Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere

ventisettesima pagina

La mia e quella di Trilly è una lunga storia. Cominciata ad Aprile, quando l'ho trovata. Era una gatta che viveva in una colonia nei pressi di casa mia. Per anni ho portato loro cibo senza avere la possibilità di prenderli perché sono gatti molto selvatici. Una mattina di Aprile Trilly me la ritrovo in casa, prima nel giardino, poi in cucina. Docile e socievole. Non ha particolari problemi fisici, dopo un emocromo in cui i valori risultano normali e la sterilizzazione decido di darla in adozione. Trovo una coppia giovane di Napoli che già ha un gatto adulto
(trilly è una femmina che ha due o tre anni) maschio, in appartamento, sembra perfetto. Unmese fa gli adottanti mi chiamano per restituirmela, causa: fa la pipì in giro, principalmente sugli imbottiti. Ha avuto i
calcoli e una grave cistite in questo frangente, è stata operata e ha fatto una cura di antibiotico per quasi un mese (Ibaflin), tuttora mangia gli Urinary della Royal Canin. La prima settimana a casa mia, non
ha mostrato alcun sintomo. HO continuato la terapia chiedendo consulto al mio veterinario. Si è adattata subito con gli altri animali presenti in casa, altri 4 gatti (due femmine adulte sterilizzate e due maschi ancora interi di 6 mesi) e due cani (femmine di 8 e 6 anni
sterilizzate). Con loro vivo in un loft di 80 mt quadri (non ho possibilità di isolarla dagli altri animali a meno che non la metta in bagno, il luogo in cui metto i trovatelli all'inizio), non permetto ai gatti di uscire in giardino perché affaccia su una strada pericolosissima, in cui passano camion a qualunque ora a velocità eccessiva. Trilly da una ventina di giorni ha cominciato a fare la pipì sugli imbottiti, divani e letto anche a casa mia, all'inizio no era
buonissima, un po' schiva e timida con le persone ma ha socializzato subito con gli altri animali . Anche mentre io dormo, sale sul letto fa la pipì e scende come se nulla fosse. A questo punto, dopo aver fatto
analisi delle urine, del sangue, ecografie, intervento dopo aver risolto tutti i problemi fisici, mi sono convinta che il suo sia un problema comportamentale, usa anche le lettiere che sono quattro dislocate in vari posti della casa, ho persino pensato di mettere una vaschetta igienica sul letto e una sul divano per farle capire che deve usare i
sassolini, ma non so se è una buona idea, immagino che le cagnoline, le quali dormono sul letto principalmente, mi spargerebbero i sassolini ovunque e il problema di lavare tutto sempre aumenterebbe. Quando ha avuto la cistite urinava persino nella sua cuccetta. Ora si limita a farla nei "posti miei". Sto molte ore a casa, lavoro di mattina, per le 14 ritorno, quindi ho escluso che potesse sentirsi sola, poi con tanti altri amichetti con cui giocare. Stamattina ho già dovuto cambiare due piumoni e lavare i materassi due volte. Ho deciso anche di tenerla con me, ho pensato che i cambi di casa le facciano male, poi ho anche notato che con le persone che l'avevano adottata non ha mai instaurato un buon rapporto, mi raccontavano che non voleva neanche farsi accarezzare, mentre da me le carezze le accetta, anzi a volte viene lei fa le fusa, gioca con i miei capelli, non si mette mai in braccio però ha instaurato
un buon rapporto, un po' meno con il mio fidanzato, da lui non vuole essere avvicinata, mentre dalle mie sorelle si, eppure passa molto più tempo il mio fidanzato a casa mia che non le mie sorelle, ha un
carattere un po' particolare. Come posso fare per farle capire che è un comportamento sbagliato urinare su letti e divani? Che cos'altro posso fare? C'è un comportamentalista nella mia zona al quale posso rivolgermi? Abito In provincia di Napoli, sono disposta a spostarmi in tutta la provincia e anche a Caserta e provincia per risolvere il suo problema.
La ringrazio
Angela D. L.  da Napoli

01/11/07
 

Gentile Angela, è molto probabile che lei abbia centrato la natura del problema. Bisognerebbe capire però perché la gatta preferisca fare pipì sul letto piuttosto che nelle cassettine. Secondo me uno dei principali punti deboli dell’ambiente in cui vive la gatta, che evidentemente è infastidita da qualcosa, è il sovraffollamento. Cinque gatti, due cani e un essere umano, tutti assieme in un monolocale di 80 metri quadri, possono avere dei bei problemi di convivenza che, soprattutto nel gatto, hanno come più probabile espressione (e non la peggiore, ma solo la più probabile) la minzione in luoghi non appropriati. Se si trattasse quindi di una forma di ansia da coabitazione, il trattamento sarebbe abbastanza difficile in questo tipo di ambiente. Per quanto riguarda la consulenza di un comportamentalista nella sua zona, dovrebbe chiedere un contatto al suo veterinario.
Comunque, indipendentemente dalle motivazioni specifiche del disagio della gatta, non c’è niente che lei possa fare per farle intendere che è “sbagliato” urinare sul letto, mentre i suoi sforzi possono e devono concentrarsi solo sulle possibilità che ha di convincere l’animale che la sabbia è un posto più bello dell’imbottito, per far pipì. Prima di tutto deve far subito sterilizzare i due gatti ancora interi. Potrebbe darsi che con questo solo intervento il problema si risolva. Se così non fosse, sarebbe un piccolo guaio. Infatti la strategia in questi casi è gravosa: si tratta di mettere in pratica diverse indicazioni, tutte ugualmente necessarie, che nel loro insieme ottimizzano le possibilità di successo. Queste sono, in ordine di priorità: castrare i due maschi (lo abbiamo già fatto), collocare un numero di cassettine pari al numero dei gatti più una (cioè 6), usare i feromoni (Feliway diffusore), eliminare eventuali diffusori o spray di aromi graditi all’olfatto umano ma eventualmente fastidiosi per un felino, lasciare ciotoline di crocchette sempre piene per i gatti (visto che ci sono anche due cani le ciotoline vanno lasciate in luoghi alti, come tavoli, davanzali, mensole), giocare il più possibile con la gatta, non punirla mai. … E sperare che tutto questo attenui le difficoltà della micia. Per proteggere gli imbottiti e contemporaneamente scoraggiarne l’uso improprio da parte della gatta, può ricoprirli con grandi teli di plastica (quelli che usano gli imbianchini sui pavimenti): un substrato non assorbente infatti attrae molto poco il gatto.
Se riuscirà a risolvere il problema, potrà in futuro passare gradualmente a 5 e poi magari ancora a 4 cassette.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Salve Dottoressa,
ho letto tutte le sue risposte e le faccio i miei complimenti.
Ho bisogno di consultarla in merito al mio cane corso di nome Zeus di 2 anni e mezzo. Il 18 maggio Zeus è stato operato al legamento crociato qui a Roma dal migliore degli ortopedici (non faccio nomi) ma dopo pochi giorni precisamente il 6 giugno ha avuto intorno alle 8 di mattina una crisi convulsiva della durata di un minuto circa. Sono rimasta sorpresa ed il mio veterinario mi ha detto di monitorare la cosa. Così l' 8 luglio ha avuto un'altra crisi,  il 6 agosto ne ha avuta un'altra, il 14 agosto ne ha avuta un'altra ancora, il 23 agosto ne ha avute 2 a distanza di pochi minuti, l'11 settembre anche ne ha avute 2 a distanza di pochi minuti, il 24 settembre ne ha avute prima 2 a distanza di pochi minuti intorno alle 16,00 e poi un'altra la sera verso le 23,15 che ho trattato con un micronoan da 5mg. L'11 ottobre ne ha avute 2 intorno all'una di notte a distanza di pochi minuti mentre la terza è arrivata intorno alle 3,00. questa volta gli ho fatto un micronoan da 5mg alla prima crisi, 2 micronoan da 5mg alla seconda crisi e poi una fiala di valium da 10mg intramuscolo alla terza crisi sempre dopo avergli messo un micronoan da 5mg per via rettale. Preciso che la prima crisi di solito è più blanda dopo il cane si alza cammina di continuo e poi arriva la seconda crisi che è molto più forte e perde anche urine. Le preciso che ho fatto tutte le analisi a fine agosto dove è risultato positivo alla toxoplasmosi ma a livelli standard perciò ho iniziato l'antirobe per 4 settimane. Il 26 sett. a seguito di altre crisi gli ho fatto la tac dove è risultato negativo ed il dottore mi ha detto che secondo lui non essendoci segni lasciati dalla toxo e altre patologie si trattava di epilessia idiopatica. Così abbiamo cominciato una terapia di cortisone prima in fiale e poi in capsule (deltacortene) che ancora sto facendo anche se lievemente la stiamo diminuendo (tra l'atro si è scatenata una fase inverosimile). Dopo la crisi del 11 ottobre ho cominciato il bromuro di potassio (2 cps la mattina da 125mg l'una e 2 la sera). Ma a distanza questa volta di 20gg è arrivata una nuova crisi: la prima alle ore 8,00 e subito gli ho fatto 2 micronoan da 10mg nel retto; dopo pochi minuti è arrivata la seconda crisi e gli ne ho fatti altri 2; poi alle 12,00 ne è arrivata un'altra e gli ho fatto un micronoan da 10mg e poi a grande sorpresa alle 14,00 ne è arrivata un'altra ancora che ho trattato prima con un micronoan da 10mg e poi direttamente con  un intramuscolo da 20mg di valium. Sono corsa poi dal veterinario da sola perchè il mio cane era totalmente rimbambito e mi ha prescritto il luminale 3compresse la sera e il bromuro 3 la mattina e 3 la sera. Che ne pensa????  e poi è normale che il giorno dopo il luminale zeus dorme di continuo e ha poca forza sulle zampe posteriori?? Mi dia la sua collaborazione, non ho il piacere di conoscerla personalmente ma mi ispira tanta fiducia. E  mi permetta un'ultima domanda: sicuramente avrà trattato tante casistiche: il mio cane è grave?????
Grazie
Cordialmente la saluto
Valeria S

01/11/07
 

Gentile Valeria, innanzitutto la invito a leggere un articolo divulgativo che riguarda l’epilessia idiopatica all’indirizzo http://nicolettabevere.blogspot.com/
2007_10_01_archive.html

Qui troverà tutte le informazioni delle quali ha bisogno per aiutare il suo cane. Come vedrà la terapia che le è stata proposta (prima il cortisone, poi il potassio bromuro, poi il gardenale) è un po’ inusuale.
Il diazepam non si deve fare per via intramuscolare (si dice che per questa via di somministrazione abbia un assorbimento “erratico”), soprattutto se si vuole ottenere un effetto immediato! Il diazepam in corso di crisi epilettica, o subito dopo, si fa per via orale o rettale al dosaggio di 0,5-1 mg/kg, eventualmente ripetibile. Si tenga una siringa già carica in frigorifero, con il dosaggio corretto, pronta per l’uso. E’ inutile tentare con dosi inadeguate ripetute: il suo cane peserà 35-40 Kg, cosa se ne fa di 5 mg di diazepam alla volta??
Per quanto riguarda la sedazione e la difficoltà deambulatoria, si tratta probabilmente di segni riferibili ad un sovradosaggio del fenobarbitale, che forse andrebbe ridotto da un veterinario che abbia visto direttamente il cane.
Per adesso non deve preoccuparsi. Va trovato il dosaggio adeguato del fenobarbitale, dosando la fenobarbitalemia, fra due settimane. Quando la fenobarbitalemia è stabile, se le crisi sono sotto controllo, si ridurrà gradualmente il potassio bromuro (visto che è stato iniziato) fino a sospenderlo. Se in questa fase ci saranno invece ancora crisi, si provvederà a stabilizzare il potassio bromuro e a dosarlo, fra qualche mese.
Con la consulenza diretta di un collega con buona esperienza nella gestione dell'epilessia ci sono ottime possibilità di riuscire ad ottenere un buon controllo della malattia. La cosa veramente importante è non perdere tempo, iniziare subito la terapia e non permettere che il cane abbia crisi troppo ravvicinate o prolungate.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
salve...ho un cane meticcio di quasi dieci anni...
circa 15 giorni fa e stato operato di ernia cervicale, l'operazione e andata bene..riesce a camminare  anche se cn difficolta..vorrei domandare se occorre fisioterapia..o altro...e qunto tempo occorre per una guarigione completa..
grazie

01/11/07

 

Gentile signora o signore, i casi come il suo, all’inizio, hanno bisogno di essere sottoposti a diverse visite di controllo, durante le quali dovrebbero essere chiariti con il proprietario i vari aspetti del decorso postoperatorio. Forse lei mi ha già scritto il mese scorso? Se è sempre la stessa persona, devo pensare che il suo veterinario l’abbia lasciata sola, dopo l’intervento! E’ molto probabile che debba fare della fisioterapia. Il recupero funzionale arriverà con il tempo. Di solito, sebbene i primi miglioramenti siano rapidi, il risultato finale si raggiunge e si stabilizza solo durante i mesi seguenti. Stia tranquillo, o tranquilla, recuperi il numero del neurochirurgo e si faccia spiegare bene come fare la fisioterapia.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dott.ssa Bevere, sono Sara di Cesena, le avevo già scritto alla fine di marzo per parlarle del mio micio affetto da reni policistici, nel periodo estivo non ho notato grandi cambiamenti però l'appetito è diminuito e anche il vomito specialmente appena bevuto (forse da rigurgito perchè avendo molta sete beve troppo in fretta) comunque ne ho parlato alla veterinaria che mi ha fatto rifare subito gli esami, purtroppo i valori sono peggiorati e oggi i valori sono questi:
urea 68.3
crea 6.5
proteine totali 84
sodio 152
potassio 3.3
fosfati 2.5
bilirubina tot <0.10
Alt 9.0
Fosfatasi alcalina 21
GGT <1
AST 39.2
GLDH 2.5
pancreas
Glucosio 88
Colesterolo 357
muscolo
LHD 50
Calcio 2.80
quadro ematico
leucociti 6.0
eritrociti5.16
emoglobina 9.74
ematocrito 31
MCV 61
MCH 19
MCHC 31
Piastrine 143
Emocitometria
Basofili 0
Eosinofili 4
Neutrofili segm75
Linfociti 20
Monociti 1
Basofili assoluto 0
Eosinofili "      243
Neutrofili segm assoluto 4457
Linfociti               "         1166
Monociti             "             77
cellule atipiche 0
Come potrà capire mi sono preoccupata tantissimo perchè la veterinaria mi ha detto che i valori si sono aggravati molto e in pochi mesi e mi ha prescritto farmaci:
Idrossido di alluminio 30 cps da 50 mg   una al gg per 30 gg e Ringer lattato 250 ml 3 volte alla settimana per 12 volte per poi vedere come va....
Naturalmente da 3 anni a questa parte mangia solo cibo specifico per il suo disturbo e da marzo gli dò gli omega pet , cosa ne pensa della sua attuale situazione? I farmaci le sembrano giusti? Ci sono speranze di tenere sotto controllo la malattia e di vederlo stare bene ancora a lungo ?
Grazie.... Sara Cesena (FC)

01/11/07

 

Cara Sara, della situazione attuale penso quello che pensa anche la sua veterinaria. La terapia è perfetta, ma purtroppo alla sua ultima domanda sarebbe poco onesto dare una risposta affermativa, anche se mi piacerebbe accontentarla. I gatti sono molto tolleranti all’elevazione dei livelli di creatinina e quindi, a volte, capita che la sintomatologia sia molto meno grave di quanto ci si aspetterebbe. Si tratta comunque di situazioni molto precarie, per le quali è oggettivamente prevedibile un ulteriore e progressivo aggravamento, nonostante le migliori terapie.

Molto spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gentile Dottoressa, le scrivo riguardo ad una gatta di circa dieci anni, che da tre giorni ha perso l'appetito, beve poco, urina altrettanto poco e non defeca. Il primo giorno ho notato anche un evidente problema di equilibrio e fortissima sonnolenza. Sottoposta a
visita veterinaria, il dottore mi ha riferito che non ha noduli nell'addome e la respirazione è buona, ma che presenta una temperatura corporea più alta e delle gengive infiammate. Durante la visita le ha iniettato un antidolorifico ed un antinfiammatorio, e circa un'ora più tardi io stessa ho somministrato alla gatta una pasticca contro i vermi (sempre sotto l'indicazione del dottore). Il giorno dopo la cura l'ho trovata un pò meglio, ma ora di nuovo patisce sonnolenza e debolezza.
Mi piacerebbe davvero tanto avere una sua consulenza a riguardo.
Cosa ne pensa di un eventuale uso di Stomodine per le gengive della gatta?
Grazie infinitamente
Sara


02/11/07

 
Gentile Sara, mi sembra che la gatta abbia un processo infiammatorio sistemico. Questo può essere causato da diverse malattie, tra le quali è però categoricamente esclusa la gengivite. Non penso male degli antisettici orali, ma trovo che in un gatto che ha febbre, abbattimento e che non si alimenta sia opportuno almeno un esame emocromocitometrico (come primo esame) e una terapia sistemica.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentilissima dottoressa Bevere
Sono Nicoletta da Avellino e le scrivo perchè ho un problema serio con la mia gattina che ha 5 anni ed è sterilizzata da 4 .
Da alcuni anni ha un problema alle gengive che a volte si acutizza fino al punto che non riesce nemmeno a mangiare e grida di dolore.
Seguendo i consigli di vari veterinari ho provato con
Celestone, Antirobe, Deltacortene ma non ho risolto il problema. Ultimamente mi è stato consigliato Stomorgil compresse, ma non sono riuscita a fare una cura completa perchè è difficile da somministrare in quanto ha una reazione insopportabile ( schiuma, vomito, singhiozzo e in un' occasione ha perso un dente.)
Sarebbe più pratico se Stomorgil esistesse in fiale o gocce, ma visto che no esiste volevo chiederle se
devo continuare la terapia con Stomorgil ( e a questo punto quale metodo mi consiglia per limitare al massimo le reazioni sopra elencate) o mi consiglia una terapia diversa.
In attesa di una sua risposta, la ringrazio sentitamente.
Nicoletta.

02/11/07
 
Gentile Nicoletta, è ora di smettere con il cortisone! L’estrazione dei premolari e dei molari in questi casi rappresenta la cura della malattia. Non “un’opzione terapeutica”, ma la vera cura! La risposta all’intervento è più pronta e piena quando la chirurgia (eseguita comunque da un veterinario che conosca bene la tecnica delle estrazioni) viene applicata precocemente. Questo purtroppo non mi sembra essere il suo caso, ma davvero il modo migliore che ha per aiutare la micia è di sottoporla al trattamento chirurgico al più presto.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentile Dottore,
il mio terranova di 5 anni da tre settimane presenta un forte gonfiore ad una zampa anteriore. Non ci sogno segni di ferite o graffi.Cammina a malapena e mangia pochissimo rispetto ai suoi standard. A questo problema è unita una difficoltà respiratoria che non ha mai presentato in passato. Non ha febbre,Al momento sta facendo una cura di cortisone e antibiotici. Stando alla sua esperienza di cosa potrebbe trattarsi?
La prego di darmi un consiglio, siamo molto preoccupati..
Roberta. ascoli Piceno

02/11/07
 

Gentile Roberta, è inutile che io vi dica di cosa potrebbe trattarsi, perché non è giusto ventilare bruttissime ipotesi (altre non se ne possono fare, con la vostra scarna ma così suggestiva descrizione dei sintomi) quando una radiografia sarebbe sufficiente a chiarire la natura del problema. E’ indispensabile una radiografia. Dirà tutto lei. Una coccola al suo gigante.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
gentile dottoressa
le scrivo per avere un consiglio su una gattina di circa un mese. tre giorni fa ho notato dei ragazzi che avevano in mano un gattino che hanno "per gioco" chiuso nello sportello della macchina. dopo aver fatto la denuncia ai carabinieri ho notato che fortunatamente la gatta era ancora viva. adesso la sto curando,con bentlan, vitamina b e antibiotico, in più faccio flebo di soluzione fisiologica. fortunatamente ha riaperto gli occhi ma sembra sia cieca da entrambi, vorrei sapere se recupererà la vista o rimarrà cieca per sempre. La ringrazio anticipatamente
cordiali saluti

03/11/07

 

Gentile signora o signore, mi dispiace ma con queste poche informazioni posso solo dirle che lei è stato molto bravo (o brava) a salvare la sua gattina dalle grinfie di quattro asini che al posto del cervello non si sa cosa abbiano (un mio caro cliente direbbe che hanno le pigne). Ma più di questo non saprei. Senza vedere direttamente l’occhio non si può rispondere ad una domanda di questo tipo.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Buongiorno , Le scrivo da Bellinzona, nel cantone Ticino in Svizzera! Ho 2 gatte vaccinate contro IL raffreddore e la leucemia ! Vorrei tanto poter adottare un gatto che ha dei problemi alle zampe e purtroppo ha anche la leucemia! Vorrei sapere se posso adottarlo, oppure se metto in pericolo Le mie due gatte! Ho chiesto dei pareri a dei veterinari e uno MI ha detto che non ci sono problemi e l'altro MI ha sconsigliato perché pur essendo vaccinate non c'é la sicurezza al 100%. Cosa devo fare? Vorrei tanto poter dare una Casa a questo sfortunato micione , ma non voglio mettere in pericolo Le mie due gatte! Aspetto un suo parere!! La ringrazio e buona domenica!!

04/11/07

 
Gentile signore o signora! Il rischio al quale espone le due gatte è così basso, così trascurabile, che sarebbe davvero un peccato non offrire a questo povero gatto una casa e alle sue due mice un nuovo amico. Lo porti a casa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

buongiorno..dott.ssa...
ho un cane di 10anni...circa 15 giorni fa  estato operato di ernia cervicale, è stato  e il il neuorologo ha detto che l'operazione è andata piu che bene,cammina,ma essendo un cane vivace vorrebbe saltare e giocare.. sempre..e stato consigliato di non fare sforzi...
stamani ho notato che trema con le gambe davanti,ma quando gli fai una carezza smette,vorrei sapere se può aver preso cimurro o e conseguenza
dell'operazione e cosa mi consiglia di fare?
occorrerà fare fisioterapia anche...?
attendo una vs risposta grazie..

04/11/07
 
Oggi siete tutti in incognito. Caro signore, o signora, che è la terza volta che mi scrive più o meno sempre le stesse cose (ma ha letto mai le due precedenti risposte?). Il tremore sugli anteriori potrebbe essere un esito della lesione cervicale, e come le ho già scritto ci vuole del tempo per il recupero. Niente cimurro, non si preoccupi. Legga le altre risposte.

Saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Il mio gatto si chiama Leo ed è un meticcio nato nel marzo del 1991.. quindi ha un'età di tutto rispetto.
E' un gatto sterilizzato e mai ha avuto problemi di salute. Mai nessuna infezione, raffreddore, niente..
L'altra notte ha vomitato del liquido giallo e ha cominciato ad avere altri conati di vomito (senza però vomitare nulla), e non si reggeva molto in piedi, anche se comunque è stato momentaneo.
Preso dallo spavento l'ho portato alla clinica 24 H  qui vicino casa mia per farlo visitare.
Dalla prima visita, mi disse il medico di guardia che poteva essere una gastrite, ma le analisi del sangue non furono buone..
Riporto i valori:

Gatto LEO anni 16 e mezzo analisi del 30 ottobre ore 3.30

HCT: 10.1%
HGB: 3.2 g/dl
MCHC: 31.7 g/dl
WBC: 50.3 x 10^9/L
GRANS: 40.6 x 10^9/L
%GRANS: 81%
L/M: 9.7 x 10^9/L
% L/M : 19%
PLT: 220 x 10 ^9/L
Retics circa 3.7%
Glu 230 mg/dl
T-Cho 106 mg/dl
BUN 65 mg/dl
T-Bil 0.3 mg/dl
GOT 40 IU/L
GPT 96 IU/L
Visto la forte anemia il dottore mi disse che innanzitutto il gatto aveva bisogno immediatamente di una trasfusione da un altro gatto. le possibili diagnosi che mi diede, furono di due possibili infezioni o la più grave di un tumore del sistema linfatico, non curabile.
Comunque il gatto stava in condizioni critiche che fui costretta a ricoverarlo e mi dissero di cercare in fretta il donatore.
Il mattino seguente portai il gatto di un mio amico come donatore e alle ore 11,00 fu effettuata la trasfusione dopo aver controllato i dati del gatto donatore di cui riporto per completezza i risultati:

Gatto DONATORE Gomitolo 3 anni analisi del 30 ottobre ore 10.38:

HCT: 38.6%
HGB: 11.5 g/dl
MCHC: 29.8 g/dl
WBC: 12.5 x 10^9/L
GRANS: 4.2 x 10^9/L
%GRANS: 34%
L/M: 8.3 x 10^9/L
% L/M : 66%
PLT: 160 x 10 ^9/L
Retics circa 0.6%
NRBC Probabili

Dopo la trasfusione il mio gatto Leo ha anche mangiato e mi dissero che la sera avrei potuto portarlo a casa, prescrivendomi uan cura di CEFTRIAXONE 250 MG MEZZA FIALA OGNI 12 ORE PER 7 GG, inoltre 16 goccie al dì per 10 gg di ROSSAVET CARNITINA.
Inoltre mi dissero che dopo 7 gg il gatto decessitava di un ulteriore emocromo per controllare il suo stato.

La sera verso le 6 lo andai a prendere, e passò una notte abbastanza tranquilla anche se era un po' apatico. Ma pensai che fosse per lo stress subito.
Dato che le siringhe non sapevo farle, mi sono recata per 2 gg alla clinica per fargliele fare.
Il problema però è che Leo mercoledì notte ha cominciato a bere tantissimo, al ritmo di 2- 3 min se vedeva la ciotola andava a bere. Non aveva mangiato più tanto, solo mezzo pesciolino dalle mie mani.. però urinava. Non cammina molto, nel senso che fa 4 passi poi si siede, o si stende, poi riprende il cammino. però salta ancora e reagisce al richiamo e agli stimoli.
Ogni volta che sono tornata per la siringa il dottore di turno mi ha detto che dovevo continuare con l'antibiotico e che era normale che bevesse tanto. Io però mi sono preoccupata. Una delle dottoresse mi disse che potevamo anticipare l'analisi del sangue a venerdì (cioè oggi) per vedere come stava.
Una delle dottoresse mi aveva anche detto che il fatto che bevesse potesse essere insufficenza renale.
Cmq oggi gli abbiamo fatto il prelievo, tra parentesi dopo averlo sedato perchè nonostante l'apatia Leo ha una forza non indifferente, e i risultati sono stati:

Prelievo gatto Leo 2 Novembre ore 11.28:

HCT: 11.1%
HGB: 3.6 g/dl
MCHC: 32.4 g/dl
WBC: 37.8 x 10^9/L
GRANS: 30.7 x 10^9/L
%GRANS: 81%
L/M: 7.1 x 10^9/L
% L/M : 19%
PLT: 219 x 10 ^)/L
Retics circa 3.3%
T-Bil : 1.0 mg/dl
Cre 2.2 mg/dl
BUN 37 mg/dl
GPT 115 IU/L
Dai valori di queste ultime analisi il medico ha diagnosticato una emobartonellosi, soprattutto per l'alto valore di bilirubina totale, e mi ha detto che in realtà dovrebbe fare una seconda trasfusione ma non può farla visto che ne ha fatta una solo martedì. Visto che il gatto con quei valorei (sempre a detta del dott) dovrebbe essere in coma invece è sveglio, ma solo un po' apatico, mi ha detto di resistere provando a somministrargli per almeno 20 gg e vedere se reagisce bene:

-VIBRAVET Pasta 10% , mezzo centimetro per via orale ogni 24 h
-Vetsolane mezza capsula al dì.
Da 2 giorni il gatto segue la cura (con enormi difficoltà nel farlo ingerire le medicine...) e mangia (poco) spronato da noi..soprattutto omogeneizzati per bambini a vari gusti..oltre che qualche croccantino di sua iniziativa (ma molto raramente)....è molto dimagrito e continua a non avere voglia di muoversi e beve molto spesso ed urina regolarmente..
Non so davvero quale sarà la sua sorte, e non pretendo che possiate aiutarmi più di un semplice parere, ma vorrei che Leo non soffrisse, e che vivesse i suoi ultimi anni bene, senza troppo dolore. Sono anche rassegnato alla sua perdita, ma vorrei nei limiti del possibile, donargli più tempo, ma senza accanimento clinico.
Vi prego aiutatemi.
Ignazio G.

04/11/07
 

Caro Ignazio, fin dal primo emocromo, secondo me (trattandosi di grave anemia rigenerativa con leucocitosi!) era abbastanza ovvio che bisognasse iniziare con la doxiciclina. Il cortisone mi lascia un po’ fredda, in corso di una probabile emobartonella. Comunque ora deve solo aspettare che l’antibiotico faccia effetto. Per la mia esperienza però devo dirle che le riacutizzazioni dell’emobartonella nei gatti molto anziani non hanno una buona prognosi sul lungo termine, al contrario di quelle che si vedono nei giovani. Nell’animale anziano spesso noto che al quadro dell’emobartonellosi, che inizialmente può rispondere bene alla terapia, poi segue una sintomatologia grave che nulla ha più a che fare con il micoplasma e che, probabilmente, è la vera causa del decadimento generale del quale l’emobartonella ha approfittato. Speriamo che invece il suo Leo faccia eccezione e che si riprenda presto.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima dottoressa, la ringrazio per la veloce risposta. Finora abbiamo fatto molti passi avanti. Le scodelle le ho sempre avute piene e sempre in alto, per evitare che Trilly mangi i croccantini degli altri gatti sto dando a tutti l'Urinary per il momento, il mio veterinario ha detto che nei gatti sani  non fa male viceversa croccantini normali a lei potrebbero far male, per l'acqua anche ho scodelle separate e in alto, a loro da fastidio bere nelle stesse ciotole dei cani perché le sporcano e sbavano. Le coccole non mancano mai, ma per tutti per evitare gelosie. Ho aggiunto altre due cassette per i bisogni, di cui una sotto al letto. Ho preso varie marche e tipi di lettiera ogni cassetta ne ha
una diversa, così da capire quale preferisce, finora quella che ha usato di più è quella agglomerante. Ho messo un telone di plastica sul letto, che i cani purtroppo spostano scavandolo, evidentemente da loro
fastidio, eliminato deodoranti per ambienti, per la persona e buona parte dei detersivi, principalmente la candeggina, avevo notato che più lavavo le lenzuola con la candeggina per disinfettarle più spesso trovavo la pipì, ora le lavo ad alta temperatura e con l'aceto. Il problema è diventato più sporadico, manca solo il Feliway che ordinerò domani in farmacia e la castrazione dei due maschietti che vedrò di di far effettuare entro la prossima settimana. Da che sporcava il letto più volte al giorno ora capita per lo più la mattina presto e alcuni giorni salta, ieri ad esempio non l'ha fatto. Dopo aver osservato in questi giorni festivi molto attentamente la situazione mi sembra di aver intuito che il suo problema principale non sia con gli altri animali, ma proprio con le abitudini di una casa e molti odori, quelli intensi e sintetici soprattutto, i profumi ad esempio. Con noi tutti va d'accordo, è vispa, giocherellona, anche affettuosa, un po' schiva con alcune persone, ma è un gatto, ha delle antipatie come tutti. Forse siamo in tanti, ma ahimè è tutto quello che posso darle, alternativa non c'è. Un poco alla volta riusciremo a capirci, ne sono sicura.
La ringrazio nuovamente dei suoi consigli, li seguirò.
Angela DL Napoli

05/11/07
 
Bravissima!
Gentilissima dottoressa Bevere,
Ha perfettamente ragione! ogni volta che un micetto nuovo entra a far parte della mia famiglia eseguo un check up completo per evitare danni.
Infatti quel gattino bianco che ormai è il mio ottavo gatto, era stato visitato in occasione dell'intervento per l'amputazione della coda e risultava in salute. Ora il piccolino si è rimesso perfettamente, aveva i vermi risultati dall'analisi delle feci. Per via del sangue dalle narici, il veterinario suppone che avesse appena pasteggiato a base di passerotto o topino (è un cacciatore formidabile e trovo sempre piume e penne sparse davanti alla porta di casa) e aveva ancora le tracce sul muso.
La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità.
Valeria e gli otto gatti.

05/11/07
 
Molto bene.
Grazie Dottoressa per la ua tempestiva ed esauriente risposta. In merito ho da farle 2 ultime domande:
1) Zeus, cane corso di 55 kg con crisi epilettiche, prende 2cps da 125mg l'una di bromuro di potassio la mattina e 2 la sera e poi il luminale la sera 2 compresse da 100mg. Che ne pensa?? perchè ho letto che lei il luminale lo somministrerebbe uno la mattina e uno la sera e poi come dosaggio di inizio terapia può andar bene????
2) quando ha le crisi se il mio cane pesa 55 kg posso intervenire direttamente con 70 oppure 80mg di diazepam per via rettale????
L'aumento di peso è legato al cortisone o ai farmaci anti epilettici?? e come devo comportarmi????
Dottoressa la ringrazio vivamente e la terrò aggiornata.
Cordialmente
Valeria S

05/11/07
 

Gentile Valeria, rispondo alle sue domande.
1) Di solito il dosaggio inziale del fenobarbitale è di 2,5 mg/kg due volte al giorno, mentre quello del bromuro è di 25 mg/kg una volta al dì. Queste sono le indicazioni correnti con le quali concordano molti neurologi veterinari. Perché lei abbia iniziato prima con il cortisone, poi con il bromuro e infine con il fenobarbitale, e perché stia usando questi dosaggi, dovrebbe chiederlo al collega, perché io non saprei risponderle.
2) Il dosaggio del diazepam è di 0,5-1 mg/kg, ma a volte sono necessari 2 mg/kg. Lei provi prima con 1 mg/kg e poi, se serve, ripete in bolo lo stesso dosaggio.
3) Sia il cortisone sia il fenobarbitale tendono a dare polifagia e quindi a far ingrassare. Converrà allora usare una dieta ipocalorica. Ma perché prende il cortisone?

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
buongiorno dott.ssa..bevere..
la ringrazio della sua risposta..si in effetti mi scuso di non essermi presentato...io e mia moglie ( massimo e federica) abbiamo scritto il mese scorso e qualche giorno fa, sul cane meticcio di 10 anni operato di ernia cervicale! vorrei precisare che la veterinaria non ci ha abbandonato...come  il  neurologo e gli assistenti della clinica,e  questo sito ci è stato  indicato proprio da persone competenti... forse io e mia moglie nn siamo tranquilli...e ogni movimento che fa il  cane ci allarmiamo...il neurologo ci ha detto che nn occorre fisioterapia..ma non deve fare sforzi con movimenti bruschi. solo che si nota ke ogni tanto trema con le gambe.. quando cammina.....x pochi secondi...domandiamo..io e mia moglie,se è giusto portarlo fuori o e ancora presto farlo socializzare cn altri cani ,come era prima.
la ringrazio ancora  la sua gentilissima e sempre cortese risposta
la saluto..massimo

05/11/07
 
Gentile Massimo, io credo che sicuramente al cane faccia bene del movimento inteso come passeggiate, nuoto, qualche corsa al guinzaglio. Per quanto riguarda la ripresa della normale vita sociale invece direi che dipende dall’indole dell’animale. Se il cane è un tipo tranquillo, che faccia ciò che vuole. Se invece si tratta di un soggetto molto vivace, che fa la lotta con tutti i suoi amici cani, allora direi di evitare gli incontri per qualche settimana ancora.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Salve Dottore!
Le scrivo per chiederLe un'informazione che ha per lo
più il sapore di curiosità. Ieri mi hanno regalato due orsetti russi bianche...due animaletti molto teneri e giocherelloni..Mi piacerebbe conoscere il sesso..come si riconosce un maschio da una femmina. Se dovessero essere dello stesso, come mi devo comportare: possono sorgere dei problemi di convivenza? Ringrazio anticipatamente ed invio cordiali
saluti,
Tamara di Rieti

05/11/07
 
Gentile Tamara, non credo che lei possa avere due orsetti. Forse voleva dire criceti? Chi lo sa. Comunque, se così fosse, i criceti hanno i genitali esterni ben visibili e quindi basta guardare per capire chi è maschio e chi femmina. Se ha dei dubbi li faccia vedere ad un veterinario. Problemi di convivenza sì, ce ne possono essere, soprattutto inerenti alla spiccata aggressività intraspecifica tipica dei criceti. Probabilmente dovrà in futuro separarli.

Cordiali sauti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
Buona sera dottore,
ho una carlina di tre anni che  specialmente durante l'estate soffre perchè ha difficoltà a respirare. Ci hanno detto dopo una radiografia che ha il collasso tracheale e che l'intervento per lei è necessario.
E' rischioso questo intervento? E oltretutto è risolutivo? Mi sa indicare a Roma una struttura in grado di farlo?
Grazie Paola M.

05/11/07
 

Gentile Paola, no, non so indicargliela. Però posso dirle che il collasso tracheale (oltre ad essere un po’ sovradiagnosticato) non sempre è di interesse chirurgico: dipende sia dalla sede del collasso, sia dalla sua gravità. Inoltre va verificata la presenza nelle vie aeree superiori di possibili patologie concomitanti che possono concorrere a determinare la sintomatologia, in modo anche più importante rispetto al problema tracheale. Per fare una diagnosi precisa, di esistenza, sede e gravità del collasso, e di esistenza e gravità di altre malattie delle vie aeree superiori, non basta assolutamente una radiografia, ma è necessario sottoporre il cane ad altri tipi di indagine (di solito tramite intensificatore di brillanza e endoscopia).
Insomma, con una sola radiografia fare diagnosi di collasso tracheale e proporre la chirurgia come intervento “necessario” mi sembra molto molto affrettato.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve dottoressa, vorrei un consiglio per il mio Momo di 7 anni circa che dopo una cistite che ha avuto 3 anni fa e ha sempre mangiato da allora il CD il 31 ottobre 5 gg fa ha avuto un blocco dell'uretre e non urinava più..gli hanno messo il catetere e hanno fatto dei lavaggi poi fatte ignezioni di antibiotici. ora però oggi 5 nov.2007 gli hanno tolto catetere e domani collare (ha sofferto molto e noi con lui)..Amore di casa!!! insomma esiste un antinfiammatorio naturale o insomma efficace per far si che poverino possa fare tranquillo la sua pipi..perchè è abbastanza nervoso e  tenta di fare goccine di pipi perhcè il suo pipino gli fa male! Io di mio gli faccio piccoli impacchi con decotto di malva e calendula localmente! e gli do ancora un po di Arnica granuli.Grazissime da Erika moglie di Alessandro Buona Giornata giornata a lei dottoressa!

05/11/07

 

Gentile Erika, Momo è un gatto? Se dopo la rimozione del catetere il gatto manifesta ancora disuria (uno o più di questi sintomi: entra e esce dalla cassetta igienica, miagola mentre fa pipì, si lecca in continuazione, non minge affatto, perde gocce di urina, urina con sangue, urina goccia a goccia) lo deve riportare nuovamente dal veterinario. Niente decotti. Le ostruzioni uretrali vanno trattate da un veterinario. A casa, quando il gatto ci torna, deve andare tutto bene, altrimenti c’è qualcosa da rivedere.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gent. dott.ssa Bevere
le scrivo nuovamente a proposito di Lilla, la maremmana con l’ipoglicemia. La terapia con quattro compresse al giorno da cinque mg. di Deltacortene, due la mattine e due la sera, aveva indebolito ulteriormente il cane, senza dare alcun beneficio, perché Lilla era quasi costantemente in ipoglicemia. Per tenerla su le davo da mangiare ogni due ore ma la glicemia saliva solo per un momento più o meno a sessanta e subito scendeva a cinquanta o ancora meno, e riecco i tremori. A volte non riusciva più a reggersi sulle zampe e crollava giù.
Una persona, che ha avuto un cane affetto da insulinoma mi ha consigliato il Proglicem. Il suo animale, che ha cominciato la cura con questo farmaco quando la sua ipoglicemia era ormai continua, si è ripreso ed ha avuto una vita normale per altri due anni. Ne ho parlato al mio veterinario, che ha voluto fare questo tentativo. Quindi Lilla ha cominciato dieci giorni fa la cura col Proglicem da venticinque mg., due capsule ogni otto ore. Il cane si è ripreso immediatamente. La glicemia sale dopo due ore dal pasto più o meno a centodieci, per scendere poi a un minimo di settantacinque. La mattina, dopo otto ore
di digiuno è quasi sempre a settanta. E’ormai da dieci giorni che il cane sta bene e non ha più avuto crisi. Per quanto riguarda il cortisone, ho da parte dei veterinari pareri discordanti: c’è chi, vista l’età del cane e l’ulteriore indebolirsi dell’animale dopo la sua somministrazione, senza trarne alcun beneficio, mi ha consigliato di scalarlo per poi interromperlo, e continuare solamente col Proglicem, c’è chi invece queste quattro compresse insieme al Proglicem le vorrebbe a vita.
Non volendo esagerare con i farmaci, ho cominciato a scalarlo. E Lilla sta bene lo stesso.
Sarei molto lieta di avere un suo parere in merito a questa cura.
La ringrazio per la sua attenzione
Renata

06/11/07

 
Gentile Renata, sono d’accordo con lei. Non ha senso continuare con un farmaco che, indipendentemente da quanto ci si dovrebbe aspettare da lui, dà più problemi che benefici. Si tratta solo di comune buon senso. Tuttavia, se lei riesce a dare a Lilla un po’ di prednisone al mattino, stando su un dosaggio basso e ben tollerato (e trovi lei quale sia questo dosaggio ben tollerato, visto che lo sta scalando), sarebbe una buona cosa.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gentile dott.ssa Nicoletta Bevere,
La scrivo in seguito alla sua risposta sul sito Bairo a pagina 27, del gatto Leo affetto da Emobartonellosi.
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Dunque lei si trova d'accordo con la diagnosi del mio veterinario. Volevo solo chiederle alcune cose:
- Cosa intende per riacutizzazione? Leo prima non aveva nulla. Forse intende dire una possibile ricaduta?
- Quale sintomatologia potrebbe venire in seguito?
- Cosa possiamo fare una volta che il gatto (speriamo) sia guarito per evitare che possa riammalarsi?
- A quali esami dovremmo sottoporlo per quanto tempo per tenerlo sotto controllo??
Volevo solo aggiungere che in questi giorni Leo ha ripreso a mangiare, non in modo eccessivo, ma almeno mangia, urina e fa tutte le cose da gatto, tipo farsi le unghie, arrabbiarsi se infastidito etc.
Inoltre volevo chiederle:
noi in casa abbiamo anche una cagnolina di 6 anni circa, meticcia. C'è qualche pericolo per lei? Potrebbe essere stata lei la portatrice del parassita dell'emobartonella? O forse gli uccellini? Perchè Leo è un gatto di casa, e rarissimamente ha avuto contatti, e per poco tempo con il giardino e solo nei mesi di luglio agosto quando era in vacanza sull'appennino Tosco - Emiliano. Quindi mi sembra molto strano che abbia preso il parassita anche perchè fa regolarmente i trattamenti antipulci.
La ringrazio ancora per la disponibilità
Distinti Saluti
Ignazio G.

06/11/07

 

Gentile Ignazio, si deve accontentare di questo: intendo dire con riacutizzazione che probabilmente il gatto era portatore del micoplasma e che tra il micoplasma e il gatto c’era un equilibrio. Questo equilibrio tutto ad un tratto, per qualche ragione presumibilmente legata allo stato immunitario dell’animale, si è rotto, dando opportunità al patogeno di “risvegliarsi” e far ammalare il gatto. Ora, probabilmente è vero che esistono forme di Mycoplasma haemofelis particolarmente aggressive, da considerarsi non alla stregua di patogeni facoltativi, ma piuttosto come patogeni stretti, che cioè non hanno bisogno per far danni di un organismo defedato, ma che ci riescono anche in un gatto sano. Però, nel suo caso, trattandosi di un animale molto anziano che conduce vita domestica, è assai più ragionevole credere che il gatto non abbia contratto il microrganismo l’altro ieri, ma che vi abbia convissuto come portatore sano per molto tempo, senza nessun problema. E allora questo micoplasma sarà stato uno di quelli che sono capaci di dare l’emobartonellosi proprio quando le difese immunitarie sono basse. Dove Ignazio abbia incontrato il micoplasma, e quando, però non è dato sapere. Ad un certo punto, dicevamo, l’equilibrio ospite-parassita si rompe. Perché? Ripeto, nella mia esperienza quando l’emobartonellosi “appare” in un gatto molto anziano a vita domestica, la terapia dà risultati transitori o incompleti perché il gatto oltre ad avere l’emobartonellosi ha anche qualche altro problema grave. Ma, ripeto anche, speriamo che così non sia. Per la cagnolina niente pericoli. Intanto dovete solo andare avanti con la doxiciclina e ricontrollare fra un paio di settimane l’emocromo. La doxiciclina non va sospesa fino a che ci sono segni di anemia rigenerativa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentile dottoressa Nicoletta Bevere,
le scrivo da Como e sono proprietario di una pastore tedesco femmina di 9 anni, sterilizzata dall'età di 1 anno.
Ho notato che sul lato sinistro, a metà del costato, in posizione laterale, un rigonfiamento molto duro, dalle dimensioni di circa 1.5cm. In passato un ciste simile al tatto alla base di un orecchio era dovuta al tentativo di togliersi una zecca. In attesa di portarla dal veterinario, può indicarmi quale potrebbe essere l'origine?
La ringrazio e porgo distinti saluti
Mattia R.

06/11/07
 

Gentile Mattia, potrebbe essere un una lesione cistica, un processo infiammatorio o una neoplasia. Va fatto l’esame citologico: semplice, indolore, economico, spesso risolve tutti i dubbi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile dott. Bevere, le chiedo, per piacere ,di essere paziente e darmi delle delucidazioni.Sono Daniela e le scrivo per gatto Omar.Giorni fa, visto il persistere alla frequenza della lettiera ,ho portato Omar dal veterinario il quale gli ha prescritto (dopo aver effettuato l’analisi delle urine) baytril 50 mg.3/4 di compressa ogni 24 h e betotal sciroppo ogni 12 h..Vista la persistenza del sintomo dopo 5 gioni di cura si e’ pensato di fare l’ecografia.Diagnosi:probabilmente il gatto ha un calcolo in vescica di ½.cmDomani deve rifare l’ecografia a vescica piena per confermare la diagnosi.Mi chiedo e le chiedo : in questo momento il gatto ha la cistite non si potrebbe aspettare ,facendo non so cos’altro,che si disinfiammasse l’uretere e la vescica e poi effettuare l’inserimento del catetere per ripeter l’ecografia?Mi e’ stato detto che deve fare questo intervento operatorio per togliere il calcolo…ma bisogna tagliare la vescica?e poi ? quale sara’ il post operatorio? Dovra’ tenere il catetere?Carissima dottoressa sono frastornata e intanto ho chiesto al veterinario di darmi qualche giorno di tempo per riflettere.Se il gatto deve avere molte sofferenze sarei,per amore ,anche disposta a praticare l’eutanasia.Forse e’ l’egoismo di noi umani a volere che vivano a tutti i costi ,anche con sofferenze.Lla dimostrazione d’amore piu’ grande che possiamo dare ai nostri amici e’ di non farli soffrire. Loro hanno percezione del dolore,dello stress,e quant’altro ma non della morte.Mi dia, per favore, un attimo di conforto come,peraltro,ha sempre fatto.cordialmente rimango fiduciosa in attesa di una sua risposta.
Daniela


07/11/07

 

Ma Daniela, per favore! Parlare di eutanasia perché il gatto ha disuria è un’assurdità. Piuttosto cambi veterinario. Per la mia esperienza, in un caso come il suo non mi fiderei troppo della diagnosi di urolitiasi (calcolo vescicale), ma invece mi verrebbe in mente che al chinolone (Baytril) vada associato del prednisone. A volte capita che dopo la cistite, l’ostruzione, la disostruzione e il cateterismo si instauri un processo infiammatorio così intenso che, indipendentemente dal controllo della componente batterica, ci vuole proprio del cortisone. Abbia fiducia. Se fa sopprimere il suo gatto per una malattia così stupida da curare e con una prognosi così eccellente vuol dire che lei non è fatta per possedere gatti, perché tra tutti i guai che può avere uno di questi animali, la cistite è il più banale e comune.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Gentilissima dottoressa,
ho una gattina di undici anni,sovrappeso,che ha rotto i legamenti crociati del ginocchio posteriore.
Cosa mi consiglia di fare?
Personalmente ho troppa paura a farla operare ma gradirei il parere di in esperta.
Se decido per non intervenire chirurgicamente come devo comportarmi?
grazie infinite
lella

07/11/07
 
Gentile Lella, stranissima diagnosi, senza un’anamnesi di trauma. Il gatto di solito, prima di riuscire rompere i crociati, rompe tutto il resto del ginocchio. Sentire un secondo parere?

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
La Ringrazio infinitamente per la pazienza e per le spiegazioni che mi ha dato a riguardo di Leo (gatto con emogartonellosi).
L'unica cosa che non capisco è che Leo beve molto.. Prima della crisi di una settimana fa e dell'inizio delle cure nn beveva così. Oggi se vede la ciotola, beve anche per 5 min di seguito.. Urina 3 volte al giorno in media.
Alcuni amici mi hanno detto che potrebbe essere diabete.. altri insufficienza renale.. o sono solo i farmaci che sta prendendo??
E come scoprirlo?
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Ignazio G.

08/11/07
 
Gentile Ignazio, il cortisone potrebbe aumentare un po’ la sete nel suo gatto, ma io credo che il suo gatto non stia assumendo cortisone, vista la diagnosi. Converrebbe comunque (cortisone o no) fare degli esami del sangue, per escludere malattie concomitanti che siano associate all’aumento della sete.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gent dott.ssa Bevere
sono sempre Lella,volevo rettificare la mia lettera ;la frattura del legamento è stata successiva a una caduta accidentale sulle zampine posteriori.
La diagnosi è stata fatta post rx che non mostra altre lesioni.
Rimango pertanto in attesa della sua gentilissima risposta.
Cordiali saluti.
Lella

08/11/07

 
Ora la diagnosi è molto meno improbabile, visto che c’è un’anamnesi di trauma, ma è ugualmente un po’insolito che si verifichi la rottura di entrambi i crociati senza altre lesioni articolari. Comunque, se la diagnosi è stata fatta dopo una visita ortopedica in sedazione e se i radiogrammi sono stati eseguiti in due proiezioni ortogonali, allora sarà proprio così.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Salve Dottoressa e grazie per la sua risposta.
Zeus prende il cortisone ma da oggi ha finito perchè dopo gli episodi convulsivi gli ho fatto fare la tac che è risultata negativa ma il collega gli aveva comunque diagnosticato una sofferenza cerebrale (in termini tecnici non ricordo ma mela paragonò ad una meningite dovuta proprio agli attachi convulsivi). Consideri che la tac gliela ho fatta fare 2 giorni dopo una brutta convulsione. Mentre non c'erano i segni della toxoplasmosi che intanto stavo curando anche se i livelli erano minimi. Quindi ritenne di sfiammare prima "la testa" con il cortisone e vedere se si verificavano altri attacchi prima della terapia con bromuro. Ho cominciato con il bromuro perchè il veterinario della tac in collaborazione con il mio veterinario ritiene che solo il bromuro funziona bene su questi cani (cane corso per esempio).
Ora i dosaggi di bromuro sono 250mg la mattina e 250 la sera mentre il luminale 200mg  la sera. La scelta di dargli il fenobarbitale la sera è legata al fatto che gli episodi convulsivi si verificano sempre la mattina.
Gli do troppo fenobarbitale secondo lei???? e poi quando si riferisce al luminale 2 volte al giorno con dosaggio di 2,5mg/kg cosa significa?? Mettiamo il caso di zeus che pesa sui 55kg, il dosaggio dovrebbe essere di 138mg. Devo dargli 138mg la mattina e 138 la sera oppure 68( la metà) la mattina e la metà la sera???? Mi scusi la confusione!!
La saluto sempre cordialmente e la ringrazio di cuore
Valeria S

09/11/07
 

Gentile Valeria, quando si parla di un dosaggio per kg da somministrare due volte al giorno, si intende che quel dosaggio viene dato ogni 12 ore, (ad esempio 1 mg/kg due volte al giorno, per un cane di 10 kg, fa 10 mg al mattino e 10 mg la sera). Altrimenti, se si dicesse “il dosaggio giornaliero di 1 mg/kg è da suddividere in 2 somministrazioni”, vorrebbe dire che lo stesso cane di 10 kg dovrebbe prendere 5 mg al mattino e 5 alla sera. Nel caso specifico del fenobarbitale quello che veramente conta, più che la posologia (che è abbastanza indicativa), è il livello ematico, da controllare dopo due settimane dall’inizio del trattamento. Non ha senso modificare la posologia del fenobarbitale adesso, ma al limite questa verrà corretta, se necessario, una volta verificata la fenobarbitalemia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

 
gentilissima dottoressa,
il mio micione Ettore presenta ultimamente dei leggeri fastidi nella deambulazione. Controllandogli le zampe ho notato il cuscinetto di una zampa posteriore molto gonfio.
Era già accaduto precedentemente, ma mai così vistosamente e il gonfiore aveva interessato i cuscinetti delle zampe anteriori. Il gonfiore nelle manifestazioni precedenti si era risolto da solo nel giro di alcuni giorni e il gatto non ne era molto infastidito.
Vorrei chiederle un consiglio sul da farsi. La mia veterinaria mi ha consigliato una crema cortisonica eventualmente.
La rigrazio.
Cordiali saluti
Federica

09/11/07

 
Gentile Federica, concordo con il consiglio della collega. Tuttavia se il problema non rientrasse velocemente sarebbe meglio approfondire la natura di questa tumefazione, indipendentemente da quello che era accaduto in precedenza.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile dottoressa Bevere
le scrivo per ringraziarla della risposta ma la gattina non ce l'ha fatta nonostante le cure, sono una ragazza che ama gli animali, ho un'altra gattina paralitica a casa e nonostante le innumerevoli cure mi rende davvero felice. L'unico problema sono le piaghe che non riescono a guarire,raya (questo è il suo nome) porta il pannolino, applico sempre fitostimoline e uno spray...le sarei veramente grata se potesse darmi dei consigli.
la ringrazio anticipatamente cordiali saluti Manuela

09/11/07

 

Cara Manuela, tutto dipende dal tipo di lesioni di cui soffre la gattia. Se si tratta di piaghe da decubito queste vanno trattate con medicazioni molto specifiche (ad esempio Intrasite gel associato ad un prodotto della serie Allevyn della Smith&Nephew, a seconda del tipo di lesione). Se si tratta invece non di piaghe da decubito ma di dermatite da urina, allora conviene usare una pomata barriera (pasta all’ossido di zinco al 30%). La cute deve essere mantenuta asciutta e per questo, oltre al pannolino, è necessaria un’accurata tosatura: deve acquistare una tosatrice semiprofessionale in un negozio per animali. Infine, se non stiamo parlando né di piaghe da decubito, né di dermatite da urina, ma di autotraumatismi e lesioni da strisciamento, allora è fondamentale proteggere sempre la cute con dei bendaggi. La medicazione immediatamente a contatto con la cute deve creare un ambiente adatto alla riepitelizzazione, quindi applicherei un antibatterico locale associando una garza grassa alla paraffina (esistono in commercio garze grasse medicate alla clorexidina). Ci vorrà un bel po’ di pazienza e di tempo, ma tutte queste lesioni hanno la possibilità di guarire.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
 
 
Gentilissima Dottoressa, sono Erika, le avevo scritto già in passato nel mese di Giugno corrente anno riguardo alla mia adorata cagnolina Poppy.
Il veterinario aveva riscontrato nella mia tatina una insufficienza renale piuttosto preoccupante ( le rammento che Poppy ha 14 anni compiuti, meticcia di piccola taglia, con problemi di cuore e di epilessia; per questa ultima non abbiamo mai fatto nulla in quanto le veniva, sino all' anno scorso, di rado ( 1/2 volte l' anno), ora invece più spesso), dopo averle cambiato alimentazione , quindi a basso contenuto proteico, il cane sembra essere più vispo, è dimagrito di quasi un Kg ( ne pesa 5.2 adesso) ed i risultati del sangue sono ora stazionari e non più ad un livello di allarme rosso come a Giugno. Questo è quello che va bene....
Dopo aver cambiato alimentazione Poppy ha cominciato ad avere attacchi , a detta del vet., di epilessia come non aveva mai avuto prima: prima erano vere e proprie convulsioni ed il cane si nascondeva, ora il cane mi cerca, mi chiama e comincia a tirare il collo all' indietro ed a tendere la zampina destra, il tutto per quello che a me sembra un'eternità ma è solo un minuto o poco più. E da una due volte l' anno siamo passati, subito dopo il cambio alimentazione, addirittura ad una volta la settimana, ora una volta al mese circa. Il vet dice di tenerla sotto controllo ma di lasciarla stre. Al riguardo volevo una sua opinione.
Poi, mi scusi se mi dilungo ma i problemi sono tanti, è da questa estate che soffre di tremori: siamo accoccolate sul divano, anche sotto una coperta e lei trema, si ferma a guardare in piedi e trema.... non è una cosa continua ma quando le succede mentre dorme o si riposa sembra quasi che soffra perchè stringe gli occhietti e fa un lamento sommesso. Temo possa essere la conseguenza di un nodulo duro che si và ingrossando, anche se lentamente, vicino alla patatina. Ho parlato con il vet ma io mi rifiuto di farle analizzare il nodulo tanto non potrei farle comunque ulteriori cure, vorrei solo che non avesse a soffrire. Faccio presente che a vederla sembra una cucciola, e le è tornata la voglia di giocare ultimamente.
Ultima ma non meno importante: il suo papà è mancato alla veneranda età di anni 19, soffriva, come lei di cuore. Lui prendeva il Vasotop e basta e con questo medicinale gli è passata completamente la tosse ; poppy prende 1 lasix al giorno suddiviso in tre volte, l' enacard da 2,5 mg 2 volte al giorno, ed 1mg di propanololo 2 volte al giorno.... insomma, povera tata non le sembrano un po' troppe? Secondo lei posso provare a chiedere al vet curante di darle il Vasotop come al suo pappà ( suo pappà era in veneto quindi il medico non è lo stesso), ed inoltre la tosse non passa, anzi peggiora. Le abbiamo già dato 3 tipi diversi di antibiotici.
Mi scusi ancora per la lungaggine. La ringrazio anticipatamente per avermi dedicato il suo tempo.
Ciao da Poppy ed Erika

10/11/07
 

Cara Erika, certo che può chiedere al suo veterinario se si può cambiare farmaco! Le medicine per un cardiopatico a volte sono tante, ma c’è una ragione per ognuna di esse e non si deve mai privare un cuore malato dei suoi farmaci. Non è che eliminando le compresse lei possa far finta di non sapere che Poppy è malata…
Per quanto riguarda la tosse è necessario distinguere la componente cardiaca da quella bronchiale e per questo è necessaria una visita. In generale comunque posso dirle che se il cane è vivace e allegro, riposa bene, cioè riesce a stare in decubito a lungo, tollera bene lo sforzo fisico, allora è molto probabile che questa tosse non sia direttamente correlata al problema cardiocircolatorio, e che quindi non sia una tosse per la quale la terapia in corso debba essere modificata. Cioè, in altre parole, non sempre la tosse risponde alla terapia messa in atto per correggere lo scompenso cardiaco. Ma per capire bisogna vedere direttamente il cane.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve, volevo chiederle un parere, il mio cane, uno yorkshire di 7 anni, non riesce quasi più a stare in piedi le zampe posteriori cedono.
Ho fatto vari esami, tra cui quello della leshmaniosi, ma e' risultato negativo.
Più volte ha fatto l'emocromo e risultano sempre valori sballati in particolare piastrine basse globuli bianchi alti e globuli rossi bassi.
2 settimane fa il cane ha vomitato per 2 giorni senza mangiare mai nulla.
Il veterinario mi ha consigliato la ranitidina per non farlo vomitare, e poi mi ha prescritto l'antibiotico contro la malattia delle zecche: synocs iniezioni per 6 giorni (ha terminato ieri) e poi doprovet compresse da 100mg 1/2 al giorno per 30 giorni.
Premetto che il mio cane ha gia sostenuto l'esame per la malattia delle zecche presso l'istituto zoo profillattico.
Il veterinario sostiene che non sempre gli esiti dell'istituto sono attendibili.
Il cane adesso mangia anche se non sempre regolarmente, si deve spronare per farlo mangiare.
Stanotte però ha avuto dolori lancinanti, mai ha fatto cosi, mi ha madre vedendolo così gli ha fatto ingerire una piccola dose di aulin, il cane in giornata si è sentito un po' meglio.
Lei cosa ne pensa non so più a chi rivolgermi.
Aspetto ansioso sue notizie.

Palermo 10/11/07

 

Caro da Palermo, se c’è il dubbio di malattia da morso di zecca secondo me val la pena di eseguire il trattamento che ha la massima efficacia dimostrata, non una via di mezzo. Il trattamento migliore è costituito dall’associazione di doxiciclina 10 mg/kg al dì per 30 giorni con due dosi di imidocarb 5 mg/kg ogni 2 settimane. Così si è proprio sicuri che la malattia da zecca è stata trattata nel modo migliore. Per quanto riguarda il problema degli arti posteriori è necessaria una visita ortopedica e neurologica: il disturbo potrebbe non essere in relazione con l’anemia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gentilissima dottoressa,
da un mese abbiamo adottato Luna, cagnolina multirazze di 12 chili ,  2 anni e 1/2.
Era in canile da 7 mesi ed era stata ritirata perchè la sua  situazione di vita era diventata precaria.
Bravissima, ubbidiente, da subito molto affezionata a noi: ci  guarda spesso e si capisce che ha voglia di interagire...Anche con i  gatti di casa ,(16 e 17 anni) non ci sono stati problemi... Facciamo  lunghe passeggiate e giochiamo molto.
Suo unico problema: piange e ulula se lasciata sola in casa.....da  subito abbiamo iniziato ad assentarci per pochi minuti, ad indossare  la giacca e le scarpe per poi rimanere in casa, ma non c'è nulla da  fare. Capisce quando si parte veramente e si dispera...
Attualmente le stiamo somministrando fiori di bach, indossa il  collare DAP e il veterinario ci ha consigliato di provare con le  pastiglie Clomicalm, che le stiamo dando da un paio di settimane.
Mangia dopo di noi, la ignoriamo quando usciamo e rientriamo,....ha  qualche consiglio supplementare da darci?
Siamo preoccupati per i vicini di casa....
grazie mille e cordiali saluti
Nicoletta, Lugano (ch)

11/11/07
 

Gentile Nicoletta, se il cane (come magari vi avrà già detto il collega) soffre di ansia da separazione, quello che state attualmente facendo va bene, ma forse non basta. Luna deve imparare a distaccarsi da voi, a non avere paura di starvi lontano e a trovare dentro di sé le risorse per gestire la solitudine. Questa crescita ha certamente bisogno di essere aiutata farmacologicamente, con i feromoni e con la clomipramina, ma ha anche bisogno di una specifica terapia comportamentale che inizia non quando voi lasciate il cane a casa da solo, ma quando voi con il cane ci state. Gli strumenti per gestire la solitudine Luna li può acquisire non quando è in preda al panico (cioè a casa da sola), ma proprio quando si sente al sicuro, vicino alla sua figura di attaccamento. Spesso invece capita di trasmettere involontariamente al cane dei messaggi che finiscono per rinforzare il legame di attaccamento, piuttosto che allentarlo, impedendo all’animale di “crescere”. Quindi, al di là della vostra evidente buona volontà e della vostra già buona comprensione del problema, io credo che abbiate bisogno di un supporto specialistico che individui i vostri punti critici e che vi insegni a superarli. Non vi preoccupate troppo però: l’ansia da separazione se correttamente affrontata ha una buona prognosi.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.le Dott.ssa
un mio amico ha un spaniel breton di circa 5 anni
con cui va a caccia. Ho notato che quando mangia gli si forma schiuma dalla bocca. Per il resto il cane sembra stia bene, è vivace, ha appetito, sveglio...
anch'io ho un cagnolino e non ho mai notato questo, per cui mi sono un po' allertata.
grazie della disponibilità
Cordiali saluti
Chiara

12/11/07
 
Gentile Chiara, il fenomeno che lei ha notato rientra in un quadro di normalità.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.
Gentile dottoressa, sono Luciana da Napoli ed ho un pastore tedesco di 10 anni che già da alcuni mesi soffre di artrosi alle zampe posteriori .Finora non aveva mai avuto grossi problemi se non nel salire le scale (ad esempio) ed il veterinario non gli ha mai prescritto alcuna terapia.Purtroppo proprio oggi ha avuto un improvviso episodio di cedimento delle zampe posteriori che addirittura lo ha portato quasi a cadere per le scale mentre scendevamo! ora non riesce a camminare - riesce solo a stare seduto o sdraiato e se provo a farlo alzare ci riesce per pochi minuti incrociando le zampe posteriori ad X e poi si accascia. Non riesco a vederlo soffrire così anche perchè con i suoi occhi mi chiede aiuto (ma il veterinario mi dice che non c'è niente che possiamo fare !) Esiste qualche terapia medica e/o fisica che possa almeno alleviare o ritardare tutto ciò?La prego vivamente di aiutarmi con un suo consiglio professionale! La ringrazio anticipatamente,
Luciana

12/11/07
 
Gentile Luciana, il problema del suo cane per come lo descrive è di natura neurologica. Per una diagnosi definitiva è necessaria una visita accurata seguita da una serie di indagini specialistiche, tuttavia, per dare un po’ di sollievo sia a lei sia al cane, potrebbe giovare del prednisone o al limite un altro antinfiammatorio, a giudizio del suo veterinario. Inoltre lei dovrebbe procurarsi un utilissimo dispositivo per aiutare il cane a deambulare: si tratta di una specie di mutandina dotata di maniglie che serve per sollevare agevolmente il treno posteriore dell’animale senza farsi male alla schiena. Una coccola al suo pastore!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

Buon giorno cara dottoressa Bevere, sono Daniela e le scrivo per gatto Omar.Ho cambiato veterinario e finalmente ieri Omar ha fatto l’ecografia e le trascrivo il referto:fegato,gh surrenali,milza,tratto ge nella norma.Normali dimensioni ed ecostruttura renale con aumento diffuso dell’ecgenicita’ corticale in entrambi i reni.Vescica con parete e stratificazione normale,presenza di formazione iperecoica con cono d’ombra posteriore di circa 8mm nel lume vescicale.Quadro ecografico compatibile con urolitiasi vescicale.Si consiglia valutazione della funzione renale.Il veterinario mi ha consigliato anche l’intervento di cistotomia per eliminare il calcolo.Mi chiedo: a cosa va incontro Omar ,gatto di 12 anni, se non lo faccio operare? Il veterinario mi ha anche detto di non perdere tempo in quanto appena verra’ sospeso il baytril la cistite entro poco riprende Dopo questo intervento operatorio quale sara’ la ripresa del mio anzianotto? La cstotomia e’ l’unico sistema per liberare l’animale del calcolo?Sono tante le mie domande, ma spero che sara’come sempre esaustiva e la sento tanto vicina.Grazie e buon lavoro.Daniela (Messina)


13/11/07
 

Brava Daniela! Che bella lettera. La cistotomia è l’unico modo nel suo gatto per asportare il calcolo. Si tratta di un intervento semplice e abbastanza rapido, associato se ben eseguito ad un recupero veloce e senza particolari complicanze. Si fa una piccola incisione sulla parete addominale ed una ancora più piccola nella vescica, dalla quale si estrae l’urolita. Di solito già dopo poche ore dall’intervento l’urina torna limpida, senza sangue macroscopicamente visibile.
A cosa va invece incontro Omar senza intervento non lo si può sapere con esattezza. Presumibilmente il calcolo era presente anche molte settimane prima che il gatto andasse incontro alla sintomatologia e per molto tempo non ha procurato alcun fastidio. Ora però la probabilità che quel calcolo non dia in un prossimo futuro più alcun problema è abbastanza bassa (non nulla, solo bassa). Se non vuole far operare Omar, non le resta che stare a vedere. Se la sintomatologia, una volta sospeso l’antibiotico, ricompare, significa che il calcolo è proprio da togliere. Per quanto riguarda i reni invece, sarebbe importante valutarne la funzionalità, visto l’esito dell’ecografia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Salve,
le scrivo perchè da poco ho fatto fare un screening per i miei 2 gatti di 11 e 8 mesi, di felv-fiv e fip.
felv e fiv Negativi per entrambe!
fip:
Femmina 1.200
Maschio 1.800
Sarebbe così gentile da spiegarmi come valutare questi valori, e cosa devo fare ora!
Mi hanno consigliato di aspettare che la malattia si sviluppi!
Ma mi chiedo con questi valori i miei gatti hanno la Fip.
Cordiali Saluti
Marina

13/11/07

 

Gentile Marina, ma non deve fare proprio niente! Non doveva nemmeno fare il test. I suoi gatti, come tanti, hanno incontrato un coronavirus e quindi hanno sviluppato degli anticorpi. Non vuol dire né che abbiano la FIP, né che la possano sviluppare in futuro. Questa evenienza, pur possibile, non è prevedibile, non è prevenibile, non è quantificabile, dipende da moltissimi fattori, complicati, variabili, incerti, di nessunissimo interesse pratico. Quello che la deve interessare invece è sapere che nessun gatto ha la FIP a meno che non presenti sintomi di malattia. Cioè la diagnosi di FIP si basa proprio sulla presenza di una sintomatologia compatibile, non sulla presenza di un titolo anticorpale. In altre parole un gatto sano, non ha la FIP, per definizione. FIP è un nome che significa malattia al presente, non “forse un giorno”. Dire che un gatto “ha la FIP e potrebbe un giorno ammalarsi di FIP” è una stupidaggine. E’ come dire a uno che sta bene che in realtà, senza saperlo, ha il raffreddore e che forse un giorno potrebbe iniziare a starnutire. Non ci pensi più!

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gentilissima dottoressa, io e Poppy le saremmo liete se potesse darci degli indirizzi in Liguria di veterinari seri specializzati in cardiologia. La ringrazio per la sua risposta precedente. Spero possa darmi un aiuto. Grazie ancora Erika

13/11/07
 

Purtroppo no, ma sono certa che potrà essere messa in contatto con un cardiologo veterinario attraverso qualsiasi studio veterinario della sua zona.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gent.ma Dott.ssa Bevere,
le scrivo per un consiglio o, meglio, per essere tranquillizzato.
Questa mattina il mio gatto, di  sette mesi, è stato sottoposto ad un intervento di sterilizzazione. Dopo il ritorno a casa, appena sveglio, ha deambulato per qualche ora, pur tra alcune "difficoltà". Poi si è rifugiato sotto le coperte e da allora non è più uscito (sono passate circa 8 ore) ed è spaventato dal contatto, pur se delicato. Posso ritenerlo un comportamento normale, o devo preoccuparmi?
Grazie per la sua disponibilità,
saluti
Marco D.
Marcon Venezia

13/11/07

 

Gentile Marco, può essere normale, dipende un po’ dal tipo di anestetico usato e dal suo dosaggio. In questi casi la migliore terapia per il gatto non è affatto la coccola, ma l’invito al gioco. Non cerchi più di accarezzarlo, ma piuttosto lo faccia giocare con un topolino di pezza, un filo di lana, una pallina…quello che le sembra più interessante. Vedrà che tornerà tutto come prima nel giro di mezza giornata. Se così non fosse, lo porti per un controllo al suo veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

salve dott.bevere..
sono massimo volevo comunicarle che sto seguendo il suo consiglio  il post operatorio del mio cane operato di ernia..oltre a quei improvvisi tremolii delle zampe anteriori..
ho fatto cm ho detto lei ..di lasciare al cane libertà di movimento..ma vedo che vuole correre ma le zampe di dietro fanno un pò fatica... volevo aggiungere ke il cane perde molto pelo..mi è stato detto che quando lo perde un pò troppo forse il cane n sta bene..o e causa di alimentazione..
la ringrazio...cm sempre...

13/11/07

 
Caro Massimo, è importante che il suo cane sia seguito nel postoperatorio, e in tutte le sue preoccupazioni, da un medico dal vivo. Io le scrissi che se il cane ha indole molto tranquilla non c’è motivo di non fargli fare la sua vita, che contempla anche una passeggiata ai giardini. Le ho risposto così poiché, stando alle sue mail, non sono stati posti dei veti da parte del neurochirurgo, per il quale sarebbe tutto nella norma. Io non le ho dato un consiglio sul postoperatorio del suo cane, che non ho mai visto, ma le ho solo tradotto, a suo uso e consumo, cosa significano le indicazioni che ha ricevuto dal suo veterinario. “Va tutto bene + non è necessaria alcuna fisioterapia”, vuol dire che il cane non deve essere per forza confinato e immobile. Però per quanto riguarda il merito di questo “va tutto bene” io non entro affatto. Non entrare nel merito vuol dire, in altre parole, che i tremori sugli anteriori, la debolezza sui posteriori, lo svolgimento di attività fisica importante, fare o non fare fisioterapia non sono argomento sul quale posso esprimere un parere. Come le ho già detto in tutte le altre mail, lei deve tampinare i veterinari presso i quali ha speso tempo, energie, denaro, per far operare il cane. Non un medico a distanza. La perdita di pelo, anche abbondante, è normale fino a che il mantello e la cute si presentano sane.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

 
Gentile dott.ssa Nicoletta Bevere,
La scrivo di nuovo a proposito del gatto Leo affetto da Emobartonellosi.

Sono 2 giorni che il gatto rifiuta il cibo, non vuole essere preso in braccio perchè ringhia (forse è solo scocciato perchè ogni volta che ci avviciniamo o è per la medicina o è per le siringhe di omogenizzato).
Anche se abbiamo provato a dargli il cibo con una siringa lo ha vomitato.
Già venerdì scorso vomitò dopo che gli avevo dato le medicine e fui costretta a ridargli la dose (ovviamente dopo aver telefonato al veterinario che mi disse di dargli prima 6 goccie di plasil via orale) però almeno mangiava un pochino e fino a domenica ha anche continuato a fare i suoi bisogni... 
Però continua a bere e a urinare molto.
Non so cosa fare, i miei genitori dicono che è inutile portarlo dal veterinario per le analisi perchè è troppo persto visto che sono passati solo una decina di giorni dall'inizio della cura con VIBRAVET Pasta 10% (mezzo centimetro per via orale ogni 24 h)Vetsolane (mezza capsula al dì), e il veterinario disse che ci volevano almeno 3 settimane di cura.
Rifiuta il cibo in scatoletta, il pesciolino lesso per il quale impazziva, la carne di manzo cruda o cotta, insomma tutto.. Ora nemmeno più gli omogenizzati riusciamo a dargli perchè gira il muso dall'altra parte.
Cosa devo fare? Forse mi sto solo preoccupando troppo come dicono i miei genitori?
La ringrazio ancora per la disponibilità
Distinti Saluti
Ignazio G.

14/11/07

 
Caro Ignazio, al di là del fatto che non capisco perché un gatto anziano con emobartonellosi continui ad assumere cortisone, purtroppo si sta verificando quello che le avevo anticipato nelle risposte che ho dato alle sue prime due lettere. Come le dissi, per la mia esperienza, un episodio di emobartonellosi che insorge in un gatto anziano a vita domestica non ha una buona prognosi, per i motivi che le ho già esposto (come meglio io non so fare) un paio di mail fa. Ad un iniziale e fugace miglioramento, per quello che io vedo di solito, segue poi un decadimento generale dal quale il gatto non si riprende più. Sono molto spiacente che anche Leo sembri confermare le mie precedenti esperienze.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere.
gentile dott.sa
ho un cane femmina di taglia media meticcia non intero dell'età di 10 anni.
necessiterebbe di una pulizia dentaria, ma ciò che mi trattiene dal farla è il ricorso all'anestesia totale visto la presenza di un soffio al cuore diagnosticato fina da cucciolo.
Gli esami del sangue fatti un paio di mesi fà presentano valori più che ottimi.
Da tenere presente che il cane è già ricorso ad una anestesia nel mese di luglio per una biopsia alla pelle e senza alcuna conseguenza.
Vorrei cortesemente sapere il suo parere in merito e ricevere un consiglio sul da farsi.
La ringarzio infinitamente
P.F Chioggia (VE)

14/11/07

 

Gentile PF, sottoponendo il cane ad un esame ecocardiografico, eseguito da un cardiologo veterinario, si può stabilire con una ragionevole sicurezza se esistono oppure no degli aumentati rischi anestesiologici legati alla malattia cardiaca. D’altra parte il trattamento di una malattia periodontale avanzata (se fosse il suo caso), rappresenterebbe una terapia necessaria, a maggior ragione se c’è una concomitante patologia cardiaca.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere
Salve,
Possediamo un pastore tedesco di 8 anni di nome Simba e tutti in famiglia gli siamo affezionatissimi.
Purtroppo negli ultimi giorni non stava benissimo. Aveva cominciato ad essere stanco e abbiamo notato un gonfiore allo stomaco.
Lo abbiamo portato dal nostro veterinario. Dopo le analisi del sangue ha ritenuto opportuno fargli un esame ecografico con i seguenti risultati:
FEGATO: dimensioni normali. Parenchima presenza di lesioni ipoecogene diffuse di diverse dimensioni. Vasi: normali. Vie biliari normali, colecisti normodistesa con parete iperocogena.
MILZA: Dimensioni normali. Parenchima presenza di una neoformazione ipoecogena e disomogenea con contenuto liquido a carico del corpo splenico.
TRATTO GASTROENTERICO: stomaco duodeno e piccolo intestino con contenuto gassoso, non valutabili.
RENE DX: normale per ecostruttura e dimensioni, rapporto cortico-midollare normale, bacinetto normale.
ALTRO: abbondante versamento addominale
DIAGNOSI ECOGRAFICA Si evidenzia neosplasia splenica (suggestiva di emangiosarcoma) e lesioni metastatiche diffuse a livello epatico, emoaddome secondario a rottura splenica
Il reto da "normale".
Non sappiamo cosa fare e il veterinario dice che non è il caso di operare... inutile dire che siamo tutti dispiaciuti perchè è parte della famiglia.
cosa ci consiglia?
La ringrazio anticipatamente,
Thomas B.

15/11/07

 

Gentile Thomas e famiglia, vi consiglio di seguire il vostro cuore e di trovare in voi la strada che vi fa stare più sereni. Con l’emangiosarcoma purtroppo non c’è niente che si possa fare sul medio termine. Nel breve termine invece ci sono due possibilità. L’opzione chirurgica è l’asportazione della milza. Il suo scopo è esclusivamente quello di alleviare temporaneamente alcuni dei sintomi: in particolare siccome è la milza quella che in genere causa le emorragie, rimuovendola si ottiene una temporanea stabilizzazione delle condizioni del cane. Io personalmente non sono favorevole a questo approccio (che però trova qualche veterinario favorevole) perché, per il mio punto di vista, non è detto che l’eutanasia o il decesso spontaneo in seguito ad un’imponente emorragia della milza, sia tanto peggio di un eutanasia o di un decesso spontaneo dovuto all’estensione dell’emangiosarcoma in tutto il resto del corpo, poche settimane dopo. La seconda opzione è di tipo medico. Si tratta di alleviare i sintomi (finchè ci si riesce) con vitamina K, acido tranexamico, prednisone, eventualmente tramadolo, fino a quando si possa stabilire con la necessaria serenità che per Simba è arrivato il momento di essere aiutato a lasciarvi, senza soffrire un’inutile agonia.

Un caro abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile D.ssa Bevere
La ringrazio per la risposta.
Ho sempre avuto la sensazione, di essere presa in giro, forse perchè qualcuno sa che tengo molto alla salute dei miei gatti, ha pensato bene di farmi spendere qualche soldo in più( e non pochi) per niente!!!!!!
Anche perchè da quanto ho capito questo tipo di test non è infallibile anche in casi di sviluppo di malattia!
La cosa che mi fa più rabbia, e che circa un mese fa ho portato la gatta d'urgenza al pronto soccorso veterinario, perchè era stata graffiatia all'occhio, dal maschietto.Mi hanno detto che c'era un'ulcera da curare(CURATA), mi hanno chiesto se ero sicura che il gatto avesse graffiato la micia!!!!Io ho semplicemente risposto che ero presente quando giocavano, ma il dottore insisteva che poteva essere una brutta congiuntivite batterica, voleva a tutti i costi fare una puntura di cortisone! Visto che mi hanno fatto morire un gattino, ovviamente dicendomi inizialmente che il gatto era malato di fip, per poi capire che non lo era affatto, ma ormai era troppo tardi, perchè me l'avevano silurato di cortisone!!!E il gattino essendo molto piccolo non ha reagito . quindi tutti i miei gatti ora sono fip positivi secondo loro!!! Ovviamente, non ho fatto fare nessuna puntura di cortisone e la gatta non ha nessuna congiuntivite batterica!
Quello che mi chiedo Dottoressa, e che forse qualcuno marcia molto volentieri su queste malattie!!!!!!!!!!!Sapendo che la maggior parte delle persone non è affatto informata!!!!!!!!!
Grazie
MARINA

15/11/07

 

Accipicchia, non volevo certo scoperchiare questo pentolone! No, non credo che ci sia stata malafede. A volte c’è da parte dei medici un eccesso di zelo e una certa prudenza che può essere interpretata in vari modi. Comunque mi incuriosisce la sua mail perché questa storia sembra la fotocopia di quella che ha afflitto due lettori della mia posta (che poi ho avuto il piacere di conoscere personalmente, assieme ai loro bellissimi gatti) ai quali era stata fatta una diagnosi di FIP errata, con effetti abbastanza disastrosi ma per fortuna e per un soffio non fatali. Ma, sono sicura, senza un briciolo di malafede. (Non mi sta mica scrivendo da Vernate, vero?) Comunque, quando viene a mancare il rapporto di fiducia, l’unica è cambiare veterinario.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

Gentile D.ssa Nicoletta Bevere sono il signor T. Daniele ho un problema con la mia gattina.Sono circa 15 giorni che il mio gatto ha forte raffreddore non mangia e non beve anche forzandola faccio fatica a farla mangiare, starnutisce frequentemente e quando cerco di farla mangiare alcune volte gli lacrimano gli occhi,l'ho portata dal veterinario gli ha dato degli antibiotici e in più gli sta facendo delle punture di vitamine ed altro, l'unico problema è che non da cenni di miglioramento,è calata parecchio di peso ed alcune volte si fa la pipi a dosso.Volevo cortesemente un consiglio e eventualmente una approssimata diagnosi su quello che potrebbe avere.La ringrazio in anticipo per la sua collaborazione.

16/11/07

 
Gentile Daniele, immagino che si tratti di una gattina anziana. Qualche volta succede che la rinite sia causa di anosmia e di ipoalimentazione, ma difficilmente di un grave dimagramento e mai più di alterazione della minzione. Inoltre, con la terapia antibiotica la rinite dovrebbe rapidamente regredire. C’è sicuramente qualche altra cosa che disturba la gatta e con ogni probabilità sono necessari esami del sangue e delle urine.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

Gentile dott.ssa Nicoletta Bevere,
La scrivo sempre a proposito del gatto Leo affetto da Emobartonellosi.
Ecco le nuove analisi del sangue.. come diceva lei, sembra riprendersi.. il mio vet ha detto di continuare la cura per altri 7 gg e ripetere le analisi. Il vetsolane ho richiesto di sospenderlo.

Analisi sangue Leo 16 Nov 2007

HCT: 19.6% (riferim 24.0-45.0)
HGB: 6.1 g/dl (riferim 8.0-15.0)
MCHC: 31.1 g/dl (riferim 30.0-36.9)
WBC: 7.4 x 10^9/L (riferim 5.0-18.9)
GRANS: 4.0 x 10^9/L (riferim 2.5-12)
%GRANS: 54%
L/M: 3.4 x 10^9/L (riferim 1.5-7.8)
% L/M : 46%
PLT: 289 x 10 ^)/L (riferim 175-500)
Retics circa >4.0%
Glu 191 mg/dl
BUN 49 mg/dl
T-Bil 0.9 mg/dl

Per fortuna non abbiamo dovuto sedarlo per il prelievo.
Ma ha detto il dott. di farlo mangiare perchè deve tenersi in forze.. e dargli Rossavet carnitina come ricostituente...
Spero che invece Leo sia l'eccezione alla regola e almeno qualche altro anno riesca a tenerci compagnia.
La ringrazio ancora tantissimo per la disponibilità.
Distinti Saluti
Ignazio G.

16/11/07

 
Speriamo che vada avanti così.

Un caro saluto, dott.ssa Nicoletta Bevere

Buongiorno Dott.sa Bevere,
mi chiamo Francesca ed ho un Carlino di quasi 6 anni.
Un po' di tempo fa notai un frequente zoppicare del cane successivamente l'alzarsi dalla cuccia. Dopo una breve visita ortopedica (dove il veterinario notò che ortopedicamente parlando non c'era nessun problema) egli sospettò un'ernia al disco visto i sintomi.
Mi propose di fare una TAC in un centro specializzato (a Bologna o a Padova) ma prima mi suggerì una cura di cortisone deltacortene dalla durata di 20 gg totali e riposo. In questi giorni il cane ha smesso di zoppicare.
Questa cura finisce tra 10 gg.. dopodichè dovrò verificare se il cane ri-inizierà a zoppicare.   
Mi può dire il suo parere? nel caso ci fosse un'ernia al disco, il cane verrà sicuramente operato? Quali sono i rischi dell'operazione? cosa essa comporterà?
La ringrazio anticipatamente per la sua collaborazione.
Francesca, Vicenza

19/11/07

 

Gentile Francesca, la sintomatologia è compatibile più con un problema ortopedico (degenerativo articolare, più esattamente), che con un’ernia del disco, (rara nel Carlino, che è predisposto maggiormente al prolasso discale) e comunque non sembrerebbe un problema di interesse chirurgico nel suo caso, stando alla sintomatologia descritta. E quindi, si potrebbe aggiungere, non essendo di interesse chirurgico questa improbabile ernia, lei conosce i motivi per i quali andrebbe fatta una TAC? In pratica sentirei certamente un secondo parere, prima di pensare di fare indagini specialistiche: un consulto ortopedico, che può richiedere al suo stesso veterinario.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentilissima Dottoressa, le scrivo perchè ho un problema con la mia cagnolona, una meticcia taglia media di 12 anni.
Qualche giorno fa ha iniziato ad avere evidentissimi problemi di equilibrio associati a vomito e a spostamento della testa. Ora il vomito è passato ma continua ad avere problemi di equilibrio con movimento continuo degli occhi e la testa piegata da un lato. Gli esami del sangue effettuati risultano perfetti. La diagnosi di 2 veterinari è stata: o neoplasia, o ischemia o sindrome vestibolare. Uno dei 2 veterinari tenderebbe ad escludere la neoplasia in quanto la mia Diana risulta essere in ottime condizioni di salute, cuore, polmoni, riflessi ecc. sono ottimi, fin troppo buoni per un cane della sua età.
Le è stata data una cura a base di antibiotici e cortisone e mi è stata sconsigliata una TAC in quanto si scoprirebbe la natura del problema ma in caso di neoplasia ci sarebbe ben poco da fare mentre negli altri 2 casi la cura con cortisone e antiobitico risulta essere la migliore.
Le sarei grata se potesse darmi un suo parere.
Distinti Saluti,
Nicole

19/11/07
 

Gentile Nicole, la diagnosi più probabile è la sindrome vestibolare idiopatica del cane anziano, diagnosi che potrebbe essere maggiormente confortata da una accurata visita neurologica. La patologia vascolare mi sembra molto poco plausibile, mentre la neoplasia non può essere del tutto esclusa leggendo la sua mail, ma ripeto con una buona visita neurologica ci si dovrebbe poter togliere anche questo piccolo dubbio. Io le direi di stare abbastanza tranquilla.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile dottoressa,
scrivo da Roma perchè sono preoccupata per il mio criceto.
Poche settimane fa ho notato che tremava e non apriva gli occhi e che il colore del pelo era diventato  chiaro;
allora l'ho preso, l'ho avvolto in una maglietta di lana e ho iniziato a fargli dei massaggi al cuore come dei cerchietti.
dopo circa 5 minuti è passato tutto e il criceto ha ripreso a correre e a mangiare come sempre.
oggi l'attacco è tornato, però questa volta il criceto era molto freddo e ho attuato la stessa procedura della volta precedente accostandolo però a una piccola stufa per cercare di riscaldarlo meglio, però questa ci sono voluti circa 10 minuti per riprendersi.
cosa può avere il mio criceto? e soprattutto ci sono dei rimedi per curarlo?
la ringrazio molto per la sua disponibilità.
Distinti saluti,
Denise L.

19/11/07
 

Gentile Denise, purtroppo non la posso aiutare. L’animale, del quale lei non riporta l’età, andrebbe visitato per dirle qualcosa. Comunque se si trattasse di un individuo giovane e sano io non lo disturberei cercando a tutti i costi di risvegliarlo. Se invece si trattasse di un animale anziano, che magari ha subìto un calo ponderale, cercherei di riscaldare maggiormente l’ambiente dove soggiorna.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

la ringrazio dott.ssa bevere,
per la sua risposta avuta,
sn massimo proprietario del cane che ha avuto l'operazione  ernia cervicale.
ho preso appuntamento x la visita di controllo con il neurologo che ha operato il mio cane..
vediamo se lui consiglia di fare fisioterapia oppure no..
.. per questi improvvisi tremolii..alle gambe..
il cane è sanissimo non  ha avuto mai problemi di nessun genere..
la saluto....

19/11/07
 

Bravissimo Massimo!

 

 
Gentile dottoressa Bevere, Le scrivo da Albenga in
provincia di Savona. La paziente è una gattina di razza siberiana di quasi sei mesi per 2Kg e 100 gr. di peso che all'inizio di ottobre ha presentato un quadro clinico di affezione infiammatoria del cavo faringeo (così mi è stato diagnosticato) con conseguente inappetenza. Dopo il cambiamento di tre ceppiantibiotici: amossicillina 0,5 ml, cefalosporine 0,4 (entrambi in sospensione pediatrica per via orale) ed infine Ronaxan mezza compressa e antinfiammatorio già preprato in siringa dal veterinario da soministrare sottocutanea ogni 48, la piccola Svetlana non soltanto non dava segni di evidente miglioramento, ma diventava sempre più astenica. Durante la terapia farmacologica, al fine di contrastare l'inappetenza mi è stata prescritta, purtroppo solo verbalmente e non per iscritto, l'alimentazione con omogeneizzati per bambini. Il primo di novembre la piccola ha iniziato a vomitare in modo incoercibile senza rispondere al Plasil. Naturalmente mi sono rivolta ad un altro medico che per prima cosa ha riscontrato un'ipercalcemia (16). Dopo un'ipodermoclisi di 50cc, pur non avendomi suggerito il cambio di alimentazione c'è stata una recessione del calcio ematico a 12, subito seguita da un nuovo picco a 16. A questo punto ho ricoverato la piccola presso il Centro Veterinario Imperiese, il giorno 5 novembre, e c'è stata la conferma del calcio a 16, fosforo 5,7 urea 60 e creatinina a 1,2. Per due giorni è stata sottoposta a flebo per reidratare e dopo tre giorni ha ripreso debolmente a nutrirsi. Il PTH effettuato  presso il laboratorio S.Marco a Padova ha indicato un valore di  3.oo pg/ml sullo stesso campione di sangue.  I successivi rilevamenti della calcemia hanno indicato in data 6/11 2.32 mg/dl, quindi dopo un solo giorno di flebo, ed in data 9/11 8.4mg/dl. La micina è stata alimentata con dieta secca in crocchette della Hill's Prescription diet r/d fino ad oggi con un risveglio dell'appetito e della vitalità. Oggi però, in data 19/11 al controllo della calcemia è stato riscontrato un valore di 14,3 con un debole inizio di interessamento del rene: creatinina 1,6 e urea 72. Il fosforo si mantiene stabile sui valori di 5,4. I veterinari che l'hanno in osservazione non sanno spiegare questo nuovo innalzamento e alla mia ipotesi di iperparatiroidismo secondario nutrizionale non si sbilanciano.
Lei dottoressa ha qualche ipotesi che possa chiarire il quadro e, se si trattasse effettivamente di questo disturbo, esiste una possibilità di remissione spontanea della malattia? Quali sono gli accorgimenti dietetici da seguire? Se la piccola supererà il punto critico, possono restare conseguenze permanenti?
La ringrazio per la sua competenza e disponibilità.
Attendo una risposta e la saluto cordialmente.
Una mamma gatta in pena   Cristina R.

19/11/07

 

Ci siamo già dette tutto per telefono!

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

io le scrivo perche' ho dei dubbi dove non riesco a darmi una risposta,..e che mi tormentano e quindi come si suol dire(non riesco a mettermi l'anima in pace).ecco adesso le racconto in breve la mia storia.avevo una gattina di nove anni dove solo con palpazione e una radiografia gli era stato  diagnosticato un tumore all'intestino. . .nella radiografia risulta piu' o meno nella parte centrale del corpo.a sinistra del fegato e a destra del....non so quale organo ci sia.quindi gli viene iniettato sottocute depo medrol 0,5ml.per tre settimane.!qesto da come mi ha detto il veterinario era per il dolore e per aiutarla a mangiare!..tutto ok per circa due settimane.dopo di che' mi ha ricominciato a mangiare quasi niente.lo avviso di questo e mi dice di alimentarla con una siringa con gli omogeinizzati 125g da dividerli in due giorni.terminate le 3settimane di cortisone mi reco al controllo ,come ha visto la mia gattina ha brutta faccia dicendomi"e' magra pero' "cosa gli ha dato da mangiare? ho detto quello che mi ha detto lei!quindi mi fa di nuovo la palpazione intestinale senza altra radiografia e mi dice che la massa era aumentata::.gli chiedo se era possibile un'altra iniezione di cortisone mi risponde si si si..pero' posso fargliela<solo per una settimana.i punti che mi tormentano sono questi 1)presa l'iniezione di cortisone vedo che e' un po' esitante nel farle e me spiega che se per caso io torno e trovo la gattina che urla dal dolore che faccio?questo perche' dove abito io il primo veterinario e' a 15 km.poi mi dice "ha mai provato a sentire che massa  ha?poi mi dice vede anche (toccando le cosce inferiori)qui non c'e' piu' massa muscolare :..quindi termina dicendo "non si puo' far finta di non vedere queste cose"vuole farla soffrire'?"lo sa che si arriva a maltrattamenti per animali? in poche parole avevo capito che avrei dovuto prendere una decisione::.quindi gli chiedo"lei cosa mi consiglia?"mi risponde e' lei che deve decidere!le cose che mi angosciano sono queste1)era il momento giusto per farle praticare l'eutanasia?premetto che avrei dovuto continuare ad alimentarla con la siringa..2)l'approccio che ha avuto questo veterinario lo trova corretto?...3)quando gli viene praticata la prima iniezione per l' enestesia (fatta sulla coscia) me la mette in una gabbietta e la mette al buio.quest passaggio mi ha fatto stare male..allora gli ho chisto il perche' di questo e mi ha detto che e' meglio cosi' la gatta si addormenta meglio perche' se sente la sua presenza fa fatica...!le mie angoscie e quindi i miei dubbi sono questi...1)perche' non mi ha lasciato stare solo  finche' si addormentasse?2)l' con l' anestesia che gli ha praticato (se non le dispiace potrebbe dirmi se e' un 'inezione intramuscolare oppure no'? quanto tempo ci ha messo per addormentarsi prima di fare la seconda .....puntura? 3)penso che lei mi abbia capito.:: mi sento come se l'avessi abbandonata al suo destino.!mi angoscia solo il pensiero che e' stata messa li' al buio e quindi  vorrei sapere quanto ci ha messo per addormentarsi con l'anestesia!               
la saluto e spero che lei risponda alla mia lettera.               
tutto cio' e' successo dieci giorni fa

19/11/07

 

Carissima o carissimo angosciato, è molto triste avere dei ripensamenti dopo che si è scelto di far addormentare per sempre il proprio animale, perché ovviamente è questa una scelta che non ha ritorno. L’eutanasia è una pratica comune nella medicina veterinaria. Il suo gatto ha ricevuto una piccola dose di anestetico intramuscolare che ha sicuramente agito in pochi minuti, uno, forse due. La gatta si è addormentata dolcemente, senza paura, anche grazie al fatto che è stata collocata in un ambiente silenzioso e senza luci. Tutto questo è stato fatto con il suo consenso, perché in quel momento, pur frastornato e pur preso alla sprovvista, lei ha visto bene quello che stava succedendo: nessuno ha maltrattato il suo animale, altrimenti lei se lo sarebbe preso e riportato a casa.
Lo scopo di un’eutanasia è quello di porre fine alla sofferenza e al dolore quando questi non abbiano scopo alcuno, quando non vi sia alcun orizzonte diverso da malessere e morte, quando insomma oltre ad una qualità di vita inaccettabilmente bassa, ci sia la ragionevole certezza di non avere alcuna possibile guarigione e sopravvivenza. L’eutanasia non è mai effettuata in ritardo: anche se si addormenta un animale solo due ore prima del momento in cui il decesso sarebbe avvenuto spontaneamente, sono state risparmiate due inutili ore di agonia, e questa è una cura e una medicina.
A volte invece l’eutanasia viene fatta in anticipo sui tempi: si ha paura di rischiare di far affrontare all’animale un’inaccettabile sofferenza e allora si propone l’eutanasia quando il gatto o il cane avrebbero ancora da dire la loro, quando non è proprio tutto esaurito. La mia personale indole mi spinge più a posticipare un’eutanasia, che ad anticiparla, perché mi blocca l’idea che un gatto o un cane che hanno ancora un po’ di vita da spendere con le persone amate, anche un giorno solo, possano essere da me private di qualcosa di buono. Il suo veterinario era indeciso per questo motivo: praticare l’eutanasia probabilmente voleva dire sottrarre alla micia qualcosa. Non praticarla voleva dire sicuramente lasciarla da sola nel momento più difficile. E il suo veterinario ha scelto, con il suo consenso, una delle due strade mutuamente esclusive: non vogliamo rischiare che la gatta muoia da sola soffrendo pene immeritate. Avete scelto così, ed è stato ben fatto. Non abbia alcun ripensamento. Forse lei non aveva capito bene quello che è successo dieci giorni fa, ma ora che ha letto questa mia risposta non deve più avere sensi di colpa e di oppressione. Stia sereno.

Un abbraccio, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent.ssima Dottoressa,
grazie per la risposta. Vedremo i risvolti finita la cura di cortisone. Ha ragione, prima di sottoporre Nico a una TAC (visto che si dovrebbe anche addormentarlo e come saprà meglio di me questa razza è molto molto sensibile vista la iperattività!!) richiederò senz'altro una visita specilistica ortopedica. 
Nella sua e-mail scrive, visto la sintomatologia da me descritta, forse di un "problema ortopedico, degenerativo articolare" e di una predisposizione della razza Carlino ad un "prolasso discale": sono problemi gravi o comunque risolvibili? Mi perdoni ma ho una insufficiente conoscenza in merito!
La ringrazio ancora per la sua collaborazione!
Francesca, Vicenza

21/11/07
 

Gentile Francesca, ma io non mi aspetto che lei abbia alcuna conoscenza in merito. Le ho parlato di prolasso discale e di malattie ortopediche solo perché, riguardo all’ernia sospettata, mi ha fornito delle informazioni che sarebbero un po’ atipiche rispetto alle conoscenze attuali, secondo le quali l’ernia discale è rara in un giovane Carlino e secondo le quali un animale che zoppica a freddo potrebbe, più probabilmente, avere una malattia francamente ortopedica, piuttosto che neurologica. Ho sottolineato queste due piccole incongruenze perchè lei le possa usare come vuole; per dire “forse ho capito male io” oppure per pensare che possa essere vantaggioso sentire il parere di uno specialista. Il mio interesse (che è il suo interesse) non è di farle una lezione sul trattamento delle malattie neurologiche o ortopediche che può avere un cane, ma solo di darle gli spunti per capire che c’è, in quello che lei mi riporta, margine per dubitare.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

 

 
Gentilissima Dottoressa, sono di Rivoli To e le scrivo per la mia piccola shitzu Dee Jay di sei anni.
La scorsa settimana il suo veterinario le ha diagnosticato una cataratta che l’ha già resa cieca dall’occhio sinistro ed  ha già compromesso leggermente il destro. Lui ci ha, assolutamente, sconsigliato di operarla perché è un’operazione impossibile per i cani per vari motivi, così si è espresso. Mi sono documentata su Internet e l’operazione sembra complessa, ma non impossibile. Vorrei sapere: innanzitutto il suo parere se favorevole o no all’operazione; se si i rischi; vale la pena in quanto pare che il cane, soprattutto per Dee Jay che vive quasi esclusivamente in casa, sappia sfruttare molto
bene l’olfatto e l’udito e quindi sopperire con essi alla mancanza della vista; ed eventualmente a chi rivolgerci. Fa parte della famiglia e come tale vorremmo darle la migliore assistenza possibile.
Grazie Nives

22/11/07

 

Cara Nives, è triste, perché se quello che lei riporta fosse vero, ci sarebbe da scommettere che il collega non frequenta l’argomento della chirurgia intraoculare veterinaria da un bel pezzo. Sono certa che però così non può essere e che quindi lei deve aver capito male. Infatti proprio all’Università di Torino tratta la cataratta con il metodo della facoemulsificazione un professore universitario (prof. Peruccio) che è probabilmente uno dei migliori oculisti veterinari in Italia.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Gent. Dott. Nicoletta Bevere,
in famiglia abbiamo pensato di adottare un cagnolino al canile comunale di Roma, ma tra i tanti che c'è ne sono ( purtroppo ) siamo rimasti  coinvolti da uno,  con seri problemi. Mi è stato detto che ha subito  un intervento ossia, un' asportazione di massa tumorale benigna sulla colonna vertebrale,  di conseguenza ora fà fatica a camminare, le scale non le riesce a fare, dopo un 5 minuti che è sulle zampe sente la necessità di sdraiarsi, ecc.... volevo sapere, se c'è qualche possibilità di recupero a livello fisico?   E se il tumore potrebbe riuscire, anche in parti diverse del corpo? 
Grazie
Simona

22/11/07

 

Gentile Simona, purtroppo le informazioni presenti nella mail sono troppo vaghe e troppo poche perché io possa rispondere ad una domanda così precisa. Dovrebbe almeno recuperare l’esito dell’esame istologico, il referto riguardante l’intervento eseguito e i controlli postoperatori. Altrimenti faccia rivalutare il cane ad un collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima dottoressa,
ho un setter  Gordon di 5 mesi e assieme al mio veterinario stiamo cercando di venire a capo di una tosse che ha da quando l'ho preso e che non pare scomparire nonostante varie cure.Il, setter proviene da un allevamento di Siena e vive con noi a Brindisi.
Circa 3 settimane fa è risultato positivo ad un tampone per lo streptococco. Ha fatto un a terapia antibiotica mirata e dovrà ripetere lunedi' il tampone per vedere se ancora è positivo o meno e nel caso dovremmo richiedere un'antibiogramma che comprenda altri tipi di antibiotici a cui il batterio non sia resistente visto che nella ricerca precedente abbiamo dovuto somministrare uno a cui era mediamente sensibile perchè gli altri erano dannosi per i cani.
Il disturbo recente è che la mattina ha come dei rantoli, si avverte che ha del muco in gola e spesso dopo aver mangiato vomita. Il vomito è soltanto collegato al pasto della mattina.
I rantoli li avverto anche in altri momenti della giornata e particolarmente quando è al guinzaglio e tira.
Dopo essersi svegliato inoltre, i suoi occhi si riempiono di secrezione bianca. Sembra sia congiuntivite ma non riesco a capire se invece è collegata ai suoi disturbi attuali.
Il cane ha anche dei tremori nel momento in cui mangia e quando dorme. Questi tremori regrediscono immediatamente appena lui smette di essere in tensione (posizione che assume quando mangia,cioè mette in tensione gli arti posteriori che iniziano  e dopo un poco inizia  a tremare) e non appena si sveglia.
Volevo anche dirle che il cane ha subito a 2 mesi e mezzo un intervento allo stomaco perchè aveva una perforazione dovuta ad un pezzo di ferro che aveva ingerito.
Vorrei gentilmente sapere quale sia il suo parere e  cosa secondo lei sia più adeguato fare per cercare di venire a capo di questi problemi.
La ringrazio in anticipo
Marilena da Br

23/11/07
 
Gentile Marilena, per quanto riguarda il problema respiratorio, credo che una broncoscopia e l’esame citologico e microbiologico del lavaggio broncoalveolare sarebbero in grado di chiarire la natura del problema. Per quanto riguarda la secrezione oculare, per capirne la ragione, sarebbe meglio che un veterinario osservasse gli occhi del cane e lo sottoponesse ad un veloce test per valutare, almeno in parte, la sua produzione lacrimale. Per quanto riguarda i tremori invece, è cuorioso che avvengano durante il sonno. La maggior parte dei tremori infatti è intenzionale e ben evidente quando il cane è vigile, mentre nel sonno scompare. Se non si tratta di attività onirica, cioè il cane non sta sognando, ma si tratta invece di veri e propri tremori durante il sonno, sinceramente non riesco a spiegarmeli. In rete ho trovato un caso analogo, in un alano di due anni, senza altri sintomi accetto i tremori durante il sonno, rimasti inspiegati. I tremori dei posteriori, invece, che avvengono durante il pasto, sembrerebbe un “resting tremor”, cioè tremore che si verifica quando il muscolo è sottratto al carico, spostandosi il baricentro del cane molto in avanti, per mangiare. In questo caso, alimentando il cane con la ciotola all’altezza del garrese i tremori dovrebbero sparire o attenuarsi. Faccia sapere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gent.ma D.ssa Nicoletta, Le chiedo un parere sulle attuali condizioni del mio caro certosino, di nome Gattino, di anni 13.
Gattino è stato sempre a casa da solo, libero di andare sul terrazzo (6° ed ultimo piano), non ha avuto mai problemi di salute. Sempre vispo, corse in
casa e dolcezze uniche nei miei confronti. Sterilizzato a tre mesi.
A fine anno 2006, pur mangiando allo stesso modo, il top delle crocchette e dei mouse,  gattino ha iniziato ad avere dei problemi, fortissime scariche di diarrea, ha iniziato a dimagrire. Il veterinario, dopo regolare visita, ha prescritto:
enterogermina fiale ¼ mattino e sera: stomorgyl 10g cpr ½ al dì per 7 giorni;
il tutto senza alcun riscontro da parte di gattino; dopo 8 giorni clavaseptin 50 gr.
n. 1 al mattino n. 1 1a sera, stesso risultato negativo come prima; vari medicinali nessun riscontro.
Gattino è stato  ricoverato per quindici giorni. Dalle analisi il 30.01.07, è stato riscontrato quanto segue: Ematologia: Gra + 88,2;  Gra#15,59; MCH - 15,4; MPV + 9.8; PDW + 12,4
ALT 442; TBIL 0,9 (pasto Intestinal Formula Eukanuba)
Il 23.02.07, dopo varie iniezioni ed altro: Gra + 85,6; Gra# +12,29; MPV + 9,6
ALT 82; TBL 0,4.
La diarrea finalmente bloccata ma gattino sempre più magro. Il 16.04.07 esame Citologico
Sede del prelievo: linfonodo meseraico. Descrizione: popolazione eteromorfa, con incremento del comparto medio-linfoide e più rari immunociti e piccoli linfociti. Non frequenti neutrofili e plasmacellule occasionali eosinofili.
Diagnosi: prelievo da linfonodo reattivo.
Stranamente, cambiando il pasto che gattino non gradiva, mangiando i pasti normali, ha ricominciato a mangiare ed a star meglio ed un po' più vispo.
Nel mese di settembre u.s., mi sono accorto che, mangiava molta erbetta in più rispetto a prima ma che subito rimetteva.
Gattino è stato portato e ricoverato da un altro Dr. Veterinario. Esami Urea, creatinina, GPT, glucosio (normali).
WBC= 24   x10-9/L  alto; L/M = 14     x10-9/L  positivo
Diagnosi: ho eseguito un esame citologico del sangue in cui si rileva la presenza di numerosi linfociti immaturi e granulociti. Indice di una forma leucemica.
Prescrizione: 1 cc di interferone 1 volta al dì per via orale x 2 mesi oltre a ½ compressa di Deltacortene 5 mg  a giorni alterni per 10 giorni dopo, ½ compressa due volte la settimana.
Per quanto sopra gent.ma D.ssa, a gattino, dopo aver letto qualcosa sull'alimentazione, sul Vs. interessante sito, mdomande e risposte di associari, ho volutamente alternato l'alimentazione facendogli anche gustare polenta con petto di pollo tritato con aggiunta di formaggio grattugiato ed un po' di olio di
oliva extravergine, acciughe sbollentate, nasello sbollentato;  il tutto di suo gradimento, lo vedo più in forma.
Le chiedo, gent.ma D.ssa Nicoletta, se la diagnosi è esatta e  se trattasi di viremia primaria o secondaria. Malauguratamente, nel caso negativo,approssimativamente, quanto tempo potrei ancora godermi dell'affettuosità del "mio caro gattino". Accertato che la trasmissione di tale virus è
impossibile per un gatto che ha sempre vissuto in appartamento; mi viene da pensare che possibilmente è stato trasmesso durante la degenza nel primo studio veterinario; in alternativa Le chiedo è possibile la eventuale trasmissione tramite un pipistrello che gattino aveva "acchiappato" dal terrazzo e portato vivo in casa, con qualche gocciolina di sangue, e con
grande suo dispiacere da me fatto volare?.
Mi scusi la lungaggine ma gattino è stato ed è il mio compagnetto di vita.
In attesa di un Suo gentile riscontro, colgo l'occasione per inviarLe cordiali saluti augurandoLe un buon lavoro per i nostri Amici animali.
Dr. Roberto L.       -   Alessandria

23/11/07

 

Gentile Roberto, non tutte le leucemie sono di natura virale. Il virus della leucemia felina (del quale nella sua mail non vedo la ricerca) può essere responsabile di alcune forme neoplastiche, ma non tutte le neoplasie della serie bianca sono date dal FeLV. Secondo me, ora che ha una diagnosi abbastanza precisa sarebbe bene che il suo veterinario si occupasse di metterla in contatto con un collega che nella zona si occupi di oncologia, al fine di capire quale strada sia meglio percorrere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

gentile dottoressa,
grazie infinite per aver risposto alla mia lettera,effettivamente e' proprio cosi' e' molto triste avere dei ripensamenti dopo aver scelto di addormentare il  proprio  animale,(che io adoravo) pero' come le  ritorno  a ripetere e' stata una scelta influenzata dalle parole del veterinario,se almeno  mi  avesse detto "guardi io le consiglio da fare o non fare cosi'"invece che dirmi quando io le ho chiesto un consiglio "e' lei che deve decidere"o almeno dirmi  a cosa fatta ha fatto la cosa giusta!sicuramente mi sarei sentita meglio.l'unica consolazione che mi rimane sono le parole della sua lettera alle mie risposte! ha colmato le mie lacune.comunque se avro' ancora qualcosa da chiederle le scrivero'...
mi firmo l'angosciata come mi ha definito esattamente lei.
grazie infinite

23/11/07

 

 Grazie a lei.
Cara dottoressa Bevere,
sto per acquistare un Bassett hound, anche se mi scoraggiando da tutte le parti, dicendomi: il bassett è molto dolce, ma è un puzzone. Io, capirà, sono un pò disorientato.
Lei crede sia davvero così?
Inoltre un allevatore mi ha garantito che i suoi bassett non hanno problemi di questo genere, i quali sono dovuti al regime alimentare, e a tare genetiche.
Stia bene
G.M.

23/11/07
 
Caro GM, forse mi aveva già scritto in agosto? Qualsiasi cane può avere un cattivo odore, ma non se la sua cute è sana e se il mantello viene pulito. Se lei avrà in gran cura l’igiene e la salute del suo Bassett, vedrà che non avrà alcun problema di questo genere.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

cara dott.ssa  sono di nuovo quella persona angosciata che le scrive di nuovo...siccome ho letto molte lettere indirizzate a lei ho notato che ci sono alcuni aspetti che assomigliano al mio caso.per esempio l'alimentazione con siringa di omogeneizzati...gatti tenuti ancora in vita anche se non erano più attivi ,gatti con patologie anche gravi tenuti lo stesso in vita anche se stressati  da analisi medicinali etc.prima quando ho risposto alla sua lettera pensavo di aver colmate le mie lacune ma sono emerse delle altre leggendo altre storie.!è possibile che questa mia angoscia e rimorso non trovi pace?io ho bisogno di chiederle degli aspetti ancora a me bui.
1)se io avessi continuato ad alimentare la mia dolcissima micia con omogeneizzati anche se quando glili davo era come fare una battaglia....perchè ne voleva un pò e poi basta cominciava a ribellarsi...sarebbe stato una specie di
  accanimento   ?
2)tutto il giorno poverina stava sdraiata con la pancia per terra almeno a me sembrava rilassata non si lamentava mai....questo spostandosi da una parte all'altra dopo ore però..              cercava  qualche volta anche di nascondersi o mettersi sotto il letto   .non si lavava più non aveva anche se voleva la forza di mangiare e farsi le unghie...il movimento era poco faceva solo l'indispensabile bere urinare e defecare non tutti i giorni però se non mi fossi fatta influenzare dal veterinario e l'avrei tenuta cosi' soffriva o stava gia' soffrendo visto il suo comportamento?  3) se questo caso fosse passato nelle sue mani mi avrebbe anticipato l'eutanasia come ha fatto  il mio veterinario perche' atto visita la trovata magra, con poca massa muscolare alle cosce(cosi' ha detto lui)anche se a me sembrava che i piccoli spostamenti che faceva riusciva a camminare anche se dopo si stancava e si metteva con la pancia per terra (come quando stanno in posizione rilassata)...e anche dietro la schiena si sentiva un po la colonna vertebrale.,gli occhi erano tristi ma ancora belli.  Per la mia micia sarebbe stata una vita lo stesso questa?   grazie infinite
mi scusi ho dimenticato un 'ultima (spero)domanda .e' possibile solo con una   radiografia  dire che quel tumore all'intestino era un'anenocarcinoma,e che quindi non era il caso di operare perchè sarebbe ricresciuto'?dalla radiografia questa palla era più o meno in centro ...e li' che si trova l'intestino del gatto'?

23/11/07
 

Caro angosciato, rispondo alle sue domande.
1) Sì. Forzare un gatto terminale ad assumere per via orale un alimento, quando questo causi un grave stress e non produca alcun beneficio, è sicuramente accanimento e sicuramente inutile.
2) Questo comportamento è compatibile con un grave stato di malessere, e quindi sì, anche di sofferenza, in senso generale (non per forza di dolore, ma eventualmente anche dolore vero e proprio).
3) Se lei fosse stato un mio cliente non so se l’eutanasia sarebbe stata anticipata o posticipata, oppure fatta quel giorno stesso. Di certo le avrei parlato a lungo, prima, e avrei speso delle energie affinchè questa sua scelta fosse stata più serena, e perché lei non avesse in seguito dei ripensamenti, ma non so se ora il suo stato d’animo sarebbe diverso. Comunque io non sopprimo mai un animale se non sono strasicura che il proprietario abbia capito e sia d’accordo nell’eutanasia al mille per cento.
4) No. Con una radiografia non è possibile stabilire la natura istologica (visto che mi parla di adenocarcinoma) di un’area radiodensa presumibilmente riferibile ad una lesione occupante spazio.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Gentile Dottore,
Sono la padrona di Nuvola un bastardino di taglia media, che sta per compiere 15 anni, nonostante l'età, sta bene è un pò in sovrappeso per la scarsa attività fisica. Questa estate si è presentata la prima crisi convulsiva generalizzata che a causa della mia disinformazione ho classificato come colpo di calore.
dopo alcuni mesi se nè presentata un altra e altre due in questa settimana. Le crisi hanno le caratteristiche classiche: la perdita di coscienza per un minuto,la caduta a terra da un lato, l'apnea, l'evacuazione di feci, i guaiti. il mio dilemma in tutta sincerità è questo: data l'età del mio cane e la mia scarsa disponibilà economica perchè ancora studentessa e i miei famigliari non vogliono impegnarsi dicendo:"è l'età non si ci può fare niente" vale la pena impegnarsi in cure e in esami quanto so essere invasivi come una TAC?In più il mio veterinario non si interessa al problema saprebbe consigliarmi uno studio o un centro che si occupi di queste patologie a Parma?
Aspetto una sua risposta altrettanto sincera.La prego non so più a chi rivolgermi. Stella

23/11/07

 

Gentile Stella, va bene rinunciare alla diagnosi per i motivi di cui mi ha detto, ma perché rinunciare a contenere queste crisi che debilitano Nuvola e abbassano la sua qualità di vita? Faccia un giro su questo indirizzo
http://nicolettabevere.blogspot.com/2007_10_01_archive.html che non riguarda la malattia di Nuvola, ma che forse può trovare di suo interesse per quanto attiene ai farmaci usati.

A Parma può sentire l’Università. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
Salve,
scrivo dalla sicilia, provincia di Caltanissetta, per dirle che possiedo un Beagle di quasi 5 mesi. Questo Beagle da quasi 2 giorni vomita tutto quello che mangia, ed ha pure la diarrea. Il mio veterinario dice che i sintomi non sono da virus, visto che il cane fisicamente è ok, e non presenta sintomi febbrili o sangue nelle feci. Potrebbe aver ingerito qualcosa che gli blocca la digestione?Per favore mi dica di più...

24/11/07

 
Gentile signora o signore, no, non è una sintomatologia occlusiva. Il fatto che ci sia diarrea indica che il transito è conservato (oltre che ovviamente accelerato).

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile Dottoressa,
sono roberta guidi da firenze. Cinque anni fa ho adottato una cagnolina tipo beagle, trovata in grecia.
circa un anno e mezzo fa ha iniziato ad avere una dermatite diffusa, con perdita di pelo e forfora. il mio veterinario non ci ha dato mai troppo peso, ma da un mese circa abbiamo notato una sopraggiunta difficoltà a saltare e a salire le scale unitamente ad uno stato di sonnolenza insolito. abbiamo fatto le analisi del sangue e il titolo per la leishmania. la leishmania è assente ma nel sangue sono alti i valori degli enzimi delle proteine relativi all'apparato muscolare e nelle urine ci sono molte proteine. l'appetito non le manca, anzi, mangerebbe ancora più di prima, è vorace. il nuovo veterinario sembra scrupoloso ma ancora non si esprime. ci ha proposto un'ecografia a tutti gli organi interni. siamo molto in ansia. grazie per un lume... roberta g.

25/11/07

 

Cara Roberta, fa bene il suo veterinario a non esprimersi. Non si vuole esprimere lui che ha visitato il cane e conosce l’esito di tutti gli esami, si figuri io, che mi devo accontentare di un “molte proteine e valori alti”. Sonnolenza, polifagia, sospetta debolezza muscolare, aumento della CK e proteinuria mi fanno venire in mente più domande che rsposte. Aspettiamo questa ecografia, ma se si tratta di un problema muscolare o neuromuscolare, da un’eco addome non dovrebbe risultare nulla di particolare. Comunque, se vuole che io almeno ci possa provare a darle un’opinione mi serve sapere sia quali esami sono stati fatti, sia il loro risultato preciso, scritto bene.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere.

Gentile dottoressa Bevere, sono Sara di Cesena, grazie della sua risposta alla mia dell' 1/11/07, le chiedo un consiglio, ho appena terminato la cura prescrittami dalla veterinaria, il micio in questo mese è stato un  po' crucciato dallo strapazzo della cura, era arrabbiato specialmente dopo le flebo, ho notato sicuramente una sete inferiore e anche il vomito è diminuito (in questo mese è successo quattro volte)...ora cosa posso fare?
Grazie. Sara Cesena.

26/11/07

 

Gentile Sara, la creatinina era molto alta. Io credo che il gatto non debba mai smettere le terapie (fluidoterapia, gastroprotettori secondo necessità, acidi grassi e dieta), altrimenti si possono facilmente verificare degli improvvisi aggravamenti. L’insufficienza renale cronica è una malattia progressiva, il cui corso non può essere arrestato, ma solo rallentato. Deve andare avanti così. La fluidoterapia è fondamentale.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere 
buongiorno, scrivo per chiedere questo:al mio meticcio di 7 anni e mezzo estato diagnosticato un avvelenamento stanotte.l'abbiamo portato in pronto soccorso verso mezzanotte,e pare lu abbia mangiato veleno o concime non si sa intorno alle 20.
adesso come adesso e in coma farmacologico, stazionario,stanotte e stato malissimo quando lo abbiamo portato sembrava ci stesse lasciando.....
ci hanno detto che bisognerà vedere da come reagisce alla cura gli e stato iniettato atrofina e poi antidolorifici(mi pare barbiturici) adesso e stazionario
vorrei sapere che tipo di danni neurologici può avere riportato,perchè il veterinario ha detto che questi veleni(ammesso che siano quelli) portano danni cerebrali.
non so cosa aspettarmi e ho tanta paura.....
grazie mille per l'ottimo
lavoro svolto.-Barbara.

27/11/07
 
Gentile Barbara, fino a quando il suo cane rimane in anestesia generale, non si può sapere se sono stati riportati danni cerebrali permanenti oppure no. Purtroppo non resta che aspettare.

Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentile dottoressa,
Le scrivo ancora a proposito del mio vecchio gattone Leo...
.. purtroppo non ce l'ha fatta..
Giovedì 22 sera mentre davo la solita siringa di omogenizzato al gatto, con la pillola di ronaxan 20(cambiato sotto consiglio del vet perchè il vibravet lo faceva vomitare), il gatto ha vomitato dopo 5 gg che nn lo faceva, e, nello sforzo, so è fatto pipì addosso.. Dopo stava mogio mogio, e quando l'ho ripulito e messo nella cuccia è andato a bere di nuovo come un'ossesso..
Volevo portarlo alla clinica, ma i miei genitori (purtroppo decidono loro) hanno deciso di aspettare la mattina.
Dopo tante insistenze la mattina del venerdì 23 lo hanno portato e sono tornati a casa, dopo nemmeno un'ora: il gatto era stato ricoverato perchè mentre cercavano di fare il prelievo ha rivomitato e ha fatto pipì sul tavolo (sintomi che da settimane io continuo a ripetere al dottore e ai miei genitori). Il dottore ha detto ai miei genitori che dalle analisi di creatinina azotemia etc, risulta una grave insufficienza renale che però prima non era venuta fuori amn che finalmente spiega i sintomi!
Cmq io mi arrabbio molto perchè nn capisco come sia possibile che solo ora sia venuta fuori questa cosa. Inoltre dopo 3 settimane di cure, Leo si è deperito tantissimo..
Allora mi armo e vado anche io alla clinica. Incontro una delle collaboratrici e chiedo di vedere il gatto. Poi comincio a porre i miei dubbi (forse in tono tendenzioso lo ammetto, ma è normale che dubiti visto che è la quarta volta che mi viene detta una nuova diagnosi, dopo l'emobartonellosi; le prime tre diagnosi fatte dai dottori che trovavo di turno furono: infezione, tumore al sistema linfatico e insufficienza renale, tre in tre giorni successivi da tre diversi dottori..)
Comunque mentre la dottoressa mi spiega come mai dalle analisi non è uscito prima questa insufficienza renale, interviene il dottore CAPO (diciamo così) tutto alterato dalle mie domande e ancora urlando prende la gabbietta del gatto e mi dice di andare via e che nn se ne vuole più occupare. All'inizio lo invito ad abbassare il tono e mi spiego che io ero andata solo per fare una visita a Leo , che stava solo, e che le mie erano solo domande! Lui mi accusa di aver un tono inquisitorio, e nn vuole più avere a che fare con il mio Leo. Presa da una crisi nervosa, mi viene da piangere, e allora continuo a spiegare che n volevo accusare nessuno ma che desideravo solo delle risposte... alla fine con la dottoressa con cui stavo parlando prima riesco a chiarirmi e ci calmiamo tutti. Rimette Leo sotto flebo e mi fa stare una mezz'ora con lui. 
Forse sarò stata pure aggressiva ma io sono anche giustificata dal fatto che sto perdendo il mio fratello peloso, e sinceramente sono alquanto scioccata dalla reazione del Dott capo. Posso giustificarlo solo perchè è una persona di una certa età, ma secondo il mio parere avrebbe dovuto mantenere il distacco..
Comunque Leo era Ipotermia 36.4 gradi.. siamo andati venerdì pomeriggio all'orario di visita, e appena abbiamo aperto la gabbia ha cominciato a nn respirare.. Hanno cercato di rianimarlo ma niente da fare..
Oramai ogni discorso è futile e come aveva previsto lei, evidentemente c'era una seconda patologia più grave che ha influito, oltre l'emobartonellosi, alla morte del mio gatto.
Il mio cruccio però rimarrà sempre quello.. non era possibile capire prima che avesse un'insufficienza renale? Ho letto su molti forum che alcuni gatti riescono con la terapia a sopravvivere ancora.. forse sarebbero stati solo mesi, ma io mi chiedo se invece tutte quelle altre medicine, non lo abbiano portato a stare ancora peggio..
Mi manca molto il mio micio ma non so più se fidarmi di quel veterinario, forse ero solo sconvolta, ma vorrei un suo parere perchè nel caso, avendo anche una cagnolina, vorrei convincere i miei a cambiare medico.
La ringrazio infinitamente.
Ignazio G.

27/11/07

 

Carissima, per me non cambia nulla di quello che ti ho già detto. L’emobartonellosi per la mia esperienza in questi casi non è mai la vera diagnosi definitiva, e la prognosi non è mai favorevole. Mi dispiace tanto che il veterinario che cura il tuo gatto ti abbia trattato male, mi dispiace tanto che il tuo Leo ti stia lasciando, mi dispiace che i tuoi genitori non ti appaiano vicini in questo dolore, e mi dispiace perché sembri un po’ sola con la tua rabbia e la tua paura. Il tuo Leo però sta peggiorando e tu hai tutti i diritti del mondo ad essere informata sulla sua malattia e su quello che sta succedendo, per prepararti e per prendere decisioni consapevoli e ponderate su come far passare a Leo questa fase della sua vita. Andando avanti in questo modo, quello che io vedo, è che quando tutto sarà finito, ciò che ora è senso di impotenza si trasformerà in rimorso e rimpianto. Devi farti aiutare per raggiungere adesso la serenità e la consapevolezza necessarie ad un possibile distacco, perché dopo, se questa cosa brutta succederà senza che tu sia preparata, sarà molto più difficile.

Un caro saluto, NB.

 

  
Gentilissima Dottoressa Bevere,
sono la proprietaria del setter Gordon che le ha già scritto il 23c.m.
Volevo informarla che ieri sono ritornata dal mio veterinario,che mi ha ripetuto il tampone per la ricerca dello streptococco e che ha deciso di provare ad alimentare il cane con un cibo ipoallergenico chiedendomi di fargli un resoconto riguardo ai suoi episodi di vomito per il periodo di un mese.
Ha trovato il cane un poco magro(pesa 16 kg ed ha 5 mesi) e crede sia dovuto ad un cattivo assorbimento del cibo.
La cosa sulla quale io le volevo chiederLe un ulteriore parere è su quale secondo lei potrebbero essere i motivi per cui il cane vomita il cibo della mattina poco dopo averlo ingerito e perchè non vomiti dopo gli altri due pasti della giornata.
Ieri mattina ,per esempio,ha vomitato a digiuno dei succhi gastrici e per questo il mio veterinario ha escluso che si potesse trattare dell'accumulo di muco in gola e ha voluto provare a cambiargli alimentazione.
Io temo che il suo problema possa anche essere collegato all'operazione subita per la perforazione dello stomaco e non è stato escluso che possa essere un reflusso gastroesofageo a provocargli questi disturbi.
Ho chiesto se fosse stato possibile fare un'ecografia di controllo sullo stomaco e mi è stato risposto di aspettare per farla alla scomparsa del vomito che avrebbe evidenziato un'alterazione dello stomaco.(Da una precedente radiografia di 3 settimane fa risultava uno stomaco dilatato che il mio veterinario aveva interpretato come gastrite dovuta all'ingestione di pezzi di piante di cicas).
Gli episodi di vomito sono giornalieri e io inizio ad essere demoralizzata.
Volevo ,inoltre aggiungere che il cibo vomitato è intatto e questo indica che il cane ingerisca tutto con voracità senza masticarlo.
Per quanto riguarda gli occhi continua ad averli arrossati e sporchi soltanto la mattina poco dopo essersi svegliato.Il rossore è stato attribuito dal mio veterinario allo sforzo del vomito.
I suoi consigli riguardo al fatto di alimentarlo all'altezza del garrese sono stati utili perchè ha smesso quasi totalmente di tremare e anche i tremori durante il sonno pare stiano naturalmente regredendo.
La ringarzio ancora una volta per la Sua cortese attenzione ,
Marilena da Br

27/11/07

 

Gentile Marilena, sono sempre contenta quando da una mia risposta ne viene un vantaggio! Per il vomito mattutino a digiuno (colore giallo scuro), detto anche “sindrome del vomito biliare”, di solito basta ritardare di qualche ora il pasto della sera, o dare qualcosa da mangiare al cane molto presto al mattino. Per il vomito alimentare, analogamente, visto che si verifica proprio solo dopo il lungo periodo di digiuno che segue all’ultimo pasto serale, io proverei ad alimentare il cane il più tardi possibile alla sera, il più presto possibile al mattino, badando che la prima razione del mattino sia piccola piccola, quasi uno spuntino e magari con le crocchette un po’ frammentate (un bel colpo con il pestacarne). Il resto della razione verrà dato in un secondo momento.
Se con questi accorgimenti la situazione non si normalizza, forse varrebbe la pena di pensare ad un antiacido, ma naturalmente lo stabilirà il collega.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere  
Gent.ma Dottoressa,
avrei bisogno di un suo parere, per il mio micio Kellino.
Il micio è un norvegese, che ho adottato a seguito della morte per FIP di altri due norvegesi .
Dopo 4 mesi dalla morte dell'ultima micetta, finalmente è arrivato KELLINO, che il 9/12 compirà 8 mesi.
E' un micio bellissimo, forte, molto vivace e affettuosissimo, mangia con molto appetito è regolare nei suoi bisogni, attualmente pesa 4 KG; insomma tutto bene, l'unico problema è che già quando l'ho preso avevo notato ai lati delle narici dei depositi nerastri, ma l'allevatrice mi aveva rassicurata che non c'era nessun problema, come pure per il rossore sulle gengive attorno ai dentini che stavano spuntando.
Per le gengive gli passo tutte le sere lo Stomodine.
Ma per il naso penso sia affetto da una rinite, che sta peggiorando, forse con il riscaldamento di casa,  infatti il muco nel naso è sempre presente e lui starnutisce  in continuazione per liberare le narici che comunque gli tengo pulite lavandole con la soluzione fisiologica.
Inoltre la cosa peggiora quando si lava perchè il pelo sta diventando lungo e quindi deve dargli fastidio al naso, o quando striscia il naso su un oggetto o su un tessuto,  inoltre da vicino si sente che c'è dell'acqua nel naso (come quanto noi abbiamo il raffreddore all'inizio che scende solo acqua) .
La situazione migliora quando esce sul terrazzo, all'aperto è tutta un'altra cosa.
Devo portarlo dal veterinario (del quale non ho più molta fiducia), ma vorrei anche il suo parere
Come coadiuvante posso spruzzagli davanti  al naso l'Acqua di Tabiano? che per noi umani è un toccasana in questi casi?
La ringrazio tantissimo, e ci tengo ai suoi pareri perchè fin'ora mi ha sempre consigliata bene. Invidio un po' chi abita a Milano che possono portarLe i loro amici con fiducia e sicurezza.
Un carissimo saluto
Patrizia O.

27/11/07
 
Cara Patrizia, grazie tanto. I sintomi che lei riferisce (starnuti, prurito, scolo nasale, rumori respiratori) sono sicuramente riferibili ad un’infiammazione delle prime vie aeree. Si può trattare di una semplice rinite batterica, che può anche meritare un trattamento antibiotico, oppure di altro. L’importante in questi casi è evitare che il problema cronicizzi e fare in modo con le terapie di ripristinare l’integrità della mucosa nasale. Porti Kellino da un veterinario di sua fiducia. I lavaggi nasali fanno sicuramente bene, ma non bastano.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

gentile dottoressa
ho 3 gatti,di 14, 5 e 4 anni il maschio di 5 anni da circa una settimana o forse meno, ha l'addome esageratamente gonfio, sembra "una gatta gravida", documentandomi su internet, ho letto che potrebbe esser FIP,ma devo dire che l'appetito non gli manca, non e' assolutamente dimagrito, non ha febbre e' giocherellone come sempre.
mi trovo in una situazione non piacevole in questo momento, ovvero faccio avanti indietro da svariati ospedali per mio padre, quindi non ho modo di poter portare il gatto dal veterinario,crede che sia il caso di correre anche per lui? mi saprebbe anche dire gli esami che dovrei fargli fare, i costi o eventualmente se ci sono centri convenzionati tipo universita' degli studi? questo lo chiedo perche' ne possiedo 3 di gatti e come le dicevo non sto passando un bel periodo
sono di milano zona est
Francesca

28/11/07

 

Gentile Francesca, un aumento di volume dell’addome può avere molte cause, ma se il gatto è allegro, ha appetito e non è febbrile, tra queste cause può essere tranquillamente esclusa la FIP. La medicina veterinaria per gli animali che hanno un proprietario è priva di alcun finanziamento pubblico ed è tutta a spese del proprietario, IVA inclusa (perché oltre alla spesa sostenuta per curare il proprio animale, il proprietario paga il 20% in più allo stato). Quindi, se lei ha bisogno di un trattamento di favore, deve parlare direttamente con il collega dal quale vorrebbe portare l’animale. Comunque, visto che l’animale fondamentalmente non ha alcun sintomo io penso che per farla stare tranquilla basterebbe un’accurata visita generale. Cordiali saluti e tanti auguri al papà.

Dott.ssa Nicoletta Bevere.

gentile dottoressa,
le scrivo in merito alla mia gattina deceduta 1settimana fa per avere importanti informazione.
La gatta dell'età di 1 anno e 4 mesi è stata adottata all'età di 4 mesi insieme a un gatto maschio di 6 mesi ancora vivo. Sono entrambi stati vaccinati, sterilizzati e hanno sempre vissuto tutti e due tra le mura domestiche.
1 mese fa la gatta femmine è diventata strana, io e il mio ragazzo abbiamo notato una continua immobilità, una pupilla fortemente dilatata, mancanza d'appetito, vomito. Portata non dal nostro veterinario di fiducia, causa sua assenza siamo andati da un
sostituito, che ha parlato di peritonite infettiva. dopo una lastra ha trovato versamento nel torace e deciso di liberarla di questo liquido per migliorare la sua respirazione.
La gatta è venuta a casa con me e non più con il mio ragazzo per paura di mettere l'altro gatto a rischio. Ha avuto sintomi di miglioramento, giocava, mangiava e anche se conoscevo l'impossibilità di curarla ero felice di vederla stare meglio. Poi a riniziato ad avere problemi respiratori, portata questa volta dal nostro veterinario, durante la'ecografia, questi individua oltre al liquido, delle macchie che definisce un possibile tumore. a
seguito degli esami citologici, il nostro veterinario definisce la presenza di un processo neoplastico di origine linfoide. Perciò non una peritonite infettive, come si sosteneva all'inizio, la gatta peggiora e siamo purtroppo costretti a sopprimerla. La gatta è stata assente da casa per 1 mese, e 5 giorni fa abbiamo adottato un'altro gattino.
siamo stati precipitosi!? dovevamo aspettare?
Possono esserci rischi?
La ringrazio
alessia

28/11/07

 

Gentile Alessia, avete fatto un “vuoto sanitario” di un mese. Immagino anche che avrete ben lavato tutti gli oggetti appartenuti alla gattina. E’ più che sufficiente, state tranquilli.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

La mia gatta ha 7 anni, da circa un anno e mezzo soffre di chilotorace che la costringe ogni 7 mesi a farsi drenare il liquido dai polmoni.
Ha subito , circa un anno fa, un intervento col quale le hanno inserito una sorta di “filtro” che dovrebbe riuscire ad aiutarla a far defluire una parte del chilotorace , che continua a riformarsi inspiegabilmente ,dalla pleure nell’addome.
Adesso è sorta un’infezione dovuta a non si sa cosa ed il chilotorace è diventato emorragico.E’ stata drenata nuovamente ma a distanza di due giorni i polmoni si sono nuovamente riempiti;i veterinari non capiscono la causa di questa infezione, questi ultimi due giorni è rimasta sotto tenda di ossigeno e respirava regolarmente,oggi hanno provato a toglierla ed ha avuto una crisi respiratoria.Per combattere questa infezione adesso stanno provando con il cortisone ma la situazione rimane grave,Se qualcuno ha avuto un’esperienza simile o ha informazioni in merito lo prego di informarmi il più presto possibile.Voglio ringraziarvi comunque per aver letto la mia richiesta di aiuto.Grazie di cuore.
Simone

28/11/07

 
Gentile Simone, se mi scrive privatamente e mi fa sapere qual è la zona dove risiede forse le posso dare qualche indicazione.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Gentilissima Dottoressa ,
sono Marilena ,la proprietaria del settre Gordon e volevo solo ringraziarLa ed elogiarLa per la Sua professionalità e il Suo amore per la professione.
E' bello e quasi fuori tempo trovare gente così disponibile e così attenta ai problemi e alle sofferenze degli altri.
Grazie ancora una volta,
Marilena da Br

29/11/07
 

Grazie a lei.
Gent.ma Dottoressa Bevere,
ho un cagnolino (un meticcio) che ha fatto un anno in agosto.La cosa strana, e che mi preoccupa, è che da circa 1 settimana, è sempre triste, non gioca più, e sta sempre sul divano con gli occhi tristi, mangia, ma è sempre giù di morale,(mentre solitamente è giocherellone, fa le feste..),
Non so se sia una caso.ma proprio una settimana prima era stato punto da un insetto e aveva il labbro gonfio, perciò l'abbiamo portato dal veterinario che ha provveduto ad effettuargli 2 punture (di cui una a suo dire bruciava).
Può dipendere da questo? O se no da cosa? Cosa possiamo fare?
Grazie 1000 per il suo aiuto
Cordiali saluti
Maria

29/11/07

 
Il cane merita una visita perché i sintomi sono compatibili certamente con uno stato di malattia. Potrebbe avere la febbre? Non credo comunque che ci possa essere una relazione con le iniezioni eseguite una settimana fa.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Buongiorno dottoressa,
 le scrivo dalla provincia di pistoia. Io ho un pastore tedesco femmina alla quale le hanno diagnosticato, (proprio mercoledì scorso), un emangiosarcoma alla milza. Infatti questo cane era da giorni che haveva vari sintomi: diarrea, inappetenza,stanchezza,fatica ad evacuare le feci. Il veterinario ci ha detto che si poteva operare senza problemi ma a complicare la situazione è stata la scoperta, sempre attraverso l'ecografia, di metastasi nel fegato, anzi è stato letteralmente compromesso. L'operazione ce l'hanno sconsigliata perchè potrebbe morire di emorragia interna quindi ci hanno prescritto dei palliativi per accompagnare il cane al suo destino. punture di UEBASON, PLASIL per il vomito e l'EPATO 1500 come integratore e per proteggere il fegato. Volevo sapere se secondo lei questi medicinali possono alleviare il suo dolore e se secondo lei ci possono essere anche altre alternative? Aspetto la sua risposta
Grazie
Camilla da Pistoia

30/11/07
 

Gentile Camilla, l’emangiosarcoma della milza al momento della diagnosi è sempre in metastasi e l’aspettativa di vita è inferiore all’anno. Quindi il fatto che vi sia stato detto prima che si può operare “tranquillamente” e poi che non si può operare perché ci sono metastasi è un po’ strano. L’unica spiegazione è che voi mi abbiate taciuto ad esempio un profilo coagulativo e biochimico così alterato da sconsigliare l’intervento. Ma perché allora il cane non prende farmaci per migliorare la coagulazione?
Allora, posto che io a causa delle incongruenze presenti nella mail non ho capito come sta veramente il vostro animale, quello che vi posso dire è che prima o poi la milza del cane si romperà e la sintomatologia si aggraverà improvvisamente. Se si vuole eseguire la splenectomia (sempre consapevoli che comunque l’intervento non potrà guarire il cane definitivamente, ma potrà solo allungare la sua aspettativa di vita) è meglio farlo prima che questo avvenga. Dopo la splenectomia si può fare una chemoterapia classica con doxorubicina oppure, forse meglio, una terapia orale a base di piroxicam e ciclofosfamide a basso dosaggio che, in un lavoro pubblicato a luglio di quest’anno, ha dato buoni risultati e nessun effetto avverso. Lascio questo riferimento bibliografico per i colleghi: J Vet Intern Med. 2007 Jul-Aug;21(4):764-9. Lana S. Continuous low-dose oral chemotherapy for adjuvant therapy of splenic hemangiosarcoma in dogs.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

 
Ho una femmina di criceto russo di circa 17 mesi, da circa 2 settimane gli lacrima un occhio che poi si è chiuso. una sua collega veterinaria di Roma mi ha detto che era congiuntivite e di trattarla con del Pensulvit pomata una volta al giorno e un collirio alla camomilla una goccia. il problema si era risolto la criceta mangiava e dormiva tranquilla, ma da due giorni si è riproposto con l'aggiunta di tremori e inappetenza, sempre la Dottoressa mi consigliò di somministrare del Soldesam 0,2% soluzione e i tremori sono passati. ma ieri sera mi ha fatto sospendere con il soldesam e iniziare con una goccia di Keforal antibiotico, e le zampine hanno ripreso colore. Ma continua a non mangiare ne bere! non penso le faccia bene assumere tutte queste medicine senza cibo e acqua. 
che devo fare? 
Grazie per la sua attenzione.

30/11/07
 

Gentile signora o signore, se l’anziano animale ha completamente smesso di alimentarsi e di assumere acqua forse conviene rivalutare la situazione da capo e magari da una diversa prospettiva. Mi sembra che la collega stia facendo per il suo criceto il possibile e quindi credo che l’unica cosa che lei possa fare è esprimere tutti i suoi dubbi alla sua veterinaria. Vedrà che vi capirete.

Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere

Salve Dott.ssa,
mi chiamo Laura. Al mio cane, Lilli,un barboncino nano di quasi 11 anni, ieri è stato diagnosticato un tumore alla milza, esteso. Precedentemente un
altro "veterinario" dopo averla "visitata" le ha diagnosticato un problema al fegato. Lilli continuava a stare male e cambiando "dottore" è cambiata
pure la diagnosi: il tumore. Abbiamo pure scoperto che è anemica, e il nostro nuovo veterinario ci ha informato sulla situazione. Non so di quale tumore si tratta, ma dato che potrebbero esserci anche delle metastasi, il veterinario ci ha illustrato i pericoli che potrebbero sorgere nel caso in cui dovesse essere operata (morte) e tutte le varie cure (chemio) e analisi
del post-intervento, tenendo anche conto dell'età. L'altra ipotesi è quella di farle una puntura e lasciarla addormentare "soavemente". Io non sono d'accordo, o quanto meno finchè non si lamenta e sta accucciata con quegli occhioni che parlano.. Potrei consultare altri veterinari o farle altre analisi per capire di più..ma sarebbe inutile dice mia madre. Ed è vero.
Vorrei solo sapere se ci sono possibilità di cura a parte l'intervento, per poter prolungare... Oppure devo solo aspettare e starle vicino.
Grazie
 
30/11/07
 
Gentile Laura, ma se “è vero” che sarebbe inutile portare Lilli da un altro collega per sentire un secondo parere, perché vuole sapere da me se ci sono possibilità di cura? Il problema, per il quale io non posso risponderle, è che non mi riferite la diagnosi precisa. Se, secondo l’ecografia, non si tratta di un probabile emangiosarcoma (che poi sarebbe molto strano nel suo caso), allora l’esame citologico della milza, che si esegue grazie ad un piccolo prelievo effettuato al momento dell’ecografia, dovrebbe potervi dare una diagnosi definitiva, una prognosi più precisa e una cura mirata. Senza conoscere la diagnosi invece non si può sapere nulla. Molto spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere
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