Il veterinario risponde
a cura della d.ssa Nicoletta Bevere
ventiquattresima pagina
Gentile dott.ssa Bevere,
sto per acquistare un bassethound da un allevatore riconosciuto dall'E.N.C.I.
Naturalmente prima di prendere il cucciolo richiederò i certificati e i documenti necessari.
La mia preoccupazione è questa: la displasia dell'anca (e del gomito).
Le domando: se mi viene certificato che i genitori e i nonni erano esenti da questa patologia, è comunque possibile che il cucciolo possa esserne affetto?
Quali sono i rimedi, le eventuali terapie da affrontare?
Sono molto in ansia, la prego di farmi un po' di chiarezza.
Buon Lavoro,
Luca M.
01/08/2007 |
Gentile Luca, purtroppo la mia risposta sarà un po' fuori tema rispetto alla sua domanda precisa, ma il mio punto di vista non mi permette di fare altro. I Bassethound sono cani bellissimi, ma affatto indicati se si è "molto in ansia" per la displasia dell'anca e (ancor più) del gomito. Se ha scelto proprio questa razza, deve anche accettare che vi sono alcune "condizioni ortopediche" praticamente inalienabili in questo tipo di cane. Basta guardare come sono fatti: com'è possibile che non abbiano il carpo valgo, il radio curvo, l'ulna corta, il gomito incongruo...E' la loro struttura "anacolimorfa", ed è magari uno dei motivi per i quali a lei piacciono. Fa molto bene ad acquistare il cane presso un allevamento dotato di affisso, ma a meno che l'allevatore non le metta tra le braccia un cucciolo di un altra razza (che so, un Bracco Tedesco, un Setter Inglese, un Levriero Italiano, un Lagotto), davvero non c'è niente al mondo che lei possa fare per avere un cane dotato di apparato locomotore esente da alterazioni radiografiche. Non apparterrebbe alla razza di cui stiamo parlando. Questi animali convivono discretamente con il loro scheletro condrodistrofico, come i gatti Persiani convivono con i loro occhi sporgenti e i Carlini con le loro difficoltà respiratorie. Non è che non ne ricavino alcun disagio, e non è che non vi siano possibili cure, nei casi in cui il disagio divenisse evidente sofferenza. Ma essere in procinto di acquistare un Bassethound e arrovellarsi sui rimedi e sulle terapie da affrontare nell'eventualità che il cane abbia un gomito poco bello (radiologicamente parlando) è forse cosa un po' incoerente, che al limite potrebbe essere uno spunto di riflessione per ripassare le motivazioni che sostengono le sue preferenze a questo tipo di razza. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dott.ssa buon giorno. Le scrivo da Arezzo e ho una domanda da porle. Ho una cagnetta di razza cavalier king che ha quasi 2 anni. Ha avuto il suo primo calore a dicembre e il secondo a maggio. In questi giorni, vale a dire a circa due mesi dall'ultimo calore, ho notato che la cagnetta ha di nuovo delle piccole e non continue perdite ematiche e che attira di nuovo l'attenzione degli altri cani. Ho tel al mio veterinario di fiducia che mi i ha riferito che essendo ancora cucciola, sia possibile che abbia un altro calore così ravvicinato..e comunque di tenerla sotto controllo. La piccola sta bene, è un pò volubile e capricciosa per mangiare, ma lo è sempre stata...per il resto, ha voglia di giocare e non mostra malesseri. Io però sono un po' preoccupata anche se il veterinario ha escluso( vista l'età) che possa trattarsi di infezione all'utero. Lei cosa ne pensa? La ringrazio anticipatamente per la risposta. Buona giornata. S. Bianchi 01/08/2007 |
Gentile signora o signor Bianchi, vista la giovane età e la presenza di perdite ematiche, sono assolutamente dello stesso parere del suo veterinario. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno, |
Gentile Laura, no, è assolutamente impossibile, non si preoccupi.
Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno, Vivo a Podenzano, in provincia di Piacenza, con un dalmata dodicenne ed un coniglio nano di tre anni e mezzo che vanno molto d'accordo. Ho però adottato una setter di circa due anni che era in canile e che andrò a prendere sabato. Questa setter è abbastanza traumatizzata dall' abbandono del precedente padrone e dagli stenti del vagabondaggio; vorrei sapere se ci sono dei particolari accorgimenti che devo adottare in merito all' inserimento della stessa nel nucleo famigliare. Grazie in anticipo per la cortese risposta Elena R. 02/08/2007 |
Gentile Elena, dalle sue poche frasi mi sembra di poter ipotizzare che il giovane Setter abbia qualche disturbo comportamentale che lei ha in qualche modo percepito e che attribuisce naturalmente alle difficoltà subite dal cane (anche se a volte quello che viene considerato effetto dell'abbandono ne è in realtà causa). Poiché non ho alcun elemento per capire né il tipo né la gravità di questi disturbi, l'unico consiglio che le posso dare è di applicare le regole generali della buona convivenza tra cane e uomo (la tecnica della regressione sociale guidata offre sempre dei buoni punti d'appoggio: il suo veterinario potrebbe illustrargliela). Se il cane non soffre di vere e proprie patologie comportamentali, dovrebbe bastare. Se invece ci sono elementi per sospettare che l'animale abbia dei disturbi particolari (a volte lo si può capire anche in canile), allora dovrà mettere in conto una terapia comportamentale specifica. Ma speriamo che non sia questo il caso. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve Gent.ma Dott.ssa Nicoletta Belvedere, sono Marika e sono di C.mare di stabia prov di Napoli.
Da 2 settimane ho un piccolo cucciolo abbandonato dalla mamma per strada. Questo ha circa 30 gg e portandolo dal veterinario per un controllo mi ha detto che sta bene ma che dobbiamo averne molta cura.
Gli prestiamo molta attenzione ma ultimamente stiamo notando che quando dorme comincia a tremare ed a lamentarsi. Cosa può essere?
Inoltre ha delle pulci e con lo spray non sono andate via, come possiamo risolvere quest'altro problema?
La ringrazio per il servizio che sta offrendo e attendo il suo parere a proposito.
Ancora grazie
Buona serata
Marika
03/08/2007 |
Cara Marika, per le pulci deve usare un prodotto con azione adulticida e larvicida (Front line combo, Advantix, Stronghold, Advantage). Lo spray è solo adulticida e non basta: lo metta da parte perché potrà usarlo l'anno prossimo, come prevenzione da zecche e pulci. Per quanto riguarda quella strana attività del suo cane, che durante il sonno sembra tremare (ma non trema) e guaire (ma non guaisce), non deve preoccuparsi. E' una cosa normale, capita a tutti gli animali: si chiama sognare. Buoni giochi con il suo cucciolo! Dott.ssa Nicoletta Bevere |
Il mio cane - meticcio di 12 anni, finora sempre in ottima salute - ha subìto un intervento di lateralizzazione della laringe in quanto aveva avuto due edema polmonari improvvisi dovuti a difetto di respirazione indotto da paralisi della laringe, stando alla diagnosi.
Dopo l'intervento respira a fatica, ha "fame d'aria" ed emette strani rumori e da alcuni giorni gli è stata sospesa la terapia cortisonica per sopraggiunti problemi epatici (transaminasi altissime, tutti il resto regolare).
Il veterinario sostiene che il difetto di respirazione è indotto anche dall'ingrossamento del fegato che premerebbe sul diaframma e da asserite coliche epatiche.
Oltre a questo, il cane respira peggio di prima e sta male.
Mi può dare un parere? Sono molto preoccupata.
Grazie.
Chiara C.
06/08/2007 |
Gentile Chiara, naturalmente ci sono solo due possibilità. O l'intervento è fallito, o la diagnosi posta era sbagliata. L'ipotesi più probabile, stando alla sua scarna descrizione dei fatti, secondo me, è la seconda. La mia sensazione è che lei avrebbe dovuto parlarmi prima di radiografie del torace per l'edema polmonare, poi di procedure volte ad escludere patologie cardiache (più facilmente responsabili di edema polmonare rispetto alla paralisi laringea), nonché di stridore respiratorio (il rumore caratteristico prodotto, anche solo sotto sforzo, dai cani con paralisi del laringe), e infine di una laringoscopia che ha evidenziato la patologia laringea. E invece lei non mi racconta niente di questo. Ma poi, se anche lei avesse seguito l'iter diagnostico appropriato, non è (di nuovo) che la diagnosi posta riesca facilmente a spiegare l'edema polmonare. Inoltre che il fegato ingrossato, premendo sul diaframma, determini "fame d'aria" è abbastanza irrealistico e molto poco scientifico, in generale, ma soprattutto quando la dispnea era stata attribuita in principio all'edema polmonare. Allora, prima questa paralisi laringea che causerebbe edema polmonare in due episodi diversi e improvvisi (vorrei sapere come). Poi però, dopo l'intervento sul laringe, il peggioramento della difficoltà respiratoria e la produzione di rumori respiratori sarebbero dovuti al fegato (improvvisamente?) ingrossatosi...(ma come fa un fegato ingrossato a dare "fame d'aria"? e con quali esami è stata evidenziata l'epatomegalia?) Insomma, la mia impressione è che ci siano dei fondati motivi per interpretare (e dico interpretare) quelle poche frasi che lei scrive in un senso molto sfavorevole nei confronti dell'attività medica esercitata sul suo animale il quale forse potrebbe aver ricevuto cure inadeguate al suo stato. Se sbaglio, me ne scuso infinitamente con il collega, ma io mi attengo alle sole informazioni di questa mail. Un po' tanto spiacente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
ho una cagnetta di un anno e 4 mesi un incrocio di pincher. 2 settimane fa ho visto sulla schiena una ciste.e' molto mobile e ho pensato fosse un infiammazione dovuta alla vaccinazione antirabbica.il vet mi ha dato un antibiotico ma dopo una settimana e' solo leggermente diminuita. ha fatto l'ago aspirato e mi ha detto essere un lipoma pero' ci sono cellule sospette rotonde e l'ha portato ad un altro laboratorio. e' possibile il lipoma in cani cosi giovani?potrebbe essere una ciste dermoide o le cellule rotonde fanno pensare a un tumore maligno?grazie
06/08/2007 |
Gentile signora o signore, il suo cane è giovane ma questo non esclude del tutto la possibilità che si sviluppi una neoplasia. I tumori a cellule rotonde hanno un comportamento biologico molto variabile, a seconda del tipo. Visto che lei non conosce ancora l'esito dell'esame citologico, è presto per pensare al peggio e preoccuparsi. Aspetti l'esito dell'esame e stia tranquillo. Se si tratterà di una neoplasia maligna, essendo posta in una regione cutanea molto favorevole alla chirurgia radicale, non ci saranno problemi nell'asportare la lesione con ampi margini di escissione, in tutta sicurezza. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma Dott.ssa Bevere,
mi rivolgo a Lei in un momento molto difficile e le sarei grata se volesse rispondermi il più presto possibile. Da mercoledì scorso, 1 agosto, il mio shih-tzu, maschio di 14 anni e 7mesi, è ricoverato in clinica a Bologna (io vivo a Ferrara) per gravi problemi all'apparato digerente. Già da tempo la mia veterinaria gli aveva diagnosticato un ingrossamento delle ghiandole surrenali e una gastrite cronica. Prima del ricovero aveva frequenti episodi di vomito, di colore giallo, soprattutto al mattino, ma per il resto sembrava stesse bene compatibilmente con l'età.
Il giorno precedente il ricovero, invece, ci era parso più stanco e debole del solito e il giorno successivo addirittura non si reggeva in piedi... Lo abbiamo portato d'urgenza alla clinica del dott. Semprini di Bologna, dove dalle lastre è risultato pieno di aria e con una lieve disidratazione. La diagnosi è stata enterite e ci è stato vivamente consigliato un ricovero. Fino ad oggi, 7 agosto, nutrito con sondino nasale e flebo, il cagnolino ha riacquistato progressivamente forze, riesce a camminare e stamattina ha anche alzato la zampina per fare pipì. Il problema è che non trattiene quello che mangia e beve... su consiglio dei veterinari gli abbiamo offerto un po' di Hills a/d e lui lo ha mangiato volentieri, ma pochi minuti dopo lo ha vomitato. Il dottore dice che può essere normale, ma la mia preoccupazione è questa: come faremo a gestirlo una volta tornato a casa? Forse domani lo dimettono, ma ho l'impressione che il dott. Semprini stia sottovalutando il problema. Se continua a vomitare tutto quello che mangia e noi non possiamo nutrirlo con il sondino, cosa possiamo fare? E nel caso dovessero prescriverci farmaci antiemetici e protettivi dello stomaco, qual è secondo Lei la dieta più appropriata per lui? L'Hills a/d può andare bene o è meglio preparagli qualcosa di fresco, cotto al momento, in dosi ben precise?
La prego di darmi una risposta...
Grazie e un cordiale saluto,
Sara G. Ferrara
06/08/2007 |
Gentile Sara, la diagnosi che mi riferisce (enterite) non è la più probabile in un cane anziano che ha vomito cronico come unico sintomo. Io credo che lei abbia capito male, anche perché la dieta che le hanno prescritto non è particolarmente indicata in caso di infiammazione intestinale, malattia che generalmente determina diarrea, più che vomito. Forse le hanno parlato di sospetta gastrite. L'animale è stato ricoverato diversi giorni e immagino che siano stati fatti degli esami del sangue, per escludere che a sostenere questo vomito vi siano malattie del metabolismo (cushing, insufficienza renale, diabete). E' ragionevole, se gli esami del sangue sono nella norma , che in un caso come il suo (animale anziano con vomito cronico) venga dapprima instaurata una terapia antiacida sulla base di una diagnosi di sospetta gastrite. L'alimentazione dovrebbe essere costituita da piccoli e frequenti pasti (3-4 al giorno), facilmente digeribili. Vanno bene anche le diete che di solito si prescrivono in caso di enterite (i/d Hill's, Intestinal Royal canin, EN Purina, ecc.). Se però la terapia antiacida non determina la remissione del vomito, sempre che gli esami del sangue siano normali, allora si dovrebbero valutare le strade percorribili per arrivare ad una diagnosi più precisa, strumentale. Cioè una diagnosi non solo di sospetto, basata fondamentalmente sul sintomo, ma una diagnosi fondata su esami specifici, cominciando dal meno invasivo come l'ecografia. "Cosa possiamo fare se vomita tutto quello che mangia" è una domanda impossibile, perché è più che ovvio che un animale che "vomita tutto quello che mangia" è destinato a morire. Quello che si deve fare è arrivare ad una diagnosi, cioè trovare la causa del vomito. Ed è una cosa che spetta al vostro veterinario. Di solito si segue, ripeto, un iter diagnostico progressivo, quindi è possibile (non "normale" come scrive lei, ma possibile) che durante questo iter diagnostico il sintomo vomito possa ricomparire e che la diagnosi di sospetto debba essere rivisitata. Forse era questo che intendeva dire il collega. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
ciao,mi chiamo alessandra, so che non è il momento migliore per scrivere aspettandosi una risposta, visto che siamo in agosto pieno,ma ci provo lo stesso. il mio certosino kelly di 2 anni da circa 2 settimane ha cambiato comportamento e abitudini, ha febbre,gli è diminuito l'appetito, non corre nè gioca più come prima. il veterinario ci ha subito fatto un quadro non molto positivo della situazione, confermata oggi dagli esami del sangue che allego... ha preso per 10 gg antibiotico rocefin iniettabile 250 mg al giorno, 3 iniezioni di rymadil 0,3ml il 1°,il 2° ed il 4° giorno dopo la visita del veterinario avvenua il 29 luglio.ma tutto ciò non h aportato a nulla... mi domandavo una cosa... posto che obiettivamente le speranze di sopravvivenza sono davvero quasi nulle, c'è un qualcosa che posso fare per aiutare il mio piccolo gattone ad aumentare un minimo le difese, globuli bianchi o quant'altro in mio potere?penso che qualsiasi cosa che possa dargli un minimo giovamento debba essere positivamente accolta,fintanto che riesce ancora a mangiare da solo e finchè gli rimarrà la voglia di cacciare lucertole... grazie mille Alessandra P. cascina boschetto Vernate (MI) 07/08/2007 |
Gentile Alessandra, il suo gatto è moderatamente leucopenico ma lei non riferisce la diagnosi posta dal collega. Mi sembra di capire che sia un gatto a vita semilibera. Forse è FIV positivo? Dagli esami inoltre non mi è chiaro se la bilirubina è o non è nella norma, in quanto il valore riportato a mano differisce da quello stampato dall'analizzatore. Io non mi sentirei di dare "nulle speranze di sopravvivenza" ad un gatto di due anni senza avere prima acquisito una diagnosi certa (o almeno molto verosimile), e di una malattia per la quale davvero non ci sono speranze, come la FIP ad esempio. Se questa diagnosi, che lei non mi riporta, davvero manca, cioè non è stata posta, allora cercherei di approfondire un po', perché non è mica detto che una febbre che non si abbassa con il ceftriaxone sia per forza una condanna a morte. In bocca al lupo!
Dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve gentile Dott.ssa Bevere, navigando su internet ho trovato un suo forum, dove diceva che il suo cane se ne è andato proprio da un emangiosarcoma alla milza...le spiego: oggi al mio Potty, meticcio di 6 anni e mezzo, è stato diagnosticato previa ecografia una massa di circa 1 cm,con caratteristiche verosimili a un emangiosarcoma alla milza e il mio veterinario mi ha consigliato di effettuare al più presto una splenectomia, in questo modo si può analizzare la milza e vedere se effettivamente è un emangiosarcoma. Mi è stato confermato più volte che il mio cane senza milza starebbe bene, come le persone splenectomizzate, vivrebbe una vita normale. Le chiedo perchè in una sua risposta a una mail dice che:i tempi di sopravvivenza per questo tipo di tumore son bassi e indipendenti dalla splenectomia? e considera inutile la splenectomia? Ma se il tumore nn è "scoppiato" il cane può considerarsi salvato? cioè se nn fossero partite metastasi, asportando la milza si può considerare salvo oppure no? La prego aspetto con fiducia una sua risposta. Cordialità Maria Antonietta M. 08/08/2007 |
Gentile Maria Antonietta, purtroppo l'emangiosarcoma del cane è associato a bassi tempi di sopravvivenza, qualsiasi sia lo stadio della malattia e qualsiasi terapia si intraprenda, in quanto praticamente nel 100% dei casi sono già presenti metastasi al momento della diagnosi. In caso di rottura della milza poi la percentuale di sopravvivenza ad un mese dalla diagnosi è addirittura irrisoria (7%), con o senza splenectomia. Tuttavia nel suo caso, essendo la lesione ecografica molto piccola e non essendoci stata probabilmente alcuna rottura, la splenectomia potrebbe aumentare l'aspettativa di vita del suo animale oltre a consentire una diagnosi certa attraverso l'esame istologico. Se poi davvero dall'esame istologico risultasse un emangiosarcoma, allora potrebbe valutare la possibilità di sottoporre il cane ad una chemioterapia palliativa, al fine di aumentare il tempo di sopravvivenza e migliorare la qualità di vita. Io con il mio cane, Zac, non ho avuto la possibilità di scegliere, perché al momento della diagnosi il tumore era ad uno stadio in cui non era più conveniente né la splenectomia, né la chemioterapia. Ma, se ne avessi avuto la possibilità, avrei tentato di regalargli qualche mese di vita in più, oltre quei due che sono trascorsi dalla diagnosi (con il cane apparentemente in ottima salute) all'eutanasia (effettuata probabilmente alcune ore prima di un decesso che sarebbe avvenuto per cause naturali). Purtroppo si tratta di una malattia che evolve rapidamente, quindi, se pensa di voler fare la splenectomia, non si prenda troppo tempo per decidere. Auguri, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Dott.ssa, posseggo un labrador di 12 mesi, che ha contratto una frattura incompleta alla testa del femore. Poichè il Ns. Veterinario, di concerto con l'ortopedico, ci ha consigliato un mese di riposo assoluto senza alcuna fasciatura o altro nell'intento che il riposo possa essere una guarigione visto l'età del cane, altrimenti un intervento chirurgico molto delicato e costoso. Vi chiedo se ha altri consigli da darmi e anticipatamente la ringrazio. Gianni 08/08/2007 |
Gentile Gianni, non esiste una frattura uguale all'altra e non esiste una tecnica universale che vada bene per ogni tipo di frattura, ma in generale quelle che coinvolgono un'articolazione (nel suo caso l'anca) sono sempre di interesse chirurgico, in quanto necessitano di una "riduzione anatomica", che consenta il più possibile il recupero dell'anatomia originaria dell'articolazione onde evitare l'insorgenza di artrosi. L'anca fa eccezione in quanto si presta anche ad un intervento non conservativo (direi anche economico) che è l'artroplastica per escissione. Questo tipo di intervento può essere fatto in qualsiasi momento, mentre la riduzione chirurgica di una frattura intrarticolare deve essere eseguita entro pochissimi giorni dal trauma. Ora, quella che una frattura intrarticolare non possa essere trattata se non chirurgicamente è una indicazione generale. Nel suo caso specifico non è possibile dare un parere senza vedere il radiogramma. Se ha dei dubbi deve sentire un secondo parere. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gentile Dottoressa,
mi chiamo Giada le ho scritto mesi fa per avere un parere da parte sua a proposito del mi carlino e essendo rimasta soddisfatta della sua risposta la interpello per un nuovo dilemma:
proprio ieri abbiamo accolto in casa un altro rottweiler (dico "altro" perchè ne abbiamo già uno, si tratta di una femmina di 10 mesi, Zara), che altrimenti avrebbe fatto una fine atroce. Il problema è che il piccolo ha appena 20 giorni e non so bene cosa dargli da mangiare.
Per orami sono fornita di biberon e gli do latte intero diluito con un po' d'acqua, 4/5 volte al giorno ma come le dicevo preferirei avere un'indicazioni sulle dosi e la frequenza con cui somministrargli la pappa e sicuramente lei ne sa più di me.
Attendo una sua risposta spero il prima possibile, vorrei evitare di fare qualcosa che potrebbe danneggiare la salute del cucciolo.
Ancora grazie mille.
Con affetto
Giada!
09/08/2007 |
Gentile Giada, mi chiedo come mai lei esprima la paura di danneggiare la salute del suo cane e tuttavia non porti il cucciolo da un veterinario, anche solo per sapere come nutrirlo. Il latte vaccino diluito con acqua (perché mai l'acqua dovrebbe aggiungere qualcosa di buono al latte?) è un alimento del tutto inadeguato ad un cucciolo di cane. Deve acquistare del latte in polvere per carnivori presso un negozio per animali. Come vedrà il tenore in grassi e proteine di questo latte è ben al di sopra di quello che sta assumendo il cucciolo attualmente. I pasti adesso devono essere almeno sei-sette e la quantità ad libitum (il cucciolo per ogni pasto succhia tutto il latte che vuole). Appena può porti l'animale da un collega per fare un controllo, farsi spiegare come accudirlo e per i vari interventi antiparassitari necessari. Saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa Bevere
Ho due gatti uno di 10 anni e l'altro di 5 fino all'altro ieri si presentavano in perfette condizioni vivono con noi nel nostro appartamento, da due giorni a questa parte improvviisamente entrambi i gatti hanno incominciato a sentirsi male manifestandosi con crisi di vomito li abbiamo prontamente portati in una clinica veterinaria dovo sono stati diagnosticati con sospetto intossicamento da detersivo per pavimenti oppure di aver mangiato qualcosa sulla terrazza buttato li intezionalmente da terzi, sono stati curati finora con delle iniezioni antispastiche e antibiotici il piu piccolo dei due sembra aver reagito bene alla cura e la sua situazione e ' migliorata la piu' grande invece hanno diagnosticato anche con un edema polmonare senza pero' avergli fatto ne una radiografia ne un ecografia, holetto qui sul vostro sito di un episodio di un altro gatto che purtroppo non e' finito tanto bene ed i vostri consigli in caso di edema polmonare e di non coricare il gatto su un lato o in pancia in su' oggi gli hanno fatto una flebo e questa sera intendono fargli un ecografia vorrei gentilmente sapere un consiglio se viste le condizioni del gatto che respira con difficolta' ed e ce' il sospetto de edema polmonare e' indicata un ecografia? Non potrebbe essergli fatale visto cio' che ho letto qui sul vostro sito metterlo a pancia in su'?
Che possibilita' ci sono che il nostro gatto si salvi? Quale e' la cura piu indicata nel caso ci sia del liquido presente nei suoi polmoni ? Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto vi prego di rispondere il piu ' presto possibile preciso che noi viviamo causa lavoro a Bucarest in romania cordiali saluti
Roberto D. M.
09/08/2007
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Gentile Roberto da Bucarest, il problema di una radiografia al torace è che a volte, costringendo l'animale ad un decubito laterale, si scompensa una situazione di precarissimo equilibrio respiratorio, a volte determinando il decesso dell'animale. E' consigliabile quindi, prima di eseguire qualsiasi indagine, tentare di stabilizzare il soggetto e magari somministrare ossigeno per qualche minuto, prima di procedere. L'ecografia invece non richiede obbligatoriamente di sottoporre l'animale in un decubito particolare, ma a volte per un gatto può essere una procedura stressante, in grado di aggravare il deficit respiratorio tanto quanto la procedura radiologica, motivo per cui anche per l'ecografia devono essere fatte delle valutazioni sui rapporti rischi-benefici, caso per caso. Per quanto riguarda le ultime domande, la possibilità che un gatto sopravviva ad un'intossicazione (forse da insetticidi?) è in generale molto alta quando la sintomatologia mostra subito di poter essere controllata con le terapie sintomatiche. La presenza di "liquido nei polmoni" (immagino lei si riferisca all'edema polmonare) viene trattata di solito in base alla sua causa. Per il suo gatto la causa è stata individuata in via probabilistica in un'intossicazione, senza però conoscere esattamente il tipo di tossico e senza quindi disporre di antidoto specifico. In questi casi il trattamento del disturbo respiratorio deve essere per forza sintomatico (ossigeno, atropina, eventuale fluidoterapia). Io penso che quando la mia risposta verrà pubblicata, sarà già tutto risolto. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent. ma Dott.ssa Bevere,
in attesa di una sua cortese risposta, volevo informarLa che il mio shih-tzu è tornato a casa martedì e si sta riprendendo. Per dargli forze lo sto alimentando con Hills a/d, diluito in acqua e somministrato a piccole dosi e più volte al giorno con una siringa. Grazie all'antiemetico e ai gastroprotettori, il cagnolino non vomita più, ma continua a non avere appetito e per questo devo ricorrere all'alimentazione forzata con la siringa. Entro domani pensavo di provare a proporgli Hills d/d o l/d, oppure Eukanuba Intestinal (tutti in versione umida, perché le crocchette non le ha mai volute). Mi hanno consigliato anche il Royal Canine Intestinal, che forse è più appetibile dell'Hills. Lei cosa mi consiglia?
Grazie e un cordiale saluto.
Sara G. Ferrara
10/08/2007
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Gentile Sara, credo di aver già anticipato la risposta a questa sua seconda mail nella mia precedente lettera. Sono molto contenta che il vomito del suo cagnolino risponda pienamente alla terapia. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Una ventina di giorni fa ci siamo accorti che la nostra gatta a pelo lungo di circa 7-8 anni vomitava un po' troppo sovente e stava dimagrendo; infatti da un peso di circa 5,5 Kg. era poco più di 3 Kg. Il nostro veterinario, il giorno 25 luglio, fatti alcuni esami del sangue (GLU 84 - CRE 89 - BUN 10,7 - T-PRO 5,4 - GOT <10 - GPT < 10 - ALP <50 - HCT 30,4 - HGB 10,9 - MCHC 32,9 - WBC 17,6 - GRANS 13,1 - %GRANS 74 - L/M 4,5 - % L/M 26 - PLT 615), diagnosticava una forte infiammazione al fegato ed all'intestino e forse una probabile gastrite. Pertanto si è iniziata una cura a base di Tagamet 200 ml. (0,3 ml. due volte al giorno) e Rossovet gel e come cibo crocchette e umido Intestinal della Royal Canin. Dopo circa una settimana, poichè la situazione ci pareva peggiorasse, la gatta è stata sottoposta a radiografie ed ecografia ed è stato fatto un profilo epatico e prova T4; le radiografie hanno evidenziato una sofferenza a livello degli organi digestivi, il profilo epatico e la prova tiroidea erano nella norma e dall'ecografia non si evidenziavano tumori o altre masse. Veniva prescritto, in aggiunta a quanto sopra, Synulox (0,3 ml. al giorno per sette giorni) e dieta a base di carne bianca. A tuttoggi la gatta alterna momenti di vivacità ed appetito ad altri di apatia e vomito, ma nell'insieme non ci sembra che stia migliorando, anche perchè pesa solo più 2,6 Kg. e pare quasi non reggersi più in piedi.
Precisiamo che abitiamo nella zona di Casale Monferrato (AL).
Attendiamo una cortese risposta.
Grazia
10/08/2007 |
Gentile Grazia, purtroppo la situazione che descrivete è quella di una malattia cronica, a decorso ingravescente, in un gatto adulto/anziano, associata a grave perdita di peso (oltre il 50%!). In questi casi purtroppo non è possibile credere che l'animale non abbia qualcosa di molto grave, ed è necessario accogliere secondo me questa (fastidiosissima) idea: il gatto ha una malattia grave che gli esami fatti finora non sono riusciti ad individuare. "Sofferenza a carico degli organi digestivi" non è una diagnosi e non ci aiuta per niente, né per stabilire la terapia, né per chiarire la prognosi. Poiché il sintomo principale è il vomito, io mi concentrerei prima sulle possibili patologie di stomaco e duodeno che possono essere responsabili di questo sintomo. Visto che l'indagine ecografica non ha dato esito è possibile o che questa debba essere ripetuta, magari in condizioni più favorevoli (il gatto non era a digiuno forse? Ci sono stati dei problemi tecnici?), oppure che debba essere scelta una procedura differente, come l'endoscopia. Con i più cari auguri e cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentilissima Nicoletta, il mio nome è Valentina e scrivo da Perth , Australia.Vorrei domandarle un parere sul mio fedele gatto Minosse,che dall'Italia ha accompagnato me e mio marito in questo viaggio che ci vedrà soggiornare oltreoceano a lungo,sperando per sempre.Circa 6 mesi prima della partenza ,a Natale 2006,Minosse fu operato d'urgenza per un calcolo di struvite.Da allora viene alimentato con Urinary S/O,alternando biscotti e cibo umido visto che ha sempre avuto uno strano rapporto con la sua lettiera.Infatti fin da quando lo abbiamo trovato(aveva 8 mesi circa,per strada) ha sempre urinato scavando nella lettiera a lungo,spesso solo quando tornavamo a casa,quasi aspettasse noi per fare tutto,anche mangiare e defecato una volta ogni 2 giorni.La scelta di fargli affrontare questo viaggio è stata difficile ma come unico fedele amico durante gli anni spesi per cercare di partire,ci è sembrato giusto non lasciarlo,non avendo inoltre nessuno disposto ad accoglierlo e a curarlo come ogni animale dovrebbe essere curato. Minosse partì 15 giorni prima di noi,dopo aver fatto tutte le vaccinazioni e gli esami delle urine che erano a posto,dovendo stare in quarantena un mese,periodo minimo a cui tutti gli animali importati in Australia vengono sottoposti,e non ci ha mai visto fino al giorno del rilascio.Ci è sembrato però che ci abbia riconosciuti e a parte qualche ora di disorientamento per la nuova casa e due giorni senza usare il bagno e senza mangiare è subito tornato il Minosse di sempre.Lentamente gli abbiamo fatto scoprire le stanze dell'appartamento e dopo un pò il terrazzo,dove avevamo due piante.Ha cominciato a mangiarle,vomitando le foglie praticamente intere continuamente,finchè non gli abiamo vietato l'accesso.Adesso ho notato che quando trova qualche sassolino della lettiera lo ingerisce,esattamente come faceva all'inizio quando lo prendemmo in casa.Mi è stato detto che può dipendere da una mancanza di sali minerali o dallo stress e mi è stato consigliato di comprargli l'erba gatto,che però so già che vomiterà continuamente.In Italia Minosse viveva ugualmente in appartamento ma aveva molta più compagnia perchè eravamo più spesso in casa e non usciva,essendo al 4 piano.Qui è spesso solo durante il giorno e probabilmente vorrebbe scorrazzare per i giardini,visto che in Australia la natura offre flora e fauna incredibili.Qual è la sua opinione?Questa mancanza di sali può essere dovuta all'uso di Urinary?C'è un prodotto che possiamo somministrare e che possa risolvere il problema? Indubbiamente a breve eseguirò di nuovo il test delle urine per stare tranquilla ma una sua risposta mi farebbe davvero piacere visto che ho trovato il suo sito e i suoi consigli davvero preziosi.colgo l'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti e con me mio marito e Minosse. Valentina - Perth 11/08/2007 |
Gentile Valentina dall'Australia, escludiamo subito che il suo gatto domestico mangi la lettiera perché ha bisogno di sali minerali. Io ho due possibili ipotesi. La prima è la seguente: se il suo animale è giovane e vivace, la ragione potrebbe risiedere nella monotonia dell'alimentazione cui è costretto. L'animale esplora il mondo attraverso la bocca e a volte l'attività esploratoria orale del gatto adulto (di norma abbastanza contenuta) può risultare particolarmente accentuata da un carattere vivace, oppure da un vero e proprio disturbo del comportamento, o ancora da un cibo tremendamente monotono. Forse nel suo caso c'è un insieme di concause, visto che l'animale ha presumibilmente condotto vita libera fino all'età di otto mesi. Una volta esclusa la presenza di disturbi del comportamento veri e propri, potrebbe arricchire le stanze dove soggiorna il gatto di elementi stimolanti (giocattoli, posti dove arrampicarsi e nascondersi, un po' di musica), e usare dei feromoni. Il mangime dovrebbe essere reso più vario, alternando varie marche, ma sempre usando una dieta per prevenire l'urolitiasi da struvite. Secondo me, così facendo, non si può che migliorare la vita di questo gatto, un po' annoiato e solo tutto il giorno. Potreste anche valutare l'ipotesi di mettergli vicino un compagno. La seconda possibilità, se il suo animale è molto anziano e debilitato, è che vi sia una causa organica, una malattia. In questo caso però lei mi avrebbe parlato di altri sintomi, quindi tralascio del tutto l'ipotesi. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa mi rivolgo a lei perchè non so più che cosa fare.
Dietro consiglio medico ho messo il collare excalibur al mio chihuahua. Dopo 3 ore l'ho dovuto togliere perchè aveva provocato due piccole ustioni. Il cane ha iniziato a perdere pelo e la zona interessata si è notevolmente allargata (in pratica non ha più il pelo sulla nuca). A niente sono valse le cure mediche messe in atto immediatamente: accertamenti clinici, shampo specifici, cure antibiotiche per bocca, gel disinfettante e a base di estratti vegetali. Tenga presente che abbiamo consultato anche un dermatologo. Il cane non si gratta e non sembra avere altri disturbi.
La ringrazio
Marinella C.
P.s. La cura antibiotica l'abbiamo dovuta sospendere dopo 10 giorni perche gli ha causato una brutta gastrite.
11/08/2007
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Gentile Marinella, naturalmente si è trattato di una dermatite da contatto, individuale e imprevedibile, della quale nessuno ha colpa. E' difficile però che il pelo non ricresca perché la profondità di queste lesioni di solito non è sufficiente a danneggiare in modo irreparabile il bulbo pilifero. Probabilmente dovete solo pazientare qualche mese (diamoci un orizzonte temporale di 12 mesi al massimo). Nella remota ipotesi che il pelo non ricrescesse più, se davvero l'alopecia della nuca vi desse un tremendo fastidio, l'unico rimedio possibile è quello di una piccola plastica cutanea. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile dottoressa, Desidero ringraziarla anticipatamente per una sua eventuale risposta. Le scrivo dalla provincia di macerata(marche) Da una settimana ho portato a casa tre gattini di una ventina di giorni,trenta al massimo,orfani di una gatta investita da un'auto. Diamo loro da mangiare tramite le siringhe come ci è stato consigliato...i primi giorni il latte l'abbiamo preparato con la panna e l'uovo, poi abbiamo trovato quello in polvere adatto alla loro età... Ora nn so se dipende dal cambiamento dell'alimentazione o da una malattia seria...ma tutti e tre(in realtà uno alla volta) ora si svegliano trascinandosi con la testa come se fosse pesante(praticamente quasi la strofinano sul pavimento)e diventano irrequieti per poi cadere in una sorta di catalessi.. Tutto questo strano atteggiamento dura al massimo per 4 ore(tra cui 3 di sonno) per poi tornare ad essere quello di sempre:affamato e giocherellone. I gattini mangiano bene e abbondantemente e anche nelle feci nn sembra esserci alcun problema. Le chiedo un parere professionale perchè questi sintomi cominciano a spaventarmi, facendomi pensare ad una forma di meningite, che forse potrebbe essere contagiosa per un doberman e un'altra gatta adulta che vivono in casa con noi...(o forse anche per me e la mia famiglia?) Nel ringraziarla ancora, cordiali saluti Viviana 11/08/2007 |
Cara Viviana, sono sintomi compatibili con un disturbo muscolare, non con una meningite. Questi tre gatti dovrebbero essere sottoposti a degli esami del sangue completi, tra cui CK ed elettroliti. Secondo me il problema potrebbe avere bisogno di una consulenza specifica, neurologica, magari a livello universitario. In questo momento io non ho la possibilità di svolgere ricerche più approfondite in quanto mi trovo in un luogo di villeggiatura, ma a settembre se vorrà riscrivermi farò il possibile per aiutarla maggiormente. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
dott.ssa MI permetto di chiedere la sua attenzione sul caso Della Mia piccolina, una rottweiler di circa un anno, bellissima e piena di salute fino a circa 45 gg. Fà.
L'ho presa che aveva circa 2 mesi, cresciuta in Casa ma spesso con me fuori per passeggiate o giochi; nn ha mai mangiato cose che nn Le avessi dato IO, molto affettuosa, giocherellona e "innamorata di me", come IO di lei.
Circa 45 gg. Fà ha iniziato ad accusare dolori al posteriore, faccio presente che ha fatto regolarmente tutti I vaccini, fatta visitare dal veterinario di fiducia e diagnosi mal di schiena, che a dire IL vero a me sembrava impossibile, sembrava una cavallina per la potenza e la forza, cmq trattata con antiinfiammatori, migliorata x un paio di gg. E poi sempre peggio, analisi perfette, cmq è arrivata ad avere febbre a 40,5° e a nn reggersi + in piedi, Ecografia tutto nella norma e altre analisi solo leggermente globuli bianchi superiori alla norma, trattata con vibravet, nel frattempo mostra segni neurologici e fuoriuscita sangue dalla narice dx., quindi ricerca di malattie specifiche come la leishmaina e Della zecca tutto negativo, ma risulta qualche valore alterato che manifesta una infezione, di che natura ? In tutto questo frangente la vedono 7 veterinari , con consulta di cliniche e università di padova, nessuna capisce di che is tratta, is consiglia una TAC, ma di aspettare, intanto trattata ancora con vibravet e urugol, al momento migliorata, nn mostra + segni neurologici , ripresa del peso, leggermente Della energia, nn + manifestazione di fuoriuscita di sangue dal naso e is sospende l'urugol e is associa al vibravet IL be-total, intanto la Mia piccola lamenta dolore quando abbassa la testa, con gemiti forti, poi ricomincia la fuoriuscita del sangue dalla narice dx , quindi ripresa dell'urugol, ma ogni tanto all'improvviso viene fuori la perdita nei momenti svariati e nei luoghi svariati e DA un paio di gg. Alterna la fuoriuscita del sangue anche dalla narice sx.
La piccola, cmq ha sempre vitalità, niente segni neurologici, meno dolori nell'abbassare la testa in basso accenna anche al gioco e alla corsa ma con poca vitalità.
IL veterinario, in consulenza con gli altri consigliato di trattare con IL vibravet per almeno un meno e anche +, siamo giunti al 25 gg. E con l'urugol e IL be total. Ma IO MI preoccupo del sangue dal naso e che nn capisco come nn riesce a fare una diagnosi......la prego se upò darmi qualche consiglio in merito, Le sarei davvero grata, adoro la Mia cucciola .....
Grazie di cuore.
lidia
11/08/2007 |
Cara Lidia, secondo me si può trattare davvero di una rickettsiosi o erlichiosi che non è stata evidenziata dalla sierologia, in quanto sia il dolore cervicale, sia l'epistassi, la febbre e la parziale risposta alla doxiciclina sono tutti elementi non solo compatibili con una malattia da zecca, ma anche molto suggestivi. Io continuerei con la doxiciclina, il cui dosaggio deve essere di 10 mg/kg una volta al dì, e aggiungerei anche due dosi di imidocarb dipropionato. Capisco lo sconcerto per la mancata dimostrazione dell'agente eziologico, ma con le erlichie può essere. Ve ne sono diverse, alcune delle quali crociano sierologicamente tra loro, altre no. Nel cane si dovrebbero fare entrambi i test per Erlichia canis ed equi, e questo a volte non viene fatto, limitandosi a cercare E. canis. Negli ultimi decenni, con una regolarità impressionante, sono stati scoperti nuovi ceppi di questi microrganismi, e c'è quindi da ritenere che ve ne siano molti altri ancora ignoti, non ancora finiti sotto la lente di qualche ricercatore. Ho osservato diversi casi di malattie che hanno risposto alla terapia per l'erlichia, senza che sia riuscita però a dimostrare la presenza dell'agente infettivo e ho verificato che nella medicina umana tropicale sono pubblicati lavori in cui, invece di dare nome alla malattia in base all'agente infettivo, ci si è dovuti limitare a denominare la patologia come "malattia che risponde alla doxiciclina", proprio per l'incapacità di dimostrare la presenza dell'agente infettivo. Controlli la posologia del Vibravet. Auguroni alla sua cucciola! Dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gentile dottoressa anche la nostra cagnetta, soffre degli stessi sintomi del cane del sig Sergio. Gli arti inferiori s'irrigidiscono e non riesce più a muoversi. Inizia a salivare e poi vomita. Abbiamo già fatto un sacco di esami ma niente. La nostra veterinaria esclude che possa trattarsi d'epilessia. Lei cosa ne pensa? Vorrei tanto sapere se il signor Sergio è riuscito a risolvere il suo problema.
Grazie
Martina e Mauro Trieste
14/08/2007 |
Gentile Martina e Mauro, prima di andare a cercare la mail alla quale fate riferimento (in realtà sono tre lettere e tre risposte, l’ultima delle quali del maggio 2007), ho subito pensato, dalla vostra sola descrizione dei sintomi, che possa trattarsi di una forma (atipica) di epilessia. |
Gentilissima dottoressa Ho un problema con il mio cane, una femmina di bulldog inglese di nome Fiona, volevo un suo parere professionale su questa situazione che adesso le elenco: precisamente ad un anno di età e dopo venti giorni dalla gravidanza isterica Fiona ha avuto tremori del tipo che può vedere nel video che le ho allegato. Da questa prima crisi (verificatasi precisamente l' 11 Gennaio 2007) è cominciata la mia odissea. Le premetto che Fiona è stata visitata in 8 mesi da circa 5-6 veterinari tutti con teorie differenti o errate. Oggi (forse, e speriamo) siamo arrivati ad una conclusione che personalmente mi ha convinto: sindrome della testa tremula; è molto poco conosciuta, comunque vi allego anche un file pdf che descrive praticamente gli stessi identici sintomi che ha Fiona ( il file riguarda un bulldog francese). Volevo comunque discutere con lei questi ultimi mesi trascorsi. Le crisi che ha Fiona non sono crisi epilettiche in quanto lei è cosciente durante la crisi, queste le vengono SOLO quando va ad assopirsi per dormire, e quando chiami la sua attenzione durante una crisi le finisce per poi ritornare quando ritorna a dormire. Pensi che una volta (appena sveglia) è venuta da me mentre sbatteva la testa con la pallina in bocca che voleva giocare; insomma non è epilessia. Comunque il primo veterinario(neurologo) disse che poteva essere la sindrome del cane bianco che trema (effettivamente fiona oltre a tremare con la testa tremava anche con tutto il corpo, ma solo all'inizio, poi sono rimasti solo i tremori alla testa), ma non era molto convinta; cmq ci diede una cura di cortisone che in principio diede i suoi effetti positivi ma poi niente. Nemmeno il mio veterinario generico ci seppe dire nulla, ci segnò solo una cura di antibiotici perchè dalle analisi erano usciti i globuli bianchi alti (22.43). Anche con gli antibiotici il cane non ha trovato vantaggi. Cosi, senza una risposta esauriente, siamo andati da un altro neurologo (che poi ho scoperto che in realtà non lo è , ma so che ha solo un master in neurologia) il quale ci consigliò di fare una tac. Da questa egli diagnosticò un idrocefalo normoteso (le allego il referto del dottore);devo confessare che però non mi convinse mai questa diagnosi. Comunque siamo stati in cura per un po' con questo dottore che arrivò a dirmi che il cane andava operato con una valvola da drenaggio per il liquor, dicendomi che dopo 2000 euro di operazione il cane FORSE sarebbe stato meglio; non mi ha più visto da allora. Per concludere comunque volevo un suo parere, volevo sapere lei cosa pensa, e se vuole potrei spedirle la tac visto che ormai è stata fatta e togliere ogni dubbio che comunque permane. Dopo otto mesi non so proprio cosa pensare. Volevo aggiungere che ultimamente si sta facendo una cura con il fenobarbitale che naturalmente non ha avuto nessun effetto positivo; anzi lo stiamo eliminando pian piano. Inoltre sottolineo che il cane da otto mesi non ha mai smesso di prendere cortisone e naturalmente adesso soffre le conseguenze; il cane è ingrassato di dieci chili e pesa 35 Kg. Tutti i veterinari sapevano della cura di cortisone e di antibiotici, ma non sapendo cosa fosse e con la paura di perdere il cane si è continuato a somministrare il cortisone che cmq sembrava dare qualche beneficio. Comunque adesso abbiamo smesso tutti i medicinali, abbiamo nuove speranze ma vorrei sapere di più sull' idrocefalo di Fiona. Se lei è d'accordo potrei inviarle per posta la tac cosi da avere anche un suo parere. Le volevo aggiungere inoltre che il cane ha sempre avuto dei leggerissimi spasmi muscolari quando va ad addormentarsi, che però smesso il cortisone le sono aumentati; inoltre gli esami del sangue sono buone(elettroliti), mentre ha un pò le transaminasi alte, la glicemia bassa e l'insulinemia alta (41) nonostante otto mesi di cortisone. Scusi per il poema ma volevo darle un quadro generale della storia. La ringrazio per la santa pazienza e per la disponibilità saluti Roberto Ambrogio 15/08/2007 |
Gentile Roberto, purtroppo non ho ricevuto gli allegati, ma la sua accurata descrizione dei sintomi, nonché la razza di Fiona, rendono la diagnosi di sindrome della testa tremula (STT) assolutamente probabile. Questa malattia, come lei dovrebbe già sapere, non è pericolosa, non è invalidante, non dà alcun disturbo al cane e non va trattata farmacologicamente (né cortisone, né fenobarbitale!!). Per interrompere gli attacchi a volte basta far vedere al cane un oggetto interessante, muovendolo lateralmente davanti ai suoi occhi, di modo da costringerlo ad usare volontariamente i muscoli del collo e del capo, per seguire l’oggetto. E’ inoltre riportato che l’integrazione di calcio aiuti ad attenuare i sintomi. |
Gentilissima Dott.ssa, 16/08/2007
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Gentile Stefania, il suo cane ha un sintomo chiamato “reverse sneezing” (starnuti inversi), che identifica con una buona sicurezza la sede anatomica del problema nel rinofaringe, ossia la porzione più profonda delle cavità nasali. La cagnolina cioè ha una malattia del rinofaringe e quindi va fatta (ri)vedere ad un veterinario, uno bravo, che visiti il cane con calma, misuri le colonne d’aria di entrambe le narici e che le illustri le diverse possibilità, sia in merito alla causa del problema, sia in merito alle tecniche diagnostiche. Non abusi del cortisone, perché non conosce il motivo per il quale lo sta somministrando e perché è un farmaco con molti effetti collaterali. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno Dottoressa, mi chiamo Chiara L., scrivo da Sovico prov di Milano e ho un pastore tedesco di quasi 8 anni a cui è stato diagnosticato un emangiosarcoma alla milza; ha la pancia gonfia, è stanco ma ha appetito; il veterinario ha proposto l'operazione o l'eutanasia.... non sappiamo cosa fare, anche perchè il cane apparentemente sta bene ma non riusciamo a prendere una decisione che sia meglio per lui. Cosa consiglia? Grazie anticipatamente!!! Chiara 17/08/2007 |
Cara Chiara, mi dispiace di rispondere con questo ritardo. Se il cane ha l’addome gonfio per emoperitoneo e la diagnosi è corretta, ci sono delle possibilità davvero irrisorie che la splenectomia allunghi la vita del vostro animale di un solo giorno. Ma perché sottoporre il cane all’eutanasia, adesso? Solo perché il vostro veterinario e voi siete al corrente della malattia? L’eutanasia serve ad alleviare l’inutile sofferenza legata all’agonia, gli ultimi attimi, non a prevenire tutti sintomi di una malattia mortale. Ora voi siete al corrente della cosa, ma al vostro cane non gliene importa niente! E’ stanco perché è anemico! Curatelo come si deve (vitamina K, acido tranexamico, prednisone!! No stare a guardare!! Ci vuole un bravo veterinario, sensibile e compassionevole) e fate che queste ultime settimane siano le più belle della sua vita. Quando verrà il momento dell’eutanasia, sarà il cane a farvelo capire, non un pezzo di carta con su scritta una sentenza. Un abbraccio grande. |
Gentile dottoressa, sono molto preoccupata per la mia gatta di nome Perla, un certosino di 11 anni, purtroppo è affetta da micosi e nonostante le cure non riesce a guarire ed ogni volta qualcuno della mia famiglia viene contagiato. Questa storia va avanti da un anno e mia mamma ha deciso di volerla togliere perchè il dermatologo ha detto che non possiamo continuamente prendere queste compresse per curarci in quanto fanno male e che se la prendiamo al pube o al cuoio capelluto è molto rischioso.Non so che fare, mi può aiutare? Non voglio toglierla, lei sa dirmi se esiste un posto per curarla e poi riportarla a casa? Aspetto con ansia una sua risposta. Grazie per l'attenzione Annalisa da Napoli 17/08/2007 |
Cara Annalisa, che cure avete fatto? L’itraconazolo 5-10 mg/kg una volta al dì a settimane alterne risolve entro il primo mese praticamente tutti i casi. Rivedete le terapie che avete seguito fino ad ora. Probabilmente è stata adottata una cura differente da quella che vi ho indicato, con la quale davvero è difficile non riuscire a risolvere il problema. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno Dr.ssa Bevere La disturbo per avere da Lei un consiglio. Circa 10 giorni fà il mio cagnolino, un bolognese di 6 anni di 6 kg, ha iniziato a leccarsi freneticamente la zampa posteriore sinistra ed abbiamo riscontrato tre ponfi. Il nostro veterinario ha posto diagnosi di probabile allergia consigliando deltacortene 5 mg 2 volte al giorno per 4 giorni e poi a scalare con un gastro protettore. A noi è sembrato un dosaggio eccessivo per cui abbiamo inziato con 3/4 di deltacortene 5 mg al giorno per 5 - 6 giorni. in questo lasso di tempo il prurito è scomparso ma nel contempo la cagnolina è meno vivace del solito . normalmente è piena di vita e molto gioiosa. Secondo Lei è imputabile al cortisone e cosa posso fare? Grazie della sua risposta. Giovanni L. Meda (MI) 18/08/2007 |
Gentile Giovanni, va segnalato immediatamente l’improvviso cambiamento di umore al veterinario che ha prescritto il prednisone ad un dosaggio così elevato (senza gastroprotettore?). Si può trattare di dolore gastrico. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa Ho un dalmata di 10 anni al quale ancora dal 18 luglio non sono riusciti a fare una diagnosi definitiva. Un mese fa ha avuto la prima "crisi" e cioè un mattino a un certo punto ha cominciato ad inarcare la schiena, muovere la zampa anteriore sx in modo strano e soprattutto per alcuni momenti sembrava assente. Portato immediatamente dal veterinario, ormai però il cane si era ripreso, hanno fatto esami del sangue completi (compresi i biochimici), lastre alla colonna vertebrale ed è risultato tutto negativo. Quindi come cura sono stati somministrati cortisonici per dieci giorni a a scalare, vasodilatatori e antibiotici. Il cane non è più stato bene, alterna a giorni in cui sta bene ed ora direi che queste crisi sono giornaliere, sempre il mattino ma in forma più lieve. Nel pomeriggio si riprende e ritorna a stare bene. Le diagnosi sono state di tutti i tipi, da una compressione al midollo, a una lesione, a un degeneramento delle cellule nel sistema nervoso e così via. All'inizio mi hanno proposto una Tac, poi no, poi si, insomma alla fine mi sono rivolta ad un altro veterinario il quale ha diagnosticato l'epilessia (piccolo male), però prima di iniziare una cura vuole avere un video di quando sta male per esserne certo. Ha riscontrato i linfonodi del collo ingrossati ma possono essere collegati alla lite di due settimane fa con l'altro cane che gli ha morso il collo visto comunque che gli esami del sangue non rilevano infezioni in corso e i globuli bianchi vanno bene. Non ha comunque escluso un tumore. Queste crisi comunque sono diventate più forti dopo che è stato morso dall'altro cane poi nell'arco di una settimana sono diventate più lievi. Nelle crisi forti pongo oltre ai sintomi elencati prima sembra vada in stato confusionale, ad esempio non sa come fare le scale o non riesce a salire in macchina, questo però dura pochissimo forse un minuto, poi si riprende rimane spossato per un po' e poi ritorna come prima. Spero di essere riuscita ad essere chiara perchè non è molto semplice. Mi aiuti per favore e mi dia un consiglio. Grazie infinite Antonella 20/08/2007 |
Gentile Antonella, la sintomatologia è compatibile con una patologia encefalica, non spinale. Poiché i sintomi sono insorti improvvisamente in un animale anziano, e purtroppo sembrano intensificarsi, è importante escludere una lesione organica dell’encefalo. Va fatto perciò un esame neurologico e, probabilmente, sarà consigliabile una diagnostica per immagini del cervello, come ad esempio la TAC che le hanno già consigliato.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve, gentilissima dott.ssa, sono M.Antonietta, le scrissi gg fa perchè al mio cane era stato diagnosticato un probabile emangiosarcoma. Il mio Potty ha fatto l'intervento che alla fine fortunatamente si è rivelato solo un'apertura e chiusura perchè quel rigonfiamento di 1 cm che aveva altro nn era se nn una teleangectasia, ovvero un"rigonfiamento del vaso". Il chirurgo ne era assolutamente certo, considerato che ha "schiacciato" il rigonfiamento e se fosse stato l'emangiosarcoma nn avrebbe avuto la stessa reazione al tatto. Così mi è stato riferito. Quindi sarebbe stato assurdo asportare la milza. Lei cosa ne pensa? Sarei felice di avere una sua opinione in merito. Inoltre il mio Potty ha ricorrente sangue che esce dal pene, ha delle cistine alla prostata, ora in un anno è il terzo ciclo di antibiotici che fa.quindi ho pensato che magari questo rigonfiamento (teleangectasia) potrebbe essere anche una conseguenza del fatto che ha infiammazioni ricorrenti. O son fuori starda? La ringrazio, saluti M. Antonietta 20/08/2007 |
Gentile Maria Antonietta, la risposta alla prima questione è che sono un po’ perplessa, ma è del tutto inutile che le esponga le due o tre ragioni di questa perplessità, visto che tanto non c’è modo di fare niente di diverso che stare a vedere. Aspettare e magari ripetere l’eco fra qualche settimana. Probabilmente il chirurgo aveva già in partenza una scarsa fiducia nella correttezza della diagnosi di sospetto. Per quanto riguarda lo scolo prepuziale ematico, esso dipende dal fatto che il cane ha una patologia prostatica di tipo cistico. La terapia d’elezione, quando le cisti sono di dimensioni limitate, è la castrazione chirurgica, la quale risolve in pochi giorni e per sempre tutti i sintomi. Peccato che il suo veterinario non le abbia parlato di questa possibilità, visto che il cane doveva già essere addormentato. In alternativa si usano dei farmaci che riducono il volume della prostata (come la finasteride). La terapia antibiotica serve solo a controllare le complicanze, ossia le infezioni delle cavità cistiche, che sono spesso sede di proliferazione batterica. Non essendo controllata adeguatamente la malattia cistica, alla base delle infezioni, è ovvio che ci saranno sempre complicanze di tipo batterico. |
Gentile dottoressa, Le scrivo per sottoporLe un caso che alcuni veterinari non hanno saputo interpretare. Ho una cagnolina meticcia di 6 anni che pesa circa 32 kg, recentemente ha avuto una strana crescita delle unghie, in particolare sembra nascere una seconda unghia sottostante quella normale che piano piano la lascia cadere, questo quadro ci accompagna con l'allungamento, anche se lieve ma non retto della prima unghia. Osservando bene si notano anche delle piccole bolle rosse, ma potrebbero essere semplicemente irritazioni dovute alla saliva dell'animale che si lecca la zampa ripetutamente. Questo fenomeno ha riguardato in principio tre dita di una zampa, fino a scomparire per poi tornare ad investire le altre tre zampe. Il veterinario ha svolto due analisi del sangue, non so dirle in particolare di cosi si tratti, ma, a quanto ho capito, in una lettura incrociate escludono che la causa sia la lesmaniosi. Lei ha un'idea in proposito? Grazie per la disponibilità, cordiali saluti Emanuele B. 20/08/2007 |
Gentile Emanuele, dalla sua descrizione sembra trattarsi di infezione del letto ungueale (paronichia). La causa di una paronichia che colpisce tutti gli arti di solito è un’infezione batterica (secondaria a qualche altro disturbo, come una dermatosi allergica), ma non andrebbe esclusa nemmeno l’infezione da malassezia o da dermatofiti. Se gli esami del sangue sono tutti nella norma e il cane sta bene è invece un po’ difficile che si tratti di una malattia sistemica come leishmaniosi, pemfigo o lupus, ma certo queste possibilità, pur remote, dovrebbero sempre essere ricordate.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buongiorno le scrivo per chiedere qualche informazione riguardo al mio coniglietto nano che ha circa 1 anno di età... Da circa una settimana gli e' comparsa una macchia bianca ( lattescente) nell'occhio, non ha secrezioni di alcun tipo e l'occhio non appare infiammato.. Questo e' l'unico sintomo che presenta.. Ho contattato il veterinario che al momento e' in ferie e lo porterò tra qualche giorno ma se nel frattempo lei potesse darmi qualche informazione sarei più tranquilla... La ringrazio anticipatamente e attendo una sua risposta... 21/08/2007 |
Gentile signora o signore, bisogna vedere l’occhio, ma descritta così la lesione ricorda un opacamento del cristallino (cataratta). In un animale così giovane, a causa del sospetto di encefalitozoon, farei una terapia con albendazolo. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma D.ssa, 21/08/2007 |
Cara Tiziana, mi dispiace tanto per il suo povero gattino. I picchi febbrili che rispondo alla doxiciclina, in un FeLV e FIV positivo, potrebbero essere dovuti ad un’emobartonella o a qualche altro microrganismo che approfitta del disturbo immunitario del suo animale. E fino ad un certo punto della sua lettera sembra che l’antibiotico garantisca al gatto una buona qualità di vita. |
Gentile dott.ssa , sono Sabina e scrivo da Venezia , ho un pastore tedesco maschio di 5 anni del peso di 34 kg, che da 2 anni circa soffriva di prurito anale che veniva curato per una forma di piordemite con terapia antibiotica. Nel mese di giugno scorso decisi di sentire un altro parere medico, le furono diagnosticate le fistole perianali. Il veterinario ha prescritto un'accurata pulizia della zona, con impacchi di acqua e sale, Autoplus ( ciclosporina ) 300mg al giorno. il veterinario mi aveva parlato di associare il ketoconazolo , che fu introvabile sino ad oggi. Ora mi trovo ad avere il farmaco ma il dottore è in ferie e il sostituto non mi sa dare il dosaggio per il mio cane . Lei dottoressa mi può consigliare la posologia dell'associazione del Ketoconazolo + la Ciclosporina , e darmi un suo parere ?? Premetto che il cane da giugno ad ora ha avuto un ottimo miglioramento . La ringrazio sin d'ora di una sua cortese risposta . Cordiali saluti. 21/08/2007
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Gentile Sabina, il dosaggio del ketoconazolo nel cane è di 7-10 mg/kg. Poiché ho avuto modo di trattare altre volte l’argomento che le interessa la rimando alla risposta che diedi a Giuseppe il 30/10/2006. A quella risposta si dovrebbe aggiungere, oggi, che esiste la possibilità di trattare le lesioni che hanno risposto alla ciclosporina (quindi dopo che la malattia è stata mandata in remissione con la terapia orale) anche solo per via topica con il tacrolimus, con un notevole abbattimento dei costi.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Alla cortese attenzione della D.ssa Nicoletta Bevere:
Gentile dottoressa possiedo un Yorkshire maschio di 5 anni premetto che la sua alimentazione sia abbastanza equilibrata e che non e mai stato accoppiato.
Di tanto in tanto non riesco a capire il perche' nella sua urina ci sono tracce di sangue e anche quando sta a casa di tanto in tanto trovo piccole gocce di sangue sul pavimento.
Ho parlato con molti veterinari ma nessuno mi sa dare una cura anzi qualche medicinale che gli prescrivevano il suo corpo non la accettava e la rigettava o quindi subito staccato la cura.
Non so piu' cosa fare e a chi chiedere rivolgo a lei questa domanda premetto che questo manifestarsi non e accentuato ma si manifesta 3 o 4 volte nell'arco i un anno.
Anticipatamente ringrazio
Vincenzo
22/08/2007
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Caro Vincenzo, per le piccole gocce di sangue sul pavimento, il suo Yorky ha (quasi) sicuramente una cisti prostatica. Faccia fare un’ecografia della prostata, poi mi dica. |
Gentile Dott.ssa, 22/08/2007 |
Cara Stefania, sono contenta che abbia trovato un veterinario come lo cercava! Saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
ciao scrivo dalla provincia di Parma
la mia piccola collie di 7 mesi ha gia' avuto il suo primo mestruo... e' normale? Lo sviluppo prosegue ugualmente o si arresta la crescita?
Elisa B.
22/08/2007 |
Sì, molto normale, e la crescita non si arresterà certo per questo piccolo fatto, stia tranquilla. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Buonasera Dottoressa Bevere, sono Chiara L., da Sovico; le ho scritto settimana scorsa per avere info sul mio cane Siro, a cui era stato diagnosticato un emangiosarcoma alla milza; purtroppo sabato scorso Siro ha avuto un forte crollo: lamenti durante la notte, sete continua per bocca asciutta, aveva smesso di fare i bisogni, di mangiare e faceva molta fatica a fare qualsiasi cosa, rimaneva sempre steso, in una posizione alquanto strana e scomoda; soffriva molto, per cui abbiamo deciso a malincuore di portarlo dal nostro veterinario per interrompere questa sofferenza. E' stato molto difficile. Le scrivo semplicemente per ringraziarla comunque della risposta, dell'interesse e della professionalità che ci ha dimostrato. Le scriveremo sicuramente se avremo bisogno di consigli per le altre 2 nostre cagnoline (sperando che non soffrano molto per la perdita di Siro!) Grazie ancora! Chiara 22/08/2007 |
Gentile Chiara, come temevo la mia risposta è stata tardiva. Spero che però, nel leggerla, abbiate pensato “sì, era il momento giusto, in cui ce lo stava chiedendo proprio lui” e che questo vi sia stato di piccolo aiuto. Grazie per questa sua seconda comunicazione. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa
Ho una gatta europea di circa 4 anni che è stata sterilizzata intorno all'anno di vita.
Oggi spazzolandola mi sono accorto della presenza di una ghiandolina grande all'incirca 1 cm all'altezza della seconda mammella di sinistra.
Ho subito pensato ad un tumore anche se devo ammettere di non avere conoscenze nell'ambito.
Al momento la veterinaria della mia gatta è in vacanza e io ho tante domande da soddisfare.
Intanto volevo sapere nel caso in cui la mia ipotesi sia corretta come si puo' intervenire e quali sono i prezzi, poi quanto possa vivere una gatta con questo problema.
Avrei altre domande ma le faro' direttamente alla veterinaria appena rientrera'.
Ringrazio per la disponibilita' e porgo cordiali saluti.
Antonio (PR)
25/08/2007 |
Gentile Antonio, qualsiasi cosa lei abbia avvertito sotto le dita difficilmente può essere un tumore mammario, in una gatta di quattro anni. Secondo me le è venuto tra le mani un capezzolo (magari un po’ più piccolo di un centimetro) oppure una neoformazione cutanea, quasi sicuramente non mammaria e comunque difficilmente non benigna. Stia tranquillo riguardo a questo. |
Gent.ssa Dott.ssa Bevere le scriviamo per il nostro adorato pastore tedesco (Duca) che ha 13 anni quasi, è sempre stato benissimo, curato e coccolato , ha sempre mangiato correttamente, ma il 15 di agosto di questo anno ci trovavamo in trentino e dopo una giornata tranquilla in cui lui è addirittura salito con noi in funivia in quota, la sera mentre dormiva placidamente ha cominciato ad agitarsi tutto, con schiuma dalla bocca, portato immediatamente dal veterinario del posto, non ha saputo dirci cosa gli fosse accaduto e gli ha somministrato del cortisone, il giorno dopo ma già la stessa sera stava bene, debole ma bene, con un leggero abbassamento della palpebra dell'occhio dx. Il veterinario ci ha detto di somministrargli 5cc di diazepam se la crisi si fosse ripetuta, e infatti nella notte tra il 19 e il 20 un'altra crisi di durata molto minore e con leggera perdita di urina, gli abbiamo somministrato il diazepam si è calmato e stranamente dopo voleva addirittura giocare; lo abbiamo riportato a controllo , gli sono stati fatti gli esami del sangue e delle urine che sono risultati regolari, si è ripreso completamente, salvo qualche tremore durante il sonno che non sappiamo se attribuire ad un problema o semplicemente ad una possibile attività onirica; purtroppo però nella notte tra il 24 e il 25 , tornati a Roma , ha avuto un ' altra brutta crisi, in cui ha prima cercato di alzarsi gli hanno ceduto le gambe posteriori, ha spalancato la bocca perchè aveva la lingua girata, ha rimesso la lingua correttamente ed è iniziata la crisi: tremori incontrollati, schiuma dalla bocca, questa volta non c'è stata perdita di urina,occhi girati all'indietro, gli abbiamo somministrato 5cc di diazepam, dopo qualche minuto si è a fatica calmato, e ha cominciato a girare per casa , non so se famelico o smarrito, ci riconosceva ma non smetteva di girare pur non reggendosi quasi in piedi, dopo circa un' ora si è fermato e si è addormentato, ora è stanco debolissimo e noi non sappiamo cosa fare, siamo disperati, la prego ci dia un aiuto per capire cosa sta accadendo al nostro Duca. Attendiamo con ansia la sua risposta . Cordiali saluti Roberto e Isabella 25/08/2007 |
Gentili Roberto e Isabella, purtroppo a questa età, ma soprattutto con questo tipo di sintomi, è molto poco probabile che il vostro Duca non abbia una lesione organica a carico dell’encefalo. C’è da mettere in conto (certamente dopo una visita neurologica) la possibilità di fare una diagnostica per immagini dell’encefalo, o almeno parlarne in modo approfondito, di modo che voi siate informati al meglio su tutti gli aspetti inerenti alla diagnosi, e che prendiate quindi una decisione nel modo più consapevole possibile. Cari auguri e una coccola a Duca, dott.ssa Nicoletta Bevere. |
Gentile Dottoressa, volevo chiederti un parere su un fatto che accade continuamente al mio cane. È un Beagle di due anni e mezzo, maschio. È sempre stato educato e non ha mai fatto i bisogni in casa da quando era piccolo. Da un po’ di tempo però abbiamo notato che ha delle perdite di pipì ovunque e in qualsiasi momento. Mentre dorme, mentre mangia, mentre cammina… Solo degli spruzzi però, non veri bisogni. Tutto questo con il risultato che la nostra casa puzza un po’ di urina e che spesso la pestiamo! Abbiamo chiesto a un veterinario, che ci ha risposto che probabilmente la cosa era legata al fatto che è un cane maschio sviluppato, e che quindi è naturale. Però noi abbiamo paura che potrebbe essere qualcos’altro. Che cosa è? E c’è una soluzione? Ti ringrazio Francesca Roma 26/08/2007 |
Gentile Francesca, direi che la diagnosi differenziale, trattandosi di perdita di urina non volontaria comparsa in un maschio adulto, si pone tra la cisti prostatica, l’incontinenza vera e la pseudoincontinenza da subocclusione uretrale. Per la diagnosi potrebbe essere sufficiente un bravo veterinario, ma potrebbe anche essere necessario un esame ecografico. |
Spett.Dottoressa, la mia cagnolina di 16 anni da tempo presenta un leggero scolo nasale monolaterale destro, ad un esame veterinario, con tampone nasale, è risultato presente lo stafilococco sciuri che non si sa se sia dovuto a contaminazione ambientale, avvenuta durante il prelievo da parte della veterinaria. Tuttavia, è stata prescritta una cura per via orale con antibiotici Synulox per 7 gg circa, ma la cagnolina ha rifiutato la medicina che le somministravo nascosta in un bocconcino dopo il quinto giorno, , quindi si è passati all’aerosol con Flumicil e Clenil per circa una settimana, ma lo scolo, seppur leggero è rimasto, anche dopo la sospensione del trattamento. La veterinaria dice che per vedere da cosa dipende occorrerebbe effettuare una radiografia con anestesia, che escludo dato l’età del cane. Inoltre, mi sembra che lo scolo abbia alti e bassi,al mattino ce né di più, ed ho notato che in questi giorni anche io ho un lieve pizzicore al naso che mi causa a volte un po’ di raffreddore passeggero, il che mi fa sospettare qualcosa che è nell’aria e che causa allergia o irritazione. Oppure il problema del cane potrebbe dipendere dal fatto che quest’anno non ha effettuato il richiamo del vaccino? Potrebbe verificarsi un’ infezione secondaria più leggera, se non viene effettuato il vaccino? Inoltre, è’ consigliabile vaccinare i cani anche se sono molto anziani ed escono poco? Premetto che la cagnolina a parte questo fastidio, ha molto appetito ed è del solito umore.... Gradirei un suo parere in merito alle possibili cause di scolo nasale monolaterale e se occorrono ulteriori esami quali sono i meno invasivi e sicuri per un cane anziano? Ringraziandola per l’attenzione Cordiali saluti Angela 26/08/2007 |
Gentile Angela, purtroppo l’esame batteriologico dell’essudato nasale non ha nessuna possibilità di dare indicazioni sulla causa della patologia, tranne a volte in qualche caso di aspergillosi, che però nel suo caso penso sia da escludere (il cane non è né un Pastore tedesco, né un Rottweiler, immagino). Insomma, nell’essudato di una cavità nasale cresce “di tutto”, indipendentemente dalla sua causa, e l’esame batteriologico non dà alcuna informazione utile a comprendere il problema. Nel suo caso le cause più probabili di scolo monolaterale sono la rinite odontopatica (bisogna controllare i denti) e purtroppo la neoplasia. Se non vuole assolutamente sottoporre il cane ad un’anestesia generale è molto improbabile che si riesca a fare una diagnosi precisa. Certo aiuterebbe l’esame delle colonne d’aria e l’ispezione del denti, fatti anche nel paziente sveglio, ma in genere per una diagnosi certa sono necessari sia l’esame del cavo orale in narcosi, sia la rinoscopia associata o meno a radiografie (o altra diagnostica per immagini) delle cavità nasali. Si tratta di esami non invasivi. Tuttavia in qualche caso (non che sia augurabile) può capitare di fare diagnosi anche con un radiogramma delle cavità nasali in proiezione laterale, con il paziente vigile, cioè senza anestesia. Si tratta di una possibilità che si potrebbe prendere in considerazione, avendo la consapevolezza che potrebbe non risultare in una diagnosi definitiva. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Salve Dottoressa.
Sono ancora Antonio.
Sono certo che cio' che ho toccato fosse una massa poco piu' piccola di 1 cm.
La cosa strana è che nell'arco di qualche ora la gatta non presentava piu' il sintomo.
Come puo' essere...?! Sono certo di questa massa poichè l'ho toccata piu' volte e addirittura riuscivo a sentirla tra pollice ed indice.
Come dice lei la gatta è ancora giovane quindi non capisco...!
Comunque ringrazio molto per la sua disponibilita' e complimenti per il servizio che offre.
Le faro' sapere il parere della collega.
Cordiali saluti
27/08/2007 |
Una svolta decisiva! Già le dissi che non c’erano dubbi sull’innocuità della “cosa”, ma addirittura che ci abbia fatto il favore di scomparire è più che innocenza… è benevolenza! |
Gent.ma Dott.ssa Bevere, le scrivo per il mio piccolo cicreto russo. Solo stasera mi sono resa conto che ha una macchia bianca al centro del suo occhio destro. È una macchia che copre quasi la totalità della pupilla. Il criceto mi sembra attivo come sempre, non mostra alcun segno di fiacchezza o simili. Mangia regolarmente, si diverte sulla ruota e dorme.
Ovviamente presterò attenzione ad evantuali cambiamenti nei prossimi giorni, ma gradirei se Lei cominciasse a darmi una risposta almeno per capire che problema potrebbe avere, e decidere in seguito di portarlo da un veterinario.
Grazie
Rossella - San Giorgio a Cremano (Na)
27/08/2007 |
Gentile Rossella, potrebbe essere cheratite. Io cercherei nella zona un veterinario che si occupi anche di roditori perché magari è necessario rivedere la qualità della lettiera e somministrare una terapia. Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dottoressa, circa un anno addietro, Pelosa, la mia gatta, ha iniziato a grattarsi la testa e il collo procurandosi delle ferite pittosto estese (come può vedere nelle foto). Inoltre le feci erano molli e piene di muchi. Ho subito pensato ad una intolleranza alimentare (la gatta era alimentata con Hill's adult e scatolette Petreet al tonno), ma la dottoressa che l'aveva in cura, dopo aver fatto dei prelievi cutanei (noi non abbiamo mai avuto i referti), ci ha riferito che si trattava di una malattia autoimmune dalla quale Pelosa non sarebbe più guarita. Avremmo soltanto potuto alleviare il disagio dovuto all'intenso prurito con la somministrazione di cortisone. Non ha mai dato molto peso all'alimentazione e in maniera molto generica, essendo lei contraria all'uso di cibi industriali, ci ha consigliato di alimentare la poverina con pollo e pesce lessi. Purtroppo, nonostante la somministrazione di Deltacortene e la dieta suddetta, Pelosa stava sempre peggio. Ad un certo punto la forza della disperazione mi ha spinta a fare delle ricerche su internet dove ho trovato una miniera di informazioni che riguardavano sia le malattie autoimmuni, sia le intolleranze alimentari. A quel punto, cosa costava seguire la strada per la cura di un'eventuale intolleranza? Tanto, peggio di così non poteva andare. Così, nonostante sia contraria al fai da te, ho iniziato ad alimentare Pelosa con z/d della Hill's (avrei voluto utilizzare d/d ma è quasi introvabile) e acidi grassi (Ribes Pet). Conclusione, dopo una settimana la gatta ha smesso di grattarsi, è ricresciuto il pelo, l'intestino si è regolarizzato e ora è vispa e giocherellona. Rimane, però, da risolvere un problema che nemmeno un secondo veterinario è ancora riuscito ad eliminare: la lacrimazione continua dell'occhio destro e la fuoriuscita di secrezione sempre dalla narice destra che in questi ultimi giorni appare molto arrossata nell'interno. Dietro prescrizione medica abbiamo usato vari colliri (prima Betabioptal, poi insieme Colbiocin e Piroftal) ma il problema persiste. La prego, mi dia una mano Lei perchè qui (scrivo da Lecce) c'è tanta buona volontà, ma le competenze... Nel ringraziarla anticipatamente per la risposta, La saluto cordialmente. Francesca 29/08/2007 |
Gentile Francesca, è stata molto brava, lei. Il prurito cervico-facciale è quasi sempre di natura allergica e spesso si tratta di intolleranza alimentare (questa è una fortuna, perché si tratta di un prurito molto forte che risponde poco al cortisone, e quindi è una gran cosa quando si riesce a risolvere con la dieta!). |
Gent.ma dott.ssa Bevere,
nel mese di giugno la mia gattina (che ha da poco compiuto un anno) cominciò a starnutire a più riprese nel corso della giornata.
Dopo qualche giorno di osservazione, pur non riscontrando modifiche nell'appetito e nell'umore generale, nessun scolo nasale né oculare, portai la micia dal veterinario.
Provata la temperatura (normale:38,9), il medico mi prescrisse comunque una terapia antibiotica per 8-10 giorni (un antibiotico in una scatola rosa con scritta bianca di cui, purtroppo, non riesco a ricordare il nome).
Nel corso della terapia gli starnuti diminuirono progressivamente fino a scomparire del tutto. Solo raramente, dai primi di luglio ad oggi, mi era più capitato di sentirla starnutire e rassicurata dal veterinario sulla cosa, ho evitato ogni altra terapia.
Non solo. Negli ultimi 10-15 giorni la gattina aveva completamente smesso...poi ieri sera, quasi all'improvviso e senza possibilità di ricollegarlo a cause esterne (la gattina non esce di casa se non per andare sul balcone e sono settimane che non accendo nemmeno il condizionatore!) di nuovo serie ripetute di 3-4 starnuti, che ho sentito anche nel corso della mattinata..
Che fare? Sono preoccupata.
Grazie infinitamente...
Martina Bologna)
29/08/2007
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Gentile Martina, non si preoccupi. Qualche starnuto, anche un accesso di starnuti, se accade una volta ogni tanto, non deve davvero essere motivo di preoccupazione. La mucosa nasale del gatto è estremamente sensibile, e lo è ancor più se l’animale ha sofferto da poco di rinite. L’inalazione di polvere o di sostanze anche solo leggermente irritanti può dar luogo a starnuti, i quali non sono altro che un meccanismo di difesa locale. |
Egregio dottore. Ho appena preso 1 micina di 2 mesi e facendole il test AIDS, si é rivelata positiva. La veterinaria mi ha detto che era debolmente positivo, il che presume che la piccola abbia preso gli anticorpi della madre, sicuramente positiva. Tra circa 1 mese devo rifare il test. Il problema é che io ho già 1 gatto di 1 anno e mezzo e non vorrei che il mio cucciolo sia infettato dalla piccola. Mi rassicuri: l'AIDS felina é contagiosa solo in caso di morsure profonde e rapporti tra I 2 gatti, o il mio cucciolo rischia dalla sua "sorellina"?? La prego di rispondermi perché non voglio perderli tutti e 2 e piuttosto allontano la piccola. Tengo a precisare che il maggiore, quello di 1 anno e mezzo, esce regolarmente e sarebbe preoccupante per me sapere che potrebbe infettarsi e ammalarsi. 29/08/2007 |
Gentile signore o signora, il FIV è molto poco contagioso. Per la trasmissione è necessario che i due animali si accoppino o che si feriscano in modo grave combattendo. Abbiamo a che fare con una micetta di due mesi e con un gatto di casa, presumibilmente sterilizzato. Come fa il virus a passare? Stia tranquillo. Cordialmente, dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gentile Dott.ssa Bevere, le scrivo a proposito del mio criceto. Si tratta di un criceto Roborowski di un anno e mezzo. Da un po' di tempo non fa più movimento, non va sulla ruota, perde il pelo in corrispondenza della nuca e respira rumorosamente.Ho notato che in questi ultimi giorni si gratta spesso. Abito a Tradate in provincia di Varese e non sono ancora riuscita a trovare un veterinario che lo possa visitare. Potrebbe suggerirmene uno e suggerire qualcosa per alleviare le sofferenze del mio cricetino? La ringrazio per l'attenzione. Silvia 30/08/2007 |
Gentile Silvia, si tratta di un animale abbastanza anziano che sembra avere una sintomatologia grave. Converrebbe davvero trovare un collega ma io non ho il nominativo di una persona in particolare. Lo porti da un veterinario, anche non esperto in criceti. Di certo l’aiuterà. Auguri al minuscolo amico! Dott.ssa Nicoletta Bevere |
Gent.ma Dott.ssa Bevere, le scrivo nuovamente per ringraziarla del consiglio. Ho già il nome di un veterinario della mia zona che si occupa di criceti, ha curato in passato il mio primo piccolo criceto, prima che se ne andasse per un tumore. Porterò il criceto dal veterinario però, dubito che il problema possa essere la lettiera, uso solo tutolo vegetale e sono molto attenta alla pulizia dei miei criceti (ne ho due), cambio spesso la lettiera. Ad ogni modo, seguirò il suo consiglio anche se da un paio di giorni la macchia sembra essere diminuita tantissimo occupando solo la parte bassa della pupilla.
Grazie
Rossella - San Giorgio a Cremano (Na)
31/08/2007 |
Gentile Rossella, allora sarà stata proprio una cheratite, probabilmente originata da un piccolo trauma. Bene la lettiera! Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Bevere |