzione fisiologica il farmaco: più lo si diluisce, più si riduce il rischio di reazioni avverse di questo genere. Il rischio più grande dell’enrofloxacin è che a dosaggi elevati (anche solo 10 mg/kg, che è appena il doppio o il quadruplo del dosaggio terapeutico di 2,5-5 mg/kg), anche se somministrato poche volte, può dare cecità irreversibile nel gatto. Quindi la cosa più importante è rispettare la posologia e, nel suo caso, portare la micia da un veterinario, prima di impostare una terapia qualunque.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Sono Tatiana dalla provincia di Verona,
il mio gatto di 2 anni maschio, da ieri sera è un po' strano... non mangia ed è molto tranquillo, resta nascosto sotto il letto e sbava parecchio,
l'ho portato dal veterinario che ha escluso febbre e difficoltà respiratorie, gli ha fatto una iniezione di cortisone per evitare che insorga una infezione.
ora però vorrei un consiglio da parte sua, cosa può essere accaduto, il micio sta perennemente sotto il letto seduto.
Sbava un po' meno,non vorrei avesse mangiato qualcosa di velenoso, anche se difficile perchè resta sempre in casa, ho letto che può trattarsi di rabbia....spero tanto di no.
grazie per la sua attenzione, cordiali saluti
Tatiana

14/12/07

 

Gentile Tatiana, la scialorrea è principalmente nel gatto un segno di dolore orale (molto più raramente di nausea), quindi va controllato bene il cavo orale dell’animale. Sicuramente ha qualche lesione a questo livello: ulcere, stomatite, corpi estranei, ORLs, e così via. Bisogna proprio cercare qualcosa in bocca, eventualmente anche in sedazione se necessario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno dott.ssa...
grazie della sua gentile risposta,sono massimo..
diciamo che le scrivo da fine ottobre quando il cane ha avuto problemi all'ernia cervicale...
ho fatto vedere il cane dal veterinario ieri....per quel problema dei tremolii alle gambe anteriori x pochi secondi...per un controllo..programmato..! mi dice che parlerà cn il neurologo ..forse ha subito dei lievi danni neurologici..dovuti all'operazione.. oppure come mi dice il veterinario e lei di stare tranquillo..!
il  neurologo mi disse ke nn era grave l'operazione..e che era una lieve uscita del liquido che bloccava un nervo...e che il cane tornava cm prima..
adesso il cane  cammina e gioca e anche a volte corre...anche se ha 10anni nn dimostra l'età che ha...
un saluto cordialmente ..e aggiungo un buon natale  che porti serenità..
Massimo

14/12/07

 
Grazie a lei.
Gentilissima dottoressa Bevere buona sera,sono Daniela e Le rubo del tempo per chiedere alcune informazioni. Gatto Omar ,12 anni,ha subito intervento di cistotomia ,le sue analisi pre-operatorie biochimiche, effettuate meno di 1mese fa sono perfettamente nella norma, l’unico problema, se così si può chiamare, è che urina cinque volte al giorno.e beve 2 tazzine da caffè di acqua. Sono riuscita, grazie al suo consiglio ,a fargli mangiare crocchette urinary. Dall’ecografia effettuata prima dell’intervento risultano normali le dimensioni ed ecostruttura renale con aumento diffuso dell’ecogenicita’ corticale in entrambi i reni. Paziente dottoressa,non ho mai avuto animali e Omar e’ il mio primo gatto desidero sapere se e’ normale che beva tanto o se dietro ,nonostante i valori biochimici nella norma, si celi un inizio di insufficienza renale. Grazie per la cortese attenzione e Le auguriamo un sereno natale. Daniela e Omar

16/12/07

 

Gentile Daniela, Omar non beve tanto: due tazzine di acqua sono assolutamente adeguate ad un gatto che mangia crocchette. Il suo micio non è mica di quelli fatti con la polvere di marmo, dipinti a mano: solo quelli non bevono mai. Non si preoccupi e dia ascolto alla biochimica, che difficilmente trae in inganno, quando si tratta di creatinina. E comunque, se proprio vuole sapere se il gatto beve troppo, basta controllare il peso specifico delle urine.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile Dottoressa,
Il mio gatto ha 16 anni,maschio, persiano, castrato, ha vissuto sempre in casa e non ha mai dato problemi di nessun genere..fino a 15 giorni fa...ha iniziato a rifiutare il mangiare, a diventare sempre più sedentario e magro...vista la sua refrattarietà ad ogni tipo di approccio esterno, non siamo stati molto tempestivi nei primi 2-3 giorni..lasciando correre (visto che era capitato altre volte..)..dopo di che l'abbiamo portato da un veterinario...che, ha diagnosticato una forte anemia...lo ha sottoposto ad una flebo...gli ha misurato la temperatura (che risultava normale..), gli ha fatto analisi del sangue e delle urine. Da queste ultime si è evinto (dati più rilevanti): urea 71 mg/dl creatinina 0,5 mg/dl bilirubina 3 mg/dl transaminasi sgot 53 U/l transaminas sgpt 84 U/l. Dopo essere venuta a conoscenza di tali dati la veterinaria gli ha effettuato una ecografia dalla quale si è notato che il fegato non aveva masse mentre la milza aveva qualche problema...In seguito a questi esami gli ha prescritto una terapia consistente in: Fortekor 2,5 (1/2 compressa al giorno) Lasix (1/4 di compressa mattina e sera) Samyr 200 Fiale( 1/2 fiala al giorno sottopelle) Carnitina B12 flacone (1/2 flacone al pian sottopelle) Bassado (1/4 di compressa al giorno).
Intanto, continua a non mangiare...non urina..ha qualche piccolo fenomeno di diarrea (forse dovuto ai medicinali..)..
Stamattina ha provato a mangiare un po' ed ha vomitato un liquido verde_ giallo. Il pelo è sempre bello..così come gli occhi...
Cosa le sembra? Spero che mi darà un suo parere al più presto..grazie. Distinti Saluti.
Rossella da Salerno

17/12/07

 

Gentile Rossella, mi sembra che la sintomatologia sia suggestiva di emobartonellosi e credo che il suo veterinario abbia lo stesso sospetto (visto che tra tutte quelle medicine c’è anche della doxiciclina). Non capisco però il benazepril e la furosemide. Se il gatto non produce urina questi due farmaci vanno subito sospesi! Comunque, se si trattasse di emobartonellosi voi potreste anche osservare dei miglioramenti nei prossimi giorni (posto che il gatto riprenda ad urinare). Tuttavia per la mia esperienza quando l’emobartonellosi compare improvvisamente in un animale molto anziano a vita domestica, la prognosi non è buona, anche se all’inizio talvolta il gatto sembra appunto migliorare. Indipendentemente da questa considerazione, che ora non è per voi importante e che magari non ha niente a che fare con il vostro animale, nel vostro specifico caso la mancata produzione di urina ha carattere di emergenza e deve subito far riconsiderare la terapia in corso, nella maniera che le ho già detto: sospendendo diuretico e antipertensivo immediatamente e avvisando il collega di quanto si è verificato.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.le Dottore,
possiedo due orsetti russi winter white (femmine). Una non ha mai avuto nessun problema,anche se,mesi fa,ha perso molto peso velocemente,ma adesso è in ottime condizioni.
L'altra,invece,da quando abbiamo cambiato la gabbietta a causa di un incidente,è strana. L'incidente è avvenuto un mese fa,è rimasta incastrata con il musetto tra due sbarre. Quando l'abbiamo disincastrata,aveva un occhio lacrimante e socchiuso,ma per fortuna non lo ha perso. Comunque,adesso ha il pelo che sembra quasi sudaticcio ed è diventato un po' rado sulle spalle. Lei comunque mangia ed è attiva,ma è diventata anche un po' aggressiva,adesso morde,mentre prima non lo faceva,e,in un certo periodo,le sue feci sono aumentate,ma adesso sono regolari. Si tratta di una malattia? Che cosa devo fare? Grazie ancora e cordiali saluti,
Elisa R.

17/12/07

 

Gentile Elisa, dalla sua descrizione la lesione sul dorso potrebbe essere un ascesso che è andato incontro a rottura: forse l’esito di una ferita da morso (i due criceti vivono assieme?). Però andrebbe vista dal vivo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile Dottoressa Le scrivo per il mio cane Polpetta
un bassethound di 18 mesi di circa 30 kg di peso.
Innanzitutto la sua dieta :
-alla mattina quando io e mia moglie usciamo mangia
una ciotola di cibo umido (300 gr di bocconcini in
salsa o roba del genere)
-durante la giornata ha libero accesso al cibo secco
(crocchette) che perà raramente consuma
- alla sera altri 300 gr di umido
Inoltre alla sera non ci lascia mangiare e PRETENDE
una ciotola della nostra cena (quindi pasta con ragù
di cui va matto, pezzettini del nostro arrosto,
prosciutto insomma tutto quello che mangiamo lui lo
deve provare)
Aggiunga che durante la giornata lo viziamo (quando
vogliamo starcene tranquilli con wurstel e simili.
Il cane vive in casa e in giardino .Inoltre tutti i giorni si fa una passeggiata di oltre 1 ora.
Ora il problema :
a volte la mattina mangia 1/4 di ciotola poi smette si sdraia sulla pancia e comincia a lamentarsi. la cosa dura meno di 1 minuto poi il cane riparte con la stessa voracita' e finisce il suo cibo.
Devo preoccuparmi ??
Grazie in anticipo
Lino

18/12/07

 

Gentile Lino, io mi preoccuperei sì, ma solo perché mi sembra che ci sia qualche piccolo problema nell’educazione del cane. Forse c’è qualcosa che non va, perché non credo che a voi piaccia essere costretti ad interrompere la vostra cena o il vostro riposo per colpa dell’abbaiare del cane. E poi somministrare del cibo ogni volta che il cane abbaia è insano oltre che dal punto di vista alimentare (date al cane cose che non gli fanno bene e lo fate ingrassare), anche dal punto di vista educativo in quanto non fate altro che premiare con il cibo un comportamento indesiderato, che è l’abbaiare. L’interruzione del pasto e poi la sua ripresa sono normali in un cane che viene trattato come il vostro amato Basset: ne ha sempre a disposizione, c’è la ciotola sempre piena…probabilmente pensa anche di essere il vostro capo-famiglia. E’ normale che interrompa il pasto. Mentre per quanto riguarda questi “suoni” che lei chiama lamenti (premesso che bisognerebbe vedere il cane mentre li fa) non mi sembra che debbano destare qualche preoccupazione.
Le consiglio, per quanto riguarda tutto il resto, di fare un giro a questo indirizzo:
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_09_04_archive.html Magari vi può trovare qualche spunto di riflessione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 

Gentile Dottoressa la mia cagnolina Luna 13 anni, circa 5 anni fa si e operata il crociato, tutto bene dopo una settimana camminava normalmente, nel punto della ferita si vedeva una sporgenza, ultimamente ha cominciato a leccarsi proprio in quel punto si vede la carne viva, abbiamo messo un cerotto ma niente da fare oggi ha cominciato a zoppicare, può darmi un suo consiglio, cosa devo fare?. La ringrazio Valerio Milano

18/12/07

 

Caro Valerio, probabilmente c’è un problema con l’ultimo nodo del filo usato per suturare i piani profondi, al di sotto della sutura cutanea, ma di sicuro lei deve portare subito il cane da chi lo ha operato per fare chiarezza su quanto è successo!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gentilissima dottoressa
le scrivo dalla provincia di Taranto perchè sono disperata. Noi abbiamo un cane corso femmina di 15 mesi.
Circa a metà settembre ci siamo accorti che la pancia di Altea era un po' troppo grossa e abbiamo iniziato a farla mangiare meno,ma nonostante ciò ai nostri occhi non sembrava dimagrire.Fino a quando lei stessa ha iniziato a mangiare pochissimo e a vomitare.Abbiamo telefonato al veterinario che ci ha detto che poteva essere un pò di gastroenterite.I giorni seguenti il cane ha cominciato a non mangiare più e di tanto in tanto a vomitare;ci siamo recati dal veterinario,anche perchè ci siamo resi conto che l'addome era sempre molto gonfio.Il veterinario quando l'ha vista ha parlato di ascite,e subito abbiamo fatto un prelievo di sangue e l'ecografia.Escludendo gli organi dell'addome ci ha parlato subito di problemi cardiaci,e ci ha consigliato un ecocardio.Abbiamo portato il cane in clinica a Gioia del colle,dopo averla visitata hanno fatto una radiografia del torace e abbiamo scoperto che c'era un versamento toracico e quindi il cuore non si riusciva a vedere.Hanno fatto una centesi(oltre 3 litri di liquido)senza svuotarla del tutto e hanno esaminato il liquido.Abbiamo iniziato una terapia di lasix fiale da 20 mg. 2 fiale x 2 volte al giorno(80 mg.)e cibacen compresse 10 mg. 2 compresse x 1 volta al giorno.Siamo tornati dopo una settimana,hanno ripetuto rx torace ma c'era sempre lo stesso problema,ancora liquido e quindi niente ecocardio.Abbiamo aumentato lasix a 100 mg. al giorno,facendo una fiala anche nel pomeriggio .10 giorni dopo siamo ritornati e per la terza volta abbiamo ripetuto gli rx torace.Il cuore cominciava ad intravedersi,ma nulla di fatto per l'ecocardio.Il cane contemporaneamente ha iniziato ad avere feci liquide in un primo momento solo mattina e sera,poi le scariche sono andate man mano aumentando,abbiamo fatto 2 cicli di ciproxin compresse senza risultato.Ora le scariche sono aumentate,le fa alcune volte mentre dorme e tutte le notti per casa.Da 2 giorni abbiamo iniziato antibiotico in fiale unasyn 500 mg. due volte al giorno.Notiamo che il liquido si accumula anche sotto il garrese che alcuni giorni sembra vuoto altri più pesante: In conclusione sembra sia un problema cardiaco ma nessuno ci sa dire che tipo di problema .
L'addome di Altea continua ad essere enorme dorme tutto il giorno o comunque è sdraiata con gli occhi chiusi, mangia pochissimo . Non piange ne si lamenta borbotta solo quando mi avvicino che la coccolo, come per dirmi che sta male e si vede tanto che è triste.
Lei era una grandissima giocherellona
Se potete aiutarci secondo noi sta peggiorando
GRAZIE

19/12/07

 

Gentili signori, i sintomi sono quelli di uno scompenso cardiaco e purtroppo nella diagnosi, visto il tipo di paziente, va presa in considerazione la cardiomiopatia dilatativa primaria, che non ha una buona prognosi. Io credo che il vostro veterinario vi abbia già accennato a qualcosa del genere. Comunque penso che in questi casi, visto che fino ad ora non siete riusciti a raggiungere una diagnosi e il cane sembra aggravarsi, sia bene sentire un secondo parere (assolutamente un cardiologo veterinario) per capire se un altro veterinario può superare le difficoltà diagnostiche riscontrate dal collega e aiutare Altea con una diagnosi precisa.

Con i più cari auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gentile dottoressa, le scrivo da Roma. La mia cagnolina Sofia (3  anni, razza fantasia, peso 10 kg, sterilizzata), due mesi fa ha  subito in intervento di asportazione di un calcolo di urato ammonio(1 cm circa) dalla vescica. Da allora  mangia solo croccantini U/d della Hill's e beve solo acqua sterilizzata.
Le chiedo un parere, anche se sono in attesa dei risultati delle  analisi delle urine che sto facendo rifare, su ordine del medico che  l'ha operata.
Credo che la sedimentazione dei cristalli nella vescica si sia  riproposta (possibile dopo soli 2 mesi?). Il cane non gioca (o  meglio, vorrebbe ma poi le passa la voglia), freme per uscire e si  vede che soffre. Urina in due rate, soprattutto la mattina quando ha  molta pipì, quindi penso che abbia bruciore. Per il resto, mangia e 
beve normalmente, non ha febbre, le feci sono normali. Il mio timore  è che Sofia abbia una grave malformazione del fegato, cioè uno shunt. 
So che la presenza di questi cristalli (urato di ammonio) è uno dei  sintomi tipici. Certamente il medico che la sta curando mi dirà,  analisi alla mano, se sarà necessario fare ulteriori esami per capire  ma, le chiedo se quello dei cristalli possa essere l'unico sintomo  che denoti uno shunt del fegato. Ho letto che i sintomi sono tanti:  vomito, convulsioni, febbre, diarrea, bava, ecc. Ci possono essere  altre cause della formazione di cristalli di urato? E se si tratta  proprio di shunt, possibile che si stia manifestando a 3 anni? In 
genere queste anomalie congenite non emergono subito? Ovviamente le  mie sono domande da "ignorante".
Cordiali saluti,
Lucia

19/12/07
 

Gentile Lucia, i cristalli di urato d’ammonio non sono comuni nei cani sani, ma raramente possono essere riscontrati anche in assenza di alcuna patologia. La loro interpretazione più frequente è ovviamente legata ad anomalie vascolari portali oppure a particolarità di razza riscontrate nel Bulldog e nel Dalmata.
Per quanto riguarda invece lo shunt nel suo caso non può essere escluso sulla base dell’età del cane, ma anzi andrebbe proprio preso in considerazione, soprattutto se vi fosse una sintomatologia qualsiasi, anche vaga e impercettibile: segni intermittenti di possibile encefalopatia (come occasionale anoressia, depressione, letargia) oppure segni gastroenterici, o ancora poliuria e polidipsia. Quando la cagnolina è stata sterilizzata la ripresa dall’anestesia è stata rapida o lenta?
Un buon test di screening che secondo me dovrebbe fare è l’esame degli acidi biliari pre e postprandiali. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Volevo un consiglio per quanto riguarda il mio gatto di 5 anni.
Dalle analisi delle urine svolte più volte risulta avere del sangue. 
Ho effettuato sia le analisi del sangue che l'ecografia e risulta che  il gatto non ha calcoli e né soffre di insufficienza renale. Risulta  solo dall'ecografia che i reni hanno margini lievemente irregolari  con aspetto diffusamente iperecogeno.
Il gatto ha fatto una dieta di un mese con Hill's KD e dalle analisi  delle urine il gatto è migliorato solo che si è alzato il valore del  PH a 8.
Che tipo di dieta devo eseguire visto che ho iniziato a dargli per  15gg S/D ed ho visto dalle urine che il sangue è tornato?
Grazie
Anna Maria

19/12/07

 

Gentile Anna Maria, perché dava il k/d al gatto? Il k/d è controindicato in caso di urolitiasi da struvite, mentre è indicato in caso di urolitiasi da urati e in corso di insufficienza renale. Con questa dieta il gatto stava bene. Poi ha iniziato a somministrare l’s/d che è indicato per la struvite e controindicato per gli urati e in corso di insufficienza renale. Non capisco la logica di queste scelte: sono due prodotti completamente opposti: hanno opposte indicazioni e opposte controindicazioni eppure lei li ha somministrati entrambi. Perché? Secondo me dovrebbe prima sapere da cosa dipende la presenza di sangue nelle urine e che tipo di cristalli sono presenti nel sedimento urinario, poi pensare ad una dieta così particolare e specifica come l’s/d. Spiacente di non poter aiutarla di più (comunque se fosse il mio gatto, per una questione di semplice buon senso, ritornerei al k/d).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Buongiorno dottoressa, volevo ringraziarla per il consiglio che mi ha dato, infatti anche io pensavo di tornare al KD. Comunque ho dato l'S/D al gatto dietro consiglio del mio veterinario visto che si era alzato il PH e risultava avere urolitiasi da struvite. Però comunque come le ho già detto ho visto di nuovo le urine più scure. Siccome dall'ecografia si vede che i reni hanno questo aspetto iperecogeneo, quindi isuppongo che magari i reni non lavorano bene. Ho visto poi tramite internet che c'è una variante al K/D e sarebbe il G/D che va dato ad un inizio di insufficienza renale. Che ne pensa? Anche perché il gatto non ha sintomi di insufficienza renale ha solo questo aspetto iperecogeno.
La ringrazio nuovamente e le faccio tanti auguri di Buon Natale.

21/12/07
 

Ma prego. Per evidenziare l’insufficienza renale è più attendibile basarsi sui risultati della biochimica (principalmente creatinina e urea) e dell’esame delle urine (SDS-Age, per evidenziare un’eventuale proteinuria non selettiva, e peso specifico per evidenziare un’eventuale polidipsia del soggetto), piuttosto che solo sull’esito dell’ecografia. Se la presenza del sangue non è stata identificata con una striscia reattiva, ma è stata supposta da lei solo perché le urine le solo sembrate più scure, allora non bisogna precipitarsi a modificare ancora la dieta, ma prima si dovrebbe verificare con un nuovo esame delle urine questa ipotetica presenza di sangue. Senta il suo veterinario per ripetere questo esame.

Cordiali saluti e un augurio di buon Natale, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Gentile dottoressa,
intanto grazie per avermi risposto. Vengo al dunque. Che io ricordi, la ripresa di Sofia dall'anestesia è stata nella norma. Mi riferisco all'ultimo intervento (per il calcolo) perchè di quello di 2 anni fa ricordo poco. Il cane è uscito dalla clinica sulle sue zampe e il giorno dopo già aveva voglia di scorrazzare e dovevo tenerla buona a causa dei punti. Non ci sono mai stati eventi di anoressia, se non durante i tragitti in macchina che lei non sopporta. E' sempre stata così fin da piccola. Riguardo a letargia e depressione, certo è che se ha la cistite (quindi probabilmente dovuta a sedimento di cristalli) ha meno voglia di giocare. Immagino che si sentirà a disagio con se stessa. La mia è una di quelle cagnoline "dominanti", iperattive, dal caratterino pepato. Le uniche volte che l'ho vista mogia sono quelle riferite al sintomo della cistite. In più, dalle prime analisi fatte a
ottobre, quando mi sono accorta della cistite, la bilubirina risultava assente. Comunque, feste permettendo, spero di saperne di più entro sabato, quando saranno pronte le analisi.
Anche se, chiaramente non avevdola visitata può dirmi fino a un certo punto, se si trattasse di shunt, ritiene che l'unica soluzione per garantirle una qualità di vita dignitosa, sia l'intervento chirurgico?
O in alcuni casi, si può "tamponare" il problema anche solo con terapia medica? Le farò sapere di più. E grazie ancora per il suo parere.
Cordiali saluti,
Lucia

21/12/07
 
Gentile Lucia, esiste un trattamento non chirurgico dello shunt, però lei non deve preoccuparsi di questi argomenti: deve solo fare il test di cui le ho parlato. Così starà molto più tranquilla. Faccia sapere!

Cordiali saluti e anche a lei un auguri
o di buon Natale, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gent.ma dr.ssa Bevere,
sono disperata.
Ero proprietaria fino a poco tempo fa di 2 meravigliosi gattoni: Tigre e Billy.
Il 4 sett. 07 ho perso il mio  Billy di 5 anni finito sotto una macchina.
Dopo poco tempo , fine settembre scorso, ho adottato un bellissimo micetto di nome  Birba di 3 mesi preso da un gattile di Ivrea (TO)dove io abito.
Due settimane fa si e' ammalato di peritonite intestinale e gli e' stata praticata l'eutanasia. Non ho più lacrime........che tristezza per quel piccolo esserino cosi' felice di essere arrivato in casa nostra. Doveva essere il suo primo Natale in famiglia.
Sono tremendamente triste. Ho perso 2 gatti in quattro mesi!
Due domande avrei da porLe:
1a il gatto Tigre quello rimastomi di 5 anni quante possibilita' ha di essere stato contagiato da questa tremenda malattia FIP che mi ha portato via in cosi' poco tempo il mio piccolo Birba
2a  quando potro' adottare un altro micetto che possa fare compagnia al mio Tigre ?
Io adoro i gatti e mi fanno tanta compagnia, ne ho sempre avuti . nel 2000 ho perso la Cicci , aveva 21 anni.
La ringrazio sin da ora per ogni suo consiglio che vorra' darmi.
Buon Natale
Domenica

22/12/07
 

Gentile Domenica il coronavirus è molto contagioso, ma lo sviluppo della FIP, che è la malattia vera e propria, dipende da alcune variabili individuali, cioè da fattori diversi legati al sistema immunitario, alla genetica, all’età e probabilmente altro ancora. Insomma, all’interno di una popolazione felina che è venuta in contatto con il coronavirus, i soggetti che svilupperanno la FIP sono la minima parte. Inoltre la FIP ha un’incidenza più che altro al di sotto dei tre anni di età o al di sopra dei dieci: il suo gatto per ora è all’interno di una fascia di età nella quale la FIP non si manifesta.
Per quanto riguarda l’adozione di un altro gattino, specie se intende prenderlo da un gattile, non ci sono motivi per consigliarle un lungo tempo di attesa, per cui lo prenda quando vuole.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoresa,
volevo informarla che oggi ho avuto il referto delle analisi delle urine di Sofia. Il veterinario mi ha letto i valori per telefono (poi andrò a prendere fisicamente il foglio). E' tutto negativo, compresi i cristalli. L'unica cosa, presenza di batteri, ma non alta. Insomma, ha solo un pò di cistite batterica da curare con l'antibiotico (ho fatto fare anche l'antibiogramma per sicurezza). Gli ho chiesto in merito all'ipotesi di uno shunt, se fosse necessario fare accertamenti, ma lui mi ha detto che con questi valori è da escludere. Che non necessariamente i cristalli di urato sono sinonimo di shunt del fegato. Comunque il cane è sottocontrollo. Tra 5 giorni ho un'altro appuntamento con lui per vedere come va. Francamente, non lo nego, spero abbia ragione lui. Eventualmente proporrò degli esami specifici.
La ringrazio ancora per le sue indicazioni che terrò comunque presenti se non dovessi osservare a breve dei miglioramenti.
Cordiali saluti e auguri,
Lucia

22/12/07

 

Gentile Lucia, forse non ha letto bene la mia prima risposta. Le ho già scritto che quel tipo di cristalli si può rinvenire in soggetti normali e le ho spiegato quale sintomatologia potrebbe nascondere lo shunt, sintomatologia che il suo cane non ha. Però forse non ha letto troppo bene nemmeno la seconda risposta: le ho scritto che non si deve preoccupare e che fare il test la farà stare più tranquilla.
Non è questione di torto o ragione… Se si vuole essere sicuri che un cane con cristalli di biurato d’ammonio non abbia uno shunt, non è né navigando su internet, né coltivando paure o speranze che si risolve il problema (ossia acquisire certezza), ma è sottoponendo il cane ad un paio di prelievi di sangue. Comunque, visto che nel suo caso specifico oggi quei cristalli non sono presenti e inoltre il cane non ha alcuna sintomatologia, nemmeno io consiglierei l’esame, perché non vi sono indicazioni per farlo. Spero che tutto quello che ho scritto le risulti ora il più chiaro possibile. Meglio non so fare.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
salve mi chiamo giulia e ho da pochi giorni un porcellino d'india di qualche mese...
oggi è caduto da un tavolo...all'inizio trascinava tutte e due le zampe posteriori,dopo poco tempo invece quella destra ha ricominciato ad usarla correttamente mentre la sinistra ha ancora un pò di difficoltà,o la trascina o comunque zoppica.
cosa mi consiglia di fare?
grazie mille cordiali saluti.

24/12/07
 

Cara Giulia, le rispondo solo il 27/12 e quindi immagino che ora la situazione si sia stabilizzata. Comunque in questi casi, il trascinamento dei posteriori dopo un trauma indica che il midollo spinale ha subìto un insulto. L’evento nel suo caso non è stato grave, visto che lei stessa ha potuto notare il miglioramento, tuttavia per sicurezza conviene portare l’animale da un veterinario affinchè vengano instaurate le idonee terapie entro le prime 8 ore dal trauma. Ora sono passati già tre giorni e spero quindi che sia andato tutto bene.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentile dottoressa Bevere sono la proprietaria di un Beagle femmina di otto anni,
dolcissima di nome Cindy.
Le scrivo perché sono preoccupata per la sua salute e avrei bisogno di un suo parere su alcune cose che la riguardano.
La mia cagnolina è sempre stata finora in buona salute, regolarmente vaccinata contro le comuni malattie, ha fatto ogni anno la profilassi antifilaria, è alimentata bene, anche se ha ricevuto qualche vizio di troppo e questo ha influito sul suo peso (pesa 20 kg).
Il problema, è che non è stata sterilizzata subito, ed ha sviluppato ultimamente dei tumori mammari diffusi e numerosi che le sono stati asportati chirurgicamente assieme all'intervento di sterilizzazione.
La veterinaria ci ha detto che queste masse asportate sono maligne, cosa significa questo effettivamente per  la vita futura di Cindy?
Non ci è stato spiegato  chiaramente se ci saranno conseguenze, tipo una loro eventuale riformazione o altro, vorrei sapere da lei tutto ciò cosa comporta o può accaderle.
Se fosse possibile avrei da esporle un altro problema che assilla da diversi mesi la mia cagnolina, e non capisco sinceramente di cosa si tratti ne ho avuto risoluzione tramite la veterinaria che l'ha in cura.
Appunto da tempo soffre di un forte raffreddore con presenza di starnuti e catarro che nonostante cura antibiotica non ha accennato ad alcun miglioramento.
Inoltre Cindy ha da  diverso tempo un problema respiratorio che mi preoccupa molto, e si manifesta con attacchi simili ad asma, sembra non riuscire a respirare, poi si riprende e ricomincia in altri momenti.
Questo problema secondo il medico del cane sembrava dipendere prima dal catarro, poi da un'eventuale presenza di un polipo fra naso e gola.
Mi può, per cortesia dare un suo parere a proposito?
E dirmi come potrei risolvere il problema, perché non so che fare per farle passare le crisi.
Grazie in anticipo, da Emanuela da Svignano sul Rubiconde (Forlì Cesena).


29/12/07

 

Gentile Emanuela, per quanto riguarda le neoplasie mammarie, la risposta alle sue domande dipende da alcuni elementi dei quali lei non fa menzione.
1) Caratteristiche istologiche della neoplasia: identificano con precisione di quale tipo di tumore si tratti e da esse si ricavano informazioni sul grado di “pericolosità” del tumore stesso, indipendentemente da tutto il resto.
2) Esame istologico dei margini chirurgici: ci dice se il tumore è stato asportato completamente, oppure no. Se i margini sono infiltrati ci si deve aspettare che il tumore recidivi localmente.
3) Tipo di intervento eseguito. Ad esempio la nodulectomia, che è un intervento poco invasivo, può essere adeguata in alcune situazioni, ma non in altre.
4) Presenza di metastasi a distanza: queste vengono “cercate” con varie metodiche di diagnostica per immagini (radiografia, TAC, ecografia). Più accurata è la loro ricerca, minori sono le probabilità di avere brutte sorprese dopo l’intervento. Inoltre, in relazione ai vari fattori di cui sopra, può essere indicato ripetere alcuni di questi esami dopo alcuni mesi dall’intervento.
Per quanto riguarda il problema respiratorio, mi sembra che sia stato localizzato dal suo veterinario nel rinofaringe (nessuna “asma” quindi). Se non sono presenti segni di lesioni occupanti spazio, prima di ricorrere alla rinoscopia e alla biopsia (che sarebbero il sistema migliore per raggiungere la diagnosi), forse converrebbe valutare la risposta ad una terapia antibiotica della durata di almeno due settimane.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
gentile dottoressa,
ho raccolto un gattino abbandonato in un parcheggio, senza un occhio e con una mascella lussata. L'occhio cavo spurgava, è stato curato e adesso pare sotto controllo.
per quanto riguarda la mascella, il gatto sta consumando la cartilagine e dopo mangiato scricchiola; resta spesso a bocca spalancata, riuscendo però poi sempre a chiuderla. Due veterinari (tra cui uno specialista) mi hanno detto però che con il passare del tempo il problema si è cronicizzato, e il gatto va verso una sicura prospettiva di non poter più chiudere la bocca, a meno di un'operazione chirurgica. si tratterebbe di installazione di due fili per tenere unita la mascella all'osso; lo spazio di lavoro è l'osso, destinato a ridursi progressivamente; dunque l'intervento sarebbe da effettuare prima che lo sfregamento non avrà consumato del tutto la cartilagine, ma l'operazione non è esente da rischi: c'è possibilità che il gatto subisca rigetto dei corpi estranei che dovrebbe tenere stabilmente, accelerando il problema anzichè fermarlo, e non sarebbe poi più ripetibile l'operazione. il mio dubbio è dunque legato alla necessità di compiere quest'intervento: se non la si fa, il gatto potrebbe vivere
bene e a lungo lo stesso? magari mangiando cibi il più morbidi possibile (già ora togliendogli le crocchette ho visto una riduzione della frequenza delle volte cui gli si blocca la mascella); inoltre il fatto di compiere un'operazione rischiosa e dai risultati altamente incerti non mi convince affatto a sottoporre a stress e conseguenza post operatorie un gatto che già ne ha passate parecchie. Lei cosa mi può consigliare? il gatto ha circa 9 mesi ed è da poco stato sterilizzato. La ringrazio per il tempo dedicatomi
Elisa

29/12/07
 

Gentile Elisa, io credo che il gatto andrebbe sottoposto, in anestesia generale, all’esame del cavo orale e alle radiografie (o alla TAC) della regione temporomandibolare, prima di parlare di fili e rigetto. Inoltre, visto che la lesione è già antica ora (quindi non mi sembra che ci sia la possibilità di un intervento conservativo sull’articolazione temporomandibolare, se ho capito bene il tipo di lesione), e visto che il gatto riesce ancora ad alimentarsi, mi sembra che converrebbe aspettare che il gattino cresca un po’, prima di intervenire, forse, con le tecniche che sono descritte per questi casi (condilectomia, sinostosectomia, ostectomia dell’arco zigomatico, ecc.). Inoltre, posto che il gatto prima o poi probabilmente andrà operato, sentirei un odontostomatologo, non un ortopedico (nel caso in cui lo “specialista” fosse stato un ortopedico). In pratica: non vedo urgenza, ma consiglio vivamente di non fermarsi a questo primo parere, in quanto stando alla mail vi sono elementi per voler sentire un’opinione più autorevole.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve dott.ssa Bevere sono Sara di Cesena e volevo illustrarle la situazione attuale del mio micio per avere un suo gentile consiglio, sono sempre più triste e preoccupata, il micio appare molto mogio e stressato, non fa più nulla di ciò che faceva prima, se ne sta appollaiato sulla credenza in cucina e non si muove per tutto il giorno, continua a smangiucchiare ma perde peso, ora pesa 4 kg...
Gli faccio due sottocutanee alla settimana perchè è molto stressato e gli somministro per tre gg la settimana metà compressa di pantoprazolo da 20, vomita una volta alla settimana circa....
Secondo lei è sofferente? Sente dolore?
E' uno stato che prevede presto la fine?
Posso fare altro?
La prego di darmi un suo parere....
Grazie Sara Cesena FC

30/12/07

 

Gentile Sara, se ricordo bene di che gatto si tratta, la creatinina era molto alta già diverse settimane fa. Secondo me dovrebbe iniziare a fare un bilancio generale della qualità di vita del suo gatto. Non si tratta di sofferenza in senso stretto, né di dolore. La mia impressione è che fino a quando i nostri animali sembrano voler rimanere attaccati alla vita, con la ricerca di una coccola, con la ripetizione, anche solo per dovere di firma, di una vecchia abitudine, di un piccolo gioco, ecco fino a quando ci sembra che esista ancora qualche fragile legame con la vita, non sia giusto procedere all’eutanasia. Non ci ragioni su troppo, però. Non stia a misurare quanto dorme e quanto mangia. Segua il suo cuore e il suo intuito femminile. Qualsiasi cosa farà sarà ben fatta. Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere
salve dottoressa,sono Giulia la proprietaria del porcellino d'india che era caduto dal tavolo.
la volevo ringraziare per la sua risposta e dirle che Sandy sta bene :), aspettando la sua risposta non l'avevo portata dal veterinario perchè nel giro di poche ore ha ricominciato ad utilizzare correttamente la zampina ke prima trascinava.
grazie ancora e auguri per il natale passato e per il nuovo anno che sta per arrivare.

31/12/07
 
Prego. Anzi, grazie, per le buone notizie e per gli auguri.
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